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Incontri all'ospedale

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con Furaya, Akaya, Mayume

10:57 Mayume:
  [Pronto Soccorso] Lei entra lentamente in quello che risulta essere il pronto soccorso. Si guarda lentamente intorno, quasi a studiare quanta gente ci sia dentro a quella struttura. Un sorriso compare sul viso che comunque non trasuda certo grande gioia o felicità. Anzi, ansia, agitazione. Avanza in quella che dovrebbe essere l'accettazione. Spiega rapidamente l'accaduto e dopo aver preso il suo numerino si mette seduta su una sedia. Lei ha addosso un paio di pantaloni neri semplicissimi e una maglia gialla con delle macchioline di sangue. Infatti, se si prestasse attenzione la mano destra della ragazza tiene un fazzoletto stretto intorno a un dito, l'indice, dell'altra mano. Il fazzoletto oramai è completamente rosso. Lei respira lentamente stando seduta su quella sedia. I muscoli della ragazza sono palesemente tesi, di certo non ci vuole molto a capire che non si trovi a suo agio li dentro. < susu..> bisbiglia a sè stessa. Il viso è leggermente truccato, un po' di mascara sugli occhi, nulla di piu.

11:00 Furaya:
 Ha ricevuto un messaggio da, parte Akaya, la quale è al momento sita nel pronto soccorso dell'ospedale del settore konohano. Non ha ben capito cosa le sia successo, tuttavia ha deciso di recarvisi in ogni caso. Senshi è a scuola, quindi è abbastanza libera da questo punto di vista. Inoltre, Matt non ha bisogno di una balia per sopravvivere: ci riesce anche piuttosto bene da solo, tutto sommato - coi suoi pro e coi suoi contro. Attorno alle gambe, calza un paio di pantaloni neri skinny, privi di ulteriori fori ad altezza delle ginocchia, così da restare quanto meno coperta e sobria. Una cintura in cuoio d'egual cromia e dalla fibbia argentata ne stringe l'indumento in vita, onde evitare che le scivoli o che si smuova, al cui fianco mancino viene agganciato un fodero contenente la sua fedelissima katana – l’unica rimasta. Attorno alla coscia destrorsa, poco sotto l’indumento citato, v’è anche posizionato una tasca porta kunai e shuriken avente al suo interno ben tre kunai. Sul gluteo posteriore dall’opposto lato, sempre agganciata alla cintura di cui sopra, prende posto un’ulteriore tasca porta oggetti avente al suo interno tonici di recupero Chakra e coagulanti, qualche fuda contenente dei tronchetti. Al polso mancino, nascosto dalla manica della camicia, vi ha posto un fuda esclusivo nel quale ha sigillato la frusta che, di recente, ha optato come arma a discapito di spade più grosse della propria figura che, al momento, non riesce neanche ad usare come vorrebbe. Ai piedi, calza un paio di stivaletti scuri, dalla suola spessa in gomma ed un tacco quadrato che la eleva per qualche altro centimetro. Sono piuttosto comodi invero, inoltre la slanciano quindi ha preso due piccioni con una fava. A coprire l'addome, invece, v'è un maglioncino bianco infilato nei pantaloni, cosicché sia anch'esso piuttosto aderente al corpo della giovane, dalle maniche lunghe ed il collo tondo. Per ultimo, ma non per importanza, un lungo kimono nero dai fiori ciliegio disseminati lungo tutta la tela - comprese le maniche che vanno ad allargarsi dal gomito in giù, nascondendone persino le mani - ne copre le spalle sin ad oltrepassare i glutei. Sul petto – sotto i vestiti – è stato posto un ulteriore fuda, al cui interno è invece sigillata la sua nuova arma: la spada di Chakra, ch’è in realtà soltanto un manico nel quale è possibile trasmettere il proprio Chakra. Tra i capelli rosei, incurante del tempo e della società attuale, splende il suo coprifronte raffigurante il simbolo di Konoha con tutti i relativi segni d’usura e di graffio. Un pendaglio raffigurante il ventaglio del Clan Uchiha è costantemente presente al collo della donna, mai rimosso per ragione alcuna. Una volta all'interno del pronto soccorso, volge rapidamente l'attenzione sulle figure ivi presenti, cosicché possa facilmente individuare la figura da lei ricercata. <Akaya?> Cerca di attirarne l'attenzione, prestando oltremodo occhio ai dintorni. Gli occhi chiari volteggiano sui vari presenti, compresa Mayume, ma priva del solito bisogno incessante di aiutare il prossimo. [ Chk On ]

11:12 Akaya:
  [pronto soccorso] La giovane Nara si trova stesa su un lettino del pronto soccorso, indossando i suoi soliti abiti eccetto forse lo stivale del piede destro ed i guanti(essendo essi dotati di lame). Indossa quindi un top violaceo sovrastato dalla sua maglia bianca che le lascia scoperto l'inguine pur avendo dietro uno strascico che le arriva alle caviglie nella parte posteriore del vestito. La giacca di pelle è stata tolta e si dovrebbe probabilmente trovare appoggiata o al lettino o ad una sedia nelle immediate vicinanze(se presente). Le tasce porta-kunai(vuote) sono poste sugli avambracci e sulle cosce, mentre sulle natiche ha un paio, una per natica, di porta-oggetti contenenti i suoi pochi beni che si porta sempre con se: il cellulare, la cartuccia, un rotolo bianco ed un pennino. Sul capo ha un grosso fiocco violaceo che le adorna i lunghi capelli violacei, da cui spunta l'antenna di un trasmettitore. Trema visibilmente per il dolore anche se non geme, dato che cerca di concentrarsi su altro al momento: infatit ha ambo le mani chiuse tra loro nel sigillo della "capra" davanti al proprio plesso solare mentre cerca di estrarre le famose energia fisica e psichica dall'area addominale e dal cervelletto, così da spostarle all'interno del proprio corpo attraverso l'esofago ed il midollo spinale per dirigerle verso il proprio plesso solare, dove cercherà di avvolgerle l'una attorno all'altra per mescolarle e generare quella scintilla di chackra necessaria a ciò che fa praticamente sempre, ma che verrà descritto più tardi in caso. Inutile dire che nel momento in cui viene richiamata da Furaya praticamente sobbalza sul posto per poi gemere appena per il dolore che questo movimento involontario(dettato più dalla propria concentrazione che dalla propria volontà) le ha provocato. Una mano, quindi, si porterebbe sul proprio avampiede per mera reazione istintiva, trattenendosi dal portarla sulla caviglia(che è il punto che le fa effettivamente male) dato che sa che si farebbe solo più male così. Si volta verso di lei gemendo un lieve < Salve... Furaya-sama... >[Impasto del chackra 3/4]

11:19 Mayume:
  [Pronto Soccorso] La ragazza è li seduta su quella sedia. Lo sguardo viene spostato con ansia a destra e sinistra in un'ansia frenetica. Lo sguardo poi posa su di Furaya. La studia rapidamente quando sente che questa ha richiamato una persona che a quanto pare è li nella sala d'attesa assieme a lei. < No...> boffonchia di nuovo da sola per un paio di secondi, quasi fosse giunta a una conclusione di cui non risulta affatto essere convinta. Tant'è che alla fine, dopo un paio di lunghi istanti se ne uscirebbe con un < Ma lei è un medico? Non è che mi tengono qui, vero?> Quella che esce dalle labbra è una voce che risulta essere dolce, buona ma seriamente preoccupata. Non schioda lo sguardo da quella figura, restando palesemente concentrata ed attenta. Quando però le parole di Akaya arrivano alle sue orecchie, se riuscisse a sentirle, lei avvamperebbe e abbassserebbe il capo. Un'espressione decisamente imbarazzata oltre che preoccupata adesso.< Ecco..> boffonchia da sola andando a sospirare. < Ecco..> questa volta piu preoccupata ancora. Serra con forza il dito in quel fazzoletto, senza parlare oltre. I lunghi capelli neri pendono alle sue spalle, guarda Akaya e la studia un pochettino, anche nei suoi confronti lancia un'occhiata preoccupata, ma non osa parlarle in questo momento.

11:28 Furaya:
 La vede gemere di dolore non appena sobbalza su quel lettino che le hanno gentilmente concesso in attesa di un medico che si occupi quanto prima di lei. Piega un sopracciglio verso l'alto, dubbiosa a riguardo, ma preoccupandosi chiaramente per le altrui condizioni. <Ti sei rotta una gamba? Che è successo?> Per vederla lì stesa, ma ancora capace di parlare di far qualunque altra cosa, è facile evincere che le ferite riportate non siano così gravi. Prima di tutto, si troverebbe già in sala operatoria o in una camera, cosa che qui non è avvenuta. Inoltre, sembra essere abbastanza lucida da poter dialogare, quindi è altresì intuibile che non sta morendo né che ci vada vicino. Ne aspetta una risposta mentre gli occhi volgono in direzione d'una fanciulla che pare stia confabulando qualcosa, ma la rosata non riesce a capire quasi nulla delle altrui parole tranne quella domanda che viene espressa in maniera netta e chiara. <Uh? Ce l'hai con me?> Le chiede in un primo momento, lanciando una rapida occhiata nei dintorni per sincerarsi che, nel mentre, non sia apparso qualche medico con un camice bianco pronto a prendersi cura dei malati nel pronto soccorso. Non sembra esserci poi molta gente, tuttavia è bene che si diano una mossa quanto prima. <Comunque no, non sono un medico, mi spiace.> Ammette senza troppi fronzoli, anche perché, per quanto possa conoscere la base dell'anatomia umana, ciò non implica che sappia mettere in pratica una cura o un aiuto del genere per il prossimo. <Che ti è successo?> Indica con un cenno del mento la ferita alla mano che sembra essere anche piuttosto sanguinolenta a giudicare dal colore che quel fazzoletto ha preso. Di tanto in tanto, torna su Akaya poiché in attesa d'una risposta da parte sua che lei ancor attende. In tutto ciò, tenta di intrattenere una discussione blanda anche con l'altra corvina, giusto per non farsi mancare mai niente. Resta comunque nei pressi del lettino, in modo da dare un fianco ad una ed un fianco all'altra, ma la schiena alla porta d'ingresso. [ Chk on ]

11:44 Akaya:
  [pronto soccorso] Tremola lievemente per il dolore che sente, ma per poi gemere lievemente verso Furaya che < Un idiota ingaggiando da Alika mi ha lanciato addosso una porta mentre andavamo da lui a recuperare la foto per la missione perchè Alika voleva sfruttare la nostra venuta per fare un film > spiega riuscendo a dire la frase tutta in un fiato, anche se più rapidamente dato che comunque il dolore non è leggero nonostante le ferita non sia decisamente così grave... Sempliemente lei non è abituata a quel tipo di dolore fisico sebbene cerchi di non darlo a vedere per non pesare più del necessario sui medici < Tu invece come stai? > domanda cercando di spostare l'attenzione dalle proprie condizioni, ma all'avvicinarsi di Mayume aggrotta le proprie sopracciglia, pur se lascerebbe che sia Furaya a parlarle mentre lei si guarderebbe rapidamente attorno per cercare di vedere se c'è un medico libero per lei mentre si porterebbe ambo le mani sul proprio petto per ripristinare il sigillo della "capra", così da poter intanto distribuire il chackra appena rigenerato su tutto il corpo, in particolar modo la nuca e l'estremità inferiore della spina dorsale, ed immaginarsi nuovamente la propria usuale forma dotata do coda ed orecchie da gatto, avendo cura però di non toccare nulla della propria figura sulla gamba e di ricordarsi che i guanti artigliati non li ha ora[Henge no jutsu 2/4] [Impasto del chackra 23/25]

11:48 Mayume:
  [Pronto Soccorso] Lei rimane li a serrare quel dito in preda all'imbarazzo. La speranza di non essere stata sentita o notata per quella gaffe invece va a morire quando la voce d di Furaya le giunge. < S.. scusi..> timidamente dice quella parola quando poi arriva una domanda. Solo a quel punto alza la gli occhi ed affronta lo sguardo quella che aveva scambiato per un medico. < Mi.. sono tagliata.> eccola li, tanto piu vaga una persona non poteva esserlo. < Non.....> prende un respiro< E' che non amo gli ospedali.> Sentenzia semplicemente palesando comunque l'agitaizone nella voce < Non la volevo disturbare, mi scusi..> educata la ragazza, dolce. Gli occhi si spostano di tanto in tanto a destra e sinistra. Ogni tanto va sulla porta dalla quale è entrata, le si legge sul viso la voglia di scappare. Sente la storia dell'altra e spalanca gli occhi. Proprio vanno ad uscire quasi dalle orbite nel sentire quello che è successo. < Una por..> fa per rispondere ma poi tace, di certo non è il caso di farsi i fatti degli altri. Tant'è che la bocca si chiude di scatto senza nemmeno finire la parola detta con estremo stupore.

12:11 Furaya:
 Resta ad ascoltare la spiegazione che Akaya le dà, pur non essendo così specifica tanto meno eccelsa nella spiegazione in sé. La guarda con le sopracciglia aggrottate perché è come se lei desse per scontato che la Nara conosca quel soggetto che l'ha ingaggiata per la missione. <Chi è Alika?> Le chiede con espressione titubante, tentando di cogliere le informazioni dalle altrui parole, provando ovviamente a dare un senso logico ad esse nonché a comprendere quanto proferito. <Stavi partecipando ad una missione, quindi?> Tenta ovviamente di capire, soffermandosi dov'è più congeniale farlo e non sulle minuzie. Gli occhi della donna restano comunque focalizzati su di lei per qualche altro istante, abbastanza da rispondere alle domande successive prima di prestare attenzione anche a Mayume. <Non posso lamentarmi.> Ammette, stringendosi nelle spalle ma mantenendosi comunque austera nei modi di fare e nell'uso della dialettica. La vede attivare la tecnica della trasformazione, ma dal canto proprio non commenta di certo l'utilità che ne fa. D'altronde, il Chakra non è il suo, tanto le basta per farsi gli affari propri. <Hai provato a metterlo sotto l'acqua gelida stringendo attorno alla ferita? Se continua ad uscire sangue, è il primo metodo che ti dicono di fare. A meno che non servano punti.> Commenta, mantenendo gli occhietti rivolti verso quel dito sul quale si è evidentemente ferita. Non conoscendo l'entità del danno non può essere certa di quel che le diranno o di quel che potrebbero farle per arrestare l'emorragia. È anche plausibile che smetta di sanguinare ben presto. <Non stavi disturbando, la tua domanda era lecita.> Le mostra un piccolo sorriso, tanto per metterla a suo agio, notando come sia particolarmente impaurita o timida - non saprebbe dire con esattezza quale delle due, forse entrambe contemporaneamente. <Ma comunque non sarà sicuramente niente di che.> Non al livello di Akaya, ovviamente. Sta cercando di tranquillizzarla, ma reputa che non stia facendo del suo meglio neanche in questo caso. È lì praticamente per compagnia. [ Chk On]

12:21 Akaya:
  [Pronto soccorso] Continua ad ascoltare le parole dei presenti, alle quali mormora < Uno stupido paparazzo... Sarà di dover fare le missioni per proteggere l'ego di un idiota che non accetta di essere pelato? > sbuffa infastidita, per poi sciogliere il sigillo per portare le mani sul letto, andando ad annuire semplicemente alle sue parole mentre cerca di sopportare il dolore che ne consegue. Senza contare che una frattura/slogatura ad un piede, poi, fa anche più male perché è una delle parti del corpo che si muovono di più, anche solo involontariamente. E quindi la coda che si è generata andrebbe a frustare l'aria al proprio fianco come impazzita, palesando tutto il fastidio che stava cercando di non esprimere < Non disturbi, anzi... Mi distrai dal dolore > rassicura la ragazza appena arrivata con un piccolo sorriso, per poi ridacchiare appena < Già, pensa che non era nemmeno parte della missione quel film. Ma vabbeh > prende un piccolo respiro, anche per tenere sotto controllo il fiato visto che il dolore non aiuta a respirare in modo regolare se non si fa attenzione < Nara Akayadesu > si presenta con un lieve chinare del proprio capo prima di tornare su Furaya < Penso che avrò bisogno... Di quelle armi il prima possibile visto quello che fanno idioti come Alika... > le dice < La vostra offerta è sempre valida Furaya-sama? > domanda tenendo le orecchie basse ma senza darle consigli, dopotutto lei è già in ospedale e non ha conoscenze mediche [Henge no jutsu attiva] [Impasto del chackra 23/25]

12:29 Mayume:
  [Pronto Soccorso] Sono proprio le parole di Furaya a raggiungerla. Arrivano una dopo l'altra, lei le ascolta e abbozza un sorriso gentile per poi inclinare il capo e, dopo un po' di secondi, schiudere le labbra e risponderle < L'ho fasciato. Ma continuava a sanguinare..> dice solamente continuando a tenere quel fazzoletto intorno al dito. E se le infermiere non le hanno manco dato una garza, significa che alla fine troppo grave non è. < Ma.. il capo mi ha portata qui.> ecco svelato l'inghippo. L'hanno portata a forza a farsi vedere per quel taglio. L'espressione sul viso della ragazza infatti è parecchio contrariato da quella cosa. Poi quando l'altra parla dei punti lei deglutisce.< P.. punti? > dice mentre apre di scatto quel fazzoletto, come volesse esaminare bene la questione in questo momento già lamentandosi< Ma fanno male! > Gli occhi si posano su quella ferita piccola, un centimetro circa ma piuttosto profonda, che ancora rilascia un po' di sangue. L'espressione sul viso è diventata pallida per un paio di istanti. Scuote il capo con convinzione richiudendo il tutto nel fazzoletto pensierosa. Poi Akaya le parla, e lei sorride e ruota il capo in risposta.< Dovresti denunciarlo. E' un criminale!> dice convinta per poi sentire la presentazione dell'altra.< Piacere, sono Yumi..> dice poi cercando di celare la preoccupazione con una voce dolce e gentile.

13:01 Furaya:
 Viene a conoscenza del fatto che si tratti di una missione effettiva, motivo per il quale si rasserena ben più di quanto non fosse già prima. D'altronde, era una delle motivazioni valide affinché la ragazza fosse stata ferita a quel modo. <La gente è più strana di quel che credi.> Commenta alle altrui insinuazioni riguardo l'essere pelato di quel tale che li ha assoldati per la missione. <Evita di muoverti troppo> Riferendosi proprio ad Akaya per via della coda che lincia l'aria dietro di sé. <è cerca di tenerla a riposo il più possibile.> Sia tratta sia del fattore dolore sia perché rischia soltanto di peggiorare la situazione. <Perdonami> Interviene durante il discorso con Mayume. <ha cercato di girare un film durante la vostra missione?> Chiede per sicurezza, per capire fin dove questo tal dei tali si sia spinto. Considerando che è rimasta ferita, potrebbero esserci delle ripercussioni - anche per il fattore privacy, ma di questo lei non ne capisce poi molto. D'altronde, ha vissuto in un'epoca nella quale le rappresentazioni erano esclusivamente teatrali. Non c'era niente da girare, se non da mettere direttamente in pratica di fronte ad un pubblico. È notevole come si sia evoluta la faccenda anche dal punto di vista dei film e degli attori. <Vedrò di procurartele quanto prima.> In riferimento alle armi, poiché ha innanzi anche altri lavori, tra cui anche i propri che non sta portando avanti. Sta dando ovviamente precedenza alla clientela per cercare di guadagnare qualcosa sa mettere da parte per sé stessa e la sua famiglia. <Vuoi aggiungere altro alla tua richiesta?> Le chiede, giusto per essere sicura che non debba aggiungere delle altre richieste in un secondo momento. Scuote mestamente la testa per rispondere alla corvina, la quale sembra essere piuttosto intimorito dall'eventualità di mettere dei punti. <Non fanno male, fa sicuramente più male lasciare la ferita aperta. Non preoccuparti, i medici sanno quel che fanno e poi potrebbero anche non essere necessari.> Replica prontamente, mantenendo quel tono di voce cheto, nel tentativo di mettere una pezza laddove le ha causato quel mini infarto. <E comunque posso assicurarti che non sarà niente di che. Ho una certa esperienza nelle ferite da taglio.> Non a caso, ha un corpo pieno di cicatrici, ma non necessariamente per mano delle armi bianche. [Chk on]

13:16 Akaya:
 Ascolta le parole dei presenti, per poi inclinare il proprio capo di lato mentre arriccia le proprie labbra in una smorfia infastidita ma non commenta, sapendo che ella ha ragione < Già... E lo dice una a cui piace mostrarsi come una gatta > ammette ironica, anche se il dolore continua a farle tremare la voce. Abbassa e solleva il proprio capo alle sue successive parole < Sì.... Sapeva che alcuni shinobi sarebbero venuti a prendere quella foto che ha fatto al nostro committente e... Ha deciso di girare un film della cosa. Ho usato il kagemane per catturare il tipo dopo che si è mostrato > la informa < A parte questo, non c'è stata praticamente resistenza, solo il moroso di Shizuka-chan ha fatto fatica a trovare il piano non so per quale motivo, quindi Shizuka-chan mi ha lasciata sola per andare a cercarlo... E poi è arrivato quando stavo catturando il tipo che mi ha aggredita, dandomi una mano > ammette < Anche perché non so come me la sarei cavata se il kagemane avesse fallito > ammette arricciando appena le proprie labbra, per poi prendere un profondo respiro e quindi annuire semplicemente alle sue successive parole < Ci sto pensando... Ma non penso che ne valga la pena. È un idiota quanto lo è quello che ha pagato degli shinobi per una foto nemmeno troppo compromettente > ironica nel tono, prima di voltarsi verso Furaya < Penso che mi basteranno le solite cose: shuriken, kunai, tronchetti di sostituzione e fuuda per iniziare > ammette < Ma se riuscissi anche a farmi una piccola armatura per proteggermi meglio te ne sarei grata, ovviamente in base a quel che ti serve, alle tue capacità ed ha quanto posso darti io > ammette con un piccolo sorriso, che poi rivolge a Yumi < Piacere di conoscervi Yumi-san... > [Henge no jutsu attiva] [Impasto del chackra 23/25]

13:24 Mayume:
  [Pronto Soccorso] Stringe nuovemente quel fazzoletto per poi annuire alle parole dell'altra < Sisi fanno male. Sisi. > parla come una esperta in materia pure lei in questo momento, ma poi è l'altra che dice che non metterli sia piu doloroso. < Ma..> non sa come rispondere in quel momento. Annuisce studiando l'altra in questo momento, la guarda da capo a piedi quasi a capire a cosa si riferisca. Infatti scruta lentamente per poi dire < Ti.. tagli?> domanda palesando un certo stupore. L'espressione sul viso decisamente pensieroso, perplesso dopo quella domanda. Lei annuisce poi guardando verso di Akaya < Ma quindi, cioè, tu ti sei fatta lanciare la porta addosso da un idiota per lavoro? Non ho capito bene. Cioè..> perplessa ora nel sentire poi l'altra ordinare tutte quelle armi.< Maa.. sei anche tu una fabbra? Ne ho conosciuta una! > ammette poi puntando sull'unica sana della compagnia

14:10 Furaya:
 Si sofferma sul racconto di quant'accaduto durante la missione, apprendendo anche la presenza degli altri due compagni. Conoscendoli entrambi, non sarà problematico per lei riuscire a trovarli - anche se non ha problemi nel credere alle altrui parole. Ma qualora volessero muoversi per vie legali, ne sarebbe quanto meno concorde. <Beh, però ti sei fatta male lo stesso - e se non eri concorde a girare quel film, penso debba quanto meno risarcirti.> Ammette, lanciando un'occhiata indagatoria anche alla volta di Mayume, quasi aspettandosi una risposta affermativa ed un aiuto verbale anche da parte sua. Akaya replica di starci pensando, però la risposta conseguente non soddisfa adeguatamente la Nara che le si rivolge ulteriormente, mantenendo un tono sì cheto, ma è evidente che sia infastidita da quant'accaduto a causa del fare dell'altro. <Non esiste. Se si trattava d'una missione per recuperare una foto da dei paparazzi, dovrebbe essere abbastanza conosciuto nel settore per rendere autentica la richiesta.> In primo luogo, giusto per conoscenze sue personali, dal momento che ha ricoperto il ruolo di Hokage grazie al quale aveva anche l'obbligo di valutare le missioni entranti e assegnarle a chi di dovere. Non sa se il sistema sia al momento cambiato, ma non è importante ai fini della discussione. <Quindi, reputo idoneo proseguire verso quest'ottica. Anche per Kan e Shizuka.> D'altronde, perché privarsi d'un guadagno idoneo or che ne potrebbero avere la possibilità? Magari finirà tutto in un nulla di fatto, ma non reputa neanche giusto che quell'Alika la passi giusta quando l'altra Nara è rimasta anche ferita a causa dei suoi attori. <Posso farti un preventivo appena torno a casa, valutando l'uso dei materiali dei quali avrò bisogno. Non posso procurarti tronchetti e fuda, dal momento che produco armi in ferro.> Quindi, armature e armi di qualunque genere andrebbero bene, è il resto ad essere fuori portata per un fabbro. Sbatte rapidamente gli occhi per la sorpresa quando Mayume le chiede se si tagliasse... <N-No! Certo che no. Però, sono un ninja. Ho combattuto molte guerre e molte battaglie in passato, quindi son rimasta ferita un paio di volte.> Un paio è chiaramente un eufemismo, ma lasciamo correre facendo finta che abbia una parvenza di ragione nel pronunciarsi così. <Non hai mai partecipato ad una missione?> Le domanda, capendo dalle sue repliche che non sembra essere poi molto affine al mondo in cui vivono, altrimenti non si sarebbe posta con simili domande e in quel modo sorpreso. <Sì, se ti serve qualche arma o armatura, Akaya può darti il mio numero.> Replica mentre volge lo sguardo anche nei confronti della gatta per sincerarsi che sia concorde anch'essa, prima di guardarsi attorno con le mani sui fianchi. <Vado a cercarvi un medico, va.> Non attende che possano fermarla o dirle d'evitare, piuttosto s'avvierebbe eccome verso uno dei corridoi - non conoscendo bene l'ospedale in cui si trovano - andando alla possibile ricerca d'un dottore libero che possa curarle entrambe. [ Exit ]

14:24 Akaya:
  [pronto soccorso] Alle parole di Furaya sospira appena < Vedrò cosa si può fare allora, magari gli si fa passare così la voglia di rompere le scatole in questo modo > scuotendo il proprio capo, per poi inclinarlo lievemente mentre replica che < La missione non era del paparazzo, ma del tizio con il parrucchino. Il paparazzo invece era il "bersaglio", che ha voluto farci sopra un film senza che noi ne fossimo avvisati > spiega, per poi sorriderle < Sì, me ne rendo conto. Grazie Furaya-sama > sincera nel dirlo per poi sorridere al commento di Furaya prima di voltarsi nuovamente verso Mayume, inclinando il prorpio capo di lato mentre riflette pensierosa < Non me la sono faccia lanciare. Mi sono avvicinata alla porta per capire chi c'era dietro e la porta mi è volata addosso > sbuffando appena, per poi inclinare il proprio capo di lato < Ferirsi in missione è anche... Anche normale > spiega < È per questo che ci sono i gradi di pericolosità, se ricordo bene almeno ciò che mi insegnarono all'accademia... > spiega < Ma tutta sta storia di questa specifica missione la trovo estremamente ridicola < scuotendo il proprio capo mentre cerca di distrarsi dal dolore con questi discorsi

14:31 Mayume:
  [Pronto Soccorso] Lei ascolta le parole dell'altra, specialmente quando le da la risposta sul tagliarsi. A quel punto sospira leggermente piu tranquilla della cosa .< No. Io? missioni? nonono! Io faccio la barista. > annuncia sicura del proprio dire < Cioè, alza la mano ferita < Penso basti come scontro contro qualcuno.> ammette sicura < Nono. Non mi pare il caso di scoprire i gradi di pericolosità...> annuisce guardandole come se fossero due aliene < Non pensate che vi potreste far male e finire rinchiuse qui dentro?> parla dell'ospedale come della galera, paro paro. Poi ecco che una se ne va < Grazie...> dice verso di lei per poi andare a ruotare il capo verso di Akaya < Ma quindi fai la ninja di professione proprio?>

14:40 Akaya:
  [pronto soccorso] Alle sue successive parole sorride lievemente, per poi inclinare il proprio capo di lato, andando quindi a sospirare lievemente < Sicuramente a Shizuka-chan non cambierebbe molto, lei è un medico > fa notare con un sorriso divertito, prima di inclinare il proprio capo di lato e replicare semplicemente che < Diciamo che da un lato sono un po' costretta > ammette < D'altronde ho fatto l'accademia perché volevo l'henge no jutsu > spiega chiudendo gli occhi < Ma l'accademia... Ti fa diventare una ninja, quindi se ti affidano una missione tu devi farla > facendo spallucce prima di voltarsi nella sua direzione < Ma vista la nostra situazione... Sono abbastanza sicura che c'è bisogno di ninja che si allenino e diventino forti... Per poter espandersi fuori dalle mura ed evitare di farci morire tutti chiusi qui dentro per mancanza di spazio > sorridendole lievemente < Ma per quanto mi riguarda... Sì, l'ho messo in conto e.... No, non sono una persona che ha paura degli ospedali > sorridendole lievemente senza dire altro per ora [Henge no jutsu attiva] [Impasto del chackra 23/25]

14:51 Mayume:
  [Pronto Soccorso] Sono le parole di Akaya a fare perdere per un po' l'ansia alla nostra mora. Infatti la guarda interessata all'argomento. < E..> fa un piccolo sorriso. <Costretta? come mai? >fa una piccola pausa... < e .. sono ignorante, lo so ma.. cos'è quello che volevi diventare?> domanda tranquillamente verso di lei prima di continuare < Eh, ma cioè, Tu vorresti andare a combattere? > la guarda come se fosse pazza < Non penso che sia una grande idea, potresti morire farti male..> si preoccupa per la sconosciuta. < Sei sicura di quello che dici?> una domanda che esce spontanea dalle labbra della barista. Ma quando l'altra parla di paura degli ospedali sorride < Nemmeno io.. cioè, beh...> ecco, solo all'idea di essere nuovamente rinchiusa in ospedale la terrorizza < Diciamo che...> non termina nemmeno la frase sospirando. < E tu usi i pugnali? li lanci e fai tutte le acrobazie?> chiede

14:59 Akaya:
  [pronto soccorso] Ascolta le parole di Mayume e quindi sorride lievemente alle sue successive parole < Diciamo... Che non mi piace combattere, se posso evitarlo > strizzandole l'occhio manco, per poi sospirare lievemente < Personalmente non penso che qualcuno voglia davvero andare la fuori a morire... Ma se non si trova una soluzione alternativa toccherà che si va prima o poi > scuotendo il proprio capo per poi ridacchiare alle sue successive parole < No, non sono così agile > ammette < Mi concentro più sul ninjutsu se devo difendermi, ma in pratica sono una novellina anche se un po' vecchiotta per esserlo > ammette ridacchiando ironica, sebbene la voce continui a tremarle per il dolore che prova. Rimane quindi ad osservarla in silenzio, sfarfallando appena le proprie ciglia senza però dire una singola parola per ora [Henge no jutsu attiva] [Impasto del chackra 23/25]

15:06 Mayume:
  [Pronto Soccorso] La mora ora lentamente si alza alle parole di questa e si avvicina. Tiene quel fazzoletto serrato nella mano assieme al dito. < Quindi di base sei una persona buona che lo fa per il bene di tutti?> curiosa adesso dell'altra mentre si fermerebbe a un passo dall'altra < Vuoi che vada a chidere del ghiaccio o qualcosa?> dice vedendola tremare dal dolore.< oh, quindi sei una ninja da poco.> parla ora guardando ancora di tanto in tanto intorno a sè.<Uh, quindi fai le magie, le palle di fuoco..> Ecco le idee base proprio di chi non sa bene nemmeno di che cosa sta parlando. < Facciamo un accordo?> chiede poi all'altra guardandola ora negli occhi < Se tu non ti vai a fare male, ti offro il caffè quando se verrai dove lavoro..> gentile, quasi a spronarla a non combinare danni. < Che ne dici?> domanda poi dopo un paio di secondi. < Ti fa tanto male?> si, palese che si stia preoccupando non solo per se stessa.>

15:22 Akaya:
  [pronto soccorso] Alle sue successive parole arriccia le labbra in una smorfia < In... Realtà definirmi buona o meno non lo so... > replica < Mi rendo solo conto che... Non possiamo sopravvivere qui dentro, proprio come esseri umani, in modo stabile ed affidabile > spiega semplicemente, per poi replica semplicemente che < Più o meno... Ma il mio elemento è il raiton > spiega < Uso l'elettricità, oltre alle ombre > con un piccolo sorriso per poi prendere un profondo respiro e quindi inclinare il proprio capo di lato < Circa... Dieci? Forse quindici anni > ammette < Solo che quando ero appena diventata genin... Non c'erano più i jonin e gli altri ad allenarci, quindi il livello generale credo si sia abbassato parecchio > ammette pensierosa, bloccando la coda dietro di se quando la vede farsi vicina, andando quindi a fissarla di rimando mentre replica piano che < Beh... Non credo sia possibile > ammette con un mezzo sorriso < Se mi mandano a fare una missione, pericolosa o no devo farla > ammette mesta < Altrimenti sarei felice di accettare, te lo dico sinceramente > per poi abbassare e sollevare appena il proprio capo, tenendo le orecchie feline basse e la coda che riprende a muoversi per il fastidio causato dal dolore [Henge no jutsu attiva] [Impasto del chackra 23/25]

15:32 Mayume:
  [Pronto Soccorso] Guarda l'altra e inclina il capo verso sinistra sentendo le prime parole< E come ti definiresti?> chiede verso di lei con un sorriso sul volto.< Le chiederebbe solamente dopo un paio di secondi. < Ombra ed elettricità..> fa un piccolo sorriso < In pratica, se apro un bar e salta la corrente, ti chiamo! > eccola li l'idea del secolo. < Così non rimaniamo senza corrente e siamo a posto! Poi ti offro anche il pranzo eh..> le dice quasi sognante prima di sentire le parole di questa sulla missione < E non puoi rifiutarti? Nemmeno se va contro i tuoi ideali o i tuoi interessi?> domanda ora incuriosita. < E' una cosa terribile, sai?> fa una pausa < Pensavo che ogni ninja era libero di fare quel che voleva, di base. > ammette sincera su quella cosa.

15:40 Akaya:
  [pronto soccorso] Alle parole dell'altra sorride lievemente < Tutti si definirebbero nel giusto Yumi-chan... Anche quelli che stanno pugnalando tua madre davanti ai tuoi occhi > mormora mesta, per poi ridacchiare alle sue successive parole < Non sono sicura di poterti essere d'aiuto in quel caso > amette divertita, per poi inclinare il proprio capo di lato < Beh, tecnicamente "posso" rifiutarmi > spiega < A meno che qualcuno non usi un genjutsu e mi domini, l'ultima decisione rimane sempre la mia > conviene per poi sospirare lievemente < Così come tutte le persone del resto, shinobi o meno che siano > tornando quindi a guardarla < Ma alla fine bisogna sempre fare i conti con gli altri, e gli shinobi che iniziano a pensare di poter fare il bello ed il cattivo tempo... Se va bene vengono fermati subito > spiega < Nel peggiore dei casi... Causano guerre e distruzione ovunque vadano, come le bestie fuori dalle mura > fissandola seria < Ricordati sempre che ogni potere, ogni abilità ed ogni jutsu che possiedi è tuo... Ed essi portano con se sia possibilità che responsabilità per come li usi > quindi le sorride < Anche saper fare il caffé, o ascoltare gli altri > sorridendole [Henge no jutsu attiva] [Impasto del chackra 23/25]

15:51 Mayume:
  [Pronto Soccorso] Lei ascolta ed annuisce a quelle parole. Poi sorride, fa per ribattere ma un medico arriva e lei sbianca palesemente. < NO, nonono...> dice preoccupata per poi sentire chiamare il suo numero. < Merda. Merda.. Aiuto. NO. Se non mi vedi uscire, vieni a salvarmi. > si, panico profondo in questo momento mentre alza titubante la mano ferita, lasciando cadere a terra il fazzoletto. Quando poi il medico la invita a seguirla lei annuisce pallida e preoccupata < Portami via di qui se non esco eh. Promesso? > quasi una vera e propria supplica verso quella ragazza appena conosciuta. Per poi sentire il medico che " pensa di venire?" a quel punto avanza piano piano, lasciando persino il fazzoletto insanguinato in sala d'attesa. [ Exit]

16:01 Akaya:
  [pronto soccorso] Alle sue iniziali parole sorride lievemente, andando forse a pensare ad un paragone tra lei ed un'altra figura che conosce che odia i medici. Ma quando poi sente le sue successive parole replica che < Sono sicura che andrà tutto bene > sorridendole rassicurante prima di inclinare il proprio capo di lato ed osservarla andare via, per quanto ovviamente la ora non abbia molto che la distragga dal dolore e quindi dal piede, che rimasta sola riprenderà a guardare gemendo lievemente infastidita < Quanto... Ci mettono a venire a mettermi a posto? > tra se e se, mentre la propria coda fusta l'aria dietro di se a causa del fastidio che il dolore che prova le causa. E nel mentre si guarda attorno, pensando a cosa potrebbe fare per distrarsi e non pensare alla sua attuale situazione, anche se sicuramente non sarà molto semplice questa cosa, visto anche che non può muoversi da lì senza provocarsi altro dolore... E quello che prova già le basta. Eccome se le basta! [Henge no jutsu attiva] [Impasto del chackra 23/25]

Akaya viene visitata da Furaya, mentre le due vengono avvicinate da Mayume, presentatasi come Yume. Parlano di vari argomenti, per poi separarsi(Furaya prima perché cerca un medico, Mayume quando la chiamano per la sua medicazione)