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Sabbia sperduta

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con Matono, Takanato

21:31 Matono:
  [Area erbosa - Campo d'addestramento] Il maltempo dei giorni precedenti ha lasciato il villaggio in uno stato tipicamente autunnale e non sembra affatto intenzionato a diminuire di intensità, l'umidità ed i venti freddi provenienti da nord ovest hanno causato un leggero irrigidimento delle temperature quando per un attimo sembrava affacciarsi la primavera tornando a colorare di grigio Kagegakure. Il moro sembra del tutto noncurante di ciò, beandosi nell'ozio notturno e solitario presso il suo consueto loco di fuga, il campo d'addestramento post orario di chiusura, quindi niente via vai allenamenti e corsi, solo il ticchettio quasi intonato della pioggia ed un the verde allo zenzero, bollente e fumante, temporeggia nel sorseggiarlo infatti, meglio non ustionarsi la lingua, di nuovo. Oramai i grilli sembrano aver cessato l'incessante frinio che accompagnava l'estate, l'area attorno a Matono è avvolta in uno stato di torpore e silenzio, qualche foglia cade dagli alberi vicini, un tonfo silenzioso che si adagia su altri mucchi delle stesse, seppur buio il marroncino tipicamente autunnale tappezza l'area esterna al campo, ove si trovano sparuti alberi che via via diventan più fitti, fino a diventare il bosco oscuro, diversi metri verso est. L'uchiha sembra non aver perso ancora l'abitudine di vesti leggero, portando la consueta maglia bianca a maniche lunghe, ma per nulla pesante, anzi le ha arrotolate lungo il braccio fino al gomito, pantalone lungo scuro tendente al verde e scarpe chiuse, non porta accessori o coprifronte. Per quel che riguarda il resto, porta una borsa porta oggetti al fianco destro, ove tiene tre fuuda con relativi tronchi sigillati al proprio interno, uno spray curativo ed un tonico del chakra. Inizia ora a sorseggiare il suo the, afferrandolo con la mano sinistra, sfrutta ovviamente il manico della tazza, bianca perlacea e priva di disegni od altro, piatta come la tipica espressione del volto di Matono, ci va piano comunque, è ancora parecchio caldo il liquido, infatti sfrutta la leggera aria fredda presente nell'ambiente circostante per raffreddarsi la bocca, respirando ad ampie boccate. Poi un ramo scricchiola e si rompe,l'attenzione del ragazzo si acuisce in direzione di codesto rumore, storcendo la posizione composta, con la gamba sinistra che si alza, il cui piede ora va a poggiare sulla panca da tre cui è seduto, il busto si torce permettendogli di voltarsi parzialmente mentre il capo termina il movimento. Poggia la tazza nuovamente sul tavolo legnoso, porta il braccio e la relativa mano dominante verso il petto componendo subito il mezzo sigillo della "capra", palpebre che si chiudono e respiro che rallenta. Inizia il tentativo di muovere il chakra lungo tutto il corpo, iniziando dalla parte fondamentale, accumularne una buona quantità al proprio centro, sfruttando poi la mente per regolarizzare questo processo. Se dovesse riuscirci andrebbe a provare a muovere questa energia da li, lungo tutto il corpo da capo a piedi, tenta di muoverla lungo canali specifici fino al raggiungimento di ogni tsubo, attivandolo ed energizzandolo. Una volta terminato il secondo passaggio tenterebbe infine di rendere questa energia un canale continuo che scorre lungo tutto il corpo, in maniera regolare e continua. Una volta terminato il tentativo che ci sia riuscito o meno aprirebbe le palpebre, tornando a guardare in direzione del rumore precedente, fissando l'oscurità guardingo e torvo, decidendo poi di non dover fare sempre il paranoico e tornando al suo thè[attivazione chakra 55/55]

21:32 Matono:
  [Area erbosa - Campo d'addestramento] [edit - area ristoro]

21:44 Takanato:
  [campo allenamento oto] L’ennesima giornata piovosa quella che si prospetta sul villaggio di kagekagure, piu’ precisamente una giornata di burrasca per il quartiere dell’ormai ex villaggio del suono, ma si sa’ non saranno certo due goccioline a spaventare e demoralizzare la voglia di scoperta del giovane Taka, che sorridente come al solito sgambetta di pozza in pozza sul sentiero che lo sta lentamente conducendo al campo d’allenamento del suono, non che il giovane ne sia totalmente consapevole, dopo tutto la sua costituzione minuta e questo tempo malandrino sicuramente non si sposano bene, figuriamoci se riuscirebbe a muoversi in maniera fluida se i suoi vestiti si inzuppassero d’acqua... nha lui sta solo saltando di pozza in pozza, lasciando schizzare il misto di sporco ed acqua sugli stivali di pelle nere che indossa ed in parte sul mantello grigio antracite che ne copre il solito felpone grigio chiaro ed il pantalone lungo nero stretto all’altezza delle caviglie da una stretta fasciatura color crema. Giovane che or andrebbe distendendo le braccia verso l’esterno, abbassando di conseguenza l’ombrello di bambu che fino a quel momento ne stava riparando i vestiti e la cena al sacco che si sta portando in una busta nella mano opposta, sollevando lo sguardo verso il cielo e provando a bere un po’ della pioggia che incessante ne andrebbe impregnando gli indumenti ed il volto, la cui mascella andrebbe scattando a ritmo reegolare, facendo aprire e chiudere la bocca del ragazzo con uno schiocco secco, manco stesse provando ad azzannare un cosciotto di pollo....E’ in tal modo che or il giovane dovrebbe arrivare al riparo della veranda del punto di ristoro del campo di allenamento; non che il ragazzo fosse diretto li.Taka che or leggermente deluso andrebbe riabbassando lo sguardo, prima di sgrullarsi l’acqua di dosso come solo un canide saprebbe fare, asciugando alla bene meglio la suola degli scarponcini su quello che dovrebbe essere lo zerbino dell’edificio, prima di entrare nell’mbiente e sedersi in un angolo a gambe conserte

21:56 Matono:
  [Area erbosa - Campo d'addestramento] Il the termina in fretta, come tutte le cose belle d'altra parte, quindi resta li qualche secondo a fissare il fondo lucido di una tazza vuota, con la solita espressione ovviamente. Un altra cosa che sembra essere giunta al suo zenit è la solitudine del luogo, i sensi energizzati dal flusso di chakra lo allertano di passi in vicinanza, non che essi siano particolarmente silenziosi, anzi. Determina velocemente la presenza di un ragazzo in arrivo voltando il corpo sul posto di mezzo angolo giro, si limita a fissarlo cercando di riconoscere le fattezze, ma quando entra al di sotto dell'area ristoro riesce chiaramente a vedere che non corrisponde a nessuna conoscenza.<Mh?>Emette un piccolo suono interrogato con la gola ed osserva il ragazzetto andare verso l'interno dello spazio , con espressione sospetta ma non allarmata.<E tu chi saresti?> Fà il primo passo verso un colloquio, con voce neutra, inspirando ed espirando lentamente andando a poggiare subito dopo la tazza sul tavolo posto centralmente all'area, si rimette dunque seduto sulla precedente panca tenendo gli occhi ben piantati sul nuovo arrivo, dal comportamento piuttosto curioso, i gomiti si poggiano sul tavolo così come la parte alta della schiena, piuttosto stravaccato a vedersi, nell'attesa il piede destro alza ed abbassa la punta di esso, battendo ritmicamente sul pavimento di legno.<Hai scelto un bel giorno per andare a zonzo di notte.> Incalza con lo stesso tono leggermente distaccato, distogliendo infine lo sguardo da Takanato e portandolo alla destra del moro, verso l'esterno della tettoia ove la pioggia perdura.[Chk On 55/55]

22:09 Takanato:
  [allenamento] Taka che or sedutosi finalmente andrebbe sospirando leggermente,chiudendo e riponendo al suolo il proprio ombrello ed estraendo dal suo sacchetto un bel cartoccio di carta appositamente chiuso con delle meticolose pieghe che farebbero invidia al piu’ abile kami in circolazione, bhe’ dopo tutto il giovane e’ un tipo abbastanza preciso e schematico con le sue cose e si dedica molto ai piu’ piccoli dettaglia; fatto sta che or andrebbe aprendo con delicatezza l’involucro, denudando solo meta della sua cena e riavvolgendo la carta su se stessa andando a raddoppiare l’ivolucro sulla parte ancora chiusa della “sberla”,Sberla... il suo cibo preferito al momento, composto da un pezzo di katsu che ne basta la meta’ a risolvere il problema della fame nel mondo, una frittata di zucchine rigorosamente fredda, doppia pancetta arrostita e provolone, con ovviamente l’aggiunta di un mix di senape in grani e mayonese giapponese, pommodoro insalata ed un po di cavolo cappuccio viola e bianco giusto per dagli un po’ di cranch; il tutto preziosamento custodito all’interno di due fette di pane turco tostato ed imburrato... insomma uno sfilatino grosso poco piu della faccia del ragazzino che or con sguardo famelico andrebbe aprendo le fauci e dando un primo morso alla sua “sberla” serale. Giovane che or inizierebbe a masticare di gusto, prima di sollevare lo sguardo sorridendo all’individuo che gli sta rivolgendo la parola, accelerando la masticazione e buttando giu il primo boccone, prima di sorridergli e dire con tono innocente<chi io?> giovane che or si andrebbe guardando attorno indicando con l’indice della mano sinistra il proprio volto, prima di riportarla a sorreggere il paninazzo e continuare a dire<onestamente non lo so’, stavo saltando di pozza in pozza e sono finito qui, quindi ho pensato di fare uno spuntino>. Sunese che or guardandosi un attimo smarrito attorno aggiungerebbe tornando a volgersi verso l’otino < a proposito mi sai dire dove siamo qui? >

22:19 Matono:
  [area ristoro- Campo d'addestramento] Il ragazzo non sembra calcolare tanto in fretta Matono, anzi sembra più intento a mettersi a mangiare qualcosa estraendolo dal sacchetto. Lo lascia fare ticchettando ora anche con le dita sulla panca, spostando il relativo braccio verso di essa. Poi la risposta arriva, inizia anche l'analisi dell'interlocutore mediante tono e risposta data.<Si tu.> Il fatto di aver saltato la domanda lo indispettisce anche se per ora tiene a freno le reazioni facciali torve che solitamente lo contraddistinguono, il the per ora sembra sortire l'effetto sperato.<Bella storia.> Non è chiaro se lo pensi realmente dato il tono ancora piatto.<Campo di allenamento del suono.> Afferma in breve.<Che ci fai qui dunque tizio sconosciuto.> Sebbene il tono no ndia molte informazioni, il contenuto della risposta verte a sottolineare quanto ci tenga a sentire il nome del ragazzo, ormai che la sua quiete e disturbata, pretende almeno il nome di chi ne è l'artefice. Nota i continui sorrisi, per il momento però non sembra voler cedere alla giovialità, anzi tutt'altro sembra restare piuttosto guardingo nei confronti di Takanato, guardandolo di tanto in tanto con il capo che si piega leggero in sua direzione, un pò anche per controllarne gli effettivi movimenti, anche se al momento il ragazzo non sembra esser una minaccia tangibile, se non alla sua tranquilla solitudine. Ad un esame più attento riesce ad evincere quanto l'età del ragazzetto sia inferiore alla sua, questo parzialmente fa tranquillizzare Matono.[Chk 55/55]

22:35 Takanato:
  [allenamento] Takato andrebbe a dare un altro bel morzo al suo panino, mentre con sguardo incuriosito continuerebbe ad osservare il giovan inanzi a se, che per qualche ragione sembra voler capirne di piu’ delle vere motivazioni che hanno portato il ragazino a bazzicare in un posto tanto insolito. Giovane che or sollevando quasi a far mente locale sull’accaduto e grattandosi la tempia destra con il lato del panino, andrebbe bofonchiando<mmm> qualche attimo ancora prim che il giovine concluda il periodo precedentemente iniziato<ah si ora ricordo tutto> qualche attimo ancora verrebbe speso, manco volesse creare una saspens inutile nell’interlocutore< non stavo soltanto saltando di pozza in pozza... tutto e’ nato dal fatto che stavo inseguendo una ranocchia canterina nell’imitare il suo allegro saltellare mi sono accorto di quanto fosse divertente saltellare di pozza in pozza...> detto cio’ il dodicenne andrebbe sorridendo candidamente al ragazzo, nella speranza che proprio come la malattia la sua innocenza vada a contagiare lo sconosciuto.Detto cio’ il bambino tornerebbe a prendere la parola dicendo con fare amichevole< comunque fatto rimane che non so dove sia questo ne come tornare verso il villaggio> un attimo di rammarico andrebbe facendosi largo sulla fronte del ragazino che quindi andrebbe scacciando immediatamente quei pensieri prima di dire con tono sicuro<e va bhe’ per ora mi mangio lo spuntino..> quindi volgendo la propria attenzione all’otino andrebbe estraendo dalla busta un’altro involucro porgendoglielo e dicendo con un sorriso< su siediti a farmi compagnia, e comunque io mi chiamo takanato e questa e’ una sberla per te, goditela...> detto cio riporterebbe la sua sberla alle labbra, dandogli l’ennesimo morso

22:45 Matono:
  [area ristoro- Campo d'addestramento] Il ragazzo sembra quasi confuso o noncurante del perchè si trovi li, oramai ha lasciato perdere l'ipotesi di ritenere Takanato una minaccia, ammorbidendo di conseguenza espressione e sguardo. Sembra poi cadere dal pero e dare una sorta di spiegazione.<Ah be allora tutto spiegato.> Deducendo che il discorso strampalato sia figlio dell'età dell'interlocutore lascia perdere e non ribatte e prende il discorso alla leggera.<Immagino tu non l'abbia presa.>Bofonchia a bassa voce, ancora tenuta neutra.<il suono sta nella parte in basso a sinistra del villaggio delle ombre.> Da un occhiata all'indirizzo di Takanato per cercare di capire se sta capendo quel che Matono gli sta dicendo, per poi continuare.<Ora la domanda è dove tu voglia andare, da quale sezione provieni.> Di certo non andrà a zonzo in piena notte per accompagnarlo, certo qualche indicazione cerca di dargliela.<Come?> A prima vista giudica il ragazzo anche troppo espansivo per i suoi gusti, osserva l'offerta di cibo alzando subito dopo la mano destra a livello del viso mostrando la mano in segno di ringraziamento.<Grazie come accettata.> Insomma rifiuta quasi cordiale, riportando lo sguardo sul ragazzo e nonostante l'invito a sedersi con lui Matono preferisce restare nella panchina di fronte, certo non per timore a questo punto.<Io sono Matono.> Afferma schiarendosi la voce, tossicchiando un paio di volte .<Per quale motivo girovaghi a quest'ora?> Certo non sembra preoccuparsi per l'incolumità del ragazzo, mera curiosità, il secondo ragazzino sotto la pioggia in posti improbabili.[Chk on]

22:59 Takanato:
  [area allenamento] Taka che andrebbe or facendo spallucce, mentre andrebbe a riporre il proprio panino numero due all’interno della busta da dove lo aveva tirato fuori, pazienza, vorra’ dire che almeno avra’ qualcosa da sgranocchiare sta notte sulla via del ritporno alla suan stanza. Or che la situazione riguardante il secondo panino sembra esser stata risolta, il ragazino tornerebbe ad azzannare il proprio, masticando velocemente e deglutendo prima di dare immediatamente un secondo e morso e solo una volta deglutito anche quest’ultimo riportare la propria attenzione sull’otino, asciugandosi con la manica del mantello le labbra prima di dire con un sorriso<No perche’ avrei dovuto prenderla, volevo solo vedere cosa ci fosse di cosi bello nel saltellare di pozza in pozza, dopo tutto quella rana sembra veramente felice da come cantava> quindi prendendosi un altro momento di pausa per riprendere fiato tornerebbe a sorridere al ragazzo prima di aggiungere< e ti diro’ che alla fine ne aveva tutte le ragioni, saltellare sotto la pioggia e’ cosi’ rilassante> detto cio’ takanato andrebbe a dare un altro morso alla sberla, sta volta prendendosi qualche attimo in piu’ per ascoltare il proseguire del discorso, ma sopratutto per gustarsi al meglio il proprio stuzzichino.Attenderebbe ancora un po’ prima di risollevare lo sguardo su matono e con aria spensierata limitarsi a dire< a dirla tutta non lo so nemmeno io dove sto andando di preciso, da qualche giorno ho lasciato il mio settore e sono partito alla scoperta degli altri settori del villaggio, ieri sono stato al settore della foglia ed oggi ho preso il treno e sono venuto ad oto, ma non conoscendo nessuno, ne tanto meno dove andare di bello, ho soltanto preso una stanza in centro per la notte e poi mi sono messo a girovagare per le strade in cerca di qualcosa da fare>; finito il suo discorso or l’attenzione del ragazzo, che fino ad ora faceva divagare lo sguardo da destra a sinistra come a voler sottolineare la propria incertezza, si andrebbe focalizzando sull’otino, sorridendogli e chiedendogli curioso<tu invece cosa ci fai qui tutto solo e senza nulla da mangiare?>

23:14 Matono:
  [area ristoro- Campo d'addestramento] Matono pare decisamente poco convinto sul da farsi, non ha molta dimestichezza sul rapportarsi con una persona così piccola, peraltro che conduce questo tipo di discorsi senza senso. Per sembra voler andare a vedere dove vuole andare a parare.<Però per apprezzarlo credo tu debba essere una rana.> Fà come per guardarlo, indicandolo appena con la mano destra.<Tu non mi sembri una rana.> Certo non dubita che nemmeno il ragazzo si senta una rana, però pare essere davvero divertito, anche perchè sembra sorridere da tutto il tempo.<Capisco.> La spiegazione datagli è tutto sommato abbastanza credibile, certo non ce ne vede il senso ma quello è un altro discorso.<Qua non c'è molto da vedere in ogni caso.> Gli rivela senza tante remore, d'altra parte al suono si basa sull'utile più che sul dilettevole.<In ogni caso le cose per le quali vale la pena muoversi per esser viste non son certo dentro a Kagegakure.> Esplicita alzando le spalle prima di dare anche la propria giustificazione.<Io sto sempre qui a bere il thè la notte. Da parecchio.> Rivendica l'area senza tanto nasconderlo troppo.<A quest'ora non c'è mai nessuno e regna il silenzio.> Sottolinea la prerogativa preferita del loco e dell'ora.<A Parte girovagare per i villaggi, fai qualcosa nella vita ? seppur mi sembri particolarmente giovane.> Non è così abile a trarre l'esatta età di takanato solo guardandolo, certo riesce a definirlo più piccolo di lui, non vede segni distintivi classici di un ninja, almeno a vista, perciò presume che non abbia iniziato ancora la carriera militare, o che sia all'inizio di essa.[chk On]

23:29 Takanato:
  [area allenamento] Scuote leggeremente la testa il giovane ascoltando l’affermazione dell’otino e limitandosi a dire< perche’ mai dovrei essere una rana per godermi il saltellare di pozza in pozza sotto lo scrosciare della pioggia> quindi sorridendogli andrebbe ad aggiungere< onestamente parlando mi accontento di poco, qualcosa da mangiare e la mia fantasia mi bastano ed avanzano per riempirmi le giornate, un po’ come a te basta una tazza di the ed il silenzio di un campo di allenamento no?>.Taka che or andrebbe finendo la prima meta della sua sberla, andando delicatamente a scartarne la seconda parte e dandovi un morso, mentre continua ad ascoltare il dire di matono, annuendo qua e la mentre nel bordello della propria giovane mente andrebbe riorganizzando i pensieri quasi volendo mettere un po’ di ordine per spiegare al meglio all’intrlocutore le proprie motivazioni.Attenderebbe quindi qualche altro istante al concludersi del discorso prima di tirare un sospiro e dire con tono, come al solito, allegro ed amichevole< bhe’ per il momento devo dire che ne e’ valsa la pena di prendermi questo periodo per viaggiare un po’ nel mio villaggio, fino ad ora non avevo mai lasciato il settore sunese>; giovane che or andrebbe spostando lo sguardo verso l’esterno prima di aggiungere< e sto scoprendo che ogni settore ha un suo perche’ e delle sue usanze e modi di fare>.Un sospiro abbandonerebbe or le labbra del ragazzino, che quindi aggiungerebbe leggermente desolato< e poi per il momento non credo sia sicuro per l’andare fuori dal villaggio, magari un giorno quando saro’ cresciuto ed avro’ attorno ninja che mi accompagnino in questa avventura mi decidero’ a vedere anche il mondo fuori dal villaggio; per ora pero’ finiro’ di vedere quel che posso, prima di tornare a lavorare nella fucina del mio villaggio come aiutante fabbro>

23:41 Matono:
  [area ristoro- Campo d'addestramento] <In un certo senso mi accontento di poco anche io.> Considera a sua volta, di rimando, ormai per qualche motivo ha deciso di farsi parte di quel discorso delirante, seppur restando ai margini senza esagerare.<Dunque sei della sabbia. Bè allora da qui dovresti andare verso le luci, ovvero il centro verso nord, da li non dovresti avere troppe difficoltà.> Certo deve farsela a piedi non una passeggiata di salute. La penuria di informazioni almeno giunge al termine, riesce a raccogliere qualche cosa su quel ragazzo direttamente da lui, risponde anche cordialmente tutto sommato.<Be stai iniziando presto. Ed è quello che vuoi fare per tutta la vita? Il fabbro intendo.> Domanda secca e semplice, lascia il tono ancora piuttosto avulso ma non lo guarda più male come agli albori dell'incontro.<Fai bene, probabilmente non ci sono abbastanza ninja da poter fare molti metri fuori.> Afferma sospirando.<O almeno non abbastanza forti.> Nonostante la decennale permanenza al sicuro.<Già e qualcosa aver la speranza però. Le voci prioritaria vogliono una permanenza indefinita tra le mura.> Conviene non tanto per spezzare i sogni di uscire di Takanato, più per sottolineare lo status quo.<Fortunatamente le generazioni avanzando non hanno lo stesso pensiero.> Ovviamente sembra quasi includersi nel discorso, ma senza rivelarlo apertamente, dando per scontato si stesse parlando di Takanato per coprirsi.<Invece di farti accompagnare, perchè non diventi tu stesso un ninja?> Domanda più che esortare a percorrere quella strada, non vuole influenzare un eventuale risposta in alcun modo.[Chk On?]

23:58 Takanato:
  [area allenamento] Sorride sentendo l’affermazione dell’otino, limitandosi a rispondere con un sorriso < hai visto alla fine non siamo cosi differenti l’uno dall’altro> detto cio’ tornerebbe a mangiare il suo panino, ormai sempre piu’ vicino alla propria fine naturale, interrompendosi qua e la giusto per risollevare lo sguardo sul suo interlocutore, che gli sta dando delle indicazioni su come tornare a casa, alle quali il giovane si limiterebbe ad annuire quasi a voler confermare di aver capito, senza pero’ voler interrompere il suo nutrirsi.Continua in silenzio a sgranocchiare ed ascoltare, fin quando il discorso non torna a vertere sulla voglia di viaggiare del ragazzo, ma sopratutto sul suo futuro, al che in giovane sorridendo abbasserebbe il panino all’altezza dell’addome, sospirando leggermente come suo solito tutte le volte che cerca di raccogliere le idee e dicendo con tono sincero<bhe’ a dirla tutta e’ per quello che sto lavorando come aiutante fabbro nella fucina della mia famiglia, per imparare meglio i rudimenti per diventare in un futuro un ninja in grado di poter lasciare il villaggio; e come tutti sanno la base e’ proprio quella di scegliere l’arma e le brotezioni giuste per il proprio stile di combattimento>; detto cio’ il ragazzo si prenderebbe ancora un attimo prima di continuare con tono allegro< inoltre credo che se davvero dovessi lasciare il villaggio per andare all’avventura mi piacerebbe farlo insieme, tralasciando il fatto che comunque mi sentirei anche piu’ in grado se sapessi che ho dei compagni che possono aiutarmi a risolvere quei problemi che non riuscirei da solo>

00:10 Matono:
  [area ristoro- Campo d'addestramento] Dopo la prima frase gli lancia un occhiata, non dice nulla ne muove il capo in alcun modo oltre al semplice ruotar verso Taka. Il ragazzo in ogni caso sembra più l'esser preso dal suo mangiare come se fosse l'ultima volta più che ad ascoltarlo, quasi sorride, ma certo non per gran felicità.<Che tu lo facessi assieme a qualcuno era sottointeso. Nessuno al momento avrebbe la forza necessaria a fare tutto in solitaria, credo che nessuno mai potrebbe. D'altra parte abbiamo muri cosi alti perchè la minaccia all'esterno è alta tanto quanto essi.> Sottolinea continuando a guardar la pioggia infrangersi sulle scale che portano all'area leggermente rialzata.<Hai già le idee abbastanza chiare vedo.> Non manifesta ironia alcuna nell'affermalo, pura considerazione.<Quindi hai già identificato qualcosa in cui sei abile come stile ?> Chiede diretto incalzando il discorso, a prima vista non saprebbe definire minimamente in cosa dovrebbe essere bravo Taka, finora ha raccolto informazioni unicamente su tratti caratteriali piuttosto bambineschi e non corrotti.<Sempre se non appartieni a qualche clan che lo ha già definito per te.> Anche se risulta priva di interrogativo, la frase vuole cercare di carpire un eventuale appartenenza, ragionando sulla sabbia e su quel che ha letto agli archivi del proprio di clan. Decide di alzarsi dalla panca, troppo tempo seduto d'altra parte, qualche passo in direzione dell'esterno dell'area ristoro, fermandosi poco prima della fine dell'area coperta, l'umidità si fa più pesante con schizzi di pioggia che giungono fino al viso.<Temo dovremo bagnarci.> Considera essendo che l'attendere che il temporale si quieti sia un idea troppo dispendiosa in termini di tempo.[Chk On]

00:30 Takanato:
  [area allenamento] Rimane in silenzio ad ascoltare le parole dell’otino, mentre andrebbe a sbadigliare leggermente, prima di dire con un sorriso<ah bhe’ come ti dicevo prima lo farei piu’ per il piacere di condividere l’esperienza con qualcuno piu’ che per la necessita’ di dover esser protetto, dopo tutto non mi piacerebbe essere un peso morto sulle spalle dei miei compagni> detto cio’ il ragazzino si andrebbe alzando stiracchiando leggermente, mentre accartoccerebbe la carta nel quale era avvolto il suo panino e lo riporrebbe nella sua busta, prima di dire con un sorriso< bhe’ i miei genitori penso facciano parte di un qualche clan di sorta, tutte le volte che gli zii passano dalla fucina sono sempre intenti ad armeggiare con strani oggetti o comunque a chiacchierare di nuove invenzioni o cose del genere> detto cio’ il giovane si frebbe scappare uno sbadiglio prima di aggiungere< ma non mi hanno mai voluto appesantire con questi pensieri e per ora gli basta vedermi divertire attorno alla fucina; una volta che saro’ tornato da questo viaggio nei vari quartieri mi dedichero’ di piu’ al futuro da ninja, ma come ti dicevo prima al momento mi diverto a saltellare insieme alle rane e a mangiare panini qua e la>. Detto cio’ il ragazzino andrebbe afferrando la propria busta e l’ombrello che or si andrebbe aprendo, mentre con un sorriso direbbe<se vuoi puoi reggerlo te e camminare verso il villaggio con te, almeno non ti dovresti bagnare.> detto cio’ il ragazzino attenderebbe il fare dell’otino prima di incamminarsi verso il centro del settore e piu’ specificatamente verso la propria stanza in affitto[exit]

00:39 Matono:
  [area ristoro- Campo d'addestramento] Il tempo delle chiacchiere si è decisamente esaurito, così come la voglia di compagnia di Matono, che non brilla certo per durata, certo c'è il tempo per concludere il discorso.<Nessuno vuole pesare su qualcuno, ma in una squadra per considerarti parte di essa per forza di cose avrai un utilità, cerca la tua.> Analizza il dubbio del ragazzo riguardo al proprio clan, certo la tenera età lo ha tenuto ancora fuori ai giochi di quel tipo.<In ogni caso il clan importa poco o nulla. Molto più importante avere una propria identità univoca.> Certo riflette parzialmente nelle proprie parole quel che pensa, quasi inavvertitamente si direbbe.<In un certo senso fai bene a non pensarci.> Riconsidera per qualche secondo i vantaggi di quella leggerezza, è conscio di non esserne minimamente capace, incapace di stare nella tranquillità mentale nonostante cerchi sempre con costanza la pace attorno a sè, ironicamente.<Non ti preoccupare, non mi preme tornare a casa asciutto ho un passo piuttosto rapido.> Afferma nel mentre che inizia a concentrare il chakra a livello dei piedi, maggiore stabilità che gli permetterà di correre senza badare troppo a scivolare da qualche parte.<Ti saluto Takanato.> Alza la mano destra in segno di saluto, prima di voltarsi verso l'esterno guardandolo, ispirando profondamente ed infine iniziando a scendere le scale verso il manto erboso del campo d'allenamento, una volta li piegando le ginocchia e pompando sui polpacci assumerebbe andatura e postura decisamente più adatte ad un passo parecchio veloce, no nche la pioggia possa essere schivata con la velocità.[end]

Takanato irrompe nella quiete e solitudine di Matono intento a starsene in uno dei suoi luoghi prediletti, a fare quello che ama di più, ovvero bere the da solo, mentre al tempo stesso anche Takanato sembra far cio che ama, ovvero la rana. Entra senza troppe cerimonie ove si trova Matono che li guarda inizialmente male, per poi piegarsi appena appena alla leggerezza dei discorsi e dell'essere piuttosto puro ed semplice di Takanato.