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Giocata del 16/09/2022 dalle 21:07 alle 23:21 nella chat "Luogo Sconosciuto"
21:17
Utente anonimo:
Ha dato appuntamento a Shiroichi alla biblioteca, appuntamento inusuale, ma a parte Shizuka le è sembrato il più secchione tra i suoi amici e quindi il più utile. Dopo il pranzo pomeridiano con Mattyse non ha avuto meno da pensare, però è passata a casa di Akainu, dove ha iniziato ad accumulare i pochi cambi d'abito che ha. Indossa un jeans aderente, quindi visto quanto è magra sarà uno di quei jeans per bimba 12-14 anni, ed un paio di scarpe da Outdoor comode. Superiormente una maglia larga a maniche corte con la scritta nera "I <3 Suna" presa sicuramente a qualche baracchino, e con il simbolo di Suna stampato dietro la scritta. La propria Sunodeki legata dalla fusciacca smeraldo copre la schiena ed il proprio smarphone è al momento in mano, intenta a scrivere ad Akainu che è arrivata mentre aspetta che Shiroichi si presenti, devono accordarsi infatti e non potranno parlare a voce troppo alta all'interno della biblioteca. Solleva il telefono per scattare quello che sembra un selfie e nell'attesa inizia a guardarsi intorno, gli occhi dalle note color sabbia seguono la via, da sinistra a destra, a controllare l'eventuale arrivo dell'Uchiha. Shizuka non ha ancora risposto al suo messaggio quindi l'idea di contattare Rasetsu sta ancora aspettando, tuttavia ne è uscito qualcosa di positivo e la certezza che dovrà evitare il più possibile con Mattyse il discorso delle mura. Quando si desta dagli affari suoi, dopo aver messo lo smartphone in silenzioso per evitare urla di capre in piena biblioteca se ne sta nei presso dell'ingresso incrociando le braccia come se stesse per spacciare roba, non fosse per i vestiti [Esterno Biblioteca] È passata l'ora di cena e poco dopo la fine del suo turno alla prigione ha ricevuto un sms da Kore chiedendogli di incontrarsi alla biblioteca centrale del villaggio per delle ricerche; lui ha colto al volo l'occasione di incontrare la ragazza perché voleva giusto parlare con qualcuno riguardo il doton, ultimamente sente una strana affinità con questo elemento e vuole quindi chiedere delucidazioni alla Sabaku. Il ragazzino indossa un abito tradizionale giapponese, leggero ma a maniche lunghe, sembra quasi un abito di quelli da karate; ai piedi indossa dei sandali di legno aperti. Indossa i suoi fidati occhiali acquistati con Shizuka. È appena arrivato all'esterno della biblioteca e vede Kore posare il suo cellulare con uno schiarimento di gola si fa notare <Emh...emh...> fa tranquillamente, poi una volta che avrà attirato la sua attenzione la saluterà gentilmente <Buonasera! Come stai? Hai cenato?> chiede con gentilezza aspettando che la ragazza gli presti attenzione. Nota la maglietta con la scritta "I <3 Suna" il ragazzino trova che la maglia sia molto carina <Carina la maglietta> dice tranquillo <Dimmi tutto? Cosa vuoi cercare in biblioteca?> chiede curioso, non gli sembra che la ragazza sia proprio avvezza alle ricerche ed è quindi realmente curioso di ciò che la ragazza abbia da dirgli. <Ah! Tra l'altro mi sono chiarito con Akainu, più o meno almeno> dice sorridendo non sapendo bene se effettivamente la questione sia chiarita e fino a che punto. L'aria della sera è fresca e da un po' di carica al ragazzino che gode delle temperature che si stanno abbassando grazie alla fine dell'estate.21:59
Utente anonimo:
Gli occhi contornati di nero scorrono verso Shiroichi quando ne sente tossicchiare per annunciarsi. <Oh...Oh sei in ritardo!> Non vero, in realtà, semplicemente ha aspettato ma non si sono dati un vero ritardo. <Ciao Shiroichi...No, non ho cenato ho mangiato tardi, passavo per Konoha quindi ho pensato di scriverti. Tu sei un secchione no?> Lo indica, con fare diretto quasi incriminante <Sì, insomma pari uno che studia.> Borbotta mantenendo poi quel fare poco convinto, non replica al complimento sulla maglietta, semplicemente se la guarda e poi risolleva gli occhi dalle note sabbiose. <Beh, la storia dei Noribiki e informazioni sui demoni codati...Possiamo dividerci gli scaffali dei libri e poi confrontiamo quello che troviamo al tavolo grande?>Propone prima che qualcosa la ammutolisca, per diversi momenti, fino a sciogliere le braccia dall'incrocio come se le stesse abbassando con mollezza, o fossero divenute troppo pesanti. Le parole su Akainu le fanno schiudere le labbra. <Ah, non me l'ha detto...é andata bene?> Akainu si è occupata di lei in quei giorni, a quanto pare al punto da omettere di sè, come se si fosse messo da parte per cercare di distrarre la sua mente da quanto accaduto al Sakura, e lei come l'ha ripagato? Appena è stata meglio si è immersa totalmente al pedinamento dei Noribiki, incluso quell'incontro a quanto pare. Lascia la domanda sospesa con interesse ma sembra essersi incupita, improvvisamente, persino più della solita espressione alla nulla mi tocca nulla mi tange.<Entriamo?> Il passo leggero nelle scarpe ginniche inizia a superare la porta [Esterno Biblioteca] <Scusa scusa, a cena ci è voluto più tempo del dovuto, saresti potuta venire a cena da noi se avessi saputo ti avrei invitata> dice scusandosi con garbo. <Beh sì, mi piace studiare e leggere> ma sentirsi chiamare secchione gli sembra strano, nemmeno ai tempi dell'accademia lo chiamavano così. <Va benissimo, suppongo tu voglia cercare informazioni sul tasso delle sabbie, corretto?> chiede curioso ma abbastanza certo della risposta vista la venerazione che la fennec prova nei confronti del defunto Kazekage, ma lo incuriosisce è l'interesse per il clan Noribiki <Come mai proprio i Noribiki?> chiede curioso, per poi risponderle riguardo Akainu <Beh è andata bene credo, mi sono scusato e ci siamo chiariti, non ci definirei propriamente amici, ma almeno abbiamo chiarito> risponde onesto il ragazzino non sapendo per certo come definire quel chiarimento. Nota il cambio di espressione della ragazza ma decide di non mettere bocca su ciò che la ragazza pensa, non sono affari suoi e non vuole obbligarla di certo a parlare se lei non vuole. <Prima di entrare, vorrei chiederti una cosa> dice cercando di attirare l'attenzione della Sabaku prima che entri in biblioteca. <È da quando abbiamo combattuto che sento una strana sensazione quando mi ritrovo in mezzo ad ambienti montani e rocciosi, volevo chiederti, dato che tu controlli le sabbie, qual è la sensazione che si prova con l'elemento terra?> Non sa bene come spiegarsi né come spiegare la situazione alla ragazza che ovviamente da dententrice dell'innata delle sabbie probabilmente sentire la terra è quasi come respirare, o almeno questo è quello che immagina si provi; dopotutto per lui è la stessa cosa con il katon.22:21
Utente anonimo:
Aggrotta le sopracciglia alla questione della cena. <Da voi chi?> Non sembra intuire un invito nè con la famiglia di Shiroichi nè al Dojo dei Nara da come parla. Le sopracciglia però si avvicinano ancora di più quando l'altro nomina Shukaku. <è così scontato?> Quella questione del demone la arrovella per qualche momento ma inizia a parlare mentre superano la porta della biblioteca. <Ho incontrato un ragazzo, un protetto dei Noribiki ma di un altro clan, uguale a Gaara...Voglio prendere informazioni. Potrebbero aver preso Shukaku o peggio, aver trovato qualcosa di Gaara ed averlo clonato per appropriarsi della nostra innata ma.> Solleva l'indice sinistro verso Shiroichi cercandone lo sguardo <Non devi dirlo a nessuno Shiroichi, sto indagando, finchè non ne sono sicura non devi parlarne.> Si ferma tuttavia appena oltre la porta quando l'altro sembra avere un quesito che non intende trovare sui libri. <Mh?> Voltandosi nuovamente stavolta si ferma. <Che intendi per sensazione strana?> La domanda sfugge fluida qualche momento, prima che lo sguardo si abbassa arricciando le labbra. <Con la terra, nulla, o poco almeno. Vedo la terra come qualcosa di pesante> La sua forma energetica per lei è sempre all'addome. <La sabbia non è esattamente terra, è un po' difficile da spiegare, saprei manipolare la terra ma non la sento mia.> Specifica come se pensasse ad un fraintendimento altrui in merito alla propria innata, solleva la mano destra tuttavia, passando le dita tra i capelli. <Concettualmente la sensazione che provo con la terra come elemento...> Riflette. <è quella di tenere una zavorra che rende concreta la mia sabbia, altrimenti volerebbe via, è una questione di equilibrio, credo.> Dinoccola. <Quindi...Tu prendi i codati io i Noribiki?> [Esterno Biblioteca] <Sì a casa mia con i miei, loro sono tranquillissimi!> dice tranquillo, gli sembrava scontato fosse una cena in famiglia ma a quanto pare per la Sabaku non è così. Ridacchia quando quest'ultima gli chiede se era così scontato <Beh sei una Sabaku, la prima volta che ci siamo incontrati parlammo di Gaara-sama, mi è sembrato un collegamento piuttosto logico.> dice tranquillo per poi ascoltare ciò che la ragazza ha da dire <Cavoli, una bella gatta da pelare> dice il genin con fare preoccupato. <Non dico nulla> si passa indice e pollice destro sulle labbra come ad indicare una zip che viene chiusa <Ho le labbra cucite> poi continua <Ad esempio stavo facendo un allenamento sul monte dei volti di pietra con alcuni amici e ad un certo punto stavo parando un colpo che probabilmente mi avrebbe fatto abbastanza male e istintivamente ho sentito una sensazione piuttosto strana partirmi dai piedi e risalire fin sul braccio che stavo usando per parare e quando sono stato colpito si è tipo sgretolato lasciando cadere dei sassolini sbriciolati sul terreno> La spiegazione del ragazzino è piuttosto precisa per uno che effettivamente non ha mai avuto esperienze con l'elemento terra. Ascolta poi ciò che dice la ragazza e crede di afferrare più o meno ciò che intende comunicargli quindi annuisce <Credo di aver capito> dice il ragazzino accompagnando il suo dire con un sorriso. <Va bene prendo io i codati! Speriamo di trovare robe interessanti!> dice allegro avviandosi anche lui verso l'entrata della biblioteca togliendosi i sandali all'esterno e aspetta che gli occhi si abituino al cambio di luminosità dall'esterno all'interno più luminoso della biblioteca.22:44
Utente anonimo:
Arriccia le labbra alla questione dell'essere Sabaku, forse non cogliendo l'ovvietà della cosa dal momento che il suo interesse nasce dal recente incontro con Shisaki. Annuisce al silenzio promesso ma è lì che ascolta quanto l'altro ha da raccontare in merito ai recenti cambiamenti che sta avendo con la terra. Prende dopo quella frase il telefono dalla tasca, controllando il silenzioso trova un messaggio per una rapida risposta andandolo poi a riporre con la stessa rapidità. <Quindi ti sei sgretolato?>Rporta lo sguardo all'altro, cercandone gli occhi, per infine scuotere appena il viso. <Mi spiace, non conosco questa tecnica, ma...Sì, credo sia possibile sia il doton, non pensi, che so, che qualcuno dei tuoi compagni ti abbia protetto durante l'allenamento? A volte alle nostre sessioni quando rischiamo di farci male Asuke-sama ci protegge con la sua sabbia, come un manto, non è una cosa strana>Salvo che la sabbia dei Sabaku ha tatto, quindi Asuke così tocca culi e tette a tutti rendendolo un maniaco con nulla da invidiare a Rasetsu.L'altro pare allegro di studiare, buona scelta quindi, ha davvero beccato il secchione giusto. Inizia quindi la sua ricerca, si divide da Shiroichi alla ricerca della sezione sui villaggi, prende il tomo enciclopedico su Suna, come prima cosa anche se quello dovrebbe conoscerlo ma punta alle lettere MNO, poi alle sezioni distinte sulle storie dei clan, è li che inizia a dover riflettere, cercando due libri di minor dimensione sui Noribiki,ed uno più generico sulla storia dei clan prima di portare quei quattro tomi al tavolo grande [Biblioteca] <Beh sì... cioè no... La roccia sul mio braccio si è sgretolata> dice il ragazzino confuso, ma scuote poi la testa quando gli viene chiesto se non fosse stato uno dei suoi compagni di allenamento a proteggerlo, non è possibile, in realtà era un allenamento in un complesso degli anbu ed era un uno contro uno. <No, era un uno contro uno, non avrebbe avuto motivo di proteggermi> dice onesto omettendo la parte degli anbu <Mi sa che devo fare ricerche anche sul doton, magari in qualche modo ho affinità anche con esso oltre che col Katon> continua mentre entra in biblioteca. Si separano con Kore e va nella sezione dedicata alle bestie codate, c'è una sezione apposta, un po' scarna a dire la verità, probabilmente sono informazioni che chiunque potrebbe conoscere leggendo un qualsiasi libro di storia e la vera ciccia deve trovarsi in qualche altro archivio segreto custodito dal consiglio e dai kage. Prende il libro che racconta la storia leggendaria del saggio delle sei vie e delle bestie codate, un libro sulla storia di Suna e del suo rapporto con Shukaku, ma è anche un'altro libro che attira la sua attenzione, quello sul bicoda; non sa dire come mai lo attiri proprio quello, ma decide di prendere anche quello magari come lettura personale. Una volta presi i libri si avvicina a un tavolo e vi ci poggia sopra i libri, sedendosi sulla sedia apre il primo libro sulla storia del saggio delle sei vie e di come presumibilmente lui avesse diviso il decacoda creando i cercoteri che adesso popolano gli incubi degli adulti e le storie dei bambini.23:09
Utente anonimo:
Annuisce con lentezza alle parole di Shiroichi mentre torna al tavolo grande, aspettando però che le sia abbastanza prossimo da non dover alzare la voce per parlare. <Beh, sai che era roccia e che si è sgretolata, che altro ti serve sapere per capire che è Doton? Una firma notarile da qualche golem di terra?Non credo siano così...Istruiti>Commenta slacciando la propria Sunodeki dalla vita sì da poterla posare su una sedia e solo dopo sedendosi accanto alla propria clessidra. Arriccia le labbra poi iniziando a sfogliare il libro sulla storia dei clan di Suna. <Avvisa quando trovi qualcosa in merito agli ultimi avvistamenti di Shukaku...Comunque anche il nostro era un uno contro uno ma mica ti volevo ammazzare.> Dinoccola sollevando gli occhi dal libro prima di tornare a voltare pigramente le pagine. <La lava, magari, doton e katon dico...> Parlare di Katon la porta qualche momento con la mente altrove, mentre sfoglia quelle pagine con ordine di chi cerca ma di chi non si sofferma su quello che non cerca. Poi di punto in bianco la si sente fare il verso come i bambini, mentre legge. <Per generazioni ci siamo concentrati per evolvere, in modo da poterci separare dai Sabaku. GNE GNE GNE, manica di stronzi.> Raschia CERCANDO di appropriarsi di uno dei libri di Shiroichi. <Facciamo a cambio va io sti parassiti invidiosi non li sopporto.> Ammazza sorella ma che t'hanno fatto? Una frase, manco sai se l'hanno detta davvero, di cent'anni fa e rompi le rotule a sta maniera? La Sabaku sembra avere una certa affinità con il risentimento, nulla da dire al punto da cercare di fare a cambio con il libro che riguarda Suna e Shukaku che l'altro ha trovato [Biblioteca] Fatica a trattenere le risate il ragazzino <Beh no, però boh, mi è sembrata una cosa molto... casuale? Diciamo così, come se il mio chakra avesse reagito istintivamente con il paesaggio circostante> detto questo poi torna nuovamente sul suo libro e continua a leggere mentre le sue iridi blu sfogliano le righe una dopo l'altra <Ste cose sono leggende che mi raccontavano da piccolo, non credo sia qualcosa di utile per la nostra ricerca> dice chiudendo il libro e spostandolo da una parte <Lo so che non volevi ammazzarmi, ci mancherebbe altro, ma questo allenamento è più duro i Nara non ci vanno leggeri, dicono che dobbiamo imparare a subire attacchi improvvisi data che la nostra innata è più adatta al supporto> tutto vero, tranne la parte dell'allenamento con i Nara. <Beh sarebbe interessante anche la lava, chi lo sa, magari un giorno> non mette limiti alla provvidenza il ragazzino. Scoppia a ridere silenziosamente quando sente la Sabaku fare il verso alle parole scritte su quel libro e chiedergli di fare a cambio <Tieni, questo è l'unico che tratta l'argomento Shukaku in quella sezione, magari qui dentro c'è qualcosa di utile> dice il ragazzino passandole il libro e avvicinando a sé quello che fino a poco prima era sotto gli occhi della Sabaku. Commenta la frase scimmiottata dalla ragazza a bassa voce <Che poi perché separarsi? Avrebbero reso il vostro clan ancora più forte se avessero condiviso le loro abilità, tutta questa smania di separarsi proprio non la capisco> dice sottovoce mentre continua a leggere il paragrafo riguardante i Noribiki; di tanto in tanto butta un occhio alla copertina con il Bicoda disegnato sopra, quello sembra meno consumato dall'uso rispetto agli altri libri sui cercoteri, forse è quello consultato meno per qualche motivo; è veramente curioso di saperne di più.
Giocata del 22/09/2022 dalle 09:48 alle 11:59 nella chat "Luogo Sconosciuto"
09:58
Utente anonimo:
Segue le risa di Shiroichi sollevando gli occhi dal libro su Shukaku, lo sfoglia con maggiore lentezza ed attenzione rispetto a quello sui clan sinonimo che il tema le sta a cuore. <Sarebbe il tuo primo elemento? Non è casuale ma non è nemmeno strano, quando ho risvegliato la mia sabbia all'inizio controllarla era difficile, era come se...Provasse a comunicare al posto mio in un certo senso.> La vocalità della Sabaku appare così distaccata che all'effettivo chi ne ha visto ha potuto trovar comodo l'interazione della sabbia. <Il mio esame di abbraccio per Sunodeki.> Snocciola allungando gli occhi sulla giara. <Non ho pensato ad una forma, è stata la mia sabbia a tradurre i miei pensieri e modellarli.> Spiega tornando a calare lo sguardo sul libro, continuando con la mano destra ad accompagnare le pagine pigramente, non risolleva lo sguardo dal libro che le ha passato Shiroichi quando continua a rispondere nella sua direzione. <i vostri allenamenti sono truci, dunque. Ieri mi sono allenata con Akainu, non ne è uscito male quanto te ma...Non credo che lo faremo ancora.> Dinoccola senza dare una reale motivazione come però se non riuscisse a non ricollegare l'argomento, un alone di sorriso solleva appena le labbra scure per qualche istante, come un fulmine fugace. <Il nostro clan è il più forte comunque, immagino che la separazione coi Noribiki sia qualcosa di non pratico. All'atto pratico può sembrare che l'unione faccia la forza ma non vale per tutti gli elementi, immagina di avere un confratello tra i Nara così invidioso di te da rendere il suo antagonismo negativo, e per negativo intendo mal sopportabile. Noi Sabaku discendiamo da Gaara Sabaku, che ha fatto la storia del nostro villaggio, i Noribiki discendono dal terzo, riconosciuto tra i più forti ma che ha decimato i nostri uomini con la sua scomparsa. Quando è stato rapito tutti i nostri Shinobi sono stati investiti nella sua ricerca, Suna subì un attacco e si trovò scoperta... Da quello che ci insegnano all'accademia non è stato un bel momento, un sacco di persone sono morte.> Solleva lo sguardo verso Shiroichi, ad un certo punto. <Sapevi che il Jinchuriki del demone Tasso viene privato del sonno? Riesci ad immaginare la potenza di Gaara?> [Tavolino di lettura] <No, il secondo, il mio primo elemento è il fuoco, se fossi davvero affine alla terra sarebbe utile, avrei più possibilità di difesa senza l'obbligo di sfruttare la mia innata o schivare.> risponde alla ragazza spiegando anche un uso eventuale che potrebbe fare con la maestria nel doton. <Ti capisco, beh più o meno, con la mia ombra è stato lo stesso, riuscivo a controllarla solo per breve tempo e a costo di una concentrazione notevole, adesso le cose sono migliorate e il mio controllo dell'innata è parecchio migliorato. Cos'è l'abbraccio per Sunodeki?> chiede infine per curiosità il ragazzino. <Sì abbastanza, ma è tutto per il nostro bene, se dovessimo scontrarci con dei nemici non avrebbero pietà di conseguenza le nostre resistenze devono oltrepassare il limite ogni volta in modo da velocizzare i nostri riflessi e, in caso di colpo, migliorare la resistenza al dolore e alla fatica.> spiega più o meno la filosofia dell'allenamento anbu il genin. <È sicuramente un allenamento difficile e non per tutti, ma da quando ho iniziato a seguire questo regime ho visto parecchi miglioramenti> dice onesto. Ciò che gli dice riguardo all'allenamento tra lei e Akainu gli lascia una sorta di inquietudine che però non da a vedere, la ragazza dovrebbe imparare a controllare meglio l'intensità dei suoi allenamenti, altrimenti prima o poi finirà per ammazzare qualcuno. Ascolta infine ciò che dice riguardo alle differenze tra i Noribiki e i Sabaku <Beh ho letto quella storia quando andavo ancora in accademia, è stato un periodo difficile per voi, ma più che biasimare il Terzo-sama, secondo me sarebbero da biasimare i ninja del consiglio di Suna che pensavano che fosse saggio lasciare sguarnito il villaggio per trovare il Kazekage. Non fraintendermi, capisco e apprezzo la loro devozione, credo avrei fatto lo stesso se si fosse trattato del Decimo Hokage, ma almeno qualcuno di loro avrebbe dovuto puntare i piedi e non dividere così le vostre forze> un'analisi militare da parte di un quattordicenne, sarà insolito, ma tant'è... <No, non ne avevo idea, chissà come faceva a fare tutto quello che faceva, dev'essere stato estenuante, adesso provo ancora più rispetto nei confronti del Quinto-sama.> risponde alla domanda della ragazza con garbo <Chissà se per tutti i Jinchuriki è così, dopo cerco qualche informazione sul bicoda, così magari se ti va possiamo anche confrontare le differenze tra i due demoni codati> dice il ragazzino accennando ad un sorriso in direzione della fennec <Ma prima, finiamo di leggere ste cose, le informazioni prima della lettura a piacere!> e detto questo torna a leggere roba sul clan Noribiki.10:28
Utente anonimo:
Ascolta le parole di Shiroichi tornando a calare lo sguardo sul suo testo, le pagine vengono smosse con delicatezza tra i polpastrelli e quando risponde, con la solita nota atona, lo fa con un'accezione distratta come se cercasse di riprodurre meccanicamente un pensiero senza nè enfasi nè partecipazione. <Per noi Sabaku è la giara a scegliere il suo portatore, non il contrario. Mi sentivo legata a Sunodeki dalla prima volta che l'ho vista ma doveva essere lei a scegliermi. Durante l'abbraccio presenziano le giare, quella che risponde al tuo risveglio, o nessuna, è la tua. Non potrei usare la giara di un altro, per questo per me la Sunodeki non ha peso...Il che è comodo, mi sono allenata inutilmente con uno zaino per quasi un anno, ma resta il fatto che un ladro volesse rubarmela dovrebbe sopportare un peso...A proposito di ladri. Ho deciso dopo il nostro allenamento che non porterò più con me dei Kunai.> Sentenzia sollevando lo sguardo su di lui alla ricerca dei suoi occhi. <Prima di tutto non so usarli, secondo non li uso e terzo qualcuno potrebbe usarli contro di me...Vuoi il mio kunai? Te lo regalo.> Che cosa carina, non fosse che sembra pronunciata da Siri l'offerta ha un che di affettuoso no? Beh no, ritorna sulle sue letture. <il decimo...CA**O> Spalanca gli occhi in quella reazione, una cosa assai rara per la fennec, sollevando quelle note sabbiose sull'altro. <ECCO DOVE L'HO SENTITO QUEL NOME!> Ora si è appena ricordata di dove aveva già sentito di Furaya Nara, il collegamento mancante l'ha messo Shiroichi mentre lei viene zittita dalla bibliotecaria per aver alzato la voce, un moto di reazione inatteso per tutti insomma. <Kami, che vergogna...Ho passato un pranzo a parlare con il Decimo Hokage di quanto sarebbe bello avere un esercito di capre urlanti come jutsu...>Piagnucola a voce più bassa verso Shiroichi aggrottando le sopracciglia con fare contrito prima di crollare sul libro con il viso. <Sopprimetemi.> Mugola contro le pagine mentre nuvolette oscure sembrano materializzarsi sopra le sue spalle. <Dimi che hai trovato qualcosa di utile sui Noribiki...Questa storia mi manderà ai matti me lo sento.> Ancora con la faccia appoggiata contro il libro parole biascicateKore tirami un D100. Da 1 a 25 non succede nulla
[Tavolino di lettura] La spiegazione della cerimonia dell'abbraccio da parte della ragazza è abbastanza esaustiva per il giovane genin, ed è comunque meno strana che immaginarsi ogni piccolo clannato Sabaku andare ad abbracciare ogni giara fino a che una di queste non risponde al suo abbraccio. <Beh guarda il lato positivo, hai fortificato la tua muscolatura e migliorato la tua agilità> risponde serio cercando di "Consolare" la fennec riguardo a quella che potrebbe essere stato uno spreco di energie. <Comunque è interessante, pensavo che le giare fossero dei semplici contenitori e che non avesse peso perché la sabbia all'interno fosse impastata col tuo chakra> risponde serio, poi gli chiede se per caso volesse il suo kunai visto che non lo utilizza, non vuole rifiutare un regalo da parte sua anche se effettivamente nemmeno il ragazzino è il perfetto prototipo dell'utilizzatore di armi in generale. <Lo accetto volentieri ti ringrazio!> dice gentilmente il genin chinando lievemente il capo in segno di ringraziamento alla fennec. Ma quello che lo lascia interdetto è la reazione alla fennec quando nomina la decima Hokage. Non riesce veramente ad immaginare Kore e Furaya che interagiscono, tanto meno non parlando di un Jutsu di capre urlanti. Gli viene da ridere ma fa del suo meglio per trattenersi in modo da non rendere ancora più imbarazzante la situazione per la Sabaku <Ma dai, non preoccuparti, evidentemente la Judaihime-sama ha gradito la conversazione se l'ha proseguita, no?> sorride bonariamente alla fennec cercando di consolarla per quanto possibile. <Niente ancora di utile, anche se mi sta venendo la curiosità, voi controllate la sabbia loro le particelle di metallo, quindi che differenza c'è tra gli elementi basi delle vostre innate? Io penserei a qualcosa come il raiton che crea una sorta di magnetismo, tu ne sai qualcosa?> chiede curioso il ragazzino mentre continua a leggere sui Noribiki. tira un D100 e fa 68
Attendete fato
Giorni splendenti. Giorni fugaci in quel di Kagegakure dove la vita scorre senza problemi, tranquilla racchiuse tra quelle 4 mura e molti dei nostri eroi passano le giornate con i problemi di tutti i giorni. Chi si allena, chi lavora, chi studia e questo è il caso di Kore e Shiroichi, entrambi in biblioteca per delle ricerche ma a volte, gli errori si commettono anche in posti del genere ed è proprio Kore il punto focale di ciò. In ogni biblioteca che si rispetti vige una regola fondamentale che lei ha appena violato. Improvvisamente un colpo secco le giunge alle spalle nella zona del collo, facile comprendere come tale attacco provenga da un giornale ma l'artefice? Si manifesta pochi attimi dopo e si tratta di una donna. Vestito viola lungo, coprente tutto il corpo a lunghe maniche, una terza di seno ma senza reggiseno, entrambi i nostri shinobi possono ben vedere la forma di quello che il vestito nasconde ma la sorpresa più grande proviene dal viso. Squadrato, mascella da uomo, rossetto rosso sangue sulle labbra, un neo posto sul lato destro delle labbra stesse con svariati peli a fuoriuscirne. Denti giallastri, trucco azzurro sugli occhi e una capigliatura raccolta sul capo <Fate silenzio, maledetti merdosi> la voce è prettamente maschile mentre entra nel campo visivo di Kore ed è qui che qualcosa accade. La bibliotecaria fissa il viso della Sabaku per lunghi momenti di silenzio prima di abbassarsi appoggiando i gomiti sul tavolino e sbattendo i glutei in faccia a Shiroichi il quale viene bellamente ignorato <Oh ma che scricciola carina> gli occhi le divengono lucidi, il tono, per quanto possibile, si addolcisce <Sai, io sono single e stasera non ho niente da fare> facendole anche un veloce occhiolino <Quando finisci qua passa dalla reception, ti do il mio numero, bellezza> e con quelle ultime parole si alza aggiustandosi il tanga finito tra i glutei e Shiroichi ha la fortuna di assistere a tutto questo da una posizione privilegiata. Se ne va, senza aggiungere altro ma con la sicurezza di aver fatto colpo. [END][Continuate pure in free <3][Bibliotecaria: https://www.cinewriting.it/wp-content/uploads/2021/06/Doris.jpg]
11:00
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Scuote appena il capo proseguendo nella sua lettura, non commenta sulla questione delle giare ma sembra freddamente contrariata dal paragone a meri contenitori. <Andata-> Si limita a mugolare sottovoce in merito allo scambio di Kunai, che sembra non avverrà dentro una biblioteca, risollevandosi sul suo libro, nemmeno su Furaya fa ulteriori commenti, sta palesemente accusando il colpo. <No, non ne so nulla.> Si limita a soffiare fissandosi su una delle inaccurate raffigurazioni possibili di Shukaku, una che ritrae il villaggio di Suna, quello vero, in sfondo a cornice e che mette in sfida i ricordi della Sabaku a quando aveva dieci anni, più il tempo procede più sta dimenticando? Quel tarlo inizia nuovamente ad offuscarle la mente, come per la sua conversazione con Mattyse, dovrebbe essere qualcosa da cui distrarsi ed invece cerca di seguire la direzione delle lanterne raffigurate come se volesse localizzare il quartiere dove è cresciuta. Persa in quel disegno si prende in pieno sotto l'attaccatura dei capelli un colpo di giornale. <A-hiiii> Si volta con un tremito a controllare l'artefice, come se stesse rizzando il pelo o soffiando, ma quando inquadra il termine del lungo vestito viola trova quell'affascinante faccione, e se lo trova sempre più vicino quando con suo sommo stupore. Occhieggia Shiroichi che si trova quel sedere vicino la faccia e gli occhi contornati di nero si tengono spalancati a quelle parole. <Io---> Boccheggia riducendo la voce ad un filo. <Minorenneh---> Le hanno davvero detto di dire così? Giocare la carta 'sono minorenne'? Ma poi proprio a lei che ne ha puntato uno ancora in piena adolescenza no?<Va---be-ne> Un tratto fennec mai visto, più che parlando pare stia uggiolando alla promessa di quel numero, ma quando si volta su Shiroichi sembra aver dei brividi di freddo. <Li puoi prendere a nome tuo i libri?> [Tavolino di lettura] Ascolta le brevi spiegazioni della Sabaku e decide a sua volta di non aggiungere altro, quando poi la ragazza viene colpita dal giornale dietro la testa il genin istintivamente si gira pronto a cazziare pesantemente l'idiota che fa scherzi del genere in biblioteca, ma si accorge che è la bibliotecaria. Sta per ribattere e dire che forse le punizioni corporali non sono la cosa migliore per redarguire un urletto, nemmeno si fosse messa a strepitare per ore. I suoi propositi però non vengono minimamente portati a compimento poiché in un battibaleno la bibliotecaria inizia a provarci palesemente con Kore finendo totalmente per ignorarlo, bene direte voi...male dice Shiroichi che si ritrova proprio con la faccia tra le natiche di quella avvenente signora che sembra avere una predilezione per la fennec. Attenuato dalle chiappe della donna il suono non arriva ben bene alle orecchie di Shiroichi troppo impegnato a trattenere il fiato; una volta che la donna si sarà allontanata la faccia di Shiroichi risulterà prima rossa per il fiato trattenuto, poi, pochi secondi dopo, essendosi reso conto con certezza di dove fosse finita la sua faccia il colore cambia drasticamente, da rossa a verde, le guance si gonfiano a trattenere i succhi gastrici e la cena fatta qualche ora prima; si da un paio di pugni sul petto cercando di inghiottire il tutto, fortunatamente con successo. E mentre Kore gli chiede di prendere i libri dalla biblioteca lui, con le lacrime agli occhi per lo sforzo e un colorito che ricorda quello di un famoso supereroe dei fumetti alza il pollice in segno di assenso <Va bene, ma per favore non urlare più quando è lei di turno, il mio cuore non potrebbe sopravvivere ad un altro assalto del genere.> il tono è implorante nei confronti della fennec ma è poco più che un sussurro, vista la predilezione della donna per la Sabaku non vorrebbe che la bibliotecaria sfruttasse ogni minimo rumore proveniente da loro per avere una scusa per tornare.11:24
Utente anonimo:
Osserva uno Shiroichi divenuto verdastro a furia di trattenere il fiato, annuendo debolmente alla sua proposta. Prend ei libri che non ha ancora ispezionato e glieli allunga. <Finiamo questi e andiamo...Tu prendi i libri io cerco di non farmi notare riesci a distrarla?> Quello che pare un piano di fuga in piena regola viene appena sussurrato con uno scossone del capo. <Ovviamente non dirlo mai ad Akainu, ma manco per sbaglio proprio.> Sibila a bassa voce tornando sul suo testo, l'immagine non è più appetibile come prima, la distrazione è stata forte. <Sapevi che il tasso è un animale cattivissimo?> Domanda senza un contesto voltando la pagina. <Comunque non credo sia una cosa comune a tutti, pare che Shukaku sia tra i pochi, o almeno da quel che dice il testo non ha mai stretto alcun legame con nessuno dei suoi involucri, nemmeno con Gaara-Sama. Si vocifera che la mancanza di sonno renda pazzi, per questo i Sabaku sono immuni alla pazzia.> Ogni leggenda prende piega come sa, ma quando volta il testo verso di lui sta indicando una zona del villaggio. <Guarda qui...Chi ha disegnato questo libro doveva esser stato a Suna di recente prima dell'esodo. Questo capraio che vendeva bicchieridi latte appena spremuto in strada io me lo ricordo.> Soffia indicando un gruppo di capre, un signore e la raffigurazione del quartiere in cui un uomo con una coda di tasso in trasparenza sta bevendo del latte. <Non capisco cosa vuol dire il disegno però, che a Shukaku piace il latte di capra?> Domanda legittima, accanto al capitolo 'Shukaku ed i sunesi in generale' [Tavolino di lettura] <Farò del mio meglio> risponde serio alla fennec <Ma figurati, voglio dimenticarlo anche io, di certo non vado a raccontarlo ad Akainu-san> risponde con un mix di serio e divertito. <Il tasso? No, non ne avevo idea, sembra un animale così pacifico> dice onestamente ammettendo la sua ignoranza <Ho capito, chissà però che altre particolarità hanno gli altri Jinchuriki?> si chiede il ragazzino mentre continua a leggere prima che la ragazza attiri l'attenzione su un disegno di quel libro che raffigura un capraio. <Magari sì> dice non sapendo effettivamente cosa aggiungere alla conversazione, non è mai stato alla vera Suna, figurarsi se sa qualcosa di più di una leggenda riguardo al demone tasso delle sabbie. Finito questo discorso però chiude i libri e li mette sotto un braccio dicendo alla fennec <Appena attiro la sua attenzione tu scappa, ci vediamo all'angolo ok?> dice facendo un occhiolino alla ragazza. Si alza dalla sedia facendo meno rumore possibile e pensa ad un modo per attirare l'attenzione della donna. Ci pensa due secondi poi gli viene in mente qualcosa <Ok, io non sono Shiroichi, sono Rasetsu... sono Rasetsu... sono Rasetsu> Ok con questa premessa non andremo sicuramente molto avanti, ma tant'è... Il ragazzino si avvicina al bancone della bibliotecaria con quello che lui crede essere un passo sexy e ammiccante <Ehi bellezza!> Sfoggia il suo miglior sorriso da Konohan Lover <Non ho potuto fare a meno di notare il tuo corpo perfetto quando eri al mio tavolo, di certo però una bellezza come te era troppo timida per provarci con un figaccione come me, che ne dici di prestarmi questi libri e in cambio ci scambiamo il numero, ti farò passare delle serate da mille e una notte!> mentre dice queste parole il ragazzino con la mano libera fa segno a Kore di andare via alla svelta, sperando in qualche modo di aver attirato l'attenzione della bibliotecaria abbastanza da non far notare la fuga della Sabaku.11:45
Utente anonimo:
Alla questione sui codati gli occhi della sabbiosa si sollevano, l'espressione si arriccia. <Beh, lo scopriremo immagino...E no, ad ogni modo, il tasso è di una cattiveria senza limiti, è un animale spazzino.> Determina dando adito a varie dicerie sul tasso, probabilmente si riferisce al tasso del miele più comune a zone sabbiose o desertiche ma questo non sembra la natura principale, fatto sta che concedendo a Shiroichi il suo libro mentre lo chiude annuisce. <Andata.> Si alza prendendo la sua Sunodeki dalla sedia alla sua destra ed allacciandola in vita, difficile passare inosservati con una giara come quella ma quando vede il passo spavaldo di Shiroichi ha come la sensazione di aver puntato sul cavallo sbagliato per la missione di salvataggio. Un sospiro lieve abbandona le labbra sottili ma è quando lo sente parlare che si starebbe imbarazzando per lui al punto da cogliere quel cenno della mano con un ritardo lieve. CERCA di sfuggire rapidamente alla vista confondendosi con la distrazione della bibliotecaria fino all'uscita, il cuore palpita più in quella missione improvvisata di quanto non abbia fatto in combattimento ma è nella frescura serale che sembra rasserenarsi, con passo vivo verso l'angolo della strada. Si immerge a nascondersi oltre la parete allungandosi per sbirciare l'uscita di Shiroichi, o eventuali segni di rossetto stampati sulla sua faccia, o abrasioni da barba sempre sulla sua faccia, insomma la mente galoppa e aspettandosi di tutto chiederà ovviamente all'uscita a Shiroichi come è andata la conquista. <Mille e una notte Shiroichi? Il ragazzo che si imbarazza per gli uccelli?> Domanda appena lo vedrà sbucare in qualsiasi stato si presenti. {exit} [Tavolino di lettura] La sua missione diversiva sembra andare a buon fine, la bibliotecaria si distrae abbastanza da permettere alla Sabaku di scappare inosservata. Fortunatamente la donna non sembra provare simpatia per Shiroichi, o almeno non per il modo in cui ci prova di conseguenza semplicemente segna i libri in prestito come richiesto e lo guarda con uno sguardo che è un misto tra il "che scocciatore" e il "che schifo" il ragazzino è veramente contento di questa reazione, è finito in troppe situazioni strane in questo periodo per poter anche solo pensare di aggiungerne un'altra. Esce a passo rapido dalla biblioteca, rimette i sandali e si guarda intorno cercando con lo sguardo la Sabaku. La trova dopo poco e lo prende in giro riguardo al suo tentativo di approccio. il ragazzo arrossisce imbarazzato, ma sotto sotto è anche divertito dalla strana complicità che ha instaurato con la Sabaku <Non...una...parola...> si limita a dire scandendo per bene ogni singola parola da lui pronunciata. <Menomale che non ero il suo tipo, non avrei saputo veramente come andare avanti dopo quella frase, non sono proprio tagliato per queste cose, non troverò mai una ragazza> si lamenta con la fennec mentre le porge i libri richiesti tenendo per sé solo quello sul bicoda <Se trovi qualcosa di interessante fammi sapere, sono curioso, e se hai bisogno di aiuto chiama! Stammi bene e salutami Akainu-san> dice il ragazzino prima di congedarsi e di dirigersi al quartiere Nara con tutta calma iniziando a sfogliare il libro sulla storia del bicoda e sulle sue presunte abilità. <Chissà se un giorno arriverò mai al punto di riuscire a controllare una forza del genere> si chiede il ragazzino mentre è con il naso tra le pagine e cammina in direzione del quartiere del clan, sfruttando la luce dei lampioni per leggere le parole stampate. [End]