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con Shizuka, Akainu

17:28 Shizuka:
  [Bosco Oscuro] Il tempo è cangiante, così come il suo umore in questi giorni, ancora sul braccio destro porta il livido violaceo che si è guadagnata in missione, che sbuca fuori da una maglietta nera aderente che si è messa addosso per quella sorta di incontro/allenamento. I capelli sono sciolti, lunghi le sfiorano ormai la fine delle scapole e ai lati del testolino ci sono quei fiocchetti che ricordano le farfalle. Le gambe sono avvolte da dei leggins neri, ai piedi gli anfibi neri. Non ha portato equipaggiamento di sorta con se, se non orecchini e collana che indossa sempre, tuttavia l'unica cosa ben visibile in quel manto rosso è il pendente a farfalla dalle ali blu dorate. Non è truccata ma non c'è bisogno di far risaltare quegli occhi ancora verdi, con i quali ormai riesce a scorgere le anime di coloro che hanno lasciato questo mondo da poco. Più o meno si sono dati appuntamento nello stesso posto della volta precedente, anche se sperava di trovare una zona un poco meno ricca di alberi. Il Chakra già scorre fluidamente in quel corpicino alto un metro e cinquantacinque, forse un poco in più grazie agli anfibi. E' seguita a ruota da Kimi, la farfalla di sangue rosso Doku che si porta ovunque, anche se non in missione per non metterla in pericolo, ma oggi non pensa che succederà chissà che con l'Uchiha bruciacchiato. Però lui è una porta verso la scoperta delle abilità innate oculari di quel clan, ora come non mai crede di aver bisogno di una dritta. Dovrebbe più o meno essere nella zona descritta, mentre quelle iridi smeraldo si guardano intorno alla ricerca di colui che dovrebbe raggiungerla. [Chakra ON]

17:32 Akainu:
  [Bosco] L'appuntamento con la Kokketsu è arrivato, in quel del bosco oscuro dove nessuno può dar loro fastidio, lontani da occhi indiscreti. Il tempo persino ha scelto di oscurare quanto accade laggiù con grossi nuvoloni a ricoprire parzialmente il sole; non vi sono quasi raggi solari ad illuminare la zona circostante, un posto praticamente perfetto per un allenamento e per parlare. Il suo outfit rasenta il minimo indispensabile per non dar nell'occhio con una t-shirt bianca a maniche corte a ricoprire il busto lasciando intravedere un petto ustionato con carne viva esposta insieme alla totalità del collo, pantalone in pelle nera con cinta intorno alla vita ricolma di borchie sulla fibbia e scarponcini neri lucidati a dovere; a ridosso di tutto un cappotto leggero dal nero colore con maniche lunghe ricoprendo l'ennesima ustione, esso discende lungo tutta la figura del mostro fino a metà polpaccio. Il viso, ne vogliamo parlare? Tutta la mascella è ustionata, così come il contorno degli occhi mentre i capelli risultano corti, brizzolati e spettinati, questa volta alla luce del sole, si, non ce l'ha nascosto dal cappuccio bensì il viso è liberamente visibile alla qualunque. Una fascia percorre il busto a cui vi è attaccato un fodero al cui interno è presente una katana la quale si erge sulla schiena in maniera obliqua con l'elsa sulla destra in alto mentre la punta del fodero sulla sinistra ma in basso. Legata alla vita, infine, un portaoggetti contenente l'elsa della spada di chakra ed un manico con due fori per attivare l'arco di chakra. Non ha altro con se, il minimo indispensabile per quel giorno eppure ha portato le migliori armi che si possono trovare, alcune di nuova tecnologia, ampiamente sottovalutate, da lui in primis. Inspira ed espira mentre si avvicina al luogo dell'appuntamento, non manca molto, decisamente più vicino di quanto non possa sembrare. Le ustionate braccia compiono un singolo movimento avvicinandosi al petto, sigillo della capra, le due sfere energetiche di mente e corpo son visualizzate nei rispettivi lochi, fronte e sotto la bocca dello stomaco, verde una e gialla l'altra. Ruotano se stesse, ruotano velocemente dando vita ad un movimento dolce e lineare, elegante come l'acqua che percorre il corpo del genin. La prima discende, la seconda ascende, entrambe alla bocca dello stomaco tentando di fondersi al suo interno, intrecciarsi, cercando un contatto per dar vita ad una fusione e provare a creare l'energia bluastra denominata chakra. Potente ed irrequieto, instabile scorre nell'essenza di lui, pieno di domande e di insicurezze ma lo controlla il giusto, quanto basta da smuoverlo nel momento esatto in cui nasce, rinvigorire l'intero corpo. La potenza nel palmo della sua mano. L'energia scorre rinforzando quel corpo per poi adocchiare la ragazzina a pochi metri da se <Shizuka> sforzandosi di ampliare appena le labbra per mostrare un piccolo e leggero sorriso nel vederla <Come stai?> unica ed ultima parola da parte del genin prima di fermarsi a circa un metro abbondante da ella. [Se Chk On][Katana][Portaoggetti: Spada di chakra | Arco di chakra]

17:40 Shizuka:
  [Bosco Oscuro] Lui non tarda troppo come previsto, alla fine sembra un tipo puntuale, però la cosa che le fa più strano è quel modo così tranquillo di interagire con lei. Forse si è persa qualcosa, forse per lui è cambiato qualcosa. Quegli occhietti verdi si poggiano sui gemelli altrui; già ora si somigliano in quella tinta brillante. << Ciao Akainu >> Ricambia quel sorriso anche se non sembra del tutto convinto, non come uno dei soliti che sfoggia senza troppi problemi. La domanda successiva è complicata, non ha la minima intenzione di riversare su qualcuno che conoce appena tutti i suoi dubbi esistenziali, il suo aver trovato supporto e sicurezza in qualcuno che a conti fatti non è il suo ragazzo ne tanto meno quelli che si era scelta come alleati in maniera forzata. << Sono un poco nervosa. Tu? >> Non gli va comunque di mentirgli, glissa sulle mille problematiche, nemmeno fa accenno al livido che si porta appresso, come un monito, per non dimenticarsi. << Tu come stai? >> Non distoglie mai lo sguardo dall'altro la Kokketsu, tuttavia non vuole ridurre a zero quella distanza che il bruciacchiato ha voluto mantenere, non sente di essere in confidenza come con gli altri ragazzini. Non vuole iniziare a bombardarlo di domande scomode, ma quei cricetini nella testa si sono già mobilitati per analizzare le informazioni necessarie, come ad esempio il numero di virgole nere su quegli occhi rossi, il loro significato, le loro capacità in cosa realmente consistano. Kimi nel frattempo svolazza fra le fronde, molto felice di essere in quel luogo a quanto pare. [Chakra ON]

17:53 Akainu:
  [Bosco] Un saluto ricambiando, lui stesso fa un cenno del capo alla volta della piccola rossa mentre quel sorriso accennato svanisce nell'etere e nell'oscurità del bosco stesso; inclina appena il capo di lato, la scruta permanendo in completo silenzio senza proferir null'altro attendendosi non sa bene quale tipo di risvolto. Non è abbastanza arguto ne coinvolto con l'essere sociale per comprendere cosa le stia passando per la testa, probabilmente ciò è dovuto anche ad un legame pressochè agli inizi tra i due. Entrambi hanno avuto modo di parlare in passato ma mai veramente di qualcosa d'importante e rilevante. Umetta le labbra con un moto veloce della lingua, essa carezza la superficie delle labbra rendendole meno fastidiose, in particolare quello inferiore essendo il bruciato <Accaduto qualcosa?> banalmente dubita sia nervosa per la di lui presenza, non ne ha motivo ma qualcosa viene effettivamente notato. Le iridi di lei non son più azzurre bensì verdi, il medesimo delle proprie. Uno scherzo? Un cambio di look? Può essere ma la perplessità nasce, accresce in lui nell'avvedersi di una simile novità <I tuoi occhi..sono diversi> assottiglia lo sguardo scrutando quel visetto con maggior attenzione, che il nervosismo sia dovuto al nuovo colorito? Sapere dei suoi nuovi poteri è infattibile, impossibile, nessuno può lontanamente immaginare cosa ella stia passando e, nonostante tutto, non si scosta da quella posizione mantenendo una distanza, piccola ma pur sempre presente così da continuare ad avere il proprio spazio vitale intatto <Sono stato meglio> senza aggiungere molto altro a quella risposta, non una spiegazione, niente che non venga richiesto <Mi ha sorpreso il tuo messaggio, non pensavo t'interessassero i nostri occhi> taglia la testa al toro fin da subito, non ci gira intorno arrivando ad affrontare l'argomento più spinoso fin da subito <Perchè?> lecita la di lui domanda. Deve sapere, comprendere i motivi che la spingono ad un'interesse che non le compete; un blando tentativo di carpire i loro segreti per combatterli? In quel caso non ha motivo di svelare nulla perdendo un prezioso vantaggio. [Se Chk On][Katana][Portaoggetti: Spada di chakra | Arco di chakra]

18:06 Shizuka:
  [Bosco Oscuro] La domanda retorica la fa sorridere istintivamente: << Fin troppe cose direi >> Già che cavolo, è finita in due missioni potenzialmente mortali, una fuori dalle mura e una forse ancora peggiore all'interno del villaggio, inoltre quelle farfalle le hanno proposto di affrontare una prova per stipulare un patto. E' confusa, scossa, vede i morti, uccide i vivi, non riesce a proteggere tutti. La situazione necessita di aiuto, ne parlerà con Tenjiro forse, ne parlerà con Kan, però allo stesso tempo probabilmente andrà di nuovo a farsi coccolare da Nobu, perchè alla fine quell'enorme Ryuuzaki la fa sentire protetta. Si era scordata che ormai i suoi occhi hanno un'altro colore, qualcosa di diverso dal precedente ed è normale che quel tipo lo noti. << Si una di quelle troppe cose accadute. Spero che tornino come prima. Non che mi dispiaccia la tinta ma vorrei tornare a sentirmi me. >> Forse qui si è lasciata ad affermazioni più personali di quanto avesse voluto, ma come detto, in quella testolina di pensieri ce ne sono fin troppi. Ha quasi paura che se non resta con Saigo e Nobu i due potrebbero essere in pericolo. Questiona l'altro allo stesso modo, venendo a conoscenza di quel suo stato di dubbio: << Mi dispiace, spero che tu possa stare meglio presto. >> Sembra convinta di quel che dice, non vorrebbe che gli altri avessero problematiche da affrontare, anzi vorrebbe poter risolvere tutto. Però lui incalza, incuriosito a quanto pare dal messaggio della rossa che si è interessata a lui per quello scontro. << Durante una missione abbiamo dovuto affrontare qualcuno che possedeva la tua abilità oculare. >> Si interrompe, lo osserva, non ha bisogno di mentire sulle ragioni per cui vuole conoscere. << I miei compagni hanno rischiato la vita e non voglio che succeda mai più. Voglio capire come arginare le vostre abilità, come eluderle. >> Una manina si stringe a pugno, sembra si decisamente più innervosita del consueto. << Tu mi hai chiesto di conoscere le mie abilità in combattimento. Io voglio semplicemente fare lo stesso. Non ti sto chiedendo di svelarmi i segreti della tua generazione. Non mi interessa distruggere la tua famiglia. >> Perchè lo ha specificato? Perchè sembra che gli Uchiha non siano ben visti? Perchè non vuole essere paragonata a Yukio, lo sterminatore di Clan? Non sa nemmeno lei, ma è chiaro come gli intenti della Kokketsu siano volti alla protezione degli altri e non al mero desiderio di ferire. [Chakra ON]

18:27 Akainu:
  [Bosco] Non commenta ne la spinge a parlare, mugugna solamente, chissà cosa passa per quella testolina ma non domanda ulteriormente, ella, come tutti, deve avere i propri problemi. Si concentra istintivamente sul verde di quegli occhi, così diversi, così strani, specie se ad averli è un'altra persona; Shizuka stessa non sembra lei in quello stato, un'altra ragazza appena conosciuta, diversa dalla ragazzina che l'ha curato in ospedale <Non mi dispiace il nuovo colore> come potrebbe, è il proprio, una piccola similitudine con qualcuno che non sia caratteriale, per una volta <Non so cosa ti sia accaduto ne perchè ma spero che tutto possa sistemarsi> non un sorriso o altro, resta immutato quel viso privo di una vera e propria espressione. Gli accadimenti nella di lei vita devono essere tanti per arrivare a non sentire di essere più se stessa; perdere se stessi è forse la cosa peggiore che possa capitare ad una persona, perdere di vista la propria esistenza. Alzata veloce di spalle in risposta al di lei dispiacere evitando di entrare in quell'argomento, favorendo il vero motivo dell'incontro. Il silenzio cala sull'Uchiha le cui iridi non si scostano, lo sguardo permane sul visino di lei udendo la spiegazione, apprendendo come abbiano affrontato a loro volta un membro del suo clan. Un traditore? Un reietto? Possibile, non sono un clan di santi, questo è certo ma sapere come quell'Uchiha abbia messo in difficoltà lei ed i compagni, porta nel genin uno strano senso di gioia. Hanno assaporato la potenza di uno dei clan più antichi rischiando la vita, hanno visto di cosa sono capaci eppure viene distratto dal modo di porsi altrui, le manine strette a pugno, sguardo intriso di determinazione e voglia di proteggere gli altri, soprattutto dopo quelle precisazioni, delle specifiche. China il capo con fare pensieroso, difficile rispondere a simili parole, capire come comportarsi. Socchiude le palpebre, inspira ed espira. Il chakra è in totale fermento nel corpo del genin, lo sente spingere, tentare di uscire dal corpo del deturpato ma lo controlla, lo spinge verso l'alto alla volta del viso, lo fa viaggiare lungo il collo facendogli attraversare ogni singolo canale presente in quella zona per poi infonderlo dentro agli occhi; l'afflusso di chakra è continuo e costante mentre tenta di attivare l'unico potere in grado di distinguerlo dagli altri esseri vivente, l'unica sua vera abilità. Tenta di sprigionare la giusta quantità di chakra all'interno dei bulbi oculari facendola agire in essi, riempiendoli e circondandoli, in questo modo, in caso di successo, le iridi cambierebbero lentamente di colore, il verde diviene più scuro e più chiaro allo stesso tempo lasciando spazio ad un rosso scarlatto simile al sangue; la pupilla nera al centro ed intorno ad essa una minuscola goccia definita tomoe, una per occhio. Schiude nuovamente le palpebre riportandosi su Shizuka, guardandola con occhio nuovo, mostrandole ciò che lei ha dovuto affrontare <Io non mi fido di nessuno, Shizuka Kokketsu, tanto meno di chi s'interessa troppo a ciò che siamo in grado di fare> un preambolo a ciò che desidera veramente dirle <Posso fidarmi di te, Shizuka?> nel dire ciò la destrorsa si solleva portando la mano a contatto con l'elsa della katana, essa viene tirata fuori, sguainata dinanzi agli occhi altrui come pronto a difendersi. Quelle domande non sono dettate dal caso, vuole sentire la risposta guardandola negli occhi, ottenere quell'ultima certezza che gli manca nei di lei confronti [Chk On][Se Sharingan I][Katana][Portaoggetti: Spada di chakra | Arco di chakra]

18:41 Shizuka:
  [Bosco Oscuro] Quel colore a quanto pare non è disprezzato dall'altro, in fondo ora sono molto più simili nel colore, eppure a lei comunque non torna come corretto, come il vedere i morti. Ma questo dettaglio non interessa all'altro non sono così in confidenza da rivelargli che potenzialmente sta per stringere un patto nel quale è coinvolta la sua anima. Però tra un silenzio e l'altro l'argomento spinoso viene fuori, l'interesse della rossa nei confronti di quegli occhi viene motivato come una difesa per i suoi compagni per il suo Team. << Ah grazie per aver portato Shiro in ospedale. Gli ho tirato le orecchie per bene! >> Le è venuto in mente solo ora, sembra una vita fa che ha dovuto rattoppare il Nara. Ora la prima cosa che ha in mente sono le coste di Saigo o il braccio di Nobu. Quegli occhi verdi restano su di lui, ne osservano il fare, i movimenti, il tono aggressivo. << Cosa vuoi che ti risponda? Di sì? Sarebbe una risposta stupida non trovi? Credo che sia tu a dover imparare a distinguere chi vuole pugnalarti alle spalle e chi invece non ne ha interesse alcuno. >> Quella domanda le sembra così infantile e vaga da non riuscire a trovare una risposta. << In ogni caso, non ne ho bisogno Akainu. Sei tu che vuoi scoprire i miei segreti. Senza i tuoi preziosi occhi sarà impossibile per te anche solo avvicinarmi. >> Lei non ha bisogno di lui per capire come funziona quell'innata, avrebbe potuto non rivelargli nulla, non domandare, presentarsi a quello scontro e sottargli le informazioni che le servono solo combattendo. Però non lo ha fatto perchè non le sembrava una mossa onesta. Il Chakra verrebbe intanto ridiretto verso le leve inferiori, andando a formare una sorta di patina sotto le suole delle scarpe, così da poter aderire a qualsiasi superficie qualora fosse stato necessario. << Tu hai solo una macchia nera nell'occhio. Quello ne aveva tre. Significherà qualcosa, probabilmente, anche se non so cosa esattamente. >> Può immaginarlo perchè un'arte magica solitamente si trasforma con la sua potenza. << Non ho la minima intenzione di ferirmi da sola a questo giro. Se vuoi provarci tu fai pure. >> Lo sfida apertamente, non lo ritiene un pericolo, soprattutto perchè è stato malmenato da Kore in passato e lei è solo una Genin. [Chakra ON]

18:58 Akainu:
  [Bosco] Si è dimenticato di Shiroichi, è vero, l'ha portato in ospedale salvandogli la vita <La sua morte sarebbe stata una macchia sul mio curriculum> e non vuole avere problemi in quella carriera, non vuole fallire ne perdere compagni per delle mosse al quanto discutibili ma ciò passa in secondo piano quando le chiede apertamente se può fidarsi. Per lui essa è una necessità, sentirlo dire da qualcuno ma la risposta lo lascia, per qualche istante, basito. Deglutisce, inghiotte grumi interi di saliva attendendo qualche momento prima di rispondere, di replicare mentre la destra trattiene la katana tra le dita, la presa si dimostra essere salda, ben più del normale <No, nel tuo caso vuoi solo proteggere qualcuno> quello ha dedotto dalle sue parole di prima <Per me non si tratta di una domanda stupida> ma senza dire nulla di più. Si fida, questo è certo ma sentirglielo dire può solo rendere quella certezza più salda e poi giunge quella provocazione. Senza i propri occhi non può vederla, non può colpirla, ergo, l'invita a non usarli? Perchè mai. Fa parte di se, lo sharingan è una sua dote, non può non utilizzarlo quando occorre. La katana viene girata all'interno del palmo, la smuove tenendo in continuo movimento quel braccio <Tomoe> ribatte fin da subito <Non è una macchia, si chiama Tomoe> impartendo la prima lezione su quegli occhi <Esse rappresentano la maturazione dello sharingan e del potere del suo portatore. Una tomoe ce l'ha chi l'ha appena risvegliato, esattamente chi come me deve ancora prenderci la mano governando i suoi poteri> spiegandole il significato di quel potere <Tre tomoe vuol dire che lo sharingan ha raggiunto il suo picco di potenza diventando inarrestabile> breve pausa quella presa dall'houjutser mentre osserva la distanza misera di un metro che intercorre tra i due. Velocemente solleverebbe il braccio destro tenendolo sciolto, allungato verso destra per poi tentare di farlo rientrato cercando di mettere a segno un colpo che va da destra verso sinistra in prossimità dell'altrui petto, per la precisione in mezzo ai seni, per scatenare la fuoriuscita di sangue e, di conseguenza, provocarle l'uso di quell'innata. [Chk On][2/4 attacco][Sharingan I][Katana][Portaoggetti: Spada di chakra | Arco di chakra]

19:18 Shizuka:
  [Bosco Oscuro] << E io che pensavo ti fossi preoccupato per lui invece. Pensavo foste quanto meno compagni. >> Lei ha avuto una reazione diversa per Nobu e Saigo molto più coinvolta, loro non erano delle macchie sul curriculum per la rossa. Però il discorso viene lasciato cadere, in fondo Shiroichi respira ancora nonostante tutto e quindi non è il momento di difendere il proprio amico. Agli occhi dell'Uchiha quella domanda non è banale, quel testolino femminile si muoverebbe di lato, fissandolo: << Beh allora certo che ti puoi fidare. Non ho motivo di farti del male per ora. Ma non posso prometterti che non cambierà in futuro questa condizione. >> In fondo non le piace dire le bugie, non può sapere come il moro si modificherà negli anni, non sa cosa voglia fare da grande. Lei sa solo che per ora è il ragazzo di una sua amica e che non sembra particolarmente bellicoso. Tuttavia quel discorso lungo ed articolato su quegli occhi rossi ottiene una risposta utile, ovvero che quelle piccole virgolette hanno un nome e che tre è il numero massimo di esse, quindi la massima potenza. << Quindi quel coso aveva un tre tomoe. >> Boffonchia fra sè e sè, mentre le verdi rimangono fisse su quella spada e quel ragazzo che ha appena minacciato. Sa di essergli superiore, però non bisogna mai sottovalutare un avversario. Tant'è che quel braccio infine si muove, cercando davvero di ferirla, tra l'altro in un punto che per decoro un'altra persona avrebbe forse evitato. Lui è veloce non c'è che dire in quei movimenti che lei non sarebbe in grado di fare, ma quello scricciolino dal seno prosperoso è una piccola scheggia. In un istante, un battito di ciglia semplicemente scatta indietro, allontanandosi dalla posizione di ingaggio altrui. Senza alcun tipo di difficoltà dovrebbe riuscire a schivare quel colpo, allontanandosi in sicurezza grazie al controllo del proprio Chakra sulle piante dei piedi. << Se attacchi per primo, devi essere più veloce del tuo avversario. >> Commenta brevemente, non lo fa con tono saccente, più per informarlo, non vuole che la veda come una ramanzina o come il fatto che lei lo ritenga inferiore. Anzi quegli occhi verdi non si staccano dal nemico, ha la loro piena attenzione, proprio perchè non vuole subire danni. [Chakra 50/50][Rilascio Chakra Avanzato][1/4 scatto di cinque metri posteriormente][Agilità 80]

19:40 Akainu:
  [Bosco] Distoglie appena lo sguardo, giusto qualche momento <Forse un po'> restando sulle sue, non esprimendosi mai totalmente in quello che sente e prova verso gli altri. L'ha fatto con Kore ma ciò non vuol dire aprire a tutti quello che egli è e rappresenta. Il dire di lei è sincero, non può negarle di certo questo <Lo stesso vale per me> cenno veloce del capo <So di potermi fidare, non perchè sei amica di Kore, per una volta lei non c'entra> inspira ed espira continuamente aria dai polmoni, parlare risulta difficile con chi non ha chissà quale rapporto <Sei una ragazza particolare, speciale oserei dire nel tuo modo di essere> una spiegazione che non dice nulla di nulla, palese come a parole non sia il massimo. Trova difficoltà anche nell'esprimere concetti semplici per chiunque ma non per lui, non per chi ha vissuto un'intera vita senza mai farlo. Fornisce una iniziale spiegazione sullo sharingan, in particolare sulla potenza dipesa dal numero delle tomoe su di esso <Vuol dire che avete affrontato un ninja d'elitè> insomma, non qualcuno facile da buttare giù, anzi, una vera e propria spina nel fianco <Quali abilità vi ha mostrato?> incuriosito ora è lui a chiedere nei riguardi di questo tipo. Non conosce tutte le attitudini del clan ne la maggior parte delle loro tecniche, cercare di apprendere il più possibile sul campo è un ottimo modo per accrescere quel potere. Inspira ed espira, l'attacco va a vuoto, la velocità della Kokketsu è spaventosa, la vede svanire, spostarsi ad una velocità inumana lasciandolo li, sul posto, come impietrito. Lei sfrutta i ninjutsu eppure è così veloce. Deve superarla, non può essere secondo in quello, non può per niente. Sospira rigettando aria dalle narici <Non se possiamo prevedere le mosse dell'avversario> ponendo l'accento su quel prevedere <Sei incredibilmente veloce ma dinanzi ai miei occhi, non ti muovi al tuo massimo e più lo sharingan si fortifica, più lenti sono i tuoi movimenti per me> rivelando un'altra dote di quell'occhio il cui potere supera ogni previsione. Divarica appena le gambe piegando e flettendo le ginocchia, i piedi son ben saldi sul terreno mentre calcola la distanza che intercorre tra loro e poi, un'illuminazione. La katana viene riposta all'interno del fodero sulla schiena per poi infilare la mano all'interno del portaoggetti tirando fuori un manico; il chakra viaggia all'interno di esso per poi fuoriuscire dall'oggetto formando un arco fatto interamente di chakra. Mano sinistra trattiene l'oggetto davanti a se mentre la destra cerca di tendere la corda infondendo ulteriore chakra per manifestare una freccia di pura energia. Piega il braccio, tende l'arco tirando all'indietro quella freccia tentando, infine, di scoccarla verso la coscia destra di lei, un colpo unico al massimo della propria velocità. [Chk On][4/4 attacco][Sharingan I][Katana][Portaoggetti: Spada di chakra | Arco di chakra]

19:59 Shizuka:
  [Bosco Oscuro] La compagna bionda viene tirata in mezzo, così per definire il perchè l'Uchiha si fidi della Kokketsu. Quella spiegazione molto banale e semplice non le crea troppo disagio a quanto pare, forse proprio perchè poco precisa. << Speciale mi sembra suoni strano. Mamma dice che sono una testa dura. >> Alla fine lo è, testona come mai altri, difficile da smuovere quando decide qualcosa, come ad esempio ora sta accadendo con quella ricerca di notizie sullo Sharingan. Dalle considerazioni femminili ne nascono altre, domande, curiosità riguardo a quell'essere, Noumu che è stato abbattuto dai tre Chunin. << Prevalentemente qualità fisiche. Ha solo ferocemente attaccato in corpo a corpo. >> Tralasciamo il fatto che veniva tenuto buono dalle gogne della rossa. Questo non ha importanza. Lei lo schiva con una semplicità inaudita. Eppure da quello scarto ne nasce una nuova scoperta, ovvero come quegli occhi rossi riescano quasi a rallentare il tempo, quasi una preveggenza. Questo porta di nuovo Akainu a sfoderare una nuova arma e quindi attaccare, un arco questa volta. Quegli occhi verdi lo osservano, attende che lui incocchi, attende che quel colpo parta, una volta che la freccia ha lasciato quella partenza, e quindi sia stata scelta la direzione del colpo, ella non farebbe altro che di nuovo spostarsi stavolta lateralmente sul fianco sinistro. Ancora una volta dovrebbe essere in grado di distanziarsi efficacemente in un soffio, andando anche a nascondersi dietro a un albero. << Tu mi vedi? >> La domanda sembra stupida, ma vuole cercare di capire se quello di cui è capace Nobu può essere fatto anche da quell'altra famiglia, per comprendere dove sia il limite dell'una o dell'altra tecnica. Lascerebbe tempo per una risposta per poi sbucare con la testina da dietro l'ostacolo stesso. << Al momento sei troppo lento per prendermi temo. >> Lo dice con un tono innocente, non di scherno. << Però mi hai dato un sacco di informazioni. Quindi se vuoi posso rispondere a delle domande su di noi. >> Ovviamente non le sembra corretto ricevere solo notizie, non sembra particolarmente preoccupata. Non sa se lui vuole continuare quella caccia al topo però al momento a lei sembra che la sfida sia impari. [Chakra 50/50][Rilascio Chakra Avanzato][1/4 scatto][Agilità 80]

20:30 Akainu:
  [Bosco] Ennesima l'alzata di spalle quella del deturpato <Penso di poterlo confermare> non con chissà quale certezza me gli ultimi loro incontri hanno dimostrato come quella non si arrenda minimamente. Quale potere ella abbia per fare ciò, non lo comprende e probabilmente non sarebbe mai arrivato ad avere una qualità del genere per poi restare stupito da quanto apprendere; egli ha usato doti fisiche, nessuna tecnica del clan, nessun elemento, attacchi corpo a corpo. Non è l'unico a far uso dello sharingan in quel modo, non è il solo ad essere inetto nelle arti magiche ed illusorie; avesse incontrato lui una simile figura avrebbe potuto imparare molto, accrescere ulteriormente le proprie doti divenendo sempre più forte, più completo, migliore di quanto è adesso. Deglutisce, inghiotte grumi interi di saliva nello scoccare quella freccia di chakra, nuovamente Shizuka si muove ad una velocità mostruosa, la schiva senza impegnarsi minimamente; nonostante lo sharingan, non riesce a vedere quel movimento se non a fatto compiuto. Non ha la minima possibilità di colpirla, non possiede tecniche ne strategie per venire meno ad una mostruosità del genere; ha imparato qualcosa, ha imparato come fare affidamento solamente sulla katana possa risultare un problema. Deve rivedere il proprio modo di combattere, sfruttare tutto ciò che il mondo delle armi gli offre. Scuote il capo a quella domanda abbassando l'arco, portandolo perpendicolarmente sul fianco sinistro <Sei troppo veloce anche per i miei occhi> ma ciò non toglie che un occhio più potente avrebbe potuto vedere meglio quelle movenze. Inspira ed espira, digrigna i denti nel venir messo dinanzi all'evidenza dei fatti; troppo lento per prenderla, troppo lento per colpirla e troppo indietro persino per vederla. Ancora troppo debole. Schiocca la lingua distogliendo lo sguardo, le verdi iridi vengono portate in una zona imprecisata di quel bosco <No> secco <Voglio capire capire come battervi combattendo, non m'interessa avere informazioni prima> l'onore di un combattente è anche in questo. Apprendere i loro segreti avrebbe fatto estremamente comodo ma non desidera divenire forte in quel modo creando un qualcosa di pregresso; deve imparare direttamente sul campo <Ascolta...> le gote divengono appena più rosse percependo l'orgoglio venire sotterrato <Aiutami a migliorare...per favore> le parole emergono strozzate, tirate fuori con la tenaglia. Il corpo s'irrigidisce, il contatto visivo viene meno, prova troppa vergogna per sostenerlo. [Chk On][Sharingan I][Katana][Portaoggetti: Spada di chakra | Arco di chakra]

20:47 Shizuka:
  [Bosco Oscuro] Non commenta in alcun modo la sua conferma, lascia che concordi con la madre, tanto sa di essere una testa molto dura, potrebbe confermare chiunque. La rossa non ha idea di quali informazioni preziose abbia dato al'altro, che si sente meno solo, non così diverso dal resto del clan, forse innocentemente, il nascondergli che quel mostro non era esattamente vivo è stato un bene. Di nuovo lui cerca di attaccarla, di nuovo viene schiacciato dalla velocità altrui, di cui va molto fiera e che pareva non contare nulla per Noumu. Quando quel faccino sbuca da dietro l'albero si gonfia un poco, come se la risposta ottenuta non la soddisfacesse per niente. << Intendevo dire se mi vedi quando sto nascosta! Comunque non fartene un cruccio, sono più veloce della media degli shinobi che ho incontrato fino ad ora. >> Insomma un'avversaria ostica per qualcuno che vorrebbe coglierla alla sprovvista. Gli occhi di lui non si soffermano però sui gemelli altrui, rifiuta quei suggerimenti, orgoglioso come non mai. Eppure in maniera molto difficile le fa quella richiesta che la stupisce parecchio. In parte si chiede come mai tutti questi giovani Genin le stiano chiedendo aiuto, lei non si sente in grado di insegnare così tanto, considerato che le sembra di avere un abisso da imparare di fronte a se. Di nuovo andrebbe a scattare in maniera molto rapida però verso di lui, in particolare alle di lui spalle, per poi delicatamente appoggiarsi con la propria schiena a quella del moro, che la stacca di più di venti centrimetri, quindi probabilmente quella testolina rossa si poggerà fra le scapole dell'Uchiha. << Non so se sarò in grado di farlo ma posso provarci. Intanto se vuoi prendermi devi correre di più quindi oltre che le braccia per colpire con le armi, devi allenare anche le gambe per muoverti più rapidamente. Però lo farei in un posto più libero, in mezzo agli alberi è scomodo. >> Resta lì appoggiata a quella schiena, in quel contatto diretto ma in qualche modo distante. << Sono quella che è uscita più illesa dalla missione. Ho solo un livido sul braccio che sparirà prima o poi. Sono difficile da prendere ma non ho la forza di liberarmi, non fisica direi. Per quello ho puntato sulle gambe. Io combatto dalla distanza prevalentemente, devo poter guadagnare una buona posizione. >> La manina viene posta sotto il mento come in riflessione: << Una volta sono stata messa alle strette da un tira pugni. A un certo punto ho preferito incassare e cercare di annegarlo che continuare a schivare. Secondo me il trucco sta nell'essere versatili il più possibile per confondere il nemico. >> Non sa se sia veramente una cosa importante quella, ma molte cose gridano e suggeriscono che quella sia la soluzione corretta. [Chakra 50/50][Rilascio Chakra Avanzato]

21:16 Akainu:
  [Bosco] Il sopracciglio viene sollevato a quella precisazione, ha dato per scontato il non vederla dietro l'albero eppure ella sembra chiedere esattamente quello <No, non posso vedere oltre alberi od oggetti> un limite dello sharingan di poco conto, non è di suo interesse vedere oltre seppur faccia inequivocabilmente comodo <Il punto è che io non posso essere veloce quanto la media, devo superare anche il più veloce per poter gareggiare contro tutti> la velocità è il suo perno, ciò che lo rende forte, senza quella, tutto il lavoro fatto sarebbe inutile. Non riesce a colpirla minimamente e nuovamente ella si muove, osserva il fruscio dell'aria, attimi brevi ritrovandosi il corpicino attaccato alla propria schiena, la testolina tra le scapole. Un contatto tra loro, il primo eppure, allo stesso tempo, tanto distante; non si guarda, non si vedono ed il genin non fa nulla per ovviare a ciò mantenendo la propria posizione. Inspira, espira, un moto continuo del petto facendo entrare ed uscire l'aria <Gli ostacoli sono funzionali all'addestramento, migliorano i riflessi e potenziano i muscoli delle gambe> mere osservazioni su come si è allenato fino ad ora <Il mio modo di combattere si basa sulla velocità con cui sferro i colpi, oltre alla potenza ma per quanto mi stia sforzando, sembro bloccato> non una lamentela bensì una constatazione della situazione in cui si ritrova. Cala il silenzio in lui lasciando parlare l'altra, restando stupito di come sia uscita illesa da uno scontro contro un Uchiha di quel livello; apprende della poca forza fisica puntando tutto sulla velocità per sfruttare la propria essenza di ninjutser. Alla fine, le proprie intuizioni si rivelano veritiere, la versatilità è la chiave per il successo e deve adottare ogni sfumatura di essa; la mente del combattente comincia ad ideare possibili modi per fronteggiarla e fronteggiare tutti coloro che risultano più potenti. <Sei una grande ninja, Shizuka e se ti avessi conosciuta anni prima, la mia vita ora sarebbe diversa, sarei già al tuo livello> un complimento tutto sommato <Oggi ho imparato molto, ti ringrazio> parole dette piano, un sussurro udibile solamente dall'altra. L'afflusso di chakra agli occhi cessa, lo sharingan svanisce in pochi attimi permettendo al verde di tornare. [Chk On][Katana][Portaoggetti: Spada di chakra | Arco di chakra]

21:26 Shizuka:
  [Bosco Oscuro] Quindi è solo il Brakugan a poter vedere attraverso gli oggetti, queta la nozione appresa da quella risposta data dal moro, che le conferma che quel mostro era davvero spaventoso con quelle due innate. Lo sente boffoncchiare delle lamentele, qualcosa che riguarda la di lui rapidità. << Allora devi provare a battere me! >> Un sorriso le si stampa sul viso, peccato che lui non possa vederlo in quella posizione che viene mantenuta da entrambi, come se in qualche modo ci sia la necessità di avvicinarsi ma non troppo. Quei suggerimenti che gli vengono impartiti, vengono parzialmente scartati e affrontati in un altro modo. << Se sembri bloccato cambia sistema no? Forse ora quel qualcosa che manca lo troverai altrove. >> Va per ipotesi, ma spesso quando si è incagliati la scelta migliore è guardare altrove. Le considerazioni della Chunin avanzano, soprattutto relazionate a quello che ha imparato più di recente, ma di cui ha fatto tesoro con le sfide affrontate. Poi arriva quel complimento, le guance diventano viola istantaneamente e il corpicino della Kokketsu si stacca da quello dell'Uchiha. << Ma va! Ho ancora un sacco di cose da imparare. Semplicemente ho cercato di fare del mio meglio fin qui... >> Minimizza di nuovo, come sempre, come quel livido, come il fatto che per quegli occhi verdi sono altri gli eroi, non lei che ha trattenuto Noumu il più possibile. << Non c'è bisogno di ringraziare, poi mi hai insegnato parecchie cose anche tu. >> Si interrompe, muovendo qualche passo verso il lato frontale del Genin. << Allora ci sentiamo? >> Gli sorride, convinta quasi che quella sua frase sia una sorta di congedo, che per quest'oggi entrambi hanno appreso qualcosa di notevole e che ci sarà modo di imparare altro la prossima volta. [Chakra 50/50][Rilascio Chakra Avanzato]

21:46 Akainu:
  [Bosco] Si lascia scappare un piccolo sorriso accompagnato da una sottile risatina lasciandosi appena andare, ella può solamente udire senza vedere la situazione <L'obiettivo è quello ma al momento siamo su due livelli diversi> batterla è la cosa migliore da fare ma non la più semplice. Deve allenarsi ancora ed ancora per poterla raggiungere e una volta fatto, superarla, arrivare ad un punto in cui neanche lei è più in grado di tenergli testa. La strada da fare è così tanta, così in salita; percepisce tutto il peso di quel cammino adesso ma arrendersi è fuori questione, non molla e mai l'avrebbe fatto. Annuisce permanendo in quella posizione, stando fermo con le iridi dinanzi a se e la Kokketsu alle proprie spalle <Cercherò qualcosa di nuovo ma so che tolto questo non posso fare molto altro> prende qualche momento di pausa <In qualche modo, non so come, non riesco ad impastare il chakra abbastanza da usare un ninjutsu> un suo limite evidente. Un giorno forse avrebbe scoperto il motivo di ciò ma adesso deve fare solo affidamento sulle proprie forze fisiche non pensando ad altro, non distraendosi da queste quisquiglie inutili e prive di senso; accelerare i tempi non è mai qualcosa di buono. Sospira nuovamente, l'ora si sta facendo tarda, troppo per restare ancora in quella foresta ma non prima di averle fatto un complimento, il primo probabilmente <Io credo che non si smetta mai di imparare, assodato questo, sei in gamba> giusto per averla vinta di nuovo lui senza permetterle di sminuirsi in quel modo. Il sorriso permane sul volto del deturpato, sempre piccolo, sempre trattenuto ma presente <Shizuka...> deglutisce, inghiotte la saliva <...ci sono tanti modi per battere lo sharingan, almeno a questi livelli> più avanti non sa come si sarebbe evoluto il proprio occhio ma una cosa è certa, non avrebbe permesso a nessuno di renderlo inutile. Il contatto cessa portandola frontalmente, finalmente le verdi iridi si incontrano con quelle altrui. Annuisce ricambiandone, a proprio modo, quel sorriso <Si e..semmai avessi bisogno di una mano o di qualcosa, conta su di me> il respiro si fa pesante, le gote arrossiscono lievemente. Bocca allappata mentre da le spalle alla ragazzina <Ci sentiamo> ultime le parole per poi incamminarsi alla volta del distretto di Oto, memore di quest'esperienza e di quello che ha imparato facendone tesoro. [END]

22:02 Shizuka:
  [Bosco Oscuro -> ?] Lo sente ridacchiare, forse per la prima volta, sintomo che probabilmente sta come al solito riuscendo a rompere la corazza esterna di qualcuno, infilandosi negli anfratti di questa e rompendola dall'interno, come quella sua tecnica appresa da poco. << Sono sicura che sarai in grado di trovare qualcosa di utile. Alla fine non sei stupido no? >> La domanda è retorica, ma è come per sottolineare il fatto che non lo ritenga affatto stolto. << Per quanto riguarda il Ninjutsu non so come aiutarti, per me è sempre stato naturale come cosa, ma magari provo a ragionarci. >> Si mette a disposizione, in fondo lei ha affinato il genjutsu solo perchè il suo clan poteva farlo, potrebbe valere lo stesso per l'Uchiha no? Di nuovo le viene rivolto un complimento, che lei non sa nemmeno quanto sia prezioso se detto da quel tipo bruciacchiato. Fatto sta che le guance restino viola e venga boffonchiato un << Grazie >> a mezza voce. Poi una nuova rivelazione le viene fatta, come se si stesse esponendo nuovamente. E' proprio in quel momento che le verdi ricercano le smeraldo altrui, spostandosi appena: << Noi tre lo abbiamo abbattuto quel tre tomoe. Quindi non siete invincibili lo so già! >> Glielo dice quasi per rassicurarlo, come se non avesse fatto una rivelazione enorme e potenzialmente pericolosa per la sua famiglia. Il moro sembra fin troppo riconoscente verso la rossa che di per se non ha fatto altro che flexare la sua immane velocità di movimento, eppure lui sembra quasi che si senta in difetto. << D'accordo. Grazie mille. >> Risponde automaticamente, non apaticamente ma nella sua testa i cricetini sembrano urlare che non debba farlo, che lui non sia abbastanza forte da aiutarla in quel caos al momento, lo metterebbe in pericolo e non vuole. Si allontana prima il ragazzo dal luogo, salutandola mentre gli da le spalle: << A presto! >> Ricambia quel saluto, buttando in fine lo sguardo attorno a se, alla ricerca di Kimi, per poi tornare verso Konoha. [Chakra 50/50][Rilascio Chakra Avanzato][//END]

Akainu e Shizuka s'incontrano al bosco per un allenamento pregno di rivelazioni sullo sharingan. Shizuka è troppo veloce per poter essere presa portando il deturpato a doversi allenare di più, chiedendole di aiutarlo in questo e riconoscendola come una grande ninja.