Un ramen e due chiacchiere
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Giocata del 29/12/2021 dalle 15:07 alle 20:30 nella chat "Chiosco di Ramen "
Giornata tranquilla in quella nuovo zona, dove tutti i villaggi vengono inglobati, avendo però ognuno il proprio spazio. Ed è proprio dal villagio di Oto che iara si è spostato in quello di konoha, dopo essersi allenata, per potersi rifocillare al chiosco di ramen più famoso di tutti, Ichiraku. La giovane si presenta vestita con pantaloni e maglietta in tessuto tattico aderenti, bende all'altezza della coscia destra, dove vi è attaccato un porta Kunai, e dietro la scheina, all'altezza della cinta dei pantaloni vi è un porta oggetti di colore bianco. Ai piedi porta degli scarponcini, aperti, che mostrano le dita dei piedi, e sulla mani indossa dei guantini con rinforzo metalicco, il tutto però ormai logoro, essendo non proprio nuova questa attrezzatura, che dovrà ricoprare una volta che avrà i soldi. Nella parte superiore è presente ora una felpa, di colore nero con finiture rosse e cappuccio abbassato, per non prendere freddo dopo la sudata. I capelli neri e lunghi sono lasciati sciolti, ed il passo è svelto, mentre quegli occhi neri si guardano a destra e a sinistra, come sempre curiosa e attenta. <Spero dia vere i soldi per il pranzo> Dirà tra se e se la giovane, andando quindi a guardarsi nella tasca dei pantaloni, andando a tirare fuori quei pochi spiccioli che aveva a disposizione. <Me li farò bastare> Dirà tra se e se, rendendosi conto che non può sperperarne troppi, anzi quasi niente a dir la verità. <Eccolo!> esclamerà facendo un sorriso, vedendo il chiosco ad una decina di metri di distanza. Non accellera il passo, anzi, la prende con calma e so continua a godere quella passeggiata con calma, osservando di qua e di la, i passanti e gli altri negozi e bancarelle che vi sono, cercando di vedere se vi fosse qualcosa che che possa attirare la propria attenzione, cosa difficile a dir la verità, ma tentar di sicuro non nuoce. La giovane Nara si trova seduta in uno dei tanti sgabelli del chiosco di Ichiraku, indossando i suoi soliti abiti composti da un top nero sovrastato da una maglia bianca a maniche lunghe che le lascia scoperto l'ombelico ma, sul lato posteriore, ha uno strascico che le arriva alle ginocchia che copre alla vista entrambe le tasche porta-oggetti, contenenti i suoi possedimenti, attaccati ad un paio di pantaloni aderenti neri i cui gambali vanno ad infilarsi all'interno della coppia di stivaletti neri senza tacco che calza. Un quartetto di tasche porta-kunai sono presenti nei vari arti della ragazza, rispettivamente fissati sui polpacci e sugli avambracci. Il coprifronte di Konoha è tenuto a mo' di foulard sul collo. Sopra al proprio vestiario ha una lunga giacca di pelle che serve ad impedirle di congelare visto il suo solito vestiario. Un grosso fiocco nero adorna i suoi lunghi capelli lisci del medesimo colore, dai quali fuoriesce l'antenna di un trasmettitore. Un paio di guanti ninja, dalle cui nocche fuoriescono un terzetto di lunghi artigli metallici, coprono le sue mani intrecciate tra loro nel sigillo della "capra". Ella ha gli occhi chiusi ed un'espressione concentrata, dato che starebbe richiamando l'energia fisica dalla zona addominale e l'energia psichica dal cervelletto, portandole sul plesso solare rispettivamente attraverso l'esofago ed il midollo osseo così da poterle far vorticare l'una sull'altra in modo tale da produrre quell'energia chiamata chackra che inizierebbe ad accumulare [Impasto del chackra 3/4] I passi calmi la conducono sempre più vicino a quel chiosco, mentre con quegli occhietti neri e vispi la giovane, osserva quei nogozi di armi e oggetti ninja, nuovi splendenti, che le fanno allargare gli occhi, ma ecco, il portafoglio è vuoto e quindi dovrà accontentarsi di quello che ha, come da sempre insomma. <Devo riuscire a costruirli da sola, non dovrebbe essere difficile> Afferma lei, conaria convinta e anche un po pensosa, mentre poggia una mano sulla vetrina, prima di staccarla dandosi una leggera spinta e riprendere a camminare con fare tranquillo, andando quindi a raggiungere il chiosco, nel quale si ferma, senza entrare per il momento. > Allora, un ciotoladi ramen costa...> si fa due conti, tirando di nuovo fuori quei pochi spicci che ha, andando a muoverli con la mano sinistra, visto che sono posizionati sul palmo della destra <dovrei starci giusta giusta, speriamo mi bastino> Richiude la manod estra, che poi porta in tasca per lasciare quei pochi soldi, andando a scansare con la sinistra una volta alzata il lenzuolo bianco con la scritta rossa, per poi approcciarsi ad uno sgabello, di fianco alla ninja Konohana <Buongirono a tutti!> un sorriso genuino il suo <si potrebbe avere una ciotola di ramen per favore? <Non prenderà altro, andando quindi a sistemarsi i lunghi capelli nell'attesa, andando ad osservare l'altra per qualche istante> Anche voi a mangiare uesto delizioso ramen eh? <il tono non è tenuto alto,per non infastidire nessuno, ma si può ben vedere come sia tranquillo e pacata e propenso ad aprire una chiacchierata <ecco qa, dovrebbero bastare per una ciotola vero?> domanderà verso la figlia di Ichirku, mostrando un sorriso, che nasconde quell'incertezza e quella speranza, di riuscire anche oggi a poter fare un pasto caldo e riprendere un po di energie. Continua ad accumulare chackra fino a quando non è soddisfatta della quantità. Quindi, mantenendo il sigillo della "capra" intonso, distribuirebbe il proprio chackra attraverso il proprio corpo, in particolare sull'estremità della colonna vertebrale e sulla nuca. Cerca dunque di immaginarsi la sua solita immagine di se stessa, esattamente com'è ora, con tre particolari appendici in aggiunta: un paio di orecchie triangolari feline ed una lunga e sottile coda, il tutto ricoperti da una corta e soffice pelliccia del medesimo colore dei propri capelli per poi, sistemati i dettagli, attivare la tecnica facendo apparire quelle appendici. Fatto ciò aprirebbe gli occhi e farebbe guizzare la propria coda di lato mentre abbasserebbe e solleverebbe le proprie orecchie triangolari per verificare la corretta attivazione della tecnica... Almeno fino a quando non sente Iara che le rivolge la parola. A questo punto solleverebbe ambo le orecchie e sorriderebbe lievemente < Ovviamente. Ichiraku-dono è una leggenda del ramen: è sopravvissuto ad almeno una decina > sì, quando si parla di leggende si tende ad ingrossare i fatti con il tempo che passa < Apocalissi konohane, tra cui la venuta di tre kami o presunti tali > sorridendogli orgogliosamente I soldi non sembrano bastare, la giovane chiude leggermente gli occhi e abbassa un poco la testa <Mezza porzione andrà bene lo stesso, ti ringrazio> sconsolata, ma non lo da a vedere o almeno cerca di non darlo a vedere, visto che l'altra la ragazza che ha di fianco attira la propria attenzione, andando ad usare il proprio chakra per farsi comparire pelliccia, orecchi e coda come se fosse un gatto, cosa che attira sicramente l'attenzione e l'interesse dell'altra, che ora l'osserva in silenzio per non disturbarla. <"Però, è abile!"> dirà tra se se, andando in fine ad ascoltare quanto gli viene detto, quando Akaya gli risponderà. <Si,in effetti un ramen così buono non l'avevo mai mangiato> Afferma, con tono veritiero, essendosi sempre presa cura di se stessa da sola, il cibo che trovava non era proprio il massimo, ma l'ha portata fin qui. <Allora deve essere leggendario veramente, anche se non ho mai sentito queste storie su di lui> Sincero il suo dire, non ha motivo di mentire in questo caso. <Vedo che anche tu sei una shinobi> sorride, mentre punta gli occhi sulla figura femminile di Akaya, osservandola nei minimi particolari, o almeno così tenterebbe di fare <sei una genin o sei un rango più alto?> domanda, in fondo a lei nessuno a mai spiegato che i ranghi supoeriori tipo i chunin hanno il giubbotto che li distinguono, cosa a cui non ha nemmeno mai dato troppa importanza. Erano altri gli abiti usati nel suo clan. Ascolta le parole di Iara dopo aver attivato la tecnica della trasformazione, andando quindi a sorriderle < Ichiraku-dono è sempre stato un'autorità nel ramen, questi fatti sono solo ciò che ha aiutato ad ingrandire la sua fama > ammette abbassando le proprie orecchie < Una... shinobi sì > fissandola perplessa per qualche istante, con la coda che guizzerebbe nuovamente dietro di sé < Sono una genin dell'alleanza sì, ho il coprifronte di konoha perché mi diplomai prima dell'ultima apocalisse > spiega timidamente, inclinando il proprio capo di lato nel fissarla con un'espressione decisamente incuriosita anche se un poco perplessa. Nel mentre le dovrebbe arrivare anche il ramen precedentemente ordinato, momento in cui allungherebbe una mano per afferrare con cautela(soprattutto per via degli artigli) le salse apposite e versarne un poco nella ciotola, così da poter poi prendere le bacchette e mescolarle con attenzione. Quando il movimento avrà preso il suo ritmo e non rischierà più di rompere qualcosa, tornerà a guardare l'altra Arriva anche la propria tazza di Ramen, che ovviamente contiene solamente mezza porzione, che vaa prendere con cura con entrambe le mani, andando a posizionarla davanti a lei <Grazie> dirà, prima di andarea mettere le salse e prendere le bacchette per mescolare il brodo con le salse, in maniera chediventi tutto omogeneo e che i sapori si uniformassero per diventare davvero ottimi. <Avrai avuto il tuo bel da fare immagino!> dirà andando quindi a prendere una piccola quantità dinudols che si porta alla bocca dopo aver soffiato su quest'ultimi per raffreddarli un minimo, per poi gustarseli, assaporando quel sapore così buono e rotondo che gli manda le papille gustative ad impazzire. Sarà per la mezza porzione, sarà perchè gli piace molto questo ramen, ma se lo gusta, mangiandolo lentamente. <bella questa tecnica che hai attivato, complimenti> andrà a dirgli, osservandola ancora una volta, ed osservando anche quegli artigli che ha sulle mani, soffermandosi su quest'ultimi per qualche instante in più, prima di tornare alla propria ciotola di Ramen, andando a gustarsene un altra piccola bacchettata. <tu per caso sai, se vi è un fabbro nei dintorni?> domanderà verso la konohana <Perchè, sarei intenzionata a riprendere il lavoro di fabbro, e da quando siamo giunti qua, non ho avuto molto tempo per cercarne uno, e mi serve un lavoro> ammette, senza troppi problemi la giovane. Alle parole di Iara sorride lievemente, anche se palesemente sollevata < Vi ringrazio > sincera nel dirlo mentre risolleva le proprie orecchie e quindi riflette pensierosa < Non so dove siano le botteghe dei fabbri... Ma conosco una persona dell'ospedale kusano > ammette sorridendogli < Potresti chiedere loro se hanno bisogno di attrezzature o di affilare qualcosa, e nel mentre continuare la tua ricerca > propone, sorridendole incoraggiante sebbene al suo dire va ad abbassare e sollevare il proprio capo, sollevando quindi un poco di spaghetti con le bacchette quando sarà soddisfatta dell'operazione di mescolamento. Al dire sulla tecnica arrossisce lievemente < Anche se è qualcosa di poco conto che insegnano all'accademia, si tratta del mio jutsu preferito: l'henge no jutsu > la tecnica della trasformazione. Quindi si infila in bocca quegli spaghetti e li aspira all'interno delle proprie labbra così da poter iniziare a masticarli e gustarseli con gusto, senza dire nulla di più ma chiudendo gli occhi ed abbassando le orecchie per palesare ulteriormente quanto gradisca quella cibaria Conosce anche lei quel justu ovviamente, ma non si è voluta esprimere troppo in fretta, non sapendo se si trattasse di quello i qualche jutsu specifico <comunque non mi sono presentata, io sono Iara> dirà con un sorriso che mostra il piacere di essere li e di poter mangiare in compagnia per una volta. <Per quanto mi farebbe piacere, ma se non posso appoggiarmi a nessuna fucina, non posso affilare o riparare armi> farà notare alla giovane, andando quindi a prendere uno dei pochi pezzi di carne presenti nella sua ciotola, andando a farla sgocciolare bene prima di portarselo alla bocca, gustandosi anche questo boccone con fare soddisfatto, per poi prendere la ciotala con entrambe le mani, dopo aver posato delicatamente le bacchette, portandosi la ciotola alle labbra, così da poter bere quel brodo caldo e saporito che la riscalda, cosa che non le dispiace per nulla. <Riguardo ai Jutsu, non credo sia corretto dire che sia di poco conto, in fondo anche i jutsu di base, hanno e possono avere una rilevanza importante negli scontri o nelle missioni, a volte è mio parere sono proprio quest'ultimi i più utili> almeno questa è una sua credenza, che sia veritiera oppure no, questa non lo sa, ma per lei è così. <sei una cliente abituale di questo posto?> Domanderà ancora, curiosissima la giovane, e non che cerchi di nascondere questo suo lato ovviamente. Finisce di assaporare quegli spaghetti che ha in bocca per poi deglutirli per inghiottirli. Chinerebbe lievemente il proprio capo verso di lei e le sorriderebbe < Nara Akaya desu > si presenta a sua volta, per poi sorriderle < Beh, per affilare un coltello non penso che serva una fucina. Puoi iniziare a fare questi piccoli lavoretti così se non trovi un vero fabbro puoi sempre risparmiare per prendertene una tu no? > sorridendole per poi annuire semplicemente alle sue successive parole < Ne sono consapevole, ma spesso l'uso che ne faccio io vien visto come uno "spreco di chackra" da parte degli shinobi veterani, dato che nel mio caso è più una cosa estetica > ammette per poi abbassare e sollevare il proprio capo in un cenno affermativo < E voi? Siete una konohana oppure venite da un altro villaggio? > domanda incuriosita < Oppure siete nata qui? > domanda incuriosita mentre prenderebbe un naruto con le proprie bacchette e, dopo averlo lasciato sgocciolare un poco, se lo porterebbe in bocca per mangiarsi pure quello <Purtroppo non ho attrezzi con me, ne pietre che possano servire per affilare le lame di spade, i dei kunai o degli shuriken, dovrei cercare qualcuno da cui appoggiarmi purtroppo> spiega con tutta la calma possibile, mentre va a di nuovo a prendersi un po di Nudols con le bacchette, per poi portarli alla bocca, una volta che ci ha soffiata un poco sopra per raffreddarli un poco, vista la temperatura del brodo che è praticamente come la temperatura della lava. <Io sono nata ad Oto, e di fatti abito nella zona che ci è stata data, accanto a questi di konoha> dirà tranquillamente, andando poi a scrocchiare le ossa del collo, piegandolo prima verso una spalla poi verso l'altra <Se piace a te e trovi che sia giusto usarlo, non vedo perchè non farlo quando si può> sorride <gli shinobi veterani parlano con una visione del mondo utta loro, non so se abbiano veramente torto o ragione, però a volte ho la sensazione si fissino troppo su alcune cose che potrebbero anche tralasciare, come quella nel tuo caso> direbbe, andando a portarsi l'ultimo pezzo di carne di maiale alla bocca, dopo averlo lasciato sgocciolare per bene, lasciando all'altra la parola, tornando a guardarla conattenzione e interesse nella rispostache arriverà. Ascolta le sue successive parole mentre finisce di masticare ed inghiottire quel naruto, quindi riflette pensierosa < In effetti se non hai proprio gli strumenti potrebbe essere un problema... > mormora piano mentre mescola distrattamente la minestra di Ichiraku con le proprie bacchette, ma alle sue successive parole solleva lo sguardo < Oto... Questo nome non mi è nuovo, anche se non mi dice niente ora > ammette pensierosa per poi inclinare il proprio capo di lato, sorridendole < Su questo siamo d'accordo. D'altronde finché non si combatte non ha senso centellinare il chackra per quel che mi riguarda > ammette, per poi ridacchiare appena < Già... Anche se di veri veterani ne sono rimasti pochi... È stata una fortuna che io fossi solo una genin... > mormora piano, abbassando il capo e le orecchie senza dire altro per un lungo momento prima di prendersi un altro boccone del proprio cibo ed iniziare a masticarlo. Anche la coda si abbasserebbe e si avvolgerebbe attorno ad una gamba dello sgabello Che oto non gli dica nulla, un po ci rimane interdetta la giovane, ma non dice nulla a riguardo, e passa oltre del tutto tranquilla. continua ad ascoltare le parole dell'altra, mentre finisce di mangiare i nudols che sono rimasti nella ciotola, per poi finire di bere anche il brodo, riappoggiando la tazza sul bancona di legno con attenzione e delicatezza per non romperla, prima i andarsi a pulire con il tovaglio. <Peccato, mezza porzione finisce subito, ma meglio di niente!> esclamerà, andando quindi a girarsi verso l'altra, con tutto il corpo, così da avare una visuale migliore <Capisco che, consumare chakra potrebbe essere un problema, e non si sa mai quando si possa essereattaccati, però insomma, un po più di elasticità servirebbe secondo me> questa almeno è la prorpia idea, che a quanto pare non si discosta troppo dal pensiero della giovane <senti Akaya, io dovrei cominciare con le missioni a dire il vero, oltre che cercare una fucina, tu potresti accompagnarmi?> domanda a lei, in fondo è l'unica che conosce, e nella sua vita ha imparato a cogliere le occasioni quando vengono, e chiedere ora di sicuro non gli costa nulla <anche perchè sei la prima che conosco qui> dirà facendo uan risata sommessa, la cosa è triste se ne rendo conto da sola. Continua a gustarsi il ramen fino a finirlo, andando quindi a sorriderle lievemente < Soprattutto se si è in città. Teoricamente questo dovrebbe essere l'ultimo posto sicuro nel nostro mondo, quindi... > ammette, per poi riflettere pensierosa alle sue successive parole, alle quali abbassa e solleva il proprio capo < Non ho problemi ad aiutarti per quello che mi hai detto... Di che missione si tratta? > domanda incuriosita < Io so solo quelle che pubblicano nel distretto di Konoha, non so se sono le stesse degli altri distretti > ammette con un poco di imbarazzo, facendo guizzare al contempo la propria coda dietro di se mentre le orecchie si abbassano lievemente. Poserebbe quindi le bacchette parallele tra loro sopra la ciotola come ad evidenziarne uno dei diametri. Quindi si volterebbe verso di lei e la osserverebbe attentamente < Dimmi pure, d'altronde sono rimasti solo i genin e qualche miracolato sopravvissuto all'apocalisse, quindi non ha senso stare a pensare ad eventuali vecchie rivalità tra i villaggi > <Per quanto ne so, le missioni dovrebbero essere uguali per tutti, o almeno immagino> dirà verso l'altra, andando quindi ad alzarsi dallo sgabello, ricomponendosi emettendosi a posto sia la ferlpa che i capelli, in modo da essere ordinata <Non ho ancora scelto una missione a dir la verità, potremmo consultarle assieme e vedere di sceglierne una per cominciare, magari fare prima le grado "D" almeno potrei ambientarmi un poco, che ne dici?> domanda all'altra, anche perchè non è uscita molto fuori dal quartiere di Oto, ma ora è proprio arrivato il momento di muoversi e di darsi da fare, non vuole rimanere in dietro rispetto a nessuno, e questo è il suo orgoglio Uchiha a imporglierlo. <In effetti non sono rimasti molti gradi alti, ma questo ci da anche la possibilità di riuscire a crescere con una prospettiva migliore, e di cercare di assumere ruoli fondamentali all'interno del villaggio no?> vorrebbe anche dire del clan, ma prima di dirlo sa che dovrà attivare lo Sharingan e non sembra essere cosa facile, ma è sicura che potrà farcela. <Però pensare che questo sia l'unico baluardo del mondo libero, un po mi rattrista, chissà se capiterà mai occasione per poterci riprendere anche quello che c'è fuori dalle mura di questo immenso villaggio> Una riflessione, una speranza forse, che per ora, rimane solamente una chiacchiera e nulla di più. Ascolta le parole dell'altra e quindi annuisce semplicemente, per poi inclinare il proprio capo di lato, sorridendole < Nessun problema. Le missioni di grado D sono solitamente le migliori per iniziare. Potremmo andarle a vedere insieme sì > sorridendole per poi inclinare il proprio capo di lato, sospirando lievemente < Con il bigottismo che c'è ora nei confronti degli shinobi... Spero che sia effettivamente possibile. Ci incolpano perché i jonin non sono riusciti a fermare l'ultima apocalisse... > distogliendo lo sguardo < So che c'è chi si sta attivando per questo... Ma lo spero anch'io. Se rimaniamo chiusi qui dentro non è come condannarci da soli all'estinzione: finiremo per sovrappopolare questo piccolo e morire tutti di fame > sospirando lievemente, per poi sollevare lo sguardo su di lei < Per questo devo migliorarmi e mi sto seriamente addestrando come kunoichi Nara. Abbiamo bisogno di tutte le forze che abbiamo per poter anche solo sperare di abbattere una di quelle bestie che ci tengono qui come topi in trappola > mesta nel dirlo, e decisamente rassegnata <Per cominciare sono le migliori di fatti, anche se non vedo l'ora di passare alle "c" che mi sembra che ne abbia due da fare, essendo una Genin> dirà verso l'altra, sorridendogli poi, con fare deltutto tranquillo. <Senti, andiamo a fare due passi, quando hia finito di mangiare?> La butta li la giovane, in fondo non ha altro da fare per il momento, visto l'allenamento mattutino. <In ogni era c'è sempre stato una sorta di bigottismo per qualcosa, questa però è la nsotra era, e siamo noi e le nostre azioni responsabili di quello che succederà> il tono nel dire queste parole è serio e deciso, crede in queste parole la giovane Genin Otina <Quindi impegnamoci per migliorare questa nostra era, comiciando da una semplice missione D, e magari arrivando ad espandere magari un po il territorio fuori da queste mura quando ne saremo in grado> Dice verso l'altra, andando a stringere la mano destra a pungo e avvicinandola verso l'altra, aspettandosi un battipugno la giovane, che se arriverà oppure no, lo vedrà tra poco. <Non credo che per ora ci sia il pericolo di essere troppi, io mi preoccuperei più tosto di dare un buon contributo al villaggio, e cercare di migliorarci come shinobi e come persone, magari con la nsotra generazione di Shinobi, riusciremo quanto meno a far affievolire questo bigottismo che ora è presente> sorride <o almeno lo spero> concluderà così il suo dire, tenendo sempre il braccio lungo verso l'altra e la mano guantata chiusa a pugno verso l'altra. Ascolta le parole dell'altra inclinando il proprio capo di lato prima di annuire < Certamente Iara-san> alzandosi semplicemente in piedi facendo guizzare la propria coda dietro di se, quindi sorride all'addetto dato che lei aveva pagato quando l'aveva ordinato prima che arrivasse Iara. Andrebbe quindi a tornare a guardare l'altra, annuendo lievemente < Lo so... E la cosa ammetto mi fa un po' paura... > ammette abbassando le orecchie, per poi sospira appena < Chiamerò comunque la mia amica dell'ospedale. Anche lei è una kunoichi e potrebbe aiutarci forse. Che ne pensi? > voltandosi verso di lei mentre estrarrebbe(con cautela dato che con quegli artigli rischia di lacerarsi tasche, maglia, pantaloni e magari anche le chiappe) mentre inizierebbe a scrivere il messaggio, sorridendole < Ma voglio comunque fare del mio meglio... > sospirando appena mentre solleva lo sguardo al cielo e replica un < Ja nee > verso Ichiraku, senza dire altro uscirebbe dall'area del chiosco per portarsi all'esterno Il braccio viene retratto e va a posizionarsi lungo il corpo, con la mani che entrano dentro le rispettive tasche dei pantaloni, inziando a seguire l'altra uscendo dal chiosco, dopo aver salutato con un sorriso e un geste del capo <Se si vuole aggiungere anche una tua amica, per me non ci sono problemi, anzi in tre faremo anche meglio le missioni> Dirà con un sorriso, prima di tornare a guardarsi attorno, con calma e tranquillità, godendosi quel luminoso viale, dove la gente va e viene, pieno di vita a quanto sembra <Perchè ti dovrebbe far paura?> Domanda verso l'altra, non capendo questa cosa <In fondo, siamo noi la generazione che erediterà questa era, con o senza la paura avverrà, e tanto vale accogliere la cosa con lo spirito giusto e prepararsi per fare del proprio meglio, in fondo se non abbiamo noi ambizione, chi l'avrà?> Una domanda retorica questa che viene posta da parte della giovane Otina, che a quanto pare sembra avere le idee ben chiaro in merito al proprio futuro, anche se molte di queste non le svela e le tiene per se al momento. <Akaya-san, c'è un posto dove si può stare un po tra la natura dentro a questo villaggio?> Domanderà <Mi piacerebbe sentire l'odore dei fiori..> Una voglia, un desiderio improvviso questo, di chi, l'odore dei fiori l'ha sentito sempre troppo poco, mentre il dolore della sofferenza fisica, l'ha assaggiato già troppo volte. Ascolta le parole dell'altra e quindi finisce di scrivere il messaggio per poi inviarlo con un click del telefono, andando quindi a riporlo(con la medesima cautela di prima) nella tasca porta-oggetti. Il tutto mentre continua a seguire l'altra lungo il viale e quindi sorride timidamente < Non sono esattamente una che da bambina sognava fare la kunoichi > ammette distogliendo lo sguardo ed abbassando le proprie orecchie < Non ho mai avuto quel tipo di ambizione > sospirando lievemente, scuotendo il proprio capo e facendo guizzare la propria coda dietro di se, andando quindi a voltarsi verso di lei e sentire le sue successive parole, alle quali sospira appena < Ma hai ragione, ed è per questo che mi sto allenando > ammette, per poi inclinare il proprio capo di lato riflettendo pensierosa < Tra i distretti di Oto e di Konoha c'è la foresta oscura... Mentre a nord del distretto kusano c'è il bosco dei ciliegi > mormora pensierosa < Ci sono altri punti, ma se vuoi vedere dei fiori in primavera ti consiglierei di andare lì > ammette, per poi sorriderle < Ma durante l'inverno... Forse gli Yamanaka hanno ancora un po' di odori ed aromi nel loro negozio floreale > propone, sorridendogli lievemente <Non credo sia periodo di fioritura questo, però un bosco di ciliegi è sempre una cosa fantastica da vedere> andrà a dire, come se fosse una bambina che non ha mai visto niente, e di fatti è così, solamente che non è più una bambina. <Io essendo cresciuto in una famiglia di Shinobi, ho sempre voluto fare questo, anche perchè era qualcosa in cui eravamo predestinati> spiega verso l'altra, senza entrare troppo nei dettagli <Ma dimmi, da piccola quale aspirazioni avevi? Volevi diventare un medico? una fioraia?> butta li un paio di ipotesi a caso, mentre continua a camminare in direzione del bosco di ciliegi, o almeno così crede lei, seguendo l'altra con passo calmo e tranquillo di chi sembra essere felice oggi. Nel mentre però, non perde d'occhio i negozi e le bancarelle, visto che sta cercando un fabbro, magari se guarda con attenzione, riuscirà a scovare un insegna o magari trovare qualche garzona a cui chiedere. <Senti ma, sia tu che la tua amica, quando riuscireste a fare la prima missione?> domanda poi, all'improvviso, voltandosi verso l'altra per guardarla in volto, rimanendo ora silente, aspettando che gli venga data una risposta. Alle sue successive parole sorride lievemente < Già > continuando ad alternare le proprie leve inferiori lungo il viale assieme all'altra prima di sollevare lo sguardo verso il cielo < Come avrai immaginato dal cognome... Anche il mio è un clan di shinobi > sospirando lievemente, per poi scuotere il proprio capo < A dire il vero non avevo troppe aspirazioni: ero troppo occupata a combattere con i miei genitori ed i sensei per la mia passione coi i gatti > facendo guizzare la propria coda dietro di se e sollevare le orecchie mentre miagola con un tono lievemente divertito < Dopotutto ero in un clan, e probabilmente ero anche un po' viziata visto che eravamo in un tempo di pace > sospirando appena, per poi voltarsi verso di lei e quindi riflettere pensierosa < Personalmente anche domani, salvo imprevisti ovviamente > spiega < Quanto alla mia amica, appena mi risponderà ti saprò dire > sorridendole < L'unica cosa... Non spaventarti se vedrai del sangue. La sua innata è molto... forte se non sei abituata quel genere di cose > ammette deglutendo appena <Devo ammettere che anche io sono nata nella tranquillità, ma purtroppo non è che si sia potratta per molto tempoe di necessità virtù> andrà a dire, ripensando ad un passato che fino ad ora non è mai cambiato con il presente, ma da oggi forse, qualcosa potrebbe anche cambiare rispetto a quello che succedeva prima,a quello che è succesos fino a ieri sera insomma, e nello sperarci il suo orgogliosi fa ancora più grande, il suo senso di rivalsa si fa ancora più grande. <a pensare alla pace, è facile, basta guardarsi attorno, qui siamo in pace, ma è una pace che è come un velo, un po illusoria, visto che il mondo la fuori, sta aspettando di sbanarci un pezzo alla volta> Andrà a dire, alzando gli occhi al cielo la giovane, continuando quindi a camminare, con calma, godendosi quella passeggiata. <Per quanto riguarda la tua amica, spero vivamente che si faccia sentire presto, ho proprio voglia e bisogno di mettermi in gioco e dimostrare chi sono e sopratutto ho desiderio di lasciare un segno in questa era> Sincero il dire della giovane, che continuerà ad avanzare in compagnia dell'altra sino a quando entrambe non dicederanno di tornare ognuno rispettivamente a casa propria. (fine per me) Alle sue successive parole semplicemente sospira lievemente, senza commentare ma limitandosi a seguirla semplicemente. Si guarda attorno man mano che l'altra risponde semplicemente che < Hai ragione > per poi scuotere il proprio capo < Il problema sono quelle bestie... Per ora, almeno per quelli al mio livello, uscire è un suicidio > ammette, per poi sorriderle lievemente, abbassando e sollevando il proprio capo mentre replica che < Appena saprò qualcosa vedrò di fartelo sapere in qualche modo Iara-san > spiega per poi continuare la passeggiata fino a quando non si congederanno, momento in cui si dirigeranno ognuno a casa propria, nel suo caso nella Magione Nara nel Quartiere dei Clan di Konoha