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Meeting un po' arido (?)

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con Shisaki

14:29 Utente anonimo:
  [Vie] La Sabaku ha abbandonato la magione del suo clan in direzione dell'Oasi, essendo la Magione Sabaku quella sita nella zona più remota e privatizzata del quartiere significa che sta dovendo attraversare il quartiere nella sua interezza. Indossa pantaloni verde oliva a vita bassa, aderenti sui lombi e ben più comodi sulle gambe magre fino ad un restringimento lieve appena al di sopra delle scarpe da outdoor color terra. Un kunai, un futa con tronchetto, due tonici curativi e due di recupero del chackra occupano quelle posizioni, apparirebbe disarmata non fosse per la giara, che occupa tutta la sua schiena, legata alla vita da una fascia verde smeraldo che risale poi ad appendere lungo la spalla destra. Eppure non ha peso per lei la Sunodeki, questa appare come una clessidra in vetro ambrato, traspare sul cumulo di sabbia disposto alla metà inferiore che si mostra in quel momento quieta. Sotto quella fascia si riconosce una maglietta, una canotta dalla spallina spessa tre dita, indumento sportivo e dell'uniforme colore verde oliva come i pantaloni. I biondi e corti capelli sono scarmigliati intorno al viso pallido e magro come tutta la sua figura, ogni osso visibile e parzialmente celato come le costole sembra voler sporgere a ricordare la minuta magrezza della figura della fennec, nessun orpello se non il coprifronte portato al collo, il simbolo della sabbia non viene celato su quella figura che stenta nel mostrare la sua reale età, apparendo nella minutezza ancor più infantile. Non mostra fretta, nel passo, affondando le mani nelle tasche dei pantaloni si guarda intorno con il fare più meditabondo che curioso, la testa apparentemente altrove

14:44 Shisaki:
  [Vie] Il giovane shinobi Shisaki, dopo aver lasciato il suo alloggio, si dedica all'esplorazione del settore Sunese, a lui recentemente nuovo dopo il suo trasferimento da quello Kusano, gli occhi color ghiaccio che dardeggiano attorno a sè. Indossa una maglietta a manica corta grigio roccia sopra cui campeggia una veste smanicata azzurra di media lunghezza. Nella parte inferiore, un paio di pantaloni grigio chiaro ed un paio di scarpe comode sono quel che completa il look generale, assieme ad un porta-kunai legato al braccio destro e la fascia con coprifronte che invece è legata in vita. I capelli neri, ad ogni passo, vengono lambiti da una leggera brezza che gli accarezza anche il giovin volto, all'apparenza affilato ma che man mano che ci si avvicina denota come il Kori possieda un fisico piuttosto tonico e ben curato. Il passo è tranquillo e quasi ciondolante, mentre sul suo cammino incrocia la figura della Sabaku la quale si riconosce dall'iconica giara sulla schiena. Mentre le si avvicina, manda un veloce cenno di saluto nella sua direzione.

14:53 Utente anonimo:
  [Vie] A differenza di Shisaki sembra conoscere bene quel posto, al punto da non concentrarsi su nessuno in particolare. I Sabaku sono tra i clan più noti, e forse più snob vista la riservatezza della magione, di Suna ed a differenza degli altri distretti non è raro che la giara li renda riconoscibili, una falla di ignoranza che invece è assorbita ovunque a Kagegakure. Quando distrattamente ricambia il cenno di Shisaki non sembra quindi soffermarsi su di lui, semplicemente smuove il viso appena verso l'alto come se fosse una funzione normale, è secondariamente che sembra realizzare qualcosa che porta gli occhi dalle note sabbiose nell'iride a spalancarsi. L'eredità dei fennec contorna le palpebre internamente di un fitto nero, tipico dei canidae, mentre quel visino acerbo all'apparenza ed emaciato non rivela trucco alcuno lo stupore sembra disegnato in uno schiudersi leggero delle labbra scure e sottili. La somiglianza dell'altro al Kazekage Gaara è entrata direttamente nella Sabaku, non solo per la statua che capeggia la sua magione ma il poster sopra il suo letto è l'ultima immagine del suo giorno e la prima del suo mattino, certo i capelli neri e l'età apparentemente infantile sono un chiaro tratto che l'altro non possa essere una reincarnazione, inoltre vivendo alla Magione invece che con una famiglia conosce buona parte dei Sabaku, quell'incontro nuovo arresta il suo passo e sembra produrre un turbamento nella bionda. <Ragazzo...Di che famiglia sei?> Non ha la simpatia dei fennec, morta con il fratello, ma la curiosità di quella creatura improvvisamente ribolle nelle poche parole che sovente pronuncia, c'è qualcosa in più che la turba in maniera evidente, a notare dal modo in cui le sopracciglia si avvicinano l'una all'altra formando una riga tra gli occhi increspata. La voce comunque permette a Shisaki di determinare con certezza un'età più adulta di quella mostrata, mentre l'aspetto smilzo e minuto dipinge una bambinetta la voce è fredda, atona ma soprattutto formata, non rivedrebbe un anno di meno ai 23 che ha.

15:10 Shisaki:
  [Vie] La domanda fulminea della fennec, della quale riesce a capire come la sua età sia maggiore di quella che la sua apparenza lascia intendere, prende in contropiede il giovane suniano, il quale si ferma per un istante, inclinando il capo. <...Semmai, di che famiglia ero...> La voce del suniano non riesce a non far trasparire un velo di tristezza misto a nostalgia. I ricordi, anche i più dolorosi, cominciano a riaffiorare, quasi come il mare burrascoso che si schianta contro le coste. <...> Un silenzio assordante lo circonda, i suoni sembrano ovattati per un istante prima che, di colpo, il ragazzo si ridesti dal suo stato di stupore. <Vi chiedo scusa se non vi ho risposto direttamente. Non sono propriamente nativo di Suna...ma vengo da Kusa, mi sono trasferito qui dopo il conflitto: mi chiamo Shisaki, Shisaki Kori.> Inspira, per poi espirare quasi a scrollarsi qualcosa di dosso. <Il mio clan ormai estinto, i Kori appunto, erano adepti nella manipolazione del ghiaccio.> Egli prende in considerazione che forse costei potrebbe non aver sentito parlare del suo clan, ai tempi dell'esistenza di Kusagakure come villaggio a sè stante. <Voi invece...siete della famiglia Sabaku, nevvero? La vostra giara da sola ne è una certezza assoluta.>

15:19 Utente anonimo:
  [Vie] Non sembra colta, nè colpita o in qualche modo reattiva, alle prime parole di Shisaki, come se mancasse di quel moto empatico che la gente dovrebbe mostrare nei confronti della morte. L'altro risponde in merito al suo clan con un nome che non riconoscerebbe, di certo non con i Kori e la spiegazione sull'uso del ghiaccio sembra una bastevole motivazione per la fennec seppur il viso si inclini ancor più curiosamente. <Capisco...> Ma qualcosa sembra non capirlo, quella stessa risposta ha un che di titubante ma il viso si inclina, con leggerezza, in un annuire mesto. <Si chiama Sunodeki.> Il suo modo di parlare è cadenzato, verosibilmente sarebbe più facile attribuirne ad un audiolibro in quella sua mancanza di fonia ed accento nella voce, ma quella replica in merito alla sua giara non si decora con l'affetto che mostra il concetto, presentare la stessa prima che non abbia fatto con la propria persona. <Mi chiamo Kore...Kore Sabaku.> Specifica solo secondariamente, poi si volta, osserva un punto improprio alle sue spalle e torna ad osservare Shisaki. Lo fa un paio di volte come se meditasse sulla questione. <Ti hanno mai detto che somigli al Kazekage Gaara? Certo...A parte i capelli. Quasi tutti i Sabaku hanno i capelli rossi.> E lei no, ma non è questo il punto su cui pare la fennec si stia per soffermare. <C'è una statua del Kazekage, alla Magione, vuoi venire a vederla Shisaki Kori?> Oh, Samira creperebbe di invidia se solo lo vedesse, non tanto per la compagnia si vede che rispetto a Kore è un ragazzino, ma per quella somiglianza così lampante, al punto che da buona grupie ha invitato l'altro come sue ospite nella parte comune senza praticamente conoscerlo, un'eccezione troppo improvvisa e troppo di impeto per appiopparla a lei.

15:37 Shisaki:
  [Vie] <E' un piacere conoscervi, Kore Sabaku.> Osserva la di lei figura nella sua interezza, inclusa la sua Sunodeki - così è il nome proprio dell'iconica giara di sabbia - alla quale annuisce mentre ne sente la cadenza vocale. L'espressione di lui rimane sorpresa all'affermazione della Sabaku. <Non è la prima a farmelo notare, sa? Mi è capitato di passeggiare per le zone del centro e sentirmi osservato per quello! Non che mi dia fastidio, s'intende.> Una risatina che risulta impossibile trattenere esce dalle labbra del suniano. <C'è chi mi ha detto che ho alcuni tratti simili addirittura al Terzo Kazekage! Ed p tutto fuorchè una cosa volontaria, hehe!> Ad osservarla nuovamente, prendendo in considerazione che i Sabaku hanno i capelli rossi e lei no fa pensare il giovine. <Sarei onorato di poter venire alla Magione assieme a lei per vedere la statua di cui parla.> Nel frattempo, una domanda comincia a farsi strada tra i pensieri del Kori, il quale cerca di non pensarvi ma continua lentamente ad insinuarsi finchè non gli vien da esprimersi. <Se mi permettete...prima avete detto che i vostri membri hanno i capelli rossi, giusto? Come mai voi non ne avete?> Si accorge di aver potenzialmente messo in imbarazzo la ragazza e si schiarisce la voce con un piccolo colpetto di tosse. <Ahem...non dovete rispondermi per forza, ero solo curioso...se è una domanda impertinente, vi chiedo scusa.>

15:46 Utente anonimo:
  [Vie] Sulle prime parole dell'altro la Sabaku tace, osserva mentre prende piega una qualche realizzazione da canto proprio, qualcosa che si estingue alla storia della magione, quell'invito accettato, seppur le labbra si mantengano ad una piatta linea. <Puoi darmi del tu, quanti anni hai Shisaki-kun?> A meno che non siano meno di dieci quella formalità sembra iniziare a sembrarle inopportuna, da dove era venuta il passo si ritorce, il sinistro indietreggia ed il destro verifica la torsione che la riporterebbe verso la magione cui si stava allontanando. La domanda di Shisaki richiama la coda del suo sguardo contornato di nero, un angolo che brevemente si affila su di lui ma mentre inizia a camminare smuovendo un cenno inizialmente non replica. <Effettivamente anche al terzo...Ma di lui ci sono meno prove e spesso si contraddicono. Molto si è perso.> Ma non Gaara, non il suo amato Gaara, pare. No, Gaara ha effigie in ogni dove in quella magione e nell'intimo della bionda pare. <Non è impertinente, entrambi i miei genitori sono Sabaku, ma mia madre ha discendenza dai fennec delle sabbie, così si dice. Pare che il gene del biondo sia dominante, da quel che so la mia discendenza è principalmente purosangue> Il che vuol dire che anche i matrimoni tra cugini sono stati ben accetti nella sua famiglia. Non mostra enfasi in quel che dice ma l'assoluta mancanza di vergogna in una affermazione tanto retrograda sembra quasi voler trascinare con sè un moto di fierezza. <come mai un manipolatore del Suiton è venuto a Suna? Non siete molti qui...> E neanche ben visti in realtà, non dai Sabaku per motivazioni che possono apparire ovvie come non immediatamente palesi. Fa strada verso la magione ponendo quella questione, così curiosando solo di tanto in tanto sul profilo del Kori con lo sguardo.

16:11 Shisaki:
  [Vie] Gli orecchi si tendono ad ascoltare le seppur monotone parole della fennec riguardo a sè e alla sua peculiarità - ed è assai incuriosito dai fennec delle sabbie, ma non intende perseguire oltre la faccenda - mentre ne segue quasi specularmente il movimento e il vettore che li porterebbe entrambi in direzione della suddetta magione. <Data la tua domanda, Kore-san, ne ho una quindicina.> Dall'età lei potrebbe anche intuire che sia un neopromosso genin. <Dopo questi ultimi tempi, è normale che molto del passato dei villaggi sia andato perduto. Chissà se sarà possibile recuperare qualcosa in futuro...> Dopo quest'ultimo pensiero libero, procede a rispondere alla domanda della candida suniana. <Mentre conosco qualcosa della manipolazione del Suiton, ho affinità con l'altro elemento che compone il ghiaccio: il Fuuton. E per come sono giunto fin qui...per farla abbastanza breve, ho chiesto al mio precedente capovillaggio, il Kusakage, di potermi trasferire qui - dato che del mio clan, della mia famiglia e dei miei amici non era rimasto nessuno in vita, da quel che ho potuto sapere. Da lì, è maturata la mia volontà di ricominciare da zero e in un nuovo ambiente...ed ecco come sono giunto qui.>

16:20 Utente anonimo:
  [Vie] Accoglie quel dettaglio sull'età dell'altro, mantiene silenzio tuttavia mentre avanzano, solo qualche momento ascoltandolo rallenta fino a fermarsi del tutto, la mano destra si scosta dalla sabbia, all'addome, componendo il sigillo della capra. In vista della magione ormai prossima sembra che voglia tornarci con l'innata attiva, la presenza di un ospite desta parecchi occhi tra quelle balaustre e sembra non voler dare a Samira il vantaggio che avrebbe da una propria scarsa previsione. Così oltre quel sigillo si concentra e conduce lentamente le due sfere a formarsi in un disegno astratto e visibile solo alla mente propria, in un contesto via via più nitido, la bianchiccia alla fronte e quella marrone e pesante all'addome, l'elemento del vento e quello della terra necessari a comporre il suo legame con la flessuosa giara contro la sua schiena, a vorticare dapprima su sè stesse, l'una in senso orario e l'inferiore in senso antiorario; impiega un po' a comporre quella specifica torsione alla mente per cercare un equilibrio globale del loro movimento, e solo dopo in avvicinamento orario mediante una torsione sempre più fitta a giungere il Chackra Sabaku al centro del petto, con il colore candido di quelle due sfere miscelate nelle note d'oro della sabbia. Solo a controllo ottenuto del chackra gli occhi dalle note mielate e contornati di nero tornano su Shisaki così come il passo torna a muoversi mentre la mano riprende i lembi della tasca dei pantaloni e vi riaffonda all'interno. <Ti hanno destinato ad una casa famiglia, quindi? Non ti ho mai incontrato in accademia.> Ma mentre lo dice sta fissando il coprifronte dell'altro, che almeno dev'esser quindi un genin. Da canto proprio la Sabaku oltre a non sembrare di gran chiacchera appare curiosa, ascolta palesemente, ma non invadente non approfondendo mai realmente caratteristiche del vissuto altrui che la storia possa tralasciare. {Chk 30/30}

16:49 Shisaki:
  [Vie] Osserva con curiosità ciò che la fennec sta facendo nel mentre che entrambi si stanno sempre più avvicinando alla magione. <Probabilmente non mi hai incontrato perchè sono giunto in accademia dopo di te.> Essendo un passo dietro di lei, osserva la sabbia della di lei giara vorticare, ipnotica, anche grazie alle tonalità dorate dovute alla luce del grande astro. Gli occhi glaciali continuano ad osservare la Sabaku, intenta a mantenere un sigillo che riconosce essere quello della Capra; intuisce che si tratti di qualche sua tecnica ma non avrebbe la minima idea al riguardo di cosa possa effetivamente trattarsi. <Per mia fortuna - forse - non sono stato destinato ad una casa famiglia: durante l'accademia ho potuto conoscere alcuni membri della famiglia Noribiki, i quali hanno accettato di ospitarmi presso di loro.> A quelle parole, si aggiunge un gesto: le mani si incrociano alla nuca, mentre continua a seguirla. <Non mi stupirei più di tanto se accettassero una mia proposta di entrare nella loro famiglia come membro effettivo...hehe...> Un sorrisino compare nuovamente sul viso di lui.

17:04 Utente anonimo:
  [Vie] Mentre cammina inizia a condurre il chackra, appena ne sente l'energia in controllo, verso la propria Sunodeki. Il risveglio in realtà è assai visibile, non è difficile trovandosela di fronte come Shisaki vedere come la giara in forma di clessidra e dal finto vetro ambrato e trasparente, inizi a gettar dei granelli verso l'alto, come se contasse il tempo al contrario o stesse impastando un'illusione, non sempre la sabbia che si vede risalire sembra reale, non quanto la manciata di qualche pugnetto che invece abbandona realmente il foro superiore. <Non saprei, sono rimasta ferma con gli studi qualche anno.> Ma non dice nè perchè nè per come, solo quella specifica vien fatta in merito all'accademia. Nuovamente gli occhi scivolano verso l'altro mentre i colonnati di accesso alla Magione Sabaku si fanno loro visibili insieme alle due guardie. <Perchè i Noribki dovrebbero fare una cosa simile? Hai ricevuto un innesto? Anche ti prendessero con loro non potresti usare la loro innata senza una discendenza.> Che sia quello il motivo per cui Shisaki somiglia tanto a Gaara? Ne valuta l'aspetto con una luce nuova, un innesto, perchè i Noribiki dovrebbero fare una cosa simile sembra essere però qualcosa che crea perplessità nella Sabaku, l'attenzione della stessa sembra non riuscire a scrollarsi di dosso un qualche fastidio che ne affila lo sguardo. <Mh...> Se qualche considerazione volesse riempire quel mugolio non lo fa, non subito almeno, ormai alla portata dei due Shinobi che la vedono tornare per come era uscita poco prima. <Buongiorno, non ci spingeremo oltre l'atrio, desideriamo vedere le statue.> Specifica, lasciando intendere a Shisaki che vige una qualche regola che richiede un permesso o un motivo per accedere agli estranei ma che non dev'esser manco restrittivo visto che gli Shinobi non dicono nulla e che l'atrio si presenta loro oltre l'ingresso. Quel cumulo di sabbia resta una nube vaporea che sgorga appena dalla sua Sunodeki, un'informe fisseità tesa che sembra rivelare più di quanto quell'anima silenziosa non riveli. <Questa è quella del Kazekage Gaara...> Scioglie le braccia dalla posa, andandole ad incrociare sotto i seni così scarni da non temere la gravità nè necessitare una qualche protezione a raccoglimento, ora però sembra più intrigata dalle reazioni altrui che dalle parole

{Chk 29/30 Inn Attiva}

17:34 Shisaki:
  [Vie] Man mano che si avvicina, il giovane Kori si sofferma ad osservare la maestosa Magione Sabaku, facendo dardeggiare gli occhi attorno a sè. <Un innesto da parte dei Noribiki? No, non ne ho ricevuti. Le mie, però, erano mere congetture e nulla più. E poi, non è detto che ciò che ho detto poco prima sia possibile, dato che c'è bisogno di una discendenza...> Scrolla le spalle, e accantona l'argomento, notando come l'aria della Sabaku sia molto più pensierosa di prima. Unito al fatto della somiglianza con l'attuale Kazekage - di cui scorge la statua più avanti - ritorna su di lei. <Se pensi che il mio aspetto e il fatto che i Noribiki abbiano voluto darmi un tetto siano collegati, Kore-san, ti sbagli. In realtà,non pensavo neanche lontanamente che una delle famiglie sunesi si volesse interessare a me...anche se dovrei ringraziare un mio amico di accademia appartenente proprio al loro clan per l'accoglienza. I casi della vita, suppongo...> Una volta giunto nell'atrio della magione - dopo aver superato le guardie della stessa grazie a Kore - lo sguardo cade subito sulle due imponenti statue in esso presenti, di cui una è quella proprio di Gaara. <Hmm...> Fa mente locale attorno ad un'immagine di sè stesso riflesso allo specchio. <In effetti, la somiglianza con lui è tanta, lo ammetto.>

17:42 Utente anonimo:
  [Vie] Le ciglia muovono morbidamente sullo sguardo dal taglio arrotondato, un tratto canidae che mal si sposa, ove vorrebbe risultare affabile, con l'emaciata freddezza del viso dai tratti spigolosi. Sembra conoscere a memoria la statua o semplicemente non necessitare di guardarla dal modo in cui fissa l'altro, con una continuità quasi snervante anche per via dei propri silenzi. <Non pensavo che i Noribiki fossero tanto accoglienti.> Kagegakure ha distrutto e a quanto pare unito l'impensabile alla mente della Sabaku. <Già...Quasi da pensare ad un innesto, non escluderei che i Noribiki ti abbiano preso in simpatia per il tuo aspetto.> Sembra che stia provando a sorridere, sollevando un lembo delle labbra il destro, ma l'espressione che ne vien fuori sembra qualcosa di disabituale, forzato e meccanico. <Da qui vicino c'è l'accesso alla parte remota del campo di Suna. Perchè non mi mostri il tuo uso del Fuuton, magari...Un giorno di questi.Potremmo incontrarci lì.> C'è qualcosa che non va, lo si vede, qualcosa che rende la Sabaku diffidente ma che allo stesso tempo sembra non riuscire a volerla scollare da Shisaki, l'ossessione sta puntando quella creatura per la sua somiglianza a Gaara come se dovesse scegliere se sia meglio ucciderlo, rapirlo o essergli amica. è inquietante un così aperto interesse, forse non per Shisaki stesso ma per chi conosce la fennec abbastanza da conoscere il suo disinteresse per più o meno tutto non potrebbe non risultarlo. <Andavo verso Oto...Abiti sulla via dell'Oasi?>
{29/30 Inn.Attiva}

18:20 Shisaki:
 Mentre lo sguardo del Kori è rimasto fisso sulla statua, il suo udito è rimasto attento a ciò che lo circonda, abbastanza attento da sentire ciò che la Sabaku dice riguardo i Noribiki. <In effetti, può essere che mi abbiano voluto accogliere per il mio aspetto, o la mia simpatia, in effetti...> Ma lei continua a marciare sull'ipotesi di un innesto e più ci pensa, più si fa largo l'idea che c'è altro sotto. <...oppure è perchè sono affine al Fuuton come elemento...comunque sia, non credo serva rimuginarci più di tanto!> Lo sguardo si stacca dalla statua per posarsi sulla candida fennec, mentre il corpo di lui esegue una torsione in modo da voltarsi completamente verso di lei. <Mmh...perche no? E' un'opportunità come tante di migliorare la mia abilità elementale. Ci si può organizzare, in seguito.> Finalmente, il suniano nota che lo sguardo canino di lei è decisamente intenso, come se la somiglianza che ha con il Kage la ossessionasse in qualche modo. Che sia perchè è della stessa famiglia? Oppure c'è dell'altro sotto? Di sicuro una cosa è certa: non sarà Shisaki qui e ora a chiederle altro. <No, non abito sulla Via: risiedo più vicino a Kiri, di preciso tra la zona della Piazza e i campi d'addestramento.>

18:33 Utente anonimo:
  [Vie] Non si scosta dall'atrio la Sabaku, qualcosa nella loro conversazione sembra esser andato a ritroso. <In effetti.> Mormora a sua volta. <Non ti sei mai chiesto perchè? La somiglianza intendo.> Approda quella domanda in lei, se avessero clonato Gaara chi sarebbe l'organo competente con cui parlarne? Forse l'idea di dire ad Asuke-Sama di quell'incontro potrebbe dilagare, ma per ora tener per sè quell'incontro sembra massivo, non che gli Shinobi non ne abbiano notato ma più l'osserva più sembra dilagare qualsiasi ossessione in merito. <Sì, certo.> Un mormorio quasi piatto mentre le braccia vengono sciolte, dalla tasca prende il suo ninjaphone porgendolo all'altro dopo averlo sbloccato con un segno blando, forse per mero scorrimento. <Scrivimi il tuo numero, sono curiosa.> Lo è davvero, si vede, il braccio sinistro che allunga l'oggetto si mantiene sospeso tra loro. <Immagino di non poterti accompagnare allora, ho delle cose da sbrigare.>Attenderà che l'altro abbia scritto il numero o rifiutato l'offerta per posare il telefono muovendo un cenno verso l'uscita della magione, nuovamente tra i due shinobi il passaggio sembra mantenere quell'aria meditabonda, le braccia tornano ad incrociarsi e che sia tesa è cosa che ra Shisaki potrebbe notare più apertamente, mentre la fennec appare arida la sua sabbia nella trasparenza ambrata della sunodeki turbina costantemente come disturbata, rivela una parte d'animo che non è visibile all'occhio nudo sulle carni così come quella nube vaporea che invece aderisce alla base della nuca come un bisogno di contatto, conforto, una carezza tipica a sollievo di chi si sente tormentato in qualche modo. <Buon rientro amico dei Noribiki...è stato> Sembra non trovare la parola, cercandone gli occhi dal basso della propria statura<Particolare- conoscerti.>Con quelle strane parole, visto che a tutti gli effetti è lei quella stramba dei due probabilmente, prende congedo dall'altro tornando per la via di Oto ed iniziando a mandare messaggi prima che sia giunta all'oasi
{29/30 Inn.Attiva-Exit}

18:45 Shisaki:
  [Vie] <In realtà non mi sono mai posto il problema della somiglianza perche non lo ritengo un problema in sè. Non al momento, perlomeno.> Più la sente parlare, più si rende conto che la ragazza davanti a lui - per ragioni a cui non è interessato al momento - stravede per il Kazekage. E vai a sapere per che motivo...mah. Nota che estrae il ninjaphone e gli chiede il numero. <Oh, certo - un momento che te lo scrivo.> In pochi istanti Shisaki le scrive il numero prima di ridarle il ninjaphone. <Ecco qui. Quando vuoi, ora sai dove trovarmi per quella cosa di cui abbiamo appena parlato.> Già prevede in vari modi come potrebbe finire quell'incontro. <Oh, non serve accompagnarmi se hai da fare.> Mentre i due si muovo verso l'esterno della magione, il Kori nota come l'aria pensierosa di chi sta elucubrando pensieri a macchinetta non la lascia andare, ma nota anche come la sabbia nella di lei sunodeki continua a vorticare come se qualcosa le desse in qualche modo fastidio, forse attenuato dalla piccola nube che sembra aderente alla sua nuca. Terrà a mente tutto questo, per la prossima volta - per sicurezza, non si sa mai. <Ti auguro una buona continuazione, Kore Sabaku-san! Mi ha fatto piacere conoscerti. Alla prossima!> Con queste ultime parole, si congeda da lei prendendo la via per la Piazza di Suna, col suo solito passo tranquillo e ciondolante. [Exit]

Kore si sofferma su Shizaki e sulla sua somiglianza eccessiva con Gaara, lo invita alla magione a vedere la statua ma man mano che parlano l'idea di innesti e clonazioni in atto dal clan Noribiki inizia ad offuscare l'iniziale euforia dell'incontro. Accanto alla statua ancora non le è ben chiara l'epifania ma si scambiano il numero, o almeno, si fa dare quello dell'altro sì da poterlo ritrovare