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Tatuaggi al Choconinja

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con Nobu, Shizuka

21:50 Shizuka:
  [Negozio di Tatuaggi] Quando è arrivata stava piovendo, incredibilmente a smesso, cosa che l'ha messa di buon umore. Siede dietro alla scrivania, pc acceso con della musica ritmata molto rock che accompagna il suo disegnare su un foglietto di carta. I capelli rossi ormai le giungono poco sopra le spalle, a ogni lato del capo quei fermagli che ricordano delle farfalle, come gli orecchini blu e oro che porta ai lobi e il pendente sulla collana dorata, dotata di ali blu brillanti e rappresentante un lepidottero. Gli occhi sono truccati leggermente, eyeliner sulla rima superiore e mascara, il busto avvolto in una maglietta corta di color nero che giunge appena sotto il prosperoso seno, nonostante abbia maniche lunghe e collo alto. L'addome è quindi scoperto, così come la schiena in parte, lasciando intravedere entrambi i tatuaggi che possiede, quello sotto il seno sinistro, quattro lettere a formare la parola Hiko, e quello sulla schiena appunto, quella grande farfalla blu e oro. In vita parte una gonnellina a scacchi nera e rossa, con sotto delle autoreggenti pesanti e nere e infine gli anfibi alti fino al ginocchio. Dall'esterno il luogo si presenta come tre vetrate, una è la porta d'ingresso centrale, dotata anche di campanellino per avvisare degli ingressi, le due laterali portano due enormi ritratti, uno di un ragazzo di colore recante il nome di Ekko e l'altro è un ragazzo biondo sconosciuto. Entrambi sono stati fatti da colui che lavorava all'interno del negozio prima della Kokketsu, tale Ryoma. Per coloro che varcano la soglia invece si presenta una grande stanza, i muri ricoperti da disegni e tatuaggi di vario genere, dei più disparati autori. Una grande scrivania con un pc acceso si trova verso la parte finale della stanza, due sedie di fronte, una dove siede la nanerottola. Vicino all'ingresso c'è un attaccappani a muro sul quale poggia il cappotto nero con il cappuccio dal pelo marrone della Chunin, altri spazi ancora disponibili. Sul fondo estremo della stanza si può intravedere una porta, che conduce al posto dove si lavora effettivamente, e appena poco sulla destra di essa, un'altra piccola porta che da verso quella che dovrebbe essere la stanza della cucina, piccola e scomoda ma utile per rifocillarsi. La farfalla di sangue Doku se l'è portata nuovamente lì e sosta proprio sullo strumento tecnologico dal quale di tanto in tanto trae ispirazione. Il Chakra le scorre in corpo, ormai una costante da quando il padre le ha inculcato il fatto di uscire sempre preparata, anche solo per andare a fare la spesa! [Chakra ON]

22:05 Nobu:
 Aveva finito il turno, finalmente poteva dedicare un po' di tempo a se stesso per se stesso. Se lo doveva infondo, coccolarsi o comunque dedicarsi attenzioni proprio per esprimersi al meglio. Un po' come i serpenti che fanno la muta per lasciarsi dietro la vecchia pelle e uscire fuori con la nuova dai colori nuovamente accesi e vispi, l’idea è la stessa: scartare il vecchio per il nuovo. È per questo che oggi si è recato da quelle parti dove difficilmente va se non per divertirsi: in questo centro ‘benessere’ anche se non è propriamente quello, tuttavia si sta concedendo per se stesso una coccola e quindi, va bene questo termine invece che studio di tatuaggi e piercing. Ci rimane un attimo di stucco a vedere in vetrina quello che è Ekko < Ah, guarda qui il pagliaccio… scelta di soggetto peculiare dato che letteralmente mi copiava e gli dicevo come vestirsi per evitare di andare in giro in pigiama ogni giorno. > dice tra se e se a bassa voce riflettendo su come sia scomparso il cacciatore con il suo medaglione e tutto il lavoro che gli aveva assegnato < … Chissà che fine ha fatto, bah probabilmente ha impagnottato la ragazza sbagliata e ora sta facendo da papà. > Conclude, facendo spallucce in maniera molto indifferente, sorpreso giusto sul momento ma finisce lì il suo interesse per quel dettaglio. Sposta la destra sulla maniglia del portone e lo spinge, aprendolo per poi entrare all’interno dello studio. < Buonasera, avete tempo per fare un walk-in? > chiede, dato che non aveva esattamente preso appuntamento. Si slaccia la giacca nera, abbassando il cappuccio, facendosi riconoscere anche se per ora da le spalle a Shizuka, intento ad appendere la giacca all’appendiabito. [chk on]

22:17 Shizuka:
  [Negozio di Tatuaggi] Il campanellino tintinna richiamando l'attenzione della Kokketsu che, dopo aver finito quel tratto incominciato poco prima, andrebbe a rispondere in maniera automatica, con il solito tono cortese: << Beh sembra la sua serata fortunata! >> Solo allora gli occhioni blu si scosterebbero dal foglio, poggiandosi sul nuovo giunto che in realtà conosce anche abbastanza ormai. Lui è intento a liberarsi dell'indumento superiore ma non dovrebbe metterci poi molto per voltarsi verso la ragazzina che gli ha rivolto la parola. << Nobu? >> Stupita, in effetti lo ha sempre visto in linea di massima coperto da se non per il viso, anche quella sera al Karaoke indossava la camicia ma effettivamente la memoria le ricorda quel disegno che si poggia sulla altrui schiena. Non si alzerebbe da quella seggiolina, però andrebbe a mordersi un poco il labbro inferiore, andando a rimuginare sul fatto che ancora non ha trovato il modo di andare nelle fogne. << Hai già un disegno o hai solo un'idea? >> Lo osserva direttamente, mantenendo lo sguardo in quello altrui, << Siediti pure comunque! >> Lo invita a prendere posto innanzi a lei, effettivamente quel momento di stupore iniziale si è fatto da parte, sostituito dall'interesse di poter finalmente tatuare una pelle ben più scura del solito. Il progetto era partito con Ekko, ma quel tipo non si è mai più fatto sentire, così è sfumata anche l'idea del gruppo musicale. Tra l'altro sono secoli che non strimpella con il basso! La musica viene abbassata, così che non sia troppo fastidiosa e i discorsi non vengano infastiditi. [Chakra ON]

22:33 Nobu:
 Ecco, quando distribuivano i talenti artistici, Nobu era in fila da un'altra parte quindi di sicuro no, non ha un disegno da riproporre. Rimane un attimo sorpreso a sua volta riconoscendo la voce di Shizuka, soprattutto quando lo chiama per nome. Si volta e spalanca gli occhi, buttando appena all’indietro il capo in un vero e proprio segno di stupore < Ma c’è qualcosa che non fai all’interno di Kagegakure?! Vuoi diventare la nuova imprenditrice dell’anno al posto di Ichiraku?! > le chiede un po' speranzoso e un po' ironico, anche perché continua a non vederci nulla di che in questa catena di chioschi di Ramen, neanche il sapore speciale in tutta onestà, molto sopravvalutato insomma. < No, volevo vedere un attimo che avevi già pronto. Sicuramente voglio una manica colorata che si spinga fino al collo. > le spiega, chiunque lo conosca come ufficiale della Shinsengumi probabilmente si starà chiedendo che ci fa una persona così seria in uno studio di tatuaggi, ma Shizuka l’ha visto in realtà come si comporta e non dovrebbe essere così sorprendente. < Inoltre vorrei riprendere a dilatare i lobi e portarli a 6mm. > le dice per poi mettersi comodo, esattamente come da lei consigliato e, dato che comunque si deve far tatuare anche la spalla e il petto, appena si siede, incrocia le braccia davanti al busto per afferrare il lembo della maglietta e rimuoverla, appoggiandola sul tavolo di fronte. Una volta a suo agio aspetterebbe che Shizuka gli portasse appunto il suo album, tipico del mestiere, con i disegni da tatuare, soprattutto se pezzi unici e, sfogliando, trova una mezza manica classica orientale con un mix di colori caldi e freddi che si spinge dal polso, fino al gomito mentre sul lato mancino del collo riprende il tema. < Questo qui. > finisce, indicandolo per poi lasciando a lei il compito di armeggiare con gli arnesi del mestiere: riportarlo su inchiostro per poi trasferire almeno le linee sulla pelle color cioccolato al latte. < Allora fai pure la tatuatrice, da tanto tempo? Come fai a trovare il tempo oltre all’ospedale? > le chiede curioso mentre appoggia la testa contro la seduta e la fissa con quegli occhi di ghiaccio. [chk on]

22:52 Shizuka:
  [Negozio di Tatuaggi] Anche lei viene riconosciuta in un lampo, anche perchè effettivamente ormai dovrebbe essersi abituato a quel tono nonostante i pochi incontri che in realtà lo hanno portato a diventare il suo membro preferito della Shinsengumi. << Veramente non sono bravissima con il Ramen! Quindi impossible spodestare Ichiraku! >> Lui è ironico, lei risponde arrossendo un minimo come se fosse stata quasi sgridata, però non ci mette molto ad estrarre da uno dei cassetti della scrivania un album di disegni, dai più piccoli ai più grandi, dal nero al colorato. Andrebbe a proporre a lui dei disegni solo da una certa pagina in poi, quelli più grandi e adattabili in linea di massima a una 'manica' come richiesto da lui. E' chiaro come quel lavoro non impiegherà sicuramente poco per la sua realizzazione, ore per lo meno. << A te! >> Solo due parole, ma caratterizzate da quel tu impersonale, sta imparando, ricorda che sia stato lui a suggerirle di piantarla con il lei. << Per i lobi se devo essere sincera non ho qui granchè ancora, ma posso procurarteli senza grossi problemi per dilatarli gradualmente. >> Già ancora non ha tutta l'attrezzatura lì a Kusa, ma ormai Satori ha deciso che è grande abbastanza per bucare anche la gente. << Oppure se hai fretta possiamo applicare un metodo un poco più doloroso ma più rapido, ma devo comunque procurarmi un sei millimetri. >> Beh il primo a suggerirle di usare le proprie abilità per ottimizzare i buchi alle orecchie è stato proprio il buon capo, che con le mani terapeutiche le ha concesso di curarsi. Lui nel frattempo, mentre quella lingua articola le frasi in maniera rapida dovrebbe essere riuscito a scegliere il disegno che vuole, qualcosa di orientale, dai colori caldi e freddi. Tra l'altro nel mentre ha già deciso di spogliarsi. << Il lavoro qui è part-time. In realtà ho iniziato da autodidatta, a casa dopo aver comprato una macchinetta. Avevo compiuto da poco sedici anni quando mi sono fatta il primo da sola. >> La mano sinistra andrebbe a indicare quelle quattro lettere sotto al seno, come a dichiarare che sia stata la sua stessa cavia. << Comunque sarà un lavoro abbastanza lungo, da questa parte! >> Gli sorriderebbe, per poi alzarsi e raggiungere la porta sul retro, portandosi via la bozza di quel disegno. Una volta entrati li lui potrebbe facilmente scorgere una sedia comoda e reclinabile con due braccioli, due sgabellini ai lati di essa e gli strumenti di lavoro poggiati su un lungo tavolone sul fondo. Inoltre ci sono anche un paio di piccoli tavolinetti con le rotelle. << Siediti pure lì! Vuoi iniziare dal braccio o dal collo? >> Lei nel frattempo andrebbe a preparare gli strumenti di lavoro, macchinetta, aghi, colori, disinfettante e guanti. [Chakra ON]

23:11 Nobu:
 La ascolta e ascolta soprattutto il parere della professionista in campo, d’altronde è lei che lo fa per mestiere. < Fai pure il metodo doloroso. Ricevo kunai nelle cosce per lavoro, non sarà di certo della cartilagine dilatata a farmi piegare. Inoltre, anche se fosse, so di essere in mani esperte. > risponde ammiccando in maniera confidente, facendole sostanzialmente un complimento. Si alza, raccogliendo la maglia, spostandosi dove indicatogli da Shizuka. Si adagia comodo, infondo ci vorranno delle ore e non ha senso mettersi fretta, è un tatuaggio, quello rimane anche se sicuramente si è trovato un modo rapido per rimuoverlo. < Iniziamo dalla mezza manica. > E, prima ancora di iniziare, dato che è la sua mano dominante, tira fuori dalla tasca il telefono e lo sblocca. Shizuka, dato quando sono vicini, potrà vedere che apre l’app di messaggistica su quello che corrisponde al profilo di Saigo che anche lei dovrebbe aver riconosciuto. All’interno della loro conversazione pregressa, tra i vari messaggi, si vede principalmente la foto di Poldo, abbastanza informazioni per farle capire che i due colleghi in realtà sono vicini anche al di fuori della Shinsengumi, come spesso lasciato a intendere. Il pollice va a premere sui tasti olografici fino a comporre il messaggio “ Guarda che arrivo tardi e se sono leggermente diverso non ti spaventare. Mi fermo a prendere più tardi un po' di pollo fritto strada facendo? “ e invia. Rialzerebbe lo sguardo, bloccando lo schermo con l’immagine di Poldo che lo supplica disperato davanti a una scatoletta di Tonno, molto esilarante. < Beh, almeno su qualcosa so di essere più bravo allora. Io sono un ottimo cuoco e a proposito di cibo… > Con questa maglietta in particolare e la seduta posta riabbassata rispetto a Shizuka, può notare da più vicino il seno prosperoso, anche guardando dove ha tatuato quelle quattro lettere. < … che mangi per farle crescere così? Sei l’invidia di qualche mia amica sai? > dice senza filtri proprio, come se stessi parlando all’amica del tuo ragazzo o comunque con una persona con la quale hai parecchia confidenza. Come non potrebbe dopo il trascorso particolare tra loro due dove non hanno praticamente mai avuto una conversazione standard, quella del lavoro non la considera neanche tale. [chk on]

23:27 Shizuka:
  [Negozio di Tatuaggi] Sospira un pochino, come se quell'affermazione sul metodo doloroso se la immaginasse. Sembra che i membri di quel corpo scelto siano avezzi a essere malmenati, quindi il dolore passa sempre in secondo piano. Arrossisce un poco al complimento ma fortunatamente è girata, impegnata a riempire il carrellino con le ruote dell'occorrente. << Beh è un metodo che posso applicare solo io. O meglio, chiunque possa aprire e chiudere i tessuti a proprio piacimento, come un medico. >> Già perchè senza le arti mediche sarebbe complesso far dilatare un orecchio, o guarire quei piercing che anche lei si porta addosso, compreso quello sulla lingua che di tanto in tanto fra i discorsi potrebbe intravedersi. Lui sceglie il braccio, scelta che ritiene opportuna più per la durata e in parte per il dolore; indubbio come il collo sia la parte più delicata. Lei andrebbe a spostarsi sul lato destro del ragazzo quindi, dove quel braccio deve essere decorato, andando inevitabilmente a posare gli occhi sul dispositivo utilizzato, quel messaggio letto di sfuggita ma non indagato per non sembrare inopportuna. In fondo non sono affari suoi, quindi è indelicato chiedere in merito, però immagazzina l'informazione su quanto prossimi siano lo Hyuga e la Manami, oltre il lavoro. Però il tutto cambia quando è il gattino a fare la comparsa: << Che carino! E' tuo? >> Ovviamente si riferisce a Poldo, resistere di fronte a un gatto cicciotto è estremamente difficile per una ragazzina che non ha nemmeno ancora diciassette anni. A quanto pare altre informazioni sopraggiungono, e sarebbero anche state utili per una conversazione se non fossero state condite con quel commento riguardo al seno altrui. Diventa bordeaux immediatamente, distogliendo lo sguardo da lui e concentrandosi sul mettere i guanti in lattice prima di iniziare ad applicare quel disegno sul braccio altrui. << Non mangio nulla di particolare, se non un sacco di Takoyaki se posso. Ma credo sia semplicemente la biologia. >> Boffonchia più che parlare, come se l'argomento fosse fastidioso. << Se potessi ne darei volentieri parte alla tua amica. Non sono per nulla comode sai? >> Resterebbe con il faccino imbronciato, mentre terminerebbe l'applicazione preliminare del disegno. << Sai già come funziona giusto? Il braccio non è particolarmente fastidioso, soprattutto per chi prende Kunai addosso tutto il giorno! >> Ironia, anche se ancora non lo guarda direttamente in viso, ancora rossa in viso a causa del commento sul proprio seno. << All'inizio sentirai un po' di fastidio, poi poco per volta scemerà, diventa quasi insensibile il braccio prima o poi. Traccio prima le linee. >> Insomma una breve spiegazione di come vuole procedere. [Chakra ON]

23:44 Nobu:
 In realtà senza farlo apposta gli ha dato un idea in questo momento: bucarsi lui la lingua con la punta di un kunai, infilarsi il piercing e usare lo spray curatore per vedere se ha lo stesso effetto anche se … no, forse è meglio affidarsi a mani esperte prima che diventa pure muto che recide qualcosa che non dovrebbe e, chi meglio di una piercer, tatuatrice e medico sa dove mettere mani?! So rende conto solo quando lei gli fa quel commento che sta guardando il suo telefono, ma non si scompone troppo a riguardo. Anzi, le annuisce e sorride, sbloccando il telefono per poi andare nella galleria del telefono e farle vedere letteralmente un book fotografico infinito su Poldo in tutte le pose possibili. La sua preferita? Spaparanzato a pancia in su sul letto da solo dopo aver mangiato. Si appunta mentalmente che il segreto del seno prosperoso sono i Takoyaki, come se avesse scoperto uno dei vari misteri della vita e anzi dice pure < Hmm ha senso, considerando che sono palline deliziose, non ci avevo mai pensato! > Sicuramente fuori dallo studio si fermerà a prendere pure i Takoyaki, non si sa mai, qui serve uno studio di base a tempo prolungato ma potrebbe essere rivoluzionaria come scoperta! Si accorge solo in un secondo momento che Shizuka in viso è più rossa dei suoi capelli ora come ora. Non la faceva così self conscious, soprattutto dal momento che è lei stessa a vestire un toppino che non lascia niente all’immaginazione e ad aver indicato la zona del seno, forse è stato sgarbato anche se non l’ha detto in maniera maliziosa. < Si si, so come funziona, ho la schiena piena. > le dice/ricorda dato che lei l’ha già visto in realtà < Anzi non so ancora se rimuoverlo o meno quello… > Ci sta ancora riflettendo, in quanto ha abbandonato il suo nome natale e quel tatuaggio, oltre ai suoi ricordi è l’unica cosa che lo collega ancora ai Ryuuzaki, si sta imbrattando il corpo proprio per voltare pagina in realtà e avere comunque quello sulla schiena è un po' come un fardello, una cicatrice di cui deve ancora decidere se andarne fiero o come da Bushido, essendo sulla schiena, è una vergogna per lui. < Vai pure, inizia a bucare.> le dice, lasciandole il via libera a operare e iniziare con quello che ha da fare, rilassando i muscoli e le fibre proprio per evitare che si irrigidisca particolarmente. Sa già che tra l’altro la pelle a un certo punto comincerà a irritarsi ma, fino ad allora, la sopportazione almeno sul braccio non dovrebbe essere un problema, soprattutto per lui che a prendere pugni in bocca e mangiarli come se fossero le polpette di nonna, è probabilmente il migliore in circolazione! [chk on]

00:01 Shizuka:
  [Negozio di Tatuaggi] Si perde un attimo a guardare quelle foto che lui le mostra, quel gatto ciccione è decisamente adorabile in ognuna delle pose presentate, anche se effettivamente, quella in cui è spanciato è particolarmente divertente! Il commento riguardo ai Takoyaki viene preso sul serio, cosa che lei aveva buttato li solo per fare una battuta su un argomento che le sta stretto. Ha dovuto adattare il vestiario perchè il proprio datore di lavoro ha chiesto che mettesse in mostra i propri tatuaggi, perchè si sa, sono come un biglietto da visita quelli, uno specchio per coloro che giungono allo studio. Il problema è proprio nella posizione di questi, uno sotto il seno e l'altro che le copre la schiena. Se solo la ragazzina non si sentisse in difetto per quelle forme spropostitate non ci sarebbero problemi, però così non è, l'unica fregatura è che quando pensa al lavoro il resto scompare rapidamente. Lui conferma di sapere come funziona il tutto, ricordava bene che possedesse un tatuaggio sulla schiena. << Non ho mai pensato di rimuovere un tatuaggio. Ma forse perchè il significato che hanno per me è decisamente profondo. Sarebbe come eliminare pezzi della mia storia. >> Lei non sa che proprio di questo si parla per il cioccolatino, ai suoi occhi sono solo esteticamente belli, non trova un significato nascosto all'interno di essi, molto probabilmente perchè si conoscono appena. Una volta ottenuto l'ok per iniziare il lavoro, non sel o farebbe ripetere, andando a scegliere il primo colore e poi iniziare a definire i bordi di quello, tracciando il pattern di quel braccio. La tortura ha quindi inizio, anche se fortunatamente non è la parte del riempimento. << Come mai hai deciso di coprirti braccio e collo? Non creerà problemi a lavoro? >> La domanda sorge spontanea, anche se molto più seria di quanto vorrebbe, in fondo è principalmente concentrata sul tatuaggio, tanto da scordare il resto e qualsiasi imbarazzo. [Chakra ON]

00:16 Nobu:
 Sente quel rumore che è quasi nostalgico della macchina. Gli emergono ancora i ricordi tattili di quegli aghi che gli bucano la schiena e iniettano l’inchiostro a livello sottocutaneo, un tempo quando non era così stoico. Rabbrividisce appena per poi concentrarsi di nuovo. Il dolore è sopportabile, non è così intenso e la lascia continuare spedita su quelle linee mentre i due chiacchierano del più e del meno. Già, è quello il motivo per la quale si rimuove un tatuaggio no? Così come ha scartato il suo nome perché non si sentiva più all’altezza di esso, in questo momento lui stesso non si sente più quel ragazzino impaurito da quello che gli stava accadendo, dai disturbi post traumatici e di come lo stessero cambiando. Sta crescendo, i venti sono dietro l’angolo e se prima c’era una ricerca delle origini, di tornare a esse, ora non è così prioritaria, ora lui stesso è la sua priorità. La verità è che la rottura con Nene gli ha dato tanto, quel trauma di aprirsi e venir abbandonato ha fatto male in profondità abbastanza per fargli toccare il fondo e da li, non ne è esattamente risalito, semplicemente, si sta scavando un'altra via laterale, tra le pietre che compongono quel pozzo, nella terra ancora bagnata. Non poteva tornare a quello che era, troppo deleterio, così come non si poteva andare più giù di dove si trovava, doveva crearsi una sua strada ed è quello che sta facendo. Ha lasciato giù i fardelli che lo facevano affondare, ritenuti eccessivamente pesanti per lui in questo momento e ha capito che saranno da riprendere più in là, quando sarà in grado di portarli senza risentirne. Da allora si è concentrato su se stesso, è cresciuto, è stato riconosciuto come ufficiale stesso della Shinsengumi, si sta facendo un nome suo che non sia il fu Ryota ma bensì Nobu. < Per il semplice fatto che io stesso sto cambiando Shizuka e voglio uscire dalla mia crisalide. Penso che così facendo mi stai donando delle ali colorate. > le spiega in maniera molto poetica anche se il messaggio che passa dovrebbe essere abbastanza chiaro in realtà. Alza gli occhi al cielo a guardare il soffitto mentre stringe i denti: la macchinetta con gli aghi stava passando sul polso tra vene e nervi dove ha meno muscoli. < Non penso, siamo sempre in divisa che ci copre particolarmente, inoltre nella mia attuale posizione, ho più libertà. > le spiega per poi sbloccare di nuovo il telefono e farle vedere la foto del distintivo aggiornato, quel verde era stato sostituito dal blu mentre il kanji d’orato al centro rimaneva comunque, segnale che appunto era stato promosso a ufficiale. [chk on]

00:38 Shizuka:
  [Negozio di Tatuaggi] E' tutta concentrata sulle linee da seguire, segue il pattern predefinito, finisce con un solo colore per poi cambiare ago e continuare con il successivo. La pelle viene marchiata poco alla volta ma con costanza, e fermezza, quel disegno particolare seguito con dedizione. I commenti le sfuggono, come succede spesso mentre sta lavorando, molto meno attenta nel non ferire gli altri, a tratti quasi più sincera e spregiudicata nel domandare cose che solitamente non chiederebbe per rispetto altrui. Togliere quel simbolo sulla schiena è un cambiamento, come lei invece lo ha creato. Quella similitudine che lui utilizza la fa sorridere, mentre con la mano sinistra andrebbe a rimuovere con un panno disinfettato sangue e inchiostro di troppo. << Ti è venuta così o hai associato i termini a tutte le farfalle che mi ritrovo addosso? >> Già perchè sono proprio quegli insetti a rinchiudersi in una crisalide per poi uscirne migliori. << Comunque posso capire cosa intendi. Anche io penso di essere cambiata parecchio in un solo anno. Tra poco sarà pure il mio compleanno ora che ci penso... >> Già da quando ha impresso quelle quattro lettere sul proprio corpo ha modificato parecchio il suo modo di vivere. Quei pochi discorsi fanno da contorno al lavoro maggiore, a quel continuo ferire e marchiare la pelle scura, che non sembra opporre molta resistenza rispetto a quella chiara, nemmeno pare modificare troppo la tinta del pigmento utilizzato. Una volta terminata la definizione dei contorni andrebbe a rimuovere il disegno usato come base, consentendogli un attimo di pausa oltre che a lei di osservare la prova della promozione altrui. Un sorriso enorme le si dipinge sul faccino tondeggiante: << Congratulazioni! Anche io sono stata promossa! Sono un medico praticante ora! Tutto l'allenamento fatto è servito a qualcosa! >> Sembra quasi più contenta per lui che non per se stessa. << Vado a riempire, sarà un po' noioso soprattutto vicino al polso. >> Lo avvisa, forse più per abitudine che per altre ragioni, in fondo non ha emesso un fiato fino a quel momento, tanto che la ragazzina non ha nemmeno cercato di vedere smorfie di dolore sul viso altrui, come solitamente fa con gli altri. [Chakra ON]

19:14 Nobu:
 Solo quando Shizuka gli risponde e gli fa notare che le farfalle in realtà sono il suo animale, si rende conto dell’assist che le ha appena fornito e gli scappa un mezzo sorriso, di quelli dove le labbra sono comunque socchiuse ma solo un lato della bocca si allunga verso la gote proprio per esprimere quel sentimento. < Non hai tutti i torti ma, no, è solo un caso. > Le risponde molto educatamente con un tono leggermente frizzante che traspira comunque il suo esserne compiaciuto da quella similitudine che li sta accomunando in quel momento. < Semplicemente penso che tutti noi, pensando all’evoluzione in qualcosa di migliore, pensiamo alla farfalla: da bruco a crisalide, fino a mostrare quei colori vibranti. Proprio un animale diverso. > risponde come per finire quel discorso. Sorriso che svanisce tuttavia al pensiero successivo. Sopracciglia che si aggrottano un attimo quando Shizuka è impegnata a finire le ultime linee prima di passare a oltre e fare una breve pausa per dar modo anche alla sua pelle di riprendersi. Si fermano e si prende quei complimenti, ricambiandoli con un gesto molto amichevole e forse, intimo, anche se non è niente di nuovo rispetto a come si comporta con la ragazzina dal primo incontro, molto invadente nei confronti di Shizuka. Alza proprio il braccio che è appena stato tatuato e andrebbe ad appoggiare il palmo aperto sul capo rosa della Kokketsu < Congratulazioni dottoressa! > Tempo di quella pausa si alza appena e all’ingresso dello studio, quindi vicino a una porta, si accenderebbe una sigaretta, di quelle rapide e veloci che ti fai fuori in quattro tiri al massimo. La lascia preparare l’inchiostro necessario, i colori. Riempie i polmoni di fumo, con le guance che si mostrano a fossette dato che sta tirando. Dalle labbra verso il cielo emette quel fumo grigio e lo guarda sparire in quella volta celeste di quella serata. < Chissà se dalla mia crisalide uscirà una falena o una farfalla di quelle splendenti ma che muoiono il giorno dopo… > se lo chiede in maniera legittima, riflettendoci sopra, un pensiero che già prima lo aveva fatto crucciare e, in quel momento di solitudine, la sua mente lo riporta a esso. Aspetterebbe giusto che Shizuka finisse con le preparazioni per poi spengere il mozzicone e buttarlo nel cestino apposito, tornando a sedersi e a sottoporsi alle attenzioni della rosata. < Fai pure, non ti preoccupare. Tra l’altro pensavi di festeggiare in qualche maniera? > le chiede curioso, quasi autoinvitandosi o proponendo di organizzarle una festa, visto che lei stessa è testimone del fatto che gli piace uscire allo Hyuuga! [ckn on]

19:31 Shizuka:
  [Negozio di Tatuaggi] Lui ha fatto quel riferimento per puro caso, anche se effettivamente è lei quella ricoperta di farfalle. Però nota quel sorriso sbucato quasi timidamente sul viso, parziale vero, ma molto più sentito di altri. << I bruchi non sono male... Ma vuoi metterli in confronto alla possibilità di volare? >> E' chiaro come anche lei veda quella trasformazione come vera e propria modificazione dell'essenza, quindi chi meglio di lei può occuparsi di quel decoro? Si congratula con lui, rendendolo edotto del proprio miglioramento in campo medico e questo viene ricompensato con quel tocco amichevole sulla testa. I capelli non vengono scompigliati, cosa che rende il tutto molto più serio di quanto non dovrebbe costringendola ad arrossire, nemmeno fosse stato qualcosa di altamente sconveniente. << Grazie... >> Boffonchia scostando lo sguardo, lasciando che si alzi, si conceda quella pausa mentre lei prepara i colori, diversi e vari per quel braccio che andrà a prendere forma sotto le manine delicate della Kokketsu. E' concentrata su altro, il rossore scompare e la voce di lui arriva da lontano, una considerazione fatta da qualcuno che sembra non sapere bene dove lo porterà la strada che ha scelto di intraprendere. << Beh fortunatamente non sei una vera farfalla. Quindi potrai brillare per tutto il tempo che vorrai o che ti concederanno i Kami. Ma ci credo poco a queste cose, puoi essere tutto quello che vuoi, sempre. >> Ognuno ha il diritto di esprimersi nella forma che più lo convince, che sia una piccola nanerottola tettona che vuole cambiare la visione del proprio clan, o che sia un omone di colore che vuole lasciarsi alle spalle un passato che ormai non gli appartiene più. La macchinetta viene rimessa in funzione, seguendo la bozza scelta andrebbe a procedere con lo riempimento del braccio, passando attraverso i vari colori. << Sinceramente non ci ho pensato sai? Sono così impegnata con la testa che non ho ipotizzato nemmeno di poter fare una vera e propria festa... Poi non saprei chi invitare... >> Ci pensa, al di là di Kan, inviterebbe chi altri? Tenjiro, Akaya. Mattyse e Furaya? Yasuhiko? Faticoso pensare a cosa potrebbe succedere al suo ennesimo rifiuto. Fortunatamente però il lavoro di agopuntura la tiene impegnata, così che la testa riesca a formulare una domanda: << Quando è il tuo compleanno? >> Ottimo modo per cambiare argomento senza veramente cambiarlo. [Chakra ON]

20:15 Nobu:
 Come sempre Shizuka sembra arrossire quando quella pelle di cioccolato la tocca, come sempre in maniera innocente e amichevole, verso colei che è molto simile anche di aspetto a Saigo e forse per questo, gli viene da volerle bene a priori, da subito. Rientra a quelle parole, riflettendoci sopra attentamente: la possibilità di volare, di essere liberi, di andare dove si vuole senza essere vincolati da quelle che sono chiamate responsabilità. Non è quel tipo di persona Nobu anche se in tutto quello che gli sta dipingendo in mente Shizuka, trova il lato attraente del pensiero da lei esposto. < Spero di non puzzare troppo di fumo. > le dice, scusandosi in anticipo lasciando che riprenda e che quel parlare per ingannare il tempo gli faccia ripensare ancora una volta a quello che fu, le feste di compleanno in famiglia, Nora che gli preparava la torta, Manabu che arrivava con un pacco incartato di carta rosso acceso e un coperchio appoggiato sopra. Quelle mani ancora piccole che una volta sollevato all’interno vedono uno dei suoi primi veri amici: due occhi nocciola che lo guardano, una lingua di fuori e una coda che si muove contento di vederlo: Momo. Ha lasciato tutto alle spalle, congelato, sperando che quando sarà pronto sarà ancora tutto lì ad aspettarlo, vegliando comunque ogni giorno su di loro dall’oasi e dall’appartamento con Saigo. < Lo penso anche io Shizuka, ci provo a esserlo anche contro la genetica stessa. Comunque il mio è passato da qualche mese, l’otto Novembre…> Non ha festeggiato ne nulla, troppo preso con il lavoro per farlo al punto che probabilmente ha portato a casa una scatoletta di tonno vero per Poldo e dei mochi gourmet per Saigo, giusto per darsi un mini clima di ‘festa’ per il suo compleanno, senza dire niente a nessuno. < Come chi invitare… qui hai uno in cima alla lista per esempio! > le dice, mettendo su un finto broncio. I due probabilmente continueranno a parlare del più e del meno, passando dal braccio fino al collo a notte ormai inoltrata. < Vuoi che ti accompagno? È tardi ormai > le chiede tranquillamente, offrendosi di ricambiare anche la cortesia nel riceverlo praticamente a orario di chiusura e continuare fino a qualsiasi orario abbiano fatto. [End]

20:55 Shizuka:
  [Negozio di Tatuaggi] << Non preoccuparti. In ospedale sento odori ben peggiori! >> Ironizza, non le da fastidio il fumo, non particolarmente e poi al momento è un odore che ha associato allo shinsengumi di cioccolato. Il lavoro ricomincia, mentre riflette sul festeggiare, celebrare quel momento come se fosse veramente molto importante, certo i genitori la festeggeranno eccome a casa, magari invitando anche Kan, non ha forse mai festeggiato fuori dall'ambiente familiare, solo con gli amici. << Non ti piace la tua discendenza? >> Domanda vagamente, annotandosi nel mentre il fatto che il suo compleanno cada a novembre. << Tu che hai fatto per il compleanno? Sei andato al Karaoke con gli amici? >> Lì e il posto dove si sono conosciuti, e dove l'altro sembrava sentirsi a proprio agio. Per quello ipotizza, mentre lavora, colora, marchia quella pelle scura. Poi con quei dubbi esposti, lui si autoinvita alla festa, come se non vedesse l'ora di tenerle compagnia e celebrare come si deve quella ricorrenza. Chissà poi perchè la nanerottola è finita nelle grazie di quel tipo che con lei pare c'entrare proprio poco, ma che si dimostra sempre estremamente cortese. Inutile dire che continueranno a chiacchierare fra un martirio e l'altro, una votla concluso il lavoro sul braccio infatti, avrebbe avuto inizio quello a livello del collo. Zona più delicata sulla quale sarebbe stato necessario procedere con calma. Certo l'ora si sarebbe fatta decisamente tarda, quindi quella proposta non le sarebbe dispiaciuta affatto: << Beh scortata da un membro della Shinsengumi non mi succederà nulla no? >> Un occhiolino verrebbe rivolto allo Hyuga, prima di allontanarsi insieme discutendo anche del lavoro di foratura dell'orecchio. [Chakra ON][//END]

Nobu entra nel negozio di Shizuka deciso a farsi tatuare qualcosa di nuovo sul corpo. Non ha un'idea precisa, ma trova quel che cerca tra i dettagli già disegnati dalla rossa. Nel frattempo chiacchierano molto, conoscendosi un poco meglio e avvicinandosi.