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Rasetsu Sensei?!

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con Rasetsu, Shizuka

16:36 Shizuka:
  [Appartamento] E come cavolo dovrebbe funzionare con un allenamento per i Genjutsu? Cosa si dovrebbe indossare? Non è una cosa fisica, difficile che vi sia del combattimento in alcun modo, però per non saper ne leggere ne scrivere la ragazzina ha optato per il solito completo molto aderente e comodo che indossa in missione. Leggins aderenti neri, canottiera nera a coprirle il busto, attorno al collo ben visibile la collana dorata con il pendente a farfalla dalle ali blu brillanti che scivola verso la scollatura. I capelli sono raccolti in una coda molto alta, lasciando sfuggire la frangetta frontalmente, così che restino in bella vista la moltitudine di orecchini che ormai indossa; due per ogni lobo a forma di farfalla, una dorata e l'altra blu e il piercing ad anello dorato in cima all'orecchio sinistro. Sulle spalle porta il solito zainetto con le chiavi di casa, le cuffie grandi e blu, il portafogli e il cellulare. Non ha con se ne coprifronte ne tonici vari, dovrebbe essere un allenamento non uno scontro, non è preoccupata che l'altro si approfitti di lei in qualche modo, incredibilmente si fida. Strano che Rasetsu abbia la fiducia totale di qualcuno, ma qui l'eccezione si crea basandosi sul fatto che condividono lo stesso tipo di sangue, quello nero come la pece dei Kokketsu. La nostra eroina è praticamente sopraggiunta nell'appartamento dove ormai smolla il suo cambio di scena per trasformarsi in Hime e che in qualche modo è diventata un poco la base operativa degli incontri con il parente, niente di veramente intimo, ma dopo aver sistemato quel posto inquietante per lo meno è abitabile. Si approccia alla porta, estraendo le chiavi dallo zainetto, aprendola qualora la trovasse chiusa, altrimenti avrebbe solo mosso qualche passo all'interno per poi abbandonare il proprio zainetto sul tavolo che si trova nella sala con cucina a vista. [Chakra On]

16:45 Rasetsu:
 Piccola premessa. L'appartamento è ancora uno schifo. Anzi, forse è leggermente peggiorato. Il divano è ancora macchiato da quell'enorme macchia di sangue rappreso che è il suo, quando ancora cercava di aiutare Shinsei in qualche modo. E' un bel po' che è sparito, il che gli arreca non proprio pochi problemi visto e considerato che non ha ricevuto un pagamento adeguato per le sue prestazioni. Il tavolo al centro della stanza è pieno di bottiglie vuote, immondizia varia e rimasugli di cibo che hanno iniziato a colorarsi di nero, sorpassando anche il periodo della muffa. L'interno della casa sa ovviamente di poca igiene e chiusura, anche perché il demone ultimamente non esce dal suo laboratorio, figurarsi se frequenta un appartamento come quello. Forse Shizuka non ricorda esattamente con chi ha a che fare... quindi quel fortino reso abitabile viene distrutto in men che non si dica nel giro d'una notte quando il rosso vuol bere senza essere giudicato da Dokuhiro, restando pertanto a dormire in qualche cassonetto o riuscendo ad arrivare fino a quest'appartamentino. E non è da escludersi che vi abbia fatto anche qualche festino. D'altronde, la ragazzina non vorrebbe che ciò accadesse sotto il suo naso, piuttosto staccherebbe una gamba al demone. Questi è già nell'appartamento aprendo il frigo e tirando fuori una lattina di birra rimasta lì dall'ultima volta. Per fortuna, è passato così tanto tempo ch'è bella fredda. Ne apre la linguetta mentre la porta all'ingresso s'apre lasciando entrare la fanciullina dai capelli cremisi. <Che giorno è?> Dirlo con una lattina di birra in mano e tutto quello schifo sul tavolo, forse, non è una saggia idea. Inizierà a farsi un'idea sbagliata di lui... oh, troppo tardi? Giusto. Il rosso, comunque, indossa un paio di pantaloni neri simil tuta ma eleganti, assieme ad una camicia bianca, i cui lembi son lasciati fuori dall'indumento inferiore. E' in fase estiva relax. [ Chk On ]

16:56 Shizuka:
  [Appartamento] Gli occhi blu si parano su quella che sembra un'enorme distesa di schifo, una volta che lo frequentava più assiduamente quel posto era meglio, ma con il ritorno di Tenjiro, il trasferimento da Kan e lo star dietro al problema Ochaya aveva lasciato perdere quell'appartamento ed ecco il risultato. << Domenica >> Risponde immediatamente a quella domanda, tanto sa che sarebbe stato inutile partire subito con le lamentele. << Com'è che hai il potere di rendere questo posto uno schifo in così poco tempo? Tralasciando il fatto che hai ripreso ad andare in giro nei locali di spogliarelliste... Sei fortunato che Dokuhiro non lo sappia. >> E' una minaccia? Forse lo è, alla fine lui ha paura della propria ragazza, ora che è una Kokketsu forse è pure peggio, e ha avuto la pronta idea di far sapere alla chunin tutto ciò. Indubbio che l'errore di mostrarsi in qualche modo debole lo abbia concesso solo a un membro della famiglia, uno estremamente buono tra l'altro, ma in un certo qual senso ora si ritrova un poco alle strette con queste due donne, in un circolo strano secondo il quale pare essere il genetista la vittima. Cercherebbe un posto pseudo decente per poggiare lo zainetto, se non fosse stata in grado si sarebbe mossa in direzione di uno dei cassetti della cucina dove lei ha lasciato dei sacchi della spazzatura. Senza fare troppa cernita e senza indagare sul contenuto puzzolente di quello che trova, andrebbe a fare un veloce ripulisti del tutto, quanto meno per liberare una sedia e parte del tavolo. << Bevi così tanto perchè gli esperimenti vanno male o perchè vanno bene? >> Alla faccia nemmeno si sono salutati a conti fatti, che sia da prendere in positivo o in negativo questa cosa? [Chakra On]

17:20 Rasetsu:
 Pondera sulla risposta che ottiene da Shizuka, stringendosi nelle spalle. <Pensavo peggio. Ma ciò significa che domani è lunedì.> Non che per lui faccia davvero qualche differenza, considerando che lavora soltanto ai progetti che vuole e sbologna gli altri a Kan. D'altronde, sta per diventare genitore e deve stare assiduamente attento al bambino. Mica pizza e fichi, signori. <Perché questa che vedi è tutta un'illusione.> Sì, certo, prendiamo per il culo una Kokketsu. Alla fin dei conti, nel suo contratto autoscritto non c'è menzionato da nessun'altra parte che deve per forza essere cordiale con un altro sangue nero. L'importante è non ucciderlo ed onorare sempre la famiglia! <Sono fortunato d'avere un'amichetta del cuore come te che non andrà a dirglielo, mh?> Si stringe nelle spalle, lanciandogli un bacino volante con tanto di manina che s'apre verso di lei. Dopodiché getta tra le fauci un altro po' di birra da quella lattina presa sicuramente in un discount, sospirando compiaciuto dopo averla deglutita. <Stanno andando bene ultimamente, quindi posso permettermi di raggiungere il quartiere notturno qualche volta in più - e cercare di far stare tranquilla Hiro. E' contenta del bambino.> Ammette, stringendosi nelle spalle e dandole questo piccolo gossip. Le aveva detto di non aver ancora riferito dell'esperimento alla ragazzina, ma a quanto pare l'ha fatto di recente. Gli occhi del demone vengono rivolti verso la finestra dalla quale entra uno spiraglio di luce pomeridiana. <Vuoi che ti insegni qualche genjutsu in particolare? In primo luogo, ti conviene imparare a gestire gli sconvolgimenti dei sensi.> Preannuncia, mentre sorseggia distrattamente ancora un po' di quella birretta in attesa d'una risposta esplicativa da parte della Kokketsu. L'attenzione e lo sguardo difatti tornano proprio su di lei. [ Chk On ]

17:37 Shizuka:
  [Appartamento] Già lunedì, il giorno in cui la settimana dei comuni mortali riprende, ma entrambi i presenti non rientrano in quella categoria. Non è raro per chi lavora su turni perdere il senso del tempo, il dubbio però è se sia per quello o per l'alcool, ovviamente solo se teniamo conto il genetista. La risposta che riceve al fatto di come sia possibile rendere quel posto tanto pessimo arriva seria, anche se ormai lei ha già preso il sacchetto e in parte lo ha riempito. << Non dubito delle tue capacità in fatto di illusioni zietto, però non credo proprio che tu sappia dove IO ho messo i sacchetti della spazzatura, dato che TU sporchi e basta qui di solito! >> Effettivamente svelare un Genjutsu è proprio quello, trovare la pecca nel perfetto disegno svolto dall'ideatore di esso. Continua la sua sorta di pulizia mentre gli rivolge le altre frecciatine, oltre a ottenere delle risposte da vero lecchino. << "Amichetta" >> Sottolinea quella parola con molte virgolette con entrambe le mani, una delle quali ancora sorregge il sacchetto della spazzatura che da lì a breve verrà chiuso e lasciato in un angolo della stanza. << Non le dirò nulla perchè ti voglio vivo e non morto. >> La vera minaccia non è di sicuro la nanerottola qui, << Ma non portarti dietro di nuovo i minorenni la prossima volta! >> Di nuovo con la storia di Shiroichi per la quale hanno già battibeccato al telefono. << Com'è che conosci Nobu? >> Perchè lo sa che lo conosce, ormai ha capito bene di chi si trattava quella sera. Tuttavia l'attenzione viene presto rivolta al fatto che veramente quella genesi sta dando i suoi frutti. << Ooooh sono contenta! E' una gestazione normale per il momento? O la stai provando a velocizzare? Mi fa piacere che lei ne sia felice, penso che sia in qualche modo un sollievo il fatto che non debbe nemmeno partorire. >> Insomma qualcosa di positivo per quel corpo straziato dalle torture che ha potuto osservare durante l'acquisizione degli ovuli. Poi però senza gran preavviso si arriva subito al punto della questione, cosa imparare nella sua prima lezione sui Genjutsu. << Ho fatto qualche ricerca in accademia e biblioteca a riguardo, anche se mi rimetto alla tua esperienza personale che sicuramente vale di più. >> Si interrompe brevemente andando finalmente a sedersi sulla sedia pulita pocanzi, << Però pensavo proprio di lavorare su qualcosa di generico, prima che su qualche Jutsu in particolare. Partire dalle basi per conquistare il mondo. Solo non saprei quale senso affrontare per primo, tu cosa consigli? >> Le manine si congiungono, gomiti sul tavolo e visino poggiato sulle prima citate. Gli occhi blu si rivolgono verso di lui con attenzione, alla fine lo sa che è l'insegnante migliore che avrebbe potuto trovare, escludendo la propria madre ovviamente. [Chakra On]

18:09 Rasetsu:
 Fa roteare gli occhietti verso l'alto innanzi alla risposta della ragazza. <Hai la sindrome della crocerossina, eh?> Non a caso è un medico. Battuta pessima ma comunque d'effetto. Si stringe nelle spalle nuovamente, lasciandola però fare. D'altronde, non sarà lui a pulire ma, come detto anche dalla rossa, sicuramente a sporcare ancora. <Senti, è capitato! Era così innocente, non capiva dove stessimo andando e pensava che le pasticche fossero vitamine! Addirittura era convinto d'andare in un ristorante di sushi. Nyahahahahah!> Scoppia a ridere al sol ricordo di quel povero ragazzino sventurato che ha capito paradossalmente asso per figura, finendo nei guai, ubriaco e drogato. Deve averne passate delle belle. <Digli che lo passo a prendere quando avrà almeno diciott'anni.> Anche se l'età del consenso sarebbe comunque dietro l'angolo, lasciamo credere a Shizuka che Shiroichi non farà mai più nulla del genere fino a quell'età. Non ci crede nessuno, l'importante è che ci possa credere lei. <Nobu frequenta spesso e volentieri il quartiere notturno. Non chiedermi come l'ho conosciuto però, perché non me lo ricordo.> E' stato sicuramente durante una notte brava durante la quale s'è poi risvegliato in mezzo a qualche vicoletto buio con addosso un animaletto selvatico. Inoltre, è sempre bene tenersi stretti gli amici sbirri perché potrebbero salvarti nel momento del bisogno. <Ho provato a velocizzarla alimentando proporzionalmente il nutrimento di cui ha bisogno. Sembra che adesso stia funzionando, ma non posso esserne certo finché non saranno terminate le sue settimane.> Riferendosi a quelle in cui normalmente un feto riesce ad essere abbastanza autonomo da poter nascere senza alcuna ripercussione. A proposito dei genjutsu, invece, si schiarisce appena la voce. Ingolla un altro sorso di birra, prima di stringere la lattina nella mancina e accartocciarla un minimo. <Sconvolgimento visivo. E' quello più utile perché ti permette di modificare ciò che il nemico percepisce. Unita con lo sconvolgimento uditivo, rende il tuo nemico praticamente alla tua mercé.> La prima grande lezione di Rasetsu in quanto Sensei. Non se la dovrebbe perdere nessuno. [ Chk On ]

18:21 Shizuka:
  [Appartamento] Incredibile come entrambi portino gli occhi al cielo quando qualcosa non gli va a genio, una caratteristica simile, l'ennesima anche se nessuno dei due lo ammetterebbe mai di buon grado nemmeno sotto tortura. Non risponde a voce ma gli rifila una linguaccia euna smorfia del viso a quella battuta pessima per poi mollare il sacchetto nel sopracitato angolino. Lui nuovamente si giustifica per quanto accaduto con Shiroichi, senza negare di essersi divertito ma concedendole di non andare più a infastidire il Nara fino alla di lui maggiore età. Per quanto la nanerottola si fidi di lui in qualità di sensei per i genjutsu, per quel che concerne quella frase non si fida minimamente, ma sa che sarà invece il neo Anbu a tenersi alla larga dalle fregature che il buon genetista può riservargli. << Diciotto mi raccomando! >> Sottolinea l'età come se avesse una qualche valenza, e poi le concede qualche informazione riguardo allo spasso che si concede Nobu nel quartiere notturno. Non che siano affari suoi cosa fa il cioccolatino fuori dall'orario di servizio, ma in qualche modo quelle nozioni lo rendono ancora più terreno di prima, quel tassellino della Shinsengumi che la rende sempre meno credibile e odiosa agli occhi della Kokketsu. Indubbio come l'interesse per quell'esperimento sia maggiore, forse perchè è stata coinvolta in prima persona in diverse fasi di esso. Ha provato a velocizzare la cosa, pare funzionare ma come sempre solo il tempo darà risposte certe. << Beh buona fortuna direi! >> Si perchè per quanto possa impegnarsi a livello teorico, un pizzico di quella non guasta mai anche nell'ambito della scienza. Ricominciare da capo sarebbe estenuante, anche se in fondo di questo si tratta: trail and error. E' quando si siede però che inizia effetivamente la parte interessante di quell'incontro, quella per il quale è nato il tutto in realtà. Ascolta il dire altrui, probabilmente rendendo fiero il proprio sensei per aver fatto i compiti a casa e non doverlo costringere a fare anche tutta una manfrina sulla teoria. << Occhi e orecchie quindi. D'accordo. >> In effetti è qualcosa di basilare per illudere qualcuno riguardo a qualcosa. << Dici che sia possibile lavorare su entrambe le cose in una sola lezione? >> Le preme imparare il più possibile, ma allo stesso tempo non vuole strafare, vuole padroneggiare al meglio quell'aspetto ulteriore insito nel proprio sangue. [Chakra On]

17:15 Rasetsu:
 Fa roteare gli occhi verso il cielo quando la fanciulla continua a precisare l'età per la quale dovrebbe assicurarsi che qualcuno abbia accesso a droghe, alcol e festini illegali. Si limita invece ad annuire per quanto riguarda l'esperimento e l'ipotetica nascita del bambino. <Sei naturalmente portata per i Genjutsu in quanto Kokketsu da discendenza> Le spiega, aggrottando appena le sopracciglia e mettendosi comodo - seduto. <tuttavia, non ne hai mai fatto uso.> Tiene fede alle spiegazioni antecedenti a questo incontro che Shizuka gli ha dato, pertanto sfrutta le informazioni che possiede su di lei - da bravo Sensei, chi l'avrebbe mai potuto dire? <Ti converrebbe iniziare con l'Illusione a 2 Sensi.> Dando quindi una risposta affermativa alla sua domanda inerente al possibile utilizzo di due sconvolgimenti in un'unica volta. Anche perché non esiste l'illusione singola, ma questo non diciamolo ad alta voce. Non è importante. <Dovresti sapere come funziona un Genjutsu in sé> Riferendosi esclusivamente a quel flusso di Chakra che va ad infastidire quello avversario e tutta la teoria della quale hanno discusso e che, poco ma sicuro, Shizuka ha pure studiato in Accademia. <quindi devi soltanto decidere TU cosa fare vedere e sentire al nemico. Devi lavorare di fantasia in questi casi. Inoltre, devi restare concentrata sul nemico esclusivamente e, al momento, puoi tenere sotto illusione soltanto un individuo per volta. Più in là, ti sarà possibile anche svolgere un'illusione di gruppo, ma adesso va per gradi.> Chiosa ancora, incrociando le braccia al petto ed inclinando il capo all'indietro. Socchiude per un attimo gli occhi, rimembrando quant'era divertente usufruire di quei Genjutsu quand'era al pieno della sua potenza. <Vuoi provare su di me? Posso abbassare le mie difese e lasciarti entrare.> Anche se con la sua potenza attuale al momento non potrebbe, essendo accondiscendente all'illusione non dovrebbe risultar esservi alcun problema. E' come se, appunto, la lasciasse semplicemente fare senza opporre alcuna resistenza indiretta, figuriamoci diretta. [ Chk On ]

17:35 Shizuka:
  [Appartamento] Inaspettatamente nonostante i battibecchi iniziali il discorso si fa veramente serio. A quanto pare il genetista è particolarmente interessato a farle da insegnante. Sarà il sangue che li accomuna o sarà l'argomento fatto sta che quel tipo si mette davvero a spiegarle come funzioni il tutto. E' indubbio che lei sia in grado di farlo, solo non ha mai solleticato quella porta fino ad allora, le consiglia sempre di applicare un'illusione di due sensi per circuire il nemico. Lei la teoria l'ha studiata certo, sa che deve in qualche modo disturbare il flusso di Chakra altrui per poter entrare nella mente dell'avversario, semplicemente non ha mai esteso le sue capacità fino a quel punto. << Beh penso sia già molto notevole che io riesca a raggiungere un nemico per ora, non avendolo mai fatto. Non avrei mai pensato di fare questa cosa su più persone contemporaneamente per ora. >> Sincera, in fondo fatica anche a credere che possa essere in grado di raggiungere qualcuno per il momento. E' il rosso stesso che le dice di non esagerare, sembra quasi una persona seria in questo momento, cosa che la rende estremamente felice di aver scelto lui. Poi quella proposta, provare su di lui, mostrargli qualcosa liberamente. Lui sarebbe consapevole di essere in un'illusione ma per lo meno è in grado di dirle se sta facendo qualcosa di buono o meno. << D'accordo. Grazie per esserti offerto come cavia! >> Un enorme sorriso le si stampa sul visino, è decisamente soddisfatta di quel risvolto. Quegli occhi grandi però poi verrebbero chiusi, la concentrazione verrebbe ricercata per convogliare il proprio Chakra principalmente a livello del capo, come se volesse in qualche modo farlo fluire fuori da esso lentamente, alla ricerca della mente altrui, liberandolo in maniera lenta e costante dagli tsubo, come una sorta di piccola scia che vorrebbe infiltrarsi nel naso del Kokketsu, per poi ghermire la di lui mente. Nel frattempo all'interno della mente della dottoressina andrebbe a formarsi l'immagine che vorrebbe far vedere a lui: vorrebbe infatti ricreare una scena di vita domestica, in primis vorrebbe che lui vedesse la figura di Shizuka stessa aprire gli occhi, distendere le labbra in un sorriso e poi ringraziarlo, lavorerebbe anche sul suono in questo modo, mostrando all'altro di giocare con entrambi gli elementi. Se fosse riuscita in qualcosa del genere avrebbe poi provato a riprodurre anche un altro suono, ovvero quello che solitamente è associabile a un bussare alla porta, non irruento, anche abbastanza educato a dire il vero. [Se Chakra 43/50 -> 7 per attivazione illusione di due sensi]

18:01 Rasetsu:
 Le considerazioni altrui sono più che ovvie, pertanto il demone si limita ad un'alzata di spalle. Ha già detto quel che c'era da dire, quindi adesso non resta da far altro che lasciarla lavorare - o allenare, in questo caso. Il rosso, vuoi per la birra o per la stanchezza di star dietro ad un esperimento che per lui vuol dire tanto (anni di lavoro, soprattutto), si rilassa talmente tanto da lasciar penetrare quell'illusione nella sua mente. Inspira profondamente, notando poi quella faccia di Shizuka, quella sorridente. L'ha vista sorridere un paio di volte, ma a quel modo sembra veramente assurdo. Nei suoi confronti? Quando mai? <ASPE- ASPE- ASPE! CAVIA A CHI?> La voce gli diviene stridula, agitandosi sulla sedia e stendendo le braccia in alto. E' innervosito dall'essere stato definito tale, sia mai che gli venga detto un'altra volta un simile insulto. E pensare che non ha alcun rimorso per quanto ha commesso nei confronti di Ryoma, l'amichetto della rossa qui davanti. Imbronciato, sente persino bussare alla porta e come un babbeo, dimenticandosi per l'appunto d'essere sotto illusione a causa delle affermazioni poc'anzi giunte da Shizuka. S'alza e si dirige verso quest'ultima, aprendo con uno scatto dabbasso ulteriormente infastidito dall'ennesimo disturbo della giornata. <Non compro niente!> A meno che non sia veleno Doku, ma questa volta lasciamo perdere che, essendo l'appartamento di Dyacon, rischia soltanto di beccarsi una mazzata in fronte da quelli a cui deve i soldi dell'affitto e delle bollette - che ovviamente non sta pagando. Tuttavia, aprendo la porta, non avrà davanti nessuno. <Sei stata tu, mh?> Si volta in direzione di Shizuka, sollevando un sopracciglio e lasciando poi chiudere la porta con un sonoro tonfo. L'espressione risulta essere ancora poco propensa al sorriso, rivolgendo gli angoli delle labbra verso il basso come una maschera delle maschere del teatro. Ci manca soltanto che inizi a lanciare lui i genjutsu su di lei per ripicca. Sarebbe epico, ma poco maturo. E adesso deve dimostrarsi tale per quanto già abbia perso quest'opportunità. [ Chk On ]

18:24 Shizuka:
  [Appartamento] E' divertente alla fine sentire come si arrabbi per quel commento, subito dopo essere rimasto troppo stupito da quel sorriso effettivamente dolce per quel tipo. Fortunatamente quel suo innervosirsi non la deconcentra a sufficienza per far sì di non riuscire a raggiungere la mente altrui. Effettivamente non ha trovato parecchia resistenza nell'accedervi, forse la stanchezza, forse sa esattamente come comportarsi per lasciare gli altri agire su se stesso, padroneggiando quell'arte da una vita intera. Ad ogni buon modo in qualche modo lo illude di aver fatto qualcosa, e poi di sentire quel bussare. Gli occhi della rossa si aprono dopo averlo raggiunto seguendo il genetista e il suo dirigersi verso la porta dietro la quale ovviamente non c'è nessuno. Avrebbe voluto far comparire Dokuhiro sulla soglia però le sembrava troppo cattiva come soluzione quindi ha ritrattato. Però a quanto pare il collegamento è stato stabilito e come premesso dal rosso lei sta cercando in qualche modo di rimanere connessa alla mente altrui. Diciamo che con il suono è andata bene, proviamo quindi a giocare un poco di più con la vista ora. Cercherebbe dunque di mantenere attiva quell'illusione, andando a mostrare alla mente maschile la figura di Shizuka alzarsi dalla sedia dove sta seduta, facendola strofinare a terra generando un suono antipatico. La nanerottola nella testa di Rasetsu dovrebbe poi avvicinarsi al genetista, evitando per bene ogni ostacolo che le si frappone, facendo anche cadere una bottiglia di vetro senza che si rompa, riproducendone tuttavia il suono. L'intento sarebbe quello di far avvicinare appunto questa falsa Shizuka al parente, per poi farle aprire le braccia e stringerlo a se, come in un abbraccio affettuoso. << Penso di aver capito come funziona >> queste le parole proferite dall'illusione in teoria, mentre la vera rossa sta ancora seduta su quella seggiola. E' chiaro che lui non sentirà la forza di quell'abbraccio, mancando totalmente ancora la manipolazione del tatto. [Se Chakra 42/50 -> 1 per mantenimento illusione di due sensi]

18:49 Rasetsu:
 Fa per tornare alla sua postazione precedente se non fosse per il movimento che viene compiuto da Shizuka - dalla fake Shizuka, ad onor del vero. Nota quel rumore, s'avvede anche della bottiglia che cade ma non si rompe. Dipende dal materiale della bottiglia, ma sembra proprio che il vetro non vada infrangendosi. Esistono bottiglie fin troppo spesse per le quali succede di non rompersi. Tuttavia, la mente del rosso, nonostante analizzi quando necessario - e nella fattispecie quand'è sobrio, adesso resta ad osservare le movenze della piccoletta. <C-Che cazzo fai?> Borbotta nel vederla avvicinarsi ed aprire le braccia. L'ultima volta che ha permesso a qualcuno d'abbracciarlo non è finita poi molto bene. Non ha più rivisto quella persona. Dal punto di vista affettivo, come per Dokuhiro, la reputa una cosa diversa. Non si abbracciano spessissimo. Più che altro, lo infastidisce coi calci durante quei periodi in cui riesce a dormire nello stesso letto con lei. Tuttavia, non sente alcuna stretta. E' come vedere qualcuno abbracciarti, ma per finta. Come se non si fosse più in grado di percepire il calore della persona o semplicemente il tatto. Per l'appunto. <Ovviamente un'illusione, figurarsi se fossi capace di abbracciarmi sul serio. Bruceresti viva, piuttosto.> La provoca ovviamente, palesando un piccolo ghignetto tronfio che gli fa gonfiare persino il petto dall'orgoglio - fasullo, anche quello. <Direi che ci stai riuscendo, potremmo finire qui per oggi. Allenati nell'immaginare determinate situazioni e cosa potrebbe accadere durante di esse. Nelle illusioni, deve sembrare tutto quanto più realistico possibile altrimenti il nemico riesce a trovare subito la scappatoia per uscirne.> E capire, appunto, che si tratta di un genjutsu e non di una situazione reale. A meno che la signorina qui presente non voglia continuare a importunarlo - illuderlo! - o a pulire quell'appartamento, sarà invitata poco gentilmente a lasciarlo da solo. Illuso, di nuovo. [ If Exit ]

19:01 Shizuka:
  [Appartamento -> (?)] Si è decisamente divertita a prenderlo in contro piede, è chiaro che abbia osato decisamente di più ora, con quell'immagine che sapeva benissimo non sarebbe riuscita a trasmettere la propria presenza all'altro e quindi a disvelarsi. Tuttavia le reazioni altrui sono particolari, chiaramente strane rispetto a quelle di un essere vivente abbastanza normale. Si agita per quell'avvicinameno sospetto, nonostante sia conscio di essere sotto l'influsso altrui ma in qualche modo, il genetista ha dato l'opportunità alla piccoletta di sbloccare un pezzo in più delle proprie abilità che cercherebbe di sfruttare ancora un pochino dato che lui non ha scelto di liberarsi di quello stato illusorio deliberatamente. Quella figura fittizia resterebbe in prossimità di Rasetsu, scoppiando in una risata che non è illusoria ma vera, ovvero prodotta dalla reale Shizuka che andrebbe a prendere lo zainetto e avvicinarsi davvero alla porta, ma oscurando il tutto all'udito e alla vista del parente. Così facendo lei dovrebbe riuscire ad avvicinarsi a lui, tanto quanto quella figura immaginaria ha fatto poco prima, sovrapponendosi ad essa e forzandola a restare innanzi a lui, almeno nella sua mente. Ne muoverebbe le labbra, dato che il suono proviene dalla vera se stessa: << D'accordo zietto, prenderò in giro un poco Kan magari! Starò attenta a creare illusioni più veritiere di un abbraccio a te! >> Insomma cerca di rassicurarlo sul fatto che ha ben compreso che debbano avere un senso quelle maschere della realtà. E' allora che senza gran preavviso andrebbe lentamente a rilasciare l'illusione, liberando la mente del rosso dal proprio giogo ma al contempo cercando di gabbarlo nella vita reale. << Grazie mille! Ci vediamo! >> Di nuovo un sorriso un po' più sentito del solito e in mezzo secondo andrebbe ad alzarsi sulle punte dei piedi per rifilargli un innocente e rapido bacetto sulla guancia, prima di uscire al volo dalla porta e correre via. Sarebbe stato divertente vederne la reazione ma allo stesso tempo se ne vergogna fin troppo. E' pur sempre Rasetsu no? [Se Chakra 41/50 -> 1 per mantenimento illusione di due sensi][//END]

E niente... Si è messo ad insegnare Genjutsu a Shizuka :(