Piaceri comuni
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Giocata dal 28/11/2022 21:45 al 29/11/2022 01:04 nella chat "Quartiere Notturno"
Dall'ultima volta, il tempo sembra sorridere stavolta. Si lascia indietro la pioggia e un rinnovato cielo sereno lo accompagna in un altra serata volta ad una caccia volontaria, in cerca di qualcuno o qualcosa che riempia la notte in cui lui vive e respira. Perchè non andare dunque nel luogo in cui tutto ciò è più facile, forse stanco di doversi sempre smazzare per raggiungere quel piacere inquietante, nonostante il piacere stesso di una caccia difficile lo inebri al punto da goderne del viaggio. Ma oggi è stanco e vuole solo facilitarsi il lavoro. Ed è lì, nel fervore della notte, che ha gironzolato in lungo e in largo vagando per il quartiere famoso per i suoi peccati, lui che ne porta il nome, poteva forse mancare? Certo che no. Ed è lì che esce da uno dei pub girati stasera: Il 'Senza Vergogna' o qualcosa del genere. Ha bevuto per bene e nonostante questo il sakè non riesce ancora a portarlo a quello stato confusionale in cui si ritrovano la maggior parte delle persone. Un innata resistenza alcool o ormai ne è talmente abituato da ridurne gli effetti? Probabilmente la seconda, visto che con la sorella capiti di fare addirittura a gara, quando disgraziatamente tornano a casa a mani vuote. Ed eccolo lì, che se ne esce bellamente ridacchiando senza ritegno, dopo essere stato cacciato non senza lamentarsene e minacciando. < Aah. Pezzi di merda, fanculo! > Urla vistosamente attirando l'attenzione dei passanti li intorno. Uscendo dal bar persino le luci delle insegne sembrano coltellate agli occhi. Indossa il suo solito kimono nero a motivi floreali bianchi, slacciato e che lascia vedere il torso glabro e pieno di cicatrici. Con un po di attenzione si possono notare svariati tagli qua e la, palesemente di coltello in quanto le linee sono nette; un pantalone largo e comodo, anch'esso nero e per finire dei comuni sandali ai piedi: tradizionalista come pochi nel vestire. I capelli stavolta sono annodati in una grande treccia, lasciando che gli argentei capelli arrivino sino al fondoschiena senza sparpagliarsi qua e là. Nella mano destra una bottiglia mezza vuota di sakè, al braccio sinistro una donna. Si, una di quelle sgallettate che si cerca lui che in questo momento gli sta appiccicata, non sa neanche bene lui il perchè ma una preda gratis non si rifiuta mai. L'angelo caduto si trova anch'essa in quel quartiere, uno di quelli che più l'hanno attratta e che l'ha portata a muoversi in quella direzione, nel proprio quartiere in effetti, ma che davvero in pochi hanno potuto vederla li, o da qualsiasi altra parte, rinchiusasi da brava ossessionata insieme alla propria anima gemella, alla ricerca di anime ignave e pregne di intenti poco lodevoli ,proprio come loro d'altronde. Pallida e bianca come l'anima d'un angelo sceso sulla terra,un angelo caduto dal suo trono per vivere in mezzo ai mortali e perire nel profondo per l'eterno, di pallidi capelli corti truccati di un blu che riprende quello degli occhi, che son piegati in quella espressione serafica, di labbra imbrattate di un rossetto scuro e intenso in perfetto contrasto col chiarore che l'avvolge. Di un ennesimo abito bianco e candido che la veste di pizzi e merletti che ne fasciano il corpo simile ad un fuscello , li sul collo sottile, sulle maniche larghe che scendono, sulla gonnellina ampia che copre per metà le cosce sottili e toniche, di un corpo in miniatura, così giovane ad un primo sguardo poco attento. Si trova in un vicolo oscuro, sola, per quanto vada invece a concentrarsi su di sè, sul proprio chakra, sull'omnyoton che solo quelli della sua specie possono avere, un contratto per la morte totale, un contratto per l'eterno da non passare mai sola, e solo adesso splitterebbe la propria di anima in due, dando vita e forma ad un essere oscuro ..l'uomo che la tende la mano come un cavaliere nel solito ghigno che gli solleva le labbra sottili, di un rosso sguardo di sangue vivo, neri i capelli che scivolano fino alle spalle, perfino più lunghi di quelli di lei, vestito con un abito rigido come fosse della shinsengumi, ma che trova troppe divergenze anche solo per passare per uno di loro , rigido e impettito, rigore e malo sguardo su tutti "dove mi hai portato?" la sua domanda è mentale, solo per loro "oh lo vedrai Shinji " e li che infatti faranno il loro ingresso su quel viale, lo stesso del macabro Tsumi.. e a lui che volgono entrambi lo sguardo, Shinji seccato, lei interessata . Ne nota il viso soprattutto, le cicatrici che lo ritagliano come un quadro imperfetto, non v'è armonia in niente, nemmeno nelle parole che ne escono e che la portano a ridacchiargli in faccia < Serata storta? > dice soave, decisamente diversa da quella che si porta dietro, lei, e l'uomo che invece scivola lontano per mettersi oltre il loro posto, anzi, cerca d'aggirare il kakuzu stesso per tenerlo d'occhio, seccato ma chissà che per una volta non si diverta anche lo Yang? [2/4 Kindred II][-2 chk] Continua a muovere il suo passo lentamente, come se non avesse nessuna fretta di andare. D'altronde la notte è giovane e lui sembra in buona compagnia. Pregusta già il momento in cui potrà 'giocare' con lei. E chissà, una volta finito potrebbe anche passarla alla sorella, come un oggetto di cui non ha nessuna voglia di occuparsene. Come un bambino quando ha comprato un nuovo gioco e decide di disfarsi di quello vecchio. Solo un effimero piacere portato all'estremo in quel momento lì, niente più e niente meno. E povera la ragazza che non sa neanche quello che le aspetta. Se è fortunata, le piacerà. Altrimenti sarà un agonia dalla quale non scapperà facilmente. E a lui sembra piacere di più la seconda possibilità. Ridacchia vistosamente prima di portare la destra ad alzarsi e avvicinare quella bottiglia di Sakè alle labbra. Ne da due sorsi distrattamente, lasciando che un rivolo del liquido scenda dalle labbra e vada a sgocciolare sul petto glabro. < Ci divertiremo dolcezza > Questo si può sentire mentre un sorriso sornione spunta sulle labbra del Kakuzu, le stesse che ora verranno accarezzata dalla sua lingua. Alquanto inquietante, tanto che la bionda che ha accanto tentenna per un secondo prima di tranquillizzarsi, come a scacciare un brutto pensiero, una impressione a cui non badare, un pregiudizio che non è giusto dare. Solo una voce ora lo distrae, attrare la sua attenzione. Una voce femminile. Sorride ancora di più. Oggi sembra desideroso di più prede. < mh? > Mugugna mantenendo quello sguardo lì. Kiku potrà trovarsi i bicromi occhi del ragazzo su di sè. L'occhio destro dorato e quello sinistro azzurro. Due colori completamente opposti e scombinati, come lui. Inarca il soppracciglio destro, disilluso dalle sue aspettative. < Ah, una bambina > Si ritrova una ragazzina, secondo lui, che supera di almeno venti centimetri se non di più. Il sorriso si spegne di poco, lasciando una risata di scherno. < Ehi piccoletta, questo posto è pericoloso per le bambine. > Afferma, continuando a fissarla. Non è di certo interessato alle minorenni, lungi da lui. A lui piacciono mature e ben sviluppate, nulla a che vedere con Kiku, dall'esile aspetto. Nonostante tutto, rimane li qualche attimo a fissarla, aspettando una sua risposta. Lei permane nel suo posto, senza smuoversi, ma a quel sorriso inquietante andrà solo a sorride lei di più, con quel sorriso serafico che si mantiene integro e perfetto sul proprio volto sottile , allungando il nasino verso di lui, i capelli che hanno uno sbuffo d'azzurro intenso, d'un blu notte , e inclina il capino a destra < bambina? > si guarda intorno alla ricerca di qualcosa, ma si sta solo divertendo per adesso, ghignando lieta < la maledizione della giovinezza o semplicemente un'insana cortesia? > se lo chiede a sè stessa, sorridendo ancora, completamente assorta dalla faccia che disconosce, e che davvero è così poco perfetta da attrarne l'attenzione < non mi parete un anima pura > e per qualche attimo farà un sorriso più triste < non che m'aspettassi di trovarne qui > il ritorno d'un sorriso ambiguo, strano per come si tende sul viso della giovane che pare davvero quasi una bambina, per il corpicino esile di cui è dotata, e di una giovinezza che sarà probabilmente eterna . Si lecca lentamente le labbra, non percepisce ancora nulla < ma la signorina mi sembra più pura di voi > inclina il capetto a lei fissandola intensamente , ammaliante quasi < mi piacerebbe saggiarvi, sapete? > confida in un sussurro dolcissimo, con lo sguardo di Shinji su di loro a circa una ventina di metri ormai, poggiato e serio nel proprio fare , braccia incrociate e capo lievemente chino , sbuffando di tanto in tanto, lui che d'anime nere invece ne è attratto, come giusto che sia .. ma non per lei < so badare a me stessa, mio caro > sguscia lo sguardo di nuovo a lui, con quel sorridere sempre impresso, come se non potesse muovere le labbra in altro modo, respirando l'odore dell'alcool che hanno ingerito < mia cara, potreste trovare più conforto tra le mie braccia sapere? Vi donerei i migliori momenti della vostra intera esistenza > e non solo lei, ma insieme, l'avrebbe saggiata nel sangue e nella carne, e ne avrebbero reciso l'anima.. ma che ancora non sono in grado di cibarsi. Un giocattolino, un esserino con cui divertirsi insieme, con quello sguardo ossessivo e compulsivo che le viene, come il lieve tremore alla mano destra, un leggerissimo tic, il suo. [chakra o][Kindred II][-3 chk] Il suo sguardo rimane incollato a quello della Seimei. La scruta, come suo buon gusto analizzare chi gli sta davanti, per capire se può suscitare il suo interesse, se può valere la pena averci a che fare, giocarci per un po'. Stranamente non ha la risposta su quella ragazzina davanti a lui. < Ah, sei una di quelle. > Si riferisce a quelle persone adulte che hanno le sembianze di ragazzini. Non di suo gusto decisamente. Per quanto inquietante, ha i suoi limiti e quello include bambini e ragazzini. Il sopracciglio, già mossosi in precedenza, forma un arco più grande, quasi a sfidare i limiti del suo viso. < Ma come cazzo parli? > Chiede ironicamente, beffeggiando quel suo modo di esprimersi. Quasi inizia a pensare che lei sia semplicemente drogata, il che non è strano visto il quartiere in cui si ritrovano. Prende quello che ha preso lei, grazie. Sorride nuovamente alle successive parole, con quel fare da prendere a schiaffi. < Oh, perspicace. Da cosa lo hai capito? Dal fatto che vorrei già pestarti? > Affermazioni sincere? chissà. Sembra pioù dargli fastidio il modo in cui si comporta che non altro. E quella sensazione cresce quando lei punta gli occhi sulla ragazza accanto a lui che nel frattempo sta in silenzio a vagliare la strana situazione. < Eh? > Mugugna Tsumi nel sentire le sue parole. Fatto sta che la ragazza inizia a incupirsi e preoccuparsi per le parole che gli sono rivolte. < Più pura lei? Ti sei guardata attorno? > Quel sorriso inizia a spegnersi, mentre l'agitazione inizia a prendere la ragazza come un mal voluto abbraccio. Lo sguardo si incupisce mentre Kiku decide di flirtare con la donna che ha accanto Tsumi. < Stai cercando di fregarmi la preda, eh? > Stranamente, spunta un altro sorriso sornione, quasi fosse interessato alla cosa. La ragazza nel frattempo, decide di divincolarsi dalla stretta del Kakuzu e di andarsene a gambe levate dall'altro lato, ormai sconcertata dalle affermazioni dei due. < Adesso dovrò cacciare da capo. > Ma la cosa sembra non turbarlo, tanto che rimane con lo sguardo fisso sull'esile figura di Kiku, senza batter ciglio sul fatto che l'altra ragazza se ne sia appena andata, nè si è voltato indietro. < mh? > osserva l'essere, inclinando il capito al solito, come fosse davvero una bambina in effetti, non comprendo "una di quelle" < io sono sola come un mezzo d'un solo > sorride lei ancora una volta nella frase che solo lei comprenderà e di cui si diverte immensamente , il gemello lontano che fissa la schiena del tipello che la piccoletta sta fissando, allungandosi un poco sulle scarpette candide col tacco, come a volergli sussurrar qualcosa, ma sempre a quella distanza d'un metro e mezzo circa < forse son pure più grande di voi > confida < ma non ditelo a nessuno però! > ghigna ritornando al posto, lo sguardo fermo rispetto al corpicino che ogni tanto sente la necessità di farsi sentire, passando le mani sulla gonnellina per metterla al posto , o forse è andata davvero? Probabilmente non per la droga < suvvia , bisogna saper parlare a questo mondo > e lei che ha la testa sempre invasa non solo dei propri pensieri ma anche quelli del gemello, una lieve follia non è da escludere, e allo stesso tempo l'assoluta sanità mentale < non mi piace quel genere di violenza, anche se non potrei mai dirlo in effetti > si porta l'indice sulle labbra per soppesare quella che per lei non è altro che un offerta < magari potrebbe piacermi o forse potrebbe non piacermi, è tutto così difficile nella metà delle cose > non comprende il centro, le sfumature che dividono le due cose . "Kiku.. ti piace proprio stuzzicare gente a caso?" la voce maschile e matura d'uno spirito di cui non si sa l'età è forte dentro la testa "suvvia, per una volta che non voglio mangiare.. magari lo vorresti tu?" si offre lei, ricevendone solo un ghigno mentale e spettrale. < oh sicuramente più pura di voi > l'ha bollato già come anima nera, sicuramente < magari oscilla in due parti? > forse è davvero pazza, ma vedrà la giovane invece scappare via < oh l'hai spaventata poveretta! > e si, darà la colpa a lui, dopo averlo sottratto a quell'incontro < non vi piacerebbe invece trovare un anima pura? Sarebbe più divertente corromperla! > e se la ride lei, facendo un leggero giro sul posto < potrei aiutarvi, ci divertiremo ! > si offre volontaria per quel compito orribile, ma per lei è solo la cosa più bella da fare < non è così difficile per me, ma per voi non saprei, la vostra faccia potrebbe indispettirle > e torna a fermarsi invece, sorridendogli ancora. [chakra on][Kindred II][-4 chk] Continua a non comprendere le parole che lei le rivolge. Un lessico troppo forbito per uno che è cresciuto rozzo e incolto, capace solo di distinguere il piacere in molte forme, poco adatto ad adattarsi ad una società come quella città in cui si trova. Costretto dal fato a trovarsi li. Quel poco di sanità mentale che permane grazie ad unica persona con la quale abbia un vero rapporto emotivo, seppur bizzarro e inusuale con cui condivide quello che secondo loro è giusto e di loro diritto: la gemella. In questo momento sarà a caccia anche lei, forse del piccolo Uchiha che ha incontrato anche lui qualche giorno fa. Un anima pura, una di quelle di cui confabula anche Kiku. < Che belle parolone, signorina > Continua a trattarla come una ragazzina anche se lei gli ha detto chiaramente che non dimostra per niente la sua età. E lui ride ancora, in un misto di emozioni tra fastidio e curiosità. < In questo mondo bisogna saper cacciare. > Ribadisce ancora quella parola, ormai un suo mantra di vita, non c'è che dire. < Altrimenti si può diventare preda da un momento all'altro. > E si lecca le labbra, lasciando che la lingua compia un lento movimento circolatorio e che alcune ciocche dei cerulei capelli si abbandonino ad accarezzargli il viso. Gli occhi che ora vengono presi dalla sottile ombra dei capelli. Lingua che si ritira, lasciando spazio ancora a quel sorriso malefico. < Questo è molto interessante ... > Lascia che quelle parole cadano nel vuoto, volendo lasciare spazio per altre. Muove un paio di passi verso di lei sino ad averla ad una portata accettabile. La mano destra che lascia la presa sulla bottiglia, schiantatasi ora al suolo in mille pezzi. Andrebbe dunque ad afferrare, come una chela, il volto della Seimei all'altezza delle guance. La muoverebbe a destra e a sinistra come se dovesse analizzarla. < Di solito queste cose mi eccitano. > Afferma prima di lasciare spazio a qualche secondo di puro silenzio. Volto che si avvicina verso l'orecchio destro della ragazza, pericolosamente vicino < Ma per fortuna tua non mi interessi. > Si, perchè il suo aspetto non lo fa andare pià avanti di così. La lascerebbe dunque e si allontanerebbe di qualche passo da lei. < Come hai intuito, sono uno che l'anima forse non ce l'ha. E tu, sono sicuro che cerchi di convincere la gente, proprio come hai fatto prima. > Si riferisce ovviamente alla donna scappata prima < Io me li vado a prendere e basta, le mie prede. > Sorride ancora, sfondando quasi il suo stesso volto. Lei troppo forbita e ben acculturata, per via della propria piccola vita vissuta nel mezzo del solo clan, tra libri e desideri, tra un anima che chissà quanto sia grande o piccola, ma la stessa che adesso si muove un pochetto, camminando come nulla fosse per dieci metri, per mettersi più vicina a chi gioca con un altro esserino che le è simile in qualche modo, della stessa malattia < mi chiami pure Kiku > lo invoglia lei, senza ribadire altro, se non quel sorriso e quella piroetta che fa per liberarsi e prendersi un poco di freddo pungente sulla pelle < so cacciare molto bene, sapete? > sbatacchia le palpebre un paio di volte < bisogna avere la chiave > sussurra di nuovo con un piccolo risolino che le sfugge ammaliatore, di quelle che paiono esser cresciute troppo bene, ma anche troppo male , senza aver disgusto del movimento di quella lingua, è come quando lei assapora l'aspettativa di un lauto pasto < lo è ? > leggera e leggiadra, come se non avesse nessuna protezione, ma la ha sempre, e non solo nell'anima gemella che li segue in ogni fare, ma anche per quegli occhi che gli mette addosso , e non si scosta nemmeno quando lo vede avvicinarsi e prenderle il viso morbido e candido tra le mani, con un sorriso che è tutto dire, con lo sguardo torbido di cose indicibili , facendosi scostare come gli piace di più senza sottrarsene , solo Shinji dal suo desiderio mangerà altri cinque metri, sicuro d'esser a portata nel caso faccia troppo "non ancora mio caro, mi sembra come me" lo invita mentalmente lei, che non sente pericolo ancora per lei, e anche per quel sussurro < oh! Nemmeno voi siete per me > lei che predilige le anime pure e perfette, quell'essere non fa per lei , non in quel senso, non nel volerlo mangiare totalmente < sembri già quasi morto in effetti > schiocca la lingua al palato, e se la ride meravigliata, il viso lievemente arrossato da dove l'a colta < oh hai un anima , te lo assicuro > lo rimbecca da parte sua < e dunque dov'è il divertimento? Prendere una preda, farla crollare, farla avvicinare a te tanto che non sarà che lei stessa a chiederti implorando di coglierla? > respira profonda, come se possa sentire il piacere permeare la punta della sua linguetta come ferro, il sapore del sangue che ha potuto saggiare, e così la lingua scivola tra le labbra < il tempo di saggiare qualcuno in tutto, e cercarne la profondità della sua essenza e bramarla > se ne gode, come un orgasmo anche solo del mero pensiero.[chakra on][Kindred II][-5 chk] Si ricompone e lo sguardo cade su quella brocca di Sakè caduta per terra. Un po del liquido è sparso nel cemento. Schiocca le labbra con uno stizzito < Tsk > Quanto sakè sprecato, lui che l'ha pagato così tanto in questo quartiere. Pensava fosse meno dispendioso, decisamente troppo per le sue tasche. < Tsumi > Ribadisce così alla sua presentazione. Il nome lì, secco, senza neanche tanti fronzoli. 'Peccato' è il suo significato, il chè la dice lunga sul Kakuzu e sulla sua famiglia. < La chiave > Ripete a pappagallo quella parola. Non gli dice niente, non ha mai usato quei mezzucci se non una rozza propensione a riconosce e cercare quelle persone che come lui amano o bramano quelle esperienze lesionistiche di cui la sua pelle è portatore, visti i numerosi tagli. < Se ho un anima, è nera come la pece. > Detto da uno fatto di fibre nerastre, si è la pura verità. Un essere che ha perso quel poco di lucidità alla venuta al villaggio di Kagegakure. Ha perso una sorelle e all'altra si è aggrappato con ancora più forza, ricambiato e compreso. Ma da allora ancora peggio, senza controllo alcuno e gli piace. Non lo rinnega e non lo farà mai, non gli passa neanche per l'anticamera del cervello. Gli occhi rimangono fissi sulla ragazzina, il quale sembra voglia unirsi a lui nella caccia. Differenti stili e modi di vedere quello che da fuori sembra una barbarie ma che per alcune persone come loro è una vera e propria filosofia. < Saggiare, profondità, essenza... > Ripete quelle tre parole andandole via via sussurrando, come se li stesse imprimendo tutte nella sua memoria. Porta ora la mano sinistra al volto, coprendoselo quasi del tutto. Una risata sommessa inizia a sentirsi fino a diventare sguaiata oltre ogni limite. < Che cazzate.> Afferma, andandole ancora contro. < Non me ne importa niente della loro essenza. Tanto ... > Suspance. Leva la mano dal volto per lasciare vedere un volto che sembra sconvolto con quegli occhi sgranati e la risata che sembra disegnata a forza sul viso. < I loro cuori sono tutti corrotti. E' l'unica cosa che vedo. > se lei vede l'anima, lui vede i cuori. La corruzione in loro. Ed è questo ad attirarlo. Ne vuole di più, ancora di più. Lei si è sporcata un poco ma non ne sembra davvero infastidita, muove il piedino per liberarsi di quel succo agre e orrendo di cui l'altro s'è nutrito, fosse stato intenso e grumoso e rosso lo avrebbe solo apprezzato < la chiave > ripete, allegra nella propria malattia < ognuno ha una chiave, basta saperla cogliere e sarà solo ai tuoi piedi > ridacchia veemente, decisamente deliziata, così come da lui, ma non per un anima oscura di cui non vorrebbe mai nutrirsi , andrà al naraka comunque < lo vedo > come se davvero potesse attraversargli il corpo per vedergli dentro e completamente dentro , ridacchiando e tutto, senza mai togliere gli occhi dall'altro adesso ora che enuncia il filo e il veleno d'una serpe ingorda, di colei che vuole attrarre e farsi solo desiderare, lui che le ripete parole che hanno sulla lingua il sapore della violenza e dell'ossessione più pura, quella a cui ella tange, sempre < siete così brutale > ridacchia, facendo piccoli passettini per tentar di annullare il divario tra loro due, il visino sporto a lui, nel sorriso che ormai, permeo, sembrerà strambo.. forse inquietante nella sua bellezza e delicatezza, nell'angelo che parrebbe essere < siete così poco aperto alle prospettive che quasi mi spiace! > rincara lei la dove, senza allontanarsi dalla nuova visione che le da, lasciandole solo un profondo vivido luccichio per lui < le anime sono oscure per di più, esseri orrendi che meritano il peggio.. ma prender quelle pure, un cuore puro > e riprende le se di parole ora < rari nella loro essenza .. è una soddisfazione più grande > confida, sussurri dolcissimi per quell'essere fatto di pezza, e pezzi, tutti suoi o meno non le interessa < ma solo i migliori possono carpirle > e li si allontana con un passetto di danza classica, meravigliosa nel farlo, eppure tremendamente stramba, finendogli a un metro di distanza per le giravolte < non tutto le sanno cogliere, e voi , Tsumi > ne sillaba il nome tra le morbide gemelle < mi parete solo una bestia arsa dal desiderio senza apprezzarne tutte le forme e tutti i connotati > ridacchia coprendosi la bocca con la mano, una perfetta dama di una corte perversa. [chakra on][Kindred II][-6 chk]
Giocata dal 30/11/2022 22:06 al 01/12/2022 00:28 nella chat "Quartiere Notturno"
Permea in quella postura eretta, svettando sulla piccola Kiku. La mano destra va ad addentrarsi nella tasca corrispondente, andando a brandire quel morbido pacchetto di sigarette. Lo sfila andando a dare due colpetti dall'alto verso il basso in modo da far uscire una singola sigaretta da un piccolo foro nella plastica. < Sei insistente, ragazzina. > Afferma mentre porta quella sigaretta alla bocca, afferrandola dal filtro con le labbra. Posa il pacchetto, andando poi ad estrarre l'accendino. L'accensione è quantomeno immediata, velocissima. Una lunga inspirata, il fumo che gli attraversa il canale per arrivare ai polmoni. Qualche secondo mentre alza gli occhi al cielo e le parole di Kiku vagano. Dopo, una sbuffata verso l'alto. < Sei più ingenua delle anime pure. > Afferma, mentre quel sorriso si smonta in men che non si dica, come se si fosse rilassato grazie alla nicotina. < Sono tutti corrotti, alcuni in minima parte, altri peggio. > Ed è lì a smontare una visione a cui non ha mai creduto. Tutti sono corrotti anche in minima parte e se non lo sono ora lo saranno in futuro. Sorride ora alle sue ultime parole. < Ma che perspicace > Un tono derisorio e sicuramente sarcastico mentre afferra quella sigaretta con indice e medio della destra. < Certo che sono una bestia. > Afferma dunque portando di nuovo gli occhi bicromi sulla sua esile figura. < Ma tu sei sfortunata, carina > Ancora più derisorio, quel sorriso che si allunga quasi a toccare le orecchie. < C'è un altra persona che cerca queste persone pure. E non ti consiglio di stare nel suo terreno di caccia. > Parla ovviamente della sorella perchè, da buoni gemelli, si sono suddivisi le prede per tipologia senza dirselo, senza discuterne perchè in un certo senso sono uguali ma due facce della stessa medaglia Insistente? "si lo sei Kiku, non ti stanchi mai?" e lei ridacchia a quel dire che riceve nella mente come se..fosse impazzita, sente le voci , voci che nessun altro può udire, come altro potrebbero mai prenderla sul serio? E su questo che gioca, leggera e leggiadra, ignorando la puzza di fumo becera < che gusti brutti che avete > lo rimbecca a suo modo, ridendo di nuovo a quell'essere ingenua, e sul resto < io so vedere > e si lecca le labbra morbide con un lungo arco della linguetta sulle morbide labbra pure alla vista < mi piace cercare il raro! > si pone come nulla fosse, lei che potrebbe davvero vedere quello ma che.. ora l'espressione che si fa triste di botto, mette il broncio < puro e negativo, che muoiano insieme, è così difficile qui dentro queste mura! > molti dei propri compagni di clan hanno avuto il loro momento durante la guerra, per loro vedere la morte è stato un gran bel passo avanti per guadagnarsi anime da portare nel Naraka < ed ero troppo piccola per quelli, non è giusto dico io! Da quanto s'è troppo piccoli per veder la morte? > sbuffa di nuovo incrociando le braccine sotto il seno quasi inesistente, una dolce collina, niente di prosperoso. Indignata che al tempo ancora non le avessero insegnato a dividere con la lama la propria essenza così com'è giusto che sia! < oh lo vedo lo vedo, senza nemmeno aver la vista! > lei la chiama così, la vista delle anime intorno, sebbene li possa sentire il tanfo e il piacere di una potenziale qualsiasi morte < oh si lo so che sono carina! > e per quello molti le danno corda, sembrando un cerbiatto spaesato e troppo ingenua per il mondo, facendo un'altra piroetta sul posto per mettersi in mostra < ma non trovo mai qualcuno abbastanza corrotto, anche questo è ingiusto sapete? > sbuffa di nuovo, nel suo alternarsi di ..personalità? O malattia.. chissà < OOOH > e apre gli occhioni azzurri gelidi verso di lui, sporgendosi ancora una volta in sua direzione fissandolo intensamente < mi piacerebbe conoscere questa persona! > gli confida con un sorriso < trovo che avere gli stessi gusti sia meglio che gusti opposti, o poi mi fermano e non mi piace, mi capisci? > e passa al Tu adesso, corrucciata, perchè è sempre Shinji a tentare di mantenerla calma e posata al mondo. "Kiku, smettila.. non possiamo con i puri, quante volte te lo devo ancora dire?" lo stesso uomo che dietro il Kakuzu si fa sentire imperativo, stizzito. [chakra on][innata on] < Sono brutti dal tuo punto di vista. > Lo afferma imperativo. D'altronde lui ha una visione tutta sua del discorso e il fatto che un'altra persona, vicina a lui, condivida questo pensiero din tutte e per tutta gli da la forza per andare avanti e giustificarlo nel fatto che quello che fa non è assolutamente sbagliato. < io vedo, io lo sento, io lo so. Gne, gne GNE > Rimarca l'ultimo verso facendo anche lui smorfie con il viso. < Siete tutti bravi, tutti con le idee chiare > Nell'affermare questo porta nuovamente la sigaretta alla bocca andando a prendere un altra boccata di quella nicotina che tanto gli piace quanto alla sorella piace l'erba. Sbuffa, stavolta dal naso lasciando che il fumo faccia delle ondulate e dense forme. Socchiude gli occhi per un attimo e il piede sinistro si accavalla al destro, lasciando che quest'ultimo faccia da baricentro per l'equilibrio. < Ti basta uscire dalle mura e vedere la morte in faccia > La istiga quasi volesse liberarsene subito, buttando nuovamente li quel sarcasmo fastidioso e irriverente. Lui che la morte l'ha vista davvero fuori da quelle mura, cuori che volavano lanciati dai suoi stessi familiari che adesso rimangono conservati in attesa di un nuovo padrone. < Adesso vuoi quelli corrotti? Deciditi ragazzina > Continua a dargli della ragazzina imperterrito, senza smuoversi dalla sua visione delle cose. < E comunque non sono disponibile. Rischieresti di trovarti senza il tuo piccolo cuoricino > Afferma ora ridacchiando di gusto < E comunque non mi servirebbe > Certo Kiku nonn può sapere ancora della questione cuori in casa Kakuzu e l'espressione potrebbe sembrare ambigua e inquietante, niente di diverso dal solito insomma. < Sono io quella persona, però femmina. > E ridacchia ancora come se la stesse prendendo in giro e in realtà è vero. A differenziarlo dalla gemella infatti ci sono solo queri dieci centimetri in più di altezza del ragazzo e una corporatura un po' più robusta. per il resto sono identici persino nelle cicatrici che portano < si si > conferma lieta di essersi fatta comprendere per una volta in effetti, seppur rimanga.. con un grandissimo punto di domanda sul capino < io non ho un idea > confusa in effetti da quell'affermazione, non sta capendo in effetti, e nemmeno Shinji comprende del tutto, non per loro in effetti non sarà un idea ma la sola mancanza di vista totale come vorrebbero < e non c'è nessuno fuori! Mi servono in due capite? Senza entrambi la cosa non si può fare, e ciò è ingiusto > sbuffa di nuovo, ha visto solo i suoi consanguinei cibarsi come belve affamate e orripilanti - per altri - divorare come bestie di anime di cui farsi forza, nessuno che potrà mai più reincarnarsi, ma finire con loro tutti insieme nel Naraka, tutto per non stare mai soli, e lei lo vuole, lo desidera ardentemente , poter fare lo stesso < sento quasi il sapore sapete? > e sembra in pura estasi nel solo pensare a qualcosa di simile < no no io non i corrotti per quello! Sia chiaro, la purezza è il piatto prelibato per ME > e mette un tono più deciso nel suo affermarsi come singolo < ma chi piace l'opposto c'è. Un puro non potrebbe mai dare un piacere fisico che vorrei avere.. sarebbe troppo sperarci > e mette di nuovo il muso, sbuffando sonoramente al solo pensiero < oh prima vorrei cibarmi se permettete, una morte cruenta sarebbe l'epilogo finale della maledizione! Ma non voglio star sola.. il naraka attende , e da sola? No, mai > scuote il capo con estrema decisione adesso, non sono fatti per la solitudine, o non dividerebbero la propria anima in due per avere la compagnia di qualcheduno che possa venir con loro per sempre, assassini di solito, e di peggio anche che lasciamo solo all'immaginazione di altri < mh .. voi.. femmina? > non lo sta capendo.. se non che arriva Shinji nella testa a dirle "probabilmente qualcuno che gli somiglia direi, non so se per fisicità o per carattere" . Kiku che schiude di nuovo le labbra < ooh nel senso che vi somiglia? E come? Dentro fuori , entrambi? > sbatacchia le palpebre < non conosciamo molti qui dentro, non so chi ci vive > e parla al plurale, da sola, con lui, un TSO non sarebbe una cosa malvagia. [chakra on][innata attiva] Inizia a non seguirla e si può notare visibilmente dalla sua espressione confusa in volto, tanto che il sopracciglio destro ora inarcato si espande a vista d'occhio. La ascolta ma si perde a metà del discorso. < Ragazzina, mi stai facendo venire mal di testa > Inizia a chiedersi cosa stia facendo lì, piuttosto che continuare con la sua solita caccia, attività che richiede una certa dose di concentrazione, eh(?). Ora come ora sembra essersi stufato. < E sono pure a corto di alcool > Afferma quasi tra sè e sè, andando a poggiare il palmo della mano destra, quella che tiene anche la sigaretta, sulla tempia massaggiandosela delicatamente. < Ma ti vuoi decidere? Cazzo, sei confusa > O forse è lui che non riesce a seguirla nel suo discorso tanto contorto. Come potrebbe capirlo d'altronde, non è neanche uno che si sofferma sui ragionamenti semplici. Dice solo cosa sente in quell'animo pervaso dalla carnalità e dal peccato, ormai succube di esso da tempo immemore che quasi non ricorda quando tutto ciò è iniziato, essendo normale per lui ormai quello stile di vita. < Tu continui a non capire gli umani. > Ed è per questo, secondo lui, che lei non troverà mai delle prede adatte. Perchè non riesce a capirne la mentalità e i desideri. Inizia a ridere alle sue ultime parole. < Somigliare... siamo uguali. > Più che eloquente adesso direi. < Ma te lo dico per il tuo bene, se la vedi vai via. Significa che sei sul suo territorio. > Lui in compenso è in trasferta. Un lupo solitario in cerca di cibo e sazietà ed è arrivato il momento di sedarne il desiderio. < Torno a caccia. Addio ragazzina, non mi mancherai. > Detto questo le porgerebbe ina mano sul capo a scombinarle i capelli, come se fosse il paparino. Cenno invece di presa in giro visto che lei minorenne di certo non è, come già detto da lei. Si volterebbe dunque dall'altro lato, andando per la sua strada, dove il 'fiuto' gli indicherà [END] < yare yare, non vi preoccupate, non tutti capiscono e comprendo il perchè non comprendano! > un giro di parole inutile, si, ma le viene così naturale a lei, senza indugiare sulla sigaretta ne sull'alcool che l'altro vuole < qualcosa di più forte sarebbe consigliato > suggerisce con quel ghignetto sottile di una bambina un pò troppo fuori, forse < non sono confusa! c'è cosa mangiare e cosa da farsi mangiare! E' così semplice, non potete non capire! > per lei è tutto semplice nella sua mente, nei pensieri contorti che trovano in lei sede, in quello che lei vuole per cibarsi e nutrirsi e l'altro per provare un piacere ben differente, quel piacere che ha provato solo in parte ma mai completo e del tutto, le manca quel passo < che significa che non capirò gli umani? > anche lei..lo è? Non si ritiene completamente tale ne completamente estranea, nel mezzo e mai ne da una e dall'altra parte davvero. E segue il suo dire, sono uguali.. "sta parlando che probabilmente hanno la stessa faccia, Kiku" ci vorrà Shinji per farle comprendere quella cosa così semplice < oooh uguali uguali! > confida , ma a quel suo metterla in guardia non potrà che sporgere un sorriso decisamente diverso, più intenso, ma che non prende lo sguardo, tutt'altro < sarà divertente allora > si gingilla in quella possibilità, assaporando la competizione, e non da sola, Shinji che la osserva da poco lontano < ci vediamo, Tsumi > e sa di sicurezza il proprio dire, prima che venga presa al volo dalle braccia forti della propria anima gemella, colui che la coglie e la porterà sui tetti più alti < non ti metterai a farlo anche tu vero?> lui le chiede, ma lei non farà altro che sorridere, di certo un incontro indimenticabile quello della notte, decisamente molto indimenticabile per lei < qualcuno che ha fantasia c'è , non è meraviglioso? > e finiranno li, per parlottare in silenzio, per poi finire li ove nessuno può entrare eccetto che loro. [end]