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Sotto la pioggia nascono nuovi propositi

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con Shizuka, Kan

21:30 Shizuka:
  [Centro] Piove di conseguenza quel faccino è imbronciato e per nulla soddisfatto della condizione metereologica avversa. I lunghi capelli rossi sono lasciati sciolti, due fermagli che ricordano le ali di una farfalla posizionati per ogni lato del capo. Non si intravedono i gioielli che indossa, orecchini e collana, i primi celati dal crine, la seconda nascosta sotto un giacchino lungo fino a metà coscia di colore bianco. Ad ogni modo indossa quattro orecchini, due per ogni lobo a forma di farfalla, dai colori oro e blu, inoltre ha un piercing in cima al padiglione auricolare sinistro, di un colore dorato. La collana invcece è dorata, ma presenta un ciondolo a forma di lepidottero anch'esso, dalle ali blu brillanti. Al di sotto di esso si vedono spuntare un paio di pantaloni neri, infilati in due anfibi, anch'essi neri. Gli occhi blu sembrano più grandi del solito, grazie al mascata e all'eyeliner applicato, sono indispettiti ma alla ricerca di un locale o un luogo dove ripararsi con il compagno di avventure di questa sera, il suo ragazzo. Sulle spalle porta comunque il suo zainetto nero, contenente portafogli, chiavi di casa, le cuffie blu enormi e del materiale da disegno; il cellulare sta in una tasca della giacca. L'ombrello grande e blu copre entrambi, mentre lei si sostiene al braccio altrui, stringendovisi quasi per paura di potersi bagnare. << Ma doveva piovere per forza oggi? >> Il tono è lamentoso mentre quegli occhioni si spostano sul viso del compagno, cercando supporto per una cosina da niente. Il Chakra scorre nel corpicino senza alcun freno, ormai è diventato un automatismo per lei gironzolare con quel potere attivo, non si sa mai quello che può accadere. [Chakra ON]

21:41 Kan:
  [Centro] Una serata all'insegna dell'acqua piovana quella di questa sera, il cielo è interamente occupato dalle nubi le quali rilasciano quella pioggia fastidiosa in grado di rovinare ogni singola serata eppure è con la Kokketsu, capace di rendere tutte le giornate solari. All'oscuro degli altrui pensieri, cammina al di lei fianco con un ombrello tenuto sulla testa di entrambi, più sopra quella altrui rispetto alla propria evitando che si bagni o ammali. Una serata passata insieme, lontano dal lavoro, lontano dalle grane dei laboratori e da tutto quello che possa arrecargli disturbo. Necessita di un certo relax. L'outfit prescelto per l'odierna uscita è nuovamente atipico ed elegante mostrando al mondo l'angelica bellezza di cui è dotato senza nascondersi; esso è composto da un paio di blue jeans aderenti i quali vanno a stringersi sempre di più man mano che si raggiunge la caviglia. Un paio di scarponcini blu tendenti al nero. Il busto è coperto da una camicia blu scuro inserita all'interno dei jeans con maniche lunghe arrotolate fino ai gomiti; i bottoni sono abbottonati interamente tranne per l'ultimo ad altezza del collo lasciando scoperta una parte del petto. Al di sopra della camicia un gilet color seppia estremamente chiaro avente i 4 bottoni tutti abbottonati in maniera perfetta. Alla vita è presente una cinta di un blu leggermente più chiaro rispetto alla camicia ma più scuro rispetto ai jeans avente una fibbia molto semplice di un grigio opaco. Infine con se ha come sempre il portaoggetti con al suo interno l'inchiostro ed i fuda speciali del proprio clan i quali gli concedono la capacità di compiere meraviglie. La bianca chioma è ancora corta, la spunta regolarmente lasciando ricadere le ciocche non oltre la metà del collo e ben oltre la fronte. Sull'orecchio sinistro vi è l'orecchino blu, uno dei tanti simboli della presenza di Shizuka nella propria vita. Chakra a scorrere nel corpo donandogli energia mentre il braccio si stringe intorno a quell'altrui, la tiene vicina a se, una vicinanza preziosa con le dorate iridi ad abbassarsi per incrociare quelle blu. Finalmente sono tornate, finalmente quell'oceano di cui è innamorato si ripresenta <No ma ci da la possibilità di andare a prenderci una cioccolata calda> i dolci, quale amorevole tentazioni, in particolare la cioccolata è perfetta per una serata piovosa come quella. Non riesce a distaccare lo sguardo, immerso nelle azzurre di lei, incantato, totalmente preso <Sono bellissimi> lo dice come se li vedesse per la prima volta. Nel frattempo il passo è diretto alla volta del locale di dolci del centro del villaggio. [Chk On][Portaoggetti: fuda e inchiostri speciali]

21:52 Shizuka:
  [Centro] Quella lamentela viene accolta, però ne segue una soluzione alquanto piacevole. Gli occhi blu si illuminano di una luce di speranza che sembrava aver abbandonato quelle terre ormai desolate dalla pioggia incessante. << Mi sembra una brillante idea! >> Ovviamente si riferisce alla cioccolata, non vede l'ora di mettersi all'asciutto a scegliere quale prelibatezza potrai mai assaggiare. Si accorge dello sguardo altrui, di quel fissarla intensamente e di quel complimento che inevitabilmente, porta il sangue nero a scorrere in direzione delle gote, colorandole appena di una tinta violacea. << Guarda che sono sempre gli stessi occhi! Sono rimasti verdi solo per poco! >> Si lamenta, gonfiando appena le guance e distogliendo lo sguardo, mettendosi a caccia del locale. Si sente sempre in imbarazzo quando qualcuno le fa dei complimenti, non è molto brava nel gestirli, però è anche lei molto contenta di riavere i suoi occhi blu. Quando era tornata a casa dopo quel patto firmato con il proprio sangue la prima cosa che aveva fatto era stato cercare uno specchio e guardarsi in quel riflesso. Indubbio come avere riacquistato quella tinta l'abbia in qualche modo a trovare una stabilità ormai perduta da settimane. Ogni piccolo passetto compiuto sembra essere stato fondamentale per mettere a riposo le ansie che attanagliavano il cuoricino della Kokketsu. I due dovrebbero passeggiare ancora per qualche minuto prima di incontrare un locale che sembra decisamente adatto alle loro esigenze. << Mio! Andiamo lì? >> L'indice libero scatta in avanti, indicando un locale molto carino e moderno, con qualche coppietta già seduta ai tavolini interni che si intravedono dalle finestre che danno sulla strada. Qualora lui avesse acconsentito alla scelta, la rossa si sarebbe mossa in quella direzione, guadagnando l'ingresso del locale il prima possibile, per poi disfarsi di quella pioggia battente. [Chakra ON]

22:11 Kan:
  [Centro] Sa dove andare a colpire quando si tratta di prenderla per la gola, i dolci riescono incredibilmente ad aiutare in quasi ogni situazione, specialmente quando la pioggia decide di prendere il sopravvento sul bel tempo. Vede la speranza negli occhietti <Modestamente> tirandosela ancora per quell'idea semplice ma il vanto fa parte della sua natura ed è difficile da cambiare, in particolar modo quando le proprie idee sono estremamente efficaci. Passeggiano per quella strada di Kagegakure, gli abitanti sono tutti rintanati nei locali mentre alcuni corrono per cercare un riparo o tornarsene a casa di corsa eppure in tutto quello le proprie attenzioni sono solo per quegli occhi. Tornati, riavuti, adesso Shizuka è nuovamente se stessa in tutto e per tutto senza quel verde fin troppo strano; non si è abituato in tutto quel periodo e probabilmente non l'avrebbe mai fatto. Il sorriso si amplia appena a quelle gote colorate, le guance gonfie ed il broncio di sempre, una visione che gli è mancata negli ultimi giorni <Lo so ma sono gli occhi di cui mi sono innamorato> sincero, diretto non avendo peli sulla lingua su quella verità assoluta ma da ciò nasce una curiosità non indifferente. La differenza di colore è dovuta al suo contatto con le farfalle ma se son tornate normali vuol dire una sola cosa. Si guarda intorno per qualche attimo, alle spalle della ragazza, sulle sue spalle <Dov'è finita la farfallina? E' tutto finito adesso?> ovvio riferimento alle farfalle, la situazione in cui si è ritrovata persino con il vedere le anime facendo da Caronte della situazione. Lancia una veloce occhiata al posto notato dalla ragazza, l'inquadra qualche momento annuendo soltanto prima di dirigersi li con passo svelto per inoltrarsi al suo interno varcando la soglia d'ingresso. Una volta dentro andrebbe a chiudere l'ombrello volgendo l'attenzione ad un cameriere avvicinatosi <Un tavolo per due, appartato possibilmente> a quella richiesta vengono guidati per tutta la stanza arrivando ad un tavolo in fondo posto al fianco del muro. E' presente un tavolo con un paio di tovagliette ed un paio di poltroncine su cui sedersi. Il Sumi aggira il tavolo tirando appena indietro la poltrona di Shizuka, un aiuto a sedersi per poi farla avanzare e dirigersi al proprio di posto. Il locale in se presenta molti riferimenti ai più svariati dolci di quell'epoca e dell'epoca precedente, luce soffusa e musica bassa a fare da sottofondo. I menù vengono portati e lasciati sul tavolo, uno a testa <Vedi ancora le anime?> continuando con quella curiosità sulla situazione altrui. [Chk On][Portaoggetti: fuda e inchiostri speciali]

22:21 Shizuka:
  [Centro - Locale] Lo sguardo viene distolto dall'altro, probabilmente per riuscire a gestire quella sincerità che lui sforna e che la mette in difficoltà come sempre. Però quella domanda la raggiunge, il testino viene mosso in alto e in basso come a confermare come tutto si sia concluso per ora: << Kimi è tornata dalla sua legittima proprietaria. >> Solo questo commenta li fuori, ormai troppo concentrata sul fatto che possano effettivamente evitare la pioggia e starsene in un posto al chiuso, al riparo dalle interperie. Si spostano, qualche passo in più e trovano il posto perfetto nel quale si addentrano entrambi, lui richiede un posto più appartato, lontano da orecchie e sguardi indiscreti, forse per la curiosità che vuole appagare o forse solamente perchè vuole averla tutta per se. Vengono portati verso il fondo del locale, lui da galantuomo le sposta la sedia dove la rossa si siederebbe dopo essersi tolta il giacchino. Al di sotto di esso compare una magliettina dal profondo scollo a V nel quale ricade la collana, di colore candido, le maniche sono lunghe le coprono la base del carpo, con il pollice che scappa da un foro fatto proprio allo scopo. Non prende nemmeno il menù per ora, attenderebbe che anche lui prenda posizione per poi finalmente chiacchierare un poco di quanto avvenuto. << Il mio compito come traghettatrice di anime non è più necessario per ora. Una volta che sarà giunta la mia ora, la mia anima diventerà una sorella e riprenderò ad adempiere al mio dovere. >> Un modo aulico e molto coerente con la maniera di esprimersi di quegli esseri che tuttavia significa solamente che ha stretto quel patto con loro, condannando la sua anima a quel lavoro ingrato. << Ho sigillato il patto con il mio sangue nero e ho conosciuto Kimi Doku. >> Insomma informazioncine da poco, una figurina che dieci anni prima non era per niente simpatica ai più eppure lei è riuscita a scorgerla in ogni sua forma. [Chakra ON]

22:38 Kan:
  [Centro] Permane il sorriso non aspettandosi una risposta, tanto gli basta vedere quel suo distogliere lo sguardo, consapevole di come non sappia reggere i complimenti o la sincerità fin troppo diretta. Si concentra sulla mancanza di quell'insetto il quale l'ha seguita per un numero di mesi pressoché immenso ritrovandosela ovunque <Oh, cominciavo ad abituarmi ad avere un animaletto per casa> nonostante non potesse toccarlo e non se ne prendesse cura, vederlo in giro per l'abitazione ha creato una sorta di routine, una visione abitudinaria di un altro essere vivente oltre a loro due. S'insinuano in quel locale, molto intimo, fatto per le coppiette e non a caso la maggior parte dei clienti sono ragazzi fidanzati, coppie sposate od in procinto di farlo ma in una parte di quel locale, non troppo distante da dove hanno preso posto loro, si può scorgere una coppia di anziani, un uomo e una donna. Stanno bevendo una cioccolata con molta probabilità, si guardano negli occhi, ridono e sorridono mentre parlano, una visione del tutto inconsueta per un mondo come quello. Strofina tra loro le labbra facendo sedere Shizuka e subito dopo va a sedersi lui stesso scrutando il vestiario di lei con una maglietta avente uno spacco a V tanto profondo da spingerlo a fare qualche fantasia su quella zona ed in particolare su di lei. Per lunghi secondi le dorate non riescono a distogliersi da una simile visione; scuote il capo cercando di concentrarsi sull'argomento farfalle, sulle anime. Adagia i gomiti e gli avambracci sul tavolo portando le dorate in quell'oceano che ha dinanzi a se; ciò che ne consegue è una spiegazione di quanto avvenuta, una situazione ancor più strana ma già accennata da lei in passato <Perciò ora la tua anima è di loro proprietà, questo ti fa sentire lo stesso tranquilla?> non ha la minima idea di come ci si possa sentire a non essere più proprietari della propria anima ma è l'ultima affermazione a portare più sconcerto. Sgrana le iridi, innalza entrambe le sopracciglia <Hai conosciuto Kimi Doku? Come? Cosa ti ha detto?> quella storia ha dell'assurdo, incredibilmente dell'assurdo, ha fatto la conoscenza di una donna morta, un evento più unico che raro. [Chk On][Portaoggetti: fuda e inchiostri speciali]

22:57 Shizuka:
  [Centro - Locale] L'insoddisfazione di lui nell'apprendere che ora quell'esserino non terrà più compagnia alla coppia le fa tenerezza, tanto da farla sogghignare. << Possiamo sempre prendere un gatto! >> La butta lì, senza una vera necessità di avere un animaletto domestico però è il primo che le è venuto in mente per la compagnia effimera molto simile a quella della farfalla di sangue Doku. Si siedono al tavolo ed evidentemente quel davanzale di cui ormai parla anche tutta Oto sembra di nuovo fare la sua magia, attirando i bulbi oculari del Sumi per qualche minuto di troppo. Non è nemmeno troppo certa che lui stia ascoltando i suoi spoloqui olistici da tanto resta in fissa sull'altrui corpo. La domanda del bianco nuovamente la fa ridere, una risata semplice, divertita: << La mia anima dovrebbe essere già dei malvagi demoni ai quali Yukio si è rivolto per avere il potere del sangue nero! >> La voce si fa grottesca, in quella caricatura di terrore che sta cercando di dargli, mentre le braccia si alzano accanto al testolino, cercando di far sembrare il discorso come qualcosa di spaventoso. << Non è cambiato nulla Mio. Semplicemente invece che andare oltre resterò imbrigliata fra mondo dei vivi e mondo dei morti. Ma prima devo morire! E non ho nessuna intenzione di farlo a breve! >> Gli rifila un occhiolino, sicura di non essere in pericolo di perire almeno non a breve. E' poi però l'altra affermazione che ne attira l'attenzione, o meglio la curiosità intrinseca del Sumi. << Kimi è colei che ha firmato il contratto con le farfalle anni fa. Ora lei è una delle sorelle, un'anima che traghetta le altre verso il Naraka ma che non potrà mai raggiungerlo. >> Una spiegazione pratica di quello che un domani succederà anche alla Kokketsu. << Lei era alla firma del contratto con le altre sorelle. Mi ha detto di non ferire le farfalle o poi avrei dovuto fare i conti con lei. >> Il pensiero torna a quella visione, abbastanza inquietante a dire il vero, sembrava che quel corpo avesse subito parecchi soprusi. << Sembrava molto affezionata a quegli animali. Le ho detto che non avevo alcuna intenzione di approfittarmi di loro. >> Insomma a lei sembra una cosa normale, niente di così trascendentale, in fondo ne ha conosciuti altri di ninja del passato no? [Chakra ON]

23:18 Kan:
  [Centro] La proposta di lei giunge inaspettata ed inattesa cogliendolo di sorpresa, schiude le labbra qualche momento <Perchè no> si, perchè non dovrebbero prenderlo <Adottiamone uno> sembra decisamente una buona idea <O magari un furetto> anche quest'altro animale stuzzica la di lui fantasia più del dovuto. Avere un furetto che gironzola per casa come animale da compagnia, chi mai avrebbe potuto immaginare che un giorno si sarebbe dedicato a tali esperienze. Il davanzale di lei assolve pianamente il suo compito incantandolo per troppo tempo, trovando difficile il distacco dello sguardo; nonostante l'abbia vista senza veli, quel corpo fa sempre il suo effetto, continuamente senza mai diminuire nel fascino per poi lasciarsi andare ad una leggera risatina ridestandosi da quell'incantesimo popputo che ha messo in atto <Ah non te l'ho detto? Sono andato a parlare con questi demoni, gli ho detto che adesso ci sono io a prendermi cura della tua anima> continuando a ridere in compagnia della Kokketsu, è ironico il suo dire ma significativo di quanto tenga a lei. Il capo viene adagiato sul pugno destro il cui braccio è piegato mentre l'arto superiore mancino si allunga in direzione di Shizuka con il palmo rivolto verso l'alto continuando ad ascoltarla. La morte è qualcosa di definitivo ma lei è destinata a vivere in un limbo, non viva, non morta, un'anima inquieta il cui compito è quello di essere uno shinigami, un traghettatore di anime <No tu non morirai infatti ma questo destino, non ti spaventa un po'?> quesito lecito il suo mantenendo quel sorriso. Essere spaventati da un simile destino è perfettamente normale nonostante non sappia come avrebbe reagito al suo posto, forse non si sarebbe scandalizzato troppo ritrovandosi nella piena consapevolezza del tutto. Pensieri futili attualmente, essi non trovano sbocco ne mai l'avrebbero trovato, più interessato alla figura mitologica di Kimi <Un destino amaro il suo, essere perennemente intrappolati a metà tra i due mondi> pensa ad alta voce mettendola al corrente dei propri pensieri in merito <Sai, per anni ho pensato che la morte non fosse altro che un limite, invecchiare una maledizione> di nuovo si ritrova a pensare, varie riflessioni <Su questo non deve preoccuparsi, quelle farfalle non possono essere in mani più sicure> con Shizuka sono letteralmente in una botte di ferro, nessuno potrebbe toccarle senza ritrovarsi le di lei ire addosso <Non avevo dubbi e poi, sei tu stessa una farfalla. In qualche modo esse hanno sempre fatto parte di te, sono sempre state nel tuo destino, nel tuo futuro> andando ad indicare, con un cenno del capo, la collanina che porta al collo oltre al tatuaggio sull'intera schiena. [Chk On][Portaoggetti: fuda e inchiostri speciali]

23:39 Shizuka:
  [Centro - Locale] Mai si sarebbe aspettata una reazione tanto propositiva riguardo all'adottare un altro animaletto, gatto, furetto, non ha importanza però è una piccola creaturina in più di cui prendersi cura. << Furetto? >> La domanda è retorica, la manina va sotto il mento per poi soffermarsi a considerare la cosa. << Andremo a vederli e prenderemo il più carino! >> Scelta fatta, adotteranno qualcosa, ma non sanno bene cosa, potrebbe essere un cincillà pure. Tuttavia quel discorso passa all'ironia, allo scherzo che viene seguito dal bianco che indirettamente di nuovo le fa presente quanto ella sia importante. << Non me lo aveva detto nessuno! Per quello ho firmato il contratto! >> Finge un certo stupore, ormai incastrata con quelle farfalle per l'eternità. << La cosa più strana è che la mia firma è nera come se avessi usato dell'inchiostro! >> Un colore che effettivamente accomuna i due fidanzatini. Il menù viene preso fra le dita e aperto, scorre quanto offerto da quel luogo mentre in realtà il discorso prosegue. << Credo di non averci riflettuto molto. Quindi non credo di aver compreso quanto spaventoso possa essere. >> Sincera, non ha bisogno di rifletterci molto e forse è il modo migliore per affrontare quella situazione. D'altronde ormai è troppo tardi e lei non ha alcun tipo di rimpianto. Però a quanto pare il Sumi non la vede allo stesso modo, la vede come una condanna, come il non sapere mai in che condizione si è. << Perchè mai una maledizione? Invecchiare significa maturare, imparare, crescere e migliorarsi. >> Come sempre la sua visione del mondo è molto positiva, un elenco di cose che possono solo far piacere, non parla di dolori articolari o incontinenza! Sembra che il genetista che siede con lei al tavolo non abbia dubbi in merito al trattamento che la rossa avrà verso quei lepidotteri. << In realtà sei stato tu a farmi scoprire quanto quell'animale pottesse rappresentarmi. Quindi è merito tuo in parte. >> In effetti è stato lui a domandarle cosa volesse vedere con quelle di lui capacità artistiche. Lui ad averle dato modo di ispirarsi a quell'essere leggero e bellissimo. << Io ho scelto una cioccolata alla menta! Con la panna! >> Specifica, sia mai che se la scordino! << Tu Mio cosa prendi? >> Il sorriso le resta sul quel visino mentre cerca informazioni dall'altro nel caso la cameriera ricomparisse. [Chakra ON]

00:06 Kan:
  [Centro] Le dorate s'illuminano mentre la mancina permane allungata, il palmo ancora rivolto al soffitto mantenendo quella posizione, rilassato, felice, quasi spensierato per la possibilità di passare una serata normale senza nessun intoppo, una serata in cui essere loro stessi <D'accordo, il cucciolo più carino sarà il nostro> eccitato all'idea di fare quella scelta insieme, di condividere ancora qualcosa. Chissà cosa avrebbero scelto, chissà quale altra forma di vita avrebbe popolato quella casa in principio vuota e deprimente ma adesso si sta riempiendo di vita, di una gioia indescrivibile. Fintamente sorpreso e stupito avvicina la mano destra alla volta del cuore, le dita ed il palmo si posizionano in quella zona <Ma come può mai essere possibile> ritirando l'arto sinistro verso il portaoggetti da cui tirerebbe fuori un pezzo di fuda speciale mostrandolo alla ragazza <Questo è il tuo contratto con quei demoni> strappandolo a metà sotto i di lei occhi <Adesso lo sanno anche loro> ilarità, ironia e divertimento vi è a quel tavolo, scherzano senza pensarci troppo, lasciandosi andare a quei momenti goliardici. La sorpresa vera giunge al paragone con il proprio inchiostro, li per li non replica ma a conti fatti si, il suo sangue è nero esattamente come l'inchiostro utilizzato dal bianco <Vedi? Era destino, neanche il tuo sangue può resistermi, ha addirittura assunto il colore del mio inchiostro> vantandosi, elevandosi nuovamente su quel piedistallo ma con meno volgarità rispetto al passato, meno incline ad essere quel ribelle da lei conosciuto <Sono fantastico> lui se la canta, lui se la suona dando prova di come il suo essere egocentrico non sia mai del tutto passato, anzi, vive li ed emerge nei momenti più improbabili. Prende il menù tra le dita sfogliandolo, aprendolo per guardare e scegliere tra i vari dolciumi presenti <Io invece pensavo che potresti diventare una specie di dea della morte, incaricata di prendere le anime. Magari tu come anche Kimi, potreste essere questo> un ragionamento abbastanza contorto, fantasioso ma in quel mondo, in quel preciso caso può essere plausibile. Hanno visioni differenti su molte cose e comprende le sue parole, le capisce essendoci arrivato ben più tardi di lei <Adesso lo so Mia ma quando basi la tua intera esistenza sull'apparenza vivendo di facciata, fai del tuo aspetto un tempio, un marchio di fabbrica, un biglietto da visita> cercando di farsi capire <E invecchiare vuol dire perdere quella bellezza, quella gioventù. Per questo la consideravo una maledizione mentre morire, beh, avrebbe messo fine ai miei divertimenti> un divertimento infinito che sarebbe durato fino al giorno della morte, un destino impossibile da sconfiggere <Mentre adesso ho capito che invecchiare è un dono, un regalo dopo aver vissuto una vita piena. Invecchiare significa essere liberi di dire ce l'ho fatto, ho vissuto> per un attimo il tono vocale perde quell'ironia facendosi più serio, più pensieroso, si estranea dal momento portando avanti a se quei pensieri ad alta voce. Deglutisce tornando a ridestarsi dalla voce della rossa, quelle osservazioni riportano alla mente un evento passato, il disegno creato <E' il mio compito rendere reali i sogni, liberarli> inarcando il destro sopracciglio per poi concentrarsi sul menù, cosa prendere? Un vero e proprio dilemma <Una cioccolata all'arancia con panna> ecco il suo ordine prima di allungare appena il busto in avanti, avvicinando il viso a quello altrui <Con una spolveratina di Shizuka> sussurra con malizia in quel dire che di casto non ha nulla. [Chk On][Portaoggetti: fuda e inchiostri speciali]

00:23 Shizuka:
  [Centro - Locale] Quella mano allungata verso di lei sembrava solo una posizione estremamente comoda mentre la osserva. Si decide per un cucciolo quindi presto o tardi sarebbero andati a recuperarlo, ma non questa sera, in cui si stanno concedendo del tempo insieme, forse un poco più sereni dell'ultima volta, in cui il nervosismo della ragazzina era indubbiamente alle stelle. << Beh allora siamo a posto almeno con quei demoni! >> Si perchè ora c'è un problema con dei lepidotteri ma soprassediamo! Quell'ironia perdura, con quei commenti altezzosi fatti dal bianco che vengono canzonati da smorfie e battute sarcastiche da parte della Kokketsu: << Veramente il mio sangue è così per altre ragioni signorino fantastico! >> Sicura che non ci sia alcun collegamento, per lo meno non quello citato dal genetista. Ma l'argomento torna su quel ruolo che prima o poi andrà a ricoprire: << Non penso sarò mai una divinità. E comunque non saprei dirti, sembra più un lavoro sporco che qualcuno deve pur fare. >> Dalla morte alla vita, alla vecchiaia, il discorso altrui le sembra banale e stupido, come quell'atteggiamento superficiale che ha voluto cancellare dal viso pallido e sostitutirlo con qualcosa di più concreto. Una maschera che ha rotto, come quella di Nobu con conseguenze decisamente diverse. << Tu sei molto più che un bel faccino Mio. Il fatto che tu ti sia illuso di essere solo quello è assurdo! >> Si perchè a forza di usare quel comportamento il Sumi si stava autoconvincendo di essere solamente un oggetto per il divertimento personale, con un valore molto inferiore a quello che ha poi acquisito. La scelta sul dolce viene fatta, però la rossa non capisce minimamente la battuta altrui, ne nota l'avvicinamento però. << Io non voglio essere grattugiata! >> Si lamenta, il faccino si fa corrucciato come se quell'idea la infastidisse, mentre soffierebbe sul naso altrui, come per scacciare quell'idea anche dalla testa candida. [Chakra ON]

00:41 Kan:
  [Centro] Quella sera è interamente dedicata a loro, una serata senza turbamenti, senza pensieri di alcun genere e lo nota, la vede più rilassata, più tranquilla. Parlare dev'essere servito ma è il tempo ad averla aiutata veramente, il tempo è in grado di curare ogni ferita, mettere tutto quanto a posto seppur in modo decisamente relativo <Si, dammi un po' di tempo e metterò le cose a poste anche con le farfalle> per riprendere quell'anima ma se è consapevole di come quella dei Kokketsu sia una diceria, una leggenda, con le farfalle è diverso. Si tratta di un mondo parallelo al loro, un modo in cui vivono esseri collegati all'aldilà, coloro in grado di entrare nel mondo dei vivi e tornare in quello dei morti come se si attraversasse un ponte <Ne sei sicura?> il sopracciglio destro viene innalzato per osservarla, continuando in quello sbeffeggio. Un modo come un altro per continuare quel momento di scherzo, un fare goliardico che è ampiamente mancato negli ultimi giorni <Però mi chiedo, perchè le farfalle hanno bisogno di voi? Loro non sono in grado di traghettare le anime? Non capisco perchè dobbiate essere voi, tu e Kimi a farlo> si, un punto su cui non riesce ad arrivare <A meno che la farfalle non siano altro che spiriti di coloro che si son rifiutati di passare oltre> una deduzione? No, solo una mera supposizione, un'illazione data dall'ignoranza della materia e su cui desidera approfondire. L'intelligenza di cui è dotato non gli permette, comunque, di ragionare lucidamente su qualcosa di soprannaturale, qualcosa che va oltre la comprensione umana. Sospira gettando in principio la schiena contro lo schienale della poltroncina; sta rimembrando un passato oramai andato, non più desiderato ne voluto come un tempo. Per anni lo stile di vita si è concentrato esclusivamente su libertà e divertimento facendo leva sul carisma ed il bell'aspetto senza essere, di fatto, nulla più di quello <Cosa posso dirti? Pensavo di poter conquistare il mondo con quelle armi perchè era tutto ciò che il mondo voleva vedere> ben si sa quanto il mondo sia falso, come ricerchi sempre l'apparenza in tutte le cose. Il suo avvicinarsi non viene colto, anzi, riceve una soffiata accompagnata da un broncio. Scuote il capo indietreggiando appena prima di tornarle vicino, il naso quasi si tocca con l'altrui <In realtà stavo pensando ad altro, qualcosa di più..intimo> usando quel termine, accompagnandolo con la medesima malizia di prima per poi allontanare appena il viso per osservarne la reazione. [Chk On][Portaoggetti: fuda e inchiostri speciali]

10:12 Shizuka:
  [Centro - Locale] L'ironia permane, anche se quella seconda affermazione sanno entrambi che lasci un po' il tempo che trova. In fondo una firma fatta col sangue su di una pergamena in qualche modo ti legherà no? Ma poco importa, la risposta è solo una risata divertita e nulla più, tanto l'argomento è stato ben più che affrontato. << Sicurissima! Devo farti spiegare da Yuki e Riuky come sono venuta al mondo? >> Ironica a sua volta, in realtà questa è un'arma a doppio taglio ma spera nella decenza altrui in questo caso, che probabilmente non esiste. Eppure quelle battute lasciano spazio a una riflessione quasi seria riguardo al suo ruolo come traghettatrice, cosa che alla rossa non interessa minimamente, traslandolo alla fine dei suoi giorni. Ha cose ben più preoccupanti nella testa. << Non ne ho la minima idea. Ma semplicemente credo che come tutte le creature evocabili non concedano il loro potere senza un prezzo da pagare. Non si da mai nulla per nulla nel mondo animale. >> Semplice logica ferina quindi, do ut des, niente di più e niente di meno. Il tono però si è fatto più scostante, meno interessato ad affrontare le massime universali di come delle farfalle che nemmeno ha evocato possano farle del male nella prossima vita. Il tono viene quasi mantenuto in quell'affermazione che dovrebbe teoricamente essere un complimento per il bianco, che secondo la Kokketsu si è quasi denigrato negli anni precedenti. Lui si sposta indietro, si appoggia allo schienale, sospira quasi spiegando quel punto di vista. << La superficialità è per coloro che non contano niente. E tu vali molto. >> Sembra inaspettatamente seria in questo, come se la infastidisse il fatto che qualcuno pensi diversamente. << A proposito.. con il fatto che io sono stata un poco fuori fase ci siamo concentrati solo su di me. >> Già sembrano secoli che non si interessi nello specifico a cosa faccia il compagno, lavoro a parte. Però non ha il tempo di elaborare il concetto che se lo ritrova innanzi, sempre più vicino e malizioso, allontanandosi poco dopo. Il visino ovviamente si colora di viola, si ritrae anche lei le braccia che finiscono incrociate appena sotto il seno, si imbroncia: << Sicuramente non qui davanti al mondo! >> E' chiaro come lei fondamentalmente non sia un'esibizionista e l'altro lo sa fin troppo bene, probabilmente quella reazione l'ha ricercata apposta! [Chakra ON]

10:48 Kan:
  [Locale] Quell'ironia è un toccasana per entrambi nonostante tocchino argomenti più o meno seri con affermazioni eclatanti, sono consapevoli di essere in pieno tono goliardico. Sgrana le dorate iridi, certo, una parte di se possiede la voglia tremenda di apprendere le dinamiche della di lei nascita, l'esperienza dei due potrebbe tornargli abbondantemente utile ma non è il caso di spingersi troppo oltre <Li rispetto troppo per chiedere una cosa del genere> mischiando verità ed ironia nella stessa frase <A proposito, è tanto che non li vedo, l'invitiamo a cena o pranzo a casa? Un po' mi mancano> il rapporto stretto con i genitori di lei non svanisce di certo, in particolare con Yuki con la quale ha condiviso tanto della sua vita. La stessa donna l'ha aiutato nel rapporto con Shizuka e di questo non può che esserne grato <Non...> gracchiando un po' la gola <...dire che te l'ho detto> tira su con il naso volendo mantenere una parvenza di decenza sulla questione della mancanza. Bene o male parlano del più e del meno interessandosi particolarmente alla vita di lei, nell'ultimo periodo ha subito varie trasformazioni, un crollo non da poco <Questo è vero, chissà, magari un giorno attirerò l'attenzione di qualche animale particolare anche io> ridacchiando alla prospettiva di siglare un patto per delle evocazioni ma al momento dubita altamente che ciò possa accadere. Non si è mai interessato a quel mondo, non ha preferenze ne spiriti guida seguire come è accaduto con lei. Le sue creazioni animalesche suscitano in lui meraviglia ma niente di più di quello non riuscendo ad immedesimarsi ne a trovare similitudini <Lo so, me l'hai fatto capire tu. Ho ancora le tue grida nelle orecchie come monito. Comincio a chiedermi come facevo a vivere prima, a pensarci adesso mi sembra quasi una follia però ero il primo in classifica su Ninja of Duty all'epoca> ricordiamoci che spesso e volentieri ha giocato ai videogame in solitaria ed online. Scuote lentamente il capo, il sorriso si manifesta <Se tu stai bene, allora sto bene anche io> questo è assodato <Però sto trovando parecchie difficoltà sul lavoro, la genetica è difficile da imparare e da mettere in pratica. Mi sto sforzando enormemente per ottenere dei progressi e sento di restare continuamente indietro> soffiando aria dalle narici in maniera copiosa, infastidito da tale questione. Alla fine si avvicina portando una frase più esplicita all'udito altrui e la reazione è quella aspettata, negazione e rossore tanto da farlo ridacchiare fin troppo divertito <Il mondo non deve sapere, non voglio condividerti con lui> almeno sotto quell'aspetto puramente intimo ella resta sua. Il cameriere alla fine giunge con i due ordini portando la cioccolata alla menta alla rossa e quella all'arancia al bianco; cenno del capo in segno di ringraziamento <All'esperta il primo giudizio>. [Chk On][Portaoggetti: fuda e inchiostri speciali]

11:05 Shizuka:
  [Centro - Locale] Incredibilmente la reazione che ottiene da quella provocazione riguardo i genitori è incredibilmente dolce. Il rapporto con loro evidentemente si è intensificato ed è stato accolto in maniera semplice dal chunin così che si rifiuti di venire a conoscenza di tali segreti e si perda anche in affermazioni da tenerone. Questo ovviamente provoca uno sguardo da parte della rossa decisamente smielato, un sorrisetto comprensivo che probabilmente porta l'altro a chiedere di mantenere il segreto. Scoppia a ridere divertita: << Yuki già lo sa, non ha bisogno che le si dica qualcosa. Non farò la spia con papà promesso! >> Gli rifila un occhiolino, piacevolmente sorpresa da quel cambiamento nei riguardi di quella famiglia alla quale lui si è approcciato. Effettivamente il suo modo di vivere le proprie esperienze è cambiato radicalmente grazie all'interazione con la Kokketsu, che sia in positivo questo lo potrà dire solo il tempo. << Non lo so, io sinceramente non so nemmeno come loro si siano interessate a me.... forse perchè mi ci sono ricoperta! >> Di nuovo una risata divertita sfugge a quelle labbra. Poco prima di quelle continue affermazioni nei confronti altrui, che portano a una consapevolezza nuova di come affrontare il mondo da parte del bianco. << Beh quello puoi sempre farlo! Quando hai del tempo! >> Ovviamente si riferisce a Ninja of Duty ma non specifica, dovrebbe essere scontato. Però a quanto pare lui sta avendo parecchie difficoltà nel progredire in quell'ambito che tanto gli è caro, una fatica non da poco: << Beh magari potremmo provare ad affrontare il problema insieme come una volta no? Potremmo approcciarci meglio o in maniera diversa in due, trovare una strada non ancora considerata! >> Insomma muoversi insieme per migliorare entrambi, trovare quello spunto che manca per proseguire in quel mondo magico che è la medicina. Però il tutto passa in secondo piano nel momento in cui lui la provoca apertamente, solo per ottenere quella reazione che conosce bene, per poi ritrattare sottolineando come la voglia tenere solo per se stesso. A quelle affermazioni il broncio un poco si distende, ma è all'arrivo del dolce che quegli occhietti vispi tornano alla vita, concentrandosi sui profumi delle cioccolate che ora stanno sul tavolino. Ci metterebbe ben poco a recuperare il cucchiaino e affondarlo nel liquido caldo, ruberebbe un poco di panna con esso, soffiando leggermente prima di ustionarsi la lingua. Il tutto verrebbe svolto in pochi minuti lasciandole modo di godere di quel primo assaggio, caldo ma fresco allo stesso tempo grazie alla menta. << Buonissima! >> Esclamazione più che positiva per quella scelta, felice come una bimba a cui è stato dato un premio. [Chakra ON]

11:25 Kan:
  [Locale] Decisamente cambiato da quando la conosce, un cambiamento lento che sta inevitabilmente continuando forgiandolo in maniera diversa ma è nel fare simili affermazioni che si ritrova a pensare, a riflettere su molte delle cose fatte nell'ultimo periodo, sulle priorità e di come molti degli interessi passati, frivoli e no, non gli interessino più come un tempo. Pensa in particolare all'Ochaya, quel desiderio di possedere il locale per controllare ciò che avviene, continuare quella malavita per tenere il villaggio, in particolare Shizuka, al sicuro ma se ci fosse un'altra strada? Se ci fosse un'altra via? Se potesse convertire quel posto ai nuovi principi del bianco? Tanti pensieri, tante riflessioni. Ci pensa costantemente e quel cambiamento sta imperversando sempre di più nella di lui vita. Ridacchia all'occhiolino di lei, una risatina divertita ma quella frase lo porta ancora una volta riflettere. Non gli è mai interessato dei genitori, l'hanno abbandonato e li ha considerati in quel modo però adesso, adesso tutto è cambiato. Considera quei due come suoi parenti vicini, li considera alla stregua di genitori vedendo in essi la famiglia che non ha mai avuto. Il sorriso scema lentamente, l'espressione diviene più seriosa <Mia, io mi sento cambiato, lo sono ma più vado avanti, più noi andiamo avanti e più capisco di avere tante cose in sospeso del mio passato, capisco che per vivere devo risolverle> tirando su con il naso <Voglio provare a capire che fine abbia fatto mio padre> l'unico membro della sua famiglia presumibilmente ancora in vita, colui che ha abbandonato sua madre. Una rivelazione forte ma necessaria per diventare una persona migliore. Il sopracciglio viene di nuovo sollevato non riuscendo a trattenere la risata <Vieni, ricopri anche me, otteniamo qualcosa> una soluzione alternativa niente male, in grado di rendere partecipi entrambi. Annuisce al discorso sul videogioco <Si ma questa volta vorrei ci fossi anche tu> a giocare con lui, inserirsi in parte di quel mondo videoludico abbandonato in passato e mai più ripreso con costanza. Umetta le labbra con un moto veloce della lingua, un qualcosa di impercettibile probabilmente e di nuovo, l'idea di fare qualcosa insieme come un tempo, qualcosa che possa aiutare entrambi a crescere, migliorarsi <Sono sicuro che con il tuo aiuto potrò risolvere ogni cosa. Si Mia, chiederò un permesso speciale di accesso ai laboratori per te> in questo modo può andare da lui anche senza una vera motivazione ed iniziare a lavorare <E c'è un'altra cosa di cui volevo parlarti, qualcosa di strano> la mette giù così eppure prima di iniziare arrivano i dolci ordinata. Shizuka alla velocità della luce prende il cucchiaino assaggiando, l'osserva in silenzio attendendo un responso e quell'espressione da bimba felice lo porta a prendere il proprio, prende una piccola dose di cioccolata con passa inserendola tra le fauci. Sgrana le iridi, preso alla sprovvista <Ingrasserò> un'altra cucchiaiata viene infilata in bocca, troppo buono. [Chk On][Portaoggetti: fuda e inchiostri speciali]

11:42 Shizuka:
  [Centro - Locale] Tutte quelle frasi ad alta voce portano inevitabilmente alla consapevolezza che lui si senta diverso, tanto da dirlo ad alta voce, rivelando però qualcosa di nuovo. Gli occhietti vengono sgranati, non pensava che lui volesse ancora vere contatto con colui che lo ha abbandonato dalla nascita, eppure ecco quel cambiamento, quella variazione. << Se questo ti può aiutare ad andare avanti più serenamente voglio aiutarti. >> La decisione nel tono è totale, la via può essere pericolosa ma in ogni caso lei sarà lì a proteggerlo. << Poi potremmo essere una famiglia ancora più completa magari! >> Gli sorride, sottolineando l'aspetto positivo di quella scelta, il fatto di ritrovare qualcuno che magari per cause di forza maggiore si è dovuto allontanare dal tutto. A quell'affermazione ironica ottinee risposta in tono simile, che la costringe a diventare nuovamente viola: << Mio! >> Richiamato, come se avesse detto qualcosa di totalmente sconveniente nuovamente. Il tutto però viene addolcito dal fatto che voglia coinvolgerla in qualcosa che non hanno mai fatto insieme: << Non ci ho mai provato sinceramete... sarò una frana ti avviso! >> Insomma i videogiochi non sono esattamente una cosa che ha frequentato molto, non ne hanno mai avuti in casa Kokketsu. Però qualcosa di più importante viene proposto, una collaborazione a livello lavorativo per migliorarsi, per raggiungere un nuovo livello di conoscenza medica insieme. Questo forse è più interessante agli occhi blu della rossa che non il videogioco: << Grazie! Recupererò magari qualche libro di chimica spicciola allora, serve per la genetica? >> Non capisce granchè, ma la testolina le dice che sia abbastanza importante capire i processi di base per sfornare qualcosa di complesso. Eppure il tutto non si esaurisce lì, lui ha qualcos altro da proporre, da affrontare. La cioccolata li distrae un poco, e se prima si era un poco preoccupata ora può affrontare quel nuovo argomento in maniera più serena grazie a quel caldo dolce che continua a gustarsi: << Strano? >> Chissà a cosa si riferisce il bianco, ormai di cose strane la chunin ne ha viste fin troppe. [Chakra ON]

12:01 Kan:
  [Locale] Pesante il sospiro da parte del bianco, quello che sta tirando in ballo è difficile da realizzare, non sa nemmeno in che modo avrebbe reagito a ciò. Nonostante i buoni propositi, tutto può sfumare in un suo atto sconsiderato, qualcosa che l'avrebbe inevitabilmente segnato per l'eternità; non è mai stato un tipo violento, sia fisicamente che a parole eppure tutto potrebbe prendere una piega decisamente inconsueta <Mia, non ho mai preso in considerazione di farlo senza di te> come potrebbe? Lei è parte integrante della sua vita, coinvolgerla in qualcosa del genere è il minimo, renderla partecipe di ciò che concerne la di lui famiglia passata <Non lo so, non è una situazione facile da gestire. Quello che ha fatto è imperdonabile ma voglio sapere le motivazioni, cosa l'hanno spinto ad abbandonarla, ad abbandonarci> i desideri leciti di un figlio, le pretese di chi vuol sapere la verità e non avrebbe accettato un no come risposta. Resta davvero stranito dalla di lei reazione, per una volta che in una frase non vi è malizia ne doppi sensi, ella arrossisce richiamandolo all'ordine. Schiude le labbra sorpreso, preso alla sprovvista tanto da guardarsi intorno <Che c'è? Non ho mica detto di strofinarti su di me> ripensa a ciò che sta dicendo e la prospettiva non gli dispiace affatto, abbastanza da far volare le fantasie <Anzi no, fallo> strofinarsi, insomma, poco pudico quanto si tratta di lei ma non può farne a meno. Annuisce, decisamente felice del suo accettare di partecipare a quel gioco con lui, passare tempo insieme e magari farla appassionare <Un paio di partite e diventerai bravissima, hai me come insegnante dopotutto> un vanto di poco conto in un campo di basso rilievo ma non è quello che attira le attenzioni altrui quanto la prospettiva di aiutarlo nel suo studio di genetica <Più che chimica, serve la biologia, per quello che intendo studiare io. La chimica può essere applicata ma per ora non m'interessa> onesto, quello è un campo più incline a Rasetsu rispetto a lui. Non gli dispiace ma è troppo presto per inserire una nuova materia nell'insieme. Annuisce per l'ennesima volta prendendosi un altro cucchiaio di cioccolata <Mi sento costantemente in colpa per la morte di Kushina, non riesco a togliermela> l'ammette per l'ennesima volta <E non riesco a non pensare al potere che ha l'Ochaya di controllare ogni cosa e io voglio quello, voglio fare quello ma diversamente> inspira ed espira <Pensavo servisse la forza, la cattiveria per poter mantenere una sorta di pace ma, oramai non ci credo più. Voglio creare qualcosa di simile all'Ochaya, un posto di copertura e tirare su un'organizzazione il cui compito è proteggere le strade, i vicoli, le periferie di Kagegakure ed impedire che qualcuno abbia lo stesso destino di Kushina> un piano molto ampio ed estremamente difficile da realizzare. [Chk On][Portaoggetti: fuda e inchiostri speciali]

19:13 Shizuka:
  [Centro - Locale] Le manine per un attimo si allontanano dal cibo, allungandosi verso quelle dell'altro e stringedole con dolcezza: << Troveremo tuo padre e cercheremo di capire i motivi, tutti un pezzo alla volta. >> Un sostegno quindi per il fidanzato che sembra averci rimuginato su per parecchio tempo e che non vuole essere lasciato solo, cosa che comunque non sarebbe mai successa. Quella manina che si era allungata dopo quelle battute viene portata di fronte negando il tutto, con il colore che diventa sempre maggiore su quel faccino: << Mio! Smettila! >> Insomma è stata lei a interpretare il tutto in maniera più spinta di quell oche servisse, forse davvero è il caso di far pace con se stessa in questo senso, ma perderebbe forse parte del suo essere. Comunque per quello studio insieme sembra che il bianco sia più interessato alla biologia che non alla chimica, quindi su quel versante lei probabilmente può aiutarlo molto di più ma non imparare granchè. Ma anche quell'argomento viene lasciato da parte in favore del successivo, che si sembra strano ma porta a un risvolto inaspettato. << Lo hai detto anche tu a me. In una missione, può succedere che vi siano delle perdite, ma non per questo devi sobbarcartene la colpa. >> La loro situazione era diversa, sotto vari aspetti, eppure quel dubbio riguardo all'Ochaya lo attanaglia, non gli da tregua. Tuttavia vuole creare qualcosa di positivo, una istituzione nuova, non diventare il capo della malavita. Gli occhi blu si illuminano a quel nuovo progetto, quel nuovo pensiero decisamente più brillante: << Beh Mio allora puoi iniziare aiutando noi! >> Ora sembra su di giri, non ha ancora parlato dettagliatamente a lui del piano che stanno mettendo insieme lei e Tenjiro. << Praticamente con Tenjiro Hyuga stiamo cercando di allestire un ponte di aiuti per i quartieri poveri di Kiri! Però lui ha in mente qualcosa di molto più elaborato infatti vuole coinvolgere anche i piani alti del consiglio di Kagegakure! Dovresti proprio parlare con lui! >> Insomma chi meglio del medico può dargli un buono spunto da dove partire? Se vuole gestire quel malloppo di cose ed esserne a capo nel lungo termine forse può togliere un peso al suo nonnino! [Chakra ON]

19:34 Kan:
  [Locale] Allunga nuovamente il braccio per intrecciare le dita con quelle altrui, un piccolo contatto ma significativo, gratificante per il bianco, una cosa da non sottovalutare ma Shizuka è comunque fatta così, disposta ad aiutare tutti divenendo indispensabile una volta entrata nella vita di qualcuno <Un pezzo alla volta e per prima cosa, dobbiamo scoprire se è ancora vivo. I miei nonni mi diedero solamente il suo nome senza dirmi dove, secondo loro, fosse andato, la sua provenienza o villaggio di nascita> in pratica di quel genitore non sa nulla, una ricerca completamente alla cieca. Iniziare da un villaggio specifico potrebbe essere includente ma l'unico su cui può far riferimento è proprio Konoha d'altronde. Le battute spinte non si sprecano ma sono sempre presenti con la rossa intenta a divenire un piccolo peperone violaceo. Divertito a quella visione, quel suo modo di comportarsi così ingenuo, infantile sotto tanti aspetti e nonostante questo, ha da sempre dimostrato di possedere una maturità degna di nota, a volte superiore a quella del bianco; ridacchia divertito <Perchè? Non è colpa mia se non riesco a resisterti> occhiolino veloce, non ha mai dimostrato di volere qualcun'altra, vivendo il tutto come il primo giorno, provando le medesime emozioni. Incredibile come dopo tutto quel tempo non sia scemato nulla, anche solo affievolito, la vede e la guarda con i medesimi occhi sognanti di più di un anno prima. Tutto ciò viene messo da parte in favore di un argomento al quanto strano, mai venuto fuori prima d'ora ma segno di una profonda riflessione, un dibattito interiore su chi è veramente adesso Kan Sumi <Quella volta non era una missione, era più un compito che ci eravamo affidati per senso di giustizia> nessuno gliel'ha ordinato, nessuno gliel'ha imposto, si tratta solamente di una loro presa di posizione <Lo so ma non riesco a smettere di pensare che se avessi agito diversamente, lei adesso sarebbe ancora viva e non riesco a smettere di pensare che se ci fosse stato qualcuno tra quelle strade, avrebbe impedito il nostro attacco> la destra si stringe intorno al cucchiaino con la misera forza a disposizione. Stringe l'oggetto sbiancando le nocche mentre espone la propria idea, notando l'illuminarsi dei di lei occhi, restando stupito ad un primo acchito <Noi?> inarca il sopracciglio non capendo, non riuscendo a comprendere a cosa si riferisca e poi ecco l'arcano mistero. Ascolta in silenzio, attentamente mentre riflette su quel nome, già udito in passato, forse dalla stessa Shizuka <Prima di tutto, chi è Tenjiro Hyuga?> chiedendo conferma in maniera indiretta ma in quel malloppo di informazioni gli interessa sapere chi è costui <E poi...uhm, si, potrebbe essere un inizio. Partire da Kiri ed estendersi, temo solo che verrei accreditato come vigilante se riuscissi davvero a fare una cosa del genere> la legge non vede di buon occhio chi agisce all'infuori di essa. [Chk On][Portaoggetti: fuda e inchiostri speciali]

20:16 Shizuka:
  [Centro - Locale] Lui non ha molte informazioni però ha un nome: << Potremmo cercare nel database dell'ospedale no? Se mai ne avesse avuto bisogno sicuramente sarà registrato e ci sarà l'indirizzo delal sua abitazione! >> Così come puntavano a fare per i figli di Mekura ora ripropone il piano per trovare suo padre, alla fine loro possono accedere a quelle informazioni senza violare chissà quale legge. Inutile dire che dopo tutto quel trambusto le guance si gonfiano, non dando risposta all'ultima affermazione ironica dell'altro, spostando lo sguardo per qualche istante e lasciando che il tutto si concluda lì, con lei ancora violetta sul viso. Tornano quindi gli argomenti più seri, le cose importanti che possono svoltare una vita. << Quindi siccome non puoi cambiare il passato per lo meno vuoi renderle giustizia nel futuro? Mi sembra un ottimo proposito Mio! >> Ed è da lì che parte la gioia della ragazza nel poterlo coinvolgere in quel progetto che per ora sembra qualcosa di prettamente umanitario. Però il bianco sembra titubante, non ama quel noi e vuole chiarire chi siano i soggetti in gioco. << Tenjiro è un mio collega! E' un omone grande e grosso ma molto buono. E' bravissimo a trattare coi bambini! E poi ha un'esperienza invidiabile. >> E' chiaro come quell'uomo di cui parla sia una figura decisamente importante e degna della fiducia della rossa, che gli affiderebbe letteralmente la sua vita. << Non so cosa tu intenda con vigilante, ma la fai suonare come una cosa brutta... >> Non ha capito perchè sembri qualcosa di male, però torna con le mani sulla cioccolata, continuando a berne con passione. [Chakra ON]

20:54 Kan:
  [Locale] Non ha tutti i torti la ragazza quando parla dell'ospedale, non ci ha pensato ma cosa potrebbe mai trovare con solo un nome? In Kagegakure ci possono essere migliaia di persone con quel nome, cercarle una per una può risultare estenuante <Probabile ma io ho un nome e basta, non un cognome, non una famiglia, niente, solo un nome> rendendo le cose ampiamente più difficili di quanto già non siano. Glissa sul rossore altrui passando avanti, regalandole solo l'ennesimo sorriso divertito ma nulla di più preferendo concentrarsi su altro, sul futuro di quello che ha in mente di fare e portare a termine. Annuisce, ha colto esattamente il punto a cui vuole arrivare <Si, è così Mia. Posso evitare che il futuro di molte altre persone sia come il suo> un destino fatto di felicità invece che di morte. Sotto un certo aspetto è una rivalsa anche verso se stesso, impedire ad altri di soffrire come ha sofferto lui nell'apprendere della di lei morte. E' vero, grazie a quell'evento la relazione con Shizuka è nata ma ciò non toglie che ella oramai non ci sia più creando un vuoto nell'animo del bianco, quasi incolmabile se non fosse per la presenza dell'altra. Passano oltre, su qualcosa in grado di renderla felice e li si concentra su quel Noi da lei pronunciato; una domanda che porta con se un pizzico di gelosia, perchè, condividerla, non è mai stato nei piani del Sumi. Ode la spiegazione in silenzio, nota la stima di lei tramite la descrizione della figura dello Hyuga, annuisce chinando appena il capo <Capisco, è il tuo sensei?> da quanto sente, tutto porta a quel ruolo da parte dell'uomo, un insegnante medico ma poi ecco quel commento sulla questione del vigilante <Un vigilante è qualcuno che agisce al di fuori della legge, solitamente cercando di fare del bene ma agli occhi del mondo, nonostante aiutino, vengono additati come fuorilegge dando loro la caccia al pari dei criminali> spiegazione breve ma concisa di quel termine utilizzato <In pratica arrivano dopo la legge non può o non vuole arrivare> in conclusione si tratta di questo, di qualcuno dotato della volontà di andare oltre la legge per fare ciò che è giusto e necessario <Ma si tratta solamente di una ipotesi alla fine>. [Chk On][Portaoggetti: fuda e inchiostri speciali]

13:55 Shizuka:
  [Centro di Kagegakure - Locale] << Oh... allora no... >> Insomma aveva inteso che avesse anche un cognome, ma evidentemente non è così quindi quel trucco non può essere utilizzato in maniera utile questa volta. Si rabbuia brevemente, dovendo ricominciare da capo con le idee per poterlo aiutare. Ma il tutto non dura molto dato che gli argomenti cambiano, si susseguono naturalmente andando a parare su qualcosa di più concreto e semplice da portare avanti, perchè da realizzare passo per passo. << Il tuo è un pensiero che ti fa onore! >> Commenta ovviamente riferendosi alla scelta di cambiare le cose per il prossimo, una scelta che l'egoista Sumi di una volta non avrebbe mai fatto. La gelosia che lo contraddistingue si manifesta in un attimo ma lei sembra parlarne con così tanta serenità che forse non durerà poi molto. << Beh no, veramente lui ha iniziato la cariera medica dopo di me. Quindi tecnicamente sono io la sua sensei, anche se lui è più grande e secondo me ha già appreso tutto quello che poteva da me! >> Non pensa di poter insegnare al suo nonnino qualcosa effettivamente, lui dalla sua ha anche il vantaggio oculare che non è così banale. Segue poi la spiegazione di quel termine sconosciuto, che lo raffigura come un novello Robin Hood in sostanza, eppure lei non sembra preoccupata di questa eventualità. << Ma Ten vuole fare tutto secondo le regole, infatti mi ha chiesto aiuto per scrivere ai vari Kage, ma prima abbiamo raccolto le adesioni da parte dei vari medici fra Konoha e Kusa. >> Insomma hanno fatto già un gran bel lavoro. << Vedrai che se ne parli con lui troverete sicuramente un modo per aiutarvi l'un l'altro. E' lui che si occupa della noiosa burocrazia, sai che io non amo troppo la politica. >> Insomma ha rifilato allo Hyuga la parte noiosa delle scartofie, lei vuole solo aiutare le persone nulla più. [Chakra ON]

14:08 Kan:
  [Locale] Capo chino nell'avvedersi dell'altrui delusione, purtroppo ha solo quello in mano, non molto, anzi, quasi niente si può dire, ergo il lavoro da fare risulta più lungo del previsto. Quella geniale mente pensa e riflette su dove poter andare a parare, cerca una via di fuga, un modo <E se chiedessi al mio clan?> riflettendo sovviene quell'ipotesi <Pensavo, nonni Sumi, madre Sumi ed un solo estraneo, qualcuno di loro dovrà pur averlo incontrato e conosciuto, anche perchè mia madre era diciamo devota al clan> un'idea non completamente da buttare la sua oltre ad essere l'unico appiglio a cui far riferimento. Deve riallacciare i rapporti con il clan in maniera definitiva, capire perchè il capo clan non ha neanche risposto a quel messaggio mandato tempo addietro con l'intento di andar a convivere con la ragazza. Tante le domande da fare, tanti i passi da compiere ma mentre tutto questo viene pensato, un complimento sopraggiunge da parte della chunin. Solleva le dorate iridi, labbra schiuse, pupille leggermente dilatate ed un leggero sorriso a manifestarsi su quel viso visibilmente contento <Grazie> deglutendo. L'onore è qualcosa che non ha mai provato chissà quanto, il bianco di un tempo non avrebbe fatto nulla per gli altri, anzi, avrebbe pensato solo e solamente a se stesso, al proprio benessere ma più il contatto con la rossa continua, più il cambiamento imperversa. Lentamente la gelosia viene meno man mano che parla di questo Hyuga, una figura a contatto con lei sul posto di lavoro <Un allievo provetto devo dire ma mi fido di te, perciò se dici che va bene> la fiducia che ripone in lei è totale, l'unica persona su quella terra in grado di goderne in quella maniera eppure il discorso non cessa, anzi, continua, perdura con ulteriori spiegazioni <Si, parlandone possiamo venire a capo della cosa e trovare una collaborazione ma la vedo dura agire secondo le regole, in parte almeno> lasciandosi andare ad una leggera risatina divertita <Lo so, la mia rospetta ama il lavoro sul campo> quel nomignolo pregno di affetto torna a farsi vivo per l'ennesimo volta <Ci pensi tu a metterci in contatto o mi passi il suo numero e me la vedo io? Sempre se ha un numero...puoi darmi i suoi turni in ospedale e mi presento li> vaglia varie ipotesi, forse il numero è un po' troppo per un primo incontro. [Chk On][Portaoggetti: fuda e inchiostri speciali]

14:37 Shizuka:
  [Centro - Locale] Lo sguardo si volge a lui, con quella proposta che trova strano non sia ancora stata vagliata. << Beh pensavo avessi già chiesto riguardo a tuo padre. In fondo tu sei sempre stato molto fedele ai principi del tuo Clan no? >> Pensava che nonostante vivesse fuori dal quartiere interagisse con loro, quanto meno un minimo, perchè in effetti vivesse fuori dal quartiere con i suoi nonni non l'ha mai capito ma in effetti non ne hanno mai parlato abbondantemente. Quel discorso cambia, in favore di qualcosa di più positivo, qualcosa di migliore che mostra un nuovo volto del bianco, qualcosa di innovativo e lontano dal passato. Quell'altruismo, quella voglia di positività la sta raccogliendo a manciate dalla Kokketsu, imparando a vivere in maniera diversa. << Non devi mica ringraziare. E' un dato di fatto! >> Gli sorride dolcemente, lasciando che ora sia semplicemente la gelosia a fare da padrona. Però poco alla votla lui sembra accettare un po' meglio la presenza di quella figura, che non conosce minimamente e che ora dovrà incontrare. << Se non vuoi agire secondo le regole penso che non avrai mai l'appoggio di Tenjiro e tanto meno il mio riguardo al nostro progetto. >> E' stoica questa volta, si è fatto serio persino il faccino. << Noi stiamo lottando per un futuro migliore per la gente, non vogliamo che ci sia qualche illecito dietro. >> Non si scherza con la salute altrui, con la salvaguardia delle persone, è un concetto che lo Hyuga ha fatto chiaro per se stesso quando ne hanno parlato ma che è sacrosanto anche per la rossa. << Per trovarlo secondo me ti basterà andare in ospedale a chiedere quando hai del tempo libero. Passo lì gran parte del suo tempo, altrimenti puoi scrivergli una lettera e spedirla al Dojo Hyuga. La riceverà sicuro! >> Insomma metodi anticonvenzionali, il numero di telefono nemmeno lo ha, se non fosse quello del suo ufficio e quindi inutile se non si trova lì. [Chakra ON]

14:58 Kan:
  [Locale] Scuote il capo <Non mi sono mai informato sui miei genitori, tanto meno su mio padre. Per me loro erano il passato, niente di importante, di conseguenza non so nulla> inspira ed espira continuamente, in maniera profonda <Certo, a modo mio ma certo, in fondo i Sumi vogliono da sempre la libertà, i modi in cui essa viene portata non sono importanti> umetta le labbra con un movimento veloce della lingua, giusto per renderle meno fastidiose. Sospira mentre prende un nuovo cucchiaio di quella cioccolata calda, una bella porzione in grado di soddisfarlo pienamente tanto da portare quegli occhi ad illuminarsi <Mi devo far dare la ricetta, voglio provarci a casa> quel posto lo sta decisamente conquistando, tanto da portarlo a parlare con la bocca piena, un pizzico di dignità vola via in quel momento ma è quando replica quel complimento che le gote divengono appena più rosse, che sia lei a dirglielo porta in lui ancor più piacere, una fierezza non indifferente. Non dice nient'altro ma lo sta vedendo da solo di come sia cambiato, probabilmente lo è troppo ma non gli interessa, la vita lo sta portando verso altri lidi decisamente più interessanti e consoni. Sgrana le dorate iridi nel vedere quel faccino divenire serioso, preso alla sprovvista ma neanche più di tanto, la conosce, sa com'è fatta. Annuisce con un lento moto del capo sollevandosi dalla poltroncina per aggirare il tavolo, portarsi alle spalle di lei; le braccia cercando di arrivarle al di sopra delle spalle in un tenero abbraccio mentre il viso è avvicinato a quello altrui <E va bene, agiremo secondo le regole> sussurrando al di lei orecchio, dolcemente per poi lasciarle un bacio veloce sulla guancia senza discostarsi più di tanto, anzi, ricercando brevemente le labbra per lasciane uno anche li <Una lettera?> rimettendosi in piedi aggirandola e mettendosi al di lei fianco <Usano ancora le lettere tra gli Hyuga? Mi presenterò in ospedale tra una pausa e l'altra, sperando i beccarlo> sconcertato da quella notizia, al giorno d'oggi in cui la tecnologia la fa da padrone, sapere che qualcuno utilizza ancora la carta per scriversi è al quanto curioso <Tenjiro Hyuga, eh? Devo ricordarmelo> concludendo infine, i modi vi sono ma andare li di persona è, probabilmente, la cosa migliore. [Chk On][Portaoggetti: fuda e inchiostri speciali]

15:36 Shizuka:
  [Centro - Locale] Insomma non si è mai interessato in maniera così diretto a quello che lo aveva lasciato indietro, in fondo non è nemmeno così incomprensibile come scelta. Ma forse anche la sua maturazione l'ha portato a desiderare di più. << Beh mi sembra una buona partenza allora! >> Gli sorride, sembra per ora l'unica strada percorribile ma non così sbagliata. Lui nel frattempo si perde in quella cioccolata, divenendo un poco più bambino, traendo piacere dalle cose semplici e dolci. << Farla a casa sarebbe bello eh! Ma anche uscire non è male! >> A lei piace andare in giro, vedere, provare e conoscere cose e persone nuove, l'interazione con il mondo è fondamentale per crescere e migliorarsi. Lo vede arrossire, ma non commenta, è giusto che si senta fiero di se stesso, che si senta in grado di procedere su quella strada che è sicuramente più affine al pensiero della chunin. Lo vede alzarsi, passarle alle spalle, abbracciarla e rubarle un bacio sulla guancia e uno sulle labbra quando il capino viene volto in sua direzione. << Guarda che non è un favore che fai a me! Devi smetterla di pensare che si possa risolvere tutto con dei sotterfugi! >> Le guanciotte si gonfiano, come se volesse lamentarsi di quel pensiero strano, che lei non farebbe mai. E' poi però il fatto che si parli di lettere che stupisce il Sumi in maniera totale. << Si diciamo che Ten non è molto ferrato sulla tecnologia, peggio di Furaya. >> Insomma un vero disastro, e la cosa la fa sorridere, in maniera bonaria. << Buona fortuna! Nel caso dovessi beccarlo ti scrivo io! >> Un aiuto insomma in quella ricerca del buon Hyuga. La cioccolata è quasi finita ma ce n'è abbastanza per qualche chiacchiera in più. << Abbiamo sempre un sacco di cose da fare eh? >> Domanda retorica quella che pone mentre si gusta la cioccolata. << Non vedo l'ora di partire! >> Gli rifila un sorriso, per poi ricominciare forse a chiacchierare di altro, scambiandosi notizie e fantasie, come la più normale delle coppiette. [Chakra ON][//END]

15:52 Kan:
  [Locale] Annuisce al dire altrui, lento il moto del capo del Sumi <Si e da li possiamo capire come muoverci> e capire dove quella storia possa effettivamente portarlo. Intanto mangia quella cioccolata con voglia e gusto, cucchiaiate intere mentre si gode quella pietanza quasi del tutto finita <Già e a proposito di uscire, sto organizzando un weekend che parte da venerdì e finisce domenica sera, solo per noi due> ma in cosa consista effettivamente questo suo mistico piano non lo dice, mantiene il segreto in merito alla questione, una sorpresa da rivelare al momento più adatto. Il tempo che passano insieme è sempre poco nonostante convivano, è il momento di recuperare, di fare qualcosa di diverso capace di unirli, qualcosa da condividere. Si alza, la bacia un paio di volte abbracciandola per poi notare quelle guanciotte gonfiarsi, il solito broncio <Non li definirei sotterfugi quanto più vie alternative. Un po' come dire, nella strada principale c'è traffico, prendiamo una deviazione, non commetto reati> si, nella sua testa tutto quanto è lecito. Nonostante il cambiamento, determinate cose restano, determinati desideri non svaniscono, se accadesse, non sarebbe più se stesso, al contrario, diverrebbe un'altra persona. Permane al fianco del tavolo, in piedi per qualche altro secondo prima di sedersi nuovamente difronte alla rossa <Si ma le lettere? L'ultima lettera che ho mandato è stato ai tempi dell'accademia a una mia compagna di classe per dirle che mi piaceva. Avevo 9 anni> quindi più di dieci anni fa, una confessione mai fatta prima ma si tratta di infatuazioni bambinesche, prive di chissà quale importanza. Sorride annuendo di nuovo, prendendo una cucchiaiata ulteriore di cioccolata calda <Già ma sai una cosa? Fin quando tutte queste cose le faccio con te, non mi pesa> ulteriore tempo passato insieme. Le dorate ricercano le azzurre iridi di lei, si immergono in esse sentendo il cuoricino sciogliersi <Anche io!> ricambiando e continuando a parlare, chiacchiere come una coppietta capace di viversi il momento. [END]

Come una normale coppietta, Kan e Shizuka escono per fare un giro a braccetto ma piovendo si ritirano in un locale prendendo una cioccolata calda. Qui cominciano a parlare di lei, di quello che è successo con le farfalle per poi passare al Sumi ed ai nuovi propositi del bianco. Entrambi avvertono un marcato cambiamento nel ragazzo il quale piano piano abbraccia sempre di più questa sua nuova condizione.