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datteri e sabbia

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con Mattyse

15:11 Utente anonimo:
  [Banco Datteri] Sembra che la Sabaku lavori al bazar, non è così ma tale appare, accanto ad un uomo dalla carnagione scura simile ad un beduino nella veste bianca sta spolverando i datteri ad uno ad uno, prelevandoli da un sacco di iuta con la sinistra e mettendoli in un panno nella destra. Il suo telefono getta un altro urlo di capra, una suoneria personalizzata, quando si interrompe per controllare il messaggio. <Mh.> Sembra abbia ricevuto la risposta che si aspettava. <Amir?> Richiama verso il signore sulla quarantina accanto a sè, posando il telefono nella tasca e tornando alla lavorazione dei datteri. Indossa pantaloni verde oliva a vita bassa, aderenti sui lombi e ben più comodi sulle gambe magre fino ad un restringimento lieve appena al di sopra delle scarpe da outdoor color terra. Un kunai, un futa con tronchetto, due tonici curativi e due di recupero del chackra occupano quelle posizioni, apparirebbe disarmata non fosse per la giara, che occupa tutta la sua schiena, legata alla vita da una fascia verde smeraldo che risale poi ad appendere lungo la spalla destra. Eppure non ha peso per lei la Sunodeki, questa appare come una clessidra in vetro ambrato, traspare sul cumulo di sabbia disposto alla metà inferiore che si mostra in quel momento quieta. Sotto quella fascia si riconosce una maglietta, una canotta dalla spallina spessa tre dita, indumento sportivo e dell'uniforme colore verde oliva come i pantaloni. I biondi e corti capelli sono scarmigliati intorno al viso pallido e magro come tutta la sua figura, ogni osso visibile e parzialmente celato come le costole sembra voler sporgere a ricordare la minuta magrezza della figura della fennec, nessun orpello se non il coprifronte portato al collo, il simbolo della sabbia non viene celato su quella figura che stenta nel mostrare la sua reale età, apparendo nella minutezza ancor più infantile. <Pensi sia possibile che i Noribiki abbiano rubato...Non so, qualcosa del nostro Kazekage Gaara?> La domanda sembra gettata dal nulla, ogni dattero ripulito viene passato nella casseruola alla sua destra pronto per la lavorazione di cui pare esser Amir il responsabile. Se ne sta così, placidamente seduta sullo sgabellino a quel banchetto al limitare del bazar

15:30 Mattyse:
 Ecco la parte dedicata a suna di quel villaggio, altra locazione che rende palese agli occhi dell'albino quanto tutto cio' che è circondato da quelle quattro mura non sia altro che finzione: la felicità, la spensieratezza, anche i diversi quartieri... Incredibile come un po' di sabbia faccia sentire veramente i sunesi a casa, nonostante siano addirittura tra quelli che son stati allontanati di più dalla propria terra, vista la locazione geografica che li vede dal lato opposto del villaggio rispetto la vera Suna. Poi quella sabbia, basta solo sei a riflettere così tanto i raggi del sole da essere in grado di alzare le temperature, anche se solo di qualche grado... Il bianco giunge al Bazar con i propri stivali neri, alti tanto da stringere i pantaloni bianchi fino a metà stinco. A coprire il busto vi è solamente una lunga cappa color verde oliva, che presenta un apertura verticale che attraversa il lato destro del busto, tenuta chiusa però da tre bottoni cuciti in tre altezze diverse. La cappa è caratterizzata anche da un colletto alto, utile a coprire il volto sfregiato del Senjuu fin poco sopra le labbra. Fin qui tutto normale no? Un semplice Konohano venuto a comprar cose al bazar... bene, iniziamo con le parti interessanti. Sotto la cappa, legata in vita, vi è una borsa porta oggetti, mentre la mano destra reggerebbe una borsa in tela ancora vuota. Poco sopra la mano, ad avvolgere l'avambraccio e ben nascoste sotto il tessuto della cappa, tre carte bomba ancora disattivate. La figura del Senjuu si farebbe strada, passo dopo passo, facendo dondolare il braccio destro in maniera vigorosa per distribuire in maniera adeguata il peso durante la semplice camminata, sopperendo quindi all'assenza del braccio sinistro che sparisce subito dalla spalla. Anche il viso detiene alcuni tratti particolari: una bruciatura risale dal lato sinistro del volto, attraversando l'occhio sinistro oramai divenuto opaco e palesemente cieco, a differenza del destro, di un colore ambrato e ancora vigile. Mat così avanzerebbe, avvicinandosi al banco di Datteri ove Kore parrebbe aiutar un certo Amir. < Quanto vengono? > chiederebbe inizialmente osservando i prodotti e studiandone qualcuno in cerca dei migliori, sollevando successivamente lo sguardo in favore della ragazza. < Non sentivo il nome del Kazekage Gaara da vent'anni almeno. Ripasso di storia? > Intromettendosi in una conversazione che non gli riguarda minimamente [Equip: Avambraccio dx (3 carte bomba)]

15:39 Utente anonimo:
 Nè la Sabaku nè Amir, anch'egli Sabaku ma questo non è palese data l'assenza della sua giara, sembrano grandi chiaccheroni, intenti nel loro operato non si capisce nemmeno se Amir li voglia davvero vendere quei datteri visto che non fa alcuno sforzo in merito. <Se i Noribiki hanno fatto una cosa simile dovremmo parlarne ad Asuke-Sama?> La voce della bionda tradisce l'età reale a differenza dell'aspetto altrimenti infantilizzato. La conversazione tuttavia vien interrotta dalla domanda di Mattyse che di entrambi reclama l'attenzione dello sguardo, si sollevano infatti gli occhi dalle note di mieie contornati del nero tipico dei canidae interiormente alle palpebre, non un trucco visto che non sembra portarne. Non sta a lei replicare sul prezzo dei datteri essiccati, lascia che sia Amir a condurre la compravendita e starebbe continuando a spolverare i singoli datteri per arricchire la pentolaccia ma qualcosa di Mattyse sembra averne paralizzato l'interesse. Fissa quell'ustione lungo il viso come probabilmente il Senjuu è abituato ad esser fissato ma invece di una nota d'orrore sembra trapelare una qualche fascinazione in merito. Al punto da dover scuotere il capo come per risvegliarsi quando si rende conto che l'altro sta tirando in ballo l'argomento. <Mh? Oh...No. Sei per caso un Noribiki?> Domanda direttamente, come se sperasse di poter cogliere due piccioni con una fava se riuscisse a trovarne uno per caso. Posa il panno accanto alla pentolaccia. <Grazie per la chiaccherata Amir.> Si saranno scambiati forse 25 parole in due ore eppure la Sabaku sembra avere già le idee più chiare quando si solleva in piedi, e poco cambia visti i pomposi 155 centimetri che avanza.

15:50 Mattyse:
 Mat attende lì una risposta riguardo il prezzo di quei datteri, osservando la coppia in silenzio... ancora... e ancora... fin quando la voce di Kore non domanda se lui faccia o meno parte del clan Noribiki. L'occhio ambrato balza repentino sulla giovane, non aveva neanche notato lo stesse fissando, oramai è cosa a dir poco normale per lui. < No, mi chiamo Mattyse Senjuu. Mi spiace per la delusione. > una mezza presentazione per dare una risposta completa alla sua domanda, tornando poi con lo sguardo verso quei datteri. Ogni secondo che passa, il bianco perde interesse in quel prodotto, non trovandone un utilizzo corretto da poterne fare nella propria cucina. Il naso viene storto verso sinistra l'angolo corrispettivo della bocca appena sollevato, palesando gradualmente una nota di incertezza che si fa ogni secondo più grande. < Come non detto... Finirei per sprecarli... > concluderebbe facendo un paio di passi indietro, chiudendo così ogni qualsiasi trattativa anche solo lontanamente possibile (si, in realtà ha fatto tutto da solo). Ed ecco che solo ora il cricetino fa girare la ruota, congelando il Senjuu per una manciata di secondi prima che sollevi nuovamente lo sguardo in direzione della Sabaku, rendendola soggetto principale del proprio cono visivo. < Posso chiedere perché tanto interesse per il clan Noribiki? In tre frasi lo hai nominato 10 volte. > E qua darebbe una rapida occhiata alla giara, come a darsi una conferma che non sia il clan della fanciulla... e se invece non vi fosse dentro della sabbia?[Equip: Avambraccio dx (3 carte bomba)]

15:58 Utente anonimo:
 Postasi in piedi lo sguardo si affila, quando l'altro si presenta. <Ah...Un Konohano.> Solo questo soffia, come se fosse una delusione intrinseca al sentire quel nome nuovamente, non interrompe tuttavia in quel mormorio la trattativa di Amir che sembra destinata a non andare in porto, semplicemente si allunga rubando un dattero con la mano destra e portandoselo tra le labbra, inizia più a succhiarlo che a mangiarlo, non vi dona un vero morso, scalfisce appena tra i denti sfarfallando la mano sinistra verso Amir ed iniziando ad aggirare il banchetto verso la periferia del Bazar, in direzione opposta a Mattyse muove i primi passi concedendo al Senju vista della Sunodeki, un materiale moderno che ricorda il vetro e dal colore ambrato, trasparente comunque così da render chiaro il suo contenuto:sabbia, questo l'altro potrà vederlo pure con un occhio solo senza averne dubbio. Le parole la raggiungono quindi di spalle, portandola a voltarsi con il dattero ancora a ciuccio tra le labbra. <Mh? Niente...Sei della Shinsengumi?>Nuovamente sembra voler trovare una qualche utilità nell'altro, visto che la domanda non pare ironica. Gli occhi contornati di nero sembrano ancora incantarsi sulla sua cicatrice, rendendosi conto solo ora che meglio studia il resto di quanto quella non sia la sola menomazione fisica palese. <Conosci Kashirama?> Per parlare almeno allontana il dattero dalle labbra, che sembra già un grandissimo sforzo. <Beh, digli che è un cretino e che la Sabaku è ancora viva, se lo conosci. E che ci vada lui a farsi un sonnellino in mezzo alle chimere, è così brutto che neanche loro vorrebbero mangiarselo.> Molto maturo, molto appropriato, molto tutto.

16:13 Mattyse:
 E' stato davvero schifato in quel modo? Solo perché konohano? Mannaggia al razzismo che Furaya stessa ha alimentato anni addietro, ora gli si ritorce contro. Lo sguardo del Senjuu quindi si assottiglia rimanendo ora fisso sulla bionda che parrebbe non voler aver nulla a che fare con lui. La osserva mentre prende un datterro e inizialmente si allontana, fermandosi solo poco dopo. Shinsengumi? < Ora insulti pure? > Sollevando il sopracciglio destro. Lui della Shinsengumi? Quelli a malapena se lo sognano di avere a portata uno del suo calibro. < Preferivo essere ignorato che associato a loro. > E senza temere di essere sentito, in fondo qualcuno gli ha già fatto sparire un braccio, cosa potranno mai fargli? Torturarlo? Ci speriamo! Ed ecco che repentina porge una terza domanda. < Sei... sei... conosci... Per lo meno potresti presentarti, no? > risponde secco nel tentativo di rimproverarla, come se quei dieci anni passati congelato lo abbiano fatto crescere effettivamente... ma per piacere. < Non ho socializzato molto all'interno del mio clan, quindi non so chi sia. E che vuol dire che è ancora viva? Che diamine avete combinato... > Come se la cosa lo riguardi. Bhe, ha parlato di chimere, potrebbe avere delle informazioni utili in effetti per sapere qualcosa in più su quelle creature che hanno piegato tanto il mondo degli shinobi da obbligarli a nascondersi come dei topi. < E la finisci di fissarmi? Non capisco se vuoi chiedermi che ho fatto o se semplicemente ti eccitano. > Ecco qui il ventenne che salta fuori con tutta la sua poca delicatezza, un po' stufo quanto meno di essere fissato da una ragazzina maleducata. Bisogna fare un po' e un po', no? [Equip: Avambraccio dx (3 carte bomba)]

16:26 Utente anonimo:
 Sembra che l'altro si senta insultato alla questione della Shinsengumi così come Kore invece sembra perplessa da quella risposta non comprendendo l'offesa a giudicare dal modo in cui le sopracciglia si avvicinano tra di loro. <Che ti hanno fatto?> Certo, anche gli Anbu non scherzano di recente a stima a quanto pare ma non approda nella sfiducia sulle forze dell'ordine, non un'altra volta dopo aver passato ore ad ascoltare le lagne di Akainu e Nairoshi al riguardo. Gli uomini sono le nuove donne. Mordicchia nuovamente il suo dattero fino a quella richiesta di presentazione, che la vede ancora vistosamente perplessa. <Kore Sabaku.> Dinoccola prima di disossare il dattero con i denti e gettarlo via con l'altra mano in mezzo alla sabbia, tanto è bio. Scuote il capo ancora una volta, sembra non stia seguendo tre quarti delle parole dell'altro. <Nessuna delle due...Perchè, vorresti dirmelo?> Chiede infine in merito alle cicatrici. <Non ti fisso, comunque...è mai capitato che ti mettessero a disagio?> La domanda sembra girare molto a largo la questione ma il passo ora l'avvicina, cambiando la sua direzione mentre finisce il dattero. <Se non sei amico di Kashirama possiamo parlare...Quel cretino durante una missione mi ha detto di andare a campeggiare fuori dalle mura.> Molto maturo davvero, per nulla consono all'età che dovrebbe avere e questo è palese. L'ossessione della settimana non è Kashirama comunque e non intende lasciarsi distrarre dal suo obbiettivo pare. <A voi Senju hanno mai rubato l'innata?> Eccola l'ossessione della settimana, torna main stream della sua mente a quanto pare. <Credo che abbiano clonato o innestato il Kazekage Gaara, ma non so chi se ne occupa ed il genetista non mi risponde. Pensi di potermi essere utile?> Domanda ormai a meno di un metro dall'altro dovendo alzare lo sguardo per cercarne l'occhio buono. <E comunque, con i datteri di Amir ci faresti una gran torta...Non è carino dare false speranze a un signore della sua età.>

16:44 Mattyse:
 Ecco che finalmente inizia uno scambio di parole, non delle semplici domande seguite da sguardi sinistri... Mat non sa se quella sua improvvisa voglia di socializzare sia qualcosa di positivo o la sua futura condanna a morte, ma Perché non scoprirlo? < Niente di meno rispetto a tutti quelli che pensano di vivere una vita felice e al sicuro. Sono soltanto una bella presa per il culo, come tutto il villaggio. > Meglio spiegarsi rapidamente e con meno parole possibili, Mat ha vissuto tra gli anbu, non si stupirebbe se anche la Shinsengumi avesse le sue spie. Le orecchie del bianco poi vanno a recepire il nome della ragazza, che mette in chiaro di non avere strani interessi per quelle ustioni. <Potrei, ma dal potere al volere vi è una grande differenza. > Voleva soltanto capire cosa avesse da guardarle in quel modo, capita a tutti di fissare qualcosa di simile e Mat é solito divertirsi nel vedere le persone a disagio quando glie lo fa notare, ma perché lei non palesa disagio? E perché poi Kore gli porge quella domanda? Un idea si crea nella sua testolina, ma non la vuole esporre, non ancora. < No. > Risponde inizialmente secco, ammorbidendo il tono solo in un secondo momento. < Se ho delle cicatrici è perché sono sopravvissuto e ho vinto. Un trofeo può mai metterti a disagio? > bhe, dipende dal trofeo, ma questo non è il luogo in cui discutere di questo piccolo particolare! Mat ascolta poi quel breve riassunto sul rapporto tra lei e Kashirama, rimanendo un po' sbalordito dall'incredibile immaturità della coppia. < Descritta così sembrate migliori amici o una futura coppietta... > Forse non è la cosa migliore da dire per rendersi quella fanciulla amica, ma mai rinunciare alla comicità. L'argomento serio appare subito dopo, hanno mai rubato l'innata al clan Senjuu? Mat solleverebbe lo sguardo al cielo pensando ad una risposta adeguata. < Anni addietro avevo letto che un ninja traditore stava eseguendo degli esperimenti con i geni di Hashirama Senjuu... > Nome giusto da poco, solamente colui che ha creato il sistema dei villaggi. < Purtroppo ho delle informazioni molto vaghe ed errate per colpa di mio padre. Ma in ogni caso si tratta di tanto tempo fa, ai tempi del terzo Hokage. > Furaya era la decima, giusto per far intendere quanto tempo sia passato, tempo che non ha visto neanche lontanamente. < Posso sapere cosa ti porti a pensarlo? > Giusto perché riconoscere un kazekage di chissà quanti anni addietro non è esattamente cosa semplice... è facile prendere d'esempio Furaya e in quanti non riconoscano il suo volto sul monte. Successivamente sente di quella torta ed ecco che addrizza le orecchie. < Torta? Con quei datteri? Saresti in grado di farmi vedere come farla?> Occhi spalancati, busto lievemente piegato in avanti, come se quella fosse l'occasione della sua vita [Equip: Avambraccio dx (3 carte bomba)]

17:00 Utente anonimo:
 Il capo indietreggia a quelle parole sul villaggio, le ciglia si affilano sullo sguardo e mandando giù il dattero sembra seppellire quel tarlo, ha una missione alla sua ossessione ed è non lasciarsi inquinare da quella malattia. Per ora ci sta riuscendo bene, aggirare l'argomento sembra però non essere sempre la risoluzione del problema. La mano sinistra grattuggia appena sotto il mento alla questione delle cicatrici rinnovando un interesse palesato e silenzioso mentre ne ascolta le parole. <Non è un punto malvagio il tuo...Credo che te lo ruberò.> Per cosa però non lo dice e palesemente lei non ha cicatrici anche se la si potrebbe sfottere per la sua statura, praticamente lo spessore della sua figura è dato dalla giara altrimenti potrebbe volar via, è così secca che i seni non temono la gravità e non necessitano di un reggiseno, infatti non ne porta e si nota a stento proprio a volerci guardare di proposito. Poi però le spalle ed il viso sembrano improvvisamente colte da tremito, un brivido palese ne attraversa la figura. <Brrrr che schifff-> Quella la matura risposta in merito a Kashirama, immediatamente accantonato però per il nocciolo del suo tarlo di quei giorni. <Ho incontrato un sosia...Un sosia del Kazekage Gaara, e non intendo che gli somiglia, l'ho messo accanto alla statua e sono uguali, quello è un clone...E non è un Sabaku, non può essere un discendente, capisci che è una cosa grave? Stiamo parlando di Gaara Sama, il più bello della storia, il migliore, l'involucro del Demone Tasso, lui---Come possono averlo fatto?!> Il poster di Gaara sopra la testiera del letto ce l'ha, e non serve vederlo per capire che sia vero vista l'adorazione con cui si esprime ed il sospiro pesante e sconsolato che butta fuori. In che modo affrontare la questione la sta tenendo sveglia la notte, se non fosse vero finirebbe per essere tacciata come una che diffama, e se lo fosse sarebbe un affare di stato per il suo clan. Osserva la sabbia con il fare meditabondo di chi ci sta pensando prima che Mattyse torni a destarla dalla sua distrazione. <Mh?!> La torta, ah già. <No, certo che no io non so cucinare...Ma poi perchè chiedi a me mica li vendo io, chiedi ad Amir lui li sa fare, è una specie di torta morbida dentro con una crema di datteri e castagne, senza altri zuccheri.>

17:14 Mattyse:
 Un piccolo sorriso appare ora che la fanciulla ha affermato di voler rubare il suo pensiero, quindi ci aveva preso eh? < Non so che cicatrici tu abbia e dubito che mai lo saprò, ma in ogni caso... fatti il piacere di ricordare che solo tu sai cosa hai passato e come. E' sempre facile giudicare dall'esterno o a cosa fatta. > E lui lo sa bene, in quanti gli han rinfacciato quello scontro che ha donato la bruciatura sul suo volto, in quanto hanno commentato con "dovevi fare così". L'unica cosa certa che però sappiamo, è che le decisioni del bianco lo abbiano portato a sopravvivere, in un modo o in un altro... e la cosa vale anche per Kore, qualsiasi cosa abbia mai potuto passare. Il Senjuu accenna poi ad una risata che gli scuote le spalle a quella sua reazione riguardo lo stato sentimentale con Kashirama, puntando però a concentrarsi su un argomento che diventa rapidamente più importante. < Un clone? Possibile che vi sia qualche discendente diretto di cui non si faccia nome tra i diversi libri, sei davvero così sicura di gridare al clone? > la clonazione è un argomento ostico, Mat aveva letto qualcosa, qualcuno ci era riuscito, ma anche di questo non ha nomi ne dettagli sui progetti. Kore palesa la sua ammirazione per il kazekage e la cosa lo preoccupa più di quanto potesse pensare. < Di Gaara si ha poco, una statua non è fedele come le foto di adesso... > Ancora tenta di dar spiegazioni logiche e con una percentuale di possibilità maggiore... però anche l'opzione del clone non è mai pari a zero. Lo sguardo viene abbassato e portato per un istante verso la propria spalla sinistra, se non avesse perso l'arto ora non avrebbe avuto problemi a farsi fare strada, a costo di rischiare un combattimento con un possibile kage. < Raccontami un po' di quando lo hai visto. Dove eri, con chi, cosa stavi facendo e cosa stava facendo. Vedrò di darti una mano > Non lo preoccupa un sosia di Gaara, lo preoccupa la possibilità che qualcuno trovi il modo di clonare i più grandi kage della storia. E per quella torta? Mat si volta rapidamente verso Amir, tornando successivamente a osservare Kore. < Spero tu prenda una percentuale sulla vendita. Perché te la meriti. > [Equip: Avambraccio dx (3 carte bomba)]

17:32 Utente anonimo:
 Sulle prime parole di Mattyse gli occhi contornati di nero si ingrandiscono appena, le labbra si tendono come se si stesse sforzando di fare un sorriso. <Ah-no, non è per me. è il mio ragazzo, le sue ustioni lo hanno...Messo a disagio a volte.> Rivela forse come se sentisse di doversi giustificare delle lunghe occhiate in qualche modo. A parte quando si è parlato di Gaara tuttavia la Sabaku non ha mostrato alcuna enfasi, il suo modo di parlare prvo di cadenza sembra quasi volersi appiattire sulle note di un audiolibro. Scuote il capo con leggerezza alla questione del clone. <Non può essere un discendente, ha detto di essere un manipolatore del ghiaccio...Nessun Sabaku può. Credo abbiano creato un innesto, o fatto qualcosa.>Confessa abbassando le spalle con fare sconsolato. <Questo è vero in linea di massima ma non per noi Sabaku, siamo riusciti a salvare diversi scritti e diverse illustrazioni del Kazekage Gaara> Ognuno ha salvato quel che poteva, quel che riteneva importante, non è difficile pensare che molti di quel clan abbiano preso con sè qualche memoria del Kazekage, messe tutte insieme ha dato loro probabilmente la miglior riproduzione di chi fosse, così come ogni clan ha salvato come poteva le proprie origini. Mattyse sembra creare stupore nella fennec, in qualche modo il suo interesse si ravviva, promettendo di aiutarla sembra aver guadagnato un nuovo passo di vicinanza. <Ero da sola, ho notato subito il suo aspetto, è identico a Gaara-sama ma con i capelli neri, così l'ho fermato. Gli ho immediatamente chiesto se qualcuno lo avesse mai notato e mi ha detto di essere un discendente del clan Kori, ora estinto, e che i Noribiki, il clan sunese della sabbia metallifera, l'ha accolto a Suna. L'ho portato alla magione così gli shinobi all'ingresso hanno potuto vederlo e gli ho mostrato la statua di Gaara-Sama...Mi sono fatta dare il suo numero. Non ha saputo spiegarmi però perchè i Noribiki si siano tanto accaldati con lui, se noi Sabaku siamo rinomatamente poco simpatici beh...I Noribiliki sono pure invidiosi, hanno sempre avuto un problema con noi, rosicano...Da morire. Ce li vedo a fare un innesto ma se ne parlassi al mio capo, senza prove, creerei una faida coi Noribiki e se non fosse vero beh-> Non conclude la frase se non con un sospiro ma il dilemma è chiaro. Quando sorride di nuovo alla questione dei datteri il movimento è meno intenso ma appare sincero stavolta, solo un breve accenno. <Amir-san era un esperto Shinobi una volta...Si merita un favore.> Soffia semplicemente come se lasciasse intendere che abbia dovuto in qualche modo cessare quell'attività e non per piacere.

17:56 Mattyse:
 E così la giovane pone fine al pensiero del bianco, quello che vedeva lei nascondere delle cicatrici, ma la cosa non lo rattristisce, gli importa quanto prima. < Bhe, riportagli tranquillamente le mie parole. In pochi possono raccontare quanto caldo facciano le fiamme, devono essere motivo di vanto > ovviamente se si parla di fiamme e non di una palla di fuoco parata con i denti come nel caso del Senjuu, ma questi sono futili dettagli che terremo per noi. La spiegazione di Kore mette poi il cuore in pace al Senjuu, che a questo punto scuote lievemente la testa. < Non ho mai sentito parlare di manipolatori del ghiaccio, è qualcosa di nuovo anche a me... > E si parla di un ragazzo che ha dieci anni in più di quelli che dimostra e ha passato la vita sui libri a studiare. < Ma diciamo che è un buon segno. Perché mai qualcuno dovrebbe usare i geni di un grande kage solo per il suo aspetto? Avrebbe avuto senso se qualcuno si fosse voluto appropriare della vostra innata, ma questo soggetto parrebbe avere caratteristiche innate ben diverse da quello del kazekage che dici tu. > Questo non giustifica la casuale apparizione di qualcuno che dice di provenire da un clan estinto da anni. < Dici che i Noribiki si sono scaldati con lui? > possibili trascorsi? Tradimenti? Le opzioni sono infinite, l'unica cosa certa è che non si tratti di un clone, sempre ammesso che non abbia mentito. < Il clan Noribiki non ha nulla da invidiare a vostro. Avete caratteristiche simili ma differenti allo stesso momento. Dovresti collaborare e difendervi a vicenda, non punzecchiarvi come se foste dei bambini. Siete clan dello stesso villaggio in fondo. > E invece da come ha parlato la Sabaku sembrerebbero clan rivali intenti a fregarsi l'un l'altro . < Però sono curioso da questo tipo del ghiaccio... ti va di farmelo conoscere? > E' curioso, molto, vuole capire da dove questo sia saltato fuori... non possono apparire membri di clan estinti come se nulla fosse, no? Ci deve essere una spiegazione valida. Successivamente lo sguardo torna su Amir, un vecchio e abile shinobi eh? < E come mai si è messo a vendere datteri? > Come se la vecchiaia non fosse una valida motivazione, no? [Equip: Avambraccio dx (3 carte bomba)]

18:09 Utente anonimo:
 Annuisce debolmente alla questione degli sfregi di Akainu, si limita a guardarlo con accettazione ma non dona ulteriore replica, è probabile che scriva all'altro prima ancora di esser rientrata alla magione. Le braccia della Sabaku si arricciano, improvvisamente si incrociano al di sotto dei seni mentre accoglie quelle congetture sul clan dei Noribiki, quel gesto spesso associato ad una chiusura verso gli interlocutori è nel suo caso un segno opposto di stima e concentrazione, spesso ripetuto durante la manipolazione della propria sabbia. <Tutti a Suna invidiano il clan Sabaku.> Snocciola quelle poche parole come se fosse una realtà più che dimostrata, c'è anche da dire che i Sabaku se la tirano come pochi in quel di Suna e la discendenza dal Kazekage Gaara non ha di certo raffreddato animi già roventi dei desertici. <Diciamo che il tuo dito puntato non mi è di grande aiuto Mattyse Senjuu> Afferma poi con quella continuità placida prima di annuire. <Immagino di sì, comunque, devo ancora pensare come muovermi ma non intendo mollare il ragazzo, devo solo capire un paio di cose da un genetista esperto.> Rasetsu, se ci si affida a Rasetsu siamo davvero alla frutta e la Sabaku dev'essere al torsolo della sua indecisione. <Certo è che i Noribiki non sono gente accogliente, se hanno preso questo ragazzo sotto la loro ala, guardacaso identico a Gaara-Sama, la cosa puzza di scarabeo stercolario.> Afferma sciogliendo le braccia per porgergli il telefono dalla tasca. <Lasciami il tuo numero cerco di combinare un incontro.> Propone prima di occhieggiare il banchetto di Amir intento a lavorare i datteri con cura metodica e minuziosa. <Nessuno lo sa, è successo in missione. Non può più usare il chackra, quindi...> Non può usare la loro innata ma questo non lo specifica se il dubbio sul clan di Amir fosse ancora sul piatto. Prenderebbe il numero o un rifiuto, comunque arretrando per iniziare ad allonanarsi. <Buona fortuna con la tua torta, devo andare.> Congeda. <Ah, se incontri Kashirama, beh, già sai.> Non ti dimenticare di mandarlo a quel paese da parte sua, tra le gengive e tra le righe di quell'ultima frase prima che si allontani definitivamente dal bazar {exit}

17:26 Mattyse:
 Lo sguardo del bianco si e` alleggerito su quella ragazza che ha palesato di aver cercato una risposta adatta per qualcuno che possa essere anche solo lontanamente suo amico, la cosa fa comprendere al Senjuu che star simpatici alla Sabaku allora non e` cosa impossibile, ci sara` bisogno solamente di trovare l'appiglio giusto. La conversazione continua, la giovane continua con l'affermare che tutti invidino il clan Sabaku a Suna... < Ne sei cosi` sicura? Io sono un Senjuu, la storia parla chiaramente del dio degli shinobi, che ha creato il sistema dei villaggi e donato i demoni codati a tutte le terre ninja solo per mantenere la pace. > Diciamo che a paragone di utilizzatori storici la competizione e` scarsa. < Ma questo non rende il clan invidiabile o migliore degli altri. Il Kasekage Gaara, come il primo Hokage, e` morto da tempo. Se vuoi continuare a dire che il clan Sabaku sia il piu` invidiato dovresti essere te la motivazione di questa invidia. > Ecco, questo e` un pessimo modo per spronare le persone a fare qualcosa di grande, ma lui ci spera sempre di trovare qualcuno con le sue capacita` di dialogo. Lei continua a parlare, sembra fidarsi poco dei Noribiki, come se tra i due clan non scorra buon sangue, o magari e` lei ad aver motivo per diffidare cosi` tanto di quel nome... Alla richiesta del numero non farebbe altro che annuire per poi andare a dettare il proprio recapito cifra dopo cifra. L'attenzione ultima torna sul vecchio shinobi, a quanto pare ferito in qualche missione ed impossibilitato pure nell'utilizzo del chakra. < Mi piacerebbe parlarne, scommetto che riuscirebbe ad aprirsi con un altro shinobi rimasto gravemente ferito prima della guerra con le chimere > E` una proposta, ha sicuramente bisogno di qualcuno di cui quel vecchio si possa fidare per poter scambiare le loro storie. Kore poi accenna al suo dover scappare, attirando ancora verso di se cio` che resta dello sguardo ambrato del terrorista. < allora ci sentiamo > sollevando la mano destra, che stringe ancora la busta tra le dita per salutarla. < Se lo troverro` saro` felice di riferirglielo! > E chi mai lo becchera`? Per aver invitato la fanciulla a campeggiare fuori dalle mura probabilmente e` uno dei soggetti da evitare assolutamente. Cosi` l'incontro tra Senjuu e Sabaku giunge al termine, lasciando Mat un poco spaesato e con qualche altra gatta da pelare... gli conviene comprare quei datteri e scoprire come fare quella famosa torta. Ora e` curioso! [END]

Mat decide di darsi allo shopping al bazar di Suna, ove un banchetto di datteri attera la sua attenzione, principalmente grazie ad una domanda di carattere storico che sente giungere da quella direzione.
Cosi` inizia una conversazione con kore che vede principalmente come soggetti il clan Sabaku e il clan Noribiki.

Amir, sta ricetta?