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La Prima Spedizione

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Missione di Livello B

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con Furaya, Shizuka, Kan, Tenjiro

21:11 Kan:
  [Esterno | Pressi Mura Kiri] Il giorno è finalmente giunto, non della missione ma quello di poter mettere piede fuori dalle mura di Kagegakure, vedere sprazzi del mondo esterno per come è stato concepito dai Kami e non solo quelle quattro mura eretta per "sicurezza". Indescrivibili le sensazioni nell'animo del Sumi, una tra tutte l'estrema eccitazione nel compiere un simile passo verso il suo più grande sogno, esplorare, vivere libero da ogni genere di costrizione, essere al pari dei più grandi ninja viaggiatori, non essere sotto il controllo di nessuno ne agli ordini di qualsivoglia Kage o consigliere. Lentamente tutto questo sta divenendo realtà e l'odierna missione è solamente un primo assaggio e, seppur breve, vuol goderselo a pieno. La prima missione B a cui prende parte, la prima di vera importanza andando a far squadra con la ex Decima Hokage e con la propria compagna di vita, non potrebbe desiderare un team migliore eppure, in tutto quel marasma di eccitazione vi è una parte oscura in cui aleggia la paura. Li fuori vi sono le chimere, le stesse che hanno distrutto le mura di Kiri penetrando nel distretto, infondendo nel bianco un terrore mai provato prima, mai svanito e la visione del gorilla tormenta ancora i di lui incubi notte dopo notte non donandogli mai un attimo di pace. La paranoia ed il terrore l'hanno spinto a prendere precauzioni particolari arrivando a vestirsi da ninja. Il vestiario si presenta nella maniera più semplice e spartana possibile, privo di eleganza, solamente utile all'occorrenza; esso è composto da una maglia nera a maniche lunghe a ricoprire l'interezza degli arti superiori ed al di sotto della suddetta maglia, sugli avambracci vi sono dei vambracci a protezione mentre sulle mai dei guanti ninja con delle placchette di metallo sul dorso. Nel ricoprire gli inferiori arti un paio di pantaloni della tuta neri, sotto di essa son stati posizionati degli schinieri mentre, legato alla vita, sul lato destro, vi è un portaoggetti avente al suo interno due tonici coagulanti e due tonici recupera chakra, un paio di spray curativi, 4 fuda di cui due aventi sigillato al loro interno un tronchetto della sostituzione ed infine dei rotoli e inchiostri speciali donati del clan per permettere al di lui potere di venir fuori in tutta la bellezza di cui è capace. Ai piedi dei sandali ninja classici, blu la fattura. Sulle spalle ha posto uno zaino le cui bretelle girano intorno ad esse ed all'interno troviamo riposto un respiratore, un paio di occhiali mono lente, pennello e inchiostro classici ed il suo kit da medico, ricevuto all'assunzione in ospedale. Infine, sull'orecchio sinistro ha posizionato un'auricolare per comunicare con la squadra. La bianca chioma permane corta sul capo dell'albino, essa non sorpassa la metà del collo, copre una piccola porzione dell'orecchio, tenuta in perfetto stato. Il chakra scorre nel di lui corpo irrorando ogni singola parte di esso, pronto ad esser utilizzato e sfruttato in qualunque momento in caso di pericolo. In vista di ciò, il Sumi, concentra il chakra cercando di fargli fare un movimento all'interno del corpo attraverso il sistema circolatorio passando per tutta la sua essenza, toccando svariati punti come braccia, busto e collo ma tenta di spingerlo nella parte basse attraversando le gambe fino a giungere in zona piedi dove cercherebbe di far aderire il chakra al di sotto di essi provando a creare una patina sottile, invisibile fatta di puro chakra per permettergli, se si rivela un successo, una maggiore aderenza alle superfici. Spinge aumentando la concentrazione, donando energia ai plantari, ai piedi, rendendoli utili a qualunque tipo di evenienza. Guarda le proprie compagne dando una veloce occhiata alle mura alle proprie spalle, la scruta dall'alto verso il basso <Che fine hanno fatto gli altri due?> fondamentale quesito data l'assenza dei due medici. Non possono affrontare quella spedizione senza shinobi in grado di curare le ferite più gravi, specie con le chimere in giro. Inspira ed espira il Sumi, inghiotte a fatica grumi interi di saliva percependo una leggera agitazione mentre i sensi vengono tenuti alti cercando di percepire qualsivoglia movimento nei dintorni. [C On][Se Rilascio del Chakra Avanzato][Auricolare][Vambracci][Schinieri][Portaoggetti: 2 tonici Coagulanti | 2 Tonici recupero chakra | 4 fuda di cui 2 con tronchetto all'interno | Fuda e inchiostri speciali | 2 spray Curativi][Zaino: Respiratore | Occhiali Mono Lente | Kit OMM | Pennello e inchiostro semplice]

21:13 Furaya:
 Senza dubbio, non c'è bisogno d'apparire perfette o ben vestite durante una missione - specialmente di questo rango, laddove è meno probabile tornare vivi. Quindi, figurarsi se qualcuno guarderà com'è conciata. Piuttosto, è un po' infastidita dal non essere ancora riuscita a reperire i materiali necessari alla costruzione della nuova armatura. E' pur vero che questa possa essere presa alla pari d'una scusa, essendo stata presa dalla sua sessione di stalkeraggio ai danni del Senjuu senza un braccio. Ad ogni modo, sorvoliamo l'inutilità della sua vita giornaliera, concentrandoci esclusivamente su quant'accadrà durante questa fatidica serata. Ha rispolverato parte degli indumenti ch'era solita usare durante le battaglie per star più comoda, riuscendo a ritrovarne alcuni tra le bancarelle del mercato dell'acqua a Kiri - guarda caso, da dove è uscita per dirigersi al portone che la condurrà all'esterno a respirare aria fresca. Veste con un paio di pantaloni neri ben attillati ma comodi per qualunque movimento intenta fare, d'un cotone piuttosto leggero e traspirante. A coprire l'addome, invece, una semplice canotta nera che lascia scoperte le braccia e parte delle spalle sul retro, per quanto nascoste dai lunghi capelli rosei che discendono sin quasi alla vita in forme ondulate. Ai piedi, calza un paio d'anfibi ben allacciati così da non risultar esser d'impedimento qualora debbano sciogliersi, rimpiangendo in effetti i sandali ninja che non è riuscita a procurarsi. Sembrano disprezzarli così tanto da non volerli neppure ricordare tramite questi piccoli oggetti. Passiamo all'equipaggiamento poiché è di solito grazie a questo che si riesce ad uscirne incolumi. All'orecchio mancino, compare un auricolare già settato sulla frequenza che sfrutteranno, qualora necessario. Sul pettorale destro, nascosto dall'indumento sopracitato, compare un Fuuda nel quale è stata sigillata la spada di Chakra. Visibili risultano essere i guanti ninja con placchetta metallica sul dorso e vambracci di rinforzo, nonché gli schinieri che ne fasciano le gambe. Al fianco destrorso, tramite una cintura che ne circonda la vita, prende posto anche la frusta arrotolata dal manico nero. Continuando a scendere, una tasca porta kunai è agganciata alla coscia sinistra della rosata con al suo interno soltanto tre kunai. Dal lato opposto, ad altezza gluteo, la tasca porta oggetti ha con sé tre tonici di recupero Chakra, tre tonici curativi, tre fuda con tre tronchetti per la Sostituzione sigillati al loro interno e nient'altro. Reputa che questo dovrebbe bastarle. Le manca essere una Santa Barbara vivente, ma con la potenza attuale sarebbe uno spreco possedere più di quelle armi. Or ch'è riuscita a ricongiungersi con il suo branco, dovrà quanto meno riforgiarsi la katana che Fenrir le ha distrutto. Il Chakra scorre già nelle sue vene, specialmente or che si trovano all'esterno delle mura. Inspira profondamente l'aria pulita che spira fuori da quella prigione immensa chiamata Kagegakure e si rasserena, come se finalmente stesse respirando la libertà tanto agognata. Territorio del Fuoco, quelli che furono il suo habitat naturale: i Monti ardenti. Sono lì, a due passi da lei - in mezzo alle chimere, ma comunque vicini! <Non manca qualche pezzo?> Domanda ad entrambi, inarcando un sopracciglio, già appropinquatasi ad assumere il ruolo del comandante, respirando non solo la libertà ma anche l'aria dell'ipotetica battaglia, nonostante le intenzioni debbano essere ben altre. [ Equip: {Vestiario} Guanti Ninja, Vambracci, Schinieri - {Fianco Dx} Frusta - {Tasca Porta Kunai Coscia Sx} 3 Kunai - {Tasca Porta Oggetti Gluteo Dx} 3 Tonici Curativi, 3 Tonici Rec. Chk, 3 Fuuda + 3 Tronchetti da Sostituzione - {Orecchio Sx} Auricolare - {Fuuda sul petto} Spada di Chakra ][ Chk On ]

21:19 Shizuka:
  [Pressi della Porta di Kiri] I genitori lo sanno che le è stata affidata quella missione, con il salire in grado inevitabilmente si affrontano missioni più pericolose ma mai si sarebbe aspettata di uscire dalle mura. Raccomandazioni a non finire dai due che ormai lo fanno di mestiere il pattugliare la parte esterna, ma per la loro piccola non avrebbero mai voluto nulla del genere. Nemmeno stiamo a disquisire sul fatto che il padre l'abbia riempita di consigli e l'abbia obbligata a comprare un trasmettitore: "per ogni evenienza". Alla fine gli insegnamenti di Riuky si sono sempre rivelati utili, compreso quello di mantenere il Chakra pronto per ogni possibile evenienza. La rossa indossa dei leggins aderenti neri, ai piedi degli anfibi neri che le raggiungono il polpaccio, maglia nera a maniche corte aderente con scollo non pronunciato a coprirle il busto, attorno al collo ben visibile la collana dorata con il pendente a farfalla dalle ali blu brillanti. I capelli sono raccolti in una coda molto alta, fissata con quei fermagli donati dai genitori che riordano le ali di una farfalla, lasciando sfuggire solo la frangia, lasciando in vista la moltitudine di orecchini che ormai indossa; due per ogni lobo a forma di farfalla, una dorata e l'altra blu e il piercing ad anello dorato in cima all'orecchio sinistro. Una cintura in vita sempre nera sostiene il porta oggetti nel quale si trovano: 2 tonici Chakra, un tonico salute, le chiavi di casa e il cellulare. Alla coscia destra viene infine assicurato il coprifronte del proprio distretto, quello Kusano, che indossa raramente, solo durante le missioni ufficiali praticamente. Si trova già a quello che dovrebbe essere il punto di partenza della loro spedizione, l'auricolare non ancora inserito nel padiglione, gli occhi blu che rimbalzano fra uno e l'altro compagno di squadra, ascoltandone le domande. << Non vorrei che abbiano giudicato me come medico del gruppo... >> Insomma una possibilità, considerate le capacità della Kokketsu anche in ambito medico, nonostante per ora si sia limitata alle operazioni in ospedale e mai durante le missioni ufficiali. [Chakra ON][Porta oggetti: tonico recupero Chakra x2; Tonico salute x1; Auricolare x1]

E infine venne il giorno. Le preoccupazioni del Mizukage Ashura sembrano aver raggiunto anche i piani più alti... a tal punto da permettere la concretizzazione di qualcosa che fino a pochi tempo prima era considerato impensabile. L'immenso portone rinforzato di Kirigakure è aperto e dei ninja sostano sulla sua soglia. Le guardie tengono d'occhio la situazione, così da evitare eventuali problematiche improvvise, ma la serata sembra tranquilla e le chimere sono lontane. Il cielo, privo di nubi, splende trapunto di luci bianche appartenenti a galassie lontane, mentre un leggero venticello smuove le fiamme delle fiaccole che tingono di un caldo arancione tutto il circondario. Il Trio composto da Kan, Shizuka e Furaya sembra essersi preparato a dovere per quella che è una missione insolita... ma giustamente, tra sistemazioni e regolazioni dei flussi di Chakra, qualcuno nota che parte della spedizione non è presente. Nel volantino di assegnazione era stato annunciato il dispiegamento di molte più forze per questa missione, vista la sua complessità. Eppure nessuno sembra essersi fatto vivo. Che abbiano volutamente disertato e abbandonato l'idea di spingersi troppo oltre le mura? La Libertà ha indubbiamente un suo costo, dopotutto. In ogni caso, mentre la notte incalza e il trio si interroga sul da farsi, finalmente qualcuno si degna di portare delle risposte ai loro quesiti. All'orizzonte, lungo la via che collega il portone corazzato alla zona del mercato, una figura ben riconoscibile si fa spazio tra la popolazione con al seguito un pugno di uomini. Furaya e Kan hanno avuto a che farci in presa diretta, in passato, quindi non avranno la minima difficoltà a riconoscere colui che si fregia del titolo di Mizukage. Il suo lungo crine dorato risplende nella notte, così come il suo lungo vestito composto di stoffe pregiate e altrettanto pregiate decorazioni. Sfarzoso e in netto contrasto con l'arretratezza che lo circonda, termina il proprio incedere in prossimità dei ragazzi. Senza perder tempo schiude le labbra e spezza il silenzio, mentre lo sguardo rimbalza tra i presenti con fare quasi altezzoso. <Perdonate il ritardo. Ho... dovuto riorganizzare le idee all'ultimo secondo.> Sembra chiaro a tutti e tre che si stia riferendo alla missione. E' stato lui a richiederla, dopotutto. <Quando ho scoperto che ci sareste stati voi...> Si riferisce a Furaya e Kan, nello specifico. <... ho dovuto rifare i miei calcoli.> Tuttavia non sembra essere scocciato dalla cosa. Anzi! Kan e Furaya ricorderanno bene che tra loro c'era un patto. Ci fu uno scambio di informazioni, suggellato da un patto di reciproco silenzio. Ebbene, quella complicità sembra voler essere onorata ancora una volta. <La scorta che avrebbe dovuto accompagnarvi è stata rinfoltita. Shinzou guiderà la squadra di supporto alla vostra missione.> Chi è Shinzou? Uno degli Anbu più fidati del Mizukage. Si fa avanti, mostrandosi al fianco destro del suo padrone in tutto il suo vetusto splendore. Capelli bianchi, benda su un occhio, rughe ovunque... eppure sembra trasudare da ogni poro cazzutaggine pura. Dietro di lui, la squadra si dispiega senza fare troppi complimenti. <Tre medici e due esperti in Taijutsu.> Sei uomini in totale, compreso Shinzou. E sarà proprio lui ad aprir bocca in questo frangente, cercando di smorzare la tensione. <Ragazzi! Che sono quelle facce lunghe? Andrà tutto liscio, vedrete!> La squadra dietro di lui sembra risentire positivamente della sua presenza. Il morale è alto e la tranquillità della serata sembra assecondare questo sottofondo emotivo. Ashura, invece, è quello più serio in volto. Si rivolge ai tre con senza far vibrare il tono... i dettami che verranno, saranno categorici. <In questa missione dovrete evitare il contatto diretto con le Chimere ad ogni costo. Non voglio perdere neanche un uomo in questa missione. Siamo intesi?> Per qualche motivo sembra fissare Furaya più intensamente rispetto agli altri due. Che la raccomandazione sia per lei? <Dobbiamo solo verificare che il circondario sia tranquillo e fino a dove lo è. Così potremo passare agli studi strategici sul come mettere al sicuro Kiri dai prossimi attacchi.> Si prenderà una pausa, per poi riprendere a parlare con tono deciso. <Vi allontanerete dalle mura per un chilometro o poco più. Sonderete il circondario e poi rientrerete. Tutti quanti.> Come mai ha aumentato la scorta? Non si fida delle capacità dei tre? Chi lo sa. <La notte vi fornirà copertura... ma sappiate che sa essere un'amica crudele. Tenete gli occhi aperti, se non volete essere inghiottiti anche voi.> Effettivamente, volgendo uno sguardo verso quell'incubo che è il mondo esterno, il buio sembra fagocitare ogni cosa. Dovranno stare bene attenti. <Bene.> Esclama raccogliendo le mani avanti all'addome. <Buona fortuna.> E così sancisce l'inizio della missione. Il primo a muoversi è Shinzou, che supera il trio passando vicino Shizuka. Sembra la più giovane tra i tre. Proprio mentre la affianca, la mano destra si poserà sui suoi capelli e glieli scompiglierà un po', mentre le sue parole riecheggiano nell'aria al posto di quelle del Kage. <Non siete un po' troppo giovani per queste cose?> Ridacchia, mentre l'altra potrà avere uno strano senso di dejavu mentre i suoi capelli vengon scompigliati. Il Mizukage inizia ad avviarsi verso la propria magione, mentre Shinzou pare prendere le redini della missione. <Farei le presentazioni, ma... forse conviene farle quando saremo rientrati tutti.> Non vorrebbe far scaturire le amicizie più corte della storia dei ninja(?). In ogni caso, il trio potrà scambiare qualche sguardo con i cinque ninja assegnatigli, percependo quel vivo sentimento di speranza che li infervora. <Andiamo! Ho già sonno...> E così, la spedizione inizia. Forse è il caso di studiare ora un piano e far le domande che vanno fatte. Li attende una foresta non troppo fitta, ma che cela segreti che potrebbero non voler scoprire. Il lungo sentiero oscuro si dirama tra gli alberi innanzi a loro. [Iniziativa Libera]

22:18 Shizuka:
  [Pressi della Porta di Kiri] Le domande che si pongono gli altri ottengono una flebile risposta dalla rossa che viene poi totalmente surclassata da quanto poco dopo avviene. Il Mizukage in persona viene a osservare la loro partenza, seguito da un drappello di uomini. E' la prima volta che incontra quel tipo, forse ne ha visto qualche foto ma il primo pensiero che si forma nella testolina della diciassettenne è che sia vestito in maniera troppo ricca quando c'è gente che muore di fame nel quartiere povero. Però non siamo qui per parlare di politica ne per contestare la gestione del proprio quartiere. Non verbia, lo sguardo blu si rivolge a quel tipo e lo scruta con serietà, senza mostrare particolari emozioni sul volto, in fondo è una missione. A quanto pare la presenza di Kan e Furaya in qualche modo ha smosso il cuore del Mizukage che ha aumentato la scorta, infatti si scopre che coloro che lo seguono, non sono le sue guardie del corpo ma bensì ninja che parteciperanno alla missione di ricerca. Nella mente di lei appare la faccia di un padre felice ed estremamente sollevato, anche se la Kokketsu non è esattamente dello stesso avviso. A quanto pare il capo della missione sarà un tipo anziano nell'aspetto ma estremamente rassicurante, sicuramente dalla grande esperienza sul campo. Poi oltre al presente vi saranno due esperti di Taijutsu e ben tre medici. Soprattutto su questi ultimi gli occhi blu si focalizzerebbero, come per comprendere se li conosca già o li abbia intravisti nei corridoi dell'ospedale qualche volta. Tuttavia è chiaro che il Kage sia molto più preoccupato che non il suo principale sottoposto, il che non le piace granchè. Prende più a cuore le parole del biondo che del bianco, fedele anche alle raccomandazioni genitoriali, rimanendo tutto sommato seriosa. L'auricolare viene estratto dal porta oggetti e infilato all'interno del padiglione sinistro, per poi essere sintonizzato con quelli dei due presenti. Mentre questa operazione viene svolta quell'Anbu la affianca e senza alcun preavviso le poggia una mano sul capo scompigliandole appena i capelli. La cosa la fa innervosire non poco, anche se a suo modo quel tocco le ricorda un poco quello di Tenjiro qualche giorno prima. Riesce a stento a tenere a freno la lingua per non offendere colui che probabilmente ha voluto fare un gesto ipoteticamente carino nei di lei confronti, tuttavia qualche risposta deve pur dargliela: << Forse lei era pure più giovane quando ha avuto modo di affrontare la sua prima missione B, sbaglio? >> I tempi sono cambiati, probabilmente anche i ninja lo sono e le loro prospettive. A quanto pare non vuole allungarsi in presentazioni superflue ma la cosa che la indispettisce di più è che loro conoscano il di lui nome e non viceversa. Per questo, per quella sorta di mistica cortesia che riserva a chiunque, la vocina verrebbe nuovamente a farsi udire dai presenti, mentre il passo vorrebbe seguire quello del capo squadra. << Shizuka Kokketsu. Utilizzatrice di arti magiche e mediche. >> Si interrompe dopo quella breve spiegazione. << Capisco che per lei sia una sorta di passeggiata tranquilla ma credo sia il caso di conoscere le nostre capacità qualora diventasse necessario collaborare in maniera più articolata. >> Sta facendo l'adulta? Forse un pochino, la serietà per lei durante le missioni ha una priorità totale. Non ne ha mai fallita una e non intende certo mettere un simbolo negativo sulla di lei carriera. << Ha giù un piano d'azione in mente Signor Shinzou? Voi siete arrivati insieme, noi non sappiamo nulla a riguardo. >> Insomma se hanno un piano di azione potrebbero tranquillamente condividerlo, anche perchè se sono un gruppo devono restare uniti. [Chakra ON][Porta oggetti: tonico recupero Chakra x2; Tonico salute x1; Auricolare x1]

22:18 Kan:
  [Esterno | Pressi Mura Kiri] Il trio fa la medesima osservazione, la mancanza dei ninja medici renderebbe la missione più difficile di quanto non sia già; non può pretendere il coraggio da parte di tutti, al momento anche lui non ne ha molto ma sono gli obiettivi prefissati a spingerlo in tal direzione, oltre alla presenza della Kokketsu al di lui fianco. Passano i minuti dinanzi a quelle mura quando una figura manifesta lentamente la sua presenza insieme ad una scorta non da poco; il Mizukage, l'uomo con cui ha parlato poco dopo l'abbattimento del portone, si presenta in compagnia di ben sei uomini. Sorpreso innalza il destro sopracciglio, schiude appena le labbra <Mizukage> cenno del capo alla volta dell'uomo mentre le mani ricercano le bretelle dello zaino per afferrarle udendo in completo silenzio l'altrui dire. Quelle parole lo stupiscono, strano come le idee cambino velocemente, come la presenza di determinate persone porti gli individui nel rivedere le proprie scelte. Osserva gli uomini scelti, li scruta uno ad uno prima di apprendere come essi siano taijutser e medici, una scelta saggia in quanto il trio è esperto prevalentemente nel ninjutsu, qualcuno dalla distanza ravvicinata è estremamente necessario al fine di creare una migliore strategia <Con le chimere di mezzo è difficile dirlo, hanno dimostrato di essere imprevedibili> lo sfondare le mura ne è un chiaro esempio ma non ribatte ulteriormente. Quelle parole bastano ed avanzano per rendere pubblico il proprio pensiero. Evitare il contatto con le chimere è un'impresa ardua, non ha idea di quali abilità posseggano ne quante siano le specie viventi attualmente; non sa un bel niente, potrebbero essere già tenuti sott'occhio eppure nota come il Mizukage fissi in particolare Furaya, forse per quella vecchia fama ch'ella si porta dietro? Probabile quanto plausibile, un pregiudizio vecchio di dieci anni riemerge in Ashura <D'accordo> ordini semplici, dirette ma ciò preme all'albino è quello di camminare, uscire ed intraprendere quella strada assaporando l'aria pulita della natura. Inghiotte, deglutisce grumi interi di saliva; si, non ci ha pensato. E' notte, il buio li avvolge e ciò significa esser ancora più cauti, la possibilità dell'esistenza di chimere in grado di muoversi, sentire e vedere di notte è notevolmente alta. Ashura si congeda, la missione ha ufficialmente inizio con Shinzou a prendere il comando della spedizione. Si, sono giovani, troppo ma sono ufficialmente shinobi, tutti quanti, questo vuol dire pure qualcosa ma ancora il Sumi non parla, sprofondato nei propri pensieri, alienandosi per qualche istante. A sua volta comincia a camminare insieme al resto del gruppo <Shinzou, dico bene?> chiede conferma <Come mai siete stati scelti proprio voi? Sai qualcosa che noi non sappiamo?> la prima curiosità della serata vien fuori. Il tono sfruttato è basso, abbastanza da poter esser udito dal gruppo ma non oltre, evita di farsi scoprire. [C On][Rilascio del Chakra Avanzato][Auricolare][Vambracci][Schinieri][Portaoggetti: 2 tonici Coagulanti | 2 Tonici recupero chakra | 4 fuda di cui 2 con tronchetto all'interno | Fuda e inchiostri speciali | 2 spray Curativi][Zaino: Respiratore | Occhiali Mono Lente | Kit OMM | Pennello e inchiostro semplice]

22:20 Furaya:
 In attesa d'ottenere qualche risposta dal buio della notte e dal frusciare del vento, vengono raggiunti da una figura che la donna non pensava di riuscire a rivedere tanto presto. Un sopracciglio s'arcua poiché stranita da quella presenza direttamente sul posto, quando avrebbe potuto tranquillamente mandare un avviso, una sorta di comunicazione generale che avrebbe risposto perfettamente alle domande che s'erano posti. <Buonasera, Mizukage.> S'esibisce in un piccolo inchino con il capo e le spalle, dimostrandosi comunque rispettosa nei confronti d'un uomo con cui ha stretto un patto e che ricopre un alto ruolo nelle sfere gerarchiche dei villaggi. Certo, non avrà più il potere d'una volta, ma lei è d'altri tempi e porta rispetto anche agli ipotetici nemici - perché ovviamente di Ashura non si fida pur condividendone qualche tratto. <Posso immaginare.> Replica innanzi alla motivazione che ha portato il signor Kage a smuoversi per cambiare le carte in tavola per quanto riguarda questa missione di raccolta informazioni. <Considerata la presenza di tre utilizzatori di arti magiche> Dando per scontato che Shizuka e Kan ne facciano uso in quanto medici, conscia che il clan Kokketsu ha determinate tecniche avendole viste in azione. <due taijutser potrebbero tornare stranamente comodo.> Fa le sue supposizioni, rimuginando più che altro a bassa voce, massaggiandosi il mento con una mano. Sta già ponderando, con la sua mente da maniaca del controllo, quali tattiche utilizzare nella malaugurata ipotesi dovessero scontrarsi con le chimere. Purtroppo è un danno collaterale che devono tenere in conto, considerata la situazione che li vede protagonisti. <Le riporterò i suoi uomini sani e salvi, Mizukage.> Atteggiandosi - ancora una volta - a leader della missione. Perché è fatta così. Perché è sempre stata al comando di qualcosa e perdere il comando equivale a perdere il controllo. E lei non può permettersi di perder alcunché, tanto meno una missione, una guerra, una battaglia o degli uomini che le sono stati affidati - anche se così non è. <Come preferisci> Riferendosi a Shinzou, il quale pare non dedicare molta attenzione alle presentazioni per il momento, preferendo farle al ritorno. Poco male. Non è importante che tutti sappiano chi è lei. <ma mi servirebbe sapere cosa sei in grado di fare tu. Abbiamo tre medici, dunque capaci d'usare arti magiche e due taijutser.> La sua mente deve elaborare delle strategie, deve costantemente pensare a qualcosa che possa farla uscire da una brutta situazione. E se succede questo... e se succede quest'altro? La rosata deve avere sempre a portata di mano una soluzione a tutte queste domande. Ogni quesito che si pone deve ottenere la sua strada da seguire, la sua risposta. <Se avete un auricolare, potete settarlo sulla nostra frequenza per restare in contatto gli uni con gli altri.> In caso di risposta affermativa, passerebbe loro appunto la frequenza che ha menzionato. <Non conto di dividerci in un territorio ostile come questo che andremo ad affrontare> E lei c'è già passata per arrivare dentro Kagegakure, dunque sa bene di cosa sta parlando e delle corse e dei nascondigli da trovare per evitare che venissero presi d'assalto dalle chimere. <ma non si sa mai.> Come anticipato... Inizierebbe ad avanzare qualora seguita anche dagli altri, disposta in testa al gruppo ipoteticamente con Shinzou a cui rivolgerebbe un'occhiata di sottecchi. <Se noi siamo troppo giovani, tu non sei troppo in là con gli anni per partecipare a questa missione?> Certo, sa bene che non deve giudicare un libro dalla copertina, ma la provocazione talvolta aiuta a scoprire piccoli altarini del prossimo, a farlo agitare per essere stato punzecchiato... no? Durante l'eventuale avanzamento, il quale sarebbe svolto sempre in concomitanza col gruppo, aprirebbe ben bene le orecchie per cercare di captare qualunque verso o rumore possa giungere da quella foresta e dal circondario. Aguzza la vista per quanto possibile, affina qualunque senso sia necessario allo scapo pur di non venir sorpresi. [ Equip: {Vestiario} Guanti Ninja, Vambracci, Schinieri - {Fianco Dx} Frusta - {Tasca Porta Kunai Coscia Sx} 3 Kunai - {Tasca Porta Oggetti Gluteo Dx} 3 Tonici Curativi, 3 Tonici Rec. Chk, 3 Fuuda + 3 Tronchetti da Sostituzione - {Orecchio Sx} Auricolare - {Fuuda sul petto} Spada di Chakra ][ Chk On ][ ?/4 - Avanzamento + Controllo ]

Lo squadrone della morte(?) si mette finalmente in marcia. Kagegakure divien ben presto un puntino luminoso alle loro spalle, mentre gli alberi scorrono attorno a loro e il sentiero si fa sempre più irregolare e difficile da seguire. Quegli accenni di civiltà vengono fagocitati dalla furia della natura, man mano che l'aria si fa più pulita e carica di armoni arborei. Non ha lo stesso odore dei boschi dentro Kagegakure. La sensazione che i tre avranno sarà quasi paragonabile a quella che si prova nel tirare una boccata d'aria dopo esser stati costretti all'apnea fino a quasi lo sfinimento. Eppure, non c'è tempo per rilassarsi e godersi il panorama. Dal fondo della foresta, versi immondi si sollevano e riecheggiano, per poi sparire nel nulla. <Non sbagli.> Shinzou spezza il silenzio, rivolgendosi alla giovane Kokketsu con una tranquillità disarmante. <Sbagli solo nel provare a paragonare la mia prima missione di grado B, con questa.> E' sincero. Per lui è un po' troppo. Va oltre quello che avrebbe concesso per dei genin o dei chunin. Ad ogni modo, nonostante la richiesta di dispensar dalle presentazioni, Shizuka fa valere la propria buona educazione ed esige implicitamente che quello scambio abbia luogo. <Mh?> Shinzou arresta il passo per un attimo, posando l'unico occhio buono su di lei e scrutandola per qualche attimo. Sembra un po' burbero nell'aspetto, ma in realtà è un vecchino dall'animo buono. <Piacere di conoscerti, Shizuka Kokketsu.> Le sorride appena, salvo poi riflettere su quanto ha appena detto. <Effettivamente io so tutto di voi, ma voi non sapete nulla di me.> Che abbia letto dei dossier? Probabilmente è già stato avvisato per vie traverse di tutto ciò che è di dominio pubblico sul trio. Forse dichiarare di sapere tutto è un po' esagerato... ma si sa che i vecchini tendono ad essere dei simpatici balordi. <Una passeggiata tranquilla? Cielo, no!> Ridacchia, cercando sempre di trattenere la voce per non attirare tutta la foresta su di se. <Resto tranquillo solo perchè è il modo migliore per aumentare le probabilità di tornare a casa tutti sani e salvi.> Insomma, si mostra per quello che è: un buon uomo, particolarmente bravo nella gestione dell'ansia e delle situazioni. Probabilmente estremamente capace, ma in questo momento è il carisma che risalta su tutto. <In ogni caso hai ragione.> Arresta il passo, voltandosi verso il plotone che lo segue e iniziando ad indicare i cinque ragazzi che porta con se. <Neto e Sansho.> Indica due ragazzi praticamente identici. <Sono gemelli e allenati nella sola arte del Taijutsu. La loro sintonia è strabiliante e più volte in passato hanno dato prova di esser combattenti estremamente capaci.> Dopo di che indica in ordine il gruppetto dei medici. Due donne e un uomo. <Mifune, Aruna e Tsuki.> Nomi semplici da ricordare, insomma. <Sono medici eccezionali. Non esattamente il top di gamma in quanto ad abilità combattive...> come se stesse valutando delle automobili in officina, insomma(?). <... ma sanno far miracoli. Sul serio.> Porta la mano destra dietro la nuca, massaggiandosela. Sarebbe giunto il momento di parlare di se, ma l'incalzar dei discorsi lo blocca momentaneamente. <Un piano d'azione...> borbotta. <... è difficile elaborare un piano d'azione, se non si conosce il suolo su cui si va ad operare, ragazza mia.> Non c'è piano d'azione che tenga, invero. <Questa missione serve proprio a questo: raccogliere informazioni utili a poter effettuare una seconda spedizione... e poi una terza...> e così via. <... con un piano d'azione concreto in mano.> Si stringe nelle spalle. <Più che piano d'azione, parlerei di strategie d'approccio agli eventuali imprevisti che ci capiteranno.> Questo si. E' più concreto. <Guardiamo le forze in campo ed elaboriamo una formazione.> Un invito a riflettere, volto a tutti e tre i ninja. Hanno quattro medici, due taijutser, due ninjutser e un vecchino dai capelli bianchi. L'occhio ambrato di Shinzou si posa su Kan. La sua domanda è indiscreta, ma sensata. Gli risponderà senza farsi troppi problemi e mantenendo il suo stesso tono di voce, in maniera tale che sia complicato carpire a pieno il suo discorso. <Perchè è la scelta migliore, al netto delle valutazioni fatte dal Mizukage in termini di: potenza combattiva, scarsa numerosità, efficacia del soccorso, varietà degli approcci bellici e valore delle vite che potrebbero andar perdute per sempre.> Non teme neanche un istante di dire quel che pensa. Effettivamente è così. Quella è la combinazione migliore per avere la maggior efficacia possibile, con il minor numero di uomini possibili e con le potenziali perdite più basse, qualora la missione dovesse fallire. Come se la sua stessa vita, quella di Shinzou, fosse più sacrificabile di quella di un altro Anbu X della schiera del Kage. <Nessuna informazione mistica, se è quello che stai pensando. Il Mizukage è genuinamente preoccupato, da quando quel portone è venuto meno alla propria funzione.> C'era anche lui quel giorno, seppur in servizio e quindi mascherato. Invece alla volta di Furaya ridacchia. Asseconda le sue considerazioni, accennando positivamente con il capo. <Esattamente.> E' proprio per quello che ci sono due Taijutser. Dall'analisi dei loro stili di combattimento e del profilo combattivo della chimera media, serviva qualcuno che fosse in grado di tenerle occupate. Ad ogni modo, sospira ampiamente e si ritrova costretto a fare le presentazioni. Non è mai un gran che, per un Anbu. <Io sono Shinzou Kaguya. Specializzato nel Taijutsu e nel controllo delle ossa.> Discendente di un Clan di Kiri che ormai sembra esser scomparso nel nulla. <Mi occuperò della prima linea, così da darvi il tempo di fare quello che dovete, se le cose si metteranno male.> Un vecchino in prima linea? Rischioso! Tuttavia il motivo è presto spiegato. <Io ho vissuto la mia vita, signorina Furaya.> Sa il suo nome, ovviamente. <La grande differenza tra noi è proprio questa.> Si volta e riprende a camminare. <Non è una questione di prestanza fisica o di esperienza sul campo.> Gli preme più lo spreco di vite che ancora potrebbero evolvere e sperimentare tanto tanto altro. Improvvisamente quello che poteva esser sembrato un vecchino sicuro di se e sprezzante del pericolo, si rivela essere un uomo estremamente razionale e premuroso. Sarà anche per questo che i suoi uomini si fidano ciecamente di lui. L'invito ad indossare gli auricolari viene accolto da tutti, fuorchè da lui. Troppo vecchio per capire queste cose! Dopo di che, lascerà il comando della spedizione a chiunque abbia veramente il coraggio di condurre. <Come team di ninja di alto profilo, l'esecuzione della missione sarà nelle vostre mai. A noi spetterà il compito di assistervi.> Formalità, giusto per questione di responsabilità d'azione sul campo. <L'unica cosa che sconsiglio vivamente...> oltre a far rumore ed attirare l'inferno su di se, s'intende <... è dividere i due ragazzoni. Quando combattono insieme, valgono per quattro.> E ridacchia, lasciando poi la parola a chiunque decida di elaborare il piano per avanzare. [GOAAAAAAAAAAR!] Un forte ruggito scuote la foresta. Cavernoso e gutturale. Subito dopo si spegne e il silenzio cala nuovamente, interrotto puntualmente dai consueti rumori della notte. Attorno a loro fronde e foglie si muovono di tanto in tanto... ma è impossibile discerner i movimenti causati dal vento, da quelli causati dalle creature. Sensi acuiti e tesi per tutti e tre, nei confronti del circondario... ma seppur possano quasi sentir qualche sguardo indiscreto posarsi su di loro, non vi sarà nessun segno di avvicinamento sospetto. La situazione è stabile e la pianificazione, silenziosa, può continuare.[Iniziativa Libera]

23:43 Shizuka:
  [Pressi della Porta di Kiri] Beh alla fine l'essersi morsicata la lingua ha dato i suoi frutti. Riceve risposte alle proprie domande, quel tipo anziano sembra più chiacchierone del previsto, andando a disvelare parecchi particolari. Effettivamente lui ha iniziato ben prima di loro a fare il vero ninja, anche se apparentemente la difficoltà di quelle missioni era diversa. Ovviamente nella mente della Chunin quelle dei ninja del passato erano sicuramente molto più pericolose. Quando lui educatamente risponde alle proprie presentazioni, andrebbe appena a chinare il testino facendo lo stesso alla presentazioni successive. << Pensavo che fosse così tranquillo perchè conosce le potenzialità della squadra no? >> Il tono anche se sommesso è velato di ironia, se vi fosse abbastanza luce lo avrebbe associato addirittura a un piccolo occhiolino che tuttavia non viene mostrato. Suggerimento che viene inavvertitamente dato alla ragazzina è quello di stare attenta a dove mette i piedi. Per questo il chakra che già scorre nel corpicino verrebbe ridiretto alle leve inferiori, cercando di concentrarlo in particolare sulla pianta del piede, così da creare quasi una patina che dovrebbe consentirle di aderire a qualsiasi superficie o quasi, evitando spiacevoli inconvenienti sul terreno sconosciuto. Ascolta il resto del discorso, soprattutto la descrizione di quello che sia in grado di fare il super nonno: << Controllo delle ossa... >> Borbotta più fra sè e sè invece che direttamente a lui, sta limitando i commenti per mantenere appunto un basso profilo, silenzioso più che altro. Le parole dell'Anbu dirette alla ex Decima non le piacciono per nulla, devono essere tutti in grado di rientrare, soprattutto lui che è un ninja veterano. << Dividersi non credo sia mai stata l'intenzione di nessuno. Dobbiamo proteggere chi può risanarci, i medici devono avere la massima copertura. >> Ne parla come se lei non rientrasse nella categoria, in fondo loro sembrano più esperti della rossa o per lo meno così sono stati descritti, perciò lei farà da scudo. E' proprio nel silenzio della notte che un ruggito scuote le fronde degli alberi, facendola rabbrividire un poco, lungo tutta la spina dorsale. << Suggerisco di iniziare dalla parte opposta a quel suono, tenendo gli occhi aperti ovviamente. >> Infatti gli occhi blu non fanno altro che guardarsi attorno, cercando di abituarsi allo stesso tempo al buio che sembra farsi sempre più presente, nonostante le luci delle stelle sembrino molto più luminose da qui rispetto che in città. In effetti anche l'odore sembra diverso dai boschi di ciliegio a cui è abituata. In ogni caso avrebbe seguito le direttive date da chiunque desideri prendere il comando della spedizione, e sa che con ogni probabilità sarà la Judai, ormai ha imparato a conoscere quel temperamento. [Chakra ON][Se Rilascio del Chakra avanzato (2/4 turno)][Porta oggetti: tonico recupero Chakra x2; Tonico salute x1; Auricolare x1]

23:55 Kan:
  [Esterno | Pressi Mura Kiri] Il villaggio si fa sempre più lontano, diviene un punto luminoso nel mare di oscurità. Si volta nel guardarlo, ancora non gli sembra vero di star andando via, di respirare aria diversa da quella del distretto di Konoha. Inspira ed espira più che può gustandosi ogni momento, ogni passo come se fosse il primo, ammirando ogni albero, arbusto, cespuglio, foglia; illuminate sono le dorate iridi del Sumi le quali, se potessero assumere forma diversa, sarebbero simile ad una stella od un cuore. Quello è il mondo esterno, il mondo reale, non la becera illusione di sicurezza sotto il nome di Kagegakure. Continua a respirare aria pulita, aria nuova e diversa dal solito mentre le proprie compagne sobbarcano l'anziano di domande, curiose di apprendere più su di lui <Com'erano le vostre missioni B? Cos'ha questa che non va?> purtroppo entra in gioco l'aver vissuto li dentro per tutta la vita, non aver mai partecipato ad altro prima d'ora e ciò che per altri sembra anomalo, per lui rasenta la normalità seppur dal canto proprio l'avrebbe catalogata come A. Non s'intromette ulteriormente limitandosi ad ascoltare i discorsi, ponendo attenzione ad ogni singola frase proferita e, allo stesso tempo, concentrandosi sull'ambiente circostante. Varie le smorfie sul viso del Sumi, non ha torto, andare nel panico peggiorerebbe solamente l'andazzo della missione, la tranquillità è invece la parola chiave, concorda pienamente con ciò ma alla fine avvengono le presentazioni volgendo le iridi alla volta dei gemelli taijutser e del trio di medici. Impara i loro nomi, memorizza volti e capacità, specialmente del trio le cui arti mediche possono fare miracoli tanto quanti sono i danni che farebbero in un combattimento; buttarli nella mischia rasenta l'inutilità. La geniale mente dell'albino comincia ad elaborare un possibile piano d'azione cosa che viene contestata dal vecchio andando a spiegare il vero scopo della missione <Al momento le chimere rappresentano il maggior pericolo ma Furaya ha vissuto in queste terre ben prima dell'arrivo di quei mostri. Lei è la nostra più grande fonte di conoscenza e di sapere> una piccola pausa <Lei conosce queste terre meglio di chiunque altro e se sono cambiate, se si sono modificate, chi meglio di lei per dirlo? Chi meglio di lei per creare il cosiddetto piano d'azione futuro?> varie le domande a Shinzou e non perchè stima particolarmente Furaya, bensì perchè è la Kunoichi più esperta li in mezzo. Il proprio turno di ottenere risposte sopraggiunge ma ciò che ode è solo pura logica, le manovre di un politico e niente di più. Dietro a tali decisioni non vi è niente se non il desiderio di impedire un nuovo attacco a Kirigakure. Dorate poste avanti a se, osserva la strada che stanno percorrendo mentre evita di far rumori o di alzare troppo il timbro vocale, cerca di mantenere un certo anonimato, attirato, infine, dal dire del vecchio e delle sue abilità. Controllo delle ossa, questo risulta estremamente interessante per il chunin, un'arte mai udita prima di tal momento. Non bada molto alle chiacchiere, comprendendo come l'altro sia avvezzo al sacrificio qualora si rivelasse necessario ma il ruggito proveniente dalla foresta. Esso è capace di scuotere l'animo del ragazzo nelle fondamenta; deglutisce spalancano le iridi, il muscolo cardiaco accelera il proprio battito ed un flashback del gorilla attraversa la mente. Vede la scena del combattimento come fosse li, rivive quel trauma permettendo al terrore di impadronirsi nuovamente di lui. Affannato il respiro, chinato il capo, schiuse le labbra ricercando aria, ricercando il controllo di se <Sh...> desidera parlare ma ciò che fuoriesce è solamente tanta, troppa aria <Shizuka ha ragione, dividerci non porterebbe a niente di buono, piuttosto dobbiamo capire da dove proviene quel ruggito ed aggirarlo> deglutisce, sbatte le palpebre. Le dita delle mani tremano appena, fa di tutto per evitare che venga visto in quello stato dai presenti <Suggerisco di mettere il trio di medici al centro, i due gemelli taijutser avanti al gruppo mentre Furaya e lei, Shinzou, dietro a chiudere il gruppo> altra pausa <Io e Shizuka staremo ai lati dei medici come loro supporto> allappa le labbra fornendo la propria idea <Furaya, a te l'onere della leadership> rivolgendosi alla Nara, la più indicata per comandare una missione di questo genere. [C On][Rilascio del Chakra Avanzato][Auricolare][Vambracci][Schinieri][Portaoggetti: 2 tonici Coagulanti | 2 Tonici recupero chakra | 4 fuda di cui 2 con tronchetto all'interno | Fuda e inchiostri speciali | 2 spray Curativi][Zaino: Respiratore | Occhiali Mono Lente | Kit OMM | Pennello e inchiostro semplice]

23:59 Furaya:
 La chiacchierata preparatoria con l'Anbu sembra essere più che soddisfacente o, quanto meno, si riesce a trovare un punto d'incontro tra individui che non si fidano l'uno dell'altro. Certo, questo è perlopiù il caso della Judai che a malapena si fida della propria ombra se s'allunga un po' più - ch'è una cosa bizzarra per una Nara or incapace d'usarla. Ascolta quel che c'è da ascoltare, ma le sue orecchie son tese ben oltre per cercare di captare qualunque movimento possa giungere dalla foresta o direttamente nei suoi pressi. <Mhmmh.> Si limita a mugugnare per tutta risposta a quel che viene proferito da Shinzou poiché la sua attenzione, per quanto donata anche a questi avendo recepito la discussione, è perlopiù data all'esterno e alle condizioni in cui versa. Viaggiare di notte non è certo la migliore delle idee, pare che tendano a complicarsi la vita. Certo, neppur di giorno sarebbe stata questa gran passeggiata, ma ci sarebbe stata maggiore visibilità. <Dividersi sarebbe quanto di più sconsiderato si possa fare.> In quella situazione? Sarebbe uno svantaggio non da poco. Le chimere non girano neppure da sole bensì in branco. Un singolo contro una sola chimera non sopravvivrebbe. E' dei mostri quel territorio, adesso, non degli umani. Sarebbe come giocare fuori casa. L'idea del Sumi, che sarebbe anche la più coerente della quale tenere conto, è effettivamente quella di porre i due taijutser - poiché dalla corta distanza - innanzi alla carovana di persone che è andata formandosi. <I medici al centro sono necessari per essere coperti sia dal fronte che alle spalle. Oltretutto, due taijutser dovrebbero aprire la strada mentre chi è capace di combattere dalla distanza può tranquillamente chiudere il gruppo.> Ne conviene, iniziando a disporsi esattamente come ci si sarebbe dovuti disporre senza opporre poi molta resistenza. Evidentemente, le va bene così altrimenti si sarebbe già messa in mezzo e avrebbe ribattuto com'è solita fare. Ciò sta a significare che sta avendo a che fare con gente che sa cosa stanno andando ad affrontare. Nella fattispecie, proprio Kan con cui ha affrontato le chimere entrate dal portone. Si disporre quindi nella zona retrostante del gruppo, tenendo sempre e costantemente i sensi all'erta. Sente quel verso gutturale e profondo provenire dalla foresta, la qual cosa non la fa rabbrividire, ma le fa comprendere senza dubbio quanto possa essere vicina o meno quell'obbrobrio. <Girano sempre in branco.> Non sono stupide. Sanno che il branco è essenziale alla sopravvivenza di molti, anziché del singolo. Il suo è un mero commento che sta ad indicare come quella singola chimera possa essere soltanto l'inizio dei problemi. Nel frattempo, la di lei attenzione volgerebbe al TERRENO. Vorrebbe cercare di individuare ipotetiche TRACCE che siano d'un mezzo, d'un animale, d'una bestia o d'un umano. Qualunque passaggio di qualcuno o qualcosa tornerebbe senza dubbio loro utile. A proposito delle modifiche al territorio... <Quando mi sono risvegliata ai Monti ardenti, il territorio del Fuoco era già mutato. Però l'ho percorso per arrivare a Konoha e successivamente a Kagegakure.> Spiega dunque loro come possa conoscere esclusivamente quella tratta. Ma d'altro canto non devono allontanarsi poi troppo dal punto in cui si trovano, soltanto per un chilometro appena. Dà tuttavia conferma delle proprie conoscenze. Scrolla le spalle quando le viene affidata la leadership, considerava già d'averla. <Cercate delle tracce, per quanto possibile e parlate a bassa voce se proprio dovete farlo.> Lo stesso tono che sta cercando di tener lei dall'inizio di questa conversazione appena avvenuta, nonostante anche prima non l'abbia alzata poi più di tanto. Il di lei passo verrebbe tenuto sì costante, ma attenta - giacché osservante per un tratto il terreno - a non calpestar niente che possa causare eccessivo rumore. [ Equip: {Vestiario} Guanti Ninja, Vambracci, Schinieri - {Fianco Dx} Frusta - {Tasca Porta Kunai Coscia Sx} 3 Kunai - {Tasca Porta Oggetti Gluteo Dx} 3 Tonici Curativi, 3 Tonici Rec. Chk, 3 Fuuda + 3 Tronchetti da Sostituzione - {Orecchio Sx} Auricolare - {Fuuda sul petto} Spada di Chakra ][ Chk On ][ ?/4 - Avanzamento ][ Posizione: Chiudi fila ]

La quiete al di fuori delle mura, almeno fino ad ora, ha un qualcosa di surreale. Quasi inquietante. Al di la di qualche possente ruggito improvviso, a far da sottofondo alla loro passeggiata non v'è altro che la melodia della natura. Animali e piante si destreggiano nella composizione di una musica che solo madre natura può concepire. Una musica fatta di fruscii, del frinire dei grilli o dei rumori di quelle creature che comunemente vivono in quella zona. In questo quadro bucolico quasi perfetto, i nostri eroi sono quasi una nota stonata. Una macchina d'olio nero su una tela che per anni è rimasta vergine. Immacolata. Il gruppo si muove verso avanti, apprestandosi a scegliere una formazione che sia quanto più utile possibile alla missione. Furaya prende il comando della sua squadra di shinobi e, come ipotizzato un po' da tutti, opta per la protezione di quelle unità meno combattive e più orientate al soccorso. Unità ritenute fondamentali, qualora qualcosa dovesse andar storto. Shinsou annuisce, rallentando il proprio passo e lasciando che i gemelli taijutser si dispongano alla punta di questa formazione allungata, a spicchio. <Mh.> Shinzou mugugna alla volta di Shizuka, quando l'altra gli chiede conferma sulla sua tranquillità e sulla fiducia che ripone nelle capacità della squadra. <Sono tranquillo perchè rientreremo tutti, e incolumi.> Sembra averne la certezza. O almeno questo è quello che vuole mostrare all'esterno. Una cosa è sicura... non guarda Shizuka negli occhi nel momento in cui lo dice. Il suo sguardo è perso altrove, verso le fronde. Quando l'altra borbotta tra se e se il nome del potere dell'Anbu, la cosa non gli sfugge. Per essere vecchio ha un buon udito! <Da giovane mi chiamavano "La Tempesta d'Avorio"!> Ridacchia, mentre maschera da superficiale vanagloria il vago tentativo di alzare le aspettative della ragazza nei confronti della sua persona, così da tranquillizzarla. Non mancherà di rispondere anche a Kan, che piuttosto sembra essere interessato alla storia del vecchio e al confronto con il passato. <Noi avevamo a che fare con altri Shinobi, ragazzo mio.> Borbotta, massaggiandosi la nuca. <Lo preferivo di gran lunga. E' vero... sapevano usare tecniche strabilianti ed erano dotati di intelligenza e raziocinio, ma alla fine della giornata... erano semplici uomini.> Questo può significare un mare di cose. Significa che un ninja che abbassa la guardia non è diverso da un popolano indifeso. Significa che un ninja dotato di intelligenza è comunque prevedibile e segue degli schemi. Significa che un ninja ha bisogno di dormire... e un ninja che dorme non è diverso da un bambino. Insomma... il modus operandi era totalmente differente. <Non servivano nove uomini per una semplice ricognizione sul campo. Anzi...> specialmente in pieno territorio nemico, meno si era e meglio era. Infine viene il turno di Furaya, che or ora si affianca alla sinistra di Shinzou a chiudere la fila. <Si, anche se spesso quelle in branco sono le meno pericolose.> Sembra saperne qualcosa del comportamento delle chimere. Forse non è il più stupido della compagnia! <La maggior parte delle volte i branchi sono caratterizzati da chimere di classe gamma, che si riuniscono attorno ad esemplari più forti di classe beta o alpha.> Ah si? Esiste una classificazione per queste bestie? <A tal proposito...> lo sguardo si sposta su Shizuka per un istante, ritenuta degna di ricevere un'informazione potenzialmente di vitale importanza. <Shizu-chan.> Si prende daccapo delle confidenze, ma il suo tono è estremamente serio. <Uno dei tratti che abbiamo scoperto ripresentarsi frequentemente tra queste creature è la straordinaria capacità di fiutare il sangue.> A lei starà fare le dovute considerazioni a riguardo. <E speriamo di non incrociare delle chimere classe beta con un discreto appetito per il c-...> Ma prima che possa finire la frase, non troppo lontano da loro si sente il rimbombar classico di pesanti passi contro il suolo. [TONF TONF TONF!] E' sul loro fianco sinistro e non si premura di far silenzio o rispettare la flora locale. Si tratta di un grosso esemplare di chimera, molto simile ad un orso dal pelo molto ispido e di colore vario tra il nero, il grigio e il bianco. Sfila alle loro ore tre, ma non sembra essersi accorto di loro. Semplicemente si avvia di fretta verso il limitare della foresta, presumibilmente nella stessa direzione da cui ipoteticamente è venuto il grosso ruggito di poco prima. <Bassi!!> Shinzou sussurra con evidente timore. Lui è il primo ad abbassare il proprio baricentro, così da sfruttare i cespugli bassi e l'oscurità notturna per evitare di esser scoperto. Intanto la minaccia si moltiplica improvvisamente e rende la situazione ancor più caotica. Un branco composto da circa dieci chimere-lupo sfreccia sulla loro sinistra, facendosi strada tra alberi e arbusti. Sono alti circa un metro e mezzo al garrese e la loro muscolatura è disumana. Corrono anche loro nella direzione in cui sta andando l'orso... esattamente come fa anche una grossa chimera-uccello, che fiera della propria apertura alare di circa dieci metri, li supera dalle spalle e li precede. Una poderosa folata di vento [SWOOOOOOSH!] segue il passaggio della creatura, che esattamente come le altre chimere prima non ha notato i nostri eroi. <...> Cala il silenzio tra i ninja. Si abbasseranno? Si faranno scoprire? L'unica cosa certa è che il comportamento di queste creature è anomalo. Inoltre, chi si chinerà per tenere ridurre la propria visibilità, non avrà problemi a notare grosse orme per terra. Orme che hanno lasciato grossi solchi nel suolo, di una creatura che al suo passaggio non ha avuto pietà per arbusti e piante. Ovviamente... anche queste orme si muovono nella stessa direzione del ruggito. Forse i nostri eroi lo hanno dimenticato? Non c'è problema. [GOAAAAAAAAAAARRR!] Questo riecheggerà ancora una volta per tutto il circondario, mentre in lontananza, nella stessa direzione, i più lungimiranti riusciranno ad apprezzare delle sfumature rossastre nel buio della notte.[Iniziativa Libera]

21:30 Shizuka:
  [Fuori dalle Mura] Lui sembra fiducioso ma al contempo non la guarda negli occhi mentre pronuncia tali frasi. Dopo essersi comunque messi in formazione quei brevi scambi di informazioni continuano, scoprendo che era ben noto ai tempi andati e che anche se non lo dice apertamente l'anbu teme quelle creature. E' la prima volta che la rossa ha modo di apprendere che esiste una classificazione, annota tutto nella mente, così che poco alla volta comprenda meglio il proprio nemico. E' indubbio che il timore ci sia, non ne ha mai viste coi propri occhi ma sa cosa possono fare. Le cicatrici sul corpo del padre ne sono una prova lampante, la stanchezza negli occhi della madre, la paura dei medici. Più quella notte diventa scura più il sangue sembra ribollirle nelle vene, pronto ad essere usato come difesa, come scudo, per proteggerla dal nemico per diventare più forte. Eppure non è il momento, sarebbe uno spreco di linfa vitale mostrarsi in quella forma. E poi proprio mentre quei pensieri le passano per la mente ecco che viene richiamata da Shinzou, un appellativo che non si confà per nulla alla missione corrente ma che molto probabilmente lascia intendere che quel faccino innocente abbia di nuovo fatto breccia nel cuore di qualcuno. << Questo significa che io sono qui come medico principalmente. >> Insomma toglierle quel sangue nero, impedirle di usare il suo più grande potere è una sfida, e la pone inevitabilmente in una condizione di svantaggio contro il nemico attuale. Ovviamente il tono viene mantenuto al medesimo livello di quello dell'Anbu che tuttavia si interrompe improvvisamente. Passi pesanti fanno tremare il suolo. Eccolo comparire, una specie di enorme orso che trotta in direzione del ruggito di poco prima, seguito poi da un branco di lupi enormi, e addirittura un uccello. Inutile dire che all'ordine di abbassarsi le ginocchia vengono flesse, così che la di lei seppure esigua statura si riduca ancora di più cercando di nascondere ancor meglio la di lei presenza ammantata di nero. Cercherebbe ovviamente di muoversi con la dovuta cautela, cercando si di celare la propria presenza ma senza fare troppo rumore. Il chakra che le scorre dentro verrebbe ridiretto attorno a lei, come ad avvolgerla quasi, cercando di sfruttare una delle prime tecniche basilari per un ninja: l'arte della dissimulazione, uno scherzo che persino i Deshi riescono a padroneggiare poco dopo essersi iscritti all'accademia. Quegli occhi blu seguirebbero le chimere, riuscendo così a cogliere quelle sfumature rossastre nella notte. Non verbia, non dice nulla, attende il da farsi in maniera molto passiva, in fondo il capo del gruppo è un altro e lei eseguirà gli ordini finchè saranno coerenti con la loro missione. Il labbro inferiore viene mordicchiato anche se non c'è alcun intento di ferirsi, le mani poggiate a terra per stabilizzare la posizione sentono un avvallamento, solo allora gli occhi si abbassano, mostrandole altre orme, ancora più grandi. Lo sguardo blu si muove fra i compagni di team, come per ricercare in qualche modo, silenziosamente gli intenti di tutti. [Chakra ON][Rilascio del Chakra avanzato][Porta oggetti: tonico recupero Chakra x2; Tonico salute x1; Auricolare x1][Arte della dissimulazione]

21:34 Kan:
  [Esterno] Il ruggito della chimera l'ha messo in soggezione permettendo alla paura di riaffiorare, al timore di farsi strada nel di lui animo. Quei ricordi, quella battaglia riemerge dall'oscurità; il desiderio di tornare indietro non è mai stato tanto preponderante. Questa è la paura, semplice, unica, bambinesca, pura ed infantile paura. Deglutisce inghiottendo grumi interi di saliva cercando di non pensarci e portare alla propria attenzione le parole di Shinsou e del suo passato come ninja in missioni diverse, sicuramente più normali rispetto a quelle attuali. Gli uomini sono più semplici dei demoni, possono morire, possono stancarsi, possono essere fuori forma mentre quei mostri appaiono immortali e lo scontro del gorilla ne è una prova lampante; nonostante i numerosi colpi ricevuti non sono riusciti ad abbatterlo, al contrario, ha avuto la forza di scappare sulle proprie zampe <I tempi sono cambiati> il tono di voce fuoriesce basso, udibile appena dal vecchio <Le cose si sono complicate> senza voler aggiungere altro, cercando di governare la propria paura mentre tenta di udire le risposte verso le proprie compagne. Furaya ha preso il comando decretando la formazione suggerita e si ritrova al lato dei medici, coloro da proteggere e preservare più di tutti. Le chimere in branco sono meno pericolose, si radunano intorno ad esemplari beta o alpha, ergo hanno un'organizzazione sociale basata sulla forza ma come capirlo? Forse solo l'esperienza può insegnar loro ciò e poi ecco che tutto degenera definitivamente. Dei tonfi, dei passi irrompono nel silenzio innaturale di cui hanno fatto parte fino a quel momento con una specie di orso in procinto di raggiungerli; le dorate iridi vengon voltate al fianco sinistro dove l'animale è in movimento. Le chimere sono infine arrivate, sono li, vivono in mezzo a quella natura come padroni incontrastati. Come possono loro, dei semplici esseri umani, sperare di sopravvivere in una missione del genere? Possibile venga classificata solamente come B e non di più? Nemmeno gli shinobi più esperti avrebbero il coraggio di uscire con una simile minaccia nei paraggi. Continua a deglutire e senza farselo ripetere due volte va ad abbassarsi piegando le leve inferiori ed il baricentro per poter sfruttare la vegetazione circostante così da nascondersi alla loro vista. Il chakra viene smosso, fatto agire per tutto quanto il corpo, infondere ogni singolo arto e parte di esso per poi tentare di espellerlo all'esterno così da circondarne l'essenza nella completa immobilità per sfruttare una delle arti basilari del dogma ninja: l'arte della dissimulazione. Resta immobile, come una pietra tentando di non farsi vedere ne scoprire mentre il muscolo cardiaco batte all'impazzata come se non ci fosse un domani. Il viso diviene pallido, ben più della propria chioma quasi. Le chimere aumentano, questa volta simili a dei lupi e poi una volante, forse il pericolo maggiore ma non basta perchè il ruggito di poco prima torna a farsi sentire. Le dorate vengon abbassate alla volta del suolo notando l'enormi orme lasciate sul terreno, segno che una bestia ancora più grande è passata di li, probabilmente la medesima che sta ruggendo. [C On][Se Dissimulazione][Rilascio del Chakra Avanzato][Auricolare][Vambracci][Schinieri][Portaoggetti: 2 tonici Coagulanti | 2 Tonici recupero chakra | 4 fuda di cui 2 con tronchetto all'interno | Fuda e inchiostri speciali | 2 spray Curativi][Zaino: Respiratore | Occhiali Mono Lente | Kit OMM | Pennello e inchiostro semplice]

21:37 Furaya:
 A differenza degli altri che si perdono in chiacchiere - per quanto utili possano essere - la Judai tenta di tenere la situazione sotto controllo, grazie al suo disturbo ossessivo compulsivo. Gli occhi saettano da un lato all'altro della zona, abituandosi all'oscurità nel limite del suo possibile. L'attenzione al circondario è di quanto più importante devono avere. <Sarebbe bastata una squadra di tre shinobi di un grado non inferiore al Chunin e non superiore allo Special Jonin per una ricognizione del genere. Non avrei sprecato altri uomini.> S'accoda al dire di Shinsou, mantenendo sempre un tono piuttosto basso e parlando soltanto quand'è sicura di non sentire troppi frastuoni poiché, in quel caso, si preoccuperebbe quanto più di ascoltare e di porre qualunque attenzione necessaria alla loro sopravvivenza. <Quindi, hanno una classificazione che va dalla più debole alla più forte.> Annuisce alle spiegazioni che la Tempesta d'Avorio volge loro, in modo che quell'informazione venga comunque riusata anche in futuro. Deve annotarla da qualche parte, ma per il momento resterà nella sua testa. <Sono belve feroci, la capacità di fiutare non solo il sangue la davo per scontata.> Aggiunge ancor una volta, perdendosi forse in troppe chiacchiere questa volta rispetto a poc'anzi. E' il frastuono che giunge dalla foresta, quel becero urlo della bestia che pare stia attirando quante più chimere possibili. Andrebbe immediatamente ad abbassarsi tramite il piegamento delle ginocchia, divaricando appena le cosce per mantenere un equilibrio maggiore, pur appiattendosi per quanto possibile e riducendo l'area del proprio corpo. Le spalle si stringerebbero assieme alla testa che s'incasserebbe in esse, tanto quanto basta per venir coperta dal cespuglio. Cerca di scrutare attraverso le foglie e le fronde, evitando di causare - come sempre - troppo fastidio o rumore che possa in qualche modo attirare le chimere direzionatesi in tutt'altra zona. Sfrutterebbe una peculiarità appresa durante l'Accademia: come concludere una missione B nel miglior dei modi con la tecnica della Dissimulazione! Tenta di restar quanto meno immobile nel farlo, provando a cancellare la propria presenza e ad eludere i sensi avversari, ad eccezione dell'udito e dell'olfatto sicché per quelli potrebbe far ben poco, a meno che non abbia a disposizione un Genjutsu (spoiler: no). Soltanto quando il rumore sarà venuto meno, si rivolgerebbe agli altri compagni di missione. <Dovremmo avvicinarsi anche noi, ma non troppo: il minimo per poter vedere cosa accade.> D'altronde, non devono dimenticare il motivo per il quale si trovano lì: la raccolta informazioni entro un miglio dall'ingresso di Kagegakure. Ordunque, l'intenzione - fermo restando che nessuno dei presenti possa aver da ribattere - sarebbe quella d'iniziare un avvicinamento quanto più dissimulato e silenzioso possibile. Le orme vengono percepite sicché quelle lei stessa andava cercando, assicurandosi anche di comprendere l'entità della bestia che le ha lasciate. E beh... non è molto rassicurante. La ciurma si deve muovere comunque secondo uno standard, pertanto lei dovrà avanzare ancora in coda alla fila assieme a Shinsou. [ Equip: {Vestiario} Guanti Ninja, Vambracci, Schinieri - {Fianco Dx} Frusta - {Tasca Porta Kunai Coscia Sx} 3 Kunai - {Tasca Porta Oggetti Gluteo Dx} 3 Tonici Curativi, 3 Tonici Rec. Chk, 3 Fuuda + 3 Tronchetti da Sostituzione - {Orecchio Sx} Auricolare - {Fuuda sul petto} Spada di Chakra ][ Chk On ][ Posizione: Chiudi fila ][ Arte della Dissimulazione: passiva ]

Tonfi sordi nella notte e frenesia incalzante. Quella quiete che li ha accompagnati fino ad ora sembra essere già un lontano ricordo. Le fiere hanno superato il gruppo di ninja senza degnarlo di uno sguardo, probabilmente complice l'arte della dissimulazione sfruttata da ognuno dei presenti. Immobili come statue e ricoperti da un velo di chakra occultante, vengono lasciati indietro da quelle creature, che in men che non si dica spariscono all'orizzonte. Purtroppo loro non possono muoversi alla stessa velocità, o finirebbero per esser scoperti prima di subito... quindi non riusciranno a stare al passo con quelle creature dalla prestanza fisica invidiabile. Lentamente la situazione si ripristina, seppur senza mai tornare alla quiete originale. Non servono sensi eccezionalmente sviluppati per capire che la foresta è in fermento e che le chimere si stanno muovendo. In lontananza gli alberi oscillano e i fruscii si fanno più intensi. Il rumore dei rami spezzati riecheggia nell'aria, intervallato dai pesanti tonfi dei passi delle creature più cicciottelle, mentre la voce di Furaya si insinua in questa cacofonica melodia e ne spezza le note con un nuovo ordine. Avanzare. <...> Shinsou tentenna per una frazione di momento. La sua espressione non vibra, ma il suo animo si. In segreto, lontano dagli occhi dei compagni d'arme, quella decisione ha riecheggiato con la forza di un gigantesco gong in un animo che era tenuto forzatamente sotto quieto controllo. Eppure non è il momento di ripensamenti. <Concordo.> La sentenza subentra senza troppi complimenti. E' il motivo per cui sono usciti dalle mura, no? Scoprire se sta succedendo qualcosa all'ombra dello sguardo di Kagegakure. E possiamo dire che la situazione tanto tranquilla non lo è affatto. <Dobbiamo capire cosa sta succedendo e perchè le Chimere si comportano così.> Per questo motivo, sarà il primo a spezzare quella sorta di torpore che la paura impone al proprio corpo e a rimettersi in moto. La formazione di Shinobi riprende la propria avanzata, quindi, seguendo quelle tracce e quei suoni per un lasso di tempo che sembra durare un'eternità. I secondi, scanditi dal rumore delle chimere e dai lenti passi mossi nella paura e nel sofferente desiderar di passare inosservati, sembrano non scorrere mai. Eppure la terra sotto di loro scorre eccome! Abbastanza da poter ipotizzare che si sono spinti ben più in la di un miglio dalle mura. <Siamo distanti...> Borbotta uno dei medici, realizzando che effettivamente stanno camminando da tanto e che il limite della perlustrazione doveva essere parecchio più addietro. <Perchè stiamo continuando ad avanzare?> Domanda la ragazza, evidentemente in preda al desiderio di fare dietro front e alla paura. Il suo tono è anche più alto di quanto si converrebbe, oltre che vibrante di tutte le emozioni negative che si potrebbero provare in un momento come questo. Eppure non riceve risposta dal gruppo, se non un'occhiata torva da Shinzou. <Stai tranquilla Aruna... non ci troveranno. Non possiamo tornare indietro senza capire cosa sta accadendo.> E' proprio così. Tanto per cominciare la missione non avrebbe l'effetto sperato. Inoltre Ashura non accetterebbe di restare all'oscuro di ciò che sta accadendo lì fuori. Significherebbe unicamente rimandare la cosa di qualche istante, ma una nuova spedizione sarebbe imperativa. Quindi tanto vale andare fino in fondo e dimostrare perchè era chiamato la Tempesta d'Avorio! Ad ogni modo, il bagliore rossastro si fa sempre più forte, man mano che il loro passo incede. Il Villaggio è ormai un lontano ricordo dietro di loro e seppur nessuno ci scommetterebbe nemmeno un Ryo, ormai sono passate quasi due ore da quando son partiti. Il silenzio di questa scampagnata è agghiacciante, ma non quanto quello che li aspetta. Il sentiero sembra giungere ad una fine. Una fine imposta da un grande strapiombo alto circa una trentina di metri. Una balaustra naturale fatta di rovi e arbusti offre riparo a chiunque vorrà affacciarsi per sbirciare... tuttavia quello che li aspetta è uno spettacolo per stomaci forti e animi ancor più coriacei. Oltre quello strapiombo si estende una sorta di cratere, che poi sfuma verso il mare in una candida spiaggia. Al centro di questo cratere v'è un grosso falò, forse alto anche cinque metri, dalle fiamme vivide e scoppiettanti. E' palesemente lui la fonte di quei bagliori percepiti precedentemente... ma i nostri eroi avranno ben altro a cui pensare. I loro occhi saranno concentrati su uno scenario che ha del raccapricciante. Duecento, forse trecento... ma che dico... lì, attorno a quel falò, un mezzo migliaio di chimere di ogni forma, tipo e dimensione si sta radunando attirato da qualcosa. Poco lontano da quella fiamma, su di un trespolo roccioso rialzato, una figura nota è seduta con calma invidiabile e con la solennità di un Re. Furaya e Kan riconosceranno quella figura senza esitazione. Si tratta dello stesso colossale gorilla con cui hanno combattuto tempo addietro. Lo stesso che ora, sotto gli occhi di tutte le creature presenti, strappa con facilità innata la gamba di un animale morto non più riconoscibile e la lancia nel mucchio, che voracemente si accalca per prender parte al buffet. Ipnotico ed agghiacciante, lo spettacolo non sfuggirà a nessuno dei presenti. Il rumore delle chimere ammassate è più forte di qualsiasi cosa. La quiete della foresta è solo un ricordo, mentre le vestigia di un passato che tutti avrebbero voluto dimenticare, tornano inesorabilmente a galla. Shinzou ha l'unico occhio funzionante completamente spalancato. Non cerca neanche di nascondersi dietro i cespugli. E' solo lì, impalato con lo sguardo puntato verso le chimere... almeno fin quando il suo animo non cede e lo costringe a muovere un arrendevole passo verso dietro. Cosa fare ora? Ci sono dei sentieri per discendere il crinale e raggiungere il centro del cratere. Alcuni di loro sono attualmente occupati dalle nuove chimere in arrivo, ma se solo volessero... una strada per scender dritti all'inferno c'è! La domanda è... perchè andarci? Il cuore di tutti batte all'impazzata. Più di quanto abbia mai fatto prima d'ora. Se qualcuno si chiedeva quale fosse la rappresentazione della paura... beh... questo spettacolo ci si avvicina tristemente.[Iniziativa Libera]

22:46 Shizuka:
  [Fuori dalle Mura] Inutile dire che quello che la Judai esterna è anche il suo pensiero. Anche il vecchio Anbu concorda con loro e dopo dei primi istanti di smarrimento, con le dovute accortezze il gruppo inizia a muoversi, seguendo quelle bestie immense sempre mantenendo un basso profilo. Nel totale silenzio della notte, i minuti scorrono senza che se ne accorga, mentre si sente sempre più fragile ora che non può usare quel sangue che considera l'unica sua forza. Tuttavia è una Shinobi, ha altre carte da giocare, è lì per affrontare una missione e non ha la minima intenzione di fallire. Inoltre deve mostrarsi in qualche modo forte e risoluta, per il suo ragazzo, che ha sofferto e sta soffrendo in maniera molto più intensa di lei, che le ha solo viste sfilare al proprio fianco. Non è l'unica comunque a tremare come una foglia, anche se la Kokketsu non verbia, si mantiene silenziosa, contrariamente al solito. E' una dei medici a fare la lamentosa di contro, Aruna, che viene rassicurata dal suo comandante. Quel breve scambio di opinioni giunge rapidamente al termine così come il loro incedere. Infatti riescono a raggiungere il luogo di raduno di quelle creature. Sembra un crinale che da su una spiaggia, lontano dalle mura di Kagegakure davanti agli occhi blu si presenta una infinità di mostri. Lei che ha sempre definito se stessa un demone per le proprie origini ora si sente microscopica di fronte a un tale dispiegamento di forze che sembra schiacciante. Gli occhi blu si sbarrano, si avvicina di poco a quel pendio, solo per scrutare l'infinità di nemici, probabilmente capaci di radere al suolo il loro pacifico mondo dorato. Che speranza hanno quelle mura? Nessuna. Che senso ha liberare Kimi per darla in pasto a quel nemico? Nessuna. Salvare la popolazione povera di Kiri ha un significato quando quel dispiegamento di forze può far irruzione da un momento all'altro? Probabilmente no. Non sono in grado di affrontarli, non c'è modo di sbaragliare la concorrenza. Però mentre è la paura a insinuarsi in ogni suo piccolo poro della pelle è inaspettatamente il vecchio Anbu a darle modo di fermare quel flusso di pensieri negativi. Infatti quella figura così stoica, la tempesta d'avorio, dopo aver dimenticato ogni tipo di segretezza indietreggia, come se avesse già calcolato la propria sconfitta. << Signor Shinzou... >> Le labbra si spalancano da sole, in autonomia, anche se il tono si tiene basso si può sentire tutto il terrore che vi risiede dentro, eppure ne esce altro, quella stupida luce nel buio che si porta dietro da quando è nata. << Troveremo il modo, torniamo insieme a riferire. >> Si certo, in fondo non ha appena pensato che nulla a più senso no? Che tanto falliranno miseramente e quel posto tranquillo in cui lei sperava di vivere per sempre verrà raso al suolo. Però evidentemente quel suo carattere che tende a vedere sempre il lato positivo permane lì, una flebile luce nell'oscurità, che per quanto fioca vorrebbe riscaldare l'animo dei presenti. In fondo gliel'ha insegnato Yasuhiko no? C'è sempre qualcosa di bello da aspettare. Qualora la decisione fosse presa, si sarebbe aggregata al gruppo per rientrare, trovare magari la strada più diretta per raggiungere la porta di Kiri, così da ricordare meglio il punto di incontro delle chimere e riportare il dettaglio di come sgominarle eventualmente. [Chakra ON][Rilascio del Chakra avanzato][Porta oggetti: tonico recupero Chakra x2; Tonico salute x1; Auricolare x1][Arte della dissimulazione]

22:54 Kan:
  [Esterno] L'ordine di proseguire è imperativo e mentre le chimere si allontanano sempre di più, loro li seguono a ruota, abbassati, sfruttando la dissimulazione ma la paura non svanisce. In questo preciso momento stanno andando in pasto al nemico, si stanno dirigendo verso la cosa che tutti temono; non per quanto ancora i propri nervi possano reggere, quello che è certo è come stanno venendo messi a dura prova. Il coraggio testato come non mai, lui stesso è messo alle strette eppure non può più tirarsi indietro. Il desiderio di uscire l'ha spinto fino a questo punto, adesso è fuori, adesso sta facendo i conti con la realtà, una cruda e crudele realtà in cui i mostri governano la terra e loro non sono altro che formiche al loro cospetto. Passa il tempo, nell'avanzare il villaggio diviene solo un ricordo, un puntino lontano non più visibile, troppo distanti rispetto ai pronostici iniziali ma quella strada non sembra avere una fine, si estende ancora e ancora. Respiro irregolare da parte del bianco, la fronte si impregna di prime gocce di sudore tanta è l'ansia e la tensione; le vesti si stanno bagnando, le sente appiccicose, fastidiose, il pallore accresce, sbianca a tal punto da rendere visibili la maggior parte delle vene ma poi ecco che la fine del sentiero si manifesta tramite uno strapiombo alto 30 metri, al termine di esso una spiaggia ed è su quella spiaggia che la definizione di paura prende forma fisica. Un falò alto 5 metri ed un raduno di chimere dal numero indefinito, diverse centinaia di esseri di diversa forma e dimensione arrivano da ogni parte. Le dorate iridi vengono totalmente aperte, spalancate dall'incredulità, il cuore batte in maniera forsennata, il petto fa male, il respiro è tutt'altro che regolare; si sente morire, sente la fatica esser pressante, le braccia irrigidite tanto quanto le gambe. Non crede ai propri occhi, non crede a quanto sta vedendo, non è possibile, non è possibile che esistano così tanti mostri e tutti radunati in un unico posto. Sono morti, quella missione è un suicidio, non sarebbero mai dovuti partire da Kagegakure, non avrebbero mai dovuto lasciarla. La sua ricerca del demone prevede uscire dal villaggio e immergersi in un mondo in cui vivono certi esseri, dev'essere un folle, un totale pazzo solo per aver pensato una simile idea. La parte peggiore giunge dopo quando il loro re attira l'attenzione, non altro che il gorilla che ha sfondato le mura di Kirigakure mietendo numerose vittime, instillando nel Sumi il terrore. Schiuse sono le labbra, secche con salivazione del tutto assente, no, non riesce a muoversi, lo sguardo è incollato allo strapiombo, la paura l'ha immobilizzato. Ecco cos'hanno dovuto affrontare i ninja del passato ed ora, ancor più di prima, comprende come abbiano potuto fallire, non per negligenza o inettitudine, quei mostri sono qualcosa di oltre, un apocalisse annunciata <Andiamo via, subito> sussurra con voce tremante, distorta e da un viso privo di lucidità eppure non può agire da solo, il leader del gruppo è Furaya, a lei spetta la decisione per quanto vorrebbe fuggire, scappare il più velocemente possibile da quel posto e non tornarci mai più. Permane abbassato sfruttando ancora la dissimulazione per non farsi vedere ne sentire dalle bestie, troppo pericolo fare altro. [C On][Dissimulazione][Rilascio del Chakra Avanzato][Auricolare][Vambracci][Schinieri][Portaoggetti: 2 tonici Coagulanti | 2 Tonici recupero chakra | 4 fuda di cui 2 con tronchetto all'interno | Fuda e inchiostri speciali | 2 spray Curativi][Zaino: Respiratore | Occhiali Mono Lente | Kit OMM | Pennello e inchiostro semplice]

22:56 Furaya:
 Cos'altro avrebbe dovuto fare se non dare l'ordine d'avanzare? La missione, altrimenti, sarebbe da considerarsi fallita. Al contrario, or come ora, c'è l'effettiva necessità di raggiungere un traguardo. Quindi, una volta presa la decisione, sfortunatamente non si può tornare indietro. La rosata cerca di mantenere il battito del proprio cuore il più regolare possibile, ma ciò che s'apre innanzi ai loro occhi è qualcosa d'effettivamente indescrivibile. Non saprebbe neanche da dove cominciare a contarle, a quantificare le chimere ivi presenti attorno a quel falò. Una domanda le sorge spontanea, una domanda che non ha niente a che vedere con l'obbrobrio che si palesa davanti a loro giù da quella rupe. E' come se la sua mente stesse scappando dal vero problema. Come cazzo hanno acceso un falò delle chimere? Giuro. Non saprebbe a cos'altro pensare per non dare di matto. Sgrana gli occhi a sua volta, gelidi nel fissarle, iraconda nel ricordare come siano state proprio quelle belve lì sotto - o le loro genitrici - a distruggere i vecchi villaggi, a calpestare la sua casa, i suoi animali, la gente a cui teneva. Stringe saldamente la mano, serrando le dita attenta a non ferirsi inavvertitamente con le unghie. Sia mai che qualcuna di quelle belve abbia un olfatto così sopraffino anche innanzi al fuoco e alla cenere. Immobile, abbassata e china. Il ginocchio manco tocca il terreno per cercare di mantenere una posizione quanto più stabile possibile. La schiena sarebbe arcuata, la testa ulteriormente incassata fintantoché riuscirà a vedere dabbasso. La sua attenzione volge anche nei riguardi del gorilla che sta mangiando qualche carcassa, le cui rimanenze getta verso la folla che l'acclama sottostante. Sembra proprio un Re... un Kage che elargisce il favore al popolo; un popolo che conseguentemente l'ascolta. Stenderebbe immantinente l'arto più vicino a Shinzou per prenderlo da un braccio, serrando la presa attorno a questo. <Qui.> Sussurra a denti stretti, provando a sfruttare quel minimo di forza fisica recuperata per spingere il vecchio Anbu ad abbassarsi piuttosto che ad indietreggiare senza ritegno. E meno male che fa parte della vecchia guardia! La schiena della donna viene percorsa da un brivido, anch'ella riesce a sentire la paura. Ma l'ha già vissuta... Riesce a fronteggiarla meglio. Ha visto quelle chimere fare a pezzi i suoi soldati a due centimetri dal muso. Ha visto di peggio. Ha vissuto l'esperienza più traumatica della storia dei Ninja ed è lì per raccontarla, è lì per porre fine alla vita di quei nemici. Ma anche un'orgogliosa come lei capisce quand'è il momento di non fare n i e n t e. <Osservare. Cinque minuti. Dissimulazione. Appena si muovono, ritirata.> Cerca di ridurre al minimo il parlato, dando però ordini precisi agli uomini della squadra. Devono tornare tutti interi, non c'è dubbio. Non potrà neanche minacciarli di gettarli di sotto se si fanno scoprire. Devono soltanto raccogliere informazioni visive. Certo, tirare fuori un telefono e riprendere sarebbe l'ideale, ma l'adrenalina è abbastanza da farli tremare, non da permettere loro un'impresa semi-eroica come quella. Sfrutterebbe a sua volta, ancora, quella dissimulazione che ha appreso in Accademia ormai decenni or sono. Resterebbe chinata dabbasso, sia mai che rischi di farsi vedere. Tratterebbe quasi il respiro. Gli occhi permarrebbero fissi davanti a sé, nella cava. Tuttavia, un piede sarebbe già rivolto indietro, il corpo leggermente piegato così da favorire sia la visuale dabbasso ma ipoteticamente la fuga qualora le cose si mettessero male d'improvviso. [ Equip: {Vestiario} Guanti Ninja, Vambracci, Schinieri - {Fianco Dx} Frusta - {Tasca Porta Kunai Coscia Sx} 3 Kunai - {Tasca Porta Oggetti Gluteo Dx} 3 Tonici Curativi, 3 Tonici Rec. Chk, 3 Fuuda + 3 Tronchetti da Sostituzione - {Orecchio Sx} Auricolare - {Fuuda sul petto} Spada di Chakra ][ Chk On ][ Posizione: Chiudi fila ][ Arte della Dissimulazione: passiva ]

Attimi di puro terrore. Il tempo è scandito dal battito del cuore di ognuno dei presenti e, di conseguenza, viene percepito diversamente a seconda di quanto la scena sia stata scioccante. Quell'animale continua ad esser fatto a pezzi e dato in pasto alla folla. Era una mucca un tempo? Difficile a dirsi... sta di fatto che attualmente i nostri eroi hanno un punto rialzato da cui osservare e non essere osservati. Almeno per ora. Shizuka percepisce il tentennamento di Shinzou. Lo richiama all'attenti e gli offre conforto... cosa che sortisce un effetto oltremodo devastante. La pupilla della Tempesta d'Avorio si restringe e in essa torna a bruciare il fuoco di un uomo che mai era solito darsi per vinto. Serra i pugni, l'Anbu, mentre cerca di rinsaldare l'animo sulla scia del calore emotivo emanato da Shizuka. <Abbiamo visto abbastanza...> Concorda con lei. E' il momento di rientrare. Inoltre non sembra essere l'unico a pensarla così! Kan letteralmente è in preda al panico più puro. Quella forma di fobia che è in grado di affogare le parole, strozzare i pensieri e assassinare qualsiasi tipo di speranza. Quella paura che ti paralizza e ti inchioda al suolo, come se all'improvviso il peso del mondo intero stia gravando sulle tue spalle. Anche per lui, la realizzazione del da farsi è inevitabile. Bisogna andar via, perchè in questo momento non ci sarebbero speranze. Che senso avrebbe ingaggiare battaglia ora? Eppure la permanenza dietro quella siepe dura un po' più del dovuto. Gli stessi membri della squadra di Shinzou sono completamente paralizzati. Aruna e Tsuyu si coprono la bocca con le mani per evitare di fare rumore, mentre alla prima scappa persino qualche lacrima. Il rinnegar la morte, specialmente quando questa è così vicina da essere quasi tangibile, può sconvolgere l'animo e la mente di un individuo... e loro lo stanno sperimentando nella sua forma più pura. Il fantasma degli anni passati sta prendendo forma sotto i loro occhi, eppure Furaya resiste e cerca di portare a casa il massimo dei risultati. La sua mente rifugge la paura ponendosi domande. Domande che hanno più senso di quanto lei stessa potrebbe immaginare, ma che non sono la priorità in questo momento. Il Team è costretto a seguire i suoi ordini e, volenti o nolenti, tutti fanno uso della dissimulazione per cercare di celare la propria presenza ad occhi indiscreti. Il chakra viene richiamato ed utilizzato per l'occultamento, eppure... qualcosa non va. Tutti e nove gli Shinobi verranno improvvisamente pervasi da una strana sensazione. Un disagio incomprensibile e inevitabile, che prende la bocca dello stomaco e la stritola in una morsa quasi soffocante. Prima che possano anche solo fiatare, la consapevolezza che qualcosa è andato storto si farà strada nella mente di ciascuno di loro. Nessuno escluso. Cosa è andato storto? Beh... l'unico occhio buono del gorilla, quello che non è stato ferito durante l'assalto a Kagegakure, è puntato esattamente sopra di loro. Spalancato e terrificante. La piccola pupilla nera è circondata da un'iride rosso rubino, a donar a quello sguardo ancor più terrore di quanto si potrebbe immaginare. TUTTI loro si sentiranno osservati. Nudi. Scoperti. Sa esattamente dove sono. Li ha visti. E Furaya e Kan nello specifico sentiranno il brivido più gelido di tutti ripercorrergli la spina dorsale. Per loro sarà come guardarsi direttamente negli occhi. Come se quell'iride rossa e quella pupilla siano riusciti a creare un collegamento diretto con il loro animo e farlo a pezzi. Un occhio grande quasi quanto loro. Distante, ma dannatamente inquietante e penetrante. Cosa può esserci di peggio? Beh... quel muso si inarca appena in un ghigno. Una reazione che da una bestia non ci si aspetterebbe, ma che dona la risposta definitiva. Li ha visti sul serio. Il muso si increspa, mentre il naso da primate si arriccia in un'espressione di rabbia ferale. <GOAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAR!> Le sue fauci fameliche si schiudono, mostrando i denti acuminati e una cavità orale dai riflessi ardenti come quelli della bocca di un vulcano. Per molti di loro, è la prima volta che lo vedono. Si tratta di un colossale gorilla alto dieci metri circa, che sulla schiena e sulle braccia è protetto da una sorta di corazza di pietra, fatta di spuntoni irregolari e pungenti. Sul petto una corazza di pietra segue i lineamenti di pettorali ed addominali, quasi formando delle placche a loro protezione. Placche che ne punti di divisione si illuminano di rosso incandescente nel momento in cui il gorilla ruggisce ed emette aria calda. Non è l'unico ad urlare, tuttavia. Shinzou prende inevitabilmente iniziativa e si lascia scappare un assordante <FUGGIAMO!> insindacabile. Non c'è un'alternativa. Non c'è una soluzione migliore, se l'obiettivo è sopravvivere. Loro si saranno anche rifiutati di scendere nell'inferno... ma a quanto pare l'inferno sta per risalire da loro e travolgerli con tutta la terrificante forza di cui dispone. Il segnale è stato dato e la carica... è iniziata. La terra trema e i passi dell'apocalisse riecheggiano nella notte buia.[Iniziativa Libera][Shinzou 1/1 - Taijutser 2/2 - Medici 3/3]

00:18 Shizuka:
  [Fuori dalle Mura] Dissimulati certo, nascosti fra le fronde degli alberi, fra i cespugli, però questo non basta a quanto pare. Un brivido le corre lungo la schiena mentre il sangue di quell'animale cola, mentre si cibano delle sue carni. Sembra che un vento gelido le si sia infilato sotto la maglietta e che la stia tediando e poi eccolo. Quell'unico occhio rimasto a quel re delle chimere si pianta su di loro, li trafigge con una sicurezza impnsabile, come se lui avesse sempre saputo della loro presenza. A nulla è valso il fingere di non essere lì, quei cinque minuti gli sono costati la copertura. O per lo meno questo è ciò che la mente della chunin partorisce. Hanno osato troppo e se ne pentiranno. Inizia a tremare, come una foglia, è spaventata, il cuore batte più forte di quanto credeva fosse possibile eppure la prima cosa che viene fatta è spostare lo sguardo blu verso il Sumi. Il destino li ha voluti insieme in quella missione, in qualche modo li ha messi di fronte al primo grande scontro della loro vita, fino ad ora per lo meno. << Mio. Io sono il tuo scudo. Tornerò da te a qualsiasi costo. >> E' chiaro come se prima nessuno potesse sapere della relazione fra i due ora i presenti potrebbero averne un vago sentore. Tuttavia quegli occhi blu si discosterebbero dai dorati, così da non perdere la risoluzione che pare aver trovato in quel momento. << Signor Shinzou, le chiedo di farmi da scorta. Faremo da diversivo per gli altri. Sono veloce. >> Poche parole, dette rapidamente e con una decisione che lascia totalmente sbalorditi se si pensa alla vocina tremante di pochi istanti prima. Di nuovo si morsica le labbra ma questa volta con più decisione, si ferisce volutamente, lasciando che un rivolo di sangue nero scivoli lungo la bocca prima di intrecciarlo con il proprio Chakra di tipo Suiton. Per quanto le sia stato detto che quei mostri sono attirati dal sangue, è chiaro che ora quel dettaglio vuole usarlo a suo vantaggio. Cercherebbe di attivare quindi la propria innata, quel sangue nero unito al chakra della tipologia dell'acqua dovrebbe trasmutare il di lei aspetto, un'aura violacea dovrebbe avvolgerla, focalizzandosi sugli occhi anche, mentre il sangue nero andrebbe a condensarsi sugli arti inferiori e superiori coprendo metà delle gambe e metà del braccio. Inoltre due lacrime nere dovrebbero andare a rigarle il volto, giungendo fino al mento. La sua figura è radicalmente cambiata, sembra molto più sicura di qualche istante prima, ora che è protetta da quel suo potere è più al sicuro che mai. Non attenderebbe un cenno di assenso da parte del Kaguya, lei ha scelto la sua strada, la missione prevede di salvare tutti e lei ha una velocità disarmante dalla sua e il sangue. Cercherebbe quindi dopo l'attivazione di muoversi il più rapidamente possibile in una direzione completamente diversa da quella del resto del gruppo, ovviamente dirigendosi anche dalla parte opposta rispetto ai mostri che dovrebbero inseguirla con buona probabilità. Se il grosso del gruppo si sta dirigendo verso Kagegakure lei probabilmente dovrebbe dirigersi verso l'ignoto, non allontanandosi dal punto di arrivo finale eccessivamente ma in modo tale da non far si che i suoi compagni vengano coinvolti nell'inseguimento che vorrebbe concentrare su se stessa e Shinzou al massimo. [Se Chakra 48/50 -> 2 per attivazione dell'innata Kokketsu, Se PV 99/100][Rilascio del Chakra avanzato][Porta oggetti: tonico recupero Chakra x2; Tonico salute x1; Auricolare x1][2/4 attivazione innata, 2/4 movimento][Agilità 80 -> distanza massima 80m]

00:22 Furaya:
 Anche lei non è intenzionata a restare più del dovuto. Tuttavia, la missione è da considerarsi fallita se non portano a casa un risultato. L'obiettivo era esattamente quello di portare con loro delle informazioni utili quanto necessarie. Ed è nello stesso istante in cui la Judai principierebbe un: <Andi---> che avverte quell'orripilante sensazione d'essere osservata, osservata da un occhio malevolo che si ricorda anche piuttosto bene del loro volto - nella fattispecie di quello del Sumi e della Nara. <Oh, cazzo.> Nonostante quell'orrido brivido le percorra l'intera spina dorsale, sotto al naso va formandosi un ghigno di sfida nei confronti della situazione... o delle chimere. Sa bene che sta rischiando la morte, ma la sta rischiando sul campo di battaglia e, come al solito, assieme ad un manipolo di uomini suoi sottoposti. Peccato che a questo giro non goda della stessa reputazione d'un tempo. Al contempo, anche l'adrenalina dovrebbe entrare in circolo per mera conseguenza della paura. C'è chi rischia di restarne paralizzato, ma chi invece l'ha combattuta e sul campo di battaglia si sente stranamente a casa, ben più di quando lo è davvero. Giacché voltata per iniziare la corsa, non farebbe altro che alzarsi in piedi per proseguirla. Scatterebbe in avanti con quanta forza possiede, con la velocità sprigionata dalle inferior leve figlie dell'adrenalina appena scaturita dalla morte incombente. <VIA!> Esclama come se ci fosse altro da aggiungere al contesto, quand'è palese che la situazione è divenuta tragica in quattro e quattr'otto. I cinque minuti necessari a scovare nuove informazioni non sono serviti ad altro che a farsi scorgere dal gorilla, il quale ha gettato immediatamente l'allarme. Le chimere iniziano a muoversi, tuttavia non v'è il tempo necessario per calcolarne il numero tanto meno guardare se stiano arrivando o meno. E' lapalissiano. La mente della rosata viaggia a tutto spiano assieme all'avanzare costante e celere delle gambe, col busto arcuato in avanti per permettere al proprio corpo di raggiungere maggiore aerodinamicità. <KAN, ALLONTANIAMOCI QUANTO BASTA PER TROVARE UN METODO ALTERNATIVO!> Tenta di non parlare troppo e mantenere comunque abbastanza aria nei polmoni, accorgendosi di Shizuka che vorrebbe adottare tutt'altro metodo. Poco da fare. Sembra anche conoscere bene quel che vuol compiere, Matt le ha detto di provare a fidarsi. Cos'altro hanno da perdere se non le loro stesse vite? I piedi impatterebbero con fare ritmico al suolo, attenta ovviamente a non cadere all'interno di orme giganti come quelle già precedentemente adocchiate. Tornando indietro dovrebbero percorrere di nuovo il bosco - o quel ch'era, il che potrebbe comunque favorire loro nel nascondersi o nella fuga generale. L'obiettivo adesso è il mar-- il bosco. [ 4/4 PURI DI FUGA - 80m ][ Equip: {Vestiario} Guanti Ninja, Vambracci, Schinieri - {Fianco Dx} Frusta - {Tasca Porta Kunai Coscia Sx} 3 Kunai - {Tasca Porta Oggetti Gluteo Dx} 3 Tonici Curativi, 3 Tonici Rec. Chk, 3 Fuuda + 3 Tronchetti da Sostituzione - {Orecchio Sx} Auricolare - {Fuuda sul petto} Spada di Chakra ][ Chk On ]

00:29 Kan:
  [Esterno] Le parole di Shizuka fanno riprendere Shinzou che, come la maggior parte di loro, desidera andare via e non rimanere un secondo di più eppure Furaya comanda, lei prende le decisioni scegliendo di restare altri 5 minuti ad osservare quello che succede ma una strana sensazione si impadronisce del Sumi. Qualcosa non va, qualcosa sta andando storto come se il loro piano fosse stato mandato completamente a monte di punto in bianco da qualcosa ma cosa? La risposta non tarda ad arrivare e nell'osservare l'ammucchiata la sotto, le dorate iridi si posano sul gorilla e quell'occhio rosso li sta fissando. Deglutisce, potrebbe essere una banale coincidenza, d'altronde sono nascosti, la dissimulazione li protegge, è sicuramente un caso eppure non è così. Sul viso dell'animale si disegna un ghigno, la minaccia è reale. L'affanno si amplifica, il respiro è irregolare, compulsivo, difficile da gestire, ha freddo, il corpo trema, sente la schiena bloccata. Li ha scoperti, vede in esso il pericolo, ben più di quella volta a Kiri, incarognito, rabbioso e con la collaborazione dei suoi sudditi. Iridi spalancate totalmente, occhi rossi e pupille tanto ristrette da apparire invisibili. Il ruggito scatenatosi accentua quel terrore dando loro il segnale che non è più tempo di restare li fermi a guardare, devono fuggire, sparire da quel luogo prima che sia troppo tardi, salvarsi la pellaccia esattamente come Shinzou richiede a gran voce ma il detto che può andare sempre peggio è vero, dannatamente vero. Incrocia per un attimo le iridi azzurre della Kokketsu senza comprendere il vero significato di quelle parole, forse ma ciò che sente lo spaventa più delle chimere stesse <Mia no...> scuote il capo, distrutto dalla consapevolezza di non poterla fermare e le parole di Furaya non aiutano per nulla. Trovare un metodo alternativo per fuggire? Cosa dovrebbero fare contro quei mostri? Non sono nessuno. Non è forte quanto i ninja del passato, non ha abilità di chissà quale livello. Se solo avesse il demone dalla sua, se solo fosse riuscito ad ottenere un simile potere, a quest'ore potrebbe mettere la propria forza al centro di tutto ed aiutarle ma così, è solo Kan, nient'altro. Digrigna i denti iniziando a provare rabbia e odio per cotanta inettitudine mentre si risolleva velocemente flettendo le leve inferiori, il busto è piegato in avanti e schiena diritta mentre tenta di seguire Furaya effettuando uno scatto da dove sono finiti. Cerca di muoversi al massimo della propria velocità seguendo la Nara in tutto quel suo percorso per mettere la distanza necessaria per attuare una strategia sufficientemente efficiente da portarli tutti quanti in salvo. L'ultima volta che ha usato le sue abilità non ha notato miglioramenti ma ora? Dopo tutti quegli allenamenti? Corre sempre più calpestando il terreno come un forsennato, cercando di starle dietro, preoccupato per la Kokketsu. Nella corsa presta attenzione a dove mette i piedi, attento a non inciampare, attento a non colpire nulla che possa rallentarlo. [C On][4/4 Fuga pura con Furaya - 80 metri][Rilascio del Chakra Avanzato][Auricolare][Vambracci][Schinieri][Portaoggetti: 2 tonici Coagulanti | 2 Tonici recupero chakra | 4 fuda di cui 2 con tronchetto all'interno | Fuda e inchiostri speciali | 2 spray Curativi][Zaino: Respiratore | Occhiali Mono Lente | Kit OMM | Pennello e inchiostro semplice]

Frenesia e brama di sangue. I passi delle chimere nel folto della foresta rimbombano come tamburi nella bocca dell'inferno. Talmente forti da riuscire a coprire e addirittura influenzare i folli battiti cardiaci dei presenti. Improvvisamente i cacciatori sono divenuti prede... e la fuga è l'unica possibilità che si prospetta al loro orizzonte. Un orizzonte assai lontano e costellato di ostacoli. Ad ogni modo, non è il momento di perdersi d'animo! Le reazioni più immediate sono quelle più efficaci e quella paura che raggelava il sangue e indeboliva i muscoli, improvvisamente viene convertita in adrenalina e istinto di sopravvivenza. Shizuka agisce con straordinaria prontezza, richiedendo l'aiuto di Shinzou e schizzando in una direzione diametralmente opposta a quella che ci si aspetterebbe. Si morde il labbro volontariamente, lasciando che la propria discendenza si manifesti in tutto il suo splendore. Metà donna e metà demone avanza con una rapidità fuori dal comune, ignara del fatto che l'alleato richiesto abbia accettato o meno. Attualmente non è con lei. Osservando lo scenario dall'alto e ipotizzando le ore dodici come punto cardinale verso il quale si dovrebbe correre, lei ha deciso di muoversi verso le ore dieci, così da provare ad attirare su di se il maggior numero di chimere possibile e alleggerire il peso dell'inseguimento sulla parte più corposa del team. Inizierà a destreggiarsi tra alberi che si fanno sempre più fitti, in quella che è una porzione di bosco evidentemente meno frequentata anche da queste bestie. Intanto una presenza alle sue spalle le fa capire che, effettivamente, tanto sola non è. Qualora dovesse voltare il capo per realizzare quale sia effettivamente la situazione, troverebbe uno Shinzou che corre alla velocità della luce e brucia le distanze con lei in maniera impressionante. Troppo veloce, rispetto a quello che ci si aspetterebbe da un uomo della sua età! Eppure era palese che nascondesse una qualche sorta di specialità... è pur sempre uno degli uomini più fidati del Mizukage! Dietro di lui, però, le chimere incalzano formando una sorta di cuneo che si infiltra nella foresta e cerca di stargli dietro. Sono entrambi estremamente veloci, ma la traiettoria intrapresa comporta degli svantaggi: non è quella che li porterebbe in direzione diametralmente opposta a quella di provenienza delle belve. Pro e contro si compensano, quindi, permettendo loro di mantenere una discreta distanza dal fiume assassino di bestie ancestrali, ma senza staccarle completamente. Ci saranno poco più di centoventi metri tra loro e la punta della formazione bestiale, con alberi nel mezzo che a più riprese vengono divelti e scagliati via dalla furia della carica. Se l'obiettivo era attirare l'attenzione, la Kokketsu ci è riuscita a meraviglia. Ricordando l'informazione offerta da Shinzou, fa uso del proprio sangue e del proprio chakra per stuzzicare i sensi delle creature... ed una nello specifico sembra avere particolare interesse nel raggiungerli. Sopra di loro, infatti, il vento ulula con rabbia. Qualcosa fende l'aria ad estrema velocità e seppur a primo impatto non sia facile da notare per via del buio, quegli occhi rossi impressi nella volta celeste sono impossibili da non notare. Si tratta di una specie di corvo gigante, dall'apertura alare di quasi sei metri e con un becco spropositatamente grande. Sembra aver macinato metri come nessun'altra bestia ha fatto, ed è proprio sopra di loro. <Abbiamo compagnia ragazza mia... mi fido di te.> [CRAAAAAAAAAA!] Un verso agghiacciante, prima che quel becco si spalanchi daccapo e sputi una vera e propria pioggia di spuntoni di pietra lunghi circa mezzo metro ed estremamente appuntiti. Inizieranno a schiantarsi contro il suolo alle loro spalle, facendo un rumore assordante. Alcuni si abbattono sugli alberi, o impalano animali innocenti al suolo... e si fanno sempre più vicini. Sempre più vicini. Ad occhio e croce, la bestia alata sembra essere più veloce di loro... quindi quegli spuntoni li supereranno e procederanno oltre in linea retta proprio sulla loro traiettoria. [Difesa Shizuka e Shinzou 2/4] Intanto, dall'altro lato, anche Kan e Furaya se la danno a gambe con una rapidità invidiabile. Diventano immediatamente il fronte della formazione e si affiancano uno alla sinistra dell'altra, in una corsa degna di nota. La loro direzione è quella diametralmente opposta all'arrivo delle belve, quindi riescono a staccare con maggior facilità il gruppo in carica. Dietro di loro, i medici corrono ma non riescono a stargli dietro con la stessa velocità, mentre i due Taijutser si limitano volutamente per cercare di mantenere stabile la formazione e non scoprire il retro ad eventuali attacchi a sorpresa. Quella sensazione, per Furaya e Kan, non va via. La consapevolezza di avere quell'occhio rosso puntato ancora addosso è come una pugnalata alla bocca dello stomaco. E' come una lama che affonda al centro della schiena e dona i primi assaggi di quella che sarebbe una morte lenta e straziante. Eppure... il Gorilla non si è mosso dalla sua posizione originale. No... lui non li rincorrerà, ma non starà neanche con le mani in mano. Improvvisamente si china e allunga il braccio verso terra, serrando la presa su quella che potremmo definire una lucertola gigante. Anche questa è sorpresa dalla cosa, specialmente nel momento in cui viene sollevata da terra! Sono attimi. Frazioni di secondo... e il gorilla si esibisce in un vero e proprio lancio sulla lunga distanza. Come si fa con una palla, o con un sasso... peccato che adesso si tratti di una lucertola troppo cresciuta, che conta quasi cinque metri di lunghezza dalla testa alla punta della coda. Il lancio è talmente forte da spostare l'aria anche sulle lunghe distanze. Gli alberi si inclinano per la forza del vento e quella creatura, non propriamente progettata per volare, fa fischiare l'aria mentre copre distanze nella volta celeste. Improvvisamente su Kan e Furaya compare un'ombra. Un'ombra che si fa sempre più grande, man mano che la quota di volo della creatura si riduce. E' come se avessero un gigantesco bersaglio in testa, e la cosa peggiore è che non possono effettivamente saperlo. Non con abbastanza anticipo da poter rimediare alla cosa. Ormai mancano appena due o tre metri all'impatto. La lucertola è completamente proiettata verso il basso a fauci spalancate e Kan e Furaya dovrebbero ormai essere consapevoli di quanto critica sia la loro posizione. Eppure... c'è qualcuno che ha avuto modo di veder calare quella bestia dal cielo con sufficiente anticipo. Sotto lo sguardo dei medici e dei due in testa alla formazione, la caduta della bestia si ferma per un istante. Il tempo sembra smettere di scorrere, mentre le squame si piegano ad altezza dell'addome e del sangue viene sputato via. Basta solo un'occhiata per mettere a fuoco quello che sta succedendo: i due Taijutser gemelli sono intervenuti a gamba tesa, con due entrate dinamiche perfettamente simmetriche e dalla potenza spaventosa. I loro piedi affondano nelle carni della belva, senza tuttavia perforarle, e quando il tempo riprende a scorrere per tutti, questa viene scagliata via a circa quindici metri di distanza. Il suo capitombolare è assordante e butta giù un paio di alberi sul suo cammino. L'incedere di Furaya, Kan e dei medici non si arresta, mentre i due Taijutser sono costretti a toccare il suolo e riprendere l'equilibrio. Innanzi a loro, la caduta della lucertola sembra aver alzato un potente polverone... e a quanto pare le minacce non sembrano essere finite qui. Proprio da quel polverone, sbuca una codata tristemente veloce. Una spazzata orizzontale ad altezza del bacino che, contro ogni previsione, sembra essere in grado di colmare quell'enorme distanza e raggiungerli. Anzi... sembra addirittura in continua espansione man mano che la spazzata si concretizza. Furaya e Kan saranno in grado di comprendere la natura di quel colpo quasi immediatamente. Sopraggiunge dalla destra dell'ex Hokage, quindi sarà lei la prima ad esser minacciata da ciò che, tuttavia, risulta essere assai più pericoloso di una semplice botta. I lati della coda, infatti, riportano due affilatissime lame per tutta la lunghezza della stessa. Lame che rilucono al buio e che hanno l'intento di tagliare a metà tutto il team in un colpo solo. [Difesa Kan e Furaya 2/4] Parare e fermarsi? Contrattaccare? Schivare e continuare la fuga? Nessuno può sapere quale sia effettivamente la scelta migliore in uno scenario tanto confuso e tanto imprevedibile. In uno scenario dove persino gli elementi naturali che per un comune umano sarebbero di disturbo, come alberi e rocce, vengono letteralmente spazzati via con una facilità agghiacciante. Disarmante. I nostri eroi hanno in mano il loro destino... che si prodighino per far si che la loro Prima Spedizione, non sia anche l'ultima.[Iniziativa Libera][Shinzou 1/1 - Taijutser 2/2 - Medici 3/3]

10:01 Kan:
  [Esterno] Non sarebbe dovuta andare così, non sarebbe dovuta procedere in quel modo. Tutto ma non questo. Shizuka è scappata via, ha compreso il suo piano vedendola andar vie e richiedendo l'aiuto dell'uomo e lui? Sta scappando con Furaya a gran velocità, macina i propri metri uno dopo l'altro con una lucidità mentale totalmente infima, preoccupato per il fato della Kokketsu. La mente e lo scudo si dividono, prendono una direzione diversa che potrebbe portarli alla morte. No, non ci sta, non la lascia al suo destino ma cosa fare? Il volere di Shizuka è la missione, il suo compimento è più importante di qualunque cosa ed in un attimo, la paura verso le chimere viene totalmente meno. Non svanita ma tramutata, rivolta alla Kokketsu, paura di perderla, paura che qualcosa possa accaderle, paura di non averla più al suo fianco, paura di vederla ferita o in fin di vita; tale sentimento attorciglia le viscere del bianco mentre continua nella corsa sfrenata per riportare l'intero gruppo. Deglutisce passo dopo passo, al loro seguito i medici ed i due taijutser i quali rallentano volutamente per non disfare la formazione, l'unica cosa saggia fatta fino a quel momento eppure devono trovare un modo per tornare a casa tutti quanti insieme, devono capire come risolvere quell'immane problema. L'occhio del gorilla è ancora puntato su di loro, lo sente penetrargli l'animo, perforargli il cuore, esso è riuscito nell'impresa di imprimersi nell'essere del Sumi divenendo il suo peggior incubo e nonostante in se alberghi il desiderio di farlo fuori, la paura gli blocca la mano. La fobia della chimera gorilla accresce di secondo in secondo, probabilmente è esso a spaventarlo davvero piuttosto che il resto del branco ma ciò passa completamente in secondo piano quando l'aria viene sferzata ed una chimera lucertola si porta al di sopra delle loro teste; non hanno tempo di evitarla, le dorate iridi vengon totalmente spalancate ad una simile visione con la geniale mente del bianco alla ricerca di una tecnica per salvarsi. Non fa in tempo a pensare quando i due taijutser con un poderoso calcio la spingono via salvando loro il collo <Piovono chimere> bercia ansimando, ringraziando i compagni di squadra con un cenno del capo e poi ecco una piccola illuminazione. Sfondare è una soluzione dopotutto e l'aver combattuto e visto combattere Shinsei contro il gorilla e contro Kemono ha permesso lui di comprendere il reale potere dei taijutser <Voi siete più veloci, avete riflessi più pronti. Cambiamo strategia Furaya> rivolgendosi anche alla decima <Formazione di sfondamento con i taijutser davanti> umettando le labbra <Se conoscete le porte del chakra, è il tempo di aprirle, dobbiamo arrivare al villaggio sani e salvi o gli sforzi di Shizuka saranno vani perciò, avanti voi e sfondate tutto ciò che ci blocca il passaggio mentre io e Furaya faremo in modo di aumentare la velocità> commentando ma non fa in tempo a dire altro che la lucertola nella caduta solleva un polverone immane dalla quale parte una codata pregna di spuntoni capace di tranciare loro di netto. Dalla destra della ex Kage, lei è la prima. Pensare e pensare velocemente. La destra si porta nella tasca porta oggetti tirando fuori un fuda con il tronchetto sigillato all'interno mentre il chakra scorre all'interno del corpo andando a potenziare gli arti inferiori i quali vengon flessi avvicinando polpaccio e coscia; schiena e busto permangono diritti mentre i piedi risultano interamente poggiati al suolo. Muoversi di lato è inutile e controproducente ma forse una soluzione può essere adottata. Deglutisce mentre cerca di condensare parte del chakra all'interno del fuda attivando i sigilli impressi per sbloccare il tronchetto e farlo comparire al proprio posto mentre il bianco tenta di effettuare un salto verso l'alto di appena 3 metri così da far in modo che la coda colpisca il tronchetto e, in caso di fortuito successo, lasciarle credere di aver colpito anche il bianco. Mette forza nelle leve inferiori, spinge appena la punta dei piedi per poi effettuare quello slancio verso l'alto così da salvarsi la noce del capocollo. A quell'altezza il bianco tirerebbe fuori il rotolo fuda speciale del proprio clan insieme al pennello intinto nell'inchiostro speciale donato dai Sumi. Il chakra viene ancora movimentato facendosi beffe della propria forza, si smuove in ogni parte del corpo agendo su braccia e gambe per poi portarsi, in particolare, nella mano sinistra fuoriuscendo dagli tsubo per provare a concentrarsi all'interno del pennello e nell'inchiostro di cui si è sporcato così da rendere quell'oggetto speciale attivando il potere nascosto di cui è intriso e poter sfruttare la forza del clan. In tutto ciò, nella discesa fletterebbe gli arti inferiori per permettere un rientro molleggiato impedendo possibili rotture o dolori di sorta. [C 45/50][2/4 Sostituzione I tipo + 2/4 Choju Giga II][Velocità Sostituzione: 40 + 56 = 106][Agilità 40][Ninjutsu 125][Rilascio del Chakra Avanzato][Auricolare][Vambracci][Schinieri][Portaoggetti: 2 tonici Coagulanti | 2 Tonici recupero chakra | 4 fuda di cui 2 con tronchetto all'interno | Fuda e inchiostri speciali | 2 spray Curativi][Zaino: Respiratore | Occhiali Mono Lente | Kit OMM | Pennello e inchiostro semplice]

10:47 Furaya:
 Vede arrivare qualcosa in volo quando ormai è già sopra le loro teste. Inspira profondamente, conscia che dovrà compiere degli spostamenti che potrebbero far perdere loro tempo durante la fuga. L'unica fortuna è che sono riusciti un minimo a distanziarsi, ma se quel gorillone non smette d'improvvisare lanci di chimere non è finita comunque e non sono minimamente salvi. Sgrana gli occhi quando ciò che vola sopra le loro teste è una lucertola che, di base, per anatomia animale, non è in grado di volare. Tuttavia si tratta di chimere delle quali si conosce straordinariamente poco, ragione per la quale la sorpresa è minima. Il suo corpo e la sua mente devono concentrarsi su tutt'altro discorso. I taijutser salvano loro le chiappette, ma ciò non limita la sfortuna ch'è piombata loro tra capo e collo. <Noi pensiamo a difendere i medici, mentre loro continuano lo sfondamento. Sosteniamoli dove non arrivano e proteggiamoci le spalle!> Esclama concordando apertamente con le parole del Sumi. Non avrebbe motivo di rifiutare quel cambio di programma, tutto sommato, quindi non si preoccupa d'assecondarlo. Dal canto proprio, quella codata artigliata che giunge alla sua destra la preoccupa non poco. La nota con la coda dell'occhio e la mandritta scivola febbrilmente sulla tasca porta oggetti posta sul retro del suo gluteo. Tirerebbe fuori uno dei fuda contenenti un tronchetto da sostituzione, sorreggendolo tra le dita della mano utilizzata per tirarlo fuori. Vi infonderebbe una piccola quantità di Chakra, tanto quanto basta per richiamare all'esterno il tronchetto nel momento opportuno della vera e propria sostituzione. In quell'istante, il proprio corpo dovrebbe assumere una velocità maggiore rispetto a quella posseduta normalmente - che non è manco così tanta - permettendole uno spostamento celere. Confluirebbe in tal istante anche una discreta quantità di Chakra lungo le inferior leve, così da sferrar un balzo che dovrebbe facilmente condurla verso l'alto per circa tre metri - tenendosi quanto più lineare possibile al compagno di missione. Non pretende di sbilanciarsi né da un lato né dall'altro poiché rischierebbe di ritrovarsi troppo vicina alla coda altrimenti. Le braccia s'aprirebbero verso l'esterno in modo che possa mantener un equilibrio stabile anche in aria, specialmente durante la fase di discesa conseguente al balzo. L'intero corpo infatti si promulgherebbe per sostenere le gambe che toccano terra solo infine. Durante la fase di balzo, le inferiori verrebbero comunque riportate a ridosso dei glutei, così da ridurre ulteriormente l'area del corpo che possa venir presa di mira dall'assalto nemico - distese poi nel finale. Esclusivamente una volta aver nell'effettivo evitato quella coda artigliata, la donna si prodigherebbe all'attivazione della propria innata. Al pari d'un richiamo del Chakra che tuttavia ha già perfettamente eseguito, immaginerebbe due sfere poste al centro della fronte e al centro del ventre. La prima rappresenterebbe le fiamme, il fuoco, il Katon e assumerebbe connotazioni rossastre. La seconda, dabbasso, avrebbe la colorazione brulla della terra, il Doton. Ambedue inizierebbero a vorticare sul loro stesso asse prima di venir richiamate da una forza mistica al plesso solare, dove entrambe s'unirebbero. La sfera che prenderebbe forma in questo istante ha colori molto scuri, come se fosse bruciata alle sue estremità e con venature cremisi della lava che fuoriesce dal sottosuolo. Batte al ritmo del suo cuore - e or l'adrenalina è anche fin troppa per non aver un'accelerazione del battito. Il Chakra lavico, qualora richiamato correttamente, andrebbe a fluire sin nelle ghiandole salivari della Decima così da ricreare efficacemente l'Arte della Fusione eventualmente utilizzabile. <...> Solo un sospiro. [ Equip: {Vestiario} Guanti Ninja, Vambracci, Schinieri - {Fianco Dx} Frusta - {Tasca Porta Kunai Coscia Sx} 3 Kunai - {Tasca Porta Oggetti Gluteo Dx} 3 Tonici Curativi, 3 Tonici Rec. Chk, 3 Fuuda + 3 Tronchetti da Sostituzione - {Orecchio Sx} Auricolare - {Fuuda sul petto} Spada di Chakra ][ Chakra: 50/55 ][ 2/4 - Sostituzione di I Tipo + 2/4 - Attivazione Arte della Fusione II ][ Velocità con Sostituzione: 45 + 56 ]

10:58 Shizuka:
  [Esterno - Foresta] Correre, scattare in avanti per salvarsi la pelle e al contempo consentire agli altri una via di fuga più sicura. Peccato non aver considerato troppo quanto e da quanti sarebbe stata inseguita. Inoltre non si è nemmeno preoccupata troppo di venire spalleggiata dal Kaguya, non ha atteso di essere affiancata, ha dato per scontato che lui comprendesse la sua decisione e scegliesse di aiutarla. Sembra essere sola inizialmente, avere un buon vantaggio su qualsiasi cosa, finchè a un certo punto non inizia a sentire dei rumori alle sue spalle. La testolina rossa viene girata brevemente per capire cosa la stia inseguendo, e con estrema sorpresa è l'anziano anbu che apparentemente è ben più veloce di lei! Un piccolo sorriso teso si andrebbe a formare su quel faccino rigato dal sangue nero, come se in qualche modo si stesse convincendo di aver scelto il partner migliore per sopravvivere. Però non è tutto oro quel che luccica, la strada scelta è impervia, lo è forse molto di più per loro che non possono sradicare alberi che non per le chimere che incalzano, anche se non sono in vista si possono udire tranquillamente i rumori dell'inseguimento. Se il piano era attirarli per poi gabbarli probabilmente farà molta fatica a portarlo a termine. E' proprio mentre quei cricetini ragionano sul come perdere le tracce degli inseguitori che un altro rumore sopraggiunge, un fruscio quasi, che proviene tuttavia da un punto inaspettato; il cielo. Dopo un tempo sembrato eterno, è la voce di Shinzou a raggiungerla, dichiarando l'ovvio ma dando a lei massima libertà di giudizio. Questa fiducia la lascia un poco interdetta, dovrebbe essere lui a sapere meglio di chiunque altro come combattere, perchè lasciare a lei le decisioni importanti? Che in qualche modo sia riuscita a stupirlo con quel gesto istintivo di proteggere gli altri e al contempo risolvere il problema? Beh poco importa per quale motivo il Kaguya voglia lasciarle fare, se dovrà dimostrare di avere una mente da ninja adatta a diventare il prossimo Yukio si può partire anche da ora! Tuttavia questi pensieri si riducono a un istante, perchè con un suono spaventoso quel volatile pare volerli attaccare per fermare la loro avanzata. Spuntoni di pietra appuntita si schiantano al suolo, seguendo la loro direzione di corsa, però impattando al suolo in maniera molto rapida, la creatura alata sembra più veloce di loro. Che fare quindi? Non ingaggiare, questa era la missione e lei con quella fuga puntava proprio a quello. << Evitiamo andando a destra. >> L'idea sarebbe quella, ma non è convinta che la sua rapidità sia sufficiente per raggiungere l'obbiettivo, fortuna che di adrenalina in corpo ne ha parecchia. Andrebbe quindi a far scivolare il proprio chakra verso le gambe, nei muscoli di esse in particolare, per dargli una carica aggiuntiva e cercare di scattare verso la propria destra, per evitare con una sostituzione di secondo tipo, l'attacco aereo e al contempo ridurre le distanze minimamente dal resto del gruppo. Se fosse riuscita nel proprio intento, quello scatto fulmineo avrebbe quasi lasciato al punto precedente una immagine residua del demonietto, che tuttavia dovrebbe trovarsi a quasi dieci metri verso la sua destra rispetto ad esso. Gli occhi blu avvolti nell'aura violacea si assicurerebero brevemente della riuscita dello spostamento anche da parte del Kaguya, mentre cercherebbe di andare a generare una lunga lancia di sangue nero utilizzando il proprio innato potere. Questa lancia non dovrebbe superare i due metri di lunghezza, e crearsi a circa due metri di distanza dalla Kokketsu, in direzione di quegli spuntoni letali. << Voglio che loro seguano il sangue. Pensavo di lasciarne in giro un poco e poi scappare. >> La vocina spiega il piano ingegnoso che quei cricetini hanno prodotto, al compagno che la sta affiancando, tuttavia è impossibile non carpire un tremolio in essa, come se non fosse proprio sicura al cento per cento che quella strategia possa funzionare. A conti fatti ha diciassette anni e non ha mai affrontato nulla di così spaventoso, per quanto possa aver fatto la coraggiosa, è indubbio che tema per se stessa, altrimenti non avrebbe chiesto al Kaguya del supporto. [Se Chakra 44/50 -> 4 per sostituzione di secondo tipo; Se PV 98/100 -> 1 Mantenimento innata attiva][Rilascio del Chakra avanzato][Porta oggetti: tonico recupero Chakra x2; Tonico salute x1; Auricolare x1][2/4 sostituzione di secondo tipo, 2/4 creazione costrutto Kokketsu][Agilità 80 -> distanza massima 80m]

Qual è il prezzo della Libertà? Impossibile quantificarlo, ora come ora. I nostri protagonisti dovranno scoprirlo sulla propria pelle, o su quella dei propri compagni. Quella corsa sfrenata non si arresta, almeno inizialmente. Ad un tratto, però, le carte in tavola vengono rimescolate da un susseguirsi di eventi oltremodo imprevedibile. Shizuka e Shinzou vengon raggiunti dalle creature volanti, mentre per la parte cuore della squadra le chimere sembrano aver preso voli diretti senza scalo. Ebbene, la minaccia divien ora concreta per tutti. Più concreta che mai... e mentre si cerca di porre rimedio ad una situazione disperata, importanti frazioni di secondo vengon sacrificate. Tempo prezioso che le chimere sfruttano instancabilmente per colmare la distanza che le separa dallo spuntino di questa sera. Concentriamoci dapprima su Kan e Furaya. Loro sono la testa della formazione e affiancati sono gli unici ad avvedersi per tempo di quella coda affilata che, nella notte e nella polvere, sbuca all'improvviso per cercare di mieterli di netto. I due escogitano qualcosa relativamente ad una nuova formazione, ma prima che questa possa essere effettivamente posta in essere, devono evitare di esser recisi a metà. Entrambi optano per il rilascio di un tronchetto sostitutivo e per l'esecuzione di un salto verso l'alto, atto a lasciar scorrere sotto di se quella che abbiamo detto essere una coda tagliente in continua espansione. La tecnica evasiva riesce al cento per cento! Al massimo avranno le suole delle scarpe leggermente più sottili(?), ma quelle lame non li intaccano. Il vento sferza sotto di loro, ma nel punto di massima elevazione nulla gli impedirà di attingere al proprio Chakra e risvegliare quelle abilità che hanno ritenuto indispensabili per la loro sopravvivenza. Esecuzione magistrale? Apparentemente si... ma macchiata da una vena di egoismo, se così possiamo chiamarlo, che si ripercuoterà sulla squadra. Loro erano in testa alla formazione, nel momento in cui l'attacco è stato scagliato ai loro danni, e purtroppo coprivano parzialmente il campo visivo di chi era subito dopo di loro: i medici. La comunicazione stava funzionando... le strategie erano anche valide! Ma nel momento più importante, la Comunicazione ha fallito. Non una parola è stata spesa per avvertire chi era alle loro spalle, che all'improvviso ha visto la propria frontline balzare via per un motivo compreso con estremo ritardo. Mifune, Aruna e Tsuki (i tre medici) sono quelli direttamente coinvolti dagli effetti collaterali di quella schivata silenziosa... e non tutti reagiranno con la stessa prontezza di riflessi. Aruna e Tsuki, che erano leggermente più arretrate di Mifune, sgranano gli occhi di colpo e impuntando i piedi al suolo riescono a sfruttare lo slancio della corsa per levarsi da terra con una capriola a mezz'aria e farsi passare la coda al di sotto. Mifune, purtroppo, non ha lo stesso spazio di manovra o il tempo di realizzare... e nulla... la coda sembra sfiorarlo con la propria agghiacciante velocità e passare oltre. Per un attimo cala il gelo, specialmente per i due Taijutser che erano rimasti indietro e che hanno assistito inermi alla scena. Mifune compie solo qualche passo in più, sempre più lento, e dopo un paio di metri diviene incapace di reggersi in piedi. Il sostegno delle gambe viene meno. Un rivolo di sangue fuoriesce dalla bocca e la terra reclama il proprio bottino. Il medico giace inerme al suolo, dopo un tonfo sordo, immerso in una pozza di sangue che si fa sempre più ampia. <NOOOOOOOOOOOOO!> Aruna urla con strazio e cerca di raggiungere il compagno. Di curarlo, ma le mani portate sulla bocca e le lacrime di Tsuki non lasciano spazio a dubbio alcuno. Non c'è più niente da fare. <Aruna... smettila...> anche lei trattiene a stento il dolore. La supplica di smettere di curarlo, poichè... il busto e il bacino di Mifune sono stati separati completamente con un taglio netto. Non esiste cura per una ferita di questa magnitudo. Non esistono mai curative che possano rimettere insieme i pezzi di una persona prima che questa spiri definitivamente. Tuttavia, immersa nel sangue di colui che nessuno oltre Tsuki sa essere il di lei fidanzato, Aruna è incapace di rassegnarsi e rimettersi in piedi. La formazione è ufficialmente ferma e le chimere si fanno più vicine. Inoltre il polverone e calato e la coda si ritrae fino a tornare della sua lunghezza canonica, mostrando una lucertolona nuovamente pronta ad attaccare. Kan e Furaya tornano a terra nella loro posizione originale e potranno decidere il da farsi. Tuttavia Neto e Sansho, i due Taijutser, non arrestano il proprio passo. Anzi... prendono una decisione che non tutti condividerebbero. Aruna e Tsuki vengono letteralmente sollevate di peso e portate in spalla, tra le lacrime e le urla di rifiuto. <NOOO! NOOOOOOOOO! NON POSSIAMO LASCIARLO QUI!> Ma non c'è una reale alternativa e i due gemelli lo sanno bene. Cercare di portarlo con loro li rallenterebbe e sarebbe la fine per tutti. Questa missione era pericolosa e Mifune lo sapeva bene. <ANDIAMO!> Sansho esorta Furaya e Kan a reagire ed agire in fretta, superandoli di gran carriera ed esaudendo il loro desiderio di essere in testa alla formazione. Di conseguenza, questa è la nuova disposizione nello spazio. Il lucertolone dista quindici metri da Kan e Furaya, ancora disposti uno alla sinistra dell'altra e ad un paio di metri di distanza. A metà strada, direttamente avanti a loro, Sansho porta in spalla come un sacco di patate una Aruna straziata e sbracciante, mentre Neto sulla destra porta allo stesso modo Tsuki. Difficilmente potranno attaccare finchè porteranno addosso le due dottoresse, ma sono andati in frontline lo stesso. Il perchè? Forse restituire al lucertolone la stessa medicina, offrendo a Kan e Furaya un momentaneo effetto sorpresa. Non troppo distanti da loro, invece, Shizuka e Shinzou devono fare i conti con un uccellaccio spara chiodi. La scelta della Kokketsu è semplice, ma efficace. Il desiderio di ricongiungersi con il proprio gruppo e sperare di aumentare le probabilità di sopravvivenza, la porta a convogliare molto più chakra nelle leve inferiori, rispetto a quello che è solitamente abituata a fare. Lo scatto che ne deriva è follemente veloce e le permette di evitare gli spuntoni senza troppa difficoltà. Tuttavia, dopo aver effettuato uno sforzo così grande, i suoi sensi ne risentono appena e un vago senso di stordimento la costringerà a rallentare appena nella seconda fase della sua fuga. Confusione e sbilanciamento, inoltre, influiscono negativamente sul desiderio di utilizzare una tecnica che si basa principalmente su controlli mentali e sulla loro stabilità... per cui l'impulso donato al sangue di creare un costrutto è incompleto. Fallace. Nessun costrutto viene effettivamente portato alla luce. Anche Shinzou non sembra avere particolare difficoltà nell'evitare gli spuntoni. A tal punto che l'ultimo briciolo di distanza che lo separava dalla Kokketsu viene definitivamente colmato. Perchè lascia decidere a lei? Perchè con tutta probabilità la sua esperienza sul campo di battaglia gli permette di essere più malleabile. Di adattarsi più facilmente alle strategie, in un contesto dove queste vengono partorite istantaneamente e senza preavviso. Ha ritenuto di essere più in grado di intervenire ed adattarsi alle richieste improvvise di lei, piuttosto che il contrario. <Possiamo provarci, ma non ho la certezza che funzioni!> Commenta mentre la foresta trema tutta attorno a loro. <Sarebbe stato un ottimo diversivo se non ci avessero visti, ma... ormai siamo nel loro mirino! Non credo si farebbero distrarre da una semplice traccia olfattiva!> Specialmente ora che il povero Mifune fa da vero e proprio totem sanguigno non troppo distante da loro. Peccato che non ne siano ancora al corrente. <ATTENTA!> Un ultimo avviso alla volta di Shizuka, proprio mentre un lupo gigante salta a fauci spalancate proprio di fronte a loro e cerca di inghiottire la Kokketsu. L'ingaggio è inevitabile a questo punto... e Shinzou lo sa bene. Tuttavia non lascerà che la ragazza venga ferita. Shizuka si sente superare dal vecchio ninja senza neanche che possa dire A. Il mantello del Kaguya sventola frenetico, mentre sulle sue braccia, sulla sua testa e lungo schiena e gambe fuoriescono spuntoni ossei estremamente appuntiti e affilati. Si tratta di una vera e propria armatura da guerra, che alle estremità degli arti e lungo la schiena presenta le punte ossee più lunghe e pericolose. Un semplice balzo in avanti e Shizuka non sarà più in grado di mettere a fuoco la figura di Shinzou. Il Demone d'Avorio si mostra in tutta la sua agilità, ruotando e affettando tutto ciò che incontra sul proprio cammino come farebbe un turbine di lame. Si lascia inghiottire da quel colossale animale, per poi uscirne subito dopo dal lato opposto dopo averlo letteralmente devastato e trivellato dall'interno. [TOOOOOONF!!!] La carcassa si schianta al suolo ad appena due metri da Shizuka, che sarà libera di sorpassarla e raggiungere uno Shinzou completamente coperto di sangue dai riflessi neri. Non c'è tempo da perdere! L'ombra dell'uccellaccio è esattamente sopra di loro. Dista una ventina di metri in linea d'aria e per ora non attacca, poichè gli alberi di questa zona fitta stanno fornendo alla kokketsu e al Kaguya un minimo di copertura visiva. Dietro di loro, la mandria di Chimere ha accorciato le distanze per via del cambio di traiettoria. Ormai sono a meno di cento metri. L'altra cosa che Shizuka noterà è che la strada che hanno intrapreso li ha portati su un livello differente rispetto a quello della strada principale. Loro stanno salendo e probabilmente il dislivello tra loro e il gruppo di Furaya continuerà ad aumentare. All'orizzonte si intravede una sporgenza. Un precipizio. Che sia saggio continuare in questa direzione? Potrebbe trasformarsi in un vicolo cieco... o in una grande opportunità.[Iniziativa Libera][Shinzou 1/1 - Taijutser 2/2 - Medici 2/3]

12:34 Furaya:
 <Tch.> La lingua sbatte contro gli incisivi, arriccia il naso per non aver considerato qualcosa di fondamentale. Ha dato per scontato che dietro di loro ci fosse gente attiva e pregna di riflessi, ma è pur vero che la situazione è disastrosa e si necessità di comunicazione. Un errore madornale per una donna che ha combattuto diverse guerre. Riesce a schivare l'attacco precedente della chimera, ma ciò chiaramente non è sufficiente a scongiurare il pericolo avendola a quindici metri di distanza. <Le blocco le zampe, voi continuate ad avanzare! Kan, fuori dalla mia traiettoria!> Si rivolge ai taijutser che hanno preso ovviamente di peso i due medici per tentare una fuga celere e che non lasci indietro nessuno, se non il corpo del povero medico sventurato che tuttavia ha perso la vita. In seguito, anche al Sumi onde evitare che qualche goccia di lava possa finirgli sulle scarpe - o peggio. Dalle ghiandole salivari, richiamerebbe una discreta quantità di lava che fungerebbe da attacco successivo. Schiuderebbe le labbra per formare una piccola apertura che dia forma al getto che confluirebbe nelle guance, gonfiandole come uno scoiattolo che fa scorte di bacche. Il getto sarebbe direzionato a QUINDICI METRI, NON OLTRE così da inficiare ESCLUSIVAMENTE i movimenti delle zampe della lucertola. Mirerebbe quanto più a quelle ANTERIORI se non fosse poi possibile raggiungere quelle posteriori, scatenando una colata lavica verso il terreno. L'ampiezza del getto dovrebbe raggiungere i venti centimetri, prolungandosi perlopiù in avanti per l'appunto. La lava dovrebbe sì sciogliere parte del terreno, ma puntando appunto alle zampe anche queste ultime - o comunque limitargli non poco i movimenti a causa dell'alta temperatura e delle ustioni che dovrebbe essere in grado di generare. E' una Nara un po' fuori dal comune... a giudicare dall'attacco appena scatenato. <VIA!> Esordisce infine all'indirizzo di Kan, in modo che anch'egli possa fuggire in concomitanza con la Decima. Il resto del suo tempo acquisito sarebbe esclusivamente prodigato alla fuga. Il corpo si chinerebbe appena innanzi per darsi maggior aerodinamicità durante la corsa, alternando con veemenza e al massimo della propria velocità le inferior leve. Stantuffate celeri, veloci, un alternarsi costante. Gli occhi chiari volgerebbero nei dintorni per sincerarsi che non ci siano altre sorprese, per assicurarsi che possano avanzare come si deve e che ci siano tutti - tranne il medico tranciato a metà poc'anzi. Cerca d'usufruire dell'auricolare per rivolgersi a Shizuka, così da capire per bene anche la situazione dal suo lato. <Shizuka, com'è la situazione? Aggiornaci.> Com'è giusto che sia... no? [ Equip: {Vestiario} Guanti Ninja, Vambracci, Schinieri - {Fianco Dx} Frusta - {Tasca Porta Kunai Coscia Sx} 3 Kunai - {Tasca Porta Oggetti Gluteo Dx} 3 Tonici Curativi, 3 Tonici Rec. Chk, 3 Fuuda + 3 Tronchetti da Sostituzione - {Orecchio Sx} Auricolare - {Fuuda sul petto} Spada di Chakra ][ Chakra: 49/55 ][ 2/4 - Utilizzo Arte della Fusione II + 2/4 - F U G A ][ Agilità: 45 ]

12:41 Shizuka:
  [Esterno - Foresta] Il sangue era una buona idea, la foresta lo era ancora di più, peccato che quel piccione sopra le loro teste l'abbia ridotta notevolmente scoprendo la loro posizione e facendoli rallentare. Lei non riesce nemmeno ad armarsi di quel costrutto che tanto agognava, troppo intontita dalla velocità di quello spostamento. La femminile strategia va a farsi benedire e non ha nemmeno il tempo di raggruppare le idee che Shinzou la protegge dall'assalto di un lupo che se la sarebbe mangiata in un solo boccone in un lampo. L'ex Anbu mostra così tutta la sua forza, dilaniando quella creatura in un attimo. Difficile seguirne i movimenti, complicato cogliere l'essenza di quelle abilità che mostra alla Kokketsu. Sembra quasi che le ossa siano uscite dal corpo dell'uomo per ferire il nemico e distruggerlo. C'è da dire che in questo momento l'effetto olfattivo conta poco o nulla visto che anche il Kaguya è ricoperto di sangue, fortunatamente non il proprio. Gli occhietti blu si soffermano su quella carcassa, si muovo attorno, cercano di cogliere una possibile via di fuga. Si accorge di essere in una posizione più rialzata rispetto a prima, correndo all'impazzata non si era nemmeno accorta che il dislivello fosse aumentato. Però pare esserci una sporgenza, un precipizio poco più in là, che gli consentirebbe di forse liberarsi dei nemici di terra, ma non da quello aereo che per il momento non torna a sputare sassi. La coppia di demoni è quindi a un bivio, pericoloso, letale possibilmente, ma non ingaggiare doveva essere la priorità e per quanto shinzou possa dilaniare una chimera, lei sicuramente non ne è in grado. Le iridi blu in pochi secondi vanno a cercare di comprendere quale sia la reale distanza di quell'uccello che li sovrasta, i pensieri si susseguono l'uno all'altro, cercando una soluzione che le consenta di risolvere il problema nel cielo. E poi lo sguardo cala su se stessa, quel sangue nero che la ricopre, che ha sempre usato come difesa e attacco fisico, si magico ma comunque nel comparto del reale. Eppure Rasetsu le ha insegnato che esiste di più, che loro possono agire al di fuori del fisico e ingannare la mente. In fondo quanto potrà mai essere intelligente un essere che è fondamentalmente un animale che caccia cibo? << Shinzou >> E tanti saluti alla famosa cortesia della rossa che si scorda del Signor. << C'è un dirupo la avanti. Potremmo liberarci degli inseguitori di terra ma quel coso ci seguirà. >> L'indice punta verso l'alto, indicando nascosto fra le fronde quel mostro alato. << Vorrei provare a ingannarlo, ma devo avvicinarmi perciò salgo! Forse mi servirà della copertura, devo concentrarmi. >> Sta chiedendo nuovamente molto supporto al Kaguya, che potrebbe ritrovarsi in una situazione scomoda. Tuttavia devono provarci, osservando attorno andrebbe alla ricerca di un albero ancora stabile, che possa reggere il di lei esiguo peso. Ha bisogno di concentrazione per quello che vuole fare e quindi cercherebbe una posizione riparata fra le fronde, concentrandosi sulle piante dei piedi per salire senza incertezze sulla superficie di esso, anche in verticale se necessario. Una volta trovato il punto ideale, che sia alto abbastanza da raggiungere in qualche modo il volatile il più possibile cercando di far si che non disti da lei e più di 17 metri se possibile, probabilmente oserebbe anche di avvicinarsi un poco in più nascondendosi fra le fronde forte della sue piccole dimensioni e del buio. Una volta raggiunta una posizione adeguatamente vicina andrebbe a concentrarsi su quegl occhi rossi che brillano nell'oscurità. Rosso contro violaceo, mentre la piccoletta proverebbe a insidiare la mente di quel piccione un po' troppo cresciuto. Come insegnatole dallo zietto acquisito, cercherebbe con il proprio Chakra di raggiungere la mente avversaria, tediarla, e ingannarla sconvolgendone i flussi interni. L'idea della nanerottola è far vedere a quell'uccellaccio che una figura dai capelli rossi e ammantata da un'aura violacea, identica a Shizuka, insieme a una copia perfetta dell'anziano anbu, sangue rappreso sul corpo incluso, si stiano dirigendo verso ore nove, schivando agilmente gli spuntoni già presenti a terra fatti cadere dal precedente attacco del volatile. Inoltre si concentrerebbe sul fargli udire il loro borbottio, il fatto che si scambino degli ordini come "Sono dietro di noi, dobbiamo disanziarli" o anche solo il respiro affannato della corsa, leggero ovviamente data la distanza con il volatile stesso. Si concentrerebbe oltremoddo per ripodurre bene i tratti fisici generici di entrambi, lei bassina coi capelli rossi, l'aura violacea dei kokketsu e il sangue nero che le copre avambracci e gambe, lui più alto, capello bianco, mantello, sangue rappreso in più punti, l'uomo che è leggermente più veloce della donna nel loro avanzare. E' la prima volta che sfrutta queste abilità che ha così disperatamente cercato di acquisire per diventare una Kokketsu completa in tutto e per tutto, non sa tuttavia se quel piccolo scherzetto sia efficace su dei mostri così potenti. L'idea è riuscire ad ottenere una via di fuga il più sicura possibile, libera dalla terra e anche dal cielo possibile, prima di scattare verso il dirupo non appena possibile. La voce di Furaya le raggiunge l'orecchio ma viene prepotentemente ignorata, non è il momento adatto per deconcentrarla. [Se Chakra 37/50 -> 7 per illusione di due sensi; Se PV 97/100 -> 1 Mantenimento innata attiva][Rilascio del Chakra avanzato][Porta oggetti: tonico recupero Chakra x2; Tonico salute x1; Auricolare x1][1/4 di spostamento, 3/4 Illusione di due sensi - sconvolgimento visivo e uditivo][Agilità 80 -> distanza massima 80m][Genjutsu 35; Mente 70]

12:42 Kan:
  [Esterno] Un'errore viene fatto, evitabile, prevedibile eppure in quella confusione omettono il dialogo. Il salto avviene, schivano quell'attacco eppure, i medici alle loro spalle ne risentono; solo due di loro riescono a mettersi in salvo ma il trio perde uno di loro venendo sventrato. Le iridi si schiudono, divengono lucide mentre le pupille vengono ristrette considerevolmente a tale macabra visione ma ancora di più all'urlo a squarcia gola da parte della ragazza. Quelli potrebbero essere lui e Shizuka, in preda alla totale disperazione e ciò basta ad accrescere la preoccupazione per la Kokketsu. Incredibile come, nonostante tutto quanto, il pensiero verte solo e solamente in un'unica direzione non provando dispiacere, non dando importanza ad altri ma solo ed esclusivamente verso un unico essere vivente eppure quel senso di fallimento viene su, lo raggiunge. Ha fallito un punto della missione, è venuto meno ad un impegno preso; lui, simbolo della perfezione, ha fallito per la prima volta. Rabbia e frustrazione si insinuano in quell'animo timoroso mischiandosi alla paura, avvertendo, se possibile, ancor di più quel senso di pericolo. Le chimere devono essere estinte, non possono vivere un giorno di più su quella terra e mai come adesso il desiderio di impadronirsi del potere del demone si afferma. La prova del 9 è fatta. Ne ha bisogno, necessita di esso e dentro quelle mura non c'è niente che possa donargli un potere eguagliabile. Le urla imperlano la zona, stridenti e distrutte dal dolore e sono i due taijutser a prendere in mano la situazione sollevando di peso i medici per dirigersi in cima alla squadra, correre verso la chimera nel tentativo di scappare <Furaya diamogli copertura, blocca quella dannata bestia. Io ci faccio diventare più veloci> deglutisce, inghiotte grumi di saliva, libera la gola oramai totalmente presa e distrutta. Se questo è il mondo esterno, la situazione è ben più grave di quanto si possa pensare. Il pennello viene stretto nella mano destra mentre il rotolo fuda in quella sinistra, su di esso appone la punta del suddetto pennello iniziando a rilasciare l'inchiostro per dettare le prime linee cercando di disegnare un corpo sinuoso e slanciato, forte con quattro zampo resistenti alla cui fine vi sono degli zoccoli; si prosegue continuando il corpo stesso dandogli un collo lungo il quale sfocia in un musco allungato, due occhi e due narici con labbra aperte per mostrare i denti. Il petto del cavallo viene spinto in avanti disegnando i particolari della cassa toraci e per fine, su di esso, vi pone una sella sul dorso legata al di sotto del ventre e delle briglie sul muso per poter essere cavalcato alla perfezione. Il tutto per un'altezza di circa 170 centimetri ed una lunghezza di 240 centimetri. Fatto questo la destra si porta all'altezza del corpo formando mezzo sigillo delle pecora per poi tentare di smuovere il chakra dall'interno del corpo spingendolo al di fuori degli tsubo della pelle provando a convogliarlo all'interno del fuda; cerca di imbrigliare il chakra nel disegno tentando di dargli vita. In caso di successo il cavallo disegnato uscirebbe dal fuda proprio dinanzi a se, abbastanza grande da permettere a due persone di cavalcarlo. Non aspetterebbe altro cercando di salirci sopra, di portarsi su di esso come una specie di fantino mentre ode gli ordini di Furaya. L'ordine mentale verso il cavallo viene dato cercando di farlo muovere in avanti, allontanandosi appena dalla traiettoria della tecnica di Furaya così da ricominciare la fuga sul dorso di esso e raggiungere il resto del gruppo, dar loro manforte. [C 44/50][2/4 Creazione creatura + 2/4 uso creatura][Ninjutsu 125][Rilascio del Chakra Avanzato][Auricolare][Vambracci][Schinieri][Portaoggetti: 2 tonici Coagulanti | 2 Tonici recupero chakra | 4 fuda di cui 2 con tronchetto all'interno | Fuda e inchiostri speciali | 2 spray Curativi][Zaino: Respiratore | Occhiali Mono Lente | Kit OMM | Pennello e inchiostro semplice]

Shizuka ha un'idea. Il precipizio stuzzica in lei idee pericolose, impossibili da fermare. Eppure deve prima liberarsi della grossa chimera volante. Il come è una grande incognita, vista la moltitudine di approcci che si potrebbero utilizzare, eppure a dispetto dell'odio che si può provare per queste creature, lei opta per quella più pacifica. La meno dannosa. Rapida sfrutta la copertura fornitale dagli alberi e su di uno cerca di arrampicarsi. Il proprio chakra viene convogliato ancora una volta, mentre fa suo il concetto secondo il quale queste creature stiano ora facendo più affidamento sugli occhi, che sul naso. E' naturale, no? La vista è quel senso che restituisce più rapidamente dei feedback, in momenti così concitati. E dunque, con il supporto di uno Shinzou che ritira la propria armatura e cerca un nascondiglio tra le fronde per non minare la strategia della Kokketsu, quest'ultima si esibisce in un Genjutsu tanto articolato quanto credibile. Le loro figure immaginarie cambiano improvvisamente direzione e si dirigono dalla parte opposta a quella dove si trova Furaya. Il fatto che appaiano e scompaiano agli occhi dell'uccello per colpa delle foglie, non fa altro che enfatizzare l'efficacia dell'illusione, che per l'appunto porta la chimera ad una virata stretta verso lidi distanti. Il piano di Shizuka ha effetto e riescono a liberarsi momentaneamente del corvo. Tuttavia, la mandria in carica era troppo distante per poter essere totalmente influenzata dall'arte illusoria... senza contare che, tra di loro, vi sono creature che sicuramente hanno sviluppato occhi resistenti a questo tipo di abilità. Il risultato è che la fiumana di bestie inizia a disgregarsi in gruppi più piccoli. Una frazione di quelle bestie si dirige verso le copie, un'altra mantiene il proprio focus su i reali Kokketsu e Kaguya, e un'ultima parte vira bruscamente per via del fortissimo odore di sangue che il cadavere di Mifune rilascia nell'aria. Poco male per i due ninja, che ora alla distanza di una settantina di metri da un gruppo di Chimere decisamente più piccolo, può riprendere la propria corsa verso il crinale. Rapidi i due ninja bruciano le distanze, si affacciano dalla sporgenza e realizzano cosa stia realmente succedendo. Quel precipizio si erge per circa una ventina di metri sulla vallata sottostante. Una vallata in discesa, dove ora il bagliore della lava di Furaya permette a CHIUNQUE di identificare la loro posizione. Potrà notare i Taijutser portare le dottoresse in spalla, esattamente come potrà notare un passaggio stretto tra due rilievi rocciosi alle spalle del lucertolone che gli altri stanno affrontando. Non più di centocinquanta metri li separano, ma le loro preoccupazioni devono anche tener conto di ciò che succede alle loro spalle. La terra trema più del dovuto e uno strano bagliore illumina la masnada di chimere in corsa.[STOMP STOMP STOMP!] Una corsa sfrenata attirerà l'attenzione di Shizuka e Shinzou, ma di chi? Chi sta producendo quel bagliore tanto simile a quello delle fiamme? A primo impatto si potrebbe pensare allo scimmione. Delle chimere vengono letteralmente scaraventate via, in lontananza, quando ecco che [SBAM!!] dal gruppo fuoriesce un rinoceronte gigante, alto quasi quattro metri al garrese e con gli occhi rossi come il sangue. Galoppa all'impazzata, sbuffando fiamme passo dopo passo e puntando i due ninja con i suoi corni, anch'essi arroventati. Quello sulla punta del muso, nello specifico, si compone di tre spuntoni separati di cui il più lungo, quello centrale, è lungo un metro e mezzo e potrebbe infilzare un cinghiale. Anche lui, forte del proprio peso e della propria forza, macina le distanze ad una velocità paurosa ed è pronto ad abbattersi con tutta la violenza possibile sui due ninja con le spalle al muro.[Difesa 2/4 Shizuka] Intanto, giù dalla scarpata Furaya e Kan cercano di trovare una soluzione fattibile alla situazione. Kan evoca un vero e proprio destriero fatto di inchiostro: una bestia che non prova dolore ne paura, e che si presta benissimo ad una situazione in cui questi due fattori possono risultare determinanti. Paralizzanti. Schizza verso i due Taijutser e incita alla fuga, mentre Furaya attinge al proprio elemento madre per incapacitare il lucertolone. Il soffio di magma raggiunge l'obiettivo e dilaga in una vera e propria pozza di materiale fuso dalle temperature proibitive. La Chimera soffre e ruggisce, iniziando a dimenarsi a caso nel vano tentativo di scrollarsi il magma di dosso. Il lancio estremamente preciso di Furaya era perfetto, ma la reazione della belva porta ad effetti indesiderati che nessuno si augurerebbe mai in una foresta. Quel violento sbattere e sventolare della coda, non va altro che spargere a destra e sinistra schizzi di magma terribilmente caldo. Un calore che la foresta non è disposta a sopportare, e che porta inevitabilmente all'accensione di quelle piante più sensibili all'innesco. Dapprima qualche arbusto... poi le fiamme reclamano anche l'erba e gli alberi, ed in breve tempo la notte si illumina di rosso. La bestia squamata urla di dolore un'ultima volta, ormai destinata a liquefarsi nella pozza di magma... ma prima che ci lasci, ruggisce al cielo e muta sensibilmente la sua forma. Furaya avrà già visto altrove questa tecnica. L'ha già provata sulla sua pelle. Lungo tutto il corpo della belva iniziano a fuoriuscire spuntoni di pietra. Spuntoni che, subito dopo, abbandonano il loro creatore per schizzare in ogni direzione ad una velocità folle. Ancora sporche di magma, mirano a seminare morte e distruzione in tutto il circondario, mentre la bestia annaspa ancora un po', prima di perdere concretamente la vita nel magma. Furaya verrà bersagliata da quatto spuntoni sporchi del suo stesso magma ad altezza di: spalla destra, bocca dello stomaco, fianco sinistro e coscia destra. Kan, a bordo della sua cavalcatura, vedrà arrivare una pioggia di spuntoni dalle proprie ore due, indirizzati alla sua testa, al suo sterno e alla coscia destra. Gli altri, invece, si abbatteranno sui due Taijutser e sul circondario. Quella zona, adesso, non è altro che un faro nella notte. Qualsiasi cosa ci sia nella foresta, ora sta volgendo lo sguardo verso l'enorme macchia rossa che infiamma sempre più quel sentimento di profonda paura.[Difesa 2/4 Kan e Furaya][Shinzou 1/1 - Taijutser 2/2 - Medici 2/3]

13:51 Shizuka:
  [Esterno - Foresta -> Crinale (?)] Funziona! Incredibilmente funziona! Non avrebbe mai pensato di poterlo fare in uno scontro serio ma a quanto pare l'arte illusoria è ben più potente di quanto la ragazzina si aspettasse; ora capisce sua madre e lo zietto. Un sospiro di sollievo emerge dalle labbra mentre il corvo si allontana, portandosi via qualcuno dei mostri di terra che evidentemente si affidano ai di lui occhi, altri invece virano in altra direzione, attirati da qualcosa che ai due demoni non è ancora nota. Rimane solo un piccolo drappello ora distante abbastanza da loro, ecco perchè si concede di guardare oltre, dove la notte sembra essere stata illuminata a giorno da qualcosa. Non conosce le abilità di Furaya, non in quell'ambiot, lei la considera una Nara manipolatrice di ombre, invece ecco stagliarsi del fuoco molto denso innanzi a loro, che avvolge e si nutre di quella chimera lucertola. La mano va ad attivare quell'auricolare, ora che i cricetini le hanno ricordato che la rosata le aveva chiesto informazioni. << Stiamo bene. Dietro alla lucertola c'è un passaggio stretto fra due montagne. Loro non riusciranno a infilarsi lì potreste nascondervi. >> Dalla sua visione dall'alto, cerca di aiutare il resto della squadra, non conoscendo però in quali condizioni versino. Tuttavia non pare che ci sia molto tempo per i convenevoli, quel drappellino di mostri che ancora li stava rincorrendo viene letteralmente travolto da qualcosa di molto più grosso, un rinoceronte dalle corna incandescenti, decisamente minaccioso. Però quel dirupo che l'aveva attirata come salvezza è lì a un passo, per loro due che sono estremamente rapidi non dovrebbe essere un problema calarsi lungo quel crinale per qualche metro, camminando come se fossero in piano, cosa che spera non possa fare quel bestione. << Scendiamo sul muro. >> Non è un ordine, è una considerazione ad alta voce, come se stesse spiegando al compagno di team quali siano le di lei intenzioni. << Se carica cadrà nel vuoto. >> Con il chakra sempre in movimento, lo dirigerebbe sulla parte bassa del corpo, ad attorniare nella fattispecie le piante di esso così che i di lei movimenti non vengano inficiati dalle diverse superfici, si sposterebbe rapidamente dunque oltre il dirupo, scendendo lungo la montagna, calandosi quasi in verticale rispetto al suolo canonico. Ovviamente spera che il Kaguya segua il suo esempio e che insieme inizino una parziale discesa del crinale, cercando di gabbare l'enorme rinoceronte con la velocità. Una volta allontanatisi in maniera efficace la rossa andrebbe quasi ad accovacciarsi lungo la parete, impregnando anche le mani di quel chakra che le consente di aderire meglio alle varie superfici. E' proprio in questo momento che cercherebbe di dissimulare la sua stessa presenza, forte del fatto che sotto di lei, nella vallata vi sia un incendio e che forse quel rinoceronte non ha proprio intenzione di buttarsi di sotto. Vorrebbe parzialmente oscurare la sua vista al resto del mondo, cercando di fondersi quasi visivamente con quel crinale roccioso al quale si è appesa come un piccolo ragnetto, mentre quella discesa vorrebbe continuare poco alla volta, sempre che non sia accaduto qualcosa che l'abbia impedita. Un'unica cosa potrebbe far sorridere in parte il nostro vecchio Anbu, da quanto ha attivato la propria innata, Shizuka non l'ha ancora utilizzata come metodo di offesa ne di difesa, però la mantiene attiva, sprecando lentamente la propria essenza vitale. Difficile trovare una motivazione ora che l'odore di sangue non è più fondamentale nella strategia, però nella mente della piccolina, quel sangue la protegge dal peggio, le consente di non subire danni, di sopravvivere. [Se Chakra 37/50; Se PV 96/100 -> 1 Mantenimento innata attiva][Rilascio del Chakra avanzato][Arte della dissimulazione][Porta oggetti: tonico recupero Chakra x2; Tonico salute x1; Auricolare x1][4/4 di spostamento][Agilità 80 -> distanza massima 80m]

14:42 Kan:
  [Esterno] Con quel cavallo cavalca vero il resto del gruppo a velocità aumentata, più veloce di quanto lui possa mai essere in vita sua. Corre, corre veloce sentendo quel vento colpirne i tratti, invaderlo completamente e totalmente, una sensazione mai provata prima d'ora ma ogni azione ha una reazione e se lui riesce a sfuggire, Furaya incrementa le difficoltà del caso. Il suo attacco per incenerire la lucertola funziona eppure lo scuotimento della coda fa espandere il magma ed il fuoco toccando la foresta, le foglia, i cespugli rendendo la zona illuminata. Uno spettacolo increscioso di cui loro sono la causa, dal voler agire nell'anonimato, adesso, sono sotto gli occhi di tutti quanti, delle chimere e forse anche di Kagegakure stessa la quale, in lontananza, può avvedersi del fumo risalire e di una luce espandersi forse. Inspira ed espira in una situazione decisamente tragica ma la voce di Shizuka riesce, in qualche modo, a rassicurarlo; la sente nel proprio orecchio, la comunicazione da parte sua ma non è essa a donar sollievo al bianco quanto sentirla viva. Deglutisce portando le dorate iridi avanti a se, una nicchia tra le montagne in cui rifugiarsi, da attraversare per potersi mettere in salvo. L'occasione non può essere sprecata, non adesso che sono ad un passo. Hanno già perso un uomo, perderne altri vuol dire rendere un totale fallimento quello missione anche se dovessero tornare con delle informazioni. Alza la voce per farsi sentire dai taijutser in avanti <Li, dietro la chimera c'è un'insenatura, una via tra le montagne, dirigetevi li, dovremmo essere al sicuro, le chimere sono troppo grandi per passarci> cerca di informare il resto della squadra per direzionarli, far capire loro il piano d'azione e procedere come un'unica squadra ma i guai continuano perchè la lucertola muore ma da essa si manifestano degli spuntoni. Essi vengono rilasciati in aria per abbattersi su tutti loro. Il cuore batte forte, il muscolo cardiaco lo rende irrequieto mentre la paura si fa strada momento dopo momento; non deve andare così, sarebbe dovuta andare in maniera tranquilla e silenziosa ma dietro di loro un branco di chimere l'insegue e adesso quella morta li sta attaccando. Shizuka le distrae e Furaya dimostra le sue capacità mentre lui, cosa sta facendo? Oltre fuggire non si ritrova utile alla squadra, non serve quasi a nulla ma non può cedere attualmente, non può fallire anche questo punto. Con la coda dell'occhio scruta gli spuntoni provenire dalle ore per colpire il di lui fianco e, nonostante la velocità del cavallo, essi giungono. Deglutisce non perdendo un attimo. <Attenti agli spuntoni, ci stanno arrivando addosso> avvisando anche i compagni poco più in la. Il cavallo continua a galoppare mentre prende ancora una volta il rotolo fuda speciale ed il pennello. Adagia la punta cominciando a disegnare partendo dalle zampe, tre dita con delle piccole unghie risalendo sullo stelo sottile della gamba per poi disegnare un corpo tondeggiate appena con un lungo collo il quale sfocia in una testolina rotonda ed un becco d'osso. Ai lati del pavone due ali piumate e la grandezza dell'animale sarebbe di circa 150 centimetri mentre, sul retro di esso una lunga coda di 6,25 metri di lunghezza e larghezza. Ne disegna i particolari come l'apertura ad arco ed i vari ricami. In caso di riuscita effettuerebbe il mezzo sigillo della pecora tramite la mano destra ad altezza del petto tentando di smuovere ancora una volta il chakra cercando di spingerlo all'esterno del corpo in direzione del rotolo fuda per convogliarlo all'interno del disegno e donar lui una vita. In caso di successo il pavone dovrebbe uscire dal fuda esattamente a ore due del Sumi, le ali sbattono e la grande coda si apre per coprirlo totalmente e ben oltre superandolo in altezza e larghezza per potersi proteggere da quegli spuntoni. In tutto ciò continua la corsa sfrenata a bordo di quel cavallo, corre alla volta dell'insenatura nella montagna facendo attenzione a non intralciare Furaya, evitando i suoi attacchi e le sue difese per non restarne bruciato. [C 32/50][2/4 Pavone dalle ali nere + 2/4 fuga sul cavallo][Ninjutsu 125][Resistenza Pavone: 56.25 + 20 = 76.25][Rilascio del Chakra Avanzato][Auricolare][Vambracci][Schinieri][Portaoggetti: 2 tonici Coagulanti | 2 Tonici recupero chakra | 4 fuda di cui 2 con tronchetto all'interno | Fuda e inchiostri speciali | 2 spray Curativi][Zaino: Respiratore | Occhiali Mono Lente | Kit OMM | Pennello e inchiostro semplice]

14:49 Furaya:
 Per quanto sia stata in grado di colpire la chimera tramite la propria lava, così da renderle non poco instabile il movimento, il problema vero e proprio si rivela essere la solita conseguenza delle proprie azioni. Fosse stata ancor in grado d'utilizzare la Kagemane, forse rallentare quella chimera sarebbe stato più funzionale e meno visibile, ma la forza altrui surclasserebbe la capacità di contenerla tramite quel jutsu. Fondamentalmente, con il suo elemento cardine la conseguenza sarebbe stata comunque la stessa. <ATTENZIONE! ALLE SPALLE! SCHIVATE!> Non vuole ovviamente fare in modo che vada ripetendosi quanto fatto in precedenza. Non possono permettersi di perdere ancora uomini per un errore così banale e che avrebbe fatto comunque sopravvivere quel medico divelto in due parti. Quindi, si premura d'avvisare chi di dovere per ovviare a quella problematica dal momento che non è possibile per lei proteggere chiunque in quel territorio. Non possiede i poteri d'un tempo, non riesce a combattere con la stessa forza e con il medesimo prodigio. Quando vede giungersi addosso quegli spuntoni coperti di lava - che, in realtà, è la parte minore - schivarli non è un'opzioni quantificabile. Lo sarebbe, ma possiede un'arma che ormai fa parte del suo essere da decenni. Richiamerebbe per l'ennesima volta quella lava distruttrice con la quale ha già attirato le truppe rimaste nelle retrovie, che magari li avevano anche persi di vista nel frattempo. Dalle ghiandole salivari, l'afflusso lavico andrebbe a gonfiar nuovamente le guance della donna che schiuderebbe le labbra per formare un'apertura dalla quale farla fuoriuscire. Si aiuterebbe col movimento del collo e delle spalle, irrigidendo la muscolatura in queste determinate zone. Il getto di lava, al pari del precedente, dovrebbe avere un'ampiezza di venti centimetri. Ciò non è ovviamente sufficiente a fermare gli spuntoni, ma l'obiettivo della donna infatti non sarebbe quello d'usufruirne come scudo, bensì - tramite il movimento del collo precedentemente menzionato - vorrebbe fare in modo che la lava vada colpendo gli spuntoni nella rapida rotazione del capo. Vorrebbe dunque generare una scia a mezz'aria che vada ad intercettare gli spuntoni prima della caduta e manovrando il getto lavico con saggi spostamenti del capo, seguendo il tutto con i propri occhi. E successivamente, l'intenzione tornerebbe ad essere la medesima di sempre... correre verso l'insenatura, adesso. Correre, ma questa volta con un obiettivo in mente che dovrebbe riuscire a portarla forse in salvo, qualora riesca a raggiungerla per tempo. Medesima coadiuvazione delle inferior leve, busto inclinato in avanti, testa incassata tra le spalle e attenzione al circondario nel tentativo di non finire coinvolta in attacchi alle spalle, dall'alto o dai lati. Sempre ammesso che sia riuscita nel principale obiettivo di difendersi. [ Equip: {Vestiario} Guanti Ninja, Vambracci, Schinieri - {Fianco Dx} Frusta - {Tasca Porta Kunai Coscia Sx} 3 Kunai - {Tasca Porta Oggetti Gluteo Dx} 3 Tonici Curativi, 3 Tonici Rec. Chk, 3 Fuuda + 3 Tronchetti da Sostituzione - {Orecchio Sx} Auricolare - {Fuuda sul petto} Spada di Chakra ][ Chakra: 49/55 ][ Arte della Fusione II ON ][ 2/4 - Utilizzo Hijutsu Yoton II + 2/4 - Che ve lo dico a fà? Fuga. ]

Il tempo stringe ma all'orizzonte si prospetta una possibilità per portare a casa la pellaccia: un'insenatura tra due creste rocciose. Shizuka comunica il risultato della ricognizione ai suoi compagni, saggiamente, ma deve prima fare i conti con l'ennesima minaccia della serata: il rinoceronte arroventato. Per un ninja non si tratta di una minaccia chissà quanto grande. Non ora che possono scendere lungo le pareti del crinale senza effettivamente risentire di gravità o grandi altezze. Ebbene, Shizuka sceglie saggiamente di ricongiungersi al proprio gruppo, spingendosi oltre la sporgenza ed aderendo ad essa proprio come farebbe un ragno o una lucertola. <Andiamo Shizuka.> Shinzou sembra inquieto. Con il suo occhio buono cerca di mettere a fuoco la situazione e di capire in che condizioni siano, e non può fare a meno di scorgere in lontananza il corpo di Mifune fatto a metà. <...> Non si esprime. Il dolore gli stringe il cuore in una morsa strettissima, ma non è la prima volta che succede... e in una vita costellata di guerre e morti, Mifune non è altro che una nuova stella in un cielo già trapunto. Entrambi scattano giù dal crinale con velocità, mentre il rimbombar dei passi del Rinoceronte all'improvviso si arresta. Questi smette di galoppare, avvedendosi della sporgenza, ma la violenza acquisita durante la carica e l'inerzia dovuta al suo peso, fanno si che la sua mole slitti letteralmente sul terreno instabile e lo proietti comunque nel vuoto. Sotto gli occhi incerti di Shizuka, il rinoceronte capitombolerà nel vuoto a peso morto, dimenandosi nel mentre come farebbe un qualsiasi animale e [BOOOOOM!] impattando al suolo in un tripudio di fiamme e polvere violentissimo. Non è morta, sicuramente, ma ci vorrà un po' prima che possa riprendersi. Quanto basta ai due ninja per completare la discesa e continuare a correre verso l'insenatura. Prima di ciò, tuttavia, concentriamoci sugli altri membri della squadra. La pioggia di spuntoni minaccia tutti quanti, come ultimo regalo di addio della bestia feroce. Furaya cerca di prendere nuovamente possesso del proprio elemento e di farsi scudo nel tentativo di deviare la traiettoria dei colpi in arrivo. La tattica si rivela vincente, poichè la maggior parte di quei affilatissimi costrutti rocciosi viene effettivamente dirottata altrove. Solo uno riesce a superare la barriera magmatica creata e [ZAC!] colpire la ragazza ad altezza del bicipite sinistro. La roccia recide il vestiario e le carni, scendendo i profondità quanto basta per far diventare quella ferita decisamente fastidiosa.[-15 PS Furaya] Terminata la pioggia di spuntoni, la donna avrà la strada spianata verso l'insenatura rocciosa. Per il momento. Stesso dicasi per il Sumi, che decide di difendersi dalle rocce in arrivo cercando di concretizzare un pavone nero, tramite disegno e successivo incantamento dell'opera d'arte. L'idea è ottima, ma l'esecuzione non è abbastanza veloce da tirarlo fuori dai guai al 100%. Qualche istante prima che il pavone possa effettivamente aprire la sua coda e creare uno scudo, il primo spuntone(il più veloce) supera la barriera e raggiunge il Sumi di striscio, lacerandolo ad altezza del costato, lungo il fianco destro. Anche per lui, il pungente dolore che deriva dallo squarciarsi delle carni sarà inconfondibile. Non abbastanza da debilitarlo e renderlo inabile al combattimento... ma quanto basta per ricordar loro che non è un gioco, e che il livello potenziale di anche una singola chimera è tale da poter mettere in pericolo tutti quanti. Tutti contemporaneamene. Ad ogni modo, Kan riprende la sua corsa a cavallo, mentre innanzi a se, vede i due taijutser difendersi come meglio possono da quell'attacco a sorpresa. Essendo molto più vicini alla bestia di quanto fossero Kan e Furaya, per loro schivare diventa assai più difficile. Inoltre entrambi portano con se una ragazza... cosa che li appesantisce notevolmente. Neto, con in spalla Tsuki, arresta il passo e pianta il piede destro a terra. Con estrema difficoltà riesce a ruotare su se stesso, generando un turbine momentaneo sul posto in grado di deviare gli spuntoni e salvare entrambi. Sansho, invece, non è altrettanto pronto. O altrettanto fortunato! Gli spuntoni, per lui, sopraggiungono anche dal lato dove porta Aruna. Lato che, purtroppo, rappresenta un punto cieco per via dell'ospite. Nel momento in cui realizza che degli spuntoni stanno sopraggiungendo da li e rischiano di colpire la schiena di Aruna, Sansho sgrana gli occhi e comprende che c'è una sola possibilità. <MERDA!> Lascia andare Aruna, letteralmente lanciandosela alle spalle, per poi serrare il pugno destro e [SBAM!] sferrarlo proprio contro lo spuntone. La roccia perfora leggermente la mano, ma senza esagerare, per poi esser sbattuto a terra dal moto discendente del pugno. Tuttavia, proprio quando nella mente di Sansho si apre uno spiraglio di soddisfazione nell'esser riuscito a salvare Aruna, una strana sensazione di calore pervade il suo corpo. Dapprima ad altezza del cuore... poi allo stomaco e infine qua e la lungo le gambe. Rimane in piedi per qualche istante, mentre Aruna si ricompone e osserva la scena. Dalla schiena di Sansho sbuca qualche punta rocciosa. Le macchie di sangue si allargano sulla giacca rovinata e poco dopo [TONF!] il Taijutser cade in ginocchio, per poi accasciarsi definitivamente al suolo. <...> Aruna non ha più fiato in corpo. Le parole non vengon fuori dalla sua bocca e ha ormai versato più lacrime di quanto immaginava fosse possibile. Kan, nel suo galoppar senza sosta, vedrà Aruna in ginocchio a terra a meno di cinque metri da se, appena defilata sulla destra. Sta a lui scegliere se interagire con lei o meno, o se lasciarla libera di piangere sul secondo corpo caduto della serata. Purtroppo la situazione non è delle migliori e non possono ancora definirsi al sicuro. La strada del rientro è molto lunga e le chimere stanno accorciando le distanze. Il fuoco nella foresta divampa e respirare sta diventando difficile. Fumo e odore di carne bruciata si liberano indiscriminatamente nell'aria, mentre le chimere sembrano sopraggiungere da qualsiasi parte si voglia gettare lo sguardo. Kan, in testa alla formazione, sarebbe il primo a raggiungere lo spazio tra le creste rocciose, seguito a ruota da Neto e Tsuki. Furaya, Shizuka e Shinzou sono leggermente più indietro sulla tabella di marcia, nonostante la corsa sfrenata. L'incendio è stato come una fiaccola per le falene. Man mano che si avvicinano a quell'ingresso, le bestie assatanate sbucano da ogni anfratto della foresta e stanno iniziando ad accerchiarli. Alle spalle, alle ore nove, alle ore tre... dall'alto. Quelle creature sono ovunque e rischiano di tagliargli la strada prima che raggiungano il punto strategico individuato. E' qui che le labbra di Shinzou si schiudono ancora una volta. Ora, con una serietà disarmante. <Shizu-chan.> con quel nomignolo che ha tanto il potere di sciogliere il cuore, quanto di spezzarlo. <Dovete fare un ultimo sforzo.> Raggiungere la massima velocità che gli è possibile, per infilarsi in quell'insenatura prima che sia troppo tardi. Ha visto quanto la ragazza sia veloce... e ad occhio e croce dovrebbe essere in grado di non vanificare quello che è il timore che tutti hanno in questo momento: il sacrificio di Shinzou. <Superato il valico, fallo crollare.> Non c'è un'altra possibilità. Non possono sprecare questa occasione... perchè se le chimere più piccole riuscissero ad inseguirli nell'insenatura, non avrebbero spazio di manovra e sarebbero tutti morti.<Qui ci pensa il nonno...> Le sorride con serenità, assegnandosi un titolo che in realtà non gli spetta. Che ci sia un motivo dietro tutta l'accondiscendenza e la premura che ha nei confronti della Kokketsu? Purtroppo non credo ci sia il tempo per chiederlo. Improvvisamente quel sorriso si spezza e il suo occhio azzurro si apre, lucido e allo stesso brillante di una fiamma ormai dimenticata. <Ci rivedremo a Kagegakure, in un modo o nell'altro.> ... <ADESSO VAI!> E con un ordine imperioso che non accetta repliche, termina il suo dire e arresta la propria corsa. Un'ultima occhiata viene lanciata a Furaya. Un'occhiata di intesa atta a scaricarle addosso la responsabilità della vita della Kokketsu. Un'occhiata che sta a significare "Portala via con la forza, se dovesse esser necessario". E nulla più. Si volta sul posto e si porta frontale alle chimere in arrivo. Ormai manca poco più di una dozzina di metri, tanto che durante il loro allontanamento le ragazze avranno quasi la sensazione che l'uomo stia per essere inghiottito da quel mare nero. Eppure, quella scintilla negli occhi valeva qualcosa. Quel piccolo tizzone, quasi spento, rappresenta il coraggio e la forza del genere umano... e non va MAI sottovalutato. Ormai le ragazze saranno troppo lontane per vederlo comporre dei sigilli... ma la voce del vecchio risuonerà nell'aria cristallina. <Tecnica segreta...> il silenzio prelude alla tempesta. <... MAUSOLEO D'AVORIO!> Shinzou si inginocchia e con violenza pianta entrambe le mani al suolo. La terra trema e in men che non si dica, viene devastata e divelta da giganteschi spuntoni di ossa del diametro di un paio di metri dalle altezze varibili tra i cinque e i venti metri. Tutto attorno a se, per un raggio di circa trenta metri, diviene un innalzarsi di torri ossee appuntite, impressionanti alla vista e dalla portata distruttiva folle. Le bestie più vicine vengono impalate sul posto e svettano in cielo, mentre si dimenano per liberarsi. Invece le più lontane frenano la propria corsa per evitare di schiantarsi contro questo improvviso campo minato bianco. Purtroppo questo non basta a fermare le bestie. Quelle alate continueranno ad attaccare dall'alto. Le più agili, rassomiglianti primati o simili, non hanno difficoltà ad aggirare gli spuntoni e utilizzarli come trampolini per accanirsi sull'anbu. Ma quest'ultimo non ha intenzione di morire tanto facilmente. Lì, in quel mausoleo di ossa e cadaveri, Shinzou continua dar battaglia fino allo stremo delle sue forze, macchiando quell'avorio con il sangue del sacrificio. Non è una copertura, il suo regalo. Non sono quei preziosi secondi che serviranno alle donne per mettersi in salvo. Il regalo di Shinzou al resto della squadra è la possibilità di Vivere... e non esiste dono più grande di questo. Che non si renda vano il suo sacrificio. Con il crollo di quel passaggio, calerà il sipario anche su questa spericolata fuga.[Shinzou 0/1 - Taijutser 1/2 - Medici 2/3][Potentially The End]

16:55 Shizuka:
  [Esterno - Insenatura] Stupide. Questa è un'informazione da non sottovalutare per quello che riguarda le chimere. Un dettaglio in più che forse non avrebbero colto se non si fossero fermati quei dieci minuti in più sotto ordine della decima. Si ma qual è il prezzo? Shizuka ancora non lo sa mentre insieme a Shinzou si cala contro la parete, evitando completamente l'attacco del rinoceronte e vedendolo lanciarsi nel vuoto, troppo in carica per fermarsi prima del dirupo. Cadea terra rovinosamente, che sia morto o meno non ha importanza, devono correre lontano. Scendono entrambi dal dirupo, dirigendosi verso l'insenatura che sembra essere un'ancora di salvezza nel vasto mondo esterno sconosciuto. Corre alla massima velocità che quelle gambette corte ma allenate le consentono, l'ingresso è lì sono praticamente arrivati, lei forse un poco più lenta dell'anziano Anbu. Quegli occhi blu riescono a vedere quattro persone infilarsi in quell'anfratto, una fra tutti svetta davanti agli occhi della rossa, il Sumi, a cavallo di una bestia che sembra fatta d'inchiostro. Lui è salvo, ma erano solo in quattro ne mancano almeno altri tre all'appello. E' a pochissimi metri dalla meta che si sente chiamara, con quel nomignolo affibiatole senza chiedere permesso. Lo sguardo blu, attorniato dal viola si volge al compagno di squadra che le dice che dovranno fare un altro sforzo. << Dobbiamo. >> Una parola istintivamente esce dalle sue labbra, come a sancire che lui non è fuori dal gruppo, che anche lui deve faticare per raggiungere l'obbiettivo. Far crollare il valico, certo una buona idea, ci aveva pensato anche lei ma perchè dovrebbe farlo lei? Perchè non insieme? La corsa non si arresta, ma un senso di rabbia incomincia a farsi strada nell'animo della Kokketsu, forse fomentato anche dall'utilizzo di quel sangue nero, che volente o nolente ha origini demoniache. << Lo facciamo crollare, non è un problema non serve stare qui, non puoi restare qui. >> Il tono di voce è concitato, il lei andato a farsi benedire completamente, il fuoco, il sangue tutto sta conducendo quei mostri lì, se il Kaguya resta in quella zona è un suicidio garantito. Tuttavia non pare che l'anziano abbia voglia di seguire le direttive della rossa a questo giro. << LA MISSIONE PREVEDE DI TORNARE TUTTI. SE NON TORNI CON NOI FALLIREMO LA MISSIONE! >> Si ferma davanti a quell'ingresso, i pugni stretti, braccine lungo il corpo mentre inveisce contro quella persona che non si è dimostrata altro che un ottimo compagno di squadra, consentendole di arrivare fino a lì. Ora, oltre a quelle lacrime nere il volto della Chunin è rigato anche da lacrime salate, invisibili forse nel buio della notte ma percepibili in ogni sillaba pronunciata. Però è quell'ordine a darle l'input che serviva. Lei si è permessa di abbandonare il gruppo, di fare di testa propria per mettere in salvo quelli a cui teneva, valutando il modo migliore per sopravvivere tutti in un attimo. Furaya dovrebbe arrivare con loro, o forse poco dopo, mentre lei è ancora lì, immobile poco dopo l'ingresso a fissare quell'uomo che è pronto a dare battaglia. << TORNA VIVO NONNO! >> Per la prima volta nell'intera serata è finalmente lei a dare un ordine, il primo forse di una lunga serie se vorrà veramente diventare capo clan di quella famiglia di demoni. Forse quell'uomo le ha insegnato molto senza nemmeno saperlo. Si muoverebbe un poco più in profondità nella frattura del terreno. Furaya a fiancheggiarla sul lato destro, lo sguardo ancora infuso con quel potere oscuro si poserebbe sulla Judai, uno sguardo misto fra dolore e rabbia. << Io sfondo a sinistra. >> Si volta nuovamente, il braccio destro verrebbe esteso e direzionato verso il crinale roccioso appunto sul lato sinistro. Con la mano mancina sosterrebbe l'arto controlatelare a livello del polso, così da dirigere in maniera precisa quella che sarà la sua tecnica. Il Chakra di tipo suiton verrebbe smosso in quel corpicino fino a concentrarsi appunto a destra, sull'arto superiore, caricando il massimo della potenza possibile. La tinta di quell'apendice dovrebbe diventare ancora più chiara, forse addirittura l'avambraccio coperto dal sangue nero dovrebbe ingrigirsi un minimo, proprio per la quantità di elemento presente in esso. Una volta raggiunta la potenza desiderata andrebbe quindi a riversare le sue arti magiche sull'estremità sinistra di quel crinale, cercando con il potere dell'impatto dell'acqua di distruggerla e far ricadere parte dei detriti in modo tale da chiudere quel passaggio, utilizzando la tecnica del cannone d'acqua. Se fosse riuscita nel proprio intento si sarebbe voltata verso il resto del gruppo, rimettendosi in marcia per raggiungere il villaggio. Non direbbe una parola, ma l'innata permane attiva, il sangue in fermento sia all'interno che all'esterno mentre quel faccino continua a essere rigato sia dalle lacrime nere che da quelle salate. [Se Chakra 32/50 -> 5 per cannone d'acqua; Se PV 95/100 -> 1 Mantenimento innata attiva][Rilascio del Chakra avanzato][Arte della dissimulazione][Porta oggetti: tonico recupero Chakra x2; Tonico salute x1; Auricolare x1][2/4 di spostamento + 2/4 Cannone d'acqua][Agilità 80 -> distanza massima 80m][Ninjutsu 115][// END (?)]

16:56 Kan:
  [Esterno] Il pavone si apre ma non abbastanza, uno di quegli spuntoni arriva a colpirlo squarciandogli parte del fianco. Schiude interamente le palpebre, gli occhi vengono sbarrati, improvvisamente il mondo si ferma per qualche attimo percependo un dolore immane ed improvvisto. Quell'essere, anche nella morte, è riuscito ad essere più veloce di lui, ha reso vana quella tecnica colpendolo lo stesso, un leggero quanto piccolo fallimento, l'ennesimo di quella missione. Si è fatto colpire, alla fine è lui a venire ferito, a sanguinare rispetto a tutti. Deglutisce scuotendo il capo, non perde l'equilibrio ne la lucidità continuando a stare su quel cavallo il cui galoppo è continuo, imperterrito, direzionato alla volta dell'insenatura tra le rocce. Galoppa veloce come non mai osservando l'ennesimo disastro che si compie con quegli spuntoni arrivare addosso ai due taijutser; uno di loro riesce a distruggerlo salvando se stesso ed il ninja medico mentre l'altro, pur facendo del suo meglio, vede arrivare la fine molto presto, forse anche troppo con la dottoressa nuovamente in lacrime. L'ennesima pugnalata al proprio orgoglio, ancora qualcuno morto e la stessa donna costretta a piangere per un altro compagno perduto. Straziante la scena sotto le dorate iridi dell'albino, difficile da digerire ma quelle chimere stanno arrivando da ogni direzione, neanche il fuoco basta a fermarli come prova che le loro abilità sono nulle rispetto alla forza di simili mostri. Dopo anni e anni, sono ancora numerose, un intero esercito capace di radere al suolo l'intera Kagegakure ed i suoi abitanti per sempre. Nella corsa su quel cavallo passa a fianco alla donna, al medico ed in quel momento un'idea sopraggiunge nella mente del Sumi. Pennello in mano e rotolo fuda aperto andrebbe a disegnare qualcosa di effettivamente semplice ma efficace, nuovamente un uccello, un'aquila reale per la precisione; parte come sempre dalle zampe creando tre dita con tre piccole unghie poste alle estremità per poi risalire con delle gambe pelose sfociando in un busto ovale pregno di peli e due ali di lato ed infine una testa rotonda con un becco arcuato. Le dimensioni dell'uccello sono di 250 centimetri di lunghezza con un'apertura alare proporzionata ad essa. Il mezzo sigillo della pecora viene formato all'altezza del petto smuovendo ancora una volta il chakra verso l'esterno e concentrandolo all'interno del fuda, nell'inchiostro del disegno tentando di dar ad esso la vita. In caso di successo l'aquila dovrebbe uscire dal fuda in tutto il suo splendore per eseguire l'ordine pensato dal Sumi ovvero prendere la donna dalle spalle, tramite le zampe e portarla verso l'insenatura volando, scortandola in quella direzione lasciandola andare all'interno di essa. In tutto questo continua il suo galoppare fino a raggiungere, per primo, il luogo prescelto inserendosi in esso, mettendosi al sicuro e con se, si spera, anche il ninja medico <Io sono nell'insenatura> annuncia ad entrambe le ragazze mentre vede il taijutser e l'altra dottoressa giungere. Le dorate iridi si soffermano su quanto accade all'esterno, l'arrivo più lento da parte di una Furaya ferita e di Shizuka insieme a Shinzou e proprio su questo si concentra. Le sue azioni, il suo modo di fare, lo sguinzagliare di un potere del genere per permettere loro la fuga, un sacrificio dedito a farli sopravvivere. Inghiotte quella saliva, schiude le labbra incredulo, non può essere, non è possibile, lo stanno per perdere e nonostante fermi le chimere, nonostante stia facendo una mattanza, esse continuano ad arrivare, quelle volatili l'attaccano. In men che non si dica, il corpo si fredda, s'irrigidisce; l'uomo fidato del Mizukage sta per morire solo per far sopravvivere loro. Le conseguenze di ciò sono molteplici eppure adesso non una di esse sfiora la mente del bianco, nessuna. In quel preciso istante, mentre si fa strada nell'insenatura, comprende il reale pericolo della missione, il reale suicidio a cui Kagegakure li ha mandati e di come siano inevitabilmente, inesorabilmente, ineluttabilmente, impotenti. [C 31/50][2/4 Creazione animale + 2/4 utilizzo costrutti animali][Ninjutsu 125][Rilascio del Chakra Avanzato][Auricolare][Vambracci][Schinieri][Portaoggetti: 2 tonici Coagulanti | 2 Tonici recupero chakra | 4 fuda di cui 2 con tronchetto all'interno | Fuda e inchiostri speciali | 2 spray Curativi][Zaino: Respiratore | Occhiali Mono Lente | Kit OMM | Pennello e inchiostro semplice][Se END]

17:24 Furaya:
 Il fumo causato dall'incendio - divampato anche a causa della sua Arte della Fusione - inizia a diventare non poco fastidioso. Incurante delle fiamme che stanno avvolgendo il circondario, si rende però conto che la situazione sta continuando a diventare piuttosto tragica. Quindi, il di lei corpo si prodigherebbe esclusivamente alla fuga. Lancia un'occhiata di rimando a Shinzo, sgranando gli occhi glaciali come a volerlo far desistere. <...> Sceglie però di tacere nell'istante in cui comprende la missione che l'è appena stata affidata, gonfiando il petto d'orgoglio - tossicchiando tempo zero a causa del fumo che inala volente o nolente - e annuendo con un singolo cenno del capo. Non smetterebbe neanche per un istante di correre poiché non ha nessunissima intenzione di restare indietro. Le gambe proseguirebbero nella corsa ad ampie falcate, alternandosi con le braccia nella coadiuvazione del movimento. Rilascerebbe aria dai polmoni, riprendendola successivamente dalle labbra schiuse. Nonostante abbia subito una ferita al braccio, sceglie arbitrariamente d'evitare di soffermarsi sull'ipotetico dolore. Deve soltanto continuare ad avanzare, questo è quanto. Cerca di inquadrare quanto prima l'insenatura di roccia nella quale tutti si stanno fiondando, non fermandosi manco per un istante fin quando non sarà riuscita a raggiungerla. Compreso il segnale e anche quanto fare per fermare le chimere più piccole in arrivo, ella ruoterebbe il busto esclusivamente per fermarsi e puntare al lato DESTRO - quindi, comunque contrapposta a Shizuka che si prodigherebbe per il sinistro. Comporrebbe febbrilmente i seguenti sigilli uno dopo l'altro: drago, serpente, scimmia, cinghiale, cavallo e tigre. Al momento, sceglierebbe d'adoperare esclusivamente l'elemento del Katon gonfiando la cassa toracica d'ossigeno misto a quel determinato elemento. Scaricherebbe verso il valico roccioso la poderosa palla di fuoco suprema che espellerebbe sotto forma di getto infuocato, la cui grandezza raggiungerebbe circa i dodici metri e mezzo. Reputa che sia abbastanza sufficiente per far cadere un bel cumulo di roccia per arrestare l'incedere delle chimere, nonché permettere loro di continuare ad avanzare prima che sia troppo tardi ed evitando d'avere alle calcagna troppe bestie come poc'anzi. Uscire dalle mura comporta questo. [ Equip: {Vestiario} Guanti Ninja, Vambracci, Schinieri - {Fianco Dx} Frusta - {Tasca Porta Kunai Coscia Sx} 3 Kunai - {Tasca Porta Oggetti Gluteo Dx} 3 Tonici Curativi, 3 Tonici Rec. Chk, 3 Fuuda + 3 Tronchetti da Sostituzione - {Orecchio Sx} Auricolare - {Fuuda sul petto} Spada di Chakra ][ Chakra: 38/55 ][ Arte della Fusione II ON ][ 1/4 - Spostamento di 22.5 metri + 3/4 - Palla di Fuoco Suprema ]

Su richiesta del Mizukage, Shizuka Kan e Furaya vengono inviati assieme ad una corposa scorta di ninja fidati nel cuore del territorio delle chimere, per scoprire se vi siano anomalie. La prima parte della missione procede senza intoppi, ma il comportamento anomalo delle chimere spinge la squadra di shinobi ad allontanarsi da Kagegakure più del dovuto. A primo impatto sembra che le creature stiano convergendo tutte in un punto... e, di fatti, quello che scopriranno è che il Gorilla gigante che attaccò Kiri quasi un anno addietro, sta effettivamente richiamando a se quelle creature, lungo la costa a est del grande villaggio. Furaya chiede di restare ancora un po', per cercare di capire meglio cosa stia succedendo, ma questa esitazione li porta ad esser scoperti dal grande Re delle chimere. La Paura prende possesso della foresta non appena mezzo migliaio di esseri bestiali e feroci vengono sguinzagliati verso di loro. La fuga è inevitabile e il team mette in atto tutte le tattiche possibili per cercare di seminare il nemico o depistarlo. Purtroppo la fuga esige il sacrificio di un medico e di un taijuster, oltre che dell'uomo più fidato del Mizukage: Shinzou. Tuttavia, grazie al nobile sacrificio di questi uomini, il resto della squadra di Shinobi riesce a staccare le chimere tra le insenature rocciose e rientrare a Kagegakure con le fondamentali informazioni richieste.

Commento OFF:
Purtroppo abbiamo dovuto tagliare la quest, come ben sapete. Questo ha inficiato negativamente sulla narrazione, e me ne rammarico. Tuttavia spero che vi siate divertiti e che la quest sia stata in grado di stuzzicare i vostri sentimenti, poichè era stata progettata per questo. Paura, dolore, ansia e risentimento... questa narrazione aveva il compito di far capire ai vostri personaggi che "là fuori" esiste davvero un problema. Esiste qualcosa con cui non si può scherzare, e che la "Libertà" ha un prezzo da pagare. Siete stati molto molto bravi. Potenzialmente potevate perdere tutti i png che vi erano stati assegnati, oltre che i vostri pg, ma alla fine siete tornati a casa sani e salvi.

Attenti alle strategie di gioco e alle conseguenze che le vostre azioni avranno. Siete stati "puniti" per la lacuna di comunicazioni nei confronti del Team. La foresta ha preso fuoco per via dell'utilizzo di un elemento avverso in un ambiente "critico". Insomma, più la difficoltà della quest sale, più sono le cose da tenere a mente quando si decide cosa fare, poichè i vostri errori non si traducono unicamente in "PS di danno subiti". I vostri errori plasmano la narrazione... possono fare la differenza tra la vita e la morte non solo per il vostro pg, ma anche per quello dei vostri compagni.
Con questo non voglio dire che avete giocato male, anzi! E' più una riflessione personale per spiegarvi che se è successo qualcosa, è perchè c'è stata una commistione di "Trama" e di "Conseguenze".

Ho amato la coerenza e l'introspezione. Avevo dei PROTAGONISTI in chat, e non dei semplici burattini... e questa cosa mi è piaciuta parecchio, come avete potuto notare dalla lunghezza degli esiti lol Ho potuto leggere la quest attraverso gli occhi di ciascuno dei vostri personaggi e questo significa che nelle vostre azioni c'era sufficiente riflessione e personalità. Complimenti! Continuate così e portate avanti le vostre storie, poichè quello che è successo in questi esiti non morirà qui. Avrà dei risvolti e dei colpi di scena.

Vi attende una quest di rendicontazione con il Mizukage u.u quindi organizziamoci per mandare avanti questo spunto.
Ad Maiora!