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Così è la vita.

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con Rasetsu, Dokuhiro

21:32 Dokuhiro:
 durante quella loro nuova avventura nelle mirasmi della vita eterna alla quale il pelato la ha costretta a passare con rasetzu: per altro, non ci crede nemmeno per un istante di essere tale, anzi, si è addirittura messa a studiare nuove strategie mentali. in compenso puo assicurare che quando ha poggiato le terga sul loro divano nuovo, di una nuova casa in cui ha trascinato rasetzu, ha sospirato di gioia sincera mentre rilassava i muscoli. in compenso oggi è ancora gia lì pronto a fare qualcosa di utile, ovvero rimettersi a fare qualcosa di utile per riuscire a riavere una vita normale anche dopo essere stata accoltellata al petto, in questo momento per altro sta pungolando il povero rasetzu nel suo tentativo di riuscire a fare qualcosa <ehy, ehy, possiamo allenarci?> le parole magiche che probabilmente faranno balzare sull'attenti il rosso, mentre gli occhioni da pesce morto della donna si alzano un po per riuscire a dare quasi una spinta assieme al resto del corpo per sollevarsi con un paio di colpi di tosse piano piano, calcolati per non dover riaprire chissa cosa al petto <è normale che mi sento tirare?> direi di si, anche solo per reazione psicologica, come quel timore referenziale di quando si tiene la mano a terra e si pensa che i nervi del polso scatteranno fuori all'improvviso, o quando di togli una pelliccina e si pensa che verra via tutta l'unghia nel tentativo di togliere solo quella piccola inestitismo, e creare quella feritina terrificante e bruttissima, all'improvviso comunque scuote un po il rosso

22:08 Rasetsu:
 E' quel momento della serata in cui gli arriva prepotentemente l'abbiocco proprio sulla nuca, come una mazzata tremenda che lo stende inesorabilmente. Durante le nottate lavorative, s'imbottisce di caffè quindi non ne risente poi molto, poiché a distanza di mezz'ora ha ingollato almeno un'altra tazza. Differentemente, or che non sta lavorando - almeno fino al giorno successivo - non ne ha sentito il bisogno, quindi il corpo chiede a gran voce la necessità di dormire. E' stravaccato sul divano, con le gambe distese in avanti e il capo reclinato all'indietro per trovare una maggior comodità con la quale arrivare al punto di non ritorno: almeno fino al giorno dopo. <Ma non è proprio il momento, direi...> Mormora, cercando di avvilupparsi a lei, allungando le braccia nel tentativo di abbracciarla e tirarla a sé, magari tenendola anche ferma così da evitare che gli arrechi ulteriore fastidio nel tentativo di dargli una svegliata. <Non possiamo dormire?> E' stanco, ma non ha fatto assolutamente NIENTE se non grattarsi la uallera. Ma d'altronde, deve riposarsi per riprendere il lavoro il giorno successivo, il quale lo terrà sicuramente impegnato per un bel pezzo, sperando di non venir oltremodo interrotto. <Tirare in che senso? Sarà a causa delle ferite e della sensazioni che provavi nell'averle. Non ci pensare.> Chiude gli occhi, tenta anche di poggiar la testolina sulla sua spalla: è in modalità coccole. Altro che allenarsi... <Però, puoi trasformarti qui. Davanti a me.> Senza che lui faccia qualcosa, s'intende. [ Chk On ]

22:17 Dokuhiro:
 si lascia prendere come un gattaccio selvatico e stritolare nella presa del rosso, cacciando un piccolo squizzo come un giochino di plastica dei cani, per intenderci, ma non le dispiace di certo, ficcando la faccia all'interno dellincavo delle spalle per riuscire a fare una sorta di balletto come una colombella che si fa il nido addosso a rasetzu <non ti becco mai, con tutto il lavoro che hai da fare> spiega lamentandosi <e per altro sei tornato puzzando di alcol!> spiega assottigliando lo sguardo e dandogli un leggero morsetto al collo che è proprio lì alla sua portata comodissima <eh, va bene, dormiamo> replica sospirando prima di alzare gli occhi al cielo <guarda che so gia trasformarmi> come se nulla fosse alla ricerca di dargli una lunga leccatina con la punta dalla base del collo fino al mento, perche è dispettosa come al solito, forse anche di piu, ma per lo meno non lo ha ucciso per aver bevuto come una otre <e poi che devo fare, dopo che mi sono trasformata, su vecchio, svegliati!> tenta di dargli di nuovo fastidio, dandogli un leggero morsetto al naso perche è fastidiosa e indisponente, anche se le mani accarezzano i corti capelli dell'uomo <...ti stanno meglio lunghi> che cosa? i capelli ovvio, ma comunque è bene adeguarsi mentre ha la sua bella cicatrice da trofeo che sbuca fuori dalla maglia larga, che si è messa a usare dopo che ha capito che rasetzu ha accettato tutto di lei, anche persino il suo passato che ha triturato il suo corpo, e accettandolo, anche lei si è accettata un po di piu

22:50 Rasetsu:
 Socchiude appena un occhio per cercare di guardarla anche soltanto di sguincio. <Ma ultimamente non sto lavorando a causa delle tue condizioni. Ricomincerò domani e già te ne lamenti?> Borbotta apparentemente contrariato se non fosse per quel morso che lei gli rifila ad altezza del collo. Un morso che, ovviamente, gli fa stendere la parte incriminata - come un invito a mordere ancora, schiudendo le sottili fauci. <Non è colpa mia, ho trovato compagnia al bar.> Kashirama, quello a cui ha inciso il tavolo col proprio nome soltanto per fare in modo che fosse davvero di sua proprietà. Ubriaco perso, ha pure chiesto al titolare se potesse portarsi dietro il tavolo firmato - pagandolo - ma gli è stato rifiutato. E' uscito sbraitando, lamentandosi che quella bettola fosse piena di ratti e qualche altra maledizione nei confronti del barista. Un posto nel quale, quasi sicuramente, si farà rivedere solo per rubare il tavolo. <Allora, dimostra~ah~melo.> A causa del passaggio dell'altrui lingua contro la pelle del collo, non può che irrigidirsi un minimo e sgranare appena gli occhietti verdastri. Quella bastarda... ci ha preso gusto a torturarlo così, sicuramente per non farlo addormentare come una pera cotta al di sopra di quel divano. N'è certo. <Grrr!> Ringhia, invece, quando viene morso al naso, allungando le mani contro i suoi fianchi per stringerli con un po' più di forza - una zona comunque sensibile per il solletico. E' chiaro che la forza del demone è minima pur col Chakra attivato, però dovrebbe essere sufficiente a farle capire il fastidio che prova. <Come osi darmi del VECCHIO?> E' inviperito adesso. COME PUO' DIRE QUALCOSA DEL GENERE? Si stacca da lei, allontanandosene. Mica scemo, è offeso. <Devi sfruttare il sangue che ti galleggia attorno e che ti avviluppa gli arti per costruire dei costrutti che abbiano la forma che preferisci.> Sembra tutto così semplice a parole - ma è coi fatti che la ragazzina dovrà dimostrare cos'è capace di fare. Un altro commento di Dokuhiro lo fa annerire di rabbia! COME OSA. <Ho passato ANNI a sentirmi dare della mignotta, della donna> Conta sulle dita, alzandone ognuna per quel che dice. <della ragazzina, della bella figliuola, della BALDRACCA quando avevo i capelli lunghi - e ADESSO, te ne esci così. Io mi DIS-SO-CIO.> Alzando le braccia verso l'alto e riabbassandole con la foga di chi s'è appena - appunto - dissociato. [ Chk On ]

23:12 Dokuhiro:
 e lei è rimasto a guardarlo con gli occhioni enormi, a fissarlo per quello sbottare riguardo alle parole che gli avrebbero dato quando era giovane <dissociati coi capelli lunghi> replica prima di tentare di scattare via anche se per la posizione deve fare qaualche movimento in piu per scappare e quindi potrebbe venire acchiappata e spupacchiata <frena, frena! sono ancora convalescente!> tenta di tirare acqua al suo mulino, alzando le manine per tenerlo buono, prima di ridacchiare un po e comiciare a raccogliere il suo chackra, o meglio, rilassare i nervi per riuscire a dare il giusto modo, cominciando a pensare a quella forma piena di forza che è rasetzu, al suo interno, e quella piu tranquilla che è lei, andando a cominciare a riuscire a concentrarsi adeguatamente mettendo le mani nella posa della capra per prendere un respiro e cominciare a concentrarsi, le due energie si mischiano, si sfaldano e si rinsaldano, si amalgamano in un colore nuovo in cui entrambi non fanno a botte l'uno con l'altro, per riuscire a espandere il proprio chackra fuori dalle sue nuove membra di sangue nero e pure bucherellato dalla pugnalata, continua a concentrarsi, respira, espira, sonnolenza che nasce ma viene scacciata per riuscire a sentire che c'è una nuova energia per riuscire a capire che cosa stia facendo, ovvero richiamare il suo chakra e cominciare a tentare di creare una nuova vita di energia, mischiando le due parti in egual misura, impastando e allungando l'abilità che tutti i ninja possono avere

21:22 Rasetsu:
 Si passa distrattamente una mano ad altezza della nuca. Sfiora i capelli che ormai gli raggiungono le spalle. <Li stavo già facendo crescere, comunque.> Ammette con un lieve broncio, distogliendo l'attenzione dall'altrui figura e raddrizzandosi sul divano per assumere una posizione differente, che possa dargli meno sonnolenza considerata la situazione. Dokuhiro pare sia intenzionata a fare sul serio, notando come vada a comporre il sigillo caprino affinché abbia la possibilità di richiamare il Chakra in maniera ottimale. <Ngh> Si lamenta, dandosi un piccolo slancio in avanti affinché possa addirittura ergersi in piedi. Ci prova quanto meno a non capitombolare di nuovo sul divano soffice sul quale ha poggiato finora le natiche. Inspira profondamente, si guarda attorno valutando attentamente le finestre. Non vuole altre sorprese, sa che potrebbero arrivare da un momento all'altro, ma ciò non vuol dire che debbano costantemente stare in allerta. Rischia di non dormirci davvero la notte. E già non è che dorma abbastanza. <Senti> Mormora, deglutendo, ma distogliendo lo sguardo. Odia quel che sta per dire. <non sarebbe opportuno> La mano sulla nuca continua a massaggiarla distrattamente. <andare a vivere nel Quartiere del Clan?> Riporta l'attenzione su di lei, mantenendo però uno sguardo pressappoco più serio del normale. Inspira, di nuovo. E' importante quel che sta per dire. <Io dovrò tornare a lavorare al mio progetto: farò tardi, a volte non tornerò affatto per giorni se sono troppo preso> Dovrebbe sapere com'è fatto e quanto riesce a diventare stacanovista per ciò che lo riguarda. <e tu saresti di nuovo da sola. A prescindere che tu adesso abbia un potere non indifferente, non sei capace d'usarlo alla perfezione.> Ha ancora molto da imparare. E reputa che non sia assolutamente saggio lasciarla in balia di qualcosa che non è ancor capace di maneggiare come si deve. <Non saresti al sicuro.> E lui non sarebbe lì costantemente a tenerla sott'occhio, ecco. [ Chk On ]

21:37 Dokuhiro:
 una volta completato il ckacra, si preoccupa di osservare l'uomo e tutto il suo discorso, ogni tanto guardandosi attorno, in un appartamento che non è nemmeno il suo dopo che ci si sono innestate di nuovo in una zona che non è la sua ma che ovviamente non è nemmeno sua. comuqnue non tornava nemmeno all'interno dell'altro appartamento, dando piuttosto richiesta a rasetzu di andare a prendere tutto, tra cui gli ingredienti, comunque una volta tornati lì lo sta fissando <...> pare all'imrovviso poco convinta <non penso che il mio stipendio potrebbe farci avere un grosso appartamento> non che quello in cui sono ora lo sia, andando ad ammettere il suo stipendio da misera ninjachef, ma che nonostante tutto rasetzu puo quasi interamente metterci mano quando gli pare, non essendone particolarmente interessata se ha una buona giustificazione per essere presi. ad esempio ripagare la sua sim distrutta, o gli ingredienti. comunque alza le spalle <ma se troviamo qualcosa a poco prezzo, ci vengo...anche se non sarei molto piu al sicuro. ti rammento che il pelato era un kokketzu> quindi potenzialmente potrebbe incontrarlo al clan, ignara di quanto sia grande in effetti la struttura che potrebbe tranquillamente essere considerata una piccola cittadina con tanto di negozietti(ma magari anche no) e ovviamente la nostra doku non ha la minima idea che potrà andare a dormire in una casa enorme stile giapponese da un momento all'altro come una piantina trapiantata in modo troppo improvviso e in piu nota che il suo ckakra è iniziato a circolare: buone notizie[ck om]

21:57 Rasetsu:
 Dimentica - forse involontariamente non ritenendolo tale - che l'artefice del misfatto è, a tutti gli effetti, un Kokketsu. E che, come dice Dokuhiro stessa, potrebbe tranquillamente soggiornare nel Quartiere del clan. Non lo aveva tenuto in considerazione. <Sarebbe qualcosa che non si aspettano> Se vuol trovarci qualcosa di positivo, questo è il punto a favore. <e inoltre potresti chiedere aiuto e interverrebbero in men che non si dica. Se riusciamo a trovare un appartamento nei pressi di quella vipera> Riferendosi a Shizuka che ha deciso di non chiamare per nome per alcuna ragione - almeno fin quando non si saranno riappacificati, trattandosi d'una parente. <sarebbe congeniale. E potresti stare da lei quando io non ci sono.> Racchiudendo il tutto relativamente alla sua assenza nella malaugurata ipotesi non riuscisse a starle dietro il tempo necessario. <Per non parlare degli addestramenti che potresti seguire per padroneggiare l'innata, affinché tu possa fare a meno della mia protezione.> Che arriverà in egual modo, considerando che il demone non è sprovvisto d'un senso del pericolo, nonché di protezione nei confronti della ragazzina. Dopo tutto quel ch'è successo è probabilmente il minimo indispensabile. <Il mio stipendio, sì.> E' un genetista. Lavora h24. Certo, non tutte le ore gli vengono pagate considerando come lui usufruisca del laboratorio giornalmente ed anche fuori dal suo orario lavorativo. Tuttavia, di straordinari ne fa a pacchi. <Dovremmo anche considerare l'eventualità che, stando all'interno del Quartiere, potremmo rintracciarlo il prima possibile.> E se anche dovesse ucciderlo sotto gli occhi dell'Arufa... cosa gli importerebbe? Beh... sarebbe da valutare, ma torniamo alla realtà dei fatti. <Quindi?> La incita, sollevando il mento in un chiaro gesto di superiorità, nonostante egli non abbia a sua volta attivato l'innata, non sentendone or come ora la necessità. [ Chk On ]

21:36 Dokuhiro:
 <non dico che non ci voglio andare> al quartiere storpiando le labbrucce in una smorfia pensosa <ma era il proplema solo per l'affitto> ignara che potranno avere una casa tutta loro <e se troviamo da solo il pelato, sarebbe ancora meglio perche potrei scappare. di solito in un clan si è piu protetti nella sede, no? insomma, non dovrebbero entrare gli altri> propone all'altro prima di preoccuparsi di concentrarsi di nuovo <e sta un po zitto, o non attiverò mai la nuova tecnica> gli fa notare mentre comincia a concentrarsi per sentire il nuovo elemento dentro di se, il sangue che le passa nelle orecchie e sente il battito del proprio cuore, prova a renderlo piu fluido come se fosse un liquido, quindi va a ferirsi colpendosi il pollice con l'unghia della mano contraria fino a crearne un lieve passaggio, permettendo quindi al sangue di cominciare a defluire attorno a se senza forza di gravità, usando come se fosse uno scudo di sangue nero andando poi ad aprire gli occhi divenuti viola e muovere la mano verso di lui, che è seduto, mostrando la mascella con un tono serissimo <oi. inchinati.> dichiara con un tono autoritario, puntellando con gli occhioni viola affilati indicandolo con un dito, come se effettivamente gli avesse dato un ordine utile da fare nel piu breve tempo possibile, con un tono serissimo e convincente, come quello di un demone risvegliato dal nulla a dargli fastidio, e a pure pretendere di avere la sua totale ubbidienza come se non potesse farne a meno per farlo

21:37 Dokuhiro:
 [Kokketsu no Hijutsu I [1ch+1hp][istant]

22:04 Rasetsu:
 Sospira perché l'argomento per lui è considerato chiuso. D'altro canto, la ragazzina continua imperterrita a commentare, come se non fosse del tutto convinta della scelta compiuta. <Sei tu quella che continua ad argomentare alla ricerca di qualche problematica che io, tutt'ora, non riesco a trovare.> Si stringe nelle spalle, mettendosi ulteriormente comodo sul divano, pronto a bearsi della scena che gli si parerà davanti. Gli occhi iniziano ad illuminarsi, il ghigno ad allargarsi da un lato all'altro quando la fanciulla si crea una ferita, generando dopodiché l'attivazione effettiva dell'innata. <Ohh~> Commenta, mordicchiandosi - forse distrattamente - il labbro inferiore, abbastanza da generare una innocua ferita dalla quale stilla una goccia di sangue nero. Chissà... potrebbe non averlo fatto poi tanto distrattamente. Dapprima, farebbe in modo che l’elemento dell’Acqua – l’unico che al momento sappia utilizzare – venga risvegliato e vada miscelandosi con il proprio sangue nero. Causandosi dunque quella piccola ferita, una stilla di sangue dovrebbe iniziare a fuoriuscire ma galleggerebbe nell’aria per volontà dell’utilizzatore. Infatti, il proprio sangue nero – passivamente sempre di questo colore – sarebbe unito all’elemento del Suiton che ne faciliterebbe la fuoriuscita e l’attivazione dell’hijutsu Kokketsu. Due lacrime nere scenderebbero dalle palpebre inferiori degli occhi del demone, scivolando sugli zigomi e le guance, assestandosi ad altezza del mento. Persino le iridi muterebbero colore assumendo una tonalità ambrata simile a quella d’una bestia. Ulterior sangue gli galleggerebbe attorno in un’area che dovrebbe comprendere circa i dieci metri, formando quella che potrebbe anche assomigliare ad una nuvoletta violacea con delle piccole scariche – del tutto sceniche – attorno alla propria figura demoniaca. L'unica leggera differenza è quell'alone violaceo che gli circonda anche gli occhi e, avendo le maniche sollevate, sarà possibile intravedere quegli schizzi di sangue dipinti da un artista psicotico che vengono disseminati lungo ambedue gli avambracci andando a coprire persino quelle ferite che utilizza per far uscire la sua arma principale - di solito. Un piccolo costrutto inizierebbe a prendere forma al suo fianco, dalla grandezza di circa mezzo metro. Si tratta d'una mano completamente nera sfumata all'estremità finale a causa del sangue che continuerebbe a galleggiare nell'etere. <Qui, l'unica che dovrebbe inchinarsi sei tu.> Sfida a chi è più orgoglioso? Lui potrebbe tranquillamente perdere di proposito se Dokuhiro continua a mantenere quella forma. Sta di fatto che la mano prenderebbe forma piuttosto rapidamente, designando la sua alta capacità d'utilizzo del Sangue nero. Gli artigli e il palmo sono leggermente richiusi verso l'interno, dandole quindi una forma a mezzaluna.

[ -1pt Chakra -1pt Vita ][ 2/4 - Attivazione Hijutsu Kokketsu II + 2/4 - Creazione I Costrutto ]

22:16 Dokuhiro:
 <folle> replica andando a osservare attentamente con nuovi occhi viola e le lacrime sugli zigomi la forma della mano <rozza come te> replica cominciando a cercare di crearne una anche lei, si sta concentrando ferocemente, andando poi a comprendere che debba prima visualizzare nella sua mente la cosa che le serve, e quindi apre la mano davanti a se immaginandosela nera. Dovrebbe quindi formarsi anche per lei un piccolo costrutto, ben piu piccolo dell'altro appunto della sua mano, ma cerca di far defluire il flusso di sangue nero per continuare a girare a formare una sorta di fluido compatto movente concentrandosi così tanto che le compare addirittura una vena, rigorosamente nera, su un lato della tempia per mantenere il controllo sul sangue, ma senza osare per ora muovere la mano, è piccola, ma dovrebbe la mano essere molto piu dettagliata nei suoi limiti rispetto a quella coi perimetri evanescenti di rasetzu. il sangue in eccesso, ovvero quello non adeguato alla struttura del costrutto, andrebbe a continuare il suo movimento attorno a lei mentre gli occhioni viola si concentrano a cercare di muovere piu sangue verso il costrutto e cercare di ingrandire molto lentamente il costrutto a forma di mano, cercando di mantenerlo il piu solido possibile a differenza dell'altro, che in realtà lo ha visto spesso la sua innata, ma stavolta non solo è sua, ma addirittura lo ha studiato con l'occhio attento di un alunno [ -1pt Chakra -1pt Vita ][ 2/4 - Attivazione Hijutsu Kokketsu II + 2/4 - Creazione I Costrutto ]

22:53 Rasetsu:
 L'altra si premura di fargli sapere ch'è un folle, oltre al commentare in modo scorretto il costrutto generato dal demone. Il ghigno continua ad allargarsi, sollevandosi da un lato a causa del dire altrui. <Nyahahah!> Gli vien da ridere. Come potrebbe l'altra credere che il demone si lascia abbattere dalle parole di qualcuno ch'è appena diventato un Kokketsu? Non potrebbe mai inchinarlesi. <E' sicuramente meglio della tua. Perdi tempo in dettagli futili quali la conformazione della mano, quando in realtà ti basta che faccia il suo.> Fa spallucce, mentre il costrutto gli volteggia attorno poiché lo muove con il suo pensiero. <Inoltre, sprechi molto tempo a guardarlo per dargli la forma che vorresti, quando ti basterebbe pensarlo.> S'alza dalla seduta del divano - che ovviamente è stato imbrattato dal proprio sangue nero - fronteggiandola, oltretutto essendo più alto di lei. <D'altronde, sei tu quella che dovrebbe inchinarsi ad un demone del mio rango, non essendo capace neppure di creare un costrutto differente dal mio.> Sogghigna ancora, il che potrebbe voler significare che la stia incoraggiando - peccato che lo faccia sempre nel modo peggiore possibile. Va da sé che anche le minacce o gli sfottò potrebbero funzionare in qualche circostanza, ma questa potrebbe non farne totalmente parte. Il suo costrutto volteggerebbe in direzione di Dokuhiro, cercando d'afferrarla ad altezza dello stomaco per poterla spingere all'indietro grazie alla forza dell'oggetto in questione. Una mano potrebbe travolgerla... ma l'intento del rosso è relativamente chiaro: deve difendersi, deve apprendere il metodo migliore per usare quel suo nuovo potere. Tuttavia, non è pratico della teoria... preferisce passare direttamente alle maniere forti. [ 2/4 - Attacco con I Costrutto ][ Hijutsu Kokketsu II ON ][ -1pt Chakra -1pt Vita ]

23:07 Dokuhiro:
 <era solo una gentilezza per non farti sentire inferiore> replica da dokuhiro, quella vera, senza sangue nero, come lo era un tempo e comunque gli dava filo da torcere nelle loro lotte di infantilismo, per poi vedere la mano arrivare e sbarrando gli occhi muove la mano per alzare un muro di un metro pieno, compattando il sangue davanti a se per bloccargli la mano, e sbirciando da oltre di esso aggiunge <per suo intendi non arrivare mai in fondo?> replica non troppo sottilmente, colpendo rasetzu pure nell'intimo delle loro zone private, e approfittare della cosa per muovere la mano cercando di andargli ad afferrare i capelli corti e tirarglieli all'indietro per dargli fastidio <visto?> se avesse funzionato <se fosse fumosa come la tua non potrei farlo> cerca chiaramente di protare acqua al suo mulino e pure gli mostra il dito medio al di fuori del muro di pareo che si era creata contro il movimento dell'uomo solo per dargli ulteriore fastidio, come un demonietto fastidioso che ovviamente vuole avere tutto per se l'attenzione dell'uomo in rosso <mi inginocchio solo se morta o per farti cose interessanti> replica con tutto l'orgoglio che puo avere come se fosse importante quella precisazione che nessuno voleva sapere della loro intimità <però sarà davvero comodo per lavorare, psso creare altre mani!> pare piuttosto felice della sua nuova condizione [2/4 creazione costrutto- muro 1x1x1][2/4- attacco con costrutto mano- tirare i capelli][hojjutzu kokketzu I on][-1 chackra -1 pt vita]

21:43 Rasetsu:
 Il ghigno del demone va espandendosi sul viso, mostrando le lunghe ed affilate zanne che lo hanno sempre caratterizzato - assieme al suo essere. <Ero alla pari dell'Arufa, non mi sentirò mai inferiore ad un Deruta.> Una lieve risata proviene dalle fauci del rosso, il quale non si scompone minimamente innanzi alla presa di posizione della fanciulla che viene ovviamente guardata dall'alto verso il basso. Una piccola vena va ingrossandosi tuttavia sulla di lui tempia nell'istante in cui Dokuhiro tira fuori la sua verve più infame. <Cosa hai detto?> Le chiede di ripeterlo - forse dandole anche la possibilità di ripetere l'argomento e modificarlo leggermente - per evitare le furie funeste altrui. Tuttavia, nell'istante in cui la ragazza tenta di spingere il suo costrutto contro quello del Ganma, noterà qualcosa di particolare. Nulla di quel che ha pensato avverrà nel modo prescritto [ Ninjutsu 10 < Ninjutsu 90 ]. Quindi, la manona di sangue nero di Rasetsu, pur avendo un termine fumoso - che in realtà è esclusivamente narrativo, dunque un mero stile del demone - riesce ad attraversare l'altrui muro. Vi lascia in mezzo proprio il segno del suo passaggio, facendo in modo che ella capisca la differenza di forza tra l'uno e l'altra. Le permette però di afferrargli i capelli con la mano di sangue, la qual cosa genererà un lento e caldo sospiro dalle di lui labbra, portandolo a reclinare leggermente la testa all'indietro per accompagnare il gesto - venendo poi percorso da un brivido, ma cercando di tenere alta la concentrazione. <Usi il costrutto perché non sei capace di farlo con le tue mani?> La forza del costrutto di Dokuhiro non è ovviamente molta, quindi potrebbe liberarsi in qualunque momento se solo volesse, ma or come ora non ne vede l'assoluta necessità. La mano del rosso, invece, s'è inoltrata oltre il muro andando ad avanzare alla volta dell'esile corpicino di Hiro. L'avvolgerebbe senza indugio, ma senza stringere. <Siamo pari.> Non proprio... però lasciamoglielo credere, potrebbe aumentare già quello smisurato ego che la ragazzina sta dimostrando d'avere.


[ Chakra: 63/65 ][ PV: 98/100 ][ Hijutsu Kokketsu Lv. II ON - I Costrutto ]

22:09 Dokuhiro:
 <pari un cazzo> borbotta la donna guardando il costrutto che ha passato come burro il suo muro, mentre con un certo necessario punto di concentrazione scioglie il muro distrutto per farlo tornare a mischiarsi al resto del sangue che probabilmente accarezza quello di rasetzu ma senza mischiarsi, o forse si, chissà. comunque la mano di costrutto prova a stringere di piu la presa sui capelli di rasetzu solo per poter poi cominciare a fare i torcetti tipici che gli fa quando stanno a letto assieme. in effetti gli piace proprio disturbare i capelli del rosso mentre si avvicina all'uomo <quale parte devo ripeterti? che sei vecchio?> domanda semplicemente con uno sghignazzo mentre si adagia contro l'altro se gli viene permesso tenendo tutti gli arti al proprio posto che prova a muovere per andare a poggiargliele sulle spalle solo per dargli fastidio sempre se non si è gia trovata una manata di sangue in faccia che darebbe non pochi fastidi <ora posso fare anche io le cose che fai tu di là> indicando la stanza da letto con un chiaro tono di ironia mentre sorride storpiando lo sguardo viola dalle lacrime nere <che cosa è un arufa?> e giustamente lei mica lo sa, è morta letteralmente due giorni fa, e in piu aggrotta le sopracciglia <che cosa? non fare il furbo. non mi hai nemmeno mai mostrato il tuo demone> spiega con un tono saccente <e non mi riferisco all'imp> indicando proprio le sue zone private usando un termine piuttosto noto a chi gioca ai videogiochi, forse non per qualcuno vecchio come il rosso[ck, pv, -1-1 Hijutsu Kokketsu Lv. I ON - I Costrutto ]

22:24 Rasetsu:
 Quando lei cerca d'avvicinarglisi, il signorino tutto pepe decide arbitrariamente di non permetterglielo. Difatti, usufruisce del costrutto precedentemente menzionato - che ha avvolto al suo esile corpicino - per tenerla distante, mettendoci forza, ma pur sempre evitando di farle del male fisico. <Se sono vecchio, allora non devi neanche starmi così appiccicata, no?> Sogghigna come se le sue parole non gli avessero dato assolutamente fastidio, stringendosi nelle spalle. Incrocia le braccia al petto, non avendo necessità di muovere quell'arto con il proprio, e continua ad osservarla ma a tenerla ovviamente distante da sé. <Resto più bravo di te.> Ovviamente, non c'è dubbio e non c'è possibilità per lei di replicare poiché ciò è abbastanza palese. <L'Arufa è il nome che viene attribuito al Capo Clan. Il Deruta è colui che s'è appena unito alla congrega.> A ben vederla, era tale anni addietro mentre adesso s'è allargato proprio come un clan. Le concede quella ch'è una sommaria spiegazione data la domanda che gli ha posto, continuando a guardarla dall'alto in basso - e non soltanto per una mera questione d'altezza. <Sono io il demone di me stesso.> Perché come tale s'identifica, ma è costretto a sollevare un sopracciglio, mostrandole così un'espressione interrogativa non riuscendo a comprendere a quale altro demone vada riferendosi. La successiva terminologia da lei usata lo fa quasi andare in cortocircuito, pur mantenendo alta la concentrazione sul costrutto che ne circonda la vita. <Non credo d'aver capito...> Ha perso totalmente il filo del discorso arrivati a questo punto. [ Chk: 63/65 ][ PV: 97/100 ][ Hijutsu Kokketsu Lv. II ON - I Costrutto ]

22:38 Dokuhiro:
 <le due cose non sono logicamente correlate> gli fa notare mentre continua a tenere attiva la macchia di sangue che continua a muoversi attorno a loro, ma dato che viene allontanata se ne rimane a pendocconi contro il suo nuovo supporto per fuggire per poi annuire riguardo al fatto delle gerarchie e infine andare a guardarlo con un sorrisetto infame in volto, il tipico che usa quando rasetzu chiede che differenza c'è tra un bianco perla e un bianco avorio e che rilevanza abbia in un abito. è il classico sguardo di pietà fastidiosa <l'ignoranza è una brutta cosa> dice misteriorsamente per poi concentrarsi appena per riuscire a spiegarsi <dato che sono tornata in vita da poco, direi che mi ricordo piuttosto bene delle lotte contro il demone durante il coma. a differenza di te. maaaa io non ho abbastanza forza per evocarlo, tu si. quindi...> che diamine sta dicendo? si è fusa il cervello? <e poi un imp è un piccolo e fastidioso diavoletto> quello che è lei, ma fa chiaramente il simbolo con indice e pollice della piccolezza di rasetzu, mimizzandolo parecchio rispetto a quanto non sia in realtà <ma se dici che così non è...> facendo appena un semplice alzata di spalle come se lo stesse sul serio pigliando in giro. solitamente sa perfettamente come finisce questa scaramuccia, e si, non si è mai lamentata al riguardo grazie a quel demone rosso, ironicamente <sai, bisognerebbe provare che non si ha un imp> non che non glielo abbia provato molte volte, ma ehy, è viva, vuole sentirsi viva, mentre il costrutto picchietta sulla zucca di rasetzu[ck pv -1]Hijutsu Kokketsu Lv. I ON - I Costrutto

23:09 Rasetsu:
 Non la sopporta più e, quando non la regge oltre, deve assolutamente far qualcosa per risolvere questa incresciosa situazione. La vena sulla tempia si gonfia ancora, costringendolo ad inspirare profondamente e a lasciarle comunque del tempo per affermare qualcos'altro - che peggiorerà esclusivamente la situazione. <Invece lo sono perché lo fai sembrare come se fosse un male.> Assottiglia lo sguardo giallastro, reso maggiormente vivido dal sangue nero che lo circonda e che gli aleggia attorno, mentre le spalle s'irrigidiscono come se fosse pronto alla battaglia - allo stregua d'un gatto che arcua la spina dorsale sentendosi minacciato. <Senti, io non so di quale demone tu stia parlando, ma posso mostrartene uno abbastanza imponente> Smettila di dire fesserie, per piacere... Va bene che anche lei sta prendendo in giro un membro importante della tua vita, ma passare dal lato opposto non fa granché bene alla discussione. <da farti perdonare questo scempio.> Riferendosi alla serata appena trascorsa, mentre - senz'attendere ovviamente una risposta o un consenso da parte di Dokuhiro - non farebbe altro che muovere il costrutto in direzione del muro più vicino. La camera da letto è troppo distante, deve darle una lezione prima che sia troppo tardi. Il costrutto farebbe da aiutante del demone che, chiaramente, non è dotato d'abbastanza forza per tenerla sollevata da terra. La condurrebbe ad un'altezza adeguata affinché possa aver il di lei volto non molto più in basso del proprio, con la schiena poggiata contro il muro. La sovrasterebbe - qualora non avesse tentato di liberarsi - con una mano a contatto con l'altrui gamba che, andandola a sollevare, poggerebbe contro l'esterno della propria leva inferiore, come a volerle far circondare il bacino. <Ora sta zitta e agganciati a me.> Perché quel che le farà d'ora in avanti non è per i puri di cuore. Buonanotte. [ Exit ]

23:16 Dokuhiro:
 <e finalmente!> chioccia quando viene appigliata al muro come un gatto, anche se poi alla sua richiesta si disegna in volto un sorriso malatissimo e si aggancia senza tanti complimenti. il tentativo sarà qello di tenere comunque attiva la sua abilità ma sicuramente non andranno a raccontare in molti di cosa succede//exit

Hiro vuole provare ad usare l'innata, ma degenera credendosi superiore di Rasetsu (mossa più sbagliata non si può).
Quindi, finisce che l'appende al muro - che era esattamente quel che LEI VOLEVA FIN DALL'INIZIO.