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Cardio al Dojo Noribiki

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con Mattyse

11:31 Utente anonimo:
  [Vie] Dopo la missione che ha portato all'uccisione dell'Akimichi ormai la Sabaku è a casa di Akainu da diversi giorni, una permanenza che ha alleviato il suo animo dallo sconforto della follia che ritiene genetica, ma che probabilmente è personale, ma che non ha annichilito le due missioni principali su cui la mente ossessiva è focalizzata. Missione uno: scoprire e svelare il tradimento supposto dei Noribiki. Missione due: capire se hanno rubato Shukaku ed eventualmente trovare tracce del demone codato per evitarne il furto. Per la missione uno ha scritto a Mattyse e gli ha dato incontro ad un paio di vie dai pressi del dojo Noribiki, distante rispetto a quello Sabaku che è il più periferico e riservato del distretto Sunese. Indossa pantaloni verde oliva a vita bassa, aderenti sui lombi e ben più comodi sulle gambe magre fino ad un restringimento lieve appena al di sopra delle scarpe da outdoor color terra. Un kunai, un fuda con tronchetto, due tonici curativi e due di recupero del chackra occupano quelle posizioni, apparirebbe disarmata non fosse per la giara, che occupa tutta la sua schiena, legata alla vita da una fascia verde smeraldo che risale poi ad appendere lungo la spalla destra. Eppure non ha peso per lei la Sunodeki, questa appare come una clessidra in vetro ambrato, traspare sul cumulo di sabbia disposto alla metà inferiore che si mostra in quel momento quieta. Sotto quella fascia si riconosce una maglietta, una canotta dalla spallina spessa tre dita, indumento sportivo e dell'uniforme colore verde oliva come i pantaloni. I biondi e corti capelli sono scarmigliati intorno al viso pallido e magro come tutta la sua figura, ogni osso visibile e parzialmente celato come le costole sembra voler sporgere a ricordare la minuta magrezza della figura della fennec, nessun orpello se non il coprifronte portato al collo, il simbolo della sabbia non viene celato su quella figura che stenta nel mostrare la sua reale età, apparendo nella minutezza ancor più infantile. Semplicemente attende quindi, senza evitare il sole diretto del mattino che inizia a farsi caldo

11:44 Mattyse:
 E' giunta rapidamente la richiesta di aiuto della giovane Sunese, che a quanto pare avrebbe accettato la proposta di collaborazione del Senjuu, dandogli un luogo, un orario ed una missione: spiare e studiare il clan Noribiki per provare il suo tradimento. Che ha quella ragazza contro i Noribiki? Dovrebbero collaborare come clan, non essendo neanche così tanto dissimili, eppure... Mat avanza per quelle strade con i propri stivali alti, di colore nero, che stringono i bianchi fino a metà stinco. A coprire la figura da appena sopra le ginocchia fino al capo, con l'ausilio di un cappuccio, vi è una lunga cappa di colore nero, con colletto alto e cappuccio sollevato così da rendere più difficile intravedere i tratti del Senjuu. Questa cappa, a differenza della precedente usata con la Sabaku, non presenta nessuna apertura, ma solo due tagli obliqui all'altezza del bacino, rendendo possibile alla mano infilarsi sotto all'indumento e raggiungere più facilmente la borsa porta oggetti legata alla vita e il porta kunai che, per questioni ovvie, è stato legato alla coscia destra e non più alla sinistra. Il bianco porta nei rispettivi contenitori 10 carte bomba, 5 carte mina e 2 fuuda, mentre nel porta kunai terrebbe 3 di queste lame. Raggiunto il luogo di incontro, Mat si osserverebbe un poco attorno, ricercando la figura di Kore che dovrebbe poter trovare grazie a quella grande giara che la accompagna. Nel vederla il Senjuu userebbe la sua unica mano per colpirsi il volto con il palmo, andando poi a pronunciare un sonoro < Non è possibile. > Deve insegnare proprio a tutti a fare i criminali? Davvero? [Equip: Borsa porta oggetti (10 carte bomba, 5 carte mina), Porta Kunai (3 kunai)]

11:53 Utente anonimo:
  [Vie] Mattyse viene incappucciato nella maniera più misteriosa possibile, stupefacendosi invece della limpidezza della Sabaku, lei invece si trova avvicinata da un tizio praticamente ammantato ed incappucciato che potrebbe avercela coi bianchi di pelle per quanto ne sa, nella sua attesa e guardandosi intorno le braccia che aveva incrociato contro il petto si sciolgono a quella vista. <Mh?> Attende che Mattyse sia abbastanza vicino da essere riconoscibile per espirare una palese nota di sollievo. <Sembra che tu stia andando a fare un assassinio...> Puntava tutto sul suo occhio cieco, chi va a spiare le cose con un mezzo monco mezzo cieco? Era la copertura perfetta e studia come Mattyse abbia rovinato la sua idea iniziale percorrendolo con lo sguardo. <Lascia stare, come stai?> Chiede infine prima di unire le mani al ventre componendo il sigillo della capra, non vuole palesemente perdere tempo non necessario, se ne prende quindi per impastare il chackra, con calma ed abbastanza distante, almeno un paio di vie, dal Dojo che è la loro destinazione. Respira lentamente e misuratamente preparandosi a quell'esercizio mentale, per qualche momento gli occhi si appesantiscono nell'espressione mentre il disegno conduce poi le due sfere a formarsi in un alone via via più nitido, la bianchiccia alla fronte e quella marrone e pesante all'addome, l'elemento del vento e quello della terra necessari a comporre il suo legame con la flessuosa giara contro la sua schiena, a vorticare dapprima su sè stesse, l'una in senso orario e l'inferiore in senso antiorario; impiega un po' a comporre quella specifica torsione alla mente per cercare un equilibrio globale del loro movimento, e solo dopo in avvicinamento orario mediante una torsione sempre più fitta a giungere il Chackra Sabaku al centro del petto, con il colore candido di quelle due sfere miscelate nelle note d'oro della sabbia. Solo a controllo ottenuto del chackra gli occhi dalle note mielate e contornati di nero lungo le palpebre sembrano tornare vivi al presente. Nulla ancora è realmente visibile nè delle intenzioni nè di quanto ha fatto se non la composizione del sigillo che viene disciolto.

11:53 Utente anonimo:
  [Vie] {Se ON CHK 35/35}

12:08 Mattyse:
 Mat si avvicina alla giovane, permettendole quella battuta senza alcun problema. < Ai clan non piace chi gironzola vicino ai loro Dojo. Meglio che vedano qualcuno e non riconoscano chi, che rischiare di essere visti e riconosciuti all'istante. > E' consapevole che vestito in quel modo non passi proprio inosservato, soprattutto in pieno giorno, ma come detto il suo obbiettivo è quello di non dare un bersaglio ai membri del clan o chiunque possa essere interessato a difendere qualsiasi segreto possa esservi li attorno. < Direi che sto bene, ho un paio di esplosivi nel caso servissero per allontanarci o depistare... > Gli esplosivi, che bella cosa, vogliamo ricordare che Mat un bel giorno è tornato a casa con così tante carte bomba da sembrare babbo natale? Ciò che resta del suo sguardo si posa su Kore e la osserva comporre il sigillo utile per impastare il chakra, lui solitamente non lo attiva così gratuitamente, ha sempre ritenuto di dover provare ad affrontare le cose anche senza, ma le carte in tavola sono cambiate, ora non si può permettere di esporsi così tanto. Il bianco chiuderebbe entrambi gli occhi per poi ricreare nella propria mente un immagine del proprio volto. Questo avrebbe entrambi gli occhi aperti, i diversi colori sarebbero ben visibili e messi in risalto: il destro un ambrato piu` acceso rispetto a come sia realmente, ed il sinistro cosi` opaco da essere paragonabile al bianco della cornea. Mat andrebbe a concentrarsi inizialmente sul sinistro, associando a quel bianco quella che sarebbe l'energia mentale, tentando inizialmente di smuoverla con una vibrazione, come se si trattasse di un liquido, per poi cerca di farle compiere un movimento circolare. Se vi fosse riuscito, andrebbe a concentrarsi sull'occhio destro, quello ambrato, a cui tenterebbe di assegnare l'energia fisica, caratterizzata dalla forza dei propri muscoli, anche con questa tenterebbe inizialmente di smuoverla con una vibrazione per poi farla girar in senso orario, come quando si mescola un minestrone con il cucchiaio di legno. Se fosse riuscito nel ricreare le due energie, continuerebbe inizialmente a farle girare, per poi cercar di farle avvicinare, proprio come due liquidi, verso il centro di quel volto ricreato dalla sua mente. Mat tenterebbe di farle riunire attraverso sempre una rotazione, l'energia mentale cercherebbe di unirsi dall'alto, mentre quella fisica dal basso, cercando di mischiarsi man mano che i due recipienti, gli occhi, andrebbero a svuotarsi, donando il loro contenuto al quel miscuglio. Cercherebbe cosi` di mischiare le due energie, intento ad unirle per ricreare quello che, se vi riuscisse, inonderebbe il suo corpo come Chakra. Riaperti gli occhi, ancora lo sguardo verrebbe posato sulla fanciulla e successivamente sulla sua giara... no Mat, non hai accordi con lei, non prenderti carico di chi vuole fare il criminale e non ne è in grado. Non è una tua responsabilitaà. Il bianco affonderebbe la mano all'interno dell'apertura apposita, ove si intrufulerebbe nella borsa porta oggetti per poi estrarre un fuuda che viene offerto alla ragazza. < Falla sparire. Rischi una guerra tra clan e sono abbastanza sicuro che si concluderebbe con il tuo esilio. > Ecco, come non detto. Torniamo a fare lezione come tutte le volte. [Equip: Borsa porta oggetti (10 carte bomba, 5 carte mina), Porta Kunai (3 kunai)]

12:08 Mattyse:
 [Impasto chakra 3/4][Chakra 25/25]

12:22 Utente anonimo:
  [Vie] Ascolta le parole di Mattyse dipingendo negli occhi contornati di nero un'espressione di curiosità. <Il punto è che nessuno dei due deve andare a fissare il Dojo, noi dobbiamo solo passeggiarci accanto> -e mi faceva comodo che non hai un occhio- Ma questo non lo dice. <Io sono di Suna, tu pari un sicario, daremo ancora più nell'occhio...> Soffia con quella freddezza atona che sembra in realtà incurante, metallica, prima di un sospiro appena più sconsolato. Tace poi quanto necessita per iniziare a condurre il chackra dal controllo verso la propria Sunodeki. Coperta dal suo corpo mingherlino non se ne nota immediatamente il risveglio che in realtà è assai visibile, non è difficile trovandosela di fronte vedere come la giara in forma di clessidra e dal finto vetro ambrato e trasparente, inizi a gettar dei granelli verso l'alto, come se contasse il tempo al contrario o stesse impastando un'illusione, non sempre la sabbia che si vede risalire sembra reale, non quanto la manciata di qualche pugnetto che invece abbandona realmente il foro superiore. Quando le mani tornano a muoversi lo fanno componendo il sigillo della capra, seguito da quello del bue, è solo allora che impasta quel pugno di sabbia alle forme di un occhio chiudendo i propri, attende, e man mano che l'agglomerato non inizia a farsi nelle sembianze un occhio vero la Sabaku pare una statua, è solo quando le nervature ottiche vengono sancite che la sua attenzione torna al presente e la bionda sembra persino rilassata. L'occhio inizia a fluttuare dalla sua altezza verso Mattyse, mentre il capo della Sabaku sembra inclinarsi verso destra, come se stesse ancora avendo difficoltà alla vista. <Pure bombarolo...Niente bombe, non è periodo. Dimmi che non eri tra quelli al Sakura.> Soffia ormai avendo visto quell'impasto del Chackra dell'altro prima che tutti e tre gli occhi della Sabaku sembrino puntare il fuda. Non ha mai pensato di sigillare la sua Sunodeki, è una compagna, un'amica, un'anima affine, è come se sigillasse Akainu dentro un fuda per tirarselo fuori a momento di magra, c'è dell'incompreso quindi nel modo in cui le sopracciglia si aggrottano. <Stiamo solo passeggiando, perchè mai dovremmo scatenare una guerra? Non hai qualcosa per dissimulare il mio occhio invece? Che so...Un Jutsu a forma di nuvoletta?> Non prende immediatamente il fuda come se non capisce, oltre al fatto che non potrebbe usare la sua giara sigillata, e quindi il suo occhio che come Furaya sa è i-m-m-u-n-e al Genjutsu {Chk 31/35,Inn.Attiva 2/4, Occhio di Sabbia 2/4}

12:39 Mattyse:
 I due vedono la questione da due punti differenti, lei cerca di mantenere quella soglia del " non facciamo nulla di male ", anche se Mat è pienamente consapevole che non è così, propri per questo preferisce attirar un po' di più l'attenzione, apparendo pure come un sicario, come dice lei, ma quanto meno non si farebbe altri nemici. < Bhe, se dobbiamo solo passeggiarci attorno e non fissarlo, attirerò io l'attenzione ma sarà solo una passeggiata, no? > Decide di riprendersi alle sue stesse parole per terminare quasi quella sorta di discussione. < Se le cose invece dovessero farti più movimentate o qualcuno possa non apprezzare la nostra passeggiata, avrai problemi solo te > E lui è sicuro che non apprezzeranno quella scusa del cavolo... Scrolla le spalle attendendo la risposta successiva. < Niente bombe lo dico io, e io dico che servono. > non ci provare ad allontanarlo da lì, ma neanche per sogno! < Al Sakura? > Che sarebbe, un locale? Il suo sguardo si posa sull'occhio generato dalla bionda, spostando poi il proprio sguardo su di lei. < Sono sempre più sicuro di aver fatto bene a vestirmi da sicario > Quella giornata finirà male. Il bianco riporta il fuuda al proprio posto, non contestando la decisione di Kore per poi riprendere a camminare verso l'uscita di quel vicolo, intento a dirigersi per il loro obbiettivo. < Raccontami che è successo al Sakura. E' un locale giusto? > Non centra nulla con i bombaroli che Kore ha trovato lì, ma se qualcuno gli fa concorrenza deve saper metterli in riga. [Chakra 25/25][Equip: Borsa porta oggetti (10 carte bomba, 5 carte mina, 2 fuuda), Porta Kunai (3 kunai)]

12:48 Utente anonimo:
  [Vie] La lingua passa tra le labbra scure alla questione della passeggiata ripetuta da Mattyse. <Cosa devo fare per convincerti che lo sia, prenderti a braccetto?> è una battuta(?) boh mica si capisce, la tonalità della Sabaku di poco differisce da quella che avrebbe un audiolibro privo di alcuna enfasi, fatto sta che il capo nuovamente si scuote con una leggerezza appena accennata. <Quanto sei empatico...La simpatia dei Senjuu me la ricorderò. Uno mi manda dalle chimere, l'altro mi lascerebbe a morire...Sigh.> Smuove quel singhiozzo mentre l'occhio inizia a sollevarsi verso l'alto, lentamente inizia a fluttuare, le dimensioni di un occhio normale lo rendono sempre più piccolo qualora Mattyse ne seguisse la direzione, cosa che la Sabaku non sembra aver bisogno di fare. <Il festival, al festival del Sakura...Non è un locale. è la festa che fanno non l'hai mai sentita?> Domanda ancora non muovendosi, sta palesemente aspettando, e non sta guardando Mattyse mentre lo fa è infatti con sguardo assorto ed assente a controllare la visuale del suo occhio e cercare l'ideale distanza, tra i nove ed i dieci metri sopra il suo capo pare, in cui il controllo sulla propria sabbia non mostra tentennamenti. <Ci siamo-> Soffia sollevando nuovamente lo sguardo. <Teniamoci il dojo contro luce, quindi da est.> Non può certo far ombra ad un occhio volante, fatto sta che ora sembra poter iniziare a camminare. <Fatto sta, dicevo, che c'è stata una specie di attentato...Hanno provato a fare esplodere un reticolo di carte bomba intorno e dentro la festa.> Mattyse si sarebbe divertito un sacco quindi, l'occhieggia soltanto per capire se abbia deciso di muoversi, visto che appresso a lei si muoverà dai 9 metri in alto, il suo occhio. {Chk 30/35,Inn.Attiva, Occhio di Sabbia Mantenimento}

13:21 Mattyse:
 il sopracciglio sinistro, quello che protegge l'occhio cieco per intenderci, viene sollevato nel sentire quella prima frase. < Sei te che mi hai chiesto una mano > Si, la sua è sicuramente la risposta ad una battuta, segue quella mezza lamentela che fa scuotere il capo del Senjuu mentre solleverebbe lo sguardo al cielo. < Ho detto che avrai problemi solo te, non che ti lascerei morire. Perché devi mettermi in bocca parole non mie. > chissà perché ma il sesso femminile ha il vizio di continuare le frasi del sesso maschile, il problema è che spesso prendono la strada sbagliata. Spesso, non sempre. Quindi il bianco vede l'occhio di sabbia librarsi in aria, non porge nessuna domanda, lo osserva inizialmente salire per poi tornare a guardare la fanciulla che finalmente prende a camminare. Così inizia la passeggiata del duo, con un occhio che scruta ciò che li circonda, potrebbe essere un ottima vedetta in effetti, sono tanti i lati positivi di quella tecnica se la si sapesse usare al meglio. Mat potrebbe anche farci un pensierino... < Far saltare in aria un festival coinvolgendo direttamente un numero esiguo di civili? Dilettanti. > è un commento che si lascia sfuggire tranquillamente, senza alcuna problematica. Più che divertito avrebbe fatto una ramanzina a quei finti terroristi con annessa scuola di terrorismo. Sarebbe un film divertente... < E come è stata risolta la faccenda? > Non ne sa nulla e chiedere a chi un giorno potrebbe tentare di disinnescare le sue carte bomba come si è mosso è un ottimo modo per ottenere informazioni da cui trarre vantaggio [Chakra 25/25][Equip: Borsa porta oggetti (10 carte bomba, 5 carte mina, 2 fuuda), Porta Kunai (3 kunai)]

13:33 Utente anonimo:
  [Vie] L'occhio, il cui diametro è di circa 3 centimetri, si è portato alla distanza ottimale, la pupilla e l'iride, identici nelle fattezze ad un proprio occhio, seguono la direzione dei raggi solari mentre la parte posteriore del bulbo è verso l'astro, questo dovrebbe concedere all'occhio di godere della sua stessa ombra svolgendo la sua funzionalità di drone su un cono di visibile nell'area cui passano accanto da est, quindi alla propria sinistra. <Va bene...Scherzavo.> è così difficile comprendere l'umorismo dell'atona Sabaku che non è la prima volta in cui si trova costretta a specificarlo, hanno comunque iniziato a camminare. Le braccia della Sabaku si incrociano e raramente guarda Mattyse come raramente guarda il dojo, a stento sta guardando dove mette i piedi tale è l'attenzione sulla visuale del terzo e fluttuante occhio che mantiene. <Uno è scappato, gli altri sono stati abbattuti. Nessun prigioniero, incidenti che capitano.> Non si dilunga sui morti, discorso che l'ha ampliamente toccata in quei giorni finendo per segregarsi da Akainu per non colpevolizzare il proprio piacere nella morte. Non sembra donare all'altro la conoscenza sperata sul disinnesco delle bombe, primo perchè non ce l'ha, secondo perchè pare aver frainteso la domanda. <Che mi dici di te? Sei un Jonin?> è vecchio? Perchè dare per assodato che sia un Jonin non lo specifica ma già che devono passeggiare tanto vale fare conoscenza pare, e sembra come al solito più felice di farle le domande che di riceverle. Intanto l'occhio avvista il dojo, ora che vi passano accanto la prima "occhiata" è destinata al campo d'allenamento esterno, composizione, apparenza, (presenza di giare rubate o di Sabaku legati a delle flebo...){Chk 29/35,Inn.Attiva, Occhio di Sabbia Mantenimento,Spostamento 2/4}

13:47 Mattyse:
 Scuote appena il capo ed abbozza ad un lieve sorriso quando lei specifica che stesse scherzando < Devi lavorare un po' sul tono della voce all'ora. Se mi dicessi di aver visto un pagliaccio andare a fuoco e saltellare su una gamba su delle carte mina ti prenderei seriamente > La variazione di tonalità è utile nella comunicazione per far comprendere agli altri se si stia scherzando o meno, sono cose stupide quanto importanti, ma Mat non glie ne fa una colpa. Il duo cammina e Mat cercherebbe di analizzare le cose in lontananza, tutto ciò che entra nel suo cono visivo davanti a lui, così da dover spostare lo sguardo il meno possibile: si concentrerebbe sulle strade e le pareti, cercando buchi, fori o punti ove queste possono essere visibilmente più fragili. < Penso di non aver mai fatto prigionieri in vita mia > ha detto una frase chiave la Sabaku, cose che capitano... è una sorta di giustificazione che in questo caso non serviva... che tema il pensiero altrui più di quanto non sembri? < Dimmi di più. Come erano, come son stati eliminati... è da un po' che non vedo dell'azione > in realtà non te la ricordi, visto il braccio, ma questo è un dettaglio. Giunge però rapidamente una domanda da Kore, che attira lo sguardo del Senjuu che rimane un attimo intontito. <Jonin? cosa ti fa credere che io sia un Jonin?> E' curioso di sapere perché affibbiarli un grado così elevato... < In realtà non sono uno shinobi, non più almeno. > E sicuramente non è intenzionato a tornare a farlo nell'immediato futuro. < te invece ti muovi e parli ancora con molta innocenza... da quanto hai ottenuto il coprifronte? > Che la ragazza preferisca far domande anziché riceverle è palese, ma a Mat piace mettere le persone in difficoltà, magari a star con lui cresceranno e impareranno a risolvere le loro problematiche... magari lo prenderanno in odio e lo uccideranno [Chakra 25/25][Equip: Borsa porta oggetti (10 carte bomba, 5 carte mina, 2 fuuda), Porta Kunai (3 kunai)]

14:01 Utente anonimo:
  [Vie] I loro passi vanno avanti, prosiegono un quella passeggiata che raramente la vede guardarsi intorno, con le braccia incrociate poi sembra uno di quei vecchi che si aggira intorno ai cantieri e deve scegliere da quale carpentiere andare per insegnargli il lavoro. <Anche l'avessi visto seriamente farebbe ridere lo stesso però.> Replica alla questione del pagliaccio senza però cambiare tono. Mentre lascia che sia Mattyse ad occuparsi di crepe nei muri, ingressi e visibile come pattuito, lei oltre al campo inizia a cercare la presentra le le finestre di marchingegni, laboratori, Scimmie che fumano, Sabaku legati in lettini di ospedale, insomma qualche stranezza quantomeno super scientifica che magari affaccia con una finestra verso est. <Con la sabbia, il mio l'ho eliminato con la sabbia.> Replica inizialmente a quella curiosità dell'altro. <Gli altri non lo so.> Oggettivamente pagherebbe per rivedere quel giorno ma con Rasetsu che urlava davanti, sarebbe sicuramente più divertente pare del suo scontro con l'Akimichi. <Ho provato a spingerlo sulla sua stessa trappola esplosiva ma alla fine le lesioni l'hanno ucciso, dissanguato desumo.> è una tergiversia, e non è andata così, non esattamente se non la parte della spinta mentre la finestra viene scandagliata e possono ora girare a sinistra, l'occhio trovando verso sud il dojo, si trova obbligato a cambiare angolazione, evitando il sole che da alto sta iniziando a puntare verso ovest direttamente sulla pupilla il campo si restringe. <Beh, sei menomato, tra le ultime missioni che ho fatto c'era da pulire la mensa dei poveri, non rischi la menomazione pulendo la mensa.> Carina come risposta, magari l'avesse toccata con più dolcezza non suonava tanto brutta, c'è da eccepire il senso alla staticità arida dei suoi modi di parlare comunque, non sembra una cattiveria o almeno, anche fosse è difficile da capire pure quello ma di esser cattiva con chi la sta aiutando non ha oggettivamente motivo.La domanda su di lei ne chiama lo sguardo qualche momento, oltre la cappa sul viso dell'altro, prima che torni al suo occhio. <Pochi mesi, dopo la morte di mio fratello ho sospeso i miei allenamenti per diversi anni, concettualmente sono un genin vecchio. Ma innocente non me lo avevano mai detto, casomai inesperta.>Una risposta che sembra interpretare il dubbio dell'altro ad un'età, trasparente nella voce ma non nell'aspetto acerbo e minuto. Eppure almeno sta facendo sfoggio del suo jutsu più comprovato, ha preso encomi nel clan per quel Jutsu, e le sono state passate missioni apposite per il suo occhio che i Sabaku ricevuta la richiesta avrebbero potuto assegnare a qualcun altro, ma no, lei si è fissata, dal primo giorno della sua innata ha allenato quell'occhio ed ora riesce a camminare, non come prima, senza subire la dicotomia del guardare due cose contemporaneamente, o i residuali di mal di testa che comporta già alla lunga. <Quindi che fai nella vita? Non hai l'atteggiamento di uno che si annoia.> {Chk 28/35,Inn.Attiva, Occhio di Sabbia Mantenimento,Spostamento 2/4}

14:20 Mattyse:
 ecco che in effetti giungerebbe una risposta veritiera, quella scena riproposta dal Senjuu è obbligata ad essere divertente in ogni qual modo la si voglia vedere. < In effetti è un esempio sbagliato... > anche lui sbaglia, lo ha ammesso, segnatevelo tutti perché col cavolo che lo faccio una seconda volta! La descrizione di come kore abbia eliminato il proprio avversario è molto scarna, sembra puntare al riassunto più che ad altro... < Va tutto bene? Se non ne vuoi parlare basta dirlo. > Ecco l'innocenza di cui parlava Mat, che è ben diversa dall'inesperienza. I discordi continuano, andando avanti rapidamente, frase dopo frase, domanda dopo risposta... La prima volta che i due si sono incontrati Kore non era così socievole, che si stia lentamente lasciando andare con lui? < Ho sempre schifato missioni di grado D, figurati se le rendo le uniche a me fattibili solo perché ho perso un braccio. In ogni caso ho perso il braccio successivamente l'aver abbandonato quel mestiere. Non ho intenzione di eseguire le missioni di questo villaggio. > Non è per niente d'accordo con l'esistenza di kagegakure, è uno di quelli considerabili sovversivi che hanno in mente di riportare ognuno al proprio villaggio, eliminando ogni chimera presente e stabilendo una pace che sia definibile tale. Ecco poi che giunge un mini racconto, Kore si espone parlando di aver abbandonato gli allenamenti successivamente la dipartita del fratello, lo sguardo ambrato del bianco si poserebbe nuovamente su di lei nell'udire quelle parole, continuando ad abbozzare un lieve sorriso. < Mi spiace per tuo fratello. > sarebbe la prima risposta < Ma sono certo sia contento che tu abbia ripreso questo percorso. > Vuole forse farla sentire meglio? Ma non sembrava certamente star male. < In ogni innocente e inesperto son due cose diverse. Uno shinobi innocente non vede tutte le possibili conseguenze delle azioni e molte le ritiene impossibili, cerca di non uccidere e quando lo fa si sente in colpa per giorni. Uno shinobi inesperto ha difficoltà nel prendere la decisione giusta, dentro e fuori un combattimento. L'inesperienza la combatti affiancandoti a qualcuno con più esperienza, l'innocenza è un problema che devi risolvere da sola. > Ecco la spiegazione dell'aggettivo dato. Mat non sa quanta esperienza abbia Kore, ma per quel che ha visto fino ad ora, è come una bambina in grado di sentirsi ancora in colpa. < Oh certo che non mi annoio... > Passando alla sua domanda successiva. < Cerco di riavere indietro mia figlia e nel tempo libero carico foto mezzo nudo su OnlyNinja. > Ed ecco il momento pubblicità [Chakra 25/25][Equip: Borsa porta oggetti (10 carte bomba, 5 carte mina, 2 fuuda), Porta Kunai (3 kunai)]

14:36 Utente anonimo:
  [Vie] Arriccia le labbra alla domanda di Mattyse lasciando perdere la quesitone del pagliaccio, nuovamente tuttavia solleva lo sguardo nella sua direzione. <Sì, tutto bene, è che non c'è niente da dire, è vietato rivelare le nostre tecniche.> Snocciola inizialmente, scostando lo sguardo dalla parte opposta al Dojo mentre l'occhio prosegue il suo esame dall'alto nel fronte sud. La fiancata prosegue, passo dopo passo. <Fare prigionieri è una cosa complessa per me, non posso avere concezione della pressione della sabbia, mi sono allenata con un mio amico e gli ho quasi macinato il cranio.> Spiega in merito a quel che l'altro sembra aver interpretato come un momento di chiusura mentre le considerazioni che in quei giorni hanno portato a quella conclusione sembrano esser rimasti alle spalle sacrificate di un Akainu, dopo giorni di impegno. Segue la questione delle missioni ma mentre muove verso una panchina a ridosso della parete sud, ad angolo con quella ad ovest, dopo un cenno verso Mattyse pone la domanda. <Quindi sei un antigovernativo?> La butta lì come se fosse una cosa di importanza pari alla ricetta dei Takoyaki, forse pure meno. <Fermiamoci un attimo.> Le serve tempo infatti, per sedersi 'innocuamente' a ridosso della parete cercando di mantenere i piedi ben saldi contro il terreno. Volge verso Mattyse, dopo essersi guardata intorno, per assicurarsi che nessuno la veda ed il Senjuu sia uno scudo umano mentre compone il sigillo del bue. <Non dispiacerti, se fosse stato contento sarebbe qui.> Si limita a dire sciogliendo quel sigillo e chiudendo gli occhi. <Uno...> Soffia, respira, mentre cerca di contare i passi ad undici metri alle sue spalle oltre la parete, in un raggio a semisfera, comprendere quante persone calpestino una piccola area a meno che non becchi proprio la stanza del festino in corso, dovrebbe darle un'idea di quanto affollato sia complessivamente la magione Noribiki. <Mh.> Conclude stimando i presenti nell'area sotto il suo controllo <...Mi serve una stima di quanto è grande l'area oltre l'arena esterna.> Comunica verso l'altro, incaricato di dare occhiatacce vere dal basso mentre il suo occhio se ne sta ben fermo a fare da drone a ridosso dei confini ma senza mai superarli. <Come si chiama tua figlia?> Solleva gli occhi ora che torna a muoversi, segno che ha perso controllo sul terreno.<Sei molto ricercato su Onlyninja?>
{Chk 24/35,Inn.Attiva, Occhio di Sabbia Mantenimento,Spostamento 2/4, Sensibilità della terra 2/4}

14:51 Mattyse:
 La conversazione continua seguendo uno schema classico di domanda e riposta, giungendo pure al divieto di rivelare le tecniche... Mat qui scuoterebbe ancora il capo, accennando poi ad una risata che opprimerebbe le spalle ed il petto. < intendi per il clan? Il divieto è quello di condividerle con i rotoli, quali siano le tecniche dei clan a grandi linee lo sanno in molti, soprattutto quelle che vengono insegnate ai genin... Sai, non basta sapere che puoi fare un occhio di sabbia per poterla ricreare. > O almeno è così che l'ha sempre vista lui. < In caso contrario avresti già infranto il divieto usandole in missione o poco fa > segue solo il filo logico della cosa < Ma non fa nulla, tieniti pure i tuoi segreti. > tanto se vuoi davvero percorrere questa strada con i Noribiki è molto probabile che si finisca in uno scontro e si rischi pure di strappare delle vite, e Mat sarà lì a osservarti. < Non sono antigovernativo. Solo non approvo Kagegakure. E' una gabbia per uccelli dove tutti pensano di essere al sicuro e in pace. > lo dicono tutti, kagegakure vede più pace di quanta non ne abbiano mai vista i villaggi ninja... < Però non contano che anni addietro vi era più guerra ma meno criminalità. I civili non si pestavano e uccidevano tra loro, ma solo gli shinobi... e soprattutto si era liberi di andare dove si voleva senza paura di essere attaccati da bestie giganti. > E invece qui parrebbe che nessuno si ricordi della presenza di chimere, come se queste si fossero estinte solo perché ancora non sono entrate completamente tra quelle quattro pareti. Ma quando accadrà? Tutte le chimere che hanno annientato due eserciti di shinobi pronti a combattere, dentro uno spazio ristretto ove son situati per la maggioranza civili... non ci vuole un genio a capire che sorta di massacro possa nascere. La Sabaku chiede di fermarsi, Mat annuisce e la accompagna fino alla panchina, portandosi poi di fronte a lei per rendere più difficile a terzi il vedere la sua figura. Lei usa una tecnica che già diverse volte il Senjuu ha visto utilizzare, per una volta però la vede usare con cognizione e non in maniera inutile come fatto da altri tempo addietro. < Ti serve sapere quanto è grande il perimetro. Da lì possiamo pensare di entrare e visionare personalmente le sezioni interne. > E' una proposta mirante a utilizzare meno chakra e ad avere una consapevolezza tattile di ciò che stanno vedendo e facendo. Poi arriva una domanda che gli trapassa il cuore per un istante. Il nome della figlia... < Si chiama Kimi... > Il tono viene lievemente abbassato, come lo sguardo, per un attimo perde anche il dono della parola, difatti alla domanda successiva scrolla le spalle, anche perché lui per primo non ha idea di quante persone lo seguano. [Chakra 25/25][Equip: Borsa porta oggetti (10 carte bomba, 5 carte mina, 2 fuuda), Porta Kunai (3 kunai)]

15:05 Utente anonimo:
  [Vie] L'altro pone la questione del clan. <Non è questo> Vedere le tecniche o le pergamene avrebbe poco senso, soprattutto visto che quella per i Sabaku è un'innata (certo replicabile con innesto ma tale) <è che dovrei spiegarti come funziona, ed è personale...Intendo intimo.>La sua discordia con la Sunodeki si mantiene ad ora ad uno stato inquieto, la questione sembra comunque strettamente personale, non esattamente legata a cosa sia il visibile all'esterno ma al suo singolo rapporto con la sua singola giara. Non ha fretta di alzarsi per il momento, sta aspettando che il sole sia abbastanza inclinato da avere un buon fronte ovest, ad ora parzialmente esplorato solo da quell'angolo, così annuisce alla questione del perimetro. <Inizio ad avere una mezza misura dell'area e di come è suddivisa internamente...> Non sembra aver risposto, alla questione delle chimere, non tocca quel pericoloso argomento. <E dov'è adesso?> Le mani si mantengono contro le cosce, coglie il mutismo di Mattyse, quel modo in cui solleva le spalle come se avesse toccato un tasto delicato, così dilata le narici, solleva il viso qualche momento come se stesse ascoltando la sinfonia beata del vento tra i granelli di sabbia. <Dopo qualche anno qui mia mamma si è ammalata, come te. Si tramandava la sua discendenza dalla stirpe fennec, quindi la nostra di conseguenza. Diceva sempre una cosa, per tenere un fennec in un giardino anche se di sabbia, devi creare una parete di contenimento in cemento sotto terra e non sopra, altrimenti scaverà sempre.>Questo, peraltro, è molto vero ma nessuno è invitato a rapire illegalmente fennec. <Prima sono andati loro, poi si è ammalato anche mio fratello.>La voce non ha cambiato accezione, riapre gli occhi quando il suo terzo non ha più altro da vedere. Non dice nulla, solo torna in piedi. <Su, non abbiamo finito, il medico ha detto due chilometri di camminata al giorno.> Sia mai qualcuno li stia ascoltando. <Siamo ancora a settecento venti passi>{Chk 23/35,Inn.Attiva, Occhio di Sabbia Mantenimento,Spostamento 2/4}

15:21 Mattyse:
 Ecco che Kore spiega la situazione per cui non è intenzionata a parlare delle sue tecniche, vi è qualcosa di personale, che quando le abbia imparate fosse con suo fratello? Mat presuppone che il fratello defunto della bionda possa centrare in qualche modo con la cosa, ma non vuole forzarla a parlare o simile, si limita a sorridere e ad annuire. < Se è una cosa tua, allora non insisterò. > Non vuole metterla in situazioni sgradevoli, non più di quanto già non faccia. Ascolta poi il dire su quelle misure, niente numeri, non sa ancora quanti metri li stiano separando dalla parete all'altro lato del Dojo, ma ancora non chiede, non parla, fin quando lei non chiede dove sia Kimi. < Ormai unidici anni fa è stata rapita dalla Yakuza. La tengono loro. > il tono di voce si mantiene basso, un po' per non farsi sentire da altri, un po' perchè si tratta di un argomento molto delicato per lui... ed avendo perso un braccio, non è neanche molto in forma per poterlo intraprendere. Ascolta le parole successive, la famiglia della Sabaku crollata per colpa di una malattia, seguita dalla frase della madre... < Ammetto di non aver capito molto... E' la prima volta che non riesco a capire un paragone... > Un piccolo sorriso riappare sul suo volto, mentre il capo viene sollevato verso il cielo. < Ma penso che non debbano esser tenuti animali chiusi in giardino. Se ti fidi del tuo cane, del tuo gatto o del tuo cinghiale... > Perché si, Mat ha avuto 5 bellissimi cinghiali addestrati. < ...tu debba tenerli liberi di andarsene. E' il loro non andarsene che ripaga la tua fiducia. > All'apparenza potrebbe centrare poco, ma sotto sotto Mat sa cosa sta dicendo, non è poi così pazzo. < DUE CHILOMETRI? > Sgrana gli occhi tornando a renderla soggetto delle sue attenzioni. Sa che è la scusa per non farsi beccare, ma il fatto che la abbia esposta così apertamente potrebbe significare anche che lei stia prendendo un po' di confidenza? < Ma mandalo a zappare ad Ame. Due chilometri li facevo solo nelle missioni di spionaggio. Figurati se li faccio a gratis... > Come una suocera lamentona scuote ora il capo, voltandosi per tornar a fronteggiare la strada. < Kore... mi aiuteresti con mia figlia? > [Chakra 25/25][Equip: Borsa porta oggetti (10 carte bomba, 5 carte mina, 2 fuuda), Porta Kunai (3 kunai)]

15:35 Utente anonimo:
  [Vie] Ascolta la storia su Kimi, non accenna a particolar moto nemmeno quando viene nominata la Yakuza ma sembra donare un senso alla sua mente del ritiro di Mattyse dalla vita di Shinobi. Non commenta, sulla figlia, il suo esser tanto arida dei toni la rende inopportuna ed è una cosa che evidentemente sa ed alla quale reagisce con il mero silenzio più di quanto non sembri, almeno finchè non ha motivo di dire le cose, così che quando lo fa alla fine viene fraintesa, come accade per la questione dei fennec. <Non è un paragone.> Dice riprendendo a camminare e lasciando che il suo occhio la segua, sempre al di fuori dei limiti del Dojo e dall'alto dei suoi nove metri, ruotando ora sul fronte ovest della Magione e mantenendosi in una posizione favorevole del sole che si scontra con la parte posteriore del bulbo oculare. <Il punto è che vivere qui ha iniziato a farla stare molto male, mio padre l'ha seguita. Poi è successo a Kombu, è genetico. Non intendo curarmi di cosa c'è fuori le mura, ho promesso ad una persona che me ne starò alla larga.>Obluga come se misurasse le sillabe arricciando le braccia nuovamente al di sotto dei seni, si ferma però quando l'altro alza la voce. <Non fare i capricci è per la circolazione...> Raschia tornando a muoversi in quella direzione. Poi però qualcosa sembra stupirla, un aiuto diretto le viene chiesto e gli occhi, sempre vaganti altrove a differenza del terzo, tornano al profilo sotto la cappa. <Penso di sì, ma non saprei dirti perchè> Si limita a sollevare le spalle, quell'enigmatica frase però non pone fine al suo passo, solo all'occhiata che gli era diretta. <Quand'è stata l'ultima volta che l'hai vista?> Chiede inizialmente prima di inspirare corposamente aria. <Cambierò dottore, devo parlare con un genetista...Poi possiamo pensare all'azione.> Dinoccola la missione di osservazione conclusa, avendo potuto vedere il fronte rimasto come più sottile una volta trovatasi in quello stesso. Non sembra aver motivo di trattenere Mattyse ed il discorso sembra più importante per l'altro, che alla fine una figlia l'ha davvero, lei ha solo un'ossessione {Chk 22/35,Inn.Attiva, Occhio di Sabbia Mantenimento,Spostamento 2/4}

15:50 Mattyse:
 Il discorso delicato viene lasciato scemare con il silenzio di Kore, che a quanto pare sa di non esser in grado di dare una risposta adeguata, forse a causa della tonalità mancante che rischia di farla apparire fuori luogo anche ove non desidera. Il loro parlare così può terminare quell'argomento, saltando al successivo, ove lei spiega che quello non fosse un paragone, ma che i suoi parenti furono desiderosi di tornare a casa, al di fuori di quelle mura. Ecco che ancora il sorriso apparirebbe sul suo volto, mentre il duo riprende a camminare per quei fatidici due chilometri. < Davvero non ti piacerebbe sentire la vera sabbia di Suna sotto ai piedi? Non vorresti veramente vedere le strade ove il kazekage Gaara è cresciuto e ha governato? > La punzecchia la dove è sicuro di colpirla. < Hai fatto troppe promesse, Kore. Troppe promesse che ti impediscono di vivere come vuoi tu. > Espone il suo pensiero anche se non è stato richiesto. < Un giorno kagegakure non servirà più, fuori non ci saranno più pericoli, e allora che farai? Resterai comunque qui dentro per mantener fede alla tua promessa? > Ha già fatto un discorso simile ad una perzona, a Shizuka, che ha promesso di portare al mare insieme a propria figlia per farle vedere cosa del mondo esterno si sia persa. < Vorrei che tutti quelli nati qui dentro possano vedere quanto belle erano le loro terre. I kiriani che tornino a pescare in mare, i sunesi che tornino a sentir la loro sabbia. I kusani che tornino alle loro sale slot... > Ah che belli i festini di Kusa... a chi non mancano? < Ti ringrazio... tanto sappiamo già come muoverci, ma una mano in più non farebbe mai male > Il suo bersaglio è un gruppo familiare di Hyuga, dei soggetti ben precisi che devono passare sotto le mani di una Kokketsu precisa per fare un bambino in provetta. < L'ultima volta che l'ho vista è stato diversi mesi fa. Stavo prendendo degli spacciatori e uno dei capi ha pensato di scendere a patti con me per evitare uno spargimento di sangue... > Anche il suo è compreso nel sangue sparso ovviamente. < Ma da allora è stato difficile muoversi per far qualsiasi cosa. > lo sguardo torna repentino sulla bionda, a cui porge un altro sorriso. < Te hai altro in mente, oltre al tuo pensiero che un clan stia tramando qualcosa? > Tenta di approfondire la sua conoscenza di quella persona, in maniera anche molto elementare... lei ha accettato di aiutarlo, non sa neanche lei il perché... E' incredibile quante persone una bimba rapita possa far collaborare. [Chakra 25/25][Equip: Borsa porta oggetti (10 carte bomba, 5 carte mina, 2 fuuda), Porta Kunai (3 kunai)]

16:07 Utente anonimo:
  [Vie] Terminata la parete ovest il passo inizia ad allontanarsi, e con esso l'occhio, dal Dojo dei Noribiki, non ancora abbastanza lontano da evitare di sentire dalla tasca dei suoi pantaloni una capra URLARE a pieno volume. <Scusa, un messaggio.> Meno male che non dovevano dare nell'occhio, insomma, così replica inizialmente alla domanda di Mattyse su Gaara, usato contro di lei. <Non mi interessa pensarci. Di promessa ne ho fatta solo una, non andrò a morire da sola per un principio, lo faresti? Lasceresti qui la possibilità di salvare tua figlia, di non rivederla mai più come hanno fatto i miei genitori? Beh...Ti dirò una cosa che non ho mai detto a nessuno Mattyse Senjuu> Cerca uno spiraglio a quella cappa sollevando lo sguardo. <Forse non te lo perdonerà, se tu non tornassi, non avrà nemmeno il perdono per piangerti.> Una frase lenta ma quasi lapidaria, categorica, ovvio che lo vorrebbe ma sta già avendo problemi alla gestione delle sue ossessioni, osserva lo schermo del telefono sbloccandolo ma ancora non lascia avvicinare il suo occhio, attende che siano abbastanza lontani mentre lo sguardo si affila con imbarazzo palese, le narici si dilatano come se si fosse paralizzata qualche momento sul posto. <Sì, comunque, manterrò la mia promessa.> Determina dopo aver digitato rapidamente qualche lettera ed aver messo il silenzioso al telefono. Mattyse può quindi finire la storia con il riserbo che merita, senza ulteriori urla di capra. <Lo conosco uno Hyuga> Ma non dice nè chi sia nè pare sospettare alcun legame, sembra più un'informazione buttata lì. <Io?> L'osserva, ormai distanti dal Dojo sollevando la mano, il palmo che attende il suo occhio, sta guardando l'altro con stupore. <Io...> L'obbiettivo di tenersi sani di mente non sembra contare, o quantomeno sembra strano da dire. <Io devo allenarmi, e tenere la mente occupata. Nè più nè meno.> Se è occupata la malattia mentale non dovrebbe trovare lo spazio che merita. L'occhio raggiunge il palmo, nel quale le dita si chiudono frantumandone i granelli che tornano ad aleggiare verso il foro della sua Sunodeki. <Perchè hai pensato a me? Hai bisogno di dare un'occhiata dentro qualche edificio?> Dare un'occhiata è la sua specialità, a quanto pare, non si diventa capo stalker per nulla, fa parte di tutte le ossessioni che possono riempire un'ossessione maggiore.<Momento cibo, abbiamo consumato abbastanza cardio...> Missione conclusa, almeno finchè Rasetsu non le darà un parere o avrà idee su come irrompere nel Dojo. Così determina mentre la coscia vibra iniziando a muoversi verso la piazza centrale. <C'è un Ichiraku qui...Scommetto che sei un mangiaramen.> Un cambio di argomento che vorrebbe risultare ironico ma che come al suo solito risulta piatto {exit}

16:25 Mattyse:
 Spalanca gli occhi nel sentire quella suoneria, ma non è la prima volta che sente quel telefono suonare in maniera così strana, motivo per cui la sorpresa è molto labile. L'argomentazione che Kore porta è valida quanto interessante, lascia comprendere molte cose della sua persona, ma lascia comprendere che lei per prima non sappia accettare i propri desideri. < In molti mi han detto al stessa cosa Kore, durante i miei anni da shinobi in missioni suicide. In molti mi han detto che se non fossi tornato sua madre non mi avrebbe perdonato, lei non mi avrebbe perdonato... io non me lo sarei perdonato. Ma è qui che si differenziano molti. Tra chi ha paura di provare e chi ha il coraggio di farlo. Chi ha il coraggio di rischiare la propria vita per dare di meglio alle persone che ama, non merita il nostro rancore, ma il nostro perdono. > E spera che qualcuno in quel caso lo dica a Kimi. < Se lotti per donare una vita migliore ai tuoi cari, tanto da essere disposto a morire, dimostri quanto incondizionatamente tu li stia amando. > Risponde tranquillamente, questa è una risposta che ha già dato a molti. < E poi, la differenza più grande tra me e altri shinobi, è che io torno sempre. Senza un occhio, senza un braccio... magari anche peggio. Ma non ho intenzione di morire come non ho intenzione di fallire. > Mattyse Kanishiro, colui che non ha mai fallito una missione e che ha preso residenza per molti anni della sua vita in un ospedale. Bisogna fargli i complimenti, no? < Te mantieni la tua promessa. Ma il giorno in cui si potrà uscire da questo villaggio senza rischiare la morte, ti porterò a Suna. A costo di farlo con la forza. > Ecco una promessa che invece ora fa lui, un altra persona che porterà fuori da quelle quattro pareti che ingannano molti. Sta volta pure in maniera poco amichevole. Kore poi rivela di conoscere uno Hyuga, ma la cosa non preme il Senjuu. < Non me ne serve uno qualsiasi. Vi è una famiglia precisa che mi interessa, ma conoscerlo potrebbe aiutarmi a diminuire le vittime... > i giochi e i sotterfugi sono ottime soluzioni per impedirgli di far esplodere un dojos solo per mandare quanti più Hyuga possibili in ospedale. Kore rivela di dover tenere la mente occupata... non sa per cosa, ma lì per lì ha solo una risposta in mente. < Se devi tenerti occupata vuol dire che hai un problema che non sai risolvere. Ma se non lo affronti, gli dai solo il tempo di diventare più grande e forte. Un giorno dovrai affrontarlo e sarà troppo tardi per vincere. Parlo per esperienza. > La stessa situazione di Kimi è nata con questo ragionamento, ha aspettato perché si fidava di una persona che invece non avrebbe meritato neanche le scarpe che usa per camminare. < E ho pensato a te perché si. Non mi serve una tecnica per studiare una zona e crearmi una mappa, o qualcuno che ne abbia una. Ho bisogno di persone di cui potermi fidare, che possano avere motivo di salvarmi il culo e di farsi salvare il culo. E a quanto pare la questione di mia figlia ti sta più a cuore di quanto farebbe a un estraneo qualunque... > vista la frase pronunciata prima, il "Non ti perdonerà". < Magari senti qualche legame con la situazione, magari ti sto solo simpatico... Ma se veramente ti preoccupa come stai dimostrando, mi aiuterai a far si che non abbia nulla da perdonarmi, anche senza dover uscire da queste mura. > Discorso un po' pesantino per due che stanno facendo una passeggiata per della semplice cardio... Mat non sa neanche come terminare quel discorso e non lo terminerà, si limiterà a osservare Kore dopo che questa gli ha proposto del ramen. < Ne mangio meno di quanto tu stia pensando, ma accetto volentieri. > MAI, MAI RINUNCIARE AD ICHIRAKU. MAI. [end]

Kore e Mat si danno appuntamento in vicolo del distretto di Suna, la prima è convinta che i Noribiki tramino qualcosa e vuole studiare come poter entrare a controllare personalmente.

Così il duo decide di farsi una lunga passeggiata, facendo il giro esterno del Dojo per controllarne e studiarne il perimentro, mentre un occhio di sabbia (immune alle illusioni) studierebbe la zona dall'alto.

Nel mentre vi sono molte discussioni, ove Kore si apre leggermente nei confronti di Mat e questo le chiede di aiutarlo con sua figlia. Ormai le conversazioni che Mat ha con gli altri sono sempre le stesse.