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con Furaya

10:24 Utente anonimo:
 Indossa un jeans chiaro abbastanza modaiolo rispetto al solito ed aderente, quindi visto quanto è magra sarà uno di quei jeans per bimba 12-14 anni, ed un paio di scarpe da Outdoor comode. Superiormente una maglia senza maniche giallo limone a girocollo, semplice ma piuttosto larga per le sue fattezze, abbastanza da sembrare ci stia annegando dentro. Nel portaoggetti tiene un fuda con tronchetto, il suo ninjaphone, due tonici curativi e due di recupero del chackra, ma apparirebbe comunque disarmata non fosse per la giara che ne ricopre interamente la schiena allungandosi quasi fino al di sotto dei glutei e ne inspessisce la figura per larghezza come una compagna silenziosa. Eppure non ha peso per lei la presenza di Sunodeki, quasi fosse mera estensione del suo animo o delle sue carni, questa appare come una clessidra in vetro ambrato, traspare sul cumulo di sabbia disposto alla metà inferiore che si mostra in quel momento quieta. I biondi e corti capelli sono scarmigliati intorno al viso pallido e magro come tutta la sua figura, ogni osso visibile e parzialmente celato come le costole sembra voler sporgere a ricordare la minuta magrezza della figura della fennec, nessun orpello se non il coprifronte portato al collo, il simbolo della sabbia non viene celato su quella figura che stenta nel mostrare la sua reale età, apparendo nella minutezza ancor più infantile. Dopo lo scambio con Shiroichi si è ricordata dove aveva sentito quel nome, il motivo per cui non le era nuovo ed ora sembra intenzionata a ricercarlo sulla ricostruzione del monte, l'ennesima ricostruzione di una Kagegakure abbandonata a riproduzioni fittizie, così gli occhi color sabbia sfidano la pioggia sollevando l'ombrello rigido dal bastone di legno con cui cerca di coprire più la sua giara che sè stessa, rimirando i volti sul monte

10:36 Furaya:
 La missione alla quale ha preso parte è stata un successo. Definirlo effettivamente tale non lo è, tuttavia reputa che vada bene così. Cerca di non pensare al corpo del medico tagliato in due poco distante da sé per una comunicazione assente o il sacrificio di Shinzou per riuscire a farli scappare. Il senso di colpa non è incluso, son anni che cerca di farne a meno. Lo sente pungere dietro la nuca, ma questo è assolutamente normale. La vera forza sta nel rifiutarlo. <...> Il vestiario da lei scelto per la serata è composto da un paio di pantaloni neri ben aderenti alle sue inferior leve, di finta pelle lucida. I ricami dorati delle tasche vengono poi riportati anche sulla cintura in vita che ne sorregge l'indumento. Una camicia bianca ne circonda il petto e l'addome, concludendo nell'orlo nei pantaloni. Alcuni dei bottoni superiori sono slacciati così da far intravedere una lieve scollatura ed il pendaglio con il simbolo del Clan Uchiha in bella vista. Una giacca nera dai bottoni dorati e dall'interno cremisi giace sulle spalle della Judai, come a mascherare l'assenza d'un haori degno del suo nome rappresentante il grado che portava prima della caduta. Ai piedi, calza un paio di scarpe nere con tacco, molto semplici invero che lasciano le caviglie scoperte. Tra i capelli rosei, spicca il consueto coprifronte che porta sempre - e per sempre - con sé. E' privata della katana ch'era solita portarsi dietro poiché l'incontro con Fenrir dopo dieci anni non è stato certo rose e fiori. Per difendersi dall'altrui furia, l'arma bianca è andata praticamente distrutta. Attorno alla coscia destrorsa, poco sotto l’indumento citato, v’è anche posizionato una tasca porta kunai e shuriken avente al suo interno ben tre kunai. Sul gluteo posteriore dall’opposto lato, sempre agganciata alla cintura di cui sopra, prende posto un’ulteriore tasca porta oggetti avente al suo interno tonici di recupero Chakra e coagulanti, qualche fuda contenente dei tronchetti. Al polso mancino, nascosto dalla manica della camicia, vi ha posto un fuda esclusivo nel quale ha sigillato la frusta che, di recente, ha optato come arma a discapito di spade più grosse della propria figura che, al momento, non riesce neanche ad usare come vorrebbe. Sul petto – sotto i vestiti – è stato posto un ulteriore fuda, al cui interno è invece sigillata la sua nuova arma: la spada di Chakra, ch’è in realtà soltanto un manico nel quale è possibile trasmettere il proprio Chakra. E se chiunque altro sceglie d'uscire senza ombrello, lei se ne priva. Come sempre. Preferisce sentire la pioggia che la investe, che le bagna le spalle e i ciuffi rosati piuttosto che il semplice picchiettare delle gocce. Gli occhi glaciali fissano il panorama d'una Konoha invasa dalla pioggia, soffermandosi sulle scale che conducono ai volti e fermandosi in prossimità di un'improvvisata tettoia che la difende parzialmente dall'intemperia. [ Chk On ]

10:46 Utente anonimo:
 Ripensare ad oltranza a quella figuraccia non aiuterà la giovane Sabaku, ma la fortuna è dalla sua e che lo sia in un giorno di pioggia è già qualcosa di brevemente speciale di per sè. Il fennec scarmigliato infatti colta nelle sue elucubrazioni non manca di vedere uno sparo rosa sotto la pioggia, ovvero i capelli di Furaya, non ha tempo di curarsi gli occhi dal colore acceso ed improvviso che realizza nel decimo Hokage proprio la persona che cercava iniziando a camminare da lontano con fare frettoloso, circa una ventina di metri la distanza ed è solo ben oltre la metà tra la Sabaku con l'ombrello teso e la tettoia che la voce, traditrice della vera età della Sunese, si solleva, così come la mano sinistra non impegnata a reggere il bastone cercando di attirare l'attenzione. <Furaya- sama! Furaya -Sama! Mi aspetti la prego!> Che poi dove dovrebbe scappare? Improvvisamente viene colta da una certa urgenza abbastanza da cercare di divorare la loro distanza con fare palese verso l'altra. <Poteva dirmelo Furaya-sama, ho fatto una brutta figura con le capre, le chiedo scusa!> Proprio a quello stava pensando, sei con il decimo Hokage e ti metti a sproloquiare di genjutsu caprini, cui tra l'altro il suo occhio sarebbe immune ma almeno questo ha evitato di dirlo. Se fosse riuscita ad avvicinarla comunque non invaderebbe la tettoia standosene sotto l'ombrello ma smettendo di ciaffare sulle pozzanghere i suoi passi appesantiti dalla giara. <Mi spiace averla tediata con una cosa stupida, la stavo cercando!Me l'ha detto Shiroichi> Subito il barile lo sta sccaricando come le peggiori delle responsabilità

11:06 Furaya:
 La sua mente è pregna di pensieri sin da quando si sveglia e fin quando non riesce a prendere sonno - la qual cosa accade solitamente molto tardi e per poche ore per notte. Anche in questo momento, sta ragionando e si sta lasciando sommergere da una miriade di pensieri. Il suo flusso di coscienza sul perché la missione sia stata svolta a quel modo e sul perché delle conseguenze di quest'ultima viene interrotto esclusivamente da qualcuno che pare la stia chiamando, anche in maniera piuttosto insistente e con un onorifico finale. <Mh?> Si volta con un sopracciglio sollevato, riuscendo poi ad inquadrare la ragazza che la chiama con quell'insistenza. <La tizia delle capre!> ...Beh, non è male ricordarla per l'unica conversazione - di neanche senso compiuto - che hanno avuto, durante la quale la rosata ha cercato comunque di darle corda. Nonostante tutto. <Potevo dirti cosa esattamente?> Le chiede con fare innocente, portandola persino a chinare il capo di lato con un'espressione oltremodo interrogativa e sorpresa. Non riesce effettivamente a comprendere - senza una valida risposta dall'altra parte - a cosa vada riferendosi. <In realtà, è stata anche divertente...> Ammette senza troppi fronzoli a proposito della chiacchierata avuta sulle capre e sul loro effettivo utilizzo in battaglia, l'eventuale evocazione e tecniche correlate. <Shiroichi...?> Ovviamente le manca ancora il tassello fondamentale di quella conversazione, motivo per il quale non riesce tutt'ora a capire dove Kore voglia andare a parare con quelle scuse per via di qualcosa di non detto. [ Chk On ]

11:15 Utente anonimo:
 Non sembra intenzionata ad invadere lo spazio vitale di Furaya, standosene a poco meno di due metri dalla tettoia che l'altra occupa ma ormai sembra esser riuscita nel suo intento, quando anche la mano sinistra si porta al bastone dell'ombrello sotto il pugno destro. Viene difatti riconosciuta come la tizia delle capre il che la dice lunga ma alla sua domanda solleva gli occhi al monte di pietra prima di riportare su di lei le note sabbiose dello sguardo. <Beh, che stavo parlando di capre con una faccia incisa su un monte...Tipo> Snoccola con fare serio, ma a renderlo tale è più il tono tipicamente piatto, distante dall'eccitazione per le capre che l'animava quel pranzo al ramen. <Sì, Shiroichi aveva detto anche questo...Che se mi ha lasciato parlare di capre vuol dire che in fondo stava trovando la conversazione divertente.> Ammette sbugiardando ancora di più il Nara seppur non sembri l'intenzione quella di usare il giovane come scudo umano per Katon della fu-Kage. Il capino biondo tuttavia si scuote. <Capre a parte...Mi hanno suggerito di parlare con lei di una questione importante, cioè...Che forse lei può aiutarmi.> Spiega motivando perchè stesse provando a studiare i volti sul monte magari, evitando altre caprine figure, ma invece di annunciarne il motivo squadra l'altra da capo a piedi e risale verso il suo viso. <La vedo in forma, dove le ha fatte forgiare quelle spade? Conosco qualcuno a cui sarebbe utile.> Un convenevole? Un compltimento? Difficile capirlo quando l'interfaccia Sabaku sembra un audiolibro elettronico nella vocalità. <Quindi lo conosce davvero Shiroichi...Pensavo fosse una palla e che si stesse vantando, ma va beh ci sta, è un Nara.> La curiosità di quella creatura sembra arricciarsi in volto, sull'altra, allungando appena il busto in avanti per istinto seppur l'unico odore tra loro sia quello di fango e pioggia. <Furaya-Sama hanno mai provato a clonarla? Mi hanno rubato il Kazekage!>Ma...NO.

11:45 Furaya:
 L'espressione attonita della fanciulla dal crine rosato permane rivolta alla Sabaku e alla distanza che le separa. <Perché rimani così distante?> La domanda le sorge chiaramente spontanea, invitandola indirettamente ad avvicinarsi che - forse - non la mangia mica. Invero Kore ha parlato di Capre mentre la Decima si identifica come un Lupo. <Ah... Beh> E' stata leggermente presa in contropiede dall'affermazione della fanciulla. <Pensavo di venir riconosciuta. Di solito, non vado dal primo che capita a chiedergli se sa chi sono io.> Non ne avrebbe neanche interesse poiché non gode di chissà quale grande fiducia nei confronti della popolazione. Anzi, c'è chi preferirebbe vederla morta; c'è chi avrebbe sicuramente preferito non vederla tornare dalla missione fuori dalle mura. Accompagna una piccola risata a seguito della propria affermazione, giusto per smorzare leggermente la serietà del momento. <Di cosa si tratta?> Incrocia le braccia al petto, aspettando dunque una spiegazione a seguito della premessa appena fattale. Si sente osservata sicché l'altra la squadra dalla testa ai piedi, ma v'è malauguratamente abituata. Quindi, sceglie di glissare anche un'eventuale domanda sul perché l'abbia fatto. Si concentra piuttosto sulla richiesta successiva, una richiesta che la lascia stupita poiché inaspettata. Andando per ordine, si sofferma dapprima su Shiroichi. <No, l'ho conosciuto davvero.> Senz'aggiungere che pare che il ragazzino la veneri proprio perché appartenente al clan Nara e per la fama che la circonda. Non reputa sia necessario. <Clonarmi...?> Aggrotta le sopracciglia con fare dubbioso, mentre un accenno di sorriso nervoso va a farsi strada sul volto della donna. <Clonarmi... non credo...> Lasciando forse intendere che qualche altra pratica genetica l'hanno testata eccome sul proprio corpo. <In che senso? Ci sono problemi nel settore di Suna?> Non ne sa niente pur essendo praticamente attaccato a quello di Konoha nel quale lei soggiorna. Le domande sono purtroppo necessarie quando si principia soltanto un discorso. [ Chk On ]

11:52 Utente anonimo:
 A riprova che lo scambio con Furaya non è mai stato vano dal suo portaoggetti il ninjaphone bela sonoramente. La mano sinistra si stacca dal bastone dell'ombrello per prenderlo e spulciando il messaggio rapidamente compone una risposta che appare breve prima di spingere qualche tasto laterale, segno che stia almeno mettendo il silenzioso per non dare completamente prova apparente della sua follia. Gli occhioni contornati di un fitto nero all'interno delle palpebre risalgono sulla Konohana a quella domanda. <Spazio vitale.> Quella la banale risposta seppur muove una falcata sola in avanti fermandosi al metro come tutta risposta, quasi le fosse stato chiesto di avvicinarsi o avesse malinterpretato. <Mh- Non lo dica in accademia a Suna, nel caso capitasse, non si sa mai.> Snocciola gesticolando con la mano sinistra sulla questione dopo aver posato il ninjaphone. <N-no.> Replica sui problemi a Suna saltando i convenevoli. <Cioè, si ma no.> Ma no, ma si ma su madai.<Aspè, devo recappare.> Kore.exe in fase di riavvio fissa il pavimento per qualche istante, caricamento in corso prima che torni su Furaya. <Ecco, praticamente sto indagando su una possibile clonazione del Kazekage Gaara-Sama, i sospetti sono due, o che abbiano trovato qualcosa dei suoi resti o che abbiano trovato Shukaku, il monocoda, per impiantare i geni di Gaara in un ragazzino che fa uso dell'acqua, ed è grave perchè un Sabaku con l'acqua che non è un Sabaku sarebbe gravissimo.> Lascia il tempo a Furaya di metabolizzare la questione e di darle eventualmente ragione ma torna a parlare prima che la Konohana possa provare a dirle davvero qualcosa di sensato. <Il punto è che nessuno fa che fine abbiano fatto i demoni codati, e se ci fossero tracce di Shukaku le vorrei seguire, Shiroichi e Akainu hanno detto che lei potrebbe sapere qualcosa, non mi chieda perchè però...Pensa che sia possibile che abbiano trovato Shukaku?>

12:21 Furaya:
 Le sfugge una risatina quando il ninjaphone di Kore suona con il belare di una capra. Scuote poi la testa, ma non aggiunge altro a quanto già fatto. La lascia invece avvicinare, anche in tal caso senz'aggiungere delle parole. Tirata fuori la spiegazione inerente alla domanda sulla clonazione, la Decima vorrebbe cominciare col dire qualcosa. <Il Kazek--> Ma viene repentinamente bloccata dalla fiumana di teorie espletate dalla Sabaku. La lascia terminare così da poter dare poi sfogo alla propria fiumana di pensieri. Inspira profondamente a sua volta, così da dare un particolare ordine alle proprie parole prima di pronunciarle ad alta voce. Unisce le mani tra di loro, in modo da aver forse un po' più di concentrazione grazie a quel gesto. <Rintracciare un demone non credo sia una cosa facile> E non perché a sua volta vorrebbe cercare la Volpe appartenuta a Hitomu. O perché abbia promesso a Kan d'aiutarlo a cercarne un altro a sua volta. <e per sigillarlo c'è bisogno di parecchio Chakra. Non dubito che qualcuno capace di farlo esista, però.> Il sigillo pentastico aveva imparato ad usarlo anche lei una volta per precauzione nei confronti di Hitomu, sicché aveva avuto - già al tempo - dei problemi con il Kyuubi. Tuttavia, non possiede né le capacità né il Chakra necessario in questo momento. <Il Kazekage Gaara è deceduto almeno un secolo e mezzo fa se non vado errata, non ricordo precisamente tutte le date. E' passato un po' da quando ho frequentato l'Accademia...> L'appassionato di storia è più Mattyse che lei, pur conoscendo senza dubbio a menadito quella Konoha la stessa cosa non può dirsi per quella di Suna o degli altri villaggi. <Non so bene dove fossero conservati i suoi resti, ma dubito possa esser rimasto qualcosa del suo corpo dopo tutto questo tempo. Quindi, non potrebbe semplicemente trattarsi d'un suo discendente che, per l'appunto, gli somiglia?> La domanda sorge altrettanto lecita poiché sta cercando di trovare una risposta adeguata, piuttosto che provare a dare per certa una clonazione della quale conosce ben poco. Non è certo un genetista o uno scienziato, lei. <Kagegakure sorge sul territorio del Fuoco, quindi ben distante dalla vecchia Suna. Shukaku quante possibilità avrebbe di trovarsi in questo punto?> Retorica. <Non posso dirti né che sia possibile né che non lo sia. Al tempo stesso, non si conosce l'esatta ubicazione dei demoni dopo quant'accaduto undici anni fa. Potrebbero essere ovunque. Il Consiglio potrebbe anche averli riuniti, per quel che ne sappiamo. Altrimenti, sono ancora a piede libero all'esterno. Tuttavia, se davvero fossero fuori, perché non stanno affrontando le chimere?> Altra domanda retorica, ma nel farla fissa l'interlocutrice come se una risposta da lei, nell'effettivo, la ricercasse. [ Chk On ]

12:32 Utente anonimo:
 Ascolta con interesse palesemente vivo le parole di Furaya, le pupille si mantengono sugli occhi della fu-kage con fissità dopo aver reso all'altra numi su tutte le manie complottiste di quelle settimane. <è vero che è morto da tanto ma si può clonare qualcuno anche da un brandello di casacca! C'è continuamente qualcuno a Suna che dice di avere qualche antico orpello appartenuto a Gaara-Sama! Certo non sono tutti veri, ma mettiamo che un granello della mia sabbia fosse stata nella sua giara? O avesse avuto il suo chackra? La sabbia è secolare, il che vuol dire che è lunghissimissimissima memoria di cosa le succede, è un microscopico fossile.> Ora, senza alcuna conosceinza scientifica al riguardo è chiaro che tutto ciò non possa sembrare esagerato ma di fatti lo è, come lei è ignorante in maniera quindi il suo contributo alla realtà è pari a terrapiattismo e scie chimiche sull'argomento. <Ma un suo erede dovrebbe essere un Sabaku, non un manipolatore dell'acqua e poi mica ce lo saremmo lasciati scappare così...Insomma lei è stata Hokage no? Magari qualche vecchia spia poliziotta ancora la conosce, potremmo avviare un'indagine ufficiale sul clan Noribiki così non si verrebbe a sapere che sono io che l'ho fatta partire. Ci serve un ambu!>Furaya con quel 'ci' dovrebbe aver timore d'esser entrata a far parte della collettività di quella pazzia, perchè sta buttando dentro sul serio chiunque in una mania che prima o poi verrà fuori essere sua. Tace però ascoltando la questione di Shukaku. <Perchè Shukaku dovrebbe farlo?> Affrontare le Chimere. <Quindi secondo lei per scoprire se il monocoda non è stato sigillato in un giovane Noribiki bisognerebbe indagare a Suna? è un po' infattibile al momento, però conosco un Senjuu...Mh! Forse ho le persone giuste, serve tempo per organizzarci.> Un po' troppa risolutezza kore, anche meno. Troppa enfasi in quel piano accozzato malissimo <Ma non si sa nulla di certo quindi dell'ultima ubicazione dei demoni codati? Ognuno al paese loro e via? Dove sarebbe la volpe allora? Era qua no?>Per sbottonarsi raramente, quando lo fa, quando cede alle sue ossessioni, il flusso di parole della Sabaku è quasi un attacco verbale continuo e tedioso come il verso di una zanzara. <Va bene. Indagine, Anbu, Suna, e Noribiki...Metterò in ordine le proprità>

12:51 Furaya:
 Kore si appella ad ogni minima possibilità, qualcosa che avrebbe fatto anche la Judai al suo posto. Tuttavia, si prende del tempo per ragionare sulle parole altrui. Incrocia nuovamente le braccia al petto, sposta la propria attenzione al panorama che ha davanti a sé. <Mhm...> Storce appena le labbra, come se non fosse affatto convinta di quel che sta per dire o, come spiegherà a breve, non ne ha la certezza assoluta. <Non mi sono mai occupata di quest'aspetto, quindi non so dirti s'è possibile o meno. Sarebbe fantastico, certo> Sotto un certo punto di vista, sotto altri un po' meno. <però so che la scienza è progredita in quest'ultimo decennio, tanto da poter permettere d'ottenere una determinata innata anche a chi non la possiede per genetica e discendenza.> La qual cosa si collega ovviamente al punto successivo, preoccupandosi dapprima di concludere il primo trattato. Inspira profondamente, abbassando per un attimo lo sguardo alla ricerca d'una risposta concreta e d'effetto. <Un manipolatore dell'acqua che potrebbe aver subito un innesto genetico come molti altri prima e dopo di lui. Nel nuovo governo, avete permesso che ciò fosse possibile.> Lei non si trova molto concorde poiché l'ideologia dei Clan reputa che debba essere tutt'ora quella passata. Ognuno discende da quel Clan ed è possibile per lui o lei riuscire ad attivare eventualmente quella determinata innata. Al contrario, adesso chiunque ha accesso a qualunque innata voglia. Pare che i Clan effettivi e il legame con questi ultimi abbia perso di significato. <Gli Anbu hanno potere nel loro settore di competenza. Così come io, qualora avessi ancora potere, ne avrei esclusivamente nel quartiere di mia competenza. Al momento, essendone priva, non posso pretendere un'indagine in un quartiere che neppure è il mio.> Cerca di farle capire ch'è un'idea un po' malsana, aggiungendo anche la problematica evidente di non aver alcun potere nei confronti degli altri villaggi e settori, tanto meno di chi li comanda adesso. <Inoltre, non reputi che sia esagerato? Alla fine, pur trattandosi d'un discendente che però non manipola la sabbia, perché sei convinta che possa esserci un sotterfugio sotto?> Aggrotta le sopracciglia, poiché pare proprio che la Sabaku stia parlando d'un complotto che, probabilmente, neppure esiste. O forse ci sono motivazioni radicate che alla Nara sfuggono. <Perché NON dovrebbe è la vera domanda. Fuori dalle mura pullula di chimere che non permettono a nessuno di sopravvivere. Perché non dovrebbero far qualcosa?> E' corretta invero anche la visione della cosa di Kore, in realtà. Perché dovrebbero se, nel dubbio, a loro non viene torto un capello e riescono comunque a vivere serenamente senz'alcun contenitore a costringerli? <Un Senjuu?> Drizza subito le orecchie perché sia mai che il terrorista non si sia messo in qualche altro giro losco oltre ai suoi soliti. Le ha accennato di qualcosa, però. Resta da scoprire se si tratti della medesima. <Due demoni codati si sono affrontati nel Territorio del Fuoco durante l'ultima guerra. Tuttavia, ambedue i Jinchuuriki si dice siano deceduti. Quindi, potrebbero trovarsi comunque in questo territorio o essersi spostati nel corso degli anni. I demoni non sono piccoli, sarebbero visibili.> A meno che qualcuno non li abbia già sigillati da qualche parte... [ Chk On ]

13:04 Utente anonimo:
 Le labbra sottili della Sabaku si arricciano alle parole iniziali di Furaya, come se meditasse nuovamente lo sguardo pieno ed arrotondato nel suo taglio canidae si sposta verso il basso. <Sì, devo parlare con un genetista, sembra che sia molto bravo, o quantomeno appassionato, solo che è anche pazzo e secondo me più che in ospedale finirò per trovarlo in giro per bordelli.> Effettivamente ha già incontrato Rasetsu al quartiere notturno ma non deve aver pensato ad andarlo a cercare tra le donnine a pagamento. Si ridesta da quel pensiero quando Furaya la ingloba in un pluralia maiestatis. <Io?> Sembra perplessa. <Non penso proprio io sono Sunese.> Che detta così sembra come autodarsi della fascista e razzista antinnesti ma questo non lo dice altrettanto apertamente che il clima politico di Kagegakure è già bello che pesante così, fatto sta che scuotendo il capo emette un sospiro. <Perchè il clone è un protetto del clan Noribiki, ha presente? Quei Noribiki che si sono distaccati dal clan Sabaku? Quelli...E guardacaso loro, mica altri eh? No, loro. Perchè clonare o proteggere un Sabaku se hanno mostrato storicamente astio verso la nostra gente?Non si fidi dei Noribiki Furaya-sama, quella è brutta gente falsa, creda a me.> Che se lo dice Kore impiccetta dev'esser vero, pure buoni consigli alla bocca di rosa quel giorno. <Sì, un Senjuu, vuole andare fuori dalle mura, posso parlarci, sembra un'ottima idea> Annuncia con una qualche convinzione. <Anzi è meglio che mi muova...> Determina prima di ascoltare le ultime parole della Nara. <Shukaku sarebbe visibile se i Noribiki non ce l'avessero rubato e sigillato in un gaara clonato per riprendere egemonia su Suna che hanno perso, tanti tanti tanti anni fa, devo difendere la storia del mio villaggio! Mi ha convinta Furaya-sama!> Di cosa lo sa lei, probabilmente non Furaya.<Devo proseguire con la mia indagine, vado al quartiere delle puttane non ho tempo da perdere, buona giornata!> Perchè l'indagine debba risolversi con le mignotte beh, anche questo probabilmente Furaya non lo sa fatto sta che attesa la risposta della fu-kage la fennec guizza via con determinata cognizione di non causa. {exit}

13:55 Furaya:
 Kore sceglie - anche giustamente - di andare a parlare con un genetista. La Judai si limita ad un mero cenno del capo, ritrovandosi chiaramente concorde con l'altrui decisione. <Era un plurale generico.> Che lei sia Sunese è un bene... è uno dei popoli contro cui non ha niente. Basti pensare a quei bastardi di Otini. Quelli non li sopporta né li digerisce. <Mi manca un pezzo di storia del loro passato> Ammette in riferimento all'astio che pare esistere tra il Clan Sabaku e quello Noribiki. Si stringe nelle spalle difatti, non trovando un'altrettanta degna risposta da dare. <quindi... non posso dirti chissà cosa. Posso dirti quel che penso. L'astio rimane anche dopo tanto tempo, potresti far bene ad avere questi dubbi, tuttavia potrebbero anche rivelarsi essere infondati.> Per quanto ne possa sapere Kore, ovviamente. Non saprebbe neanche lei cosa riuscire a pensare in tal senso, motivo per il quale tende a non sbilanciarsi in maniera eccessiva. <Mhm... Forse stiamo parlando dello stesso Senjuu.> Mormora più verso sé stessa come considerazione mentale rispetto ad un'affermazione rivolta alla ragazza dalle occhiaie che ha di fronte. <I-In che senso convinta? Non è quello che ho de--> Ma la Sabaku sembra essere totalmente pronta ad andarsene, filando via in direzione del quartiere delle puttane. La rosata è ormai senza parole, tanto da sgranar gli occhietti chiari nel guardarla andare via. Stende un braccio in avanti come a volerla fermare, ma impossibilitata poiché letteralmente stunnata dalle ultime argomentazioni della fennec. <...Vabbè.> Unica conclusione. Che altro dovrebbe fare? D'altronde, non è suo interesse fermarla dal farsi ipoteticamente arrestare, ma il fatto che di mezzo ci sia un Senjuu non la sconfinfera più di tanto. Resterà ancora un po' lì, immersa nei pensieri aggiungendovi anche quelli appena raccontati. [ Exit ]

Un incontro randomico con le paranoie di Kore a farla da padrone, cercando eventuali risposte da parte della Nara. Si parla dei Noribiki, della clonazione e dell'eventualità di un clone di Gaara.