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Sensei Ochaya

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con Furaya, Kashirama, Akaya, Shizuka, Kan, Koharu

L'interesse verso la nuova serata all'Ochaya è palpabile, i manifesti sono stati appesi per tutta quanta Kagegakure promuovendo l'evento a tema. Sotto un cielo nuvoloso e la ricadente neve, il popolo del villaggio si accalca per mettersi in fila dinanzi alle porte del locale le cui luci sono già accese, i primi spettacoli già in corso seppur sia tutto blandamente all'inizio. Fa freddo all'esterno, è innegabile, mani e parti scoperte del corpo ne risentono inevitabilmente ma poco importa, la serata deve avere inizio. Andiamo con ordine, presentiamo l'odierno palcoscenico in cui ci troviamo ovvero dinanzi al locale. Come sempre vi è una corposa fila alle porte, trattenuta da una serie di transenne che permette ai cittadini di porsi in fila indiana mentre un buttafuori si premura di ascoltare la parola d'ordine e permettere l'ingresso a chi realmente ha intenzione di partecipare. Il buttafuori è una lei dai capelli bianchi e corti, vestita in maniera elegante comprendendo un vero e proprio abito con tanto di cravatta mentre tutti gli aspiranti clienti stanno seguendo in modo certosino l'outfit ovvero quello del sensei. Uomini vestiti nel modo più disparato, da chi in kimono a chi in abiti del tutto formali degni di un professore ma in lontananza è possibile notare un singolo individuo vestito da polipo giallo, probabilmente ha sbagliato serata, non siamo qui ad indagare. Le donne, al contrario degli uomini, sfoggiano look provocanti, scollati dando poco spazio all'immaginazione. Tra tutti questi troviamo i nostri eroi, in fila perfettamente in ordine come dovrebbero essere, essi attendono il loro turno. Furaya, Shizuka, Akaya, Kashirama e Koharu; non sta a questo fato decidere in che maniera sono vestiti ne la loro posizione, l'unica cosa certa è che dal primo mancano 5 persone all'ingresso. L'agitazione si può toccare con mano, l'eccitazione è palese in chiunque, la musica dal locale emerge forte e possente rompendo i timpani, rendendo chiaro cosa ci si aspetta una volta varcata la soglia <FUORI DALLA PALLE> la buttafuori alza la voce gridando contro un cliente che non ha saputo rendere nota la parola d'ordine. Quest'ultimo lo si può vedere aggirare le transenne andando via sconsolato, il dolore negli occhi, la consapevolezza di chi non potrà gustarsi le meraviglie interne del paradiso. Il numero diminuisce sempre di più man mano che vengono approvati, quell'uomo è stato solamente il primo ad esser mandato via, ne segue un altro mentre altri 3 entrano permettendo al primo della fila di poter procedere. [AMBIENT][TURNI: Liberi][Ragazzi, siate celeri, non mi servono azioni eclatanti. Cercate solo di divertirvi <3]

21:11 Shizuka:
  [Fila d'ingresso] L'Ochaya. Quel posto ignoto fino a qualche mese prima che ora sembra racchiudere fin troppi segreti, oltre che luogo di lavoro del proprio fidanzato. Sa perfettamente che non è il locale più regolare del secolo, che alcool, sesso e droga, danzano accanto alle spogliarelliste. Eppure ha deciso di presenziare a quella serata a tema perchè in fondo può essere utile, arrivati a questo punto, immergersi completamente in quel mondo dissoluto. Per entrare tuttavia dalla porta principale ha deciso di cambiare aspetto, di non presentarsi in qualità di Shizuka Kokketsu ma in qualità di Hime Otatsu. Ha cercato anche di agghindarsi a dovere per coprire il ruolo di sensei, richiesto dalla serata. Come sempre quando indossa i panni della bionda, il colore della sua pelle è decisamente più scuro, infatti tende a usare quel fondotinta per coprire sia i tatuaggi che le ricoprono il corpo, che tutto il resto, poichè sarebbe assurdo avere diverse tinte sul corpo e risulterebbe troppo ambiguo. I capelli sono biondi, corti, fatta eccezione per qualche ciuffetto lasciato più lungo a discenderle a livello delle spalle, indossa solo l'orecchino a forma di anellino in alto sull'orecchio sinistro, tutti gli altri sono stati rimossi. Il viso è truccato in modo da rendere lo sguardo più affilato e aggressivo, sulla parte inferiore del volto è poggiata quella maschera rappresentante una mascella e una mandibola umana intera, l'unica cosa riconducibile alla vecchia rossa è il colore degli occhi, il solito blu intenso. Scendendo sul corpo, al collo indossa un collarino nero con una piccola fibietta metallica frontale, sul busto si intravede. sotto una giacchetta bianca, un corpeto nero in pizzo, che lascia ben poco all'immaginazione, infatti il seno prosperoso è messo in mostra in modalità balconcino. Le gambe sono anch'esse ben poco coperte, infatti una minigonna aderentele copre un terzo della coscia, con uno spacco vertiginoso frontale sul lato sinistro, in vita indossa una cintura nera a fibia larga. Per concludere ha voluto osare con un paio di decoltè nere con un tacco vertiginoso, infatti necessitano di un plateau, guadagnando così rispetto alla Kokketsu ben 12 centimetri, oltre a una pelliccia corta, che quanto meno le copre il busto di un colore nero. Al di la del freddo che sente mentre sta in fila davanti all'ingresso ringrazia quella maschera, che le consente di maledire in ogni istante la scelta di quel vestiario, che la allontana moltissimo dalla se stessa reale, ma che la fa sentire spaventosamente a disagio. Tant'è vero che per essere sicura di rimanere stabile su quei trampoli ha deciso di girare con il Chakra attivo e concentrare parte di esso sulle leve inferiori, così che sia in grado di restare adesa anche alle superfici più viscide o irregolari, quindi anche al nevischio che si sta accumulando senza speranza. Non porta con se i soliti oggetti, ma ha sapientemente nascosto nel reggiseno, fra i due seni, un tonico per il Chakra e uno per la salute. Insomma dopo l'ultima volta non se l'è sentita di muoversi sguarnita completamente. La chiave dell'appartamento di Rasetsu invece è stata nascosta in un luogo sicuro, così che non possano trovarla sul suo corpo eventualmente. La cosa che più la mette a disahio al momento è la sua posizione, precariamente in piedi su quei trampoli fra Furaya che ha riconosciuto e dietro di se un'insospettabile Akaya, che mai avrebbe immaginato di vedere in un luogo simile. Fortunatamente il suo travestimento ha funzionato pure con Sango, le due presenti non dovrebbero poter intuire che lei è quella Shizuka Kokketsu tanto dolce e carina. Ancora non s'avvede di Koharu che ha conosciuto durante una missione e che l'ha fatta spanciare dalle risate. Lo sguardo blu punta dritto innanzi a se, cercando di capire quando riuscirà a riscaldarsi un pochio. [Chakra ON - Se Rilascio del Chakra Avanzato]

21:15 Furaya:
 E' in fila nei pressi dell'Ochaya, ondeggiando distrattamente sui tacchi indossati e mordicchiandosi distrattamente le labbra. Acqua e sapone come sempre, non s'è truccata più di tanto a parte un filo d'eyeliner per dare maggior espressività agli occhi nascosti parzialmente dagli occhiali indossati. Si guarda attorno, speranzosa di trovar qualcuno con cui passare la serata che sia abbastanza valido quanto Matono - il quale non ha potuto prendere parte alla serata. Sarebbe stata un'ottima scusa per visionare meglio il locale, ma ciò non implica che non possa farlo comunque. <...> Non ha alcuna arma con sé, ma il Chakra attivo è immancabile. Non lo disattiverebbe per nulla al mondo, figurarsi se sta per entrare nella tana del lupo. Per l'occasione, avendo potuto sentire come l'Ochaya prediliga un preciso dresscode, è andata alla ricerca d'alcuni abiti che facessero al caso suo. Di fatto, è riuscita a trovare una camicia bianca che, tuttavia, lascia intravedere comunque un'abbondante scollatura. Permette di risaltare non soltanto le di lei forme, bensì anche il ciondolo con il simbolo del clan Uchiha che porta sempre attorno al suo collo e che neanche per quest'occasione è stato rimosso. A vita alta è invece la gonna che ne fascia la vita stretta e i fianchi, scendendo poco oltre la metà coscia. Possiede uno spacco laterale lungo l'arto inferiore destrorso, i cui ricami dorati proseguono non solo oltre lo spacco, ma seguono tutto l'orlo esterno dell'indumento. L'unica gamba coperta da una calza nera autoreggente - la cui estremità superiore richiama le stesse tonalità poc'anzi citate. Ai piedi, calza un paio di scarpe color ocra con un laccetto che ne cinge la caviglia ed un piccolo tacco che slancia ulteriormente la sua figura. Oltre ad un paio d'occhiali privi di gradazione, ma indossati soltanto per concludere l'outfit, troviamo un cerchietto nero - come a voler sostituire il coprifronte della Foglia - tra i capelli rosei raccolto in uno chignon ben poco ordinato. Alcune ciocche scivolano di proposito lungo la spalla mancina della fanciulla, arricciandosi appena in punta. La frangetta è ben sistemata, anche fin troppo liscia rispetto a com'è abituata a portarla di solito. Una pesante giacca nera con l'interno cremisi è soltanto poggiata sulle di lei spalle, nelle cui tasche porta un tonico di recupero Chakra ed un tonico coagulante; in quell'opposta, la destra, ha soltanto il cellulare nel caso in cui servisse. Si sporge leggermente di lato così da guardar cos'è successo con la buttafuori, ma il tutto si conclude in un nulla di fatto, restando pensierosa sul posto - come se si fingesse una professoressa un po' sbadata. [ Chk On ][ https://i.pinimg.com/564x/3c/82/b2/3c82b25cdf9d8b356053b8925bce5741.jpg ]

21:18 Akaya:
 La gatta konohana si trova in quel luogo più per curiosità che per altro, indossando i suoi soliti abiti comprensivi di un top di pelle scura sovrastato da una maglia bianca che le lascia scoperto l'addome pur se dietro di se continua fino a dietro le proprie ginocchia. Un paio di aderenti pantaloni neri le fasciano le gambe fino ad infilarsi all'interno dei propri stivaletti privi di tacco. Indossa anche i propri guanti ninja con tanto di lame, che dopotutto tiene più per la propria "personalità" che per il la loro utilità bellica. Le tasche porta-kunai vuote sono fissate su avambracci e sulle cosce, mentre sulle natiche ha la tasca porta-oggetti con il proprio cellulare, un rotolo vuoto ed un pennino. L'antenna dell'auricolare le spunta dalla chioma violacea pur se è praticamente coperta dal suo grosso fiocco del medesimo colore. La mano destra è chiusa a pugno che le dita che si distendono per mostrare il mezzo sigillo della "capra" mentre lei si stringe attorno alla propria giacca di pelle tenendo il cappuccio tirato sul volto in parte per la neve ed in parte per il fatto che sì, per quanto curiosa un poco si vergogna ad essere lì, soprattutto se avrà avuto modo di riconoscere Shizuka[Impasto del chackra 3/4]

21:22 Koharu:
 Il brusio dei bassi risuona nelle orecchie. Le luci di ogni colore scaldano, almeno visivamente, la gelida e innevata serata d’inverno. Questa sera, anziché essere rinchiusa nella sede del clan come ogni serata, la piccola è in fila per la serata all’Ochaya, anche se questa cosa non è proprio nel suo stile. Cosa sarà successo? E soprattutto, chi l’ha fatta conciare in quel modo? La Otsutsuki, per la serata a tema Sensei, indossa il pezzo superiore di un kimono bianco con degli inserti dorati e neri, dalle maniche lunghe fino a metà polso che si stringono all’altezza del gomito. Il bello è che sotto di questo, non indossa nulla. Essendo il kimono abbastanza over-size, per mezzo di una cinta in vita di colore nero viene stretto in modo estremamente fasciante attorno al suo corpo, mentre il suo prosperoso seno è coperto esclusivamente dai due lembi, lasciando scoperta praticamente tutta la parte centrale dell’addome. Il kimono le arriva fino a metà coscia e poi indossa ai piedi degli stivali di pelle dal tacco vertiginoso che la rendono più alta di circa 15 centimetri, rendendola quindi praticamente di una altezza media e non nana quale è sempre. I suoi folti capelli bianchi e lunghi sono lasciati sciolti sulla schiena e sul seno, mentre la sua pelle bianchissima risalta per via del rossetto rosso che indossa e dell’eyeliner che le slancia il taglio degli occhi, di un azzurro glaciale. In mano ha una bottiglia mezza vuota di sakè, che sta bevendo sin da quando ha iniziato il tragitto. Non ha mai provato quella roba, in quanto le è sempre stato proibito, ma a quanto pare è di suo gradimento. <Buttafuori… facci entrare che qua fa freddo!!!> urla un po’ sbiascicante Koharu, traballando su quei trampoli che sta indossando. Sembra che ciò che stia bevendo sta cominciare a darle un po’ alla testa, ma la festa deve ancora iniziare. Il look è davvero provocante e lei è una piccola ragazza indifesa, deve stare molto attenta ma a quanto pare la serata è all’insegna del divertimento e non dello studio, per una buona volta.

21:26 Kashirama:
  [Fila - ingresso] Ciò che il ragazzo era in grado di percepire maggiormente era il freddo...ma proprio tanto tanto freddo; il battere cadenzato dei denti invece faceva da sottofondo assieme ai passetti leggeri e veloci che, affondando nel sottile strato di nevischio, lo avevano trascinato con riluttanza fino al quartiere notturno e che ora continuavano a battere lievemente sulla pavimentazione per evitare che gli arti inferiori del ragazzo si congelassero del tutto. Effettivamente pochi momenti prima il giovane sarebbe stato pronto a girare sui tacchi e a tornarsene a casa al calduccio, maledicendo i suoi due cugini che lo avevano convinto ad uscire quella sera dopo aver visto vari volantini sparsi per la città, promotori di un evento a dir poco fantastico a sentire le voci che circolavano per le vie del centro; a dir la tutta questa è la prima volta che il moro esce dadvvero dalle mura di casa sua, ormai abituato a rimanere intorno alle solite quattro persone e a prendersi cura delle sue piantine però, come sostiene la zia, tentar non nuoce e quindi eccolo lì ad attendedre con ansia di poter entrare nel locale più chiacchierato della città. I vestiti che porta addosso sono stati gentilmente offerti dallo zio: il busto è avvolto da una maglia a maniche lunghe color pece, coperta a sua volta da un haori invernale di stoffa spessa e calda color rosso sangue, chiuso fino alle clavicole e tenuto stretto da una fascia annodata all'altezza della vita; le gambe sono fasciate da un pantalone elastico aderente per mantenere il calore corporeo, su cui il Senjuu ha messo ulteriormente dei pantaloni più larghi anch'essi neri, chiusi nella zona dei polpacci da delle fascie bianche avvolte fino alle caviglie, coperte da degli stivali marroni di pelle. I capelli scuri sono raccolti in una coda bassa, fradicia tanto quanto gli indumenti che ha addosso, con piccole gocce di neve sciolta che continuano a cadere con ritmo lungo il collo del moro, facendollo rabbrividire ogni tre secondi. L'unica cosa che vuole in quel momento è entrare in quel dannato locale e scaldarsi... magari anche divertirsi un po', ma l'obiettivo principale ora è riuscire a superare il buttafuori e fiondarsi verso il luogo più caldo del locale per asciugarsi un po'.

La fila aumenta a vista d'occhio, alle spalle, lungo la strada, si può evincere una coda dalle fattezze chilometriche, in grado di prendere gran parte del quartiere notturno, ennesima prova di come l'Ochaya sia un locale a pieno regime il quale non accusa, neanche per sbaglio, un cedimento della clientela, degli incassi, ottenendo sempre e comunque un successo degno di nota. Molti gli schiamazzi nelle retrovie incitando ad andare avanti smuovendo quella fila fin troppo lenta, un po' per il desiderio di divertirsi, un po' per il freddo gelido di quell'inverno. La neve imbianca la strada, le vesti, i tendoni dei negozi oramai chiusi, un perfetto clima natalizio condito con elementi vietati ai minori. Tornando a noi, Akaya prova ad impastare il chakra ma ciò non avviene, sarà il freddo, sarà la vergogna, forse un misto di entrambe le cose, non ci è dato saperlo ma il chakra di lei non riesce ad emergere lasciandola come una normale umana. Gli occhi della buttafuori vengono mossi, direzionati alla volta di Koharu inquadrandola con la bottiglia in mano, stizzita da una tale visione ma prima di poter aprire bocca una figura emerge dall'ingresso del locale. Capelli albini, leggermente più corti, occhi dorati, fisico impostato ma snello, una camicia bianca a maniche lunghe con spacco a V sul petto ed un paio di pantaloni neri per concludere l'outfit. Kan emerge dall'interno rivolgendo un veloce sguardo alla prima della fila, ovvero Furaya, nessun cenno ne nulla salvo poi rivolgersi alla buttafuori <Fai entrare altre 5 persone, poi vengono a darti il cambio, mi servi dentro> solo questo prima di rientrare all'interno del locale, ancora occupato con l'organizzazione del tutto, sempre in corso, mai un momento di fermo. La buttafuori torna a guardare la folta schiera di clienti <Tu> indicando Furaya <Puoi venire> facendole un semplicissimo cenno di avvicinamento <Voi, un metro di distanza, passata lei, venite avanti senza che ve lo dica> dando le disposizioni agli altri 4 <Parola d'ordine> chiedendo l'unica parola in grado di farli entrare e di partecipare alla festa che si sta svolgendo all'interno di quel locale. [AMBIENT][TURNI: Furaya per prima][ATT. La parola d'ordine mandatemela via sussurro]

21:51 Furaya:
 Si sistema gli occhiali con un rapido cenno della mandritta, rabbrividendo leggermente a causa del freddo e della neve che sta continuando cheta come suo solito a scender dal cielo notturno. Gli occhi chiari scandagliano ulteriormente i dintorni, soffermandosi sulla buttafuori e su chi s'affaccia fuori dal locale. Rivolge al Sumi giusto un'occhiata di sguincio e un cenno del capo, comprendendo come sia meglio non farsi notare granché amichevoli l'uno con l'altro - potrebbero destare sospetti e non è questo il momento tanto meno il caso. Compie un paio di piccoli passetti in direzione del donnone, mantenendo una postura esemplare pur non essendo granché abituata ai tacchi in generale - specialmente quelli così sottili. Piega la testa da un lato, mostrando un debole sorrisetto nei riguardi altrui, schiudendo le labbra per permettere alla di lei voce di venir fuori. Espleta la parola d'ordine che tutti devono pronunciare per poter entrare nel locale, mantenendo un tono di voce comunque piuttosto basso - per quanto possibile. <...> D'altronde, non intende farsi sentire anche dagli altri altrimenti renderebbe il tutto troppo facile al resto delle persone in coda. Arriccia leggermente la punta del naso, dondolandosi distrattamente sul tacco mancino. Cerca di non restare ferma a lungo poiché rischia d'andare in ipotermia. Ora come ora, vorrebbe soltanto entrare all'interno del locale, anche soltanto per stare al caldo. E' chiaro che l'intenzione della donna è tutt'altra una volta varcata quella soglia. Non viene però fermata, a quanto pare, quindi non è stata a sua volta bandita da quel posto come il suo compagno. Poco male. Non s'accorge ancora di qualche volto conosciuto, premurandosi esclusivamente d'aver pronunciato la password in maniera corretta. D'altronde, or come ora, è questo quel che conta. Deve soltanto tener le orecchie e gli occhi ben aperti, così da non venir colta di sorpresa da chissà chi e per chissà quale motivo. Infine, non farebbe altro che attendere l'eventuale possibilità d'ingresso. [ Chk On ][ Tonico Rec. Chakra + Tonico coagulante ]

21:57 Shizuka:
  [Fila d'ingresso] La parte peggiore della serata in effetti forse deve ancora giungere, ma è l'arrivo di Kan a ricordarglielo con violenza. Il ragazzo si palesa con un outfit elegante che però lascia intravedere un poco il petto, chiaro segno che all'interno la temperatura è tutt'altro che riconducibile al gelo esterno. Eppure nonostante tutto il contesto, la musica, Koharu che ha attirato uno sguardo truce da parte della biondina, così come dalla buttafuori, nonostante l'ansia da prestazione, ma quegli occhi blu inevitabilmente si poggiano su di lui e lo squadrano da testa a piedi, facendo si che il cuore inizi a battere in maniera accelerata. Cercare di mantenersi distaccata dal fidanzatino sarà una delle prove più difficili in assoluto durante quella serata, in cui ha deciso di presenziare come l'altra, che non lo conosce e poco le importa. Tuttavia quello sguardo anelante può essere anche letto come una delle tante donne desiderose di mettergli le mani addosso. E' la voce della buttafuori a riportarla alla realtà, facendo si che si concentri nuovamente su Furaya, che sta proprio li davanti a lei, la prossima ad entrare. Manterrebbe come previsto la distanza da ella qualora dovesse avanzare per dare la parola d'ordine a colei che consente l'ingresso. Gli occhi studierebbero un poco l'outfit della decima stesso, notandone i dettagli e apprezzandoli, considerandola estremamente più all'altezza del ruolo rispetto a se stessa. In ogni caso una volta risolta la situazione per la donna che l'ha anticipata, sia in caso negativo che in caso positivo attenderebbe un cenno del capo dalla buttafuori, per proseguire in di lei direzione e avvicinarsi all'altrui orecchio, sussurrando la parola d'ordine da lei identificata per accedere all'interno. La voce udibile dal donnone dovrebbe essere leggermente più profondo del solito appartenente alla Kokketsu, che come sempre cerca di darsi un tono da dura, in quelle fattezze. [Chakra ON - Se Rilascio del Chakra Avanzato][Tonico Chakra x1; Tonico Salute x1][Riferimento outfit: https://i.pinimg.com/564x/11/0c/ee/110cee1cb19a8073459f714592b2f19a.jpg][Riferimento PV: https://i.pinimg.com/564x/18/c8/9c/18c89c931cd135fba1fee13e98742a1b.jpg]

22:00 Akaya:
 No, sul momento non ci riesce. Quindi Akaya scuote il proprio capo ed apre le mani per avvicinare le lunghe maniche tra loro così da strofinare le mani tra loro e quindi sentire le successive parole del buttafuori, andando ad aggrottare le proprie sopracciglia dato che, effettivamente, lei è lì per mera curiosità. Quindi riflette su qualcosa che potrebbe andare con quel breve indovinello e quindi aggrotta le proprie sopracciglia, sbiancando forse lievemente per qualche pensiero vacante prima di vedere Furaya farsi avanti. Sgrana gli occhi, probabilmente riconoscendola solo adesso, per poi avvicinarsi al buttafuori e sporgersi lievemente verso di lui, mormorando timidamente e con una lieve perplessità quella che crede possa essere la parola d'ordine < ... >. Quindi si ferma davanti a lui con un'espressione incerta nascosta dal cappuccio mentre andrebbe a chiudere nuovamente una mano a pugno con due dita distese a riformare il mezzo sigillo della "capra", così da poter estrarre energia fisica e psichica dall'area addominale e dal cervelletto per portarli nel plesso solare attorno al quale andrebbe a avvolgerli una sull'altra per impastare quell'energia tipica degli shinobi mentre aspetta l'altrui risposta e che le serve per completare il proprio usuale outfit[Impasto del chackra 3/4]

22:03 Kashirama:
 Mano a mano che la fila davanti al Senjuu si sfoltisce, il ragazzo inizia a sentirsi sempre più a disagio; le luci, il vociare rumoroso e i bassi che provengono dall'interno del locale violentano con forza i sensi del moro che, osservando tutto ciò che lo circonda, comprende quanto questo ambiente sia totalmente differente da quello che lui è solito frequentare. Dove diavolo lo hanno mandato i suoi cugini? Più fuori luogo di così non si potrebbe sentire: intorno alla sua figura alta e longilinea riesce a intravedere dietro di sé la lunga fila di persone che si è andata a creare con il passare del tempo; subito dietro di lui una ragazza o ragazzina? preparata di tutto punto con una bottiglia di saké in mano, mossa estremamente furba a parere del giovane, che interpella la buttafuori con la voce sbiascicante; gli occhi ambrati si soffermano un attimo sulla sconosciuta per poi, con la rotazione del capo, spostarsi sulla zona davanti al Senjuu che è decisamente meno affollata se si può dire. Mentre le mani vengono portate davanti al petto per essere strofinate tra di loro con forza, le pupille si puntano sull'ingresso del locale, più precisamente sulla figura della buttafuori che viene ben presto affiancata da un ragazzo la cui voce squote il moro dal suo torpore; successivamente vengono messe a fuoco le altre ragazze accanto al disadattato che, sempre più convinto di aver fatto una cavolata enorme, osserva imbarazzato e con le orecchie rosse, forse per il freddo, gli outfit all'ultimo grido delle figure femminili. Deglutendo rumorosamente quindi, il ragazzo aspetterebbe sempre più in ansia il suo turno, iniziando sempre di più a ciondolare sul posto come se non fosse in grado di rimanere fermo per più di un minuto; nel momento in cui fosse venuto il suo turno, il Senjuu andrebbe ad avvicinarsi alla buttafuori per poi sussurrare la parola d'ordine dopo aver tossito per schiarirsi la voce...sperando sempre che fosse quella giusta

22:07 Koharu:
 Lo spettacolo continua. Ogni secondo che passa è un po’ più di etanolo che entra nel circolo del corpo della piccola Otsutsuki, la quale si sta approcciando per la prima volta a quel tipo di divertimento. Per colpa di qualcuno che le ha dato qualche consiglio di troppo e per colpa della sua meticolosità nel seguire i consigli, la ragazza ha visibilmente esagerato stasera, sia nel vestiario che in quello che si sta bevendo, ma del resto la piccola non si è mai divertita veramente e questo è il momento di iniziare. La piccola non nota che con i suoi atteggiamenti sta attirando le attenzioni di tutti su di sé, ma è l’alcol che parla e lei di certo non ha più potere decisionale sulle sue azioni. <OH MA CIAO CI SEI ANCHE TU> urla poi in direzione di Shizuka, che in realtà l’ha guardata malissimo, rivolgendole un sorriso non molto sobrio unitamente a qualche barcollamento. L’equilibrio viene fortunatamente ripreso, ma quello che chi la conosce può notare è come non sia più visibilmente lei. Il flebile tono di voce è stato sostituito da uno squillante e acuto tono di voce poco sopportabile, mentre la sua compostezza è diventata affabilità ed espansività. <Oh oh, che tipo serio…> sussurra poi la ragazza facendosi comunque sentire da tutti quando si palesa Kan, in segno di apprezzamento nei suoi confronti. La ragazza ancora non ha notato la presenza di Furaya, sicuramente perché troppo allucinata dalla folla e dal contesto. Segue comunque le indicazioni della buttafuori e di Kan, tra poco tocca a lei. Un ultimo sorso alla bottiglia di sakè, la quale finisce completamente <Che palle, è già finito!>. Si guarda intorno per cercare un punto dove buttare la bottiglia, ma non essendoci cestini la tiene in mano. Sarà ubriaca ma sicuramente alla cura per l’ambiente tiene ancora. Si avvicina poi alla buttafuori, essendo il suo turno per entrare. I bassi si fanno più alti mano a mano che la fila scorre e la musica diventa sempre più distinta. <LA INDOVINO CON UNA!> esclama un po’ sbiascicante quando le viene chiesta la parola d’ordine. Si avvicina poi all’orecchio della buttafuori, bisbigliando quella che è la soluzione dell’indovinello <…>. Spera di averci azzeccato e di non aver confuso una parola per l’altra, perché questo sarebbe il colmo.

La fila scorre senza troppi intoppi, Furaya e Shizuka oltrepassano la buttafuori dando la parola esatta ma è l'arrivo di Akaya a bloccare un attimo il tutto. Essa viene squadrata dalla buttafuori, ricordandoci che è una lei. Storce il naso <Si si ma il dresscode? Per entrare servono parola d'ordine e abito abbinato> inquadrando gli artigli ma è il gesto, il sigillo della capra a portare sull'attenti la buttafuori la quale celermente, una velocità decisamente fuori dall'ordinario, ne blocca la mano afferrandola con la propria <Cosa credi di fare?> ne blocca l'impasto nell'immediato stringendo le dita della Nara con maggior forza tanto che ella può sentire un certo dolore provenire da tale zona. Lentamente la sensibilità svanisce <Non voglio piantagrane nel locale, SPARISCI> imperioso il tono bloccandole l'accesso, lasciandola andare verso il lato destro mentre l'ingresso è sulla sinistra. Kashirama a sua volta trova la parola corretta entrando ed infine Koharu la quale, con i suoi atteggiamenti, non passa certamente inosservata e prima di entrare anche lei può avvedersi del movimento celere della buttafuori la quale va a sequestrarle la bottiglia <Questa è vietata> seppur la lasci comunque passare. Chi è riuscito ad entrare si ritrova nella sala principale del locale, uno spazio molto ampio, colorato da luci stroboscopiche pendenti dal soffitto; sulla destra la zona bar con un ampio bancone bianco perfettamente lucidato, un barista dietro di esso avente a sua volta gli abiti abbinati alla serata alle cui spalle un'intera parete ricolma di bottiglie delle più note marche, sfaccettate, per tutti i gusti. Sulla sinistra invece i numerosi cubi sui quali si stanno esibendo le ballerine, già mezze nude, pronte a lasciar godere di quella vista tutti i clienti e dietro i cubi un ampio palco, attualmente vuoto. Intorno ai cubi dei tavolini con poltroncine mentre intorno al palco svariati tavoli e sedie su cui sedersi e con un po' di fortuna se ne possono trovare ancora di vuoti. Proseguendo in avanti la stanza si divide a sinistra una zona con tre tendine rigorosamente chiuse mentre a destra una rampa di scale che porta al piano superiore dove sono posti i bagni e delle porte dalle quali, è possibile notare, un continuo via vai di uomini e donne, alcuni di loro nell'uscire si stanno ancora chiudendo la zip dei pantaloni. In ultimo, su tal piano ma sulla sinistra, una seconda rampa di scale che porta ad un'ulteriore e ultimo piano di quell'edificio ma, per ora, nulla si sa. La musica all'interno è messa a tavoletta, il volume risulta talmente alto rendendo difficile ascoltare ciò che viene detto, ingloba interamente l'udito, rimbomba nella testa. Le ragazze si protraggono subito ad accogliere i nuovi ospiti, un paio di loro si gettano interamente su Kashirama abbracciandolo da ogni lato, sorridendogli, cercando di tirarlo a loro. Altre due ragazze si avvicinano a Furaya e Shizuka travestita da Hime, cercano di carezzare loro il viso ed invitandole a prendere qualcosa da bere; stessa sorte ottiene Koharu con una ragazza dai capelli rossi, avvenente e dalle forme prosperose. In tutto quel trambusto la figura di Kan è nuovamente in movimento, intento a parlare con alcuni camerieri indicando varie parti del locale. [AMBIENT][TURNI: Liberi]

22:36 Akaya:
 Alle parole dell'altro inizialmente mormora che < Fuori nevica... > facendo per portare la mano libera su un lembo del proprio vestito quando viene presa con una mano, cosa che le fa sgranare gli occhi < Lasciami! Voglio solo... Farmi comparire coda ed orecchie! > replica dolorante ma senza nemmeno provare, almeno per ora, a difendersi con gli artigli, probabilmente per mostrargli la verità delle proprie parole, fissandolo con uno sguardo preoccupato ma semplicemente si ferma sul posto, ovviamente cercando di non bloccare la fila e senza dirgli nulla, sebbene borbotti tra sé e sé < Fortuna che bisognava lasciare a casa i problemi... > mentre tornerebbe a sfregarsi le mani tra loro senza dire altro, sia per scaldarsele sia per recuperare sensibilità alla mano, Quindi, beh, semplicemente aspetta per ora, senza fare altro

22:39 Shizuka:
  [Fila d'ingresso] Incredibile come quella sbandata ubriaca della tipina candida sostenga di riconoscerla, evidentemente ha bevuto abbastanza da scambiarla per la ragazza dai capelli lunghi e rossi che conosce lei, anche se ora è bionda e coi capelli corti, oltre al cambiamento di carnagione e di taglio degli occhi, dettato dal trucco. Non le risponde nemmeno, voltandosi verso la buttafuori, ignorando palesemente l'idea che si stesse rivolgendo a lei. Furaya entra prima di lei, e fortunatamente lo stesso accade con la Kokketsu che riesce a udire quanto sta avvenendo nei confronti di Akaya ma che purtroppo non può aiutare, non in quelle fattezze, in fondo non si conoscono. GLi occhi blu si girano intorno, la musica è a un livello assordante e la cosa la infastidisce abbastanza da farle aggrottare la fronte, tuttavia almeno all'interno la temperatura è decisamente alta. La prima cosa che fa è togliersi la pelliccia, tenendola in mano muovendo qualche passo verso la stanza centrale del locale. E' a breve distanza dalla decima che guarda solo di striscio, senza rifolgerle particolare attenzione anche perchè quasi immediatamente viene avvicinata da una ragazza che prova ad accarezzarle il viso, o meglio quella maschera che indossa. Non si sottrae a quel tocco ma sicuramente non le sorride e quando la invita a bere qualcosa rifiuta automaticamente: << Prima vorrei mettermi comoda. Dove posso appoggiare la mia roba e sperare di ritrovarla? >> Il tono è decisamente più duro della solita Shizuka, e il tono è molto più alto, per aiutare la comprensione alla povera malcapitata che le è venuta incontro cercando di metterla a suo agio. Lo sguardo blu proseguirebbe alla ricerca di un posto dove sedersi, puntando istintivamente ai tavoli attorno al palco, sul quale spera che non presenzieranno altre spogliarelliste. Per ora si tiene ben lontana dal piano superiore, non le va di fare troppo caos e dover malmenare qualche pervertito. [Chakra ON - Se Rilascio del Chakra Avanzato][Tonico Chakra x1; Tonico Salute x1][Travestimento Hime]

22:41 Koharu:
 <Si va bene, piano, la volevo solo buttare…> si lamenta con la buttafuori mentre entra, sistemandosi la bianca chioma prima di mettere piede dentro al locale. Nota che la ragazza prima di lei è stata bloccata, ma la piccola non dà tanto peso alla questione in quanto anche lei non condivideva la sua scelta di stile per la serata. Una volta dentro, gli occhi impiegano un po’ di tempo ad abituarsi all’alternarsi delle luci stroboscopiche e alla musica ad alto volume. <Che figata!> urla la ragazza, avvicinandosi a Furaya e Shizuka, che la ragazza aveva salutato prima senza motivo, in quanto da vicino riconosce che non era effettivamente chi pensava fosse. <Ah ma non ci conosciamo io e te, allora piacereee> urla la piccola Otsutsuki, per poi dire <…io sono Koharu Otsutsuki>. Si volta poi verso Furaya, la quale viene riconosciuta dalla kusana <MA IO E TE INVECE CI CONOSCIAMO!!!> e cerca poi di abbracciare la konohana, per poi dire <ALLORA HAI STUDIATO QUALCHE NUOVO HAIKU?> in riferimento alla missione che hanno svolto insieme, dove un vecchietto molesto parlava solo per mezzo di Haiku. Tale giubilo viene poi interrotto dall’arrivo di alcune ragazze, che portano via le due a cui la piccola si era avvicinata. <EH NO PERO’ STAVAMO PARLANDO!> urla, un po’ barcollante. L’equilibrio è presto recuperato quando atterra con la faccia sul prosperoso seno di un’altra donna che si è avvicinata a lei, la quale approccia alla kusana. <MA CIAO ANCHE A TE, ALLORA COSA ANDIAMO A BERE?> urla poi la ragazza alla nuova arrivata, per poi dirle <IL MIO NOME E’ KOHARU, DAI FORZA ANDIAMO> e tenta di prenderla per mano con la sinistra, cercando di stringergliela in modo un po’ ambiguo, per avvicinarsi al bancone dove è presente il barista. Una volta arrivate là, se la ragazza l’avesse seguita, direbbe <CIAO BELLO, COSA CI PREPARI DI SPECIALE?> poggiandosi poi con i gomiti sul bancone, mettendo in bella vista il suo prosperoso e pallido seno coperto a stento dal kimono.

22:43 Furaya:
 Una volta all'interno, le sue orecchie vengono totalmente rapite dal suono all'interno dell'edificio. Ciò che c'è all'esterno resta in quel punto, venendo surclassato dalla musica ad alto volume. Il luogo della depravazione ha accettato che anche la rosata possa accedervi. Le iridi chiare vengono immantinente rapite non tanto dalle fanciulle, quanto dal locale in sé per sé. Non c'è stata poi molte volte, forse soltanto una. Quindi, non rammenta precisamente tutto quel che vede quest'oggi, nella fattispecie non ricorda poi molto del suo interno. Sta andando un po' alla cieca. Deve affidarsi in qualche modo a queste belle fanciulle, soprattutto alla rossa che le si struscia addosso con fare avvenente. <Sei una dea- come posso dirti di no?> Mormora con un mezzo sorrisetto, così da assecondare il fare dell'altra. Deve dimostrarsi affabile per il momento, lasciandosi in parte trascinare verso il posto in cui possono bere. L'importante è trovare qualcosa da fare - magari anche salire ai piani superiori potrebbe essere una validissima idea. Di tanto in tanto, si guarda attorno nella speranza di riuscire a captare qualche informazione importante, così da relegarla nella sua mente, immagazzinando informazioni utili. Principalmente vorrebbe comprendere la presenza delle telecamere e nella fattispecie dove, ma tenta di non dare troppo nell'occhio. Di solito, in mezzo alla calca, in una discoteca o in un locale così ghermito di gente, l'attenzione vien donata al marasma di gente che li attornia. Inoltre, ha con sé una fanciulla piuttosto avvenente e, pur non sentendosene affatto attratta, deve fingere d'esserlo. Le cingerebbe, ammesso non venga fermata, un fianco con un braccio. Non deve essere troppo difficile, ma quelle poppe la mettono un pochetto in soggezione se comparate alle proprie - una terza neanche troppo abbondante. <Cosa mi consigli?> Riferendosi all'ipotetico drink, avvicinandosi dove sarà possibile ordinarlo e lasciandola andare soltanto se le sarà espressamente chiesto o se noterà un fastidio sul di lei volto, chiaramente, pur di non destar alcun sospetto. Una voce, però, ne attira l'attenzione per qualche istante prima d'un tentativo quanto meno bizzarro d'accelerare un tantino il passo - non considerando i tacchi. <No, stai sbagliando persona.> La sicurezza prima di tutto, pur di non star di nuovo accanto a quella bisbetica ragazzina che rischia di finir annegata in qualche alcolico - in una bacinella perché ce l'ha spinta lei, molto probabilmente. [ Chk On ]

22:53 Kashirama:
 Osserva davanti a sé il movimento delle persone che superano indisturbate la donna posta all'ingresso del locale, dopo aver sicuramente dato la parola d'ordine corretta, fino a che un po' di trambusto creato dalla buttafuori lo porta sull'attenti. Gli occhi si posano sulla ragazza dai capelli violacei che viene bloccata bruscamente dalla figura imperiosa dell'altra donna che con i suoi gesti a dir poco scortesi e, per il ragazzo inammissibili, porta quest'ultimo a corrugare la fronte in un'espressione leggermente infastidita. Superate proprio la ragazza a cui è stato negato l'accesso e la buttafuori, il moro lascia fuori uscire dalle labbra un tono di voce più severo e serio di quello che solitamente utilizzerebbe < Lasciala passare, si vede che è ubriaca >. La frase servirebbe per far notare alla donna scorbutica come l'altra non fosse in grado di portare a compimento ciò che si era prefissata, suggerendo quindi una possibile mezza sbronza già in corso. Tuttavia, per evitare rogne inutili, il ragazzo avendo ora libero accesso al locale, si fionderebbe al suo interno sorpassando di fretta la soglia, venendo investito da un calore più che ben accetto. Il luogo è totalemente diverso da come se lo aspettava il Senjuu... può essere definito senza troppi problemi come una specie di bordello, pieno di gente, con le luci che continuano a colpire incessantemente gli occhi chiari del moro, il quale grazie alla sua altezza cerca di capire dove si è andato a cacciare. Nel momento in cui muove altri passi nel locale, viene assalito da un gruppetto di ragazze che inizierebbe a strattonarlo a destra e a sinistra, andando a sciogliere così la fascia che teneva chiuso l'haori, il quale aprendosi, lascerebbe scoperto il busto abbastanza muscoloso fasciato in maniera attillata dalla maglia nera; lo scollo a V scopre la parte superiore del petto e le clavicole che vengono leggermente graffiate dalle unghie di quelle assalitrici. Cercando di scrollarsele di dosso e non riuscendo nell'impresa, il Senjuu decide quindi di farsi forza e di trascinarle con sé verso la zona dove intravede gli alcolici tanto bramati, andando a scontrarsi con la gente che gli sta accanto. Proprio durante questa difficile avanzata andrebbe ad inciampare nei piedi di una delle ragazze a lui attaccate, finendo contro un tot di persone tra cui una donna dalla chioma rossa che si è appiccicata come una cozza ad un'altra donna < Scusate, scusate! > è ciò che praticamente urla alle due per farsi sentire al di sopra del fracasso che domina il locale.

All'esterno Akaya viene si liberata da quella presa ma la sua replica è lo stesso udita <E allora? Anche ammesso, il dresscode della serata è la figura del sensei, non gatti randagi> ripetendo quando scritto sui volantini sparsi per tutta quanta Kagegakure <Nessuno usa il chakra in questo locale, ora vattene se non vuoi che ti dia una lezione> incrociando le braccia al petto, lanciando un'occhiataccia a Kashirama <So riconoscere una persona ubriaca> tacendo, permettendo all'uomo di entrare. All'interno la situazione cambia, si svolge in maniera del tutto diversa. I balli s'intensificano, gli ultimi vestiti delle ballerine vengono meno scoprendo le loro forme superiori, reggiseni vengono lanciati addosso ai clienti i quali e le quali, lasciando negli slip delle danzatrici banconote di differente numero e quantità. L'alcol scorre a fiumi, i camerieri corrono da una parte all'altra con vassoi ricolmi di bicchieri pieni quasi fino all'orlo, si divincolano tra i tavoli non rovesciando neanche una singola goccia portando agli ordinatari la loro ordinazione. La serata sta entrando nel vivo ma prima di proseguire passiamo ai nostri eroi. Shizuka ha davanti a se una ragazza piuttosto giovane, capelli corti e marroni, occhi grandi del medesimo colore ed un fisico snello, forme appena accennate, mai esagerate ed essa annuisce alla richiesta di lei indicandole un tavolino vicino al palco con due sole sede "Qui dentro sei al sicuro" annuendo come fosse una bambina felice mentre cerca di passarle una mano sulla schiena per portarla al tavolino in questione. Nel tragitto passano davanti ad un paio di ballerine, una di queste ha i capelli rossi, lunghi fino al fondoschiena, seno prosperoso intenta a ballare disinibita. Koharu si lascia trasportare dalla musica, dall'euforia dell'alcol, visibilmente è già ubriaca e cosa fa se non dare fastidio alla gente? Ma su questo il fato non pone parola. Un'altra ballerina, bionda, capelli lunghi e occhi verdi accalappia la ragazza lasciandosi prendere, sorridendo ai modi di fare di lei "Si, beviamo qualcosa" convenendo e avvicinati al bancone è il barista a prendere parola "Oggi lo speciale è il Kusadrink no jutsu, ve lo preparo subito" iniziando ad armeggiare con bottiglie, bicchieri, dando il via alla preparazione del cocktail. Anche Furaya è presa da una ragazza le cui forme risultano essere ben più prosperose della decima ma quest'ultima non si lascia spaventare accarezzando l'idea di passare un po' di tempo in dolce compagnia, anch'ella avvicinatasi al bancone "il kusadrink no jutsu" riceve in risposta, la specialità va diffusa a macchia d'olio ma la vista allenata di lei le permette di notare qualche particolare. Nei quattro angoli della stanza sono presenti delle telecamere, esse vengono nascoste dalla leggera oscurità della loro posizione ma un'attenta visione permette lei di notare come esse lentamene si muovano verso destra e verso sinistra riprendendo ogni singola cosa. Una di esse si trova nell'angolino in alto alla sinistra di lei, poco vicino alla porta d'ingresso. Infine abbiamo Kashirama il quale, una volta entrato, si trova circondato da due avvenenti donzelle ma nel dimenarsi pesta i piedi ad una di loro venendo liberato e ritrovandosi addosso a Furaya e la sua compagna. La compagna della Nara si limita ad accarezzare il volto dell'uomo esibendo un piccolo sorriso e mentre viene fatto ciò la musica lentamente cala, le luci si abbassano andando sul blu illuminando una figura sul palco, quella di Kan appena salito <Buonasera a tutti, vi state divertendo?> microfono in mano comincia a parlare con il resto del locale e l'assenza di musica ne favorisce la voce <Questa serata l'ho preparata pensando a voi, interamente a ciò che potrebbe piacervi, perciò tu> indicando uno degli uomini seduti nelle poltroncine <Ti stai divertendo? Certo che ti stai divertendo, hai un rialzo in quei pantaloni che parla da solo> ridendo divertito con qualche altro membro posto al di sotto del palco, anche alcuni clienti si lasciano andare a delle risate <Ma questa sera ho in serbo per voi ben due novità> prendendo una piccola pausa <La prima è una lotteria. Andando al bancone, per una cifra irrisoria, potrete acquistare uno o più biglietti ed a fine serata, il vincitore che verrà estratto potrò godere di uno qualunque dei nostri servizi, qualunque, gratuitamente per un'intera ora> schiarisce la voce <La seconda novità, invece sono loro, che entrino i ballerini> e nell'annunciarli la musica sale nuovamente, la luce cambia, le sfere stroboscopiche nuovamente illuminate, la figura di Kan svanisce dal palco mentre fanno il loro ingresso un gruppo di ballerini vestiti da veri e propri sensei in abiti eleganti, occhiali dando il via allo spettacolo. Essi iniziano piano piano a spogliarsi, indumento dopo indumento denudano se stessi lasciandoli ricadere a terra; fisico impostato, muscoli in evidenza, angelica bellezza proviene da tali figuri; il pubblico femminile è in estasi ma un altro fenomeno avviene. Molti dei clienti presenti, quasi tutti, si accalcano verso il bancone richiedendo i biglietti della lotteria; alcuni ne richiedono uno solo, altri più di uno ed è possibile notare come la parte vicino alle scale si svuoti lentamente. [AMBIENT][TURNI: Liberi]

23:38 Furaya:
 La serata sembra essere iniziata nel migliore dei modi, ragion per cui reputa anche che possa riuscire tranquillamente ad ottenere qualche potenziale risultato. Un risultato che quanto meno giunge nel minor tempo possibile, riuscendo ad individuare delle telecamere poste nei quattro angoli superiori. E' un'informazione importante da tenere ovviamente a mente per il futuro. Or come ora, comunque, affiancatasi alla donzella, se la vede sgusciar via dalle mani quando Kashirama inciampa e finisce loro addosso. <Attento!> Esclama in sua direzione, aggrottando appena le sopracciglia pur di non sembrare eccessivamente adirata nei di lui confronti. Tutto sommato non lo è, anzi ha fatto in modo di toglierle di dosso un'ospite indesiderata. <Un kusadrink!> Urla in direzione del bancone, così da cercare di ordinare qualcosa da bere e dissetarsi. Il drink che le viene proposto dalla ballerina vien colto di buon grado, visto e considerato il suo nome: un tuffo nel passato. La voce di Kan sul palco diventa soltanto un soffuso residuo poiché le ultime parole captano totalmente l'attenzione della Nara, la quale sgrana gli occhietti che direziona rapidamente alla volta del palcoscenico. <Un biglietto, per favore!> Vincere potrebbe stare a significare l'ottenimento di informazioni ben più importanti rispetto a quella inerente alla telecamere di cui ne farà sicuramente buon uso. Prima di proseguire oltre, tenendo sott'occhio anche la ragazza che, tuttavia, s'è diretta immancabilmente verso un ragazzo - mannaggia a lei - scruta quest'ultimo di sottecchi. <Trattamela bene.> La sua dea scesa in terra. Gli rivolge un mesto sorriso. Attenderà ovviamente sia il biglietto - nonché l'eventuale costo - e il drink precedentemente richiesto. Soltanto in un secondo momento, con tutto il necessario per le mani, sfruttando il fatto che i ballerini abbiano iniziato a danzare con movimenti piuttosto interessanti, la rosata volgerebbe l'attenzione alle scalinate che portano ai piani superiori. <Chissà se dall'alto si vedono meglio.> Commenta a mezza voce quello che dovrebbe essere meramente colto come tale: un pensiero tra sé e sé. Qualora non venga fermata ed abbia precedentemente ottenuto quel che ha richiesto, la direzione ultima sarebbero per l'appunto le scale - con o senza qualcuno a farle compagnia, ovviamente. Lei il commento l'ha lanciato a mezza voce per farsi sentire quanto meno da chi le sta accanto. In quel modo, sembrerà meno sospetta di quanto già non sia a stare dentro quelle mura. [ Chk On ]

23:39 Akaya:
 Alle sue successive parole semplicemente scuote il proprio capo, volgendosi verso Koharu < Lascia stare, se davvero usare il chackra per motivi estetici è una ragione sufficiente per alzare le mani, allora forse non gira gente molto tranquilla là dentro. Ma forse si è semplicemente dimenticato qualche problema in tasca, dato che nemmeno ha visto come sono vestita > replica senza curarsi di essere sentita o meno, per poi voltarsi verso un'altra direzione, tenendo comunque i sensi allerta mentre alterna le proprie leve inferiori per dirigersi... Boh, non lo sa nemmeno lei. D'altronde già pensava che un locale del genere non era un luogo per le sue corde, ma alla fine non si aspettava che si arrivasse a tanto senza motivo. Quindi semplicemente estrarrebbe il cellulare mentre cammina per mandare un semplice messaggio per poi reintascarselo, il tutto semplicemente iniziando a vagare a caso per alllontanarsi abbastanza da lì da non essere vista. D'altronde lei le sue solite decorazioni le vuole, e non vuole rischiare di venir aggredita per questo

23:44 Shizuka:
  [Fila d'ingresso] Evidentemente Koharu stessa si è resa conto di aver preso fischi per fiaschi ma di nuovo viene elegantemente ignorata, anche perchè la bianca si getta addosso a Furaya, abbracciandola caldamente. Le osserva con un misto di dubbio e sdegno, lei non avrebbe per nulla apprezzato quel trattamento in nessuna delle sue due versioni. Nota il fare della decima, accondiscendente a quelle attenzioni cosa che invece lei ha decisamente rifiutato, ma in fondo nemmeno Hime avrebbe accettato di essere coccolata da qualsiasi persona, forse solamente da qualcuno nei panni del fratello. Ma ovviamente questo è difficile che avvenga oltre al fatto che non saprebbe assolutamente gestire la propria reazione in merito. Fortunatamente la ragazzina che le è stata casualmente assegnata sembra insolitamente placida, la asseconda nel malumore onnipresente di Hime e la accompagna accarezzandole la schiena fino ai tavolini davanti al palco. In qualche modo riesce a evitare gli spogliarelli delle ragazze sui cubi, anche se la ragazza dai capeli lunghi e rossi attira leggermente la sua attenzione, come se avesse il sospetto che potesse essere la vecchia frequentazione del proprio fidanzato. Una volta raggiunti i tavolini, andrebbe a poggiare la propria pelliccia sul retro di una sedia e con modi abbastanza raffazzonati andrebbe a portare una sedia accanto alla sua, come per far sedere quella piccoletta dalle forme morigerate, molto lontane da quelle della Kokketsu che con quel vestiario faticano a rimanere coperte. << Tienimi compagnia ti va? >> Il tono è sempre brusco, anche se non le chiede nulla in particolare per ora, anche se pensa ingenuamente che tenerla con lei, consentirà all'altra di non doversi lasciare violare da qualche pervertito. Per pochi attimi però quella zona resta sicura, perchè le luci si concentrano innanzi alle due, cambiano di colore e la figura del Sumi svetta su tutti. Quell'introduzione lasciva e spinta viene accolta da risate generali che non riproduce, però nel frattempo si è seduta, gambe accavallate, braccia sotto il petto, così che ormai il bottone della giacca tenga ancora giusto per miracolo. Lo sguardo blu si poggia su Kan, lo scruta come se lo tenesse d'occhio quasi, con quel viso accigliato che ha deciso di imprimersi con il makeup. Quando le due sorprese della serata resta decisamente stupita, dapprima si perde un poco alla vista di quei ballerini, per poi venire distratta dalla caciara di coloro che vogliono ora prendere i biglietti. Lo sguardo si volge in quella direzione, notando solo allora che le scale sembrano svuotarsi, forse proprio per l'attenzione a quella lotteria indetta. Il viso viene volto in direzione di quella ragazza che probabilmente si sarà seduta accanto a lei. << Al piano di sopra ci sono stanze più private? >> La domanda potrebbe suonare ambigua, anche se la Kokketsu non ha in mente nulla di male. << Come ti chiami? >> Insomma un minimo di interazione sociale sarà concessa anche a una scorbutica come Hime no? << Ti va di stare con me in un posto più tranquillo? >> Qualora l'altra avesse acconsentito alla richiesta, si sarebbero mosse entrambe forse in direzione dei piani superiori, con l'andatura di Shizuka decisamente più altalenante e sensuale del solito, non ci sa proprio camminare su quei tacchi! [Chakra ON - Se Rilascio del Chakra Avanzato][Tonico Chakra x1; Tonico Salute x1][Travestimento Hime]

23:45 Koharu:
 La piccola, troppo ubriaca per interagire a dovere con chi la circonda, non dà troppo peso a Furaya che fa finta di non conoscerla. L’alcol, le luci e la musica la inebriano al punto da non badare più troppo alle interazioni che ha con gli altri. È come se si trovasse in un’altra dimensione, ma l’innata non l’ha minimamente attivata. Eppure la catalisi che ha in quel momento, i pensieri offuscati e le luci che le si mescolano tutte intorno risvegliano qualche gene Otsutsuki in lei, tanto che chi andrà a cercare i suoi occhi azzurri di ghiaccio adesso noterà delle iridi bianche, come se la sua innata fosse attiva. Il bello è che l’innata non è attiva neanche per sogno, è tutto il contesto che ha portato a quella reazione collaterale della piccola all’alcol. <OH MA CHE BELLO, IL KUSADRINK NO JUTSU, IO SONO DI KUSA QUINDI NE PRENDO DUE!!!> urla la piccola al barista, il quale sta armeggiando con le varie bottiglie. <VAI FACCI VEDERE COME LI SHAKERI PER BENE CON QUELLE BRACCIA POSSENTI, FORZA!!> la piccola si sta dando alla pazza gioia, probabilmente se qualcuno mai le racconterà quello che ha combinato quella sera non si farà più vedere in giro per qualche mese. Probabilmente, sua madre sarebbe anche contenta di vederla in quello stato, dato che in sedici anni della sua vita non si è divertita mai neanche un secondo. Le sue iridi bianche si spostano poi verso la ballerina che l’ha accompagnata al bancone. La osserva, nella prosperità delle sue forme, la mangia con gli occhi, nel mentre le stringe la mano. <QUINDI TU LAVORI QUI?> le dice, con un tono di voce sempre alto per via della musica. In seguito, tenterebbe poi di avvicinare la mano della ballerina con la sua sui suoi fianchi, sotto il kimono, cercando il contatto umano sulla candida pelle dei suoi pallidi fianchi. Se la ballerina la seguisse nei gesti, successivamente con la mano libera la andrebbe ad avvinghiare al collo e tenterebbe di avvicinare la sua bocca ad esso, cercando poi di baciarla dietro l’orecchio. Solo in caso di feedback positivo andrebbe poi gradualmente ad avvicinarsi sempre di più, bacio dopo bacio, alle labbra della ballerina, concedendosi ad una limonata senza contegno che solo Koharu ubriaca potrebbe fare. L’attenzione della piccola sarebbe poi attratta dall’intervento di Kan. <LA LOTTERIA?? CHE BELLO!> ovviamente la piccola ingenua viene attratta da ogni singolo avvenimento della serata in modo eccessivamente eccitato, per colpa dell’alcol che ha in corpo. <BELLO, MI DARESTI PURE DUE BIGLIETTI DELLA LOTTERIA?> urlerebbe poi al barista, mentre andrebbe poi a prendere i suoi due drink e a posare nuovamente lo sguardo da marpiona sulla ballerina che la sta accompagnando.

23:50 Kashirama:
 Il calore creato da quell'effetto stalla che si è prodotto all'interno del locale cresce sempre di più, facendo maledire la scelta di vestiti effettivamente troppo pesanti per un luogo chiuso; un sottile strato di sudore va quindi a crearsi sulla pelle coperta del moro che, ancora circondato dalle due ragazze, in quel momento si ritrova con il busto leggermente piegato, addosso alle due donne precedenti. Nel tentativo di rimettersi in posizione eretta, il Senjuu sente una mano relativamente tiepida appoggiarsi delicatamente sul suo volto, azione che causa un maggiore aumento di temperatura corporea del giovane, le cui orecchie si tingono nuovamente di un rosso acceso, paragonabile al colore della chioma della donna in questione. Deglutendo e inspirando profondamente, il moro solleva il braccio destro la cui mano va ad afferrare con modi gentili la mano dell'altra persona per allontanarla dalla sua guancia con un sorrisetto leggero. Riuscitosi a mettersi in piedi, sovrasterebbe le figure che lo circondano, avendo così la possibilità di ruotare leggermente in senso antiorario il busto per puntare gli occhi sulla figura di Kan, la cui in quel momento domina il locale. Poco interessato alle parole dell'uomo e quindi alla lotteria e soprattutto ai ballerini, il moro nota con la coda dell'occhio un cameriere vicino a loro intento a trasportare di corsa un vassoio colmo di drink perciò, sebbene possa essere considerato un piccolo furto, posata la mano destra sul fianco della donna che lo stava accarezzando, allunga la mancina rapidamente verso lo stesso vassoio per afferrare al volo un bicchiere qualsiasi e, noncurante di ciò che gli sia capitato, porta il gomito sinistro verso il soffitto buttando giù il liquido alcolico come se fosse acqua. Il bruciore alla gola lo esalta e allo stesso tempo lo stordisce leggermente e rimproverandosi mentalmente di quella piccola sciocchezza, non essendo molto abile a reggere i drink pesanti, il Senjuu si appoggia con buona parte del suo peso alla rossa. < Figurati, si può condividere > risponde all'altra donna lì presente con uno sbieco sorriso, sollevando un sopracciglio e, dopo aver assottigliato gli occhi e scrutato dalla testa ai piedi la donna, rivolge nuovamente l'attenzione alle altre figure femminili vicino a lui e con voce maliziosa propone un'idea balenatagli in testa < Volete andare di sopra con me, ragazze? > senza aspettare realmente una risposta e dopo aver posato il bicchiere su un altro vassoio passante, incomincerebbe a dirigersi verso le scale con le braccia poggiate attorno alle donne, ma non prima di invitare l'altra < Vuoi unirti al gruppo? > domanda quindi scherzosamente.

Freeze. Riprendiamo una sera in cui ci siete causa ora tardina. Grazie per la partecipazione fin qui!

Danzano i ballerini insieme alle ballerine, una danza sensuale altamente erotica, priva di vesti salvo l'intimo il quale copre ciò che non deve essere visto. Musica innalzata ai massimi livelli la cui sonorità bombarda le orecchie, occulta ogni qual tipo di suono presente all'interno del locale; il divertimento dei clienti risulta a portata di mano, ognuno di loro scaccia i pensieri a favore del relax e non caso sono in molti a dirigersi verso il pieno superiore insieme a delle ragazze ma la maggior parte di loro si accalca al bancone per comprare i biglietti della lotteria appena annunciati, succosa opportunità per ottenere qualcosa di gratuito, un servizio totalmente personale per un'ora intera. Incredibile. La calca ha fattezze assurde, un assembramento incredibile viene a crearsi ed in quel macello seguiamo le vicende dei nostri eroi. Furaya, esattamente come Koharu, richiede un Kusadrink il quale viene donato ad entrambi piuttosto celermente; colorito verde prato, il liquido è in un bicchiere allungato con un ombrellino ed una cannuccia di plastica ma siccome la nostra Otsutsuki mostra un'insano divertimento arriva a prendersene addirittura due ed il secondo sopraggiunge dopo pochi istanti. Chissà quali saranno gli effetti di tale alcolico nelle nostre signorine. Alla richiesta di Furaya "50 ryo per un biglietto" replica in risposta alla donna andando ad attendere il pagamento prima di consegnarlo. In caso esso avvenga, il biglietto verrà donatole senza molti problemi, non si tratta altro di un foglietto rettangolare recante il loro dell'Ochaya ed un numero di 5 cifre, la più classica delle lotterie. Dall'altra parte del locale Shizuka/Hime è in compagnia della ballerina alla cui domanda riceve un sol movimento del capo accompagnato da un leggerissimo sorriso accondiscendente mentre entrambi fissano il Sumi pronunciare il proprio discorso; alcun commento è posto, il silenzio viene rotto solamente dalla Kokketsu e dalle domande inerenti al superiore piano <Si, sono le preferite di alcuni clienti> vocina bassina seppur abbastanza udibile da parte della Kunoichi <Yukiko> un nome semplice, facile da ricordare eppure alla successiva domanda, le iridi di lei accrescono, dilatate, insanamente felici <Seguimi> la ragazza cerca di prenderle la manina tirandola a se e incamminandosi verso i piani superiori, percorrendo gli scalini ma non prima che ella estragga dal tanga qualcosa <Ti va una caramella?> mostrandole, a conti fatti, una caramellina piccola e blu. Nonostante ciò, risalgono la scalinata. Furaya effettua lo stesso ma da sola, nessuno la segue ritrovandosi a salire la scalinata e una volta giunta al piano superiore potrà avvedersi di Shizuka/Hime accompagnata dall'altra ragazza, medesima cosa per la Kokketsu la quale potrà avvedersi della Nara. Il piano superiore è costituito da svariate porte numerate e con dei nominativi di ragazze impressi su targhe dorate. Una balconata permette di affacciarsi al piano inferiore osservando i cubi ed il palco interamente occupati dai ballerini ma non solo; ai lati del piano, negli posti a destra ed a sinistra, delle telecamere a circuito chiuso le quali filmano ogni cosa e sempre ai lati estremi, le rampe di scale che portano ad un altro piano. Vicino ad esse, da entrambi i lati, un paio di uomini sostano al centro, perfettamente in piedi, impedendo a chiunque di passare. Shizuka, nel frattempo, viene portata all'interno di una delle stanze recante il numero "69" e con targa proprio "Yukiko"; l'interno presenta una luce soffusa violacea, un letto matrimoniale ed un comodino con una lampada spenta, tutto ciò nel caso in cui ella entri effettivamente nella stanza. Al piano inferiore Koharu si lascia deliberatamente andare, alla domanda riceve un sorriso ed un cenno del capo ma non appena tenta di baciarla ella va a spingere l'Otsutsuki all'indietro impedendo a quelle labbra di giungere sull'epidermide "Questo è un servizio a parte che trattiamo su" estremamente diplomatica, dolce, priva di aggressività, sicuramente in grado di trattare con i clienti. Infine, anch'ella richiede i biglietti per la lotteria e la risposta del barman è la medesima donata alla Nara "50 ryo a biglietto" due biglietti, ergo 100 ryo; viene atteso il pagamento prima di rilasciarglieli. In ultimo ma non per importanza, il nostro Kashirama deciso più che mai a liberare i sensi rubacchia un drink ad un cameriere bevendolo tutto quanto ma gli effetti? Lo scopriremo più avanti eppure tanto basta a prendere le ragazze che li circondano, a farsi avanti a propria volta cambiando le sorti; tutte quante annuiscono e con lui si dirigono al piano superiore ed a sua volta può incrociare le figure di Furaya e di Hime per qualche singolo momento. Tre su quattro hanno deciso di ritrovarsi al superiore piano, come procederà la serata? [AMBIENT][Turni: liberi][KASHIRAMA: d100. Da a 1 a 70 ubriaco, altrimenti sobrio][FURAYA E KOHARU: 2d100 a testa]

20:56 Shizuka:
  [Piano Superiore] Colui che ha attirato di più l'attenzione in quel marasma per il momento è il fidanzato, che ringraziando il cielo resta vestito. Quei ballerini attrarranno molte attenzioni e lei non vuole avere altri problemi, perciò decide di andarsene in un posto meno incasinato, che ora pare proprio essere il piano superiore. La ballerina che l'ha seguita fino a quel posto senza fiatare ora viene inquisita, sia per quanto riguarda il piano superiore sia per quel che riguarda il proprio nome. Riceve risposta per entrambe le domande prima di invitarla al piano di sopra. Questo fa la ragazza incredibilmente felice pare, tant'è che le chiede di seguirla, cosa che la Kokketsu fa immediatamente, abbandonando quel posto sotto il palcoscenico. Mentre si spostano l'altra le offre una caramellina, che estrae direttamente dal tanga. Non è nemmeno incartata ed è assolutamente l'ultima cosa che mangerebbe, ma per farla contenta andrebbe a prendere quella cosetta, infilandola tra quelle fauci che sono la maschera che indossa. Le aprirebbe appena per far scivolare al suo interno quella caramellina ma senza che poi sia la vera bocca della rossa ad aprirsi. Perciò non andrebbe a deglutire quella pillola blu ma semplicemente a far credere all'altra di averlo fatto. Salirebbero dunque verso i piani superiori e facendo ciò si avvedrebbe di Furaya, che sta facendo pressochè la stessa cosa. Questo potrebbe essere molto utile anche perchè La Kokketsu riconosce la Nara ma non viceversa al momento. Osserva con più attenzione il piano superiore, concentrandosi soprattutto sulle telecamere, molto più visibili qui che altrove, e ai due bodyguard sulle scale. Si guarda intorno con massima tranquillità cercando di non dare nell'occhio ma soffermandosi più volte su Furaya, come se fosse interessata proprio a lei. Infine entrerebbe in quella stanza, la numero 69 dove verrebbe accolta da una luce soffusa e violacea e un letto matrimoniale con lampada spenta accanto su di un comodino. Si guarderebbe attorno con lo sguardo blu, cercando di cogliere se vi sia qualche telecamera o microfono visibile. Ma con decisione andrebbe a prendere per mano la ragazzina tirandosela verso e abbracciandola con la mano libera sulla schiena. << Yukiko, non ci vede e sente nessuno qui vero? >> La domanda è volta a sapere da lei direttamente se vi sia qualcosa di troppo in quella stanza. Cercherebbe di mantenere quella presa decisa sulla mano dell'altra. << Dici che se fossimo in tre sarebbe un problema? >> Altra domanda che viene posta a lei, l'intento è in qualche modo di attirare l'attenzione di Furaya. << Perchè qui fuori ho visto una professoressina molto carina, con i capelli rosa. Ti andrebbe di andarla a chiamare per me? Poi ti faremo lezione insieme. >> I cricetini in quella testa lavorano senza sosta, il tono profondo che viene utilizzato, la mano che le accarezza la schiena delicatamente, come se volesse convincerla. Deve in qualche modo arrivare alla Judai, però non sa come farlo in maniera che non risulti forzata. [Chakra ON - Rilascio del Chakra Avanzato][Tonico Chakra x1; Tonico Salute x1][Travestimento Hime]

Furaya tira un D100 e fa 98

Furaya tira un D100 e fa 26

Kashirama tira un D100 e fa 15

Koharu tira un D100 e fa 82

Koharu tira un D100 e fa 78

21:15 Kashirama:
 Senza curarsi troppo della risposta della sua precedente interlocutrice, ma lanciandole un’ultima occhiata veloce, il Senjuu mantiene le braccia attorno alle spalle delle due donne accanto a lui e si dirige con passo relativamente lento e leggermente ciondolante verso la scalinata che porterebbe al piano superiore. Il moro avvicinandosi maggiormente alla donna dai capelli rossi, inclina il capo verso destra in modo da accostare le labbra all’orecchio di lei ed essere quindi in grado di sussurrare con un tono caldo e più profondo del solito < Ci sono stanze libere di sopra? > le parole biascicate fuoriescono dal sorrisetto che le indirizza che sembra quello di una volpe, con l’estremo sinistro della bocca rivolto verso l’alto accompagnato da uno sguardo allo stesso tempo ambiguo ed audace. In caso di risposta affermativa il Senjuu procederebbe quindi ad avviarsi su per i gradini senza saltarne uno, le suole degli stivaletti andrebbero a scandire i passi del giovane, uno davanti all’altro, mentre le mani si stringerebbero ancora di più sui muscoli delle spalle della sue due accompagnatrici. Finita la rampa e raggiunto il pianerottolo, Kashirama volta il capo di quale grado alla sua sinistra per osservare dall’alto con occhi un po’ annebbiati ciò che sta accadendo al piano inferiore: la calca sempre più fitta, le persone sempre più inebriate e la musica che raggiunge le sue orecchie poco più lievemente. Rivolgendosi all’altra ragazza che si trova sotto il braccio, le fa un cenno con il capo rivolgendo l’attenzione verso gli spogliarellisti < Che ne dici di tornare di sotto e goderti quei tipi là? > l’alcohol che ha in circolo inizia a farsi sentire maggiormente, inducendolo ad alzare di quale tono la voce e a rallentare il flusso di parole < Prenditi un drink per me e divertitiii! >. Alza così il braccio appoggiato all’interlocutrice e senza aspettare riporta subito lo sguardo sull’altra, riprendendo la camminata verso una stanza libera. Raggiunta quest’ultima il Senjuu aprirebbe la porta e muovendosi a lato farebbe passare prima la ragazza dei capelli rossi poi, superata anche lui la soglia, si muoverebbe a ciondoloni verso l’interno senza chiudersi dietro la porta, speranzoso di trovare qualche tipo di giaciglio su cui poter lasciarsi cadere pesantemente e senza grazia. Le mani si alzerebbero verso i lembi del haori rosso sangue, portandolo via dal busto del giovane che lo farebbe cadere a terra senza troppi pensieri; portando la punta del piede destro sul tallone sinistro si toglierebbe in seguito i calzari e, dopo aver fatto lo stesso movimento con l’altro arto, libererebbe i piedi andando ad appoggiarli nudi sul pavimento freddo. Gli occhi ambrati sarebbero puntati sul corridoio che passa davanti alla porta spalancata, in attesa di scoprire se la figura della donna con cui si era scontrato prima accidentalmente sarebbe comparsa a momenti o se la sua serata si sarebbe prolungata unicamente con l’affascinante ragazza dai capelli rossi.

21:17 Furaya:
 Non si pone alcun problema a tirar fuori una banconota da cinquanta ryo dalla tasca, nonostante siano dei soldi che lei guadagna facendo dei lavori per i quali perde comunque del tempo. Se riuscirà ad ottenere dei risvolti positivi da quella vicenda e da quella serata, allora non ci sarà alcun problema nell'averli spesi. Quindi, prende quel biglietto con tanto di numero espresso in cifre, infilando appositamente nella tasca interna della giacca. Così facendo, non dovrebbe in alcun modo perderlo. E' al sicuro per quando avverrà l'estrazione. Prende con sé anche il drink, sollevandolo verso l'alto nel tentativo di non urtar nessuno ritraendosi. La gente al bancone s'accalca - non si può dir che non sia un locale gettonato. Qualora sia riuscita a scamparsela e ad aver ancora il drink sano e salvo per le mani, assicuratasi di non aver nessun altro nei dintorni che possa farglielo cadere, si limita ad assaggiarne un piccolo sorso per valutarne il gusto e il sapore. <Hmmm> Non è sicuramente un'amante dell'alcol, ma ogni tanto sta cominciando ad apprezzarlo. Avanza a passo cheto in direzione delle scalinate che dovrebbero condurla al piano superiore. Percorre con attenzione quelle scalinate, in modo che il drink non venga fatto versare. Lo porta con sé come se fosse il vaso che va portato in salvo, dandogli tutta l'attenzione possibile - una disadattata che per la prima volta frequenta un locale notturno, in breve. Gli occhi vengono proiettati sulle due figure che sembrano maggiormente accalcarsi in prossimità d'una delle porte. Una delle due - la bionda - la guarda un po' troppe volte. <Se disturbo vado via!> Esclama a gran voce nel tentativo di surclassare completamente la musica ad alto volume, provando quanto meno ad essere amichevole - per così dire. D'altronde, non deve cercare problemi all'interno del locale in questione. E' lì per indagare. Gli occhi riescono subito ad adocchiare quelle telecamere che circondano la zona superiore, nonché i due bodyguard che bloccano completamente la salita ai piani superiori. Tenta un approccio... Ancheggia in loro direzione, continuando a bere. Di tanto in tanto, cerca di sistemare sia l'abito che veste e di rimettersi in una posizione quanto meno stabile sui trampoli. Ci sa camminare - quando vuole. L'obiettivo è proprio quello di far pensare ai due uomini lì davanti che è ubriaca o quasi. Il drink in mano dovrebbe avvalorare ulteriormente la sua sceneggiata. Ed è proprio verso questi e la relativa scalinata che andrebbe a dirigersi, per il momento avendo sì dato attenzione a Shizuka - al suo travestimento, invero - ma non per questo capendo cosa voglia da lei. L'attenzione quanto meno l'ha attirata, ma la rosata è lì per tutt'altra ragione. Prima deve riuscire a compiere un passo in più verso il sopralluogo nell'Ochaya... poi potrà concentrarsi sul divertimento. D'altronde... ogni tanto, non guasta. [ Chk On ]

21:23 Koharu:
 <100 ryo? Tanto paga mamma quindi dammeli pure!!!> esclama Koharu, quando le viene detto il prezzo totale dei due biglietti per la lotteria. Di fronte a sé ci sono i due bicchieri con l’ombrellino e il Kusadrink no jutsu. <BELLISSIMI MI RICORDANO L’ARIA DI CASA> urla la piccola Otsutsuki. Afferra con la destra il primo drink, posa le sue labbra rosso acceso sulla cannuccia e con tre sorsi profondi andrebbe a scolarselo tutto. Il primo è andato. Il parziale rifiuto della sua accompagnatrice, dato che la piccola non aveva capito che si trattasse di una che lavorasse lì (troppo ubriaca per farlo), le fa passare il momento passionale, almeno temporaneamente, facendole porre il quesito: “cosa sto facendo?” che nei pochi sprazzi di lucidità si propone come l’acqua fresca. <AH MA QUINDI NON TI PIACCIO??> urla la piccola alla ragazza che è con lei, per poi aggiungere, con fare sempre più sbiascicante <ALLORA VADO A CACCIA, CI VEDIAMOOO> e dopo aver assicurato i biglietti della lotteria goffamente in una tasca interna del suo kimono, afferra il secondo cocktail e si allontana dal bancone, dirigendosi verso il centro della pista. Sorseggiando il suo drink e camminando su quei trampoli che la elevano rispetto alla sua altezza naturalmente ridotta, le luci si confondono di fronte a lei, in un turbinio di vari colori intermittenti. La stanza gira e, con essa, le luci. La musica si fa sempre più intensa nelle sue orecchie, diventando una sorta di esperienza quasi onirica e catartica che la piccola non ha mai sperimentato. Finisce poi di sorseggiare il drink, arrivando al tipico rumore che viene prodotto quando ormai dalla cannuccia non c’è più niente da tirar su. La piccola cerca di prendere in modo un po’ goffo l’ombrellino dal drink e se lo mette dietro l’orecchio destro, nel mentre arriverebbe al centro della pista. Qui, inizia la sua danza sfrenata, a ritmo di musica, mentre sbatte il didietro su chi le capita a tiro. Non parla più, essendo incastrata nel suo sogno fatto di luci, musica e calore umano.

Il volume musicale viene incrementato a dismisura, i balli si intensificano, la calca ai banconi viene sempre meno, ognuno ha preso uno o più biglietti ed in pochi minuti essi si esauriscono come niente lasciando sorpreso l'organizzatore della serata una volta appresa la notizia. Purtroppo, o per fortuna, non siamo qui a narrare le sue vicende bensì quelle di 3 baldi giovani ed una vecchietta troppo attempata per posti simili. Shizuka/Hime entra nella stanza insieme a Yukiko, molto accogliente, confortevole, dai colori caldi oltre a trattenere la pillolina blu tra le fauci della maschera; un'operazione semplice eppure, al medesimo tempo, quanto più efficace nell'evitare di scoprire i reali effetti. La propria accompagnatrice viene avvolta da quell'abbraccio il cui viso è voltato verso quello della Kokketsu "Nessuno" leggero il sussurro "Siamo io e te" sensuale mentre le labbra tentano di adagiarsi sulla guancia di Shizuka rilasciandone un leggero e soffice bacio ma la vicinanza permette alla Kunoichi di avvertire un battito cardiaco accelerato rispetto al normale "In tre?" sorpreso il tono emesso come l'espressione fornita "Non ho mai avuto...due clienti insieme ma..ma..penso di si" balbetta, incredula, presa alla sprovvista "Va bene, tu non muoverti da qui, torno subito" annuendo e con passo svelto fuoriesce dalla stanza richiudendo al porta alle proprie spalle, la direzione, Furaya. Quest'ultima, salita la scalinata e preso il drink al cui primo assaggio può percepire un sapore di menta con una forte connotazione alcolica a tratti amara, la gola in quei pochi sorsi brucia appena ed un brivido discende lungo l'intera colonna vertebrale, prova diretta di quanto risulti forte il cocktail da lei richiesto, abbastanza da provarne l'ebrezza iniziale con un calore corporeo crescente, vicino all'allegria ma è il fare di lei, l'essere disagiata dinanzi ai alle guardie permette di attirare l'attenzione. Uno degli uomini avanza, sinistro arto superiore allungato, mano aperta a bloccarne la via "Zona vietata, non può passare. Si allontani" tono quanto mai serio, privo di ironia o divertimento, solo immersione nel lavoro e niente di più. In quel frangente Yukiko manifesta la propria presenza richiamandola "Ehi" destro arto a tentare di sfiorarne la spalla "La mia cliente vuole farti partecipare, è la ragazza bionda, ti va?" ditino a carezzarne l'epidermide, smosso sulla parte libera di Furaya ma la risposta? La scopriremo solamente vivendo. Kashirama ottiene risposta positiva tramite un minuscolo cenno del capo e, riuscendo a liberarsi di una delle ragazze, si dirige in una stanza recante il numero 64 con nominativo sulla targa Makoto. L'interno è il medesimo di quella di Shizuka, solamente la luce differisce essendo di un rosso ugualmente soffuso; gli occhi della ballerina guardano incredula il fare del Senjuu, lo spogliarsi "Tesoro, prima di iniziare, lascia 600 ryo sul comodino" frase emersa con sorriso, delicata, molto socievole ma avrà quei soldi per pagare la prestazione? Infine, non per importanza, Koharu e la sua sbronza, piccola ragazzina innocente le cui spese l'hanno privata di 100 ryo e della propria ballerina la quale viene lasciata indietro ma il bere insieme quei due cocktail, su di lei, ha un effetto diverso dal solito. La vista si offusca, l'intera stanza è sfocata, le luci accecano la vista, la testa comincia ad esser debilitata, lo stomaco in subbuglio e nel guardarsi intorno, i clienti cominciano a tumefarsi, i visi si sciolgono mostrando i loro crani con scolopendre ad uscire dalle loro orbite e muschio formatosi sulla carne restante; sul palco, ballerini e ballerine si colorano di rosso, denti aguzzi, espressione demoniaca sul viso e macabro sorriso rivolto alle proprie vittime. Koharu, è questo l'inferno? [AMBIENT][TURNI: Liberi][FURAYA E KOHARU: fate un bonifico al villaggio per i biglietti pagati]

22:19 Furaya:
 Non riesce a compiere chissà quale altro passo che vien immantinente fermata da una guardia che, sporgendosi innanzi, le fa cenno - anche verbale - d'arrestare il suo avanzare. <Ma ho bisogno del bagnooo!> Esclama allungando un pochetto la lettera finale così da avvalorar ulteriormente la possibilità che sia ubriaca. E tanto per non destar ulteriore sospetto, nonostante la gola bruci a causa della bevutina precedente, andrebbe a tirar un altro sorso - leggermente più abbondante del precedente - al drink che ha nella dritta. Sbuffando sonoramente, sceglie di ritrarsi per ovvie ragioni. Non deve esagerare. L'importante è che sia comprensibile che al piano superiore non è possibile andare per qualche ragione. S'è addirittura sorvegliato, il motivo sarà senza dubbio importante. Una donna le s'avvicina - un gran bel pezzo di signorina, invero! <Uh?> Si gira col rischio di far volare qualche gocciolina del suo drink, sferzando l'etere circostante con i ciuffi rosati rimasti liberi dallo chignon in cui ha racchiuso i restanti. <Partecipare? Ti seguo!> Ci son ben due motivazioni logiche innanzi al suo interesse nel seguirla: la bionda sembrava volerne attirare l'attenzione già prima, motivo per il quale vorrebbe anche comprenderne la ragione. Tutto ciò che può trarre da questa serata, qualunque informazione potrebbe rivelarsi utile. Il Senjuu non s'è dimostrato concorde con questa sua raccolta, reputandola inutile su alcuni fronti perché costretta a togliere quelle disutili. Lei no, continua a ragionar con la sua testa specialmente quando non ha il diavoletto sulla spalla che vorrebbe condurla chissà dove. La seconda ragione è relativa al capire per quale motivo non l'abbiano fatta salire. Aspetterà di essere all'interno della stanza, ovviamente seguendo il fare della donna, ancheggiando a sua volta per evitar che desti ulteriori sospetti nella guardia che l'ha allontanata dalle scalinate del terzo piano. <Cosa volete fare?> Sicuramente non giocare a carte, ma deve ancor calarsi nella parte dell'alticcia che girovaga per le scalinate - drink alla mano, ovviamente. E biglietto della lotteria in tasca. [ Chk On ]

22:26 Shizuka:
  [Stanza 69] Riceve conferme dalla ballerina che quando viene abbracciata cambia i toin e il modo di fare, donandole anche un bacio sulla guancia, evitando così la maschera. La nostra bionda non si scosta, portando avanti una proposta più spinta, cosa che coglie alla sprovvista persino la ragazzina che l'ha condotta fino a quella stanza. Ne sente il battito cardiaco accelerato, sente la voce titubante. << Prometto che riceverai un pagamento extra per questo! >> Cerca di convincerla con le parole, cosa che evidentemente riesce, così che la piccoletta si allontani dalla stanza, alla ricerca della rosata. Quando questa si allontana un piccolo sospiro di sollievo verrebbe lasciato sfuggire dalle labbra, mentre andrebbe a dirigersi verso il letto, schiena rivolta all'ingresso. Con la mano destra cercherebbe di recuperare dalla maschera la pillolina blu che aveva finto di ingoiare, così che possa poi nasconderla in una tasca interna al giacchino bianco, provvisto di cerniera, ove tiene anche i soldi che si è portata con se. Quello sarà qualcosa di utile da far analizzare al fidanzatino. A quanto pare la ballerina ha assolto il suo compito in maniera esemplare, portando Furaya con se che entra dalla porta fintamente ubriaca domandando innocentemente che vogliono fare. Inala profondamente aria prima di tornare all'attacco. Con fare deciso si avvicinerebbe alla ballerina che verrebbe premiata con un bacio sulla guancia, ora dovrebbe poter aprire quella maschera senza rischiare di perdere il contenuto. Se fosse riuscita in quella casta impresa si sarebbe avvicinata all'orecchio di quest'ultima sussurrandole con voce profonda: << Sei stata bravissima Yukiko. Posso chiederti ancora un favore? Andresti al piano inferiore a prendere due drink per me e te? La signorina è già provvista. >> Di nuovo lascerebbe una mano sul fianco della ragazzina, accarezzandola appena, richiedendo qualcosa nuovamente. Se la ballerina si fosse allontanata, per non destare alcun sospetto sarebbe andata a portare le proprie attenzioni su Furaya, rispondendo a quella domanda: << Oh niente, passare del tempo insieme! Vieni, stenditi con me. >> Senza grosse pretese cercherebbe dunque di portare la rosata sul letto, facendola quanto meno sedere su di esso, se non proprio sdraiare. [Chakra ON - Rilascio del Chakra Avanzato][Tonico Chakra x1; Tonico Salute x1][Travestimento Hime]

22:30 Kashirama:
 Okay, bisogna ammetterlo. Non mangiare nulla prima di andare in un locale in cui sicuramente si sarebbe finiti a bere alcolici, totalmente consapevoli di non reggere molto bene l’alcohol non è stata l’idea più geniale del Senjuu… e le conseguenze stanno iniziando a farsi sentire. Seduto sciattamente con le gambe aperte, il busto rivolto in avanti leggermente piegato verso il terreno e supportato dagli avambracci poggiati sulle cosce coperte dal pantalone, il ragazzo fa ondeggiare il capo a destra e a sinistra seguendo il ritmo della musica che riesce ancora a farsi sentire sebbene provenga dal piano inferiore. Le palpebre del moro calano sui suoi occhi ripetutamente in maniera lenta, in un tentativo di fare andare via quello strato di nebbiolina che si trova davanti alle pupille; lo sforzo è ahimè invano e di conseguenza Kashirama, corrugando la fronte e assumendo un’espressione lievemente imbronciata, solleva il braccio destro davanti a sé e scuote la mano a mezz’aria per far dissipare l’intruso, senza ricordarsi di mantenere un minimo di equilibrio e perciò crollando leggermente alla sua destra. Ripresosi dalla breve caduta, inclina la testa e sposta gli occhi vacui sulla figura femminile poco distante da lui che ha richiamato l’attenzione di lui; la voce della rossa raggiunge ovattata le orecchie del Senjuu che continua a fissare la donna con uno sguardo stranito e pensieroso. Il ragazzo percepisce il proprio calore corporeo innalzarsi notevolmente: il volto solitamente abbronzato inizia a scaldarsi e il moro percepisce sui propri zigomi il rossore che si sta facendo strada sotto le lentiggini. Senza dare ancora una risposta, la figura maschile si solleva goffamente e dopo aver allargato un minimo le braccia muscolose per restare in equilibrio, scuote la testa e di conseguenza i capelli ormai sciolti; con passo incerto si avvicina alla donna fino ad arrivarle quasi addosso; si sporge il tanto necessario per non dover guardare la rossa dall’alto al basso e squadrandola dalla testa ai piedi mantenendo un’espressione quasi turbata, le si rivolge come se avesse la bocca impastata dicendo < Ma tu non hai sonno?... a me sembri un po’ giù … > una risatina divertita fuoriesce le labbra del moro che dopo aver parlato vengono schioccate tra di loro come insegna Ciuchino < Lo sai che ci piante e fiori che aiutano a dormire meglio e a calmarsi? La passiflora e l’escolzia per esempio, anche se l’ultima è più un sonnifero… però, se non vuoi dormire va bene lo stesso ne! > gli occhi lucidi non si scollano dal volto della rossa mentre il ragazzo continua a parlare senza filtri con uno sguardo indagatore < Secondo me hai bisogno di parlare dei tuoi problemi con qualcuno… hai gli occhi di una persona tanto tanto tanto turbata… problemi con la tua famiglia? Oppure è il lavoro che non ti piace? Puoi liberarti con me se ti fa piacere! Sarò come un albero… ottimo ascoltatore che non giudica affatto > il sorriso che si è fatto strada sul volto del Senjuu è gentile e genuino, un po’ preoccupato per la sua interlocutrice, ma comunque che conferisce al ragazzo un’aria un po’ ingenua e pacifica. La situazione cambia però improvvisamente quando una specie di strattone al ventre del moro, lo fa bloccare poco prima di poter aprire nuovamente bocca; la sensazione è decisamente spiacevole, come se qualcosa stesse percorrendo il suo esofago in senso inverso aggrappandosi con forza alle pareti di quest’ultimo… un leggero singulto scappa dalla gola di Kashirama che, azzardando un sorrisetto imbarazzato serra con forza le labbra conscio di ciò che sta per accadere. L’ennesimo fallimento della serata però conduce il Senjuu a chinarsi su se stesso come se un calcio lo avesse colpito alla bocca dello stomaco: una parte del contenuto gastrico del giovane, che bisogna dire essere composto di semplice acqua, caffè e liquido alcolico, sfugge alla figura maschile rovesciandosi in parte ai piedi della donna. Per evitare di peggiorare la situazione Kashirama porterebbe la mano alla bocca per tapparsela e, dopo aver dato le spalle alla rossa, si dirigerebbe scalzo con passo svelto fuori dalla stanza e verso il corridoio, fino a raggiungere l’inizio delle scale e, sporgendosi dalla ringhiera rivolto verso il piano inferiore, lascerebbe libero il resto del flusso che era riuscito a fermare per poco tempo, cercando di indirizzarlo verso lo spazio stranamente libero da persone proprio sotto la sua posizione < Dovrei bere della camomilla >.

22:31 Koharu:
 Balla, fottitene e balla, per restare a galla: questo è il mood della piccola kunoichi. Ancora per poco. La piccola continua a muoversi al centro della pista, inebriata dall’alcol e della musica che rimbomba nelle sue orecchie. Il turbinio delle luci si fa sempre più intenso, sempre più intenso, fino ad accecarla. <Ma…> sussurra la ragazzina, stropicciandosi gli occhi. Tentenna su quei tacchi vertiginosi, e cerca di tenere per un secondo lo sguardo chiuso. I pensieri sono confusi, tutto gira anche se di fronte a lei vede quel poco di luce che attraversa le palpebre chiuse e il tutto le dà maledettamente fastidio. Tiene gli occhi chiusi ancora un altro po’, sentendo poi un bruciore allo stomaco lancinante che interrompe il suo divertimento. Ha decisamente esagerato un po’ troppo con l’alcol. Riapre poi gli occhi e la flashata iniziale delle luci la disturba ancora di più. <Sto… sognando?> si chiede stupidamente, ormai preda totale dell’alcol che ha ingerito nell’arco di tutta la serata. Una volta che recupera un po’ di vista, tra le accecanti luci vede in lontananza i ballerini sul palco in una veste diversa dal solito. Sono rossi, con sguardi demoniaci che guardano con fare da maniaci le persone intente a ballare. Un brivido scorre lungo tutta la pallida schiena della piccolina, che inizia a guardarsi intorno per allarmare almeno le persone che si trovano vicino a lei. Tocca il primo accanto a lei, ma guardandolo poi bene non vede quello che si aspettava, bensì un cadavere in putrefazione con il cranio esposto e una scolopendra che si attorciglia attorno al cranio passando per le orbite. <Ma…> sussurra impaurita la piccola, arretrando ed urtando contro un’altra persona. Si volta per guardarla, ma anch’essa mostra le stesse fattezze dell’altra. Guardandosi intorno, la piccolina non vede altro che i ballerini demoniaci e corpi in tumefazione, come se si trovasse in una apocalisse zombie. <MA CHE CAZZO STA SUCCEDENDO, DOVE SONO FINITA!!!> urla la ragazza, con il cuore che batte all’impazzata. La piccolina, preda delle allucinazioni, cerca di farsi spazio tra i presenti, che sono tutti dei cadaveri in putrefazione. Cerca di non toccarne neanche uno, ma data la calca di gente è pressoché impossibile per lei. <QUALCUNO MI AIUTI!> urla la piccolina, cercando poi di correre verso le scale per trovare un angolino riparato in cui può essere sola. Se riuscisse effettivamente a trovarne uno, si siederebbe a terra chiudendo gli occhi. <Non è possibile, non è possibile, non è possibile…> ripeterebbe a sé stessa, mentre andrebbe a comporre il sigillo della capra con le due mani. I pensieri, offuscati, e la poca lucidità mentale che le rimane, andrebbero a concentrarsi tutti sull’impasto del chakra, al fine di cercare di fronteggiare quei mostri che la circondano. <Ma adesso ve lo faccio vedere io chi cazzo è Koharu Otsutsuki…> sussurrerebbe. Nella sua mente, cercherebbe di visualizzare quella che è l’energia mentale, cercando di focalizzarsi sulla sua mente e sul cervello. L’energia mentale, bianca, andrebbe così a concentrarsi al centro del suo stomaco, che brucia già di per sé per via dei drink che ha bevuto poco prima. Successivamente, cercherebbe di mantenere la concentrazione per richiamare quella che è l’energia fisica, di colore giallo, proveniente da ogni sua singola cellula e muscolo, che andrebbe anch’essa a concentrarsi al centro del suo stomaco. Le due energie, formando una sorta di yin e yang, andrebbero così a roteare e ad unirsi sempre di più, formando un’unica fiamma blu, ovvero il chakra. Se tutto ciò andasse a buon fine, la ragazza sarebbe più pronta e ubriaca che mai per affrontare i demoni che la vogliono aggredire. [Se chakra 30/30]

Lento l'abbassarsi della musica, le luci stroboscopiche vengono meno lasciando spazio ad un'unica luce bianca puntata al centro del palco su cui è appena salito il Sumi avente il solito microfono <Accidenti, avete esaurito tutti i biglietti in pochi minuti> la voce di lui emerge per tutto il locale, possibile sentirlo in ogni anfratto di esso, da stanza pubbliche a quelle private quanto a quelle inaccessibili <Devo ammetterlo, siete dei grandi, tutti quanti. Mi avete conquistato e per questo motivo, adesso annuncerò il biglietto vincitore perciò prendeteli e teneteli in mano> si prende una piccola pausa <I biglietti> andando a specificare, guardando tutti i presenti con immane sorriso sul volto. Dalla tasca tira fuori a sua volta un biglietto, esso è portato dinanzi alle dorate <Allora, il biglietto vincitore è quello recante le cifre...> il tempo passa, i secondi passano mentre tutti, nel più completo silenzio osservano i loro acquisti in attesa di scoprire chi abbia vinto <67831> le cifre vengono pronunciate lentamente, scandendo ogni singola parola alla perfezione <Il vincitore o la vincitrice, salga sul palco, coraggio, niente timidezza qui così registro tutto e mi dirà ciò che desidera> gli annunci vengono fatti in grande stile ma nel frattempo, in maniera contemporanea, Furaya viene condotta nella stanza dove soggiorna Shizuka/Hime la quale, quest'ultima, dona un bacio alla propria accompagnatrice chiedendole l'ennesimo favore, stranamente si dimostra accondiscendente sorridendo, ammiccando ed arrossendo a quel bacio prima di dileguarsi verso l'esterno, diretta al bancone, lasciando le due donne in solitaria, almeno in apparenza. Kashirama, o Kashirama, bere non ti fa bene. Le parole del Senjuu provengono dal cuore? Peggio, dallo stomaco lasciando la rossa allibita, sconcertata, percependo una puzza di alcol così presente da avere il voltastomaco; non ha ben idea di come comportarsi, lo guarda, lo scruta con occhi sgranati per un discorso avanzato senza un vero senso, mischiato alla filosofia spicciola "Amico, o scopiamo o te ne vai" diretta, abbandonando la dolcezza, l'accondiscendenza ed anche il buon umore quando il rigurgito del genin finisce sulle scarpette di lei insozzando la stanza, impuzzolendola irrimediabilmente. Labbra schiuse, voce assente mentre esso esce dirigendosi verso la ringhiera sotto la quale, chi sosta? La nostra piccola Koharu le cui allucinazioni prendono il sopravvento ma notiamo una cosa. La musica è assente, tutti quanti possono sentire ed è lei ad attirare l'attenzione di tutti i presenti, clienti, ballerini e ballerine, del Sumi, ognuno la sente gridare, la vede chiedere aiuto. Anche Koharu, ovviamente, sente i numeri pronunciati, quelli del vincitore ma prima che possa richiamare il chakra una colata di vomito discende sul capo della ragazzina risvegliandola da quell'incubi; attimi brevi e la visione svanisce donandole la necessaria lucidità per capire cosa sti accadendo. Tutti sono allibiti, schifati, gli occhi rivolti a Kashirama ed alla sua opera <Qualcuno porti vomitino in un bagno prima che ci faccia affogare tutti> le risate si sprecano nel locale alle parole del Sumi, chiaro sfottò <Comunque, io sono dietro al palco, il vincitore venga da me e per il resto, son cose che succedono. MUSICA> la musica riprende improvvisamente ad alto volume. La serata sta proseguendo, deve proseguire a tutti i costi mentre un paio di uomini si avvicinano a Kashirama ma al posto di portarlo in un bagno lo scaraventano direttamente fuori dal locale, dall'uscita sul retro, così, come lui si è presentato, senza vesti. Solo gran divertimento all'Ochaya, grandi emozioni ma ognuno, si può dire, ha ottenuto ciò che desiderava, non è vero? [END][Grazie per la partecipazione, se volete potete continuare liberamente in free appena chiudo la registrazione]

23:31 Furaya:
 Una volta all'interno della stanza, ignorando completamente quel che sta lasciando all'esterno, lancia un'occhiata interrogativa alla bionda. Quest'ultima chiede tra l'altro alla signorinella di prima d'andare a prendere dei drink. Si stringe nelle spalle, seguendola con lo sguardo mentre s'allontana, riuscendo a captar la voce dello speaker dabbasso - abbastanza alta, d'altronde - che recita i numeri della lotteria. <Sei...> E fin qui pare che ci siamo. <Sette... Otto... Tre...> La voce si fa leggermente squillante mentre stringe il biglietto saldamente nella mano libera. <...> A lei termina col due. Letteralmente il biglietto precedente a quello della vera vincitrice. Lo appallottola nella mano, lanciandolo oltre la sua spalla. Tira un altro sorso al drink, prima di poggiar il bicchiere s'un ipotetico comodino lì vicino. Siede sul bordo del letto, fissando ancor l'interlocutrice per qualche istante. Accavalla la gamba manca sulla specular opposta. La mandritta invece va a posarsi sull'altrui inferior leva con fare delicato. <Avevi bisogno d'una mano per scappare da lei?> Il tono non è assolutamente lascivo, ma qualora l'altra torni deve comunque sembrare che ci sia quel feeling per il quale l'ha fatta chiamare. Inoltre, tenta di sembrare comunque alticcia per quanto possibile. L'andazzo verso il letto non sarà sicuramente ben lineare rispetto a come lo sarebbe altrimenti. Non l'ha riconosciuta ovviamente, ma con quel travestimento e quel trucco - ora come ora - le sarebbe più che impossibile. Inoltre, non ha ragione per soffermarsi ad indagare sulla vera identità della sua nuova compagna di giochi. Di tanto in tanto, si sporge lateralmente per adocchiar la possibile apertura della porta. La domanda conseguente le sorge ovviamente spontanea, sicché lì per cercare informazioni adeguate. Solleva un sopracciglio, palesando l'espressione interrogativa in correlazione a ciò che andrà a chiederle di lì a breve. <Perché non posso andare di sopra?> Infastidita apparentemente, ne richiede la risposta guardandola dal basso con il labbro inferiore appena sporto in fuori. Ne attenderà eventualmente una risposta, passando lì la serata - pur non desiderando far alcunché al di fuori della sua portata, aiutandola persino ad allontanarsi dalla stanza qualora fosse necessario in qualche modo. Dopo aver finito quanto meno il primo drink e passato qualche altro tempo all'interno del locale, protenderà per tornare nel suo quartiere quasi sicuramente sobria. [ Exit ]

23:31 Kashirama:
 Decisamente molto, ma molto meglio. Aver riportato alla luce ciò che aveva ingerito durante la giornata è in assoluto la cosa migliore capitata al Senjuu: senza alcun dubbio. Il giovane portandosi in posizione eretta, appoggia le mani sulla ringhiera mettendo buona parte del suo peso corporeo su di esse per reggersi in piedi; come se un peso si fosse smaterializzato di colpo dal ventre del moro, quest’ultimo allunga il collo per osservare con un’espressione allo stesso tempo schifata e colpevole la situazione al piano inferiore, e abbozzando un mezzo sorriso parecchio imbarazzato alle parole che raggiungono le orecchie risponde ad alta voce per farsi udire meglio e cercare di sdrammatizzare la situazione < Camomilla e zenzero contro la sbornia gente! > la voce è ancora un po’ biascicante, ma assolutamente più controllata di prima < Per il vomito sono ottimi finocchio e menta piperita invece >. Ovviamente una scusa è dovuta a Koharu e dunque il moro, indirizzando alla ragazza uno sguardo estremamente desolato le rivolge la parola < Scusami tanto! Prometto che ti ricomprerò i vestiti! O qualsiasi cosa per farmi perdonare! >. Indiscutibilmente più sobrio di poco fa, Kashirama si allontana quindi di qualche passo dalla struttura che accompagna la scalinata; la mano sinistra, stranamente ancora pulita, viene passata in mezzo alle lunghe ciocche di capelli e per allontanare quei ciuffi ribelli che per il calore dell’ambiente e il sudore del Senjuu si sono appiccicate al di lui volto; nello stesso istante la destra è accompagnata sino alla bocca e subito dopo strofinata contro le labbra umidicce che lasciano un sottilissimo strato di liquido non identificato sul palmo destroso, il quale viene poi sfregato contro i pantaloni nel tentativo, questa volta proficuo, di pulirlo. Inspirando ed espirando rumorosamente, il ragazzo scrolla pesantemente le spalle, accompagnando il movimento con uno sbuffo < Beh… nota positiva della serata? Ora sto proprio meglio >. Un’espressione sconfortata compare sul volto del Senjuu quando quest’ultimo nota un gruppetto di persone avvicinarsi alla sua figura e alzando le mani con fare innocente dice < Dopo che mi sbattete fuori potete lanciarmi i vestiti per favore? > un sorriso bonario prende posto sul volto del moro che, forse è un veggente?, si ritrova in breve tempo fuori dal locale sotto la pioggia torrenziale con addosso solo la maglia nera a maniche lunghe e i piedi immersi in una pozzanghera < … almeno ho ancora i pantaloni… > sospirando leggermente divertito per come si è conclusa la serata, muove i piedi nudi sulla strada verso un marciapiede lì vicino, per poi sedersi poco distante dal locale in una attesa speranzosa di vedersi lanciare gli indumenti lasciati all’interno dell’edificio… < Merda… l’haori ha il simbolo del clan > effettivamente il giovane si era dimenticato dell’emblema del suo clan cucito nel colletto del suo indumento e il ritorno alla memoria di questo dettaglio fa letteralmente sbiancare il moro che, sussurrandosi rassegnato un < ora chi li sente quelli >, passa la mano destra ormai pulita lungo il volto e i capelli bagnati e dandosi mentalmente un colpa in testa, va a distendere le braccia dietro di sé per potervi appoggiare il peso del busto, gli occhi chiusi e il viso rivolto verso il cielo con le pesanti gocce che gli piovono addosso < Lo sapevo che dovevo restarmene a casa in giardino >. [End]

23:42 Koharu:
 La piccola sta usando tutte le sue forze al fine di poter impastare il chakra e poter affrontare quelli che sono dei demoni maniaci e un’orda di zombie in sala. Lo yin e lo yang si stanno mescolando tra di loro nel tentativo di impastare il chakra, ma qualcosa la interrompe. Un fluido con componenti solide la inonda dalla testa ai piedi. Dalla consistenza sembrerebbe un frullato, ma purtroppo l’odore è inconfondibile. La piccola apre gli occhi, che sono tornati ad essere azzurro ghiaccio. Tutta la platea la sta guardando. Koharu si guarda intorno, per poi prendere dal taschino interno del kimono il biglietto, il quale reca esattamente le cifre che sono state appena lette. Non parla. Si guarda in alto e vede la sorgente del vomito, il Senjuu che aveva adocchiato all’ingresso e anche dentro per qualche istante. Si è ripresa dalle allucinazioni, ma è ancora un po’ ubriaca. Si alza in piedi, goffamente. I suoi occhi sono sbarrati e continua a guardarsi intorno, non riesce a dire neanche una parola. Quando vede che Kashirama viene caricato dai bodyguard, la ragazza osserva attonita e un po’ stordita la scena, seguendo con lo sguardo il tutto fino al momento in cui viene espulso vigorosamente dal locale, non prima di porgere le sue scuse alla piccola kusana. <SCUSA UN CAZZO BRUTTO DEFICIENTE, MA COSA CAZZO TI SALTA IN MENTE BRUTTO MANIACO INFAME> e proverebbe ad avvicinare vigorosamente la sinistra per dargli uno schiaffo sonante in faccia, anche se la sua forza ridotta probabilmente gli farebbe sentire solamente un fresco pizzichino. Sempre tentennante sui tacchi, grondante di vomito e ancora un po’ barcollante, la piccola poi tira fuori il biglietto su cui è stampata la sequenza vincente. <E VOI CHE CAZZO GUARDATE? CONTINUATE A BALLARE!> urlerebbe poi nell’esatto istante in cui le luci calano di nuovo e la musica riprende. La piccola poi si avvicinerebbe ad uno dei bodyguard per poi dirgli <SENTI, GIA’ STO NELLA MERDA, PORTAMI DALL’ORGANIZZATORE PERFAVORE CHE HO VINTO LA LOTTERIA> urlerebbe, cercando così di farsi scortare verso il luogo in cui si strova l’organizzatore per poter riscuotere il premio. Solamente dopo averlo mostrato e cercato di pattuire l’utilizzo del premio stesso per la serata successiva, in quanto per motivi di forza maggiore la sua serata finisce in quell’istante, si recherebbe poi verso l’uscita del locale. Una volta fuori, scoppierebbe poi in lacrime quando si rende conto, grazie ai lampioni all’esterno, del danno causatole. <E ADESSO COME CAZZO CI TORNO A CASA IN QUESTE CONDIZIONI?> urlerebbe, per poi lasciarsi cadere su una staccionata nei paraggi in lacrime di disperazione e sofferenza. [End]

23:47 Shizuka:
  [Camera 69 -> (?)] Insomma quella piccolina si allontana quasi sollevata nell'essere trattata con dolcezza dalla tizia mascherata, andando a recuperare dei Drink, cosa che spera le richiederà un poco di tempo considerata la scenata del vomito e della proclamazione del vincitore della lotteria. Riesce a restare sola con Furaya, cosa che finalmente la rassicura del tutto o quasi, questa controlla il biglietto e lo lancia via, non avendo vinto. Si lascia portare in prossimità del letto, ove si siede accavalando le gambe e allungando una mano sull'arto inferiore della bionda, che senza troppi convenevoli andrebbe a sussurrarle all'orecchio, protendendosi completamente in sua direzione: << Yukiko è molto dolce ma io preferisco i ragazzi. >> Detto questo si tirerebbe indietro nuovamente, allontanandosi da lei e dirigendosi verso l'uscita. Sentirebbe quel lamento infastidit, così che si volti nuovamente alla rosata: << Magari tengono i premi per i vincitori no? Tu non hai vinto! >> Uscirebbe dalla stanza 69, abbandonando lì Furaya al suo destino, trovandosi innanzi la scalinata mezza vomitata e i buttafuori che portano fuori Kashirama di peso. Con lo sguardo blu andrebbe alla ricerca della ballerina, che probabilmente troverà vicino al bar o mentre sale le scale. La avvicinerebbe per l'ultima volta, lei dovrebbe avere entrambe le mani impegnate, per questo andrebbe a infilare delle banconote nel tanga della ragazzina, per poi accarezzarle di nuovo un fianco, andandole a sussurrare con voce un poco più roca del solito: << Grazie per la compagnia >> Senza altro proferire si allontanerebbe da lei, avviandosi verso l'uscita, con il suo guadagno e senza averci rimesso la faccia, cosa successa ad altri durante quella serata. Certo è che quanto successo resterà un argomento di conversazione importante, probabilmente a casa del Sumi. [Chakra ON - Rilascio del Chakra Avanzato][Tonico Chakra x1; Tonico Salute x1][Travestimento Hime][// END]

Una nuova serata a tema all'Ochaya si affaccia in questa serata. Il dresscode è la figura del sensei e per entrare si necessita di questo look e della soluzione all'indovinello. Nel locale riescono ad entrare solamente Furaya, Shizuka (travestita da Hime), Kashirama e Koharu. Al suo interno Shizuka e Furaya indagano scoprendo la posizione di alcune telecamere e di come la scale verso l'ultimo piano siano sorvegliate; Kashirama e Koharu invece pensano al loro divertimento finendo con un rigettare da parte del Senjuu sull'Otsutsuki.

OFF

AKAYA: non mi sei piaciuto per nulla. Sei entrato in quest senza sapere letteralmente nulla il che non è un male, apre le porte ad una gestione diversa e, magari, più interessante applicando soluzioni diverse ma niente di tutto questo è avvenuto. Hai avuto un comportamento passivo fin dall'inizio, non hai mai realmente provato ad entrare nel locale subendo gli eventi e basta. Hai dimostrato di non leggere i fati ne le azioni degli altri partecipanti; la buttafuori era una lui ma continuavi ad additarla come un lui; Shizuka era travestita ma ti giocavi il contrario, Koharu era dentro il locale e ti sei giocato di parlarle nella tua ultima azione. In ultimo, richiamare il chakra davanti ad un buttafuori non può avere conseguenze positive, come si è evinto. Non hai avuto iniziativa, non hai mostrato interesse ne hai cercato in qualche modo di integrarti con gli altri. Mi spiace ma alla luce di ciò, non ti viene assegnata la premiazione in PX.

Per quanto riguarda gli altri partecipanti, voi al contrario mi siete piaciuti. Furaya e Shizuka hanno cercato delle informazioni e, per quanto semplici, le azioni hanno portato a dei risultati. Kashirama e Koharu, al contrario, hanno scelto il divertimento e personalmente mi sono divertito molto a vedervi, il finale in particolare mi ha spiazzato.

Spero vi siate divertiti

Buon drop!