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Chiacchiere dopo il lavoro

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con Shizuka, Tenjiro

21:06 Shizuka:
  [Quasi da Ichiraku] La coppia di colleghi ormai è praticamente sopraggiunta davanti al Chiosco di Ichiraku, punto fondamentale per un'ottima mangiata nel distretto di Konoha. Strano che si sia fermata in quel luogo recentemente con un altro Hyuga, le coincidenze si susseguono senza tregua. La nanerottola sembra ancora più bassa questa sera, considerato che non indossa i soliti anfibi ma delle ballerine nere con un fiocchetto davanti, le gambe sono avvolte da delle collant scure, una gonnellina a trama scozzese grigia e nera si trova poco sopra. Sopra indossa una camicetta bianca, due bottoni lasciati aperti così che la collana dorata con il pendente a farfalla dalle ali brillanti e blu sia in mostra, sopra la camicetta un maglioncino nero a manica lunga, con i bottoni frontali. Tutto ciò però viene celato da quel cappotto nero con il cappuccio peloso e marroncino che usa pre ripararsi dal freddo. I capelli rossi sono acconciati in una coda alta, che lascia sfuggire solo qualche ciuffo ad incorniciarle il visino appena truccato con un filo di eyeliner e del mascara; tale pettinatura mette in mostra i quattro orecchini, due per ogni lobo, a forma di farfalla, uno oro e uno blu per lato, oltre che il piercing ad anello, dorato anch'esso sulla cartlagine superiore dell'orecchio sinistro. Sulle spalle porta il solto zainetto contenente chiavi di casa, portafogli, cuffie enormi e blu, blocco da disegno e materiale inerente, il cellulare si trova nella tasca destra del giubbotto. Le braccia si allungherebbero verso l'alto, andando a stiracchiare un poco il corpicino, sulle mani risaltano quei guanti in pelle nera che ormai indossa perennemente, eccezion fatta solo mentre dorme e durante il lavoro. La farfallina rosso sangue che ormai si porta sempre appresso svolazza pacatamente attorno a quegli arti volti al cielo, per poi continuare a muoversi nei pressi della testolina della Kokketsu: << La giornata è stata fin troppo lunga! E' stata un'ottima idea andare fuori per cena! Poi così posso presentarti Kimi! >> Si perchè ha anche dato un soprannome a quella farfallina che le ronza intorno, forse in onore di chi gliel'ha donata.

21:24 Tenjiro:
  [Pressi Ichiraku] Un altro turno di lavoro giunge al termine, mentre il sole abbandona i cieli in via definitiva anche oggi. Tenjiro si muove a passo pacato assieme alla sua collega, diretti verso il chiosco di Ichiraku per consumare un pasto caldo ampiamente meritato. Il susseguirsi dei passi dello Hyuga, decisamente più pesanti di quelli di Shizuka, riecheggia per la strada, salvo poi essere inghiottito dal brusio causato dalla gente. <Yaaaawn!!> Sbadiglia ampiamente, portando la mano destra dietro la nuca per massaggiarsela, palesemente stanco per via della giornata appena conclusasi. <Il signori Tanaka mi ha fatto impazzire oggi...> probabilmente sta parlando con la ragazza di un presunto ricoverato. <Avrei voluto sedarlo con una botta in testa. E detto da me... è tutto dire.> Per aver portato Tenjiro all'esasperazione, deve esser stato un tipo particolarmente ostico con cui trattare. Mentre parla, entrambe le mani volano alle tempie per massaggiarsele, forse con il desiderio di far sparire quel lieve mal di testa che la stanchezza impone. Ad ogni modo, il suo vestiario non è troppo differente dal solito. Kimono nero e sandali sono immancabili, esattamente come immancabile è il cappello di paglia che copre il suo capo. L'haori bianco riportante i simboli della casata Hyuga svetta sulla sua silhouette, sta sera libera di sfoggiare il proprio candore ai quattro venti. Quando va a lavoro, infatti, Tenjiro non porta con se il giaccone rosa a fiori... e sembra quasi che, all'uscita dall'ospedale, indossi ancora quel camice bianco. <Secondo te come sto andando?> Chiede un consiglio prestazionale alla compagna. Lei ha più esperienza di lui, quindi saprà dirle le sue impressioni sull'approccio che Tenjiro ha adottato nei confronti della professione. Intanto il chiosco si fa sempre più vicino e la ragazza tira fuori un argomento che fa strabuzzare l'occhio buono al vecchio Hyuga. <Presentarmi Kimi?> Domanda curioso, guardandosi in giro alla ricerca di qualcuno che possa potenzialmente unirsi al loro banchetto. E' palesemente confuso e adesso a Shizuka spetta il compito di chiarirgli le idee!

21:40 Shizuka:
  [Quasi da Ichiraku] Quando il commento riguardo a quel ricoversato viene espresso ad alta voce la ragazzina scoppia a ridere, ben consapevole di come sia difficile il soggetto nominato. << Effettivamente ormai sei l'unico che lo sopporta a sufficienza! >> In effetti è estremamente chicchierare in maniera ironica con qualcuno, riguardo a un lavoro che di ironico ha ben poco, soprattutto dopo il disastro di Kiri. << Invece la signora Kurako oggi è finalmente riuscita ad alzarsi dal letto da sola da quando è stata operata! Fa passi da gigante! >> Il lavoro di entrambi li costringe in zone diverse in momenti diversi dell'ospedale, anche se la pausa caffè in compagnia era decisamente un toccasana. La domanda che sopraggiunge successivamente fa vincere a lui un sorriso dolce: << Secondo me stai andando bene. Ti sei già ambientato nei reparti in maniera completa e i pazienti ti adorano. Soprattutto quelli anziani! >> Gli rivolge un occhiolino, come se con quell'affermazione volesse intendere ben altro, ma è chiaro dal tono di voce che l'ironia è presente e totale da parte della Kokketsu. Il rumore aumenta man mano che si avvicinano al chiosco, così come il numero di persone, la sinistra verrebbe portata a mezz'aria, il solo indice estratto dal pugno chiuso. In pochi istanti la farfalla andrebbe a posarsi li, lasciandosi poi poggiare sulla spalla sinistra del cappotto della ragazzina. << Lei è Kimi. >> L'indice andrebbe ora a indicare il lepidottero. << Qualche giorno fa è comparsa in camera mia, da allora me la porto dietro. Adoro le farfalle ma questa è un poco particolare. Però mi tiene compagnia. >> Un sorriso ampio le si stampa sul viso. In linea di massima la rossa cerca di non dare troppo a vedere i pensieri che le affollano la mente, almeno non durante il lavoro e soprattutto non vuole annoiare gli altri. Prima o poi, soprattutto con lo Hyuga, il discorso si sarebbe palesato in autonomia, come sempre.

21:56 Tenjiro:
  [Pressi Ichiraku] Pure e sconclusionate chiacchiere tra colleghi. Il fatto che abbiano la forza di ridacchiare in un contesto che di divertente ha veramente poco, la dice lunga sulla solidità del loro animo. <Eh... temo sia doveroso. Non ha più una famiglia.> Sempre riferito a Tanaka, s'intende. <Se io fossi al suo posto, non so cosa darei per avere qualcuno che mi ascolta e che periodicamente viene a trovarmi.> Classica condizione di degenza di un vecchio signore senza figli o nipoti. Per quanto riguarda la signora Kurako, invece... <Oppure sei tu a far miracoli.> Le concede un complimento neanche troppo velato. Che sia vero o meno, Tenjiro ritiene che sia sempre il caso di alimentare ambizioni e umore di chi si impegna in quello che fa. Magari se non ha fatto miracoli fino ad ora, potrebbe iniziare a farli da domani. Spesso una pacca sulla spalla può fare una grande differenza. <Ci metti il cuore in quello che fai, e posso assicurarti che i pazienti lo sentono.> Specialmente quelli più fragili. Quelli più soli. Subito dopo strabuzza l'occhio, quando l'altra fa riferimento al rapporto che Tenjiro ha con gli anziani. <Ehi!> Apparentemente turbato, ma segnato da una vena ironica palese. <Cosa stai insinuando!?> Subito dopo quella perplessità sfocia in una risatina contenuta, calda, che palesemente non ha bisogno di risposte. L'ironia può anche finire lì, considerando che un discorso assai più interessante si palesa all'orizzonte. L'occhio dalle sfumature perlacee, quello funzionante per intenderci, si posa sulla creatura che la Kokketsu si porta dietro. <Mh.> La osserva per qualche istante, cercando di carpirne dettagli e particolarità. <Particolare, invero.> Intanto Ichiraku è stato raggiunto e possono iniziare ad accomodarsi a quegli sgabellini iconici. <Dici che è apparsa in camera tua e da allora ti segue?> Domanda incuriosito. <Che sia una qualche sorta di spirito?> Oppure una chimera venuta dall'esterno! Chi lo sa. Tenjiro, tuttavia, non sembra essere allarmato. Il suo tipico approccio pacioso e tranquillo nei confronti della vita è più vivo che mai.

22:10 Shizuka:
  [Da Ichiraku] La condizione di molti anziani nelle terre ninja è la medesima, è facile perdere i giovani, chi arriva a una veneranda età spesso non ha familiari attorno e questo li porta a sentire parecchio la solitudine. << Quando sarai un anziano che si sente un poco solo prometto di venirti a trovare! Magari coi miei figli >> Un sorriso divertito quasi a trentadue denti le si stampa in volto, ora lui probabilmente non saprà se considerarlo un complimento e un'altra presa in giro. Quando invece è lui ad attaccare con un complimento nemmeno troppo velato, le guance della ragazzina le si tingono di rosso, in imbarazzo come ogni volta le si rivolga un complimento: << Figurati! E' lei una donna tosta, una che non smette di combattere! >> Tasto dolente, il viso abbattuto del fidanzato è lì stampato nella sua memoria. Difficile riuscire a trascinarlo fuori da quella paura, quell'insicurezza che si è presa parte del suo cuore. Tuttavia per distrarsi gioca sull'ironia, lo prende in giro e la risposta che ottiene è sicuramente non troppo seria. << Beh se tutti si ricordano del Dr. Ten vuol dire che anche tu quello che fai, lo fai con il cuore no? >> Gli rispedisce al mittente quei complimenti, aggiungendo un dettaglio divertente. << A proposito il soprannome lo devi a Shinji il ragazzino ricoverato da poco in pediatria. Ha detto che sei il Dr. Ten perchè da uno a dieci vali il mille, ma siccome il tuo nome inizia con la T allora invece che Sen, vali Ten! >> I bambini sono i migliori per mettere di buon umore, purtroppo quel piccolino aveva avuto una brutta febbre ed era stato costretto a letto, niente di grave ma in poco tempo aveva conosciuto pareccho gente girovagando nell'ospedale. Dopo aver recuperato il lepidottero e messo al sicuro, si addentrano nel chiosco, si siedono su quegli sgabellini poco dopo le domande curiose dello Hyuga: << Beh in realtà le ho chiesto io di seguirmi e lei mi ha accontentata. >> Borbotta un pochino mentre fornisce quella spiegazione, << Comunque la considero uno spirito anche io. Ho fatto un brutto sogno l'altra notte e quando mi sono svegliata lei era lì. >> Non gli ha mai raccontato degli eventi di Kiri in effetti, forse per non fare la figura dell'inesperta, della poco abile nel proprio lavoro, o semplicemente perchè quella perdita in fondo l'ha segnata più di quanto creda. << Cosa prendi? >> Ovviamente si riferisce al cibo, sono li per quello in fondo no?

22:25 Tenjiro:
  [Ichiraku] Non sa se prendere le parole della ragazza come un complimento o meno. Il suo viso si piega in una smorfia confusa: divertita, ma leggermente in imbarazzo. <Beh, avrete un bel po' da fare allora... perchè io non ho intenzione di morire tanto presto!> Anzi, padroneggiando le arti mediche al meglio vorrebbe diventare longevo abbastanza da recuperare i trent'anni buttati via. <Che ne sai... magari potrei avere dei figli anche io.> Non lo esclude, anche se ormai l'età avanza e galoppa. Ad ogni modo, anche i complimenti vengono prontamente rigirati al mittente, con tanto di rilascio di titolo ufficiale affibbiatoli da un ragazzino in reparto. <Dr. Ten.> Ripete, abbastanza incuriosito dalla cosa, mentre prende posto al bancone. <Non suona male. Certo, Dr Hyuga ha una solennità tutta sua...> Ovviamente sta ironizzando. <Ma noi non vogliamo che si crei una barriera tra medico e paziente, vero?> La guarda con sguardo complice, senza realmente aspettarsi una risposta. E' una domanda retorica, che accetta soltanto un si di rimando. <Dottor Ten mi piace. Darà ai pazienti quel pizzico di confidenza di cui hanno bisogno per aprirsi con noi e mettersi a proprio agio. L'ospedale non è propriamente il posto migliore in quanto a serenità e spensieratezza.> Chi lo abita, invero, di solito è pieno di problemi più o meno gravi e a loro spetta alleggerire quel soggiorno, in attesa della guarigione. <Ah si?> Domanda incuriosito, cercando di mettere assieme i tasselli di questa storia per comprenderne le dinamiche. <Sai... avere un compagno di viaggio può essere importante.> Inizia un discorso un po' lungo, e forse anche personale... ma la sera è ancora giovane e la ragazza potrebbe essere interessata a carpire un frammento del passato di Tenjiro. <Un compagno di viaggio salvò mio padre dalla disperazione.> E le dona un sorriso quasi malinconico. <Cosa sai di questa farfalla? Riesci a comunicarci? Vi separate mai?> Sembra esserne veramente veramente interessato. <Ah! Io prendo il solito. Un bel ramen caldo. Tu, Shizu-chan? Non fare complimenti... offre il Dr. Ten.> E ridacchia, divertito.

22:44 Shizuka:
  [Da Ichiraku] Sogghigna un poco all'affermazione riguardo ai figli: << Beh prima dobbiamo trovarti una ragazza! >> di nuovo ci scherza, in maniera delicata, sottolineando un poco come più che le capacità, necessiti della materia prima. Quella storiella estrapolata dai racconti di quel bimbo lo stupiscono in positivo, ponendo quesiti ad alta voce che non meritano risposte effettive. << Allora ti chiamerò anche io così! Per uniformarmi alla massa! >> Ha appena vinto un soprannome ufficiale per le sessioni di lavoro in corsia, e magari per quell'extra kiriano. Lui ascolta quella specie di discorsetto rivolto alla farfalla, prendendo la ragazzina fin troppo sul serio. << Un compagno di viaggio dici? >> Il tono di voce si è fatto serio, come se in quel momento ci stesse riflettendo davvero. Dove stava andando esattamente lei? In quale direzione? Quell a dichiarazione fatta a Yukio oppure la vicinanza a quel ragazzino dai capelli bianchi che stava lentamente passando dall'essere il leader della coppia a dover essere trascinato? I pensieri vengono interrotti però da quella menzione straordinaria al padre dello Hyuga: << Cosa successe? >> La domanda esce spontanea, così diretta che ormai è fuoriuscita dalle labbra prima che potesse mordersi la lingua. << Sempre se ti va di parlarne.... >> Boffonchia, cercando di scusarsi indirettamente per quella curiosità dimostrata. Una volta ottenuta eventuale risposta cercherebbe di esaudire le domande altrui, dando risposta solo parziale, per non metterlo in difficoltà: << So che è meglio non toccarla a mani nude, perchè fa male, una sorta di scarica che inibisce il sistema nervoso, e poi lascia delle macchie viola sulla pelle. >> Questo è un dato di fatto, oltre che una specie di consiglio, non sfiorarla per protezione. << Non so se io riesca a comunicare con lei o meno, però per ora mi ci sono sempre rivolta con cortesia e sembra accettare di buon grado quello che le richiedo. >> Di nuovo si interrompe, come se volesse rispondere adeguatamente a ogni domanda che lui pone. << Non siamo inseparabili, per esempio di notte dorme quasi sempre su un piano di appoggio stabile, come la scrivania. Però... >> Ennesima pausa, nella mente le immagini di quel ragazzo morto, sorridente che le chiede di prendersi cura di quel semino di ciliegio. << nel sogno ho promesso di prendermene cura, quindi se posso la tengo vicina. >> Infatti mentre lavora in ospedale la lascia almeno nell'armadietto, come detto i bambini sono imprevedibili, non vorrebbe ferire qualcuno inavvertitamente. Alla domanda sul cibo tuttavia lui va sul classico: << Allora andrò su un ramen di pesce! Tanto offre il Dr. Ten no? >> Un sorriso un poco più acceso tornerebbe a far capolino sul visino della rossa, che prima o poi riuscirà a offrirgli una cena!

23:03 Tenjiro:
  [Ichiraku] Si toglie lentamente il cappello, mostrando i lunghi capelli nero pece raccolti in una coda non troppo curata. Ridacchia divertito quando l'altra si propone di trovargli una ragazza, considerato che lui aveva fatto solo una battuta fine a se stessa. <Non che io sia particolarmente adatto a questo genere di cose. Non più ormai.> L'età, l'occhio mancante, il gusto estetico discutibile non in linea con i tempi che corrono... insomma, non è un buon partito. <Diciamo che servirebbe una donna... disposta a chiudere un occhio.> Battuta squallidissima sul fatto che lui sia orbo. Esploderà in una risata più sentita subito dopo, accompagnato anche dal ristoratore, che non ha potuto fare a meno di cogliere il discorso. <Si, un compagno di viaggio.> Ribadisce, incrociando le mani sul bancone innanzi a se e incurvando appena la schiena per star più comodo. La curiosità di Shizuka, prevedibile, non trova limite o confini... di conseguenza la domanda circa il suo passato è inevitabile. In altri contesti avrebbe aggirato il discorso con indiscussa maestria oratoria, ma questa volta non sarà così. Le donerà qualche piccola pillola del suo passato. <Il mio passato è abbastanza controverso, Shizuka.> Glielo premette, come a volerla avvertire che non ci saranno grandi inni alla gioia o veli rosa tra le onde dei suoi ricordi. <Frastagliato e pieno di sfumature non molto colorate.> Tante sfumature di grigio e nero. <Mio padre non fu mai in grado di accettare il fatto che mia madre non superò il parto.> Si, subito dopo la nascita di Tenjiro, la madre morì. Parliamo di quasi mezzo secolo prima... quando ancora le condizioni sanitarie e la tecnologia clinica non aveva raggiunto i livelli odierni. Complicazioni durante il parto potevano portare alla morte, se non si interveniva prontamente. <Tuttavia, aveva un legame indissolubile con delle creature grandiose. Era quasi una seconda famiglia per lui.. e lo sostenettero nel momento in cui il mondo iniziò a crollargli sotto i piedi.> Anche Tenjiro sembra avere una stima non indifferente per queste creature, seppur non ne abbia ancora specificata la natura. <Il segreto, Shizuka... è imparare a circondarsi delle giuste presenze. Stringi legami... rendili indissolubili... e diventeranno qualcosa a cui poterti aggrappare quando tutto il resto sprofonda.> E non dirà altro a riguardo. Annuisce in silenzio, per quanto riguarda la farfalla. Solo alla fine si permetterà di esporre un consiglio. <Secondo me dovresti approfondire la cosa.> Per curiosità. Per utilità. Per sicurezza. <Cercare di capire da dove effettivamente arrivi... o cosa si aspetta da te. Da quanto mi pare di capire, forse è stato più di un sogno. Sarebbe il caso di indugiarvi su.> Consiglio da amico. Da padre. <Ah, ho ricevuto la tua lettera. Ho sentito delle ultime novità nel distretto di Kiri.> Non v'è gioia nelle sue parole. Il ritorno di un passato così buio non allieterebbe nessuno sano di mente. <Cosa avevi in mente, di preciso?> Intanto la loro ordinazione viene delicatamente posata sul bancone avanti a loro.

23:23 Shizuka:
  [Da Ichiraku] L'ironia del discorso passa totalmente in secondo piano rispetto alla curiosità di scoprire qualcosa in più del vecchio Hyuga, anche se non può evitare di ridacchiare a quella battua di pessimo gusto. Quando lui fa quella premessa, in maniera molto innocente la rossa fa spallucce: << Mi pare di aver capito che voi Hyuga non siete molto fortunati. Ma forse sono io che sono molto fortunata in realtà, rispetto al resto del mondo. >> Ancora tutta intera, ha addirittura il tempo di bucarsi il corpo con tatuaggi e piercing. Genitori entrambi vivi, con una relazione stabile, fidanzato con un ragazzo che a conti fatti ha occhi solo per lei. I drammi della rossa possono davvero contarsi sulle dita di una mano per ora. Tuttavia non si aspettava certo quella notizia, la morte della madre, subito dopo la nascita di Tenjiro stesso, un dolore mostruoso associato a una gioia che sarebbe dovuta essere immensa. Lo ascolta, come farebbe una bimba con il padre effettivamente, senza interrompere quei consigli, quei pensieri rivolti a lei. << Sto cercando di stringere dei legami, li sto coltivando un poco per volta, ma ci vuole tempo per certe cose e sono molto diffidente nei confronti di chi non si espone completamente e con sincerità. >> Questo dovrebbe escludere completamente colui che si trova innanzi, con il quale c'è sempre stata una buona intesa anche solo grazie alla disponibilità a un dialogo senza barriere. << Perchè parli di creature? Non erano presone? >> Il dubbio è lecito, quel termine utilizzato ha mandato un allarme ai cricetini nella mente femminile. << Ho provato a chiedere a qualcuno di aiutarmi a identificare la provenienza, ma sono ancora notizie poco chiare, anche se in qualche modo pare sia legato a qualcosa di passato... >> E mai più tornato come le anime, anche se ancora non si è sbilanciata troppo riguardo alla ricerca su Kimi, o meglio Medusa. Tuttavia il discorso verte in un'altra direzione, capace di distrarla, di condurla di nuovo a quello scomodo presente: << In realtà volevo creare uno spazio dove la gente possa sentirsi libera e al sicuro di chiedere aiuto medico. >> Una frase che vuol dire tutto e niente, lo sa bene anche la Kokketsu stessa. << Conosco un ragazzo di Kiri. Si chiama Liuka. L'altra sera sono andata nella zona del quartiere povero per trovare un posto che potesse fare al caso nostro. L'ho incontrato e lui mi ha suggerito di proporre un'iniziativa simile in un parco giochi per bambini, non molto distante dal centro stesso del luogo. >> Spiega a grandi linee cosa era riuscita a recuperare in una nottata di ricerca. << Vorrei mettere una tenda con un bel cartello che attiri l'attenzione. Poi il resto lo faranno le chiacchiere, in fondo in quei luoghi la parola vale molto. >> Già è il sentito dire a farla da padrone, più che il legalizzato, più che i cartelloni pubblicitari. << Poi temo che dopo l'assalto alle mura, alcuni feriti non si siano voluti esporre e stiano cercando di tamponare da soli. >> La preoccupazione principale è sempre quella di ovviare all'assenteismo del popolo del distretto di Kiri alle cure ospedaliere gratuite, ovviare a quel sistema malato, che non è nemmeno in grado di proteggere i propri cittadini dal pericolo.

23:45 Tenjiro:
  [Ichiraku] Si stringe nelle spalle, ridacchiando divertito. <Nah, non generalizzerei. Non tutto il clan ha il passato macchiato da eventi nefasti. In ogni caso, tu dovresti ritenerti fortunata, si. Questo mondo sa essere spietato se vuole, e sono contento che abbia deciso di non lasciare cicatrici su di te.> Perchè è innegabile che, invece, su di lui ne abbia lasciate. Sia fisicamente che non. Per quanto riguarda i legami, annuisce con calma, iniziando a giocare con la sua ciotola di ramen. <Non devi avere fretta, nella maniera più assoluta.> La asseconda in quel suo pensiero. Quel tipo di collegamento non può formarsi in poco tempo. <Un legame così saldo richiede tempo, fiducia, comprensione e dedizione. Non è assolutamente qualcosa che può crearsi dall'oggi al domani.> e continuerà spiegandole che <No, non erano persone.> E lo dice con una naturalezza disarmante. <Hai mai sentito parlare del Re dei Rospi?> Così lo definiva suo padre. <Non ho mai avuto modo di interagirci direttamente. All'epoca ero ancora molto giovane. Tuttavia, mio padre mi diceva sempre che i rospi sono delle creature straordinarie.> Annuisce con il capo, evidentemente pensieroso. <Estremamente forti ed orgogliosi, oltre che sbalorditivamente longevi e saggi.> Un modello da imitare, per Tenjiro. <Forse per mio padre è stato il legame migliore che potesse desiderare in quel momento.> Arriverà il momento in cui Tenjiro e Gamabunta si incontreranno. In quel futuro, si spera non troppo lontano, un nuovo legame nascerà. Un legame che ha radici nel passato. Nella tradizione. <Mh.> Mugugna pensieroso, mangiucchiando il ramen mentre l'altra parla e gli espone le proprie teorie. Non sa nulla di farfalle spiritiche e il ruolo che possono aver ricoperto in passato. Forse sarebbe il caso di studiare un po', o provare a raccogliere informazioni. In ogni caso, per ora tace. Riprende parola, piuttosto, quando si parla di Kiri e dello stand da imbastire per offrire cure alla popolazione. <Potrebbe essere una grande idea.> Ammette senza troppi giri di parole, pensando al modus operandi da adottare per il tutto. <Per quanto occupare un parco giochi per bambini forse possa essere un po' scomodo...> Per i bambini, s'intende, che si vedrebbero privati dei propri spazi per colpa di un ospedale da campo. <Anche se... dubito che di questi tempi le mamme lascino andare i propri figli al parco, sapendo che la porta potrebbe cedere ancora.> Mugugna, facendo un rapido due più due e rivalutando la proposta della ragazza. <Dovremmo fare un sondaggio in ospedale e vedere se ci sono volontari disposti ad aiutarci nel personale medico. Volendo, di questo posso occuparmi io.> Così che faccia anche lui la propria parte. Si interfaccerà direttamente con medici ed infermieri, per chiedere una mano in più. <Già che ci siamo potremmo anche offrire un pasto caldo. Attireremmo l'attenzione delle fasce meno abbienti.> Che era l'obiettivo primario di questa missione. <Magari sarà proprio Ichiraku a darci una mano in questo.> E farà un occhiolino complice al ristoratore... per quanto complice possa essere un occhiolino fatto da un uomo con un occhio solo(?).

18:02 Shizuka:
  [Da Ichiraku] E' chiaro come lei sia più fortunata della media, indubbio oltremodo, però non commenterebbe oltre, lasciando spazio al successivo dire paterno dell'altro. Lo ascolta, in fondo quella voce molto calda le sta divenendo estremamente familiare, è quasi rassicurante. Ottiene poi la conferma e la spiegazione di cosa fossero queste creature. Lei è abbastanza inesperta in quel campo, non ha mai sentito parlare di Re dei Rospi e non sapeva fossero creature di quel genere. << Non ho mai pensato ai rospi come saggi sai? Ma probabilmente sottovalutiamo e conosciamo molto poco il mondo animale. >> Inutile che il pensiero vada a quell'esserino che si porta appresso, che pare quasi in grado di comprendere la voce umana, eppure anche il pacioso e ciccioso Chop fa capolino nei suoi pensieri. << Tuo padre doveva essere un ninja estremamente capace per avere un legame del genere con delle creature come quelle comunque. Oltre al fatto che doveva essere un brav'uomo se è riuscito a farti diventare grande da solo. >> Non vuole entrare nei dettagli, ma allo stesso tempo non può ignorare quel pezzo di vita passata che le è stato offerto, snocciolato dal nulla, un piccolo frammento di quello che si nasconde sotto l'aspetto pacato dello Hyuga stesso. Comunque l'attenzione si poggia su Kiri e su quel progetto, analizzando dapprima il luogo: << Il parchetto è molto grande! Non dovremo invadere la zona per i bimbi ma essendo conosciuto e frequentato, magari in quella posizione risuciremo ad attirare di più l'attenzione! >> L'idea di reclutare altro personale medico non le dispiace per niente, in fondo più si è meglio si risolvono i problemi soprattutto in ambito sanitario. << Io pensavo di disegnare dei volantini e distribuirli in tutto il quartiere povero, in fondo mi diverto a disegnare e qualcosa di colorato potrebbe attirare l'attenzione. >> Il faccino sembra pensieroso in merito, anche se si distende dopo aver sentito quelle parole rivolte ad Ichiraku e dopo aver visto quel doppio occhiolino che le fa scappare una risata. Le bacchette vengono infilate nel proprio ramen mentre andrebbe a saggiarne la temperatura prima di iniziare a mangiarne un poco, lasciando che il silenzio li accompagni. << Il mio ragazzo era alle mura durante l'attacco. E' rimasto abbastanza provato dalla cosa. Vorrei aiutarlo ma non so come fare sinceramente. Più che stargli vicino non so che fare. Posso solo immaginare come si senta quella gente che già a poco e ora si sente ancora più fragile. >> Il pensiero personale viene esteso, portandolo a convergere con quell'aiuto medico che i due stanno progettando: << Forse dovremmo portare degli psicologi anche... >> Il pensiero non è pessimo, in fondo molte persone magari sentono il bisogno di sfogarsi.

18:22 Tenjiro:
  [Da Ichiraku] Ascolta le perplessità della ragazza circa i rospi, stringendosi appena nelle spalle, mentre la ciotola di ramen viene avvicinata a se. <Ti riporto solo quello che mi diceva mio padre.> Ammette sincero. <Tuttavia, ho una grande stima di lui... quindi posso permettermi un certo margine di sicurezza, quando ti dico che non avrebbe avuto motivo di mentirmi.> La ricorda bene quella fiamma che gli bruciava nel cuore e negli occhi, quando parlava di Bunta. Eppure, per quanto quella fiamma sia ancora vivida nella sua memoria, non vi sono altri ricordi concreti di quel legame decennale. Il rispetto dello Hyuga senior nei confronti delle bestie sacre era estremo ed ineccepibile. Non le disturbava mai, se non era estremamente indispensabile... per questo Tenjiro non ha fatto in tempo a stringervi un legame a sua volta. <Immagino che ci sia una verità assai profonda in quello che dici...> nel fatto che non conoscono il mondo animale. <Se ci rifletti, conosciamo veramente poco tutto quello che ci circonda. Non solo il regno animale.> Il suo occhio perlaceo si posa sulla zuppa, specchiandosi in essa ma senza concentrarsi sull'immagine. <Saggezza e consapevolezza sono nelle mani di un numero estremamente esiguo di persone... e la cosa mi lascia una strana amarezza in bocca.> Per fortuna, l'argomento cambia nuovamente e il discorso vira sul padre e sulla questione kiriana. <Mio padre era un ninja molto capace, invero. E' grazie a lui se all'accademia ho ottenuto risultati strabilianti.> Grazie ai suoi insegnamenti preliminari e alla forma mentis impartitagli. <E' grazie a lui se sono come sono.> E sembra essergli molto grato per questo. E' innegabile che si senta diverso dal resto del mondo... Shinzuka non potrà fare a meno di percepire ciò, anche semplicemente standogli accanto. Diverso non significa necessariamente migliore... ma anche qui, è abbastanza palese che lui non avrebbe voluto essere diverso da com'è. Non avrebbe voluto essere come gli altri. <Mi fido del tuo giudizio!> Spezza il discorso, iniziando a parlare di Kiri in maniera più approfondita. Dimostra di avere grande considerazione della ragazza, nonostante la differenza d'età, quindi si lascia guidare senza remora alcuna. <Diffondere la notizia è sicuramente indispensabile. Magari saranno i bambini stessi a portare i volantini a casa. Penso che parlerò con il Dottor Aburame, per vedere se ha qualche aggancio con i media. Avere anche una testata giornalistica o una news a supportarci, potrebbe migliorare drasticamente il risultato del nostro tentativo. Che ne dici?> Tenjiro sa essere persuasivo. Riuscirà a strappare un accordo. <Mh?> Mugugna pensieroso, quando l'altra gli parla del fidanzato e delle sue perplessità. <Non c'è molto che tu possa fare, Shizu-chan...> Le mette una mano sulla spalla, per conforto. <Come medici possiamo curare le ferite del corpo, si... Ma quelle dell'animo o della mente richiedono molta più cura e attenzione.> Cure e attenzioni non necessariamente fornibili tramite medicinali o chakra. <Brutalmente, forse la cosa migliore è solo ascoltarlo e stargli vicino.> E' la medicina migliore. <Inserirò nel sondaggio all'ospedale anche gli psicologi, come figure utili alla missione.> Annuisce, cominciando a mangiucchiare il ramen.

19:31 Shizuka:
  [Da Ichiraku] Quando lui commenta tanto seriamente riguardo al padre le sfugge un sorriso molto caldo e un commento divertito: << Non ho mai messo in dubbio quanto detto! Era più una mia mancanza sul non aver considerato quell'opzione! >> Però principalmente ascolta quanto ha da dire lo Hyuga. E' raro infatti che si lasci in discorsi personali, non parla mai troppo di quanto successo in passato quindi è molto importante cogliere quei piccoli spiragli, sintomo di quanto il rapporto fra queste due generazioni si stia plasmando e rafforzando. << Lui avrà avuto un importanza notevole in tutto ciò che sei. Ma c'è sempre almeno qualcosa di personale in ciò che facciamo. Dovresti essere fiero di come tu hai imparato e appreso da lui. >> Gli sorride caldamente, come a volerlo supportare. Non che ne abbia bisogno, tutto sommato sembra essere discretamente fiero di cosa è diventato con il passare degli anni. Il discorso verte poi verso quel progetto Kiriano, lasciando a lei piena libertà di giudizio riguardo al luogo, come se la fiducia fosse totale. Arrossisce leggermente davanti a quell'affermazione infatti, nascondendosi nella ciotola di ramen e mangiandone un poco, così da non dover rispondere e tenere impegnata la bocca. Tuttavia la proposta di lui viene letta in maniera differente da lei, forse perchè consapevole della diffidenza della gente, espressa anche dal giovane Yoton. << Ho paura che un interesse mediatico sia controproducente sai? >> Gli occhi blu tornerebbero sul perlescente dell'altro, << Quella gente pensa che lo stato sia contro di loro, che in realtà i potenti facciano tutto per tornaconto personale. Pubblicizzare il tutto in maniera mediatica potrebbe ottenere il risultato opposto! >> E' una possibilità in fondo, la gente potrebbe non partecipare perchè timorosa di essere usata per pubblicizzare gli ospedali. << Preferirei che la stampa si accorgesse di noi dopo aver iniziato forse... >> Come se fosse un riconoscimento per i loro sforzi, per quel complesso lavoro di convincimento che vogliono portare agi strati sociali più bassi. Il discorso inevitabilmente si poggia sugli eventi recenti incorsi ad Ame, che non sa se siano poi intersecati con quei canidi e quel coprifronte particolare. E' chiaro che lei sia abbastanza abbattuta, il ragazzo evidentemente ha subito un duro colpo di nuovo, e poco può fare lei, se non stargli accanto e cercare di limitare i suoi problemi per quanto possibile. Quella mano che le si poggia sulla spalla però pare confortarla discretamente, più di quanto si aspettasse. Un sorriso un poco più disteso verrebbe rivolto all'altro: << Beh altro non posso fare no? Preoccuparsi è superfluo! >> Già dirlo ad alta voce forse può aiutare a smettere di farlo! << Comunque è una buona idea reclutare anche degli psicologi, non si sa mai! >> Imitando l'altro andrebbe poi a riconcentrare la propria attenzione sul ramen, abbandonandosi a quell'ottimo sapore che riscalda lo spirito oltre che lo stomaco. << Comunque sono sicura che tu sia abbastanza saggio rispetto alla media! Quindi il Re dei rospi potrebbe anche venire a trovarti da solo prima o poi no? >> Già ha spostato di nuovo l'attenzione su quel discorso sui rospi, forse perchè in fondo pare che le farfalle abbiano provato ad approcciare lei in autonomia alla fine. La cosa più divertente è che per esprimere quel concetto la rossa si è interrotta tra un boccone e l'altro con le bacchette a mezzaria!

19:50 Tenjiro:
  [Da Ichiraku] Socchiude l'occhio, assumendo un'espressione confortevole quando l'altra ammette la propria mancanza. Non vuole che la cosa le pesi. Inoltre poi sopraggiungono i complimenti alla sua volta, che non verranno rigettati, anzi. <Oh, assolutamente. Questa vita mi appartiene...> Si stringe ancora una volta nelle spalle, cercando di tirar fuori un concetto che sia veritiero ma non troppo malinconico. <Sicuramente lui non avrebbe approvato certe mie scelte, ma è proprio questo il motivo per cui è la mia vita... e non la sua. L'importante è essere a posto con la coscienza, e io non ho più nulla da recriminarmi. Alla fine, tutto ciò che ho fatto o detto mi ha portato fin qui, no?> A mangiare del Ramen con una compagnia più che apprezzabile e dopo aver finito un lungo turno in ospedale. Ad ogni modo, torna a mangiare il proprio ramen, ascoltando i timori della ragazza riguardo all'eventuale coinvolgimento dei media e ai meccanismi contorti che si metterebbero in moto subito dopo. <Dici?> Innocente, lui, non aveva preso in considerazione questa possibilità. Per quanto saggezza e lungimiranza sembrino essere le sue armi predilette, a volte pecca di bonaria ingenuità. Tuttavia ci vuole veramente poco a fargli aprire gli occhi e realizzare che effettivamente non era una grande idea. <Non hai tutti i torti.> Dalla sua parte c'è, però, il fatto che non bazzichi troppo da quelle parti. <Tu hai già avuto a che fare con quella fetta di popolazione. Ancora una volta, mi rimetto al tuo giudizio.> E sorride, paterno, mentre ormai la sua ciotola è prossima ad esser completamente vuota. La allontana subito dopo, dandosi qualche colpetto sulla pancia a connotare felice sazietà. <Ci voleva proprio!> Commenta, salvo poi riportare le attenzioni sulla ragazza e sulle sue preoccupazioni. <Dovresti provare a portarlo da Ichiraku.> Ovviamente si riferisce al suo fidanzato! <Sono abbastanza certo che una scodella di ramen e la giusta compagnia possano risolvere molti più problemi, rispetto alla contemplazione silente e al rimuginar troppo sulla questione.> La guarda con occhio complice e saggio. Forse ha ragione, l'altra, quando dice che Tenjiro ha una saggezza leggermente superiore alla media. <Credo che sia poco saggio lasciarsi frenare da qualcosa che ormai è alle proprie spalle. Non esiste una soluzione a tutto, temo... ma dagli eventi è possibile trarre insegnamenti.> Socchiude l'occhio per qualche istante, tirando un sospiro leggero. <Provate semplicemente ad andare avanti...> parla al plurale, perchè è indispensabile che lei lo accompagni in questo processo. <... e a migliorarvi perchè eventi di quel tipo non siano più in grado di scuotere le vostre vite.> Ridacchia subito dopo. Questa volta ai complimenti della ragazza risulterà abbastanza refrattario. <Non oserei definirmi più saggio della media... Inoltre sono abbastanza sicuro che se il Re dei Rospi non ha deciso di farmi visita in quasi cinquant'anni, difficilmente lo farà adesso.> E' un'ammissione sincera. Forse un po' malinconica, ma è meglio che illudersi. In ogni caso, non si farà buttare giù. <E' più probabile che sia io ad andare a trovarlo. Forse, proprio per trovare quella saggezza in più che mi manca.> Un pensiero profondo, mascherato da determinazione.

20:07 Shizuka:
  [Da Ichiraku] Insomma sostanzialmente soddisfatto di come sia andata fino a quel momento. In fondo non è forse giusto accettare il proprio percorso? Certe scelte si fanno per inesperienza, per necessità, l'importante è valutare i risultati e gli errori e smettere di compierli. Non commenterebbe oltre l'argomento, lasciando che il tutto passi sulla pressione mediatica; utile alle volte ma forse in questo caso addirittura controproducente. Lui conviene che forse, questa volta sarebbe meglio sfruttarla successivamente, agendo solo nell'interesse del popolo e poi se mai estendere al mondo questo movimento rivoluzionario. Di nuovo si affida al giudizio della ragazzina che bene o male sono mesi che sfrutta quel territorio per impratichirsi con le manine. Lui termina il suo pasto e con soddisfazione lo notifica al mondo, anche la rossa termina poco dopo il proprio anche se non si esprime in maniera tanto plateale, poggiando semplicemente le bacchette sulla ciotola. << In realtà mi sono fatta dare la ricetta dei pancake da... >> Si interrompe, come definire Rasetsu davanti ad altri? Un parente? Sicuramente non un amico. Un alleato? << ... un conoscente. Pensavo di prepararli a casa e mangiarli assieme! >> Insomma alla fine viziare il proprio uomo con dei dolcetti è una buona idea per stimolare la positività no? << Comunque sicuramente dobbiamo migliorarci. Lui è decisamente più fragile di quanto mi aspettassi quando ci siamo conosciuti... >> Già perchè se era lui quello spavaldo e sicuro, ora la situazione è molto diversa, con una Kokketsu che lentamente è cresciuta e maturata, diventando sempre più simile alla madre forte e decisa che l'ha fatta crescere. << Faremo del nostro meglio per andare avanti comunque! Grazie! >> Di nuovo un sorriso ampio su quel visetto, non si lascia scoraggiare, anzi, il supporto altrui non fa altro che rassicurarla su quel percorso di crescita. << O magari sei così saggio che il re ha capito che non ti serve il suo aiuto? >> Gli rifila un occhiolino, il tono ironico quasi a prenderlo in giro su quei suoi modi da uomo adulto che necessariamente si porta dietro a causa dell'età. << Comunque anche andare a trovarlo personalmente mi sembra una buona idea! Però porta qualcosa come regalo! Non si va mai a trovare un vecchio conoscente a mani vuote no? >> Perchè in fondo anche se indirettamente quell'animale dovrebbe ben conoscere Tenjiro, figurati se il padre non gliene ha parlato!

20:24 Tenjiro:
  [Da Ichiraku -> Casa] Abbandona il proprio posto a sedere, ergendosi nuovamente in tutta la sua altezza e maestosità. Per quanto abbia un animo bonario, Tenjiro risulta essere comunque una presenza imponente nel contesto. Figuriamoci, poi, se accostato ad una ragazza molto più giovane e piccola di lui. Poggia una manciata di Ryo sul bancone e li passa al proprietario dell'attività, sorridendogli appena per qualche istante. <Eccezionale come sempre, amico mio.> Amici di vecchia data? Pare proprio di si. In ogni caso è proprio la Kokketsu ad attirare le attenzioni finali del buon vecchio Tenjiro. <Oh! Beh... per quanto ritenga che ci siano ben poche cose al mondo in grado di battere il ramen di Ichiraku...> Gli farà un occhiolino complice, forse nella speranza di avere uno sconto la prossima volta(?). <... devo ammettere che l'idea dei pancake fatti in casa da abili e amorevoli manine non è così male.> Sorride con lo stesso calore che può offrire un padre. Insomma, ha anche la sua benedizione a riguardo. Sicuramente sarà la scelta migliore. <Crescendo scoprirai che la fragilità di una persona, spesso è inversamente proporzionale alla forza che è solita ostentare agli occhi di chi la guarda.> Si sistema il kimono e inforca nuovamente il lungo Haori degli Hyuga, sancendo che la fine della serata è ormai prossima. <Certo, non è sempre così... ma di solito, chi è veramente forte non ha bisogno di notificarlo al mondo.> Ovviamente il concetto di Forza, in questo contesto, assume così tante sfumature che servirebbe la nottata intera per spiegarlo... e lui non vuole trattenere la ragazza ancora a lungo. Si limiterà ad un commento confortevole. <Lo aiuterai a diventare forte abbastanza da resistere agli urti di questa vita. Ne sono sicuro.> E ne è sicuro sul serio! Esattamente come è sicuro che la possibilità prospettata dalla ragazza circa le scelte di Gamabunta, non sia quella vera. <Oh no, no...> ridacchia, consapevole che vi sia dell'ironia dietro quella affermazione. <Dubito che potrò mai dire di non aver bisogno del suo aiuto...> Anche qui, ci sarebbe tantissimo da dire, ma silente... sorvola. <Al massimo ti chiederò di prepararmi dei pancake per l'evenienza.> Da portare al Re dei Rospi! <Sono sicuro che ci farei un figurone.> Sempre pacioso e bonario, lui. Riuscirebbe a trovare del bene anche nell'animo più oscuro. <Ad ogni modo... credo che sia arrivato il momento di salutarci.> Inizia a prender congedo, con tanto di raccomandazioni finali. <Fai attenzione per strada, Shizu-chan. Tieni sempre gli occhi aperti.> E dopo quest'ultima scenata da padre protettivo, si rimetterà il cappello di paglia in testa e si avvierà verso la propria dimora. ||

21:12 Shizuka:
  [Da Ichiraku] La serata volge al termine, i due commensali hanno avuto un bel po' da lavorare e la lunga chiacchierata sembra volgersi alla fine. Lo Hyuga si alza e poggia i ryo per se stesso e la rossa sul bancone ringraziando ampiamente il buon ristoratore. La Kokketsu andrebbe a fare la medesima cosa, alzandosi, risultando decisamente più piccola del proprio compagno: << Grazie mille e buona serata! >> Un inchino nei confronti del proprietario per poi volgersi al collega che approva l'idea pancake, concedendole qualche altra frase paterna per quella che dovrebbe essere la crescita dei due giovani genin. << Si lui tende decisamente a strafare davanti al mondo. >> Le blu si volgono al soffitto, pensando a quell'atteggiamento sfacciato del ragazzo, cosa che non le piace per nulla ma che fa parte di lui e ha deciso di sopportare, prendendolo in giro ogni volta. Riguardo al commento di farsi che lei sia in grado di rafforzare lui arrossisce lievemente, lo sguardo si poggia a terra, più pensieroso del dovuto: << Lo spero davvero... >> Forse non abbastanza confidente in quel suo potere, che in realtà si sta già applicando al Sumi. Il tutto viene spostato però di nuovo sul redei rospi, e sui pancake! Portare i pancake di Rasetsu a Gamabunta....che idea singolare! << Sarò ben felice di fornirti i migliori pancake del mondo! Dovrai fare una splendida figura!! >> I due muoverebbero probabilmetne qualche passo insieme al di fuori del tendaggio del chiosco, e li davanti si congederebbero infine. << Stai attento anche tu Dr. Ten! E grazie ancora per la cena, la prossima sta a me!! >> Già non riesce quasi mai a offrirgli qualcosa, la prossima volta ci si metterà di impegno! La ragazzina con la farfalla rossa accanto si allontanerebbe dunque verso la dimora del fidanzatino, in fondo quella familiare è vuota. [//END]

Shizuka e Tenjiro vanno a cena insieme dopo il lavoro all'ospedale.
Si chiacchiera un poco di tutto: pazienti, passato e presente, compresi gli ultimi avvenimenti Kiriani.
I due ora hanno un posto e un piano d'azione per il sostegno ai quartieri poveri di Kiri, manca solo la forza lavoro!