Giocata dal 23/11/2022 18:30 al 24/11/2022 00:50 nella chat "Bosco Dei Ciliegi"
Sta tramontando il sole in quel di Kagegakure, il cielo è oramai quasi del tutto oscurato, le giornate si sono accorciate sensibilmente ed uscire la sera diventa sempre più problematico, specialmente per due ragazzini. La luna risale, piena, splendente con quel suo colorito biancastro mentre le stelle le fan compagnia, tanti piccoli puntini ad adornare quel velo spoglio al di sopra delle loro stelle, il tutto a formare una visione unica ma è il luogo prescelto a farla da padrone. Il bosco dei ciliegi si mostra sotto una forma mai vista prima, illuminato da vari lampioni accesi, essi hanno un'asta in ferro lunga all'incirca tre metri con il contenitore della lampadina avente quattro lati in vetro con bordi in ferro, leggermente bombati verso l'interno. Essi sono posti agli angoli del sentiero per illuminare il cammino mentre a svolazzare svariate lucciole, ulteriore fonte di luce, esseri in grado di rendere quell'ambiente ancor più romantico di quanto già non sia. I protagonisti della serata sono il giovane Shiroichi e la piccola Kaori, due ragazzi di 15 anni di età da poco ritrovatisi ed intenti a riprendere quei rapporti defunti anni orsono. Kaori cammina al fianco destro del Nara, indossa vestiti invernali composti da un paio di blue jeans, un paio di scarponcini color seppia ed un giubbottino del medesimo colore con una sciarpe nera intorno al collo. La chioma dorata è lasciata libera di scendere lungo tutta la schiena arrivando a metà di essa. Non si tengono per mano seppur la distanza si irrisoria ma di tanto in tanto Kaori lancia al ragazzo qualche sguardo veloce <Sai, oggi sono stata in accademia> rompe il ghiaccio iniziando a parlare della propria giornata, per tenerlo informato <Ho parlato con un nostro vecchio Sensei per iniziare un percorso di studi e diventare una sensei accademica anche io> un piccolo sogno da parte della ragazza, il tono di voce lascia trasparire emozione, felicità nel metterlo al corrente di quel progresso. [AMBIENT]
[Viale] La sera è fresca e calma questa sera al bosco dei ciliegi, il ragazzino ha appena staccato da lavoro ed è ancora praticamente in divisa se non fosse per la mancanza della maschera e la ninjato debitamente sigillati in un fuuda nel suo porta oggetti, indossa il coprifronte della foglia legato al collo a mo di sciarpa, degli anfibi in stile militare neri ed un pantalone cargo pieno di tasche; al suo fianco destro invece il porta oggetti con dentro armi e tonici vari; alla mano sinistra c'è il guanto tecnologico che oramai il ragazzino è abituato a portare con sé ogni giorno, sotto il pettorale dell'armatura c'è una maglia a collo alto nera e a maniche lunghe. Nulla in quel ragazzino lascia capire la sua appartenenza al clan Nara al momento, né tantomeno il fatto che stia partecipando ad un'uscita romantica, la sua prima per di più. Cammina al fianco della ragazza guardandola di tanto in tanto ed ammirando il suo vestiario, è vestita decisamente meglio di lui e soprattutto è adatta per l'occasione a differenza sua. Ricambia il sorriso dolcemente quando riesce ad incontrare il suo sguardo, ma la sua testa resta sempre comunque piena di pensieri, prima di andare a prenderla a Konoha è passato per l'ospedale di Kusa, voleva andare a trovare Kore ma a quanto pare l'orario di visita era scaduto, deve chiamare Shizuka domani, magari riesce a farlo entrare di straforo. È visibilmente preoccupato per la sabbiosa, soprattutto dopo il lapidario messaggio di Akainu, ora capisce perché Shizuka si è arrabbiata quando era lui ad essere ferito. La voce di Kaori poi lo riporta al momento presente, deve riuscire a godersi la serata, non ha senso rimuginare su cose per le quali si può fare poco; sarebbe potuto entrare come anbu con una scusa, ma poi come avrebbe fatto a non far scoprire la propria identità segreta alla sabbiosa? <Ah sì? Che bello, mi fa piacere! Non ricordavo volessi diventare una sensei quando andavamo in accademia, non ricordo praticamente niente di quel periodo se devo essere sincero> dice il ragazzino ammettendo che gran parte dei suoi ricordi in accademia sono svaniti, lei non lo sa, ma è a seguito del trauma subito a causa del genjutsu, ha rilegato quei ricordi in una parte della memoria che anche per il Nara stesso è oramai quasi impossibile da raggiungere. <Io invece sto seguendo qualche caso come detective e mi sto impegnando nelle missioni, vorrei diventare presto chuunin, sento di essere pronto> dice il ragazzino, scrutando il cielo alla ricerca di volatili bianchi; è vero, non è a Kiri, ma che sarà mai qualche kilometro di volo per un uccello.Il vestiario particolare di Shiroichi non passa di certo inosservato agli occhi della ragazza la quale lo squadra da capo a piede, evidente come abbia staccato da qualche lavoro ma non va a chiedere, non si pone per lei il problema dell'outfit. La serata sta passando molto lentamente mentre i due camminano uno di fianco all'altro, un primissimo appuntamento tra i due che esula dagli incontri amichevoli delle volte precedenti, un appuntamento richiesto dalla ragazza stessa per poterlo vedere fuori, conoscerlo meglio. Respira Kaori, il fiato esce sotto forma di condensa per il fresco della serata, le temperature si sono abbassate considerevolmente, cosa naturale in quel periodo dell'anno <In verità non l'ho mai detto a nessuno, solo i miei genitori lo sapevano. Sono stati proprio loro a spronarmi ad andare dal sensei> ancora emozione in quella voce mentre alza le braccia al petto strofinando la manine tra di loro. Esso son divenuto più rosse del normale, la pelle leggermente più secca per via di quel freddo, Kaori non vi è abituata. L'espressione sorpresa della bionda non si fa attendere, sorpresa dalle rivelazioni altrui <Un detective? Non ricordavo ti piacessero queste cose> neanche lei ricorda tantissimo del periodo accademico, evidentemente gli eventi successivo hanno portato entrambi a rimuovere determinate parti del passato, troppo dolorose per essere tollerate <Sono sicura che presto lo diventerai, il ragazzo che ho visto sul monte dei volti ha tutte le qualità per esserlo> arrossendo nel fare quell'affermazione ma poi si ferma, improvvisamente arresta il passo. Immobile al pari di una statua, Kaori va a flettere il busto in avanti inchinandosi appena verso il ragazzino, delle lacrime iniziano a solcarne il delicato visetto. Lacrime ricadono sul sentiero del bosco, la bionda inspira a fatica iniziando quel pianto trattenuto ma inevitabile <Mi dispiace Shiro, per quel giorno, per l'accademia...se fossi stata sincera tutto questo non sarebbe accaduto> quell'emozione nel tono svanisce lasciando posto alla tristezza, al dispiacere per un'errore commesso in passato, un singolo errore che ha cambiato per sempre la vita di entrambi. [AMBIENT]
[Viale] Il ragazzino cammina lentamente al fianco della bionda, la vede avere freddo e con ostentata nonchalancé e non poco imbarazzo prova a passare il braccio sinistro sulla spalla della ragazza e passarla delicatamente sul suo sinistro in modo che l'attrito produca abbastanza calore per non farla iniziare a tremare <Potevi scegliere tanti luoghi al chiuso, perché sei voluta venire proprio qui?> le chiede sorridendole alludendo al fatto che lei patisca il freddo decisamente più di lui. <Hanno fatto bene a spronarti, se c'è una cosa che ricordo di quando andavamo in accademia era con quanta gentilezza ti rapportassi ai più piccoli, sei tagliata per quello secondo me> le sorride dando anche lui la sua approvazione a questo sogno, anche se non serve. <Mi ci sono appassionato col tempo, volevo saperne di più sul villaggio, su come funziona e su cosa c'è che non vada per poterlo migliorare un giorno, mi è sembrata la strada più adatta> dice il ragazzino spiegando la sua scelta tralasciando la parte che il detective è un'ottima copertura per l'anbu. Sorride quando la bionda gli fa quel complimento, ma quel sorriso è dolce amaro <Il ragazzo che hai visto quella sera non ero propriamente io, solitamente non attacco così, quella sera avevo perso le staffe, volevo solo il suo sangue> dice onestamente il ragazzino sentendosi in imbarazzo per quella confessione, magari la bionda si è fatta un'idea sbagliata di lui e non vuole fingere di essere qualcuno che non è <Se non fosse stato per te che mi stringevi avrei attaccato a testa bassa fregandomene delle conseguenze, anche se fossi morto avrei portato lei con me> confessa con un leggero tremore nella voce, non le ha mai detto il suo punto di vista rispetto a quella sera e non sa come lei potrebbe prenderla abituata a vederlo sempre dolce e gentile con tutti e sempre pronto a trovare una soluzione pacifica al conflitto. Improvvisamente però la ragazzina si ferma e si inchina di fronte a lui, sulle prime Shiroichi non capisce perché la ragazza faccia in quel modo poi nota le lacrime cadere sul sentiero e sente la voce spezzata per ciò che è accaduto in passato. Il Nara, forte del suo metro e settantacinque si deve inginocchiare per vedere il volto della ragazza solcato di lacrime; tenta di metterle indice e pollice destro sotto il mento per farle alzare la testa <Non preoccuparti Kao-chan, nessuno di noi poteva sapere cosa sarebbe successo; avrei potuto farmi avanti anche io, ma pensavo che ti piacesse quell'altro, così vedendoti felice ho preferito allontanarmi e lasciarvi vivere le vostre vite> le dice sorridendole dolcemente tentando in qualche modo di consolare la ragazza che è diventata emotiva tutta d'un tratto. <Mi è stato detto da un amico che è inutile pensare al passato e di goderci il presente> si alza di nuovo in piedi pulendosi con una mano il pantalone all'altezza del ginocchio dalla polvere e attendendo che la ragazza si calmi in qualche modo.Una coincidenza la scelta del luogo? Con estrema probabilità si ma questo non lo sapremo mai, quella domanda viene posta con cognizione di causa, un luogo comune per i due oppure totalmente a caso? Kaori si lascia abbracciare, stringe le spalle, si lascia andare contro il corpo del Nara cercando quel calore mancato <Qui mi piace, insieme al monte dei volti, qui mi sento in pace. Quando sono libera vengo qui e mi siedo sotto un albero a leggere> alza lo sguardo per cercare quello del Nara concedendogli un leggero sorriso il quale permane anche al successivo dire dell'altro. Il capo viene chinato, le gote divengono più rosse, che sia per il freddo o per le parole gentili del genin, non viene reso noto <Sai, voglio specializzarmi nell'insegnamento dell'houjutsu> altra rivelazione, un'arte totalmente opposta a quella del Nara <Non sono molto forte ma secondo i sensei ho una buona tecnica> non perfetta ma chi lo è d'altronde? Nessuno ed è proprio l'imperfezione ad attrarre qualcuno, sono i difetti a portarti ad empatizzare con una persona avvicinandosi tanto da provare determinate emozioni. Shiroichi viene ascoltato con molta attenzione da parte della bionda, gli occhi si illuminano <Ma sei sicuro di non voler fare il politico? Secondo me al villaggio servono persone come te al comando, qualcuno che voglia rendere questo luogo migliore, non solo dal punto di vista shinobistico> sicura nel proprio dire attende un responso da parte del Nara, una qualche sua reazione alle considerazioni appena fatte ma il sorriso amaro di lui non passa inosservato. Quella sera sul monte Shiroichi ha scoperto un lato di se tenuto nascosto, un'oscurità latente in attesa di essere liberata ed il passato ha permesso ciò; l'arrivo di una vecchia fiamma, di una vecchia conoscenza hanno permesso alla rabbia accumulata con il tempo di esplodere rilasciando una forza distruttiva <Tutti abbiamo luce e oscurità dentro di noi> comincia a parlare per limare quell'imbarazzo <Io non sono sorpresa di quello che hai fatto perchè alla fine siamo noi a scegliere chi vogliamo essere, siamo noi a decidere a quale delle due metà dare retta> inghiotte la saliva Kaori <E tu hai scelto la luce, questo perchè Shiroichi non è cattivo, Shiroichi non vuole davvero il sangue, Shiroichi vuole solo proteggere, Shiroichi è buono> un nome ripetuto un'infinita di volte con tono emozionato, nuovamente sicuro di se e poi si ferma. Arresta il passo iniziando a piangere, lacrimando, scusandosi per quel comportamento avuto in passato nei suoi confronti. Gli errori si pagano a caro prezzo molte volte, il loro è stato separarsi, non vedersi per chissà quanto tempo; per il Nara, oltre questo, è l'illusione di vederla morire ma quest'ultimo sceglie di inginocchiarsi, avvicinarsi e prendendole il viso, alzarlo fino ad incontrare nuovamente gli sguardi. Gli occhi sono arrossati, le lacrime solcano ancora il visino delicato <Io pensavo di non essere apprezzata ne di interessarti> prende una pausa <Ho sbagliato a non dire nulla, avrei dovuto fare un tentativo. Se fosse andata male, saremmo comunque rimasti amici, giusto? Saresti rimasto mio amico?> chiede conferma alle proprie, passate, paure. I primi amori sono sempre i più belli ma anche i più complicati da gestire, ragazzi alle prime armi con i sentimenti, difficili da gestire, costernati dall'inesperienza dell'età. Contemporaneamente all'altro il busto si risolleva, torna diritta dall'alto del suo metro e cinquanta spaccato, una nana da giardino color del sole <Per questo, questa sera, ti ho chiesto di uscire. Voglio recuperare il tempo perduto e fare quel tentativo> le braccia si portano in direzione delle vita, la mano destra prende la sinistra tenendola stretta ma senza muoversi ancora <Questo tuo amico è saggio, un giorno mi piacerebbe conoscere i tuoi amici> sorridendo, ridacchiando e facendo un singolo passo per poter proseguire quella passeggiata. [AMBIENT]
[Viale] Ascolta la motivazione della ragazza <Anche a me piace molto questo posto, di solito ci vengo a stalkerare i pennuti> ridacchia grattandosi la nuca imbarazzato <Ho fatto delle foto bellissime qui a dei pettirossi, un giorno magari te le faccio vedere> e niente anche durante un appuntamento romantico Shiroichi non ce la fa proprio a non parlare di uccelli e finisce sempre per farsi trasportare e iniziare a parlare come un fiume in piena. <Houjutsu eh? Io sono totalmente negato in quello, in compenso però sono abbastanza bravo con i ninjutsu e mi sto iniziando ad approcciare ai genjutsu, so quasi a menadito la teoria oramai, devo solo passare alla pratica, ma per quello devo aspettare la mia sensei, non posso farlo da solo> dice il ragazzino aggiornandola sulla sua situazione durante il combattimento. Poi la ragazza gli chiede se non vuole diventare un politico <Un giorno mi piacerebbe diventare Hokage se devo essere sincero, ho anche un buon rapporto con la Judahime-sama, ha promesso di insegnarmi qualcosa, non sono più nella pelle> dice il ragazzino evidentemente eccitato dall'idea di imparare delle tecniche da quella che per lui è una kunoichi top tier. <Però ci vorrà tempo per quello, dovrò impegnarmi e fare tanti sacrifici, pensa addirittura che una volta in missione mi sono preso in pieno petto una freccia di chakra per portare al termine la cosa, a momenti ci muoio, fortuna che avevo dei tonici con me; polmone destro collassato. Se fossi morto quel giorno non ti avrei mai più rivista> sorride, oramai gli sembrano passati anni da quella missione a Kusa, è pronto a sacrificarsi sia mentalmente che fisicamente per il villaggio, l'ha dimostrato più volte sia in missione che con le sue parole. Infine la ragazza non volendo cita quasi parola per parola una frase dettagli la sera prima da Shizuka e lui sorride, anche lei sembra aver visto di più in quel suo scatto d'ira rispetto a lui, sembra essere l'unico per il quale quella cosa è grave e a tratti lo spaventa <Hai ragione, era quello l'obbiettivo di base, ma quando ho sentito che ti aveva picchiato mi si è totalmente spento il cervello.> dice il ragazzino aggiungendo dettagli <E se Katai-kun, il ragazzo che era con me ricordi? Avesse detto anche solo un'altra volta di risolverla pacificamente avrei colpito anche lui> dice onestamente per far capire alla biondina quanto in realtà era adirato in quel momento. <Perché non dovresti essere apprezzata?> le domanda sorridendole <Eri tra le migliori del nostro corso e non ti vantavi di esserlo, eri sempre gentile con tutti e quando entravi tu praticamente entrava il sole in aula> dice il ragazzino, forse l'ultima parte è un po' personale ma tant'è <Inoltre, per me eri la più carina, non ti si poteva non apprezzare> dice il ragazzino concludendo la sua arringa provando a passarle una mano dietro la schiena per consolarla ancora un po' e non farla sentire sola. <Certo che saremmo rimasti amici, so accettare un no come risposta, inoltre è più probabile che saresti stata tu a stancarti di me e non viceversa> ridacchia sminuendosi il ragazzino, non si è mai sentito questo granché durante gli anni in accademia e questa cosa gli è rimasta anche adesso che sono passati anni e lui è diventato un anbu, certo, l'ultimo degli anbu, ma resta comunque un corpo d'elité. <Mi fa piacere tu mi abbia invitato ad uscire, mi dispiace essere venuto così in tenuta da combattimento, avrei almeno potuto mettere un kimono di quelli belli per l'occasione, ma prima di passare a prenderti sono passato in ospedale a far visita ad un'amica, purtroppo non accettavano visite> dice il ragazzino scusandosi per l'abbigliamento <Vero? L'ho pensato anche io, in qualche modo mi ci rivedo in lui, anche se lui è decisamente più estroverso di quanto io non sia> dice ridacchiando, poi lei propone una cosa che voleva proporre anche lui <Ma certo, c'è una persona in particolare che voglio che tu conosca, si chiama Shizuka, è stata prima la mia maestra, e adesso oltre a quello è anche diventata la mia migliore amica> le dice allegro evitando accuratamente la parte che la Kokketsu molto probabilmente partirà prevenuta nei confronti della biondina dato che non approva affatto il modo che ha avuto di comportarsi nei confronti del Nara. Il ragazzino continua a camminare al suo fianco allegro e chiacchierone, prestando sempre meno attenzione ai dintorni e sempre più alla bionda.Durante un appuntamento di solito è meglio ponderare le proprie frasi, pensarle ma forse è la spontaneità di Shiroichi a portare al successo ed alla perplessità da parte di Kaori i cui occhi non riescono a distaccarsi da lui, per i motivi sbagliati <Ehm..come?> non ha capito cosa intenda, può aver frainteso e chiede per una certezza, d'altronde non è cosa di tutti i giorni udire simili frasi. S'illuminano gli occhi alla spiegazione ricevuta, un fotografo di pennuti <Non vedo l'ora, mi piacciono gli uccelli> una frase facilmente fraintendibile ma parliamo di due ragazzi privi di malizia, quanto meno il primo, per la seconda, invece, aspettiamo a parlare. I due ragazzi hanno tanto di cui parlare, tanti argomenti da recuperare per conoscersi sempre meglio e quale occasione migliore se non partire dalle cose basilari? Chiacchiere semplici, prive di pesantezza ma esponendo solamente chi essi siano <Con i ninjutsu me la cavo ma preferisco usare le armi. Sai che posso unire il mio ninjutsu alla lama delle armi?> di nuovo gli occhi vanno ad illuminarsi nel rendere l'altro partecipe dei progressi da lei fatti in quel campo, totalmente sconosciuto da parte del Nara. Si susseguono le confessioni del genin, la sua volontà di diventare il primo degli shinobi è accolta con favore, tramite un largo sorriso <Juda chi?> concentrandosi su quel particolare termine riferito a non sa bene chi <Meno male ti sei salvato, chi è stato? Dimmelo così vado a metterlo al suo posto> il broncio si forma sul viso, una vena di rabbia nei confronti di chi ha attaccato il poveretto <Io non sono mai tornata in pessime condizioni, dopo la mia ultima sono stata promossa chunin persino> confermando il suo essere di un grado più elevato rispetto all'altro eppure non glielo fa pesare, non si innalza a superiore bensì mantiene un atteggiamento intimo. Il grado non serve a molto, non è esso che decreta il valore di uno shinobi, ne fisicamente ne mentalmente. Le confessioni di Shiroichi riguardo al suo scatto d'ira non la sorprendono, dice la sua in merito, il suo punto di vista <Non dovevo dirtelo ma avevo paura, ero spaventata, non sapevo cosa fare e lei era più forte di me> ammette quella debolezza continuando a camminare, come detto, non è perfetta, nessuno riesce ad esserlo. Lo guarda, si avvicina sollevando il braccio destro, la mano chiusa a pugno va ad abbattersi sulla spalla di Shiroichi con un pochino di forza in più del normale <Così avresti perso un amico, stupido> l'obiettivo non è fargli male quanto metterlo dinanzi alla verità dei fatti <Gli amici sono una cosa preziosa, fai di tutto per tenerli vicini se meritano invece di allontanarli> parole sagge ma perchè vengono dette? Ancora una volta niente viene esplicato veramente, tutto è conservato in quella testolina dorata. Ascolta il ragazzino in completo silenzio, quelle parole la colpiscono, dirette in un punto ben precise tanto da spingerla ad abbassare lo sguardo, fissare il terreno sottostante ma quando quella sequela di complimenti giunge al termine, un piccolo slancio viene effettuato e un bacio sulla guancia rilasciato. Non una singola parola, non un commento, solo quel bacio per il povero Shiro come unica risposta ed una ragazza rossa in viso <Su questo ho qualche dubbio, hai sentito Sadako, no?> non entra nei dettagli ma quella conversazione è stata molto esplicativa, ben più di quanto ella volesse esserlo con il Nara <E' normale, i pazienti devono riposare, quest'amica sta bene? E non preoccuparti per i vestiti, non è quelli che guardo> infatti il viso di lei è rivolto verso i suoi occhi, verso il viso del ragazzo senza badare troppo a come va in giro <Chi è questo amico estroverso?> curiosa Kaori come una volpe chiede informazioni sul circolo di amicizie dell'altro ma la bomba finale viene sganciata. La migliore amica di lui, una ragazza di nome Shizuka nonchè sua prima sensei <Non vedo l'ora di conoscerla Shiro, te l'ho detto, voglio recuperare il tempo perduto> e con ciò anche insinuarsi ed essere parte di qualcosa. [AMBIENT]
[Viale] Il ragazzino alla domanda di spiegazioni della bionda arrossisce <N....non quel tipo di uccelli> dice credendo che la ragazza abbia letto malizia nelle sue parole e visto che spesso gli è stata fatta notare l'ambiguità di quella frase poi lei però capisce cosa intendeva e se possibile arrossisce ancora di più <Scusa, mi hanno detto che risulta strano se parlo di uccelli> si gratta la nuca imbarazzato; lo sguardo però si illumina quando la ragazza dice che le piacciono i pennuti (o almeno se c'è della malizia lui non la vede) <Ah sì? Quali sono i tuoi preferiti? A me piacciono i corvi! Sono intelligentissimi e alcuni di loro sanno anche parlare!> dice il ragazzino, ma l'argomento cambia subito in favore dell'houjutsu della ragazza <Ah sì? Che forte, io non ci ho mai provato, diciamo che il mio massimo sono i kunai e faccio abbastanza schifo anche con quelli; che elemento usi?> chiede incuriosito. Resta però stupito dalla ignoranza della ragazza riguardo la precedente Hokage, ok non conoscerne di tutte le generazioni, ma quello prima all'accademia sicuro lo avevano studiato <Furaya Nara, l'ex decima Hokage> dice convinto spiegandosi alla meglio. <Beh... dovresti prendertela con me teoricamente> ridacchia <Potevo tranquillamente schivare il colpo, ma ho preferito mantenere la tecnica attiva per catturare la donna> si gratta nuovamente la nuca, probabilmente già la prenderà male così, meglio non aggiungere che alla fine è stato inutile perché le due sono fuggite con il riscatto. <Ah sei chuunin? Allora devo darle del lei Kaori-senpai> la prende bonariamente in giro il ragazzino ridacchiando. <Ma non preoccuparti, se non l'avessi detto a me avresti comunque dovuto dirlo agli anbu> la rincuora dandole un leggero pat sulla testa come a dirle di smetterla di preoccuparsi. Però a quanto pare lei ricambia subito il suo "colpo" con un altro <Lo so, ma faceva male, vederti con lui e sapere che eri felice> dice con un sorriso dolce amaro dipinto sul volto che però poi lascia subito spazio ad un evidente rossore a seguito del bacio sulla guancia. <Non ascoltare Sadako, cosa vuoi che ne capisca lei del valore di una persona?> dice brutalmente onesto il ragazzino senza tentare nemmeno di nascondere la punta di stizza che prova nel sapere come la ragazza si sia comportata nei confronti della bionda. Il fatto che non si preoccupi dei suoi abiti lo rende felice, almeno non ha iniziato male il primo appuntamento <Si chiama Kan Sumi, è il ragazzo di Shizuka, l'ho incontrato poche volte in verità, ma sembra davvero un tipo apposto> dice tranquillo il ragazzino per poi sorridere quando la ragazza approva la conoscenza di Shizuka <Lei è una forza della natura, la vedrai, è un ninja medico ed è anche fortissima e velocissima!> complimenti ad un'altra ragazza ad un appuntamento? Arbitro questo è cartellino giallo o rosso?Nuovamente resta stranita la nostra Kaori davanti al rossore di Shiroichi, per fortuna ella non è una sprovveduta ne così tanto ingenua come voglia far sembrare arrivando a comprendere quasi subito il reale significato diventando rossa a sua volta <SHIRO> alzando di netto il tono vocale nei suoi confronti <Sei uno zozzo Shiro> incrociando le braccia al petto in maniera fintamente offesa, palese come stia fingendo ma chissà se il nostro Nara riuscirà a cogliere simili sottigliezze non troppo velate <Io amo i falchi> bestie alate completamente diverse da quelle dell'altro ma ugualmente intelligenti e maestose. Gli animali parlano, molti shinobi già lo sanno e Kaori non commenta nulla a riguardo limitandosi ad ascoltarlo parlare sulle sue competenze e non <Usare le armi non è difficile, serve concentrazione, una guardia alta e attenzione> parlare è facile ma sanno tutti che tra il dire ed il fare c'è di mezzo il mare <Il raiton e non c'è bisogno che ti chieda il tuo> una breve pausa <Sei diventato un tipo infuocato> in quella frase è presente della malizia vera e propria con uno sguardo più languido rispetto ai precedenti prima di lasciarsi andare ad una risata divertita eppure in quelle parole vi è un fondo di verità. <Ah, si, è vero, è tornata...> rabbuiandosi un po' di più nell'apprendere del legame del Nara con la donna. Il capo viene chinato da parte di Kaori nei riguardi della decima Hokage, non dice nient'altro in merito, anzi, svia lo sguardo <Si, catturi la donna e muori e la donna scappa, bel piano genio del male> rimproverandolo per quel suo modo di fare, l'essere sconsiderato. Annuisce alla domanda retorica la giovane Kaori, arrossendo di nuovo nel sentirsi nominata Senpai <Non sono una senpai, abbiamo la stessa età> ribatte come se ce ne fosse realmente bisogno <Non ho bisogno degli Anbu, ho un cavaliere a proteggermi> guardandolo, prendendogli il braccio e stringendolo a se. Lo tiene stretto camminando a braccetto con il ragazzino il quale si ritrova letteralmente l'arto quasi immobilizzato da quella presa ma quella serie di frasi la portano ad alzare la voce, a guardarlo <Stupidooooooooooo> insultandolo senza realmente l'intento di offenderlo <Sadako ha detto che non ti ho mai dimenticato ed è vero> si prende una pausa la ragazza <Non ero chissà quanto felice senza il ragazzo che volevo al mio fianco. Stupidamente pensavo di poter andare avanti ma il non aver fatto un tentativo me l'ha precluso> lasciandola con quei sentimenti ancora in ballo, inespressi, in continua crescita verso qualcuno che, probabilmente, neanche avrebbe mai avuto nella sua vita. Tutto è passato per fortuna, si tratta di eventi andati ed ora è li, con lui <Oh magari incontrerò anche lui> eppure i complimenti rivolti alla Kokketsu portano inevitabilmente Kaori a rabbuiarsi, il sorriso lentamente svanisce, specie nel vedere con quale euforia descrive l'altra <Capisco> piccolo Shiro, cogli i segnali. [AMBIENT]
[Viale] Al finto rimbrotto della ragazza il Nara arrossisce pesantemente <NO NON INTENDEVO QUELLO, È SOLO CHE TUTTI PENSANO A QUELLO QUANDO DICO CHE MI PIACCIONO GLI UCCELLI!> il ragazzino è praticamente diventato il cosplayer di un fiammifero, è rosso fino alle orecchie; fortunatamente si ritorna all'argomento piumati e quindi ritorna ad essere del suo colorito solito <Sono molto belli anche i falchi effettivamente> conviene lui allegramente guardando la ragazza <Ah raiton! interessante, io per le mosse raiton uso il guanto tecnologico, diciamo che mi piace avere più di una freccia al mio arco> dice il ragazzino dando così anche una spiegazione al perché porti con sé sempre il guanto tecnologico. <Sì uso principalmente il Katon, ma so usare anche il doton> dice il ragazzino fiero di sé stessto <La prima cosa che ho voluto imparare di doton è stata l'armatura di terra, meglio una protezione in più che una in meno> dice sorridendole; non nota affatto il velo di malizia che la ragazza pone sul suo elemento principale, la bionda dovrà impegnarsi di più se vuole comunicare qualcosa a Bakaichi. Nota però il suo rabbuiarsi quando inizia a parlare della decima <c'è qualcosa che non va con Furaya-sama?> chiede incuriosito da questa sua reazione; lui nella sua famiglia non ha mai portato rancore nei confronti della donna a dispetto dalla stragrande maggioranza del mondo ninja, clan Nara incluso. <Beh avevo un team con me, il piano era restare cosciente e bloccarla finché uno dei due non fosse venuto ad ammanettarla, ed è anche riuscito se vogliamo; poi sono stramazzato a terra mezzo dissanguato e che non riuscivo a respirare, ma quelli sono dettagli!> minimizza la cosa il ragazzino, dopotutto sarebbe potuta andargli decisamente peggio quel giorno <Che poi sai, sono finito anche sui giornali un paio di volte per delle missioni che ho fatto; nulla di cui vada troppo fiero in verità, ma i giornali tendono a ingigantire le notizie, sai com'è> ancora una volta si schernisce quasi volesse minimizzare le proprie imprese che per lui non sono altro che missioni compiute a metà, ma non è il caso di parlare di questo durante un appuntamento galante. <Beh ma in missione comanda lei senpai, le devo il più profondo rispetto> continua a stuzzicare la ragazza palesemente divertito dalla sua reazione precedente. Viene però ammutolito dalla forte stretta della ragazza, e si ritorna rosso fuoco! <S...sì...> dice un po' poco convinto <...Ma gli anbu sono più forti di me> dice il ragazzino che ovviamente non ha torto, dopotutto è solo un genin, ne deve fare di strada per riuscire a diventare qualcuno in quel mondo. Sorride dolcemente a sentirsi dire quelle parole dalla bionda, nemmeno nei suoi sogni avrebbe potuto immaginare che le cose in futuro sarebbero andate così <Beh ma allora che ci hai trovato in quei due?> chiede incuriosito ma senza astio né altro, solo pura e semplice curiosità in merito alle scelte della ragazza <Cioè i cani sono carini, ma puoi anche comprarli da un allevatore, mica devi per forza metterti con un Inuzuka> ridacchia il ragazzino, non è una vera e propria presa in giro, ma forse questa battuta non gli è uscita proprio benissimo. <Ma sì, il villaggio è piccolo, sicuramente un giorno o l'altro lo incontrerai! Ha i capelli bianchi e gli occhi dorati come i tuoi capelli> questa è la descrizione migliore che sai fare Shiro? Il ragazzo nota il cambio di tonalità nella voce della bionda e istintivamente va ad accarezzarle la schiena come a consolarla <Non c'è bisogno di essere gelosi, è praticamente mia sorella> dice il ragazzino provando a interpretare i segnali della bionda e dandole rassicurazioni a modo suo.Kaori scoppia in una fragorosa risata alla reazione esagerata di lui, divertita ride giungendo a piangere, lacrime di puro divertimento colano lungo il visetto, arrossato dallo sforzo di tenere così tanto le labbra aperte. Dolorante il ventre ma non riesce a smettere, Shiroichi è riuscito nell'intento di farla ridere e si sa, far ridere una ragazza è il primo passo per conquistare il cuore della ragazza <I falchi sono gli animali più belli di tutto il creato> vera fan di quegli esseri viventi, la ragazza non fa altro che idolatrarli prima di tornare a parlare delle loro tattiche ninja e come sfruttare al meglio le nuove tecnologie <Anche io uso il guanto tecnologico, principalmente con tecniche suiton, sai, il suiton è un'ottimo conduttore per il raiton> tutto calcolato nella mente di quella ragazza dando effettiva prova di come quel grado Chunin se lo meriti nonostante tutti i discorsi sul non essere troppo forte. Shiroichi non coglie alcun segnale arrivando a rispondere in maniera seriosa, convinta; Kaori gli sorride scuotendo lentamente quel visino, un sorriso estremamente dolce <Il doton serve proprio a quello> un elemento protettivo, nato per rendere più sicuri i ninja. Tanti sono gli argomenti che i due piccioncini stanno spaziando e Shiroichi piano piano sta imparando a conoscere la sua ex compagna di classe, sta imparando qualcosa in più su di lei, lati solari e lati oscuri di una figura fin troppo enigmatica <Ne parliamo un'altra volta, godiamoci l'appuntamento> deviando il discorso di Furaya con il chiaro intento di non rovinare nulla di quella serata, concentrarsi esclusivamente sullo scopo di quell'uscita <I piani non sono fissi, cambiano e si adattano alla situazione. Contro un avversario del genere era chiaro che una cosa del genere non ti avrebbe giovato. Siate più accorti la prossima volta, adattatevi alla situazione> l'essere sensei emerge con tutta la dolcezza di un'insegnante, una professione che risiede direttamente nel sangue, una vera abilità innata <Perchè non ne vai fiero Shiro? Ogni missione ti lascia qualcosa, positiva o negativa è comunque qualcosa che ti rimane, ti fa crescere> si, decisamente ha a che fare con una ragazza più matura del previsto. Età e grado non sono tutto perchè la crescita di una persona si basa sulle esperienze, sono quelle a portare alla crescita, alla consapevolezza; Kaori si sta dimostrando più saggia di quanto ci si aspetti da una ragazzina di 15 anni. Mantiene il rossore alla parola senpai, lo stuzzicare di Shiroichi e mentre ne stringe il braccio, la presa s'intensifica insieme al rossore sulle guance <Gli anbu sono ninja come tutti gli altri alla fine> in parte è vero, non hanno molto di diverso da un ninja normale salvo una maschera sul viso. Sorride con capo chino Kaori, non divertito quanto amaro <E' complicato Shiro, loro mi davano attenzioni, dimostravano di tenerci in qualche modo e mi sono lasciata convincere> un improvviso moto di vergogna in quelle parole per quanto fatto, per gli errori commessi. Trova difficoltà nel parlarne e nel renderlo partecipe di ciò così presto. <Incredibile, come se non ci fossero altri ragazzi dai capelli bianchi e gli occhi dorati a Kagegakure, eh?> una descrizione scarna di qualcuno, poco incisiva e per niente utilizzabile. La carezza di Shiroichi viene accolta come una coccola consolatoria insieme a quella rassicurazione; la presa intorno al braccio si allenta, lo sguardo viene alzato per guardarlo negli occhi <Sei senza speranza> e allungandosi alla volta di lei tenta di baciarlo, non sulle guance ma sulle labbra, un bacio marcato, un paio i secondi di durata prima di portarsi al distacco, visibilmente imbarazzata, arrossata. [AMBIENT]
[Viale] Il ragazzino ride assieme alla biondina quando scoppia a ridere per la sua reazione, forse è decisamente esagerato nei suoi comportamenti, deve ancora crescere. <I pennuti in generale, ce ne sono praticamente per tutti i gusti> dice il ragazzino convinto <Sai, quando piove a casa mia si vengono a nascondere sempre due pettirossi, sono quasi praticamente addomesticati, mi salgono anche sulla mano per mangiare, sono morbidissimi> dice allegro e praticamente con gli occhi a cuoricino <Hai pensato veramente a tutto, eh Kao-chan?> dice sorridendole per l'ottima capacità di ragionamento che dimostra di avere <Fai decisamente bene, anche se chissà perché se avessi chiesto a me ti avrei sempre associata al fuuton> dice il ragazzino sorridendole <Certo certo, ma avrei anche altre tecniche protettive, anche più efficaci, ma sono più difficili da utilizzare, però mi sto impegnando per migliorarle. Un giorno vorrei essere lo scudo di kagegakure e magari uscire fuori dalle mura a sterminare le chimere> si confessa il ragazzino pensando a cosa vorrebbe gli riservasse il futuro, molta ambizione questo è certo. Non riesce bene a capire cosa la kunoichi intenda dire quando glissa sul discorso Furaya, ma non è qui per fare un interrogatorio, quando se la sentirà di parlargliene lo farà, o almeno è quello che il ragazzino spera. <Certo, il piano iniziale era un altro e io ho dovuto adattarmi alla situazione, ho aggirato l'edificio per proteggere la mia squadra, rischiavano di essere bersagliati, ho finto di essere fuggito e praticamente se n'è accorta quando era troppo tardi, un secondo dopo e non mi sarei nemmeno ferito> dice il ragazzino effettivamente un po' fiero di come ha risolto quella situazione spinosa durante la missione <Semplicemente perché ad ogni missione scopro cose che vorrei cambiare, oppure le cose non vanno come pianifico, ma lasciamo perdere, lo sai che mi faccio mille problemi non stare a pensarci troppo altrimenti rischi di diventare rimbambita quanto me> le sorride gentile <Beh... gli anbu sono ninja d'elitè, certo non avranno lo stesso valore che avevano all'epoca dei vecchi Kage, ma restano comunque dei ninja sopra la media> dice il ragazzino difendendo la sua corporazione ma senza infervorarsi, risulterebbe fin troppo sospetto probabilmente. Alla spiegazione della ragazza sul perché scelse gli Inuzuka scuote dolcemente il capo carezzandole ancora una volta la schiena <Ti capisco, è brutto credere di non essere ricambiati> dice il ragazzino sottovoce dimostrando quanto anche lui abbia sofferto questa cosa. <Beh ma sicuramente ce ne sono meno di quanti ce ne sono con occhi e capelli neri, no? ti ho ristretto il campo!> fa il finto offeso il ragazzino per la presa in giro della bionda riguardo alla descrizione di Kan <La prossima volta se proprio ci tieni gli faccio una fotografia così lo puoi squadrare per bene> ridacchia prendendola in giro nuovamente. <Perché sarei senza spera...> la domanda del ragazzino viene bloccata sul nascere, la ragazza si allunga e lo bacia, lui è lì fermo impalato che non sa bene cosa fare arrossisce ogni attimo di più ma la sensazione è piacevole e di certo non gli farebbe schifo riprovarla <Sei bellissima> dice il ragazzino semplicemente in risposta a quel moto d'affetto della chuunin distogliendo però lo sguardo dai suoi occhi per l'imbarazzo.Si distende la situazione, diviene leggera, allegra per quella risata di sana pancia fatta da entrambi. Annuisce al dire sui pennuti, concordano su quello, un qualcosa in comune, forse non una passione per la piccola Kaori ma decisamente un piacere per gli occhi <E' una cosa bellissima> le si illuminano gli occhi nell'immaginare la scena di Shiroichi con i due pettirossi <Beh Shiro, si fa quel che si può per migliorarsi> alzata di spalle in quel dire, molto semplice, molto diretto. Stranita dall'associazione al fuuton e si guarda, guarda le proprie vesti la ragazzina, il proprio corpicino <Io? Fuuton? Non mi si addice> sincera eppure il sorriso non svanisce sul viso del ragazza. Continua ad ascoltarlo mantenendo la vicinanza con il suo corpo, tenendosi a contatto prima di sussultare alla determinazione contro le chimere, la volontà di sterminarle. Schiude le labbra mostrando tutta la sua sorpresa, tutta la perplessità <Shiro le chimere sono pericolose> preoccupazione nel suo tono di voce, una preoccupazione data dalla pericolosità di quelle bestie capaci di mietere vittime come nessun'altra creatura. Glissano entrambi su Furaya protendendo verso altri lidi più piacevoli <E sei stato sciocco a non calcolare anche quella possibilità, spero ti serva di lezione> fintamente offesa e arrabbiata per le azioni del Nara <Un giorno riuscirai a cambiarle, basta restare fedeli ai propri principi e non dimenticarsi per cosa si combatte> l'unico modo per realizzare uno dei propri obiettivi, mai diventare ciò che non si è, essere fedeli a se stessi. Il vento inizia a soffiare con maggior forza, il freddo della sera diviene più importante e le lucciole iniziano a disperdersi in quel bosco; la luce si affievolisce ad ogni loro passo mentre i due ragazzi camminano uno al fiano dell'altro <Ma quella sera sul monte c'eri tu, non gli Anbu> ecco il suo salvatore, non gli Anbu ma lui. La presa sul braccio è oramai affievolita, il freddo è in aumento e l'ora si fa sempre più tarda; capo chino da parte di Kaori, flebile sorriso da parte della bionda prima di scoppiare a ridere nuovamente, divertita <Preferirei una tua fotografia da squadrare, baka> sfottendolo, prendendolo in giro e poi la mossa viene fatta direttamente dalla ragazza. L'interrompe e lo bacia e nel distacco vede quel viso divenire rosso, il suo non saper che fare le fa tenerezza ma a sua volta arrossisce a quel complimento. Non si guardano più, l'imbarazzo è tanto, troppo eppure è nuovamente lei a prendere l'iniziativa avvinghiandosi al di lui braccio, stringendolo <Ho fame, andiamo a mangiare qualcosa Baka> un modo come un altro per andare al coperto, difendersi dal freddo e continuare la serata insieme prima della buonanotte. Cosa sarebbe successo nel corso della serata? E' una storia che possiamo raccontare ma più in là, lasciamoli alla loro privacy. [END]
[Viale] <Sì sono decisamente dolcissimi, un giorno che piove vieni a casa, magari verranno anche sulle tue mani se sei vicino a me> dice il ragazzino proponendole già una specie di secondo appuntamento. <Decisamente, hai ragione, sei molto saggia per la tua età> si complimenta il Nara sorridendole, decisamente è chuunin, non che avesse dubbi che quella ragazza avrebbe fatto strada, alza le spalle quando dice che il fuuton non le si addice, lui non concorda, ma dopotutto l'elemento non è il suo e ci sta che la ragazza abbia idee differenti dalle sue. <So che sono pericolose, ma non ti piacerebbe andare in giro per il mondo a visitarlo? Mi piacerebbe visitare la vecchia Konoha e vedere il posto in cui sono nato> dice il ragazzino spiegando il motivo che lo spinge a voler sterminare le chimere. Alza gli occhi al cielo quando viene un'altra volta viene rimbrottato riguardo la sua mancanza di tattica per quella missione, gli sembra praticamente di rivedere un film già visto, sta praticamente citando ancora una volta Shizuka, cavoli se quelle due potrebbero andare d'accordo... cavoli tuoi se si alleano contro di te Shiro, chiedi asilo a Kan o ad Akainu. <L'obbiettivo è proprio quello, fare tutto il possibile per cambiare le cose e lasciare alle prossime generazioni un mondo migliore di quello che ha accolto noi> istintivamente e quasi senza pensarci il ragazzino stringe il fianco della kunoichi più vicino a sé. <Quella sera sul monte è stato un caso ci fossi io> dice il ragazzino sapendo bene che la bionda è stata fortunata a trovarlo lì e soprattutto sono stati fortunati che l'attacco di Sadako sia stato bloccato dall'altro Inuzuka, le cose sarebbero potute essere molto diverse rispetto a come sono andate in verità. <Beh per quello ti basta prendere il cellulare, sono qui> dice il ragazzino inziando ad atteggiarsi a fotomodello con ben poco successo, ovviamente con il solo scopo di far ridere la ragazza. <Un bel Ramen! Decisamente un bel Ramen!> afferma allegro il ragazzino alla richiesta di cibo della ragazza, è proprio un konohano, c'è poco da dire! Detto questo i ragazzini passeranno il resto della serata da Ichiraku prima che il Nara accompagni la ragazza a casa sua e si diriga al quartiere Nara, allegro e su di giri nonostante il cervello gli dica di andarci piano. Non può farci niente è decisamente allegro. per questo primo appuntamento [END]