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cinghiale a kusa

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con Mattyse, Shinsei

21:36 Shinsei:
 Un meteo perfetto è stato donato questa notte a Kagegakure. Città malsana, paese di luci splendenti, come quella emanata dal palazzo del governo, l’enorme edificio centrale della città che con le sue luci su ogni faro illumina a giorno il cielo di quella città. Falò a canto al quale ripararsi dalle storture del mondo, per chi vuol crederci. Espressione di un ordine costituito che stritola il dissenso con falsità e violenza, per chi non ci crede. D’altra parte, è proprio quando la luce splende più forte che le ombre si fanno più profonde. Ed è proprio ciò che sembra Shinsei stasera. Un’ombra nera, alta e imponente, a stagliarsi sulle strade del centro di Kagegakure. Certo, se non fosse per la stazza sarebbe difficile perfino notarlo, figurarsi riconoscerlo, dal momento che l’unico abbigliamento visibile è la lunga cappa cerata di colore nero che lo copre. È priva di maniche e allacciata al petto tramite due semplici bottoni. Il bavero è tirato su fino a coprirgli la parte inferiore del volto dai tratti austeri, il cappuccio è tirato su per ripararlo dalla pioggia. Vengono quindi nascosti anche i biondi capelli. L’unica cosa di lui che resta, almeno in parte, visibile, è il volto affilato, dai tratti duri e l’espressione austera, per quanto le labbra e una parte del naso siano sotto il bavero. Ovviamente non s’aggirerebbe mai per la città senza avere, pronta all’uso, l’energia che ogni shinobi sa utilizzare. Avrebbe da tempo tentato di sollevare la mano sinistra, nascosta sotto la cappa e chiusa in pugno con solo l’indice e il medio, congiunti, a svettare verso il mento, disegnando il mezzo sigillo della capra. Ampio sospiro sarebbe servito al biondo per tentare d’andare oltre la coltre nebbiosa dei ricordi frammentati per attingere alla preziosa energia psichica, che in lui assume la forma d’un globo scuro, elettrico e vibrante, che tenterebbe di spostare al centro del plesso solare, insieme alla gemella e opposta, l’energia fisica, globo chiaro fluido e costante. Avrebbe quindi tentato di unire questo suo personale Yin/Yang, impastando le due energie per tentar di ottenerne una più forte e irruenta delle due: Il prezioso chakra che tenterebbe, se fosse riuscito, di spingere nel sistema circolatorio apposito, senza reprimere un brivido di piacere nell’atto. Avrebbe quindi sciolto il mezzo sigillo, per continuare a camminare, attraversando la piazza, noncurante delle intemperie e tutto sommato anche delle persone, ma, anche qui, come ogni shinobi che si rispetti, ben attento all’evolversi della situazione. La direzione che sembra aver preso è quella che lo condurrà al quartiere notturno. [Se Chakra On]

21:56 Mattyse:
 La pioggia continua a seguire l'avanzata del Senjuu, era cosi` nei giorni precedenti alla sua chiusura in casa e a quanto pare questa rimane essere l'unica sua garanzia. Ove andra` vi sara` pioggia... o sangue, ma per questo e` ancora presto! Mat ha percorso quella strada con i suoi consueti stivali neri, alti tanto da stringere i pantaloni bianchi fino a meta` stinco. I pantaloni, come gia` detto di colore bianco, appartengono ad una qualche tuta e terminano poco sotto le anche, ove e` una felpa del medesimo colore a coprire la pelle. La cerniera e` aperta mostrando una maglietta nera sotto di essa, questa e` scollata e mostra scorci delle cicatrici che sono presenti sul petto, una linea del kanji marchiato a fuoco sul pettorale destro e l'ustione che parte dalla spalla sinistra e sale lungo il collo per raggiungere il volto. Il cappuccio e` sollevato, coprendo gran parte dei bianchi capelli, alcuni di questi sfuggono pero` alla protezione divenendo vittime sotto la pioggia che cade costante. Mat ha seguito quel suo istinto masochistico, quello scarso istinto di sopravvivenza che lo ha sempre contraddistinto, fin quando il piede destro non ha terminato la sua avanzata a meno di un metro dalla transenna che impedisce l'eccessivo avvicinarsi alla fontana danneggiata. L'occhio ambrato la fissa con fare spento, perdendosi nei ricordi di quella sera ove due orde di ragazzini si stavano sfidando, quella sera ove ha attaccato con non cosi` tanta forze e ha deciso di fare il suo ritorno in scena, o almeno un fittizio ritorno in scena... La sua mente prende subito a lavorare, gli occhi sono puntati su di lui ora, se gli anbu dei diversi settori collaborano, Boryoku sapra` gia` di Al Miaeda... Sapra` gia` che si tratta di lui. Il bianco chiuderebbe entrambi gli occhi per poi ricreare nella propria mente un immagine del proprio volto. Questo avrebbe entrambi gli occhi aperti, i diversi colori sarebbero ben visibili e messi in risalto: il destro un ambrato piu` acceso rispetto a come sia realmente, ed il sinistro cosi` opaco da essere paragonabile al bianco della cornea. Mat andrebbe a concentrarsi inizialmente sul sinistro, associando a quel bianco quella che sarebbe l'energia mentale, tentando inizialmente di smuoverla con una vibrazione, come se si trattasse di un liquido, per poi cerca di farle compiere un movimento circolare. Se vi fosse riuscito, andrebbe a concentrarsi sull'occhio destro, quello ambrato, a cui tenterebbe di assegnare l'energia fisica, caratterizzata dalla forza dei propri muscoli, anche con questa tenterebbe inizialmente di smuoverla con una vibrazione per poi farla girar in senso orario, come quando si mescola un minestrone con il cucchiaio di legno. Se fosse riuscito nel ricreare le due energie, continuerebbe inizialmente a farle girare, per poi cercar di farle avvicinare, proprio come due liquidi, verso il centro di quel volto ricreato dalla sua mente. Mat tenterebbe di farle riunire attraverso sempre una rotazione, l'energia mentale cercherebbe di unirsi dall'alto, mentre quella fisica dal basso, cercando di mischiarsi man mano che i due recipienti, gli occhi, andrebbero a svuotarsi, donando il loro contenuto al quel miscuglio. Se vi fosse riuscito dovrebbe poter sentire quella energia fluire all'interno del proprio corpo, permettendo alle palpebre di riaprirsi e reinquadrare il danno fatto nei mesi precedenti. Girare senza chakra, come se questo non fosse una dipendenza anche per lui, e` un lusso che non puo` permettersi se ha Boryoku alle calcagna... Ma ancora non e` stato preso in custodia, possibile che gli anbu non stiano collaborando? Possibile che i settori non siano cosi` uniti come il consiglio vuoel far credere? Il Senjuu ignora la presenza altrui, rimane fisso a osservare la propria opera, senza muovere un piede. [3/4 impasto chakra][Chakra 25/25]

22:34 Shinsei:
 Attraversa la piazza, lasciando che lo sguardo affilato come un kunai, nero come la pece, spazi pigro lungo il campo visivo. Farà sempre una fatica enorme ad abituarsi a quell’aspetto sfavillante e luccicante di qualsiasi cosa, i negozi dalle insegne sempre luminose. Lampioni, ristoranti. Le poche persone che incontra sono vestite di nero, sotto grandi ombrelli, ma sempre con quelle maledette mattonelle luminose in mano. Non che possa fare tanto l’ipocrita, lui che ne possiede una e ne ha provato l’utilità. E parlando del diavolo. Sente il proprio smartphone vibrare. Immediatamente osserva lo schermo, ciò che vede deturpa l’austera compostezza di quel volto. Inarca profondamente il sopracciglio sinistro, mentre un ghigno tutt’altro che confortante gli si dipinge sul volto. Rapido viaggia il pollice sulla tastiera virtuale, prima di rimettere il telefono in tasca. Fa per cambiare strada, in maniera anche repentina, quando lo sguardo si poggia su qualcosa che, in quel contesto luminescente quanto lugubre, risalta come un cazzotto in un occhio. Qualcosa che stona nel suo candore. Una perla bianca, li, al centro della piazza, per come son messi nello spazio i due, può vedere quel ragazzo di tre quarti. Eppure è il lato giusto. Non sfuggono a quello sguardo nero i tratti distintivi d’una persona che ha già conosciuto. Capelli albini, ustione sul collo e sul viso, occhio ambrato. Basta? Per lui si, quanto meno per aguzzare l’attenzione, questa volta più nello specifico, sui tratti del volto. Un volto che immediatamente rievoca una conversazione. Una conversazione che immediatamente rievoca un obbiettivo. Una persona che ha da tempo sperato di incontrare e con il quale ha commesso l’errore di non scambiarsi un contatto. Resta con lo sguardo sul ragazzo, che sembra immerso nel suo mondo, a dirla tutta, è così che s’arresterà ad una mezza decina di metri da lui <Mattyse> Non s’avvicina, ma lo chiama per come l’altro s’è presentato. Ne è passata di acqua sotto i ponti da quel loro incontro. Probabilmente sono spariti entrambi, ma qualcosa sul loro fronte comune si è mosso. Nelle retrovie ancora, in gran parte, ma non solo. Impassibile, come una statua di quelle che adornano i centri di quei distretti della città, lo sguardo sull’altro. [Chakra on]

22:47 Mattyse:
 La situazione si fa pericolosa, e` sulla scena del crimine, anche se dopo mesi, e ha di fronte il proprio occhio il frutto delle sue azioni. Ogni secondo che passa diviene sempre piu` probabile che qualcuno lo trovi sospetto, Mat sta rischiando di dover trovare una scusa per non farsi arrestare nuovamente, certo nulla di complicato per lui, ragazzo dalla fantasia galoppante quando si parla di farla franca, ma questo non significa che sia proprio il top. Mat inspira profondamente dal naso, tirando all'interno dei polmoni quanta piu` aria possibile prima di sollevare appena il capo per riacquisire quella sua aria sicura. Una voce, conosciuta anche se poco udita, attira la sua attenzione, facendogli voltare il capo verso il luogo da cui questa proviene, prima che il diaframma possa comprimere i polmoni per gettar fuori da quel corpo l'aria divenuta calda. <Shinsei.> Come fa il biondo, anche lui si limita a ripetere il suo nome. E` vero, non si vedono da un po', ma grazie a Furaya Mat e` stato in grado di rimanere a conoscenza delle mosse del giovane, come della sua relazione con Sango. Il Senjuu non ha certamente motivo di odiare o provare qualche sorta di rancore nei confronti di quella coppia, a differenza della rosata che vive con lui, anzi li vede tranquillamente come validi rinforzi per la propria squadra... solo che alcune vicende consigliano al bombarolo di non dar troppa fiducia alla rossa di Ame, essendo seguita da trascorsi che hanno come azione principale il tradimento. <E` da un po' che non ci si vede, eh?> Chiede retorico, allargando appena il sorriso sul proprio volto, mentre il tallone destro farebbe da perno per permettere lui di ruotare nella sua direzione con tutto il corpo, successivamente sarebbe il piede sinistro ad avanzare per permettere al legnoso di avvicinarsi al conoscente. <Anzi... capiti proprio a fagiolo. Ti va un lavoro?> Un lavoro veloce, qualcosa che stava gia` organizzando da qualche tempo, una rapida...aggressione? Bhe, potrebbe sfociare tutto pure in un qualche omicidio ad essere sinceri. <Per favore... possiamo allontanarci da qui? Queste rovine mi danno... il ribrezzo...> E si volterebbe appena per permettere nuovamente all'occhio buono di osservare quelle macerie, cio` che resta della fontana. Per lui e` meglio allontanarsi. [Chakra 25/25]

23:13 Shinsei:
 Gli arriva di nuovo quella voce. Un ultimo sguardo al telefono. Un sospiro, prima di concentrarsi sull’altro, definitivamente. Ne osserva le movenze. Sembra tutto intero, e di questi tempi non è scontato, visto che, se c’è qualcosa che gli è rimasta bene impressa dell’albino, è la prontezza nel mettersi nei casini. Resta li dov’è, per ora, finchè non sarà l’altro a muoversi. A quella domanda sarcastica risponde in maniera speculare, stendendo le labbra sottili in un ghigno accennato. <mh> annuisce due volte, sotto il cappuccio, ovviamente, pleonasticamente concorde con l’altro. Molto è successo da quell’incontro, e come l’albino ha avuto modo di informarsi su alcune cose, anche lui ha avuto modo di conoscere la rosata che lo accompagna e, da quell’incontro di capire quanto folta sia la schiera dell’albino. Sono cose che sono state taciute tra quei due, che sono reciprocamente spariti l’uno per l’altro. Per questo motivo, la frase successiva dell’albino viene accolta dal biondo che inarca, di nuovo, un sopracciglio, <stavo per dire lo stesso> Non di troppe parole, non lo è mai stato a dire il vero. Fa comodo incontrare l’albino adesso, effettivamente <Ma prima di parlare di qualcosa di nuovo, è il caso che ci aggiorniamo su quello che è successo in questi mesi.> Alla fine, anche l’ultima volta si sono lasciati con un compito che il biondo avrebbe dovuto svolgere. A quella richiesta, sposta lo sguardo sulle rovine che ha praticamente di fianco. Significano zero per lui, quindi, con una scrollata di spalle, annuirebbe una volta. Piede destro a indicare la direzione opposta alle rovine, quindi il resto del corpo a seguirlo, allontanandosi. Di fatto sta tornando da dove è venuto, ma questi son dettagli, c’è qualcosa di più interessante da fare <Voglio parlare con te di cosa ho scoperto sull’Ochaya e di una questione che riguarda… la tattica> Mettiamola così, anche se sarebbe meglio parlare di diplomazia, o peggio, di politica. <A te la scelta> Da dove cominciare, quantomeno. Ovviamente il passo è rallentato, aspetta di essere seguito, quantomeno. <Bevi?> Forse rintanarsi in qualche bettola potrebbe fare al caso loro. Ma anche questo, lo lascia decidere all’albino. Si limiterà a guardarlo di tre quarti, poggiando su di lui poco più che una delle due iridi nere e lucenti che possiede. [chakra on]

23:27 Mattyse:
 Il biondo rimane apatico e poco intenzionato a parlare, o quanto meno a sprecare aria inutilmente, esattamente come la sera del loro primo incontro... certo che e` una coppia strana quella, due ragazzi molto simili, entrambi con la testa calda e tanta voglia di agire per risolvere le proprie problematiche, che sarebbero probabilmente ottimi collaboratori, che devono star attenti a come comportarsi poiche` le loro consorti provano del rancore reciproco... Nella memoria del bianco vi e` ancora l'entusiasmo di Shinsei che voleva entrare all'Ochaya per riprendere Kimi quella sera stessa, accogliendo la morte per uno sconosciuto... Il ricordo strappa un piccolo sorriso al bianco, che quanto meno si somma a quello gia` presente, quel suo atteggiamento e` l'unico motivo per cui il bianco vuole insistere nel fidarsi di lui nonostante la presenza di Sango. <Non so quanto ci sia da aggiornarci... sei stato il primo di molti a cui ho chiesto aiuto e alcuni degli altri sono gia` in giro e mi han dato qualche informazione... ma magari c'e` qualcosa che non sappiamo ancora.> Riguardo a lui, qualcosa la sa gia... come che ha cercato di farsi assumere all'Ochaya e che e` stato pestato. Ma non vuole sminuirlo o escludere che abbia delle informazioni importanti. Mat quindi prenderebbe a camminare, a fare strada, verso quella strada da cui il biondo proviene. <Non credo sia una grande cose nominare quel nome cosi` alla leggerezza per strada... ma partiamo da questo, cosa hai scoperto?> Chiederebbe voltando appena lo sguardo verso di lui, chinando poi il capo verso la propria destra, mostrandosi interessato alle sue conoscenze. <Quanto riguarda la tattica sono aperto a consigli, qualcosa lo ho gia` in mente e ci si sta per muovere, ma magari hai un idea migliore...> Come fatto anni addietro con la task force, anche l'ultimo arrivato puo` esporre la sua opinione, non si sa mai che nota qualcosa che gli altri non hanno visto prima. Alla richiesta di bere qualcosa Mat rallenta il passo, osservando il locale in cui Shinsei parrebbe voler entrare, lo squadra, lo osserva attentamente, annuendo poi con il capo. <Speriamo solo di non farlo saltare in aria...> Un sussurro questo, poco piu` di un pensiero detto ad alta voce. Ed ecco che seguirebbe il ragazzo al suo interno. [Chakra 25/25]

00:02 Shinsei:
 Poco è cambiato da quell’incontro a dirla tutta, o forse tutto. In definitiva potranno essere solo loro due a chiarirlo. A dirla tutta, il fatto che il biondo nomini il nome di quel locale in quel modo, la dice lunga su quanto sia riuscito a “mettere la testa a posto”… una frase interessante, che per lui acquisisce anche un senso ulteriore oltre a quello comune, visto che lui, la testa, sta cercando di mettersela a posto sul serio, a suon di Genjutsu da Rasetsu, che ogni volta non esita a mostrargli quanto gli piaccia quell’attività. Messa in moto quella macchina da botte da orbi che è il suo corpo, attenderà a passo rallentato di averlo affianco, prima di preferire un’andatura più consona alle leve lunghe che si ritrova. Strana coppia d’avvero. Un’improbabile Tao evidenziato anche dai loro vestito, completamente in bianco l’uno, completamente in nero l’altro. <In effetti…> Mormora sentendo la prima obbiezione dell’albino. Un’obbiezione giusta, ma non rischierà di tener per se qualche informazione che potrebbe essere utile al raggiungimento di un obbiettivo che alla fine, in quella purezza che l’albino si è degnato di condividere con lui, condivide. <è un locale famoso, in cui ci sono belle donne e fiumi di alcol> Commenta alle sue remore sul nome di quel locale, affiancando a quella frase un semplice <E poi, se non mi ricordo male come sei fatto, sotto sotto lo speri anche tu che qualcuno storca davvero il naso a quel nome e ci sia da scaldare i pugni e…> Cos’era? Si, ne avevano parlato, aveva accennato qualcosa <Gli esplosivi?> Qualcosa del genere. Aggiungerà a quella domanda una semplice risata a bocca chiusa che, più che una risata, sa di ringhio sommesso. La stessa che proseguirà, mantenendo quel ghigno divertito sul volto, nel sentire quella battuta che è anche un contorto cenno di assenso ad entrare in uno dei tanti locali del centro. Dunque si limiterà a fermarsi davanti alla porta per poi sfoderare il pugno destro e appoggiarlo, con la delicatezza che il chakra impastato non gli consente, sulla maniglia, per imprimere alla soglia una spinta tale da spalancarla. Precederà l’albino, in maniera esattamente opposta al loro primo incontro, fino ad un tavolo di fondo, all’angolo del locale <Due sakè> Ringhierà al – o alla – barista, a mala pena guardandola e senza arrestare il passo. Ci metterà poco, quindi a liberarsi della cappa, appoggiandola su una delle sedie del tavolino. Anche sotto di essa, sfoggia un abbigliamento opposto a quello di Mattyse. Pantaloni di tessuto pesante, neri, che si immergono in anfibi dello stesso colore. Nera anche la felpa che copre il torso dalla vita stretta e dalle spalle larghe. Il cappuccio è abbassato sul collo. E i capelli sono sciolti, nascondendo completamente i tatuaggi che decorano le tempie. <Quindi> Il tono, improvvisamente, è poco più di un sussurro. La voce è profonda, per via della cassa toracica che si ritrova, ma il tentativo è comunque quello di tenere quella conversazione circoscritta all’albino. Anche perché ha scelto una posizione abbastanza isolata. <è molto probabile che tu sappia già gran parte di quello che sto per dirti, visto che persone che tu conosci mi hanno aiutato, ma nel dubbio, ti do la mia versione. Ovviamente non sono riuscito a trovare gran che in merito a planimetrie e cazzate architettoniche di questo tipo> Ammette per principiare. Non un grande inizio, <Per ottenere quelle o altre informazioni, ho pensato di cercare di farmi assumere, come buttafuori> Ovviamente. <Kan Sumi mi ha accompagnato da…> è giusto fare quel nome? <dal gestore> Lo sguardo, mentre parla, non si schioda da quello di Mattyse, indipendentemente da dove l’albino stia guardando <Ci ho combattuto contro e… ho conosciuto meglio lui e il suo sistema di sicurezza.> ammette concludendo quella prima parte del discorso, c’è ancora da dire, ma prima ascolterà le sue reazioni [Chakra on]

22:18 Mattyse:
 Anche il biondo condivide il pensiero del bianco, che non abbiamo molto da dirsi per aggiornarsi, ma preferisce comunque esserne sicuro, cosa che Mat non puo` che apprezzare visto il tempo passato senza sentirsi e spronarsi. Shinsei subito mostra una memoria ferrea, citando le parole del Senjuu al loro primo incontro. <Ammetto che non mi dispiacerebbe, ma partiremmo in svantaggio, sarebbe un combattimento che non mi dispiacerebbe evitare.> Parliamo del famoso detto "chi attacca per primo attacca due volte". Mat seguirebbe quindi il compare davanti a quel locale, attenderebbe che questi apri la porta per poi avanzare ed entrarvi per primo. Gia` lo ha fatto, ha scelto il posto piu` lontano e isolato possibile mentre lo secondo ordina da bere, per poi andare a sedersi al tavolo dando le spalle al muro e tenendo l'ingresso dinanzi a se. Atteso il compare lo lascerebbe parlare senza alcun problema, annuirebbe appena mentre lo sguardo rimarrebbe fino verso quella porta da cui sono entrati. <Ho saputo del tuo intento di farti assumere finito male, e` tornato utile per conoscere le abilita` di quel padroncino.> Perche` non e` altro che uno stupido prestanome. <In ogni caso lui non e` il bersaglio. E` solo una faccia, il vero capo e` Masumi.> Quindi si, ha ricevuto informazioni importanti, proprio grazie al combattimento che lui ha sostenuto. <In aggiunta, non vi sono dentro solo alcool, droga e donne. Toccano anche prostituzione minorile.> Il tono di voce e` mantenuto basso per mantenere quella conversazione ristretta al tavolo in cui siede.<Hai detto Kan Sumi? E` qualcuno che ci lavora dentro?> Mente sul fatto di non conoscere il bianco, ma ha promesso che avrebbe tenuto i collaboratori al sicuro, anche dagli altri. <Pero`, ci sarebbe un punto che mi importerebbe un po' di piu` in realta, Shinsei.> La questione riguarda sempre l'Ochaya, ma in maniera diversa. <Ho ritrovato alcuni vecchi compagni di team, e questi mi hanno riportato una piccola problematica che abbiamo io e te... Ovvero che le nostre compagne non vanno particolarmente d'accordo...> Sango e Furaya si ammazzerebbero alla prima occasione. <Adesso, a me non frega niente di chi sia la tua compagna o se anche lei sia intenzionata a collaborare con noi... Solo che trattandosi di Sango Ishiba sorgono due problematiche: La prima, non e` famosa per la sua incrollabile fedelta`, a contrario, quindi mi piacerebbe tanto sapere se mi colpiresti alle spalle solo perche` te lo ha chiesto lei o se attenderesti di avere una valida ragione per farlo...> Con una valida ragione potrebbe anche accettare un tradimento, si tratta pur sempre della vita... e poi lo farebbe pure lui. <E il secondo problema e`... Perche` Sango Ishiba vuole salvare mia figlia senza dire o avvisare ne me ne la madre?> La serata era partita in maniera cosi` amichevole... Perche` bisogna rovinare tutto? [Chakra 25/25]

22:55 Shinsei:
 Annuisce un paio di volte, lentamente, alla sua prima frase, mantenendo quel ghigno sulle labbra finchè non entrano, per poi lasciar posto alla solita espressione austera. Forse è un bene che l’albino controlli la porta, perche lo sguardo nero del taijutser invece sosta sul volto del Senju. Lo ha supposto, che sapesse già tutto, ma quando sente le risposte dell’albino, le cose si fanno più chiare. E a quel punto si tacita, lasciandolo parlare. E anche dopo si prenderà lunghi momenti di silenzio prima di rispondere. Tanto che, nel frattempo, il cameriere arriverà, farà la sua consegna, è avrà anche il tempo di andarsene <Tu conosci Kan Sumi, Mattyse.> Come fa a saperlo <è stata Furaya stessa a dirmi che sapeva di me e Sango, ma all’epoca l’unico che sapeva di questa relazione era proprio Kan> è stato lui stesso, in definitiva, a dirglielo <Lui e la sua ragazza, Shizuka, sono stati poi gli unici a sapere della sua gravidanza.> continua <Se conosci Sango, allora sai bene quanto poco lei apprezzi chi va in giro a raccontare i fatti propri a gente con cui ha… dei trascorsi> La fiducia non manca da una parte sola, questo va detto. <Detto questo, mi sembra chiaro che facciamo parte di due gruppi con un problema di fiducia, e se non lo risolviamo, potrebbe essere un problema per tutti. Ne avrei parlato subito dopo averti dato le informazioni che ho.> La mano solida stringerà la sua boccetta di sakè e, ignorando il bicchierino, tirerà un grosso sorso di liquore <Per risponderti. No. Non ho intenzione di mettermi contro di te, ne della tua compagna, ne degli altri membri del tuo gruppo. Tra l’altro, ho accettato di aiutarti prima di sapere che anche lei era interessata.> Lo sguardo spazierà lentamente lungo la sala, sostando sulla porta, quindi sui baristi, quindi di nuovo sull’albino <Ma ovviamente, non starò a guardare se mi accorgerò che tu o qualcuno del tuo gruppo agirete in maniera ostile per primi.> è chiaro. < Per quanto riguarda le motivazioni di Sango, mi ha detto che la madre è sparita da un po' e, come tu mi confermi, voi due non è che siete proprio in buonissimi rapporti.> Risponde, tenendo lo sguardo su di lui, prima di gonfiare di nuovo la cassa toracica in un sospiro che viene esalato dal naso, <Ora, Mattyse. Mi sembra chiaro che ipotizzare un’offensiva contro quel posto con il rischio di trovarci, oltre che contro i simpaticoni che lo gestiscono, l’uno contro l’altro, renda l’obbiettivo di tutti molto più lontano e complicato da realizzare.> una pausa, prima di continuare, prendendo un altro sorso direttamente dalla boccetta <Penso tuttavia che io e te abbiamo una possibilità di far andare le cose per il verso giusto.> Quale? <Conosco poco Furaya, ma ho l’impressione che le nostre due compagne siano tra le persone più orgogliose e cocciute che esistano.> Non aspetta che l’altro lo confermi, in effetti, non serve <Tuttavia noi siamo in grado di parlarci con un certo grado di confidenza, e di far capire loro che l’obbiettivo di quel locale può farsi più semplice da raggiungere o molto più complicato.> Una pausa ancora, prima di concludere <Fare fronte comune per questo obbiettivo serve a tutti. E entrambi sappiamo che non sarà possibile se Sango e Furaya non si parlano.>[chakra on]

23:15 Mattyse:
 Il biondo capisce subito il punto della situazione, quella loro unica problematica, ma il bianco attenderebbe che termini di parlare prima di prendere lui parola, cosi` da poter essere sicuro di rispondere e, nel caso, obbiettare senza difficolta`. <Kan Sumi non e` una mia conoscenza o un nome sul mio libro paga.> insiste a riguardo. <Se questa tua conoscenza sia in comune con Furaya, e` qualcosa di cui sono all'oscuro. La relazione tra te e Sango e` saltata fuori rapidamente, sono cose che capitano quando si esce con soggetti di fama globale per i tradimenti e un colpo di stato andato in porto. Un po' come il consiglio sa che Furaya e` la mia compagna e sono sicuro lo sappia pure l'Ochaya.> Non e` vero, ma sono tutti pensieri semplici, e proprio perche` semplici vanno a formare un ottima tesi. <Della gravidanza ad esempio, non ne sapevo nulla. Faccio i miei auguri, ad entrambi.> Ecco, qui non mente. <In ogni caso, ci tengo a precisare che ho avuto alcuni incontri con Sango negli anni precedenti la guerra, e` stata lei ha insegnarmi l'impasto del chakra e per ringraziarla le ho offerto una mano per avere Ame. Ha rifiutato... ma non penso di avere qualche problema con lei, se non l'effettiva sua ricerca di prendere mia figlia senza che io lo sappia. Se stai per diventare padre, capirai meglio di prima quanto questa cosa sia davvero pericolosa.> Se cerca Kimi senza dirlo ai genitori, e` un possibile rapimento, ai danni di un altro rapitore. Magari potrebbe usarla per storcere informazioni a Mat o invogliarlo a tradire la rosata a sua volta... <Sono d'accordo sul fatto che ipotizzare un offensiva sia difficile con queste premesse, motivo per cui necessito di sapere se posso contare su di te in maniera sincera e a cosa mirasse Sango quando puntava a Kimi... Non mi va di scatenare una guerra per poi vedermela sottrarre dalle mani un altra volta...> E` un qualcosa che per lui e` di fondamentale importanza. Perche` voleva salvarla senza dire nulla ai genitori? <Sicuramente le nostre signore sono due esseri esageratamente orgogliosi e noi siamo in grado di parlare tra di noi in maniera abbastanza amichevole, da sommare il fatto che siano semplicemente loro ad avere problemi tra loro stesse, cio` rende fattibile una conversazione tra me e Sango e tra te e Furaya... Ma dubito che da sole siano in grado di instaurare una conversazione pacifica.> Dovrebbero aiutarle? Come se fosse facile. <Penso che non sia necessario che si parlino, ma che si dia loro un motivo per non volersi pugnalare alle spalle vicendevolmente. Ricordare a Furaya che cio` che rallenta il suo obbiettivo e` il fatto che non ho Kimi, e dare un motivo che spinga Sango a raggiungere il traguardo senza tradire noi. Si possono tenere anche in parti di piano ben separate per limitare i loro contatti.> Le soluzioni ci sono, sono tante e bisogna solo avere un po' di immaginazione, cosa che a Mat non manca. La destra andrebbe ad afferrare il contenitore di Sake e si riempirebbe il bicchiere che verrebbe afferrato dalla mancina per poi essere accompagnato sulle labbra, ove l'alcolico verrebbe rovesciato lentamente per essere bevuto. <Il centro della stella, colui che deve potersi fidare di tutti, sono io... Furaya per prima, per quanto orgogliosa sia e voglia comandare, sa bene che non deve picchiare i piedi quando le viene detto di no in un determinato tono perche` ha bisogno di me per raggiungere i suoi scopi... Ma la tua signora e` un grande punto di domanda, non ha mantenuto neanche un atteggiamento in grado di prevederla... Una scommessa sui cavalli sarebbe piu` semplice> [Chakra 25/25]

00:08 Shinsei:
 Eh si, ci vuole un po' di alcool, anche solo per sciogliere quella lingua che tendenzialmente non parlerebbe mai così tanto. Si limita a stendere le labbra sottili in un ghigno divertito, ma non replicherà oltre sul Sumi, va da se che andranno avanti ognuno convinto della propria idea. Si limiterà a posizionare l’indice sull’orlo della boccetta premendo per inclinare la base e tenerla così in bilico. La sbilancerà quel tanto che basta per farla cadere di fianco, ma la riprenderà senza versare una goccia. <Ti capisco. Mattyse. E non saranno le mie parole a convincerti che non è niente di quello che pensi.> Lo sa, ne è sicuro. Probabilmente lui al contrario avrebbe reagito allo stesso modo. <Posso solo dirti che è per via del legame che Sango aveva con Mekura, si sono promesse aiuto reciproco, prima che lei sparisse.> Non è iroso il tono, anzi. Sta solo rendendo conto di fatti, quelli che lui conosce, quantomeno. Conscio che le sue parole serviranno a poco, è giusto comunque renderlo partecipe delle informazioni che sta dando. Annuirà nel sentirlo raccontare. È stato messo al corrente del fatto che la rossa è stata, anche se per poco, sensei dell’albino <Come ti ho detto, su di me puoi contare. Finché non vedrò Sango in pericolo, il mio obbiettivo sarà quello di fare più casino possibile dentro quel locale.> Un ghigno divertito si stampa tra i lineamenti duri. Che sia solo questo? Il chaos a guidarlo? <E sono sicuro che Sango non abbia intenzione di tenersi tua figlia> Alla fine, ha già la sua, no? <Ma su questo, come abbiamo convenuto, non è a me che devi chiedere garanzie. Non ho la faccia da messaggero convincente> Un altro ghigno divertito, prima di tirar giù un altro sorso. Lo ascolterà convenire sul fatto che sia necessario un clima di maggior collaborazione per riuscire nell’intento. Annuirà due volte, molto semplicemente. <…No, in effetti neanche io penso sia saggio lasciarle sole.> Ammette, riflettendo, per poi continuare ad ascoltarlo. <Non lo so. Concordo sul fatto che probabilmente tu e Sango avreste qualcosa da dirvi e io potrei parlare con Furaya, visto che ci siamo più o meno salvati il culo a vicenda alle porte di Kiri> ma resta serio, fissando un punto vago sul tavolo <Tuttavia non so che ne pensi, ma a me non piace l’idea che Sango e Furaya si incontrino la prima volta direttamente dentro quel locale. Perché sai che succederà.> ancora una volta, un sospiro lento, inalato dal naso <Inoltre, come starai notando, sono pessimo a fare l’intermediario, e a differenza tua non so niente di quello che è successo prima che finiste tutti dentro un cristallo. Non sono sicuro di essere l’uomo adatto per rispondere a Furaya di azioni che Sango ha commesso in un altro mondo. Rischierei di peggiorare la situazione> è sincero. Si corruga la fronte <Probabilmente non si fideranno mai l’una dell’altra, ma quello che voglio, e che in definitiva serve anche a te, è che loro due trovino il modo di seppellire quella stramaledetta ascia di guerra, almeno per questa cosa.> Commenta. <Sono donne diverse da quelle che erano, Mattyse. In un mondo completamente diverso> Qualcosa dovrà pur dire. Ascolterà la sua ultima frase, e si limiterà a sorridere <Capisco che sei tu il centro di quello che ti pare, ma se provi a metterti nei miei panni ti renderai conto che ho le stesse garanzie che hai tu in merito al finire in un fuoco incrociato.> Torna ad osservarlo.[chakra on]