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La protesi

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con Rasetsu, Mattyse, Kan

10:52 Kan:
  [Lab | Interno] Altro giorno, altra corsa all'interno del laboratorio di genetica dove conduce i propri esperimenti e le proprie ricerche ma quest'oggi deve procedere con ben altro, per tale motivo è con se Mattyse Senjuu. Dopo la loro ultima chiacchierate sono giunti ad un accomodamento, un accordo per avere un reciproco vantaggio ottenendo ciò che entrambi ambiscono. Uno la figlia, l'altro il simbolismo dell'Ochaya e per farlo, la nascita di una protesi è quanto mai necessaria per il genin. L'operazione si discosta ampliamente dalla clonazione seppur possieda molti tratti in comune con essa; deve creare un braccio finto ma veritiero, removibile ma allo stesso tempo utilizzabile dall'altro senza fatica o problematiche di sorta. Il bianco indossa un paio di blue jeans aderenti agli inferiori arti i quali discendono lungo essi ricoprendo ogni singola zona, stringendosi intorno alle caviglie; bianche sneaker completano la parte inferiore del corpo. Il busto risulta esser coperto da una camicia bianca rigorosamente chiusa, quanto meno fino al petto dove è presente uno spacco a V il quale mette in mostra una porzione del petto; bianco camice a ridosso di braccia e spalle sul cui taschino il cartellino ne identifica la persona ed il ruolo all'interno della struttura medica. Occhiali dalla nera montatura decorano il volto insieme alla bianca chioma volutamente spettinata, la cui lunghezza supera di poco il collo aumentando il volume del capo. Portaoggetti legato alla cintola del jeans avente all'interno dei fuda e degli inchiostri speciali donati direttamente dal clan, permettendo lo sfruttamento della suprema arte. Infine, non per importanza, la primaria energia attiva, il chakra scorre nell'essere del ragazzo. Permane in piedi dinanzi all'altro, alla propria destra una delle scrivanie con il proprio pc già acceso e pronto all'utilizzo, tutti gli strumenti son già preparati compreso uno scanner appositamente portato per l'occasione <Allora, togliti la maglia, collane, bracciali e tutto ciò che hai su busto e braccia> apre un cassetto tirando fuori una siringa piuttosto spessa e con un ago di misura forse eccessiva mostrandolo all'altro <Prelievo> ampio sorriso si forma sul volto del Sumi ma la procedura deve avere inizio. [C On][Portaoggetti: fuda e inchiostri speciali]

11:06 Mattyse:
 Oramai Mat sta giungendo nel vivo delle cose in cui si è infilato, a breve dovrà assaltare un edificio per assicurarsi che Shizuka possa reperire i geni di uno Hyuga, poi vi è sempre la possibilità che una Sabaku lo chiami per fare irruzione nel Dojo Noribiki... la vita tranquilla e pacifica che il bianco stava mantenendo all'interno di quel villaggio sta finalmente giungendo al termine dando spazio a qualcosa di più violento e sanguinoso, speriamo di non mortale per lui! Il Senjuu, comprendendo quindi di essere troppo in dietro con lo studio dei sigilli, si è convinto dell'uso di una protesi in maniera momentanea, anche da poter abbinare solamente alla maschera di Al Miaeda così da poter tornare a far sentire le proprie carte bomba pure in questa epoca. Il bianco indossa i suoi classici stivali alti, di colore nero, con un paio di pantaloni comodi di un colore blu, a coprire il busto vi è una semplice maglietta bianca con sopra di essa una giacchettina utile a coprire le brac- il braccio dal vento. I lunghi capelli spettinati ricadono sulle spalle e dondolano ad ogni passo, accarezzando parte della schiena del Senjuu, che ora però si trova in uno stanzino solo con Kan. Il Sumi inizialmente chiede di levarsi la maglia e Mat decide di obbedire, cercando di utilizzare l'ultimo braccio in suo possesso per togliersi la giacca, che viene posata sullo schienale della sedia, per poi allungare la mano verso un lembo della maglietta all'altezza delle dita, è proprio quando stringe il tessuto in un pugno che il suo sguardo incontra quella siringa. < Ma che cazzo è quella roba? Va che non sono una mucca... > Gli occhi si son spalancati in maniera automatica mentre la forza con cui lui stesso sta a stringere quella maglia è eccessiva e fuori controllo, come se il panico lo avesse investito. < Non ti pare un po' eccessivo? Se la riempi minimo mi devi ricoverare... >

11:21 Kan:
  [Lab | Interno] La reazione di Mattyse è esattamente quella pronosticata dal Sumi le cui labbra si schiudono permettendo ad una sonora risata di emergere all'esterno, di pancia, divertita oltre ogni limite arrivando ad avere persino le lacrime agli occhi tanto da doverle asciugare. Adagia la siringa sulla scrivania per tirarne fuori una più piccola e modesta, la classica utilizzata dai medici <Lo so, era uno scherzo, volevo vedere al tua faccia> piano piano smette di ridere, riacquistando una certa compostezza e serietà <Non ho resistito> parliamo sempre di uno che ha vissuto il 90% della sua attuale vita nel divertimento più puro, certe scelte sono più che ovvie nonostante stia affrontando qualcosa di ben più serio. Mentre Matt ritorna al suo spogliarsi, il bianco si dirige verso una stampante, posizionata su un altro tavolo, per accenderla, essa non è altro che una stampante 3D da cui avrebbe fatto fuoriuscire il braccio dell'attempato; con essa si volge anche all'accensione di un trasmettitore di ologrammi il quale sarebbe servito per dare un prospetto migliore al tutto <Allora, quello che andremo a fare oggi è piuttosto semplice nella teoria, un po' meno nella pratica> girando tra le dita quella siringa <Preleverò il tuo sangue ricavandone il DNA da immettere nella protesi, in questo modo il tuo corpo non la rigetterà e, soprattutto, potrai muoverla> spiega il primo punto all'ordine del giorno <Per fare questo devi mettere il braccio in quello scanner li, in questo modo renderò la protesi idonea alle tue misure attuali> tirando su con il naso. Grandi i progetti da parte del Sumi per quanto riguarda il Senjuu, hanno del lavoro da fare <Una volta pronto il braccio verrà proiettato li> indicando il proiettore olografico <In questo modo possiamo andare a limare le imperfezioni e verrà fuori da li> indicando la stampante 3D <Sarà quanto di più simile possibile a un braccio umano ma c'è un ma> schiarisce la voce <Devo collegare il braccio all'osso per permetterti di rimuoverlo quando vuoi, farà un po' male a meno che non vuoi un sedativo> tutto è spiegato, chiaro e limpido come l'acqua. Se devono portare avanti quell'alleanza, è giusto che sia così, senza alcun tipo di sotterfugio, per adesso almeno <Pronto?>. [C On][Portaoggetti: fuda e inchiostri speciali]

11:41 Mattyse:
 Mentre il Sumi scoppia a ridere, Mat è come paralizzato dalla paura, tenendo lo sguardo fisso su quella prima siringa che sembrerebbe averlo ipnotizzato, in realtà è solo pronto per difendersi, come se quella fosse la reincarnazione di Orochi Hyuga. Quando il giovane rivela l'essere uno scherzo, il Senjuu subito si calma, chinandosi in avanti e respirando in maniera affannata. < Ma porco kami, mi stava per scoppiare il cuore... > non critica l'umorismo del compare, probabilmente lui avrebbe fatto lo stesso. < Guarda che solo perché non mi ha ancora ucciso qualcuno non significa che io sia immortale sai? > Anche se c'è stato un periodo in cui lo ha pensato, un periodo che è durato fin quando quell'arto non è sparito. La mano destra quindi andrebbe a sollevare la maglia, sfilandola dal busto con agilità, almeno quello lo sa ancora fare, per poi posarla sopra la giacca. Le orecchie del Senjuu ascoltano la spiegazione di Kan, aggrottando un pelo le sopracciglia nel sentire quelle spiegazioni. < Per il sangue non c'è problema, anzi, se puoi tenerne un po' da parte che servirà pure a Shizuka a breve... > Così magari potrà recuperare ciò che serve per estrarre il gene di Mekura dal dna di Kimi quando ce ne sarà bisogno. Mat farebbe qualche passo verso lo scanner in cui inserirebbe il braccio, senza perdere troppo tempo. < Ma non sapevo che le protesi necessitassero di operazioni a livello osseo, soprattutto per quelle smontabili... Non sarò un medico o quello che sei tu, ma la tua descrizione mi pare più idonea ad una protesi fissa... > mettendo da parte la domanda " come fa una stampante 3D a creare qualcosa in grado di muoversi quasi autonomamente al volere del bianco?" Il Senjuu ora osserva i diversi strumenti presenti in quell'ufficio, ora poco fiducioso mentre rimugina e pensa sulla cosa. Non è un medico, ma è sempre stato un lettore e studioso... si che le protesi da lui studiate erano decisamente meno tecnologiche rispetto a quelle presenti all'interno di Kagegakure, ma qua vi son cose che lui stesso non sta capendo e ciò lo spaventa... cavolo è riuscito a capire come funziona internet e la connessione dei telefonini e non riesce a capire come funziona questa protesi?

12:00 Kan:
  [Lab | Interno] Se basta così poco per uccidere un uomo, il concetto stesso di tecnica ninja va a farsi benedire. Più siringhe agli shinobi e meno rotoli, un possibile slogan per una campagna elettorale, chissà quanti voti potrebbe prendere <Meglio il cuore che tu, non ho voglia di ripulire il laboratorio dai tuoi resti> continuando con quella vena umoristica di cui non riesce a fare a meno <Suvvia, quante storie, ci sono bambini che non fanno una piega> paragonandolo ad un infante in tutto e per tutto, o meglio, meno di un'infante. Inspira ed espira seguendo l'altro con lo sguardo mentre si dirige alla volta dello scanner prodigandosi a raggiungere il pc per far partire la scannerizzazione del suo braccio. Non commenta per quanto riguarda Shizuka, può immaginare a cosa le serva eppure adesso ha lui una richiesta <Il tuo sangue può essere utile anche a me, ho in mente un progetto e forse potrei iniziare da te e dall'innata del tuo clan> prende una piccola pausa nel dare inizio a quel discorso <La storia ci insegna come i Senjuu siano stati molto potenti in passato, iniziare da voi il mio esperimento può dare i suoi frutti prima del tempo> si ma quale esperimento? Non viene enunciato seppur nella mente del bianco sia chiaro ma serve una base di partenza. Il dire di Mattyse è giusto, quelle constatazioni sono precise e chiunque potrebbe obiettare. Inspira ed espira mentre il laser scannerizza il braccio altrui il quale prende forma sul monitor <Ho pensato che fosse meglio una protesi attivabile tramite il chakra, il tuo chakra e quello di nessun altro. In questo modo anche se la perdessi o qualcuno decidesse di usarla per se, sarebbe totalmente inutile. Si, è fissa ma non lo è a conti fatti e se dovrai usarla solo per quello di cui abbiamo discusso, direi che è perfetto> spiega la propria idea mentre il braccio finisce di essere scannerizzato. Dal cassetto della scrivania tira fuori un laccio emostatico <Bene, ora siediti sullo sgabello> dando una pacca al cuscino dello stesso, invitando l'altro ad accomodarsi per poterne prendere le giuste quantità di sangue <Come procede con gli Hyuga? Shizuka mi ha parlato del vostro piano. Siete riusciti ad ottenere il loro DNA?> informandosi sulla situazione dei due. [C On][Portaoggetti: fuda e inchiostri speciali]

12:19 Mattyse:
 Inserito il braccio nello scanner la conversazione va avanti, magari anche solo per occupare quel tempo. < Ci saranno bambini che avranno meno problemi con gli aghi, ma ci sono anche bambini con un senso dell'umorismo migliore del tuo > E non parla per lo scherzo della siringa, quanto più per la battuta che ne è seguita, che agli occhi del Senjuu non aveva minimamente senso. Inizialmente sembra andar tutto bene, o almeno in maniera accettabile, fin quando poi il Sumi non rivela che il sangue del bianco possa tornare utile pure a lui... Mat sente inizialmente un brivido che risale repentinamente la sua colonna vertebrale, bloccandolo ancora una volta, ma non più dalla paura. < Hai ragione, partendo dal mio DNA e dal mio clan potresti ottenere grandi risultati... Ma ci hanno fatto delle guerre per i miei geni e vuoi ottenerli così? Perdonami ma pensavi di ottenerlo gratuitamente in questo modo? > Un altra cosa che molti INFANTI sanno fare, è stare in silenzio quando sanno di poter ottenere qualcosa in maniera semplice... < Se prima quell'ago mi spaventava, ora puoi anche solo sognartelo di avvicinarti a me. > Il bianco chiuderebbe entrambi gli occhi per poi ricreare nella propria mente un immagine del proprio volto. Questo avrebbe entrambi gli occhi aperti, i diversi colori sarebbero ben visibili e messi in risalto: il destro un ambrato piu` acceso rispetto a come sia realmente, ed il sinistro cosi` opaco da essere paragonabile al bianco della cornea. Mat andrebbe a concentrarsi inizialmente sul sinistro, associando a quel bianco quella che sarebbe l'energia mentale, tentando inizialmente di smuoverla con una vibrazione, come se si trattasse di un liquido, per poi cerca di farle compiere un movimento circolare. Se vi fosse riuscito, andrebbe a concentrarsi sull'occhio destro, quello ambrato, a cui tenterebbe di assegnare l'energia fisica, caratterizzata dalla forza dei propri muscoli, anche con questa tenterebbe inizialmente di smuoverla con una vibrazione per poi farla girar in senso orario, come quando si mescola un minestrone con il cucchiaio di legno. Se fosse riuscito nel ricreare le due energie, continuerebbe inizialmente a farle girare, per poi cercar di farle avvicinare, proprio come due liquidi, verso il centro di quel volto ricreato dalla sua mente. Mat tenterebbe di farle riunire attraverso sempre una rotazione, l'energia mentale cercherebbe di unirsi dall'alto, mentre quella fisica dal basso, cercando di mischiarsi man mano che i due recipienti, gli occhi, andrebbero a svuotarsi, donando il loro contenuto al quel miscuglio. Cercherebbe cosi` di mischiare le due energie, intento ad unirle per ricreare quello che, se vi riuscisse, inonderebbe il suo corpo come Chakra. Riaperti poi gli occhi manterrebbe lo sguardo fisso sul Sumi, non più sorridente, ma decisamente più serio. < Bhe, grazie per il pensiero... > Riferendosi al fatto che nel suo desiderio ci sia una protesi attivabile solo con il suo chakra. < Ma in pratica vuoi fabbricare una prova per farmi arrestare. > Ecco perché sarebbe stata cosa buona e giusta parlarne prima... Terminata la scansiona il bianco fece un paio di passi per allontanarsi dalla macchina appena usata, senza però sedersi la ove gli è stato indicato < E un ospedale non mi sembra il posto migliore per parlarne. > Tralasciando la diffidenza che Kan ha appena conquistato, vi sono sempre dei limiti sugli argomenti trattabili e in quale luogo/momento, e Kan sembra li stia cannando tutti. [Impasto chakra 3/4][Chakra 25/25]

12:23 Rasetsu:
 D'un tratto, sulla soglia del laboratorio, un sonoro [ Toc - Toc ] s'ode nella stanza antistante. Contro lo stipite della porta, la schiena del demone viene poggiata e il rosso s'esibisce in un'entrata in scena degna d'un film - degna del colpo di scena. Si schiarisce la voce, palesando un ghignetto che s'allarga da un orecchio all'altro. <Chi è che sta usando il mio laboratorio senza una valida ragione? E senza il permesso del sottoscritto?> In realtà, non esiste un solo ed unico laboratorio, ma è anche vero che il Sumi è sotto la gestione del rosso come genetista, il quale lo stava quanto meno indirizzando verso questo mondo fantastico. Evidentemente, sta fallendo. Non ha potuto ovviamente ascoltare tutto ciò che è stato finora detto all'interno di quella stanza, tuttavia è altresì consapevole che sta tramando qualcosa di non meglio identificato e che potrebbe non giovare assolutamente allo stesso Kokketsu. <Una protesi per essere usata da qualche altro deve rispettare anche le dimensioni. Difatti, sono arti artificiali costruiti su misura e che difficilmente possono andare bene per qualcun altro, a prescindere dall'utilizzo del Chakra tramite esse o meno.> Lezione numero uno dello scienziato pazzo, ma che ha dimostrato d'amare talmente tanto la genetica da farne un vanto. Sta sghignazzando sotto i baffi perché è contento d'aver a che fare con una situazione del genere, della quale ha capito soltanto protesi e soldi. In realtà, di soldi non se n'è parlato affatto ma una protesi lui non la farebbe mai gratuitamente. <Ehi, ma io ti conosco. Non sei cambiato per un cazzo!> Sgrana gli occhietti verdastri verso il bianco, notando le cicatrici soltanto in un secondo momento, una volta aver effettivamente focalizzato interamente l'attenzione su di lui. <Cioè, un po'.> Si stringe nelle spalle, tornando soltanto infine anche su Kan cosicché possa percepire e sentire il suo dissenso. Il camice medico del genetista sarebbe ben stirato anche, ma ha una macchietta di rigurgito sulla spalla - tanto per non farsi mancare niente. [ Chk On ]

18:54 Kan:
 Tutto passa in secondo piano quando realizza di aver cannato e sbagliato nel parlare. La reazione di Mattyse è giustificata dall'assenza di un legame vero e proprio, ha messo una distanza e ci impedisce al Sumi di poter prelevare il di lui sangue eppure non è la cosa più importante. In quel preciso momento il geniale intelletto del bianco viene meno sottovalutando tutto, la situazione, l'altro, ogni cosa, un'errore che il Kan del passato mai avrebbe commesso e, soprattutto, non senza un piano B o comunque un fine ben preciso. D'istinto guarda la propria siringa sbuffando, vi è ben poco da dire e da proferire in un momento del genere, l'unica soluzione è agire con un minimo d'astuzia. La siringa viene adagiata sulla scrivania alle proprie spalle, spinta leggermente più in là, mostrando all'altro un certo tipo di intenzioni senza proferir parola alcuna in merito. Sta sbagliando qualcosa in quei metodi, la comunicazione viene meno, simbolo di un rammollimento? Può darsi, l'aver abbandonato la vita di un tempo l'ha cambiato drasticamente ed ora, finalmente, se ne vedono gli effetti uno dopo l'altro ma ancor prima di poter pronunziare qualsiasi frase, Rasetsu fa la sua comparsa. Dorate iridi portate sulla porta d'ingresso ad osservare il genetista intromettersi, guarda caso ha origliato come un perfetto stalker il maledetto ma sopraggiunge nel momento più propizio. Sospira portando entrambi le mani nelle tasche del camice lasciandolo entrare, notando nel di lui sguardo il dissenso per quanto sta mettendo in atto; cogliere la palla al balzo è l'unica maniera per uscire da quel casino immediato <Visto che vi conoscete, cosa proponi di fare?> rivolgendosi alla volta del rosso, visto che si è intromesso, tanto vale tirarlo in mezzo per acquietare gli animi il giusto ed evitare altri possibili fraintendimenti di sorta. Schiena permane diritta mentre resta in attesa di quel responso da parte del genetista, non dimenticandosi, però, di quanto detto e parlato. [C On][Portaoggetti: fuda e inchiostri speciali]

19:07 Mattyse:
 Kan non ha semplicemente sbagliato a parlare, si e` esposto, palesando degli interessi per cui diversa gente e` morta. E` lo stesso argomento di cui i due hanno parlato quando hanno deciso di quella protesi. Gente piu` e meno furba, e quella autoconvinzione di essere tra i furbi, ha portato Kan a scoprirsi troppo, dando cosi` al bianco il tempo e le informazioni utili per tornare sulla difensiva, se i due potevano dire di aver rotto il ghiaccio e instaurato una base per un qualche legame, bhe, e` appena sfumato tutto. L'occhio ambrato osserva il Sumi posare la siringa, ma questo non fara` abbassar la guardia al Senjuu. Alle sue spalle poi appare una terza figura, la voce e` famigliare e al primo colpo Mat pensa subito di essere in trappola, di dover combattere per uscire da li, ma il dire di quella voce a lui gia` conosciuta non conferma questa sua prima impressione. Il Senjuu si volta lentamente, permettendo al rosso di entrare nel suo campo visivo. < Oh ma guarda... te non eri della yakuza? Che ci fai con un camice. > La domanda e` retorica, ma il bianco punta a colpire secco su quell'unica cosa che legava lui e Rasetsu. < Gia`, visto? Pensa un po', se avessi fatto il tuo lavoro ora non sarei cambiato proprio per nulla. > In effetti, se Rasetsu avesse ucciso Orochi come da accordo, Mat avrebbe molte meno cicatrici... < Pero' vedo che non sei invecchiato manco per il cazzo. Anche te dentro un bel cristallo eh? > Oramai la storia e` la stessa, tutti quelli che non sono invecchiati son rimasti congelati dentro quelle pietre strane. La voce di Kan attira nuovamente la sua attenzione, chiede assistenza a quel lavativo? Mat non ha idea di quanto il rosso possa essere geniale o meno, sa solo che non ha svolto l'incarico che gli aveva assegnato. < Ah ma quindi lavorate insieme? Ottimo, non ho mai apprezzato cosi` tanto l'avere un braccio solo. > A cosa gli serve una protesi se l'alternativa sono loro due? [Chakra 25/25]

19:18 Rasetsu:
 La domanda del Sumi lo invita letteralmente a nozze. Egocentrico com'è, non vede l'ora di poter rispondere ed annunciare ai presente il suo oscuro piano malefico. Pare dimenticarsi dell'elemento con cui ha a che fare. Se si trova sulla soglia di quella porta è perché ha già ideato qualcosa, altrimenti non ci si sarebbe presentato così a cuor leggero. Si schiarisce la voce come se cercasse di preparare un terreno fertile per l'eventuale sparata del secolo, per il suo capolavoro, per la sua entrata in scena. <Andiamo per gradi!> Esclama, varcando finalmente la soglia così da superare l'ingresso e chiudere oltretutto la porta alle sue spalle. L'importante è che si possa parlare senza ulteriori orecchie indiscrete, specialmente per i quesiti - doverosi - che fuoriescono dalla bocca del Senjuu. <Ero un genetista anche quando mi hai conosciuto.> Non faceva soltanto parte della Yakuza, il suo primario impiego era proprio quello che sta svolgendo in questo periodo. Certo, vorrebbe riacquistare anche le facoltà d'un mafioso, tuttavia non sembra esserci terreno fertile per lui adesso. Anzi, alcuni avrebbero proprio voluto piuttosto eliminarlo. <Che lavoro?> Solleva un sopracciglio, il che potrebbe anche implicare che stia solamente facendo lo gnorri, ma questo forse non lo sapremo mai. Appare davvero parecchio dubbioso, aspettando che giunga una replica da parte del bianco che soddisfi quell'aspetto. <I Kokketsu non invecchiano come i comuni mortali a priori.> Per un periodo, ha continuato a credere di essere completamente strafatto, ritrovandosi in un nuovo mondo ch'era l'opposto di quello che conosceva. Agita la mancina nell'aere come a voler apparire superbo, fiero di quello ch'è e del sangue nero che scorre nelle sue vene. Non che l'abbia mai nascosto, anche perché le peculiarità di quel sangue si notano anche ad un occhio attento ed esterno. <Lasciamo stare.> Riferendosi al fatto che Kan e il demone lavorino assieme. Non ne vuole proprio sapere e s'è arrivato ad intervenire, è perché stava accadendo qualcosa che al rosso non stava per niente piacendo. Ad ogni modo, una volta chiusi i discorsi di poco interesse - o comunque relativo - questi comincia con tutt'altra tonalità, facendosi improvvisamente serio. <Hai mai sentito parlare di clonazione?> Nei riguardi di Mattyse la domanda. Il ghignetto stampato in faccia s'estende da un orecchio all'altro, sinistro, come se non promettesse niente di buono... [ Chk On ]

19:43 Kan:
 Quell'errore gli costa caro ed il prezzo l'avrebbe pagato in futuro quando meno se lo sarebbe aspettato. Avrebbe dovuto rimediare e questo significa ricreare da zero il rapporto con il Senjuu come se si fossero appena conosciuti ma il modo? Furaya è la risposta. Si è esposto terribilmente, se non riesce da solo gli tocca fare affidamento sulla Judai per venir a capo e non solo; quel piano che stanno progettando così come l'uscire al di fuori delle mura, tutto quanto rischia di saltare in aria per colpa di quell'errore stupido mettendo a repentaglio il proprio esperimento. L'arrivo provvidenziale di Rasetsu lo porta a zittirsi inevitabilmente lasciando che i due parlino senza interruzioni, apprendendo della relativa conoscenza e di come Mattyse sappia del suo essere uno Yakuza; non solo, a quanto pare tra loro vi è anche un qualche tipo di trascorso da non sottovalutare <Quale lavoro? Da quando la Yakuza si è alleata con te?> chiedendo sia a Mattyse che allo stesso Rasetsu, impossibile trattenere la curiosità su quel punto date le conoscenze in possesso del bianco. Sospira pesantemente, è vero, i Kokketsu non invecchiano minimamente, destinati ad essere giovani per sempre; per un po' si è dimenticato di questo loro potere e ciò riporta alla mente del Sumi un quesito, un problema. Lui invecchia, Shizuka no. Lui sarebbe divenuto vecchio e la ragazza, al contrario, sarebbe rimasta giovane per sempre; Rasetsu può servire a questo, un argomento in comune ed improvvisamente si trova a guardarlo, vede nella sua figura una sorta di utilità, un modo per combattere la morte o l'invecchiamento a cui è tristemente destinato. Nuovamente sospira quando viene tirata in mezzo la clonazione, non ha la minima idea di cosa abbia in mente l'uomo e di come il suo esperimento possa giovare per la ricostruzione del braccio <Cos'hai in mente? Clonarlo e far combattere il clone al posto suo quando serve?> non va a pensare ad altre possibilità che non siano quella, la più ovvia e la meno macabra tra le tante. [C On][Portaoggetti: fuda e inchiostri speciali]

19:59 Mattyse:
 L'interazione con Rasetsu e` particolare, Mat tiene inizialmente una nota aggressiva, prova un po' di rancore verso quel rosso che aveva il compito di spianarli la strada verso sua figlia, ma le sue risposte vanno a sedare in maniera repentina quel possibile litigio. Davvero non ricorda? O magari il cervello e` troppo bruciato dalla droga? La domanda del rosso giunge insieme alla richiesta di spiegazioni di Kan, quindi perche` non rispondere? < Vedi, anni fa ci ho provato a non scontrarmi con Orochi Hyuga. Avevo un accordo con questo tipo. Lui mi portava la testa di Orochi e io gli regalavo dei cucccioli di cinghiale. > Oh... i nostri cuccioli... quanto ci mancano. < Ma qualcuno non stava rispettando la sua parte del patto, cosi` ci sono andato io e nello scontro mi son procurato le bruciature e ho perso un occhio. > Perso in maniera relativa, questo e` ancora attacco. < Spiegata cosi` non ti ricorda nulla? > Parlando con Rasetsu, cercando di capire se questo per un qualche caso potesse ricordarsi del loro patto. Mat poi scuoterebbe appena la testa, facendo qualche passo verso una delle pareti per posarvi contro la schiena, ascoltando poi il parlare dei due. Prima il Kokketsu, che chiede quanto lui sappia della clonazione, poi la risposta del Sumi. A quel dire, il Senjuu si volterebbe verso di lui, assottigliando lo sguardo. < E tu la scorsa volta hai pure osato darmi dell'idiota? > Ringhia adesso, palesemente innervosito dal Sumi che pare essersi bruciato tutte le carte. L'attenzione ritorna verso Rasetsu. < So che anni addietro e` stata usata per un clan, non so quale pero`. E che a quanto pare non e` cosi` tanto facile da ricreare. Un vecchio libro di mio padre parlava di un futuro dominato da cloni, dove questi pero` erano alla pari degli schiavi: usati per combattere, per sperimenti o come pezzi di ricambio per i loro creatori. > Mat non puo` che andare avanti secondo i testi da lui letti, quello che cita e` un testo particolarmente vecchio, di carattere psicologico e che mirava a smuovere un etica... mai pensava che poteva essere qualcosa di cosi` concreto. [Chakra 25/25]

20:48 Rasetsu:
 Gli occhi del rosso s'alzano verso il cielo a causa delle insistenti domani del Sumi. <Te l'hanno mai detto che sei un cazzo di impiccione? Gente come te era quella che uccidevamo più facilmente.> Di fondo, non risponde assolutamente alle domande che gli sono appena state poste, specialmente perché fatte da Kan - un ficcanaso per eccellenza. Esserlo è un'ottima caratteristica per quanto riguarda il rango di genetista e le ricerche da svolgere, ma nella vita reale è una delle motivazioni per le quali s'uccide; proprio come detto dal rosso poc'anzi. Tamburella con le dita sul mento quando il bianco gli racconta quella che è stata la loro avventura iniziale, il patto che avevano stipulato. <Cazzo, dovevo essere proprio strafatto. E all'epoca lo era circa ventiquattr'ore al giorno.> Il che implica che lo fosse praticamente sempre... ogni istante, anche quando dormiva - quelle poche volte in cui lo faceva. Tutto nella norma. <Ricordavo di avere il corpo di Orochi da qualche parte.> No, ti prego. Non far uscire quest'argomento, non è un buon momento. Anzi, tutt'al più risulterebbe pericoloso per te stesso perché qualcuno potrebbe decidere di farti la festa o torturarti per ottenere quest'informazione così importante. Alterna l'attenzione tra i due nell'istante in cui Kan espleta una stronzata colossale. <Mi spieghi che utilizzo avrebbe questo clone, allora?> Per quale diavolo di ragione dovrebbe far combattere quest'ultimo al posto del bianco s'è questi che vuole riprendere a combattere? Non sarebbe certo la stessa cosa. Neanche lontanamente. Se c'è qualcosa su cui il demone e Mattyse vanno d'accordo adesso è insultare il Sumi: quando si ha un nemico in comune spesso si diventa amici, d'altronde. <La mia idea era proprio usarlo per questo scopo: pezzi di ricambio. Gli Uchiha erano stati creati come cloni di un individuo di cui ora non conosco o non ricordo il nome, però ci sono molteplici narrazioni che riguardano Orochimaru e questa tecnologia.> Rivela loro, gesticolando appena con le braccia come a voler sottintendere meglio quest'argomentazione in qualche modo. Il tono è pragmatico, ma gli occhi scintillano: ama il suo lavoro e adora particolarmente discutere di argomenti dell'ambito genetico con chi ne capisce. Uno sguardo che Kan non vedrà mai nei suoi confronti, a meno che non si celi in esso del disprezzo. <Possiamo creare un tuo clone dal quale estrapolare sia il braccio che l'occhio mancante. Potrei aver bisogno di qualche test, il primo clone potrebbe anche non risultare perfetto.> Lo anticipa, non si sa mai. A lui quell'impiego serve, quanto meno non dovrà tentare di clonare Kuro-chan. E' un notevole miglioramento della sua condizione lavorativa. [ Chk On ]

21:05 Kan:
 Non sa come sia potuto accadere ma si ritrova tra due fuochi, Mattyse con cui deve ricominciare tutto da capo e Rasetsu con cui non ha il minimo rapporto se non quello professionale e neanche pure si può dire essendovi un sentimento di reciproca insofferenza ma almeno una risposta sopraggiunge. Il Senjuu spiega al contrario del Kokketsu, non gli da retta preferendo udire il racconto dell'altro, di un patto fatto con il genetista per occuparsi di Orochi, mai avvenuto ovviamente, in cambio di cinghiali; spiegato anche il motivo delle numerose cicatrici sul di lui corpo e del suo essere senza ma occhio eppure, tutto sfuma quando entrambi gli si rivolgono contro. Uno ringhia, l'altro gli sbatte in faccia la propria affermazione <Ehi, tu studi la clonazione, non io. Per quanto ne so con un clone si può fare tutto e niente> ecco la risposta fornita ad entrambi ma non sfugge alla di lui attenzione la frase pronunziata. Rasetsu possiede il corpo di Orochi da qualche parte, un'informazione non preziosa, di più capace di ribaltare le carte in tavola come non mai, sia per quanto riguarda il patto con Furaya sia nei confronti dell'Ochaya. Inspira ed espira, a quanto pare i due risultano essere affiatati ed improvvisamente quella conversazione perde di interesse, non può fare molto al momento anche se comprende l'idea avuta dal rosso, estrapolare un braccio per impiantarlo nell'altro così da riportarlo al suo stato originale <Sapete che vi dico, andate tanto d'accordo> posando le dorate iridi su Rasetsu <Prego, occupatene tu> passandogli letteralmente la palla in maniera definitiva prima di guardare Mattyse <Tu hai frainteso tutto ma oramai è andata. Buona fortuna con il pazzoide> scrollando le mani mentre si allontana da entrambi, dalla scrivania arrivando a superare Mattyse stesso per dirigersi alla porta. Ne apre l'anta oltrepassandone la soglia così da lasciarli soli; il laboratorio è occupato, deve trovarne un altro in cui continuare i propri esperimenti oppure chiedere un giorno di permesso e tornare a casa e godersi un po' di riposo. Unica cosa certa è che le cose sono arrivate a complicarsi necessitando di un po' di pace per trovare una quadra, capire come sistemarle e riacquisire un minimo di fiducia da parte del Senjuu. [END]

16:33 Mattyse:
 Sono minacce le prime che sente da Rasetsu nei confronti di Kan, la cosa lo rincuora, permette al bianco di non sentirsi piu` cosi' tanto in trappola come pensava all'inizio: se loro due che collaborando avrebbero potuto stendere Mat con estrema facilita` non riescono ad andare d'accordo, e` poco probabile che riescano ad essere pericolosi anche verso di lui. Il rosso ammette di aver passato molti giorni da strafatto, Mat inizialmente non puo` che prenderla sul ridere, almeno fin quando lui non commette un errore enorme, ammette di aver lui, da qualche parte, il corpo di Orochi. Mat spalanca gli occhi, fissandoli in maniera gelida verso la figura del Kokketsu, di cui osserva ogni millimetro ed ogni piu` piccolo movimento. E` l'ora di dare una lezione a Kan sul tempismo, qua e` il momento in cui bisogna stare in silenzio e aspettare il momento piu` profiquo per ottenere cio` che desidera. < Quanto tempo pensi di impiegarci. > Una domanda secca, che ignora le continue lamentele di Rasetsu nei confronti di Kan, lo sguardo ambrato che rimane fisso sul Kokketsu vedendo in lui ora solo un bersaglio, si distoglie solamente per qualche secondo, quando Kan, palesemente infastidito, decide di andarsene. < Frainteso? Non hai lasciato molto altro da capire. Idiota. > Ecco il veleno che gli tira indietro, per ogni volta che il Sumi gli ha affibiato quell'aggettivo. Gli occhi tornano a puntare Rasetsu, se Mat fosse un robot probabilmente avrebbe due cannoni che seguirebbero il genetista per ogni centimetro e in maniera poco minacciosa. < Io non ho molto tempo. Se pensi che si possa fallire con i primi esperimenti, perche` non ne fai tanti in contemporanea? Se mi istruisci rapidamente sono sicuro di poterti anche aiutare... Sai, imparo in fretta. > Cosa aspettarsi da uno studioso che da quel rosso ha solo da guadagnarci? Occhio Kan, qualcuno ti sta rubando il lavoro in un battito di ciglio.[Chakra 25/25]

17:00 Rasetsu:
 Di tutta risposta, per quanto riguarda il Sumi, il demone preferisce sollevare soltanto le spalle. Non fa nulla per cercare di fermarlo, niente che possa in qualche modo trattenerlo in quella stanza. Se pensa che possa avere bisogno di Kan, si sbaglia di grosso. Ha sempre agito per proprio tornaconto personale, riesce a lavorare benissimo anche in solitudine - come tra l'altro, ha sempre fatto. <Mh?> Nell'istante in cui gli rivolge quell'occhiata a sguardo sgranato, il rosso solleva un sopracciglio e l'aggrotta come se non lo stesse seguendo affatto. Che ha detto di sbagliato? Crede che la storia di Orochi possa considerarsi chiusa, ma è pur vero che molto di quel che c'è dietro non può neppure immaginarlo. <Non posso saperlo con certezza. Si tratterebbe dei primi tentativi: prima iniziamo, meglio è.> Questo è quanto. Con Kan fuori dalle scatole, riesce a ragionare anche meglio perché non deve star dietro a quel finto genetista da strapazzo - ch'era meglio restasse a fare il medico, seguendo la gonnellina di Shizuka ovunque andasse. <Mi serve libero accesso al tuo DNA.> Il primo passo, trattandosi anche di cellule e non necessariamente soltanto di sangue. Deve proprio prelevare un campione a sé stante. <La clonazione, per come la intendiamo, prevede il prelevamento e trasferimento del nucleo di un somatocita dell'organismo da clonare in una nuova cellula uovo della stessa specie dell'organismo da replicare.> Detta in questo modo, Mattyse potrebbe anche non capire assolutamente un kaiser, trattandosi di termini tecnici dei quali avrebbe potuto anche far a meno avendo davanti qualcuno non in grado di comprendere. <Tuttavia, io non ho un altro organismo nel quale farti replicare: ho un macchinario che ne accelera anche la crescita. Useremo quello.> Più di così, non potrebbe fare. Gli svela quale sarà il trucchetto idoneo per questa nuova clonazione, adoperando anche il meccanismo col quale ha reso possibile la nascita di sua figlia fuori dall'utero materno - senza specificare però d'essere diventato padre. <Iniziamo subito e cerchiamo di finire il prima possibile.> Non sta rifiutando l'altrui aiuto, piuttosto cerca di capire in che modo poter adoperare il suo ipotetico intervento senza che causi troppi problemi al laboratorio o al genetista stesso. Cosa ne penserà il qui presente bombarolo? E' abbastanza per cominciare? [ Chk On ]

19:10 Mattyse:
 Per quanto riguarda Kan il tutto va a scemare, il ragazzo e` uscito dalla stanza senza piu` proferir parola e permettendo ai due di parlare di come la cosa si possa svolgere. Si, Rasetsu va molto sul tecnico e nel dettaglio, Mat non ha ben chiaro cosa sia un somatocita, ma il suo cervello riesce a tradurla in maniera piu` semplice: serve il nucleo di una cellula precisa o particolare da introdurre in una cellula uovo in attesa di "fecondazione". Non e` esattamente quello che il rosso ha detto, ma e` come il bianco riesce a capirlo. < Ok, quindi da dove la si preleva questa somatocita? Da ignorante mi viene in mente solo il midollo osseo e la colonna vertebrale. Non contengono grandi quantitativi di cellule utili? > Non e` un medico, e` ignorante e non sa se le due soluzioni proposte possano essere adeguate o se il suo dire sia semplicemente la bocca che prende aria. < Comunque per essere uno yakuza che ha passato i suoi giorni da drogato sembri saperne di cose... continua, e` sempre bello imparare cose nuove... soprattutto da qualcuno che sembra effettivamente saperne... > E non da qualcuno che fa finta, come il bianco che lo ha portato in quel laboratorio prima dell'intervento di Rasetsu. Mat andrebbe a cercare una sedia su cui andrebbe ad accomodarsi, mettendosi comodo per poi accavallare le gambe, ancora non sa da dove devono essere prese quelle famose cellule e attende quindi indicazioni sul come e dove accomodarsi per iniziare l'intervento. < E` qualcosa che hai gia` fatto o ci stiamo addentrando in qualcosa di nuovo anche per te? > Giusto per rendersi un idea di quanti fallimenti potrebbero aspettarlo. [chakra 25/25]

19:35 Rasetsu:
 Una volta rimasti soli, il rosso effettua qualche altro passo per raggiungere il diretto interessato. Si mantiene comunque ad una distanza tale da permettere una certa privacy. <Posso prelevarla dalla tua pelle, dal tuo stomaco, dal tuo sangue o dal tuo DNA. L'importante è che sia una cellula sana. Potrei stare ore ad ammorbarti sulla variazione e differenziazione cellulare> Lo avverte, stringendosi nelle spalle e gesticolando appena con una mano. Strizza appena gli occhi dietro gli occhiali dalla montatura cremisi. <ma capiresti molto meno di quel che vorresti.> Ne conviene quando parla di midollo osseo, annuendo un paio di volte con la sua testolina e facendo smuovere qualche ciocca cremisi sulla sua sommità. <Estrapolare cellule dal midollo osseo è particolare, oltre che leggermente complicato. Ho necessità degli strumenti adatti, dovrei addormentarti perché infilare un ago tra le vertebre non è sicuramente qualcosa di poco doloroso.> Solitamente se ne sbatte altamente i testicoli di quanto dolore possa causare alle sue cavie o prede che siano, ma in questo caso comprende bene che dovrebbe evitare. A quanto pare, ha stipulato una decade prima un patto con quell'individuo, un patto al quale neppure ha tenuto fede completamente. Si tratta d'orgoglio e rispetto verso la figura che un tempo ha ricoperto. Avrebbe dovuto concludere quell'affare, ma non c'è riuscito. Inoltre, lo sta aiutando a mettere in campo un esperimento per il quale avrebbe dovuto far partecipare direttamente sua figlia - che neppure è nata in maniera tanto normale, c'è da dirlo. <Chi pensi l'abbia inventata la droga che circolava a Kusa e al Tanzaku? Sarò anche un drogato, ma la genetica è la mia ragione di vita.> Non lo nasconde, anche perché è solito vantarsi di quel che fa e di quel che riesce ad ottenere. Nella fattispecie, sa bene d'aver speso molti anni della sua vita dietro a questa scienza diventandone un esperto ai massimi livelli. <La clonazione esiste da tempo immemore, ma è la prima volta che la metto in pratica personalmente. So che è fattibile, ma devo calibrare tutte le nozioni e ciò di cui avrò bisogno.> Torna a specificarlo, incrociando le braccia al petto. Il camice bianco è tenuto aperto sopra quei soliti indumenti che già precedentemente non lo facevano granché risaltare come ninja. Adesso, invece, paiono essere la normalità. Tutto sommato, era già normale quando tutti lo deridevano: è ironico. <Non posso prendere un campione in questo momento, dovremmo tornare all'ospedale di Kusa dove ho più manovrabilità.> Trattandosi dell'ospedale konohano, ci passa poco tempo e quest'oggi è stato un caso fortuito. Per fortuna, la bambina è nelle amorevoli mani di Shizuka. [ Chk On ]

19:54 Mattyse:
 Quando parla Mat non puo' fare altro che ascoltare in silenzio come uno scolaretto con la propria insegnante, quel rosso che rifiuta pure di addentrarsi in una spiegazione complessa proprio poiche` sarebbe di difficile comprensione per il Senjuu. Mat e` dubbioso della veridicita` di questa cosa, ma non se la sente di battibeccare su una stupidata simile solo per farsi spiegare qualcosa con paroloni tecnici utili solo a mandargli in pappa il cervello, vedendosi poi obbligato a dargli ragione. < E` complicato e doloroso, ma dovresti recuperare un quantitativo di cellule sane sufficiente per far diversi esperimenti, no? > Insiste, non teme il dolore, e` tutto il contrario, ma non vuol dare a vedere quel suo lato masochistico, non ad un pazzo che lo mettera` sotto ai ferri. Rasetsu fa vanto delle droghe che circolavano per il Tanzaku, riuscendo cosi` ad attirare ancora l'attenzione del bianco che secondo dopo secondo si sta mettendo a proprio agio, sentendo quel folle genetista piu` vicino a se di quanto non abbia mai fatto il Sumi. < Ho sempre pensato che la clonazione potesse avvenire solamente attraverso un ovulo o un speramatozoo del soggetto che si vuole clonare e l'inserimento dei geni e dei cromosomi mancanti in maniera manuale... forzando quasi le coppie in modo da formare lo stesso individuo... Ma forse e` qualcosa di troppo fantasioso. Sono solo le fantasie di un ragazzo che legge troppo. > Era semplicemente la sua fantasia, e` bastato dirlo ad alta voce per comprendere quanto quella cosa sia infattibile. Sentendo le ultime parole di Rasetsu, Mat si solleverebbe nuovamente sulle proprie gambe per poi avvicinarsi a Rasetsu, piu` di quanto lui non abbia fatto, violando quasi quello spazio che i due si erano dati. < Spero non sia un problema iniziare domani. > Mat ha fretta, spera di concludere quella cosa entro la settimana, ma sa bene che sara` difficile. [chakra 25/25]

20:13 Rasetsu:
 Il bianco centra perfettamente il punto della faccenda. Il genetista deve riuscire a racimolare un quantitativo cellulare adatto, specialmente per tenere in considerazione l'eventualità di qualche fallimento. <Esattamente.> Si trova soltanto a confermare quanto richiesto, senza dare ulteriori specifiche al discorso in sé. Le teorie della clonazione da parte di Mattyse son ovviamente legate a qualche libro letto in chissà che biblioteca e scritto da chissà quale autore. Per ovvietà, il demone non può che stringersi nelle spalle. <Quello è il metodo classico> Lo stesso metodo che ha sfruttato per generare sua figlia in modo che avesse sia il gene del rosso che quelli di Dokuhiro. Combaciando poiché ambedue Kokketsu, è stato altresì più facile come esperimento. <anche perché, con quel metodo, avresti bisogno d'un soggetto che porti le cellule a crescere e proliferare - di conseguenza, l'eventuale feto a nascere. Io non intendo aspettare che il tuo clone cresca e diventa adulto abbastanza per ridarti un braccio.> Per questo, poco prima, ha fatto menzione della crescita cellulare accelerata. In questa maniera, non dovranno attendere a lungo. Si andrebbe a far crescere esponenzialmente le cellule, ma è proprio qui che l'esperimento potrebbe subire qualche arresto: potrebbe risultare imprecisa, potrebbe non crescere abbastanza. La scienza è esatta, ma gli esperimenti hanno bisogno di tempo e di tentativi, alcuni dei quali anche fallimentari purtroppo. <Potrei anche tentare di accelerare la crescita cellulare del solo arto, ma qui invece entrerei in un campo che non ho ancora mai testato - non per questo totalmente infattibile.> Per il genetista, niente è infattibile specialmente se si tratta di qualcosa che a lui piace particolarmente e per cui ci ha perso una vita intera appresso. Mattyse gli sta dando la possibilità di creare qualcosa di inestimabile, di riuscire laddove Orochimaru è il capostipite. Lo vede avvicinarsi, ma il demone non si sconfinfera più di tanto. Resta di fronte a questi, fiero e con il ghignetto ben stampato in faccia come se niente fosse. Sfida perché sa di non perdere. Ambedue hanno qualcosa che serve all'interlocutore. <No, sarebbe perfetto.> Deve tornare da sua figlia quanto prima perché non è affatto certo che Shizuka stia prendendo tutti gli appunti che le aveva chiesto. Psicopatico. Quindi, qualora sia giunto il momento dei saluti, non farebbe altro che rinnovarglieli cosicché possano incontrarsi successivamente altrove. Alla faccia di Kan! [ Exit ]

22:03 Mattyse:
 A quanto pare Mat ci vede bene, per quanto sia ignorante la sua testa riesce a ragionare e a cogliere le informazioni necessarie per quel procedimento per cui il rosso ha tanto lavorato durante la sua vita, si ne parla in maniera molto semplificata, non conoscendo tutti i tecnicismi e i dettagli a differenza del soggetto che lo accompagna in quella stanza. Rasetsu pensa di poter generare anche solo un braccio, anche avendo qualche difficolta` aggiuntiva essendo questa una cosa ancor piu` nuova della semplice clonazione... < Non ti preoccupare, sono un tipo distratto, aver altri parti di ricambio non puo' che farmi bene. > Un polmone, un fegato o uno stomaco... qualsiasi organo al di fuori del cervello puo` salvargli la vita... Mat potrebbe aver trovato una sorta di assicurazione per pareggiare quel suo creare piani suicidi. < Allora ci vediamo domani. > E` un semplice saluto, Mat si volterebbe per dirigersi verso la porta e superarla, dirigendosi successivamente verso l'uscita. La giornata ha preso una piega strana e particolare, era iniziata completamente male con un soggetto, per poi tornare subito su binari anche migliori. La mano andrebbe a frugare nei pantaloni in ricerca del dispositivo elettronico con cui e` solito comunicare, il pollice rapido premerebbe diversi tasti componendo cosi` messaggi da spedire a una o piu` persone. Il sorriso stampato sul volto del Senjuu e` difficile da non notare, ma sparisce in fretta, quando si ricorda di aver dimenticato la maglia nello studio di quel pazzo. < Cazzo... > La scelta diviene ardua, tornare indietro e far la figura dell'idiota o continuare e farsi una passeggiata a petto nudo? Pubblicita` per l'Only Ninja sia! [END]

Kan e Mattyse si incontrano per iniziare a lavorare sulla protesi del Senjuu. Alla descrizione di come il Sumi vuole lavorare, Mat non e` molto contento e, scoprendo che il primo vuole ottenere i geni Senjuu, tira fuori le unghie, assumendo un atteggiamento ostile nei confronti del genetista.

Rasetsu interviene in maniera improvvisa, ammettendo di aver origliato e proponendo la clonazione come soluzione ai loro problemi.
Kan se ne va, palesemente innervosito, mentre Mat apprende che il corpo di Orochi DOVREBBE averlo Rasetsu.

Ci si rivede nei prossimi episodi di Rasetsu anatomy