Giocate Registrate

Giocate Disponibili
Calendario
Trame
Giocate Registrate

Reykas!?

Free

0
0
con Furaya, Reykas

21:52 Reykas:
 Quanto tempo è passato dal suo risveglio dal coma? Giorni? Mesi? Anni? Tutto è diverso. Stava vivendo un'altra vita prima della Guerra. Urla. Sangue. Dolore. Ospedale per un periodo più o meno lungo prima di uscire e costruirsi una nuova vita nel Villaggio che lo sta ospitando. Ha ripreso a vivere. Ha ricominciato ad uscire e tutti non lo isolano. Stasera sta esplorando una parte nuova di Kagakagure ed è vestito con un paio di pantaloni lunghi beige, una camicia bianca, un maglioncino blu scuro e delle scarpe chiuse nere. Il coprifronte è legato, tramite una fascia arancione, al braccio sinistro. Come accessorio tiene uno shuriken, tenuto nelle mani. Si presenta come un ragazzo di circa ventisette anni, con i capelli mossi e blu e gli occhi piccoli ed azzurri. Nel collo tiene una collana, in legno, con il simbolo del clan Nara. Il chakra non è richiamato. Non ne tiene bisogno <Una bella serata oggi> esclama fra sè e sè, avviandosi verso la Cascatelle di Kiri a passi lenti, con lo sguardo rivolto verso il cielo mentre il suono dell'acqua inizia a farsi sentire maggiormente rispetto a qualche istante prima. [Chakra OFF]x[Equipaggiamento: Uno shuriken]

22:04 Furaya:
 S'è allontanata parecchio dal settore di Konoha civilizzato in favore del rinfrescante rumore dell'acqua che l'ha attirata nei pressi d'una piccola cascatella al confine con il settore kiriano. Trovandosi poco fuori dalla civiltà ma comunque all'interno delle mura, l'è sembrata una saggia idea - anche se non sa fino a che punto. Mantiene un passo calmo, proseguendo un passo dopo l'altro fino al raggiungimento della destinazione ultima. Lancia delle piccole occhiate nei dintorni, giusto per sincerarsi che sia - come sempre - tutto ben in ordine. <...> Sospira appena dalle labbra socchiuse, così da far sollevare piccole volute di fumo verso l'alto. Attorno alle gambe, calza un paio di pantaloni neri skinny, privi di ulteriori fori ad altezza delle ginocchia, così da restare quanto meno coperta e sobria. Una cintura in cuoio d'egual cromia e dalla fibbia argentata ne stringe l'indumento in vita, onde evitare che le scivoli o che si smuova, al cui fianco mancino viene agganciato un fodero contenente la sua fedelissima katana – l’unica rimasta. Attorno alla coscia destrorsa, poco sotto l’indumento citato, v’è anche posizionato una tasca porta kunai e shuriken avente al suo interno ben tre kunai. Sul gluteo posteriore dall’opposto lato, sempre agganciata alla cintura di cui sopra, prende posto un’ulteriore tasca porta oggetti avente al suo interno tonici di recupero Chakra e coagulanti, qualche fuda contenente dei tronchetti. Al polso mancino, nascosto dalla manica della camicia, vi ha posto un fuda esclusivo nel quale ha sigillato la frusta che, di recente, ha optato come arma a discapito di spade più grosse della propria figura che, al momento, non riesce neanche ad usare come vorrebbe. Ai piedi, calza un paio di stivaletti scuri, dalla suola spessa in gomma ed un tacco quadrato che la eleva per qualche altro centimetro. Sono piuttosto comodi invero, inoltre la slanciano quindi ha preso due piccioni con una fava. A coprire l'addome, invece, v'è un maglioncino bianco infilato nei pantaloni, cosicché sia anch'esso piuttosto aderente al corpo della giovane, dalle maniche lunghe ed il collo tondo. Per ultimo, ma non per importanza, un lungo kimono nero dai fiori ciliegio disseminati lungo tutta la tela - comprese le maniche che vanno ad allargarsi dal gomito in giù, nascondendone persino le mani - ne copre le spalle sin ad oltrepassare i glutei. Sul petto – sotto i vestiti – è stato posto un ulteriore fuda, al cui interno è invece sigillata la sua nuova arma: la spada di Chakra, ch’è in realtà soltanto un manico nel quale è possibile trasmettere il proprio Chakra. Tra i capelli rosei, incurante del tempo e della società attuale, splende il suo coprifronte raffigurante il simbolo di Konoha con tutti i relativi segni d’usura e di graffio. Un pendaglio raffigurante il ventaglio del Clan Uchiha è costantemente presente al collo della donna, mai rimosso per ragione alcuna. <Hm? C'è qualcuno?> La domanda le sorge spontanea nell'accorgersi d'alcuni passi nei dintorni, provando a scorgere ulteriormente la figura a cui essi possono essere collegati. [ Chk On ]

22:12 Reykas:
 Il cielo è limpido e le luci delle stelle fanno da cornice alla luna. Un soffio di vento freddo accarezza le parti scoperte del ragazzo che chiude gli occhi, quasi a goderne mentre il suono dell'acqua che infrange al suolo lo rilassa maggiormente. Un gufo spicca il volo in un albero lì vicino e quando sente il suono delle sue ali riapre gli occhi per osservare a destra e a manca, notando la figura della rosata a circa una sei o sette metri dalla sua postazione <Non volevo disturbare> esclama quando si avvicina a lei, sempre a passi piccoli e lenti <Sono chiuso a casa da tanto tempo ed era giunto il momento di uscire e ricominciare a vivere> si lecca le labbra, con la punta della lingua. Un tic o un vizio nervoso? Non è dato saperlo. Son passati tanti, troppi anni dal loro ultimo incontro. Erano diversi e sopratutto nel loro Villaggio d'origine <Un bel posto per potersi rilassare o sbaglio? L'acqua è fredda per un bagno o conviene aspettare la bella stagione?> fa un sorriso, sincero, cedendole nuovamente parola e fermandosi ad un metro e mezzo circa da lei. [Chakra OFF]x[Equipaggiamento: Uno shuriken]

23:01 Furaya:
 Gli occhi chiari della Judai vanno a posarsi sulla figura antistante, non molto lontana invero che s'è palesata lì innanzi. Inarca un sopracciglio, provando a scorgere nella penombra colui il quale s'è annunciato poi anche a parole. Non lo riconosce, d'altronde sono passati dieci anni - se non di più - dall'ultima volta che l'ha incrociato. A differenza di Reykas, che è comunque cresciuto e maturato, la donna non è invecchiata d'una virgola ed appare ancora come una trentenne - o poco oltre, è sui trentuno, entrando nei trentadue effettivi. No, non calcolerà mai d'avere almeno dieci anni di più e d'essere una donna ormai cresciuta. Non glielo faranno mai dire. <Come mai eri chiuso in casa tutto questo tempo? Paura delle chimere?> Prova ad avanzare come risposta, chiaramente ironica visto e considerato come stiano protetti dalle mura all'interno del villaggio delle ombre. V'è un velo d'ironia in ogni cosa, a dir la verità, giudicando come le chimere siano riuscite ad entrare comunque - per un motivo o per un altro. Sosta, in ogni caso, nei pressi di quella cascata che viene illuminata dai raggi lunari, avvalendosi di questi ultimi per cercare d'avere una visuale del circondario. Le luci del villaggio tecnologico si stagliano alle loro spalle, facendo giungere sin lì una parvenza di candore che ne facilita certamente la visuale, ma neanche tanto. <Non so quanto ti convenga fare un bagno in pieno inverno> Ammette, stringendosi nelle spalle, distogliendo le iridi chiare dal volto altrui per focalizzarle momentaneamente a ridosso della cascata, come se l'idea di farsi un bagno possa essere in qualche modo... logico? Perché no? Male che va si prenderà un malanno assieme ad uno sconosciuto. Anche la voce è mutata per forza di cose data la maturità del soggetto, quindi giungere alla conclusione che si tratti di Reykas è di quanto meno ovvio possa accadere. <però se vuoi rischiare, chi sono io per fermarti.> Un tempo, si sarebbe comportata diversamente, provando a dissuadere le persone dal far qualcosa di stupido, malevolo o pessimo. Al contrario, adesso sprona quel *qualcuno* ed anche con un bel sorrisetto leggero, cordiale stampato in bella vista sotto al sottile naso. [ Chk On ]

23:18 Reykas:
 Sta ancora ad un metro e mezzo dalla donna, sfiorando con la mano destra, quella dominante, il coprifronte del Villaggio della Foglia legato al braccio sinistro. Le vecchie abitudini non sono completamente scomparse così come il ciondolo in legno legato al collo che raffigura il suo clan d'appartenenza. Il Genin è maturato e ascolta con attenzione ogni singola parola pronunciata da FURAYA, prendendosi qualche secondo di tempo per poterle rispondere con <Chimere. Dovrò fare delle ricerche su di loro e su cosa è successo dieci anni fa> sospira, gettando aria dalle narici, come un toro in una corrida spagnola <Ero un Chuunin del Villaggio della Foglia prima di un episodio che mi ha trattenuto per alcuni anni in Ospedale. Appena uscito ho deciso di abbandonare la mia precedente vita e ritirarmi in una campagna, svolgendo il lavoro da contadino. Un pomeriggio siamo stati attaccati da delle strane creature e non so come mi son salvato. Sangue. Urla. Dolore. Ricordo bene quel giorno. Quel maledettissimo giorno> fa una pausa stringendo le mani a pugni, arrabbiato, continuando con <Mi son svegliato dopo tre settimane. Dicono che son stato in coma ma boh> fa spallucce <Ho fatto terapia e preso le medicine che mi hanno prescritto i medici ma non son voluto uscire, se non per stretta necessità> tipo andare a fare la spesa o comperare una pizza di tanto in tanto <questa sera ho deciso che era giunto il momento di ricominciare a vivere. Di uscire. Di fare nuove conoscenze e non di cadere in depressione o altro!> insomma di reagire nonostante le difficoltà della sua vita. Ecco che adesso si avvicina all'acqua e piegandosi sulle ginocchia immerge le mani nell'acqua <Dai non sembra così tanta fredda> ridacchia divertito, tornando in silenzio. [Chakra OFF]x[Equipaggiamento: Uno shuriken]

21:38 Furaya:
 E' solo in un secondo momento che lo sguardo svicola in favore del ciondolo ch'egli porta al collo. Aggrotta le sopracciglia, pronunciandosi alla di lui volta con tono affabile. <Sei un Nara?> Sorge spontanea la domanda, per quanto lei stessa - al momento - non ne faccia parte effettivamente, pur venendo ricordata come una delle capo clan. Non potendo attivare l'innata, ha preferito non tornare da questi ultimi poiché avrebbe dovuto spiegare la motivazione - una motivazione che chiaramente non conosce. <Hm? Non che ci vogliano chissà quali ricerche, eh.> Gesticola appena con la mandritta, come a sottolineare quanto ovvio invero sia. Basta chiedere praticamente in giro e chiunque saprà rispondere a quella domanda. Quando le racconta d'esser stato un Chunin della Foglia, la donna si limita ad un guizzo con il sopracciglio - come a voler dire che dovrebbe ricordarsene. Non è obbligatorio, poiché erano vari e differenti i Chunin allora. <Credo che quelle creature fossero, appunto, delle chimere.> Si ritorna al discorso principale, dove appunto non c'era assolutamente bisogno di promuovere altre ricerche. Ha trovato la persona a cui potrebbe chiedere. Certo, non è quella che possiede chissà quali risposte, ma non n'è neanche priva totalmente. Al contrario suo, ha accantonato quelle scene in cui la gente è stata trucidata davanti ai suoi occhi. Sa che ci sono, sa che le fanno male. Quindi, ha preferito nasconderle, far finta che non ci siano, ricordando esclusivamente l'obiettivo nato da quelle scene cruente. <Quindi... non sei uscito per dieci anni di casa, ma un bel giorno hai pensato che fosse giunta l'ora? E come sei riuscito a sopravvivere? Chi ti portava da mangiare, per esempio?> Sono domande che le fuoriescono di getto, non prendendolo particolarmente sul serio - come se stesse dicendo qualche stronzata per farsi il figo della situazione. D'altronde, cosa volete che ne sappia che davanti ha Reykas? <Lo sarà in seguito, quando dovrai uscire e non avrai niente con cui asciugarti.> Pragmatica, come la stragrande maggioranza delle volte, limitandosi a rivolgergli un breve sorrisetto di circostanza. Tuttavia, tornando all'argomento iniziale, sorge ulteriormente spontanea una nuova domanda. <Qual è il tuo nome? S'eri davvero un Chunin dieci anni fa, forse ti ho promosso io.> Non n'è sicura, ma deve indagare, no? Almeno capire chi ha davanti. [ Chk On ]

21:53 Reykas:
 Il ciondolo in legno con il simbolo del suo clan d'appartenenza, anche se per adesso non ne fa parte dopo aver abbandonato la vita da shinobi anni fa, è ben in vista nel collo del ragazzo ed annuisce alla sua prima domanda <Si, appartenevo al Clan dei Nara anche se adesso è tutto cambiato. La mia capo clan o per lo meno, chi era ai tempi, era anche la persona che stavo frequentando, oltre che mia Sensei> abbozza un sorriso, senza sapere che è proprio davanti a lei e non l'ha riconosciuta, visto che è passato molto tempo dal loro ultimo incontro. Fa un sospiro, sedendosi su un masso enorme vicino alla cascata ed accanto alla riva di essa, socchiudendo gli occhi per qualche istante <Chimere mandate da chi? Avevo sentito di una Divinità con capacità sopranaturali e abilità spazio-temporali ma non pensavo che aveva anche la capacità di richiamare quelle bestie> scrolla le spalle <a meno che non sia stato qualche altro nemico. Cosa sai dirmi? Mi puoi aggiornare di cosa è effettivamente successo quel maledettissimo giorno? Come detto, io avevo abbandonato la vita degli shinobi> ha parlato al passato e quindi questo cosa vuol dire? Che ha deciso di rientrare in quel mondo o per lo meno ci sta pensando anche se ha già preso la sua decisione <Ferma, ferma, ferma> gesticola con entrambe le mani per aria <Io ho detto che uscivo solo per le cose principali, tipo andare a fare la spesa o andare a prendere un sakè al bar sotto casa ma null'altro> fa su e giù con la capoccia, dando una lunga occhiata all'acqua scrollando le spalle <Hai ragione e quindi fanculo al bagno serale. D'altro canto mi son fatto la doccia prima di uscire> fa un ghignetto divertito ritornando ad osservare la donna a pochi metri dalla sua postazione dicendo alla fine <Mi chiamo Reykas> le cede nuovamente parola. [Chakra Off][Equipaggiamento: uno shuriken]

22:39 Furaya:
 Quando Reykas annuncia, avvisandola, d'essere un membro effettivo del Clan Nara - o d'esserlo stato - non si sorprende più di tanto avendolo immaginato dalla collana che indossa. Differente è l'affermazione successiva riguardante la capo clan - sicché una delle ultime è stata proprio lei. E che proprio lei aveva iniziato a frequentare un membro dell'omonimo. <Oh.> Commenta con una certa sorpresa nella voce, mantenendo però per sé la teoria per la quale chi ha di fronte possa essere qualcuno che conosce - anche forse troppo bene. Non n'è sicura al cento percento, l'altro non l'ha riconosciuta nonostante non sia invecchiata d'una virgola da quand'era Hokage e sia rimasta a quell'età nella quale è stata congelata sotto terra. <Il Finto Dio ha richiamato quelle bestie da non si sa dove. Sappiamo soltanto che sono apparse e che, a causa loro, il mondo per com'era è stato completamente stravolto.> Mormora, raccontando quei pochi aneddoti che conosce, anche perché il resto della storia non è che faccia capire poi molto di più su cosa sono davvero quelle belve che infestano i territori circostanti ed esterni alle mura di Kagegakure. <Anche dopo dieci anni e con la sconfitta del Kami, le chimere riescono ancora a proliferare. Molto probabilmente, sono in grado di sopravvivere e di accrescere la stirpe.> Cuccioli. Se sono capaci di questo, vuol dire che possono proliferare tanto quanto gli umani, dunque non smettere d'esistere finché non saranno estinti. Ed è molto difficile far estinguere qualcosa di tanto forte come quelle chimere. <Cosa vuoi che sia successo? Siamo scesi in guerra per combattere la Yugure, ma il Kami ha sorpreso tutti. Ha bloccato coloro ch'erano un problema - capaci d'affrontarlo - e ha lasciato agire le sue bestie. Non posso raccontarti poi molto altro, dato che sono rimasta dieci anni sotto terra ad alimentare le sue energie.> Sprezzante, fa schioccare la lingua contro il palato, portando altresì le braccia ad altezza del petto. Quivi, vengono incrociate, spostando anche il peso corporeo da una leva inferiore all'altra. Preferisce restare in piedi, quando in realtà potrebbe anche sedersi al suolo. D'altronde, chi potrebbe giudicarla? Reykas? <E allora come fai a non sapere cosa sono le chimere?> Piega la testa di lato, dato che si dà per scontato che sia a conoscenza delle informazioni basilari se usciva esclusivamente per i beni di prima necessità o per fare qualche bevicchiata sotto casa. Sta di fatto che si stringe nelle spalle: in fin dei conti, non sono affari che la riguardano. <Reykas?> Ripete quel nome come se fosse un'eco lontana, un vecchio ricordo sbiadito dal tempo. Rammenta il suo percorso che l'ha condotto dapprima in un manicomio, dopodiché ad essere sorvegliato per ordine diretto da lei. <...Sei serio? Quanto sei cresciuto! Sono io, sono Furaya.> Sorpresa, non può che sorridergli sì, ma non c'è niente a che vedere con le espressioni giulive che esprimeva un tempo. Compie un passo, poi ci ripensa. E' passato. [ Chk On ]

23:00 Reykas:
 Ascolta con attenzione ogni singola parola pronunciata dalla donna, prendendosi un minuto o due prima di poterle rispondere con tono pacato e gentile, come suo solito <Quindi quel nemico era cosi potente ma alla fine qualcuno è riusciuto a farlo fuori> sorride <Peccato non essere stato presente alla battaglia in questione. Mi sarebbe piaciuto spargere del sangue e goderne> si gratta la testa con la mancina, proprio nella nuca <Quindi le Chimere non si son estinte del tutto ma se riuscissimo, in qualche modo, a catturarne una e a studiarle? Si son fatti passi avanti nella tecnologia e di conseguenza qualche ricercatore potrebbe darci una mano a capire effettivamente di cosa son fatte e trovare un modo per sconfiggerle> prova a dire anche se forse qualcuno in passato ha avuto la sua stessa idea ma lui non lo sa <Cosa è la Yugure?> non conosce affatto quel gruppo, visto che era fuori dai giri e non risponde alla domanda del perché non si è informato abbastanza su quelle creature che hanno distrutto interi villaggi e che son al di fuori del muro dell'unico villaggio ancora intatto. Si lecca le labbra con la punta della lingua prima di continuare con il suo dire, spalancando gli occhi ed alzandosi di getto dal masso <Co-cosa stai dicendo?> balbetta sorridendo <Furaya, sei proprio tu?> fa qualche passo in avanti verso la sua figura <La prima persona che incontro dopo tanti anni è proprio la mia vecchia Hokage e Sensei, oltre l'unico amore che ho avuto nella mia vita> ammette sincero <Come stai? Hai notizie degli altri?> domanda poco dopo <Hitomu? Mekura? Eccetera?> non vuol fare l'elenco che è meglio <Adesso ho ventisette anni e sopratutto non ho i tuoi anbu che mi tengono sotto controllo. La mia mente è guarita, grazie alle cure di ogni ninja medico che mi hanno tenuto sotto controllo e non ho più gli scatti di controllo di rabbia e di commettere omicidi ai civili> visto che è stato proprio quello il motivo del suo ricovero <Scusami ancora ed ancora ed ancora. Ho tradito la fiducia dei miei compagni e sopratutto la tua e ancora oggi mi sento in colpa. Ho mandato a puttane tutto per un mio folle gesto e spero che prima o poi potrai perdonarmi e sopratutto farmi ritornare alla mia vecchia vita da shinobi!> dice alla fine, tornando in silenzio abbassando lo sguardo mentre gli occhi diventano lucidi e alcune lacrime iniziando a scendere sulle sue guance. [Chakra off][Equipaggiamento: uno shuriken]

22:34 Furaya:
 Solleva distrattamente un sopracciglio quando ammette d'aver desiderato di voler partecipare alla guerra per spargere sangue e goderne. Non è qualcosa che riesce a ricollegarlo a Reykas, sarà sicuramente cresciuto e ha cambiato carattere. <L'ultima guerra alla quale ho partecipato, in effetti, di sangue ne ha avuto anche troppo. Gran parte della gente che conoscevi, quasi sicuramente, non c'è più.> Ci tiene quanto meno a ricordarglielo, sia mai che si sia dimenticato qualcuno d'importante lì in mezzo. <Non so se ci hanno già pensato, ma catturare una chimera è più complicato che ammazzarla. Quindi, temo non ci abbiano mai veramente provato.> Spiega in sua direzione dall'alto del sapere d'un anno di convivenza all'interno delle mura di Kagegakure. Va da sé che non conosca poi molto ancora, ma l'essenziale è già importante. Non ha poi molte conoscenze, non ancora, ma degli alleati è riuscita sicuramente a procurarseli. <La Yugure era un'organizzazione criminale che ha preso possesso della vecchia Oto e ne ha ucciso il Kokukage.> In parole spicciole, ovviamente, perché ci sarebbe molto altro da dire e da aggiungere. Ad esempio che, tutto sommato, quel che facevano non era poi molto sbagliato. Aveva stranamente un senso. <Già, proprio io.> S'irrigidisce appena nel vederlo avvicinarsi, non sapendo esattamente come reagire a sua volta. Tituba appena, stringendosi nelle spalle e mantenendo le iridi glaciali sul di lui volto pur di non perderlo di vista. <Hitomu non l'ho più rivisto dalla battaglia con il capo della Yugure, quindi posso presuppore che sia morto con lui. Mekura, invece, è sopravvissuta ma ne ho perso le tracce.> Diciamo che non stanno andando molto d'accordo da quando un bombarolo a caso l'ha mollata e ha preferito passare dal lato dell'Hokage - anche qui, è piuttosto complicato come concetto e non è andata propriamente così come vogliamo farla passare. <I miei Anbu ti tenevano sotto controllo perché eri un pericolo pubblico per te stesso e per gli altri, perché dovevo garantire protezione alla popolazione a causa d'un omicida a piede libero che non avevo il coraggio di sbattere in galera.> Ammette senza troppi fronzoli, quando dieci anni prima si sarebbe morsa la lingua piuttosto che pronunciarsi in maniera così sfrontata nei confronti altrui. <Sono contenta che tu sia migliorato, spero ti sia ambientato abbastanza tra queste mura.> Chiosa alla di lui volta, mantenendosi adesso poco più socievole. Evidentemente, non ha preso molto bene - ferita nell'orgoglio - quell'argomentazione relativa ai suoi Anbu che lo tenevano sotto controllo. <Non è più una mia decisione, ormai.> Non è un volersene lavare le mani, assolutamente, tuttavia non dipende davvero da lei. [ Chk On ]

22:50 Reykas:
 Ascolta ogni singola parola pronunciata dalle labbra della donna facendo un sospiro che si trasforma in una nuvoletta di vapore nell'aria, visto le basse temperature, alzando gli occhi al cielo <Oh, mi spiace che molti di loro son morti o se ne son andati> sembra davvero dispiaciuto dopo che aveva creato un legame con alcuni shinobi e kunoichi <Perché non possiamo pensare ad un piano per catturarne una o pensi sia davvero una missione impossibile e quindi una perdita di tempo?> torna ad osservare la donna dicendole poco dopo <Creare un terreno con delle carte bombe e con la nostra anzi tua abilità innata, visto che io oramai non sembra più che riesca ad usarla, catturarla e anche creare una rete grande per poterla immobilizzare del tutto oppure qualche sigillo oppure farci aiutare da un esperto di arte illusoria> getta alcune idee per quella missione, sempre se è fattibile farla ma vuol dimostrare che effettivamente vuol ritornare in quel mondo. Un mondo che lo ha fatto crescere anche con degli intoppi ma meglio non specificarli <Oh, non sapevo di questa organizzazione criminale ma d'altro canto ero fuori dai giri> abbozza un sorriso, mostrando i denti bianchi, puliti e profumati <NOOOOOO> urla quando sente che il Nono Hokage è morto nell'ultima guerra ninja, cadendo a terra sulle ginocchia con le mani sulla testa che è bassa <Non può essere. Non può essere. Non può essere> aver perso un grande shinobi e Hokage lo ha stravolto e questo dura per qualche istante prima di passarsi il braccio sul viso per asciugarsi le lacrime agli occhi dicendo poco dopo <Eri troppo debole o innamorata di me? Comunque a chi dovrei chiedere per poter ritornare ad operare come shinobi? Chi sarebbe il Kage di questo Villaggio?> esclama alla fine, rialzandosi da terra, non curandosi di quello che è successo con Mekura. [Chakra OFF]x[Equipaggiamento: Uno shuriken]

23:43 Furaya:
 Solleva appena le spalle innanzi all'ammissione iniziale altrui, non avendo altro da aggiungere. Ha già pianto chi è morto in battaglia, nella fattispecie coloro che son caduti innanzi ai loro occhi mentre veniva imprigionata per dieci lunghi anni nel cristallo. <Ci sono troppe variabili nel cercare di catturare una chimera. Per esempio> Gesticolando appena con la mancina. <come la trasporteresti? Non ci sta in un fuda e nessun uomo possiede una forza smisurata.> A meno che non decidano d'usare qualcos'altro per muoverle, ma diventa comunque complicato. Le chimere sono piuttosto grosse. <Inoltre, se dovessi svolgere degli esperimenti su di loro, ti servirebbero innanzitutto vive. Come fai a tenerle in vita? Dovresti sedarle costantemente.> Sarebbe un altro problema, proprio perché bisognerebbe anche sfamarle. E cosa darebbero loro? Sacrifici umani? Bestiame? E dove dovrebbero tenerla? Come anticipato, sono eccessive la variabili del discorso. Non è un argomento che possono trattare così alla leggera. Ignora completamente l'affermazione riguardante l'eventualità di bloccarla con l'ombra. Non solo perché è impossibile anche per lei bloccare un'ombra tanto grande, ma anche perché non n'è più capace quindi non si pone il problema del riuscirci o meno. <Ti sei tenuto ben distante dal mondo che ti circondava anche prima di venire a vivere tra le mura di Kagegakure.> Per non sapere neanche cosa fosse la Yugure, è evidente. Si sorprende invece per quanto riguarda quelle lacrime che provengono dall'altrui volto per via della notizia relativa alla morte del Nono Hokage. Lei non ci ha sofferto molto, forse perché è innaturalmente abituata alle guerre ed è consapevole che, all'interno d'esse, la gente muore e perde dei cari. Ha comunque versato lacrime per coloro che lei s'è trascinata dietro e che son morti invocandone il nome, ma non ha effettivamente mai pensato al Nono come una povera vittima. E' morto con onore sul campo di battaglia affrontando un nemico alla sua altezza, un nemico che poteva fronteggiare esclusivamente quest'ultimo. <Temo non preferisse venir ricordato con le lacrime, bensì con l'onore d'aver portato alto il nome del villaggio fin quando è stato possibile.> Mormora per tutta risposta, dando quella ch'è una sua personale visione, ma che reputa essere comunque piuttosto sicura e sincera. Mantiene un tono di voce mellifluo e chiaro, ma non per questo chissà quanto solare o contento. Si sta comunque parlando di morti. <Hm?> Quel quesito che le viene rivolto fa sì che sul volto si formi un'espressione infastidita più che rabbiosa. <Ero troppo buona.> Lo corregge immantinente e senza pensarci su più d'una volta. Debole. Non s'è manco arrabbiata per aver pensato di provare un sentimento del genere - perché tanto forte non era. Ha preferito lasciarlo andare anziché andarlo a recuperare, no? Col cazzo che è debole. <Non mi sono informata. Recati alla magione dell'Hokage.> Non l'è proprio interessato, in realtà... [ Chk On ]

23:53 Reykas:
 <Va bene, va bene!> gesticola con le mani per aria quando sente i punti a sfavore del come catturare una delle chimere e fare degli esperimenti per capire le loro debolezze e i loro punti forti <Ho capito che è una strana idea ma poteva essere utile anche prelevare un campione e capire qualcosa su di esso> scrolla le spalle dicendo poco dopo <Si. Come detto prima> anche se non se lo ricorda se lo ha detto o meno ma fottesega <Dopo il nostro ultimo incontro ho lasciato la via shinobistica per andare a vivere da contadino in un villaggio alle porte di Konoha e quindi poi non mi son interessato più di nulla> annuisce un paio di volte continuando con <Oh, va bene. Allora devo andare a bere un cichetto di rhum per il suo onore ed un altro per questo nostro incontro dopo anni> inizia ad avviarsi per allontanarsi da quel luogo <Oh, allora appena possibile andrò alla Magione dell'Hokage. Grazie ancora e buona continuazione. Mi sa che ci vedremo presto!> saluta dandole un'ultima occhiata prima di aumentare il passo ed andare via. [END]

Girovagando per le cascatelle di Kiri, Fru incontra una sua vecchia fiamma...
Egli non conosce molto del mondo attuale, soltanto lo stretto necessario avendo preferito da sempre una vita da solitario, uscendo lo stretto necessario.
S'aggiornano, si riconoscono, ma la Nara è un po' contrariata da alcuni commenti. Dopodiché si separano come se niente fosse.