Alla conquista
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Giocata del 27/04/2022 dalle 21:06 alle 22:26 nella chat "Nuovo Monte dei Volti di Pietra"
Passeggia con tranquillità lungo una delle teste esposte in quel monte. Si sta avvicinando alla volta del quarto, tanto per far qualcosa di diverso. Porta le mani dietro la schiena, incrociandole neppur fosse una vecchietta che sta ammirando un cantiere invisibile. Indossa uno yukata dalla stoffa nera, disseminato di petali di ciliegio rosa. La cintura in vita è d'un rosa leggero che ne avvolge i fianchi e la vita. Oltre ad esser pieno di fiori come se volesse portar lei stessa la primavera, è abbastanza caldo da proteggerla dalle intemperie odierne. E' privata della katana ch'era solita portarsi dietro poiché l'incontro con Fenrir dopo dieci anni non è stato certo rose e fiori. Per difendersi dall'altrui furia, l'arma bianca è andata praticamente distrutta. Attorno alla coscia destrorsa, poco sotto l’indumento citato, v’è anche posizionato una tasca porta kunai e shuriken avente al suo interno ben tre kunai. Sul gluteo posteriore dall’opposto lato, sempre agganciata alla cintura di cui sopra, prende posto un’ulteriore tasca porta oggetti avente al suo interno tonici di recupero Chakra e coagulanti, qualche fuda contenente dei tronchetti. Al polso mancino, nascosto dalla manica della camicia, vi ha posto un fuda esclusivo nel quale ha sigillato la frusta che, di recente, ha optato come arma a discapito di spade più grosse della propria figura che, al momento, non riesce neanche ad usare come vorrebbe. Ai piedi, calza un paio di stivaletti scuri, dalla suola spessa in gomma ed un tacco quadrato che la eleva per qualche altro centimetro. Sono piuttosto comodi invero, inoltre la slanciano quindi ha preso due piccioni con una fava. Sul petto – sotto i vestiti – è stato posto un ulteriore fuda, al cui interno è invece sigillata la sua nuova arma: la spada di Chakra, ch’è in realtà soltanto un manico nel quale è possibile trasmettere il proprio Chakra. Tra i capelli rosei, incurante del tempo e della società attuale, splende il suo coprifronte raffigurante il simbolo di Konoha con tutti i relativi segni d’usura e di graffio. Un pendaglio raffigurante il ventaglio del Clan Uchiha è costantemente presente al collo della donna, mai rimosso per ragione alcuna. Sospira, deve terminare quanto prima quella missione per riottenere il suo caro Lupo. [ Chk On ] Un altra giornata è passata per la giovane Uchiha, che in questo momento si ntrova in un posto insolito, ma che le da modo di sperimentare un poco. Seduta sopra la testa del Quinto Hokage di Konoha, Tsunade. La giovane si presenta vestita con abiti in tessuto tattico da allenamento, sia nella parte sopra che negli arti inferiori, solamente che nella parte superiore a coprire quest'ultimi c'è una felpa di colore nero con cuciture rosse, mentre a coprire gli arti inferiori ci sono i pantaloni della tuta in cotone, sempre neri con cuciture e dettagli color rosso. Ai piedi vengono portati degli scarponcini aperti sulle dita dei piedi. I capoelli invece, sono tenuti stranamenti legati questa sera, a formare due treccie, che vanno ad intrecciarsi per formarne una soltanto, ma che sia anche un poco artistica, cercando di ricordaree una forma di spirale. A fianco a se la giovane ha uno zaino che presenta diverse spillette, e diversi strappi, ma che comunque sembra essere in buono stato anche se vecchiotto. Lo si può ben vedere, visto la luce da campeggio, poggiata viucino a questg'ultimo, che illumina fiocamente un poco la zona circostante a lei, visto che è stata impostata una lumionosità bassa, per non disturbare quella che è la vista della giovane Uchiha, che è seduta sopra la testa della Quinta Hokage, e sta mangiando, ed anche diu buon gusto, un ramen istantaneo, contemplando la veduta dall'alto, e perdendosi in quei pensieri che sono solamente suoi. Nel suo peregrinare (pallido e assorto), l'avanzare della donna si mantiene sì costante, ma risulta essere oltremodo attenta ai dintorni. Difatti, non sarà difficile per lei captare la presenza di qualcun altro nei dintorni, poco distante dalla testa del quarto - appunto, su quella del quinto. Aggrotta leggermente le sopracciglia, avvicinandosi di qualche altro passo facendo ovviamente attenzione a dove poggia le suole delle proprie scarpe - dotate comunque d'un lieve tacchetto di gomma che non dovrebbe far comunque tanto rumore. <Posto bizzarro per un picnic.> Esordirebbe nel caso in cui l'altra non si sia accorta dell'arrivo della Judai precedentemente al suo parlare. Compirebbe un balzo che la condurrebbe facilmente da una testa all'altra, abituata com'è a bazzicare per quelle zone senz'alcun intoppo particolare. D'altronde, ha imparato a conoscere piuttosto bene il Monte dei Volti e le stesse facce che vi sono state impresse, seppur non s'avventuri poi molto oltre. Soprattutto... non supera la propria se proprio ha l'ardire di spingersi così distante. Un lieve venticello, data l'altezza, scombina i capelli rosati della fanciulla nonché l'abito che le s'agita tra le cosce scoperte. Attende ovviamente una reazione dalla controparte intenta a trangugiare del ramen, non interrompendo ulteriormente l'altrui cena - o presunta tale, potrebbe trattarsi anche d'uno spuntino niente male. Arresta anche il proprio incedere, onde evitare di entrare ulteriormente nel suo campo. [ Chk On ] <Furaya-San> dirà solamentew il nome dell'altra, indicandole un posto a sedere di fianco a lei, prima di tornare a fare un altra bacchettata di nudols, che si gusata con molta calma, un po come si gusta quella vista che ha davanti a se, nel silenzio gednerale. <Posto bizzaro vero, ma c'è una bella vista, ed è la prima volta che la sperimento> Sincera nel suo dire la giovane che in questo momento, si ritrova a fare un sorso di brodo, che oltre ad essere ben caldo è anche ben saporito, ed è proprio quello il buono del Ramen. <Se vuoi favorire, ne dovrei aver un altro da poter preparare> dirà verso l'altra, andandola ora a guardare, e sorridendole <Tu come mai sei qui? Passeggiata tranquilla?> Domanderà verso l'altra, con tono curioso, ma anche con voglia di discorrere a quanto sembra da parte della giovane Uchiha. Poggia poi il contenitore a terra, facendo attenzione nel non rovesciarlo, andando così a frugare tra lo zaino, dove si può ben vedere il suo copricapo, ove è inciso il simbolo del paese del suono. <eccola..> Dirà, tirando fuori il proprio cellulare, andando quindi a fare una foto all'orizzontre, non si capisce bene il perchè, magari la userà come immagine sfondo del cellulare.
Giocata del 05/05/2022 dalle 21:00 alle 23:36 nella chat "Nuovo Monte dei Volti di Pietra"
Non è molto propensa a sostare con altre persone al di sopra del Monte dei Volti, poiché è un luogo prettamente utilizzato affinché possa rasserenare il proprio animo - la qual cosa non funziona se è circondata da altre persone. E' per tal ragione che fugge dalle mura di casa per rintanarsi altrove dove pensa di poter star in solitudine. Tuttavia, il fato ha sempre qualcosa di diverso per lei. Forse anche una semplice chiacchierata può trasformarsi in qualcosa di più, l'è capitato spesso d'altronde. <Sulla vista, non ho niente da obiettare.> Ammette, stringendosi leggermente nelle spalle, abbozzando quello che potrebbe sembrare vagamente un sorriso. Anch'essa volge lo sguardo alla volta del panorama, assottigliando appena gli occhi a causa della luce che proviene dalle numerose abitazioni e dall'elettricità ormai sviluppatasi anche nelle strade - a differenza delle fiaccole ardenti d'una volta. <Non preoccuparti, ho già cenato. Ti ringrazio.> Lascia che i ciuffi rosati sventolino dietro la sua schiena, tenendosi al momento in piedi pur avendo notato l'altrui invito a sederlesi di fianco. Un guerriero riposa anche nei momenti più impensabili e soltanto per pochi istanti, se necessario a riprendere quanto meno fiato. Solito orgoglio... <Mi ritiro qui quando ho da pensare o quando voglio rilassare la mia mente.> Ammette, stringendosi appena nelle spalle, dicendo di fatto nient'altro che la verità. Deve ragionare su quanto fare per riottenere l'aiuto della sua evocazione, sicura del fatto che non le permetterà d'evocare il capo branco così facilmente e tanto presto. <Hm? Porti con te il coprifronte? E' raro di questi tempi.> Mormora al di lei indirizzo notando lo scintillio del metallo e il riverbero delle luci contro l'acciaio. Non commenta a proposito della foto. Lei ne fece un ritratto tanto anni prima... [ Chk On ] Fatta la foto la giovane va a posare il proprio cellulare dentro la tawsca superiore del porprio zaino, stando attenta a non sballottare troppo quel coprifronte con il simbolo del paese del suono. <Trovo che questo sia un posto tranquillo, un posto dove poter riuscire a mettere a fuoco le cose e riflettere su queste> Dirà con tono del tutto tranquillo. Finito di parlare, porterà di nuovo il contenitore del ramen istantaneo alla bocca, andandone a bere quel brodo caldo, che la riscalda e fa si che quel buon sdapore di brodo di maiale le avvolga il palato. Una volta deglutito, andrà a guardare Furaya, facendole un sorriso. Prenderà parola poi, <Allora i miei sospetti erano giusti sdu questo luogo> farà una leggere risata, anmdando a spostare lo sguardo prima sull'altra, e poi sul coprifronte che riflette la luce di quella lampada, che rende la placca di metallo scintillante. <è mia dai tempi di Oto, da tanto tempo fa..> Dirà verso l'altra <All'epoca non ero una Shinobi, ma ricordo di averla sempre avuta, ed ora che sono diventata una shinobi, ho la fortuna dia verlo e ne vado orgogliosa> Sorride. Un sorriso agrodolce il suo, che sposta verso l'orizzonte come il proprio sguardo, dopo aver sfiorato con la mano destra quella placca metallica, così preziosa per lei. <Ti saresti mai aspettata una cosa del genere?> Domanda, con tono serio, ma anche curioso, riferendosi alla situazione attuale. <Penso che nessuno si aspettasse, un villaggio dove ogni terra ninja, ne costituisce un pezzo.> ci ragiona su.. <ma poi, credo che tutte le terre ninja siano infestate dai mostri? O ci siano altri baluardi di civiltà come il nostro?> Domanda questo in fine la giovane, alla rosata, mentre torna al proprio Ramen, andando a prendere un altra poco di nudols, e portandoseli alla bocca con le bacchette, li va a tirare su, prima di romprli con i denti e mangiare quelli che ha in bocca, gustandoseli, mentre attende e ascolta la risposta dfell'altra se questa verrà effettivamente data dall'altra. Si ritrova ovviamente concorde con la prima esposizione della fanciulla, alla quale replica con un mero cenno d'assenso eseguito col capo. D'altronde, è esattamente ciò che hanno detto poc'anzi e si trovano perfettamente concordi l'una con l'altra. La lascia mangiare e non interviene a suo favore durante il suo fare, onde evitare d'arrecarle eccessivamente disturbo. Riesce ancor ad essere educata quando vuole. <Dipende dalla persona. Credo che tutti accomunino un certo senso di rispetto a questo punto, traendone anche la conseguente saggezza dovuta a chi è ritratto su queste pietre.> Il suo commento è questo, reputa che quel luogo sia tutto sommato sacro - anche se sarebbe giusto riferirsi a quello vero, il Monte dei Volti originale, ma è superfluo aggiungerlo ad alta voce. Dovrebbe esser ovvio. <Il mio coprifronte è con me da quando avevo quattordici anni.> E considerando che adesso ne avrebbe dovuto compiere quarantuno pur essendo nel corpo d'una trentunenne... Si potrebbe dire che quel coprifronte ha viaggiato nel tempo assieme al suo corpo, restando sotterrato a lungo. Per non parlare delle guerre alle quali ha preso parte nel corso della sua lunga e tumultuosa vita. <No> Ci rimugina, ma non può che essere onesta pur trattandosi di Kagegakure. E' chiaro come non possa aver uno sguardo sognante nel parlarne, difatti storce appena le labbra soppesando però le parole da dirle. <prima che si unissero dentro queste mura, i villaggi non andavano tutti molto d'accordo> Questo purtroppo deve ammetterlo. <e c'era troppa distanza tra di noi anche a livello di territorio.> Erano troppo grandi e non confinavano neppure se non per territori. Le capitali erano difficili da raggiungere talvolta a causa dei pericoli in cui ci si poteva incappare. <Tuttavia, questo non è il mondo ninja che conoscevamo e reputo che non dovremmo restare tra le mura per tutto il resto della nostra vita, bensì cominciare ad agire per riprenderci i territori all'esterno e annetterli nuovamente.> Se ne esce di punto in bianco poiché questo altro non è che il suo obiettivo. Non può vivere un'esistenza misera, deve compiere qualcosa di grande... <Non so dirti se esistono altri baluardi all'esterno, non l'ho visitato molto dopo la caduta del Mondo Ninja per come lo conosciamo.> Fa spallucce, d'altronde non avrebbe senso mettersi a commentare ulteriormente o vantarsi di chissà cosa. Non lo sa e questo è quanto. <Tu che ne pensi?> Le ribalta la domanda, lanciandole un'occhiata di sottecchi. [ Chk On ] <Il monte dei Volti di Pietra, quello vero è famoso, ma non l'ho mai visto dal vivo.> Dirà verso l'altra, andando a guardarla in questo momento, mentrte poggia quel ramen istantaneo, quasi finito a terra, vicino alla zaino, con le bacchette dentro, posandogli sopra un piccolo coperchio per non farlo raffreddare. <Immagino che non tutti i villaggi siano andati daccordo, in fondo da quel che mi hanno raccontato, il nostro ex Capo Clan Kioshi Uchiha, quando prese Oto, non fece una mossa gradita..> non sa molto altro, o non ricorda, in fondo era piccolissima, e quando gli è stato raccontato era poco più grande. Un momento di silenzio il suoi, mentre torna a guardare l'orizzonte prima di andare a pogggiare la schiena a terra e mettere entrambe le mani dietro la nuca così da fargli da cuscino se vogliamo, mentre riflette su quello che viene detto dall'altra. <Com'era la vita prima di questo?> Domanda curiosa <a volte cerco di immaginarmelo, e immagino sia tutto molto diverso, credo fosse stato tutto più autentico in qualche modo> Cerca di spiegarsi al meglio, ma è difficile <Più autentico nel senso che ogni villaggio viveva una realtà a se, e che vi fosse un misto di tradizione e voglia di evolversi e prevalere che magari qui è del tutto diverso, forse qui è tutto più piatto, ma magari è solo la mia immaginazione> e la cosa non è che non potrebbe essere, visto che lei il prima nemmeno se lo ricorda in effetti, da quanto era piccola. <Per quanto invece riguarda l'esterno, credo che sia giusto poter riconquistare qualche tterritorio, annetterlo ed espanderci> Dirà verso l'altra, spostando lo sguardo in favore della konohana <Credo che, pian piano quando saremo pronti, è nostro dovere riprenderci ciò che ci appartiene, a patto però che questo non voglia dire, tornare a farci la guerra tra villaggi...> cosa che lei non reputa un bene <quel che conquistiamo, deve essere per tutti, non può essere ewsclusivo di qualcuno. Se ci sono questi presupposti vale la pena, uscire e lottare, altrimenti non credo ne valga la pena> non crede che possa valer la candela il gioco, se poi ci saranno di nuovo, scontri tra villaggi, e tutto quello che vi è stato una volta, e che ha portato a questo. Sospira. Quando ha visto il Monte dei Volti completamente distrutto a causa delle chimere ha versato lacrime amare. <Non hai avuto l'opportunità di vedere un pezzo di storia.> Si trattava comunque d'un monumento importante - specialmente per i konohani, ma anche per quei pochi turisti e i mercanti. <'nostro' capo clan?> Le rivolge un'occhiata di sottecchi, come se avesse sentito male e - appunto - volesse maggiori spiegazioni. <Non fece una mossa gradita perché avrebbe potuto chiedere appoggio all'Alleanza, anziché dar per scontato che nessuno di noi fosse interessato alla questione.> Ammette, stringendosi nelle spalle e facendo oltretutto schioccar la lingua contro gli incisivi. Arriccia il naso, affatto contenta d'intraprendere un discorso del genere, ma provando comunque a far del suo meglio. Innanzi ai peccati non può tirarsi indietro. <I Kage erano i capisaldi delle nazioni> Solleva il mento, austera - fiera del ruolo che ha ricoperto fino alla fine e che giura di tornare a ricoprire un giorno, fuori dalle mura: nell'autentico Villaggio della Foglia e non la mera copia fatta male di quell'attuale. <i ninja i nostri migliori guerrieri, riconosciuti e riveriti. Ciò di cui eravamo sprovvisti era la tecnologia fruttata con anni di studio che avete qui.> Non potevano vantarsi la luce in mezzo alla strada, come detto, o la corrente all'interno delle abitazioni. <Comunicavamo tramite dei fuda o telepaticamente, non eravamo provvisti di telefoni.> Mentre adesso anche lei ne possiede uno. <Il mondo attuale è come se si fosse addormentato, non credono che allevare dei ninja sia più necessario. Certo, neanche noi fummo in grado di distruggere e fermare una divinità, ma qualora si ripresentasse un nemico tanto forte da non poter esser abbattuto, a chi si rivolgeranno?> Chiede in maniera retorica, tanto da non rivolgere totalmente un'occhiata alla fanciulla, ma tendendole l'orecchio qualora abbia l'ardire di replicare e provare a dire la propria in quest'argomento. <No, non lo è> Riferendosi al piattume che potrebbe evincersi dalla sua immaginazione. Non è immaginazione, è purtroppo tutto reale. <la gente s'è adagiata sugli allori, credendo che nulla possa venire a scuotere la calma all'interno del villaggio delle Ombre.> Mormora ancora, mantenendo quel tono cheto, a tratti derisorio quando si tratta di taluni argomenti - non reputando Kagegakure essenziale in futuro, ma soltanto un ottimo posto in cui soggiornare fintantoché non s'avrà una casa in cui tornare. <Dopo dieci anni, non credi che si sia ormai pronti a fare il grande passo?> A differenza della prima, questa non è da ritenersi una domanda retorica, bensì le rivolge proprio uno sguardo interrogativo in attesa che le risponda. <Il Consiglio accetterà mai qualcosa del genere? A me sembra tanto che vogliano assoggettare la gente sotto di loro, così da doverli continuamente ringraziare.> Manipolazione... [ Chk On ] <il nostro Ex Capo Clan..Il nostro, ad intendere noi Uchiha> precisa la giovane, che rimane silente per qualche istante, andando a tirarsi su con la schiena, in fondo i discorsi si stavano facendo più serio del previsto. <secondo te, perchè Kioshi fece una mossa del genere, ebbro di una tale certezza, che credo lo mise poi, contro quella che tu hai chiamato alleanza?> Domanda curiosa. Torna silente per prendere fiato, poi torna a guardare quel copri fronte, ascoltando il dire dell'altra, spostando di nuovo lo sguardo su quest'ultima <Che qui si siano adagiati sugli allori e che non ci siano così tanti pericoli questo è vero, poerò è pur vero che vbiviamo sempre in un mondo pericoloso, e se non ci fossero gli shinobi, forse sarebbe un modo invivibile> In fondo il senso di sicurezza che puiò dare qualcuno con abilità e forza superiore alla media, anche solo psicologicamente è immenso e non è da sottavolutare. <Dieci anni, e siamo ancora qui.> Si guarda attorno, prima di tornare sull'altra> Io sono una GBenin, e sto aspettasndo di essere chimata per fare l'esame da Chunin..ti sarei davvero utile li fuori, o ti sarei solo di peso, in questo momento, Furaya-San?> Domanda all'altra. <Quindi, ti rispondo alla tua domanda, io credo sia ora di uscire e conquistare. di uscire e capire come poter fare, ma bisogna anche avere gente che può difendersi, altrimenti diverebbe un gioco al massacro, e nessuno vuole mandare gente a morte certa..> insomma, bisogna essere pronti <ci vorrà un po, ma se vuoi inziare a organizzarti, io una mano te la do volentieri, di sicuro non mi tiro in dietro> Convinta nel suo dire, fosse la volta buona che il proprio clan la riconoscesse. Un po ci spera. Un po invece, spera accada prima. <Ma dimmi, come mai muovi trali accuse al consiglio? Ne hai parlato con altri?> Curiosità la sua, semplice ed onesta curiosità. Non ha secondi fini, non gli interessano a dire il vero. <Tu come vorresti agire per uscire? Come vorresti organizzarti?> Domanda dopo alcuni istanti di silenzio, nel quale però ritorana, lasdciando all'altra la parola. riprende il ramen istantaneo, e torna a gustarselo, con calma e tranquillità, mentre ammira l'orizzonte. Annota mentalmente le informazioni raccolte quest'oggi sulla ragazza. <Interessante.> A proposito dell'altrui appartenenza al clan Uchiha nonché la conoscenza dell'ex capo clan. <Non ho mai avuto il piacere di combatterlo.> Ammette riferendosi a Kioshi Uchiha, poiché sul campo di battaglia son stati fermati ben prima che ciò potesse avvenire. <Perché reputava l'Alleanza inetta da questo punto di vista e che, quindi, non avrebbe fatto niente a prescindere.> Non che ci sia da biasimarlo, in fondo. Aveva perso quel briciolo di fiducia che lei riusciva a malapena ad avere nei confronti degli altri villaggi, tanto da allearsi esclusivamente con Yukio ed agire in base alle altrui necessità. <Non si reputano tali, pur agendo come noi. E siamo rimasti in pochi a portare anche il coprifronte, come se il proprio villaggio d'appartenenza non fosse più importante.> Tanto da non sembrare neppure patriottici, fregandosi del legame con esso. Sarà per via della distruzione di quelli originali? Non è da escludere. Son tanti i fattori che hanno certamente contribuito. <Non posso giudicarlo esclusivamente dal grado ninja che ricopri. Dovrei valutarti sul campo di battaglia.> Le spiega, stringendosi nelle spalle. Pur ottenendo un determinato grado, non è detto che si sia abbastanza forti da esser definiti tali. Un Genin a volte s'è dimostrato più valoroso ed arguto d'un Chunin e così via. <...> Soppesa attentamente la richiesta che l'è stata rivolta sull'uscita all'esterno. Ha già accettato due Otini, ma non è detto che sia desiderosa di sopportarne un terzo. Matono la pensa esattamente come lei, mentre Shinsei è piuttosto affine a Mattyse. Ma Iara? Ne sarà veramente all'altezza? <Valuterò al momento opportuno la tua offerta.> La risposta che può concederle al momento è esclusivamente questa, poiché non vi sarebbe altro da poter dire. Bisogna tenere conto della fedeltà altrui e dalle domande che pone potrebbe anche soltanto trattarsi d'una ragazzina che ancor non conosce come gira bene il mondo - e soprattutto non sa come girava ormai undici anni prima. Di sottecchi, torna a guardarla per valutarne anche l'espressione facciale, come se volesse capire da ciò la sua intenzione primaria. Dopo pochi istanti, l'attenzione torna ad essere rivolta al panorama che s'apre davanti ai suoi occhi. <Sono meramente opinioni sulla base di quel che si può vedere - visto che nessuno li ha mai visti e che non si muovono per delle scaramucce come un serial killer a piede libero.> Mormora in tutta risposta alla domanda relativa al Consiglio, giusto per darle una spiegazione sommaria, ma senza entrare nel merito della questione. Reputa che sia più che sufficiente. <Ne parleresti mai a qualcuno di cui conosco infinitamente poco?> Retorica e criptica, lascerebbe vagare questa domanda sin alle orecchie della giovane prima d'intraprendere un'altra strada che la condurrà più in là del Monte dei Volti e distante da questi discorsi, ma non prima d'aver sentito una risposta da parte di Iara. [ Exit ] <Sarebbe potuto essere uno scontro interessante.> Direbbe, andando a finire quel ramen, ed una volta fatto, andrtebbe ad alzarsi in piedi, inziando a sistemarsi, poggiando il contenitore a terra prima. <Dovremmo fare qualche missione assieme, giusto per vedere come ci si trova, anche perchè bisogna essere pronti a tutto no?> Dirà verso l'altra, mentre si leva via la polvere dai pantaloni, prima di piegarsi sulle ginocchia e aprire lo zaino, tirarne fuori una busta dove mette via il contenitore del ramen ormai vuotoii, in maniera da poter gettare via tutto, al primo secchio dell'immondizia.> Valuta pure Furaya-San, ma l'hai detto tu stessa..> Gli fa notare <Qui si sono adagiati tutti sugli allori, non credo tu, possa rifiutare così a cuor leggero, chi per un motivo o per un altro, si offre di darti una mano> Le farà un sorriso sincero, non ci sono secondi fini, come dettoi prima non le interessanmon certe cose. <Non so se hai altre persone che già hai accettato, ma vedi di tenermi in conto, mi farebbe piacere, e mi farebbe anche comodo, non lo nascondo < sincera, non nasconde nulla la giovane, non ne ha motivo in questa situazione. In fondo, riuscire a prendere un p9o di territorio all'esterno, esserte tra i primi conquistatori, potrebbe darle una bella spinta, nell'esserer accettata dal proprio clan, ew rientrare a farne parte a pieno. Anche se, per farlo gli servirà lo Sharingan, a tutti i costi. <Si, tu hai fatto esattasmente questo, nella speranza di far beccare il pesce al tuo amo..> Sorriderà <Ed ora che il filo tira e la cima della canna si piega, Furaya-San, cosa farai?> Le domanda, andandole a sorridere, prima di controllare di aver preso tutto, per poi in silenzio, muoversi verso il quartiere Otino. [Exit]