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con Furaya, Ichirou

12:51 Ichirou:
 Il freddo e il mal tempo, danno un attimo di tregua agli abitanti di questo pianeta, anche se nonostante il sole sia alto e riscaldi in maniera uniforme tutto ciò che illumina, quella piccola puntina gelida riesce comunque a farsi percepire dagli abitanti del villaggio, o meglio, dei villaggi, che passeggiano per le strade vociferando amabilmente l'un con l'altro, almeno quelli che si conoscono si intende. Per quanto riguarda il nostro protagonista, beh, lui è già un discorso a parte, in quanto non solo se ne sta da solo a camminare per il bosco centrale, ma a volte sembra anche parlare da solo, ovviamente è una cosa che un occhio attento o un orecchio vigile noterebbe subito, ma sembra che a lui ormai non importi più nulla di ciò che uno sconosciuto con la quale non avrà mai niente a che fare, lo veda in quello stato, ormai ci ha fatto l'abitudine a venir considerato un fenomeno da baraccone "Hey! Guarda che il mio Ichi-Nii non è un saltinbanco! E poi è l'uomo più affascinante che conosco!" <Mi spieghi con chi stai parlando adesso..?> confuso ed ignaro, domanderebbe a quella vocina nella sua testa <Non mi dire che ti si sta formando anche a te una voce interna perché sarebbe la volta buona in cui perdo la testa..> andrebbe dunque ad ammettere "Ma.. ma Ichi-Nii.." lo Hyuga a questo punto, si ritrova per l'ennesima volta a sbuffare, sconfortato e frustrato da quella stessa situazione che lui stesso si è creato. Nonostante il clima mite di questa giornata soleggiata, l'uomo indossa una casacca bianca senza maniche, in tinta unita con una cucitura sulla schiena, raffigurante un drago suturato in con del filo d'oro, abito che mette in risalto sia la sua muscolatura, sia quel magnifico tatuaggio con quei colori sgargianti, raffigurante un drago verde selce adornato da delle rose rosse che si va ad attorcigliare intorno a tutto l'arto umano, il sinistro, dello Hyuga, sino a raggiungere e a nascondersi sul petto di quest'ultimo, mentre sulla mano, lo Yin e lo Yang ne fanno capolino. La sua protesi metallica invece riflette di tanto in tanto qualche raggio solare, andando a creare degli effetti di luce sugli alberi e il fogliame circostante. La parte inferiore del corpo dell'uomo, viene coperta da un paio di pantaloni in stile Mushu, questa volta di colore nero pece, classici e senza cuciture, tuttavia, con delle fasce elastiche che vanno da metà stinco sino alla caviglia, come se fossero degli scalda muscoli. Ai piedi, delle semplicissime tabi nere, che grazie a quella parte stretta dei pantaloni, mettono in risalto la protesi meccanica alla gamba sinistra dello Hyuga. I lunghissimi capelli, che raggiungono i polpacci dell'energumeno, sono raccolti in una lunga coda alta, quasi in stile samurai, con alcuni ciuffi che si posano delicatamente sul niveo volto del corvino, che in silenzio, si dirige in direzione di una panchina, intenzionato a sedervisi.

13:10 Furaya:
 Per chissà quale somma fortuna, non sembra piovere quest'oggi. Il cielo è sgombro di qualunque nube, mentre l'astro solare illumina tutto il circondario. I rami ormai spogli degli alberi, in vista dell'inverno ormai prossimo, non permettono chissà quale riparo dai raggi solari. Poco male, del resto riscaldano per quel che possono. Ha variato nel vestirsi in vista delle temperature in rapida diminuzione e si presenta con abiti particolarmente comodi. Indossa, difatti, un paio di pantaloni nero tipologia skinny tagliati giusti ad altezza del ginocchio, i quali fasciano perfettamente le inferior leve della fanciulla. Le estremità inferiori son infilate in un paio d’anfibi d’egual cromia, ben allacciati a loro volta attorno alle caviglie. Gli schinieri, invece, son nascosti dall’indumento e coprono perfettamente lo stinco anteriore d’ambedue le gambe. Un maglioncino verde mela copre sin ad altezza del ventre il resto del corpo, lunghe maniche a sfiorar metà falangi delle dita tenendole comunque al caldo. I vambracci prendono posto negli appositi spazi, proteggendo l’avambraccio sia destro che sinistro. C’è ovviamente da considerare anche l’equipaggiamento del quale non fa letteralmente mai a meno. La vita è circondata da una cintura in cuoio nera e piuttosto spessa, al cui fianco mancino viene agganciato un fodero contenente la sua fedelissima katana – l’unica rimasta. Attorno alla coscia destrorsa, poco sotto l’indumento citato, v’è anche posizionato una tasca porta kunai e shuriken avente al suo interno ben tre kunai. Sul gluteo posteriore dall’opposto lato, sempre agganciata alla cintura di cui sopra, prende posto un’ulteriore tasca porta oggetti avente al suo interno tonici di recupero Chakra e coagulanti, qualche fuda contenente dei tronchetti. Al polso mancino, nascosto dalla manica della camicia, vi ha posto un fuda esclusivo nel quale ha sigillato la frusta che, di recente, ha optato come arma a discapito di spade più grosse della propria figura che, al momento, non riesce neanche ad usare come vorrebbe. Per ultimo, ma non per importanza, sul petto – sotto i vestiti – è stato posto un ulteriore fuda, al cui interno è invece sigillata la sua nuova arma: la spada di Chakra, ch’è in realtà soltanto un manico nel quale è possibile trasmettere il proprio Chakra. Tra i capelli rosei, incurante del tempo e della società attuale, splende il suo coprifronte raffigurante il simbolo di Konoha con tutti i relativi segni d’usura e di graffio. Percorre la via principale del bosco centrale, or che ormai tutti dovrebbero essere tornati nei loro uffici o ai rispettivi incarichi dopo la pausa pranzo. <Hm?> Una figura piuttosto alta e statuaria ne attira l'attenzione, portando la testa a flettersi da un lato e a socchiuder le palpebre per schermarsi - per quanto possibile - dal sole. <Ichirou?> Lo richiama, volendo appunto portarlo a voltarsi, affinché possa comprendere se si tratti o meno di quest'ultimo. Nel peggiore dei casi, potrà chiedere perdono per lo scambio di persone. [ Chk On ]

13:36 Ichirou:
 Un lieve soffio di vento fa si che i capelli dello Hyuga vengano smossi con leggiadria, andando ad impattare contro il suo stesso corpo e provocando sul collo di costui un lieve sfregamento, causandone una lieve pelle d'oca. Dopo tale fatto, la mano umana dell'uomo viene portata dietro la sua stessa nuca, sotto quella stessa coda ancora in movimento, nel vano tentativo di evitare un altro episodio simile, seppur fallendo miseramente, poiché quella stessa mano, va a sfiorare forse l'unico punto sensibile al solletico dello Hyuga, che di nuovo, anche se in maniera piuttosto imbranata e maldestra, si arreca da solo quegli stessi brividi che si vanno a diffondere lungo tutta la spina dorsale, facendo sì che tutto il suo busto vi reagisca tremolando e irrigidendosi mentre la sua postura si andrebbe a raddrizzare, agli occhi di molti risulterebbe una cosa tenera, per quanto un gigante che si fa solletico da solo e per sbaglio possa essere tenero "Io lo trovo tenerissimo!" lasciamo perdere. Ad ogni modo, quella folata di vento, porta alle orecchie dello Hyuga una voce, proveniente dalle sue ore tre, il che lo porta ovviamente a girarsi in direzione altrui, poiché il suo nome ancora lo ricorda e in più, quella voce ha un che di familiare, la ricorda perfettamente, anche se il tempo passato è indescrivibilmente lungo, le perlacee dell'uomo si vanno immediatamente a fissare su quei capelli rosei, brillanti della Nara, cerca in tutti i modi di non far trapelare niente da quel suo niveo viso, ma inevitabilmente, essendo un essere umano con non pochi problemi nella testa, la malinconia spezza quel volto sereno e pacato che tanto lo contraddistingue, gli occhi quasi diventano lucidi nel vederla di nuovo, ormai tutte le sue vecchie conoscenze sembrano essere sparite, quindi il rivedere la Ex-Hokage gli fa un certo effetto, non perché fosse la Capo Villaggio, ma più perché si tratta di una cara amica che gode di tutto il rispetto dello Hyuga, il quale, per rispondere a quel richiamo, volgerebbe il proprio corpo in direzione della donna, salutandola con il semplice movimento della mano umana e con un mesto sorriso sommesso in volto, nonostante la distanza tra i due, la tristezza dello Hyuga è palese e soprattutto visibile. Si avvicinerebbe dunque lentamente a lei, lasciando in sospeso l'idea della panchina per poi, una volta raggiunta la sua posizione, andrebbe a salutarla <Hey.. quanto tempo..> non pronuncia il suo nome, non ricorda nemmeno come avrebbe dovuto chiamarla, quindi si limita ad un saluto generale <Come stai..?> chiederebbe alla donna "Ichi-Nii, io non ho memoria di questa persona.. chi è?" ancora una volta, la povera vocina interiore viene ignorata tuttavia.

13:55 Furaya:
 L'uomo la riconosce senz'alcun problema, togliendola d'impiccio da una possibile pessima figura. Gli rivolge un piccolo sorriso di circostanza, notando però come l'espressione sul di lui viso sia tutt'altro che tranquilla o contenta. Per qualche istante, vi passa sicuramente un alone di ciò che potrebbe provare una persona comune nel rivedere qualcuno che si conosce, venendo di rimando surclassata dalla tristezza. Glielo può leggere negli occhi. Incrocia le braccia al petto, lanciando dapprima una rapida occhiata nei dintorni prima di proferire parola verso Ichirou. <Già, n'è passato un po' dall'ultima volta.> Ammette, stringendosi appena nelle spalle. L'ultima volta, forse, gli aveva detto di chiamarla 'capobranco' - Pakkurida. Un nome che non è stato affatto dimenticato, ma che continuerà a vivere con lei e a rappresentarla finché ve ne sarà la necessità. <Non posso lamentarmi> Replica alla richiesta della sua salute generale e delle sue condizioni. <potrebbe andare sicuramente meglio di così.> Quest'è vero, non nascondendosi dietro false speranze o finti sorrisi. La situazione purtroppo è quella ch'è e se non sono loro i primi a far qualcosa, beh, non lo farà nessuno. <A te, invece? Cos'hai fatto ultimamente?> Giusto per impicciarsi, ma in realtà è esclusivamente per mantenere viva la discussione. Tira un profondo sospiro, sollevando la mandritta che vien passata tra i ciuffi rosei sulla fronte, così da spostarli di lato. <Non hai una bella cera. Senz'offesa.> S'affretta ad aggiungere, aggrottando le sopracciglia e mostrandogli un'espressione pensierosa, non chissà quanto affranta, ma comunque lievemente preoccupata per le sorti altrui. D'altronde, sa quanto si sia battuto per Konoha - la cui dimostrazione è la mancanza dell'arto superiore e di quello inferiore. L'ha aiutato sin dove poteva e, or come ora, non ha assolutamente nulla da recriminare nei suoi confronti. [ Chk On ]

14:14 Ichirou:
 Ormai raggiunta la figura altrui, anche lo Hyuga va a guardarsi intorno, sembra la classica scena 'ti sento parlare ma non ti vedo' per via della differenza di altezza dei due, ma in realtà, il rivedere la Nara dopo tanto tempo e dopo tutto quello che sta passando lui stesso, si guarda intorno per assicurarsi che nessuno possa vedere ciò che si sta azzardando a fare, infatti, lentamente, lo Hyuga apre le sue braccia per tentare di attirare a se la rosea Nara che, se gliel'avesse permesso, ora si ritroverebbe con la testa sul petto di quell'uomo, rinchiusa in un caldo abbraccio amichevole, sempre ammesso che gli sia stato concesso dalla di lei persona. Il tutto, se fosse avvenuto, non dura che qualche breve istante, lo Hyuga infatti la lascerebbe andare praticamente subito, uno sfogo il suo, non dicendo nulla dopo l'azione compiuta, se non un semplice abbassamento dello sguardo. Chiaramente i due cominciano a parlare e, quando le viene posta quella stessa domanda, le iridi perlacee si vanno a incatenare con quelle altrui, come lei ha già notato in più, lo Hyuga non ha per niente una bella cera, le occhiaie sono profonde, gli occhi sono stanchi ed è visivamente spossato, tuttavia, come suo solito fare, va comunque a rispondere in maniera calma e quasi rassicurante <Ho solo un po' di sonno da recuperare, ma sto bene..> le fa un piccolo sorriso, palesemente tirato tuttavia, non ha voglia di inondarla di ulteriori problemi e di certo non le racconterà che il motivo della sua insonnia è dovuto ad una voce presente nella sua testa, anche se forse in passato, gliene aveva già parlato <Cosa mi racconti..?> un semplice domanda la sua, non che voglia farsi i fatti altrui, ma se si vuole conversare, da qualche parte si dovrà pur cominciare no?

14:40 Furaya:
 Ichirou tenta d'abbracciarla, allargando le braccia verso l'esterno ed avvicinandosi abbastanza da stringerla contro il suo petto. La donna n'è in un primo momento sorpresa, evitando comunque di bloccarlo, ma risultando essere titubante e al contempo rigida come un tronco. Difatti, non allarga le braccia a sua volta, se non quando si rende effettivamente conto di quel che sta succedendo. D'altro canto, non s'aspettava mica che lo Hyuuga l'abbracciasse. Hanno un minimo di confidenza, ma comunque mai s'è parlato d'una sorta d'amicizia. Non che sia un male, sia chiaro. Una volta compreso il tutto, si limita a stringere appena la presa attorno al suo corpo, circondandolo con gli arti superiori. Carezza delicatamente lungo la colonna vertebrale, ritraendosi dopo qualche istante. Ha smesso d'essere comprensiva da un po' di tempo, a meno che non si tratti di qualcuno per il quale prova affetto. Lo guarda per qualche istante, volendo comprendere qualcosa in più rispetto a quel che sente dentro di sé. <Non si tratta di mera questione di sonno. C'è qualcosa che ti turba.> Mormora in sua direzione, poggiando or le mani sui rispettivi fianchi. Comprende che non funzioni tutto come con Keiga, dove basta far un po' la voce grossa o mostrarle un minimo di scollatura - o farcisi il bagno assieme - per ammansirla totalmente. Non vuol costringerlo a parlare, ma comunque intende affrontarlo affinché possa scorgere qualcosa di più nel suo carattere e nella sua psiche. <Ti racconto che v'è solo il desiderio di prendere tutt'altra direzione rispetto al resto del mondo che ci circonda.> Come poter dir il contrario? Vivere tra quelle mura non l'ha mai sopportato e or che respira finalmente l'aria della libertà non vede l'ora di vivere attraverso d'essa. L'unico problema essenziale è quello d'andare a recuperare una bambina dalle grinfie delle persone sbagliate. <Ma c'è un tempo per ogni cosa, no?> Risulta essere un filo enigmatica nelle risposte che concede agli altri, il che può anche star indicare la sua poca intenzione ad elargire i fatti propri in giro, fintantoché non è sicura che chi abbia davanti possa capire. <Tu, invece? A parte il sonno che dici di voler recuperare.> Accoglie quest'ultimo dire con un mezzo sorrisetto di circostanza, come se non volesse appunto fargliela pesare, cercando di metterlo a suo agio. [ Chk On ]

14:58 Ichirou:
 Discostatosi dalla donna dopo quei pochi secondi di contatto umano, lo Hyuga pone il suo sguardo verso il vuoto, come se si fosse ricordato di un azione che era solito fare nei confronti di altre persone a lui molto più vicine della Nara in questione, ma quei pensieri, ormai facenti parte del passato anche se più recente del dovuto, vengono istantaneamente allontanati da quella stessa vocina "Ti stai perdendo Ichi-Nii.." che lo riporta alla realtà causandogli un violento sfarfallio delle palpebre, che si vanno ad impattare l'un l'altra in maniera rapida, per poi posare nuovamente lo sguardo su di lei, che ora insinua, azzeccandoci, che in lui vi sia qualcosa di più profondo e ''oscuro'' che turba il suo stesso animo, ovviamente, lo Hyuga non può nascondere la verità, poiché gli si legge in faccia, quindi addolcisce un po' quella sorta di malattia che si ritrova <Ho solo.. troppi pensieri che mi tengono sveglio la notte.. poi il fatto che sono fermo da troppo tempo penso mi stia facendo preoccupare un po' troppo per ciò che dovrò fare nell'immediato futuro..> ha fatto una promessa, quindi non parlerà di quella stessa bambina nelle grinfie di quei rapitori, cosa che per lo più non è stata citata dalla di lei persona <Nulla di irrisolvibile comunque.. come dici tu in fondo..> andrebbe a fare un piccolo sorriso tirato <C'è un tempo per ogni cosa..> citando le sue stesse parole. Quelle sue stesse parole però, gli mettono curiosità, il che lo porta a guardarla dritta negli occhi, come si farebbe con una preda quasi, interessato più che mai alla questione <E.. posso chiederti di che si tratta..?> molto incuriosito, la tristezza di quell'incontro passa immediatamente in secondo piano <Io non ho molto da dire.. a parte che forse mi dovrò battere con una persona solo perché gli ho afferrato il polso..> seppur d'animo gentile e calcolatore, purtroppo lo Hyuga, anche dopo esser maturato negli anni, rimane un ragazzino inesperto nei rapporti umani, il che lo ha fatto finire nei guai, o magari è solo l'influenza della Ishiba, chi può dirlo "La odio quella rossa!" ..commenti strani a parte.

15:24 Furaya:
 Ragiona attentamente sulla risposta che le viene donata da parte di Ichirou, muovendo il capo di tanto in tanto per annuire al suo discorso. In questo modo, gli dà la giusta impressione: lo sta ascoltando. <Temo che tu abbia bisogno di qualcuno che possa ascoltarti, una sorta di spalla sulla quale piangere quando hai una giornata no.> Commenta al suo indirizzo, portando la testolina rosata a piegarsi in modo che possa guardarlo direttamente negli occhi, data la differenza d'altezza. E' una nanerottola che sta cercando d'avere a che fare con un gigante. <Cosa dovrai fare nell'immediato futuro che ti preoccupa così tanto?> Non parlare della bambina nei confronti di chi ci sta combattendo in prima linea, giacché appartenente al Senjuu, è sicuramente dettato da un patto con un'altra persona che non ha capito in nessun modo l'importanza della rosata e del bianco in quella faccenda. Ad ogni modo, chi è causa del suo male pianga sé stesso, no? Non vuole estrapolarglielo né con le buone maniere tanto meno con la forza, tuttavia c'è da considerare che si tratta di qualcosa che lo sta distruggendo dall'interno se gli toglie persino il sonno, rendendolo un morto ambulante. Aggrotta le sopracciglia con espressione dubbiosa. <Senza dubbio, l'importante è che quel tempo non vada perso.> Non sarebbe utile a nessuno, in fin dei conti. Tuttavia, pare che entrambi parlino in maniera tale che l'interlocutore non possa capire, girando attorno alla realtà faccenda e non trovando in alcun modo le parole giuste per esprimerla. <Oh, la mia solita fissazione di ricostruire ciò che ho perso> Come direbbe qualcuno. <e la possibilità di dare al popolo una vita diversa dall'essere rinchiusi tra le quattro mura.> That's all. Niente di più e niente di meno, secondo il suo punto di vista. Si stringe nelle spalle, quando è però chiaro che l'argomento è ben più ampio di come l'ha appena esposto. C'è qualcos'altro che bolle in pentola e non è niente d'assolutamente semplice come lo sta facendo passare. <Che motivazione becera per combattere contro una persona. Di chi si tratta?> Di nuovo, non che voglia intromettersi, ma quando incontri una persona in difficoltà, una persona che hai già aiutato e per la quale vale la pena, prova comunque un senso di dispiacere nei suoi confronti, la qual cosa la spinge ad interessarsene. La voce nella testa d'Ichirou dice qualcosa di sensato e che, stranamente parlando, potrebbe essere non poco concorde con quel che pensa la stessa Nara nei confronti della rossa appena citata. Oh, potrebbero andare non poco d'accordo lei e Fuyumi. [ Chk On ]

15:48 Ichirou:
 Mentre lei parla e professa quel suo pensiero, allo Hyuga viene spontanea un piccola risata sbuffata dalle narici, non in senso di scherno, ma semplicemente perché pare che chi si avvicini a lui, tende poi a sparire o ad allontanarsi in poco tempo <Chi non ne ha bisogno in fondo..> ammetterebbe in direzione della rosata, che ora viene osservata con quelle iridi perlacee che si fanno strada verso le celesti altrui, alla quale viene donata una piccola smorfia, un sorrisetto quasi complice di un qualcosa che non è ancora stato detto <Beh, in primo luogo questo scontro.. che trovo totalmente inutile..> ammetterebbe <Ma almeno mi darà modo di rimettermi in moto..> creando un paradosso non indifferente <Poi mi è stato chiesto un favore.. purtroppo, tengo in maniera eccessiva alla persona che me lo ha chiesto.. quindi mi preoccupa non esserne all'altezza.. e ovviamente, il pensiero di quella persona mi fa male, perché so che non tiene a me allo stesso modo.. e seppur mi sia stato dimostrato più e più volte, continuo a sbatterci la testa contro..> ammette in fine alla rosata, sa perfettamente che il rapporto che ha con la stessa Ishiba ha un che di morboso, ma purtroppo, gli affetti non si dimenticano facilmente. La ascolta parlare adesso, la sua curiosità ovviamente sta venendo stuzzicata sempre di più, a dire il vero, anche più del dovuto si potrebbe dire, quindi con lo sguardo ormai divenuto nuovamente serio, andrebbe a chiedere alla rosata <E in che modo vorresti farlo..?> le sue sopracciglia si aggrottano immediatamente nel porre quella stessa domanda, è un argomento sin troppo importante per lui che vuole redimersi da ben dieci anni per non esser stato in grado di difendere il suo stesso villaggio dall'attacco di quelle bestie demoniache <E se posso azzardarmi.. vorresti il mio aiuto..?> lo sguardo dello Hyuga si accende improvvisamente <Non sono nel pieno delle mie capacità sicuramente.. ma l'allenamento ed il duro lavoro non mi spaventa..> andrebbe ad ammettere alla di lei persona. L'argomento di quello scontro viene incalzato dalla rosata, che va a chiedere di chi si tratti, il che, non trattandosi di una cosa che ha promesso di tenere nascosta, lo porta a rispondere con sincerità <Un certo Shinsei.. mi ha preso per la casacca e io nel togliergli la mano dai miei vestiti devo averlo offeso..> ancora non se la spiega quella strana reazione, ma poco importa, ormai è stato deciso <Quindi mi ha sfidato..> omette parte del racconto ovviamente, non dice che quello stesso ragazzo voglia una prova per la fiducia che deve riporre nello Hyuga, ma di questo per l'appunto, non ne può far parola con nessuno.

13:41 Furaya:
 Si limita anch'essa ad una piccola risata in risposta a quella altrui. <Senza dubbio> Aggiunge, tanto per concludere la questione, qualora lo Hyuuga non voglia parlarne oltre. <ma sembri *davvero* uno che ne ha bisogno.> Il sorrisetto si mostra essere un pochetto più gentile, ma non per questo ella si mostrerà costrittiva. Qualora intenda farlo, potrà parlarne, altrimenti lascerà decadere il discorso con la stessa facilità con la quale è uscito fuori. Non è la psicologa di nessuno, ma si prodiga per chi ne vale la pena. <Se lo trovi totalmente inutile, per quale motivo hai deciso di affrontarlo? Non devi sprecare le tue energie per qualcosa che potrebbe non servirti, a meno che tu non ne tragga qualcosa indietro.> Un insegnamento, un miglioramento o qualunque altra cosa necessaria al suo corpo, alle sue tasche, alla sua psiche. Questo, chiaramente, non può saperlo, ma la motivazione per la quale questo scontro è nato ha veramente del ridicolo. A meno che non abbia avuto a che fare con un attaccabrighe o chi vi somiglia in maniera piuttosto diretta... Sospira pesantemente, allungando le braccia in avanti così da portarle, per quanto possibile, ad altezza delle sue spalle - o del petto, a giudicare dalla differenza d'altezza tra i due. <Ichirou> Lo chiama per nome, volendo che quegli perlacei possano guardare i propri intensamente come sta facendo lei. <se quella persona non tiene a te, allontanala. Stare male per qualcuno che non ci ama tanto quanto l'amiamo noi ci rende vulnerabili. E quella vulnerabilità può essere sfruttata a nostro svantaggio.> Piega la testa da un lato, cercando di risultare essere quanto più comprensiva possibile, ma mettendo in chiaro la visione delle cose da parte d'una esterna come lei che, quindi, non essendone totalmente coinvolta, può dargli una visione pragmatica della cosa. D'altronde, lei ha fatto la stessa cosa con Saisashi quando non ha voluto seguirla, quando ha preferito lasciarla andare per il suo scopo, ma non essendone partecipe. <Perché dovresti farle un favore s'è palese che stai male per questa persona? Ti meriti di meglio e lo sai anche tu.> Tenta di strattonarlo leggermente dalla spalla, non per colpirlo o causargli dolore, bensì per dargli una sorta di svegliata, farsi sentire la presenza di quel contatto e aiutandola fin dove l'è possibile, ma senza sbilanciarsi oltre. A dare consigli, d'altronde, è sempre stata piuttosto portata. <Circondandomi di persone fidate e con la testa fuori posto che vogliono uscire fuori dalle mura assieme a me.> Replica per quanto riguarda la questione riguardante il suo piano e come volerlo attuare, giacché trattasi di qualcosa di poco convenzionale e che non tutti riuscirebbero a sostenere, tanto meno a seguire, se teniamo conto delle chimere che popolano il mondo esterno e che sono causa del vivere quotidiano all'interno di quattro mura fortificate. <Perché vorresti concedermi il tuo aiuto?> La domanda è di quanto più ovvio possa rivolvergli, desiderosa di comprendere la motivazione per la quale vorrebbe uscire all'esterno, purché sia valida. L'ultima replica fa menzione d'un nome che la rosata sta imparando a conoscere man mano, pur non provando chissà quale fiducia nei suoi confronti per ovvie ragioni: non ne ha motivo. <Oh, Shinsei...> Muove la testolina, abbassando le braccia e portandole ad incrociarsi ad altezza del petto, mantenendo la sua postura rigida e austera. <Non credo sia una valida ragione per offendersi, l'avrai preso in una giornata no.> L'unica spiegazione plausibile che riesce a darsi, ora come ora, non conoscendo appieno i fatti che riguardano entrambi. [ Chk On ]

14:37 Ichirou:
 La ascolta, non si azzarda ad interromperla, assimila tutte quelle parole con calma e serietà, la risata poco prima scatenatasi per una frase fatta, si allevia diventando un silenzio che dà più da pensare e da riflettere, al che, con non pochi rimuginamenti interni, andrebbe con calma a risponderle, con un sorriso che lentamente viene dipinto su quello stesso volto, niveo proprio come una tela pronta ad esser dipinta <Devo solo trovare le persone giuste.. ma ti assicuro che ci sto lavorando.. un po' a rilento, lo ammetto, però rimango fiducioso..!> un altro piccolo sorriso le viene offerto. Il discorso torna poi sullo scontro che lo Hyuga stesso deve affrontare, lo sguardo ovviamente va a farsi più serio adesso, è vero che lo trova inutile e superfluo, ma se deve dimostrare qualcosa ad una persona, di certo non si tira indietro, quindi va a spiegare la situazione, o meglio, il suo punto di vista alla rosata sua interlocutrice <Il fatto è.. che per quanto il mio umore, stato d'animo o mentale possa a volte vacillare.. rimango pur sempre un ninja della Foglia.. se qualcuno mi chiede di dimostrare il mio valore, non posso tirarmi indietro, come non mi sono tirato indietro quando si è trattato della difesa di Konoha..> aridaje <Quella volta fallimmo e lo rimpiango tutt'ora.. ciò non significa però che io non possa dimostrare a chi dubita di me, quanto in realtà valgo.. soprattutto se devo sforzarmi di lavorarci insieme..> un piccolo errore il suo, si lascia scappare che Shinsei sarà un suo collega temporaneo, poco male in ogni caso <Se ciò che ne guadagnerò, sarà anche solo qualche cicatrice, la cosa sinceramente parlando non mi interessa, avrò dato prova delle mie capacità..> un discorso che ha del senso, ma vedremo poi come se la caverà coi fatti quando sarà il momento. La osserva mentre gli poggia le mani addosso, la lascia fare, non ci sono intenti negativi nelle sue azioni, si sente di nuovo chiamare per nome, il nome completo e, quando viene scosso e sente quelle parole, lo Hyuga non riesce a fare altro che incatenare lo sguardo perlaceo a quello azzurro altrui, come se tentasse di leggerle l'anima, in senso figurato si intende ovviamente, solo dopo averla lasciata parlare a quel riguardo, l'uomo andrebbe a fare un sospiro profondo <Hai completamente ragione.. ma non è facile, per niente, soprattutto se poi non hai molti legami come me..> ammetterebbe alla volta della rosata <Ci provo da tempo ormai.. ma ogni volta ci ricado come una pera cotta.. e la cosa non mi piace minimamente credimi..> ammette quindi il suo fallimento, è già qualcosa. Ascolta poi il suo piano, la sua voglia di uscire per uccidere le Chimere, il che lo desta nuovamente, sembra una montagna russa di sensazioni per lo Hyuga, che viene colpito da consigli sentimentali e discorsi, per così dire, motivazionali, alla quale con calma, ma evidente fermento, va a rispondere alla rosata <Io sono abbastanza fuori posto con la testa..> ammetterebbe effettivamente serio <Perché voglio tornare ad essere utile al mio Villaggio.. non solo a me stesso.. voglio dare una mano.. permettimelo ti prego..> una chiara e propria richiesta le viene rivolta in questo momento. Il discorso sulla reazione di Shinsei non lo tocca minimamente in questo momento, ha qualcosa di più importante della quale discutere con la Ex-Judai, la quale ora ha tutto il tempo e lo spazio per rispondere allo Hyuga.

14:51 Furaya:
 Evita d'insistere. Come anticipato, ha già fatto più di quel che avrebbe potuto fare affinché potesse aiutarlo. Va da sé che insistere non gioverebbe affatto all'altrui situazione, per non parlare dell'eventualità di stranirlo o risultare essere troppo invadente. Non è quel genere di persona. Si limita, quindi, ad un mero cenno del capo sancendo la fine di quell'argomento. Si premura, invece, di concentrarsi maggiormente in riferimento al legame con un'altra persona. <Senti> Prova a replicare, in un primo istante con titubanza. <so che avevi un legame con Tachiko> E reputa che non possa trattarsi della stessa, poiché se Tachiko fa qualcosa irrimediabilmente Fru n'è informata - per ovvie ragioni. La cugina e Keiga stravedono per la Nara e non farebbero mai niente senza dirglielo o, comunque, senza la sua approvazione. <perché non provi ad avere lei come punto di riferimento? Comprendo l'assenza di forti legami e il problema relativo a farsene di nuovi. Ci sono passata anche io. Devi solo smettere di cercarli, devi fare in modo che siano loro a venire verso di te. Se ancorché ciò servisse, ricorda dell'immensa gratitudine che io ti devo, ma non lasciarti mai abbindolare da chi non ti tratta come dovrebbe.> In questo caso, per l'appunto, reputa che non sia sano star vicino a qualcuno che non prova per lui lo stesso quantitativo d'affetto. Rischia di farsi esclusivamente del male, non riuscendo a superarlo. <L'espressione che porti in viso parla per te e non ti meriti questo.> E pensare che non sappia neppure che si tratti di Sango, altrimenti avrebbe ricorso - con molta probabilità - al lavaggio del cervello. La Ishiba è praticamente tossica come persona, allo stesso modo come legame da averci. D'altronde, non ci ha pensato due volte a pugnalare alle spalle una persona 'amica' che l'ha accolta in casa sua, l'ha aiutata e protetta quando Yukio l'aveva cacciata da Kusa la prima volta. <Lavorarci assieme? Se vuoi espiare questa tua colpa, dovresti riuscire a ricreare il mondo perfetto per chi ha perso tutto. Non trovi?> Qualunque altro genere di lavoro ha la stessa ed identica valenza? Riuscirà a farlo redimere da quel che prova dentro di sé per quel fallimento? Son questi i pensieri che deve affrontare, anziché dimostrare a qualcuno di tanto piccolo un valore tanto grande, incapace da comprendere per chi non l'ha vissuto in prima persona. Le esperienze dicono e fanno tanto. <Alla fine, la vita è tua.> Dar prova delle sue capacità può farlo star bene? Ben venga. Si stringe nelle spalle, permanendo di fronte a questi ad ascoltarlo e a guardarlo direttamente negli occhi, cosicché possa valutarne le espressioni facciali e le emozioni che traspirano tramite d'essi. <Allontanatene. A te conviene farle questo favore? Dimostrerà il tuo valore agli occhi di chi non ha capito neppure come sei fatto?> Vuole portarlo a ragionare a mente lucida, seppur sia la persona meno indicata per queste cose, non avendo i due chissà quale grande confidenza. Tuttavia, se vuole riuscire a star bene dapprima con sé stesso e dopodiché con gli altri, la soluzione è unica e sola. Annota comunque mentalmente il punto cardine della questione: Shinsei - Ichirou. Può tornare utile per le doverose valutazioni. <Ci posso provare> A permetterglielo. <ma soltanto se riprendi in mano la tua vita e cacci via chi ti fa star male. Devi considerare che, una volta fuori, quel legame sarà per te inesistente e non potrai raggiungerlo.> Nessuna connessione di rete, nessuna connessione internet, nessun sigillo. <Ma se durante un combattimento, sarai con la mente rivolta a quel dolore e a quella persona, non gioverai né ai tuoi compagni né a te stesso.> Non c'è rabbia nelle sue parole, bensì una fredda consapevolezza - quella di chi c'è già passata, forse. [ Chk On ]

11:31 Ichirou:
 Nell'udire quel nome, al nostro Hyuga risale un senso di amarezza in bocca, un brivido ne percorre la schiena e della visibilissima pelle d'oca si vedere sulla pelle scoperta dell'uomo stesso, che guarda la rosata con aria quasi rammaricata e senz'altro colma di malinconia, portandolo tuttavia a sorriderle, una smorfia piuttosto che un sorriso si potrebbe dire, le sopracciglia infatti sono inarcate verso l'alto, quella stessa espressione di tristezza viene spaccata in tutti i sensi da un punta di rabbia, ma allo stesso tempo, quel sorriso lo fa sembrare semplicemente malinconico al momento, quindi andrebbe a rispondere alla rosata <Sono mesi che non la vedo più.. a quanto pare il legame si era formato solo da parte mia..> andrebbe ad ammettere alla sua interlocutrice <Ad ogni modo.. non posso farne una colpa a lei.. avrò sicuramente sbagliato io con l'ultima cosa che le ho detto..> andrebbe ad ammettere, questa volta con uno sguardo colpevole, che lentamente va a scendere verso il terreno. Basta però rimuginare sul passato e su un futuro che non sarebbe mai esistito! Dando una leggera scossa alla sua testa provocando delle leggere frustate aeree coi suoi stessi capelli, lo Hyuga si ridesta da quei pensieri "Bravo Ichi-Nii.." una cosa che in passato sicuramente non sarebbe mai e poi mai riuscito a fare, il suo sguardo infatti adesso torna sulle iridi altrui, certo lo sguardo è comunque malinconico, ma si vede che lo Hyuga sta cercando di migliorare sotto questo punto di vista, come sempre del resto, le relazioni umane non sono il suo forte, a quelle sue affermazioni però, il suo sguardo si fa lievemente più sicuro, andando a rispondere immediatamente a quella stessa frase <Non ci riuscirò mai se non ritorno attivo quindi..> andrebbe ad ammettere serio <Un lavoro vale l'altro se ciò significa dare una mano a chi ne ha bisogno no..?> risponderebbe alla sua interlocutrice <Per quanto riguarda quella sfida, io voglio si dar prova al mio avversario delle mie capacità.. ma soprattutto voglio essere in grado di dimostrare a me stesso che sono ancora in grado di essere un ninja della Foglia..> le lascia dire quel commento, quelle domande gli tagliano la carne come delle lame affilatissime e se ci si dovesse mettere d'impegno a rifletterci su, allora la risposta sarebbe la più ovvia, ovvero ''no'', questo lo sa benissimo anche lui, ma non è pronto ad ammetterlo o semplicemente non ne è capace al momento, quindi rimane in silenzio distogliendo lentamente lo sguardo da lei. La ascolta mentre spiega le sue condizioni, se così possono esser definite, le sue iridi perlacee tornano su di lei con carica e serenità riacquistate, un turbinio di emozioni insomma, rimane cosciente di tutto ciò che ella dice, consapevole del fatto che il minimo errore costerebbe la vita non solo a lui, ma anche ai suoi compagni, quindi dopo un breve tempo di riflessione, lo Hyuga direbbe <Provaci allora..> lo asserisce quasi come se fosse un ordine, anche se in realtà non lo è affatto <Perdonami..> appunto <Prova a riporre in me la tua fiducia.. farò di tutto per non deluderti.. chiedo solo un'opportunità..> ammetterebbe facendo un passo verso la di lei persona, per poi rimanere in silenzio in attesa delle sue parole.

12:00 Furaya:
 Per quanto riguarda Tachiko, una delle motivazioni potrebbe anche essere stata l'influenza della Nara ai danni della cugina. D'altronde, fu la prima ad opporsi quando venne a chiederle se potesse andar a vivere con Ichirou... Assieme alla bambina, figlia di Fru. D'altro canto, si trattava di qualcosa di prematuro, di neanche nato ma solo abbozzato. <Se ti riferisci all'andare a vivere assieme, penso che possa spaventare chiunque.> È un passo piuttosto grande, specialmente per chi si conosce da poco e con cui non si ha un rapporto affettivo così longevo. <Ma comunque è impegnata a far da madre a mia figlia.> Afferma con semplicità, alzando le spalle. Invero, dentro di sé vi sono un turbinio di emozioni perché, seppur abbia cresciuto sua figlia per dieci anni, per quale motivo le ha insegnato a chiamarla mamma quando non lo è difatti? Doveva restare una zia, qualcuno che s'è preso cura di lei finché è stato necessario. Al contrario, or come ora, la situazione prevede che abbia due madri - e a Fru non piace molto la patata. Sospira, passandosi una mano tra i capelli e continuando ad ascoltare le parole esternate da Ichirou. <Non voglio mettere in dubbio che quella persona abbia bisogno del tuo aiuto, ma ne vale davvero la pena? Ti aiuterà a stare meglio? Ti riporterà il sorriso aiutarla? Se la risposta è affermativa, fa pure. Ma se, come dici, non ricambia il tuo affetto, non serve aiutarla per cercare di ottenerlo.> Sarebbero uniti soltanto dallo scambio di reciproco favore, piuttosto che da un affetto. Non può imporre qualcosa a qualcuno - per carità, potrebbe pure, ma non è questo il caso. D'altronde, se vuole uscire all'esterno deve dimostrare completa dedizione alla causa, ma se la mente è rivolta altrove... <Se accetti la sfida per questo motivo, mi sembra ragionevole.> Un allenamento è pur sempre un allenamento, utile a comprendere le proprie potenzialità purché sia effettivamente necessario. Anche in questo caso, non si sente in dovere di recriminare oltre. Che faccia le sue scelte, consapevole che ciascuna d'esse ha una conseguenza più o meno positiva o negativa. Continua ad adocchiarlo anche durante quell'affermazione che sa di ordine. Non si scompone, mantiene la postura ben eretta, il mento leggermente sollevato per via della differenza d'altezza. <Dimostrami che posso fidarmi di te anche con la mente annebbiata da questo legame. O recidilo completamente. Sto lasciando qui mia figlia mentre esco fuori a combattere. Chiunque qui sta abbandonando qualcosa con la consapevolezza che potrebbe non tornare indietro. Trai le tue conclusioni e prendi la decisione migliore per te stesso.> Conclusa l'arringa, non reputa di dover aspettare una risposta. Attenderà i fatti. Gira sui tacchi, iniziando così ad incamminarsi verso tutt'altra direzione. <Ora devo andare.> Non vi è rabbia o fastidio nel tono, tant'è che gira il capo sulla spalla per rivolgergli un piccolo sorriso. Dopodiché protenderà per andarsene. La discussione reputa che sia stata ultimata, e meglio di così non saprebbe come comportarsi. [ Exit ]

Ichirou incontra la sfuggente Furaya, un incontro dettato dal caso che ritrova i due ninja a discutere dei piani futuri, il che, con non poche riflessioni sul passato, porta lo Hyuga a ragionare sulle scelte fatte e sui fatti che dovranno svolgersi, facendogli chiedere alla stessa Fru, di dargli un occasione per redimere gli errori commessi in passato.