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con Nobu, Shizuka

16:44 Shizuka:
  [Negozio di Tatuaggi] Alla fine sono riusciti ad accordarsi per sistemare quella capigliatura, nonostante le prese in giro dello Hyuga tramite messaggio e l'innocenza della Kokketsu frantumata sotto la malizia altrui. Essendo in quello studio di tatuaggi ha dovuto come sempre tenere un vestiario consono, per lo meno secondo il suo datore di lavoro, e quindi mostrare le opere che lei stessa porta sul corpicino. Per questo motivo indossa una maglietta cortissima, che si ferma appena sotto il seno abbondante della ragazzina, è di colore nero, aderentissimae le copre giusto la mezza manica e la parte appunto superiore del corpo così che l'addome e la parte bassa della schiena le restino scoperte. Questo perchè sotto indossa un paio di jeans a vita bassa, che si infilano in un paio di anfibi neri. Gli occhi blu sono truccati leggermente, matita attorno ad essi, mascara e un filo di eyeliner sopra la palpebra, così che risultino più grandi del solito. Collana dorata con pendente blu a farfalla, sui lobi due orecchini per lato con il medesimo animale nelle tinte oro e blu, in cima al padiglione sinistro un anellino dorato anch'esso. I capelli sono raccolti in due trecce che le partono dalla testa, una per lato, i fiocchi ricordanti i lepidotteri in fondo a chiudere il tutto, la frangetta che resta libera di accarezzarle la fronte. Comunque con quei vestiti si può facilmente vedere la parte bassa dell'enorme tatuaggio che ha sulla schiena, quelle ali inferiori di una farfalla dai contorni neri ma dalle ali tinte di oro e blu. Invece, appena sotto al seno sinistro si possono vedere due nomi, il primo è 'HIKO' mentre il secondo, aggiunto da poco, tanto che la pelle pallida è ancora arrossata è 'TEN'. Entrambi scritti nello stesso font molto semplice, il primo però sembra fatto da una mano meno esperta del secondo, questo solamente perchè le abilità della ragazzina sono migliorate a forza di tingere la pelle altrui. Sta aspettando l'arrivo del choconinja come stabilito e si trova nella nuova stanza adibita a parrucchiere che il capo le ha fatto costruire, giusto per darle altri pacchi. Il Chakra è attivo e in circolo, questo perchè si è ricordata che oltre ai capelli le era stata fatta un'altra richiesta dal membro della Shinsengumi, ma non sa bene se l'altro si ricordi.

18:52 Nobu:
 Turno finito lì in sede Shinsengumi. Gli hanno assegnato qualche ragazzo e ragazza nuova da formare in tecniche di strategia e combattimento, come spesso accade da quando è ufficiale. Cerca di comportarsi come ci si aspetta da lui da parte della Shinsengumi, dando nozioni, elargendole come se fosse l'eucarestia a una messa, oro colato per i suoi sottoposti che, fino a che non si dimostrano degni, sono visti come capre da macello negli occhi del Ryuuzaki. Si diverte soprattutto nelle lezioni di combattimento, dove lui stesso spesso si lascia andare. Oggi è stata una di quelle, sarà che aveva ancora le mani che gli prudevano dopo i consigli a Kore e il fatto di non averla potuta veramente picchiare in quello che era un allenamento, o sarà che comunque non sta andando benissimo in generale dopo quella missione, dopo quella sera sul tetto di quel grattacielo, in quello spazio che è come il suo santuario, il suo posto personale dove si rintana, specialmente quando fuori piove e il cielo notturno è oscurato dalle nubi, perfetto per lasciarsi andare a quelle emozioni cupe che lo attanagliano. Si presenta al mondo come sempre, come un raggio di sole con un paio di bermuda bianchi con lo stesso motivo stampato dei foulard, nero però. Sono legati in vita da una corda e dalla banda elastica ovviamente. Ai piedi un paio di sneakers nere, così come l'haori corto che porta addosso: nero con giusto gli orli verticali dei baveri e delle maniche corte, quasi una camicia corta ma senza bottoni e colletto, quelli sono bianchi con un tema romboidale nero all'interno. Porta gli occhiali da sole, i soliti tondi gialli, mentre alle braccia sono presenti due polsini di cuoio e, più in basso qualche anello. La musica nelle orecchie grazie alle solite cuffiette bianche, i capelli ancora spettinati. Quando cammina, avendo l'haori e nient'altro sotto si evince l'addome e il petto, longilinei e delineati da una muscolatura tonica ma non predominante. La carnagione scura e il colore di quell'indumento superiore aiutano a nascondere il livido viola che ha sul costato sinistro. Ormai prossimo al negozio di tatuaggi di Shizuka, che ormai conosce grazie alle opere d'arte che sfoggia sul collo e maniche, si fermerebbe dietro l'angolo. Tira fuori il telefono dal taschino destro del bermuda, interrompendo l'app musicale che stava risuonando in questo momento nei timpani con una melodia coi bassi alzati e rallentata. Sembra che quel genere di musica si sintonizzi meglio con lo stato d'animo del Ryuuzaki. Si leva le cuffiette dalle orecchie, arrotolandole attorno al telefono per poi riporre via il tutto. Nel farlo si rende conto delle nocche della destra ancora arrossate e dei graffi da percosse presenti su queste. <tch..> dice tra se e se, leccandosi come un felino il pollice sinistro, strofinandolo infine sulla mano destra ferita. Fatto questo si renderebbe almeno presentabile; capelli che verrebbero tirati indietro rendendoli un pò più pettinati, così come aggiustarsi meglio i vestiti. Ok, è pronto, e così si avvia per quegli ultimi metri, aprendo la porta di quel negozio, salutando Shizuka. Nota subito quel vestito corto, molto corto ed ecco che si aggrappa alle battute da cretino che le ha fatto tramite messaggio quando l'aveva invitato a passare da lei per rifare la tinta. Per quel che sa lui Shizuka è stata vittima del suo marchio distopico, degli eventi di quella sera non ricorda nulla e così, come sempre, finge.< Ah, è questa la sorpresa? > [chk on][Musica: https://www.youtube.com/watch?v=nzRABABxeII]

19:08 Shizuka:
  [Negozio di Tatuaggi] Lei che stava gironzolando avanti e indietro per le varie stanze una volta che sente il campanellino della porta si sposta nella stanza principale, dove come sempre sui muri sono appesi diversi disegni e vecchi tatuaggi fatti su qualcuno, una scrivania grande con un pc si trova in fondo a questa stanza una sedia da un lato e due dall'altra, anche questo tavolo è coperto da disegni, progetti, matite e colori. Un attaccapanni è posto vicino all'ingresso qualora la gente debba togliersi il cappotto, anche se non pare essere necessario per il Ryuuzaki. Gli occhi blu si poggiano sulla figura altrui, notandone il vestiario e salutandolo con un sorriso immenso: << Ciao! >> Incredibilmente ora viene tutto molto più semplice, quante volte era stata ripresa dal choconinja per quel lei? Abbastanza, ora invece sembra che questa cosa le sia entrata in testa. Tuttavia pare che la domanda di lui la confonda. Si guarda intorno, sicura di non aver lasciato quella sorpresa in bella vista, le iridi ne danno conferma perciò quella testolina rossa torna sul ragazzo osservando i suoi occhi e dove questi puntino: a lei. Ancora un'espressione confusa su quel faccino mentre si osserva, e solo dopo qualche altro secondo realizza appieno a cosa lui si riferisca. Da lì in poi è tutta discesa, battito accelerato, guance che si tingono di viola e faccino che si aggrotta mezzo arrabbiato: << No! Avevamo detto che non te la meritavi giusto? >> Gli rifila una linguaccia, borbottando subito dopo qualcos'altro: << Sono "i miei abiti da lavoro" >> La manine mimano quelle virgolette accanto alla faccina ancora viola, << Satori vuole che mostri i tatuaggi che ho addosso. E poi dovevo far prendere aria a questo! >> Indica quelle tre lettere ancora un poco arrossate, quel TEN stampato sulla pelle candida. << Vieni che ci metteremo un po'! >> Lo incalza, sa bene che per decolorare i capelli altrui ci vorranno almeno due decolorazioni, se non addirittura tre, prima di mettere il colore. << Chiudi la porta tu? >> In effetti dentro la serratura c'è una chiave, oltre a un bellissimo cartellino che per ora è girato su aperto ma che potrà essere rivolto sul lato chiuso, così che nessuno disturbi il lavoro che andranno a fare. Oltre al cambio del colore degli occhi della Kokketsu, pare che gli atteggiamenti di lei siano tutto sommato normali, forse un po' meno timorosi del solito, ma non sembra aver paura di lui, anzi gli risponde pure più a tono di prima. [Chakra ON]

19:21 Nobu:
 Si evita il commento sul buon gusto del suo datore di lavoro e su quell’idea di marketing che sembri funzionare dato che gli pare di vedere nuove immagini di lavori svolti su persone all’interno di quel negozio che, pian piano, si sta popolando sempre di più e sta diventando popolare a quanto pare. < Ma dai, eri seria quindi quando mi hai detto che non me lo avresti dato?! > ci rimane quasi male e subito dopo, annuisce, chiudendo la porta dietro di se ma non con la chiave, tanto meno gira il cartello che indica la chiusura del negozio visto che, a conti fatti, sono in orario lavorativo, no? Torna infine verso di lei, allungando la manona sinistra, dato che la destra è tumefatta, proprio alla volta di quei capelli rossastri nel solito buffetto che le da. Si siede un momento dopo su quella sedia, diversa dal lettino dove si era steso l’ultima volta per fare il tatuaggio al braccio e collo, lasciandole poi iniziare il lavoro che sarà parecchio: la decolorazione da nero a bianco, o meglio biondo ossigenato, è sempre una rottura ma è necessaria per avere quei capelli argento come li sta portando di recente da quando ha voluto cambiare quel look. < Com’è andato l’appuntamento alla fine, dopo che vi ho smesso di spiare? > le chiede, continuando a mentire esattamente come ha fatto tramite messaggio, tirando a indovinare con chi fosse e avendo la conferma proprio da lei riguardo alle attività che stesse seguendo. L’aveva perculata un pochino, facendole credere che la stesse tenendo d’occhio, uno dei pregi ora che lei sa della sua abilità oculare e soprattutto anche per metterle pressione, come se la dovesse controllare che non divulghi quel segreto in giro. Tuttavia questo potrà essere interpretato da Shizuka nella maniera che più ritiene adatta, anche perché tra i due c’è una sostanziale differenza che è abissale: Nobu crede che Shizuka non abbia i ricordi quando in realtà la rossa li ha ancora intatti. < Ah, chi è TEN? Il tuo fidanzatino non si chiamava…. > cerca di fare mente locale a quel messaggio che le aveva mandato riguardo al suo accompagnatore nonché ragazzo < …Kun?> davvero non se lo ricorda, non l’ha mai visto e tanto meno ci ha mai interagito, inoltre parliamoci chiaramente: è uomo, date e nomi non sono il suo forte, ha più una memoria fotografica che per i dettagli. [chk on]

19:38 Shizuka:
  [Negozio di Tatuaggi] Lo sguardo che gli rifila è un tentativo fintissimo di sembrare altezzosa: << Certo che ero seria! >> Anche a un imbecille sarebbe chiaro che in realtà quella sorpresa gliel'ha fatta ugualmente ma è importante mantenere una certa finta posizione no? Il gigante le si avvicina, però quella mano non la spaventa, come la seconda volta che su quel tetto si è allungato verso di lei e non è stato respinto. In qualche modo si è convinta che sia stata lei a provocarlo, che si lo avrebbe fatto anche da solo ma non sarebbe ricapitato in maniera così semplice. Si prende quel buffetto in testa senza diventare particolarmente violacea in volto, forse perchè quello in parte è già accaduto. Quando lui però si siede davanti alla scrivania è la nanerottola a interagire con il Ryuuzaki. Entrambe le mani andrebbero a prenderne una sola di lui, fingendo di tirarlo verso di se e forzandolo a tornare in piedi. << Non qui vieni! >> C'è un'altra stanza nuova di pacca aggiunta solo per quello scopo, e dove ha già preparato tutto quello che le serve per il lavoro. Mentre cercherebbe di trascinarlo con se e farlo sedere su una sedia più comoda molto più in stile parrucchiere le giungerebbe quella domanda riguardo all'appuntamento. Quello scambio di messaggi avvenuto a ridosso del picnic è stato decisamente successivo allo sfogo della Kokketsu. << Beh dopo che ho smesso di piangere come una bambina è andato meglio! Per quello ti ho scritto! >> Perchè dirglielo? Semplicemente perchè in qualche modo vuole lasciar sottointendere che non è proprio sicura che lui li stesse spiando, in fondo se così fosse si sarebbe accorto di quel pianto no? O forse non è proprio una cosa che possono fare gli hyuga a prescindere da lontano. Altra domanda che viene posta è riguardo a quel nome, fresco di stampa sul corpicino. Se lui si fosse seduto prima di dare risposta si sarebbe infilata due guanti e con un pettine avrebbe iniziato a lavorare sui capelli altrui, incominciando a lavorare sul primo step di decolorazione. Il prodotto già preparato precedentemente verrebbe distribuito una sezione alla volta, in modo da coprire solo la ricrescita e non le lunghezze. << Il mio ragazzo si chiama Kan. E ho smesso di scrivermi addosso il nome di chi mi piace. Altrimenti poi mi ritrovo come con Hiko. >> Già bella seccatura, fortuna che comunque sono cresciuti insieme ed è quasi un fratello per lei, nonostante tutto. << Ten è un mio collega, un medico di Konoha. Ah tra l'altro è uno Hyuga. >> Già dettaglio non di poco conto considerate le abilità oculari del membro della Shinsengumi. [Chakra ON]

20:06 Nobu:
 Non fa neanche in tempo a sedersi che subito viene tirato per una mano, a quanto pare si era seduto su una scrivania. In effetti non sembrava esattamente una sedia da barbiere quella la, però oh, non si sa mai, mica è interior designer lui!! Si adagia sulla seduta indicata dalla Kokketsu che si, assomiglia in effetti a una postazione da parrucchiera e dalla puzza chimica si direbbe che abbia già il tutto preparato per quella decolorazione alla quale si sta per apprestare in compagnia. Ascolta quelle parole, interrompendola solo dopo che menziona di aver pianto come una bambina. < Beh, sei una bambina, no? In grado di lanciare lance di sangue grosse due metri e decapitare persone, ma a conti fatti sei ancora una bambina. Come mai piangevi?> un modo poco carino di dirle forse di non denigrare tanto quel fatto o forse di ridimensionarsi: non è di certo una kage del passato o una persona di spicco in quel mondo e per quanto le proprie abilità possano crescere, la mente ha bisogno anche lei del suo tempo e a conti fatti è solo una ragazzina adolescenziale in questo momento. Probabilmente dovrebbe prendere l’esempio di Nobu e non farsi carico di troppi oneri gravosi, altrimenti si ingobbisce. Le lascia comunque spiegare, prestando un orecchio a quello che ha da dirgli a riguardo. La testa si concentra comunque su quella descrizione. Il nome di Kan l’ha già rimosso, Kun, Kan sono simili dai e comunque fino a quando non lo conoscerà di persona e ci avrà a che fare, lo spazio allocato ai nomi delle persone è comunque minimo in quella testa. Ten… medico di Konoha… Hyuga. Cerca di fare mente locale su chi possa essere e se conosce un Ten ma niente. Gli si accende una lampadina ma di certo non si chiama così < Aspetta… un uomo alto, sulla quarantina, moro. Ha una benda sull’occhio? Però non si chiama Ten, era più lungo il nome… Ten… ce l’ho sulla punta della lingua! > per quanto si sforzi il discorso rimane il medesimo, ci ha fatto solo una chiacchierata e si ricorda di questo Hyuga che è una persona estremamente positiva, esattamente come Shizuka, che hanno visione diverse sul mondo ninja, che probabilmente è responsabile del fatto che gli ha fatto fare tardi a lavoro ma anche qui, ci ha parlato mezza volta, non sono amiconi. < Ah, quindi fino a quando non vedo il nome di Nobu sulla tua pelle, vuol dire che avevo ragione nei messaggi e che sotto sotto…> fa lo scemo, come è solito fare per nascondersi e distogliere le attenzioni da quei tratti che potrebbero essere visibili come le nocche destre e il costato. [chk on]

00:35 Shizuka:
  [Studio di Tatuaggi] Più che sulla scrivania direi davanti ma non è importante, la parte importante è che non era il posto giusto. Viene trascinato nella stanza accanto, con quel tocco che tendenzialmente ha iniziato a usare solo dopo quella missione. Una volta seduto lì e iniziato il lavoro in qualche modo si può parlare in maniera quasi tranquilla, per quanto ormai la relazione fra i due sia tutt'altro che serena. << Hey che vuol dire che sono una bambina! Tra meno di sei mesi faccio 18 anni! I miei si sono sposati a quell'età! >> Ecco, altri tempi, un'altra generazione e comunque non sta pensando di sposarsi, semplicemente l'ha presa come un sei piccola. In fondo lui ha solo due anni più di lei nonostante sembri molto più adulto. << E' stato un po' pesante il tutto. Uccidere un innocente ad esempio, rischiare di perdere dei compagni. Insomma, non è stato semplice e poi mi sono sentita in colpa per le vostre ferite e sono andata a cercare informazioni sugli Uchiha perchè non volevo succedesse di nuovo. >> Quelle manine si spostano fra le ciocche di capelli, focalizzandosi sul lavoro per non lasciarsi troppo prendere da quello che sta dicendo. << Vorrei solo riuscire a decapitare più gente e più in fretta. Non mi va che i miei compagni si rompano le ossa perchè sono lenta. >> La voce è decisamente più imbronciata, come se fosse arrabbiata con qualcuno, ma probabilmente lo è con se stessa. Il nome del fidanzato passa ovviamente poi in secondo piano nel momento in cui viene menzionato il medico con il Byakugan. << Tenjiro! Solo che ho deciso di accorciargli il nome! >> Suggerisce lei stessa il nome del nonno acquisito, confermando i dubbi del Ryuuzaki. << E' un buon amico. Ha sempre un sacco di consigli da dare. >> Insomma mettiamola sul vago, ma se si è scritta quel nome addosso certamente un motivo c'è. Sembra nel frattempo aver finito con le ciocche, si toglie i guanti e butta un occhio all'orologio del cellulare per segnarsi l'orario. Però è proprio in quel momento che quell'affermazione stupida viene fatta riguardo al suo nome. La ragazzina si pone davanti a lui, le manine sui fianchi e leggermente piegata in avanti, il faccino viola, perchè effettivamente è stata punta sul vivo ma non per il motivo citato. << A dire il vero ci stavo pensando.. >> Quel faccino che sembra totalmente arrabbiato nonostante stia dicendo una cosa carina in fin dei conti, << Solo che volevo cambiare un poco e ci sto lavorando. >> Tornerebbe con il busto in posizione eretta, le braccia incrociate proprio sotto il seno, lo sguardo blu a guardarlo un poco corrucciata. << Dobbiamo aspettare almeno venti minuti, ti lavo ti asciugo e sicuro dobbiamo rischiarire di nuovo. Perciò ora hai due scelte. >> Il braccio destro viene slegato dal corpo della Kokketsu, la mano in avanti, l'indice al cielo: << Posso dilatarti il lobo di quanto volevi. >> Il medio scatta verso l'altro, come a segnalare la seconda opzione: << Oppure puoi avere la tua sorpresa. >> Abbasserebbe l'arto, lasciandolo cadere lungo il corpo: << La seconda opzione rende meglio se hai almeno un poco di fame. >> Quello sguardo tornato blu resta principalmente sul viso altrui, non si accorge ancora di quei segni sul suo corpo, anche se prima o poi in quei minuti spesi in altro finirà per notare. [Chakra ON]

10:17 Nobu:
  [Razor & Ink] La sente parlare in quelle giustificazioni con la quale gli risponde, dicendo che ormai è quasi un’adulta e che i suoi genitori alla sua età si sono addirittura sposati. Non è quello che intende con bambina. Passa a discutere del come mai ha pianto, a quanto pare si sente in colpa per quello che è accaduto e forse dovrebbe essere brutale nel farla ridimensionare, offendersi che si crede così più forte di loro da essere in grado di prevenire ogni possibile male. < Posso capire per l’innocente che hai ucciso, se ti può consolare non sapevi fosse vivo, Saigo ci ha detto che erano morti e penso lo credesse davvero, non l’hai ispezionato prima di usare il tuo cannone d’acqua, non serve farti un cruccio a riguardo.> la voce risulta suonare meno allegra di prima, come se stesse parlando davvero e non stesse recitando in questo momento, anche se non la guarda, lascia che quelle mani applichino la soluzione puzzolente al cuoio capelluto. < Per quanto riguarda me e Saigo, siamo entrambi ninja, siamo ufficiali della Shinsengumi. Non stiamo andando al supermercato bensì in missione; sappiamo a cosa stiamo andando incontro. Dovresti saperlo che è stata una mia decisione prendere il colpo al posto suo e che lo avrei fatto anche per te. > glielo ripete dato che forse non le è entrato in mente o forse ha un concetto sbagliato di cosa significhi essere una Shinobi e che cosa significhi avere quel potere che altre persone non hanno. < In realtà Shizuka mi sembri solo molto confusa, o forse hai la sbagliata convinzione che il tuo sangue possa risolvere tutti i problemi. Da quello che ho visto non è problema degli Uchiha o del fatto che avesse il mio Byakugan, il tuo sangue non ci sarebbe comunque arrivato in tempo a intercettare quel calcio, e va bene così. Però non avere la sufficienza di pensare che devi trasportare il peso di Kagegakure sulle tue spalle, chiunque ti dica il contrario allora non sta pensando a cosa significhi affibbiarti un peso troppo pesante per le tue spalle. > se solo sapesse che ha ancora i ricordi allora le potrebbe far notare come è stata colpita e aggirata facilmente da lui stesso quella notte, di come la sua difesa abbia falle e che per quanto controlli il sangue come una sua estensione del corpo, muovere se stessi spesso è più efficace dato che è presente un collegamento diretto tra cervello pensante, sistema nervoso, ricettori e muscoli. In questo momento, Shizuka gli sembra essere in una posizione nettamente peggiore dello stato in cui versa il Ryuuzaki, in preda a sensi di colpa che si è fatta o che le hanno fatto venire quando, ne nobu, ne saigo, i due compagni interessati, l’hanno accusata di qualcosa. Forse qualcuno vicino a lei sta parlando per sentito dire o per circostanza senza sapere i fatti, oppure Shizuka si sta facendo da sola viaggi deliranti di onnipotenza. < Mi posso offendere solo se non avessi data te stessa durante quella missione, se invece ti reputi in grado di bloccare tutto e salvare tutti, dimmelo, ci mettiamo cinque minuti e vediamo se riesci a bloccare tutti i miei attacchi. Ma parlando di altro, si Tenjiro. L’ho beccato qualche sera fa proprio nel quartiere Hyuga che stavo andando ad allenarmi con le tecniche del loro clan. Tipo strano, ti assomiglia, come te è ottimista a differenza mia che tendo a essere più realista. > si può riassumere così il loro incontro di quella sera. La vede allontanarsi e mettersi davanti, arrossendo di nuovo. Quanto lo diverte metterla in imbarazzo, è così facile. Parla di tatuarsi il suo nome addosso al punto tale che quasi gli viene da ridere, dipingendosi una scena di gelosia tra lei e kan con Shizuka che ha tutti questi nomi di uomini sul suo corpo. Effettivamente il lobo deve ancora dilatarlo di qualche millimetro, però è anche curioso di sapere che cosa possa avergli preparato da mangiare. Lo stomaco brontola appena, lo abbiamo detto: non sta mangiando particolarmente in questi giorni, si limita a cucinare per Saigo e Poldo a casa. < Opzione tre: dilatiamo il lobo e dopo spizzichiamo qualcosa della sorpresa. > [chk on]

10:46 Shizuka:
  [Negozio di Tatuaggi] Mentre quell'impacco chimico viene posizionato sulla testa altrui, in maniera decisamente più seria delle stupide battute ambigue propone la sua visione. << Lo so, non ne ho fatto una colpa nemmeno a Saigo. Semplicemente la consapevolezza di averlo fatto non è così semplice da accettare per me. >> E' comunque qualcosa che resterà lì, quel bambino che lei ha ucciso e che lei avrebbe invece dovuto salvare. Anche il resto lo sa, sa che sono Shinobi, sa che è stata una decisione di lui di mettersi in mezzo, non può controllare i pensieri altrui e utilizzare anche loro come se fossero costrutti di sangue. Non risponde però, lascia che quel discorso prosegua, che le venga detto chiaramente che forse ripone un po' troppa fiducia in quel sangue di cui si forgia. Non è questione di Kagegakure, non vuole salvare tutti, semplicemente quelli che ritiene abbiano il diritto di essere salvati. << Il sangue è l'unica cosa che abbiamo. Ci ho messo sedici anni per riuscire a utilizzarlo come se fosse un'estensione del mio corpo. E' l'unica cosa che mi fa sentire più forte del resto del mondo. >> Forse è quello il problema, che in quella testolina, i racconti e i miti di quel clan maledetto si sono uniti ad idealizzare un potere che non può tutto, ma che lei vive come unica protezione e potenza di cui dispone. Ecco perchè ha cercato di creare più costrutti, per avere infinite possibilità di attacco e di difesa sempre a disposizione. << Quello mai! >> Il tono è quasi offeso all'insinuazione, lei ha fatto tutto quello che reputava fosse necessario per salvare se stessa e gli altri. << Però non sarebbe male allenarmi con te. Sono sempre parecchio in difficoltà con chi combatte in corpo a corpo... >> Non è un'opzione da scartare, ma un'opportunità per imparare in effetti, inoltre ha visto molte più cose lei di lui, ha un vantaggio teoricamente tattico. << Dal mio punto di vista tu sei più disfattista che realista! >> Chiara opinione di chi vede sempre tutto fin troppo luminoso. << Sarà per quello che andiamo d'accordo. Però a lui piace la piogggia a me decisamente no! >> Eh beh perchè sono quelle le differenze importanti. Lo vede sogghignare fra sè e sè, indubbio come questo le faccia piacere, è molto più attenta ad ogni espressione dell'altro, come se volesse cogliere quelle spontanee da quelle artificiali, come se volesse comprendere se il solo essere Shizuka sia efficace. Le opzioni vengono esposte e per tutta risposta opta per una via di mezzo: << Va bene, tanto ne ho presi un po' >> Parla più a se stessa che all'altro. << Quanto vuoi allargarlo ancora? Perchè posso metterci un attimo ma potrebbe fare malino. >> Non spiega il come, però è chiaro che il metodo non sarà per nulla convenzionale, ma come detto da Satori, il suo capo, lei ha questo vantaggio di poter curare che la maggior parte di coloro che fanno piercing non possiedono. Un sorriso enorme le si stampa sul volto, << Vado a prendere le cose! >> e con questo lo abbandonerebbe lì per qualche minuto, mentre recupera un contenitore di Takoyaki che aveva lasciato nel cucinino, tenuto nel fornetto a micronde giusto perchè non si raffreddassero troppo. Andrebbe pure a recuperare il contenitore con i dilatatori, così da avere tutto a disposizione una volta ottenuta la risposta. Non dovrebbe metterci molto, in due o tre minuti dovrebbe cavarsela a tornare, poggiando su un tavolino gli oggetti di lavoro. Per quanto invece riguarda i Takoyaki andrebbe ad aprire la scatola, poggiandola poi sulle gambe altrui lasciando intravedere il contenuto di otto palline di polpo. << Destra o sinistra? >> Ovviamente si riferisce all'orecchio, mentre su quel vassoio a quanto pare ci sono anche delle bacchette per mangiare la pietanza, << Se ti sistemo l'orecchio mi toccherà aspettare a mangiare, le mani mi servono per te! >> Di nuovo gli rifila un sorrisone, alla fine fare quelle cose stupide e banali proposte pure su quel tetto non può essere tanto male no? [Chakra ON]

11:07 Nobu:
  [Razor & Ink] Glissa malamente sul discorso dei sensi di colpa, purtroppo Shizuka o imparerà da sola che non è in grado di salvare tutte le persone che vuole, oppure prima o poi se ne renderà conto da sola. Non è la protagonista di uno show shonen e sicuramente più salirà in quella scala gerarchica del mondo militare ninja e più si troverà in situazioni dove salvare tutti non è possibile. Realisticamente parlando, il dilemma morale del treno sui binari non ha quasi mai un’opzione C dove ci si può fermare per salvare sia l’amico su un binario, sia i cinque manutentori sull’altro. Le persone sono fatte dalle decisioni che prendono e dagli eventi che le coinvolgono, non è detto che sia giusto andare sempre con la corrente, anzi, spesso si finisce nella situazione di Nobu: schiantato su una roccia tra una cascata e un'altra. Proprio per questo non le da ulteriori consigli. < Sbagli. È come dire che l’unica cosa che mi rende più forte del mondo è il mio Byakugan. Capisci il dilemma? La mia arte oculare, così come il tuo sangue, sono solo strumenti a nostra disposizione. NOI dobbiamo essere più forti, non le nostre arti! C’è un motivo per la quale le persone che si concentrano troppo su una sola cosa si ritrovano fermi in un limbo. Pensala così: stasera mi infilo nella torre del consiglio, rubo rotoli di tecniche segrete e quello mi dovrebbe rendere forte no? Probabilmente a oggi sarei in grado di usarla una volta la tecnica prima di collassare a terra svenuto, senza chakra, se tutto andasse bene! > alza quelle spalle in risposta, motive per il quale lui è considerato più un all rounder piuttosto che uno specialista come Shizuka, anche se, agli occhi della Kokketsu probabilmente, nobu è solo un maestro nel corpo a corpo, così come l’ha definito lei alla proposta di allenamento. Viene definito disfattista anche se in realtà il suo punto di vista diverge sostanzialmente da quell’appellativo che gli è stato affibbiato dalla rossa. Gli occhi chiari si posano su quella figura quando si allontana e quando ritorna, cercando di non focalizzarsi troppo su quel corpo esposto ma bensì su ciò che ha in mano: Takoyaki. Grasso colante e olio di frittura di quelle pastelle. Le condivide più che volentieri anche perché cerca comunque di non mangiare mai troppe porcherie. < sei millimetri totali vanno bene, sinistro.> il lato macchiato da quell’inchiostro, come quasi a mantenere una netta differenza tra un lato e un altro. Afferra le bacchette e senza troppi problemi prende un takoyaki < non c’è problema, fai pure in una botta sola. > e in silenzio, afferra una di quelle polpette fritte di pollo con sopra mayonese e katsubushi, e lo cercherebbe di infilare nelle fauci della kokketsu per ovviare al fatto che ha le mani occupate. < Ci penso io.> [chk on]

11:44 Shizuka:
  [Negozio di Tatuaggi] Quel discorso serioso si riduce a un concetto errato che c'è sempre stato nella testa della rossa, come un mantra che spesso ha recitato anche ad alta voce: 'I kokketsu sono immortali'. E' una bugia, o forse semplicemente è stata presa troppo alla lettera fino a quel momento. In fondo, la loro capacità di infettare e trasmettere la loro capacità li rende veramente immortali, nel tempo però, su diverse persone, non il singolo. Inavvertitamente a parte quel singolo cannone d'acqua, durante tutta la missione con loro non ha fatto altro che usare il suo sangue nero per qualsiasi cosa. Fuori dalle mura lo ha usato per attirare l'attenzione dei mostri, e per proteggersi, da cosa esattamente? E' più un concetto psicologico che non fisico, in fondo non è stata nemmeno sfiorata. << Probabilmente hai ragione tu. >> E' quasi una sentenza, che si ricordi ha usato molto anche le sue abilità con il Suiton nelle varie missioni, ricorre al sangue quando la stanza profuma di pericolo. << E' che la famiglia è l'unica protezione che io abbia mai avuto. Perciò se devo difendermi da qualcosa di brutto istintivamente mi rivolgo a quello. >> Si interrompe, prima di sparire a cercare quanto le serve, l'indice destro torna su quei nomi: << Per questo sto cercando di allargarla. >> Stavolta il sorriso è un po' meno totalizzante, sembra nasconderci dietro una nota velata e amara. Yasuhiko in fondo c'è e non c'è, Tenjiro è l'unico estremamente presente e quando lì sotto deciderà di metterci anche il nome di Nobu sarà praticamente un terno al lotto. Sparisce per poi ricomparire in maniera abbastanza rapida con quelle polpette di polpo in mano e gli strumenti di lavoro. Il lato è il sinistro e le viene concesso anche di far tutto in un attimo. << Allora cerca di stare fermo d'accordo? Non ti farò niente di male promesso! >> Il sorriso stavolta è veramente ampio. Intanto quel flusso di Chakra già presente nel corpicino viene smosso, mobilitato in direzione dell'arto destro della ragazzina. E' effettivamente la prima volta che compie quell'operazione minima sul corpo di qualcuno, vorrebbe infatti ridirigere il proprio potere dal braccio fino alla mano, in particolare verso indice e medio che verranno lasciati distesi a contrario delle altre dita chiuse a pugno. Se fosse riuscita in tale impresa avrebbe poi lasciato fuoriuscire il proprio chakra dagli tsubo, andando a formare una piccola lama di appena tre centimetri. Con quella sarebbe poi molto semplice andare a tagliare un poco la parte alta del foro che già esiste sull'orecchio del Ryuuzaki, ovviamente dopo aver rimosso quel dilatatore già presente. Per una delle poche volte in vita sua non è estremamente concentrata sui Takoyaki, ma su quanto sta facendo. Infatti la mano sinistra tende e blocca il lobo, così che la destra non abbia grossi problemi a tagliare quella carne quasi sprovvista di terminazioni nervose. Il taglio non è necessariamente precisissimo, ma non esagera nel tagliare, altrimenti poi ci metterebbe troppo a ricucire il tutto. Fortuna che la cartilagine aiuta in quel processo. Una volta ottenuto il risultato desiderato tornerebbe nel mondo dei vivi, notando solo ora quell'offerta generosa di cibo fatta dal choconinja. Senza nemmeno rifletterci troppo andrebbe a prendersi quella pallina di polpo che lei adora, iniziando a masticarla felicemente, abbandonando il contatto con l'orecchio altrui. Praticamente sembra una bambina felice di aver ricevuto un premio per il lavoro ben svolto. [Se Chakra 40/50 -> 10 per bisturi di Chakra]

12:19 Nobu:
  [Razor & Ink] Forse è così, forse ha ragione lui, o forse sono punti di vista differenti. Se il problema che si pone Shizuka è vedere chi si ferisce in missione il discorso è anche più ampio dato che è normale che chi combatte corpo a corpo sia più vicino al pericolo con meno spazio di manovra per schivare, trovandosi quindi più spesso a incassare, così come il colpo di Saigo che ha ricevuto, c’è da vedere sotto che tipi di effetto si trovava la Manami quando è stata colpita. Ma non vuole smontarla totalmente anche se forse è quello che le serve in questo momento. < Lo capisco, però in missione ci sei solo te e i tuoi compagni di missione che, parliamoci chiaramente, non sempre sono affidabili…> ammette purtroppo la verità, sarà che era bambino e magari non se ne rendeva conto, ma dai suoi ricordi i chuunin di un tempo erano molto più forti di quello che ha visto a Kagegakure, comunque giustificato dalla perdita di materiale che è considerato preziosissimo per le forze di quella fazione che ormai è l’umanità. Annuisce quando gli chiede di stare fermo, lasciandola al suo lavoro, ignorando che sia il primo dilatatore che crea con un bisturi di chakra. Non gli serve il byakugan per rendersi conto di quello che sta facendo, osservandola con la coda dell’occhio verso l’indirizzo alla quale si sta avvicinando con quella lama, a confermare a conti fatti che sia solo il lobo e non il suo collo, abituato e addestrato ad essere sempre allerta, con i nervi a fuor di pelle soprattutto davanti a quel metodo così non convenzionale per dilatare il lobo. Quando quella lama penetra la cartilagine sente giusto una rapida e momentanea fitta di dolore. Un po' di sangue esce inesorabilmente per quel taglio apportato, sicuro comunque che Shizuka sappia rimetterlo a nuovo. Ritrae quelle bacchette dal momento che Shizuka ingurgita quel takoyaki, aspettando che abbia masticato e deglutito per ripetere il processo un'altra volta e far sparire così due delle otto polpette fritte. [chk on]

12:34 Shizuka:
  [Negozio di Tatuaggi] Quella semplice e breve frase riesce a rabbuiarla parecchio: << Già... >> Insomma alla fine è proprio quello che è stato palese in quella missione, tanto da smuovere Saigo a fare quella affermazione. A mettere nella testa della rossa che loro potrebbero essere fantastici insieme, nonostante il fatto che abbia sempre pensato di fare gruppo principalmente con il fidanzatino. << A voi due penso di poter affidare la mia vita in effetti. A nessun altro per ora. >> Non cambia quel pensiero, non ci ha cambiato idea dopo che quel ragazzo che ora finge di essere innocuo l'ha presa per il collo, l'ha resa inoffensiva e l'ha abbandonata sul tetto del mondo. E questo è paradossale, oltre che in parte aiuta a mantenere all'oscuro l'agente del fatto che la Kokketsu ricordi ogni singolo istante di quella notte. A dire il vero quella situazione vista dall'esterno è abbastanza surreale. Lei teoricamente vittima giusto qualche giorno prima, ora è quella che ha letteralmente il coltello dalla parte del manico, con quel bisturi di Chakra se solo volesse potrebbe ferire l'altro in maniera precisa e mortale. Una sorta di vendetta per quanto avvenuto si potrebbe pensare. E' paradossale che lui stia così tranquillo, forse forte del fatto che lei non ricordi nulla. Quelle mani feriscono l'orecchio e nient'altro, il sangue che si presenta è rosso, come qualsiasi altro essere vivente che non porti quella maledizione con se. La pallina viene ingurgitata, il nuovo dilatatore recuperato e mentre ciò avviene anche lui finalmente si mangia una pallina. << Mi serve il tuo aiuto ora. Devi aiutarmi a girare il dilatatore all'interno del tuo orecchio, io sistemo la ferita ma se non lo smuovi, il richio è che poi i tessuti si rigenerino attorno ad esso parzialmente. >> Insomma un lavoro di squadra gli viene richiesto, mentre ancora una volta il Chakra verrebbe ridiretto sulle mani, stavolta su entrambe, in modo da cercare di sfruttare quella capacità medica per ottenere una rigenerazione rapida dei tessuti altrui, così da ridurre a zero il numero di infezioni e i giorni di 'degenza'. Se fosse riuscita ad attivare questa sua abilità, in poco tempo quell'orecchino avrebbe preso il suo posto in maniera precisa all'interno del foro. << Gira un poco ora per favore. >> Il tono è estremamente serio, concentrato sul lavoro che sta svolgendo, tanto da non accorgersi di quanto fatto potesse risultare imbarazzante, essere imboccata da qualcuno non è proprio così normale in effetti. [Se Chakra 31/50 -> 9 per mani terapeutiche superiori]

12:58 Nobu:
  [Razor & Ink] Si sorprende di sentire che si affiderebbe solo a loro due, tanto da guardarla stupito in volto. < E quei due nomi che hai addosso? E Kan? > le chiede proprio con tono perplesso senza fingere, espressione che conferma quello stato confusionale in cui versa dopo quella frase. Inoltre con Saigo le due hanno già acconsentito a formare un team, cosa che non è ancora accaduta con Nobu che le ha dato una risposta vaga, conscia del suo ruolo in qualità di ninja e ufficiale. Spesso viene chiamato per le missioni più che sceglierle e, l’unico modo in cui vede quel team è se uno dei tre avesse bisogno di supporto in maniera tale da chiedere agli altri. Non si affida ne a Saigo e neanche a Shizuka per la sua sopravvivenza, così come non si affida al byakugan, solo alle sue forze. Tutto è uno strumento nelle mani del Ryuuzaki e come tale viene utilizzato per l’esito finale della missione. Addestramento militare rigoroso che prima gli è stato inculcato e che ora inculca lui stesso negli agenti scelti e nelle reclute che lui stesso segue. Prende infine in mano quel dilatatore, rosso, cavo, spingendoselo all’interno della ferita aperta senza troppi problemi, abituato a dolori più intensi. Non ci pensa su e lo fa con la mano destra, mostrando quelle nocche, esponendo nel processo anche il costato viola dato che smuovendo il braccio destro, il lato sinistro di quell’haori nero si lascia andare, mostrando tutto. < Dimmi te quando fermarmi > cominciando a roteare quell dilatatore all’interno della ferita. Energia curativa che inizia a propagarsi all’interno del proprio orecchio con i tessuti che attingono alla loro vitalità cellulare per avviare forzatamente quel processo di cura e rigenerazione. Non dovrebbe volerci troppo, insomma gli ha rigenerato due ossa quasi fratturate di netto, figuriamoci curare un incisione su tessuto cartilagineo! [chk on]

13:45 Shizuka:
  [Negozio di Tatuaggi] Quello stupore è genuino, tanto da far tornare il viola su quelle guance: << Yasuhiko lo vedo una volta ogni tanto, non siamo mai finiti in missione assieme e non so cosa sia in grado di fare, stesso vale per Tenjiro. >> Si sofferma, sospira pesantemente, uno di quegli altri problemi che le affollano la mente sono proprio quei sentimenti. << Per quello che riguarda Kan, io sono il suo scudo non il contrario. Proteggerei sempre e comunque entrambi io. >> Di nuovo quel delirio di onnipotenza, oltre al fatto che è proprio il fidanzatino a continuare a ripeterle che fra loro, sicuramente è lei la più forte, quindi non è esattamente saggio affidare la propria vita a chi è più debole di lei no? << Ti piace per caso rigirare il dito nella piaga? >> Lo guarda un poco storto, come se in qualche modo volesse chiedergli di smetterla di fare quelle domande, perchè a conti fatti le fanno solo del male. Però i loro due modi di vedere le cose sono diversi e lo si evince da quasi ogni discorso, è sicuramente un mondo che per i due ha tinte complementari, nonostante il colore dei loro occhi sia molto simile. Lei ha bisogno di aiuto per quel processo sull'orecchio, e il Ryuuzaki non si oppone alla cosa, però istintivamente usa la mano dominante per aiutare la ragazzina che, per quanto focalizzata sul suo lavoro non può non notare quelle nocche arrossate e con la coda dell'occhio il torace violaceo. << Ma che cavolo hai fatto? >> La domanda è lecita e si scorda pure di dirgli di fermarsi, ma quelle due manine che prima stavano sull'orecchio, ora in automatico vanno a sfiorare la mano, portando quel potere di rigenerazione almeno in quel punto. Siccome era solo una sbucciatura i tessuti non dovrebbero metterci molto ad essere risanati completamente, anche se quel faccino rimane forse troppo impensierito. E' assolutamente assurdo come nel momento in cui quei cricetini nella testa di lei si concentrino su qualcosa, perdano ogni senso di pudore esistente. Se lui infatti non si fosse granchè opposto, le mani femminili si sarebbero spostate dalle nocche altrui fino al costato, andando a toccare delicatamente la parte tumefatta, come per saggiarne la densità. Da quel tocco dovrebbe riuscire a capire che non è nulla di particolarmente problematico, però certo non può mettersi a rigenerarlo con quel trucco da medico. In ospedale avrebbe quanto meno delle pomate ma qui in studio no. << Ci metterà qualche giorno, forse meno se usi delle pomate specifiche. >> Lo sguardo blu tornerebbe ora su quello altrui, un faccino dubbioso che la metà basta. << Li hai sempre nascosti i lividi oppure ora te ne fai di più di prima? >> Domanda lecita, anche se in fondo lei stessa ha in qualche modo sempre cercato di mantenere la distanza dal cioccolatino, un po' per i pregiudizi riguardo alla Shinsengumi, un poco perchè lui fondamentalmente la mette in imbarazzo per metà del tempo. [Se Chakra 29/50 -> 2 per mantenimento mani terapeutiche superiori]

14:13 Nobu:
  [Razor & Ink] Non pensava di certo che quelle domane così naturali potessero sconvolgerla, si era sorpreso infondo che tra tutte le persone, proprio la persona alla quale tiene di più e quella che in teoria tiene di più a lei la consideri uno scudo, al punto da inalberarsi < Ma che cazzo vuol dire? Anche se fossi il primo imbecille al lato della strada del quartiere di Kiri, non tratterei la mia compagna come il mio scudo! Non funziona così!!! > Si rende conto solo dopo che in realtà ha esposto sia la mano e il torace a quegli occhi attenti che se ne rendono conto, ha abbassato la guardia un attimo ed eccoli lì, in bella vista per la Kokketsu che non fallisce nel notarli. Schiocca la lingua sul palato quando gli chiede che cosa ha fatto a riguardo. < Niente di che, davvero, dovresti sapere che sono pur sempre un ufficiale della Shinsengumi e che quindi è mio dovere addestrare gli agenti scelti al fine di proteggere i confini interni ed esterni. Come pensi che possano essere affidabili se non tramite l’allenamento? > A conti fatti non le sta dicendo niente di che, allenarsi nel loro mondo è alla base di tutti, così come poteva essere che quegli ematomi se li fosse arrecati nell’allenamento con Kore al di fuori della Shinsengumi. Semplicemente sta dimostrando il fatto che non stanno lì a bighellonare e girarsi i pollici fino a quando non c’è una crisi che li chiama in azione, loro devono essere sempre pronti, sono una forza dormiente e come tale, quando chiamati in causa, devono saper rispondere sull’attenti, pronti per il volere del consiglio e il bene di Kagegakure. < Non pensare adesso che la Shinsengumi è crudele, sono sempre io al di fuori di quando indosso la divisa. > anche se, come ben sa, quella definizione di ‘io’ è molto volubile. Non si oppone a quelle mani sul costato e, sotto quelle dita potrà sentire in realtà ogni singola costola dato che ha una percentuale di grasso corporeo molto bassa, rasentando quasi la singola cifra anche se non è ancora lì. Sotto quelle dita sembrerebbe quasi fragile quel corpo che di solito si erge sempre così statuario e fiero. La lascia fare, ascoltando il discorso sulle pomate che tanto ha a casa. Prende un ultimo takoyaki, infilandolo in bocca per poi alzarsi, poggiando gli altri sul tavolo in maniera che possa mangiarli lei. < che domande sono, secondo te?> la guarda in faccia, cercando di scrutarne l’espressione e se arrivasse a una risposta da se < li ho sempre nascosti, sono il vostro scudo e quello di kagegakure, non è un livido a impensierirmi e non voglio che ci badi troppo neanche te Shizuka. Sono fatto in maniera diversa rispetto a voi, ho una tenacia e resistenza che mi contraddistinguono, non preoccuparti.> le parla come se avesse appena visto dietro il mantello del supereroe i segni delle battaglie che tiene nascosto, lasciando quell’immagine impeccabile e di sicurezza per chi lo vede. Alza pure il braccio destro, piegandolo a mostrare un bicipite che tutt’altro è che grosso anche se la linea del bicipite femorale è ben distinta. [chk on]

14:35 Shizuka:
  [Negozio di Tatuaggi] Ora è a lei che tocca fare una faccia stupita. Quella reazione non se l'aspettava decisamente, inoltre l'ha forse presa nella maniera sbagliata. << Prima che fossimo fidanzati eravamo amici, conosciamo le nostre potenzialità sul campo di battaglia e io sicuramente sono più forte di lui. Comunque non mi tratta come uno scudo. Sono io che ho scelto di esserlo. >> Diciamo che Kan subisce passivamente la testa durissima della ragazzina coi capelli rossi, come la maggior parte delle persone solitamente. << Se sto da schifo perchè sono due miei compagni a ferirsi come potrei mai stare se fosse lui? >> In effetti è una domanda alla quale la risposta sembra non servire, diventare una protezione per lui significa proteggere indirettamente anche se stessa. Con quell'animo troppo buono per accettare che si ferisca qualcun altro al posto suo. Inutile dire che quella domanda spontanea arriva come una gigantesca accusa, quando in realtà è una cosina da niente e lei sta esagerando. La risposta arriva pronta, una descrizione perfetta di quanto accaduto e decisamente credibile anche per lei che ora ci mette mezzo secondo ad andare in paranoia per il Ryuuzaki, considerato quello che sa e che nessuno crede lei sappia. << Pensavo che non ti sfiorassero nemmeno i novellini! >> Gli rifila una linguaccia, come se quella frase fosse stata messa lì per dispetto, rinfacciandogli che si sia azzuffato con qualcuno di molto meno forte. << Quello che penso della Shinsengumi dovresti vagamente saperlo. E anche quello che penso di te. >> Ne sostiene lo sguardo, rispondendo a tono a quella frase, per poi concentrarsi sul livido, che non è nulla di particolarmente noioso ma allo stesso tempo diventa molto fastidioso da vedere per la Kokketsu. Ruba un secondo Takoyaki prima di alzarsi, e rispondere a quella domanda stupida che ha tirato fuori. << Ah si quindi io non posso fare lo scudo e tu si? >> Domanda velatamente ironica, ancor più divertente il vederli ora in piedi entrambi con quella enorme differenza d'altezza. << Poi posso preoccuparmi quanto mi pare! Non sei tu a decidere il tuo grado di importanza per qualcuno sai super ninja!? >> L'ironia resta, nonostante quelle frasi abbiano un peso che non è irrisorio. La testolina viene scossa nel vedere il bicipite messo in bella mostra: << Dai che devo sciacquarti la testa, vieni di qui! >> Andrebbe a indicare rapidamente quello che sembra un'altra sedia, con un lavandino posto dietro, proprio necessaria per lavare la testa dei clienti. Così forse almeno il primo passaggio sarà completato. [Chakra 29/50]

12:27 Nobu:
 <Esatto, io posso, te no. Almeno fino a quando siamo insieme in missione. > cerca di sancire il punto, mettere fine a quella discussione che si era avviata tra i roli dei due in quel team alla quale la Kokketsu gli aveva chiesto di partecipare, di far parte insieme a lei e Saigo, la sua coinquilina. Si alza, seguendola verso il lavello dove laverà via la tinta o meglio il decolorante dato che passare da nero a bianco è un incubo. Perchè non ha di suo i capelli chiari?! Glissa sul discorso dei novellini, ovviamente all'inizio è così, li prende che non sanno fare niente, ma si tratta comunque di allenamento, non di farli fare i sacchi da pugilato dove incassano e basta, arriva sempre un punto dove imparano abbastanza da rendersi anche loro in grado di colpirlo, soprattutto nelle sessioni dove fa il 'cattivo' e serve agli agenti scelti per coordinarsi tra di loro, proprio per evitare di andare in missione con un compagno di cui non si sa nulla. < Inoltre te hai il tuo sangue a proteggerti. Come ti dicevo siamo diversi. > Si siede dove gli indica l'amica, tirando indietro la testa in maniera che finisca nel lavabo di ceramica, sentendone il piacevole freddo contro il retro del collo, facendogli venire qualche brivido che corre lungo la spina dorsale. La lascia fare, sentendo quell'acqua corrergli lungo i capelli e infine quelle mani che, in tutta onestà, sono piacevoli da sentire su di se. Si rilassa, chiude gli occhi e per il momento si sta un attimo zitto, almeno fino a quando non ha finito di lavargli i capelli da quel decolorante, rendendolo probabilmente biondo ossigenato. < In realtà no, non so cosa ne pensi della Shinsengumi e, al di fuori che mi vuoi in team con te, neanche cosa pensi di me! > come fa a saperlo infondo? Sa che si è dimostrata preoccupata e che comunque fino a un certo punto, a Nobu Shizuka ci tiene e lo ha dimostrato su quel tetto, prima che Nobu le scambiasse i ricordi di quella serata dolorosa e depressa in eventi piacevoli. < mi vuoi illuminare?>

12:49 Shizuka:
  [Negozio di Tatuaggi] A quanto pare tutto quel discorso sullo scudo di chi e cosa vorrebbe essere chiuso in quella presa di posizione ferrea del choconinja che tuttavia riceve una risposta a tono, in maniera testarda e molto infantile: << Non voglio passare il post missione a risistemarti le ossa! Se ci dovesse essere il modo di proteggerti in maniera intelligente lo farò. >> Della serie, va bene hai ragione ma ho ragione anche io, quindi pari! E' indubbio quanto in qualche modo l'infantilità della rossa abbia il sopravvento, oltre al fatto che fondamentalmente è una bambina viziatella. Lui si alza, raggiunge il lavello dove lei si premura di sciaquare via quel prodotto dalla testa altrui, poco alla volta insieme a quella roba chimica scivola via anche il colore dai capelli altrui che divengono sempre più tendenti al giallo. Le manine della ragazza passano in maniera delicata in quel crine, cercando di rimuovere al meglio ogni residuo e valutando se vi sia o meno la necessità di ripetere la procedura di schiaritura. << Siamo diversi indubbiamente. Però funzioniamo bene insieme no? >> Il tono è forse più dolce di quanto non vorrebbe effettivamente, la frase è ovviamente riferita al combattimento pratico, anche se in realtà lei aveva in mente ben altro, ovvero il fatto di poter in qualche modo mitigare quella sua furia, quella necessità di brutale violenza. Nemmeno ci vede dietro il doppio senso infinito che invece qualcuno di un poco più sgamato non si farà sfuggire. I capelli vengono asciugati in parte con un asciugamano morbido, resta alle sue spalle in tutto quel processo, mentre lui silenzioso si prende quella coccola. << Secondo me se li vuoi molto chiari dobbiamo schiarirli ancora un poco >> Quegli occhietti blu ora concentrati sul risultato migliore per il cliente andrebbero a valutare la possibilità. << Solo dieci minuti promesso! >> Come se lo stesse fisicamente obbligando a quel trattamento. Si sposterebbe sulla sedia usata prima, sperando di essere seguita, ignorando la domanda altrui, mentre però quei cricetini elaborano. Se lui si fosse nuovamente spostato gli avrebbe comunque dapprima phonato i capelli per poi tornare a lavorare sulla decolorazione, o sul colore a seconda della scelta altrui. Tuttavia mentre le manine tornerebbero a toccare e giocare con quel crine la risposta ricercata verrebbe data: << La Shinsengumi mi sembra un posto freddo. Totalizzante e opprimente. >> E' il punto di vista di un esterno, di qualcuno che ha avuto modo di interagire con i suoi membri solo parzialmente. << Yasuhiko dopo essere stato reclutato è cambiato, non ha più avuto tempo per me, troppo preso dal lavoro. >> Un lungo elenco di cose fastidiose inizia, << Sango Ishiba penso sia la donna peggiore che io abbia mai incontrato. Spocchiosa, piena di se senza alcuna ragione e ingiusta. >> Beh complimenti per la rossa tanto simile nell'aspetto a lei ne abbiamo? << Poi ho conosciuto Saigo e sembrava un automa. Ha detto a Kan della morte della sua amica con una freddezza disarmante, anche se devo ammettere di averla vista un poco più coinvolta altre volte, ma sempre con quella distanza di superiorità. >> O forse è solo una brava attrice ed è quello che lei ha voluto mostrarti, proprio come ora ti considera un valido alleato. << Kamichi sembrava un pesce fuor d'acqua li dentro, infatti non c'è più. >> Non ci azzeccava nulla con tutto quello, una figura assurda. << Poi sei arrivato tu, mi hai rubato le cuffie, ti sei messo a ballare sotto la pioggia e mi hai invitata a stare con voi. >> Lo mette in fondo all'elenco, dopo Kamichi, come a separare quello che ha visto prima da ciò che le è apparso dopo. Dovrebbe aver finito con il lavoro, ma ancora devono aspettare qualche minuto, perciò prenderà una seggiolina per posizionarsi in fronte al Ryuuzaki, fissandolo un poco, come se avesse bisogno di riflettere un attimo prima di entrare nei dettagli di cosa pensi esattamente di quel tipo. [Chakra 29/50]

13:21 Nobu:
 Vuole discuterne ancora e così sia allora! < Te l'ho già detto Shizuka, se dovessi dare le mie ossa in cambio della vostra vita, lo farei di nuovo senza pensarci su due volte, come ho già fatto! Certo il tuo sangue è veloce e tu sei il tuo sangue, però lo devi controllare e spesso quel tempo richiesto non ti permette di arrivare dove IO posso! > le risponde di nuovo a tono, facendole capire che c'è una differenza in quello che i due possono o non possono fare. Se fosse stato per Shizuka oggi Saigo non sarebbe lì tra loro probabilmente, non per sua intenzione ma per limiti che la Kokketsu ha. Si lascia toccare, massaggiare i capelli in quel lavello e infine quella frase. Funzioniamo bene insieme... con quel tono dolce, fuori contesto e non specificato. Ci glissa un attimo sopra seguendola, annuendo all'affermazione sul fare un secondo passaggio per averli chiari. La segue quindi, sedendosi di nuovo in un altra poltrona per poi ascoltare quella spiegazione in merito alla Shinsengumi. La fa finire e ha ragione in merito a quello. È totalizzante ed opprimente, proprio quello che ci si aspetta dallo scudo di Kagegakure: non è un mestiere adatto a tutti e se si è tra i pochi eletti a farne parte, si deve dare il tutto per tutto per quella divisa. Si tratta di un qualcosa che effettivamente ti sconvolge la vita, facendoti vedere lati che non sapevi neanche ci fossero all'interno di Kagegakure e dietro le quinte. < Mi spiace dirtelo Shizuka ma io questo Yasuhiko neanche lo conosco. Probabilmente è un nessuno all'interno della Shinsengumi e non è comunque una scusa. Come vedi io il tempo per te lo trovo comunque, e sono un ufficiale! > come a sottolineare che ha una carica maggiore e soprattutto altri impegni da rispettare. < Sango infatti è stata congedata, per alcuni per giusta causa, per altri, me incluso, con disonore. Lei e Kamichi sono stati degli errori. La prima è una stronza ninja del passato che parla come se non fosse responsabile di tutto quello che siamo oggi, l'altro... beh per quel che mi ricordo direi che è cosa succede a inserire una persona normale in un corpo elitario come il nostro... non tutti ce la fanno e non è neanche morto in missione per conto nostro. > replica, condividendo anche lui le stesse sensazioni che Shizuka ha dimostrato di avere su quei membri che conosce. Ce ne sono altri ovviamente, come Nene, una persona altamente caotica che tuttavia ha senso nella Shinsengumi nella divisione del combattimento: un cane sciolto da adoperare come desidera il governo. Su saigo non si esprime invece, sa com'è la vera Manami e di certo non è quello che da a vedere, tuttavia come lui si nasconde, di certo non spetta a lui dire com'è la compagna di appartamento e lavoro. Arrivano infine le parole su di lui, su come sia diverso. Si siede davanti a lui e lo fissa, come se stesse aspettando qualcosa dal Ryuuzaki. La destra quindi ecco che si allunga a cercare di afferrarle il mento con il polpastrello del pollice che andrebbe a premere appena per far schiudere il labbro inferiore. Si avvicina con il viso abbastanza da avere la fronte contro quella della ragazzina dai capelli rossi, con quegli occhi che fissano intensamente quelli dell'altra. < Shizuka, mi stai mandando segnali molto equivocabili. > le sussurra sentendo il respiro della Kokketsu contro la propria pelle con soli meri centimetri a separare le labbra dei due. Un qualcosa che non si permette di rubare per rispetto che ha nei suoi confronti, considerando quello che sta facendo un monito.

13:47 Shizuka:
  [Negozio di Tatuaggi] Le guance si gonfiano, per quanto provi ad avere ragione sa perfettamente che in quella situazione non può fare ciò che ha fatto l'altro. Sbuffa fuori quell'aria raccolta, rassegnandosi all'inevitabile sconfitta: << Intendevo in un'altro caso... >> Comunque mugugna, come se non fosse proprio decisa ad accettare il fatto che qualcuno rischi la vita per lei, al posto suo e soprattutto non Nobu. Però è inutile continuare, alla lunga l'avrebbe vinta lui, avere la testa dura però è un difetto non indifferente da gestire. Sistema quella testa, la asciuga, torna a posare il decolorante mentre si spiega, parla di quell'opinione particolare avuta in merito alla Shinsengumi. Di nuovo il choconinja si permette di aprirle gli occhi in maniera molto diretta, fastidiosa in parte ma nulla che non avesse già pensato per i fatti propri. << Io lavoro in ospedale. So cosa vuol dire essere occupati. Quella scusa non è mai stata abbastanza nemmeno per me. Per questo mi sono arrabbiata, perchè non è mai stato abbastanza. >> Insomma alla fine dei conti se n'è accorta da sola, i due davano importanza a cose diverse. << Semplicemente io ci tenevo più di quanto non facesse lui. >> Dato di fatto, per quanto triste, ascolta in merito a Kamichi e Sango, in qualche modo felice di sapere che l'Ishiba sia stata esclusa dal corpo di quella organizzazione, ancora più sola di quanto non fosse in precedenza. Però non commenta, nemmeno riguardo al fatto che lui non menzioni la Manami, in fondo anche lei personalmente ha potuto scorgere una sorta di maschera su quel viso impassibile, soprattutto dopo la missione. Conclude con quel pensiero che lo esula dal resto del gruppo. Però proprio a quelle parole l'altro fa qualcosa di decisamente inaspettato. Si allunga verso di lei con le mani, con il volto, la fronte si poggia sulla propria, così che le distanze siano praticamente effimere. I cricetini in quella testa sono completamente in tilt, non capiscono come dovrebbero comportarsi ora, se sia una situazione di pericolo o meno, l'unica certezza è che quella faccia diventa improvvisamente viola acceso, un colore che non ha nulla a che vedere con il comune rossore di chi ha un sangue vermiglio. Ci mette qualche secondo di troppo forse a reagire, sente il respiro altrui addosso quell'attimo in più di quanto dovrebbe per poi spostare entrambe le mani sulle spalle del chunin e fare come per spingerlo via. Con la forza irrisoria che si ritrova non può effettivamente smuoverlo ma lei può fare perno per allontanarsi, prendere le distanze da quelle dita. << EQUIVOCABILI?! >> E' arrabbiata. Forse perchè non se l'aspettava. Eppure nemmeno quella presa stretta attorno al suo collo se l'era aspettata ma non ha certo reagito in quel modo, con quella furia. << CHE HO FATTO ORA CHE TU NON ABBIA MAI FATTO CON ME SCUSA? >> Le mani si stringono a pugno, il viso non accenna minimamente a perdere di colore. << TU TI COMPORTI SEMPRE IN MANIERA GENTILE E PREMUROSA CON ME! DA SEMPRE! DOVREI CONSIDERARLO EQUIVOCABILE? >> In effetti non ha tutti i torti, fra il Karaoke, la sciarpa, la storia dello scudo e perfino quel risparmiarle la vita sul tetto, l'elenco delle carinerie nei confronti della Kokketsu non è per nulla breve. << NON VENIRMI A DIRE CHE PUOI FARLO SOLO TU COME CON LO SCUDO! >> Beh dai non l'ha presa malissimo, poteva andare peggio, chissà se riuscirà a lavargli i capelli senza tirarglieli ora! [Chakra ON]

14:04 Nobu:
 Si reputa contento di non essere stato colui che le ha dato una dose di realtà in merito a Yasuhiko e che lei stessa se ne sia resa conto da sola. Attribuire la scissione di un rapporto, per quanto intimo, a quella corporazione è sbagliato. Come se stesse cercando un responsabile al di fuori di quel ragazzo che lei stessa un tempo conosceva. Il fatto è che crescendo si cambia e probabilmente Yasuhiko ha voluto altro, qualcosa che stando con Shizuka non poteva ottenere evidentemente. Annuisce infine a quelle ultime parole in merito a tenerci di più rispetto all'altro, è effettivamente così se ancora a oggi ci sta pensando. L'attenzione viene poi monopolizzata da quella scena intima che i due stanno condividendo, sentendo quelle mani che prima erano sui capelli, poi sulle spalle per allontanarlo. Non oppone resistenza, riprendendosi i suoi spazi così anche per lasciarle i propri. La vede diventare viola, più di quello alla quale è abituato onestamente anche se le parole che dopo seguono, urlate con rabbia, gli fanno credere che forse sotto ci sia qualcosa di vero in quelle allusioni che ha posto? < Beh, non puoi dirmi che ci vedi bene insieme, dirmi che per te sono diverso rispetto ai miei colleghi, dirmi che mi proteggeresti senza pensare che non legga tra le righe. > la sua risposta è più pacata di quella della Kokketsu che in questo momento, anche mostrato dalla pigmentazione del volto, ha il sangue al cervello. Alza le spalle quando gli dice che si sta comportando come si comporta lui, ci riflette ed è vero. < C'è una sostanziale differenza però, io sono molesto di natura, te no. Capisci che ha una risonanza diversa l'atteggiamento e un peso diverso le parole? Ti sto semplicemente dicendo da amico che devi contestualizzare le parole che dici. Poi non ti biasimo, anche io mi trovo irresistibile> finisce con una battuta, passando a un tono più sarcastico mentre si guarda allo specchio, facendo un paio di espressioni sexy ma che in realtà sono molto stupide. Allunga di nuovo la mano destra, questa volta però flette il dito medio, premendo il dorso dell'unghia contro il polpastrello del pollice, fino a far scattare quella falange alla volta della fronte della ragazzina in uno schioppo su questa. In seguito la stessa mano verrebbe aperta, con il palmo che cercherebbe di darle un paio di carezze sul crine, scombinando appena l'acconciatura. < Puoi interpretare le m ie azioni in qualsiasi modo tu pensi sia opportuno, se hai bisogno di un confronto sono qui. > infondo non è mai stato aperto nel dirle che fa quello perchè si diverte a vederla arrossire o altro.

14:19 Shizuka:
  [Negozio di Tatuaggi] Il fatto che lei esploda tipo bomba atomica e lui invece se stia bello calmo e risponda con pacatezza inizialmente la fa innervosire ancora di più. Come se fosse solo lei ad ingigantire il tutto ogni volta, quando di per se non ha fatto altro che comportarsi esattamente come fa l'altro. << PENSAVO DI POTER ESSERE SINCERA! >> Si lamenta ancora con quel tono troppo alto per la situazione, cercando di abbassarlo poco dopo, ora che la distanza fra i due è tornata a livelli di guardia, che non si sente più in pericolo per così dire. << I tuoi modi di fare per me sono sempre stati troppo carini per qualcuno della Shinsengumi, non sapevo nemmeno se fidarmi o meno. >> Certo che questa cosa del fidanzatino di danni ne ha fatti parecchi! Ma forse anche Sango ci ha messo il suo zampino, facendo la carina prima e denigrandola dopo a progenie di Yukio da sterminare. Di per se è solamente sempre stata sulle spine in sua presenza e dopo tutto quello che è successo, non lo è più, proprio perchè ora quella maschera lui l'ha tolta, anche se lei non dovrebbe ricordarsene. << E ora che sono sicura di potermi fidare invece mi dici di no! >> Si riferisce a quei modi diretti? O forse si riferisce al fatto che non dovrebbe concedergli di prenderla per il collo? O forse entrambe le cose. Eppure quella battuta di lui le ricorda incredibilmente l'ego smisurato del fidanzatino, al quale ormai è abituata a rispondere in maniera sarcastica. << Forse dovresti chiederti di uscire! >> Il faccino si imbroncia, almeno non grida più addosso all'altro, e il colore lentamente sta scemando, anche se sarà dura far sparire quel viola. << Vieni che ti sciaquo la testa! >> Si alza per prima, dirigendosi verso il lavello e aspettando di essere raggiunta, come se in qualche modo ora facesse l'offesa. Eppure se lui si fosse rimesso in posizione quelle manine non sarebbero state meno delicate di prima, nonostante il batticuore e il nervosismo che ancora circolano in quella mini chunin. << Nemmeno io lo so cosa pensi di me. >> Un dato di fatto, più che una domanda diretta e in qualche modo pure una mezza bugia. Sa che la considera un'amica, sa che le vuole bene, in realtà non sa nemmeno perchè sia così, non riesce a capire come lui si sia affezionato a lei, quando, a suo modo, la rossa ha sempre cercato di mantenere una certa distanza dal moro. [Chakra 29/50]

15:00 Nobu:
 Non comprende come mai si stia scaldando così tanto anche ora . <E chi ha detto che non puoi essere sincera? > lo è già stata con lui anche se questo lei non dovrebbe ricordarlo. Lo ha già visto fragile nella sua depressione e, per quel che conta, dato che dovrebbe averle riscritto la memoria, pure lui si è dimostrato sincero con lei, per poco tempo ma lo ha fatto. < Non pensi di star generalizzando? Come dire che allora tutti i sarti fanno lavori sui corpi dei bambini solo perchè Shimura lo faceva. > le fa osservare questo difetto nel suo pensiero. A conti fatti la Shinsengumi vanta tanti membri al so attivo, basarsi su pochi non è esattamente corretto, soprattutto se quei pochi che ha conosciuto sono gli ultimi stronzi arrivati all'interno di quel gruppo elitario. Basta vedere chi fa strada e chi no, le vanno a genio Nobu e Saigo che, mica per nulla, sono degli ufficiali ormai! < Chi ti dice di non poterti fidare scusa? Non mi ricordo di averti detto di non farlo. Se poi te pensi di non poterlo fare quello è un discorso diverso, non trovi? > La segue quando lo chiama, facendosi sciacquare quei capelli dal secondo giro di decolorante, godendosi di nuovo quel tocco gentile tra i capelli che gli piace particolarmente. Chiude gli occhi, godendoselo, lasciandola un attimo sbollentare in quel viola che ha in viso dovuto alle sue azioni. Sente il rumore dell'acqua che scorre e proprio grazie a questo, non riesce a sentire il battito accelerato del cuore della chuunin per gli argomenti che stanno trattando. < Va bene, usciamo allora. Io sono libero. > risponde a quella battutina in maniera in realtà seria, non chiudendo quella porta, lasciando intendere tutto e niente, conscio del fatto che sta dicendo in maniera sarcastica e che intende ben altro, però si diverte con poco, che ci vogliamo fare. Alza le palpebre, aprendole, giusto per vedere che reazione possa avere Shizuka a quella risposta che probabilmente non si aspettava, solo per essere accolto da due montagne di carne protette da un top che nascondo il viso, facendogli scioccare la lingua contro il palato. < beh, lo vuoi sapere? >

16:13 Shizuka:
  [Studio di Tatuaggi] Sbuffa di nuovo, come se quella sorta di mini discussione stia impegnando ben più della sua pazienza di quanto si sarebbe aspettata. In effetti è da parecchio che non battibecca in maniera tanto convinta con qualcuno. << Lo so che sto generalizzando e la cosa infastidisce parecchio anche me! E' solo che non è così semplice decidere di fare qualcosa quando non ne sei pienamente convinto. >> Insomma non è stato così semplice dare il beneficio del dubbio proprio a lui, considerato che in maniera molto infantile ha voluto dare la colpa all'istituzione più che all'amico d'infanzia stesso. Certo è che sentirselo dire dagli altri non faccia piacere, soprattutto perchè è consapevole di aver fatto una stupidata. << Come faccio a fidarmi se poi ti trovo a due centimetri dalla mia faccia?! >> Non lo aveva mai fatto prima, è sempre stato una sorta di mistico gentiluomo con lei e ora invece esattamente che cos'è Nobu? Durante quella missione e dopo di essa si sono rotti degli equilibri che si erano andati a formare che in realtà tenevano in piedi un rapporto che era fatto per lo più da apparenza. E non solo da parte del Ryuuzaki tutto sommato, anche la Kokektsu ci ha messo del suo, cercando di non lasciarsi coinvolgere eccessivamente e mantenendo una sorta di sospetto. E' decisamente molto meno brava di lui a gestire gli sbalzi emotivi, la cosa è palese, eppure quando vuole o le serve per la propria sicurezza ci riesce benissimo. Come riesce a non strappargli i capelli mentre glieli sciacqua, essendo molto più docle di quanto i toni non siano, inoltre le fa ancora male la fronte per quel corlpo ricevuto poco prima. << Ti stai chiedendo ad alta voce di uscire? >> Meno male che non capisce nulla, che sia troppo impegnata a rimuginare sulle cose per cogliere la possibilità di una proposta per lei, altrimenti quel viola non sarebbe mai scomparso dalle guance. I capelli ora sembrano decisamente più chiari, dovrebbe prendere molto meglio il colore. << Ti asciugo la testa e mettiamo il colore. >> Chissà grazie a quale strana capacità riesca comunque a non perdersi con il lavoro. Si sposterebbe di nuovo sull'altra sedia, aspettando lui per asciugargli il crine, solo dop oaverglielo tamponato un poco prima di lasciarlo in libertà. << Si che lo voglio sapere! E poi ti dico quello che penso io! Così magari la smetti di pensare sempre al doppio senso sbagliato delle mie frasi! >> Lo dice quasi come se fosse sempre lui a sbagliare e lei non essere mai ambigua. [Chakra 29/50]

16:37 Nobu:
 Probabilmente Shizuka aveva bisogno di questo bagno di umiltà e questo confronto con la realtà. Non è da biasimare dato che nessuno la contraddice a quanto pare o che la portano su un piatto d'argento a quanto gli ha raccontato del suo fidanzatino. < E allora è forse più facile convivere con un idea che sai già che ti sei messa in testa da sola per proteggerti, conscia del fatto che sia una menzogna e questo ti faccia schifo? > che poi da che pulpito! Forse proprio perchè Nobu vive in quella condizione può dirlo e parlarne così liberamente, dato che lui stesso è menzogna allo stato puro. < Beh, non ti ho infilato la lingua ne tanto meno ho preso le tue labbra. Se poi il mio metterti in guardia ti fa avere pensieri sconci, non è colpa mia! > alza pure le spalle , parlando in maniera totalmente innocente, come se le reazioni della Kokketsu non siano colpa sua e delle proprie azioni quando, in realtà, è così! Finisce l'ennesimo giro di capelli e decoloranti, alzandosi in piedi per poi vedere che a quanto pare la ragazza non capisce ciò che gli sta dicendo. < No, in realtà stavo accettando il tuo invito a uscire? Forse non ti è chiaro che non tutti gli uomini sono cavalieri in armatura scintillante e che non sei una bambina. Questo intendevo prima dicendo che ciò che dico io, per come sono fatto, ha una risonanza diversa rispetto a te. > lezioni di vita a quanto pare per la diciasettenne che, vuoi per limite suo o assimilato dagli atteggiamenti che le persone hanno con lei, ancora non si identifica in una donna? Difficile dirlo. Si sposta per l'ennesima volta di sedia, ormai i takoyaki si sono freddati anche se comunque non li vuole lo stesso. Quel trattamento sta durando una vita, purtroppo è così, infondo sta facendo parecchie cose: dilatatore e tinta! <hmm...> fa finta di riflettere giusto per darle sui nervi e far crescere l'attesa di una sua risposta in merito a cosa pensa di Shizuka. Deve in realtà riflettere, ovviamente si diverte a stuzzicarla e prenderla in giro, la reputa una valida kunoichi e in qualche modo un amica. Ha ovviamente i suoi difetti con la quale ci convive per quel rapporto superficiale, come il fatto che è lei stessa è superficiale, pensando di poter risolvere tutti i problemi del mondo o che sia colpa sua se qualcosa vada male, ma questo non può dirglielo. < Allora... sei più testarda di un mulo e allo stesso tempo vivi nel tuo paese con la testa. Sei brava nel tuo lavoro. Preferirei averti come alleata che come nemica hmmm ... che altro .. > ci pensa ancora su su quanto voglia rivelare, ricordandosi comunque che Shizuka teoricamente non sa nulla del vero Nobu ma si è solo interfacciata con la sua maschera. < ah si, che dovresti crescere un pelo, sia in altezza che di pensiero, essere più elastica. Lo dico per te come ninja, dato che plasmi oggetti con il tuo sangue, ma anche come persona, sei molto quadrata. > come dimostrato per il pensiero della Shinsengumi. Comunque andrà quella risposta, lasciamo qui il nostro choconinja, alle prese con quell'abbellimento estetico e nelle mani di Shizuka. [end]

17:02 Shizuka:
  [Studio di Tatuaggi] << Chi ha detto che io conviva con questa idea? L'hai deciso tu? Ho solo detto che è complicato, non che io abbia lasciato le cose come stanno. >> Insomma infantile si, ma non proprio così ottusa da non voler cercare di migliorare. Ogni volta che si è trovata contro a qualcosa di scomodo ha cercato un modo per relazionarcisi e per sorpassare il problema. Poco importa se lo abbia fatto con la positività o con la forza del proprio sangue. << Anche perchè io mi fido di te ora, altrimenti non saresti arrivato così vicino alla mia faccia. >> E questo vale sia per ora, che per quello che riguarda quel tetto a Suna. Se non si fidasse dell'altro tutto sarebbe decisamente diverso, e non sarebbe li a mettergli il colore sulla testa. Inutile dire che nuovamente diventa violetta quando direttamente le dice tutto quello che avrebbe potuto farle in quella posizione. << Queste cose le hai dette tu, non le ho pensate io... >> Boffonchia, ma è evidente che tale vicinanza quanto meno a un bacio l'abbia fatta pensare; è forse sbagliato che non sia rimasta impassibile? Come verificare questa tesi? Non è una bambina, effettivamente anagraficamente parlando non lo è, nemmeno come shinobi e medico è più una semplice bambina. Una volta per lo meno cercava di nascondere le proprie forme, ora è decisamente più sicura anche di quelle e come sfruttarle se dovesse servire. Eppure fondamentalmente ancora quella testa non sembra adulta, non del tutto, si ostina a restare nel suo bel mondo fatato dove le cose vanno bene e puoi salvare tutti gli ostaggi senza fatica. << Intendevo che dovresti invitarti da solo ad uscire! Non che io volevo invitare te! >> E ora di cosa stanno parlando? Fino a venti secondi prima uscire con un amico non sarebbe stato un problema, Shiroichi l'ha invitata a casa, ha chiesto ad Akainu di incontrarsi e pure a Katai. Che stia sbagliando tutto? Forse effettivamente è il caso di rivedere il come chiede qualcosa e come lo accetta. Mettere i puntini sulle 'i' potrebbe essere importante. Quella testa viene tinta un poco alla volta, ciocca a ciocca, così come i pensieri altrui scivolano lentamente a informarla di quel che lui pensi. << E poi non vuoi far parte del team eh? >> Si lamenta in maniera nuovamente molto infantile, dopo quel dettaglio riguardo all'averla coem alleata. Poi però arriva quel commento sull'altezza, seguito dal fatto che la ritenga molto quadrata: << Ho quasi diciotto anni ormai! Se mi va bene mi alzerò ancora di qualche centimetro prima dei venti ma non penso di potermi allungare le gambe! >> E' chiaro come non sia quella la parte importante, e come la prima parte del discorso venga ribadita dalle parole della Kokketsu: << Non sono così quadrata in realtà. Ma ho bisogno de lmio tempo per allargare gli orizzonti, come coi disegni. >> Insomma diciamo che più che quadrata è una donna di pancia, ma non è importante, anche perchè manca ancora un poco alla fine di quel lavoro e avranno modo di parlarne. Il rapporto è decisamente cambiato, che sia in meglio o in peggio lo scopriremo con calma. [Chakra 29/50][//END]

Shizuka invita Nobu al negozio per sistemargli finalmente la testa.
Oltre alla ricrescita viene anche sistemato il dilatatore e il choconinja viene anche sfamato.
Dopo la missione, dopo quanto avvenuto sul tetto a Suna, ora il rapporto tra i due sembra aver preso una nuova direzione, sempre omertosa in parte, ma decisamente diversa.

PS: NOBU CAZZO NON FAR VENIRE GLI INFARTI A SHIZUKA!