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Cena con la Judahime

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con Furaya, Shiroichi

21:03 Shiroichi:
  [Strada] La giornata di Shiroichi è stata piuttosto lunga, ha fatto ronda per il villaggio, compilato scartoffie e si è allenato, tutto questo con la pelle in via di guarigione che tira ad ogni movimento eccessivamente stressante; le sopracciglia del ragazzino stanno già ricominciando a crescere e dopo due giorni finalmente non sente più la puzza di pollo bruciato ad ogni respiro. Oggi avrebbe tanto voluto starsene a casa a fare una partita a shogi con sua madre ma appena tornato da lavoro gli è stata consegnata una missiva della massima urgenza recapitata proprio a lui; subito il ragazzino si è chiesto se si trattasse di lavoro extra o altro, ma appena ha aperto la missiva vi ha trovato scritte solo poche parole "Incontriamoci stasera al quartiere dello spettacolo" la firma è quella della decima Hokage, sulle prime ha pensato ci fosse un errore e che magari fosse rivolto ad un altro membro del clan, ma dopo aver controllato più di una volta ha dedotto che la lettera fosse proprio per lui. Il ragazzino è molto curioso riguardo al motivo di quella convocazione; non ha contatti con la decima da parecchio tempo oramai ma come al solito quasi venera la figura e ciò che rappresenta, così; vestito di tutto punto con un abito tradizionale scuro e i sandali di legno tipici; sotto il kimono porta con sé la sacchetta porta oggetti contenenti due kunai, qualche tonico e il fuuda con dentro sigillato l'equipaggiamento da anbu. Gira per le strade illuminate dalle insegne al neon alla ricerca della donna, non si sono dati un punto d'incontro specifico quindi spera di non girare a vuoto e farla aspettare troppo, dopotutto è una cosa scortese. Gli occhi azzurri sono abbagliati dalle insegne al neon così luminose e sfarzose, il quartiere Nara è ancora ancorato alle tradizioni e quindi non è così luminoso, ma il ragazzino si abitua in fretta a quel caleidoscopio colorato e dopo qualche minuto non ci fa nemmeno più caso concentrato com'è sulla sua ricerca.

21:14 Furaya:
 Il modo di vestire della Judai tende ad essere sì un po' più moderno, ma al tempo stesso all'antica - o quanto meno ben poco giovanile. D'altronde, pur dimostrando soltanto una trentina d'anni, anagraficamente ha superato i quaranta. Veste con una camicia bianca ben abbottonata sul davanti con un fiocchetto nero a circondarne il collo, chiudendosi sul davanti e sulle pieghe della stessa. Le maniche, per quanto lunghe, giunte ad altezza dei polsi vanno leggermente allargandosi per coprire anche parte della mano. La schiena e il ventre sono circondati da un bustino nero con agganci argentati, facendo risaltare meglio la silhouette della donna. Continuando a scendere, vi sono un paio di pantaloni d'egual cromia del bustino infilati in un altrettanto paio di stivali arrivanti poco sotto il ginocchio. Anch'essi son muniti di lacci, richiamando quello che hanno al collo, allacciati sul davanti. Il tacco non è altissimo, ma comunque le permette d'apparire leggermente più alta del solito. Tra i capelli rosei, spicca il consueto coprifronte che porta sempre - e per sempre - con sé. E' privata della katana ch'era solita portarsi dietro poiché l'incontro con Fenrir dopo dieci anni non è stato certo rose e fiori. Per difendersi dall'altrui furia, l'arma bianca è andata praticamente distrutta. Attorno alla coscia destrorsa, poco sotto l’indumento citato, v’è anche posizionato una tasca porta kunai e shuriken avente al suo interno ben tre kunai. Sul gluteo posteriore dall’opposto lato, prende posto un’ulteriore tasca porta oggetti avente al suo interno tonici di recupero Chakra e coagulanti, qualche fuda contenente dei tronchetti. Al polso mancino, nascosto dalla manica della camicia, vi ha posto un fuda esclusivo nel quale ha sigillato la frusta che, di recente, ha optato come arma a discapito di spade più grosse della propria figura che, al momento, non riesce neanche ad usare come vorrebbe. Sul petto – sotto i vestiti – è stato posto un ulteriore fuda, al cui interno è invece sigillata la sua nuova arma: la spada di Chakra, ch’è in realtà soltanto un manico nel quale è possibile trasmettere il proprio Chakra. Ha mandato un SMS al ninjaphone di Shiroichi, in modo che potessero incontrarsi nel bel mezzo del Quartiere dello Spettacolo. Riprende il cellulare così da digitare un altro messaggio che dice quanto segue: "Sono qui", di fronte al bar che ha segnalato tramite la posizione. Perché sì, ha imparato ad usare anche il GPS. [ Vestiario: https://i.pinimg.com/236x/cd/ab/2b/cdab2babd260728e90a1185932dc3401.jpg ][ Chk On ]

21:36 Shiroichi:
  [Strada] La manica del kimono del Nara si mette improvvisamente a vibrare, il suo ninjaphone squilla è la decima che gli manda la posizione con il gps, è abbastanza vicino alla posizione della donna così si sbriga a raggiungerla, è fuori da un bar. Il ragazzino la raggiunge e con un profondo inchino la saluta <Buonasera Judahime-sama> con l'inchino i muscoli sulla pancia andrebbero nuovamente a tendersi facendo fare una leggera smorfia di fastidio sul volto del giovane genin. Non dice altro, aspetta che sia la donna a prendere parola e a comunicargli il motivo di questo incontro, gli è tutt'ora sconosciuto ed è veramente curioso. Il viso del ragazzo è sorridente e tranquillo il respiro è regolare anche se il ragazzino prova comunque a tenere sotto controllo la sua parlantina e di mantenere il tono quanto più formale gli riesca di fare; non è quasi più abituato alla formalità tipica del suo clan, questa cosa oramai la usa quasi sempre solo a lavoro con i superiori e basta, sta facendo molte amicizie più moderne rispetto a quello che fa il suo clan pregno di regole e etichette. I passanti di tanto in tanto osservano quella strana accoppiata, un ragazzino troppo cresciuto e quella che all'apparenza è una bella donna sulla trentina; alcuni infatti si azzardano addirittura a fare dei sorrisini maliziosi volti al ragazzino come se avesse fatto jackpot a pachinko; ma il ragazzino non ci fa caso o almeno finge di farlo, la compostezza prima di tutto, siamo di fronte al decimo hokage dopotutto, figuriamoci se è il caso di mettersi a fare casino con dei passanti che evidentemente stanno ragionando con il membro più che con il cervello. Le iridi azzurre del ragazzo però sono totalmente concentrate sulla donna che in quella veste è avvenente quasi quanto lo era con lo yukata di quando si sono conosciuti.

21:52 Furaya:
 Per quanto possa esserci qualcuno che gli rivolge un'occhiatina e un sorrisetto malizioso, vi sono anche delle occhiate di sguincio da parte di coloro che mal sopportano la presenza della Judai in quelle terre. La evitano come la peste, la ignorano e lasciano che continui a vivere ma maledicendola in silenzio. Ha ormai imparato a convivere con quegli sguardi, quindi le scivolano addosso. Si premura, al contrario, di soffermarsi sul ragazzino che ha chiamato. Certo, non è una delle migliori compagnie che la rosata avrebbe potuto chiedere. D'altronde, ha quasi l'età di sua figlia - figlia che un giorno dovrebbe anche andare a trovare, appena riesce a riprendersi dalla missione alla quale ha partecipato. Il deltoide le fa ancora un po' male. Deve farsi chiudere quella ferita dato che continua a sanguinare. <Andiamo a mangiare qualcosa?> Gli chiede con espressione seriosa, piegando però la testa da un lato. Ha bisogno di svagarsi un po'. <Tu non puoi bere, quindi mi fermerai prima che sia troppo tardi.> Sta a significare che lo sta sfruttando esclusivamente per questo? Per fare l'amichetto sobrio della serata? L'accompagnatore che la riporterà a casa per evitare che dorma sul tavolino o sul bancone del bar nel quale andranno a bere? <Ho incontrato Kore, mi ha parlato di te.> Tira fuori un'affermazione dopo l'altra, riuscendo in qualche modo ad avere quella che chiamano conversazione di piacere. Indica, frattanto, il bar del quale ha mandato la posizione all'altro. Un bar con un nome scontato, di quelli che si sentono in giro molto spesso ma che esternamente sembra essere piuttosto carino. Ha colori che spaziano dal legno al dorato, tenendosi perlopiù su questo stile come se fosse un pub. In effetti... lo sarebbe, ma lei che ne capisce? [ Chk On ]

22:05 Shiroichi:
  [Pub] La donna spiega il motivo della missiva e il ragazzo si limita ad annuire <Non c'è problema, ho avuto già esperienza con gli alcolici e non ho intenzione di ripeterla tanto presto> risponde con un sorriso gentile sul volto, capisce la missione affidatagli dalla donna, ma non è ancora sicuro del perché abbia scelto proprio lui per questa cosa. <Ah sì? Spero vi abbia detto solo cose buone> prova a scherzare il ragazzino mentre si avviano all'interno del pub. All'interno gli avventori non sono poi molti per lo più uomini d'affari in cerca di una sbronza facile e veloce per rilassarsi prima di tornare a casa dalle proprie famiglie. Il pub è ben curato, l'accostamento di legno ed oro dell'arredamento gli da un senso di tradizionale in una città che volge sempre più al progresso, obbiettivamente è un bel posto, ma, sommerso com'è da pub ben più chiassosi e luminosi passa quasi inosservato su quella strada; può immaginare il motivo per il quale la Judahime l'ha scelto, tradizionale, poca gente e meno persone da cui guardarsi e dei quali evitare le occhiate maliziose o odiose a seconda dell'età della persona. Il ragazzino fa strada entrando all'interno prima della donna e con garbo e gentilezza chiede all'oste <Buonasera, avete posto per due?> la domanda è ovviamente retorica, il locale come detto è semivuoto, ma l'oste non sembra far caso a questo indicando con un sorriso al ragazzino un tavolo che possa fare al caso loro. Non sa se si è ancora avveduto di chi sarà la sua commensale stasera, né tantomeno la reazione che quest'ultimo possa avere se dovesse riconoscerla. Derubrica però alla svelta questi pensieri, dopotutto la Judahime avrà fatto le sue considerazioni prima di scegliere proprio quel luogo, magari l'oste in passato è stato un suo commilitone o chissà che altro. Si avvicina al tavolo aspettando che la donna lo raggiunga, se questa glielo permettesse sposterebbe la sedia per lei come farebbe qualsiasi bravo ragazzino Nara che si rispetti.

22:28 Furaya:
 Il ragazzo sembra prendere comunque con serietà le parole della Judai, la quale però non riesce a trattenere eccessivamente quell'alone di serietà sul volto. Le viene praticamente da ridere, riuscendo a stento a non farlo pur di non sembrare troppo maleducata. <Scherzavo, ma in realtà ho un disperato bisogno di alleggerire la mente.> Deve staccare un po' la spina. Stare al fianco del terrorista le avrebbe reso la situazione ancora un po' più paradossale, quindi ha scelto qualcuno di totalmente esterno alle vicende. Non aveva voglia neanche d'affrontare discorsi pesanti. Ha preferito semplicemente uscire, nella speranza che, al suo ritorno, riesca comunque a trovare quel dannato Senjuu da quattro soldi ancora vivo. <Ha detto che è grazie a te se ha capito chi sono, dal momento che si sentiva in difetto ad avermi tediata con quei discorsi sulle capre. Però ci hai visto giusto: mi avevano divertita.> Per questa ragione, aveva comunque continuato ad affrontare il discorso. Si stava divertendo sul serio! Per una volta, ha preferito lasciar correre, quanto meno non si trattava dell'ennesimo discorso preoccupante sul futuro di Kagegakure. Al contrario di quanto creduto dal ragazzino, non ha scelto quel posto su solide basi. Tutt'altro. Ha pensato che fosse carino guardando le immagini su Ninjoogle. Inoltre, non è neanche molto distante dal suo appartamento nella malaugurata ipotesi tornasse davvero troppo storta per camminare sulle sue gambe troppo a lungo. Sia benedetto il Rilascio del Chakra, in quel caso, ma potrebbe rivelarsi difficile anche attivarlo. Shiroichi la sta sopravvalutando un botto! La donna si prodiga a ringraziare con un cenno del capo e a dirigersi verso il tavolo. <Oh.> Nota il fare galante del tredicenne, mostrandosi comunque riconoscente con un amichevole sorriso di circostanza. <Che gentile.> Cenno ironico nel timbro vocale, agguantando uno dei menù già posti sul tavolo. <Prendi quello che vuoi purché non abbia nel nome 'chimere', 'missione' o qualcosa di correlato.> La spalla le punge distrattamente in base a come muove l'arto, facendole storcere il naso assieme ad un'espressione generica di fastidio in volto. [ Chk On ]

22:45 Shiroichi:
  [Pub] Il ragazzo lascia che la donna si accomodi prima di accomodarsi a sua volta di fronte a lei e prendendo il menù sul tavolo. <Settimana pesante?> chiede prendendosi una confidenza che teoricamente non dovrebbe avere; ma la Judahime sembra abbastanza giù di corda nonostante il solito sorriso sul volto, non sa come mai ma sente comunque che ci sia qualcosa di strano. La donna ci mette poco a svelare le sue carte, qualcosa a che fare con le chimere e con una missione, ha letto qualcosa sui giornali odierni ma sembrava che il cronista fosse quasi ubriaco nello scrivere, si è capito ben poco di ciò che ha scritto e dell'effettivo scopo della missione. <Kore-san è molto simpatica quando la sai prendere, e picchia anche piuttosto forte> dice commentando il racconto la spiegazione della donna. Da un'occhiata al menù, non ha particolarmente fame in realtà, ha spizzicato qualcosa mentre si preparava per uscire dopo essere tornato dal lavoro, ma ovviamente questa cosa non verrà detta alla donna <Vi ringrazio> si limita a dire gentilmente mentre le iridi azzurre continuano a scrutare il menù con attenzione <Credo che prenderò una porzione piccola di spiedini di manzo e dell'acqua> dice il ragazzino dando la sua ordinazione alla donna lasciandole il tempo di scegliere prima di chiamare l'oste. Vorrebbe raccontare un sacco di cose alla donna, ma la maggior parte è roba pesante della quale ovviamente non vuole vuole parlare sembra essere più in vena di qualcosa di leggero. <Con Kore-san abbiamo fatto delle ricerche alla biblioteca e non so perché mi ha attirato molto un libro sul bicoda, ho sentito come se dovessi prenderlo per chissà quale motivo, è veramente interessante, anche se dannatamente generico> il ragazzo decide di parlare di qualcosa che lui considera una lettura piuttosto leggera, almeno per il capitolo al quale è arrivato. Vorrebbe anche chiedergli come procede con l'inserimento della figlia nei quartieri del clan ma se lo tiene per sé, sarà la donna ad aprire il discorso se vorrà, oppure guiderà lei la conversazione visto che tra i due è quella giù di corda che potrebbe voler evitare argomenti particolarmente stressanti o spinosi.

23:18 Furaya:
 Settimana pesante lo reputa un eufemismo. <Vita *pesante*.> Sottolinea con il timbro vocale, soffermandosi direttamente sulle bibite e, in particolare, sul vino. Sfoglia leggiadra quel manuale sul come ubriacarsi facilmente, non capendo ovviamente una fava di tutti quei nomi o del perché abbiano un determinato costo più che un altro. Non si tratta d'una persona che solitamente beve, a meno che non si tratti d'acqua o succhi freschi. Il vino però non le dispiace, quindi protende per quello che pare un rosato. Chissà, magari le piace davvero. <Non ho molta fame, ma prendi una porzione di spiedini anche per me. E un calice di vino rosato.> Molto semplice, invero. Certo, il rosso ci starebbe meglio con la carne, ma torniamo facilmente alla motivazione della sua scelta: Non ne capisce granché. Attende che sopraggiunga l'oste, in modo da riferire l'ordinazione poc'anzi citata ed attendere meramente che venga loro portata. <Kore è anche molto ostinata. Se ha quell'idea in mente, non gliela toglie nessuno.> La sua pare essere una vera e propria paranoia, se così vogliamo vederla. E' ostinata, crede che il Kazekage sia stato clonato e questo è quanto. Anche dopo le parole della Judai, non ha fatto altro che protendere per quell'ideologia e pretende d'indagare. <Un bicoda? Intendi il Bijuu?> Nome tecnico, dando per scontato che Shiroichi ormai sappia di cosa si sta parlando. <Kore mi ha parlato di un altro demone codato. Vedo che ultimamente fioccano nei vostri discorsi ch'è una meraviglia.> Invero, nei discorsi della Judai vi sono da tempo, specialmente se nel medesimo discorso rientra Kan con il quale ha un patto - o forse aveva? - inerente all'acqusizione d'un demone codato. <Gli ultimi Jinchuuriki non si vedono da una decade. E' naturale che le informazioni in nostro possesso siano generiche. La storia parla soltanto di alcuni di loro.> Tanto per cominciare. Doveva essere una serata senza pensieri e si è lasciata nuovamente coinvolgere, come al solito. [ Chk On ]

23:37 Shiroichi:
  [Pub] La donna si apre un pochino, vita pesante; il ragazzino non sa proprio cosa voglia dire, fortunatamente aggiungerebbe il ragazzino che ha pochi se non anche nessuno della guerra; lui ha praticamente vissuto tutta la vita dentro quelle mura e ha solo qualche ricordo infatile di quella che fu casa loro alla vera Konoha. <Mi dispiace> si limita a dire il ragazzino, dopotutto un quattordicenne non può di certo immaginare cosa la donna pensi di tutta quella situazione. Ascolta la donna ordinare per entrambi e attende che l'oste ritorni al tavolo con i piatti pronti; nel frattempo però una cameriera poco più grande di lui porta il vino alla donna appoggiandolo gentilmente sul tavolo e andando via silenziosa com'è arrivata. <Sì parlo proprio dei bijuu> risponde onestamente <Siamo andati insieme in biblioteca, lei voleva appunto fare delle ricerche> non accenna al motivo della ricerca non sapendo che effettivamente la donna sappia già il motivo di quell'ossessione. <Voi credete?> domanda il ragazzino alla donna riguardo al cicciare fuori discorsi sui demoni codati ultimamente, non riesce a capire se la donna è seria oppure se ancora una volta dietro quel suo sorriso ci sia dell'altro. Poi la donna continua menzionando i Jinchuuriki <Ne avete conosciuto qualcuno personalmente? Com'erano?> chiede il ragazzino curioso e con la voglia di apprendere sempre di più su quel mondo così vasto e pieno di creature spaventose e potentissime. <Credete che se riuscissimo a trovare qualcuno di loro riusciremmo a sbarazzarci di voi sapete cosa?> non nomina le chimere, la donna non sembra troppo in vena di parlare di ciò che c'è fuori dalle mura, che sia a conoscenza di qualcosa di più preciso di quanto i giornali odierni abbiano riportato? Questo il ragazzino non può saperlo, anche perché fondamentalmente, a meno che la donna non vada schifosamente nel dettaglio, al momento al ragazzino interessa poco delle chimere che per quanto ne sa potrebbero ucciderlo non appena ha varcato la soglia del villaggio.

14:31 Furaya:
 Agita soltanto la manina nell'aere. Non serve che si dispiaccia, è la vita del ninja che lei ha scelto di seguire fin da quando è nata - un po' per desiderio altrui, un po' per egoismo. E' contenta d'essere nata e cresciuta nella vecchia epoca e questo le basta. <Ti svelo un segreto...> Solleva l'indice della mandritta verso l'alto, chinandosi in avanti e facendogli cenno di venir più vicino, così da fare in modo che quell'effettivo segreto resti tale - in confidenza. <Il Kyuubi appartiene a Konoha e, in linea di successione, secondo mio padre, sarei dovuta essere il suo Jinchuuriki.> Poiché la madre della Judai apparteneva all'ormai clan estinto degli Uzumaki, ritenendo che la sua figlioletta sarebbe stata perfetta per fargli da contenitore. Non che voglia seguire le orme di suo padre, ma se il Kyuubi deve andar nelle mani di qualcuno or pretende che finisca nelle proprie. Non accenna ovviamente a Kan, col quale aveva siglato un patto che prevedeva l'aiuto a recuperarne uno. Non lo reputa necessario. L'oste porta loro intanto da bere, ringraziandolo nuovamente con un tacito cenno del capo. Avvicina il calice alle labbra, lasciando che il liquido chiaro e rossastro scivoli tra le sue fauci. Ne saggia il sapore e la consistenza, continuando a sorseggiarlo come se niente fosse. L'ha detto che aveva bisogno di bere! <Ho conosciuto il Nono Hokage, Hitomu, che era il Jinchuuriki del Kyuubi. Ho avuto a che fare con il capo dell'organizzazione criminale che prese possesso di Oto, anch'egli un Jinchuuriki d'un demone non meglio identificato.> Le uniche due persone che può effettivamente vantarsi d'aver conosciuto. Dovrebbe comunque aver risposto come si deve alla domanda altrui. L'ultimo quesito che le viene rivolto, invece, fa sì che termini già il primo calice di vino prima ancora che giunga da mangiare. Le guance si colorano d'un tenue rossore. <Possiamo fronteggiarle anche noi miseri umani, per quale motivo i demoni codati dovrebbero temerle?> Poiché conosciuti per il loro quantitativo di Chakra abnorme e la potenza smisurata, capace di spazzare via interi villaggi. Retorica, ovviamente. [ Chk On ]

14:52 Shiroichi:
  [Pub] Il ragazzino si avvicina un po' alla donna per cogliere al meglio le parole che essa sta per pronunciare. Non sa come reagire alla rivelazione della donna ma la curiosità lo divora letteralmente dall'interno <E cosa è cambiato poi?> chiede delucidazioni il ragazzino cosa è successo per non dare la possibilità alla decima hokage di diventare ancora più potente e magari salvare il villaggio della foglia dalle chimere. Il ragazzino sente il cuore battere un po' più forte a parlare di quell'argomento, questa cosa lo rende irrequieto. Ascolta dei Jinchuuriki conosciuti dalla donna e chiede <E com'erano? Cosa è successo a loro?> chiede curioso il genin andando forse a chiedere cose più private del dovuto alla donna che intanto si cala alla svelta il primo bicchiere di vino prima ancora che le pietanze arrivino al tavolo. <Con un'alleanza tra i possessori dei cercoteri e i villaggi potremmo finalmente liberarci di loro e tornare ad una vita più libera, mi piacerebbe vedere la montagna dove i miei genitori mi hanno fatto nascere, sono nato una mattina di Ottobre e nevicava, mi piacerebbe vedere quel posto> La curiosità del ragazzino è comprensibile e spiega anche per quale motivo lui sia così curioso di uscire fuori dalle mura. La cameriera porta il cibo in tavola e un altro calice di vino per la donna. <Buon appetito> dice il ragazzino prendendo il primo degli spiedini di carne e iniziando ad addentarne il primo pezzettino di carne di manzo così tenero e polposo, una vera squisitezza. Beve un sorso d'acqua dopo aver ingoiato e esclama <è veramente buonissima questa carne, complimenti al cuoco> sorride il giovane. Continua a sembrargli strano di essere a cena con Furaya ma pian piano sta prendendo le misure e inizia a rilassarsi un pochino di più man mano che la cena e la loro chiacchierata prosegue.

15:48 Furaya:
 Si stringe nelle spalle alla prima domanda di Shiroichi, lecita sotto ogni punto di vista. Prima di rispondere, richiama l'oste. <Un altro calice, per favore.> Questi annuisce soltanto, tornando dietro al bancone per portarle l'ordine che gli ha richiesto. <Posso fartela breve: l'intenzione di mio padre era ottenere quel potere per sé stesso, così da conquistare il mondo ninja. E' tutto scritto sui libri di storia, qualora se ne sia salvato qualcuno.> Il resto è storia, come si suol dire. Quant'accaduto invece ai due Jinchuuriki menzionati dalla giovane, anche in questo caso la risposta sarebbe potuta essere tranquillamente la stessa. <Sono deceduti durante l'ultima guerra.> L'informazione nota quanto meno è questa. La vera fine dei due non è conosciuta. Potrebbero anche essere sopravvissuti, ma in che modo? Li avrebbe riconosciuti se avessero raggiunto le mura di Kagegakure. Gli occhi glaciali della donna si scostano per un istante dal cibo che ha nel piatto e che non ha tutt'ora manco sfiorato. Non sembra avere parecchio appetito. <Un'alleanza tra i Kage di Kagegakure sarebbe già sufficiente. Si potrebbero scegliere i ninja più valenti ed uscire dalle mura, iniziando l'opera di sterminio delle chimere. Man mano s'avanzerebbe.> Spiega anche e soprattutto il suo punto di vista sulla cosa, dal momento che la mente della Decima ha ovviamente pensato a questa eventualità già prima. Non ironicamente da quando è ritornata a far parte del mondo dei vivi. <Sto mettendo su una squadra. Quando avrò dalla mia degli alleati, reclamerò questo patto. Non meritate di restare chiusi tra queste quattro mura, ma c'è a chi non interessa. Io non voglio vivere bloccata qui dentro.> E parla lei ch'è appena tornata dall'esterno e pretende di tornarci nonostante lo scempio vissuto. [ Chk On ]

16:08 Shiroichi:
  [Pub] Ascolta la donna con attenzione e si appunta mentalmente di andare a cercare qualche libro di storia per conoscere più nel dettaglio quella storia. <Ho capito> risponde riguardo i due Jinchuuriki per poi fare una domanda spinosa <Ma cosa accadrebbe a Kagegakure se dovessimo riuscire nell'impresa? Non andrebbe contro gli interessi del consiglio?> ovviamente il ragazzino sostiene che se i villaggi dovessero essere riconquistati probabilmente gli attuali membri del consiglio del villaggio delle ombre perderebbero il loro potere e di conseguenza non approveranno mai una missione di questo tipo al di fuori delle mura, o almeno questo è quello che crede accadrebbe. Ascolta poi ciò che la donna dice riguardo al vivere rinchiusi <Infatti, immagino quante cose ci siano da vedere al di fuori, quanti animali, uccelli e luoghi naturali fantastici> fantastica il ragazzino, il suo chiodo fisso è l'esplorazione di terre sconosciute scoprire nuove cose per migliorare il mondo nel quale vivono... ma a cosa è disposto a rinunciare per quel sogno? Ha tanti amici qui e può vederli quando gli pare, ma sono quasi tutti di villaggi diversi e la dissoluzione di questo villaggio probabilmente porterebbe tutti loro ad allontanarsi. <Come si fa a diventare Jinchuuriki?> la domanda non è propriamente un fulmine a ciel sereno, la donna è un tipo sveglio e potrebbe immaginare il motivo per il quale il ragazzino sta facendo questa domanda, ma non si sa se quest'ultima risponderà alla sua domanda né perché non si sa se la donna sia a conoscenza del metodo di confinamento dei cercoteri né se ritenga saggio spiegare una cosa del genere ad un ragazzino come lui. Da un altro morso allo spiedino mentre attende le risposte della donna, sempre che queste ultime arrivino da parte sua o se non decida di virare su lidi più pacifici e meno pericolosi.

17:10 Furaya:
 Agguanta uno spiedino. Lo conduce alle fauci e tenta di tirare via un pezzo di carne per assaggiarlo. Lo mastica, pondera il suo sapore e annuisce. <Non è male. E' molto tenera.> Quindi, masticabile. Giunto anche il secondo calice, lo guarda soltanto - per ora. Lascia che sia lì davanti a sé. Prima deve affrontare altri argomenti d'una certa importanza. <Si tratta di speculazioni. Il Consiglio potrebbe non essere d'accordo su questa presa di posizione. Basti pensare al fatto che tenga sott'occhio tutti i vecchi ninja, me compresa.> Mancanza di fiducia comprensibile, ma non abbastanza da accettare che si venga trattati come feccia quando hanno sempre combattuto al fianco del popolo - nonostante tutto. E' come l'argomentazione lanciata a Kan: finché fai del bene, tutti ti tratteranno bene. Ma compi un solo singolo errore e tutti ti verranno contro. <Al di fuori delle mura, è rimasto poco di quel che conoscevamo. La montagna che vorresti vedere probabilmente è stata distrutta dal passaggio delle chimere. Il vero monte dei Volti di pietra non esiste più. Il volto secolare di Hashirama Senjuu è stato distrutto. Ciò che vedresti fuori dalle mura in questo momento è la caotica distruzione delle chimere.> Un nome che non avrebbe dovuto menzionare per il resto della serata, ma che ha dovuto comunque elargire ad alta voce. Purtroppo è così che succede. Non vuole spezzare il suo sogno o desiderio che sia d'uscire all'esterno, tuttavia gli rende noto che quel che vorrebbe vedere potrebbe non esserci più. Riporta il calice - il secondo - alle labbra. A differenza del primo, preferisce sorseggiarlo in maniera adeguata. Un poco alla volta. <Devi rintracciare il demone. Non so bene come funzioni il meccanismo, poi. Conoscevo una tecnica che permetteva di sigillare il demone all'interno del corpo del Jinchuuriki, tuttavia deduco si dovesse dapprima catturare il demone. Non credo sia qualcosa di molto facile.> Giusto per dirne una. Le sue nozioni però si fermano qui. Gli occhi languidi giacciono nel vino che fa roteare all'interno del calice. [ Chk On ]

17:24 Shiroichi:
  [Pub] Il ragazzino annuisce alla conferma della bontà della carne da parte della Judahime e poi ascolta ciò che dice riguardo il consiglio <Beh certo, la mia è solo un'ipotesi, non pretendo che sia la realtà> specifica il ragazzino, pur sapendo di non averne bisogno, dopotutto non sta parlando con l'ultima degli stupidi ed è quasi certo che la donna sappia cosa intendeva dire. Ascolta poi quello che dice riguardo i vecchi luoghi, è silenzioso mentre l'ascolta, forse anche un po' deluso dal fatto che probabilmente non vedrà mai il mondo com'era appena una decade fa' ma prova a vedere il bicchiere mezzo pieno, almeno a parole, si intende <Beh vorrà dire che ci saranno nuovi luoghi da scoprire, nuovi villaggi da costruire e nuove cose da fare> sorride gentile alla donna <Quello che avete perduto vi è rimasto nel cuore, quando parlate del vecchio mondo si sente che vi manca, ma con le persone giuste potremmo costriure qualcosa di ancora migliore adatto alle necessità dei ninja del nostro tempo.> Ovviamente le parole del ragazzino suoneranno ingenue e a tratti banali alla donna che ne ha viste tante ma tante più di lui e che molto spesso si è scontrata con la realtà <Dopotutto siamo portatori della volontà del fuoco, finché uno solo di noi sarà vivo sarà abbastanza forte per far divampare un incendio con i giusti combustibili di fianco> o almeno questo è quello che crede il ragazzino nulla è perduto finché tutto non è perduto. Ascolta poi la spiegazione riguardo al demone <Non mi aspettavo fosse una cosa semplice, altrimenti ci sarebbero Jinchuuriki anche adesso> risponde onesto e diretto il ragazzino <Sarebbe interessante capire la fattibilità della cosa, ma al momento uscire fuori dalle mura per me sarebbe come un suicidio> risponde onesto il genin addentando un altro pezzo di carne mentre la donna fa roteare il calice di vino tra le sue dita.

17:54 Furaya:
 Tira via un altro pezzo di carne dallo spiedino, così da provare quanto meno a riempirsi lo stomaco anche di cibo che abbia una consistenza solida piuttosto che esclusivamente da liquido - per di più alcolico. Quello giunge comunque in seguito, tanto per cambiare. Inclina il calice, beve. Tutto nella norma. Gli effetti collaterali potrebbero vedersi comunque da lì a poco. <L'intenzione è quella di ricostruire ciò che è stato distrutto. Ma se la minaccia continua ad esistere sarà difficile.> Bisogna prima eliminarla, dopodiché si potrà pensare a qualunque bonifica e riconquista dei territori che tale possa definirsi. Un passo alla volta, come sempre. Si potrebbero utilizzare tutti i proverbi che si vogliono per descrivere questa situazione. Qualcosa si troverebbe comunque nel giusto. <Con una nuova mentalità, magari. C'è chi non crede al fatto che la vecchia generazione non voglia altre guerre. Non siamo stupidi.> Agita leggermente quel bastoncino al quale era infilzata la carne poco fa. Non pare che stia strascicando le parole però inizia a vedere le luci leggermente offuscate. Anzi, pare che possa vedere i lineamenti delle persone un po' sfocate in generale, tranne Shiroichi che dista da lei letteralmente poco. <Sono poche le persone che ambiscono ancora a questo desiderio. La gente che si è stabilita qui non vuole nessun confronto, nessun'altra perdita. Preferisce vivere tra quattro mura per tutta la vita, piuttosto che non darla vinta alle chimere. Posso capire che si siano arresi, ma continuo a non essere concorde.> Questo perché lei non s'arrende. Tira fuori il telefono dalla tasca con un broncio disegnato in faccia, segno inequivocabile che è un po' alticcia per essersi sbilanciata così tanto. Digita qualche lettera, giusto per dare fastidio a chi di dovere. <E' stato difficile anche per me.> Giusto per far capire che lei da fuori le mura è tornata relativamente da poco... o riferendosi a quando si è svegliata sotto terra? Difficile a dirsi. [ Chk On ]

18:07 Shiroichi:
 La donna continua a mangiare e a bere, il genin inizia ora a notare i segni dell'alcool sul viso di quest'ultima, un leggero rossore appare sulle sue gote quasi come se ci avesse messo del trucco, però sembra anche abbastanza sobria da continuare a parlare normalmente, forse solo leggermente più schietta di quanto le si converrebbe, ma onestamente il ragazzino non si lascia impensierire dalla cosa, quando gli ricapiterà di parlare a tu per tu con un'ex hokage senza dover badare così tanto all'etichetta e ai protocolli. <Io sono del parere che sia più probabile che quelli della mia generazione saranno più propensi alla guerra un giorno, perché non sanno effettivamente cosa è stata l'ultima guerra> dice tranquillamente la sua <La vostra generazione ne ha abbastanza e lo capisco ma chiudersi in queste quattro mura ha poco senso> piccola pausa e un altro morso allo spiedino <Se ci attaccassero adesso cosa ci impedirebbe di venire totalmente annientati?> dice onesto e freddo nella sua analisi <Per quanto ne sappiamo potrebbero attaccarci domani e la maggior parte di noi sarebbe completamente impreparata. E con la maggior parte di noi includo anche me stesso, sia chiaro> precisa il ragazzino <Io credo che il compito del consiglio debba essere quello di puntare ad una nuova generazione di combattenti per sterminare le chimere fino all'ultima, a prescindere dalla restaurazione o meno dei villaggi del passato, vivere con questa spada di Damocle sul collo è solo una pillola di illusione che ci illude di poter vivere le nostre vite normalmente fingendo che la vita sia sempre stata questa e che nulla là fuori possa minacciare la nostra sopravvivenza> il discorso si sta facendo molto molto più serio di quanto preventivato dalla donna, il ragazzino forse si sta lasciando troppo andare a queste elucubrazioni, dopotutto non è al potere per poter decidere cosa i kage dovrebbero fare, o almeno non ancora. <Ma scusatemi, avevate detto che non volete parlare di queste cose stasera, cambiamo pure argomento> si scusa con un sorriso colpevole il ragazzino abbassando lo sguardo leggermente .

15:18 Furaya:
 Una volta terminato l'invio del messaggio, clicca il tasto laterale del telefono affinché quest'ultimo vada in stand by. Lo poggia sul tavolo con lo schermo rivolto verso il basso, tornando a guardare l'interlocutore. <Sai, una delle invenzioni che mi è piaciuta di più è questo.> Indicando per l'appunto l'aggeggio telefonico di fianco. <Non è neanche lontanamente compatibile al sigillo empatico, ma comunque rende la comunicazione efficace.> Termina anche quel calice di vino che s'era fatta portare in precedenza, scegliendo momentaneamente di mangiare qualcosa. Continua di fatti con la sua cena un pezzo alla volta. Non è una persona che mangia tanto, lo stomaco è stato abituato a serrarsi ogni volta che le succedeva qualcosa - e le succedeva spesso. Quindi, non possiede chissà che grande appetito in generale. Solitamente campa di ramen che comunque è un alimento completo. <La nuova generazione è stata cresciuta dalla vecchia. Sta a significare che qualcuno avrà lasciato quest'insegnamento al proprio figlio.> Dando per scontato che i genitori, data l'educazione che nel corso della vita danno ai loro figli - buona o pessima che sia, spesso e volentieri causa lo stesso pensiero anche nel futuro della prole. Difatti, i ninja vengono odiati anche e soprattutto dalla nuova generazione. Ed essendo relativamente giovani sta ad implicare che qualcuno gliel'abbia indotto, altrimenti sarebbero venuti su menefreghisti del passato con quei pochi individui desiderosi di seguire le loro orme. Al contrario, per quanto gente simile esista, la stragrande maggioranza pensa a difendere Kagegakure quando ce n'è bisogno anziché protendere per una soluzione a lungo termine. <Non ce lo impedirebbe niente perché sono poche le persone che possono tenere testa alle chimere.> La squadra mandata dal Mizukage fuori dalle mura non è riuscita a fermare più di mezza chimera. Inoltre, formano un gruppo ben assestato. Non saranno mai veramente da sole. Anche questo è un dato di fatto piuttosto importante. <Ho espresso il mio ideale in pubblica piazza. Voglio mettere su una squadra che vada all'esterno e che ripulisca il nostro mondo da quelle bestie. Voglio tornare nella mia Konoha. Voglio morire lì, non qui dentro. Questa Konoha non m'appartiene.> Riabbassa lo sguardo verso il calice. Lo trova vuoto e s'accoda un sospiro. Solleva la mandritta con il bicchiere vuoto così da indicarlo all'oste. La domanda che sovviene da quest'ultimo è se non preferisca che le lasci la bottiglia, a questo punto. Lei annuisce. <Perché no?> Non regge bene l'alcol, ma chi se ne frega? Per una volta, proverà finalmente l'ebbrezza d'avere una mente leggera. <Se vuoi uscire dalle mura, vieni con me.> Con la sua squadra. Glissa sulla considerazione finale con una scrollata di spalle ed un piccolo sorriso, come a dire che non importa altrimenti l'avrebbe già spento lei. [ Chk On ]

16:01 Shiroichi:
  [Pub] Il ragazzino ascolta ciò che la donna dice riguardo al ninjaphone e alla differenza con un sigillo empatico cosa che non ha mai sentito nominare, quindi domanda con curiosità ammettendo la sua ignoranza <Cos'è il sigillo empatico?> chiede incuriosito, dopotutto chi meglio di una ex Hokage può insegnare al genin queste cose? La ascolta parlare mentre finisce la sua cena <Ma infatti, anche volendo fingere che le chimere non esistano prima o poi il villaggio avrà bisogno di espandersi e servirà qualcuno per bonificare la zona, perché mandare carpentieri e muratori ad espandere il villaggio anche se protetti da ninja di grado Sannin o Jonin non sarebbe una situazione ottimale> il ragazzino prova ad immaginarsi a capo di una spedizione esterna, ora come ora gli risulterebbe inimmaginabile. <Sapete, un uomo qualche giorno fa mi ha detto che uno può pianificare mille cose per una missione e non è comunque detto che vada tutto liscio, anzi il più delle volte è l'esatto contrario. Credo sia vero, ma eliminare una variabile grossa come quella delle chimere aiuterebbe non poco alla risoluzione dei nostri problemi, siano essi per ingrandire il villaggio o per riprenderci quelli vecchi> risponde serio il ragazzino osservando la donna finire il secondo calice di vino che sparisce tra le sue labbra e mangiare un altro pezzettino di carne; sta per alzare la mano per chiamare l'oste ed ordinargliene dell'altro, ma la rosata fa prima e si fa anche lasciare la bottiglia; il genin si chiede quanto alta sia la sopportazione dell'alcool della Judahime. In ultimo la donna parla di morte, della sua in particolare, il ragazzino scuote la testa <Ne passeranno di anni prima della vostra dipartita, sapete, mi sono reso conto che magari un giorno vorrò intraprendere le vostre orme e diventare Kage> dice onesto. La donna infine lo "invita" ad uscire fuori dalle mura con lei e il suo volto si illumina <Per me sarebbe un immenso piacere, anche se prima di esservi veramente utile dovrò allenarmi tantissimo, altrimenti sarei solo un peso per voi e la squadra> perché ovviamente il genin non crede che la donna sia tanto pazza da voler uscire da sola senza una squadra ben formata.

16:45 Furaya:
 La bottiglia giunge di lì a breve, venendo poggiata sul tavolo - al centro tra i due occupanti. <E' un sigillo particolare che viene siglato sul corpo d'un individuo. Chi lo ha siglato può avvertire le emozioni di chi l'ha subito, nonché comunicare telepaticamente con quest'ultimo.> La spiegazione sommaria. Riprende a mangiare distrattamente, come se avesse la mente altrove durante la cena - e così sbagliata come impressione non è. Tuttavia, sta ad ascoltare tutte le parole che provengono dall'antistante, riuscendo infine a trovare anche una risposta o quanto meno un commento da potergli dare. <No, quella determinata zona dovrebbe essere ripulita al cento per cento prima di costruirci, altrimenti non avrebbe minimamente senso.> Agita la mandritta, prima d'allungarla verso la bottiglia di vetro. Così facendo, riempie nuovamente il calice come se non l'avesse appena svuotato. <Potrebbero bonificare come fatto con Kagegakure. Tenere pulita la zona fintantoché non vengano erette delle mura abbastanza solide all'interno delle quali costruire. Si potrebbe creare anche un corridoio, una sorta di muraglia che circonda il territorio del Fuoco e da lì ricominciare a ricostruire.> E' un'idea in realtà fattibile se soltanto ci fossero le giuste persone, i giusti uomini per poter uscire fuori dalle mura e finalmente cominciare a sistemare quel che è andato perso e distrutto. Lei non s'arrende e continua a dimostrarlo parola dopo parola - mattone dopo mattone. <Le missioni possono subire molte variazioni, motivo per il quale bisogna avere sempre a portata un piano B o un piano C. Inoltre, devi anche saper comportarti in situazione d'estremo pericolo dove un piano B o un piano C non possono essere messi in pratica.> Sembra riuscire comunque a reggere abbastanza il vino o, molto più probabilmente, non è ancora arrivata quella famosa 'botta' che rischia di far andare in malora tutta questa normalissima cena - finora. <Vuoi diventare Kage d'un settore qui dentro le mura o Kage d'un villaggio?> Perché c'è differenza tra il ruolo ricoperto adesso e il ruolo che ci si poteva vantare d'occupare precedentemente. Quindi, vuol sentire anche la sua risposta in merito - com'è giusto che sia. Per quanto riguarda la squadra, la Judai si stringe nelle spalle. <Allenati con me.> Vecchia scuola. Che sia questa una nuova proposta? Gli allievi della Judai non hanno mai avuto molta fortuna... L'alcol pare averglielo fatto dimenticare perché aveva giurato di non averne mai più uno. [ Chk On ]

17:07 Shiroichi:
  [Pub] La risposta della donna in merito al sigillo empatico, effettivamente sarebbe una cosa interessante da studiare <Ma si può disattivare? Può essere fatto su più di una persona? La comunicazione è a una via oppure a due?> un sacco di domande poste dal ragazzino, forse un po' troppe ma oramai sembra che la donna sia abbastanza sciolta da lasciarsi andare un pochino e parlare un po' più del solito. La donna intanto si versa un altro calice di vino mentre parla <Sì infatti sarebbe la cosa migliore da fare, che poi ci vorrebbe anche una squadra che dopo la bonifica tenga pulita la zona, perché se poi si riavvicinassero sarebbe solo fatica, e in caso, vite sprecate> il ragazzino è ovviamente consapevole della pericolosità di questo tipo di missioni e mette in conto che possano esserci delle vittime, anche se ovviamente sarebbe auspicabile che non ce ne fossero. Ed è poi sulla domanda del kage che l'attenzione della donna viene concentrata <In uno scenario idealistico mi piacerebbe diventare Kage per i meriti nello sterminio delle chimere e nella ricostruzione dei vecchi villaggi, ma anche fare di tutto per proteggere i cittadini di Kagegakure mi andrebbe bene, forse starei un po' stretto, ma tant'è... ho sentito dire che prima bisogna fare quello che serve, poi quello che si può fare e una volta fatto questo potremmo fare quello che fino a poco prima ci sembrava impossibile> deve averlo letto da qualche libro il ragazzino che sembra molto propositivo, sia per la carica da anbu che ricopre sia per le ambizioni future. La donna poi se ne esce con una proposta inaspettata, una che il ragazzino non si sarebbe mai sognato nemmeno di fare, allenarsi con la Judahime, il sorriso si amplia sul suo volto e il capo viene chinato <Ne sarei onorato> risponde allegro <farò del mio meglio per non deludere le vostre aspettative e per non farvi sprecare il tempo che mi dedicate>.

17:25 Furaya:
 Shiroichi sta facendo troppe domande. Troppe domande spesso possono portare a problemi, ma è un insegnamento al quale dovrà arrivare da solo per smettere eventualmente di farle alle persone sbagliate - o giuste che siano. <Sei proprio curioso, eh?> Domanda retoricamente la Judai con un piccolo sorriso, riprendendo a bere dal calice una lunga sorsata prima di poter effettivamente rispondere alle domande altrui. <E' possibile rimuoverlo soltanto da chi lo ha impresso così come posso decidere di non infondere Chakra e non comunicare con chi ce l'ha. E' una comunicazione a due vie. Può rispondermi solo se voglio io, però.> Nel caso di Mattyse, ad esempio, lasciava quel canale mentale sempre aperto per assicurarsi che non facesse stronzate. E' anche a causa del legame empatico che ha iniziato ad interessarsene particolarmente, così da precipitarsi da lui quando avvertiva emozioni avverse o contrastanti. <Prima di pianificare serve avere anche una squadra effettiva. Al momento, scarseggiamo di elementi.> Coloro che si erano dichiarati alleati sono spariti nel corso del tempo, forse sopraffatti dalla natura di Kagegakure o semplicemente avevano accettato in quell'istante perché annoiati - perdendo successivamente interesse. Le motivazioni potrebbero essere molteplici, ma non spetta alla Judai ricercarle o capirle. Non deve rincorrere nessuno, a meno che non valga davvero la pena. Gli alleati sono utili, è meglio tenerseli vicini quando è possibile ad esempio. E per quanto questi ultimi si sarebbero potuti considerare tali, a quanto pare non erano poi così convinti della strada che avrebbero dovuto intraprendere presto o tardi. <Se ti sta stretto, non è il sogno che vuoi avere davvero. E' come se lo volessi, ma ti accontentassi e nessuno deve accontentarsi.> Torna a bevicchiare, frattanto che il giovane pare accettare di buon grado l'idea di allenarsi con la donna, la quale si limita ad un mero cenno del capo. S'organizzeranno poi. Stasera, intende bere ancora un po'. E resterà in quel locale il tempo necessario a consumare o a ricreare la sbronza che avrebbe voluto. Ha schiarito le idee, ma comunque non abbastanza. [ Exit ]

17:40 Shiroichi:
  [Pub] Il ragazzino ridacchia imbarazzato <Scusatemi> dice il ragazzino <Ma la conoscenza è potere, meglio sapere di più che di meno> dice con uno sguardo determinato. La donna poi conferma che servirebbe una squadra prima di organizzare la missione, questo obbiettivamente è vero e bisogna anche conoscere le potenzialità di ogni membro della squadra per affidare ad ognuno il compito adatto alle sue abilità. Il ragazzino annuisce con gravità <È vero, non bisogna mai accontentarsi> annuisce alla domanda <Il punto è che semplicemente vorrei che tutti potessero scegliere il loro destino senza doversi preoccupare di null'altro se non di realizzare i propri sogni, sto ancora cercando il modo migliore per far sì che questo accada> risponde serio, tutto ciò che vorrebbe sarebbe appunto la possibilità di scelta per tutti, magari uno vuole fare l'eremita sul cucuzzolo di una montagna e deve avere la possibilità di farlo senza sentirsi costretto tra le quattro mura del villaggio o rischiare di finire in pasto a qualche chimera. Detto questo l'argomento però si chiude e la donna continua a bere, i due parleranno del più e del meno, argomenti leggeri anche se però il ragazzino prenderà appunti mentali su ogni cosa che la rosata gli dirà per carpire quante più conoscenze possibili e fare proprio quel bagaglio culturale di un'epoca passata ma non defunta. Il ragazzino per il resto sarà in compagnia della donna finché quest'ultima non deciderà che è abbastanza ubriaca da tornare a casa, ovviamente scortata dal ragazzino se dovesse servire e ringraziandola per la serata e per la possibilità offertagli. Una volta lasciata la donna il ragazzino se ne tornerebbe a casa a dormire con molte domande riguardo al suo futuro e al percorso da intraprendere da qui in avanti.[Exit]

Shiroichi si incontra con Furaya in un pub, la donna vuole una serata tranquilla ma gli argomenti prendono una svolta imprevista, si finisce a parlare del futuro dei villaggi e di cosa voglia fare Shiroichi in futuro. L'ex Hokage inoltre sembra proporsi come sensei per il giovane.