Giocate Registrate

Giocate Disponibili
Calendario
Trame
Giocate Registrate

Un appuntamento?

Free

0
0
con Furaya, Mattyse

17:33 Mattyse:
 L'ultima volta che e` uscito di casa e` stato placcato praticamente da Kan, che lo ha successivamente rapito per delle analisi e per offrirgli un accordo di cui Mat poteva anche fare a meno, ha approfittato pero` della conversazione per avere qualche informazione in piu` sul Sumi che fino ad allora e` stato una totale incognita. Forse era meglio che rimanesse tale, visto che ora agli occhi ambrato del Senjuu non e` altro che poco piu` che un idiota. Mat Andrebbe a mettere i piedi in quel suoi paio di stivali, ora larghi grazie ai lacci lenti, successivamente andrebbe a trovare una sedia su cui sedersi per poi allungare la mano destra, non che unica rimasta, per afferrare i lacci dello stivale destro con le dita prima di tirarli cosi` che questo possa stringersi attorno al pantalone grigio. E` un difficile gioco di dita quello che segue solo per iniziare quel nodo che il bianco e` solito fare per allacciarsi le scarpe, nodo che purtroppo ancora non riesce vista la poca esperienza nell'usare una mano sola. <Che palle.> Ringhia a denti stretti prima di lanciare quei lacci come se fossero le sue amate carte bomba, drizzando poi la schiena e sollevando il capo verso il soffitto. Inspirerebbe lentamente dalle narici per poi buttar fuori l'aria calda dalle labbra, concentrandosi per qualche istante sul silenzio che lo circonda, almeno fin quando il miagolio di un gatto non lo distrae, attirando le sue attenzioni. <E te che vuoi?> Chiede rivolto all'animale che gli salta sulle gambe in cerca di coccole che il Senju e` solito non fargli. <Si. Un giorno ti faccio camminare su una carta mina e vediamo se hai veramente nove vite.> Assottigliando cio` che resta del proprio sguardo. Una minaccia? Una promessa? E chi lo sa, sta di fatto che quel gatto non abbia sicuramente molto da vivere.

17:40 Furaya:
 In qualche modo, la vita sta scorrendo normalmente... come se niente fosse accaduto. Peccato che manchino delle risposte all'appello e che soltanto il bianco, assieme a qualche aiuto esterno, possa giungere ad una conclusione. Lei può far ben poco, anche perché non conosce esattamente la storia e non ha nessuna potenzialità in fatto di illusioni o lettura della mente. Dunque, in questa situazione è quanto più inutile possibile. Può soltanto ripercorrere il periodo passato assieme al Senjuu, ma nient'altro di fondamentale importanza. E' a letto con un occhio socchiuso, facente quasi finta di dormire. Nota il fare altrui, quell'infilarsi gli stivali e la poca possibilità di allacciare i lacci con una singola mano. Lo sente sbuffare ed imprecare. E' stesa s'un fianco, i capelli sciolti lungo la schiena che le adornano anche il pallido ovale la cui metà è poggiata sul cuscino sottostante. Non è nuda, ma quasi. Indossa soltanto un paio di slip neri e una maglietta grigia che le lascia scoperta una spalla, poiché troppo grande per la sua magra e allenata fisionomia. Sia mai che le si venga detto ch'è gracilina. <Minaccia di nuovo il gatto e ti incenerisco tutte le carte bomba che hai.> Mugugna con leggero fastidio, stendendo le braccia verso l'alto, mettendosi or ben stesa, per cercare di stiracchiarsi e sgranchirsi in qualche modo. I suoi ritmi del sonno sono vaghi, difficilmente dorme durante la notte, ma può permettersi di sonnecchiare durante il giorno. Non è poi molto diversa da un gatto qualsiasi che, tuttavia, va cercando soltanto le attenzioni della persona sbagliata. <Lui non ti riempie neanche la ciotola dell'acqua per errore. Che ingrato.> Riferendosi a Kai che, non ironicamente parlando, si chiama proprio come la parola che fa detonare le carte bomba. Infine, si concentra per un attimo sull'altro, giusto per capire che intenzioni abbia. <Dove pensi di andare?> Per sapere, eh. Mica lo sta controllando. Non gli ha ancora messo una cimice addosso ed è fortunato che non abbia alcun potere sugli Anbu, altrimenti ne avrebbe almeno quattro alle calcagna col rischio di farne esplodere tre soltanto perché troppo inesperti per seguire un terrorista. [ Chk On ]

17:50 Mattyse:
 La voce della rosata rimbomba in quella stanza rispondendo rapidamente al dire del bianco, che repentino drizza lo sguardo nella sua direzione. <Ah quindi sei sveglia? Da tanto? Giusto per capire se ho abusato della decima o se a questa piacesse l'idea di far finta di dormire nel mentre.> E` successo veramente? E CHI LO SA? <E comunque non era assolutamente una minaccia. Una minaccia richiede una condizione. Io non ho messo alcuna condizione> Quindi e` forse una promessa? Questo potremmo anche azzardarci a presupporlo. Lo sguardo si abbassa ora verso i due stivali ancora da allacciare, mentre storge un poco il naso ripensando a quanto anche le cose piu` semplici siano divenute complesse. Un filo d'aria accarezza poi la pelle scoperta del suo busto, ricordandogli che gli serve anche una maglia, visto che quella che voleva mettere a quanto pare la sta indossando la signorina come se fosse un pigiama. <E` da un po' che voglio andare in biblioteca, l'ultima vola che ci sono andato Kan ha pensato bene di dirottarmi.> Sbuffando nuovamente prima di osare allungare la mano destra verso il gatto e sbagliarsi a fargli veramente qualche carezza. <Pero` che palle. E` tutto cosi` complesso ora.> prima qualsiasi cosa risultava estremamente semplice per il Senjuu, ma adesso e` in difficolta`, adesso la vita si e` fatta piu` difficile, pero` non e` che questa cosa in fondo gli dispiaccia piu` di tanto. <Ti va di accompagnarmi? Da solo mi scoccio in fretta...> Perche` non chiederglielo prima? Ah gia, pensava stesse dormendo! Portarsi la rosata con se puo` condurre a molti lati positivi: compagnia, garanzie di non essere dirottati da terzi, una mano in piu` (in senso letterale)... E magari qualche imboscata nei vicoli?

18:08 Furaya:
 La sequela di domande che riceve da parte del Senjuu le fa sollevare un sopracciglio verso l'alto. Poggia ambedue le mani sul materasso nel tentativo di tirarsi su. Piega le gambe così da poggiare i piedi nudi e scalzi sulla pavimentazione sottostante. Scosta qualche ciocca dalla fronte così da aver una visuale nitida di chi ha davanti. <Credevo di essere anche abbastanza sveglia.> Resta ferma sul bordo del letto ad osservare i due uomini di casa. Matt sembra essere non poco affranto dalla situazione, mentre il gatto è incaponito e permane nelle vicinanze di lui piuttosto che andare da chi gli dà veramente il cibo e se ne prende cura. Sospira pesantemente, passandosi una mano sul volto quando si ritorna al discorso della minaccia nei confronti dell'animale dal pelo bianco. <Lascialo stare e basta.> Ultimatum? Anche, ma ormai è convinta che non possa fare del male al felino visto e considerato che la Nara lo scioglierebbe seduta stante con un singolo sputo. Ha potuto provare quanto focosa possa diventare. <Cosa devi cercare in biblioteca?> La domanda sorge spontanea, sporgendosi in avanti e cercando successivamente d'alzarsi in concomitanza con l'altrui sbuffare. S'avvicinerebbe alla sedia sulla quale egli è poggiato, poggiando un ginocchio a terra ed allungando le mani verso i lacci degli stivali. Con un gesto veloce e abitudinario, per chi ovviamente possiede due mani funzionanti, forma un nodo efficace e un piccolo fiocco ad ambedue i calzari. <Stavo pensando di mandare Elodoth o Irraka con te> Riferendosi ai due lupacchiotti che al momento è in grado di evocare, sicché deve recuperare la fiducia nei confronti del capo branco - Fenrir - e quindi risulta essere limitata nel quantitativo di bestiole del branco evocabili. Sicuramente non riuscirebbe a richiamare il grande lupo ai suoi comandi, non adesso. Non ora che non gli ha dimostrato ancora niente. <Ti avrei seguito lo stesso, tanto vale farti da accompagnatrice.> Un pizzico d'ironia riferendosi a quella volta che l'ha incrociato mentre era con Kan, il quale l'ha appunto poi rapito per delle analisi e chissà cos'altro. Sia mai che ammetta di star facendo la stalker per assicurarsi che non finisca nei guai. [ Chk On ]

18:20 Mattyse:
 Solleva inizialmente un sopracciglio nel sentire le sue prime parole. <Meno male, l'idea che tu non abbia sentito niente e` a dir poco mortificante> E per chi non lo sarebbe? Sorvoliamo questo discorso privato. Furaya lo invita a non far del male al felino, per poi alzarsi e avvicinarsi a lui. Mat sa bene che la rosata e` in grado di fargli veramente tanto male, ma questa dovrebbe anche sapere che certe cose sono piu` utili come invito che per dissuaderlo da una determinata azione. E si, il dolore e` una cosa che lo stuzzica molto. La Nara poi lo assiste, ancora una volta, con quegli stivali, andando ad allacciarglieli entrambi come si fa con i bambini. Che figura, un terrorista che aveva infinocchiato il mondo ninja, doversi far allacciare le scarpe. <Voglio approfondire la storia dei sigilli. Capire che correlazione ci sia tra loro e il chakra e come fece qualche tessai ad utilizzare sigilli ad una mano.> Quindi informazioni basilari, suggerite pure dalla stessa rosata non molti giorni addietro, per poter rimediare a quella sua condizione che non fa altro che metterlo in difficolta`. <Intendi i tuoi amici canidi?> Chiede retorico, pensandoci un poco su. <Ammetto che non mi dispiacerebbero, ma se devo scegliere un animale in grado di stare a quattro zampe rimani sempre al primo posto.> Questa evitiamo di spiegarla. Gia` e` capitato che la rosata seguisse il Senjuu di nascosto, anche se si e` nascosta poco visto il messaggio che aveva ricevuto durante la propria conversazione con Kan. <Hai ragione, tanto vale farmi da accompagnatrice e vedere se troviamo qualche negozio di vestiti per strada, no? Da quanto non fai compere per il tuo armadio?> Sicuramente da meno di te che sei solito indossare cappe pure verde vomito. Sul suo volto apparirebbe un sorriso non appena la giovane avra` finito con i lacci e la mano destra smettera` di accarezzare quel gatto per cercar di avvicinarsi al di lei volto. <Grazie... non te lo dico neanche che senza di te sarei rovinato...> ODDIO, CHE E` STA COSA?

18:38 Furaya:
 Fa roteare gli occhi verso l'alto, lasciandosi però scappare un piccolo sorriso prima d'aprir bocca per rispondergli. <Sarebbe un problema da non sottovalutare.> Qualora non riuscisse a sentir nulla durante l'atto pratico durante le loro sessioni sul lettone matrimoniale della stanza. O in qualunque altro posto sia congeniale ad entrambi. Oh, ma la rosata comunque sa benissimo quanto possa piacergli il dolore. A volte, lo stuzzica di proposito. Ha imparato a divertirsi anziché essere sempre la solita seria e glaciale donna in grado di difendere se stessa e il mondo intero. <Non posso aiutarti più di così, purtroppo. Come ti dissi, il mio è un sentito dire, ma non ho mai avuto la necessità di sfruttare sigilli ad una mano.> Per ovvie ragioni che non deve stare a sottolineare, ma ci tiene comunque a precisare che non potrebbe rivelargli altro poiché, nell'effettivo, non sa proprio nulla. <Sono lupi. So che appartengono alla stessa famiglia dei canidi, ma restano comunque lupi.> Anche piuttosto orgogliosi, da qui la precisazione circa la loro natura. Assoggettarli a dei meri cani potrebbe farli adirare. Conosce abbastanza bene Fenrir, nonché il loro modo d'essere orgogliosi. Tra teste di cavolo ci si intende, d'altronde, altrimenti non ne sarebbe un'evocatrice. <Doveva essere un complimento?> Riferendosi alla sua battuta un poco triste circa lo stare a quattro zampe, ma la risposta che gli concede è pur sempre ironica. Ha imparato abbastanza a conoscerlo da capire quand'è il momento di scherzare. Una volta allacciatigli gli stivali, resterebbe nei pressi della sedia con un ginocchio poggiato al suolo e l'altro sollevato, continuando ad ascoltare quel che ha da dirle. Lei si premura soltanto di stendere l'arto superiore portante per far passare le dita tra i suoi ciuffi bianchi in una piccola carezza gentile. <Ho partecipato ad una missione B recentemente, ho comprato un vestito da sera. Vuoi vederlo?> Quindi, è come se avesse fatto shopping da poco, anche se per qualcosa che molto probabilmente non userà un'altra volta. <Però ho bisogno di alcuni materiali... vale lo stesso?> Fa spallucce, ma per le prossime missioni - specialmente per quella che ha annunciato alla piazza di Konoha - potrebbe essere necessaria l'armatura che dice da tempo di doversi costruire, dando però precedenza ai lavori dei clienti e mai ai propri. Sgrana gli occhietti di ghiaccio quando avverte il tocco leggero della di lui mano contro la guancia, nonché le parole che pronuncia. <...> Avvampa - un pochino, ma cerca di non darlo a vedere. Non è abituata a quelle attenzioni da parte del bianco, anche perché letteralmente non ne hanno mai avuto il tempo. La guancia s'adagia un po' di più contro l'altrui mano, come se per quell'istante potesse lasciarsi andare. <Ricordatene quando ti lamenti di me.> Di queste parole, intende. Che si sia preso una febbre, comunque? Sarebbe da controllare. [ Chk On ]

18:55 Mattyse:
 Ascolta attentamente le sue risposte, da quella inerente ai loro atti a dir poco osceni, su cui sorvola non sapendo esattamente come continuare quel discorso, fino alla voce che la Nara ha sentito, quella inerente ai tessai con i sigilli ad una mano. <Bhe, che sia vero o meno, capire la corretta correlazione tra i sigilli e le tecniche puo` aiutarmi a far si che possa farlo pure io. Ci deve essere qualche legame, in fondo se per ogni elemento del chakra si utilizzano mediamente gli stessi sigilli un perche` ci sara`...> E parla del fatto che solitamente le tecniche di tipo doton abbiano il sigillo del serpente e del bue o quelle di tipo katon il sigillo della tigre o del drago. La cosa deve essere correlata. Quello che intende fare quindi il Senjuu e` un vero e proprio studio, potrebbero seguire delle prove, tipo per quale motivo il sigillo del serpente sia proprio le mani palmo contro palmo con le dita intrecciate e ben strette tra loro. Comprendere questi piccoli dettagli e` fondamentale per riuscire nel suo intento. <I lupi e i canidi fanno parte della stessa famiglia, i canidi.> Piccola lezione sul mondo animale? <Come un gatto ed una tigre sono parte della famiglia dei felini.> Pero` si, apprezza di piu` i lupi dei cani, ma ancora nessuna animale ha avuto modo di battere i suoi cinghiali. <A proposito, sanno per caso qualcosa sui serpenti? Quella stronza di Mekura doveva farmeli incontrare anni fa.> Oramai il nome Mekura e` sempre preceduto dall'aggettivo stronza... porella. Sorvola sul fatto che quello dovesse essere un complimento, fiondandosi poi a capofitto sul vestito. <Un vestito da sera?> Ed eccolo che crollerebbe nel silenzio per un paio di secondi, pensandoci in maniera molto attenta. <Ti dico no... ma solo perche` dubito che poi usciremmo di casa. Quando torniamo, ti va?> Cosi` che lo stupro possa non rallentare nuovamente i suoi studi e le sue ricerche. Ecco, guarda te come subito cercando di dirottare la sua uscita. Annuisce poi alla proposta di fermarsi ad acquistare alcuni materiali, in fondo e` sempre shopping no? E lui puo` approfittarne per ampliare la sua collezione di carte bomba. Seguono quelle carezze sul di lei viso, ove lei parrebbe appoggiarsi con la guancia per approfittarne al volo. <Me ne ricordo sempre, non devi dubitarne...> Risposta data con un tono di voce appena piu` basso, quasi dolce, mentre il pollice attraverserebbe la lunghezza del di lei zigomo.

19:19 Furaya:
 Rimugina sulle correlazioni presenti tra l'uso dei sigilli in un determinato modo e per un preciso elemento. <Il movimento compiuto dai sigilli permette di manovrare il Chakra nel suo sistema circolatorio, così da permettere all'utilizzatore d'usare ciò che conosce.> Un piccolo accenno delle nozioni accademiche basilari, forse solo leggermente un po' avanzate - da Sensei, ecco. <Quindi, presumo che adoperando una singola mano sia necessario compiere qualche passaggio in più, ma che non sia propriamente impossibile.> Bisogna studiare dunque l'anatomia del corpo umano, nonché il sistema che attraversa il Chakra per essere espulso dagli tsubo. Un lavoro discretamente importante, nonché complicato. Non per questo impossibile, specialmente s'è il bianco ad essersi messo in testa di raggiungere quest'obiettivo. <Credevo d'aver specificato di conoscere la famiglia dei canidi.> In effetti, è stata la prima precisazione che gli ha fatto proprio per evitare che ricevesse, in cambio, una risposta del genere. Ma, a quanto pare, il signorino non ha proprio ben capito con chi ha a che fare. Assottiglia lo sguardo e fa schioccar la lingua contro gli incisivi, palesando, com'è norma, il suo fastidio quando Matt le rivolge qualcosa che non le piace. Le passa poi in un nanosecondo, eh, però deve quanto meno farglielo capire. Altrimenti, non è contenta! <Non credo di essere nella posizione di chiedere favori a Fenrir, al momento. Però, posso provare a domandare ad Irraka.> Ch'è l'unico dei cuccioli ad essere dotato di parola, motivo per il quale potrebbe essere oltremodo l'unico a poterle rivolgere un'informazione del genere. <Mekura è proprio sparita dalla circolazione, eh?> Una domanda che le sovviene spontanea, più che altro per amor del gossip, visto che non ha avuto modo di incontrarla neanche per sbaglio tra le vie del settore konohano - o in generale, dentro Kagegakure. Frequenteranno spazi diversi? <Potresti anche trovare una scusa migliore. Potresti portarmi a cena.> OH OH. Fru che fa un passo avanti e si propone come organizzatrice di eventi ai quali nessuno dei due ha mai preso parte veramente? <Abbiamo mai avuto un appuntamento che possa definirsi tale?> No, te lo dico io senza che sia lui a darti una risposta per primo. Non ne avete mai - e dico mai - avuto il tempo. La vostra vita è talmente frenetica che restare fermi per qualche giorno a non far nulla è totalmente strano, per voi. <Ne ho dubitato quando sei sparito.> Non potresti semplicemente dirgli che t'è mancato piuttosto che girare attorno alla verità? Chiedo sempre per un'amica. Si stende però in avanti, nonostante le carezze sul suo zigomo. Poggia la destrorsa contro l'altrui guancia e mento, così da direzionare anche il di lui viso contro il proprio. Lo bacia, nient'altro. Semplice e concisa. [ Chk On ]

19:34 Mattyse:
 Ascolta ora la nozione scolastica proveniente da una maestrina, quella informazione e` utile a comprendere per quale motivo determinati sigilli vengono richiesti per un determinato elemento. <Quindi un determinato sigillo favorisce il flusso di chakra in determinati tsubo per "attivarli"...> Diciamo cosi`, consapevoli che non sia il termine corretto. <...e favorire quindi una determinata tecnica meno che un altra. Come i muscoli che richiamano il sangue per compiere uno sforzo> Ecco un paragone che potrebbe essere corretto quanto errato. <Seguendo questa teoria dovrei trovare dei sigilli che permettano al chakra di attraversare lo stesso tragitto... pero` significa che si potrebbe anche cambiare l'elemento di una tecnica...> Ecco, il cricetino ha preso a correre dentro quella ruota generando idee e teorie sempre diverse. Ma il discorso salta rapidamente a quello dei canidi. <Hai detto che appartengono alla stessa famiglia dei canidi, come se questi fossero una razza e non un insieme.> Si, Mat maestrino e` un Mat pignolo (e pure stronzo). Accenna poi ad una piccola risata nel notare quella sua nota di diniego, sa che la innervosisce quando e` lui a insegnarle qualcosa. Quanto riguarda le evocazioni non fa che accennare ad un piccolo cenno con il capo. <Chiedero` anche a Shizuka, ricordo che anche lei stava cercando le evocazioni, magari ne sa qualcosa.> potrebbe essere un inizio per quella strada, in fondo la signorina ha gia` fatto ricerche, potrebbe accorciare il tragitto del bianco. Scrolla le spalle sentendo la domanda inerente a Mekura, neanche lui l'ha piu` vista o sentita e forse e` meglio cosi... non erano rimasti in cosi bei rapporti. Ed ecco poi la parte clue, quella che fa sgranare gli occhi del Senjuu e lo lascia di sasso. <In effetti...> Riflettendoci su un po'. <...non abbiamo mai avuto un vero appuntamento, sempre se non vogliamo considerare quelli in ospedale. Che per la cronaca, per me contano.> Chiacchierata al tramondo, seduti su un lettino di una stanza, con Mat che era mezzo nudo e mezzo fasciato... Che ricordi... <pero` potremmo rimediare in effetti... non sarebbe una poi cosi` brutta idea. Dammi il tempo di trovare un bel posto qui in zona in cui portarti ok?> Chiederebbe porgendole nuovamente un sorriso prima che questa possa allungare la mano verso il suo volto e avvicinarsi cosi per quel dolce bacio. Le loro labbra si uniscono, Mat premerebbe appena contro di lei volendosi gustare al meglio quel momento prima che giunga al termine.

19:46 Furaya:
 Ascolta le teorie che vengono fuori dalla mente analitica e sempre attenta del bianco, annuendo di tanto in tanto e storcendo talvolta le labbra innanzi ai paragoni. <Non sapendo spiegare meglio la cosa, potremmo dire di sì.> Ammette, non potendo in alcun modo dare una spiegazione migliore o aggiuntiva. Non s'è realmente mai chiesta la motivazione per la quale servissero determinati sigilli per attivare delle precise tecniche. O forse, seppur le sia passato per la testa, non ha poi davvero contemplato l'idea d'andare a fondo alla conoscenza in questione. <Credo tu ora stia andando un po' oltre.> Riferendosi alla possibilità di cambiare elemento ad una tecnica, aggrottando le sopracciglia poiché non comprende come ciò possa venir implicato o, più che altro, in che modo possa veramente accadere. <Un'altra precisazione e giuro che ti tiro buca la sera della cena.> Dando per scontato che si farà, poiché una volta che gliel'ha proposto sta a significare che il signorino non potrà tirarsi indietro. E' finito nel sacco con tutte le scarpe, tuttavia deve anche pensare che glielo deve. Quanto ha fatto la rosata per lui? Lo ha ammesso poc'anzi. <Oh sì, la tua amichetta del cuore.> Riferendosi a Shizuka e facendo roteare gli occhi verso l'alto - di nuovo. Non è la prima volta che lo fa. Basti poi pensare alla gelosia smisurata che la rosata prova per comprendere la situazione. Non obietta, però. E' già tanto. Probabilmente si fida ancora un minimo di Matt per lasciarlo sgattaiolare via da casa senza un guinzaglio (come aveva preventivato invece di mettergli) e senza un padrone (lei, in questo caso). <Quelli li definirei più incontri clandestini> Riferendosi agli 'appuntamenti' - come da lui definiti - in ospedale. La donna era ancora promessa sposa di Saisashi ed aveva anche recentemente partorito. <inoltre, hai passato del tempo con la mia copia tangibile in quel periodo.> Riferendosi al momento in cui son finiti a letto per la prima volta proprio tra le mura ospedaliere di Konoha, quando il bianco decise d'andare ad affrontare Orochi da solo come se fosse la cosa più giusta da fare. In ogni caso, gli ha appena dato delle valide motivazioni per non poter definire quegli incontri alla pari d'un appuntamento. <Promettilo.> Lo guarda nell'occhio buono staccandosi dal bacio che gli ha precedentemente concesso. <Sei solito dimenticartene, solo per questo.> Aggiunge un piccolo sorriso a quant'appena pronunciato, giusto per far comprendere come non sia del tutto seria nei di lui confronti. Si china di nuovo per poggiare una piccola sequela di baci a stampo rapidi sulle di lui labbra. Suvvia, lasciatela stare. Non dimostra mai nulla sui sentimenti che prova, una volta tanto che si concede il lusso di farlo - con testimone solo il gatto - è un ricordo da incidere sul calendario. [ Chk On ]

20:01 Mattyse:
 E` una teoria valida quella del bianco, che pero` si scontra dal momento che si parla pure di cambiare elemento con la variazione dei sigilli. <Bhe si, ci sara` un motivo se qualcuno e` riuscito a creare la palla di fuoco e non una palla di terra, ma in ogni caso ci potrebbero essere delle alternative ad alcune tecniche che ancora non conosciamo...> Ecco la parte da studioso, quella che Furaya aveva conosciuto a Kiri. Poi giunge quella minaccia. <Non lo farai.> non gli dara` buca a quella serata, ne e` a dir poco sicuro, potrebbe mettere LA MANO SUL FUOCO. Eh? Capita? La mano? Eh? Ok la pianto. Osserva quella piccola reazione da donna gelosa che ha la Nara, accennando ad una flebile risata prima di annuire appena con il capo. <Potresti provare a stringerci amicizia anche tu. La ritengo piu` furba e comprensiva di molti altri, tipo di Kan.> Come mai quei due stanno insieme non se lo spiega, ma questo dubbio meglio tenerlo per se, non si sa mai che la rosata decida bene di strappargli il cranio per comunicare con i suoi pensieri a tu per tu. <Incontri clandestini o meno non puoi negare che l'inizio della nostra storia sia stata estremamente romantica.> Commenta repentino, avvicinandosi ancora al suo volto. <Due acerrimi nemici, un terrorista e un kage, che si incontrano, si aiutano e si assistono fino a far sbocciare l'amore... Penso che neanche nei piu` sdolcinati romanzi romantici tu possa trovare qualcosa di simile.> E come negarlo? In pratica dovevano cercare di ammazzarsi a vicenda e invece ora si trovano ad accoppiarsi come due conigli. Poi vi e` quel bacio, bacio che la rosata interrompe per chiedergli una promessa. <Ah ah ah. Le cose di una certa importanza non le dimentico.> Tipo che ha qualcuno da cui tornare a casa. <ma se ti fa sentire piu` a tuo agio, te lo prometto.> con un lieve sorriso prima che giunga quella raffica di baci da parte di lei. Lui certamente non li rifiuta, li ricambia tutti per poi tirarsi su alla prima occasione. <ma ora vestiamoci, se no la biblioteca chiude e io mi pento di non aver impegnato questo tempo scopandoti.> Ecco finito il romanticismo, GG Mat. [END]

14:54 Furaya:
 Le sue teorie strampalate si sono rivelate esatte un paio di volte, pertanto non accantona l'argomento. <Vediamo cosa riusciamo a trovare.> Mormora per tutta risposta, stringendosi nelle spalle. E' una richiesta alla quale non riesce a dare ulteriori spiegazioni, per il momento. Dovranno per forza di cose rintracciare qualcosa che faccia al caso loro e la biblioteca è senza dubbio essenziale. <Chissà.> Gli lascia il beneficio del dubbio per quanto riguarda quell'appuntamento al quale potrebbe non presentarsi soltanto per fargli un torto. La dovrebbe conoscere abbastanza bene da sapere quant'è orgogliosa, pertanto se quest'orgoglio viene minacciato lei risponderà come si deve. <Non mi piace la confidenza che avete, quindi non mi ha mai convinta più di tanto. Valuterò.> Lo ammette senza troppe cerimonie, anche perché è difficile che non riesca a rendere palese la sua gelosia nei confronti di Matt. Che poi non si fida di nessun altro è anche un discorso piuttosto importante sul quale, per il momento, preferiamo sorvolare poiché ininfluente ai fini degli argomenti trattati quest'oggi. <Vuoi scriverci un libro? Magari riusciamo a vendere così tanto da diventare ricchi e famosi.> Potrebbero davvero riuscire ad avere del seguito, qualcuno che comprende i loro stati d'animo e si unisce alla loro stessa causa. Konoha deve venir ricostruita per commemorare il luogo in cui l'amore dei due è nato! Certo, Saisashi non sarà molto contento di venir a sapere la verità da un romanzo rosa, ma è pur vero che potrebbe anche non saper leggere. <Preferisco che tu me lo prometta, non si sa mai. D'altronde, non ricordi cos'è successo nell'arco dell'ultimo mese.> Touché. Inutile Matt, non rispondere. Non avrebbe senso, questa battaglia l'ha vinta lei e tu l'hai persa senza poter ribattere. Touché, ecco tutto. Il romanticismo passa in secondo piano e, dopo aver ricevuto dei bacini per ricambiare, la donna si rimette in piedi per cercare un paio di pantaloni od un abito che le stia bene per uscire. Non è solita impiegarci tanto tempo, motivo per il quale nel giro di pochi minuti sarà pronta per avviarsi verso la biblioteca. Si sfila la maglietta così da restar sostanzialmente nuda nella zona superiore, lanciandogliela contro. <Mi sembrava troppo strano che non avessi ancora tirato fuori qualcosa inerente al sesso.> Non lo dice in maniera dispregiativa, occhio. Piuttosto se la ride. [ Exit ]

Matt vuole recarsi in biblioteca per delle informazioni, ma è rallentato dalla mancanza di un braccio. Fru l'aiuta ad allacciarsi le scarpe, parlando di alcuni argomenti nel frattempo. Si promettono addirittura un appuntamento, non avendone mai avuto uno serio ed ufficiale! Ma la biblioteca ha la precedenza.