Rapina
Quest
Missione di Livello C
Giocata del 13/01/2022 dalle 18:37 alle 23:34 nella chat "Piccola Oasi"
Tumultuosa la serata nel distretto sunese dove la furia degli elementi si abbatte su di esso, vento, fulmini e pioggia aggrediscono il quartiere non dando un singolo minuto di respiro. La terra è totalmente bagnata, fradicia, difficile muoversi in quella distesa di sabbia. Muoversi in un tale ambiente risulta esser arduo per chiunque, non solo per normali cittadini quanto per gli stessi shinobi che vi bazzicano. Il cielo è oscurato da nere nubi, tuoni si espandono per tutto il villaggio ed in lontananza vari fulmini illuminano per pochi attimi il circondario. Nessuno in giro, vuote le strade, chiusi i negozi, barricate le dimore onde evitare l'ingresso dell'acqua. All'apparenza una serata invernale normale ma una richiesta improvvisa è giunta alla sede della Shinsengumi, un'allarme è scattato da una gioielleria di lusso esattamente nel distretto della sabbia, per la precisione dalle parte della piccola Oasi. Il motivo? Una rapina in corso al momento della chiusura, ottimo momento per arricchirsi quando nessuno guarda. Brevi attimi di fermento andando a scegliere tre shinobi il più velocemente possibile, tale onere ricade su Saigo, Nobu e Nene i quali vengono inviati nell'immediato sul posto per porre fine al crimine ed arrestare i criminali il cui numero per adesso è ignoto. Manami viene messa a capo della squadra, suo il compito di comandare e gestire i compagni fornendo le migliori prestazioni possibili richieste da un'agente di tale nome. L'edificio in cui sta avvenendo la rapina si trova nei pressi della piccola Oasi, esattamente a nord di essa, incastonato tra due edifici. In quanto di lusso, il negozio non si limita ad essere su un piano bensì si innalza con altri due arrivando ad essere un edificio di tre piani in totale; l'ingresso è costituito da due ante di vetro con maniglie dorate mentre tutta la faccia principale è costituita da finestre e vetrate eppure, attualmente, ognuna di esse si presenta con la tapparella abbassata esattamente come l'ingresso, la saracinesca è abbassata. Sul lato destro quanto sul lato sinistro non vi sono finestre ne ingressi mentre alle spalle, vi è una porta di servizio od uscita di emergenza; dall'esterno essa appare normalissima, caratterizzata dal classico color grigio topo e una maniglia nera in plastica. L'allarme continua a risuonare per tutta la zona creando un frastuono assordante ma nessun'altra squadra risulta presente sul luogo, neppure i civili per via della tempesta in corso. I nostri eroi, attualmente, si trovano a 50 metri dall'edificio, il trio proviene, rispettivamente, da sud e con se non hanno altro se non le informazioni descritte prima e non solo, da tale distanza la visione della gioielleria appare chiara per tutti. La missione ha inizio. [QUEST][TURNI: Saigo per prima, gli altri liberi][Chakra attivo per tutti][50 metri dall'edificio]
Mettiamola così era una bella giornata in compagnia di Nene che si è tramutata in tempo zero in una pessima serata. Il tempaccio non ha certo aiutato motivo per cui si erano dovute rintanare all’interno di uno di quei lounge club in qualche piano alto di un grattacelo. Non ha ben idea di come sia finita me lei se ne sta semplicemente seduta con le gambe accavallate e la schiena poggiata al divanetto classico in pelle nera mentre cerca ancora di non andare a ballare. Peccato che si sia già vestita, indossa infatti un semplicissimo tubino nero senza spalline, il corpo viene fasciato da quel tessuto quasi in raso che delicato le ricade intorno fino a coprire giusto giusto le sue natiche. Un paio di finte calze velate nera sulle gambe, infatti c’è il barbatrucco, dei legghins color carne, della sua tonalità, belli pelosi sono stati messi sotto ai collant velati, così da dare solo l’apparenza d’essere semi nuda. Un paio di lunghi guanti dello stesso colore e tessuto corrono sulle sue braccia, fermandosi poco dopo il gomito, legati giusto al dito indice la lasciano il palmo e gran parte del dorso delle mani scoperte. Al solo fine di avere abbastanza energie per ballare tutta la notte ha richiamato il chakra motivo per cui nel momento della chiamata non ha dovuto far grossi preparativi. Si limita solo a raddrizzare la schiena così da estrarre dal cappotto nero il cellulare che produce una suoneria molto simile alla marcia imperiale. Segno che sono i capi a chiamare <Ufficiale Manami a rapporto> si presenta, annuisce un paio di volte e poi chiude la chiamata. Lo sguardo diventa improvvisamente serio, oh che fortuna che non abbia ancora toccato quel whisky sour appena ordinato <Nene abbiamo una missione. Rapina al civico x di via x, qui nella piccola oasi> non ammette repliche mentre si alza e va a mettersi il cappotto. Si mette in testa il cappuccio e osserva la compagna un solo istante prima di guadagnarsi l’uscita. Un lieve time skip ed eccola ora incedere sotto la pioggia, i capelli che sfuggono continuamente e finiscono per bagnarsi e attaccarsi su quel cappotto nero, lasciato aperto così che non le ostacoli la corta. Cinquanta metri dall’obiettivo. I suoi anfibi neri affrontano coraggiosi la pioggia, laccati e per questo impermeabili. Si volta a cercare anche il terzo compagno, che lei sa perfettamente chi essere per quanto abbiamo omesso l’informazione a Nene. Se anche lui fosse arrivato <l’edificio è su tre piani, non sappiamo dove siano i ladri quindi consiglio di perlustrarlo tutto dal basso verso l’alto> logica. Meglio sapere di avere le spalle coperte piuttosto che precipitarsi stupidamente <io vi precedo per ora> solo perché li conosce e sa di essere tremendamente più lenta rispetto agli altri <appena siete pronti raggiungetemi e entrate per primi, non a più di una quindicina di metri così che io possa guardarvi sempre le spalle> lo ammette semplicemente. Sa perfettamente che in loro presenza il suo posto sono le retrovie. Deve affidarsi ai due combattenti <troviamoli e arrestiamoli> sente la mancanza del suo guanto, senza di esso sa perfettamente di essere una pessima lanciatrice di arti magiche. Non ha bisogno di dire altri, per quanto assurdo possa sembrare si fida della capacità di entrambi e dei loro metodi, non serve stare sul fiato sul collo o dire cosa fare, le poche indicazioni fornite sono abbastanza, sono perfettamente in grado di riuscire da soli [4/4 40 mt verso ingresso][chk on] [>> Ingresso] Fuori luogo. Ci sono chiamate che si possono descrivere solamente in questo modo - soprattutto nelle giornate che ti sei promessa di dedicare a tutt'altro: S'erano dette che oggi era all'insegna della doppia /S/, e no, non stiamo parlando di missioni bensì di un sacro ed intoccabile rituale. Soju e Shopping. I colori le scintillano davanti agli occhi quando riceve il messaggio d'allarme che li richiama d'urgenza di nuovo al luogo d'origine. Lo ha guardato confusa per qualche istante - con l'irrefrenabile impulso di spegnere il cellulare e fingere di non aver visto ne letto niente per puro caso. Vuoi che sia stato mandato solamente a lei? Eddai, lo avranno mandato a tutti - e in una società di ninja perchè dovrebbe essere proprio lei a rispondere a quella chiamata? Poi il soju all'uva è buono da impazzire - nel suo bicchierino tubolare pieno di birra fino all'orlo lo lascia oscillare un poco gustandosi i primi sorsi senza premurarsi di coprir la bocca come vorrebbe il galateo nippon/coreano/ico. Messaggio ignorato con successo - rivolge lo sguardo ad una delle immense vetrate del grattacielo in cui si sono rifugiate per la tempesta. Bicchiere alle labbra, coscette accavallate sotto un set in coordinato di seta nera. Il tutto pensato per trascinare brutalmente Saigo in discoteca sta sera a fare LA BALDORIAAA--- okay no torniamo alla vita da ninja, che a quanto pare oltre a mandare messaggi, ora è anche capace di chiamarti al cellulare. "No." Intima in un brusio tra labbra appiccicate. "No, no-- non risp--" E niente, Saigo risponde al cellulare. E lei, le sue buste di shopping - tre per esattezza - e il suo bicchiere di soju oramai svuotato nell'impeto brutale di cancellare all'istante il ricordo di esser stata richiamata in missione che, ohinoi, non funziona, sembrano esser catapultate in un guaio di cui non le frega niente. Ragazze, soju, shopping. Non ci potevamo limitare a questo? Espira smuovendo il flebile petto, smuovendo una catenella dorata che le adorna il collo nel tentativo di rialzarsi dal tavolino di quel bar in cui s'erano nascoste - mentre la desolazione della strade come sovente succede, si riversa al chiuso di locali e centri commerciali. Fiotti di chakra che è stato già preventivamente attivato inondano i kirakurei e disegnano acquedotti iridescienti attraverso il plesso solare indirizzandoli in modo del tutto automatico al sistema muscolare. Braccia, avambracci, bicipiti, cosce, polpacci. La caviglia minuta negli anfibi poggia per terra per risvegliare una mole di chili tracotanti di scazzo, con un bel broncio cucito sulle labbra. "Ma porca puttana, da quando sono cazzi nostri le rapine?" Mi premuro di rendere noto che NON ha alcun riconoscimento della Shinsengumi. Ne divisa, ne la fascia che porterebbe al braccio mostrante il suo grado e l'appartenenza al corpo d'esecuzione. Solo il coprifronte legato ad una cintola che porta in vita e penzolante al di sopra delle natiche. Sbuffa. E va bene così. Lamentarsi tanto non porta a niente. "Si però almeno finire il Soj-- Saigo?" Nel momento in cui si sta versando l'altro bicchierino di Soju la fragolina è giù sparita a mettersi il cappotto. Si guarda attorno, con il bicchierino in mano-- lo posa, prende la bottiglia. "Saigooo se non ti fai la missione sbronza non meriti il tuo titolooo!" E poi l'ha pagato il drink! Lo guarda, guarda la zona in cui è sparita Saigo, e niente. La insegue strozzando la bottiglia per il collo. [...] Dopo qualche minuto inspiegabilmente si ritrova a ripassare il nome dei kami, giusto per vedere se li ricorda tutti. La pioggia le bagna i capelli, la giacca di pelle - un simil chiodo- invece sembra godere di una rinnovata idratazione. La bottiglia è sparita. Dove è finita? Rimarrà un allegra incognita. Mentre s'approssimano quei fiotti citati prima vengono dirottati alla base della gola dove risiedono le ghiandole salivari. Da esse il chakra s'infonde del veleno di cui sono ebbre, modificando l'essenza dello stesso e trascinandolo in giro. Ne infetta i kirakurei, il sistema nel suo complessivo - fino a farlo emergere silenziosamente dall'epidermide. Le leve inferiori tuffano la suola platform in pozzanghere e asfalto bagnato, godendosi la desolazione delle strade per farsi celere fino a dieci metri dall'effettivo ingresso. E' tutto sbarrato. Saracinesca abbassata. Le falangi richiudono i polpastrelli nel palmo, le labbra si schiudono incassando la pioggia fino a far divenire il crine petrolio liquido. A questo punto, prima di tutto, cerca di notare chi è il terzo... [2/4 Arte del Veleno I][2/4 Spostamento: 40m][Dettaglio: https://i.pinimg.com/originals/bf/df/8e/bfdf8e40c2c1f1cf14c0dc933b6dc4e6.jpg] Inutile dirvi che Nobu non se lo aspettava, non era pronto e come poteva esserlo? Saigo e Nene probabilmente sono in giro per fatti loro a fare baldoria o chissà che lui… no anzi quel messaggio e quella notifica da parte della Shinsengumi lo coglie in un momento abbastanza complicato: terribilmente umano tra l’altro. Si stava chillando tranquillamente in bagno, con le chiappe appoggiate contro la tazza del cesso dopo aver fatto la cacca. Era intento a guardare video stupidi sul telefono come spesso si fa quando si defeca e infine ecco la chiamata < Ou? > non riconosce il numero, non l’aveva salvato e quindi risponde un attimo un po' come gli pare, come se fosse un suo conoscente a chiamarlo. Riconosce chi è solo quando si presentano. Gli spiegano la situazione, gli dicono che appunto è in corso una rapina lì vicino e che lui è uno dei Ninja più prossimi da mandare, non che gliene freghi qualcosa e non che possa farci troppo in realtà data la situazione in cui si trova. Non è lontano, è esattamente a un isolato da dove condivide la casa con Saigo eppure < ehm.. va bene, esco al ‘volo’ > risponde buttando giù la chiamata. Strappa un po' di carta igienica di cui si perde un pezzo che viene inevitabilmente calpestato dall’infradito destra color rosso, incollandosi alla suola sul tallone. Volta lo sguardo verso il bidè ma… c’è il suo arcinemico ad occuparlo… < Poldo! > lo pronuncia in maniera molto lenta, assottigliando lo sguardo, alla dinkleberg per intenderci. < Non è possibile che ogni volta che mi devo lavare il culo devo litigare perché occupi il bidè per sollazzarti! > Infatti il gatto panzone era spalmato a pancia in su a guardarlo. Si allunga giusto per sollevarlo, anche con un po' di fatica tanto che pesa, meno male si è appena svuotato e lo butta giù, occupando immediatamente l’altra tazza di ceramica per poi pulirsi a modo, tirare lo sciacquone, controllare che non ci siano prove e infine ecco che si tira su i bermuda. Era a casa, si stava rilassando dopo una giornata di allenamento e ora manco quello può più fare. Comincia a correre per il corridoio, prendendo al volo una camicia hawaiana azzurra che si infila come capita, lasciandola aperta, proprio brutto con quel bermuda largo di cotone giallo e le infradito rosso fuoco. Afferra anche il marsupio nero che se lo mette al collo di sbieco invece che in vita e prima di uscire con dentro chiavi di casa, telefono che viene riposto lo spray deodorante (lo ha confuso con quello delle cure) e le due pilloline. Dato che stava piovendo, afferra pure il cappellino di cotone nero da pescatore. Via, si fionda più veloce che può, sentendosi anche leggero dopo aver perso qualche etto pocanzi. Non ci mette niente ad arrivare sul loco e le due ragazze, vestite chiaramente meglio, lo possono veder correre con la destra che si tiene il cappello in testa per non farlo cadere, l’infradito destra con il pezzo di carta igienica che sventola ancora in bella vista e, come spesso succede, la sinistra si rompe il passante tra alluce e indice < MA VAFFANCULO! > Dice tra se e se, comunque udibile, sbarazzandosi della ormai FU ciabatta con un calcio per farla volare via. Se le luma tutte e due, sono vestite bene dopotutto per poi riportarsi sulla scena e sugli ordini di Saigo. Gli hanno già spiegato la situazione quindi non ha bisogno di un briefing e anzi, si adopera subito a fare quello che è più utile: richiamare l’innata anche per conoscenza del perimetro e identificare i balordi. Non è contento di vedere Nene ma almeno è una che conosce quale sia la sua innata e non deve preoccuparsi di tenerla nascosta. Mani che vanno a comporre il sigillo della tigre ad altezza del petto, incanalando il chakra ancora attivo da prima proprio verso i nervi ottici ai lati, sulle tempie. Iridi di ghiaccio che ben presto dovrebbero diventare perlacee con la pupilla che sparisce praticamente, e con quelle vene che appunto dovrebbero essere ora visibili ai lati degl’occhi. Se avesse attivato con correttezza il Byakugan, comincerebbe a dare un occhiata in giro mentre si avvicina, con MOLTA prudenza, non per altro ma perché sta correndo con un piede scalzo e l’altro con un infradito, infatti vede Saigo schizzare via tanto da dirle < PIANO! CHE QUI SCIVOLO E MI SPACCO TUTTO! >facendo ovviamente riferimento che i suoi calzari non sono esattamente i più solidi ma… hey, guardiamo il lato positivo: non dovrà preoccuparsi di avere la sabbia nelle scarpe! [Attivazione Byakugan][2/4 innata – 2/4 movimento][Chakra 19/20] [Tonici disponibili]Commentare una simile situazione risulta impossibile persino per il miglior narratore in circolazione. Da una parte abbiamo un divertimento interrotto, una sbronza non avvenuta, dall'altra una cagata finite in fretta e furia pur di eseguire gli ordini dei superiori. Una scena degna dei migliori film comici di Brooksiana memoria, abbastanza da rendere la situazione goliardica donando poca serietà al tutto e dunque, cosa ce n'è importa? Evviva la leggerezza del momento. Saigo e Nene giungono praticamente insieme, le due dispongono della medesima velocità e nel loro arrivare le troviamo nel soffermarsi a 10 metri dall'edificio, non abbastanza veloci per poterlo raggiungere in un solo colpo con la Doku intenta nel richiamare il proprio velenifico potere. Il master apprezza l'outfit. D'altra parte abbiamo mr. cagone le cui elegantissime vesti ne delineano interamente la figura, per lui i metri da percorrere permangono invariati, sempre 50 in quanto s'avvede del movimento di Saigo eppure è il richiamo del suo Byakugan a dare un nuovo significato al tutto. Grazie alla capacità in suo possesso ed all'ampio raggio a disposizione riesce senza alcun tipo di problema ad osservare l'interno della gioielleria potendo notare come, al piano terra siano presenti 8 persone di cui 4 inginocchiate a terra alle cui spalle uomini in passamontagna con una katana a testa la cui lama è a contatto con il collo degli inginocchiati. Al primo piano altri due uomini intenti a camminare intorno ai banconi e, infine, al secondo una donna priva di qualsiasi maschera, capelli neri, occhi rossi, prosperoso seno, il suo è un camminare lento muovendo la bocca, dando, probabilmente ordini. Qual è la caratteristica di tutto ciò? I 4 uomini al piano terra dispongono di una quantità di chakra irrisoria, simile ad un genin, esattamente come uno dei uomini al primo piano mentre la donna e l'uomo sulla destra al primo piano hanno una quantità di chakra paragonabile a quella di un chunin. La situazione risulta ben più complessa del previsto o forse no? Cosa decreteranno di fare i nostri eroi? Ma prima, come è composto l'interno dell'edificio? Sempre grazie al byakugan tali informazioni sopraggiungono alla vista di Nobu. Il pian terreno è un ampio spazio quadrato con tre banconi di vetro totalmente vuoti, sulla sinistra una rampa di scale che porta al secondo piano sul quale sono presenti solamente due banconi, sempre in vetro e, ovviamente, vuoti; infine, al secondo e ultimo piano vi sono degli uffici, due per la precisione. Sulla sinistra l'ufficio del direttore, sulla destra quello della segretaria o meglio, della segreteria. A voi la palla eroi di Kagegakure. [QUEST][TURNI: Liberi][Saigo e Nene - 10 metri edificio | Nobu - 50 metri][25 minuti per azionare][21:10]
Afflusso di chakra agli occhi che continua a erogare, come un rubinetto che ha lasciato aperto per alimentare quell’abilità oculare particolare, unica che si ritrova. Immagini che arrivano cristalline, un po' come attaccare il pezzotto e guardare la finale di champions senza pagare l’abbonamento, il paragone con le informazioni che carpisce solo con quell’innata è quasi doveroso ormai! Comincia a correre, in maniera più rapida che può. Falangi del piede nudo che affondano nella sabbia bagnata per darsi quella propulsione in avanti mentre l’altro infradito, come accade sempre, ecco che scatta e va a sbattere contro il tallone in quel rumore tipico da spiaggia ed estate. Ci mette quasi impegno, sentendosi leggero come una piuma dopo che si è liberato l’intestino ma, si vede che Saigo si è allenata, non riesce ad azzerare le distanze se non quando in teoria si ferma, alla fine tutti e tre devono arrivare alla volta dell’edificio. Prima che quella mentecatta di Nene possa fare qualsiasi che di azzardato, ecco che alza la voce il giusto per farsi sentire, difficilmente dentro dovrebbero sentirlo con il rumore della pioggia e il casino che ci sarà all’interno tra panico dei quattro gioiellieri, vetri rotti e chiacchiericci vari tra i malfattori. Non gli rimane molto da fare in realtà se non cominciare a dare le informazioni necessarie alle due compagne di missione, un piano per volta. < Appena entriamo attenzione, ci ritroviamo in una stanza da quindici per quindici ma soprattutto a ore due, troverete quattro uomini in piedi. Hanno gli ostaggi sotto tiro e il chakra pronto. A guardarli sembrerebbero al livello mio e di Nene. > spiega ai due, osservandoli da lontano dato che comunque…. Beh, distavano 40 metri da lui! [4/4 movimento][Chakra 18/20] [Tonici disponibili] Le informazioni, sono queste le cose davvero importanti. Oltre alla fiducia ma è davvero una fortuna che li abbia le uniche due persone verso cui nutre quasi spontaneamente quel sentimento. Quindi ecco che se Nobu le avesse dato le informazioni corrette lei deciderebbe di rischiare, per davvero questa volta. Il punto è impedire che quegli uomini decidano di tagliare la gola agli ostaggi <non vi vedranno> ed è con queste parole che andrebbe a concentrarsi sul suo chakra, nessun sigillo verrebbe composto dalle mani mentre lei vorrebbe solo lasciare che molto della sua riserva vada a fuoriuscire dal suo corpo. Mentre lo Hyuga è impegnato a raggiungerle, mentre Nene è impegnata a sfondare lei invece andrebbe a direzionare il chakra proprio come detto, distanza totale venti metri e a ore due rispetto all’ingresso. Procede dunque alla cieca ma mossa da una grande fiducia verso gli unici capaci di starle vicino e così vorrebbe andare semplicemente a manipolare i loro sensi ma soprattutto ciò che vedono, sentono o possono percepire. Per aiutarci nella descrizione noi procederemo per senso ma lei invece si sforzerà di rendere ogni singola modifica contemporanea, strutturata nel tempo così da dar senso all’evoluzione della sua illusione ma soprattutto da renderla coerente. Partiamo proprio dal tatto. In quella stanza ora fa caldo, un calore quasi soffuso che inizialmente proviene dalla saracinesca ma che al suo abbattimento andrebbe ad invadere tutta la stanza, già solo per le temperature che vorrebbe fargli provare sembrerebbe davvero che si potrebbe morire così: disidratati dal caldo che improvvisamente prosciuga ogni loro singola goccia di sudore e liquido corporeo. Passiamo poi al rumore, un colpo secco, di netto proprio come quello che sente nella realtà, lo vuole replicare identico sfruttando i suoi sensi. Socchiude gli occhi per aiutarsi e concentrarsi meglio. Sfondata la porta quello che sentirebbero è rombo, una furia cieca che grazie al calore riesce a superare l’ostacolo ed eccoci invece alla vista. Quello che lei vorrebbe mostrare è un enorme buco al centro della saracinesca, il metallo che cola lungo i bordi, la saracinesca stessa che quasi si contorce su sé stessa andando a deformarsi, piegarsi a causa di quel grosso enorme parallelepipedo di fuoco e fiamme, rosso, caldo così caldo che l’aria intorno ad esso sfarfalla. Quando diciamo enorme significa davvero enorme dato che vorrebbe andare ad ingigantirsi, partendo da un diametro di poco più di due metri, all’apertura della saracinesca, finendo per occuparne ben dieci alla vista di quei ladri. Non che vorrebbe dargli davvero tempo di riflettere su tutti questi dettagli dato che quel grosso tubo, quel cilindro infuocato vorrebbe correre molto velocemente verso di loro, minacciandoli di fargli fare la stessa identica fine che è già toccato all’ingresso, se non peggio. Il suo piano è semplice, indurli alla fuga, indurli a togliere le armi dagli ostaggi così che possano agire indisturbati, attaccarli e distruggerli. Iniziamo a pensare al piano terra, sistemati questi potremo pensare ai piani successivi [4/4: illusione di gruppo- illusione di tre sensi: vista, udito, tatto] [chk 26/50] [>> Ingresso] L'iride che ripercorre le saracinesche s'imbatte in qualcosa di alto circa cento ottantotto centimetri per settantasette chili di familiare - ma neanche più troppo. Le ciglia s'abbassano umide di pioggia che le piange sul volto. Le labbra solitamente dischiuse in posizione riposata, finiscono per chiudersi. Prendersi un attimo. Che poi è assurdo come prendersi e perdersi siano quasi onomatopeicamente simili, vero? La saracinesca, il mento si rivolge a lei rubandosi qualche istante per cercare di sentire qualcosa - se non da dentro, per lo meno qual si voglia divieto di sfondare la saracinesca da parte di uno o dell'altro dei suoi team mate. Gli ultimi dieci metri dovrebbero scremar agli sgoccioli - mentre il loro sensitivo di fiducia ispeziona la zona nella speranza lo stesso lo comunichi anche a loro. Se lo facesse allora sarebbe relativamente in ascolto - perchè tanto alla fine avere delle strategie mega accurate è quasi sempre una perdita di tempo e una grande scocciatura. La man dritta che sostiene le tre buste di tre negozi di vestiti differenti s'abbassa a far oscillare le stesse contro il fianco - mentre la mancina si cura di passare il dorso della mano fastidiosamente umido sugli occhietti chiarissimi. Fastidio. Un fastidio che tuttavia sa' di romantico. E questo le da ulteriore fastidio. Sopprime lui, le idee, e quando arriva davanti alla saracinesca abbassata dovrebbe aver avuto anche il tempo di sfilarsi la sigaretta dalle labbra - morente per la tempesta - e farci un ultimo tirello. La stessa faccia che si ha alle sei di mattina prima di entrare in ufficio con la consapevolezza di non avere alcuna voglia. Zero spaccato. E poi c'è Nobu, ed istintivamente pensa di aver avuto ragione. E nella ragione ci si crogiola. Ah, fermiamo tutti sti film mentali perchè quì siamo in una regia di Tarantino e quindi l'aspettativa è alta. Posa le buste accanto alla saracinesca, la osserva - la fattura - i punti critici, se è chiusa con meccanismo o con catenaccio. Insomma, qualche informazione base. Inspira piano il fumo, lo sfrigolio della sigaretta le inebria le orecchie tirandosi addietro i capelli. E da Tarantino è improvvisamente mood matrix, un po cyber - con i capelli bagnati pettinati tutti indietro. Ordinati. La gamba sinistra funge da perno centrale, con la pianta aderente al terreno - la gemella invece si premurerebbe di spostarsi nelle retrovie creando un angolo di venti gradi. Un occhiata a Nobu, un occhiata a Saigo, giusto per capire e preparare all'azione. Nene ariete de' noialtri. Attenderebbe il cenno d'assenso d'entrambi per ampliare quell'angolo da venti a quasi novanta; il busto torce costato e fianchetti retrocedendo assieme alla gamba in carica - flussi ubriacano cellule e muscoli delle gambe, e la grezza conoscenza del combattimento di strada danza assieme all'ignoranza di non aver mai imparato di meglio di questo. Nella carica del calcio è impercettibile ma presente il risveglio muscolare che, se in ogni ninja potrebbe esser riportato a delle prestazioni ottimali - per quanto riguarda la salamandra, viene riportato a delle prestazioni eccelse, essendo una combattente. Gamba che si ritira celere, nevrotica - perdendo la sua flemma femminile in una frazione d'istante. Il ginocchio viene issato sfruttando la veemenza del movimento ed il baricentro ritrovato, vasto mediale portato allo sterno e gamba estesa con irruenza verso il centro della saracinesca, a circa novanta centimetri da terra. Un calcio non di punta, bensì, di pianta, atto a spingere fuori dai binari la suddetta.
Nell'atto inspira caricando, espira brutalmente eseguendo - sfruttando il condizionato respiro per coordinare il movimento nel modo corretto. Se fosse riuscita, dovrebbe aver per lo meno danneggiato la saracinesca aprendone i laterali, o per lo meno storcendone la chiusura in favore dell'interno. Come se fosse una ribalta al contrario, insomma. Alla fine di tutto ciò, d o v r e b b e esser arrivato anche Nobu quindi, via la sigaretta - spenta in una pozzanghera e -- nulla. < Let's g o o > Un brusio fra se e se in realtà, invece che un incitamento vero e proprio. [chko on: 17/20][Arte del Veleno I][Combattimento senz'armi: /Genin/ +10 FOR (FOR 30+10)][1/4 movimento - 1/4 attesa direttive e Saigo][2/4 calcio forte]Tarantino. Matrix. Troppo raffinati, possiamo dire di trovarci nel sommo capolavoro In The Market pur trovandoci in una gioielleria lussuosa degna di un super ricco a cui il denaro non manca minimamente. Il primo a movimentarsi è Nobu il quale dopo aver elargito le giuste informazioni avanza di 40 metri giungendo nei pressi di Saigo la quale permane immobile e, grazie alla mappa mentale dello Hyuga, ha un'idea di dove si trovino i nemici riuscendo nella propria illusione. Non un movimento vien fatto dalla chunin lasciando fluire il flusso di chakra, flusso ben visibile agli occhi dello Hyuga come gran parte della scena presente ma la chunin possiede una velocità d'esecuzione superiore giungendo prima di Nene all'obiettivo e nulla, i ladri, quei 4, non sono abbastanza addestrati per resistere ad un simile attacco. Il calore emerge nella stanza, davanti ai loro occhi la saracinesca viene sfondata da questo cilindro infuocato di due metri e mentre loro vedono ciò, Nene si avvicina percorrendo i 10 metri mancanti ed in prossimità della saracinesca rilascia un poderoso calcio ad esso. La forza naturale di un uomo, solitamente, non è abbastanza elevata per arrecare danni ad un simile oggetto il quale risulta meccanizzato, scende e sale attraverso un mero interruttore. All'esterno? Ovviamente all'interno. Tornando alla nostra Doku, la forza in suo possesso è di gran lunga superiore a quella dei comuni mortali andando ad accartocciare la saracinesca nel punto da lei prescelto, certo, non la buca ne la sradica ma essa è piegata all'interno staccandola appena dai lati ed è proprio la ragazza a sentire per prima un piccolo urlo sommesso provenire dall'interno del negozio. Al suo interno percepisce voci, imprecazioni e volgarità ma solo Nobu riesce a vedere cosa accade realmente. Gli ostaggi vengono lasciati, i 4 indietreggiano verso il fondo della stanza in preda al panico arrivando a togliersi il passamontagna e cosa nota? Sono 4 gemelli dai capelli corti, baffi larghi sul viso, naso a patata e viso snello. Dai piani superiori, la donna dal prominente seno è affacciata muovendo il braccio destro, dando probabili indicazioni ma quei 4 non muovono un passo, restano attaccati al muro in fondo alla stanza in preda al terrore. Quattro codardi? O semplicemente l'illusione di Saigo è troppo potente? Questo non lo possiamo sapere ma sempre il nostro Nobu può notare come i due uomini al primo piano si dirigono verso una porta grigia posta sul medesimo piano, l'accesso all'uscita di sicurezza dirigendosi esattamente alla porta sul retro ma senza attraversarla, restano li, uno per lato. [QUEST][TURNI: Liberi][4 ladri: https://www.pinterest.it/pin/538180224201288091/][Nobu e Saigo - 10 metri edificio][Nene addosso all'edificio]22:35]
Che ci sia riuscita? Osserva la saracinesca accartocciarsi ma non può fare nulla di più. Sta usando molte energie per fare quella semplice illusione che4 ora dovrà mantenere. Il modo migliore? Far vedere ai tre come i loro ostaggi siano semplicemente finiti carbonizzati a terra, riversi e senza alcuna vita, semplice farlo. Non ha idea di cosa abbiano fatto ma quantomeno può immaginare che questo potrebbe essere stata una corretta conseguenza. Per sicurezza precisamente a dieci metri dall’ingresso vorrebbe lasciare che quella loro visione fiammeggiante si spenga, come se nutrirsi dei corpi, ormai riversi, sia stato abbastanza. Questo per il semplice fatto che non potendoli vedere non può sapere come o perché abbiano schivato, può solo proseguire immaginando le loro reazioni. Fatto questo quindi ora i quattro ladri dovrebbero continuare a percepire quell’asfissiante calore intorno a loro mentre il buco della saracinesca andrebbe ad aumentare, i rumori del colpo successivo di Nene verrebbe integrato così da rendere coerente quello che vorrebbe essere alla fine uno sfondamento della porta d’ingresso. Se fosse riuscita quindi ora vorrebbe far apparire, alla caduta rovinosa e fragorosa della saracinesca, una vera e propria squadra di ninja cazzutissimi e incazzosissimi. Al centro troviamo un ragazzo sui vent’anni, alto circa un metro e ottanta, vestito di tutto punto con quello che è uno splendido kimono grigio argentato dall’obi nero, lunghi capelli argentei tenuti legati in una coda alta e occhi affilati neri, pelle estremamente chiara. Due Katane al fianco, una a destra e una a sinistra, entrambe con il fodero nero e l’impugnatura dorata, un bel sorriso affilato sul volto. Alla sua destra un ragazzo che sembra Fuji ma che cammina. Capelli castani corti, spettinati, pelle cadaverica appena più basso del ragazzo al centro e la destra alzata. Indice puntato verso di loro da cui esce anche un rigagnolo di fumo, come a volerlo indicare come il fautore della tecnica di prima. Insomma un bel tipetto, senza alcuna emozione sul volto. Indossa una larga camicia moderna di color cachi e dei pantaloni color pazza, sneakers nere. Sì ha preso il pessimo gusto di Fuji e la sua pessima faccia. Alla destra di colui che sembra Fuji invece una ragazzina, alta un metro e una banana, dimostra circa dieci anni, ride in maniera sinistra e la sua risata si espande per la sala, due codini alti ai lati della testa, boccoli biondissimi e occhi azzurri. Indossa un abitino gotico color rosso, calze bianche a proteggerla. Alla sinistra del carismatico ragazzo al centro invece troviamo poi una donna abbastanza prosperosa, alta circa un metro e sessanta, capelli corti e neri, occhi verdi, una mascherina sul volto a nascondere quasi tutte le sue sembianze, pelle anch’essa abbastanza chiara, kunai appesi ai fianchi insieme ad un totale di quattro rotoli, due per coscia. Infine alla sinistra di quest’ultima un ragazzino, del tutto identico alla bambinetta, biondo, stessa faccia, stessi lineamenti e vestito con un paio di bermuda scuri ed una camicetta bianca con papillon nero. Ride proprio come quella che potremmo identificare come la sorella gemella. Tutti e cinque appaiono asciutti, alle loro spalle intravedibili cinque impermeabili e mentre camminano lasciano impronte bagnate. Stanno avanzando verso i nemici con tutta la tranquillità del mondo in loro direzione. Ora in quegli attimi di silenzio torna a farla da padrone la tempesta all’esterno[4/4: mentenimento illusione di gruppo- illusione di tre sensi: vista, udito, tatto] [chk 22/50] [>> Ingresso] "Mhhh--" Un verso di fastidio riverbera nella gola quando la saracinesca si storce ma non s'apre come s'era predisposto - e allora niente, versetto ed eccola spostare la testolina verso il punto critico in cui la saracinesca pare essersi piegata di più. Probabilmente proprio dove ha piegato. Il musetto si storce appena, e l'urlo proveniente dall'interno potrebbe risultare una scocciatura: La schiena s'abbasserebbe quanto necessario per lambire tra le falangi la base della saracinesca che dovrebbe non aver più un meccanismo d'apertura e chiusura funzionante, tornando alle buone e vecchie origini dell'apertura manuale, la leverebbe con uno slancio verso l'alto nell'insenatura originale - liberando il passaggio /fosse riuscita ovviamente/ ai suoi compagni così come agli ostaggi. "Uscite." Il visino bagnato e il corpicino di Nene non propriamente predisposto ad una giornata lavorativa dovrebbero dunque essere visibili agli ostaggi quando finalmente emette un suono dalle labbra. Più come se fosse una minaccia - e la saracinesca rimandata all'insenatura nel muro dovrebbe bloccarsi lì - dato che è non propriamente più dritta. La mossa ultimale del movimento descritto - molto semplice in vero - sarebbe forzare la serratura al suo posto, essendo solo lievemente storta, facendo sì che questa rimanga poi aperta tanto per loro, quando per gli ostaggi e Saigo, attualmente immobilizzata. Se tutto ciò fosse riuscito, le rimarrebbe solo da entrare, bruciare la distanza che gli rimane verso il nemico più utile -quello più vicino-, muovendo le leve inferiori per portarsi ad ingaggio. [chk on: 17/20][Arte del Veleno I][2/4 Sollevamento][SE 2/4 spostamento ad ingaggio] [>> Ingresso] [Errata C] [chk on: 16/20]etc... Loro sono lì per tamponare la situazione in attesa che arrivino rinforzi, perché arrivano, no? Forse dovrebbe avvisare che sono più del doppio di loro e, a giudicare da quello che sta vedendo, beh, non è detto che solo loro tre ce la facciano a mantenere il tutto sotto controllo e a prevenire che scappino con la refurtiva. A proposito di visione, dovrebbe vedere proprio quelle onde di chakra emesse da Saigo, forma reale del Genjutsu, invadere quei quattro prima che Nene possa anche solo sfondare la porta. < Via libera sulla destra. Saigo quanto tempo abbiamo lasciandoli li dentro? Temo che gli altri se la stiano per dare a gambe sul retro, due uomini > Le spiega, alzando lo sguardo e di conseguenza anche il capo proprio verso il primo piano , cosa che dovrebbe poter intuire Saigo guardando la direzione del viso di Nobu e dello Hyuga cioccolatino. Meglio muoversi a intercettarli e anche immediatamente ma non sta a lui chiamare le loro mosse, bensì a Saigo, lui, come spesso capita, si limita a fornire le informazioni necessarie affinchè possa prendere le decisioni migliori per il team, poi se ciò che gli viene detto va in linea con una strategia che Nobu stesso reputa sia corretta, non ha problemi a seguirla, soprattutto perché si fida della Manami, fosse stata Nene, probabilmente non sarebbe stato lì a guardare, anche perché non è che la Doku vanti un ottima reputazione agli occhi perlacei dello Hyuga quando si tratta di strategia, anzi, il contrario proprio! Si muove per quei dieci metri, ignorando per ora i quattro, con Saigo stessa che dovrebbe stargli appresso o che comunque li ha messi a bada, c’è da capire per quanto tempo. < È strano, non stanno scappando… > avverte le due, notando come in realtà i due si fermano accanto alla porta e non la attraversano, come se stessero facendo da guardia più che da ladri. Che si sia invertita la situazione? Torna a guardare Saigo, lasciando Nene ai suoi atti barbarici. Può notare come quella fiammella azzurra si stia affievolendo, arrivando ormai sotto la metà dell’intensità originaria di quando è arrivata. La destra si infila nel marsupio, abbassando la zip per poi rovistare tra le varie pillole che ha preso che, si sa, a casa con saigo non mancano mai dato che ha la scorta e che anche la Shinsengumi li rifornisce per tutti gli allenamenti che fanno. Ha a conti fatti una mini farmacia tascabile di pillole, avrebbe pure lo spray curativo se non fosse che si è confuso e ha raccattato il deodorante ma… va bene. Chiude il pugno su quelle che sono tre pillole, tirandole fuori per poi aprirle e identificare all’interno di essere un tonico per il chakra, dandolo proprio a Saigo. Finito questo la ragguaglia sulla situazione anche agli altri due piani < Uno dei due sembra essere al tuo livello, sicuramente mentre all’ultimo piano ci sta una tizia che anche lei è al tuo… Sicuramente io e Nene possiamo sbarazzarci dei due al primo piano, come ci comportiamo?> le chiede, notando poi come la porta venga aperta dalla Doku, fiondandosi a sua volta all’interno ora che la strada è libera, seguendola solo dopo che lei stessa è entrata, coprendo quei dieci metri per poi spostarsi direttamente verso le scale. < Se non l’avete già fatto chiamate i rinforzi o la sicurezza> avvisa i gioiellieri, guardandoli bene in faccia prima anche solo di direzionarsi verso le scale, non imboccandole ancora però. [1/4 osservazione – 1/4 uso oggetto – 2/4 movimento] [Chakra 16/20] [Tonici disponibili]La situazione procede spedita ma partiamo dalla Doku e dalla sua brutale esecuzione del tutto. Dimostrando di essere in possesso di una forza erculea, la genin solleva la saracinesca danneggiata tirandola in alto trovandosi dinanzi alle due ante di vetro ma la distanza ravvicinata permette alle di lei parole di emergere in direzione degli ostaggi, ostaggi il cui sguardo si focalizza sulla donna scrutandola attentamente, in silenzio per pochi attimi per poi alzarsi in fretta e furia senza farselo ripetere due volte. Escono dalla struttura ritrovandosi la figura di Nobu a pochi passi, appena giunta sul luogo e aver donato un tonico alla stessa Saigo. Anche le parole di quest'ultimo vengono ascoltate ricevendo un semplice annuire in risposte e, difatti, uno ninjaphone viene estratto e portato all'orecchio da parte di uno dei gioiellieri. Prima di entrare nell'edificio lo Hyuga percepisce chiaramente la richiesta di aiuto e rinforzi venire completata e solo allora si ritrova dentro l'edificio percorrendo la medesima strada di Nene ma se la prima si trova faccia a faccia con i 4 ladri, in particolare quello più bassino, Nobu sale le scale sulla sinistra giungendo al primo piano, vuoto per via dell'allontanamento dei due ladri di prima. In tutto ciò Saigo cosa compie? Mantiene l'illusione, fa comparire 5 figure dall'aria minacciosa in grado di spaventare ancora di più i 4 codardi i quali lasciano andare le katane sul pavimento alzando le mani verso l'alto in un sol, veloce, movimento <CI ARRENDIAMO, E' STATA LA MAMMA> tutti e 4 indicano verso l'alto, quanto è bello il mondo ninja? Bellissimo, piccola particolarità il loro parlare all'unisono come una sol persona. Una situazione grottesca, goliardica ma non priva di pericoli perchè nonostante 4 di loro si siano arresi, il nostro Hyuga vede scendere dal secondo piano la donna il cui lento passo le permette di fermarsi a 8 metri da quest'ultimo, poco dopo l'ultimo scalino calpestato. Il livello altrui è pari a quello di Manami ma è Nobu a ritrovarsela difronte <Volevamo fare la rapina perfetta ma ci avete scombinato i piani. Quei 4 codardi dei miei figli non sanno fare nulla, tocca, dunque, ammazzarvi uno dopo l'altro> gli altri due invece? Per ora nessuna menzione, resta lei e soltanto la quale estrae da una tasca un semplicissimo kunai lanciandolo contro il nostro Hyuga a grande velocità, pur non abbastanza da svanire nel nulla. Il punto prescelto è il centro del viso, in particolare il naso. Alla sua sinistra vi sono i banconi in vetro vuoti mentre a 10 metri avanti a se le ultime scale che portano all'ultimo piano. Ad 8 metri il proprio nemico. Come si evolverà questa storia? Lo scopriremo nella prossima puntata. [QUEST][TURNI: Liberi][2/4 di difesa per Nobu][FREEZE]
Giocata del 26/01/2022 dalle 20:43 alle 23:34 nella chat "Piccola Oasi"
Edit del master, attendere qualche minuto
[Distrazione del master] Nobu non imbocca ancora le scale poste sulla sinistra ma la donna scende lo stesso dal secondo piano fino al primo posizionandosi al di sopra della rampa di scale. Non attacca ma permane al di sopra di quegli scalini a 5 metri da Nobu la quale l'avvede dal basso. Alla sua destra vedrà i 4 ninja arrendersi incolpando la mamma, con Nene difronte al più bassino dei quattro. La distanza tra Nobu e Nene è di 6 metri e anche quest'ultima potrà vedere, in caso, la figura della donna sulla rampa di scale e udire le parole da lei pronunciate. Il piano terra permane immutato a come è stato lasciato dai ladri, teche di vetro rotte, gioielli svaniti. Saigo, in quanto ancora all'esterno, si trova a 25 metri dalla donna, a 20 metri da Nobu e 25 metri da Nene.
La situazione si evolve molto velocemente, non può ancora abbassare la guardia soprattutto non ora che Nobu le fornisce un’idea sulla forza dei suoi avversari, beh due sono scappati, ci penserà poi <concentriamoci su chi c’è, i complici li troveremo> dichiara molto semplicemente <stendete questi quattro> a lei ci penso io per ora. Lo omette mentre osserva Nobu prima passarle quel tonico che va semplicemente a recuperare con la destra senza però ingerirlo ancora e poi lo segue con gli occhi fino all’ingresso delle scale, una cosa alla volta. Riuscirà a salvarsi da solo? Lo spera perché al momento non può far altro che mantenere l’’illusione sui quattro più deboli, almeno all’inizio, così da permettere ai suoi compagni di agire di conseguenza e, si spera, renderli a tutti gli effetti inoffensivi. Quella delicata arte dell’illusione richiede soprattutto consapevolezza: da sola non potrebbe far altro, non può avvicinarsi, permettersi un solo istante di distrazione che tutto quel castello di carte crollerebbe. Ecco quindi che ai quattro ormai ex spadaccini si limiterebbe a mostrar quel gruppo che avanza compatto, una risata cristallina proviene dalla ragazzina con i codini al loro dire <allora da bravi legatevi e state buoni su> li canzona forse ma tutto quel gruppo ora scatta, compatto unito e svanisce dalla loro vista. Uno stacco che poi vorrebbe semplicemente esser solo questo, si mostrerebbero nuovamente a qualche centimetro dai ladri, in attesa che procedano davvero con l’immobilizzarsi da soli, insomma tentar non nuoce no? Ovviamente il mondo visto in quell’illusione resterebbe coerente, privo di dettagli inutili e frivoli, modificherebbe la realtà giusto lì dove è necessario, facendo loro udire anche i passi dei loro personalissimi nemici, Sguardi seri. Non finisce qui. Dovrebbe aver preso abbastanza tempo per dare ai suoi compagni un vantaggio per questo poi si limiterebbe a rilasciare quell’illusione ed infine eccola osservare la donna, silenziosa ora andrebbe a lasciare che il chakra si muova in sua direzione. Un’ondata veloce, quasi arrabbiata andrebbe a voler colpire la donna abbastanza vicino da poter essere presa di mira. Senza altro dire si limiterebbe ora a concentrarsi su ciò che lei vede. In quel tempo le mostrerebbe Nene andare semplicemente a scattare verso di lei, portandosi a qualche centimetro dal suo naso per poi limitarsi a provare a tirarle un gancio destro da Maestra. Similmente dal lato opposto si vedrebbe comparire anche Nobu, intento a fare la stessa identica azione di Nene semplicemente dal lato sinistro come in una presa a tenaglia. Vorrebbe renderla sorda al reale mondo lasciandole solo udire la Doku che urla mentre la sta attaccando, lo sbuffare di Nobu preso dallo sforzo fisico ed i loro passi della ragazza. A questo si aggiungerebbe la manipolazione dei suoi sentimenti: la paura. Vorrebbe farla sentire spaventata. Questa la sensazione che andrebbe ad associare alla figura di una Nene e Nobu in pieno attacco, in procinto di spaccarle la testa, loro fanno sul serio. Loro sono da temere. Infine insinuerebbe la realtà del dubbio nella donna loro nemica, forse ora che sono stati beccati farebbe meglio a scappare. Ha paura ed è titubante. Questi i due sentimenti che andrebbe a veicolare a quell’ondata di chakra che le starebbe tirando contro [2/4 mantenimento] [2/4 sconvolgimento di 3 sensi: uditivo-visivo-emotivo] [8/50] [4 monelli] La situazione precipita, o meglio - forse sta precipitando e forse no. Ascolta quello che hanno da dire i fratelli bandiera della situazione picchettandosi appena l'indice sul labbro superiore come se stesse valutando la situazione e le stesse parole che finisce con l'udire. "Ma come è stata la mamma, e voi che ci facevate quì?" Giusto per capire, e tant'è che inarca anche un sopracciglio con il fare sospetto d'un ispettore di polizia provetto. Del resto sono sempre degli agenti scelti, no? E anche se non spicca d'intelligenza Nene, può arrivare ad unire i puntini per formare un sospetto. Scuote appena il capo dunque, fermando il picchiettare del dito sul labbro superiore, si ritrova a scuotere pigramente il capo. "Ragazzi, ragazzi -- e io ora come faccio a credere che vi arrendete e non ci mettere i bastoni fra le ruote? Ahn?" Si ritrova a scuotere il capino bagnato, picchiettando la lingua sul retro degli incisivi emettendo il classico cenno di diniego. Man manca e dritta correrebbero in una presa parallela al lato destro del capo del nanetto, mentre la gemella andrebbe a stringer il crine del fratello più prossimo - probabilmente a sinistra?- sul lato sinistro del capo. Le dita stringerebbero il crine fino a far sbiancare le nocche, forzando i bicipiti per avvicinare brutalmente le due teste fra di loro facendole cozzare - e sporcando, se solo fosse riuscita, il cuoio capelluto con la propria arte venefica; minute cellule di chakra emesse dal derma della salamandra andrebbe ad attaccare il circolo linfatico dei due, lentamente - accende i colori, le musiche - fino a lasciare scie d'immagini residue rallentando bene o male i movimenti dei due. Oltre al danno, la beffa. Fosse riuscita nella movenza verso i due - allora allungherebbe la delicata gambetta all'indietro torcendo il busto verso sinistra: Pie manco aperto appena verso l'esterno, ginocchio stabile e baricentro spostato appena in avanti nel tentativo di piantare di piatto una pedata sotto il mento del fratello a destra di quello basso. "Lasciate cadere -- la katana a terra - e mettevi faccia al muro. E magari patteggeremo sulla pena per collaborazione." Sfiata dalle labbra, abbassando la gamba. [chk on: 17/20][Arte del Veleno I][Combattimento senz'armi][SE 2/4 testa a testa - nano e sx][SE 2/4 calcio sotto al mento fratello a dx del nano] [EDIT TAG] [chk on: 14/20][Arte del Veleno I][Combattimento senz'armi][SE 2/4 testa a testa - nano e sx][SE 2/4 calcio sotto al mento fratello a dx del nano] Oltre a cascargli le infradito pocanzi ora gli cascano pure i maroni a sentire quei quattro arrendersi immediatamente non appena vengono colti in flagrante. Rapina perfetta? Come se ci fosse qualcosa del genere. Di sicuro con la sua vista vede come questa persona riesca a pensarci o almeno ha i mezzi per vedere quel sogno, peccato che si è portata dietro i bambini che non sono poi così coraggiosi come si è visto. Annuisce a Saigo senza troppi problemi, occupandosi quindi dei quattro, portando l'attenzione sui quattro che si sono arresi. < Si, non so se mi hai visto ma non ho esattamente materiale per legarli... > trovandosi letteralmente con i boxer e una camicia che ha preso al volo per uscire in fretta e furia. < Aspettami lì mamma che arrivo anche da te. > le dice voltandosi però verso le compagne e i quattro, tenendo comunque nel raggio visivo dei 200 gradi la donna allo stesso livello di Saigo. Saltella sul posto un paio di volte, con le piante dei piedi nudi che toccano il pavimento freddo. Busto che viene inclinato in avanti, talloni che vengono alzati per poi piantare bene le punte, facendo aderire i polpastrelli delle dita dei piedi contro il pavimento il necessario per spingersi in avanti ad azzerare le distanze. Inclina il capo alla volta di Nene, indicando il tizio alla estrema destra, il più grosso per intenderci, come a dirle ' lui è mio '. Scatta a grandi falcate, abbassando il pugno destro chiuso contro il palmo sinistro aperto, con il gomito destro ben puntato. Non è il più veloce dei Ninja, tuttavia con la visione che ha dovrebbe aver ben chiaro che è sotto Genjutsu per via di Saigo, conoscendola ed avendo visto quelle onde di chakra invaderli precedentemente e ancora all'interno del loro sistema circolatorio, a scombussolare i loro sistemi. Non sa che tipo di illusione è ovviamente ma conta almeno di passare in secondo piano . Arresta il moto improvvisamente, strisciando il piede che, essendo scalzo, fa abbastanza attrito da potergli permette di arrestarlo. Il gomito destro viaggia prorio all'altezza della bocca dello stomaco del pennellone del quartetto , spunto anche dal palmo simistro che preme contro le nocche del pugno destro. Ricerca un attacco combinato, da bravo esperto di arti marziali qual'è, con il chakra che corre in giro per tutte le fibre muscolari ad aumentarne la velocità di esecuzione e fluidità di movimento. Successivamente al primo colpo d'apertura, con in teoria il gomito ben piantato sotto lo sterno, nello stomaco, il pennellone dovrebbe aver accusato quel colpo, facendolo piegare in avanti. È lì che il secondo colpo viene avviato, come una molla ecco che l'avambraccio destro viene lanciato verso l'alto, in un arco di novanta gradi, con le nocche e il dorso del pugno che vanno alla ricerca del mento del nemico, proprio per scuotergli il cervello all'interno della scatola cranica, principio fisico dei ko per svenimento. Giunge infine il terzo e ultimo colpo di quella combinazione concatenata: la mano destra verrebbe aperta e spostata giusto di un paio di centimetri alla ricerca del retro del collo a bloccarlo e tirarlo verso di se dove, in contemporanea, è la gamba sinistra che si muove, con il ginocchio che vorrebbe presentarsi a tu per tu con il muso del nemico. < meglio se vai a dormire. > [Stile dei pugni di pietra][Byakugan I][chk 10/20]Violenza e ancora violenza. L'illusione di Saigo permane sui quattro codardi, ancora per poco per via della decisione di focalizzarsi sulla madre ma esso è il tempo necessario per far si che Nene e Nobu mettano in moto il loro piano. La donna dalla cima delle scale scruta la situazione sotto di se provando repulsione verso i figli per la vigliaccheria dimostrata eppure, nonostante questo avvenimento, la Doku non crede ad una singola parola preferendo passare alle maniere forti. Testa contro testa, due di loro vengono presi dai capelli, ancora impauriti per via dell'illusione dell'Otsutsuki, tanto da non poter ne riuscire a reagire in maniera alcuna; i crani impattano l'uno contro l'altro portandoli ad un accasciamento a terra, non svenuti ma doloranti. Il terzo, al contrario, si prende un calcio al di sotto del mento, lo sente, eccome se lo sente, giusto il tempo di sollevare il viso verso l'alto svenendo sul momento, accasciandosi a terra anche lui. Nobu lascia bellamente la propria avversaria da sola o meglio, così può sembrare perchè con la coda dell'occhio vede un flusso di chakra direzionato alla volta di lei. Quest'ultima, pur essendo in possesso di un livello mentale elevato, non riesce a controbattere alla potenza dell'illusione di Saigo ritrovandosi Nene e Nobu intenti ad attaccarla, una per lato. L'espressione di lei muta, occhi sgranati, estrema sorpresa nel vederli li, così veloci, così immediati tanto da non essere visti <Come avete..> arresta il vociare, un rivolo di sudore cala lungo la tempia destra, deglutisce un groppone tanto pesante da bloccarsi nel bel mezzo della gola. Le pupille subiscono un istantaneo rimpicciolimento, il respiro si intensifica; gli occhi si muovono velocemente, scrutano a destra, a sinistra, scrutano i due ninja mentre la scena si svolge a rallentatore nella mente della donna <Cazzo, al diavolo, sono tutti vostri> parole dirette, volgari ma concise andando ad effettuare un salto all'indietro cominciando a muoversi, non verso le scale bensì verso la porta da cui sono passati gli altri due di prima; non corre eppure le movenze sono veloci, istantanee, votate al più semplice degli atti, la fuga. Questo può esser visto da Nobu tramite il byakugan mentre è al cospetto del quarto e ultimo uomo, una serie di colpi, uno più violento dell'altro l'atterrano. Le katane rilasciate a terra, due svenuti, due doloranti ma inermi oltre ad essere impauriti; una donna in procinto di fuggire e altri due ancora dietro la porta sul retro ad attendere. [QUEST][TURNI: Liberi][Distanze: Nobu/Nene - Donna: 14 metri | Saigo - Donna: 28 metri][Per domande o altro pvt][22:00]
Il suo piano ha funzionato, in qualche modo almeno. Più sta con loro più sente di poter contare su quei due, stanno agendo come una sola mente, un solo corpo, coesi seppur si parlino poco, giusto i pochi ordini necessari, ma è giusto così. Conosce loro, la mente brillante di Nobu e l’istinto di Nene questo le basta per rendere coerenti le sue illusioni, per sapere quando lasciargli in mano la situazione e quando invece difenderli. Il controllo sulla sua illusione vorrebbe rimanere altro e continuerebbe a manipolarla mentre però la stanchezza inizierebbe a farsi avanti, così andrebbe a prendere quel singolo tonico gentilmente donatogli da Nobu per poi andare a buttarselo in bocca, apre le labbra, dischiude la mascella e poi fa calare i denti sulla pastiglia così che il suo effetto rigenerante e tonificante possa avere immediato effetto. Come sotto doping ora inizierebbe ad accusare meno il colpo. Ha necessità di continuare ad avere sotto il suo sguardo la sua vittima per cui eccola che ora andrebbe finalmente a muoversi, busto che si porta in avanti appena appena permettendole quindi di andare a spostare il proprio baricentro in avanti e successivamente iniziare quello scatto di venti metri fino alle scale, fino ad essa insomma, riducendo le distanze quel tanto che basta per averla sotto controllo. Ma intanto cosa starebbe vedendo la donna? Beh la paura e il dubbio restano insidiati nella sua mente, come un sussurro profondo ed infido che non potrebbe levarsi di torno tanto facilmente. Non smetterebbe un istante di lasciar penetrare in lei questi sentimenti, così da minarla nelle sue fondamenta. Il resto Invece? A seguito del suo scatto, che le ha permesso di schivare il colpo immaginario della coppia, potrà vedere Nene e Nobu ricongiungersi andare entrambi a toccarsi la punta del naso e poi allungare una mano verso l’altro che sì che le loro dita si tocchino a questo punto in successione vedrà parecchi sigilli, cane, due, cavallo, tigre, veloci, molto velocemente. I due staranno componendo i sigilli insieme, la mano destra è quella mossa da Nene mentre la controparte, la sinistra quindi, quella mossa da Nobu, entrambi con i loro bellissimi indici poggiati sul naso. Per renderla più chiara: Nene allunga la destra verso Nobu, con cui compie la sua metà dei sigilli, mentre la sinistra è davanti al volto Nobu esattamente l’opposto. Questo dura davvero un ISTANTE, insomma è ISTANTANEO a tal punto che potrà giusto rendersene conto prima di vedere dei fili tendersi sotto alle sue gambe e iniziare a risalire sul suo corpo stringendola. Un rumore quasi assordante riempie il luogo, le corde che spaccano il terreno e frustando l’aria la raggiungono avvolgendosi attorno a lei, a tuytto il suo corpo, braccia comprese. Questa volta non percepirà via di fuga, è immediato e la forza di quei quelle corde così prepotente. Cerca dunque di immobilizzarla all’interno dell’illusione così che di fatto resti semplicemente lì ad attendere i colpi che verranno portati nella realtà. [1/4 tonico] [2/4 scatto di 20 metri in avanti] [mantenimento sconvolgimento di 3 sensi: uditivo-visivo-emotivo] [26/50] [Monellissimi] Pupilla che si dilata - le mani che si alzano al di sopra delle spalle roteando sul tallone dell'anfibietto come farebbe una bambina in vena di giocare. Quando l'elemento esterno si da' alla fuga - un tasto d'allarme e fallimento inizia a pulsarle rumoroso nelle tempie come farebbe una sirena accesa. Due fuori gioco e due inermi - va bene, sempre meglio che lasciare una falla aperta alle proprie spalle, no? Le leve si muoverebbero prima ancora del sangue verso il cervello, privo d'ossigenazione come se fosse tutta dirottata verso i fasci muscolari i quali risultano improvvisamente contratti. Come una furia. Le leve muoverebbero il corpicino alternando manca e dritta alla volta della donna che cercherebbe d'agganciare tra avambraccio e bicipite per arrestarne la fuga. Alchè, se fosse riuscita, estenderebbe il braccio retrocedendo di qualche grado con la spalla, aggredendo rovinosamente la parte d'innanzi della gola nel mero tentativo di sbalzarla indietro con un colpo assestato proponendole la parte più turgida della componente usata /ovvero la parte superiore dell'avambraccio/ rigirando appena il braccio e andandole addosso con tutta la propria mole; braccio teso, gambe che estendono l'altezza di poco, sopostandola sulle punte dei piedi - il tutto per lederla certamente, ma anche per catapultarla proprio verso il compagno di team /Nobu/ in dirittura d'arrivo dalle retrovie. " Tua ! " Chiaramente il tutto se fosse riuscita ad intercettarla e sobbalzarla all'indietro diminuendo i tempi d'azione dell'altro - la mano tornerebbe a riposare contro il fianco - mentre la mancina andrebbe in ascesa, verso qualche gocciolina di pioggia che li si pianta a rigarle il viso. Molto scenico, non è vero? Il tutto però, ha qualche sfumatura di soju all'uva che sente ancora contro il palato. Delizioso. Abbandonato. Ah, come vorrebbe dei teokbokki ora-- filanti, bollenti, piccanti. " mmm " Al solo pensiero le esce un mugolio scocciato dalle labbra, cercando nel circondario gli elementi persi di vista. Saigo sta bene? La guarda, dopo aver ricorso a tonici e un riposo doverso. I quattro scappati di casa. La mamma, ora sotto le grinfie di Nobu. " Nyan, chi manca all'appello? " [chk on: 13/20][Arte del Veleno I][ - 1 pc Combattimento senz'armi][SE 1/2 Raggiungimento][SE 2/4 Lariat(?)][1/4 Ricerca componenti rimasti(?)] Combo che va a buon fine data la alta esperienza nel corpo a corpo e nelle arti marziali, un pò perchè si è sempre dilettato e un pò perchè anche da quando è 'entrato' a far parte del clan Hyuga, anche se biologicamente ne è sempre stato un membro, anche se tutt'ora non lo sa, si è allenato con gli altri membri per apprendere il pugno gentile, anche se... di gentile Nobu non ha proprio nulla quando mena, anzi! < La 'Mamma' sta scappando > le avverte, indicandola proprio sulle scale per poi veder scappare Nene nel suo campo visivo e muoversi praticamente al doppio della sua velocità. La nemica dovrebbe essere ancora affetta dall'illusione di Saigo tra l'altro, almeno così i suoi occhi gli suggeriscono, zoommando proprio sulla figura. Tutto avviene anche per lui praticamente in 4k, non tanto al rallenti ma lo vede in maniera talmente fluida con quella visione particolare che dovrebbe riuscire a intendere quello che fa Nene proprio nel momento in cui carica il colpo e irrigidisce nella corsa le fibre muscolari del braccio con la quale la andrà a catapultare proprio in sua direzione. Si muove anche lui, più veloce che può essendo scalzo. Dovrebbe vederla arrivare proprio in sua direzione, volante considerando la forza bruta di Nene come anche preannunciato da quel ' Tua! ' che la Doku pronuncia in sua direzione. Se effettivamente l'avversaria fosse arrivata volando ecco che avrebbe compiuto giusto gli ultimi due passi. Baricentro che si abbassa, così come le ginocchia che si flettono e braccia che in un movimento ad arco si portano distete dietro il proprio corpo proprio per potersi dare lo slancio necessario a saltare in alto alla volta di intercettarla. Le proprie gambe vengono portate in avanti, sdraiandosi letteralmente supino in aria. Il braccio destro verrebbe aperto interamente, cercando il tempismo corretto per avvinghiarlo attorno al collo della ladra, con in aiuto pure la sinistra a chiuderla in un headlock. Alza la spalla a premere proprio contro il collo, sia per farle male al momento della caduta, sia per non lasciarle spazio di manovra, confidente comunque nella sua abilità di incassare un eventuale colpo da parte della donna qualora tentasse di liberarsi. Schiena che si distende, lasciando la gravità fare il suo lavoro < Watch out watch out! > direbbe come spesso ha visto fare in televisione, per poi teoricamente atterrare per terra, lui di sedere, lei di busto, spalmata, con la propria spalla destra che dovrebbe andare a impattare contro il collo, esofago e, in base alla forza della caduta, forse anche impattare le vertebre, in una delle più belle e cattive RKO mai viste. Stile dei pugni di pietra][Byakugan I][chk 4/20][1/4 movimento - 3/4 RKO]Mandate il tonico in chat
Saigo usa Tonico recupero chakra!
Brevi attimi di pura passione narutiana mista al wrestling più spettacolare; una fusione tra il buon vecchio Killer Bee e Randy Orton. Il mondo ninja assimila queste due entità di diverse dimensioni andando a creare una piccola combo. Saigo si avvicina, mantiene l'illusione, la continua con una tecnica improvvisata, filamenti dal terreno agli occhi della donna mentre le mani di Nobu e Nene formano sigilli all'unisono. Un'illusione per l'appunto perchè la vera Nene scatta leggiadra e veloce verso l'avversaria, ne distende il braccio andando a colpirla al collo con la potenza di un camionista a cui hanno rubato la bistecca. Violento l'attacco, improvviso, non visto ed essa vola in aria, Nobu l'afferra, l'atterra sul suolo del negozio sentendo un singolo gemito di dolore provenire dalle labbra di costei, sangue e saliva si mischiano venendo sputati all'esterno. Attimi veloci, schiena inarcata per il dolore, impossibilitata a muoversi, forse qualcosa si è rotto. In quel singolo momento il trio delle meraviglie può vedere una figura emergere dalla porta da cui sono fuggiti gli altri due uomini, un Anbu, a susseguirsi ne emerge un altro ed un altro ancora, una vera e propria squadra si palesa mostrando i due uomini ammanettati e un paio di sacchi contenenti la refurtiva. I soccorsi chiamati in principio sono arrivati sul posto esattamente come richiesto, la squadra d'azione sopraggiunge per aiutare, non che sia rimasto poi molto da fare <Avete fatto un ottimo lavoro, da qui in avanti ci pensiamo noi, voi potete andare> informando il trio dello svolgersi della missione. Essa può definirsi compiuta, portata al successo sfruttando il lavoro di squadra nel migliore dei modi, favorendo la vittoria senza porsi troppi problemi. Possiamo dire, dunque, che la shinsengumi sia in ottime mani, almeno per il momento. Bravi cafoni di Kagegakure. [END]
Sente quel crack, quel bellissimo rumore che a momenti lo fa eccitare e glielo fa venire barzotto ma, meglio di no, è in mutande e si noterebbe davvero tanto. L'ha sentita eccome spalmarsi contro la propria spalla e contro il proprio terreno, una sensazione di violenza che è quello che sotto sotto brama sempre anche se non lo da a vedere: non può farlo vedere. Oh Ryota quanto ancora sei lontano in realtà se siamo giunti a questo. Alza le gambe all'indietro verso il busto, con le mani che vanno ai lati della testa e con i palmi contro il terreno. Flette gli addominali bellamente esposti in quel fisico slanciato, asciutto e solo ora che lascia intravedere i muscoli allenati ma che di certo non lo rendono mister olimpia ma più simile a un corridore. Disattiva il flusso di chakra agli occhi, stanco dopotutto, non ha questo bacino immenso infondo. Si slancia con le gambe e con un successivo colpo di reni ecco che dovrebbe tornare in piedi. Si gasa, galvanizzato da quella combo, flexando il bicipite destro per poi dire ad alta voce < Il trio degli spadaccini della sabbia colpisce ancora! > ovviamente riferendosi a loro tre che tutto sono tranne spadaccini anche se sono un ottima combinazione, sia a livello di composizione di squadra, che a livello di collaborazione, addestrati insieme dopotutto con tutti e tre che si conoscono da parecchio tempo anche se ci sono stati i loro trascorsi, sopratutto tra la doku e lo hyuga, mai chiariti e che probabilmente mai lo saranno. Allarga la gamba destra oltre la testa della donna, portandosi praticamente sopra di lei per poi abbassarsi come a sedercisi sul viso, nel più classico dei suca suca < Chi è che ammazzi chi adesso eh?! > gli anbu arrivano in quel momento, trovandolo che si molleggia sopra la ladra inerme. Spalanca gli occhi sorpreso, con il byakugan spento non li aveva visti arrivare. Si ricompone un attimo e solo ora si ricorda di non essere in vesti ufficiali della Shinsengumi, limitandosi a dire solo un < Ottimo lavoro a voi. > Si rialza aspettando che Nene, dopo che ne ha decantato le lodi come campione, scenda dalle scale, per darle un battimano in alto in segno di complicità, per poi spostarsi appena, raggiungendo Saigo, avendo notato qualcosa di particolare sulla sua nuca. Torreggia proprio sopra la rosata, essendo più alto, cercando di scrutare qualcosa sotto il cuoio capelluto, magari gliene parlerà. Allarga il braccio sinistro, lasciandosi quasi cadere, sorreggendosi da solo alla Chuunin. Il busto di cioccolato è imperlato da qualche goccia di sudore, così come quei capelli corvini sono bagnati. Ha il fiatone, è stanco e spossato ma la guarda in viso. Le ammicca con la destra che ora è tornata di ghiaccio, come la conosce più comunemente, per poi dirle sottovoce < Grazie per il supporto! > Allontanandosi poi insieme, lasciandole nel caso al loro shopping o tornando a casa insieme alla sua coinquilina. [end] [Monellissimi] < wOOOOOOOOOO > Un urlo le risale la gola a vedere la risposta del Ryuuzaki al suo aggancio, come le entra dentro atterrandola buttando tutto il proprio peso sulla spalla. Le mani in alto a comporre una ola, una stending ovation fatta da una persona sola, per una persona sola. E la donna finisce ko, esausta, al tappeto. Forse ancora viva, forse no, non si pone granchè il problema. Le mani sopra il capo ed i bicipiti - piccoli ma incredibilmente tonici - in mostra come due piccoli focolai agli occhi dello Hyuga che potranno vederla come un aglomerato caotico di veleno e chakra in continuo e perpetuo spostamento. Una guerra civile. Dopo quell'urlo, dopo aver flexato i muscoli - a chi, poi? Alle povere vittime? - se ne va in giro per il negozio che dovrebbe essere oramai distrutto, scenario apocalittico. Però la missione tutto sommato è riuscita, comunque. Nessuno aveva dato dei limiti. < PAPPARAPPAAAAAA PAPPARAPPAAAAAAAAAAAAAAAA!> La voce intona la sigla del programma televisivo Ninja World Entarteiment, la NWE - famosissima, per giunta - risalendo con le gambette le scale per metter in mostra se stessa, ed il suo irruente potere esecutivo - il tutto cantando quella famosissima sigla. < SIGNORY E SIGNNNOREEE - Quindici volte campione dei pesi tavoletta del cesso, l'unico, il più NERO, il più CHOCOBOY - il più nonironicamente pazzoooooo... > Suspance. < NNNOBU RRRYUUUZAKII! > AAAA, folla, acclamamenti, fan impazzite, i poliziotti all'entrata. E dopo l'annuncio del Ryuuzaki, viene lei - l'unica e sola fragolina della sua vita. < IN CENTRO AL RING /LEI/. La più bella, TREDICI VOLTE E MEZZO campionessa di corsa con la borsetta. L'UNICA, sola, ed inimitabile -- SPADACCINA! L'unica capace di mangiare /T o n n e l l a t E / di gelato al cioccolato... MISS MANAMI!! > E il braccio s'estenderebbe verso Saigo, spompa - ma che hai suoi occhi, non ha fatto niente tutto il tempo. Ma va bene così, povera Nene, non ha idea di cosa sia il Ninjutsu figuriamoci il Genjutsu... Poi alza le braccia indicandosi da sola, tastando poi le tasche per trovare le sigarette. Che poi non le trova. Vabbè. < ANGOLO EST-NORD DEL RINGGGG - La più velenosaaaa ! L'unica ed I N I M I T A B I L E - Campionessa delle TERRE NINJA TUTTEE -- COLEI, che è riuscita a vincere il /TITOLO/ ventisei volte CAMPIONESSA dell'alzata della BOTTIGLIADISOJU -- NENEEEEEEE DDDOKUUUUUU !! PAPPARAPPAAAA AVAMBRACCI D'ACCIAIO. PUGNO COME QUELLO DEI VENERABILI KAMI. MANI CHEEE -- possono esser fero, e possono esser piumaa! > E niente, dopo tutto ciò - fa un bel pollicione ai poliziotti - per poi ripiegare il resto della serata a bere, probabilmente, con Saigo. [END]