Richieste e sessioni di stalking
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Giocata del 21/03/2022 dalle 16:11 alle 21:48 nella chat "Piazza Centrale [Oto]"
Oto. Un tempo nemici ed adesso alleati o per lo meno non sono in guerra, anche perché si scatenerebbe il panico e distruzione generale, dopo quello che è successo dieci anni fa circa. Il Genin del fu Villaggio della Foglia si trova in quel quartiere di Kagakagure, esattamente vicino alla statua di Kioshi Uchiha che schiaccia sotto i suoi piedi una serpe viola. Si presenta come un ragazzo di ventisette anni, alto e robusto con i capelli mossi, lunghi e blu elettrico, lo stesso colore dei suoi occhi ed una barba incolta e brizzolata. I suoi indumenti sono un paio di pantaloni rossi, una camicia bianca, un maglioncino arancione e delle scarpe chiuse nere. Il coprifronte è legato, tramite una fascia arancione, al braccio sinistro. Al collo un ciondolo in legno che rappresenta il suo clan d'appartenenza: Nara. Come arma tiene uno shuriken, tenuto nella tasca destra dei pantaloni ed un fuuda con un tronchetto da sostituzione tenuto nella tasca sinistra dei pantaloni <Che profumino!> esclama a bassa voce mentre osserva le varie bancarelle con il cibo per poi concentrarsi su se stesso, nel tentativo di raccogliere le sue energie. Proverebbe a condensare le sue energie mentali all'altezza del terzo occhio o la fronte. Energia che alimenta i pensieri, i ricordi, le emozioni, i sogni e i desideri. Poco dopo cercherebbe di condensare quelle fisiche verrebbero condensate all'altezza dell'ombelico. Queste sono quelle che nascono nei muscoli, nervi, articolazioni ed ossa. Le due energie dovrebbero assumere due sfere di diverso colore: la prima di colore blu e la seconda di colore rosso fuoco. Entrambi proverebbero a vorticare su loro stesse prima di tentare di condurle entrambe nel suo petto, facendole scorrere lungo i canali del suo sistema circolatorio. Una volta condotte nel petto, proverebbe a concentrarsi ulteriormente, nel tentativo di mischiarle tra loro, impastandole e unendole in quella nuova forma di energia, il chakra. Se ci fosse riuscito, dovrebbe iniziare a scorrere su tutto il corpo del Genin della Foglia come un fiume in piena.[tentativo richiamo chakra]x[se chakra 30/30]x[Equipaggiamento: uno shuriken, un fuuda con tronchetto da sostituzione] Il volto tradisce un sentimento avverso per quel luogo. Le sopracciglia aggrottate, taciturna <...> e gli occhi assottigliati di chi guarda male chiunque le passi di fianco. Sfoggia con orgoglio il coprifronte della Foglia pur calpestando il territorio del Suono. Le hanno detto che per cercare un determinato materiale sarebbe dovuta andare ad Oto, anche perché negli altri posti non ne ha trovati. Quindi, l'unico posto in cui ha potuto metter piede e sperare nel ritrovamento del materiale necessario è... il settore del Suono. <...> Schiva diligentemente qualunque passante come se non volesse assolutamente sporcarsi con quegli otini maledetti - sì, è abbastanza razzista da questo punto di vista, ma è decisamente un dato di fatto considerando l'ultima guerra alla quale ha preso parte ( e com'è finita poi ). <Tsk. Non avranno sicuramente quel che cerco.> Un odorino di ramen però ne attira l'attenzione, portandola immediatamente sull'attenti e sbattendo le palpebre - come a volersi focalizzare anche visivamente sul posto da cui esso proviene. <No. Mi rifiuto di credere che ci sia una filiale di Ichiraku anche qui.> Categorica - si rifiuta. E' privata della katana ch'era solita portarsi dietro poiché l'incontro con Fenrir dopo dieci anni non è stato certo rose e fiori. Per difendersi dall'altrui furia, l'arma bianca è andata praticamente distrutta. Attorno alla coscia destrorsa, poco sotto l’indumento citato, v’è anche posizionato una tasca porta kunai e shuriken avente al suo interno ben tre kunai. Sul gluteo posteriore dall’opposto lato, agganciata alla cintura, prende posto un’ulteriore tasca porta oggetti avente al suo interno tonici di recupero Chakra e coagulanti, qualche fuda contenente dei tronchetti. Al polso mancino, nascosto dalla manica della camicia, vi ha posto un fuda esclusivo nel quale ha sigillato la frusta che, di recente, ha optato come arma a discapito di spade più grosse della propria figura che, al momento, non riesce neanche ad usare come vorrebbe. Ai piedi, calza un paio di stivaletti scuri, dalla suola spessa in gomma ed un tacco quadrato che la eleva per qualche altro centimetro. Sono piuttosto comodi invero, inoltre la slanciano quindi ha preso due piccioni con una fava. Sul petto – sotto i vestiti – è stato posto un ulteriore fuda, al cui interno è invece sigillata la sua nuova arma: la spada di Chakra, ch’è in realtà soltanto un manico nel quale è possibile trasmettere il proprio Chakra. Tra i capelli rosei, incurante del tempo e della società attuale, splende il suo coprifronte raffigurante il simbolo di Konoha con tutti i relativi segni d’usura e di graffio. Un pendaglio raffigurante il ventaglio del Clan Uchiha è costantemente presente al collo della donna, mai rimosso per ragione alcuna. Ciò che indossa è molto semplice: un pantalone nero skynny con un taglio per ogni ginocchio - creando dunque un'apertura, sorretti tra l'altro da una cintura in cuoio del medesimo colore; un maglioncino bianco aderente ne circonda l'addome ed il busto. Infine, il tutto termina con una giacca in pelle - della medesima tonalità dei pantaloni - lasciata però aperta sul davanti. I suoi passi proseguono - piuttosto accelerati, invero. Prima lascia quel posto e prima potrà respirare aria pulita. [ Chk On ] Il chakra dovrebbe essere stato richiamato senza troppe difficoltà ed adesso circola nel suo corpo, pronto per qualsiasi evenienza. Si trova nel settore del Suono senza un vero e proprio motivo ma solo per la curiosità di visitare nuovi luoghi, ovviamente a suo rischio e pericolo. Viene investito da un nuovo odore di dolci e non riesce a fermare i suoi passi, fermandosi in una bancarella di dolciumi vari ed eventuali. Ne osserva la forma prima di prendere un pezzo di crostata alla marmellata di arance con scaglie di cioccolato fondente di sopra <La ringrazio> saluta pagando i ryo necessari, che ovviamente ha rubato a qualcun altro ma questo meglio non dirlo a nessuno, soprattutto al Kage o chi comanda in quel nuovo Villaggio (citazione famosa). Da un morso alla crostata, gustandone il sapore prima di sentire una voce famigliare e di conseguenza inizia a muovere la testa a destra e poi a sinistra, vedendo dopo qualche secondo la figura di FURAYA ad una decina di metri dalla sua postazione <Fufafia> la chiama con la bocca impastata ed ovviamente con il nome sbagliato e dopo aver inghittito il suo boccone, cercarebbe di avvicinarsi a lei, a passi lenti e piccoli, in completo silenzio. [Chakra on]x[chakra 30/30]x[Equipaggiamento: uno shuriken, un fuuda con tronchetto da sostituzione] Detesta quel posto. Detesta che esista ancora nonostante tutto ciò che hanno fatto loro passare. Detesta che gente del genere sia sopravvissuta. Schifa chi ha attorno - vorrebbe indossar una protezione per non venir sfiorata da questi individui. E' estremo, è eccessivo. Non arriva al punto da desiderare un genocidio di massa - tra le mura, tanto, già ci siamo. Si stringe nelle spalle come se volesse ridurre la larghezza del di lei corpo, in modo che nessun passante possa sfiorarla. Vuol tenersi distante da chiunque. Una voce però ne attira l'attenzione poiché pare pronunciare quello che assomiglia vagamente al suo nome. <Hm?> Solleva un sopracciglio, storcendo le labbra. Chi può mai chiamarla in quel settore dove non ci ha mai messo piede prima? Adesso, deve anche pensare a come non perdersi così da far ritorno al proprio settore. <Reykas> Lo saluta una volta aver inquadrato l'altrui volto, rasserenandosi un istante poiché ha comunque appena incontrato un konohano! Non tutto è perduto. <che ci fai qui?> Quasi schifata nel chiederlo - non tanto perché ci sia lui bensì per il luogo in sé, ma potrebbe venire tranquillamente fraintesa dopotutto. L'espressione parla per sé! Espira, cercando di defilarsi leggermente così da evitare di star in mezzo alla strada affollata, soffermandosi nei pressi d'uno stand che vende aggeggini carini vari dei quali - or come ora - non risulta avere grande interesse. Incrocia le braccia al petto come se ciò potesse farla sentire un po' più a suo agio, aspettando che il ragazzo le risponda alla domanda precedentemente posta. Il telefono rilascia una breve suoneria che attesta l'arrivo d'un messaggio. Lo prende con la mandritta - posto nella tasca posteriore del jeans - e lo sblocca. Seleziona il messaggio, scrivendogli soltanto un "No." - col punto fisso. Arrabbiata. Non con il destinatario, ovvio! Ma anche qui potrebbe venir fraintesa. Le ha solo chiesto se ha trovato quel che cercava. [ Chk On ] Molti otini passano da quel posto, d'altro canto è uno dei luoghi più in voga di quel settore, pieno di negozi e bancarelle varie. Il giovane ha appena finito di mangiare quella crostata ed adesso getta il tovagliolo di carta nell'apposito cestino per la raccolta differenziata. Perchè si. Che sia on game o che sia off game bisogna sempre rispettare l'ambiente. Muove la testa a destra e poi a sinistra, scrocchiandosi le ossa del collo mentre si ferma a due metri dalla postazione della rosata. Sembra essere arrabbiata o per lo meno infastidita di essere in quel settore ma d'altro canto ha le sue ragioni. Il tono della voce è bassa ma nello stesso tempo educata <Cercavo Iara ma non è nella sua bottega> o per lo meno dove lavora visto che non è la sua di proprietà <Mi ha detto che mi doveva regalare un'arma e di questi tempi la preferisco> soprattutto se è gratuita e non deve sborsare nessun ryo per acquistarla <Comunque ti sarei venuto a cercare perchè ho bisogno di parlarti> si lecca le labbra con la punta della lingua. Un tic nervoso o un vizio? Non è dato saperlo. Lo sguardo è sempre fissa su di lei <Ho bisogno di chiederti un favore e spero che accetti> il tono inizia a farsi più serio rispetto a prima <Prendimi nuovamente come tuo allievo. Ho bisogno di diventare più forte ancora rispetto a come son adesso> adesso ritorna in silenzio, cedendole nuovamente parola. Accetterà la sua proposta o lo lascerà da solo a crescere le sue potenzialità? se chakra 30/30]x[Equipaggiamento: uno shuriken, un fuuda con tronchetto da sostituzione] La rosata deve andare per le strade di Oto e Mat la lascia fare? Soprattutto da sola? Rischiando di danneggiare le immagini di entrambi oltre che di far qualche cavolata tipo uccidere qualcuno che abbia osato respirare troppa della sua aria? Certo che no! E poi che compagno sarebbe se non stesse accanto alla sua fanciulla nei momenti in cui questa e` piu' in difficolta`? Il bianco ha atteso che la Nara fosse uscita di casa per poi fare tre foto rapidamente con il cellulare, salvate ha aperto la finestra e con un briciolo di agilita` si e` arrampicato di finestra in balcone, utilizzando ogni sporgenza possibile, per raggiungere il tetto, senza utilizzare chakra. Perche` di questa scelta? Un tipo che gira con il chakra impastato per i tetti e` decisamente sospetto, oltre che facile da individuare a causa dei possibili shinobi con arti sensitive, poi si tratta di bedinare la rosata, attivare il chakra in questo caso non sarebbe un vantaggio, a contrario! Raggiunto Oto, con non poca difficolta` a causa della non costante presenza di case tra i due settori, il bianco continuerebbe a passeggiare sui tetti, tenendosi distante dalla rosata, ma sempre osservando come questa schifi e cerchi di evitare qualsiasi contatto con i cittadini. Il bianco quindi avanza, ora piu` tranquillo essendo nel centro di un quartiere abitato, con i suoi stivali alti, dal colore nero, questi stringono fino a meta` stinco un paio di pantaloni bianchi di una tuta, sicuramente comodi per arrampicarsi senza quella classica energia utilizzata dagli shinobi. Il busto e` coperto giusto da una cappa nera, con maniche lunghe e collo alto, presenta pure un cappuccio che in questo momento e` tenuto sollevato per nascondere i lunghi capelli bianchi che ricadono, all'interno del cappuccio, sulle spalle. La cappa e` ben chiusa, anche perche` dalla fretta il signorino non ha messo niente per coprire la pelle al di sotto di quel tessuto. Le sue orecchie non hanno avuto modo di udire la voce di un ragazzo chiamare la rosata per nome, ma il suo occhio buono e` stato in grado di vedere questo avvicinarsi, apparentemente con il consenso della rosata che nel mentre ha scelto di allontanarsi dal centro della strada. Um... non proprio una buona prima impressione eh? Il bianco quindi decide di avvicinarsi con calma, cercherebbe di rimanere il piu` silenzioso possibile mentre si porterebbe sopra la coppia per poi estrarre il cellulare e se vi fosse riuscito, toglierebbe il flash e il suono in maniera repentina con i rapidi movimenti del pollice e... Ecco, Mat manderebbe un bel SMS alla Nara "Per te uno sconto speciale. Basta la famosa gola profonda di fuoco e sapere... chi e` questo." Allegando una foto della coppia fatta dall'alto. [Stalking mode on] Rimugina per qualche istante sul nominativo di Iara, domandandosi dove abbia avuto modo d'aver sentito quel nome prima d'ora. <Intendi quella ragazza coi capelli neri?> Se non ricorda male, l'informazione riguardante il di lei mestiere dovrebbe esser già cosa nota. Ma potrebbe tranquillamente essersene dimenticata non risultando essere un individuo a lei attualmente fondamentale. <Un buon fabbro - se tale - non si mette a regalare armi: ne uscirebbe povero.> I materiali hanno un loro costo, idem il tempo impiegato nella creazione dell'oggetto in sé. Dunque, non si trova molto concorde con la politica di Iara, ma di fatto non è affar proprio. Nel frattempo, ha avuto modo di scambiare qualche frettoloso messaggio con Mattyse, cercando di non dar a vedere all'esterno la propria espressione - rimanendo imperturbabile. <Un favore?> Rialza gli occhi chiari dallo schermo del cellulare, inarcando un sopracciglio con espressione incuriosita - ma tenendosi comunque piuttosto infastidita da qualunque cosa la circondi in questo momento. Non è assolutamente felice di ritrovarsi per quelle vie. E deve ancora rintracciare il materiale del quale necessita, dovrebbe darsi una mossa. <Per quale ragione dovrei allenarti io?> Gli chiede, piegando la testa da un lato e mantenendo quel sopracciglio mezzo sollevato - come se già conoscesse la risposta, ma voglia sentirselo dire dal diretto interessato. Un ennesimo ping del cellulare fa sì che riabbassi lo sguardo verso il suddetto schermo. <...ma che cazzo...> Sussurra distrattamente, lasciandomi anche sfuggire quella volgarità che non le s'addiceva affatto tempo addietro. Si mordicchia il labbro inferiore, lanciando delle rapide occhiate nei dintorni. Destra, sinistra, avanti e dietro le proprie spalle. Vuole individuare il soggetto che sta guardando dall'alto, anche improvvisandosi la Sherlock Holmes della situazione, valutando attentamente l'angolazione dalla quale la foto è stata scattata. <Potrebbe raggiungerci qualcuno, a breve.> Gliel'anticipa prima che sia troppo tardi e finisca a litigare anche con lui. Il Senjuu con il Nara, intendiamo... Qualora fosse riuscita ad individuare la posizione approssimativa del suo toyboy, non farebbe altro che continuare a fissarlo con l'espressione palese di 'vuoi unirti a noi o vuoi ancora fare lo stalker ansiogeno che in realtà sei?'. [ Chk On ] Si son leggermente appartati e son accanto ad uno stand che vende oggettistica di vario tipo e molto carini, così che la folla diminuisse. Ascolta con attenzione ogni singola parola pronunciata dalla ragazza, sua vecchia fiamma, Sensei ed Hokage, annuendo alle sue parole <Si, la ragazza con i capelli neri che era con noi nella missione al centro commerciale> spiega chi è l'Uchiha <Son andata a cercarla poche sere fa per parlare di ciò che è successo in quella missione e di come svolgere le nostre successive mosse. Innanzittuto non mi è piaciuto affatto di come ti ha trattato quel coglione di J ma gli hai tenuto testa ed è un problema in meno> anche se la sua intenzione di farlo fuori rimane sempre un suo pensiero quasi fisso ma son dettagli <Poi mi piacerebbe indagare maggiormenete il perché di quei guasti alle telecamere, ogni qualvolta vi era un furto e anche parlare con i bambini che siete riusciti a catturare> d'altro canto lui è stato buttato fuori e bandito per sempre da quel centro commerciale <Ah, per quanto riguarda il regalo di Iara, mi ha detto che è un simbolo della nostra amicizia> fa spallucce ma non si interessa molto dell'argomento, visto che l'ha incontrata un paio di volte circa. Ecco che adesso rimane in silenzio, per qualche secondo, il tempo di formulare al meglio la sua successiva risposta e con tono secco e sincero esclama <Perchè sei stata la mia Sensei e la mia Hokage,oltre a quello che è successo fra di noi ma non voglio entrare in merito. Abbiamo fatto delle scelte, che siano state giuste o sbagliate poco importa ma tu adesso hai una persona che ti vuol bene e che ti è accanto, dopo il nostro ultimo incontro ho capito questo> quando si son incontrati al locale "il delfino curioso" insieme al mocciosetto <Perché sei la donna più forte e più coraggiosa che abbia mai incontrato in vita mia. Perché sei una Nara strepitosa e con le tue idee ed insegnamenti potresti farmi crescere ancora ed ancora e non far fallite le missioni a cui vengo assegnato ed eliminare qualsiasi ostacolo che mi si presenta davanti> annuisce un paio di volte, incrociando le braccia al petto per poi alzare il sopracciglio sinistro e domandare alla fine <Chi ci raggiunge?> ecco che chiude in questo modo il suo discorso. [Chakra on]x[chakra 30/30]x[Equipaggiamento: uno shuriken, un fuuda con tronchetto da sostituzione] Mandato il messaggio il bianco li ad osservare dalla sua postazione come un avvoltoio, in agguato e pronto a fiondarsi sulla sua preda del tutto poco amichevole. Aspetta solo che vengano pronunciate le parole sbagliate, che vi sia un dubbio in piu` a sommarsi a quella presentazione gia` poco adatta che ha avuto il corvino nei confronti del Senjuu. La rosata sembrerebbe cercare la posizione del compare, che si trova difatti sopra di loro, in verticale, e come il bianco lo nota subito prende a digitare frettoloso per un altro messaggio. "Se mi trovi saro` l'ultima cosa che il tuo amico vedra`." ed ecco che il pollice premerebbe il tasto invio. Sguardo ancora rivolto verso il besso, mentre resta seduto sul bordo di quel tetto, osservando il giovane parlare ed ascoltandone il dire per quello che puo`. Vi e` sempre della confusione attorno al duo, cio` rende difficile comprendere pienamente cosa stia dicendo. Diciamo che Mat andrebbe un po' ad orecchio ed un po' a sentimento. Sente che parlando di qualcuno, non ne capisce il soggetto, ma con la parola telecamere si azzarda a pensare sia inerente alla missione svolta recentemente dalla Nara, successivo e` il dire di un regalo, qualcosa a che fare con l'amicizia... troppo poco per comprendere bene di cosa si tratti, per comprendere che si stia parlando di un terzo soggetto in quel momento assente, ma sufficiente per far storgere il naso al Senjuu, che rimane pero` li appollaiato, senza intervenire o agire in alcuna maniera. Meglio rimanere in quel tetto che sembrerebbe piu` sicuro della stessa strada... almeno per ora. Ascolta in silenzio, Reykas continua a parlare... era un suo allievo... oltre a quello che e` successo? Il sopracciglio sinistro viene sollevato, nonostante l'occhio non sia piu` in grado di vedere da un po'. Di che sta parlando? Che sia il famoso ragazzo di cui ha parlato tempo addietro? I denti si stringono e subito entrambe le mani si fionderebbero sul cellulare per giocare con le impostazioni, i pollici digiterebbero repentini per un disegno malsano quanto scenico del Senjuu... Terminata la sorpresa, Mat cercherebbe di tornare in posizione eretta, allungando poi la mano destra, quella che regge il telefono, e successivamente distendere le dita per farlo cadere a terra, sperando che non si rompa. Se non si fosse rotto, sarebbe sbloccato, privo di codice alcuno e mostrerebbe come sfondo una anteprima generale delle prime cinquanta foto presenti in galleria con sopra la scritta "rifiuta e a casa la rifacciamo tutta da capo". Terminato questo nuovo sistema di messaggistica, sia che il cellulare sia esploso che non, il bianco si volterebbe, sbuffando con forza, per poi prendere a marciare ripercorrendo la strada fatta poco prima a ritroso. Ovviamente, uscito da Oto tornera` a camminare in mezzo alla strada come una persona normale, in fondo la sua sessione di stalking e` terminata! [Stalking mode off][EXIT] Riesce facilmente ad associare il volto di Iara a quello della ragazza che ha partecipato con loro all'ultima missione C. Si limita ad annuire, lasciando cader il discorso ma soffermandosi successivamente sulle idee balenate nella mente del corvino. <Perché t'interessa così tanto? Alla fine, siamo stati pagati ed è un problema loro se il sistema adottato non funziona.> Ammette, alzando le spalle con nonchalance. D'altronde, perché dovrebbe aiutare quel bastardo di J che l'ha trattata al pari d'un oggetto, sperando che addirittura gliela desse? <La prossima volta, gli faccio risalire quelle prugne secche che ha tra le gambe al posto delle tonsille. Durante la missione, ho dovuto trattenermi dal bruciargliele.> E' una rinomata utilizzatrice di Katon oltre che di lava, d'altronde. Nuovamente, si limita ad un mero cenno del capo quando le rivela che il regalo fattogli è a testimonianza della loro amicizia. <Sicuro non voglia qualcosa di p-- scusa, ignora la domanda.> Agita la dritta nell'aere come a voler cancellare quanto detto. Ha lasciato andare la lingua e la mente un po' troppo, quindi è bene che taccia or che non la riguarda. Deve anche preoccuparsi di Matt che pare la stia spiando da qualche parte in alto. E' un dannato stalker, gliela farà pagare quando tornerà a casa. <Sei consapevole del fatto che non basta adularmi per ottenere dei risultati? Devono innanzitutto partire da te stesso.> Altrimenti, non ci sarà nessun insegnante che possa renderlo migliore, figurarsi aiutarlo. Nel frattempo, gli occhietti chiari volgono anche in direzione del cellulare rimasto sbloccato e fisso sulla chat del bianco. Certo, non è molto educato di fronte ad una persona che ti sta parlando a quattr'occhi, ma ora come ora non può fare altrimenti. <Hm? E da cosa l'hai dedotto?> Riferendosi al fatto d'esser impegnata, poiché di base non avrebbe dovuto darlo a vedere. Anche se, di base, era in procinto di sposarsi dieci anni prima - precedentemente allo scoppio dell'ultima grande guerra - quindi, potrebbe anche riferirsi a Saisashi, tutto sommato. Digita velocemente un messaggio. <Dammi un istante.> Rivolgendosi a Reykas. Le dita digitano il seguente messaggio: "smettila con questi giochetti del cazzo". Lascia trapelare il fastidio che parole del genere possano causare, anche perché si sta comportando leggermente da psicopatico or che non ne ha neanche ragione. Sospira pesantemente, scuotendo poi il capo. <Niente, ha detto che torna direttamente a casa.> Torna concentrata sull'argomento allievo-sensei, provando a dare anche una visione della cosa - per come la pensa lei, ecco. <Sinceramente, non sono interessata se non me ne viene niente in tasca. Ho una missione - forse più d'una, addirittura - da portare a compimento. Quindi, il mio tempo è limitato.> Vuol fargli capire che non otterrà niente senza che anche lei ne ottenga in cambio. Un rumore di qualcosa che cade le fa voltare immediatamente il capo, notando subito un cellulare al suolo. Lo schermo ha subito delle crepe, ma le immagini - seppur in piccolo - son facilmente INTUIBILI almeno dalla rosata. <...> Riconosce il modello del cellulare di Matt, rialzando frettolosamente lo sguardo nel caso riesca ad individuarlo. <Tch.> Fa schioccare la lingua contro il palato, notando la notifica del proprio messaggio e chiudendo rapidamente il telefono tramite il tasto d'accensione laterale. Ha sicuramente qualche altro graffio sull'esterno, ma non la riguarda. Mica l'ha pagato lei, del resto. <...> RI-FIU-TA? E chi diavolo è lui per decidere cosa sia meglio fare?! Le guance sono lievemente arrossate assieme alla punta del naso: un vulcano in procinto d'eruttare. [ Chk On ] Il proprietario dello stand inizia a guardarli in maniera strana, come se fosse nervoso che i due shinobi del Villaggio della Foglia si son messi a parlare proprio lì accanto, quasi a come voler bloccare le sue di vendite e di conseguenza il Nara si sposta leggermente a sinistra, in modo tale di liberare la visuale a dei possibili clienti mentre ascolta le nuove parole pronunciate dalla ragazza <Si, quello è vero. Abbiamo svolto il nostro compito> anche se lui non ha fatto molto ma son dettagli, d'altro canto è stato pagato anche lui ed è quello che interessa <Però mi piacerebbe approfondire meglio la questione e soprattutto capire il motivo del gesto di quei bambini> sbuffa, gettando aria dalle narici come un toro in una corrida <Se fanno parte di qualche gang o se lo fanno perché poveri e quindi per necessità> scuote il capoccione. Sotto sotto, è ancora una brava persona, quando non tortura gli altri o ruba o si ubriaca <Potevi tranqullamente farlo. Nessuno ti diceva nulla, anzi, eliminavi solamente un testa di cazzo che viene pagato senza svolgere al meglio il suo lavoro> secco e diretto le parole negative nei confronti dell'uomo che li aveva accolti nella loro precedente missione <Ah, non so se vuole qualcos'altro ma per adesso non mi interessa> ammette sincero il ragazzo, abbozzando un sorriso mentre esclama ancora una volta <Si lo so che devono partire da me stesso e mi sto già allenando per i fatti miei ma sembra che non faccia dei grandi risultati> si morde il labbro inferiore con i canini dicendo poco dopo <Eri felice o per lo meno mi sembravi felice ma come detto prima, il passato è passato e non ti chiedo altro se non di aiutarmi e se vuoi qualcosa in cambio, sono a tua disposizione. Hai bisogno di un compagno per la tua missione o tutte le altre? Eccomi> si indica con entrambe le mani che vengono rivolte verso il suo corpo mentre vede il telefonino cadere a terra e la donna raccoglierlo. La sua espressione cambia così come il suo colorito sulle guance e la punta del naso ed immediatamente fa tre o quattro passi indietro. Mai far infuriare a Furaya. Almeno questo lo ha capito in precedenza, e rimane con lo sguardo spalancato e le sopracciglia alzate, in attesa della sua successiva mossa, ritornando in silenzio. [Chakra on]x[chakra 30/30]x[Equipaggiamento: uno shuriken, un fuuda con tronchetto da sostituzione] Notando lo spostamento del Nara, rivolge una debole occhiata al proprietario dello stand - giusto per comprendere quale sia la giusta motivazione che ha portato il corvino a distanziarsi. Con un'alzata di spalle - non scusandosi affatto per quello che lei non reputa affatto un inconveniente - s'allontana e si distanzia soltanto di qualche passo, come fatto dal Nara. <Chiedi a Iara s'è interessata a seguire il tuo stesso obiettivo.> Propone, anche se non capisce direttamente se quel che le sta chiedendo è indirettamente un invito a partecipare. <Se solo ci mettessi piede una seconda volta, probabilmente J non ne uscirà vivo.> Quindi, vuol del tutto evitare di tornare a discutere con un mezzo uomo del cavolo che dà troppa aria alla bocca e ai suoi pensieri. <Non posso fare qualcosa del genere.> La vedono già come un'assassina - lei come altri ninja del passato - a causa di quant'accaduto ai villaggi originari. Va da sé che risulta impossibile far di testa propria, specialmente ammazzare qualcuno soltanto perché s'è posto in malo modo nei suoi confronti. <Non è così semplice quello che conto di fare, ma presto lo scoprirai.> Criptica, lasciando intendere che si sta comunque muovendo da questo fronte. Quindi, ben presto, accadrà la rivelazione ultima che darà il via ai preparativi veri e propri. <Inoltre, bisogna anche capire da che parte stai. Sei cresciuto a differenza mia che son rimasta cristallizzata per dieci anni.> La sua mentalità potrebbe essere cambiata, venendo assoggettata alla generazione attuale, al modo di vivere tra queste quattro mura difesi dalle chimere. Non può certo fidarsi del primo che passa, specialmente di qualcuno ch'è stato addirittura ricoverato... <Ma comunque penso di poterti seguire per qualche allenamento.> Lasciando intendere che non sarà qualcosa di duraturo, ma che avrà quel che cerca - in attesa di ricevere anche una ricompensa valida. <Che ne pensi?> Poggia una mano su un fianco, adocchiando l'orario fattosi sullo schermo del telefono. <Tch.> Di nuovo, uno schiocco di lingua. E' infastidita e adesso non dipende neanche da Oto! [ Chk On ] Il proprietario dello stand fa un mezzo sorriso per poi ricominciare a vendere, quasi soddisfatto che i due si siano allontanati di qualche passo lasciando che gli oggetti vengano rimessi alla vista dei clienti <Si, ho già parlato con lei e anche lei ha i miei stessi dubbi ma a quanto pare tu non sei molto interessata ma va bene così> annuisce un paio di volte, muovendo la testa su e giù <Oh, come detto, non interessa a nessuno se quel figlio della merda crepa> e lui gode solo al pensiero che l'uomo in questione muore bruciato vivo, sentendo le urla di disperazione mentre lui rimarrà lì ad osservarlo soffrire. Proverebbe a rimanere serio nel viso, cercando di non muovere le labbra per fare un ghignetto divertito mentre risponde alle successive parole della donna <Sono dalla tua parte, come lo sono sempre stato e lo sai benissimo Furaya> lì è veramente sincero come non lo è mai stato <Son crescito e ho capito i miei errori> forse <Devo comperarmi uno di quei aggeggi tecnologici per avere tue notizie o rimaniamo alla vecchia maniera?> quindi un caro e vecchio volatile con un foglio di pergamena <Comunque mi sta bene che mi segui per qualche allenamento> ne è felice <Adesso vado ma aspetto tue notizie> e dopo aver sentito le nuove parole della ragazza, inizia ad allontanarsi da quel settore, dirigendosi altrove. [END] Non ribatte. Ha effettivamente ammesso di non essere affatto interessata e le va bene così. Non lo reputa un problema di fondo. Non vuole essere messa in mezzo anche laddove non le compete. Nota l'espressione seriosa che s'affaccia sul volto di Reykas, lasciandolo ovviamente parlare mentre lei si limita all'ascolto. A sua volta, l'espressione s'è fatta comunque abbastanza seria, tralasciando quei lineamenti duri causati dalla rabbia e dal fastidio di trovarsi nel settore del Suono. <Vivo nel Quartiere dello Spettacolo, ma bazzico nei soliti posti konohani. Stranamente, questi aggeggi sono piuttosto utili per le comunicazioni.> Non può che ammetterlo. D'altronde, pur volendo riconquistare i territori esterni e ricostruire i villaggi, non ha mai negato che quella tecnologia potrebbe tornare loro non poco utile per il futuro. <D'accordo, ci vediamo.> Lo saluta di rimando mentre prende ad allontanarsi a sua volta. Ha entrambi i telefoni nelle tasche posteriori opportunamente bloccati. Accelera il passo perché intende tornare nel settore konohano il prima possibile, specialmente nel Quartiere dello Spettacolo in cui ha detto di vivere. Deve fare in fretta perché c'è qualcuno in quell'appartamento che deve pagare per l'affronto di quest'oggi. Accelera di fatto il passo, dimenticando d'esser andata lì con un'intenzione differente, con l'obiettivo di rintracciare un materiale necessario al suo lavoro. Lo troverà un altro giorno, il che implica che lei dovrà tornarci in quel maledettissimo posto... [ Exit ]