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It's Ramen time!

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con Shiroichi

13:05 Shiroichi:
  [Di fronte a Ichiraku] È l'ora di pranzo in quel di Konoha, e il giovane Nara ha deciso di pagare il debito contratto con la Sabaku per aver perso la sfida di combattimento con lei e di offrirle il ramen e i takoyaki che lei adora; così le ha mandato un messaggio chiedendole se le andasse di vedersi oggi per pranzo da Ichiraku. Il Nara la sta aspettando di fronte al chiosco, vestito in modo molto semplice e con ancora delle bende che gli coprono la parte superiore del corpo e qualche medicazione sul volto per le ferite ancora in via di guarigione; è ancora un po' indolenzito ma sta fondamentalmente bene, cosa che spera, alla Sabaku farà piacere sapere dato che l'ultima volta sembrava abbastanza preoccupata per le sue condizioni. Indossa una t-shirt nera molto semplice con lo stemma della famiglia Nara e dei pantaloncini bianchi lunghi fin sotto al ginocchio, non porta altro con sé dato che è il suo giorno libero. Di tanto in tanto guarda l'orologio sul cellulare, si è presentato un po' in anticipo rispetto all'appuntamento fissato per evitare che la ragazza aspetti da sola. Il volto sembra sereno e finalmente è tornato a portare gli occhiali solo estetici comprati con Shizuka, tra allenamenti e missioni anbu li aveva messi un po' da parte ultimamente. Non sembra pesargli molto aspettare e nel frattempo la sua mente vaga riflettendo sul da farsi riguardo al caso della famiglia Anamura, l'interrogatorio di ieri non è andato affatto come si aspettava e ha perso le staffe ma quel poco che ha detto Genji l'ha colpito. I suoi effetti personali sono custoditi in un armadietto chiuso a chiave nella sua sede anbu di riferimento, nei prossimi giorni dovrà fissare un'appuntamento con quelli del clan Inuzuka per chiedere loro delle informazioni, sperando che almeno loro siano più collaborativi. Gli pesa abbastanza fare sta cosa considerato il fatto che la ragazza che amava è morta proprio per colpa di un loro membro. Sbuffa un po' il ragazzino mentre cerca di togliersi dalla mente tutti i pensieri e di passare una giornata completamente libera dal lavoro e dai problemi ad esso correlati.

13:07 Utente anonimo:
 La Sabaku si è presentata all'appuntamento abbigliata come per l'allenamento o una qualsiasi missione, manco fosse un'abitudine, raramente la sua divisa muta infatti nel tempo. Indossa pantaloni verde oliva a vita bassa, aderenti sui lombi e ben più comodi sulle gambe magre fino ad un restringimento lieve appena al di sopra delle scarpe da outdoor color terra. Un kunai, un futa con tronchetto, due tonici curativi e due di recupero del chackra occupano quelle posizioni, apparirebbe disarmata non fosse per la giara, che occupa tutta la sua schiena, legata alla vita da una fascia verde smeraldo che risale poi ad appendere lungo la spalla destra. Eppure non ha peso per lei la Sunodeki, questa appare come una clessidra in vetro ambrato, traspare sul cumulo di sabbia disposto alla metà inferiore che si mostra in quel momento quieta. Sotto quella fascia si riconosce una maglietta, una canotta dalla spallina spessa tre dita, indumento sportivo e dell'uniforme colore verde oliva come i pantaloni. I biondi e corti capelli sono scarmigliati intorno al viso pallido e magro come tutta la sua figura, ogni osso visibile e parzialmente celato come le costole sembra voler sporgere a ricordare la minuta magrezza della figura della fennec, nessun orpello se non il coprifronte portato al collo, il simbolo della sabbia non viene celato su quella figura che stenta nel mostrare la sua reale età, apparendo nella minutezza ancor più infantile. Avvicinandosi al chiosco di ramen intravede il Nara spilungone, rispetto a lei, ma non accenna ad affrettare il passo nè a fare gesti di gaudio, semplicemente l'avvicina fino a che la voce non è alla sua portata. <Ciao Shiroichi, come stai?> Analizza il volto dell'altro, eventuale guarigione dopo il loro allenamento, ma sembra mostrare la confidenza del nome a differenza del solito mentre la vocalità si mantiene ad una nota piatta quanto atona. Le braccia rilassate lungo i fianchi e gli occhi che scorrono da lui al chiosco, come a porre una muta domanda se attendano qualcuno, così sbircia la maglietta dell'altro e le sopracciglia si avvicinano appena, non sembra ad una prima occhiata riconoscere un simbolo dei Nara, non ufficialmente almeno, dalla curiosità che si evince nel silenzio

13:23 Shiroichi:
  [Di fronte a Ichiraku -> Interno] Passa poco tempo quando la Sabaku si presenta al suo cospetto abbigliata come al solito e con la sunodeki sulle spalle, lo saluta chiedendogli come sta <Sto bene, ancora un po' indolenzito a dire il vero ma nulla che una giornata di riposo e qualche ciotola di ramen non possano curare!> dice allegro il ragazzino sfoggiando il suo miglior sorriso. <Tu invece come stai?> chiede di rimando il ragazzino con cortesia mentre scolla la schiena dal muro e si rimette in posizione eretta. Nota che la ragazza è incuriosita dal simbolo sulla sua maglietta e si volta per farglielo vedere meglio aggiungendo a voce la spiegazione <è lo stemma del mio clan, ho migliaia di outfit con questo stemma, ne vado molto fiero> dice il ragazzino tornando a voltarsi verso la Sabaku <Allora? Hai portato tanta fame con te?> chiede allegro; vorrebbe anche chiedere come mai si sia portata dietro anche la sunodeki, ma suppone che per un Sabaku sia come portarsi dietro dei kunai oppure come la deformazione professionale dei Nara di controllare sempre la posizione delle ombre. <Prego, dopo di te> invita la ragazza ad entrare nel chiosco di ramen accompagnando le sue parole con un gesto degno dei migliori portieri degli hotel. Se la ragazza decidesse di entrare la seguirebbe a qualche passo di distanza. Il locale è piccolo e stranamente oggi sono i soli clienti in questa succursale; l'oste li saluterebbe e Shiroichi ricambierebbe con gentilezza. Una volta accomodati al banco chiede poi a Kore <Allora Kore-san, cosa prendi? Non farti problemi, sei mia ospite! Mangia a sazietà> gli occhi sono poi puntati sul menù per scegliere il suo pasto, non che ce ne sia bisogno, viene qui praticamente tutte le settimane da quando è nato, conosce il menù a memoria.

13:32 Utente anonimo:
 La replica di Shiroichi sul suo stato la coglie oltre l'evidenza di alcuni bendaggi residui al loro allenamento, la Sabaku però non pare allarmarsene ed è segno che almeno la cute visibile ha ripreso una colorazione adeguata. <Ottimo-> Replica a quell'euforia che la coglie dall'altro come se le avessero gettato dell'acqua fredda addosso. <Io...Beh. Bene> Snocciola non potendo non notare come la sua curiosità abbia parlato per lei, quella spiegazione sullo stemma del suo clan viene accolta. <Ah, perchè non ne fai un tatuaggio?> La domanda appare di per sè insensata. <Shizuka sicuramente frequenta un sacco di tatuatori, è piena.> Beh sulla schiena ha una farfalla così grande che sembra degna di un kawaiissimo avanzo di galera in effetti, ma questo non lo menziona. <Io ho sempre fame.> Cosa che non si direbbe visto che è un agglomerato di ossa che pare tener in piedi per miracolo, fatto sta che si lascia guidare dall'altro accogliendo la porta aperta. <Ma oggi niente Takoyaki, li ho mangiati ieri, non mi hai detto che conoscevi Akainu.> Sembra una domanda la sua, sbircia passando accanto a Shiroichi oltre l'uscio ma non pone quesito apertamente nè lascia intuire sia stato la compagnia della sera prima come dando per assodato un legame tra le righe di quelle due sentenze. Si avvicina tuttavia a prender posto guardando la lista esposta in alto, come in ogni Ichiraku, sempre lo stesso menu. <Ebi Gyoza e ramen piccante.Tè al gelsomino, per favore.>Annuncia così il suo ordine, anche con il dabbere, inusuale che a brodo caldo accompagni bevanda calda a sua volta, pare sia una brutta abitudine dei desertici per mantenere la temperatura corporea appropriatamente. <Ieri ho conosciuto un ragazzetto più o meno della tua età, è diventato mio allievo.> Non è andata esattamente così, e sicuramente Katai non sa di esser diventato allievo di nessuno, tantomeno della Sabaku che gli ha solo offerto dei Takoyaki. <Chi è il tuo sensei? Magari posso proporre una sfida in futuro.> A mò di lancio dei pokemon (?) VAI SHIROICHI SCELGO TEH(?)

13:46 Shiroichi:
  [Di fronte a Ichiraku -> Interno] Il ragazzino ascolta la risposta della ragazza e gli chiede come mai non si sia ancora tatuato lo stemma dei Nara sulla pelle <Shizuka ha detto che mi tatuerà solo col permesso dei miei genitori o quando sarò maggiorenne> risponde tranquillamente ridacchiando <I miei non acconsentiranno mai, sai sono dei tradizionalisti non amano queste cose> risponde serio <quindi dovrò aspettare la maggior'età> c'è un po' di rammarico in questa attesa ma vuole che il suo primo tatuaggio non anbu gli sia fatto da Shizuka, anche perché è l'unica che sa del suo lavoro quindi non avrebbe problemi a togliersi la maglietta di fronte a lei <Va bene, niente takoyaki, sarà per la prossima volta così magari mi fai assaggiare i tuoi preferiti> dice tranquillamente il ragazzino. Quando la ragazza poi nomina l'ustionato il Nara arrossisce leggermente <Non direi che lo conosco, abbiamo fatto una missione insieme e diciamo che non mi sono comportato nel migliore dei modi, sto cercando un modo per porgergli le mie scuse ma ancora non sono riuscito a beccarlo in giro; senza contare che, anche se sapessi dove abita mi sembrerebbe scortese presentarmi a casa sua senza preavviso.> risponde serio con ancora un po' di rossore in volto <Diciamo che ho parlato troppo di cose che non mi competono> aggiunge una mini spiegazione alla ragazza prima che questi magari possa chiederla. <Per me invece dei Gyoza con carne e un Tonkotsu ramen piccante, mettici gli udon però! da bere del matcha freddo> anche lui fa la sua ordinazione con calma, anche se il suo tono di voce è decisamente più squillante di quello della Sabaku. <Ah sì? Bene! Fa parte del tuo clan oppure semplicemente hai ritenuto che avesse le carte in regola per diventare tuo allievo?> chiede incuriosito il ragazzino, poi risponde <La mia sensei è Shizuka, sarebbe divertente una sfida a quattro, anche se finché non miglioro credo le sarei praticamente solo d'intralcio.> risponde onestamente, è un bravo combattente il ragazzino quando non si fa arrivare il sangue alla testa o quando decide di non fare del male se non necessario lasciando quindi punti scoperti all'avversario di turno, questo gli viene sempre ripetuto anche durante gli allenamenti sia dagli anbu sia dalla sua capoclan.

13:54 Utente anonimo:
 Ormai preso posto allo sgabello e posto il suo ordine allunga le braccia sul banco, senza giungere le mani ma iniziando a piegare le braccia per farsi appoggio sui gomiti guarda Shiroichi. <In che senso ti tatuerà?> Non è a conoscenza della bravura dell'altro, non può nemmeno supporla. Eppure ascolta la questione dei genitori altrui e stranamente invece di dissentire stira le labbra come se avessero guadagnato una stima da parte propria, ama le persone retrograde come i Sabaku, a quanto pare. <Prossima volta? Dillo alla tua faccia...> Soffia occhieggiando i bendaggi rimasti alla questione della volta prossima che viene proposta, c'è dell'ilarità probabilmente ma come al solito il tono non ne rende evidente la cosa mantenendo quella parlata asettica in maniera costante. <Oh, no no, ti presentassi a casa sua senza avviso non finirebbe bene di certo.> Soffia arricciando maggiormente le braccia alla questione di Katai. <Nessuna delle due, lo conosco a stento e so solo che prende a pugni le cose, però secondo me ti batte al salto in alto, quanto sei lungo Shiroichi?> Domanda all'improvviso prima di scuotere il capo. <L'hai mai vista Shizuka? Il 98% della sua forza è che se la guardi di tutto ti viene voglia tranne anche solo di pensare a colpirla, il restante 2% potrebbe pure essere una macchina assassina che nessuno vede realmente. Niente cose a quattro pervertito.> Dai, magari voleva sembrare una battuta è che proprio non ci riesce ad ammorbidire i toni delle parole? Eccolo, eccolo, piccolo piccolo, la vedi la fossetta Shiroichi? Un sorrisino trattenuto si sta nascondendo.

14:11 Shiroichi:
  [Di fronte a Ichiraku -> Interno] <Esattamente in questo senso, sa tatuare e mi ha detto che se dovessi avere il permesso dei miei oppure quando sarò maggiorenne mi tatuerà> risponde sbrigativo come se fosse una cosa scontata, dopotutto anche lei, come lui ha avuto in regalo un disegno fatto dalla Kokketsu e non dovrebbe essere difficile per lei immaginare che quella bravura su carta possa essere trasposta anche sulla pelle umana. Ascolta poi quella che vuole essere una battuta da parte della Sabaku <la prossima volta non mi coglierai così di sorpresa... ma! Giusto per sicurezza mi presenterò bendato preventivamente> ridacchia, non se l'è presa per la sconfitta, dopotutto il ragazzino è un tipo sportivo. <Immaginavo, beh suppongo che prima o poi lo incontrerò di nuovo, dopotutto siamo comunque rinchiusi in quattro mura, quante sono le probabilità che non lo becchi mai più?> chiede retoricamente il ragazzino riferendosi all'Uchiha. <Dici? Conosco delle mosse fighe che mi aiutano col salto in alto, non sono sempre così facile da battere!> ridacchia <Comunque sono alto un metro e settantacinque, ho preso l'altezza dai miei genitori, mia madre è alta quasi un metro e ottanta> ascolta poi la domanda su Shizuka <Con me non ha mai combattuto seriamente, so della sua velocità e deduco la sua forza, inoltre credo di aver intravisto la potenza della sua innata ma non da lei questo> risponde onesto, poi inizia a bere un bicchierino d'acqua salvo poi rischiare di strozzarsi alla battuta totalmente inaspettata della Sabaku <Coff Coff...avvisa quando fai ste battute, che una Sabaku che uccide con l'acqua non si è mai sentita!> ridacchia mentre l'oste finalmente porta le loro ordinazioni al bancone e le mette di fronte ai rispettivi commensali.

14:18 Utente anonimo:
 La lingua inizialmente spinge contro la guancia destra, sembra perplessa e dimostra che no, ampiamente non sapeva della cosa. <Ha senso, è un medico del resto immagino sia una cosa super sicura se lo fa lei.> Se ne può dedurre che la Sabaku non ha tatuaggi nemmeno nei punti più celati alla vista del giovane Shiroichi o di qualcuno ben più intimo. Alla questione delle probabilità tuttavia la Sabaku arriccia le labbra con fare meditabondo, come se stesse riflettendo su quanto detto o una coltre cupa ne stesse attraversando lo sguardo. <Più di quanto non immagini, credo.> Risponde seriamente alla fine sulla questione di un Akainu riservato ed introvabile. <Da chi?> Chiede in merito all'innata senza aver interrotto il racconto dell'altro in nessun momento, nel frattempo tè e gyoza sono giunti davanti a lei e con placida calma infiocca le bacchette con la mano destra mentre Shiroichi si strozza. <Sarebbe un gran bel primato per me, avrei la stima del mio clan, probabilmente anche una statua...A proposito.> Domanda prendendo il primo raviolo dopo aver versato la soia nella ciotolina, immergendolo senza fretta. <Si studiano i Sabaku nella vostra accademia? O solo i cenni storici che riguardano il villaggio di Konoha ed i rapporti con il Kazekage Gaara?> Pone quella curiosa domanda avvicinando il raviolo alle labbra. <Buon appetito spilunghino.> Compostamente inizia a mangiare ma i bocconi sono ampi, prende il raviolo con interezza, inaspettatamente, per poi masticarlo con calma a bocca chiusa senza preoccuparsi del calore, ha preso del piccante del resto e nel tempo che impiega a masticare approfitta per versare un primo dito del tè ancora in infusione nella propria tazzina.

14:39 Shiroichi:
  [Interno] <Sicuramente, mi fido ciecamente di lei> risponde tranquillo mentre si porta più vicini il piatto con i ravioli, non mette il la salsa di soia nel piattino, i ravioli di carne li mangia sempre senza. <Un certo Rasetsu, è uno scienziato di Kusa, non so che grado di parentela ci sia tra lui e Shizuka> dice tranquillo mentre ridacchia per la sua constatazione <Beh sarebbe sicuro un primato, anche se penso che sarebbe meglio lo usassi su un nemico> dice tranquillamente <I Sabaku si studiano a grandi linee, ma io sono andato a documentarmi da solo perché adoro la storia e mi piace sopratttutto conoscere tradizioni diverse dalle mie.> spiega tranquillamente mentre apre le bacchette <Inoltre trovo che il Kazekage Gaara sia stato un grande del suo tempo. Inoltre, adoro la vostra innata, è così versatile da poter essere praticamente un coltellino svizzero> dice apprezzando l'innata della ragazza <Buon appetito a te!> le sorride mentre inizia a mangiare il primo raviolo con la gioia di un bambino che mangia la cioccolata. <Scusa se sono indiscreto, ma posso chiederti come funziona? Puoi farla muovere col pensiero ma per alcune cose durante il nostro combattimento hai usato i sigilli, qual è il "limite"> chiede curioso, è semplice curiosità accademica la sua, non pianifica di utilizzare queste informazioni contro la ragazza. Aspetta la sua eventuale risposta poi chiede <Allora? Cosa ne pensi della cucina di Konoha? È tanto diversa da quella di Suna?> anche qui è pura e semplice curiosità, non è bravissimo a cucinare ma prova volentieri sempre qualsiasi piatto nuovo gli si presenti di fronte.

14:48 Utente anonimo:
 Al secondo raviolo affila lo sguardo quando sente il nome di Rasetsu ma sembra troppo educata per masticare e parlare allo stesso tempo. <Ah. Pensavo fossero solo colleghi.> Chiosa appena sottovoce quelle parole, un meditabondo mormorio che sembra stia ricollegando quel bizzarro individuo in qualche modo a Shizuka senza però riuscirci realmente. Approfitta invece della questione sui Sabaku per finire gli altri tre ravioli con calma, non lo interrompe quindi e mostra interesse all'ascolto, sorseggiato il primo te se ne versa dell'altro sempre in povere quantità come se l'infusione fosse ancora sotto rispetto. <Cosa intendi per versatile? Ci sono molte informazioni sui vostri testi?> Un'altra volta le labbra si sollevano appena, mosse dalla sua cotta quasi adolescenziale per il fu Gaara sembra non trattenerne. Solo dopo scosta il piattino per sostituirlo invece alla ciotola di ramen ancora da parte, inizia a smuovere con le bacchette il contenuto per lasciar diffondere la spezia piccante. <Non c'è> Risponde senza guadarlo alla questione del limite. <O almeno. Non c'è nella forma, c'è nell'uso che se ne fa. Posso creare un occhio di sabbia, ad esempio, e sarebbe uguale in tutto e per tutto al mio occhio, ma grazie ai sigilli posso fare in modo di collegare al mio occhio di sabbia un nervo ottico, così posso guardare avanti ed indietro contemporaneamente. E...Beh capisci da solo la sua utilità> Sentenzia arricciando i primi spaghetti di grano per avvicinarli alle labbra, succhia con fare leggero e minuto, non vuole sporcarsi ed è evidente. <Come mai tu hai temporeggiato per usare la tua innata invece? è molto lenta? Non sembri uno da rissa e pugni.> Chiede apertamente prima di scuotere il capo. <Abbiamo un Ichiraku anche da noi, credo sia ovunque...Ma questo è più carino esteticamente.> Non commenta quindi la cucina ma solleva gli occhi intorno a sè. <Peccato tutto questo verde...>

15:00 Shiroichi:
  [Interno] <Sono colleghi, ma hanno lo stesso cognome, in qualche modo saranno imparentati, almeno credo> dice tranquillamente senza pensarci troppo su, lui ha sempre valutato le persone singolarmente e non per il proprio clan di appartenenza quindi per lui è solo un cognome uguale, nulla più. <So della difesa assoluta del quarto Kazekage, ho visto come hai combattuto tu, e ora mi dici anche dell'occhio di sabbia, è utile in attacco, in difesa e per la ricerca di informazioni> risponde tranquillamente <Non ci sono troppe informazioni su nessuna delle innate, nemmeno su quelle tipiche di Konoha, sono segreti che vengono custoditi gelosamente dai clan> risponde <Quello che so l'ho letto dai libri di storia e l'ho dedotto guardandoti usare l'innata in combattimento.> la domanda poi sulla sua innata arriva come previsto dal ragazzino <La velocità della mia innata dipende dalla mia bravura, inoltre devo stare fermo per poterla utilizzare, e quando uso quel tipo di jutsu non posso usarne altri, cosa che quando sei ad alti livelli non inficia molto sul combattimento, ma quando sei alle prime armi come me o colpisci per primo oppure devi per forza giocare in difesa, per questo ti ho attaccata a pugni, non potevo fare altrimenti> risponde onesto. Finisce anche lui i suoi gyoza e avvicina il piatto di Udon con la cotoletta di maiale <Uhhhh che buon odore> dice allegro il ragazzetto mentre prende con le bacchette il primo boccone. Poi la ragazza commenta il locale e si lamenta del verde, sa che il colore non le piace grazie al colloquio che ha avuto con la ragazza come anbu, ma ovviamente il genin ora deve fare il finto tonto <Come mai? Non ti piace il verde?> chiede la motivazione di questa sua non preferenza, curioso di ascoltare cosa la fennec abbia da dire.

15:13 Utente anonimo:
 ANnuisce debolmente alla questione della parentela di Shizuka ma sembra che la cosa lasci la Sabaku più meditabonda di quanto non dovrebbe. Sulla questione dell'innata Sabaku sta ancora piluccando il suo ramen. <In battaglia mi pare difficile, è un occhio...Non me l'hanno mai distrutto ma farà un male cane.> Sentenzia accostando le bacchette per favorire il cucchiaio con un po' di brodo. L'altro spiega la lentezza limitante della sua innata e sembra che la Sabaku si trovi ad elaborare quelle informazioni con placida calma, da un boccone ad un sorso intermezza il suo tè. <Non ha più senso che voi Nara facciate da supporto? Ho capito la storia del Kunai, quello che mi hai detto, ma non è più sensato che siate voi ad immobilizzare i nemici in missione? Che senso ha fissarti con il corpo a corpo quando puoi...Beh puoi fare tante cose creative con quella, senti hai mica voglia di conoscere la mia compagna di stanza? Se la facessimo cadere dalla finestra con la tua ombra sembrerebbe un tentato suicidio.> La mente deriva pressochè immediatamente al meglio del peggio pare, svelando i più reconditi desideri di un individuo prima che un sospiro la rimetta a soffiare sul cucchiaio di brodo. <No, non particolarmente, mi piacciono i colori caldi, il rosso, il giallo, un verde pallido, paglierino...Il verde così acceso mi confonde. E poi mi crea la sgradevole sensazione dell'odore dell'erba recisa, anche solo a vederlo...Ti sei mai messo una foglia rotta nel naso?> Perchè mai avrebbe dovuto farlo? Nessun motivo probabilmente ma di stranezze la Sabaku sembra mostrarne non poche con assoluta praticità.

15:30 Shiroichi:
  [Interno] <No in battaglia magari no, soprattutto se non combatti da solo ma se invece devi fare roba come spionaggio potrebbe essere più che interessante> Ascolta il suo parere su quello che un Nara dovrebbe fare con la propria innata <Sì hai ragione, però non mi andava di combattere solo dalla distanza, anche se contro di te non avrei potuto competere al momento.> ascolta poi la cosa della compagna di stanza <Non credo che sia il caso, come mai le vuoi così male?> chiede curioso il ragazzino. Ascolta poi la risposta riguardo il colore <A me per esempio non piace troppo il giallo, più che altro quando il sole è forte tende ad abbagliarmi.> risponde <Più di una volta le foglie mi sono finite sul naso mentre mi riposavo sotto gli alberi a guardare gli uccelli, adoro guardare il loro volo ed ascoltare il loro cinguettio> ed ecco qui che il ragazzino torna a parlare dei suoi amati volatili <Ho un sacco di foto con un sacco di specie, un giorno mi piacerebbe uscire fuori dalle mura per vedere quelle tipiche di altre zone, tu non hai mai sognato di visitare il vecchio villaggio della sabbia? Io non ho ricordi della vecchia Konoha, ero piccolo quando c'è stato l'attacco delle chimere>. Si è lasciato prendere dalle chiacchiere e come suo solito è saltato di palo in frasca, dagli uccelli alle mura all'attacco delle chimere; e nel frattempo tra una pausa e l'altra prende un po' di udon e un po' di cotoletta di maiale; anche lui è silenzioso e composto quando mangia, tipico di un ragazzino educato secondo i rigidi modelli di educazione delle antiche famiglie della foglia.

15:39 Utente anonimo:
 Shiroichi sembra gettare un commento sul vantaggio che gli avrebbe dato la distanza, ammette da solo lo svantaggio egualmente. Ora addentando un pezzo di maiale piccante alla volta fino a terminare una delle due fette in guarnizione, è solo mentre si versa dell'altro tè che torna a parlare. Dritta e composta malgrado la Sunodeki alle sue spalle, come se la giara per lei non avesse alcun peso. <Il fatto che sia stupida dovrebbe essere un motivo logico e riconosciuto ovunque, ma a quanto pare non lo è. Gli altri non riescono a quantificare quanto la sua stupidità offenda con la sola esistenza il pubblico decoro.> Pronuncia con fare solenne in merito a Samira, l'acerrima nemica della Sabaku. <Non pensavo ti piacessero gli uccelli...è per questo che hai mezzo litigato con Akainu?> Ok, sta scherzando, speriamo. Seppur anche stavolta il tono si mantenga cheto e sillabato non può essere altrimenti ed è l'unico commento che sfugge inizialmente alle chiacchere dell'altro. Poi improvvisamente tace, a quella domanda a tavola li si può sentire masticare, persino spaccare le uova marinate nel ramen produce più suoni della fennec. <No.> Dopo un lungo silenzio. <Non ho mai sognato di tornare lì.> Determina prendendo uno dei due pezzi d'uovo alla volta fino a terminarlo. <E non intendo parlarne.> Sancisce evidentemente conscia che il suo silenzio porta ad attirare domande e non a farle smettere, specialmente da quel poco che ha eccepito dell'altro. <Parliamo del tuo amore per gli uccelli, meglio i cuculi o le passere?>Dai...Questa si capisce. Eppure c'è qualcosa di raschiato nella voce, da quella secca risposta, come se il cambiamento fosse una necessità.

15:53 Shiroichi:
  [Interno] Ridacchia quando la ragazza commenta la sua compagna <Posso capire la tua frustrazione ma purtroppo non è così che funziona nella nostra società, e dire che anche io più di una volta ho pensato la stessa roba con altre persone.> risponde serio, per poi scoppiare a ridere riguardo alla domanda che la ragazza gli pone, non sembra capire che la ragazza abbia fatto una battuta così le risponde seriamente <No, non è per questo, gli ho rimproverato di essere troppo sulle sue e che avrebbe dovuto fidarsi di più dei suoi compagni di squadra, poi allo stesso modo ho perso le staffe quando sono stato messo di fronte alla mia inutilità in quella missione e ho finito per inveirgli più o meno contro> risponde onesto di nuovo a grandi linee però, vuole evitare che la ragazza fraintenda e magari poi riferisca una cosa per un'altra all'Uchiha. Ascolta il tono perentorio riguardo al vecchio villaggio della sabbia e, complici sia il tono che le parole il ragazzino acconsente alla richiesta e risponde riguardo gli uccelli <Beh sono due begli uccelli, ma preferisco le passere, sono più carine, anche perché i cuculi sono un po' stronzi> La ragazza crede di parlare con un adolescente in piena crisi ormonale ma non è così, Shiroichi non capisce per nulla i doppi sensi, cosa che renderà questa conversazione ancora più divertente per la Sabaku che potrebbe ovviamente divertirsi alle spalle del ragazzino continuando ad aggiungere doppi sensi su doppi sensi alla loro conversazione. <Tu invece cosa preferisci? Magari c'è un uccello che ti piace particolarmente, tra i miei preferiti ci sono i corvi ad esempio, sono molto intelligenti e poi hanno quelle piume di un nero iridescenti.> E niente è nel suo mondo, perfetto pieno di uccelli carini e coccolosi, soprattutto non si parla degli uccelli che intende Sabaku

16:02 Utente anonimo:
 Non commenta ulteriormente su Samira, la questione dlele mura sembra aver intirizzito l'animosità già arida, almeno all'apparenza, della Sabaku, intenta a piluccare dal suo ramen i germogli di soia ad uno ad uno come si cercano le pulci le scimmie. <E lo stai cercando per dirgli cosa?> La sua curiosità fortunatamente è particolarmente di aiuto e l'argomento glissa facilmente, da Akainu agli uccelli, che poi per lei potrebbe essere più o meno la stessa cosa ma no...L'uchiha ha altre qualità (?). <Come mai i cuculi sono stronzi?> Adesso sembra più seria la Sabaku, sembra voler comprendere cosa determina effettivamente la stronzaggine degli uccelli, il modo in cui provano ad ucciderti con le settecento malattie che portano addosso magari? Non lo sa ed in qualche modo se ne trova incuriosita. Terminando gli spaghetti temporeggia con il mero cucchiaio a quanto rimane del suo brodo, con la flemma di chi non ha di meglio da fare prima che il capino biondo si sollevi verso il banco. <Posso avere tre mochi bianchi?> Domanda con un garbo secco, come se non riuscisse a metter reale dolcezza nella voce, ma quando le viene chiesto del suo ornite preferito scruta Shiroichi come se si sentisse presa in giro e volesse valutare la serietà sul viso dell'altro. <Io non credo che tu voglia davvero questa risposta, Shiroichi Nara, ho ventitrè anni, credo tu non ti sia reso effettivamente conto di quali volatili possano piacere ad una ragazza mh?> Concede una confidenza leggera, mostrando chiaramente cosa c'è in quella testolina di fondo maliziosa, ma senza aver la sfrontatezza di dirlo. <Hai dei fratelli?Sorelle?> Chiede profittando di quel pranzo che sembra vederla parlare meno di quanto non chieda

16:16 Shiroichi:
  [Interno] <Beh voglio scusarmi principalmente per il mio comportamento inappropriato e per aver messo bocca su robe che non mi competono> dice onesto per poi ritornare di nuovo sugli uccelli <Beh calcola che depongono le loro uova nel nido di altri uccelli, i loro piccoli si schiudono prima di quelli dell'uccello che ha fatto il nido, e i piccoli una volta schiusi fanno cadere le uova del loro ospite sul terreno in modo da avere tutto il cibo per loro sfruttando gli uccelli di altre specie, tipo appunto i passeri.> risponde serio mentre finisce il suo ramen e ne beve il brodo mentre la ragazza ordina tre mochi bianchi. Il ragazzino resta un secondo interdetto <Perché non dovrei voler sapere che tipo di volatili ti pia...> e qui arriva addosso al genin la consapevolezza di cosa la Sabaku intendesse realmente. Il volto del ragazzino diventa paonazzo, quasi a ricordare le ferite inflittegli dalla ragazza qualche giorno addietro <Ehm...ehm... no, non credo che i volatili che intendi tu abbiano piume> a meno che oltra alla malizia la Sabaku non abbia anche dei kink strani, ma questo il Nara preferisce non saperlo. <No sono figlio unico, avrei sempre voluto un fratello o una sorella, ma i miei non hanno mai voluto, diciamo che il rapporto più fraterno che ho ce l'ho con Shizuka appunto, è un punto di riferimento per me e in qualche modo voglio sempre provare a renderla fiera di me, non sarà contenta di sapere che mi hai battuto nel nostro scontro, mi chiederà se ho davvero sfruttato tutte le mie tecniche oppure no e cose simili, lo so già> ridacchia il ragazzino mentre beve un sorso di matcha attendendo che l'oste porti dei mochi bianchi alla Sabaku.

16:29 Utente anonimo:
 Ascolta con interesse palese la questione che riguarda l'Uchiha. <Che gli hai detto che non ti competeva? Dimmi...Che non hai fatto la gran stronzata di chiedergli del suo aspetto.> Dinoccola prima di un'ultima cucchiaiata che la porta ad accostare la ciotola di ramen ormai vuota. Non passa molto mentre ascolta dei cuculi nei nidi altrui che arrivano i suoi mochi, non si pronuncia, accoglie quella nozione con fare pedagogico senza commentarla così come non si esprime in merito all'imbarazzo dell'altro appena divenuto dello stesso colore del brodo piccante che fu del suo ramen. Giocherella con il primo mochi, sembra più invaghita dalla consistenza che dal gusto per come si comporta, o forse ha solo voglia di ascoltare più di quanto non parli, la sua mente calibra quelle informazioni, gira intorno ai concetti, e solo dopo si esprime con quella calma usuale che inizia nel suo caso a sembrare un'abitudine misurata. <Non credo che prendere una figura ad esempio sia un rapporto che si possa definire come fraterno. Un sensei per cui provi affetto forse...Ma non è scontato che si voglia somigliare ai fratelli maggiori.> Determina tra il primo ed il secondo mochi con cui inizia nuovamente a giocare, cala quindi lo sguardo mentre parla. <Mio fratello Kombu aveva come me solo la pelle molto chiara ed i capelli biondi, un gran chiaccherone, benvoluto da tutti, più alto e più spesso di Akainu. Il fennec perfetto. Non ho mai voluto somigliargli, essere diversa andava bene, ci volevamo bene e basta.> Il passato non sembra casuale. <Non ti importa che tuo fratello sia fiero di te, concettualmente, quando ne hai uno lo è già.Serve parecchio impegno per potersi guadagnare un reale disappunto da un fratello.Devi fare proprio schifo almeno in una cosa.>Borbotta addentando il secondo Mochi. <Beh, grazie per il pranzo, dovrò andare alla Magione prima che mi diano per ricercata è da ieri mattina che sto balzando l'allenamento con Asuke-Sama.>

16:43 Shiroichi:
  [Interno] <È vero che non colgo subito i doppi sensi, ma non sono completamente tonto...> ridacchia <No, non gli ho chiesto del suo aspetto, e onestamente nell'ambito della missione nemmeno mi interessava, gli ho semplicemente detto che non sa cosa significa essere parte di un clan e combattere per essere sempre il migliore, e che qualsiasi cosa sia successo nel suo passato non dovrebbe influenzare il suo futuro; ovviamente non so praticamente nulla di lui e non avevo il diritto di parlare così e quindi sento la necessità di scusarmi con lui per questo comportamento> risponde serio per poi ascoltare cosa la ragazza ha da dire riguardo il rapporto fraterno, non la interrompe e si chiede come mai la ragazza usi il passato per parlare del fratello <Posso capire quello che intendi però diciamo che entrambi facciamo quello che facciamo per tentare a modo nostro di migliorare la vita degli altri, non che faccia il detective privato solo per quello, vorrei che non ci fossero ingiustizie e mi piacerebbe che tutti si vivesse in pace ed armonia, ma mi rendo conto che questi sono solo gli stupidi sogni e gli stupidi ideali di un ragazzino con troppo senso di giustizia> si auto schernisce un pochino <Vorrei che un giorno le persone sulle quali conto, possano a loro volta contare su di me e diventare a mia volta un punto di riferimento per loro, questo per me è parte di ciò che incarna un rapporto fraterno.> La ragazza infine avvisa che il loro pranzo si concluderà a breve perché deve tornare alla magione Sabaku per un allenamento con un certo Asuke-sama. <Figurati, te lo sei guadagnato! Facciamolo più spesso se ti va!> dice allegro il ragazzino mentre tira fuori il portafogli e paga i pranzi di entrambi <Se vuoi ti accompagno, ho la giornata libera.> direbbe tranquillo il ragazzino alzandosi dallo sgabello e aspettando che la Sabaku faccia lo stesso; in caso di risposta positiva accompagnerebbe la ragazza presso la magione Sabaku per poi fare un giro nei dintorni di Suna, in caso di risposta negativa invece la saluterebbe qui dirigendosi verso il boschetto dei ciliegi per godersi la fioritura e la tranquillità di quel posto [END]

16:52 Utente anonimo:
 All'ultimo mochi si blocca, mentre mastica sbarra gli occhi verso Shiroichi. La mascella si tende, lo fissa come si fissa una blatta sui fornelli praticamente. <Ragazzino l'hai pestato proprio male il merdone, ma come ti è saltato in mente di dire una cosa simile? Ti conviene non cercarlo proprio Akainu, che tanto bello quanto pazzoide mi trovo in missione di ricerca della tua salma.> Quello ci manca, ma sembra che per lei quanto detto, malgrado lo stupore sia palese, abbia il senso dovuto alla conoscenza dell'Uchiha sicuramente avvantaggiata rispetto a quella che poteva avere il Nara. Finito comunque il suo boccone di mochi si prende tempo con il tè dando tempo all'idealismo altrui per essere espresso, ora tiepido e con sufficiente infusione viene bevuto con calma ma abbondantemente, unici lunghi sorsi, fino a terminare l'intera teiera a suon di piccoli bicchierini. <Non sono certa che sia legale portarti spesso a cena con me...> Sentenzia quando l'altro propone di rifarlo, c'è da dire che è consapevolmente vecchia rispetto al gruppo di cui parlano di sovente, Akainu, Shizuka, Shiroichi stesso, li scarta di almeno sei anni. <Facciamo che un giorno di questi chiedo ad Akainu se gli va di fare un giro a Konoha.> Concede, seppur non abbia rifiutato espressamente quell'invito, non ha replicato agli idealismi altrui, così si limita ad alzarsi seguendone il passo, la mano sinistra che muove sul ventre secco, ora un leggero bozzetto pre-maman, lo chiamerà ramen. <Sto ingrassando.> Realizza, iniziando a meditare un digiuno selettivo di almeno tre giorni dopo la cena di ieri ed il pranzo avuto quel giorno. <Però se incontriamo Samira ricorda, Shiroichi, possiamo farlo sembrare un incidente.> Determina acconsentendo a farsi accompagnare ad una condizione, forse scherza, forse no...Sicuramente no. {exit}

I debiti si pagano e Shiroichi offre il pranzo a Kore dove parlano del più e del meno e dei suoi rapporti con Shizuka e Akainu, si conoscono entrambi un po' meglio adesso, chissà che magari non finiscano per fare amicizia!