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Il mostro

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con Shizuka, Kan, Kurou

Si erge la luna piena in quel di Kagegakure, il villaggio è tranquillo, i quartieri sono calmi e pacati in questo lunedì. Il primo giorno di lavoro della settimana, un momento in cui nessuno o quasi ha intenzione di uscire. Una giornata come tutte le altre ma da un po' di tempo il distretto di Amegakure è assoggettato dalla paura, si vocifera di una creatura intenta a girovagare di notte, un mostro i cui lamenti di dolore vengono udite durante l'intera nottata portando panico e terrore nel cuore degli abitanti; l'ultimo resoconto consiste in un avvistamento da parte di una donna dall'alto del suo palazzo. Nell'affacciarsi alla finestra ha visto una figura incappucciata correre per la piazza centrale di Ame, la descrizione più accurata dell'avvistamento consiste in una figura apparentemente umanoide e zoppicante, il viso e corpo sono interamente oscurati da delle vesti nere. Nient'altro si è riusciti ad ottenere dalla testimone, troppo spaventata per poter continuare a guardare. Al giorno d'oggi, con le tecnologie attuali, molto sono gli scettici additando queste voci a mere speculazioni, leggende urbane di antiche signore annoiate e quegli urli notturno sono riconducibili ad animali come cani o, nel peggiore dei casi, chimere al di fuori delle mura; queste paure non vengono prese sul serio dal governo o dallo stato di Kagegakure tanto che nella piazza non vi sono Anbu o agenti della Shinsengumi a pattugliare le strade. La piazza è vuota, la statua del dio Pain si erge al centro di essa in tutto il suo splendore, gli enormi palazzi presentano finestre illuminate dalle luci delle stanze, insomma, nulla da segnalare al momento tranne la presenza di tre eroi ovvero Shizuka Kokketsu, Kore Sabaku ed un ragazzo appena promosso di nome Kurou Nakayama. Il trio è a conoscenza di queste voci ma per quale motivo sono qui? Per indagare? Per fare una passeggiata? O per altro? I motivi sono personali, a loro capire perchè si son diretti in quel luogo ma una cosa è certa, tutti e tre potranno sentire, di punto in bianco, un ululato lamentoso, un grido di dolore provenire da un vicolo a 20 metri dalla statua sulla sinistra, che sia il cosiddetto mostro? [AMBIENT][Non intendo congelare, regolatevi con i tempi]

19:15 Utente anonimo:
 Finalmente il periodo ospedaliero è terminato per la Sabaku che ha deciso, invece di tagliare verso Suna, di allungare verso Oto così trovandosi a passare per la zona di Ame, doveva essere una sorpresa in realtà ma la curiosità ed i pensieri hanno allungato la sua passeggiata, ancora arrovellata sulle parole da poter usare con Asuke si è trovata a gironzolare per Ame più di quanto non era prospettato. Grazie al fermo ospedaliero è pure informata sui fatti che di recente hanno riempito web e notizie, ovviamente non ha trovato nulla sul Killer del Sorriso ma ha letto gli articoli che riguardano quel distretto, ora si ritrova quindi a guardarsi intorno un po' più curiosamente cercando una distrazione dalle sue ossessioni ma senza perdere le intenzioni che in realtà starebbero tagliando la piazza verso il quartiere del Suono. Indossa un pantalone azzurro chiaro, un tessuto elasticizzato di jeans skinny sulle gambe magre che ne fa apparire la figura ancor più snella ma che tutto sommato sembra giovanile, alla cinta è attaccato il suo portaoggetti dove tiene un fuda con tronchetto, due fuda vuoti, due tonici curativi e due di recupero del chackra, l'auricolare spento ed il suo Ninjaphone che potrebbe mettersi ad urlare da un momento all'altro probabilmente. I piedi sono avvolti in scarpe da outdoor grigie con decorazioni verde fluo a lacci e lati. Superiormente un maglione blu di lana e cotone, largo in vita appena ristretto sulle terminazioni e con tre bottoni oro per spalla. Apparirebbe comunque disarmata non fosse per la giara che ne ricopre interamente la schiena allungandosi quasi fino al di sotto dei glutei e ne inspessisce la figura per larghezza come una compagna silenziosa. Eppure non ha peso per lei la presenza di Sunodeki, quasi fosse mera estensione del suo animo o delle sue carni; essa appare come una clessidra in vetro ambrato, traspare sul cumulo di sabbia disposto a superare la metà inferiore ormai che si mostra in quel momento quieta. I biondi e corti capelli sono scarmigliati intorno al viso emaciato che emerge ancor più chiaro contro le vesti interrotte dalla sola nota di colore smeraldo della fascia che trattiene Sunodeki, e magro come tutta la sua figura, nessun orpello se non il coprifronte portato al collo con il simbolo di Suna esposto a mò di collare che non viene celato su quella sagoma apparentemente infantile. Trovandosi a portata di quella zona deve aver comunque deciso di esser più cauta, una settimana di ospedale è abbastanza per la noia e per la pazienza e forse è quella la ragione per cui la Sunodeki la si può vedere sgranulare verso l'alto il tempo al contrario seppur ancora nessun granello abbandoni il foro, una cautela che è anche segno che ha lasciato defluire il chackra verso le proprie sabbie mentre l'attenzione scivola alla statua di Pain, non è mai stata amante del quartiere e probabilmente non l'ha mai guardata abbastanza, sarà che le esperienze premorte con Gaara cambiano le prospettive sembra imbattersi in quella struttura come se fosse la prima volta che la vede, avvicinandola. {Chk ON| Inn 2/4 | 63/65 | 2x tonico salute e chk |Auricolare non sintonizzato}

19:18 Shizuka:
  [Centro di Ame - Statua di Pain -> Vicolo (?)] Non piove nel distretto di Ame, ci avrebbe scommesso e avrebbe perso, fortunatamente è proprio una parte della grande Kagegakure e non un villaggio a se, rinomato per il tempo piovoso. Indossa degli abiti comodi, quelli che solitamente utilizza per le missioni, quind pantacollant neri, infilati in un paio di anfibi neri alti fino al polpaccio, una maglietta nera a collo alto e maniche lunghe e i capelli lunghi e rossi sono raccolti in una lunga coda. La collana d'oro al collo con il pendente blu a farfalla spicca su tutto quel nero, un po' meno i vari orecchini sui lobi e l'anellino dorato in cima al padiglione auricolare sinistro. Ha un velo di trucco, del mascara e una riga di eyeliner nero sopra gli occhi grandi e blu. A livello della gamba destra è ben legto un porta oggetti, al cui interno vi sono solamente dei tonici per il recupero del Chakra e della salute. Il chakra già scorre in quel corpicino alto un metro e cinquantacinque, mentre si guarda attorno, dubbiosa su quanto quelle dicerie siano vere ma sicura di volerci vedere chiaro dopo quando avvenuto nel distretto di Oto con Noumu. Forse avrebbe dovuto contattare Nobu e Saigo per quel sopralluogo, però non è una missione ufficiale e sicuro non vuole metterli in pericolo per qualcosa che potrebbe essere completamente falso. Infatti nessuno si cura di quelle che potrebbero essere lggende metropolitane, ma lei stessa ha potuto apprendere che nessuno ha fatto menzione al corpo di quel mostro nei notizari, quindi non sa se si possa fidare o meno degli addetti ai lavori. Passeggia con finta noncuranza in centro, lo sguardo che si poggia su quella statua pochi secondi prima che un ululato lamentoso squarci il silenzio della notte. Il viso viene rivolto rapidamente nella direzione dalla quale le è parso di sentirlo, quindi sulla sinistra del Dio Pain. Sa di essere veloce, perciò cercherà di effettuare uno scatto in quella direzione, così da cogliere il motivo di quel trambusto, potrebbe tranquillamente essere un cane, ma controllare non costa niente no? Cercherebbe proprio di addentrarsi un poco in quel vicolo così da eventualmente vedere megli ochiunque si stia lamentando. [Scatto 1/4 55 metri][Porta oggetti: 2x tonici Chakra; 1x tonici salute]

19:34 Kurou:
  [Fontana] Tutto nella norma in quella che sembra una tipica serata post allenamento del giovane shinobi. Egli reclama un po' di meritato riposo, dopo aver percorso per intero il tratto di strada che congiunge casa sua nel distretto di Konoha fino alla piazza. Eccolo lì, con le gambe a penzoloni, seduto sul bordo della fontana che produce scroscii in continuazione mentre Kuoru si accinge a bere dalla sua borraccia e ad asciugarsi quella altrettanto prorompente fontana di sudore colargli dalla fronte, mentre il suo respiro si adegua gradualmente alla situazione di riposo. Un serata molto fresca, apparentemente tranquilla e priva di alcun rumore se non l'acqua della fontana. Kurou non patisce troppo la temperatura, in quanto possiede la sua calzamaglia nera attillata che mette in mostra i sua definita muscolatura e una giacchetta sbottonata verde militare a coprire, con sotto dei pantaloni cargo elastici color atrancite e dei sandali neri. E mentre si dondola avanti indietro, un po' stupidamente, rischiando per pochi istanti di cadere a piena schiena nella fontana, ecco che nell'aria udisce un suono straziante, un urlo penetrante. Non riesce bene a definire se fosse umano o meno, ma subito viene alla sua mente le varie segnalazioni di casi di grida nel cuori di Ame, a notte fonda, anche se nessuna di queste è riuscita ad essere confermata e quindi nemmeno Kurou avrebbe preso seriamente la cosa, se non fosse che è stato lui stesso a sentire quel suono. Non sa se è preso anche dalla curiosità, ma sicuramente l'idea che qualche abitante potesse essere in pericolo lo avrebbe fatto alzare in piedi immediatamente con un breve balzo, facendogli allacciare il suo portaoggetti alla cintura con all'interno due tonici curativi e due per il recupero del chakra. Avrebbe quindi iniziato a correre in direzione del suono cercando di portarsi nel luogo esatto, anche se l'orientamento in una zona così ampia e lontana dalle sue abitudini non giocasse a suo favore. [4/4 Movimento verso le urla] [Portaoggetti: 2x tonici curativi (scomparto sinistro) + 2x tonici chakra (scomparto destro)]

Chi per un motivo, chi per un altro, il trio è nella piazza. Kore ha scelto di fare un giro più largo per raggiungere Oto una volta dismessa dall'ospedale, adesso è completamente in forze, una forza maggiorata dal richiamo della sua innata, la sabbia si agita ed ella stessa può sentire quel legame fortificarsi, una degna erede del clan Sabaku. La sua vicinanza alla statua del Dio le permette di adocchiare la figura di Shizuka, giunta li per indagare sulle misteriose voci che circolano in quel distretto; le due possono vedersi ed in particolare la Sabaku vedrà scattare la Kokketsu a gran velocità verso il vicolo da cui proviene l'ululato di dolore. Kurou, invece, si trova seduto nei pressi della fontana, a poca distanza dalla statua, si sta riposando dopo un'intensa giornata di allenamenti ma sentendo anche lui quel grido si appropinqua a dirigersi nel luogo del misfatto. L'assenza di chakra in circolo lo rende più lento del normale, il non conoscere il luogo lo porta nei pressi del vicolo minuti dopo l'arrivo di Shizuka e potrà essere visto da Kore dovendo egli passare dalle parti della statua per coprire quei 20 metri. Il grido di dolore continua senza ma una volta che i due sopracitati giungono all'ingresso del vicolo, a 10 metri in avanti noteranno 6 figure in piedi intente a prendere a calci, sputare e schernire qualcuno. Quel qualcuno non si sa bene chi sia, impossibile capirne il sesso ne le fattezze in quanto si mostra completamente avvolto da una mantella nera ed in viso ha un velo bianco con due buchi per gli occhi mentre in testa un cappello nero, precisamente una coppola vecchio stampo "Mostro" gridano queste sei figure. Sono 6 ragazzi dell'età compresa tra i 15 ed i 20 anni "Mostro schifoso" continuano a schernirlo e picchiarlo, ridendo di gusto, sputando sul sulle sue vesti ed in prossimità del viso; uno di loro arriva ad abbassare la zip dei pantaloni urinando sul malcapitato sotto lo sguardo e le risate di tutti i presenti. A quanto pare si stanno divertendo immensamente. Tutti e sei circondano quel poveretto dando la schiena all'ingresso, difatti non s'avvedono ne di Shizuka ne di Kurou. La vittima non reagisce, si raggomitola, alza quello che potrebbe essere un braccio per pararsi da i colpi, coprirsi dagli sputi e da quell'urina improvvisa continuando ad urlare per il dolore; l'urlo diviene tanto forte da essere sentito da chiunque nelle vicinanze. Il vicolo si presenta come una strada larga 3 metri e mezzo, le pareti dei palazzi oscurano la zona salvo per un lampione attaccato al muro di destra il quale illumina appena la scena. [AMBIENT][Turni liberi][Non intendo congelare, regolatevi con i tempi]

20:03 Utente anonimo:
 Oltre le vesti dell'inciso Pain le sembra di vedere dei capelli di Kokketsu che conosce già, dev'esser Shizuka quella che sta seguendo l'urlo e che scompare nel vicolo appresso a delle urla che stava cercando di ignorare. Emette un sospiro, l'ultima volta che si è addentrata in un vicolo non è finita bene ma essendoci Shizuka di mezzo inizia ad avvicinarsi centellinando il controllo della propria innata verso la Giara come a sincerarsi che la stessa sia presente. Non si leva il fiato ma corricchia, diciamo, abbastanza rapidamente dino all'inizio del vicolo appresso ad un visibile Kurou che non conoscendo guarda con mero sospetto. Chiunque potrebbe essere un Noribiki di questi tempi ma appurato che l'altro sembri accorrere esattamente come ha fatto lei non si addentra nel vicolo osservando quelle sei figure dall'ingresso dello stesso oltre la figura di Shizuka <HEY!> Non è che ci metta molto a pensare, nella realtà quando vede il ragazzo calarsi la zip concepisce che quello è mero atto di bullismo, nè più nè meno, cessa di aver paura e di pensare al Killer, quantomeno quello era sensato, l'idiozia di questi ragazzi invece è solo palese. In quello spazio ristretto potrebbe tentare anche qualcosa che interrompa il momento ma essendo stretto ed avendo Shizuka davanti finirebbe per colpirla, compone quindi il sigillo della capra davanti al ventre, tra i suoi Jutsu ormai più noti appena sotto l'occhio di sabbia vi è la composizione di un agglomerato che rapido CERCA di agguantare è costringere il pene al vento del giovane piscione, se non muore nessuno non sarà colpa sua, non vuol dire che non può evirarli e l'intenzione beh, c'è tutta a quanto pare, la mano destra scioglie il sigillo della capra chiudendosi in pugno con le poche manciate di sabbia necessarie che sono librate verso l'inguine dello stesso, una guida non necessaria delle dita che si chiudono quindi, come se stesse cercando di strapparne il genitale per netto. Di solito prima si chiede, poi si agisce, la Sabaku da buon Sabaku è di pochissime parole.
{Chk ON| Inn | 56/65 | 2x tonico salute e chk |Auricolare non sintonizzato|2/4 Spostamento|2/4 Gabbia di Sabbia sul pene del bulletto che fa pipì}

20:17 Kurou:
  [Entrata vicolo] Corre come una furia, anche se si accorge di non andare abbastanza veloce non avendo impastato il suo chakra come suo solito fare durante le sessioni di workout. Già col fiato un po' smorzato dalla corsa precedente, cerca di schivare scalini e ostacoli vari e mettendosi un paraocchi davanti, continua a seguire i gemiti e gli schiamazzi verso quella che sembra una strada secondaria e all'inizio di un vicolo nota una ragazza scrutare all'interno della viuzza da cui palesemente arrivano le grida di dolore e rabbia. Senza badare troppo a chi gli sta vicino Kurou frena davanti all'entrata a pochi centimetri indietro a Shizuka, che sembra inoffensiva in quanto apparentemente non partecipe delle oscenità. Davanti, una scena raccapricciante. Quello che sta vedendo Kurou lo lascia ancora più spiazzato di quanto potesse mai immaginare, di sicuro le urla non potevano eguagliare l'atto disumano che si stava compiendo davanti ai loro occhi. Lo sguardo del giovane è fisso sui volti scuri e informi e divertiti dei bulli, mentre volteggiano i loro membri e loro liquidi corporei intorno a un malcapitato talmente affossato da uscire completamente dalla visuale. Gli occhi di Kurou raccolgono tutta la rabbia che possono esprimere, un ragazzo dal cuore tenero che viene scosso da una situazione inaudita, inammissibile. Perfino la morte sarebbe stata più dignitosa. Digrignando i denti, egli porta avanti le mani nel segno della capra, richiamando le sue forze mentali, per quanto disturbate, e quelle fisiche che ribollono di furia e le avrebbe avvicinato al suo plesso solare, come torrenti che diventano parte dello stesso fiume, per poi fare volteggiare questo fiume in senso antiorario sprigionando così il Chakra e darsi man forte per mettere fine ad uno scenario che sta recando seri danni alla sua anima. [4/4 Tentativo impasto chakra][Portaoggetti: 2x tonici curativi (scomparto sinistro) + 2x tonici chakra (scomparto destro)]

20:30 Shizuka:
  [Centro di Ame - Vicolo] Quelle urla di terrore, quegli ululati non appartengono ad altri se non a quel povero malcapitato che sta venendo bullizzato in quel vicolo. Non si riesce a scorgerne il volto, perchè coperto, oltre al fatto che è a terra, cercando di proteggersi dagli attacchi di quelli che sembrano solo dei ragazzetti stupidi. Kore l'ha solamente intravista, ed era troppo presa da quello che aveva nella testa per salutarla, sempre che l'abbia riconosciuta considerato che i cricetini lavoravano su altro. Tuttavia quella scena la fa decisamente alterare, non è solita accettare passivamente atti di quel genere, lei che è un medico, lei che si è presa cura della gente dei quartieri poveri di Kiri. Prenderebbe quindi con la mano destro quella collana che indossa, portandola sul lato del viso omolaterale, infliggendosi un piccolo taglio sulla guancia morbida. Un rivolo di sangue nero dovrebbe iniziare a scorrere lungo quel visino, quasi in corrispondenza della lacrima che vorrebbe andare a generare, spingendo il proprio chakra suiton a legarsi con quel sangue. Se fosse riuscita nel di lei intento in qualche istante, da quella ragazzina bassina e dal visino dolce si sarebbe trasformata in ben altro. Gli arti, fino al gomito e al ginocchio si sarebbero ricoperti di sangue, nero pece, due lacrime del medesimo colore sarebbero scese dagli occhi, arrivando fino al mento. Un'aura viola dovrebbe attorniare la figurina, concentrandosi in particolar modo su quegli occhi. Inoltre qualcosa di nuovo la caratterizza, una specie di tunica nera, molto aderente a livello del busto, con un corpetto che sembra avere dei lacci fatti proprio di tendini neri a chiuderlo, in testa un cappuccio che copre quei capelli rossi, così da renderla un unico esserino nero ammantato di viola. << Se volevate un mostro, lo avete trovato! >> La testolina verrebbe alzata in loro direzione, quegli occhi violacei l'unica cosa luminosa su un viso pallido che li fissa, con astio. La mano destra andrebbe a muoversi verso di loro, senza reale necessità ma cercando di controllare quel sangue, proverebbe a creare un serpente di sangue nero, le fattezze quelle di un Cobra, a una distanza di circa 3 metri da se stessa. Se possibile lo farebbe grande quanto almeno due metri, concentrandosi in particolare sulel fattezze degli occhi della lingua biforcuta e della corona di esso. La lunghezza sarebbe il suo punto forte successivo, sfruttando al massimo le capacità della propria innata. [Se Chakra 87/90 -> 3 per attivazione innata Kokketsu][Se PV 98/100 -> 2 per attivazione innata Kokketsu][2/4 Attivazione innata Kokketsu- 2/4 Creazione di un costrutto][Porta oggetti: 2x tonici Chakra; 1x tonici salute]

Anche Kore si unisce al gruppo percorrendo in breve tempo quella distanza ritrovandosi con gli altri e qui la scena diviene visibile per tutti quanti. Atti veri e propri di bullismo contro i più deboli "Avanti mostro, alzati" schernimento e risate, di questo si tratta senza troppi problemi e non se ne fanno ma la situazione ben presto cambia. Uno di loro si avvicina al malcapitato afferrandogli capello e velo sul viso, pronto a rivelare il segreto che si cela sotto di essi ma prima di poterlo fare vengono interrotti dalle voci di Shizuka e Kore trovando la Kokketsu in piena mutazione. Il suo potere ottiene un visibile power up, l'innata del sangue nero la rende simile alla morte con quella mantella nera, le lacrime e l'aura violacea, una visione terribile, un demone a piede libero. In quell'esatto momento tutte le dicerie sui Kokketsu potrebbero risultare vere, la progenie di Yukio sta tornando. Gli occhi dei sei ragazzi si sgranano, sbiancano completamente con i corpi a divenire completamente immobili; Kore nel frattempo, richiamata la propria innata rientra nel raggio per utilizzare la gabbia di sabbia e dove va ad utilizzarla? Sui genitali del più volgare tra tutti i presenti, purtroppo la potenza è decisamene troppa per una semplice stretta e non appena essa avvolge il genitale esso, semplicemente, esplode per la troppa pressione. Il sangue schizza a fiotti addosso alla povera vittima ed un urlo squarcia il cielo da parte del ragazzo ferito. Urla come un forsennato mentre il cobra di sangue nero viene creato dinanzi a tutti, una mostruosità che porta ulteriore panico e paura costringendo gli altri a scappare e lasciare il loro compagno li, a terra, in una pozza di sangue, agonizzante, tremante. Mentre scappano, il cappello ed il velo vengono letteralmente strappati dal viso del malcapitato rivelandone il volto. Deformato, il capo presenta una grossa escrescenza sul davanti la quale si estende giungendo sul retro creando una dimensione allungata dello stesso; l'occhio destro appare quasi del tutto chiuso mentre sul lato destro del viso un'altra escrescenza si è formata, rotonda e raggrinzita estendendosi fino alle labbra. Esse sono quasi del tutto chiuse tranne per il lato sinistro il quale si mostra sollevato esibendo parte dei denti. Trema quel poveretto che, nel tentativo di coprirsi il viso alza il braccio destro mostrandolo deformato, grosso il triplo rispetto a quello di un uomo normale, sole quattro dita, pelle rigonfia e raggrinzita. Un vero mostro o semplicemente un uomo? Kurou richiama correttamente il proprio chakra, adesso sente l'energie pervadergli il corpo donandogli potenza e forza <Anshdate shvia> parole sbiascicate, non riesce a parlare correttamente. Continua nell'intento di coprirsi, di difendersi a modo suo impaurito non solo da quei bulli ma anche dai suoi salvatori. [AMBIENT][Turni liberi][Non intendo congelare, regolatevi con i tempi]

21:31 Utente anonimo:
 è raro che le capit di vedere Shizuka usare la sua innata ma stavolta ce l'ha davanti eppure non se ne lascia affascinare, è invece evento unico vederla perdere la pazienza, non fosse che Kurou è alto de volte lei togliendole gran parte della visuale in quello spazio angusto la scena avrebbe controllo migliore per la Sabaku che invece vede con altri occhi, la coscienza collettiva che promulga alle proprie sabbie ha chiara percezione dell'attributo del ragazzo che...puff. <Ops.> Difficile dire se stava controllando la portata delle sabbie, la realtà è che non ci ha nemmeno provato ma chi potrebbe saperlo?Ha smesso di combattere contro il suo istinto tanto più se le viene servita un'occasione simile su un piatto d'argento. <Dovrò disinfettarti lo sai?> Avvicina la Kokketsu CERCANDO di aggirare Kurou mentre i ragazzi fuggono, ma non sta parlando a Shizuka, non inizialmente ma a quelle manciate di sabbia tinte di rosso e carne<Non guardarmi così, tu nella sabbia non ci torni!> Rivolge verso quel cumulo informe andando alla sinistra di Shizuka e solo definitivamente volgendosi a lei ed il suo cobra, perchè stavolta sì, se ne lascia affascinare. <Dottoressa di notte mi si trasforma in Eva Kant?Puoi controllare che stia bene?> Commenta quel vestiario ed è difficile eccepire se sia ironica, ma è chiaro che si riferisca al malcapitato deforme, ha appena staccato il pene ad un ragazzo che sta ancora agonizzando a terra, ragazzo che è nelle mire del suo sguardo più del malcapitato. <Sù...Non farla tragica non abbiamo finito.> Altra sabbia si alimenta dalla sua giara ma stavolta sta tentando di annodare come una serpe i polsi del bullo CERCANDO di stringerlo per sollevarlo in tutto il suo evirato splendore verso l'alto proprio dai polsi sui quali annoda la sabbia aggiungendone quella necessaria dalla propria stessa Sunodeki, mentre le braccia si incrociano sotto i seni scarni. Se osserva il malcapitato non lo dona a vedere.
{Chk ON| Inn | 53/65 | 2x tonico salute e chk |Auricolare non sintonizzato| Spostamento|2/4 Costrutto cordame di sabbia tentativo sollevamento dai polsi.}

21:41 Shizuka:
  [Centro di Ame - Vicolo] Bastava così poco per spaventare quei bulli. E' la prima volta che ottiene quella forma, sinonimo che il suo potere è accresciuto nuovamente, forse quel cobra è qualcosa di troppo vistoso e inutile dato che in ogni caso quel gruppetto rimane paralizzato anche solo al vederla in quella forma. Si guarderà allo specchio forse, una volta a casa, nel frattempo la mano destra portata innanzi per generare quell'animale di sangue viene portata sul busto, a sfiorare quel corpetto che le sostiene il seno fin troppo abbondante. Semrba quasi fatto di pelle tanto che il sangue sembra teso e modellato. Tuttavia non è la sola che agisce, quella gabbia di sabbia creata dalla bionda ferisce in maniera notevole uno di quei bulli, che inizia a perdere sangue esattamente da dove prima stava urinando. Quella scena è pessima, uno sguardo violetto si sposta sulla Sabaku, un poco per la battuta e in parte come a volerle chiedere se fosse estremamente necessario ma senza verbiare. Un attimo dopo cercherebbe di muovere quel serpente in modo tale che vada a stringere le sue spire addosso a quel tipo sanguinante, senza volerlo ferire ma semplicemente per bloccarne i movimenti. Infatti le labbra della Kokketsu verrebbero aperte solo per lui: << Non ti muovere se non vuoi morire dissanguato. >> Il tono di voce è imperativo, anche se effettivamente sto poveretto con il pene esploso non dovrebbe poter fare molto mentre quel serpente lo costringe, sempre che sia riuscito a spostarlo. Però mentre prova a muoversi in direzione del ferito, la biondina dovrebbe muovere le di lei sabbie per bloccarlo ulteriormente, cercando di issarlo. Questo non fermerebbe la di lei avanzata che la condurrebbe probabilmente di fronte al corpo di quel bullo. Il chakra verrebbe ridiretto quindi verso gli arti superiori, giù fino alle mani dove proverebbe a far fuoriuscire il proprio potere dagli tsubo ivi posti. La rossa incappucciata vorrebbe quindi utilizzare le proprie mani terapeutiche per limitare quella perdita di sangue, quel tanto che basta a far si che il ragazzo sia in grado di correre in ospedale a Kusa. << Credo che abbia capito il messaggio no? Non serve ripagarlo con la stessa moneta. >> Pensiero fin troppo positivo forse, sta cercando di limitare il nervoso per quanto visto, per non esagerare. Volgendosi alla Sabaku dovrebbe intravedere anche il ragazzone che le ha seguite nel vicolo, al quale rivolge uno sguardo violaceo di stupore. Nel frattempo non si allontana minimamente da quel 'mostro' anche se lui ha chiesto altro. [Se Chakra 72/90 -> 15 per attivazione mani terapeutiche][Se PV 96/100 -> 2 per attivazione innata Kokketsu][2/4 Movimento costrutto - 2/4 Mani terapeutiche][Porta oggetti: 2x tonici Chakra; 1x tonici salute]

21:51 Kurou:
  [Centro di Ame - Vicolo] L'artista marziale riesce a coinvogliare il chakra all'interno dei suoi tsubo, ma mentre si appresta a finire l'impasto del Chakra, ecco che accadono cose che fanno sembrare tutto un piccolo incubo, qualcosa che accade solo nei sogni. Ma è reale. Con la coda dell'occhi che era fissa sul gruppetto di malintenzionati, scorge la ragazza davanti a se tramutarsi in una forma scura, difficile da riconoscere o decifrare, ma man mano che la trasformazione continua la sua concentrazione viene rapita. Più che paura è confusione quella che mostra Kurou, con gli occhi sbarrati mentre guarda la creatura cambiare forma fino a diventare un demone. Ormai non sa più se deve o meno difendersi da ciò che è appena apparso nel vicolo. E mentre si pone quel quesito, vede... sabbia. Sabbia che avvolge il membro di quello che sta per diventare la vera vittima di questa storia, e da lì a poco, quel membro svolazzante finisce per divampare in un'esplosione rossa, in una scena ai limiti dell'horror. Troppe cose insieme, il bullo agonizzante che urla perdendo litri di sangue mentre, la forma nera fa avanzare un cobra del medesimo colore che mette in fuga il resto dei criminali. La vista di un giovane e coraggioso genin si annebbia, con un conato di vomito che è lì lì per uscire in un fiotto dalla sua bocca ma che prova in tutti i modi a trattenere, finchè non sente una figura dietro di se avanzare, che aveva ignorato fino a quel momento in quanto troppo concentrato a capirci qualcosa. Avrebbe sfruttato quella distrazione, quella piccola distrazione per riprendere coscienza di se e provare ad ignorare quell'orrida situazione per poi scattare in avanti dritto verso quello che sembra un uomo deforme, passando alla sinistra di Shizuka e cercando di soccorrere l'uomo a terra dando le spalle alla forma ma tenendo gli occhi verso le altre due soccorritrici, non ancora sicuro della loro benevolenza. < Ehi! Sei ferito? Ti porto in ospedale, forza! > dice con un po' di agitazione nella voce, cercando di porgergli la mano destra spalancata verso la sua sinistra deformata, tenendo il volto girato verso le altre due per osservare i loro movimenti e tenersi pronto a raccogliere l'uomo con la forza per portarsi al sicuro. [Chakra On] [1/4 Scatto verso uomo/mostro][Portaoggetti: 2x tonici curativi (scomparto sinistro) + 2x tonici chakra (scomparto destro)]

Quando il macabro e la passione per l'horror si uniscono, succede questo. Un ferito mortale e litri di sangue ad espandersi per il suolo di Amegakure, il vicolo diviene rosso cremisi, le urla lentamente cessano non per l'assenza di dolore quanto per la mancanza di voce; non ne ha più in corpo e come se non bastasse Kore decide di non aver ottenuto abbastanza sangue continuando ad infierire. Tramite la sabbia lo solleva da terra, il sangue cola lungo il corpo sporcandogli i pantaloni, ripiomba sul suolo mentre il viso si sostiene a penzoloni. Sbiancato totalmente, la pelle non ha più un colorito, il rosa ha abbandonato quel corpo in procinto di svenire completamente. Shizuka si avvicina al bullo in fin di vita, le sue parole neanche vengono udite da costui, totalmente andato nel suo mondo e per via del suo lavoro di medico va ad utilizzare la tecnica medica. Il sangue arresta il suo corso, cessa di fluire all'esterno fermando l'emorragie ma oramai i genitali sono andati, non esistono più, un problema da risolvere o verrà lasciato così? Poco importa alla luce di ciò che ha fatto. Infine abbiamo Kurou che tra conati di vomito e svenimenti probabili, corre alla volta della vera vittima di quel giorno, un'essere totalmente deturpato, rannicchiato contro il muro nel vano tentativo di coprirsi, di fuggire da quei tre probabili aguzzini; il genin non viene guardato in viso ne negli occhi, la mano deforme si agita coprendosi il più possibile <Shno> alla volontà altrui di portarlo in ospedale per aiutarlo, visibile la diffidenza nei confronti dell'altro <Shcashttivi> parole sbiascicate per via della deformazione delle labbra che non consente la chiarezza della parola <Io shcappashre> ci prova, quasi con tono di supplica. Kurou, data la vicinanza, potrà vedere il colore degli occhi, un azzurro marcato ma sono occhi impregnati di paura, di terrore ed il respiro, così come il battito del cuore, è agitato, non trova pace con lo sguardo a passare da lui alle due ragazze, forse l'ennesima fonte della sua paura. [AMBIENT][Turni liberi][Non intendo congelare, regolatevi con i tempi]

22:15 Utente anonimo:
 Accoda le proprie sabbie alla serpe di sangue di Shizuka, percepite le stesse intorno ai polsi le iridi mielate scrutano le fattezze della Kokketsu, si limita ad accordarsi in silenzio ma la lascia fare ed avvicinarsi al corpo del bullo. Le spalle rilassate verso il basso all'incrocio delle labbra ed il capo biondo che si scuote appena. <Dovresti curare l'altro. Lascialo a me lo consegno agli Anbu, non è la prima volta che porto gente ammanettata.> Assicura notando come la perdita ematica venga curata dalla rossa. <Eppoi diciamocelo, nessuno è mai morto così, pensa io che glielo ho toccato, un po' di comprensione mi sento violata.> Soffia prima di voltarsi, sembra infatti ricordarsi di Kurou solo quando lo sente parlare di ospedale. <Ah no, io in ospedale non ci torno, sono appena uscita...Ce lo portate voi.> Determina prima di scivolare con lo sguardo al bullo, sembra così "felice" di portarlo personalmente dagli Anbu la Sabaku. Si limita a tenerlo assieme alla serpe di Shizuka, quantomeno un perno stabile visto che sembra stia per svenire, basta tenerlo appeso non sta inveendo lo sta tenendo, a modo suo. I lamenti della "vittima" e le parole di Kurou ne hanno ormai attirata l'attenzione. <Prego eh?> Soffia dilatando le narici e guardando quel cumuletto di sabbia rosso di carne e sangue che informe se ne sta tra lei ed il bullo. <Smettila, ti ho detto che nella giara non torni.> Soffia senza fare nulla, materialmente, per aiutare il malcapitato se non guardare come se la cavano gli altri, la buona azione del giorno l'ha fatta. {Chk ON| Inn | 51/65 | 2x tonico salute e chk |Auricolare non sintonizzato| Spostamento|2/4 Costrutto cordame di sabbia tentativo sollevamento dai polsi.}

22:25 Shizuka:
  [Centro di Ame - Vicolo] Ora che tutti i bulli sono stati messi in fuga o KO da un atto di violenza ingiustificata non le serve più quella figura nera, ne tanto meno la propria innata per soccorrere qualcuno che evidentemente ha passato giorni migliori. L'amica delle sabbie si giustifica in qualche modo, sottolineando che non ha ucciso nessuno e che lo proterà agli agenti, cosa che al momento non interessa granchè alla rossa che riesce quanto meno a interrompere quel dissanguamento. << Puoi consegnarlo a chi vuoi per quel che mi riguarda, volevo solo che non morisse. >> Insomma è un medico e ha giurato che non avrebbe mai più perso un paziente. L'innata viene rilasciata, quel cobra di sangue nero sparisce in una pioggia che ha l'odore del ferro, come lei torna a mostrarsi nella sua forma normale, occhi azzurri, capelli rossi e tenuta nera, ma stavolta un poco più smile ad Eva Kant davvero, come detto da Kore poco prima. Nota le premure di Kurou nei confronti di quell'uomo (?) quel mostro che pare essere stato preso di mira solo per il suo aspetto. Si muoverebbe in sua direzione, ora piccolina, pallida con quegli occhioni del medesimo colore dell'altro, decisamente molto meno spaventosa di pochi istanti prima. << Scusa. Non volevo spaventare te ma loro. Volevo che ti lasciassero in pace. >> Chiede perdono per quell'azione avventata, dettata da un moto di protezione per i più deboli che evidentemente le è sorto spontaneo. << Posso dare un'occhiata? Sono un medico, se hai ferite posso provare a risistemarti qui, senza andare in ospedale se proprio non vuoi. >> Lo sguardo oceanico di lei si fissa sull'altro, senza timore alcuno, senza il minimo disgusto per quella forma che di per se sarebbe raccapricciante. Fortunatamente lavorare in ospedale ti fa crescere del pelo sullo stomaco. << Shizuka Kokketsu, come ti chiami tu? >> Praticamente sta usando la gentilezza per riuscire ad aiutarlo, si presenta, cerca di farlo sentire a suo agio, il modus operandi è praticamente il medesimo usato con i poveri di Kiri, anche se con loro ci ha messo un poco. << Ragazzone se dovesse servirmi aiuto per portarlo da qualche parte mi aiuteresti? >> Solo ora si volta vero quel ragazzo dal crine scuro e la stazza decisamente maggiore delle due donne messe insieme. [Chakra 72/90][PV 96/100][2/4 Movimento costrutto - 2/4 Mani terapeutiche][Porta oggetti: 2x tonici Chakra; 1x tonici salute]

22:35 Kurou:
  [Centro di Ame - Vicolo] Sofferenza, paura, inadeguatezza e mediocrità. Tutte emozioni che qualche attimo prima Kurou provava, all'entrata di quel vicolo puzzolente e orrido. Ma dagli occhi del deforme si evince che questa non è che la prassi per lui... Tutte le emozioni che hanno portato lo shinobi alla nausea possono essere il pane quotidiano per una persona in quelle condizioni per tempo prolungato e quegli occhi limpidi come il cristallo, lasciano intravedere tutto al loro interno, come se fossero solo un teca a mostrare il terrore che si cela al di dietro. E con questa visione che il volto di Kurou diventa triste, semplicemente triste. Triste nel vedere che quell'essere non riesce a distinguere una violenza da un soccorso, talmente abituato al soffrire che continua a farlo anche in un momento di sollievo. Non sa nulla di quello che ha davanti, ma allo stesso tempo pensa di aver capito ogni cosa. L'obbiettivo non cambia: bisogna portarlo al sicuro da gente orrenda come... La gente. Questa volta erano in 6, ma potevano benissimo essere cento, mille o più a prendere in giro una preda così facile per chi voglia sentirsi superiore in qualcosa in una vita noiosa e poco soddisfacente, come quella di chi non ha un sogno. Vedendo che i comportamenti delle due ragazze non stavano mettendo a rischio l'incolumità di altri al di fuori del bulletto castrato, Kurou prende coraggio per dedicarsi all'uomo e attendendo anche che qualcuna si facesse avanti per dargli una mano a convincerlo. Ed è proprio la ragazza-demone che si avvicina, rassicurando in pochissimo tempo l'artista marziale dopo la presentazione come medico, dolci parole per una situazione tesa e complicata come quella. L'accostamento demone-medico suona molto strano ma Kurou cerca in tutti i modi di ignorarlo e di sorridere in maniera un po' tirata all'uomo deforme. < Hai sentito? Lei è un medico, i medici non ti giudicano sai? > cerca di avere il tono più rassicurante possibile mentre compie un passo indietro, dando uno sguardo a Kore al fianco del bulletto sospeso in aria, come catturato dalla suddetta. < Conta su di me! > risponde al medico-demone con molta sicurezza e determinazione, restando in piedi e riportando lo sguardo sul lavoro di Shizuka col busto un po' piegato in avanti per scrutare meglio. [Chakra On] [Portaoggetti: 2x tonici curativi (scomparto sinistro) + 2x tonici chakra (scomparto destro)]

Di tutti quei discorsi sulla fine dell'evirato non lo toccano, non sente nulla, oramai è andato in un mondo tutto suo svenendo nella tecnica di Kore. Ha ben poco da resistere, si tratta di un bulletto da quattro soldi senza una particolare resistenza fisica al dolore e anche se l'avesse, parliamo di una zona la cui resistenza è esente, le parti intime fanno male come è giusto che sia. La sabbia di Kore continua a muoversi incessantemente cercando di tornare a casa, arriva persino a strusciarsi sulla di lei gamba come una supplica, fa schifo? Si ma è parte di lei dal giorno in cui ha ricevuto la giara. Kurou mantiene la vicinanza con il deformato mentre Shizuka, dopo aver disattivato il potere demoniaco e, di conseguenza, il cobra di sangue decide di avvicinarsi a sua volta alla vittima. Trema il deformato non trovando pace alcuna, non riuscendo a fidarsi ne a vedere la luce in quelle tre figura <Shtushtti mi shpiccshiano> replicando alle parole di Shizuka, per quanto possa aver intuito i suoi intenti non ce la fa, la vita ha preso il sopravvento, l'ha abbattuto rendendolo meno di una macchia nera in quel mondo. Deglutisce, gli occhi si muovono, si abbassano sulla minuta figura della rossa andando ad aprire leggermente la propria protezione; il braccio deformato si scosta lentamente mostrando un petto nudo con il lato destro gonfio ed ingrossato da numerose protuberanze che si estendono fino a tutta quanta la schiena, le protuberanze possono essere ricondotti a tanti tumori uno vicino all'altro, uno sopra all'altro mentre la parte sinistra del corpo si presente quasi normale, minuta con un braccio sinistro uguale a quello di qualsiasi uomo. Su tutto il corpo, così come sul viso, non vi sono ferite degne di questo nome ma tanti lividi più o meno grandi, in particolare sul fianco destro, ricolmo di essi per le numerose botte ricevute <Daishko> si presenta a bassa voce iniziando a parlare, a mostrarsi non fiducioso ma meno intimorito <Tu gentile> rivolgendosi a Kurou prima di passare a Shizuka <Tu bamshbina brava> chissà quanti anni ha costui ma per via di quell'aspetto è difficile dirlo. Infine alza il viso su Kore, alza leggermente il braccio deformato <Lei beshlla> tremante il braccio si riabbassa, ancora visibilmente toccato dagli eventi di prima. [AMBIENT][Turni liberi][Non intendo congelare, regolatevi con i tempi]

23:02 Utente anonimo:
 Segue il cobra di sabbia ritirarsi così come l'innata della Kokketsu mentre il bullo vien tenuto dalla sola sabbia intrecciata ai polsi tenuti alti ed insieme. Non replica a quel palese fastidio, è la prima volta che vede Shizuka apparire realmente infastidita da qualcosa. <Carino...Comunque.> Il cambio di look, almeno ci prova a sembrare che sia un discorso da femmine seppur palesemente non si riferisca alle mere vesti ma...a tipo tutto.Occhieggia la Kokketsu iniziare a prendersi cura del malcapitato. <è in buone mani...> Soffia verso Kurou quasi come una certezza. <In bocca al lupo Shizuka.> A differenza di Kurou lei infatti non pare curiosa del malcapitato, nè delle cure che necessita nè di parlarci direttamente, la sabbia trattiene il peso morto del malcapitato, ci mette più anima a bisticciare con la sua sabbia, della quale percepisce la voglia di reintegro perchè è la sua, di fondo, che ne anima. <Va bene ma dopo una lavata...Nel fuoco.> Si sa mai, il fuoco e il limone panacea di tutte cose, al metodo rosetta la zia perfetta soffia quelle parle sottovoce prima di rilasciare nuovamente l'attenzione al deforme quando ce l'ha con lei. <Prego eh?-Va beh vado a cercare un anbu, cià!>Sciorina verso i due CERCANDO di dileguarsi dal vicolo e trascinandosi appresso, per i polsi, lo svenuto bullo. Invece che verso la piazza tenta di trovare qualche vicolo appartato però, passo dopo passo, cerca di occhieggiare qualche sorta di spuntone appeso tra i tetti. <Ti volevo ammazzare sai? Ma penso che ti nasconderò da qualche parte.>C'è una vera differenza tra lei ed il killer di Suna o è solo concettuale? Anche perchè sta parlando ad un ragazzo svenuto occhieggiando i vicoli e la sua sabbia insanguinata che a manciate continua a seguirla, ma che ancora tiene distaccata con sdegno dal resto. {Chk ON| Inn | 49/65 | 2x tonico salute e chk |Auricolare non sintonizzato| Costrutto cordame di sabbia | 4/4 spostamento con bullo, tentativo ricerca posto appartato}

23:13 Shizuka:
  [Centro di Ame - Vicolo] Lo sguardo blu si poggia sulla bionda brevemente quasi confuso, non sa se si riferisca all'innata o alla coda con i vestiti attillati: << Grazie! Non me lo aveva detto nessuno ancora... >> Ovviamente la Kokketsu si riferisce agli abiti, ma anche quel cobra in effetti non era male. Quel tipo malformato sembra non riuscire a darsi pace, quanto meno all'inizio. In effetti quella figura nera ha generato un mostro proprio di fronte ai suoi occhi. Non può pretendere che si fidi di lei in un attimo e nemmeno lo richiederebbe. Lo vede tremolante, dubbioso, si lamenta di quanto tutti se la prendano con lui, lo picchino. Un sorriso viene rivolto all'amica, quando le fa i complimenti per le proprie abilità: << Viva il lupo! >> Risposta quasi automatica, sempre che si intenda un lupo tipo Fenrir e non una chimera ovviamente. E' molto complesso capire quello che dice di tanto in tanto, però la cortesia che riversa addosso a chiunque forse riesce a sbloccare un poco quel tipo che lentamente sceglie di scoprirsi un poco, di concederle un'occhiata rapida su un corpo deturpato da quelle che sembrano protuberanze. Difficile diagnosticare in tre per due l'origine di esse, ma le conoscenze mediche della rossa dovrebbero condurla alla conclusione più sensata. << Va bene Daiko mi sembrano solo alcuni lividi, ma non ho la pomata qui con me. Ti andrebbe di venire con noi? In ospedale ti prometto che ti tratteranno bene e cercheremo di curare questi lividi. >> Per ora non si espone, non fa affermazioni sullo stato di salute altrui che portrebbero spaventarlo ulteriorimente o demoralizzarlo. << Da quanto tempo hai quelle bolle sul corpo? Da sempre? >> Domanda incuriosita e per stimare una diagnosi vaga forse. Tenderebbe la mano verso di lui come per invitarlo ad alzarsi. << Ce la fai a camminare? Altrimenti può aiutarti lui... >> Si volta verso Kurou, del quale non conosce ancora il nome, con faccino speranzoso. << Io sono deboluccia! >> Mostrerebbe il braccino esile, fingendo di fare un poco il muscolo fallendo miseramente. Poco importa che potrebbe creare qualche altro animale e trasportarlo con quello senza il minimo sforzo. [Chakra 72/90][PV 96/100][Porta oggetti: 2x tonici Chakra; 1x tonici salute]

23:27 Kurou:
  [Centro di Ame - Vicolo] Compare un rivolo sul volto, partendo dalla fine del taglio dell'occhio sinistro, che straripa timidamente dalla medesima guancia, per poi scendere accompagnata dalla gravità percorrendo tutto il viso puro e incantato dello shinobi. Non capita spesso di piangere con un sorriso sul volto, è più frequente la sponda più oscura di quel riflesso, ma quando accade è perchè le emozioni culminano in qualcosa di talmente magnifico da lasciar credere che sia una fortuna vivere quel momento. E' un rilascio di tensione negativa che finisce. E il complimento dell'uomo deformato non può far altro che scatenare questa reazione nel cuore di Kurou, che è riuscito in qualche modo, assieme al medico appena sopraggiunto, a dare qualche secondo di pace ad una persona che non voleva saperne di uscire dalla convinzione che un essere umano potesse trattarlo bene. E' proprio per questo motivo che Kurou è così, fa quello che riesce per il prossimo perché sa che la maggior parte delle persone non lo farebbe e questi sono i risultati. Il risultato che la speranza viene tolta ai più sfortunati. < Sì siamo gentili noi! Non ti preoccupare, lei ti rimetterà in sesto vedrai! > ormai quelle due parole hanno ristabilito in toto la psiche di un sempliciotto come lui, che parla in mezzo ad un grosso sorriso a denti scoperti, e che alza un pollice all'in su con la mano destra, piegando il corrispettivo braccio ad angolo acuto e tenendo il segno positivo ben salto a qualche centimetro dal petto, col dorso della mano rivolta al paziente del demone-medico. Si distrae qualche secondo guardando la ragazza con una giara portarsi via il bulletto, per poi tornare ad osservare il processo di cura dell'uomo deforme, aspettando il suo turno per poter dare una mano. Dopo la richiesta della ragazza, di cui era riuscito a captare il nome, ovvero Shizuka, il giovane fa brevemente un cenno di assenso verticale col capo, in maniera decisa verso il medico, avvicinandosi di pochi passi verso l'uomo appena curato. Se tutto fosse stato pronto, avrebbe quindi tentato di chinarsi di fianco cercando di tenere il braccio destro sotto al suo collo, sentendone così la pelle grinzosa, e appoggiando la mano un po' girata all'inizio della sua schiena. Avrebbe poi portato il braccio sinistro a raccogliere le gambe passando sotto le ginocchia, e dandosi forza con le gambe lo avrebbe provato a sollevare, come un bebè. < Non devi fare sforzi, lascia fare a me! Kurou Nakayama al tuo servizio! >. Dopodichè avrebbe atteso un segnale dal medico per trasportarlo all'ospedale più vicino, sempre che tutto questo fosse stato fatto in maniera consenziente. [Chakra On] [Portaoggetti: 2x tonici curativi (scomparto sinistro) + 2x tonici chakra (scomparto destro)]

Kore si rivolge un ultima volta al deformato il quale la guarda andare via con il bulletto evirato <Grashie> rivolgendole, con poca forza nella voce, un ringraziamento, riconoscendo come anche l'altra l'abbia aiutato eppure le avventure della Sabaku non finiscono qui perchè esce dal vicolo per inoltrarsi in un altro, vuoto, illuminato anch'esso da un lampione attaccato al muro del palazzo di destra. Non vi sono grossi spuntoni su cui appendere qualcosa salvo una finestra di un appartamento in rovina avente i vetri rotti, essa è circondata da una grata e delle sbarre con piccoli spuntoni alla base a circa 5 metri di altezza dal suolo. A lei scegliere cosa fare, se appenderlo o meno in quel punto. Shizuka e Kurou nel mentre pensano al deformato il cui nome corrisponde a quello di Daiko il quale riesce a far piangere il gigante buono; lacrime di commozione non commentate da Daiko ma viste ed indagate. Tentenna nel dare una risposta alla Kokketsu, prende tempo pensando, abbassando lo sguardo incerto, gli occhi si muovono in maniera continua, veloce <D'ashccorshdo> accetta seppur con qualche riserva, non c'è sicurezza nel suo tono di voce, è un salto nel vuoto quello che sta facendo, una piccola prova di fede verso qualcuno che si è dimostrato gentile nei suoi confronti <Io quanshdo 5 anni> prova a rispondere a quella domanda con incertezza <Non ricorshdo bene> e non fa in tempo minimamente a rispondere, riesce solo ad esibire un barlume di sorriso al braccino mostrato da Shizuka prima di venire sollevato di peso da Kurou. Al tatto il ragazzone noterà numerose escrescenze raggrinzite sulla di lui schiena, bubboni sparsi ovunque che ne aumentano considerevolmente il peso; tenerlo in braccio non è un'impresa facile ma, con un po' di fatica, riesce nell'impresa. Tremante resta fermo ed immobile <Io...grasshie...voi...amishi> gli occhi di Daiko divengono lucidi, brillanti ed una lacrime discende dal destro irrigandone e bagnandone il volto. Non parla, si tiene tra quelle braccia lasciandosi trasportare fino in ospedale, fidandosi di qualcuno per la prima volta. A volte un gesto gentile può fare davvero la differenza. [END]

23:49 Utente anonimo:
 Occhieggia il deforme ed i due, a quel ringraziamento, prima di allontanarsi con il ragazzo da "consegnare". Si congeda da Shizuka e Kurou tra i vicoli di Ame, passo dopo passo le sue intenzioni sembrano allentarsi ma quando guarda il cumulo di sabbia rossa informe che la segue sembra più allarmata dalla disinfezione che dovrà praticare. <Ciao Amore, volevo farti una sorpresa ma ho avuto un imprevisto, hai mica della benzina? Ah- No.> Sembra stia facendo qualche prova a modo suo prima di guardare lo svenuto. <Mi hai rovinato la serata romantica.> Dinoccola con le braccia ancora mollemente incrociate al di sotto della sua retromarcia di seno. Alla fine sembra individuare una serie di spuntoni metallici, proprio quello che che le serviva, vi si ferma sotto sollevando con le sabbie il corpo finchè la schiena e la maglia non sono al di sopra della sporgenza di ferro e spingendone ed accompagnandone verso il basso per la maglia ce lo appende prima che le sue sabbie, appurato che regga, lì, appeso, con le braghe calate ed il membro scoppiato, inizino a dissipare la presa lasciandolo a qualche mercante della via che domani aprirà bottega. I gesti appaiono quasi meccanici, la mente che voleva distrarsi dal killer di Suna vi torna come se dovesse fantasticare ed il passo riprende verso Oto. <Ciao Pazzoide, volevo farti una sorpresa ma mi serve della candeggina, suona meglio no?> Domanda verso il cumulo vermiglio alla propria sinistra lungi dal toccarlo. {Chk ON| Inn | 48/65 | 2/4 appendere il tizio| 2/4 spostamento| END}

23:59 Shizuka:
  [Centro di Ame - Vicolo -> Ospedale Kusa (?)] Kore si dilegua, a lei viene forse rivolto un cenno del capo, tanto si sentiranno per messaggio più tardi in caso. Quel tipo che era stato trattato peggio di un animale da quei bulli ora viene coccolato da altre persone, forse per la prima volta in tanti anni. Nota con la coda dell'occhio quella lacrima che riga il viso di quel giovane che a quanto pare è l'ennesima anima buona del villaggio delle ombre. Le domande che la Kokketsu pone ricevono una risposta approssimativa, che non l'aiuta per nulla a stimare le probabilità di sopravvivere di quell'uomo però forse, indirettamente quella gentilezza mostratagli lo condurrà in maniera più serena verso la sua fine. Vicino a quel laghetto dalle sponde placide dove lo attenderanno eventualmente quelle farfalle di cui lei ora è portatrice. << Non preoccuparti se non ti ricordi! Ne parleremo con calma quando starai meglio! Chiederò di farti assegnare una stanza tutta per te, così nessuno ti disturberà troppo in ospedale. >> Vorrebbe garantirgli quella premura, se fosse possibili, date le condizioni in cui versa non dovrebbero farle troppe storie. Viene raccolto con un sacco di patate dal giovane alto un metro e ottanta, non in maniera semplice ma sicuramente meglio di quanto avrebbe fatto lei stessa. Sorride all'affermazione di quello storpio, non lo definirebbe un amico ma non è il caso di questionare ora su cosa significhi quella parola. << Ci occuperemo io e Nakayama di te, riposati... >> Usa il cognome ora, rendendosi conto di essere stata estremamente scortese ed essersi rivolta al gigante con il tu direttamente. << Grazie dell'aiuto per il trasporto! >> Lo ringrazia caldamente, facendo anche un piccolo inchino verso il genin. Si allontaneranno quindi insieme, con buona probabilità verso l'ospedale di Kusa, quello più vicino. Forse Ame non avrà più il suo mostro da torturare ora. [Chakra 72/90][PV 96/100][Porta oggetti: 2x tonici Chakra; 1x tonici salute][//END]

00:13 Kurou:
  [Centro di Ame - Vicolo] Un peso importante, ma una prova di altruismo che non può fallire è ciò che permette a Kurou di alzare con tutta la sua forza l'uomo, lasciando che il chakra scorra e lo aiuti in tal senso. Avrebbe quindi fatto un passo alla volta, prima il destro, poi il sinistro e via discorrendo per trovare una stabilità nell'andazzo, in modo da arrivare fino all'ospedale con le braccia ancora attaccate. Ascolta con piacere le parole di conforto rivolte al malato, per quanto l'aspetto mostrato in precedenza dalla ragazza potesse essere spaventoso e inquietante, ora il sembra compensare con un animo candido e premuroso, tipico di un medico che lavora con la stessa passione ogni giorno. E allora lì scatta anche un senso di gratitudine, sia per la fortuna di aver trovato una figura tanto importante in quella situazione, sia per la bravura nel compiere un lavoro assai complesso come assecondare i bisogni di un uomo gettato via dalla società. < Sono Kurou, sia per te che per lui. Così mi chiamano le brave persone. > dice sorridendo, guardando fisso avanti a se con speranza nell'arrivare il prima possibile all'ospedale. < Grazie a te! Non avrei saputo fare di meglio... > un pizzico di rammarico nell'ultima frase, prima di prolungare il silenzio fino all'ospedale di Kusa. [Chakra On] [Portaoggetti: 2x tonici curativi (scomparto sinistro) + 2x tonici chakra (scomparto destro)] [END]

Delle voci girano in quel di Amegakure, la presenza di un possibile mostro destabilizza gli abitanti, questo porta Shizuka nel distretto mentre Kore e Kurou si ritrovano li per andare da tutt'altra parte. Il trio assiste, invece, al pestaggio da parte di alcuni bulli ai danni di una povera creatura deformata, il mostro di cui tanti parlano e da cui provengono gli ululati di dolore. Questa scena fa infuriare Shizuka la quale attiva l'innata per spaventarli mentre Kore parte in quarta evirandone uno. Quest'ultimo viene poi portato nel vicolo a fianco ed appeso ad una grata. Shizuka e Kurou si prendono cura del deformato il quale, dopo un'iniziale e diffidente paura, accetta di farsi aiutare trovando in loro della gentilezza.

OFF

Una quest semplice il cui scopo non era combattere bensì far provare empatia e pur seguendo la coerenza dei personaggi, l'avete fatto. Mi siete piaciuti tutti, persino la parte splatter, del tutto inaspettata, l'ho apprezzata così come ogni singola reazione. Non ho molto da dire, solo benvenuto Kurou, hai visto la parte gentile quest'oggi XD

CONSEGUENZE ON

Il giorno dopo nel distretto di Ame verrà ritrovato il corpo di un uomo svenuto con le braghe abbassate e i genitali evirati appeso ad una grata. Il panico si diffonderà ulteriormente, altre voci iniziano a circolare sulla presenza del mostro e di come abbia iniziato a mietere le prime vittime. Il ragazzo, una volta soccorso, affermerà lui stesso di essere stato attaccato da un mostro avvolto da un'aura violacea ma non ricorda altro.

Grazie per la partecipazione, spero vi siate divertiti!