Sempre alla ricerca di Ryoma
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Giocata del 01/01/2022 dalle 17:59 alle 22:28 nella chat "Quartiere dello Spettacolo"
[Quartiere dello Spettacolo - Negozi] Esce da casa del Sumi, dalla porta sul retro per l'esattezza, così da non farsi vedere da occhi indiscreti. Compone il mezzo sigillo ovino davanti al petto andrebbe a ricercare le due componenti del chakra, quella mentale a livello del capo, rappresentata da una fiammella blu, mentre quella fisica verrebbe ricercata a livello dell'addome, rappresentata da una fiammella rossa. Qualora fosse riuscita a trovare queste due energie avrebbe quindi cercato di farle convogliare al livello della bocca dello stomaco, facendole danzare assieme ed unire andando a comporre una fiamma di un colore violaceo, rappresentante il chakra che lentamente dovrebbe andare a distribuirsi all'interno del corpo. Si è fatta aiutare dal ragazzo a utilizzare lo spray abbronzante per coprire i vari tatuaggi sul corpo. Ora si trova al quartiere dello spettacolo, per comprare quel prodotto efficacissimo usato dagli attori professionisti per coprire i loro tatuaggi per le varie interpretazioni. La farfalla sulla sua schiena è completamente sparita, così come il nome di Hiko, sotto il seno sinistro, un colore di carnagione che sicuramente non è il suo. La parrucca le è stata sistemata sul capo nella stessa maniera, praticamente impossibile riconoscerne l'esistenza, ben applicata con una speciale colla, oltre al fatto che consista di veri capelli, biondi, tagliati corti, lunghezza che arriva appena sotto il mento, con qualche ciuffo lasciato più lungo, fino alle scapole, però trattenuto come in piccoli codini. La pelle è sensibilmente più scura della solita, il maglioncino completamente bianco a collo alto e maniche lunghe, le fascia il corpo, lasciando che le dimensioni del seno siano gran parte di ciò che attira l'attenzione, le gambe sono fasciate da dei jeans molto lisi ma non strappati, forse fatti così, ai piedi indossa degli stivaletti alti fino alla caviglia con un tacco medio. Gli occhi blu sono l'unica cosa della vera shizuka che le resta, oltre al piercing sopra l'orecchio sinistro, quell'anellino d'oro che però è nascosto fra i ciuffi biondi. La parte inferiore del volto è coperta da quella maschera, mandibola e mascella ossute che oscurano metà del vso della ragazzina, mentre il trucco risulta pesante, aggressivo, netto, che in parte rende lo sguardo più aggressivo di quanto sia mai stato. Si aggira dunque nella zona dove dovrebbe trovarsi il negozio per il trucco, guardandosi intorno. [Se Chakra 30/30][https://i.pinimg.com/564x/18/c8/9c/18c89c931cd135fba1fee13e98742a1b.jpg per avere un riferimento del viso di Shizuka al momento] Quartiere dello spettacolo, non era mai stata a visitarlo a dire il vero, l'ha sepre come dire schivato per un motivo o per un altro la giovane mora, che in questo momento, di libertà dal lavoro, dopo una giornata che era stata chiusa in fucina a parlare con il fabbro per progettare quella che era un armatura. Vestita come al solito con gli abiti da allenamento, quindi pantaloni con tessuto tattico, i quali sono ricperti da un piccolos trato di benede nella coscia destra, dove vi è posizionato il porta shuriken e kunai. All'altezza della cinta dietro la scheina, vi è il porta oggetti. Ai piedi porta degli stivaletti aperti sul davanti che lasciano vedere le dita dei piedi. La parte superiore invece, oltre alla maglia termica che funge da primo strato, vi è la maglia del compelto tattico, e solamente sopra a questo vi è una felpa dal colore nero e le cuciture rosse. Fa un sospiro la giovane, stanca per quella che ès tata la gironata, ma vogliosa di vivere anora un po quest'oggi, vivere una città come konoha, che l'ha accolta da piccola, prima che si muvoesse per Oto. Alza le braccia e posiziona le mani all'altezza del petto, andando a fare il sigillo della capra, anche se gli e ne bastarebbe mezzo, e andrebbe a chiudere gli occhi, concentrandosi sulle due componenti del chakra, quella mentale e quella fisica. Inizierebbe da quella mentale, una piccola sfera bianca, nella quale si concentra, e va a trascinarla giù, lentamente verso la bocca dello stomaco, dove ha la porta del chakra. Muovendosi verso il basso, la piccola sfera si ingrandisce sempre di più, inondata di pensieri, deisideri, incubi e sogni della giovane, arrivando così, a diventare una sfera vera e propria, pronta per essere usata. Si concentra poi sulla piccola sfera rossa, che sono le energie fisiche. altro discorso qui, andando ad attingere alle energie fisiche, sentendo come pian piano tuti i muscoli del proprio corpo, da quello più grande a quello più piccolo, vadano lentamente come ad intorpidirsi per qualche secondo, facendo si che la sfera fisica, vada ad ingrandirsi, e più si ingrandiva, più la sensazione di brivido dietro la scheina cresceva. Una volta che entrambe le energie sono pronte, la giovane andrebbe ad unirle, con calma, facendole prima collidere assieme, poi pian piano mischiandole e mescolandole, con quelle sensazioni sia nella mente che nel corpo, strane ma piacevoli. Nella mente i pensieri e le sensazioni corrono, ricordi belli e brutti, accomapgnati da brividi per tutta la schiena. Tutto però trova una risoluzione pacifica, quando entrambe le sfere, finiscono di amalgamarsi di unirsi, dando vita se il processo fosse riuscito bene, all'attivazione del chakra della giovane, che andrà ad aprire gli occhi, e a questo putno se tutto fosse andato bene a sciogliere il sigillo della capra. Riprende quindi a camminare, senzafare molto altro a dir al verità, con entrambe le mani dentro il tascone principale della felpa che si trova all'altezza della pancia, si guarda attorno, con fare curioso, e interessato, attenta a non andar a sbattere contro le persone, mentre guarda qualcosa, come successo qualche sera fa. [Se Chakra 30/30] [Quartiere dello Spettacolo - Negozi] Gli occhi blu si scostano intorno, quella maschera che indossa raccoglie gli sguardi di molti, che forse si chiederanno se non sia una cosplayer o un'attrice dato il luogo. Lei però non vi da grossa importanza, sembra quasi che nel momento in cui si cela dietro alle vesti di Hime cambi radicalmente. Il tutto la aiuta con il fingere di non essere se stessa ma al contempo porta delle variazioni nel carattere della Kokketsu. Forse vittima delle paranoie di Mattyse nota la mora che va a richiamare il proprio Chakra, e inevitabilmente inizia a puntarla con il moto e lo sguardo. Cerca di essere comunque abbastanza indifferente in tal gesto, osservando con sguardo truce il suo abbigliamento e le di lei fattezze. Sconosciuta alla propria memoria. Tuttavia quel suo muoversi in quella direzione dovrebbe portarla poco distante da una vetrina al cui interno ci sono diversi strumenti scenici, trucchi, parrrucche e vestiti dalle varie fogge. In poche parole Shizuka dovrebbe trovarsi poco più avanati della traiettoria di Iara, intenta a scrutare gli oggetti esposti, quella maschera a coprirle il viso, rendendola decisamente inconsueta, alta poco meno dell'altra. Si lascerebbe distrarre un poco prima di voltarsi verso la strada nuovamente, proprio nel momento in cui l'altra ragazza dovrebbe quasi averla raggiunta, incrociandovi quindi brevemente gli occhi blu con quelli corvini, quasi non presentanti pupilla. Non le rivolgerebbe però parola per il momento, squadrandola tuttavia, come se interessata al vestiario. [Chakra 30/30] Inizialmente non si accorge di Shizuka la giovane, che con il suo camminare tranquillo, è più attenta a guardare quelle bancarelle e quei negozi, che sembrano vendere tutto il necessario e forse anche qualcosa di più per quel che riguarda lo spettaco. <Oh..> andrà a dire, vedendo una vetrina, dove esposti ci sono dei kimoni di pregiata fattura. Si ferma, e li osserva al meglio, nei dettagli anche della cucitura, attratta da quest'ultimi e dagli Aori la giovani, che però non si è mai potuta permettere, e come al solito usa la fantasia per poter immaginare come gli stiano addosso, e sarà perchè p di se stessa che immagina, sarà che gli piacciono molto, ma ci si vedresse veramente bene. <la prossima volta..> sussurrerà tra se e se, con un sorrisetto amaro certo, ma meno amaro del solito, avendo trovato anche lavoro. Riprende il cammino, e si muove verso Shizuka, non fa caso a lei, attirata sicuramente da qualcos'altro, almeno per il momento. <che bel ferma capelli!> dirà con un filo di voce, vedendone esosti tanti, ma quello che l'ha colpita è fatto in amdre perla, e reca un fiore di loto sopra come abbellimento. Un altro mesto sorriso, prima di tornare a voltarsi e questa volta si, questa volta si accorge di come lo sguarod dell'altra si persistente nel suo, e lo contraccambia per qualche lungo istante, fermando il proprio passo, e sostenendo quello sguardo ancora, senza abbassare la testa o guardare al trove, non è nella sua indole, non le è stato insegnato ciò, anzi < Serve qualcosa?> domanderà verso l'altra, con fare del tutto tranquillo, anche se il tono della voce è un poco serio, ed aspetta una risposta dalla kokketsu, non capendo perchè la fissi in quel modo, anche un po irritante. [Quartiere dello Spettacolo - Negozi] All'orecchio le giugne quella informazione riguardo al ferma capelli che andrebbe a osservare di sfuggita notandone la pregevole fattura e lo stile totalmente diverso da quello che la mora indossa al momento. << Non esattamente o forse si. >> Vaga nella risposta, smettendo però almeno di scrutarla dall'alto in basso, manco le stesse facendo una radiografia. << In realtà stavo guardando i tuoi abiti per associarli a quel fermaglio. >> Come a sottolineare il fatto in maniera un poco infelice che lo stile sia completamente diverso. << Conosci per caso un ragazzo alto all'incirca così. >> La mano svetterebbe in alto per mostrare l'altezza del fu Ryoma, per dare all'altra un'idea di chi stia cercando. << Con i capelli corti spettinati e azzurri. Una maschera simile alla mia sul volto, ma solo sul lato destro. >> Si interrompe cercando altri dettagli importanti per il riconoscimento dell'amico, che spaccerà comunque per fratello. << Occhi blu. Si chiama Ryoma Otatsu. >> Insomma a conti fatti sembra una figura singolare, non troppo alta che è alla ricerca di un disperso. Il tono di voce non è celato o composto minimamente, come se volessi farsi udire dai passanti li attorno, evidente come questa cosa sia volta a migliorare la ricerca anche interagendo solo con una persona. << Comunque penso che ti starebbe bene sui capelli. Ma dovresti cambiare anche il resto. Un Kimono magari sarebbe più indicato. >> Si lascia andare in commenti che non la riguardano, che forse Hime non farebbe, ma deve ancora perfezionare questo lato, con Sango era stato semplice per il nervosismo intrinseco che ella stessa prova per l'Ishiba. Con una perfetta sconosciuta, questo astio viene meno, essere indispettita perennemente diventa arduo. Tutta pratica per risultare il più credibile possibile una volta a contatto con Kyosei. [Chakra 30/30] Alle parole dell'altra rimane comunque silente, la va ad osservare lei in questo momento, lo scruta attentamente per qualche lungo istante, in cui los guardo è tranuillo certo, ma non per questo meno attento,anche ai dettagli. <So da me, che questi abiti non siano adatti a quel fermaglio, ma abbinati con un aori oppur eun kimono starebbe veramente bene> dirà, facendo un mezzo sorriso la giovane, andando di nuovo ad addocchiare quei kimoni sulal vetrina di quel negozio poco distante, prima di andare a notare una bancarella che evidentemente gli era sfuggita prima. si tratta di una bancarella che vende oggetti dis cena, dove vi sono anche armature, di vario tipo e decorate in maniera del tutto diversa. Lo osserva per qualche istante, prima di tornare all'interlocutrice, al quale dona la sua attenzione. <Mi spaice, ma non conosco nessuno che possa rispecchiare la tua descrizione> affermerà con fare del tutto sicuro di se <ryota Otatsu, no, non mi dice quel nulla quel nome, hai cercato a provarlo nei posti dove di solito è abitudinario?> Domanderà, come se fosse la cosa più logica e semplice di questo mondo, facendo uscire forse un po di quel suo carattere che non piace a molti, ma cerca di ricomporsi, non vuol fare di certio brutta figura, e sopratutto non vuole farsi una brutta nomea, per il momento non gli serve. [Chakra 30/30] [Quartiere dello Spettacolo - Negozi] Praticamente si difende istantaneamente dal commento antipatico della bionda, sottolineando come non sia el tutto priva di concetto estetico nonostante i vestiti militari. << Beh comprateli no? >> Risposta stizzita, insomma questo le è venuto bene, già che non usa il lei impersonalissimo va bene. Certo che le dispiace usare certi modi con una persona che conosce appena. La descrizione del ragazzo che sta cercando viene effettuata, tuttavia non pare trovare riscontro alcuno dalla controparte. Non lo conosce, non può aiutarla, però in qualche modo cerca di aiutare, di proporre alternative. << Ovviamente ho già cercato nei posti più ovvi! Non sono mica una ragazzina idiota! >> Si arrabbia, il tono diventa decisamente più aggressivo, non troppo distante dai bronci classici di shizuka che tuttavia non vengono mostrati. Segue lo sguardo altrui sulle altre bancarelle, vede quelle armature, un accostamento ancora più distante dalla realtà rispetto a quel fermaglio. << Ti piacciono i fermagli e le armature? Ha ide i gusti strani... >> Insomma non riesce a comprendere le preferenze altrui, lasciandosi sfuggire liberamente dei pensieri fuori luogo. << Se dovessi incrociarlo potresti dirgli che Hime lo sta cercando? >> Insomma, lasciamo che questo nome venga conosciuto, lasciamo che la gente li attorno lo senta e chissà che qualcuno della Kyosei non si interessi a una ragazzina disperata. << Sono disposta a ricompensarti per l'aiuto ovviamente! >> Lo sottolinea, altra informazione che potrebbe essere utile ai membri di una gang. [Chakra 30/30] <Per ora non sono una priorità> andrà a dire, rispondedo alle prima parole della giovane kokketsu, che torna a guardare,con calma, mentre da dentro la tascona principale della felpa, va a tirare fuori le mani, assieme ad una borracco a forma di bottiglietta di metallo, che con calma va a stappare, prima di portarsela alla bocca, andando quindi a fare un paio di sorsi di quel liquido leggermente marroncino che vi è all'interno. Nulla di speciale certo, è semplicemente thè verde, amaro, ed è qualcosa che alla giovane piace davvero molto bere. Nel tempo però di questo gesto, continua ad ascoltare anche il resto di quello che viene detto dall'altra ragazza, tornando a guardarlam mentre chiude la bottiglia e la rimette al proprio posto. <Hey, non prendertela, non sono mica io che mi sono persa na persona, quindi se non qaccetti consigli, puoi anche andartene per la tua strada!> Andrà a dire, con tono fermo e leggermente infastidito la giovane, che non si fa metter ei piedi in testa da nessuno, anche se a dire il vero, nonc rede fosse questo l'intento dell'altra, ma non si sa mai. Ed è qui che in una millesima parte dimostra di essere discendente di un clan, che, è sempre stato un po problematico se così vogliamo dire. <Sono un apprendista fabbro, per quello mi piacciono armature e armi, ma ritengo molto bello anche lo stile classico e tradizionale> Spiega con tutta calma la giovane, andando a fare un leggero sorriso. <tornando quindi al tuo amico, se mai dovessi vederlo, loa vvertirei volentieri che lo stai cercando> Questo può farlo senza problemi <e di quale ricompensa stai parlando?> domanderà, sempre con tono serio. Per quanto gli potrebbero far comodo due soldi in più, non si dimostra disperata, non è nellos tile della giovane. si mostra tutta d'un pezzo, sicura di se, e lo è, ma allos tesso tempo non che abbia molto con se, mangia ancora una volta al giorno, e vive alla giornata, ma tutto piano piano sembra star migliorando. [Quartiere dello Spettacolo - Negozi] Praticamente ha altre mire, non il vestiario: << Ah si? Quale sarebbe ora la priorità? >> Così, sembra voler fare conversazione, o date le proposte di poco successive, cercare una buona ricompensa da fornirle nel caso fosse riuscita a reperire informazioni su Ryoma. La vede sorseggiare quella bevanda alla quale non è minimamente interessata, infatti non vi pone domande a riguardo. Tuttavia i modi antipatici di Hime ottengono risposte scostanti, che fortunatamente consentono alla bionda di mantenere quell'andazzo: << Innanzitutto non mi sono persa nessuno! Siamo stati separati con la forza! E in ogni caso stai pur certa che leverò le tende a breve! >> Già più perchè è difficile non essere se stessi per troppo tempo. Quando il discorso verte sulle armature lei spiega il perchè, rivelando la propria professione, quello che meglio pare saper fare: << Ah e dove lavori? Come ti chiami? >> Chiede, non si sa mai che le possa tornar utile un fabbro prima o poi nella vita. La morettina accetta di buon grado tuttavia di informare il soggetto di ricerca, anche se pare altrettanto interessata alla ricompensa. << Non è un mio amico, è mio fratello. >> Ancora ha la possibilità di fornire tali informazioni, a qualcuno, alla popolazione passeggiante fra i negozi e le bancarelle. << La ricompensa dipenderà dalle informazioni ovviamente. Ma potrebbe essere quello che più vuoi. Anche quel fermaglio in vetrina. >> L'indice della destra andrebbe quindi ad indicare quel monile addocchiato da Iara nella vetrina poco prima, un modo come un altro per cercare di spronarla a fare quel che lei desidera e possibilmente spargere la voce. [Chakra 30/30] <Siamo permelose Hime-Sama?> Domanderà con un sorrisetto che è tutto un programma la giovane, andando quindi a guardare gli occhi celesti della kokketsu, che contrastano molto con i suoi che sono interamenti neri, e sembrerebbero quasi non presentare nemmeno una pupilla. <non se la prenda Hime-Sama, ma dovrà dirmi di più su suo fratello se vuole che io possa aiutarla> Ancora con lo sguardo fisso negli occhi dell'altra, mentre dice queste parole, continuando a reggere quello sguardo ancora un poco, prima di disimpegnarsi e portare lo sguardo a guardare altrove, e per essere più precisi, nelle bancarelle o nelle vetrine dei negozi li vicini. <Io sono Iara, e lavoro dal fabbro di Oto> rispondendo a questa domanda, la giovane porta di nuovo gli occhi a guardare la figura femminile kusana, andandole a sorridere <Mi farebbe piacere se passasse dalla bottega, abbiamo articoli interessanti ad un buon prezzo!> Fa un po di pubblicità ma questo è anche giusto alla fine, tirare l'acqua al suo mulino, in modo così tranquillo non fa del male a nessuno. Fa poi un bel respiro, gonfiandosi i polmoni di aria, prima di svuotarli tramite le narici del naso, senza fare alcun rumore <La ricompensa per le mie informazioni, sarebbe quel ferma capelli?> Domanda con tono molto placido, osservando l'oggetto per qualche istante. <Facciamo così, Hime-Sama, lei mi parli di suo fratello, e per la ricompensa, ne parleremo semmai troverò ualche informazione, perchè il mio tempo e le mie informazioni, valgono moltodi più di quel ferma capelli> Andrà a dire, rimanendo silente per ora, in modo da lasciare all'altra la possibilità di parlare, come buona educazione esige. [Quartiere dello Spettacolo - Negozi] Interessante come l'altra si prenda la libertà di chiamarla per nome e di come passi dal tu al lei impersonale. Come se ora fossero entrate in affari. La richiesta che pone tuttavia è singolare, potrebbe essere qualcuno interessato a dettagli della vita di Ryoma che lei potrebbe non conoscere, quindi sarebbe costretta ad inventare, generare informazioni sul momento magari non concepite in precedenza. << Nessun problema. Puoi farmi tutte le domande che ritieni necessarie per aiutarti nel tuo progetto di riconoscerlo al meglio. >> Non si tira indietro tuttavia, non può per varie ragioni, fra cui la speranza di ritrovarlo sul serio anche se i mesi passati sono inclementi. Alla domanda riguardo al nome altrui ottiene risposta e anche una locazione della di lei figura: << Iara il fabbro. Ci farò un pensierino e passerò a controllare la mercanzia allora se i prezzi sono buoni come dici. >> La biondina continua su quel tu diretto, distanziandosi per quanto possibile dalla educata Shizuka. Pare che comunque la ragazza otina sia particolarmente interessata alla ricompensa, il fermaglio pare non bastarle, ma in fondo che problema c'è a prometterle qualcosa che probabilmenten on otterrà mai. << Come detto, le informazioni costano, ma sono disposta a tutto pur di ritrovare mio fratello. Non bado grachè alle spese. Semplicemente pensavo potesse piacerti quel ninnolo. >> Insomma, si è solo basata su quel poco che conosce della figura che le sta innanzi, che sta analizzando anche con la mente della rossa Kokketsu, notandone il cambio di toni di fronte alla possibilità di guadagno. [Chakra 30/30] <di sicuro non mi metterò a cercare tuo fratello come se fosse l'unico scopo della mia vita, questo voglio sia chiaro, ho anche altro da fare, ma chiedere in giro non mi costerà nulla> dirà questo, in maniera da essere chiara con l'altra, anche perchè non vuole che ci siano fraintendimenti. <Un ninnolo come pagamente può andar bene per dei ragazzini, penso che tu possa capirlo, no?> dirà verso l'altracon un sorrisetto nel volto, che non ha nulla di offensivo, anzi. <Per quano rigarda farti delle domande, beh, non sono un investigatore privato, ma potresti aiutarmi, nel dirmi, cosa amgari sai di lui> Gli va a dire, pensandoci su un momento, spostando lo sguardo al cielo, come se questo gesto l'aiutasse realmente a pensare a dargli le domande giuste, ma ovviamente non è così. <Parlimi di tuo fratello, ecco, in generale, o se c'è qualcosa che vuoi dirmi di particolare> momento di pausa <Insomma, tutto quello che per te può essere d'aiuto ecco> e detto questo rimarrà silente, andando a sistemarsi meglio la felpa, tirando fuori le mani dalla tascona centrale, prima di andare a infilarcele nuovamente, attendendo che l'altra pensi e poi risponda a quelle che sono state le sue richieste, sempre che voglia rispondere. [Quartiere dello Spettacolo - Negozi] Insomma l'altra sta solo cercando un guadagno facile con il minimo sforzo, qualcosa di semplice. Nemmeno si sforza a porle delle domande, quindi viene etichettata semplicemente come opportunista. << Mai mi sarei aspettata che una sconosciuta vedesse la ricerca di mio fratello come motivo della sua esistenza. >> Viene etichettata come qualcuno di completamente esterno, la confidenza inesistente, distacco totale. Sembra una che sa come approfittarsi delle disgrazie altrui, cosa che la rossa di per se fatica a fare ma che sta imparando a sfruttare a sua volta. << A seconda delle informazioni che mi porterai potremmo discutere del pagamento sul momento direi allora. >> Insomma la mora non si sbilancia, non vede perchè dovrebbe farlo lei. << Mio fratello è un artista. Disegna ritratti principalmente. Tempo fa lavorava come tatuatore. >> Lascia qualche briciolina, qualche informazione che potrebbe farla muovere in quella direzione. La mano destra viene portata sotto il mento, decidendo di rivelare anche il dettaglio sul sangue nero. << Ha subito un innesto di innata. Ora possiede il Sangue Nero dei Kokketsu. >> Dettaglio non da poco, restringe di parecchio il campo per investigare. << Poi sinceramente non so, è un tipo cortese, molto più di quanto non lo sia io. Ma molto duro e testardo. >> Insomma sommaria descrizione di quello che ricorda dell'artista, di quella figura che ormai è solo un ricordo lontano. << Verrò io da te a Oto fra qualche tempo allora per le informazioni. Se no mi trovi in giro a Konoha. >> Punto di incontro molto vago quello lasciato, ma non ha pensato di usare un telefono per Hime, sarebbe complicato gestirlo. [Chakra 30/30] Opportunista? No, non è opportunista, come non è un investigatore privato, e aiutare qualcuno in difficoltà, se può guadagnarci qualcosa di meritato, beh, non sarebbe male, almeno per il momento che sta passando, in futuro chissà come cambieranno le cose. <Il sangue nero dei kokketsu, capisco> ribadisce solamente questa come piccola frase, non aggiunge nient'altro la giovane, che in questo istante, sente brontolare il proprio stomaco, indice che deve mangiare, e fortuna che può farlo, visto che non speso i soldi per il pranzo <vieni tu da me, nel quartiere otino, così potrai vedere anche la bottega dove lavoro> sorride ora, con fare delutto tranquillo la giovane, che in questo momento, andrà di nuovo a irar fuori la bottiglietta in metallo, per fare un sorso di thè, per dissetarsi> Senti, visto che siano qui, che ne dici di andarci a mangiare un ramen da Ichiraku?> Propone questo all'altra> mangiare in compagnia è sempre più bello che mangiare da soli, e avremo più tempo per parlare di tuo fratello o di altro < alza le spalle nel dire questo, indice del fatto che non gli interessa di cosa si parlerà, ma più della compagnia, perchè della solitudine come compagna si è anche stancata. [Quartiere dello Spettacolo - Negozi] L'altra coglie le nuove informazionim, boffonchia qualcosa riguardo al sangue nero, come se considerasse quella la notizia più valida appena rivoltale. Poi come un tuono improvviso ecco che lo stomaco altrui inizia a brontolare. Una risata viene soppressa immediatamente dietro a quella maschera che grazie al cielo nasconde le fattezze della ragazzina. << D'accordo, verrò io a trovarti. >> Solo questo in merito al ritrovo, qualcosa che potrebbe tornarle utile in fondo per scoprire le strategie della gang rivale a Kyosei. Lo sguardo blu comunque ne segue i modi, la vede bere qualcosa per ridurre probabilmente il buco allo stomaco che si era andato a comporre probabilmente dopo la stancante giornata lavorativa. Poi inaspettatamente si ritrova a essere invitata a condividere una cena insieme, da Ichiraku ovviamente, luogo troppo famoso a Konoha per non essere il prescelto. Quella che le era sembrata una ragazzina capricciosa e opportunista ora sembra convergere verso qualcuno che necessità di compagnia e attenzioni. << D'accordo. Non vedo come un ramen possa guastare. Poi ricomincerò la mia ricerca da sola. >> Insomma, interrompersi per un pasto per poi ricominciare non è proprio una pessima idea. Si volgerebbe quindi verso di lei, in attesa che inizi a camminare in quella direzione. Qualora non lo facesse sarebbe quindi lei a incamminarsi in direzione del famoso chiosco: << Vieni, sono pratica di Konoha, c'è una scorciatoia >> Come se in qualche modo volesse fare comunella, anche con quell'atteggiamento scontroso che si ritrova la biondina, rispetto alla rossa. [Chakra 30/30] <Più tosto, Hiume-Sama, tu che lavoro fai?> Domanderà all'altra con fare del tutto tranquillo, andando quindi ad incamminarsi con lei, rimanendogli al fianco, mentre continua a guardare le varie bancarelle ed i negozi, che a dir la verità, qualcosa di interessante lo propongono pure per i gusti della giovane, ma che per il momento sono fuori dalla sua portata. <In effetti una scorciatoia è quella che vi vuole> va a dire, andando quindi a posarsi una mano sullo stomaco, e massaggiandolo un poco, va a fare un sorriso <Quindi anche tu, appartieni al clan Kokketsu?> Fa questa considerazione la giovane, un po così a caso, forse non ci fa nemmeno caso a dirla tutta, ma poco gli importa ora, vuole soltanto mangiare e dofersi un altro po questa compagnia del tutto occasionale, che è sempre meglio che starsene da sola <curioso però come in questo momento, tutti i villaggi e tutti i clan, possano stare assieme e dividire un villaggio> riflette < Certo che, è veramente interessante come un male maggiore> riferendosi a quello che vi è all'infuori delle mura del villaggio < Possa averdato origine a qualcosa del genere, che prima era impensabile...> Una riflessione come tante la sua, che vuol condividere con l'altra, e parlerà di questo e di altro lungo il corso della serata, o almeno fino a quando le loro strade non si separeranno. (End) [Quartiere dello Spettacolo - Negozi] A quanto pare quella morettina decide che è il caso di conversare, ponendo una domanda complicata, alla quale la nostra rossa non ha mai pensato: << Non ho ancora scelto un lavoro sinceramente. Mi arrangio principalmente con qualche lavoretto occasionale. >> Resta sul vago, proprio perchè così riesce a gestire al meglio la situazione spinosa. Viene seguita per quella che viene definita come una scorciatoia, così che ella possa riempirsi il rumoroso stomaco prontamente. << No. Il nostro cognome è Otatsu. Io non ho ancora deciso di farmi impiantare quei geni. Anche se sei la seconda persona che sembra quasi suggerirmelo... >> Sango, quella che ha cercato di affibiarle dei geni che teoricamente non le appartengono, almeno ufficialmente. Poi con una scusa qualsiasi inizierà a dire al mondo di essersi fatta impiantare il tutto da Rasetsu. Si incamminerebbero comunque verso il chiosco, le conversazioni che si addentrano nel generico, luogo molto più ameno per la biondina. << Già sembra strano. Diverso il mondo, diverse le opportunità. >> Insomma senza quella chiusura non avrebbe mai conosciuto Kan, forse nemmeno sarebbe mai diventata Hime. Non si sarebbe mai scontrata con l'idea di libertà e di riconquista che molti posseggono a quanto pare. Tutto e niente legato a quel destino e a quelle chimere che bussano prepotentemente ormai alle porte della loro pace, smuovendo le loro coscienze e le loro certezze, costringendoli a vagliare di nuovo le loro scelte di vita. [Chakra 30/30][//END]