Nella tana del lupo
Quest
Giocata del 03/02/2022 dalle 18:58 alle 23:02 nella chat "Quartiere Notturno"
Potete mandare la prima azione con tutto l'occorrente, compresa la motivazione che vi ha riportato nel quartiere notturno - ovviamente inerente alla giocata svolta di recente ♥
Ricordiamo tutti come stava andando la serata, non e` vero? Il bianco e la sua collega sono andati a rompere le scatole ad un paio di soggetti nell'intento di reperire alcune informazioni (o dello sballo) per poter movimentare la serata, ma non come i presumibili spaccini possono immaginare! Infatti Mat era uscito dalla propria casa con il piede di guerra, seguito dall'intenzione di far scorrere del sangue per quelle strade. Gia` un nome e` stato gridato per le strade di Kusa mesi addietro, ora la Yakuza dovra` sapere di avere ancora una volta contro il loro peggior incubo: l'uomo cinghiale! "CINGHIALMANNN" Cavolate a parte, la pioggia batte con forza ancora per quelle strade, picchiando contro gli abiti gia` fradici del Senjuu che ha preso a camminare con passo deciso verso un vicolo indicatogli in precedenza da uno dei soggetti interrogati precedentemente, mentre il nome "Ashido" rimbomba nella sua testa come un tuono che riempie le strade del villaggio delle ombre. Lo stivale destro, nero come sempre, infrange lo specchio di una pozzanghera, schizzando l'acqua verso i pantaloni stretti fino a meta` stinco. I pantaloni sono di un colore grigio, inscuriti dalla continua pioggia che li ha inzuppati, ma saranno poco visibili nonostante le luci che illuminano la strada a causa di una cappa nera che nasconde la figura fino alle ginocchia; la cappa presenta un apertura sulla destra, verticale e tenuta chiusa da tre bottoni, uno all'altezza della vita, uno sulla bocca dello stomaco, ed uno all'altezza del mento. L'indumento presenta un collo alto, utile a coprire i primi centimetri del volto, ed un cappuccio rigorosamente sollevato, presente con il solo scopo di non permettere al primo che passa di avere una rapida e pericolosa descrizione di Mat. Dalle lunghe maniche fanno capolino a malapena le punte delle dita, mentre l'abito presenta all'altezza dei fianchi due tagli obliqui, netti e puliti, che concederebbero al proprietario l'accesso a qualsiasi cosa vi sia sotto! Ora parliamo di equipaggiamento: legato attorno alla coscia sinistra e` presente un porta kunai con tre di queste lame, mentre alla destra e` ben salda una borsa porta oggetti che tiene al suo interno 20 carte bomba. Un ultima carta bomba avvolge il polso destro del bombarolo, una possibile via di fuga, un piano di emergenza per le peggiori evenienze. Il bianco non volta neanche piu` il capo per osservare che la compagna di avventure sia ancora dietro di lui, questa potrebbe essere liberamente scappata a gambe levate, magari ricevendo l'illuminazione divina su cosa il Senjuu sia intenzionato a fare al malcapitato... Ancora Mat non sa quanto la Kokketsu sia disposta a sporcarsi le mani, si chiede se quelle similitudini che ha visto tra loro siano tante da poter trovare una qualche forma di psicopatia anche nella sua testolina... O magari, come altri, si trattano solo di pensieri affini e modi di vivere paralleli, ma con una differente sanita` mentale. Mat ha fatto crollare il silenzio, interrompendo qualsiasi conversazione stesse avendo fino a qualche attimo prima, e` giunto il momento di lavorare! Guardate l'aspetto positivo, in pochi lo han visto cosi` concentrato e non hanno preso una palla di fuoco in faccia! [Chakra 25/25][Equip: Porta Kunai (3 kunai), Borsa porta oggetti (20 carte bomba), Polso dx (carta bomba)] [Viuzze] Lo segue per quei vicoli, cercando di non dare eccessivamene nell'occhio mentre lo fa, come se fossero semplicemente due persone che si dirigono sotto l'acqua da qualche parte. Indossa dei pantaloni in pelle nera, difficili da impregnare, gli anfibi alti fino al polpaccio e allacciati stretti, il busto coperto da un maglioncino nero a collo alto e maniche lunghe, sopra di esso una cerata nera anch'essa, lunga fino a metà coscia e con il cappuccio, impermeabile per evitare di lavarsi. In vita, invisibile indossa il porta oggetti, con un paio di tonici, perchè non si è fidata di andare a caccia di spacciatori senza di essi. I capelli rossi sono sapientemente raccolti in uno chignon alto alla Eva Kant, gli orecchini non sono stati indossati, eccezion fatta per il piercing circolare che le sta in cima all'orecchio sinistro, un anellino dorato. In realtà nemmeno quello alla lingua è stato rimosso ma quello non si nota al momento. Il cellulare tenuto al momento nella tasca frontale della cerata, dove sostano anche le manine, non è truccata ma ciò importa poco ora che indossa quella maschera che lui le ha portato per celare la propria identità. La testolina è ancora rivolta in parte a quel discorso sulle farfalle e sul dolore, che in qualche modo ha vinto l'approvazione del Senju, ma ne parleranno successivamente. Lui è calato in un silenzio totale e invece che interromperlo la rossa sceglie in qualche modo di rispettarlo, perchè in fondo sembra molto più concentrato del solito, come se fosse diventato quasi un segugio. Dei due il più esperto è lui e se devono compiere qualche eccesso sarà lui a prendersene la responsabilità, o quanto meno così pare dai gesti del bianco fino a quel momento. Tuttavia le orecchie vengono tese, come se in qualche modo quel nome che hanno guadagnato potesse condurli facilmente alla risoluzione dei problemi. [Chakra 30/30][Porta oggetti: 1 tonico Chakra, 1 tonico Salute] Durante la serata, un ragazzo dal bianco crine e una fanciulla dalle ciocche rossastre si sono imbattuti in più di qualche criminale - o simili. Hanno ricevuto delle informazioni che li hanno condotti nei pressi dell'Ochaya, nei vicoletti che s'intersecano l'uno con l'altro formando un grande labirinto che pullula di qualunque desiderio si vada cercando. Quel tal dei tali ha loro fatto un nome, tale Ashido e che si trova nei vicoletti in prossimità dell'Ochaya. Nel loro avanzare, non sono in verità molto distanti. Possono intravedere le luci delle varie insegne, ma tenendosi defilati non si troveranno davanti all'ingresso del nightclub tanto meno sarà per loro individuabile la posizione eventualmente di qualche bodyguard. E' ancor distante qualche isolato. Superato uno dei tanti vicoli, al successivo isolato, ve n'è un secondo che sarà l'inizio di questa mirabolante serata... Una creatura alta non più d'un metro e trentacinque s'appresta ad uscir correndo da quel vicolo. I capelli son bianchi come la neve, emana purezza dallo sguardo ambrato e dalle lunghe ciglia chiare che sfarfalla involontariamente. Veste con un vestito particolarmente invernale e pesante, con una mantellina rossa dai merletti bianchi di finta pelliccia che le casca sulle spalle, scendendo a coprire l'abitino cremisi sottostante che riluce in quel pallore e in tutto quel bianco candore. Tuttavia, prim'ancora di intravedere questa sua pura innocenza, sarà Matt a rendersi conto dei passi celeri dell'infante che s'avvicina all'imbocco del vicolo - finendo con l'andargli addosso qualora questi non si sposti prima che ciò avvenga. <Ahi ahi! Non ti ho vistooo!> Bofonchia con una vocetta squillante. Nel mentre Mattyse potrà accorgersi che quei lineamenti - quei capelli e quegli occhi - siano tremendamente familiari pur avendola vista solo una volta, Shizuka s'accorgerà invece che, oltre ai passi della bambina, poco più in là nel buio del vicolo ve ne sono altri. Più pesanti. Con un lieve ticchettio di piccoli tacchi - scarpe eleganti? [ Nella tana del lupo - Chiusa ][ Turnazione libera - Nessun limite di tempo ][ IMG bambina: https://i.pinimg.com/564x/fa/5b/b3/fa5bb382edfb52c473ecf55a19a0cdd3.jpg ]
Il silenzio attorno al bianco viene spezzato solamente dalla pioggia che cade incessante, ma che troppo preso a camminare verso il proprio obbiettivo, non nota per tempo un piccolo dettaglio, un po' come nella vita continua a correre troppo in fretta verso i suoi obbiettivi per godersi il viaggio... E come nella vita, qualcosa prima o poi ti colpisce, ti urta, bloccandoti per qualche secondo. Lo sguardo del Senjuu viene abbassato verso quell'esserino che inizialmente non riconosce, cessando la sua avanzata per chinarsi sulle proprie ginocchia. <Hey, ti sei fatta male?> Ignorando la frase dell'albina, almeno fin quando cio` che rimane del suo sguardo ambrato non incrocia quello puro e vivido di quella creaturina. Il cuore si ferma, cessa di battere ed il respiro viene congelato all'interno dei polmoni del bianco, che vede passare quei pochi secondi come delle intere ore. E` lei, ora, li davanti a lui. Ignora a causa della distrazione i passi che seguono la piccola... La mente subito parte, come un treno, a pensare alle duecento possibilita`. Potrebbe colpirla con forza, farle perdere i sensi e portarla via... Ma che sei scemo? Non hai la forza necessaria per colpire qualcuno, figuriamoci se hai il coraggio di colpire tua figlia. Potrebbe provare a parlarle, ma la situazione diventerebbe molto complicata`... Quante possibilita` ci sono che la figlia sia stupida quanto la madre e credere cosi` ad un totale sconosciuto? Potrebbe provare a caricarla sotto braccio, come un abitante dell'est euoropa, e correre verso casa tenendo la bimba sotto braccio... chissa` se e` abbastanza veloce... Fin ora questa e` l'unica soluzione papabile, ma il bianco decide di non utilizzarla, non ancora. <Medusa.> Secco richiama la compare, mentre lentamente il cuore riprendere a battere e l'aria a percorrere il proprio apparato respiratorio. Deve chiamare gli altri, ne ha bisogno ora... tutti, tutti quanti. Se Liuka fosse venuto... Se Keika e Akuma fossero nei paraggi... Se Shinsei non fosse cosi` stupido e se ci fosse Furaya... sarebbe bastato anche uno solo di loro e chiuderebbe la questione in quella stessa sera. Sul volto appare repentino un sorriso, mentre i muscoli facciali cercano di rilassarsi. Non deve farla andare via, deve recuperare tempo mentre studia una soluzione. <Ma lo sai che assomigli proprio a qualcuno che ho conosciuto tanti anni fa? Come ti chiami piccola?> Meglio far finta di ignorare e di non averla mai vista, se la piccola riconoscesse il casino che ha generato la sera del loro primo incontro diverrebbe subito restia... sempre ammesso che non abbia preso l'intelletto della madre ovviamente. Ti prego Shizuka, capisci, nota li similitudini tra i due... Capisci che Mat non puo` parlare! [Chakra 25/25][Equip: Porta Kunai (3 kunai), Borsa porta oggetti (20 carte bomba), Polso dx (carta bomba)] [Viuzze] Quei giri intricati fra le vie la confondono non poco, ma non perde molto terreno rispetto al bianco fortunatamente. Quella pioggia non aiuta per nulla anche se ormai ci si sta assuefacendo. Un giro dopo l'altro pare che siano in qualche modo giunti in prossimità della zona indicatagli ma qualcosa di completamente inaspettato si palesa agli occhi blu della volpina. Una bimba, non molto più bassa di lei, capelli bianchi come la neve, occhi ambrati, vestita in maniera adorabile. I cricetini si incantano su quella visione, per poi realizzare che si trovano nel quartiere notturno, che quella piccolina non dovrebbe bazzicare in quella zona e che un suono di piccoli tacchi si avvicina a loro. Chiaramente è Matt che impatta contro la figurina, ma la rossa lo affiancherebbe poco dopo, facendo si che possa dare una buona occhiata ai due, in particolare al Senju. E' ben più che evidente che qualche cosa si è rotto. Lui sembra congelarsi sul momento, sotto quella pioggia incessante che li infradicia da ora. Ma come se fosse accaduto qualcosa di determinante si è impietrito. Li osserva, uno di fronte all'altra, lui all'altezza corretta, i capelli, gli occhi. Kimi. La rossa si incanta quasi quanto il Senjuu nell'osservare la scena, si risveglia quando sente il proprio soprannome venire pronunciato. Quei passi, lui che si mette a parlare con la bambina. Non può funzionare così, li troveranno in men che non si dica e lei non può attivare l'innata, non davanti alla piccola che si spaventerebbe troppo di fronte a quell'aura viola. << Ma ti sembra il caso di fermarti a fare conversazione sotto la pioggia? >> Il tono sembra quasi infastidito, anche se poi lo sguardo si volge alla piccola, allungando una mano verso di lei. << Signorina ti prego di scusare questo mio amico, non è bravissimo a trattare con le principesse! Vieni ti accompagno al riparo prima di fare conversazione. >> La voce è molto dolce, non tanto dissimile dalla solita voce di Shizuka, anche se cerca di essere molto più infantile del solito. La di lei altezza potrebbe giovarle per la prima volta nella vita, venendo identificata come qualcosa di meno spaventoso. << Siamo in una strada pericolosa. Sento dei passi che si avvicinano. Conosci un posto sicuro? Ti ci posso portare! Sai le volpi aiutano sempre i bambini che si perdono la sera! Non te lo hanno raccontato i tuoi genitori? >> Sempre quel modo affabile, cercando di attrarla a se, portarla indietro, all'interno del vicolo dal quale sono venuti, suggerendo all'altro che qualcuno è in avvicinamento. Se la piccola cappuccetto rosso si fosse lasciata convincere, si sarebbero incamminate insieme pacificamente lungo quel vicolo, chiacchierando: << Sai... quel mio amico è un guerriero fortissimo! E' molto bravo a costruire cose con il legno! Potrebbe regalarti qualcosa che ti piace magari! >> Cercherebbe in qualche modo di guadagnarsi un poco di fiducia, conversando, rapportandosi a lei. << Vuoi stare sotto il mio mantello? Così non ti bagni la testa! >> Propone, un modo per tenerla vicina, per tenerla a portata, per qualsiasi evenienza. Ovviamente tutto ciò non sarebbe possibile se la piccola non la seguisse, ma qualora il piano funzionasse cercherebbe di concentrare il proprio chakra a livello delle piante dei piedi, distribuendolo in maniera omogenea, creando una piccola patina, che potrebbe aiutarla se dovesse essere necessario scalare qualche parete. [Chakra 30/30][Porta oggetti: 1 tonico Chakra, 1 tonico Salute][Se Rilascio del Chakra Base] Il primo vero incontro da vicino, il primo vero contatto che il bianco può avere con la sua stessa prole avviene all'imbocco d'un lurido vicolo con i passi di qualcun altro in avvicinamento alle sue spalle. La fanciulla si discosta appena dal corpo contro cui è andata a sbattere, sistemandosi anche alcune ciocche di capelli se non fosse per la pioggia che continua incessante a cadere dal cielo notturno. <Non trattarmi come una bambina> Borbotta, gonfiando appena le guance. <non mi sono fatta male. Sembri mia madre.> Esattamente quale, però? I passi si fanno sempre più vicini, l'oscura figura potrebbe prender forma nel giro di pochi istanti alle spalle della minuta ragazzina. <E specialmente non chiamarmi piccola> E' già nella fase adolescenziale peggiore... <ho undici anni, mica due. Sono quasi più alta di lei!> Indicando Shizuka con un rapido cenno della mandritta, mentre si sistema meglio l'abito indossato spolverandolo eventualmente da qualche residuo di polvere che può aver raccolto in giro. Scosta l'attenzione proprio su quest'ultima, la quale le parla come se davanti avesse un infante decisamente d'età inferiore agli undici anni che l'altra dimostra. Solleva difatti un sopracciglio, manifestando la perplessità nella sua espressione. Glissa su Mattyse, ignorandola quasi completamente - eccezion fatta per l'ultimo dettaglio riguardante il legno che la sorprende in positivo. <Anch'io so costruire oggetti con il legno, ma devo averne a portata.> Si guarda attorno come se ne cercasse, ma senza trovarne poi molto - trattandosi d'un quartiere in cui la mano dell'uomo non ha previsto la presenza di tanta vegetazione. <Mi piace anche farle scoppiare una volta create. Una volta, ho costruito una piccola torre che somiglia a quella del Consiglio al Centro di Kagegakure> Allarga le braccia e le manine verso l'esterno, facendole ondeggiare come stelle filanti. <e KABOOM! l'ho fatta saltare in aria con una carta in bomba. Mi ricordo che mamma Masumi se l'è presa con Kemy-chan e che Kemy-chan è balzato giù dal divano come se l'avesse punto un'ape!> E' molto presa dal discorso, si vede. Anche se non vuol darlo a vedere, i commenti e la storia narrata son praticamente quelli d'una bambina di quell'età. Gli occhi sono illuminati e non ha alcun timore della pioggia che casca dal cielo e che la inzuppa da capo a piedi. <Aya...> Una piccola nota di rimprovero è possibile notare nel tono maschile proveniente dal vicolo, quella figura che finalmente inizia a farsi scorgere. Pantaloni neri eleganti con una cintura d'egual cromia coperta da un lungo giaccone pesante anch'esso scuro; scarpe con un lieve tacco e ben lucidate, camicia bianca con un cravattino che richiama le tonalità dei precedenti abiti. Un paio d'occhialini son tenuti appesi alla chiusura del giaccone ed i lunghi capelli scuri curati vengono tenuti all'indietro dal gel, ma anche dall'acqua piovana. <Assomigli a me in maniera paurosa! Tranne per quelle brutte cicatrici che hai> Non ha peli sulla lingua... che abbia preso quest'abitudine indirettamente da un genitore che non ha mai conosciuto? <oserei quasi dire che potremmo essere fratelli - no?> I dieci anni chiusi nella crisalide per fare da batteria al Finto Dio si notano, poiché egli dimostra d'essere un giovane ventenne - che deve ancora peraltro raggiungerli anagraficamente. <Aya> La voce roca che proviene dal vicolo s'appropria di qualunque orecchio teso in ascolto. Anche un sordo s'alzerebbe a guardarlo pur non potendolo sentire. <non disturbare ogni persona che incontri per strada.> Gli occhi glaciali si soffermano particolarmente su Mattyse, lasciando da parte al momento Shizuka, poiché conscio che chi ha di fronte lo conosce. E a sua volta, quel volto è impossibile da dimenticare. Hanno chiacchierato una serata intera... <Ma guardalo, Kemy-chan! Siamo due gocce d'acqua! L'ho sempre detto che a papà Orochi io non somiglio proprio per niente.> Sbatte un piedino per terra, facendo volare qui e lì degli schizzi d'acqua, mentre Kemono - e chi altri sennò - porta l'ombrello trasparente a coprire la piccola Kimi redarguendola per l'ennesima volta da quand'è apparso dal vicolo. <Non fare l'indisponente, Aya.> Le poggia una manona sulla testa, scompigliandole leggermente i capelli con le dita, lasciandosi passare i bianchi ciuffi tra d'esse. Sottolinea maggiormente con il timbro vocale l'altrui nome, così da farla irrigidire sul posto, portandola a tacere. <Potremmo avere dei clienti e bisogna trattarli a modo.> Posa gli occhi glaciali sulla figura del bombarolo, mostrando un ghigno degno di tal nomea, interrotto da una cicatrice che parte dal labbro inferiore e che risale su quello superiore - di sguincio. <E' un peccato poter trattare con voi soltanto fuori dalle mura dell'Ochaya.> Riferendosi al divieto assoluto d'ingresso per Mattyse Kanishiro in persona. E soltanto infine si preclude l'attenzione focalizzata anche sulla Kokketsu senza pronunciar nient'altro di fondamentale per chiunque. [ Nella tana del lupo - Chiusa ][ Turnazione libera - Nessun limite di tempo ][ Kimi Aya: https://i.pinimg.com/564x/fa/5b/b3/fa5bb382edfb52c473ecf55a19a0cdd3.jpg ][ Kemono: https://i.pinimg.com/564x/92/f3/05/92f3055d8cb341040d7ae217bf0d0a22.jpg ]
[Viuzze] Le piace fare la grande quindi? A quanto pare ha un bel caratterino quella bambina che risponde a tono al padre. Però la cosa che la indispone non poco è il fatto che venga solo additata per l'altezza e ignorata altrimenti. Ovviamente non poteva essere stata educata al rispetto in un ambiente losco e corrotto come quello dell'Ochaya, ma almeno un minimo di decenza verso gli sconosciuti se lo sarebbe aspettato. << Evidentemente non ti hanno spiegato che l'altezza non determina quanto grande tu sia. >> Il tono è decisamente meno amichevole di quello usato per le spiegazioni e i racconti riguardanti il padre e quello che fa. Tuttavia quelle parole la spronano a spiegare cosa sia in grado di fare, sia a livello di legno che a livello di fuoco. Praticamente una copia in miniatura di Mattyse non c'è che dire, dalla madre non ha preso proprio un bel niente. Però quei passi in avvicinamento, divengono sempre più vicini, mentre una voce profonda richiama l'undicenne. Sa di contare poco in quel frangente, di passare in secondo piano, ma quegli scambi di battute le tirano fuori dalla bocca dei commenti. << Conoscendo l'età del mio amico qui, potrebbe essere tuo zio, se non addirittura tuo padre! Li porta bene i suoi anni sai? >> Una risata le sfugge dalle labbra, niente di veramente sentito, ma dovrebbe rendere le affermazioni un poco più leggere, nonostante nascondano della verità. La voce profonda udita fra la pioggia si fa più presente, più vicina, costringendola a osservare colui che si appresta a quel luogo, una figura sconosciuta alla rossa, però un tipo elegante, dal capello nero tirato indietro e qualche cicatrice sul viso. Con quel visino da volpe, si volgerebbe all'alto figuro, che riprende nuovamente la bambina, le labbra si andrebbero a dischiudere nella versione più cortese che conosce: << Buonasera, lei per caso è il padre? Non ci stava disturbando. >> Chiaro come quel tipo sia il nemico, ma è sempre una buona idea conversare con il nemico, prima di arrivare ai ferri corti, soprattutto se davanti a un'innocente. Però quei brevi scambi di frasi vengono interrotti da Kimi, che fa delle affermazioni infantili, come se si volesse lamentare della non somiglianza con il presunto padre. Gli occhietti blu tornerebbero sulla piccola, probabilmente intuendo che quella lingua lunga può essere sfruttata se giocano d'astuzia: << Dimmi Aya, come mai dici che papà Orochi non ti somiglia? Non ha i tuoi bei capelli bianchi? Magari li hai presi dalla mamma no? >> Domande poste in maniera educata, molto meno infantilmente di prima, cercando di mostrarle un minimo di rispetto, di non considerarla una bambina, anche se a conti fatti lo è. Metterla a suo agio per poter parlare ora ha la priorità, oltre ad eventualmente calmare quello che probabilmente è un Mattyse in via di ebollizione. Non commenterebbe però riguardo al fatto di essere potenziali clienti, quel mondo è ancora troppo oscuro per lei, lascerebbe al Senjuu quel compito, sperando di strappare qualche informazione alla cappuccetto rosso. [Chakra 30/30][Porta oggetti: 1 tonico Chakra, 1 tonico Salute] Il bianco non si espone inizialmente sulle risposte che riceve dalla piccola, apprezza soltanto che Shizuka abbia capito per tempo chi hanno davanti... E` la stessa Shizuka ad avvisare della presenza di un altra persona, di cui i passi successivamente farebbero breccia tra le orecchie del bianco. <Undici anni...> Un pensiero che rapido passa nelle mente, tanto rapido da riuscire a sfuggirgli dalle labbra. Kimi, o meglio Aya, racconta del suo legno e della sua esperienza con le mini esplosioni... Un sorriso appena piu` grande appare sul suo volto, nonostante nomini Masumi come madre... Una voce maschile poi pronuncia quel nome, Aya, solo a sentirlo gli occhi del bianco si sgranano e si alzano repentini per inquadrare quella che inizialmente e` una sagoma. La piccola continua a parlare, per fortuna. <Oh in effetti siamo molto simili... Usiamo entrambi il legno! Sicura che non siamo parenti?> Ironico, forse, mentre lo sguardo rimane fisso su quella sagoma che si avvicina. I due hanno un piccolo scambio di opinioni, ove sente il nome di Orochi. <Orochi Hyuga.> Completerebbe il nome in maniera secca, come una reazione istintiva, un tic nervoso, ma la tensione che il bianco ha iniziato ad emanare scema rapidamente quando il soggetto in questione, Kemy-chan, si palesa educato pure con lui, che risulterebbe essere invece il suo nemico. Il bianco si rilassa, assottigliando appena gli occhi, senza mai perdere di vista quell'uomo. <L'ultima volta che ci siamo visti mi hai sfidato a dire Kai...> Un commento ad alta voce, intento a far capire a Shizuka che i due si conoscono. <Mi stupisce vederti cosi` tanto educato anche con me... Se non fosse per le nostre fazioni, ti troverei un tipo tanto figo e carino da volerti offrire pure da bere. E` un peccato non poterlo fare...> O almeno non possono farlo all'Ochaya, forse. Il volto viene rapidamente posato sulla Kokketsu, a cui annuisce appena, senza dirle nulla prima di posare lo sguardo ancora una volta sulla bimba. <Ho un regalo per te, se zio Kemy approva.> E la mano destra andrebbe a infilarsi nella tasca destra, ove frugherebbe nella borsa porta oggetti per afferrare una decina di carte bomba ed estrarle, le mostrerebbe chiaramente, stringendole tra indice e pollice, cosi` che pure il signore in smoking possa vederle. <Cosa dici zio, posso?> Chiede chinando appena il capo verso la propria destra, porgendo ora un piccolo sorriso nei suoi confronti. Cos'e` quella? Educazione? O magari la possibilita` di aver trovato qualcuno che, come Shinsei, non sia per forza un nemico in tutte le circostanze. <Una parte di me vorrebbe gridare, sputare tutto consapevole di non aver altre occasioni... Ma voglio portare un briciolo di rispetto a chi ha comunque contribuito in qualche modo a questo.> A crescerla, nonostante la sua assenza, anche se e` stata proprio l'assenza della bambina a casa a chiuderlo in quel cristallo. <Quindi Kemy-Chan, posso essere tuo cliente in qualche modo?> E senza attendere una effettiva risposta, la mano destra allungherebbe le dieci carte bomba verso la piccola, porgendogliele senza alcuna esitazione. [Chakra 25/25][Equip: Porta Kunai (3 kunai), Borsa porta oggetti (20 carte bomba), Polso dx (carta bomba)] [ Flashback ] Non molto tempo prima della loro magica uscita serale, Kemono sta entrando nell'ufficio di Mayumi ai piani superiori dell'Ochaya - quelli dove nessuno ha accesso. E' seduta s'una sedia girevole mentre sorseggia un cocktail di pregiata fattura con tanto di oliva in uno stuzzicadenti. <Sto portando Aya a fare un giro.> Vocia alla di lei volta, ricevendo soltanto un'occhiata piccata alla di lui volta, continuando a bere dal bicchiere di vetro con una gamba incrociata sull'altra. "Sta piovendo", replica prontamente la rossa che gestisce tutta quella stramaledetta baracca che sta causando non pochi problemi a chiunque - oltre a portare divertimento dov'è necessario. <Ho l'ombrello e lei è ben coperta. Non puoi tenerla segregata a vita tra quattro mura - ci viviamo già, per tua informazione.> Si stringe nelle spalle, sistemando meglio la giacca che porta indosso e continuando a fissare Mayumi che, di rimando, risulta visibilmente scocciata dalla discussione. "Vogliono rapirla-" ma Kemono è pronto a bloccarla immantinente con una risposta che va a correggere quel che ha appena pronunciato con così tanta convinzione. <Vogliono riprendersela, è diverso. Ma anche ci riuscissero...> Cosa vorrà mai dire? [ Fine Flashback ]
[ Attualmente, in un vicolo del Quartiere notturno... ] La bambina replica prontamente alla volta della Kokketsu con fare convinto, altezzoso. <Perché sia mia madre che mio padre erano degli Hyuuga, mentre io sono capace di usare il Mokuton. Inoltre, nessuno aveva i capelli bianchi in famiglia! Se fossi davvero figlia di Orochi e Mekura, non avrei dovuto avere il Byakugan anch'io?> Le domanda, ma è retorica. Conosce già la risposta, è evidentemente più intelligente dei suoi coetanei e qualche domanda innocentissima se l'è fatta senz'alcun dubbio. Shizuka sta cercando d'appianare la situazione, provando anche a comprenderla meglio per quanto possibile. <Avanti, smettiamola con questa farsa.> Sospira, gesticolando con la mancina, attirando anche l'attenzione di Kimi che, con espressione curiosa, fissa Kemono senza però battere ciglio per il momento. <Non so chi tu sia, potresti essere una prostituta che lui si sta portando a let--> Viene interrotto proprio dalla bambina che lo rimbecca con la sua vocetta squillante. <KEMY-CHAN!> Sgranando gli occhietti ambrati, quasi dovesse dargli una sculacciata per quant'appena proferito. <Mi ha trattata da scema, ma non per questo devi insultarla!> In un certo qual modo, Aya la sta difendendo. Kemono, poco propenso al dialogo con un'infante fastidiosa, replica con convinzione. <Guarda che anche Jiji-san è una prostitut---> L'albina si pone subito le mani sulle orecchie, scuotendo vigorosamente la testa da un lato e dall'altro, come a voler dimenticare queste brutte parole appena ascoltate. <NOOOOO!> Sembrano due bambini che litigano. L'uomo si schiarisce la voce nel tentativo di mettere a posto la situazione, di farsi vedere per quel ch'è davvero e non un dannato babysitter. <Prima che questa serpe in seno mi bloccasse, stavo dicendo che il qui presente> Indicando proprio il Senjuu. <sa benissimo che il padre non sono io. E a giudicare dalla somiglianza così netta, mi chiedo come mai una bambina che si ritiene adulta non l'abbia capito.> E' palesemente una frecciatina nei confronti di Kimi, la quale allunga il piedino per pestargli la scarpa lucida e pulita. Egli allunga una mano sulla sua testa con il grugno in faccia di chi vorrebbe ammazzare il prossimo, ma con la consapevolezza di non poterlo fare davvero. <Guardala! E' fastidiosa come te.> Fissa adirato Mattyse. <Sei arrivato dal nulla a rompere le scatole all'interno dell'Ochaya, senza neanche l'ombra d'un piano per riprenderti tua figlia e ora fai l'anima caritatevole in mezzo alla strada soltanto perché ce l'hai davanti agli occhi.> Riferendosi letteralmente alla serata durante la quale è arrivato nel locale e dal quale è uscito dopo aver generato il caos generale. <Spiegaglielo che quelle cicatrici te le sei fatto per salvarla piuttosto che fingere ancora di non essere suo padre. Hai la fottuta opportunità di levarmela dalle grinfie, perché non lo fai? Hai paura di me? Capti il pericolo? O forse non hai tutt'ora un piano per riprenderti ciò che t'appartiene?> Lo sta pressando, mentre Kimi gli s'avvicina d'un passo alternando dapprima le occhiate dall'uno all'altro. Balbetta qualcosa che non ha un senso. <Kemy-chan?> Gli domanda, cercando d'attirare la sua attenzione con gli occhioni ambrati ancora sbarrati. <Smettila di fingere di non saperlo, Kimi.> E' a metà strada tra Kemono e Mattyse - divisa tra la cruda realtà e la finzione nella quale finora ha vissuto. D'improvviso però sbatte gli occhietti chiari, ambrati come quelli del bombarolo e gli mostra un sorrisone che le attraversa il volto. <Era per creare della suspense!> Borbotta facendo roteare le pupille, come se si fosse offesa a causa del mancato aiuto nel reggerle il gioco da parte di Kemono, il quale si sofferma invece sul bombarolo e sull'interlocutrice. <Stiamo perdendo troppo tempo qui e io non ne ho a disposizione poi molto. Voi due stavate cercando degli spacciatori senza pensare al fatto che io potrei essere informato di tutti i movimenti nel Quartiere notturno, hm?> Zittisce momentaneamente Kimi che, dal canto proprio, ha piantato il broncio e incrociato le braccia al petto - viziatella un pelino, sì, ma che allunga subito le manine senz'attendere neanche il consenso del suo supervisore per prendere le carte bomba che il bianco le sta offrendo su un piatto d'argento. <E non pensavate certo di trovare me in persona tra queste strade. Posso, anzi possiamo darvi una mano.> Includendo la bambina che, con gli occhi sbrilluccicanti e la boccuccia socchiusa a formare una piccola o, si rigira tra le mani quegli aggeggi esplosivi. <Innanzitutto, che intenzioni hai con l'Ochaya? Entrare dalla porta d'ingresso per te è impossibile e il locale è interamente sorvegliato. E' la tua unica opportunità questa per poter passare del tempo con lei.> Ma esattamente cosa gli sta offrendo? E soprattutto... perché Kemono dovrebbe comportarsi in questo modo? A cosa sta puntando per davvero? [ Nella tana del lupo - Chiusa ][ Turnazione libera - Nessun limite di tempo ][ Kimi Aya: https://i.pinimg.com/564x/fa/5b/b3/fa5bb382edfb52c473ecf55a19a0cdd3.jpg ][ Kemono: https://i.pinimg.com/564x/92/f3/05/92f3055d8cb341040d7ae217bf0d0a22.jpg ]
Giocata del 08/02/2022 dalle 19:01 alle 22:39 nella chat "Quartiere Notturno"
[Vicoli] Ma che diamine sta succedendo? La rossa è decisamente confusa, quello che le compare davanti è una scena che non si sarebbe mai aspettata. A quanto pare però è solo la punta dell'Iceberg quella che scorge prima di rimbeccare Kemono senza il minimo ritegno. Lo sguardo blu lo fulminerebbe con gli occhi, nonostante la bambina si schieri dal suo lato decide di metterci del suo per chiarirgli i concetti. << Senti damerino. Se fossi una prostituta sicuramente non sarei qui di fianco a lui ora a battibeccare con te e la ragazzina non trovi? >> Non le importa nulla al momento di chi sia quel tipo, e anzi, quando Kimi prende le sue difese quegli occhi blu si rivolgono anche a lei. << Ti ho trattata come pensavo fosse più corretto. Non farò lo stesso errore dato che sembri tu quella più sveglia dei due. >> Non tornerebbe nemmeno con lo sguardo su Kemono, ma come detto è solo l'inizio di quelle rivelazioni. Quella undicene sa tutto, è più sveglia di quanto si pensi, altra dote ereditata dal padre che dovrebbe essere la mente della coppia? Può essere, ma di sicuro quelle carte bomba se l'è intascate e questo già la dice lunga su quanto si somiglino. Il discorso va avanti, rivelando come Kemono sia disposto ad aiutare Mattyse in qualche modo, non si sa a quale fantomatico prezzo però, anzi che può dare loro una mano, come se lei fosse coinvolta. Quello che dice ha senso, un volto come quello di Mattyse che ha creato parecchi problemi in quella zona come può non essere notato? Però quella situazione è troppo assurda, non ne trova il nesso e non riesce a comprendere le trame e gli intrighi. E' chiaro e lampante che quel mondo non sia fatto per lei, che è cresciuta alla luce del sole, nell'onesta intellettuale dell'esistenza. Il viso mascherato si rivolge verso il Senjuu ora, lo osserva, cerca di capire cosa gli passi per la testa, anche se solo da uno sguardo è complicato. Poi prende una decisione repentina, forse strana: << Scusa Matt ma questa cosa mi sembra troppo assurda, devo togliermi il dubbio. >> Detto questo allungherebbe la destra in direzione di Kimi, in particolare della sua fronte. Il dito medio trattenuto dal pollice pronto a lasciarlo andare repentinamente andare contro la fronte dell'undicenne. PErchè un tentativo tanto stupido? Per assicurarsi che lei sia vera tanto per incominciare, quella sequela di rivelazioni ha lasciato i cricetini troppo confusi nella rossa mente. Qualora fosse riuscita nel suo intento e nulla fosse cambiato, gli occhi blu si poserebbero di nuovo su quella giovane donna per poi schiudere le labbra in di lei direzione: << Scusa, ma penso tu possa capire perchè l'ho fatto. >> Insomma se è abbastanza sveglia capirà, in ogni caso non andrebbe troppo a intromettersi in quei discorsi fra 'uomini', anche se l'orecchio è teso in quella direzione, per carpire cosa voglia un tipo come Kemono. Che cos'ha il Senjuu da offrire a qualcuno che lo sta ricattando con la figlia? [Chakra 30/30][Porta oggetti: 1 tonico Chakra, 1 tonico Salute] In effetti la scena iniziale lascia un po' sbalordito pure Mat, che rimane incredulo ad osservare il tutto... inizialmente tenterebbe di dir qualcosa, ma il dibattito acceso tra Kemono e Kimi, ove parola dopo parola, scopre nuove peculiarita` sia di uno che dell'altro. Shizuka poi non si trattiene, sentendosi offesa da quella prima provocazione del damerino... Ma al termine di questa gag quasi comica? Il bianco accennerebbe ad una risata che ne scuoterebbe le spalle, mentre la mancina verrebbe sollevata per portarsi dinanzi alle proprie labbra per far si che questa non sia troppo rumorosa. <mh-mh-mh. Si, sei sicuramente mia figlia, mi chiedo dove sia pero` la parte di Mekura.> Ironico, divertito, per una volta felice e lo dimostra il sorriso sul suo volto. L'occhio ambrato verrebbe sollevato per posarsi sullo yakuza, a cui continuerebbe a sorridere. <Sapevo benissimo lo avresti saputo, certo non mi aspettavo che venissi proprio qui te di persona... Ma potresti aver risparmiato molte cose, sai?> Tipo la vita di uno spacciatore. <E come te hai i tuoi informatori che ti hanno avvisato dei miei movimenti, i miei mi han detto della tua performance contro un ragazzo dai capelli biondi. Sono veloce, ma non abbastanza da poterla sollevare come un sacco di patate e scappare senza che tu possa raggiungermi e spezzarmi un ginocchio.> Meglio giocare a carte scoperte, no? <Ti voglio ringraziare per averla chiamata con il suo primo nome. Quando sono entrato al vostro locale, non avevo un piano ben preciso, ma quello non lo ho mai... sai, se un piccolo tassello di un piano ben studiato salta, tutto va in malora. Preferisco tenere alcune parti sul generico cosi` da poter sempre essere pronto ad improvvisare.> E` un riassunto molto frettoloso dei suoi piani. <Quella sera non mi aspettavo di trovarmi davanti alla prostituzione minorile, ma avevo le idee ben chiare quando ti ho attaccato la carta bomba sulla coscia.> Ricordiamo tutti quel momento di terrore, no? Probabilmente fingeva, questo Mat lo sa, ma era una bella situazione di vantaggio tutto sommato. <Quindi, valutiamo rapidamente le opzioni che ho ora. Prendere Kimi contro la sua forza e cercare di scappare, rinunciando alla possibilita` di difendermi...> Meglio parlare ad alta voce, cosi` che Shizuka possa sapere bene cosa stia passando per il cervello del Senjuu. <...e probabilmente morire. Anche se non mi inseguissi te, lei sembra abbastanza affezionata da tornare da sola. In fondo la avete cresciuta voi. Ipotesi numero due, approfitto del momento per cercare di ammazzarti. Probabilmente sarebbe piu` semplice di quando ho ammazzato Orochi, siamo in due... Ma questo non significa che uno di noi non abbia alte probabilita` di morirci o di tornare a casa con delle ossa rotte.> Tipo lui, che oramai avra` le costole in cemento. <E Kimi potrebbe comunque andarsene, anzi potrebbe essere incentivata a farlo.> Qua vi e` una pausa, il bianco abbassa lo sguardo, facendo sparire il sorriso mentre ignora il fare della rossa, poi inspirerebbe molto lentamente. <La terza ipotesi, e` quella di trovare un accordo io e te. La presenza di Kimi e` cio` che ha difeso l'Ochaya fino a sta sera e la possibilita` di avere mia figlia mi toglie ogni desiderio di radere al suolo quel locale.> Ecco che subito tornerebbe a sorridere, con sguardo deciso, non contento come poco prima... come se un interruttore fosse stato premuto... <Ovvio!> Risponderebbe alla domanda del damerino. <Ormai undici anni fa ho fatto scoppiare l'Ochaya senza neanche entrarci e ho affrontato Orochi in uno scontro faccia a faccia, non ho bisogno di particolari piani per rifarlo. Ma questa volta ho qualche alleato in piu` e un pochino piu` arrabbiato, quindi a perdere la vita non sarebbe solo un uomo.> Non da certo per scontato di uscirne illeso, ma sappiamo tutti che Mat e` disposto a farsi saltare in aria per portare quanta piu` gente possibile con se. <Ma tutto questo e` evitabile...> Chinando appena il capo verso la propria destra. <Non posso obbligare Kimi a voler stare con me o a volermi bene, ma posso averci un rapporto, un legame... crescerla in qualche modo e cercare di difenderla. Se sei qui ci sono tre possibilita`. Non la sopporti piu` e me la vuoi donare in cambio di pace. Vuoi solo farmi innervosire facendomi credere di poterla avere facilmente, o vuoi vedere se si puo` trovare un accordo costruttivo e utile per entrambe le parti, ben diverso da un semplice scambio di pace.> Che palle, voleva far scorrere del sangue questa sera... Bhe, potrebbe sempre succedere. <Quindi, cosa vorresti in cambio?> Magari il controllo totale della Yakuza? [Chakra 25/25][Equip: Porta Kunai (3 kunai), Borsa porta oggetti (10 carte bomba), Polso dx (carta bomba)] Innanzi alla ramanzina perpetrata da Shizuka ai danni di Kemono, quest'ultimo non si scompone più del necessario. Palesa un piccolo ghigno che risalta maggiormente a causa della sottile cicatrice che ne attraversa il labbro inferiore e quello superiore. Si passa una mano sulla fronte, ridendosela di quell'affronto. <Il capo t'avrebbe fatto a pezzi.> Intendendo l'eventualità in cui la Kokketsu si fosse rivolta in tal modo nei confronti del suo capo - da comprendere se vada riferendosi a Masumi o direttamente ad Orochi. Kimi, nel frattempo, posa le iridi ambrate sul volto della rossa, così da replicarvi a modo. <Ti ringrazio. Non hanno fatto altro che dirmi che apprendo velocemente, che blablabla> Agitando la manina in aria come a simulare il becco d'un'anatra od una bocca che parla a vanvera senza sapere, che è più o meno il significato che vuole dare a quel gesto compiuto. <ma continuano a regalarmi bambole con cui non mi piace giocare.> Kemono resta momentaneamente in silenzio, osservando dapprima Shizuka e subito dopo Mattyse, soffermandosi maggiormente su di questi per via del discorso che viene fuori. Ne assapora parola dopo parola, limitandosi a guardarlo, ma mai a distogliere l'attenzione. Non commenta fin quando non avrà terminato. <Non voglio niente> Sembra quasi riluttante, assottigliando lo sguardo chiaro. <ho una figlia anch'io che si mette sempre nei guai> Gonfia la cassa toracica, rilassando le spalle come se si stesse togliendo un peso nell'affermare queste parole. <e, per puro caso, quando ho conosciuto Kimi ed ho saputo la sua storia> Rivolgendole un'occhiata di sottecchi. <mi sono domandato cos'avrei fatto io per riavere Mina indietro.> Dove abbiamo già sentito questo nome, prima? Tutto sta nel gestire bene le informazioni che si hanno... Abbassa gli occhi in direzione della bambina, la quale lo guarda con le labbra socchiuse - come s'ascolta un narratore d'una storia che t'ha appassionato fin da subito. Qui, s'intrometterebbe immediatamente Kimi, sollevando le sopracciglia come se Mattyse stesse dicendo qualcosa di totalmente stralunato. <La tua mente lavora troppo, papà> ... <è un po' come la mia!> La vocetta squillante viene infastidita soltanto dal cadere costante della pioggia che ticchetta tutt'attorno - sugli edifici, sul terreno, sui loro corpi. <Kemy-chan non vuole niente in cambio perché è stata una mia richiesta.> Gli parla come si parla agli adulti, no? Occhi negli occhi. Ambra nell'ambra. Sono così uguali da potersi fondere assieme. <Ho sempre saputo che Orochi non è mio padre. Ho visto una sua foto tanto tempo fa, ma ne ricordo ogni tratto. E non mi somiglia proprio! Però, non pensare che il mio dubbio sia nato soltanto da una foto!> Agita le braccia sui propri fianchi, dimostrandosi comunque una bambina di undici anni nei modi di fare, seppur dimostri un certo intelletto nel modo di porsi e nello spiegare. <Quando il tredici giugno sei entrato nell'Ochaya era il giorno dell'inaugurazione> Ne ricorda il giorno esatto. <e mi ricordo che erano le ventidue e diciott...> Kemono le poggia una mano sulla spalla, mentre gli occhi della ragazzina si spostano verso l'alto facendosi pensierosa - come se si perdesse nei suoi ricordi. <Finisci quello che stavi per dire, ti sei persa di nuovo nel discorso.> Che sia un atteggiamento infantile? Kimi si schiarisce la voce, sbattendo repentinamente anche le palpebre per ritornare alla realtà. <Oh, scusa... Insomma, volevo dire che è stata una mia richiesta quella d'incontrarti. Volevo anche capire perché non fossi venuto a prendermi prima, perché non ti fossi interessato a me se veramente sono tua figlia e- però, poi ti ho visto entrare dal locale assieme alla mamma! Ed eravate così fighi! Sembrava che niente vi potesse fermare, a parte i bodyguard di mamma-Masumi.> Stringendosi nelle piccole spalle, ancor coperte dall'ombrello tenuto saldamente dalla mano libera di Kemy-chan affinché non si bagni inutilmente - rischiando le ire di Masumi nei suoi confronti. <In parole povere, papà, non devi rapirmi. Sono disposta a venire con te. Voglio sapere che persona sei.> Viene interrotta bruscamente da Kemono, interrompendola prima che possa prolungare la discussione - cosa che ha in effetti già fatto, essendosi persa nel discorso anziché giungere subito al punto. <Prima di portarla con te, sai benissimo che ci sono delle problematiche da superare e che non sono affatto facili neanche per il sottoscritto.> Si fa serio, sbuffando aria dalle labbra come se avesse una sigaretta immaginaria, lasciandosi investire dall'acqua piovana avendo concesso il beneficio d'una copertura soltanto all'undicenne. <Trova un modo per risolvere le conseguenze d'un possibile allontanamento di Kimi da Masumi e potremo rivederci qui, quando tornerai a cercare della roba da Ashido. Soltanto allora, potrei chiederti un piccolo favore.> Favore e Yakuza spesso e volentieri vanno di comune accordo, ma talvolta potrebbero rivelarsi essere un poco più pericolose, specialmente assieme... Kimi, nel frattempo, si becca una schicchera sulla fronte da parte di Shizuka, la quale vuol capire se sia reale o meno, se si tratti d'una trasformazione o se possa finalmente star sicura. <Ahio!> Si lamenta la bianca, massaggiandosi la fronte sotto l'occhiata vigile del suo cane da guardia che, però, lascia correre quant'accaduto e torna a fissare l'interlocutore che ha davanti. <Posso prometterti di star qualche altra notte in compagnia di Kimi finché non troveremo una soluzione plausibile, ma il nostro tempo sta finendo.> Solleva il braccio al cui polso v'è un orologio dal cinturino in pelle nero, dalla montatura rotonda e qualche diamante disseminato all'interno del quadrante. I soldi non gli mancano di certo. Infine, rivolge un'ulteriore occhiata di sguincio alla Kokketsu. <Tu sarai testimone dell'accordo.> Perché è lì presente, ha avuto modo d'ascoltare tutto. <Mattyse, è l'offerta più vantaggiosa che un uomo d'onore come uno Yakuza possa farti, un'offerta sulla quale io non sputerei. Sappiamo di cos'eri capace e nessuno ti vorrebbe vivo tra quelle mura - neanch'io. Ma fuori è un altro discorso, mi capisci, no?> Gli rifila un occhiolino, poggiandogli una mano sulla spalla con un sonoro 'pat' dovuto anche all'acqua infiltratasi negli indumenti altrui. Aya svicola di lato così da poter fissare ulteriormente il padre, in attesa anch'essa d'una risposta. [ Nella tana del lupo - Chiusa ][ Turnazione libera - Nessun limite di tempo ][ Kimi Aya: https://i.pinimg.com/564x/fa/5b/b3/fa5bb382edfb52c473ecf55a19a0cdd3.jpg ][ Kemono: https://i.pinimg.com/564x/92/f3/05/92f3055d8cb341040d7ae217bf0d0a22.jpg ]
[Vicoli] Se ne infischia delle velate minacce portate avanti da Kemono, il rispetto è qualcosa che si deve a chiunque non si conosca, e lui ha infranto quel dogma senza ritegno. Per questo ora il suo interesse risiede principalmente in quella undicenne sveglia, che si sente finalmente considerata all'altezza da qualcuno. << Io da piccola preferivo giocare a fare la lotta con il mio amico d'infanzia! Si tornava a casa sporchi da far schifo sempre, mamma ci cacciava insieme nella vasca poi! >> Tralasciamo il fatto che si stia interfacciando solo con la bambina, e non lo fa nemmeno per assicurarsi la di lei amicizia, lo fa spontaneamente, senza secondi fini, con un'innocenza disarmante. Però l'orecchio si tende a quel discorso di Mattyse, segue le risposte di Kemono e cara grazia che sta fissando prevalentemente Kimi, dato che le rivelazioni che vengono esposte sono ben più che utili. Kemono è il padre di Mina. Mina è la tipa tatuata che l'ha assoldata in qualità di Kimi e con cui dovrà tornare a parlare. E Shizuka non ha detto al bianco che lei in realtà ha un'altra identità. Errore!!! I cricetini iniziano a gironzolare nervosamente in quella testolina rossa, sembra singolare come il fato abbia scelto di mettere proprio lei al fianco del Senjuu in quella ricerca di nemici. Quando però è Kimi a fare un bel discorsetto al padre, inevitabilmente le viene da ridere, anche se cercherebbe malamente di celarlo dietro la mano destra, per poi spostare lo sguardo blu allontanandolo dai due. Dopo quel colpo tornerebbe a scusarsi con veemenza con la piccoletta: << Scusa davvero. Sei una tipa così tosta che dovevo verificare se fossi vera oppure no! >> Un enorme sorriso le verrebbe rivolto, il tono di voce decisamente divertito, alla fine quella ragazzina le piace sul serio, non ha troppi peli sulla lingua. Poi però deve tornare quasi seria, viene chiamata in causa come garante di quel patto, di quell'accordo che i due stanno eventualmente per siglare. Non si pronuncia a riguardo, non è suo compito suggerire all'altro cosa sia meglio per se stesso, è una scelta che purtroppo deve fare da solo. << Non ho alcun problema a riguardo. >> Acconsente a fare da testimone, a essere l'unica che possa recriminare qualcosa, qualora una delle due parti in causa non rispetti quanto detto. Non sa quanto questo valga all'interno di quel mondo oscuro, ma eventualmente ha qualcuno a cui chiedere. Attenderebbe il seguito degli eventi, permanendo in quella posizione di alleata sconosciuta, tanto per Kemono, che in fondo per Mattyse. [Chakra 30/30][Porta oggetti: 1 tonico Chakra, 1 tonico Salute] E` la serata delle rivelazioni questa eh? Partendo dalla affermazione di Kemono, non vuole nulla. La risposta lo lascia di sasso, ma per fortuna segue una spiegazione... Mina, nome nuovo per il bianco che rimane ad ascoltare parola dopo parola di quel discorso. Che avrebbe fatto lui al suo posto? Ecco che pero` e` la voce di Kimi a fiondarsi nelle sue orecchie, richiamando rapidamente la sua attenzione. Pensa troppo, glie lo dice anche Furaya... Il bianco continua ad ascoltare quel racconto, rimanendo pure sorpreso dalla incredibile memoria della piccola che batte pure la sua, lui ragazzo abituato a studiare e a cogliere quante piu` informazioni possibili... lei sembra avere una memoria fotografica continua. Il sorriso torna piu` rilassato, sincero, qualsiasi cosa potesse scattare e` stato sicuramente disarmato. <Morto Orochy ho passato una brutta settimana in ospedale. E` seguita una offerta, si cercavano volontari per la guerra del finto kami.> E` un racconto non richiesto, ma la piccola ha chiesto perche` non fosse venuto prima, perche` non avesse continuato quella strage. <Ero il braccio destro dell'hokage e ho dovuto aiutarla a studiare un piano... poi mi ha chiesto se avessi partecipato. Non potevo rifiutarmi, stare a casa a guardare tutto crollare rischiando che l'unica cosa che di decente avessi fatto nella mia vita venisse perso tra i confini di Oto. Se ti avessi trovata la sera in cui Orochi e` morto avrei rifiutato... Ma non ti ho trovata e non ho potuto... La guerra non e` finita molto bene e questo si sa.> inutile allungarsi ancora, cio` che e` stato lo sanno e il bianco ha altro a cui pensare. Lo sguardo salta nuovamente su Kemono, successivamente verso Shizuka, e` felice di avere un amica al proprio fianco. Tornato a osservare il primo, annuirebbe appena con il capo. <Ho bisogno che mi dici... che mi diciate, come reagirebbe se Kimi sparisse. Come si comporta quando e` arrabbiata...> Una rapida occhiata alla piccola, giusto qualche istante. <Perche` l'unica opzione tangibile con le mie conoscenze e` prenderla fuori dal locale e ucciderla.> Ma supponiamo che i due non vogliano questa fine. <Certo, cosi` fosse il controllo sarebbe tutto tuo Kemono, no? Non avresti problemi a prenderlo... Ma se volete che rimanga in vita, ho bisogno di sapere se devo studiare come simulare la morte o la scomparsa di lei senza che qualcuno ne paghi le conseguenze.> Un altra occhiata verso la piccola, lei che ha dimostrato grande intelletto e memoria. <Tu hai qualche idea?> E` convinto che lei possa avere dei suggerimenti utili... Pensa mente, pensa... Furaya ha parlato di un alleanza con il kage di Kiri, se questo offrisse una gita ad un gruppo di ragazzini, apparentemente sicuro, al di fuori delle mura? Sarebbe semplice imbrogliare il tutto. Per una volta il Senjuu non ha idee, se fosse per lui si fionderebbe sull'unica opzione, la violenza, ma deve essere sicuro che questa sia fattibile. Ecco che tornerebbe verso Kemono con il proprio sguardo. <Se dovessi trovare tua figlia... posso essere sicuro che qualsiasi cosa la riportera` a te e non a Masumi?> Sta cercando una linea di comunicazione il piu` sicura possibile con lui, lui che e` la sua unica possibilita` per riavere sua figlia con un numero di morti minimo... <E quanto tempo abbiamo? Vorrei sapere dalla signorina tutto... dal suo primo Kai al suo primo rametto... Tutto cio` che ricorda...> Ed un piccolo sorriso quasi nostalgico, che conquista il suo volto e prende il sopravvento. Una rapida occhiata, nuovamente, nei confronti di Medusa, ha bisogno di aiuto... non sa come fare se non con il sangue... Per una volta si sente stupido. [Chakra 25/25][Equip: Porta Kunai (3 kunai), Borsa porta oggetti (10 carte bomba), Polso dx (carta bomba)] Kimi si preoccupa di rispondere proprio a Shizuka, stringendosi nelle esili spalle. <Mamma-Masumi è molto severa e categorica su determinate scelte. Non credo che sia normale per una undicenne avere come amica una ragazza che vende il suo corpo per vivere - nonché l'unica amica che ho.> Scosta l'attenzione e lo sguardo chiaro alla volta del padre, soppesandone il fare. <Potrei dire che è colpa tua, specialmente nell'ultimo periodo in cui ha incarato le regole. Non posso neanche più gironzolare nello spogliatoio delle ragazze!> Si sente schiacciata, oppressa dalle regole della presunta madre. <Inoltre, l'unico amico del sesso opposto è Kemy-chan. Non ho neanche mai conosciuto Mina.> Spiega ancora, sistemando meglio l'ombrello che se n'è andato poco più all'indietro, affinché possa continuare a star un po' più coperta. Sgrana gli occhietti quando sente le parole del padre, ascoltando con attenzione quel racconto che le viene propinato. <Il Decimo Hokage... Oh sì, ce l'ho presente! Ho letto di lei su un libro di storia.> Ma si cheta perché l'altro non ha terminato il suo racconto, motivo per il quale lo lascia proseguire. Scuote frettolosamente la testolina chiara non appena si discute dei possibili piani. <Vorrei che mamma-Masumi non morisse, ma che capisse che non sei così male; che se hai agito in quel modo è perché non t'hanno permesso di vedermi.> Come dimostrato, è abbastanza matura ed intelligente per la sua età. Forse un po' viziatella, ma al contempo è anche privata di parecchie libertà. Kemono prende parola, così da concludere in parte quel discorso cominciato dalla ragazzina, affinché possa dar un senso maggiore a quanto proferito finora dai quattro. <Masumi è legata alla bambina perché è fermamente convinta che Orochi avesse tutte le risposte, perché non conosce niente del mondo se non quel che Orochi le ha mostrato.> Snocciola informazioni che potrebbero o meno essere utili, che toccherà a Shizuka e Mattyse - o chi altro di dovere - smaltire ed usare a proprio vantaggio. <Allo stesso modo, Masumi ha fatto un gran lavoro a crescersi una bambina completamente da sola - una bambina non sua, soltanto per quel legame.> Le fa un complimento indirettamente, sospirando e passandosi una mano tra i capelli corvini. <Una delle problematiche sta proprio in questo: gradiremmo non morisse.> Perché con la morte è tutto così semplice... al contrario, adesso devono trovare un modo che sia quanto meno attuabile, che permetta a tutti d'uscirne illesi, che favorisca in particolar modo l'accordo generato or ora con Kemono. <Il problema> E' Kimi a riprendere la parola. <è che Masumi ti odia perché hai ucciso Orochi.> In un certo qual modo, Masumi lo venera. Lo reputa il migliore in assoluto, oscurando sé stessa e qualunque altro insegnamento avesse potuto apprendere da qualcun altro. <No, comunichiamo tramite Ashido.> Rifacendo lo stesso percorso che hanno fatto questa volta, in parole povere, così da ritrovarsi nel solito stesso punto. Kemono non pare ammettere poi molte altre repliche. Per quanto riguarda il racconto che in precedenza le ha fatto, la bambina replica a Mattyse con un piccolo sorriso. <Grazie! Ma comunque mamma-Masumi è molto severa, come stavo raccontando alla tua amica.> Adocchiando di nuovo Shizuka di sottecchi, giusto per far comprendere di chi stia parlando con quell'affermazione. <Quando s'arrabbia, si chiude in sé stessa. Non mi rivolge neanche la parola finché non le chiedo scusa. E' molto vendicativa.> Cerca di dare una sommaria spiegazione di quel ch'è Masumi, ma pur sempre nella chiave d'una figlia, d'una bambina che parla della propria mamma. <Andiamo, Kimi. Devi finire di studiare, altrimenti Masumi s'incazza.> Giusto per restare in tema, la bestia la riporta alla realtà: quella in cui dovrebbero finalmente tornare a casa prima che la padrona si arrabbi con entrambi ed inizi a sospettare qualcosa. <Ma non riesco a memorizzare tutti quei paragrafi! Non mi piace la matematicaaa!> Si lamenta in risposta Aya, la quale si gira alla volta del padre, così da avvicinarsi in sua direzione. Lascia l'ombrello a terra, incurante delle intemperie, aprendo le braccia e provando ad abbracciarlo, cingendogli i fianchi. <La prossima volta, parliamo meglio. Ma sappi che ricordo OGNI giooorno da quando avevo nove anni! Quindi, posso raccontarti almeno settecento trenta giornate.> E se la ride piuttosto convinta di ciò. <Ci vediamo... tipa tosta.> Non sa come definirla, non essendo affatto presentate, motivo per il quale si limita a riprendere l'ombrello qualora il bianco l'abbia lasciata andare dopo l'abbraccio. <Ci aggiorniamo.> Mormora Kemono sollevando meramente un braccio a mo' di saluto. Il chiacchiericcio che sarà possibile ascoltare ancora per qualche metro è quello dell'uomo che riprende la ragazzina per essersi bagnata - consapevoli delle sgridate di Masumi una volta tornati all'Ochaya. [ Exit ]
[Vicoli -> Casa (?)] Le informazioni ricercate dal bianco non arrivano in maniera diretta ma velate, da interpretare nei modi e nei gesti dei due che si pongono innanzi a loro. Lei ha dei pezzi che lui non ha, lei non sa che lui non li possiede, ma sicuramente ora devono ricapitolare quanto avvenuto quella sera. Madre iperprotettiva ma irascibile, che concede solo a Kemono di avvicinarla, non vuole che venga profanata da altri occhi maschili. Lascia che comunque siano loro a chiacchierare, a parlarsi, lei ascolta, silenziosamente lasciando che i cricetini si arrovellino su una soluzione che pare non giungere nemmeno dalla mente della coppia Yoton-Senjuu. Secondo quanto suggerito, bisogna convincere Masumi che Mattyse non è poi così male, che è un tipo che ama semplicemente sua figlia alla follia. Cosa che pare ardua ma che prevede di non uccidere, cosa che la rossa apprezza a suo modo, anche se non sa quanto sia compatibile con quanto successo al fidanzato. Però quel dannato tempo scorre e non lascia loro molto da fare se non salutarli. E a quanto pare senza mostrare il suo vero volto, in qualche modo ha fatto colpo sulla bambina: << Medusa, puoi chiamarmi così! Ci vediamo Kimi! >> Usa quel soprannome di nuovo, come per mantenere un profilo, un terzo che non era mai esistito fino alla notte attuale. I 'nemici' si allontanano sotto quella pioggia, ne ode i passi e il chiacchiericcio, senza agire prima che questo sia completamente sparito, dopodichè l'impensabile. E' lei che si volge con quegli occhi blu verso di lui, lo trafigge quasi per la serietà che ci mette. << Dobbiamo parlare. Vieni con me. >> Detto questo, senza pensarci due volte, andrebbe a prenderlo per mano, o quanto meno proverebbe a farlo se lui le avesse concesso quel tocco. In fondo era stata lei a proibire il contatto fisico, ma a quanto pare questa regola è venuta meno, disvelando in parte il cambiamento di opinioni nella testolina Kokketsu. Lei non ha una forza enorme, perciò se lui si fosse opposto non sarebbe riuscita probabilmente a portarlo con se, però in ogni caso non avrebbe parlato in quei vicoli, dove miliardi di orecchie sono pronte a carpire le trame profonde di questo mondo. Che venga trascinato o che semplicemente si accodi alla rossa il risultato non cambierebbe. La direzione è quella del quartiere dei clan di Kusa, dove si trova la dimora della Genin e anche una certa farfalla di sangue e una doccia calda! [Chakra 30/30][Porta oggetti: 1 tonico Chakra, 1 tonico Salute][//END (?)] Era abbastanza scontato che non volessero che Masumi morisse, proprio per questo non ha subito fatto il brillante con un "Ho gia` la soluzione" ma ne ha parlato, palesando quella che era una prima difficolta`. Le informazioni che richiede per avere un quadro generale su Masumi giungono, disegnando un rapido identikit impreciso sulla personalita` della Yakuza... Iperprotettiva, gelosissima o magari solo impaurita, segue ancora le direttive di un morto.. estrema fiducia? Siamo ai livello della psicopatia e del fanatismo. Il bianco accoglie le informazioni, dandosi una mezza idea... Innamorata di Orochy, che abbia visto Kimi come unica possibilita` di avere una "figlia con lui"? Potrebbe anche essere e per il bianco risulta essere l'opzione piu` gettonata, ma questo non gli permette di trovare ancora una possibilita` per quella problematica... <Trovero` qualcosa.> Annuendo a Kemono, mentre il sorriso svanisce, un po' come tutta la magia, quando questo fa presente che sia ora di andare... La piccola pero` decide di correre verso di lui, prendendolo inizialmente alla sprovvista, ma il bianco ci impieghera` poco a crollare sulle proprie ginocchia per avvolgere la figlia tra le braccia, affondando il viso contro la di lei spalla. Non ha molto da dire, si concentrerebbe nel godersi quel momento, il primo abbraccio di sua figlia... <Non vedo l'ora...> Sussurrerebbe con un filo di voce, allentando poi gradualmente la presa per permetterle di andare, di scappare nuovamente e tornare al fianco di quell'uomo che meno di un anno prima lo aveva sfidato con tutta quella arroganza. Ora vi sarebbe qualche attimo di pace, ove la mente del Senjuu, sovvertita da tutte quelle emozioni, piomberebbe nel silenzio. Non sa nulla, non ha informazioni utili su come appianare il proprio rapporto con Masumi o su come garantire totale sicurezza a Kemono.... Ha bisogno di un idea, di un punto zero da cui partire. Mina, la figlia di Kemono, potrebbe avere qualche informazione in piu`... Mat tornerebbe lentamente in piedi, posando la pianta del piede destro sul suolo per poi spingere con questo in cerca della posizione retta. Pochi istanti successivi sara` Shizuka a prendere il comando. La sua voce giunge rapida, attirando il suo sguardo, spento, ancora incredulo e per gran parte immerso nei propri pensieri. La rossa andrebbe ad afferrare la mano del Senjuu, che non sa dove lei lo voglia portare, ma meglio seguirla. <Hey, dove mi porti?> Retorico? No, troppo concentrato su altri pensieri per riuscire a concepire una cosa cosi` tanto semplice. Perdonatelo, e` piu` stupido del solito! [END]