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Rapporto Ad Asuke-Sama

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11:20 Utente anonimo:
  [Accademia-Corridoi] Giunge all'accademia di buon'ora la Sabaku, finalmente decisa a risolvere la parte più complessa della sua mansione ovvero fare rapporto al capoclan delle settimane intercorse. Indossa un pantalone nero, un tessuto appena elasticizzato simil jeans aderente sulle gambe magre che ne fa apparire la figura ancor più snella, alla cinta è attaccato il suo portaoggetti dove tiene un fuda con tronchetto, il suo ninjaphone, due tonici curativi e due di recupero del chackra, del medesimo colore. A spezzare inferiormente quella cupa armonia sono le scarpe sportive da Outdoor grigie con delle decorazioni verde acido ai lacci e sui lati. La stagione inizia a rinfrescarsi per la desertica, pure più di quanto non si vorrebbe per un Sunese, indossa quindi un gilet appena imbottito, un 20gr, grigio scuro, che aderisce contro quello che pare essere un maglione di cotone nero dalle maniche lunghe a tutti gli effetti. Una figurina scura quindi che apparirebbe comunque disarmata non fosse per la giara che ne ricopre interamente la schiena allungandosi quasi fino al di sotto dei glutei e ne inspessisce la figura per larghezza come una compagna silenziosa. Eppure non ha peso per lei la presenza di Sunodeki, quasi fosse mera estensione del suo animo o delle sue carni, appare come una clessidra in vetro ambrato, traspare sul cumulo di sabbia disposto alla metà inferiore che si mostra in quel momento quieta. Con passo lieve s'affaccia ad una delle porte e ivi si propone, l'ufficio dei sensei la meta di un bussare leggero che la vede sbirciare oltre la porta. <Buongiorno, cerco Amir-Sama> Il venditore di datteri e professore di storia del suo clan è una presenza occasionale all'accademia ma deve averlo già cercato alla magione perchè il silenzioso magrebino privato anni addietro dell'innata e quindi della giara si leva ad avvicinarsi verso la porta interessato probabilmente alla mera richiesta ma con il solito distaccato garbo.

11:28 Utente anonimo:
  [Accademia-Corridoi>Aula Studio] <Sensei Amir, mi servirebbe un rotolo da indirizzare ad Asuke-Sama> La distinzione per colore che non passa ad altri gradi del suo clan prevede comunque il disimpegno di un grado superiore, pare. <Riguarda la questione che abbiamo discusso al Bazar, ho deciso infine di fare rapporto> Donata la sua motivazione attende la replica dell'altro, fino al rotolo dal bordo superiore ed inferiore rosso che viene prelevato, privo di scrittura. L'oggetto viene preso con entrambe le mani, con morbidezza grata, i biondi e corti capelli sono scarmigliati intorno al viso pallido che emerge ancor più chiaro contro le vesti scure e magro come tutta la sua figura, nessun orpello se non il coprifronte portato al collo con il simbolo di Suna esposto a mò di collare che non viene celato su quella sagoma che stenta nel mostrare la sua reale età, apparendo nella minutezza ancor più infantile, quegli stessi capelli si chinano in muto ringraziamento verso il suo sensei sussurrandone comunque la parola di distaccata educazione prima di avviarsi verso una delle aule studio. Controlla che non vi siano sovraffollamenti degli allievi ma l'ora le è forse propizia, dirigendosi con fare lieve verso una delle postazioni. Il rotolo viene posato sul banco, davanti al set da scrittura, ma è ancora in piedi quando disimpegna Sunodeki dai legacci smeraldo per posarla accanto alla sedia con dolcezza, accompagnandola con gli arti prima di aggirarla e prendere posto. Si prende il suo tempo tendendo la schiena eretta, da una parte non pare aver fretta dall'altro mostra tutti i tratti di chi ha a lungo meditato a cosa fare, del resto la sua ossessione si protrae ormai da settimane e solo ora sta srotolando il rosso rotolo, smuovendone verso sinistra il cilindro per impugnare il calamaio sopra di esso e tingerlo nel vasetto ricavato nella postazione dopo averlo stappato.

11:35 Utente anonimo:
  [Accademia-Aula Studio] Pronta ora alla scrittura gli occhi dalle note sabbiose si fossilizzano sulla pergamena, scivolano sulla pagina vuota le sue idee come se potessero iniziare a scriversi da sole. "All'attenzione di Asuke-Sama" Queste le prime parole del suo scritto, in bella grafia non si può dire ma certamente ordinata e pulita, sinonimo di idee chiare e di preparazione ad una bella copia. "Scrivo questo rotolo per mettere in luce informazioni che credo possano essere di rilievo al clan Sabaku. Diverse settimane fa mi sono imbattuta in un giovane dal nome Shisaki Kori, tale ragazzo di circa 16 anni mi è saltato all'attenzione per l'estrema somiglianza ad eccezione dei capelli con la riproduzione in statua di Gaara-Sama nel nostro dojo, riproduzione più accurata che i tempi attuali ci hanno fornito del Kazekage. Lui stesso ha ammesso che tale somiglianza gli è stata riconosciuta più volte e lui stesso si è riconosciuto nell'immagine, tuttavia il ragazzo ha detto due cose che ho ritenuto bizzarre. In primo luogo ho inizialmente escluso una discendenza diretta con il nostro Kazekage, in quanto a sua detta manipolatore del ghiaccio ed ultimo rimasto di tale dinastia di cui porta il nome, in secondo luogo e cosa ancor più dubbia visto il suo aspetto il ragazzo, proveniente da Kiri, è attualmente a Suna sotto la protezione dei Noribiki, il clan che si è distaccato dai Sabaku diverse decadi orsono. Questo punto che riguarda i Noribiki ha destato il mio interesse, conducendomi a fare delle ricerche, non ho trovato che cenni della storia che li ha scissi dal nostro clan ma in molti di questi emerge da parte loro una recondita volontà di entrare in possesso dell'Innata principale dei Sabaku."

11:40 Utente anonimo:
  [Accademia-Aula Studio] Una pausa dallo scritto inizia ad annoverare i pensieri, come se rischiasse di accavallare le sue ossessioni in maniera immotivata. "Le mie ricerche si sono mosse sulla storia della scissione, i miei sospetti invece su due principali plausibili sospetti. Il primo sospetto è stato che abbiano potuto clonare da reliquie o resti dimenticati il Kazekage, a tal proposito devo ancora consultarmi con un genetista più esperto, ho avuto però modo di parlare con un altro genetista che ha assicurato (ma non smentito del tutto) l'impossibilità di un atto simile per mera mancanza di resti del Kazekage-Sama, e non per non fattibilità della clonazione in sè. Una simile clonazione ad un manipolatore del ghiaccio porterebbe però, così alla protezione dei Noribiki, un'innata con tentativo di innesto che supera la basicità. Il genetista ha anche supposto una possibile discendenza diretta per quanto lontana con Gaara-Sama, altra cosa che escludo poichè i geni di Gaara-Sama non avrebbero potuto che vincere nelle sue discendenze rispetto ad altre manipolazioni di bassa lega come il ghiaccio." Perchè un po' di spocchia non la si leva a nessuno, figuriamoci ai pazzi complottisti. "Ho cercato di avallare la possibilità di laboratori all'interno del Dojo Noribiki, assicurandomi di essere discreta per il bene dei Sabaku e di Suna tutta, il loro Dojo presenta delle fortificazioni di tipologia moderna, altro tre piani in una forma ad U e con un campo di allenamento integralmente interno, quindi a differenza del nostro privo di una parte di campo aperto e dichiarato." Si prende una pausa, come se cercasse di ricordare quanto estratto al suo occhio. "percepire la reale popolosità del Dojo è stato impossibile." Aggiunge come inciso

11:42 Utente anonimo:
  [Accademia-Aula Studio] Diverse le pause fatte dalla Sabaku per descrivere un prospetto geografico in maniera accurata, rilassa le dita prima di riprendere lo scritto, colonna dopo colonna, verso sinistra, il rotolo viene accostato e sminuito del suo spessore man mano che la pergamena sporge e cede oltre il lembo della postazione alla gravità alla sua destra. "Come detto le mie ricerche iniziali mi hanno condotto a consultarmi con dei Genetisti, in merito a tale prospettiva la conoscenza non è mai misera. Ma un secondo dubbio è stato preso in considerazione, poco o nulla si sa infatti dei fisici cambiamenti che l'involucro di Shukaku potrebbe presentare, non ho escluso che i Noribiki possano aver preso possesso del monocoda in qualche suo modo, e che l'aspetto e la somiglianza potessero essere mera conseguenza della corruzione del Chackra del Demone Tasso. Ho mosso le mie ricerche in tal senso, prima sui libri e documentando il legame del demone Tasso con la nostra gente, di Suna e dei Sabaku nello specifico, in seguito ai suoi ultimi avvistamenti, tutti incerti. Ho fonti piuttosto attendibili e rispettose, seppur questo sia un caso," Per qualche motivo decide di non menzionare come i genetisti nemmeno Furaya-Sama direttamente. "[...] che escludono un avvicinamento recente dei demoni codati, in particolare sostengono che il demone Tasso possa ora trovarsi nei nostri territori, perchè ancora sono nostri ad ogni effetto e considerarli di proprietà dei mostri sarebbe una nostra colpa." Una delle pergamene forse più difficili mai scritte che potrebbe farla internare per follia o ergerla a paladino -immotivato- della famiglia delle sabbie.

11:47 Utente anonimo:
  [Accademia-Aula Studio] La mano torna a calare, ad aggiungere dettagli, capoverso dopo capoverso ha un che di metodico, esprime l'informazione, la ragione del sospetto, la sua visione e lascia campo aperto al destinatario per avere una sua più logica e stoica conclusione. "Non ho accesso a documentazioni che possano attestare eventuali missioni dei Noribiki avute buon esito fuori dalle mura, ma posso escludere a questo punto che dopo una tale fatica abbiano cercato di congiungere un così importante tassello della Sabbia ad un manipolatore del ghiaccio, avrebbero in questo caso dovuto aver troppo timore delle loro vite ed il rischio di perdere il loro protetto per nulla legato a loro sarebbe stato troppo elevato. Difenderei i Noribiki in questa seconda ipotesi, dopo aver raccolto informazioni quindi, potendo escludere il Monocoda dai loro interessi attuali. Non escluderò a priori l'ipotesi di una clonazione, motivazione che porterebbe ad un interesse verso questo ragazzo da parte loro come ne ha portato in me, ma non mi rassegnerei nemmeno ad una semplice discendenza." Nuovamente si trova a cambiare paragrafo, intingendo il calamaio e rilassando la mano. "A tal proposito ritengo tuttavia, per il Lustro Storico che portiamo come famiglia Prima e rispettabile di Suna, che spetti a noi il dovere di cercare e detenere il demone Tasso, come da tradizione e per nostro stesso interesse. Questa mia intende candidarsi a missioni che saranno previste eventualmente per il suo recupero e che prevedano la partecipazione dei Sabaku e la scelta dei candidati, troppo elevato è il nostro nome per consentire che il Monocoda possa passare ad altre famiglie ed ora che mi sono trovata coinvolta direttamente in questa ricerca una simile prospettiva mi affligge e spaventa."

11:52 Utente anonimo:
  [Accademia-Aula Studio] "Concluderò questo mio rapporto, con tutte le informazioni da me ottenute e cedute per mia mano e volontà al Portatore di Desolazione Asuke-Sama, con queste volontà di considerazione e con la promessa che, per quanto le mie ricerche ad ora possano essere state infruttuose forse potranno esserlo in futuro, nondimeno non metterò a rischio l'immagine dei Sabaku e non mi muoverò senza ordine diretto dei miei superiori. In fede buona e serva dei venti e delle Sabbie. Kore Sabaku, ultimo riconosciuto erede dei Fennec del Deserto, figlia di Benjiro Sabaku e Hisako Sabaku dei Fennec, Genin di Suna, Allievo delle Sabbie" Una lunga firma, una firma formale, probabilmente la più lunga mai fatta insieme a quella del proprio diploma in accademia ed un punto infine a quel rapporto. Il calamaio torna a posarsi mentre le labbra si arricciano soffiando sulle ultime colonne trascritte cercando di spingere l'inchiostro a seccarsi più rapidamente. Aspetta, semplicemente, vuole essere sicura di non rovinare il rotolo, e malgrado l'importanza non trema, non agita i piedi, non mostra tic nè alcun segno di stress, una statua di sabbia fatta e finita che si limita a mettere in croce i suoi pensieri con le mani in grembo e battere le palpebre per circa dieci minuti, tale il tempo delle sue fantasticherie e tale il tempo che evidentemente reputa necessario all'inchiostro per seccare. Solo a quel tempo maturo le mani vanno a richiudere il rotolo occulando lo scritto su sè stesso, la bobina viene richiusa, il laccio ed infine il sigillo. Il colore del rotolo è quello che verrebbe destinato ad Asuke-Sama, un tramite diretto che il suo grado non le consente, non senza un sakè della pace nell'altra mano. Sarà il sensei Amir, l'insegnante di storia del suo clan, a determinare se svelare il contenuto di quel rotolo o consegnarlo direttamente al Portatore di Desolazione, richiuso e prelevato il rotolo sarà quindi Amir a riceverlo nuovamente, così come l'aveva dato, e sua la discrezione di leggere e consegnare o consegnare meramente lo scritto, dello stesso a cui sommariamente aveva accennato i suoi sospetti ma mai le sue ricerche la Sabaku pare comunque nutrire rispetto e fiducia. Ringraziato con la doverosa formalità abbandonerà l'accademia e con essa, senza ordini eventuali e futuri, la sua missione di stalking, ricerca e distruzione dei Noribiki. Adesso non è un suo problema adolescenziale, non è una sua ossessione, adesso è una serie di informazioni e di idee, di proposte e di candidature, nelle mani dei suoi superiori e ripresa la sua pesante Giara, una volta fuori dall'accademia, la sabbia di quel pensiero alla sua mente sarà infinitamente più leggera {exit}

(//All'attenzione di Tenjiro per la lettera, di Rasetsu per la "chiusura" dello spunto -anche se ancora chiuso del tutto non è-)

Kore deve ancora parlare con Rasetsu, cosa che si ripromette di fare, ma decide in qualche modo che le sue ricerche sui Noribiki sono ad un punto morto, quantomeno per la parte che può essere condotta da lei e senza rischi per il suo Clan ed il loro nome. Decide quindi di chiedere ad Amir, il vetusto professore di storia dei Sabaku e venditore di datteri al Bazar per rilassarsi, un rotolo di colore rosso, per indirizzo al loro capoclan.

La Sabaku fa un rapporto dettagliato dei propri sospetti, delle ricerche compiute, della geometria del Dojo Noribiki, delle deduzioni ottenute e dei consigli avuti, senza però nominare mai terzi direttamente. Si propone spontaneamente come candidato in missioni di ricerca e recupero del Demone Monocoda motivando la sua richiesta, assicura che non svolgerà in alcun modo ulteriori azioni che possano mettere a repentaglio i Sabaku se non su ordine diretto e cede tutte le sue informazioni al capoclan.

Con la consegna del rotolo la missione della Sabaku, probabilmente non con tutti i pensieri che si portava appresso, può ritenersi ufficialmente chiusa fino a nuovo ordine.