Operazione Kuro-chan
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Giocata del 14/11/2022 dalle 12:48 alle 23:03 nella chat "Ospedale [Kusa]"
[Pediatria - Sala preoperatoria] La sala operatoria allestita per la piccola Kurona si trova allo stesso piano della pediatria, luogo dove spesso e volentieri ormai si riescono a incontrare i due Kokketsu che lavorano in quella struttura. Il tavolo operatorio è già stato allestito, così come lo strumentario da utilizzare. La nostra nanerottola si trova al momento in una stanza accanto, mentre si lava le mani accuratamente prima di vestirsi in maniera sterile per aprire e ricucire il labbro della giovane paziente. Indossa una divisa tipica della sala operatoria, tutta verde, una cuffietta in testa dove sono infilati i lunghi capelli rossi, raccolti in uno chignon. Ai piedi calzari che si utilizzano in quell'ambiente e non altrove, ci si potrebbe permettere dei sovrascarpe ma lei si trova più a suo agio completamente cambiata. La collana e gli orecchini non sono stati rimossi, però indossa una mascherina chirurgica, così che eventuali droplet non cadano sulla bimba o sul materiale utilizzato. Stamattina non si è nemmeno truccata un minimo, ha preferito la semplicità, ben conscia del fatto che avrebbe dovuto farsi una doccia di lì a breve, subito dopo l'operazione. All'interno della sala c'è già pronta una collega che l'assisterà in questa piccola ricucitura ma della quale ha estremamente bisogno perchè il tutto fili liscio. Il Chakra già scorre in quel corpicino, pronto per essere sfruttato al meglio in quella giornata piovosa. In qualche modo sta temporeggiando, ha come la sensazione che quel tifone del suo parente non rispetterà tutti i crismi delle sale operatorie, perciò vuole farsi trovare appena fuori per istruirlo a dovere. Sti genetisti! [Chakra ON] Sia mai che possa rispettare il parere dei medici che gli dicono di non dover accedere durante l'operazione. Sia mai che possa lasciare la sua bambina - la sua piccola vera creazione - nelle mani di qualcun altro, a prescindere che sia Shizuka e della quale si fida a tal punto da permetterle quanto meno di svolgere l'operazione. Il passo del genetista è ovviamente celere. Indossa la tipica vestaglietta azzurra dei medici pronti per l'operazione, slacciata sul retro e quindi svolazzante durante il suo avanzare. La cuffia è posizionata sul crine rossastro, cercando di tenere bloccati tutti i ciuffetti il più possibile ed evitando fuoriuscite fastidiose e poco igieniche. Ai piedi, inoltre, calza le altrettanto tipiche coperture per le scarpe in modo che tutto sia rigorosamente sterilizzato. Ed è pronto ad entrare nella struttura, nella sala operatoria a prescindere da quel che dirà il prossimo. Incanala tutte le proprie energie verso quella direzione, pregno d'adrenalina per la situazione. D'altronde, il sangue del suo sangue sta per venir operata e, a prescindere dal fatto che possa essere nelle migliori mani possibili, lui non si fida assolutamente di nessuno. Un po' di Shizuka, questo bisogna dargliene atto. <EHI!> Sbraita perché ovviamente non sa parlare in un altro modo, deve necessariamente farsi sentire anche dai Kami o dal demonio nel Naraka. E' pronto, fiero, convintissimo che potrà entrare a sua volta a dar manforte alla bambina che, di base, a malapena si accorgerà di qualcosa. [ Chk On ] [Pediatria - Sala operatoria] Gli occhi blu della rossa si volgono a quel richiamo, scontrandosi con la figura del genetista che è già mezzo vestito o meglio indossa quelli che dovrebbero essere i presidi per la sterilità ma fuori dalla sala, quindi addio a quella sterilità. Un sospiro le scivola dalle labbra, scuote leggermente la testa prima di rispondere a quello che forse voleva essere un saluto. << Ciao! Non stai pensando di operare con me vero? >> La domanda è retorica, teoricamente potrebbe anche farlo ma dovrebbe spiegargli ogni passaggio e la cosa si complicherebbe parecchio, inoltre c'è già una collega preposta a tale mansione. Finisce di lavarsi le mani, fino al gomito, poi le rivogle verso il cielo e si volta verso l'ingresso della sala vera e propria. << Cerca di non fare troppo caos ok? Kurona è già dentro sedata. Come detto sarà una cosa rapida, puoi starle vicino se vuoi, preferibilmente dal lato dei piedi. Puoi anche toccarla se vuoi ma non oltre la vita. >> Che poi è un ninete in una bimba di pochi mesi, però per lo meno gli concede quel contatto, così che lui possa in qualche modo essere più sereno e sentirsi più partecipe. La porta si apre in automatico, mentre accede alla sala, seguita probabilmente dal demone, lo sguardo blu si dirigerebbe alla compagna: << Hinari lui è il padre, nonchè genetista dell'ospedale, non disturberà. >> La avvisa, l'altra abbasserà appena il testino forse per poi aiutare la nanerottola nella preparazione. Si asciuga le mani con dei fazzoletti sterili, infila il primo paio di guanti, poi il camice che viene chiuso e poi il secondo paio di guanti. I parametri della piccola sembrano stabili sui vari monitor, perciò ritiene di poter iniziare quella procedura di taglia e cuci. Fortunatamente il difetto di Kurona non sembra eccessivo e comunque caratterizza solo un lato del viso della piccola, perciò basterà poco per ricostrutire il tutto adeguatamente. Si approccerebbe al tavolo, sopra il quale giace la paziente, in particolare al visino di lei, che è parzialmente celato dalla presenza di un telo anch'esso sterile, che lascia libero accesso solo alla parte bassa del viso, coprendo tutto il resto. Il Chakra verrebbe ridiretto nella mano destra, la principale per la chuunin, e indice e medio di essa verrebbero estratti. Dovrebbe riuscire a far fuoriuscire dagli tsuo presenti lì una piccola quantità di chakra, così da andare a ricreare quel piccolo bisturi che comunque non supera mai i tre centimetri. Se fosse riuscita in questa ricomposizione avrebbe iniziato a separare completamente i lembi di pelle al di sotto del nasino della bimba, così da partire con l'operazione vera e propria. [Chakra ON] Come volevasi dimostrare, la dottoressa non è molto convinta del fatto che anche il genetista possa partecipare all'operazione. Com'è giusto che sia, tra l'altro. Rischierebbe di mettere a repentaglio la salute della bambina che, nonostante possa ritenersi perfetta, potrebbe comunque stravolgersi da un momento all'altro. <Operare no. Solitamente apro gente a metà, ma ciò non vuol dire che sia capace di operare su persone che non devono morire.> Non ha assolutamente quella precisione che possiede invece Shizuka, essendo quest'ultima un medico fatto e finito, rispetto al demone che s'occupa di composti e d'argomenti totalmente opposti. Conosce la medicina e l'anatomia, ma non ha mai operato nessuno - figurarsi se vuol usare sua figlia come primo test delle sue mani perfettamente ferme. Certo, la sta usando per i suoi test riguardanti la clonazione, ma questo è un altro discorso che, al momento, non ci riguarda neppure! <So essere una persona rigida e professionale quando voglio, non disperare.> Inoltre, si tratta di sua figlia, quindi figurarsi se non si comporta a modo come dovrebbe fare davvero. L'importante è non pensare alle stronzate che, al contrario, sta architettando tra Dokuhiro e Kouki. E' un discorso che tenta di lasciare fuori dalla sua vita ogni giorno, pur di non pensarci, pur di non cercare una soluzione che chiaramente non esiste. Anche adesso, chiude gli occhi per un istante e arraffa la prima mascherina utile che possa trovare nelle vicinanze, consapevole del fatto che dovrà stare particolarmente attento. La infila sulle orecchie, la sistema alla bell'e meglio così da coprire anche il naso ed evitare di contaminare la sala operatoria con chissà quali germi e batteri. <Eviterò qualsiasi contatto, ma guardare un'operazione è solitamente un buon modo per apprendere. Non che voglia operare, te l'ho detto.> Non farà mai il medico in vita sua, sia chiaro, finché gli lasciano fare un po' il cazzo che vuole all'interno dell'ospedale. Giusto per dirne una. Quindi, si posizionerà dal lato dei piedi della bambina, assicurandosi che quest'ultima permanga sedata per tutto il tempo necessario all'operazione. Si limita a GUARDARE, esattamente come ha pronunciato poc'anzi. Non toccherà niente, non farà niente a meno che non gli venga espressamente richiesto. Lancia una mera occhiata all'infermiera, ma si stringe nelle spalle. Non ha granché interesse a fare nuove conoscenze. [ Chk On ] [Pediatria - Sala operatoria] Ottiene delle risposte propositive, è ben conscio di quanto lui possa o meno agire in sicurezza in quell'ambiente. A dire il vero già ritiene una piccola vittoria il fatto che non si sia presentato completamente vestito e sbraitante, perciò qualcosa ha guadagnato il matto della famiglia. << Non sono disperata. Ti avvisavo e basta. >> Insomma il dubbio è lecito ma ormai lo conosce abbastanza da sapere che non metterebbe mai a repentaglio la vita di un altro Kokketsu se non per salvare la propria. Entrano in sala il tutto procede serenamente, il primo taglio viene effettuato come previsto mentre quella manina ferma e delicata incede. Per effettuare questo tipo di ricostruzione è necessario separare la parte posteriore del tesstuto epidermico, costitutito anche dal muscolo dalla parte più superficiale, sia da un lato che dall'altro della piccola fessura creata. Fortunatamente in questi mesi ha avuto modo di studiare Kurona, il cui palato duro non è separato completamente e ciò le ha sempre consentito di alimentarsi correttamente e di rendere il tutto più semplice. Con attenzione andrebbe quindi a separare parzialmente le carni della piccolina, proprio li su quel labbro superiore, lasciando la parte corposa all'interno del corpo. E' un procedimento molto lento, perchè richiede una precisione estrema e la nostra chunin sceglie il silenzio per distrarsi il meno possibile e far si di ottenere il risultato migliore. Dopo qualche minuto di lavoro la testina incuffiettata verrebbe rivolta alla collega: << Mi passeresti il filo per la sutura per cortesia? >> E' pure educata in sala operatoria, così le richieste di cosa vuole ci mettono tre giorni ad arrivare ma non importa, forse perchè in fondo la procedura è quasi alla sua conclusione. Una volta ricevuto quanto necessario smetterebbe di utilizzare quel bisturi di chakra e andrebbe a cucire parzialmente la parte posteriore di tessuto e muscolo insieme, lasciando leggermente aperta la parte frontale. Questo è necessario ovviamente per far rinsaldare i tessuti correttamente questa volta, ma solo dopo una buona dose di mani terapeutiche. [Chakra 36/50 -> 2 per mantenimento bisturi di Chakra x2] La rossa non comprende quanto il senso d'onore di Rasetsu sia incredibilmente forte. Onore per la famiglia, ovviamente, poiché per il resto non s'è mai preoccupato più di tanto - altra considerazione che dovrebbe essere quanto più nota possibile a chi gli sta immediatamente vicino. Incrocia le braccia al petto l'uomo, senza commettere alcuna movenza che possa in qualche modo danneggiare la bambina o chissà chi altro lì dentro. <Com'è andata?> La domanda che rivolge alla diretta interessata è una e sola, ma durante tutta l'operazione non ha fatto altro che tacere altrimenti avrebbe avuto timore di distrarla. Non sembra essere troppo preoccupato tanto meno nervoso. Sa che la bambina si trova in buone mani, come già precedentemente specificato, altrimenti non si sarebbe comportato certo così tranquillamente. Mica scemo. Sa riconoscere chi può rivelarsi essere utile alla causa e chi no. <Non appena hai finito, riprendiamo anche quel discorso che mi hai accennato tramite Ninjapp.> Il moderno social che permette, tramite chat, di comunicare con chiunque l'abbia installata a sua volta - senza costi e senz'aggiunte eccessive. Sicuro non può dirgli che non sia dotato di buona memoria, quando vuole. Tuttavia, tende anche a non metterle fretta, sia mai che possa in qualche modo sbagliare qualche punto di sutura e danneggiare ulteriormente il labbro leporino con il quale Kuro-chan è nata. Anzi, dovrebbe ringraziare i Kami d'essere riuscito quanto meno nell'intento, sicché ha rischiato quanto più di non farla proprio nascere. E questo è sicuramente un bel racconto che potrà fare davanti al fuoco natalizio quando la bambina sarà abbastanza cresciuta da capire cosa stia dicendo il padre. [ Chk On ] [Pediatria - Sala operatoria -> Stanza di Kurona] Il silenzio regna sovrano finchè non è la rossa la prima a chiedere quei punti di sutura. Dopo averne messi due o tre per aiutare quella zona a restare unita andrebbe a portare la mano sinistra su quel faccino, il charka mosso in quella direzione dovrebbe fuoriuscire poco dopo dagli tsubo, in maniera controllata però senza eccedere, perchè sì le capacità curative della ragazza sono ampie, tuttavia vorrebbe fare anche quel procedimento in maniera lenta. Se fosse riuscita nell'attivazione di quelle mani terapeutiche un flusso costante di Chakra si sarebbe dovuto rivolgere verso la paziente, dove i tessuti inizierebbero a cicatrizzarsi un poco alla volta. La cosa più strana che si può osservare è che quel poco sangue che è stato versato è nero come la pece, così come tendenti allo scuro sono tutti i tessuti interni molto irrorati. E' strano operare un Kokketsu, diverso dalla consuetudine. L'uomo non otterrà una risposta immediata, prima vorrebbe finire di far rigenerare quei tessuti, in maniera come detto molto lenta rispetto a quanto potrebbe, però non vuoel strafare, un corpo adulto è diverso da quello di un infante. Una volta finito con il primo giro di cure andrebbe finalmente a farsi sentire: << Bene direi, come ti ho detto Kurona non aveva una forma grave di questa malformazione, forse dovrà portare l'apparecchio quando sarà più grande ma valuteremo poi. >> Insomma non è detto che la bocca della giovane non abbia qualche problema come il palato troppo stretto, ma è presto per dirlo. << Mi passeresti dell'altro filo di sutura? Quello solubile grazie >> Di nuovo andrebbe a richiudere quella ferita, quella superficiale questa volta, con un filo speciale che dovrebbe sparire da lì a pochi giorni. Anche qui sposterebbe le sue mani per velocizzare il processo di cicatrizzazione, che potrebbe nello strato esterno lasciare qualche segno sul corpicino. E' sempre la mano sinistra che si adagia sull'epidermide, lasciando che quel Chakra venga sfruttato per il bene, per richiudere una ferita. Una volta completato anche questo piccolo dettaglio un profondo sospiro le sfuggirebbe dalle labbra. << Direi che possiamo considerare l'operazione conclusa con successo. >> Si volterebbe verso lo zietto, rifilandogli un simbolo della vittoria, con indice e medio della destra ben dritti e separati. << Hinari ci pensi tu a pulire la sala? Io porto Kurona nella sua cameretta. >> Un cenno di assenso da parte della collega, alla quale aveva precedentemente spiegato come quella creaturina fosse praticamente come una nipote per lei. Il telo per mantenere la sterilità verrebbe scostato, mentre la piccolina dorme ancora. La Chunin andrebbe a recuperare solamente un saturimetro portatile da applicare su un paio di ditine della fagottina, prima di prenderla fra le braccia senza nemmeno levarsi il camice, ma avendo gettato il primo strato di guanti in un contenitore apposito. La sostiene lei solo perchè è appena stata trattata, l'avrebbe anche lasciata allo zietto ma non è possibile al momento, lui non è completamente sterile. << La mettiamo in una culla apposta, così che sia più riparata dai germi. Poi tra un paio di giorni la sistemeremo di nuovo in una culla normale. >> Spiega all'altro mentre si allontana con la piccola fra le braccia, probabilmente pedinata dal parente. Non dista molto la nuova location, nemmeno cinque minuti, dove tra l'altro resteranno solo fra familiari, nessuna infermiera ad origliare. [Chakra 25/50 -> 9 per attivazione mani terapeutiche, 2 per mantenimento] A quanto pare l'operazione sembra essere andata a buon fine, la qual cosa è certamente positiva per la giornata del demone. Dovrà soltanto preoccuparsi di far star bene la bambina con le cure post operatorie, ma possedendo una incapacità innata per l'utilizzo delle mani terapeutiche tanto vale affidarsi agli sporchi medici che sanno usarle. <E' impensabile pensarci già adesso. Per il momento, concentriamoci sulla guarigione.> Ammette a sua volta nei confronti della dottoressa, restando come sempre in disparte, onde evitare che faccia o dica qualcosa di sconsiderato. Conoscendolo, non sarebbe poi neanche così fuori dal proprio personaggio. I suoi sbalzi d'umore sono piuttosto importanti e appaiono nei momenti solitamente più impensabili. C'è anche da ragionare sulla paziente e su quale importanza possa avere quest'ultima nei suoi riguardi. La vede prenderla in braccio così da condurla in un'altra stanza isolata e assolutamente sterile, onde evitare che possa contrarre chissà quale infezione o peggio. Si tratta comunque d'una bambina molto piccola che, per l'appunto, potrebbe subire delle conseguenze dettate proprio dalla fragilità posseduta al momento. Come volevasi dimostrare, tra l'altro, il demone si premura immediatamente di seguirle così da non perdere di vista neanche per un istante la propria bellissima creazione. <Tra quanto si sveglierà?> Non ha certo tra le mani la quantità che le hanno somministrato di anestetizzante, motivo per il quale domanda alla diretta interessata che, quasi sicuramente, avrà la risposta tra le mani. Si guarda attorno, una volta entrato nella stanza che sarà momentaneamente occupata da Kuro-chan. <Allora?> Incalza nuovamente come se fosse diventato stranamente impaziente davanti alle questioni delle quali avrebbe voluto discutere tramite un telefono cellulare. E' solo che non ama perdere tempo o quanto meno preferisce farlo assieme a dei vizi ai quali non sta andando neanche troppo dietro. [ Chk On ] [Pediatria - Stanza di Kurona] Si allontanano da quella sala operatoria, facendo si che lei venga pedinata dall'altro che appena soon fuori da orecchie indiscrete inizia a diventare molesto. << Dovrebbe svegliarsi fra un'oretta circa. >> Lo accontenta così che quella piccola mosca si acquieti di nuovo. La paziente viene posta in una culla fin troppo grande, ma che viene chiusa superiormente da un bello strato di plexiglass che la proteggerà dalla maggior parte dei nemici, padre compreso. Una volta finito il trasporto andrebbe a rimuovere dal viso la mascherina e buttare in un contenitore già preposto nella stanza camice e guanti. Non si sa per quale ragione ma quella cuffietta invece viene tenuta, forse per dimenticanza, perchè non la infastidisce chissà quanto. All'interno della stanza non c'è ovviamente solo la culla ma anche un tavolino e un paio di sedie, oltre che un carrello per le eventuali emergenze. I passi verranno quindi mossi verso una di quelle sedie, dove si abbandonerà, lasciando che un poco di tensione le scivoli di dosso, pensando ai messaggi inviati al parente qualche giorno prima per avvisarlo dell'operazione e per indagare alcuni aspetti della mente. << Se vuoi puoi aspettare qui finchè non si sveglia. Solo sarebbe meglio non toccarla senza i presidi corretti almeno per oggi. Quando sarà scattante come prima allora saremo tranquilli. >> Insomma, meglio esseri sicuri che la piccolina non si sia presa chissà che in quel trasporto. Attenderebbe ancora qualche istante, lasciandogli modo e tempo di scegliere come porsi in quell'ambiente che per ora è ad esclusivo utilizzo dei Kokketsu. << Siccome hai detto che è un argomento complesso presumo che la risposta alle mie domande sia qualcosa come: 'Sì, ma...' >> Insomma è sveglia, non è una stupida e l'altro lo sa bene, però quella spiegazione le serve per comprendere fino a che punto ci si possa spingere. << A proposito, sono stata in missione fuori dalle mura. Ho usato un Genjutsu su una chimera e ci è cascata. >> Insomma ecco la spiegazione per quel messaggio di ringraziamento ricevuto settimane addietro, anche se non è certo che lui ricollegherà l'evento. [Chakra 25/50] La Kokketsu gli fa notare che la bambina dovrebbe svegliarsi nel giro di un'oretta, la qual cosa tranquillizza ulteriormente il demone che tira un mezzo sospiro di sollievo. Allenta la mascherina che porta sul volto, così da poter respirare quanto meno a polmoni pieni - nonostante siano a loro volta bruciati da chissà quali sostanze si fumi durante il fine settimana e nel suo tempo libero. Dal canto proprio, una volta notato come anche la parente vada togliendosi di dosso gli abiti contaminati, forse per un effetto specchio, egli comincia a far la stessa cosa gettandoli dove devono andare. <Lo terrò a mente.> Le risponde giusto per comportarsi come si deve, come un papà amorevole una volta tanto. D'altronde, anche Kuro-chan ha il sangue nero. E' sua figlia, non di qualcun altro e soltanto lui può prendersene cura davvero come si deve. Certo, Dokuhiro fa sicuramente la sua parte, ma è una Kokketsu da poco a sua volta. Non comprende i veri valori della famiglia, non ancora quanto meno. Ha certamente tempo per apprenderli. <Beh, penso tu possa illudere qualunque essere vivente e pensante. Quindi, le chimere sono incluse. Nel dubbio... modestamente?> Non ringrazia né chiede scusa perché ovviamente non conosce neppure una delle due parole o quanto meno le ignora, tuttavia è bene prendersene il merito una volta ogni tanto giusto per far qualcosa di concreto e che sia in linea con il proprio osceno carattere. Sta di fatto che la domanda posta da Shizuka riguarda le illusioni e, nello specifico, la possibilità di modificare i sentimenti o le emozioni di qualcuno. <Lo sconvolgimento emotivo riguarda nello specifico le emozioni, quindi puoi far percepire all'altra persona un'emozione totalmente differente e che sancisci tu.> Comincia con lo spiegare, mantenendo un tono di voce piuttosto pacato e portando gli occhietti giallastri per un attimo verso l'alto, facendosi pensieroso. Non si tratta di illusioni che lui adotta spesso, ma che comunque conosce. Solitamente è molto più subdolo, si affida particolarmente alla manipolazione della memoria e al fascino irresistibile. <E per emozioni intendo rabbia, felicità, tristezza... altrimenti, esiste la manipolazione della memoria. Quell'illusione è spettacolare! L'ho fatta franca un sacco di volte... Nyahahahah!> Se la ride pure, come se non avesse davanti Shizuka che preferirebbe ammazzarlo piuttosto che lasciarlo agire in maniera sconsiderata come suo solito - o sgridarlo, per restare nella normalità della cosa. [ Chk On ] [Pediatria - Camera di Kurona] Insomma le spiegazioni che vengono rifilate all'altro vengono apprese, in fondo come previsto il sangue del proprio sangue ha un valore specifico per Rasetsu e in generale per ogni buon Kokketsu che si rispetti. In fondo la famiglia ha una priorità assoluta. Lei si libera dei vari presidi prendendo posto su di una sedia e lo zietto fa la medesima cosa, copiandola un pochino e rilassandosi un attimo, come se anche lui si disfasse di parte della tensione accumulata. Non riesce a capire bene quel modestamente messo lì a casaccio, come se fosse in qualche modo merito suo che la chunin abbia pensato a una risoluzione del genere, però non ha molta importanza, non è il momento di contestare il di lui ego: << Meno male che mi hai insegnato un paio di cose. Non avrei saputo come uscirne altrimenti. >> Forse con la propria velocità ma nulla al di là di ciò, forse il dirupo ma forse sarebbe stato meno efficace contro un volatile. Tuttavia le informazioni che andava cercando sono lì alla di lei portata, fornite da colui che in passato era sicuramente uno dei più ferrati in materia. A quanto pare modificare i sentimenti è possibile, ma in maniera limitata, però qualcosa di basilare, non sentimenti complessi. << Quindi potrei tramutare la paura in calma? >> La domanda viene fuori spontaneamente, quel pensiero di poter plagiare la mente a percepire sensazioni che siano differenti da quelle abituali ormai gironzola in quel cervello da giorni, da quando ha cercato una soluzione per aiutare Akainu e quel problema riguardante il fuoco, di cui lei è a conoscenza ma che lui non le ha ancora detto chiaramente. Quella risata associata alle informazioni ricevute gli vale un'occhiataccia dalla ragazzina: << Sai dovresti evitare di fare cose troppo illegali! Ora hai una figlia pure, che esempio vuoi darle? >> Eccola lì, giocare la carta della bambina, fare leva sulle cose importanti per il genetista è una delle poche forme che ha per convincerlo a rigare dritto![Chakra 25/50] Gonfia il petto di orgoglio nel momento in cui Shizuka continua ad elogiarlo circa l'insegnamento che le ha fornito poc'anzi addietro, avendo successivamente partecipato ad una missione durante la quale l'illusione è stata di vitale importanza. <Nyahahah!> Si lascia scappare un'altra risata fastidiosa e lugubre - la sua solita, in parole povere. <Sì, penso tu possa farlo piuttosto bene. A meno che non sia abbastanza radicata...> Si pone il quesito, stringendosi nelle spalle e cominciando a camminare per la stanza, pur adeguatamente distante dal lettino di Kuro-chan. Cerca di riflettere così da poterle fornire una risposta migliore. <Un tizio venne a chiedermi aiuto per scavare all'interno della sua memoria, così da rievocare determinati traumi passati che aveva dimenticato. Quindi, con le illusioni puoi realmente fare un po' di tutto.> Le narra, giusto per renderla partecipe di ciò. Potrebbe essere interessante per chi come lei s'è appena approcciata al mondo delle illusioni. Come volevasi dimostrare, la ragazzina gli rifila un'occhiataccia che lascia ben poco all'immaginazione, seguita subito dopo da un commento decisamente appropriato alla situazione. <Probabilmente le lascerei i miei averi e i miei insegnamenti. Guarda che si guadagna bene come Yakuza> Giusto per dirne una. <ma anche come genetista.> Si tratta pur sempre d'un ruolo importante all'interno del campo medico. Molte scoperte avvengono proprio grazie agli scienziati. Agita la mancina nell'aere come a voler farle capire che non c'è assolutamente niente di cui doversi preoccupare. Al contrario... lui non ha pensato proprio a niente per quanto riguarda la bambina, mentre un po' di organizzazione dovrebbe essere alla base dell'infanzia e dell'educazione dei nuovi pargoli. Giusto per dirne una. Si spera che quanto meno Dokuhiro sappia cavarsela meglio di come stia facendo il demone. [ Chk On ] [Pediatria - Stanza di Kurona] Quella risata gli sfugge, perchè tutto tronfio di quelli che non sono esattamente complimenti ma alle di lui orecchie suonano come tali. Va ben anche così, quando è di buon umore si scuce di più e sa che la cosa potrebbe non durare in eterno. A quanto pare secondo l'esperto si può invertire lapaura con la calma, anche se è un processo difficile se la prima è particolarmente radicata. I cricetini si mettono in movimento in quella direzione, mentre ascolta il racconto riguardo a qualcuno che si è presentato dal genetista per rivivere dei traumi del passato. Quasi le vengono i brividi a svelare il proprio passato a qualcuno come il parente, però effettivamente con uno studio mirato si potrebbero magari risolvere alcune problematiche relative allo stato psicologico dei pazienti. Insomma un approccio più di tutela e salvaguardia della persona che non un intento lesivo e approfittatore. Sicuramente un approccio diverso da quello che il rosso potrebbe pensare di applicare, però è chiaro come siano su due lati diversi della staccionata in questo caso. << Quindi in qualche modo posso rivivere pure io i traumi altrui e trovarvi soluzione? O modo di porvi rimedio? >> Come se si potesse sistemare qualcosa di rotto, anche se non crede sia cos facile, però una forzatura imposta dall'esterno potrebbe costringere la mente ad associare le nuove sensazioni e sovrascrivere le vecchie. Gli occhi vengono rivolti al cielo quando lui rivela cosa vuole lasciare in eredità a quella bambina. << Non esiste più la Yakuza, quindi le lasceresti nulla. Magari concentrati sulla parte che riguarda la genetica.... >> Si interrompe brevemente lasciando che lui ci rifletta per pochi istanti: << Sempre che sia portata per quella branca... >> Insomma le capacità non si ereditano come i geni, è una cosa più complessa, inoltre non sempre i figli seguono le orme dei genitori, è tutto un qualcosa di indefinito la crescita. [Chakra 25/50]
Giocata del 15/11/2022 dalle 17:11 alle 22:54 nella chat "Ospedale [Kusa]"
Per fortuna, la bambina continua a sonnecchiare piuttosto tranquillamente grazie ai sedativi. Pertanto non c'è molto di cui doversi preoccupare. Quando si sveglierà lo farà sicuramente in grande stile, un po' come al solito. I timpani del demone sono stati praticamente allenati in queste ultime settimane. Kuro-chan ha dimostrato d'avere una bella coppia di polmoni. <Invero è la controparte a dover fare la maggior parte del lavoro. Io glieli mostro soltanto oppure cerco di appesantire la visione così da scatenare qualcosa.> Cerca di spiegarle quello che è stato il suo metodo efficiente quando ha 'operato' nei confronti di Shinsei, il quale è poi sparito sul più bello - ma quello è un dettaglio opinabile. Quando lo rivedrà in giro, molto probabilmente, lo giustizierà sul posto. Non si prende per il culo il demone senza aspettarsi che questi faccia qualcosa negli altrui riguardi. Attende ancora un pagamento e non ne ha ricevuto affatto, neanche la visione di quest'ultimo. <La Yakuza esiste ancora. Che non sia gestita da me non vuol dire che qualcun altro non abbia ben pensato di prenderla per sé.> L'avvisa con tono serio, rifilandole un'occhiatina di riguardo per via della semplicità con la quale ha dato per scontato che non esistesse più. Si stringe quindi poi nelle spalle, spostando l'attenzione e gli occhi verdastri alla volta della bambina per assicurarsi che sia comoda, che non si muova e che continui a dormire beata come stava facendo fino a questo momento. <Spero non voglia ambire a diventare un medico.> Mormora sconfortato, calando il capo dabbasso come se stesse pregando chissà quale divinità che qualcosa del genere non possa mai accedere nella sua intera vita. D'altronde, sarebbe un duro colpo per il genitore in questo caso; un po' meno per la madre, ma quello è tutt'altro discorso. [ Chk On ] [Pediatria - Stanza di Kurona -> (?)] L'ultima informazione che riceve è molto importante, qualcosa che in effetti non aveva considerato, lavorare come una squadra per raggiungere il risultato anche in quel campo particolare. << Capisco quindi è proprio una sorta di terapia. Se così vuol essere definita. Ci lavorerò su allora... >> Resta pensierosa, cercando di comprendere se per lei sia possibile o meno modificare i sentimenti altrui, per lei così altalenante persino nei propri. C'è da dira che lei sia in grado di viverli sempre al loro massimo potenziale, quindi dovrebbe comprendere come meglio poi riproporli nella testa di qualcuno. E' la prima volta che è lei a prendersi un'occhiataccia riguardo a qualcosa. << Io comunque non incastrerei mia figlia in un posto potenzialmente pericoloso che può condurla alla morte. Se fosse per me distruggerei tutti quegli imbecilli che si fanno beffe del resto del mondo. >> E' decisamente contraria a quel nugulo di gente che crede che siano i padroni del mondo con le loro malefatte, sono su due pianeti distanti i due consanguinei almeno riguardo a questo argomento. Si alza da quella seggiolina, stiracchiandosi un poco, con la testa piena di notizie che cercherà di applicare in breve tempo. << Se dovesse decidere di diventare medico almeno avrà un parente a seguirla no? Non mi sembra pessimo essere un medico, ogni tanto servono no? >> Gli rifila un occhiolino, prima di salutare con una manina. << Ciao Zietto! Devo tornare a lavoro. Quando Kurona si sarà svegliata la terremo monitorata ancora qualche giorno, poi credo che potrà finalmente venire a casa con voi! >> Gli sorride, come se quello fosse un enorme traguardo naturale e non la conquista di un nuovo passo per la genetica. << Ci sentiamo! Salutami Dokuhiro! >> Si insomma non la vede da un po' ma spera vivamente che stia bene. Se non ci fossero altre domande da parte del demone avrebbe quindi lasciato quella stanzetta, per tornare alle proprie mansioni, lasciando padre e figlia in attesa del risveglio di quest'ultima. [Chakra 25/50][//Se END]
Giocata del 16/11/2022 dalle 17:38 alle 17:39 nella chat "Ospedale [Kusa]"
All'affermazione di Shizuka, si limita ad annuir con un mero cenno del capo. Va bene così, insomma. Non ha niente da recriminare né altro da aggiungere a qualcosa che l'altra pare aver capito anche piuttosto bene. Anche gli argomenti conseguenti sembrano essere giunti al termine, ma prescindere dalla situazione, la ragazzina pare aver altro lavoro da svolgere e non può attardarsi più del necessario all'interno di quella stanzetta. E' difatti pronta a lasciare da solo il demone, il quale tuttavia non se ne fa certo cruccio. S'è preso la giornata libera per stare dietro alla bambina e suppone che, ben presto, possa giungere anche Dokuhiro a farle visita - ammesso la facciano entrare, considerata la terapia intensiva momentanea fintantoché la bambina non si sarà svegliata dall'anestesia. <Se prende un minimo dal papà, fidati che non avrà problemi a sopravvivere in questo mondo.> Specialmente se è capace d'usare anche i genjutsu e manipolare la memoria di chi ha davanti, così da farla solitamente franca. Certo, è pur vero che il demone aveva dalla propria Yukio in persona; può sempre prendere il posto di quest'ultimo egli stesso per la bambina. <Tch.> Fa schioccare la lingua contro il palato nell'istante in cui la Kokketsu gli fa notare che effettivamente i medici servono sempre a qualcosa - ogni tanto. Per via del suo orgoglio smisurato, il rosso è chiaramente obbligato a lamentarsi e piuttosto a non rispondere così da non darle maggior adito. <Grazie.> Si limita solamente in un sussurro nella speranza che quella piccola demonietta che non è altro non abbia affatto ascoltato quanto appena fuoriuscito dalla bocca del Kokketsu. Per il resto, l'uomo resterà ulteriormente in compagnia della bambina, così da assicurarsi che tutto prosegua per il meglio. [ Exit