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Condoglianze Katai

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con Shiroichi, Katai

21:25 Katai:
  [Interno] Una frana d'acqua cade su Kagegakure. Il cielo trema e s'illumina, squarciato dalle folgori, risuonando dei rombi di tuoni che squassano l'aria. E il giovane Uchiha non ne è uscito indenne: i ciuffi corvini gocciolano visibilmente, così le vesti sono macchiate da chiazze d'acqua, qua e là. I bendaggi, che si arrampicano dai malleoli sino alle tibie ,sembrano appesantiti dall'acqua incamerata. < K'so > Sibila, a denti stretti, quando finalmente riesce a intrufolarsi sotto le tendine di Ichiraku, richiudendo l'ombrello dalle tonalità scarlatte, alle sue spalle. Quest'ultimo gocciola sul pavimento di legno, attirando più di uno sguardo da parte del cuoco e unico proprietario del chiosco. < Gomen-nasai > Chiosa, andando a portare una mano sulla nuca, tra la chioma corvina e ispida, ribelle. Una breve occhiata ai pochi sgabelli disponibili non lascia spazio a dubbi: Shiroichi deve ancora arrivare. Il messaggio che gli ha inviato è stato chiaro:"Ho bisogno di parlarti. Vediamoci dove il ramen è più buono" E non c'è spazio ad interpretazione alcuna in quelle lettere, poiché Ichiaraku è senza dubbio il miglior ristorante di ramen dell'intero villaggio. Lui indossa i soliti abiti comuni, privi di fronzoli e decori, perlopiù leggeri, adatti senza dubbio alle temperature di fine estate, ma non a quel temporale che incalza Kagegakure da quando il Sole è scomparso oltre l'orizzonte. Dietro la cintola reca con sé la sacca portaoggetti, all'interno della quale tiene due kunai e due tonici, uno per il recupero del chakra e l'altro curativo. [Equip: kunai x2|tonico chakra x1|tonico pf x1

21:37 Shiroichi:
  [Interno] La notte di pioggia imperversa su Kagegakure, una figura nera, come le ombre che comanda si staglia per le vie del distretto della foglia questa sera, il vestiario è semplice e senza fronzoli, jeans scuri, maglia a maniche lunghe e una giacca con cappuccio che copre il volto occhialuto del Nara, le scarpe sono delle trainer anch'esse scure, inzuppate di acqua. Shiroichi ha ricevuto un messaggio al calar della sera, un messaggio che non si aspettava di ricevere, da Katai. Il genin è preoccupato, l'Uchiha sembrava di poche parole, più del solito anche per i suoi standard così è uscito di casa senza pensarci due volte "Sto arrivando" due semplici parole; spera che il suo coetaneo stia bene. È arrivato di fronte al chiosco di Ichiraku, non c'è dubbio che l'Otino si riferisse proprio a quel posto, e se non è lì non capisce niente di ramen. Sposta le tende dell'entrata del chiosco e si guarda intorno alla ricerca con lo sguardo del volto pallido del ragazzo <Buonasera> dice semplicemente all'oste mentre continua a guardarsi attorno...Eccolo! Probabilmente l'Uchiha non lo ha ancora notato quindi si prende un attimo per squadrare da dietro la sua figura che sembra essere appena arrivata, e notare che almeno in apparenza il ragazzo sta bene. Questa cosa solleva un po' l'animo di Shiroichi che si avvicina al posto dove il ragazzino si è appena sistemato <Katai-kun, spero di non averti fatto aspettare troppo> dice con tono calmo e gentile anche se puramente di cortesia dato che sa che quest'ultimo è appena arrivato. Il genin si toglie il cappuccio dalla testa e sbottona il giubbotto ma non lo toglie. Si siede di fianco al ragazzo e lo guarda in faccia <Va tutto bene? Temevo fossi nei guai> dice senza giri di parole aspettando una sua risposta.

21:47 Katai:
  [Interno] Le strade sono gremite da uma fitta rete di gocce d'acqua, ma non altrettante sono le anime che si attardano lungo le vie di Kagegakure. Ancor meno gli avventori di Ichiraku, che , già di per sé, consta di pochi posti, pochi sgabelli - tutti rigorosamente in legno, è ovvio. Il resto della mobilia e dell'arredamento è perlopiù spartano, ma con un occhio di riguardo per la tradizione.Non c'è , almeno in apparenza, innovazione tecnologica che possa minare la purezza del chiosco,edificato secondo le leggi architettoniche del passato.E' quando l'ennesimo saluto riverbera all'interno del locale che va alzando il naso dal proprio ombrello - tutto preso a liberarlo dalla maggior parte della pioggia residua - in favore di un volto noto, un volto famigliare, si potrebbe dire quasi un volto amico. Lo osserva di rimando, seguendolo mentre si avvicina e si sistema sullo sgabello che designa come proprio.< Shiroichi-kun. > Il suo saluto, in tono pacato, cordiale. Il sorriso che ne segue, però, è un po' stirato, timido, a malapena accennato. < Nei guai ? Io ? > L'indice va a piantarsi contro il petto, il proprio petto. < Ma ci crederesti mai ? > Domanda, ovviamente retorico, poiché non attende una reale risposta, anzi, si arrampica sullo sgabello di fianco al Nara, lasciando l'ombrello appoggiato con la punta rivolta verso il basso ed il manico contro il bancone, dove ora va allungando gli avambracci, nel tentativo di guadagnare un equilibrio più stabile, sulla cima di quella seduta. < Hai visto che tempo ? > Esordisce, quasi volesse girare attorno al punto.

22:01 Shiroichi:
  [Interno] L'otino si siede al suo fianco sistemando con cura l'ombrello e scherzando sulla preoccupazione del Nara, anche se il suo sorriso è appena accennato, non che Katai sia di solito il buffone della compagnia si intende, ma è troppo strano anche per lui; le iridi dell'anbu si fissano sull'Uchiha cercando di cogliere qualche segnale in più che però almeno per ora non viene colto. <Beh, tutto può essere, non saresti il primo mio amico che finisce nei guai> accenna anche lui ad un sorriso che però pian piano va spegnendosi, il suo tentativo di battuta gli si ritorce contro facendogli ricordare di Kaori, lo sguardo del Nara sembra spegnersi lentamente diventando scuro come le iridi dell'Uchiha...Il sorriso del genin permane sulle sue labbra ma l'allegria che questo trasmette non si irradia all'interezza del volto. Pochi attimi poi il ninja si riprende scuotendo la testa. <Va bene, non sei finito nei guai e questa è una cosa buona; non ti sarai fatto mettere sotto da Akainu-san, vero?> domanda di nuovo cercando di trovare la motivazione di quell'sms così criptico e dello sguardo che non sembra così sereno, non che l'abbia mai avuto sereno da quando il Nara lo conosce, ma questo è un dettaglio. Ascolta poi il commento sul tempo e annuisce <Sì ne manda giù parecchia, ma secondo me ci voleva, odio il caldo e questa è la temperatura perfetta per me, e soprattutto per un buon ramen in compagnia di un amico> dice sorridendogli nuovamente per poi tornare di nuovo all'attacco <Dimmi tutto, il grande Shiro-sannin è qui per ascoltarti> prova ad essere più allegro nel tentativo di sollevare un po' il morale all'Uchiha e anche a sé stesso perché oramai parte del suo cervello è focalizzato sulla bionda e ne passerà di tempo prima che smetta di pensarci.

22:15 Katai:
  [Interno] < !! > Ambedue le sopracciglia si sollevano, in un solo e singolo sussulto, un fremito di sorpresa che corre sotto la pelle, come una serpe scivolosa che fugge via, rapida e improvvisa, così com'era giunta. Le parole dell'altro lo sorprendono, l'utilizzo di quel termine così esplicitamente dichiarato. Amico. Le labbra si schiudono appena, inalando ossigeno e vapori della cucina. Torce quindi il collo verso l'altro, strizzando gli occhi, entrambi, assieme e reclinando appena il capo da un lato, di qualche grado solamente. I ciuffi che gocciolano sul bancone e su i vestiti. < Arigatou Shiroichi-kun. > Sincero, in tono schietto, diretto. Dimostra gratitudine e rispetto, apostrofandolo con quel suffisso onorifico che è anche segno di buona educazione. Quindi torna con l'attenzione verso la cucina, dove lo sguardo si perde, mentre ascolta il parigrado, lì di fianco. Gli avambracci sempre sulla linea del bancone, dove alcuni avventori consumano le loro pietanze, forse una cena , forse qualcosa di più. E' l'attimo di pausa che l'altro finisce pre creare dopo le sue prime parole, ad attirare nuovamente la concentrazione del giovane Uchiha. < Nh ? > Mugugna, schiacciando contro le labbra giunte quel suono gutturale e sordo, che muore dietro la dentatura , serrata. E' il sintomo di una perplessità che monta e si palesa in quello sguardo di sottecchi, laterale. < C'è qualcosa che non va ? > E' lui, ora, ad indagare su quell'ombra che vela i lineamenti altrui e ne macchia l'integrità. < Eh ? Oh, Akainu ? No no ..> Commenta, tutto d'un fiato, sebbene i recenti sviluppi possano averlo messo sotto una luce diversa. < Già, odio anche io il caldo. > Rimbecca, tirando un sospiro che prelude ad un pensiero più pesante degli altri. < E' morto mio nonno Shiroichi-kun. > Deglutisce, gettandogli addosso, tutto insieme, quell'accaduto accorso da poco.

22:30 Shiroichi:
  [Interno] Il ragazzino sorride <Non c'è bisogno che mi ringrazi, faresti lo stesso con me> dice onestamente guardandolo, purtroppo però il parigrado si accorge di quel suo momento di defiance del Nara e gli chiede se c'è qualcosa che non vada. Eh ci sarebbe troppo da dire per fornire una risposta a quella domanda, ma forse sarà per un altro momento. <No, tutto bene più o meno, ma non preoccuparmi, mi sto già attivando per risolvere la situazione> dice freddo, non nei confronti dell'Uchiha ma della situazione che si trova ad affrontare <Ma ora pensiamo a te> dice aspettando di sentire la risposta del ragazzo che però non tarda ad arrivare. Il Nara è sbigottito e fatica a trovare le parole. Passa un intero minuto prima che le rotelle nel cervello del detective riescano a trovare una risposta adeguata <M...Mi dispiace Katai-kun> dice provando ad appoggiargli una mano sulla spalla in segno di vicinanza alla sua situazione <Condoglianze... se posso fare qualcosa non esitare a chiedere> dice rapido provando per quanto possibile a rendersi utile in qualche modo <Quando è successo?> chiede. Sapeva che il nonno del ragazzo fosse malato ma non aveva idea di quanto grave questi fosse <Vuoi venire a dormire da me? Sai per non stare solo> chiede il ragazzino pensando che un'aria familiare non possa che far bene all'Uchiha che è rimasto solo al mondo eccezion fatta per un clan che non conosce e che a tratti sembra odiare. Guarda l'oste <Due Ramen special, Ichiraku-san> dice il ragazzino. Gli è passata totalmente la fame, ma deve assicurarsi che il parigrado mangi qualcosa quindi lo costringe in quel modo <Cosa prendi da bere?> gli chiede, aspetta poi la sua risposta e una volta che gli sarà data proseguirà con la sua ordinazione < e due di quello, sul mio conto perfavore> dice il ragazzino per poi tornare a concentrarsi sull'Otino <Come stai?> lo sguardo del Nara è triste ed empatico.

22:39 Katai:
  [Interno] Solo ora le mani si uniscono tra loro, andando a stringere le dita le une alle altre, sino a far sbiancare le nocche. Così anche le labbra, ridotte ad una linea sottile che solca il viso, poco al di sopra del mento aguzzo - crocevia dei suoi lineamenti obliqui, ripidi. Dieci adunche e sottili falangi, poggiate sul bancone dinanzi a sé, si stringono tra loro, formando un intreccio di carne, sangue e ossa. La schiena, leggermente curva in avanti, viene scossa da un respiro più profondo degli altri, che risale le narici con lentezza , rumorosamente. Il petto si espande, così la cassa toracica, sotto quella maglia scura, dalle maniche lunghe ed il collo alto e circolare. <...> Non un fiato segue la sua rivelazione, non una parola, lasciando all'altro la libertà di reagire ed agire come meglio crede. Non lo guarda neanche, piantando gli occhi su una crepa del legno che ne rincorre un'altra, proprio sulla superficie levigata del bancone. I ciuffi corvini ciondolano nel vuoto, dinanzi alla fronte e ai lati del volto, mentre ascolta le parole del Nara. < Come vuoi > Taglia corto, non per mero egoismo , ma per profondo rispetto nei confronti della decisione altrui, non intenzionato ad indagare oltre laddove viene posto un veto silenzioso, implicito. < Mpf ! > Sbuffa, quindi, gettando fuori tutta l'aria che aveva accumulato, in un solo lungo soffio, che trascina con sè angosce, paure e anidride carbonica. Non oppone resistenza al tocco altrui, ma cerca di creare quello che potrebbe essere un semplice sorriso, quanto più sincero e reale possibile, quasi volesse permettergli di dilagare sul volto e rivolgerlo, poi, all'indirizzo del coetaneo -o quasi. < Ieri pomeriggio. Shizuka era presente. In ospedale. > Telegrafico, laconico. < Per me un thè freddo, comunque > Annuisce, scandendo la sua ordinazione. < Come sto ? > Domanda, retorico, lasciando che il Nara prenda le ordinazioni e decida di offrire lui. < Devo ancora deciderlo, sai..> Continua, ora fissandolo negli occhi. < Mi ha ingannato Shiroichi-kun. Mi ha distorto la memoria, mi ha fatto dimenticare chi fossi..> Si sa che, in fondo, un'Uchiha ama profondamente e quando quell'amore si tramuta in odio, è atavico e primordiale. < ..era mio nonno, ma non so chi fosse davvero. >

22:51 Shiroichi:
  [Interno] Ascolta le parole del genin con attenzione per non perdersi nulla. <Ho capito> risponde semplicemente al ragazzino riguardo alla data del decesso. L'Uchiha non sa come sentirsi a riguardo e gli spiega il motivo che però ovviamente gli era già noto <Hai avuto modo di chiarirti un po' con lui prima che se ne andasse?> chiede nella speranza che la risposta del ragazzo sia affermativa, ma da come ne parla dubita fortemente che ci sia stata occasione. <Capisco come ti senti Katai-kun, non ho perso un parente in realtà ma è successa una cosa simile anche a me. Tuo nonno deve aver avuto i suoi motivi. Siano essi sensati o meno, la cosa che non cambia però è che lui ci sia sempre stato per te e che ti abbia cresciuto, ha sicuramente sbagliato privandoti della tua memoria e di conseguenza della possibilità di scelta ma sono sicuro che nella sua mente l'ha fatto per il tuo bene, altrimenti avrebbe fatto ben di peggio che cancellarti la memoria> dice il ragazzino sciorinando la sua opinione per tentare di fare luce tra le tenebre che offuscano il cuore dell'altro, LUI UN NARA, VUOLE DISSIPARE LE OMBRE! <Sai tutto quello che ti serve sapere, ti ha cresciuto, ti ha voluto bene e ti ha protetto da pericoli reali o immaginari che fossero> Shiroichi ovviamente non sa nulla delle motivazioni del nonno di Katai, ma pensa che sia giusto che il ragazzino si concentri sulle cose positive che l'uomo ha lasciato al genin piuttosto che sull'errore indiscusso che egli ha commesso. Nessuno dovrebbe ritrovarsi solo al mondo ad odiare la persona che fino ad ora l'ha cresciuto e voluto bene. Intanto i ramen e i due thé arrivano ai ragazzini <Mangia qualcosa mentre parliamo sicuramente starai a digiuno da ieri, ci scommetto> afferma.

23:01 Katai:
  [Interno] < Tsk ! > Schiocca la lingua contro il palato e quel suono gutturale si avverte anche all'esterno della bocca.E' la sua unica risposta , almeno inizialmente, alla prima domanda che l'altro gli porge. < E' morto cercando di convincermi a sterminare il clan. > Rivela, in tono basso, più cupo, che scende di un'ottava. La schiena, se possibile, rimane ancor più curva in avanti, come un rapace che tenta di proteggere la propria incolumità contro le ingiurie del meteo. Eppure, entrambi sono al riparo, sotto il tetto sicuro di quel chiosco famigerato. Fuori, invece, imperversa la tempesta. < Tu credi ? > La domanda è retorica ed ora il tono si solleva ancora, così come il volume della voce, che , per un attimo ,pare non curarsi degli astanti, né delle possibili orecchie che potrebbero stare in ascolto - d'altronde, quel chiosco è così piccolo che sono davvero poche le anime che potrebbero udire quanto i due hanno da consigliarsi a vicenda. < Mi ha protetto da cosa ? > L'ennesima domanda che suona retorica ed infatti non attende risposta, anzi, continua sulla propria linea, andando a torcere il collo all'indirizzo di Shiroichi, così da poterlo guardare in maniera diretta, fissa, insistente. < La sua unica preoccupazione era quella di non farmi diventare un ninja, di non far venire a galla la verità. > Sentenzia, in tono vagamente stizzito. < Mi ha mentito. > Taglia corto, infine, visibilmente infastidito. Stringe le labbra, non rispondendo alle sue ultime parole , ma avvalorando così l'ipotesi del Nara.

23:23 Shiroichi:
  [Interno] Ascolta il genin innervosirsi sempre di più ad ogni sillaba pronunciata da quest'ultimo, un sacco di domande senza risposta e un'ossessione da parte del nonno di voler sterminare il clan Uchiha <Non so quali fossero le sue ragioni, il modo che ha avuto di comportarsi è totalmente errato e ossessionato da una sorta di vendetta nei confronti del clan> dice in tono conciliatorio al ragazzino tentando di placare almeno in parte quel caos calmo che è la mente di Katai. Prova a riflettere, a trovare una soluzione, un motivo per quell'odio immotivato. <Senti... So che quel che ha fatto ha sbagliato, ma non credo fosse pazzo... Ho un'idea.> sentenzia il ragazzino illuminandosi per fare in modo che Katai ottenga le risposte che merita di ottenere <Il clan Nara è antico, quasi quanto quello Uchiha, da noi siamo soliti tenere un diario degli avvenimenti di ciò che accade nel clan; che tu sappia il vostro fa lo stesso? Se così fosse potresti accedervi e vedere se è scritto qualcosa che riguarda te tuo nonno e la vostra famiglia, un motivo che lo ha portato a reagire in questo modo così senza logica.> Giustamente il ragazzino è un Anbu e un detective, non sopporta le domande senza risposta e di conseguenza prova a trasmettere questa sua cosa agli altri <Potresti trovare lì le risposte che cerchi così dopo potrai decidere come ti senti e giudicare le azioni di tuo nonno con cognizione di causa...possibilmente evitando di sterminare il clan, non voglio vedere un altro amico morire> dice lasciandosi sfuggire l'ultima frase <Se credi davvero che il clan abbia agito male fai del tuo meglio per diventarne il capo e cambialo, oppure lascialo, sei un Uchiha, ma non sei obbligato a far parte del clan se non vuoi, tuo nonno è questo che non ha capito, il tuo essere Uchiha non ti rende uguale a nessuno, tu sei tu e basta. Ma questo te l'ho detto anche in ospedale> Poi il ragazzino si rende conto che forse è entrato troppo nella sfera privata del genin e sentenzia <Scusami, non sei di certo qui per sentirti fare la predica> e detto questo si ammutolisce mentre spezza le bacchette e inizia a mangiare lentamente gli udon in brodo di carne con cotoletta fritta di maiale e chashuu e uova sode; anche se di tanto in tanto lo sguardo torna su Katai per cercare di capire cosa pensi o cosa voglia fare.

23:37 Katai:
  [Interno] < Vendetta ? > Domanda retorico, in principio, risultando quantomai interrogativo e perplesso in merito. < E' probabile. > Afferma, in un secondo momento, ritardando di una pausa voluta e cercata, una pausa di silenzio. < Ma non ne conosco i motivi..> Commenta ancora, più conciso, più laconico. < E forse mai li conoscerò..> Profetico, con una punta di amarezza nel tono della voce. Che sia dispiaciuto per la perdita del congiunto o per la mancata composizione di quel puzzle familiare, non è dato saperlo. Il suo ramen, nel frattempo, giunge sotto il naso, fumante e caldo, assieme alle bacchette di legno che, rigorosamente, accompagnano ogni porzione. Nella brodaglia di carne galleggiano uova e maiale affettato. Gli occhi, che cadono sulla pietanza, sembrano illuminarsi di una luce nuova, rinnovata e distinta.< Non credi fosse paz-?! > Le parole interrotte dalla proposta altrui, che contempla il suo clan, nonché una ricerca nel passato, tra le pieghe della storia, proprio come aveva paventato ad Akainu, ma la cui idea gli era stata bollata come sbagliata. < Non saprei Shiroichi-kun.> Inizia, perplesso in merito, esitante. La mano destra va ad afferrare le bacchette di legno, mentre la sinistra artiglia il piatto caldo, quasi avesse timore che gli sfuggisse da sotto il naso. < Forse ci sono dei registri, forse no. > D'altronde, non conosce così bene né le usanze degli Uchiha, né il clan stesso, quindi non potrebbe rispondere con certezza. < Sapresti aiutarmi in qualche modo ? > Chiede, dimostrando di aver preso seriamente in considerazione l'ipotesi altrui.

23:49 Shiroichi:
  [Interno] Ascolta il dire del ragazzino per intero mentre mangia i suoi udon con calma con il tipico risucchio alla giapponese lasciando i due tipi di carne e l'uovo per ultimi. <Purtroppo non credo che un semplice detective privato possa intromettersi negli affari di un clan potente come il tuo, non sono sicuro che nemmeno un kage potrebbe fare molto, però sono certo che con il tuo sangue e i tuoi occhi tu possa riuscire a scoprire qualcosa> dice il ragazzino provando a essere propositivo quanto più possibile. <L'unico consiglio che posso darti è di chiedere un incontro con il tuo capoclan, magari prova ad usare un po' di astuzia se non è bendisposto nei tuoi confronti, fagli capire che tu sei una povera vittima> virgoletta con le dita le ultime due parole <e che vuoi sapere quanto più possibile sul tuo clan e dei motivi che ha avuto tuo nonno per farti un tale affronto di negarti il tuo nobile liniaggio> sì Shiroichi vede i vecchi Uchiha come dei pieni di sé, o almeno questo è quello che gli anziani Nara hanno trasmesso al giovane e che lui nel bene e nel male prova a scrollarsi di dosso, ma chissà che non funzioni questa tattica, magari davvero il capoclan uchiha è un vecchio borioso e pieno di sé che non vede più lontano delle mura ventagliate del quartiere del suo clan. <O magari è la persona più tranquilla di questo mondo e ti aprirà senza problemi le porte degli archivi di famiglia e ti permetterà di conoscere le risposte che cerchi> Gli udon nel frattempo sono spariti e con le bacchette agguanta il mezzo uovo sodo che galleggia nel brodo.

23:59 Katai:
  [Interno] Affonda le bacchette nella brodaglia, andando ad arrotolare gli spaghetti di frumento lungo le asticelle di legno, prima di portare il tutto verso la bocca. La schiena è curva in avanti, così le spalle ed il resto del busto proteso in quell'atto, ma non accenna a distogliere l'attenzione dalle parole altrui. < Il capo clan eh ? > Domanda, più rivolto a se stesso che all'altro. < Non conosco le usanze degli Uchiha, non conosco nemmeno gli Uchiha, a dire il vero..> Ecco perché , forse, il consiglio di Shizuka potrebbe non essere così sbagliato. < Sono poco più di un reietto ai loro occhi. > Commenta, a bocca piena, mentre tenta di ingurgitare per intero lo spaghetto. E' anche il collo a fare la sua parte, estendendosi assieme al capo, così che possa trascinare con sé la pasta e farla sparire tra le fauci. Solo dopo aver opportunamente masticato il boccone ed ingurgitato il malloppo, proseguirebbe nel suo dire. < Hai mai parlato con il tuo capo clan Shiroichi-kun ? > Domanda, a sua volta, andando a gettare un interrogativo atto a comprendere le modalità e i termini entro cui muoversi per potersi riferire ad una figura così di rilievo, verso la quale nutre, in fondo, anche un certo rispetto, forse per via della posizione raggiunta, forse semplicemente per timore reverenziale. < Non saprei da dove cominciare..> Commenta, arrendevole, storcendo la bocca di lato, assieme ad entrambe le labbra, infossando la medesima guancia, in una smorfia perplessa e pensierosa. [Equip: kunai x2 | TOnico chakra x1 \ Tonico pf x1

00:12 Shiroichi:
  [Interno] <Beh dimostra di poter essere più di un reietto ai loro occhi, agisci come serve per farti accettare e poi approfittane per arrivare ai tuoi scopi> il piano è semplice nella mente del giovane, chissà se è attuabile. La domanda poi arriva come un fulmine a ciel sereno <Sì, ci ho parlato, ho sbloccato la mia innata proprio con lei, è una tipa tosta, mette abbastanza in soggezione, poi mi ci sono incontrato anche per un altro motivo che riguardava l'ex decima Hokage, Furaya Nara-sama> dice il ragazzino fornendo un po' di contesto, il giusto che basta per non far vagare la sua spiegazione nell'oblio <Mi aveva chiesto un favore la Judahime-sama e ho fatto del mio meglio per portarlo a compimento> dice tra un morso e l'altro della sua carna. Finita quest'ultima poi passa al brodo, lo beve con un cucchiaio fornito dal ristorante anche se è più lento che berlo direttamente dalla ciotola, ma lui è pur sempre un Nara educato e disciplinato quando serve e malleabile all'occasione. <Prova a mandare una missiva al tuo capoclan chiedendogli che ne so una lezione di storia dato che tuo nonno ti ha privato di questa opportunità e vedrai che probabilmente sarà ben disposto nei tuoi confronti, lavoratelo pian piano, magari non saprai subito cosa è successo, lo scoprirai tra un mese, un anno o chi lo sa, però sono certo che troverai il modo di conoscere la tua storia e quella di tuo nonno> accompagna l'ultima frase con un sorriso <Per ora sospendi il tuo giudizio fino a che non avrai più prove, datti tempo di elaborare il lutto, e sii freddo nelle tue decisioni, ricorda, il cuore è importante, ma il cervello lo è di più.> stava anche per dire di reprimere le sue emozioni all'Uchiha ma non è il caso, quella dovrebbe essere prerogativa degli anbu, ed è una merda doverlo fare in missione.

00:23 Katai:
  [Interno] < !! > Un sussulto delle sopracciglia, entrambe, all'unisono, che tradisce una certa sorpresa nell'udire le prime parole dell'altro. Lo sguardo ora è rivolto a quest'ultimo, mentre le bacchette vengono adagiate sul bordo della ciotola di ramen, all'interno della quale il liquido è notevolmente diminuito - colpa anche delle grandi quantità di spaghetti che il giovane Uchiha ha ingurgitato. Forse era realmente a digiuno dal giorno precedente. < Capisco. > Commenta solamente, riguardo il suo discorso, che continua, nominando anche il Decimo Hokage, di cui fa nome e cognome. Condividono lo stesso clan , oltretutto. < Sei astuto Shiroichi-kun. > Lo apostrofa, aggiungendo quello che appare come un sorriso, ma tremendamente stentato, che compare al confine delle labbra, in un angolo della bocca.E' beffardo e sornione in quel cenno d'enfasi che si affaccia sul viso, salvo scomparire poco dopo, quando si rituffa nuovamente nel suo cibarsi attento, oculato. I suoi gesti sono calcolati, precisi, pregni di un'eleganza intrinseca, poiché risultano fluidi all'osservatore, per nulla scattanti, come se fossero premeditati uno ad uno. < Cercherò di seguire il tuo consiglio > Ammette, ma non promette. Andando ad affondare nuovamente le bacchette dentro la ciotola del ramen, afferrando l'uovo galleggiante nella brodaglia e i pezzi di maiale affettato, proprio come ultima istanza da consumare. Uno, due bocconi e ben presto nella ciotola rimane poco altro da masticare, ma solamente il liquido da ingurgitare. < Prima hai detto che non vuoi che muoia un altro amico..> Sembra ricordarsi, tutto d'un tratto, quasi stesse rinvangando la loro conversazione. E si acciglia, perplesso, rivolgendosi nuovamente all'altro. < Cosa intendevi con ' un'altro ? ' >

13:48 Shiroichi:
  [Chiosco -> Esterno] Il genin sorride all'Uchiha <Dobbiamo lavorare con quel che abbiamo, una persona una volta mi ha detto che dove non arrivano i muscoli arriva questo> si indica il capo. <Spero che riuscirai nel tuo intento e che avrai le risposte che meriti> gli augura il ragazzino finendo il suo brodo mentre aspetta che il collega finisca il suo. Quando poi il ragazzo gli chiede cosa intendesse con "un altro" il sorriso si spegne sul suo volto e dice <Finisci il tuo ramen, te ne parlo quando usciamo di qui> risponde serio mentre inghiotte un grumo di saliva, non sa se è pronto a raccontare a qualcuno che non è Shizuka cosa è successo, ma gli sembra giusto raccontargli almeno questo, anche se dovrà modificare qualche dettaglio. Una volta che il ragazzino avrà finito si alzerà dal suo scranno, pagherà all'oste e uscirà dal locale aspettando l'Uchiha. Una volta che quest'ultimo l'avrà raggiunto inizierà a procedere verso il quartiere Nara perché ha deciso che stasera l'Uchiha dormirà da lui e non accetta repliche di sorta, a costo di portarlo lì col controllo dell'ombra. <È una storia lunga e privata, per questo ho preferito uscire per parlartene> inizia piano il ragazzino con un tono di voce piuttosto basso e malinconico. <Devi sapere che quando ero in accademia avevo un gruppetto di amici, tra di loro c'era questa ragazza bionda dagli occhi azzurri, Kaori> dice piano <Era una ragazza dolce e amorevole, si preoccupava sempre per tutti, e... ne ero innamorato> arrossisce lievemente in volto, spera seriamente che il buio oscuri le sue guance. <Non le confessai mai quello che provavo, lei si mise con un Inuzuka del nostro gruppo e io decisi di non intromettermi perché vedevo che era felice> continua a camminare confidando che l'Uchiha lo segua <Una volta diventati ninja ci siamo persi di vista, fino a che un giorno non ci trovammo insieme in missione. Siamo stati circondati da un gruppo di ninja e lei è stata catturata.> piccola pausa, questa parte se la sta inventando è vero, ma è come se il suo cervello stesse veramente vivendo questa situazione e il cuore del Nara inizia a battere all'impazzata. <Io stavo utilizzando il controllo dell'ombra per bloccare il rapitore, ma non sono stato abbastanza veloce; l'hanno sgozzata davanti ai miei occhi. Ho provato a salvarla, ma non ci sono riuscito, i rapitori sono fuggiti e non sono riuscito ancora a ritrovarli, per questo ora sono un detective> spiega, andrebbe solo sostituita la parte del detective con la parola anbu e la parte del rapitore e della missione con tentato attacco terroristico e l'aver dato lui l'ordine di procedere con la condanna a morte della ragazza.

14:01 Katai:
 < Hai, Shiroichi-kun.> Esordisce, in tono calmo e tranquillo, dimostrando una certa presa di coscienza , una nuova consapevolezza. < ?! > Il piglio, però, diviene interrogativo, quando l'interlocutore estingue il suo sorriso di colpo, divenendo più serio anche nel tono della voce, nel contenuto delle parole. < Mh > Mugugna, accettando quel compromesso: che l'altro non sia pronto a lasciarsi udire da orecchie indiscrete ? Probabile. Sta di fatto che il giovane Uchiha si prodiga per terminare la sua brodaglia di ramen, infilando le bacchette nel liquido caldo ed estraendone i filetti di maiale, almeno gli ultimi rimasti. < Grazie > Replica solamente, quando nota i ryo sbucare fuori da Shiroichi e posarsi sul bancone, a saldare il loro conto.Sceso giù dallo sgabello, infine, saluta il proprietario con un gesto della mano, in silenzio, prima di scansare le tendine d'ingresso di Ichiraku e dirigersi fuori, affiancando il Nara e ascoltandolo in silenzio, in religioso silenzio. < ...> La conferma della sua ipotesi giunge subito, in principio alle parole altrui. Solleva entrambe le sopracciglia dinanzi alla dichiarazione d'amore altrui, trovandosi spiazzato da quel sentimento che racconta con difficoltà, ma che pare parte integrante e fondamentale della sua storia. < Cos-?! > Sbatte le ciglia, un paio di volte, all'udire quel triste finale, una scena macabra e terrificante che non riesce ad immaginarsi e per un attimo ne blocca il passo, di botto, improvvisamente. Rimane indietro, visibilmente scosso, andando a piantare le iridi nel volto dell'altro, insistente, indiscreto, quasi ne volesse eradicare il ricordo semplicemente ingoiandolo nelle buie iridi.

14:11 Shiroichi:
  [Chiosco -> Esterno] Il genin continua a camminare fino a quando non si accorge che Katai si è bloccato qualche passo dietro di lui, si gira prima con il volto poi con tutto il corpo con uno sguardo interrogativo. <Tutto bene?> chiede preoccupato per il ragazzino <Forse non era il momento migliore per raccontarti questa storia> dice guardandolo ed avvicinandosi a lui per poi tentare di mettergli una mano sulla spalla, quasi a consolarlo, anche se in realtà i ruoli dovrebbero essere invertiti. <Tutti muoiono, se siamo fortunati moriremo in tarda età come tuo nonno, altrimenti finiremo come Kao-chan> dice con un po' di cinismo nella voce, quel cinismo che il ragazzino usa per proteggersi dalla crudezza del mondo nel quale vive <Se c'è una cosa che ho imparato da quell'esperienza è di dire alle persone che ami sempre cosa provi, se io l'avessi fatto probabilmente le cose sarebbero andate diversamente e Kaori sarebbe ancora qui tra noi> dice in tono piatto. Se il ragazzo si fosse lasciato appoggiare la mano sulla spalla poi avrebbe proceduto a dargli una leggera spintarella per spingerlo a riprendere il passo <C'è qualcos'altro che vuoi sapere?> gli domanda con tono gentile ed accennando ad un sorriso che però non si propaga su tutto il volto; Kaori è ancora un argomento taboo per il genin e di certo lo sarà per molto tempo almeno finché non avrà catturato il colpevole del cambio caratteriale di Kaori. Gli anbu non gli hanno ancora dato la possibilità di indagare su quel delitto, il ragazzino continua a dirsi che deve ancora fare esperienza per poter affrontare un caso serio come quello con anche risvolti personali ma inizia a diventare impaziente.

14:23 Katai:
 < S-..sì, tutto bene. > Chiosa, in risposta all prima domanda del Nara, stringendo poi le labbra, in seguito, quasi a voler sigillare ogni dubbio, ogni paura, dietro quella linea sottile e rosea che solca il viso, poco al di sopra del mento aguzzo. Rifila le mani nelle tasche dei pantaloncini, curvando le spalle in avanti, anteponendo il cingolo scapolare e protraendo le scapole. Si chiude, in qualche modo, come un rapace ferito, ma senza sbattere le ali. < Non importa > Taglia corto, scuotendo appena il capo, andando a sottolineare quanto dice, grazie anche alla mimica corporea. Lascia che l'altro si avvicini, permettendogli di poggiare la mano sulla spalla e solo in seguito, assieme a lui , riprende il passo lungo la strada che solca il settore di Kagegakure destinato al Villaggio della Foglia. < Come ninja bisogna accettare la morte. > Esordisce, forte delle nozioni apprese sul suo libricino tascabile, che solitamente porta sempre con sé. <...il Sacrificio è parte della Via dello Shinobi. > Annuisce appena, quasi stesse tentando di convincere più se stesso che l'altro. < Ma non so se sono pronto. > Rivela infine, in un debole sussurro, rivolto all'altro sì, ma forse anche al proprio lutto. < Nh ?! > Un mugugno, perplesso, che si affaccia sul volto , diretto ora verso Shiroichi. < Perché pensi che sarebbe potuto cambiare qualcosa ? > Domanda, interrogativo, non riuscendo a comprendere il punto di vista altrui. < Shiroichi-kun..> Inizia, affiancandolo nel moto preciso , ma trascinato. < ..cosa pensi di fare quando troverai i colpevoli ? > Domanda, stringendo il viso in una smorfia contratta, dubbiosa.

14:52 Shiroichi:
  [Chiosco -> Esterno] Il ragazzino ascolta il parere dell'Uchiha e gli risponde < Nessuno è mai pronto per questo> dice onesto <Questo non ti rende meno ninja. Solo più inesperto di altri> dice chiaro accompagnando un sorriso <Non diventare cinico però la vita delle persone è comunque importante e non bisogna ragionare solo in termini di vita e morte, ma anche in termini di quanto è importante la vita> conclude serio. Ricomincia a camminare il ragazzo facendosi seguire da Katai, che lui lo voglia o meno anche per nascondere parte del volto dato che le lacrime iniziano a spingere verso i suoi dotti lacrimali per uscire. <Perché ci saremmo allenati di più insieme, avremmo avuto una comunicazione migliore invece di andare a casaccio. La trappola era facilmente evitabile col senno di poi> Non aggiunge altro a quella spiegazione anche perché se l'è inventata sul momento. La domanda di Katai poi lo coglie impreparato <Cosa penso di fare...> dice a bassa voce più a sé stesso che all'altro <Vanno portati alla giustizia e condannati per i loro crimini> Questa è la risposta giusta o meglio quella che un anbu fatto e finito direbbe <Ma non posso negarti che se non ci fossero conseguenze farei ben di peggio> Shiroichi si chiude poi in un silenzio tombale questi pensieri ci sono sempre stati nella testa del ragazzino ma tende sempre a seppellirli dietro la maschera dell'ordine e della giustizia che gli impedisce letteralmente di andare contro i colpevoli a fargli passare le peggiori pene dell'inferno. Il vento poi va a scuotere la chioma del ragazzino <Inizia a fare freschino>

15:05 Katai:
 < ... > Non replica a quanto viene detto dall'interlocutore, non inizialmente almeno, non alle sue prime parole comunque. Il passo è cadenzato, l'andatura lenta, affianca il parigrado - e quasi coetaneo - in quel moto senza meta, almeno che lui sappia. Non è a conoscenza delle intenzioni di Shiroichi, ma ne ha solo sentito l'allusione nei discorsi fatti da Ichiraku. Che abbia accettato o meno di dormire da lui, non è cosa nota, né è possibile dedurlo. < ...ma per un ninja la cosa più importante non è la missione ? > Domanda, perplesso, confuso. < E quando c'è di mezzo una vita, come ci si comporta ? > Incalza, ora rincorrendo visivamente delle crepe nel terreno, tenendo quindi gli occhi bassi, assieme al mento ed il volto, quasi misurasse ogni centimetro di terreno coperto dai loro passi. < ... > Si ammutolisce a seguito della sua ultima risposta, proprio quando viene tirata in mezzo un'azione più drastica e personale nella risoluzione di quel caso da parte della giustizia. < ...stai parlando di vendetta..? > Azzarda poi, infine, in tono più basso, più cupo, che scende di un'ottava. Decide di non dare adito alla sua ultima divagazione circa il meteo, poiché ora è concentrato sull'attesa di una risposta, che pretende , che anela. Lo sguardo, infatti, è tornato sul volto altrui, insistente, abbacinante, nero come le notti derubate delle loro stelle. Lo fissa mentre il passo non s'arresta, come un rapace che volteggia sulla preda, senza calare il colpo, senza scendere in agguato. La chioma corvina che ciondola sul capo, che parzialmente scivola di lato al viso, in un paio di ciocche più lunghe delle altre.

15:17 Shiroichi:
  [Esterno] Il ragazzino sbuffa mettendo le mani in tasca e guardando il cielo <La cosa più importante è la missione, un ninja è sempre pronto al sacrificio e quest'ultimo viene messo in conto sempre durante una missione.> risponde quasi citando parola per parola i libri di testo dell'accademia ninja di Konoha <Se c'è di mezzo una vita bisogna vedere cosa comporta aiutare il compagno in termini della missione, ci sono ninja che preferirebbero salvare la persona e mandare all'aria la missione, altri che procederebbero per la loro strada. Dipende dal ninja al quale lo chiedi.> sta zitto per specificare poi cosa ne pensa lui <Io credo che bisognerebbe sempre fare il possibile per portare tutti a casa la pelle ma se c'è di mezzo la riuscita della missione è a quella che do priorità, si tratti anche della mia stessa vita> risponde seriamente continuando a camminare, finché poi l'Uchiha gli chiede se si riferisca alla vendetta <Sto parlando di giustizia, se quegli uomini non possono essere catturati...devono essere puniti in altri modi...> piccola pausa < Non sempre i cattivi vengono puniti, non perché non siano colpevoli quanto perché sono più potenti di alcune nostre organizzazioni e di conseguenza la fanno franca> lo sguardo è sempre rivolto verso il cielo parla come se fosse in trance <Se vedessi che un potente ha ucciso una bambina e la fa franca grazie alla sua posizione e il padre della bambina lo uccidesse... Tu la chiameresti vendetta o giustizia?> domanda serio il ragazzino all'altro <Il fatto è che la giustizia non sempre è perfetta, ma solo perfettibile, quindi non è giusto punire chi oltrepassando la giustizia si fa forte della sua posizione sociale o economica?> continua cinicamente il ragazzino.

15:33 Katai:
 < Capisco > Commenta semplicemente, dando una risposta secca e laconica alle prime parole dello shinobi lì di fianco. < E come si può decidere, allora, tra la missione e la vita ? > Rivolge a Shiroichi i dubbi che avrebbe rivolto al proprio libricino tascabile 'La Via del Ninja - Trova il tuo bushido' con la sola differenza che l'interlocutore è capace di rispondere a parola, in maniera immediata, mentre il libro si limiterebbe a diffondere la sua enorme saggezza, ma svelandola pian piano. < Nh ? > Mugugna, visibilmente perplesso e confuso riguardo il suo dire. < Dipende dal ninja ? > La sua domanda è retorica, atta solamente a spostare l'attenzione sul problema che individua, almeno dal suo punto di vista. < E se così fosse come ci si comporta in un team ? Qualcuno potrebbe mandare all'aria la missione, qualcun altro decidere di perseguirla fino in fondo..> Lui, che, per ora, di missioni non ne ha ancora fatte e si limita ad una conoscenza teorica, una mera ipotesi circa l'andamento di una reale missione. < ?! > Entrambe le sopracciglia si sollevano, poi, quando l'altro esprime la sua personale opinione, il suo punto di vista. < Credo di non essere pronto per una reale missione. > Deglutisce, andando quindi a schiacciare lo sguardo tra le sopracciglia - che calano verso il basso - e gli zigomi, ora induriti, più rigidi. < Mhnm > L'ennesimo mugugno, spiazzato dalla domanda che gli viene rivolta. < Senza le regole non ci sarebbe un villaggio, ma solo un grande caos, Shiroichi-kun.> Si sofferma, prima di concludere. < La cosa più importante credo sia il villaggio ed il suo popolo. > Azzarda, esprimendo la propria ipotesi.

15:53 Shiroichi:
  [Esterno] <Mi chiedi come? La tua è una bella domanda, ma non sono sicuro di quale sia la mia risposta.> risponde seriamente il ragazzino <Suppongo tu debba trovartici per sapere cosa fare, è una cosa che è liquida, come l'acqua è la brocca che le da forma e lo stesso è con la missione devi valutare da situazione a situazione.> risponde seriamente il ragazzino <Nel migliore dei casi possibile ci sarà un ninja di grado più alto al quale fare capo, decide lui, ovviamente se ne prenderà anche le responsabilità in caso di fallimento> risponde seriamente per poi continuare <In caso di una squadra di pari grado o si decide all'inizio chi è il caposquadra oppure vige la democrazia teoricamente>. Il ragazzo poi gli dice che senza regole ci sarebbe solo del caos <È vero, infatti non è la prima opzione, la legge viene prima, sempre> però già il fatto che il ragazzino abbia una seconda opzione implica che sarebbe disposto a ricorrere ad altre strade qualora quella della giustizia non potesse essere percorsa. <Saresti un ottimo anbu> dice il ragazzino <La penso anche io così, il villaggio viene prima del singolo non c'è dubbio su questo> risponde seriamente. Detto questo il ragazzino prova a cambiare argomento <Ma lasciamo perdere questi argomenti pesanti, nel momento in cui mi sarà posta di fronte la scelta saprò decidere cosa fare, al momento sono tutte ipotesi vaghe e indefinite>. Non dice altro il ragazzino ma continua a guardare l'Uchiha <Tu come stai?> chiede il ragazzo guardandolo negli occhi, con uno sguardo diverso, più freddo e meno allegro rispetto al solito, quello è quasi lo sguardo di Taiyo.

16:13 Katai:
 < ... > I dubbi del Nara diventano i propri, esternati esplicitamente da uno e interiorizzati dall'altro. Una ruga si disegna sulla fronte,altrimenti limpida , andando a sfiorare le ciocche corvine che ciondolano sul capo, ispide e ribelli come un nido di serpi irretite. < Capisco > Replica semplicemente, conciso,laconico. < Così intendi dire che conta solamente la gerarchia ? > Insinua, improvvisamente, lapidario e diretto. < Nh ? Un anbu dici ? > Domanda, sorpreso dal giudizio altrui. Continua a camminare, fianco a fianco all'altro, non desiste nel passo, anzi pare rinsaldare la propria andatura, forte di una nuova posizione mentale.< Mpf. > Sbuffa, infine, accogliendo la richiesta altrui, lasciando che gli argomenti cadano nel vuoto, così da liberare i due dal fardello di una responsabilità troppo grande da poter sopportare sulle esili spalle di una giovane età. La domanda che viene posta alla fine non lo coglie impreparato, quasi fosse attesa, quasi la stesse aspettando. < Meglio, ora, grazie. > Tutto d'un fiato, senza pause,né intervalli. < Ora sono libero di scegliere il mio destino. > Commenta, senza guardarlo, andando ad osservare il cielo nero, alla ricerca di una Luna nuova. < Come ti dicevo, comincerò conoscendo gli Uchiha, imparando veramente chi sono. > Alla ricerca di sé stesso, insomma, passando dall'unico legame che gli rimane: il sangue. Stringe le labbra, infine, prima di tornare a divagare, forse volendo deviare nuovamente il discorso. < Il tuo lavoro da detective come procede ? > Domanda, sinceramente interessato.

16:26 Shiroichi:
  [Esterno] <In missione l'importante è la coordinazione del team, se c'è un ninja di grado più alto ci sono meno discussioni. Questo intendo dire> risponde serio al ragazzo <In un team di parigrado invece le cose si complicherebbero non poco> risponde semplicemente. Poi il ragazzino risponde alla sua domanda <Meglio così, ti auguro di riuscire a fare tutto quello che devi fare> gli dice sorridendogli per poi cominciare ad incedere in direzione del quartiere dei Nara. <Il mio lavoro procede abbastanza bene, grazie per l'interessamento. Gli sorride. <Ora andiamo a casa a dormire che magari riusciamo a trovare un modo per farti ottenere le tue risposte.> dice accennando ad un sorriso e facendo strada all'Uchiha verso il quartiere Nara della foglia dove i ninja della famiglia sono di turno per fare la guardia. <Lui è con me> dice alla guardia che sta per fermarlo. Quest'ultima sta per dire qualcosa ma il Nara lo anticipa <Sì... lo so che non ha il permesso di entrare nel dojo, non sono mica un novellino> dice un po' scocciato mentre l'uomo si ferma e lascia che i due genin entrino nel quartiere della famiglia <Casa mia è quella a tre piani in fondo sulla destra, il piano superiore è tutto dedicato a me> dice il ragazzino spiegando la planimetria di casa sua all'Uchiha <I vantaggi dell'essere figlio unico suppongo> alza le spalle il ragazzino facendogli un occhiolino. La brezza notturna continua a rinfrescare l'aria del villaggio, fortuna che sono quasi arrivati a casa e non hanno troppi passi da fare ancora. Una volta che saranno arrivati sull'uscio il genin farà strada all'altro verso la sua casa. [END]

16:42 Katai:
 < Mh > Mugugna, ma questa volta non è perplessità, non è interrogativo quel singhiozzo vocale che si stampa contro le labbra giunte, sigillate in un'unica linea rosea e sottile. Il mugugno forse non è nemmeno udibile nel trambusto concitato della strada che percorrono, ma le successive parole del giovane Uchiha chiariscono la sua posizione, nonché i suoi pensieri. < Non sono così convinto di quello che dici, ma..> si sofferma nel suo dire, pensieroso < ..cercherò di scoprirlo. > Conclude, lasciando che i passi proseguano l'uno dietro l'altro sino ad incontrare il quartiere del clan Nara, o almeno la parte del quartiere dedicata a loro. Gli occhi si rinnovano di una sincera curiosità, un'interesse vivo che si materializza sul volto del ragazzo: le sopracciglia si sollevano, le labbra si schiudono e l'aria della notte viene inalata in grandi quantità. Sbatte le ciglia un paio di volte dinanzi alla guardia all'ingresso, conscio di come la sua presenza potrebbe risultare un problema. E' Shiroichi, tuttavia, a sventare il pericolo, facendo da garante. < Un piano intero eh ? > Commenta, vagamente ironico , ma senza alcun sorriso che si palesa sul volto, semplicemente avanzando verso la struttura a tre piani indicata precedentemente dall'altro. Il passo rallenta, proprio per ammirare l'architettura del quartiere, visibilmente curioso e ne è la prova quel movimento del capo che si gira a destra e sinistra, almeno fin quando possibile. < Il dojo è un luogo sacro per voi ? > Domanda, incalzando Shioirchi, prima di ammutolirsi, diretto verso il suo appartamento ( E N D)

Katai scrive a Shiroichi per dirgli della morte del nonno, i due iniziano a parlare dei propositi futuri e di come scoprire le motivazioni del nonno di Katai