Cure con il Doc
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Giocata di Corporazione
Giocata dal 05/09/2022 21:24 al 06/09/2022 00:05 nella chat "Ospedale [Konoha]"
[Ospedale di Konoha | Studio Dr. Hyuga] Ormai la notte incalza e il sole è lontano, oltre la linea dell'orizzonte. La luna ha portato con se un immenso manto nero, che ormai sovrasta tutta Kagegakure e lascia alle luci artificiali l'ingrato compito di far si che la vita continui anche nell'oscurità. Eppure, mentre per molti l'arrivo della sera segna la fine di una giornata, per Tenjiro sembra non essere così. Ha iniziato da poco il proprio turno notturno all'ospedale ed ha già prestato soccorso ad un paio di pazienti bisognosi. Occupa una stanza tutta sua, ormai, con una scrivania piena di fogli di chissà che paziente, un lettino con tavolino e attrezzi annessi e scaffalature varie con cianfrusaglie mediche e riferimenti normativi. Sosta in piedi vicino ad uno di questi scaffali, dove sembra star riponendo un faldone molto corposo sul quale dorso v'è scritto "pazienti". Con tutta probabilità sta conservando appunti e referti dell'ultimo ragazzo passato per le sue mani, mentre attende che le infermiere si presentino alla sua porta con l'ennesimo caso da risolvere. Indossa un lungo camice bianco dalle maniche larghe e sbottonato nella parte centrale. E' molto simile al suo Haori bianco, a dirla tutta, con la differenza che non riporta la scritta "Hyuga" sulla schiena. Da quell'apertura centrale svetta il netto contrasto con il nero del kimono che è solito indossare, mentre il cappello di paglia è stato riposto chissà dove, in un angolo della stanza. I suoi capelli corvini, leggermente segnati dalle venature bianche del tempo, sono raccolti in un codino alla base della nuca e fermati da un elastico e due fermagli. Infine, a completare il quadro descrittivo di un uomo oltremodo riconoscibile, v'è l'immancabile benda sull'occhio destro! A braccetto con l'occhio sinistro, per niente timoroso di sfoggiare le tonalità perlacee che denotano la sua discendenza di sangue. <Yare, yare...> Borbotta tra se e se, salvo poi alzare un pochino il tono di voce. <Margareth! Accompagna il prossimo paziente!> Seppur la sua voce risulti momentaneamente tonante, è comunque calda e rassicurante. Esattamente come lo è la sua espressione placida. Chissà chi si presenterà alla sua porta questa sera. Nella sala d'attesa, ormai vuota, solo un unica ragazza era presente: Iara. Vestita con un Kimono di colore blu scuro, la giovane indossa oltre all'intimo, anche una maglietta nera, e dei pnataloncini di legghins corti. Ai piedi porta delle Gheta fatte con legno di ciliegio, che entrano in contrasto con la parte morbvida che fascia il piedi che è di tessuto di colore rosso, con dettagli blu scuri. I capelli neri sono raccolti in una lunga treccia che in questo momento ricade sopra la spalla destra, accarezzando il collo ed andando ad appoggiarsi al fianco della giovane, confondendosi con il colore del Kimono, scuro anch'esso. Gli occhi sono neri, l'espressione un poco dolorante, anche perchè sottto quella maglietta nera, si nasconde un bendaggio, e sotto queste delle ferite, che si sono cominciate a guarire, grazie sia al tonico preso dopo la missione, sia anche grazie alle cure di base che ès tata attenta a darsi sino a questa sera la giovane. <Tocca a me?> Domanda verso l'infermiera che andra ad uscire dalla sala del dott. Hyuga. Una votla ricevuta conferma, la giovane con attenzione, andrà ad alzarsi in piedi, rivelando per qualche istante il proprio porta Kunai tenuto allacciata suylla coscia destra, dove dentro vi sono quattro kunai fatti da lei, come nella trasca porta oggetti, che sii trova allacciata alla coscia sinistra questa volta, per questione di comodità, dove vi è un po diu tutto: Fuuda vuoti e pieni con il tronchetto da sostitutzione, uno sprayu medico, un paio di tonici per la salute e tre tonici di recupero Chakra, che non si sa mai. Con se ha anche il telefono sempre acceso. <Eccomi, arrivo allora> Dirà, andando a sistemarsi la treccia in maniera che ricada dietro e vada almeno per ora a coprire il tatuaggio che ha dietro al collo, che altro non è che il ssimbolo del proprio clan: Un ventaglio per metà rosso e per metà bianco. <Buonsera> Dirà una volta che sarà entrata dentro lo studio del dottore, rimanendo silente sino a quando anche l'altro non la saluterà e da li spiegherà cosa la porta qui. [Equip come descritto] [Ospedale di Konoha | Studio Dr. Hyuga] Margareth non tarda ad eseguire la richiesta del medico, presentandosi sulla porta per qualche istante prima di permettere l'accesso ad una ragazza dai capelli corvini e ammantata in un elegante kimono. <Mh?> Mugugna pensieroso il nostro Tenjiro, finendo di riporre il faldone sullo scaffale e riportando le braccia verso il basso a ciondolar lungo i fianchi. Ora si pone frontale alla porta, così da poter osservare la ragazza in tutta la sua interezza. <Buonasera!> Risponde con cortesia, raccogliendo le mani ad altezza dell'addome e sorridendo appena per mettere la paziente a suo agio. <Prego vieni avanti, non mordo!> La invita a fare il proprio ingresso nello studio medico, muovendo qualche passo verso il lettino e preparandosi psicologicamente a quelle che saranno le cure da somministrare. Il suo chakra è già impastato, come sempre quando è in servizio. Non può certo correre il rischio di perder tempo, qualora ci fosse un'emergenza e fosse necessario somministrare cure immediate. Inoltre, anche nella gestione della routine, è abbastanza comune che dia fondo alle proprie arti ninja per risolvere i problemi più impegnativi. Alla fine il vantaggio di avere dei medici ninja è proprio questo! Possono arrivare laddove la medicina fatica. Ad ogni modo ormai è prossimo al lettino, dove allunga un panno monouso sul quale la ragazza dovrà adagiarsi subito dopo. La grossa lampada che torreggia sopra il lettino viene momentaneamente spostata, mentre con la mano sinistra schiaffeggia ironicamente la superficie morbida avanti a se per invitare la ragazza. <Prego, mettiti comoda quassù e dimmi un po' cosa succede.> Affabile, come sempre, oltre che dannatamente professionale ed eticamente inflessibile. Non esistono differenze di sesso per lui, quando si tratta di curare un malato. Non esiste vergogna o tentazione all'idea di dover somministrare cure ad esponenti dell'altro sesso. La sua purezza d'animo si riflette in tutti gli aspetti della sua vita. Anche quello professionale. <Perdona la maleducazione... io sono il Dottor Hyuga! Ma puoi chiamarmi semplicemente Tenjiro.> Anche perchè il titolo di dottore se lo è affibbiato da solo! Da questo punto di vista, ama essere pomposo. Intanto attende che l'altra si presenti, così da raccogliere i dati anagrafici necessari a compilare le scartoffie subito dopo.[Chakra ON] Dopo aver salutato, la giovane Uchiha entra dentro lo studio medico, guardandosi un poco attorno, come fa sempre. Rimane silente, mentre si avvia verso il lettino, osservando quindi il dottore. <Mi chiamo Iara Uchiha, e sono qui per delle ferite riportate in missione> Spiega la giovane, andando quindi ad accomodarsi nel elttino con fare tranquillo e veloce. Si siede nel elttino ed allunga le gambe, rimanendo però con il busto alzato, così da poter guardare il dottore <Ho ferite che sis tanno rimarginando al busto.> Spiega <Le ferite sono state causate da una giara d'acqua che ès tata fatta espolodere.> Racconta in breve la giovane Kunoichi, con tono di voce tranquillo e serio, ma pur sempre morbido. <Dopo il tonico, mi sono tenuta le ferite disiinfettate e fasciate, sino a questa sera, girono dell'appuntamento> Va a dire, guardando il dottore, sfilandosi quindi le braccia dal kimono una volta allentato, rimanendo in maglietta e reggiseno. A sentir le scuse del dottore andrà quindi a sorridere un poco <Non si preoccupi Doc, non deve scusarsi è tardi anche per Lei> Il tono è morbido e gentile, ma ora rimane silente, lasciando all'altro la parola. [Equip come descritto] [Ospedale di Konoha | Studio Dr. Hyuga] La ragazza prende posizione sul lettino e si priva della parte superiore del kimono, presentandosi al medico con nome e cognome. <Abbiamo una signorina Uchiha, quindi...> Ridacchia cortese, mentre indossa i guanti e si prepara ad intervenire su di lei. Le mani vengon raccolte avanti al busto, mentre il chakra che scorre dentro di se vien convogliato in minima parte in direzione del suo unico occhio funzionante. In men che non si dica la sua percezione del mondo muta e il sistema circolatorio attorno all'organo visivo si fa pulsante e vistoso. Il Byakugan, tecnica tramandata geneticamente di Hyuga in Hyuga, si mostra in tutto il suo splendore, donando al suo proprietario capacità che gli altri uomini faticano persino a comprendere. A cosa gli serve? Dare una prima occhiata generale al sistema energetico della ragazza. Vibrazioni anomale nel chakra possono essere sintomatiche di patologie o deficit fisici. Inoltre entrare in sinergia con il chakra del paziente è fondamentale perchè le operazioni di cura vadano a buon fine. Per questo motivo, Tenjiro letteralmente scansiona sempre i propri pazienti prima di passare alla diagnosi fisica. <Danni collaterali riportati in missione, quindi...> borbotta, spostando lo sguardo sulla parte alta del suo busto e scrutando la maglietta. <Temo che dovrai privarti di ciò che è di troppo...> Troppi strati ostacolano il chakra e rallentano le cure. <Puoi mantenere l'intimo, se la cosa ti turba. L'importante è che io riesca a rimuovere le vecchie bende e pulire le ferite. Una volta appurato che non vi siano infezioni in corso, potremo passare alla rigenerazione dei tessuti. Ho bisogno di ispezionare la ferita, però.> Non può curare qualcosa che non conosce o comprende. Non saprebbe a cosa applicare il proprio chakra o cosa rigenerare nello specifico. Quindi attende che la ragazza si predisponga all'intervento, nel mentre munendosi di disinfettante e cotone sterile. <Dopo di che puoi stenderti, così da rendere più semplice e comodo il mio intervento.> Affabile nel tono e nell'espressione. Non vuole metterla in soggezione. <Il problema, ragazza mia, è che la mia notte è ancora lunga!> Essere stanco o assonnato non vale come scusa! <Raccontami un po' di questa missione.> Magari farla parlare la aiuterà a distrarsi mentre tampona le ferite.[Chakra ON] Non che la giovane si trovi in difficoltà a togliersai la maglietta, in fondo quello che ha davanti è un medico, e lei essere medicata. <Purtroppo sono i danni collaterali di un Uchiha, che ancora muove solo i primi passi..> Si autocritica la giovane, andando quindi a levarsi da prima la maglietta e poi anche il reggiseno, senza farsi troppi problemi, ma sempre rimanendo dignitosa e distaccata, non vuole dare una brutta impressione di ciò che non è. <La notte è lunga per tutti, Lei lavora Doc, c'è chi pensa, c'è chii si allena, chi fa la guardia..> Afferma <La notte se non fosse per il buio, sarebbe uguale al giorno, per il novanta perceto delle cose> spiega, andando quindi a guardare l'uomo nel volto, aspettando che sia un occhiiata alle proprie ferite rimuovendo le bende. Anche perchè non ama stare in questi posti, e prima è meglio è, anche se non lo da a vedere. Cosa che si può ntoare è il corpo tonico, ed i muscoli definiti, ma non eccessivamente. Fa la fabbra, e sposta pesi sempre, questo influisce nel tonificare e definire il proprio corpo. <Comunque sia, complimenti per il Byakugan> Dirà potendolo osservare dopo tanto che non lo vedeva più <è molto bello e forte a quanto dicono> fa un sorrisetto, in fondo vorrebbe aggiungere che lo Sharingan è migliore, ma per questa volta non lo dirà e rimarrà silente, guardandosi un poco attorno con fare calmo <è da molto che fate il medico?> Domanda curiosa, tralasciando completamente la domanda sulla missione, della quale non vuole parlare per il momento, cercando di spostare la conversazione su altri discorsi, più o meno svariati. [Equip come descritto] [Ospedale di Konoha | Studio Dr. Hyuga] Le mani del medico raggiungono il corpo di lei con una delicatezza che non ci si aspetterebbe da un uomo imponente come Tenjiro. La sua stazza non indifferente è anche enfatizzata da un vestiario largo e pomposo, ma il suo tocco è degno di uno Hyuga. Loro, per definizione, sono quelli che sanno più di tutti dove toccare e cosa toccare. La ragazza si priva completamente del vestiario, mantenendo una compostezza degna di nota, e lui, d'altro canto, non può far altro che ricambiare quella compostezza con educazione e professionalità. Il suo occhio non indugia neanche per un secondo su quelle forme giovanili, anzi... la sua mente sembra esser più concentrata sulla discussione in se. <L'importante è che questi passi vengan mossi.> La rincuora, come è solito fare con tutti quelli che trattano con lui. <Cerca di non essere troppo dura con te stessa, in queste fasi iniziali. Alla fine... ognuno di noi porta con se il peso degli sbagli fatti durante i propri primi passi.> Socchiude l'occhio onnivedente in una smorfia sorridente. E' palese che si riferisca al suo occhio destro, ormai quasi totalmente compromesso. E' quello il danno collaterale che lui non potrà mai guarire. Intanto le bende sono state completamente rimosse e lo sguardo torna a fissare quelle ferite ormai parzialmente suturate. <Meno grave di quanto pensassi. Meglio così...> altrimenti la ragazza avrebbe avuto molta più difficoltà a muoversi liberamente. <Sentirai pungere un po', mentre medico la ferita.> Prima di richiuderla deve essere sicuro al cento per cento che non vi siano corpi estranei. Per questo motivo, dopo aver umettato il cotone sterile con il disinfettante, procederà alla pulizia delle ferite laddove necessario. <Sei molto saggia, nonostante l'età.> Le fa un complimento, apprezzando le considerazioni sulla notte e sulla sua verità. Ovviamente non può glissare neanche sulla sua dote oculare. <In molti lo invidiano, invero. E' un dono molto particolare... e sa essere estremamente utile. Ti ringrazio, in ogni caso.> Lui ha deciso di utilizzarlo per aiutare il prossimo, ma ciò non toglie che potrebbe avere delle applicazioni assai più devastanti e pericolose. <Non troppo, in realtà.> Commenta, portando a termine la fase di pulizia e liberandosi delle garze sporche. <Iniziai a lavorare nel campo delle arti mediche tanto tempo fa, ma poi smisi.> Inutile scendere troppo nei dettagli del suo passato. Non gli interesserebbero. <Pensavo che la mia vocazione fosse un'altra, ma a quanto pare mi sbagliavo. Sono tornato ad operare come medico di recente!> Dopo la lunga chiacchierata avuta con Shizuka. Intanto rimuove i guanti e libera quelle mani grandi e ormai parzialmente segnate dal tempo. <Eccoci qua.> Ormai è il tempo di passare alla vera fase di cura, e per questo si zittisce. Avvicina le mani alla parte alta del suo busto, sovrapponendole e concentrandovi il chakra. Tuttavia, non vi sarà mai un vero contatto tra la pelle di lei e i palmi di lui. Qui Tenjiro andrà a creare un vero e proprio legame sinergico tra la sua energia e quella della ragazza, imponendo a quest'ultima gli influssi rigeneranti del proprio chakra. I tessuti di lei andranno lentamente a rimarginarsi, dando il via a quel processo di guarigione accelerato tanto prodigioso.[Mani terapeutiche = +6ps][Chakra ON][Byakugan ON][Chakra 16/25] Quella sensazione di fastidio che prova quando l'altro le pulisce le ferite, la coglie un momento di sorpresa come tute le volte, ed è per questo che sussulta un momento, ma poi rimane ferma, cercando di sopportare quel piccolo fastidio che sente, anche per permettere all'altro di poter eseguire quell'operazione nel più breve tempo possibile, e nel miglior modo possibile. Per aiutarsi nel fare questo, la giovane si concentra nelle parole che l'altro andrà a pronunciare, facendo un leggere sorriso <Crescendo si muovono i primi passi. Muovendo i primi passi, si fanno le prime cadutre e grazie a queste impariamo che dobbiamo stare attenti, e non cadiamo più così spesso.> Va a dire, tirando fuori quella saggezza che ha, grazie alla nonni9na che l'ha cresciuta, grazie alla letterature e allo studio. <Ma a volte cadendo ci feriamo, e quelle ferite lasciani delle cicatrici, più o meno profonde. Che siano per scelta o sbaglio, sono dei moniti che ci autolasciamo in qualche modo> Dice la sua la giovane, osservando l'altro e la benda che porta all'occhio destro <Non sono dura con me stessa, ma cerca rigore e compostezza, tanto nella mia anima, quanto nella mia mente> il tutto viene detto con calma e serietà. La compostezza e la freddezza la contraddistinguono in questo momento. <Come il metallo che allos tato solido è duro e difficile da scolpire, così come è malleabile e predisposto a prendere una forma che ddicidiamo di dargli per un tempo limitato.> sorriso leggero, <Il tutto sta a voler apprendere Doc, ma ognuno lo fa in modo diverso, per scopi diversi.> Detto questo la giovane, farà un bel respiro prima di andare a guardarsi attorno ancora una volta, riprendendo fiato, mentre la mani, carezzano un poco il tessuto morbido ma resistente del kimono che indossa. <Conoscenza è alba. Saggezza è Tramonto> Userà questa piccola frase, esprimendosi con un Haiku, i quali le piacciono molto. Strano per una giovane come lei, ma è così. <Vocazione è volo. Scoperta è viaggio> dirà esprimendosi con una ltro Haiku, sorridendo al Doc con fare cortese. [Equip come descritto] [Ospedale di Konoha | Studio Dr. Hyuga] La fase di cura dura ancora per qualche istante, durante i quali i tessuti della ragazza si rimarginano come per magia. L'energia vitale di Tenjiro viene trasferita alla paziente sotto forma di boost rigenerativo a livello cellulare e quelle ferite diventano sempre più un ricordo. Per quanto non sembri particolarmente stanco o provato, la rigenerazione cellulare è comunque un'operazione impegnativa. Per questo motivo tende a restare silenzioso e concentrato. La ragazza, dal canto suo, non manca di tirar fuori nuove pillole di saggezza, oltremodo inusuali per qualcuno della sua età. <Ribadisco... sono particolarmente sorpreso dalla profondità delle tue riflessioni.> Ammette, sbattendo le palpebre per qualche istante, mentre la pelle di lei si ricuce in via definitiva fino a tornare alla perfezione che normalmente la caratterizzerebbe. <Rigore e compostezza sono principi ammirevoli e da onorare. Solo... cerca di non correre troppo.> E adesso si preparerà a dare le sue di pillole di saggezza. la Saggezza di chi ha già percorso quella strada ed è circa una trentina di anni in avanti sulla tabella di marcia. <La Calma è il modo più veloce per arrivare dove desideri. Ricordalo sempre.> Una contraddizione bella e buona, ma ingiustamente vera. Fare le cose di fretta ti allontana soltanto dai tuoi traguardi e finisci per metterci più tempo di quanto non faresti adoperando calma e raziocinio. <Ahimè è tristemente vero...> ognuno lo fa per scopi diversi e in modi diversi. <Quello che ci si augura è che questa Conoscenza sia adoperata sempre nei modi migliori, per il bene collettivo.> Ma non sempre è così. Intanto le cure sono giunte al termine e la ragazza potrà sentire una rinnovata energia correrle nel corpo. Non è nulla di magico o speciale. E' semplicemente lo "star bene". L'essere in salute. Quella sensazione di malessere costante che s'è portata dietro negli ultimi giorni sarà svanita del tutto. <Ecco fatto! Puoi rivestirti cara, abbiamo finito.> Professionale fino all'ultimo, si volta di spalle per donarle quell'attimo di privacy necessario a rivestirsi. Strano no? E' stata praticamente nuda per tutto il tempo, eppure ora le dona quello spazio personale che si conviene. Il perchè? E' abbastanza semplice. Prima era indispensabile che presenziasse, mentre ora non lo è. Professionalità e rispetto possono camminare lungo vie separate alle volte. <Mi raccomando. Presta più attenzione nella prossima missione. Se non avessi avuto la prontezza di adoperare il tonico, curarti ora sarebbe stato molto più complicato... e sarebbe stato un vero peccato.> Per quel corpo così giovane! Ad ogni modo, farà il giro della scrivania, nell'attesa che l'altra si rivesta. <Per il resto... mi troverai sempre qui, se avrai bisogno di me.> Pronto a somministrare nuove cure! <Anche se in cuor mio spero di non vederti più varcare quella soglia.> Buono e cortese, fino alla fine.[Mani terapeutiche = +6ps][Chakra ON][Byakugan ON][Chakra 14/25] Una sensazione che man mano cresce, quella che pervade la giovane Uchiha, mentre la cura sta sempre di più ricucendo i propri tessuti e ricreando la propria pelle. <Correre è disordine. Calma è leggera brezza che sospinge.> Un altro Haiku il suo, che precede la fine delle cure da parte del dottore. <La fretta non è mia alleata, ma a volte è tentatrice> va a dire, mentre si riveste con calma, mettendosi prima il reggisenno, poi la maglietta ed in fine rinfilandosi il Kimono, che si andrà a sistemare una volta che sarà in piedi, così da tenerlo in maniera ordinata e precisa. <Gli scopi possono e devono essere fglessibili. Come giunchi al vento devono adattarsi alla persona che li perseguita, piegandosi ad un vento benevole, ma resistere come querce secolari a proprositi malvagi e di distruzione> che sentito dire da un Uchiha, potrebbe anche stonare, ma non è questo il caso. <Quindi, vedremo strada facendo, per ora, voglio proiettarmi alla prossima missione, e spero in una veloce saliuta di rango, anche se devo ancora migliorare sui dettagli e la cosa mi infastidisce> ammette, sapendo bene che quella che la frega sono i dettagli, gli errori di disattenzione sui dettagli che potrebbe benissimo evitare. <Ma rimane il fatto Doc, che le ho rubato troppo tempo <edetto questo porterà entrambe le mani a giungersi davanti al proprio volto prima di piegarsi leggermente <La ringrazio infinitamente per il servizo resomi, spero di poterla incontrare fuori di qui, e sdebitarmi offrendole del buon Ramen!> detto questo la giovane, tornerà ad osservarlo, lasciandogli il tempo di rispèondere, priima di prendere la via per andare a casa propria a riposarsi. [Equip come descritto][End] [Ospedale di Konoha | Studio Dr. Hyuga] Ormai seduto, picchietta con la penna sulla superficie legnosa della scrivania mentre la ragazza si prepara. <La Fretta è tentatrice. Si...> Quanto vero... ma bisogna saper resistere. <Ma noi siamo forti, come è forte la nostra convinzione.> E tanto basta per riuscire ad andare avanti nonostante tutto. La ragazza incrocia le mani e ringrazia il dottore, che di rimando sorride appena, lasciandosi andare contro lo schienale della sedia e massaggiandosi la nuca. <E' divertente che a peccare nella valutazione dei dettagli sia proprio una Uchiha, non credi?> Non lo dice con cattiveria, anzi. Forse è il caso di prendere questa domanda e farne uno spunto di riflessione. Gli Uchiha, esattamente come gli Hyuga, vantano di essere tra i migliori osservatori del mondo. Le loro arti oculari sono uniche ed ineguagliabili... e fanno proprio di quei dettagli il loro punto di forza. Iara dovrebbe rifletterci su e migliorare il proprio approccio. Magari non il proprio approccio alle missioni, quanto quello a se stessa e a quello che lei stessa rappresenta. <E' stato un mio piacere e dovere, ragazza mia.> Accetta i ringraziamenti e la congeda. <Vai pure. Margareth ti indicherà la via più veloce per fuggire da questo posto.> Ridacchiante, la lascerà libera di fuggire, prima di accasciarsi un pochino sulla sedia e decidere sul da farsi. <Mattaku...> Borbotta. <Devo riprenderci la mano.> A cosa? A resistere alle donnine nude? Nah... più probabilmente si riferisce al consumo di chakra. Non ha più le riserve energetiche di una volta... e anche azioni così banali lo mettono leggermente sotto stress. <Andrò a farmi un giro in reparto...> Borbotta, sollevandosi dalla sedia e sparendo oltre la soglia di quello studio improvvisato.[End]