Farfalle e Capre
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Giocata del 06/11/2022 dalle 15:40 alle 19:25 nella chat "Bazaar"
[Baazar] Da molto invero che non mette piede in quella terra, forse perchè le è troppo lontano, o ancora meglio perchè è una terra così diversa dalla propria da sentirsene completamente distaccata. Un villaggio che si fonda sul caldo, sul sole perenne - per fortuna loro che c'è il sole anche oggi - sull'afosità delle giornate, ed il proprio, il villaggio dell'eterna pioggia che galleggia in grattacieli sul pelo dell'acqua, non ci possono essere terre tanto distanti. E per questa differenza può trovare meraviglioso però il camminare tra le tende di quel che pare un vero e proprio mercato. Non avrà problemi a scivolare tra le genti intenti a terminare le proprie spese e contrattazioni, tentando di non perdersi nulla, dai colori ai profumi, a ciò che non conosce di una terra che le è sempre stata troppo lontana da raggiungere. Indossa uno dei kimono di meravigliosa fattura, di un tessuto spesso adatto alle temperature più fredde che l'inverno sta portando su quelle loro montagne. La stoffa scende perfetta sul corpo maturo e prosperoso dell'Ishiba, una stoffa di un azzurro intenso ma freddo, come fosse argento stesso, che si intensifica sui bordi delle lunghe maniche larghe e sulla fine della gonna, in un intenso blu notte. Una palette di colori freddi , intrecciati tra loro da piccole decorazioni di fili argentei, che mostrano figure nascoste a coloro che non sapranno guardare, ma si tratta di tigri e farfalle che paiono combattere tra loro. La scollatura permane profonda, trattenuta dalla fascia scura legata alla vita che stringe il tutto, e muore la veste in una gonna ritta poco sotto i glutei. Sulla schiena svetta il simbolo del proprio clan in tutto il suo pallido candore. Un netto contrasto con il rosso violento della chioma selvaggia, sangue relegato alla coda alta sul capo, che danza come fossero fiamme ad ogni passo. Sul fianco sinistro, legata alla fascia che la stringe, vi è una katana dai magnifici intarsi esterni, la lama nascosta danza ad ogni passo, i tacchi bassi che nemmeno fanno rumore quest'oggi, probabilmente grazie all'eterna sabbia presente. Le azzurre fendono i dintorni, alla ricerca di qualcosa che possa attirare l'attenzione, la propria curiosità. [chakra on][equip : katana]15:57
Utente anonimo:
[Baazar-Banco dei Datteri] Come consuetudine sta aiutando Amir a spolverare i datteri, non ha mai capito perchè il suo mentore trovi rilassante questa seconda attività ma siee ad uno sgabellino scambiando le poche necessarie parole mentre i datteri vengono ripuliti uno ad uno su un panno e messi in un cestino di vimini. <Non ho studiato il diametro, sono stata interrotta, potresti provare a essere più specifico nei rotoli Amir-Sama> Una confidenza rispettosa la sua, Amir ha almeno cinquant'anni, eppure sembra esservi una nota non solo di rispetto ma di amicizia nel tono colloquiale relegato ad una freddezza arida, priva di enfasi nella sillabazione. Indossa un pantalone azzurro chiaro, un tessuto elasticizzato di jeans skinny sulle gambe magre che ne fa apparire la figura ancor più snella ma che tutto sommato sembra giovanile, alla cinta è attaccato il suo portaoggetti dove tiene un fuda con tronchetto, due fuda vuoti, due tonici curativi e due di recupero del chackra, l'auricolare spento e privo di sintonizzazione ed il suo Ninjaphone. I piedi sono avvolti in scarpe da outdoor grigie con decorazioni verde fluo a lacci e lati. Superiormente un maglione blu di lana e cotone, largo in vita appena ristretto sulle terminazioni e con tre bottoni oro per spalla. Apparirebbe comunque disarmata non fosse per la giara che ne ricopre interamente la schiena allungandosi quasi fino al di sotto dei glutei e ne inspessisce la figura per larghezza come una compagna silenziosa. Eppure non ha peso per lei la presenza di Sunodeki, quasi fosse mera estensione del suo animo o delle sue carni; essa appare come una clessidra in vetro ambrato, traspare sul cumulo di sabbia disposto a superare la metà inferiore ormai che si mostra in quel momento quieta. I biondi e corti capelli sono scarmigliati intorno al viso emaciato che emerge ancor più chiaro contro le vesti interrotte dalla sola nota di colore smeraldo della fascia che trattiene Sunodeki, e magro come tutta la sua figura, nessun orpello se non il coprifronte portato al collo con il simbolo di Suna esposto a mò di collare che non viene celato su quella sagoma apparentemente infantile. è raro che dai datteri gli occhi dalle note di miele si spostino sui passanti, anche perchè vendendo palesemente solo datteri sono pochi a fermarsi e comunque non è suo lavoro parlarci ma di Amir, lei h il solo metodico compito di bearsi dell'abitudine dei gesti e del tempo, un culto il suo persino educativo, il tempo è un dono rilassante per qualsiasi lavoro, ad interrompere quella pratica meditativa è una chioma rossa, non perchè ami le rosse ma perchè la figura di Sango che passa tra i banchi la riconosce palesemente, tanto più che recentemente le è stata portata alla memoria. <Signora Sango?> Cerca di attirare la sua attenzione sollevando appena il tono ma è solo dopo che accosta il panno sul sacco di iuta dei datteri. <Amir-Sama, vi chiedo scusa, devo congedarmi per oggi.> Quel tu colloquiale davanti ad altri termina, è qualcosa di intimo, qualcosa di loro evidentemente ma non così urgente da non portarla ad alzarsi in piedi solo che...perchè Sango ne attira tanto l'attenzione? {Chk ON} [Baazar] Infarto. Si, è sull'orlo di un infarto e probabilmente di scoppiare completamente, perchè sente richiamarsi e questo non è un problema, ma è il prefisso con cui viene chiamata < signora > ripete con sguardo vitreo, dentro di sè probabilmente qualcuno avrebbe già trovato la morte immediata ma è così sotto shock che ci mette un pochino a capire che deve girarsi, dopotutto ha fermato il passo per cercare di capire chi abbia osato tanto.. e per fortuna che trova una ragazza, fosse stato un maschio avrebbe estratto la spada, infatti la sinistra s'era già posizionata , il pollice che spinge l'elsa verso l'alto per liberare la lama, ma si ferma, controlla quel gesto, rilassando i muscoli e le spalle. Melodrammatica, al suo solito < solo Sango va benissimo > se tra il signora e il nome diretto deve scegliere, la scelta è facile. Sbatte le ciglia cercando di mandare giù l'amaro boccone di un tasto decisamente dolente per una come lei, per osservare infine davvero bene la giovane dai capelli biondi e scompigliati, dagli occhi intensi e dal corpo avvolto in quelle vesti particolari e un troppo fuori dalle proprie corde < Oh buon pomeriggio.. Kore? > cerca di ricordare il nome , dopotutto si son viste una singola volta, tempo addietro e in un contesto nettamente diverso. < perdonatemi, è passato così tanto tempo che anche io faccio fatica qualche volta a ricordare i nomi > elegante, affabile, i modi e le maniere ci sono, circondate e pregne però di quell'arroganza che mostra anche solo nella postura del corpo e nella sicurezza che emana, fin troppo arrogante < vedo che oggi Suna è stata fortunata a non ricevere pioggia > chissà come fanno con la sabbia e l'acqua, si insomma, un casino anche solo poter camminare! < come mai da queste parti? > un modo per fare conversazione, seppur non ne sia del tutto veramente interessata al cosa faccia e abbia fatto, ma di certo avrebbe potuto aiutarla. Ma ancora tace, per amor dell'etichetta deve attendere. [chakra on][equip: katana]16:25
Utente anonimo:
[Baazar-Banco dei Datteri] Impegnata a salutare Amir-sama con un inclinare del capo non vede Sango metter mano alle armi, anche giustamente diciamolo, ma quando si volta e avvicina la rossa eccepisce quella correzione senza che il volto apparentemente imperturbabile muti espressione. <Sicura?> Lo chiede con fare perplesso, sembra più una questione di rispetto che di età. <Kashirama aveva detto che sei la sua sensei.> Annuisce quindi a quel nome, fatto, persino stupefacente che l'altra lo ricordi visto che per Sango è stato probabilmente un incontro fortuito mentre per lei è stato il doloroso inizio di una maledizione chiamata "La storia di come gli Uchha ti rovinano la vita" Non ha mai faticato a ricollegare nè Sango nè Kashirama a quel giorno, per il dolore tanto più che per i volti. <Va bene solo Kore...> Quando si sente dare del voi la mutua comprensione tra femmine arriva al nocciolo di quella reazione. <Scusami.> Un soffio che vien pronunciato, di comprensione appunto, ma che in lei sembra non trovare mai adito di una reazione reale. <L'ansia del tempo che passa fa parlare del tempo che fa.> Una citazione che l'accarezza quando il volto emaciato si solleva all'astro luminare citato per qualche momento. <Aiuto il mio sensei, a volte, è un modo per passare del tempo insieme> Accenna ai datteri esposti sul banchetto ma a differenza di quanto fatto con Mattyse non cerca di rivendere il prodotto. <Cercavi qualcosa di specifico? Amir-sama conosce tutti, qui.> Lei no, evidentemente, ma tarda per arrivare ad un nocciolo, il nome di Sango è del resto fin troppo fresco di memoria nella sua mente. <Non sono così informata di notizie attuali>(Attualità I) <Ma ho sentito il tuo nome di recente, i Kami hanno modi strani di metterci davanti alle conseguenze, è successo qualcosa?> Non dice chi, o in che modo, potrebbe essere stata nominata come miglior culo di Kusa o come ricercata, per come ne parla e per la mancanza atona di espressione non si comprende e la chiusura è accentuata dalle braccia che si incrociano al di sotto dei seni scarni, una postura abituale che in realtà ha tutti i parametri del linguaggio del corpo per esser poco apprezzabile {Chk ON} [Baazar] < puoi provare con Sango-san, dopotutto voi non siete una mia allieva > sospira amaramente e rabbrividisce al ricordo della sensazione che le è venuta al petto < ma non darmi della signora, mi ricordano le vecchiette di quartiere > scuote il capo, anche lei ha dovuto fare i conti con le vecchiette del "non fare casino" "non lanciare i tuoi kunai nel nostro giardino" , si insomma, tutte quelle situazioni tra vicini che si vengono a creare e che vorresti solo lanciare uno Shinra Tensei per distruggerle a livello molecolare. < Kashirama.. non lo vedo da un pò.. > quanto s'è annullata per attendere un dannato full taijutser lo sa solo lei, ma ritorna coi pensieri al presente, con quella punta d'amarezza che ne piega le labbra verso il basso, limpida nell'osservare l'altra, inconsapevole di come abbia dato in qualche modo inizia ad un dolore che le viene taciuto. Scosta lo sguardo verso il Sensei altrui, verso i datteri e la bancarella che offre quelle cose così strane ai suoi occhi da avere quasi il desiderio di mangiarle, ma trattiene le dita in favore della Sabaku < stavo cercando tutto , e stavo cercando niente > non ha un vero e proprio obiettivo, semplicemente va avanti, ogni tanto si ferma ad assaggiar qualcosa per poi riprendere il cammino < se volete accompagnarmi potremmo trovare insieme qualcosa che possa attrarre la mia attenzione > un vero e proprio invito a seguirla, dato che la rossa non si fermerà a lungo in quel preciso punto, cominciando a camminare, si, ma nemmeno si perde quelle parole che spezzano l'inizio di quel cammino piantando le scarpette contro la sabbia sotto, voltandosi lentamente, un sorriso le si apre in volto nel guardarla < dipende a cosa vi riferite, Kore > la richiama col suo nome, curiosa di sapere dove voglia andare a parare < si dicono molte cose su di me, ma se tra queste c'è del vero o del falso è tutto da vedere > potrebbe aver sentito della quasi morte davanti a tutti per mano della Shinsengumi, oppure il fatto che ne abbia fatto parte a sua volta poco dopo < chiedetemi dunque, mi fa piacere che si parli ancora di me > accresce enormemente il proprio ego, che si parli nel bene o nel male, l'importante è che il proprio nome non scompaia nel dimenticatoio , tutt'altro. [chakra on][equip: katana]16:48
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[Baazar-Banco dei Datteri] Le spiegazioni di Sango giungono dopo esser state comprese. <Nemmeno io sono una ragazzina.> Pronuncia infine. <Potremmo darci del tu.> Butta lì la proposta ma lo fa con una frase in realtà assai impersonale, sollevando le spalle alla questione di Kashirama, su essa infatti taglia corto con il silenzio. A quanto pare Sango non ha un'idea precisa di quel che voleva, ha più un certo languorino ma nessun ambrogio che l'accompagni con una piramide di rocher per soffisfarlo, il che è un peccato perchè sarebbe certamente qualcosa di memorabile da vedere. <Mh- certo.> Si limita a dire sull'accompagnarla seppur gli occhi vaghino tra le persone e sembri accennare alla direzione meno affollata del baazar. Notabile come appena inizieranno a camminare lei comunque ascolta Sango ma i sensi sembrano sempre allertati e costantemente attenti ad evitare contatti fortuiti con qualsivoglia passante. <In che senso ancora?> Chiede sollevando gli occhi all'altra solo qualche momento prima che le sia fatta una domanda tanto diretta. <Non saprei in realtà, una persona a me molto intima mi ha chiesto se so come sei fatta.> E con molto intima sembra stia imponendo una qualche scelta, qualcosa di incrollabile nella fedeltà della Sabaku, erede di un sangue canidae ed affezionato. <Non mi ha detto perchè, ma ti ho pensata, c'è un motivo per cui qualcuno dovrebbe cercarti?> Non sembra voler fare un'indagine, sembra più una curiosità sua, poteva benissimo chiederlo alla persona intima volendo ma evidentemente non l'ha fatto, in piena scenata forse non è stata esattamente la priorità parlare dell'altra, ora che le cose sono più o meno stabili una curiosità comunque c'è. Eppure non la guarda, fissa ed evita la gente. <Si dice che il mercante di sete evochi dei bachi, ad un prezzo altino il materiale è certamente più resistente della solita seta se ti interessa.> Realtà o leggenda poco importa, ci stanno passando davanti e annuncia l'inciucio da baazar [Baazar] L'osserva, no, non è una ragazzina seppur sia lontana dalla crescita completa, una via di mezzo in cui la colloca mentalmente < del tu sia > concede alla giovane, senza commentar oltre Kashirama e la sua scomparsa. Così come la propria, mesi in cui è stata un vero fantasma da scovare , impossibile per chiunque vederla se non all'interno di mura protette di un clan poco numeroso. Ha trovato la propria compagnia, lieta che sia una ragazza invero, seguendo l'indicazione e sgusciando tra parti meno affollate, facendo da perno al loro cammino, prima di fermarsi e porre lei stessa delle domande, curiosa di chi ancora voglia qualcosa da lei, o magari solo inveirle contro. < nel senso.. > riprende quelle parole con sempre quel sorriso sulle labbra < che già in passato sono stata cercata, da alleati o nemici cambia poco > non sembra infastidita, tutt'altro, senza perdersi il fare di quella giovane, quasi distaccato, un che di selvatico nello sguardo che le volge < ..come sono fatta .. > riflette su quella domanda < potrebbe avere un doppio significato, sapete già che aspetto ho > e quello è palese dal giorno del loro primo incontro < ma suppongo che si riferisse a qualcosa di più nascosto > si diverte in quel momento, a pensare e provare a comprendere perchè e chi sia codesta persona che vuole sapere di sè. < oh ci sono molti motivi , sono stata una mukenin dell'alleanza, qualcuno vorrebbe solitamente tentare di avere una sorta di vendetta nei miei confronti > ne parla come se stesse parlando di scegliere i vestitini per la propria piccola, senza importanza ai propri occhi < qualcuno magari mi cerca per conoscere il passato dei vecchi villaggi e degli ultimi grandi Shinobi > non entra nel merito, ma è proprio ciò che è accaduto poco prima, a soli un giorno di distanza da questo nuovo incontro ,e qui lo sguardo s'illumina di stelle < ne esistono davvero? > ci tiene alla bellezza delle proprie vesti, è sempre stata piuttosto ricca dopotutto < oh > si ferma davanti al mercante di sete, per osservare quello che combina coi bachi < vi manderò le mie sarte di clan ad osservare il vostro lavoro. Se la vostra seta è davvero così resistente come si dice, avrete dalla vostra un lavoro continuo e ben remunerato > tutti gli Ishiba son fissati con la bellezza, che in molti casi si ferma anche solo alla scelta d'una veste . [chakra on][equip: katana]17:11
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[Baazar-Banco dei Datteri] Sango non sembra protestare sul fatto che la Sabaku cerchi con evidenza di evitare le folle nel loro passo, eppure anche a quella che potrebbe essere chiaramente una battuta non ha mai steso le labbra donando accezione di comprendere la cosa. <No, credo intendesse più il tuo aspetto, Sango-san.> Non ha avuto modo di intuire altro se non che stesse cercando una persona senza sapere come era di fattezze, eppure la risposta mantiene un alone terreno, serio e pietroso, come il vento che sibila sulle sabbie senza smuovere la duna lei mantiene quell'alone in cui non si capisce il serio ed il faceto. <Come mai sei stata ricercata?> Una creatura curiosa la fennec e con un'occhiata nella breve differenza d'altezza al profilo dell'altra porge una domanda che sembra tuttavia naturale, quasi stesse chiedendo una ricetta semplice da preparare, tuttavia rallenta davanti al banco delle sete, non ha favorito ad Amir supporto ma a quanto pare ha dato affari a qualcun altro, eppure sembra seguire quello scambio con una silenziosa atavica attenzione, inquadra mentalmente le parole di una persona vanesia facendole proprie. <Sei invischiata in qualche affare con gli Uchiha?> Domanda direttamente saziando la curiosità iniziale quando il loro passo riprenderà dal banchetto del mercante. <C'erano ultimi grandi Shinobi anche tra i Sabaku? Mi piacerebbe avere delle storie...Suppongo da quello che dici tu abbia vissuto quel tempo.> Non pochi i congelati nel tempo ma raramente le capitano così favorevolmente a tiro e sembra che la fennec non ne disperda all'aere l'occasione, non del tutto. <Alcuni sono nostalgici...> Una considerazione come un'altra, forse, una leva o una porta da chiudere del tutto che vien lasciata sospesa [Baazar] La mente aveva iniziato ad elaborare qualsiasi possibilità, tranne quella più ovvia che le viene sbattuta sotto il naso in quel modo, senza emozioni < qualcuno che conosce il mio nome ma non che aspetto abbia > non sarebbe la prima volta, eppure le pare strano, lascia che il tempo si fermi in favore dell'assoluto silenzio < mi chiedo il perchè avertelo chiesto > lancia uno sguardo in tralice nella sua direzione, più interessata adesso alla faccenda, curiosità che nasce in uno sguardo felino e selvaggio < durante l'ultima grande guerra ho combattuto contro l'alleanza. Ho scelto di combattere con il villaggio del Suono > non spiegherà li le motivazioni, non le son state richieste, eppure è presto detto il motivo per cui ha avuto una taglia sopra la testa. A lei scegliere cosa pensare, se restare in compagnia d'una traditrice o meno. Dona il suo ordine al mercante con una certa frivolezza, seppur si concentri su se stessa, la ricerca interiore della propria fonte vitale. La ricerca di un lago di bellezza che individuerebbe, li ove andare a intingere il proprio chakra per cambiarlo e renderlo leggero ma tagliente. Il corpo lentamente andrebbe a dividersi sotto gli occhi dei due, finchè una piccola gru di carta non inizierà a svolazzare verso il bancone dell'uomo. Una gru di carta del colore del sangue, non v'è candore in lei per poter ricordare Konan in persona < lasciatela li, resisterà a qualsiasi cosa, ma sarà un modo per cui le sarte possano trovarvi facilmente > che possano perdersi in un villaggio tanto diverso è qualcosa di potenzialmente possibile. Fatto questo tornerebbe alla propria forma originaria, una donna in tutte le fattezze, ma quella domanda, tanto diretta, quasi la farebbero ridere di gusto, ma lo sguardo si assottiglia leggermente, l'osserva come una tigre osserva il proprio spuntino giornaliero < li ho avuti in passato > dopotutto ha appena ammesso d'aver combattuto per il Suono < come mai me lo chiedi? > diretta anche lei seppur tenti di rimanere con un tono più leggero, tutto il contrario di ciò che lo sguardo dice, come fosse pronta a cibarsene < mi dispiace, la vostra terra era così lontana che non vi ho mai messo piede in prima persona, credo che Gaara fu uno dei più grandi.. ma si parla di troppi anni fa > probabilmente così tanti che nemmeno lei era venuta al mondo < ho visto quasi tutte le terre di questo nostro mondo > perlomeno quelle abitate < e mi mancano > si, lei è una nostalgica senza dubbio. [chakra on][equip : katana][tentativo Ishibaku II][58/60]17:37
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[Baazar-Banco dei Datteri] Alla domanda intesa di Sango, seppur non espressa esplicitamente ne incontra la coda dello sguardo. <Non per qualche motivo che ti lega a me in particolare, credo.> Insomma, da come la butta, Sango sembra esser stata un nome a caso in un discorso a caso ed effettivamente a voler essere totalmente schietti è proprio così, ma non si sciorina e non ribadisce nessuno di quei concetti l'arda, si mostra più propensa all'ascolto che alla parola come suo solito. <Capisco.> Il villaggio del suono è l'unica cosa che riesce ad ora a far arricciare le labbra alla Sabaku costringendole di una nota storica, l'unica macchia di fango sulla fedina di un essere perfetto come Gaara. Shhht,so cosa pensate lo sappiamo, ma non glielo diremo. A farle muovere un passo indietro invece è vedere come l'altra si divida in due, l'immediato ribrezzo anima le sabbie nella sua giara. <Ma che caz-> Sospinge il chackra verso la propria Sunodeki che inizia a centellinare il suo tempo al contrario, la matrice della sa esistenza viene risvegliata, una conta da oggi all'ultimo battito di un cuore che è intriso nelle sabbie. Sango torna a parlarne ma gli occhi contornati di nero intra palpebrale sono sbarrati a quella novità, è palese, e nemmeno la risata soffice del'altra sembra lenire la questione. <Cos'era quello?> Non solo lei e il mercante saranno in fondo rimasti un pelo basiti dal vedere una che si splitta in due anche se pensando ad un attacco la Sabaku è probabilmente l'unica che ora ha una serpe di agitata sabbia affiorata al foro della Sunodeki che scodinzola nervosamente oltre la nuca platino. Le parole su Gaara sarebbero un balsamo per il suo animo ed effettivamente seppur l'espressione si paralizzi ad una stasi inquieta le sue sabbie rivelano, di controparte, un'emozione diversa chetandosi con lentezza. <Lo credo anch'io, ma di lui non resta nulla se non Shukaku, che ne ha condiviso mente e ricordi, spero chissà dove...> La questione degli Uchiha sembra esser momentaneamente caduta, può supporre che non sia doloroso come per lei non ha peso quei 120KG di sabbia sulla schiena ma insomma, non si vede la gente dividersi tutti i giorni. <Tutto apposto?>{Inn 2/4 63/65 |Chk ON} [Baazar] < capisco > non si impelaga nel discorso, se non ne viene fuori nulla dalle labbra della Sabaku non sarà lei ad insistere, ma nota lo screzio su quelle labbra, l'espressione che muta infine come volevasi dimostrare < non sembrate molto contenta > non se ne fa problemi, così come a mostrare la propria innata. Non è davvero un dividersi in due semplicemente, è come se il proprio corpo divenisse fatto di migliaia di fogli di carta che si agitano, dividono le vesti e tutto ciò che le sta addosso, senza mai completamente perdere la propria forma umanoide. Alcune parti delle mani, delle maniche, divengono delle farfalle di carta rosse, svolazzano senza mai andare troppo oltre, se non per l'unica che donerà al commerciante come simbolo della propria venuta, e si arrischia a sorridere per poi sparire completamente, divenendo un turbinio di farfalle rosse che volano in cerchio attorno a lei senza sfiorarla, prima di ricomparire, si, ma dietro di lei, col volto per metà umano e per metà ..altro < è la nostra essenza > sussurra tentando si sparire di nuovo < state tranquilla, non sono qui per attaccare nessuno > una volta ricomposta di nuovo al proprio posto precedente, davanti a quella bancarella per tornare completamente umana < ho conosciuto bene la vostra innata di clan > commenta a quella sabbia che ha potuto sentire , vedere anche < sono una figlia di Konan > chissà che quel nome non riaffiori in lei qualcosa in particolare, è un nome che un tempo fu molto, estremamente famoso. Lei calma, completamente padrona di sè < non mi avete risposto sulla domanda degli uchiha > commenta, i certo non si è fatta sfuggire la questione, incredibile come le venga a chiedere qualcosa di simile dopo il giorno precedente, e il sospetto nasce, celato da un vago sorriso che si stampa in faccia < di molti Shinobi del passato resta poco, alle volte solo una statua, altre volte un potere , poche volte un desiderio > sussurra < assolutamente si > molto più forte adesso nel sentire la propria innata scorrerle come linfa pregiata dentro di sè, ogni tanto perde qualche farfalla dalle vesti, ma torneranno sempre al loro posto < ti senti bene? > più curiosa di lei e della sua reazione. [chakra on][equip: katana][Ishibaku II | 57/60]17:59
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[Baazar-Banco dei Datteri] Sulle prime parole di Sango torna quando ormai è tardi per mascherare le sue reazioni. <Su Oto?> Contenta su cosa? Si dev'esser persa un pezzo, ma quando l'altra inizia a farsifarfalla e svolazzare le sabbie dalla Sunodeki si fanno insistenti intorno al corpo secco della Sabaku come se stessero turbinandole intorno pronte a concretizzarsi ma rendendo la sua figura intravisibile dietro un uovo di sabbia, quando l'altra si cheta la sabbia torna a chetarsi a sua volta, qualcosa che pare una reazione di istintiva diffidenza stavolta è realmente emerso. <Non è una cosa che si vede tutti i giorni, diciamo.> Ha notato come l'altra sia tornata al voi ma quel nome per lei potrebbe essere nient'altro che una serie di Kanji letti su un libro. <Eppure avete detto che non avete frequentato Suna, come mai conoscete tanto bene le nostre sabbie?> La domanda si insinua tra loro mentre alcuni granelli stanno continuando a mulinarle intorno seppur il banco sia meno fitto che in precedenza. La domanda sugli Uchiha torna a farle battere le ciglia. <Non ho risposto perchè ti sei sgretolata davanti a me...Sei sicura che non sia una cosa dolorosa?> Aggrotta le sopracciglia come se non riuscisse stavolta a mascherare la stranezza e quanto deve essere difficile pensare a come possa non far male un simile Jutsu. <E comunque non c'è un motivo particolare, il tizio che ti cercava è un Uchiha, mi chiedevo solo perchè avrebbe dovuto cercarti.> Ammette senza entrare nei dettagli, come se all'effettivo di quali clan si leghino all'altra le battesse assai poco ma resta il fatto che ne sia curiosa per la richiesta specifica. <Cos'è questa mania che avete tutti con le farfalle, non capisco.> Sembra un animale che invece lei schifa orridamente e che evita di guardare, del resto non è che i deserti pullulino di farfalle.{Inn 62/65 |Chk ON} [Baazar] < o sul fatto che sia stata una traditrice anche del villaggio della sabbia di conseguenza > chissà che non stia prendendo un semplice abbaglio, quando mette invece in mostra la propria innata, anche quella della Sabaku esce fuori dalla sua anfora per proteggerla < siamo in pochi ormai > un clan dimezzato da anni di continue guerre < non sono mai stata nel vostro villaggio, non in questa parte di mondo > non è la prima volta che s'avvicenda tra le dune fasulle della nuova Sunagakure < conobbi un tempo un ragazzo, un Sabaku come voi > motivo per cui quella sabbia non le da fastidio, ha conosciuto anche il male che può fare ad un corpo, perfino ad uno fatto di carta come il proprio < non lo è, so che è qualcosa di particolare. Non ci sono innate simili alle nostre > che lei sappia, e ne ha conosciuti di clan nel tempo da essere quasi certa di quello che dice < per noi è naturale tanto quanto lo è per te controllare la tua sabbia > cerca di spiegarsi, si, ma senza rivelare troppo, di quei segreti che rimangono celati solo a coloro in cui nelle vene scorre lo stesso sangue < mh capisco > soppesa l'informazione < ho sempre avuto buoni rapporti con gli Uchiha. > Matono per esempio, Kioku, e perfino un nuovo arrivato alla propria attenzione < posso chiederti come si chiama? > decisamente molto più tranquilla nel sapere che non vi sia altro, anzi, che sia proprio un Uchiha a cercarla. Le farfalle continuano il loro moto, vive, parti di lei e della propria carne < mania con le farfalle? > solleva un sopracciglio, cercando di trarre qualche conclusione : non è un Ishiba sicuramente o non si sarebbe spaventata a vederla disgregarsi in quello sciame di sangue < non capisco > sinceramente curiosa, le uniche altre farfalle che conosce sono degli esseri ambigui, strani , con la testa di donne, decisamente non belle quanto gli origami che si vengono a creare con lei e intorno a lei < spiegati, per favore > cordiale si, ma anche affamata di conoscenza, come suo solito .[chakra on][equip : katana][Ishibaku II | 56/60]18:21
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[Baazar-Banco dei Datteri] Sulle prime parole di Sango non ha cessato la sua innata di farsi veicolo come se la vicinanza che accarezza la pelle dei radi granelli fosse di un qualche conforto, le palpebre calano appena sugli occhi dalle note di miele. <Hai tradito il villaggio della Sabbia, ma anche il tuo...Come mai hai fatto questa scelta?> Non sembra particolarmente toccata ma c'è da dire a parte lo stupore degli origami che la Sabaku non lo sembra mai, però è una creatura curiosa e questo tra sguardi e silenzi si intuisce in davvero pochissimo. <Com'era? Ne hai un buon ricordo?>Sembra quella la parte importante del suo discorso prima che riprenda a camminare, non ha mai sciolto le braccia fino a quel momento ed è ora che lo fa componendo i sigilli della capra e del bue, rilasciando a tutti gli effetti il suo jutsu specialista in pochi confortanti granelli. <Lo immagino ma se perdi pezzi della tua persona all'improvviso magari...Avvisa. Mettiti nei miei panni, faccio due passi con una conoscente e finisco davanti al banco della seta con una tizia improvvisamente morta e devo spiegare solo la metà del cadavere rimasta, hai idea degli scenari che si prospettano davanti alle persone?> Non ascoltatela, è lei quella fuori di melone, le persone non le pensano tutte queste cose lasciatela stare al suo manicomio personale. <Non saprei...> Sul nome torna a guardarla ma stavolta il nervo ottico ha fatto il suo collegamento ed è il terzo occhio che si volta insieme a lei appena sopra il capino biondo mentre le mani vanno alle tasche. <Immagino che visti i tuoi buoni rapporti, e che ti stava cercando, possa essere considerato un favore, si chiama Akainu...Lo conosci?> E stavolta, beh, stavolta è lei quella curiosa. Adesso il motivo di quella ricerca si sarà fatto tarlo per le ossessioni della Sabaku come minimo. <Le farfalle...quelle...> Indica uno degli origami. <Sono più una da capra immagino.> Eppure che di cose che volano a giudicare dall'occhietto che ora aleggia sopra di lei se ne intende quando vuole, ma le farfalle le evita per qualche motivo.
{Inn 57/65| Occhio di sabbia 2/4 |Chk ON} [Baazar] Un lampo, una violenza, un fuoco che pare ardere e rompere gli argini delle azzurre per divenire tempestose a quel dire. Una stretta violenta alla spada e le farfalle che s'agitano di più intorno a lei, ma permane ferma, ferrea, rigida adesso , perdendo il sorriso in men che non si dica < il mio unico villaggio è Amegakure > sottolinea sebbene non alzi la voce, ma questa appare intrisa d'una violenza immonda < Fu distrutto ormai più di 30 anni fa > forse, in quel modo, potrà donare all'altra uno scorcio della propria età < assorbito e annientato dall'alleanza per divenire non più che un ricordo, schiavo. E noi , come lui, divenimmo gli schiavi di Yukio Kokketsu > quasi ringhia, rivelando l'impeto della tigre bianca che vive ancora dentro di lei. Le ci vorranno diversi momenti prima che torni alla quiete, le farfalle che tornano a svolazzare con più calma, la mano che lascia l'elsa della katana. Un breve scorcio di quello che cela oltre l'apparenza frivola che può donare al mondo. Si perde in quei jutsu, li osserva, ne osserva l'occhio di sabbia che ne nasce e memorizza la sua composizione < hai molta fantasia però > ammette cercando di rilassarsi grazie al manicomio personale della giovane . Quando il nome di Akainu viene fuori, torna davvero a rilassarsi completamente < ho avuto modo di conoscerlo > ammette, considerando che in parte le ha rivelato quale sia il suo legame con lo sfregiato , qualcuno di molto intimo a lei. < è senza dubbio una persona.. particolare > a cosa si riferisca precisamente non lo dirà, forse solo al mero aspetto, forse ad altro, instilla il dubbio per l'altra, sempre che lo colga. < noi Ishiba siamo gli unici a poterlo fare > commenta tranquillamente < hai visto altre farfalle in giro? > che quella Kimi sia ancora in vita? Impossibile, ma non ha altra connessione con quegli animali ne altre conoscenze in merito . < da..capra > e senza preavviso se la ride < scusami! Non si sente molto spesso parlare di capre > cerca di tornare quanto mano ad una posizione eretta < preferisco le tigri, decisamente > le fa un occhiolino, chissà che non capisca? [chakra on][equip : katana][ishibaku II| 55/60]18:43
Utente anonimo:
[Baazar-Banco dei Datteri] Occhieggia il cambio di tono nell'altra, scruta ogni mutamento e reazione, il fatto che mostri scarsa empatia non significa che non comprenda le reazioni umane ed il silenzio per quanto Kore sia un'anima giovane ha fatto della sua solitudine un ottimo campo di studio. <Quindi ti sei risposta da sola, non sei una traditrice.> Non manca di sentire quel nome, Kokketsu, familiare ma sul quale non pone domande, fortunatamente l'altra ha difatti un rilassamento e quando cessa di guardarla non è detto che l'occhio faccia lo stesso. <Non me l'hanno mai detto.> Che sia una persona fantasiosa effettivamente non è annoverato tra i suoi complimenti ma non si trattiene, ha notato quel cambio d'umore. <Immagino che allora non ti stia cercando più, che voleva?> Adesso che può sembra non resistere dal chiederlo direttamente. <Definisci particolare.> Perchè sì, ad una creatura così curiosa è ovvio che il dubbio instillato abbia ben radicato mentre il passo muove ai margini del Bazar dove le luci sono ormai una penombra serale. <Non come le tue ma sì.> Evita accuratamente di nominare Kokketsu e sangue dopo quella reazione. <Una sorta di...Farfalla domestica, se così la vogliamo chiamare.> E no, non coglie quel commento sulle tigri, anzi all'occhiolino altrui sbatacchia le ciglia con fare perplesso. <Le capre urlano, sono assordanti e resistenti. Un giorno qualcuno con delle capre ninja esisterà, lo troverò...è solo questione di tempo.> Non sottovalutate le capre signori miei, che poi hanno pure gli occhi strani sono animali pieni di sorprese.{Inn 55/65 Occhio |Chk ON} [Baazar] Scuote lievemente il capo , rischiara i pensieri per liberarsi dal rosso vivo dello sguardo , una rabbia e un dolore che non sono mai scemati, che continuano ogni giorno ad alimentarsi, s'accrescono come un cancro che divora tutto dentro per lasciare il marcio e l'oscurità spessa. < non secondo l'alleanza > si ritrova a convenire < è un discorso.. estremamente complesso, l'ultima guerra ninja ci ha spezzato, prima che il falso dio arrivasse a sterminare tutto quanto. Ognuno di noi ha combattuto per ciò in cui credeva.. fallendo > se solo non si fossero concentrati l'uno contro l altro , sarebbero riusciti a sconfiggerlo prima della fine? Una domanda che anche lei s'è posta, ma il tempo ancora non le ha donato alcuna risposta in merito. E tutti loro non sono altro che dei meri sconfitti, la gloria nella morte non l'ha che sfiorata soltanto, prima che iniziasse a vivere il proprio inferno personale nel villaggio delle ombre < credo che.. > l'osserva < dovresti chiederlo alla tua conoscenza intima > pone l'accento su quel legame che intravede, che stiano insieme o siano amici poco le importa. Non avrebbe detto nulla, solo un sorriso, semplicemente, prima di arrivare ad una sorta di farfalla domestica.. < per caso.. appartiene ad una .. shinobi? > il pensiero volge a Kimi, un lieve bagliore, quasi di speranza.. se fossero tornati, tutti coloro che hanno combattuto con lei, forse le cose sarebbero cambiate no? L'unico collegamento è lei, nessun altro, e di farfalle domestiche non se ne vedono mai < la farfalla.. la segue? Parla? > estremamente interessata a quell'argomento , perchè ricorda solo una persona avere una farfalla simile, ma ormai scomparsa anch'essa.. < le capre.. > sbatte le ciglia più volte < non ho mai sentito di capre ninja.. > e ne ha visto di cose strane < sai ci sono animali meno.. assordanti sai? Più eleganti anche > prova a suggerire, forse sbagliando, sia mai che sia lei stessa la reincarnazione di una capra . [chakra on][Ishibaku II| 54/60][equip Katana]19:04
Utente anonimo:
[Baazar-Banco dei Datteri] Non commenta le prime parole di Sango, del resto quella guerra non è appartenuta alla Sabaku e non ha apparentemente alcuna veemenza in merito, sa essere ossessiva solo con ciò che le riguarda e tacere dove la sua parola non è interessata, il che spesso le evita di essere inappropriata mentre altre volte è proprio il suo silenzio ad esser l'inadeguatezza. Quando viene posto l'accento su quella conoscenza intima invece il suo occhio libra dalla Ichiba in avanti come se monitorasse il proprio percorso, è il viso emaciato a voltarsi senza inquadrare quel bulbo quasi tra loro. <Dipende, dovrei?> Questa la domanda che sancisce un suo eventuale e reale interesse sulla questione, del resto ognuno ha i ca**i propri pare ed invadere quelli di Akainu è divertente per una stalker solo se lui non lo sa, altrimenti diventa morboso, non fa parte dei reati che annovera. Nota l'interesse per quella farfalla però e le labbra scure e sottili si stringono energicamente tra loro, il disprezzo con cui il nome Kokketsu è stato pronunciato non viene ignorato. <No, non parla...Non che io sappia almeno> Ma la sua fortuna è il discorso sulle capre successive che lascia intendere il suo strano umorismo. <Se è per questo ci sono animali volanti che non sono vermi con le ali colorate.> è una battuta? è strano a dirsi perchè la Sabaku non sorride mai, il suo umorismo è quasi macabro alle volte ed il rischio è di apparire seria. <Hai idea di come sia possibile sigillare un rumore in un fuda? Tipo...L'urlo di una capra. Sembri esperta di cartigli> Non sarà la stessa cosa, ci arriva, ma dai se anche Sango si cospargesse di fuda chi se ne accorgerebbe? Un'osservazione erronea probabilmente ma che sembra naturale{Inn 53/65 Occhio |Chk ON} [Baazar] Ascolta la domanda seppur non ci metta molto a risponderle < non sono solita parlare di altri > commenta brevemente mettendo una sorta di punto a quel discorso , per finire a parlare invece di qualcosa che veramente le interessa adesso, sebbene non riceve le risposte alle proprie domande, qualcosa su cui riflettere adesso la ha < suppongo che potrò trovarla > la farfalla sottocitata < non parla.. beh strano > se sono quelle farfalle dovrebbero saper parlare, ma lascerà la discussione a qualche altro momento, finchè non sente quell'astio nei confronti di tali animali. La porge una mano davanti, il palmo rivolto verso l'alto, le dita che si disgregano e formano farfalle senza avere la forma di fermi a sorreggerle, carta che si ripiega in quel simbolo < non vi piacciono > e quasi si diverte a metterle in mostra, prima di cambiare quella forma con la propria volontà in modo che diventi qualcosa di simile ad una capretta con due piccole corna sul capo che comincia a saltellare sotto la propria volontà < non avrebbero per niente la stessa utilità > di certo non di scivolare e volare come desidera fare, ne per bellezza, tanto che in un attimo tornerebbe di nuovo la propria mano, segnata da tagli intensi come ferite, ma non vi è assolutamente dolore < un rumore in un fuda? > sgrana gli occhi < non penso possa esser possibile, il fuiijutsu è utile, basta versare dentro qualcosa di fisico > un oggetto, una persona magari < ma non un rumore. Forse ci sarà qualcosa di tecnologico che possa aiutarti in merito > e lei di quelle cose, proprio non ne sa. Ma lo sguardo s'alza, la notte che inizia a giungere su di loro < il mio tempo è finito > ha una neonata a cui badare dopotutto < è stato un piacere incontrarti, Kore. Se volessi sapere un pò della storia degli shinobi vieni a trovarmi ad Amegakure > a lei la scelta dunque, e con quel saluto tornerà ad esser un mucchio di farfalle leggere che s'allontaneranno ad una velocità incredibile attraverso quel mercato, e poi verso casa. [end]19:21
Utente anonimo:
[Baazar-Banco dei Datteri] Gli occhi tornano a scivolare sulla via, tutti e tre, quando vien fatto riserbo e tomba di quel discorso finchè non vede quella farfalla di carta diventare una capretta. <Mi piacciono nei limiti in cui mi piace qualcosa che non tocco.> Non sembra voler mostrare di aver qualcosa contro le farfalle in sè, ed effettivamente non ce l'ha, ma c'è a chi piacciono le farfalle e beh...c'è a chi piaciono le capre. Chiaramente non si può aver lo stesso cattivo gusto condiviso tra tutti, ad ogni modo le spalle si sollevano. <Forse, pensavo a qualcosa di vicino ad una bomba luce...La luce non è qualcosa di fisico.> Spiega e rivela quantomeno parte delle sue congetture su un piano che sembra esser sempre più irrealizzabile ogni volta che pensa di aver trovato una soluzione. <Anche per me, Sango-San.> è stato un piacere, ma non aggiunge altro, scruta come l'altra si sgretoli in farfalle di carta volando via, come un leggero origami nella notte che si sta già inoltrando. Scruta finchè la vista dei suoi tre occhi glielo consente quello che per lei sembra essere a tutti gli effetti uno strano Jutsu. <Beh, almeno non stava a guardarle il culo.> Se Sango se la liquida così l'incontro che dice di aver avuto con Akainu sta in una botte di ferro. <Il Sabaku.> Dopo un paio di passi si ferma osservando il proprio occhio come se fosse ormai un compagno, si guarda e guarda sè stessa praticamente. <Non mi ha detto del Sabaku.> Andrà ad Amegakure, adesso che c'è un Sabau di mezzo è un dato di fatto{Exit|Inn 51/65 Occhio |Chk ON}