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Due cure in privato

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con Mattyse, Shizuka

18:00 Mattyse:
 Il pollice preme sul tasto centrale di quel telefono, unico tasto presente giusto un centimetro sotto lo schermo, accendendo quello schermo luminoso che a causa della differenza di luce infastidisce l'occhio del bianco tanto da obbligarlo a stringersi appena, limitando proprio la luce in grado di entrare in quello spiraglio lasciato dalla palpebra. Nessun messaggio. la mano destra riporterebbe il telefono nella rispettiva tasca, avanzando nel mentre con un passo lento, mirante a studiare tutti i passanti: Mat indossa un paio di stivali neri alti, che stringono un paio di pantaloni biancho fino a meta` polpaccio, il petto indossa una lunga felpa grigia con cerniera, aperta, e un cappuccio alzato. Sotto la felpa si mostra una maglietta a mezze maniche di colore nero, forse anche un po' troppo leggera per le temperature che minacciano quelle strade, ma il Senjuu non parrebbe risentirne. Il cappuccio sollevato tenta di nascondere i capelli, salvo per un ciuffo che gli e` scappato e cade in avanti, attraversando il volto, con la punta che si arriccia appena superata l'altezza del mento. La manica sinistra e` appena piu` larga sul bicipite, mostrando un qualcosa sotto di essa, si tratta di una fasciatura di emergenza fatta con uno straccio per coprire ed impedire alla ferita di creare scompiglio e disturbo, nonostante questa sia stata cauterizzata da Furaya stessa, preferisce esser sicuro che non si riapri da sola nei momenti di piu` enfasi, tipo durante una chiacchierata con la persona sbagliata, rischiando di macchiare la felpa e tradirlo. Un po` di inventiva in somma. Ancora qualche metro, poi la mano destra tirerebbe fuori il telefono, lo sbloccherebbe ed aprirebbe una conversazione: Shizuka-Kan. Allega: Foto. Un flash che lo accecherebbe nuovamente, un selfie venuto mosso a causa della luce improvvisa. Sta cercando di far esperienza con quel coso, meno male che a differenza della Nara e` particolarmente giovane... <Che cazzo...> Commenterebbe prima di premere su invia.

18:10 Shizuka:
  [Viuzza] La temperatura nonostante il sole ha iniziato a calare, per questo il cappotto corto ma pesante, con cappuccio pelosino di colore nero, è stato chiuso, celando il maglioncino bianco dalle maniche lunghe che giunge fino a sotto il sedere, dalla scollatura a 'V' molto pronunciata che mette in risalto le forme esagerate della piccoletta, così come la collana dorata con il pendente a farfalla dalle ali blu brillanti. Le gambe sono avvolte in un paio di leggins di pelle nera molto aderenti che si infilano in un paio di anfibi neri alti fino a metà polpaccio; grazie alla pettinatura che è costituita da una coda alta laterale, posizionata sulla zona destra della testa della Kokketsu, sulle orecchie della piccola si possono vedere ai lobi quattro piccole farfalle, una oro e una blu per ogni lato, mentre a livello della cartilagine superiore dell'orecchio sinistro si vede un anellino completamente dorato. Gli occhi sono appena truccati, matita nera e eyeliner ad allungare un poco lo sguardo, mascara per allungarne le ciglia e rendere quelle iridi blu ancora più appariscenti. Sulle spalle sempre presente lo zainetto nero, con all'interno diversi mazzi di chiavi, portafogli, cuffie grandi e blu, strumenti da disegno, quindi blocco e matite in caso di evenienza. Il cellulare si trova nella tasca destra del cappotto, le manine permangono all'interno delle tasche di esso per proteggersi dalla temperatura in discesa. E' proprio grazie a questo che percepisce la vibrazione su quel dispositivo, estraendolo e osservando il messaggio arrivato contenente solamente una foto, il volto probabilmente di chi dovrebbe incontrare in quel quartiere. Ne scruta le fattezze, utilizzando quelle abilità che la contraddistinguono in quanto artista, si focalizza sui dettagli che possono aiutarla nel rintracciare la figura del ragazzo che ancora non si è presentato. Lo sguardo blu si porta a vagliare i presenti, andando a identificare eventualmente il giovane che pare non riuscire a identificare immediatamente. Per tutta risposta andrebbe a inviare lei stessa in risposta un selphie, scattato in mezzo secondo senza alcun dilemma ne imprecazione. Oltre ad esso allegherebbe qualche informazione utile: *Sono alta un metro e cinquantacinque, le persone basse non passano inosservate*. Null'altro in quel testo rapidamente digitato mentre avanzerebbe dubbiosa per la strada, avvicinandosi poco dopo a qualcuno che indossa in cappuccio ma approcciandolo dalle spalle, non troppo sicura che sia esattamente colui che cerca.

18:20 Mattyse:
 La schiena verrebbe drizzata per rendere piu` visibile la propria figura, poco prima che il telefono suoni in maniera esageratamente forte per notificare l'arrivo di un messaggio. <Come cazzo si leva sta cosa.> Un altra imprecazione, mentre afferrerebbe il dispositivo con entrambe le mani, pigiando alla meglio quell'unico bottone presente e qualche volta lo schermo. Il messaggio viene aperto e letto rapidamente, alta un metro e un tappo quindi? Abbassa appena il telefono e solleva lo sguardo, con venti centimetri di differenza e qualche passante potrebbe aver difficolta` nel trovarla. Pensiamo ad una soluzione e... ECCOLA. Ridicola, ma eccola. Il telefono viene riposto nella tasca, poi la mano destra allungherebbe l'indice e il mignolo verso l'esterno, in due direzioni opposte, mentre le restanti dita verrebbero chiuse, formando cosi` la consueta spanna. La spanna e`, in maniera molto blanda e generica, lunga venti centimetro, con uno stacco di cinque in grado di variare di persona in persona, ed ecco che il pollice verrebbe posato contro la propria tempia destra, con il mignolo rivolto verso il terreno, Mat chinerebbe poi la schiena lentamente cercando di tenere fermo l'arto fino a quando la tempia non arrivera` all'altezza del mignolo, cosi` da abbassarsi di circa venti centimetri (Che poi sulla carta per varie problematiche potrebbero essere anche qualcosa in piu` o in meno). L'occhio studierebbe l'area circostante rimanendo in quella posizione, ruotando poi lentamente su se stesso, in senso orario, come un psicopatico, fino a compiere una rotazione di centottanta gradi, notando una figura familiare alle proprie spalle. Bene Mat, hai trovato Shizuka e ti sei mostrato gia` per uno psicopatico. Osserverebbe la fanciulla con l'occhio puntato sui suoi, fisso, quasi congelato prima che la punta della lingua possa far capolino per inumidire appena le labbra, poi il volto verrebbe voltato verso la propria destra per osservare quella spanna ancora sollevata ed usata come unita` di misura, ritornando successivamente sulla Kokketsu. <Giuro, sono pazzo, ma c'e` una motivazione dietro a ogni cosa...> Consapevole quindi di non aver dato esattamente una bella idea di se

18:53 Shizuka:
  [Viuzza] Le imprecazioni vengono sentite a malapena, in fondo non era stato identificato ancora. Però nel tempo in cui la rossa gli si è avvicinata lui ha iniziato ad arrovellarsi su come trovarla, cercando di recuperare quell'altezza e osservando attorno. Lei gli arrive rebbe quindi alle spalle proprio nel momento in cui lui si volgerebbe con quella spanna ad aiutarlo con le dimensioni. Lo sguardo blu si poggerebbe sull'unico occhio buono del Senjuu che pare sentirsi osservato e che necessiti di spiegazioni. La testolina della Kokketsu andrebbe a muoversi ritmicamente da destra a sinistra, come a esternare una negazione: << Siamo in due allora. Il mio ragazzo me lo ha già ripetuto un paio di volte. >> Ovviamente si riferisce alla pazzia, a quelle rotelline quei cricetini che si muovono in maniera atipica, ma è indubbio che il grado di follia dei due non sia nemmeno lontanamente paragonabile. La mano destra di lei andrebbe a scattare verso di lui, sguardo che non si scosta dal viso altrui, completamente indifferente alla vista di qualcuno che ha perso la vista da un solo lato. << Piacere, Shizuka Kokketsu. Lei invece è? >> Già non si è ancora presentato nonostante si siano scambiati ben due messaggi ormai. Le blu inevitabilmente lo studiano, cogliendo i dettagli del vestiario, quella fasciatura improvvisata che le ricorda per quale motivo si era recata li in primo luogo. Se lui le avesse stretto la mano o meno non ha importanza, la ragazzina avrebbe composto mezzo sigillo ovino davanti al petto, cercando di andare a richiamare il Chakra. In particolare andrebbe a ricercare le due componenti del chakra, quella mentale a livello del capo, rappresentata da una fiammella blu, mentre quella fisica verrebbe ricercata a livello dell'addome, rappresentata da una fiammella rossa. Qualora fosse riuscita a trovare queste due energie avrebbe quindi cercato di farle convogliare al livello della bocca dello stomaco, facendole danzare assieme ed unire andando a comporre una fiamma di un colore violaceo, rappresentante il chakra che lentamente dovrebbe andare a distribuirsi all'interno del corpo. << Per caso ha un posto dove sistemarci? Preferirei non sistemare le sue ferite in mezzo alla strada. >> Già, meglio evitare gesti plateali, anche se forse potrebbe risultare utile per attirare l'attenzione della gang. [Se Chakra 30/30]

19:02 Mattyse:
 Inizialmente e` un pelino preoccupato dell'immagine da pazzo psicopatico che potrebbe aver dato di se, in fondo l'ha contattata senza presentarsi o dire nulla, ha a malapena fatto il nome di Furaya ed accennato di essere ferito, ma la risposta che ottiene gli strappa un piccolo sorriso mentre la schiena tornerebbe a drizzarsi e la mano verrebbe riposta lungo il fianco. <Mattyse Senjuu> Oramai non utilizza piu` il cognome del padre. <Il compagno di Furaya.> Allungando la destra per afferrare la mano offertagli. <Mi ha detto che avremmo dovuto scambiare un paio di chiacchiere per quel lavoro, come ho gia` fatto con Kan> Ragazzo che sa essere il compagno, motivo per cui non diffida nel pronunciare il suo nome. L'occhio si abbassa quando questa compone quel sigillo, facendogli aggrottare un pelo le sopracciglia, vedere quei sigilli cosi` presto non lo conforta molto, ma Shizuka le e` stata descritta come un medico e lui ha espressamente chiesto delle cure. <Shhh.> Cercherebbe di metterla a tacere coprendo quel suo parlare con il classico fruscio dell'aria spinta tra la lingua e la gengiva superiore. Lo sguardo verrebbe rivolto prima a destra e poi a sinistra, in cerca di un locale in cui poter entrare. <Andiamo, ho un idea.> Non puo` mostrare la sua ferita in giro con tanta facilita`, in fondo ha fatto scoppiare una fontana ed e` stato colpito, sarebbe una prova contro di lui. Il bianco quindi si incamminerebbe verso uno dei locali, entrerebbe per guardare il dipendente dietro al bancone. <Due the` per piacere, noi dobbiamo andare un attimo in bagno.> Sollevando la mancina per accennare ad un piccolo saluto, tirando dritto poi per cercare il bagno. Ha chiaramente detto che sarebbe andato in bagno con lei, poi sta a lei decidere se seguirlo o meno, soprattutto perche` molte persone potrebbero pensare male in un primo momento... O anche in un secondo, dipende da come le cose possano continuare

19:19 Shizuka:
  [Viuzza -> Locale] Finalmente si presenta, lasciando che quel nome le solletichi la memoria, identificandolo come il compagno della decima, cosa che conferma lui poco dopo. Il ragazzo dal crine bianco le sembra giovane rispetto all'età che dovrebbe corrispondere a quella della Judai, quindi o porta bene i suoi anni, oppure a Furaya piacciono i tipi più giovani, oppure quei dieci anni congelata l'hanno confusa. Poco importa, lui è la mente della coppia, la versione di Kan che rallenta la violenza della Konohana, come quella della Kokketsu. << Non so di cosa lei voglia parlare ma sono a disposizione. >> Continua con quel tono impersonale, più per educazione che per il desiderio di tenerlo a distanza, in fondo se sono alleati e sia il Sumi che la Nara sono a conoscenza di quell'incontro, c'è ben poco da temere. Non sa come si sia procurato quelle ferite ma a quanto pare non è una saggia idea parlarne in mezzo alla strada, davanti a occhi e orecchie che potrebbero essere indiscrete. Però un'idea viene trovata, lui si incammina, lei lo segue senza troppi problemi. Si dirigono verso un locale, e poco dopo aver fatto il loro ingresso il bombarolo ordina due thè, facendo un'affermazione che fa inevitabilmente scaturire il rossore sulle guance della Kokketsu per l'ambiguità che nasconde. I presenti nel locale non sa quanti siano ma si sente lo sguardo addosso, in fondo per quanto truccata non è semplice nascondere la giovane età sopratutto a causa dell'altezza. Lo sguardo basso rivolto verso i piedi inizialmente non verrebbe più alzato, seguendo il Senjuu verso appunto il bagno. Mentre i cricetini sono nel panico in quella testa, appena prima di varcare la soglia appunto del bagno si volgerebbe al locale, occhietti chiusi per l'imbarazzo e testa bassa: << E comunque fatevi i fatti vostri! >> Già, deve imparare a gestire certe situazioni, deve farsi vedere come una tipa tosta altrimenti nessuno la prenderebbe in considerazione per far parte di un gruppo di criminali. Scapperebbe dietro la porta del bagno, rossa come un peperone, faccino corrucciato; decisamente al di fuori della sua confort zone. [Chakra 30/30]

19:27 Mattyse:
 Tutto cio` che viene riferito prima dell'ingresso nel bagno viene immagazzinato nella testa del bianco che ora ha come unico scopo quello che trovare un luogo appartato per far cessare quel fastidio al braccio. Se non fosse stato per la rosata probabilmente l'uso intero del bicipite sarebbe rimasto compromesso per giorni e la sua posizione sarebbe crollata in una di netto svantaggio, ma la soluzione e` quella ragazzina dai grandi occhi blu. Ragazzina che lo segue in bagno senza far troppe storie, anzi, ma che poco prima di entrarvi grida a tutti i presenti. Una piccola risata scuote le spalle del Senjuu che attende solo che la porta venga chiusa prima che la mano dominante, la destra, venga sollevata per andare ad afferrare la parte di quella felpa che si posa proprio sulla spalla sinistra, andando lentamente a farla scendere mostrare quella fasciatura improvvisata. <Sai bene di cosa dobbiamo parlare.> No, lui non usa quei termini e modi educati, non con un compagno quantomeno. <Abbiamo diverse cose da fare e diverse soluzioni da utilizzare, Kan mi aiutera` con l'Ochaya da dentro, ma questo significa che io e lui non potremo vederci mai. Dovrai essere tu a riportarmi le informazioni e a rattopparmi..> Cosa di cui avra` bisogno molto spesso. Sul viso ancora si mostra il sorriso, rimasuglio di quella risata. <Fai quasi tenerezza, se solo non mi avessero detto che quello calmo e` Kan, diffiderei nel chiederti di partecipare.> Ironico, ma fino ad un certo punto. Come lei ha pensato, lui e` la mente di Furaya, ma sbaglia nel pensare che sia lui a fermare la rosata dal commettere azioni violente, a contrario, la istiga. <E vorrei poter contare sul tuo aiuto per degli altri incarichi... se ne avrai voglia.> Qualcosa di diverso da delle banalissime cure.

19:45 Shizuka:
  [Locale - Bagno] Si infilano in bagno, nessuno li segue probabilmente anche perchè curiosi si, ma non abbastanza da infastidirli dopo la sparata casuale della sedicenna. Ancora completamente rossa in faccia osserva lui mentre si sfila quella felpa, le blu che si muovono istintivamente a quella fasciatura mal fatta. La sicurezza nei toni di lui è totale, e la risposte che ottiene lo è altrettanto: << Certo che ora mi è molto più chiaro il perchè io e Kan possiamo esservi utili. >> La sufficienza con cui guarda quel bendaggio è totale, senza chiedere il permesso si avvicinerebbe all'altro, senza alcun tipo di imbarazzo, il rossore scivolato via dal volto con la stessa rapidità con il quale era comparso. Le manine si muoverebbero per liberarne la spalla, scoprendone le ferite o meglio le bruciature che la ricoprono. Non parla mentre lui fa riferimento all'Ochaya, al lavoro che sia lui che l'altro bianco stanno svolgendo all'interno di quel posto che per lei è tuttora un mistero. << Non ho alcun problema con le cure fuori dall'ospedale. Sono mesi che lo faccio nei quartieri poveri di Kiri. >> Già quel allenarsi anche al di fuori dell'orario lavorativo non le è mai dispiaciuto soprattutto se le da la possibilità di aiutare i meno abbienti. Il sorrisino sul viso di lui e quell'affermazione riguardo al fatto che sia Kan quello calmo dei due la fanno sorridere ripensando alla mattata fatta proprio davanti alla Judai, a quel morso che si era autoinferta per calmare un attimino il nervosismo riguardo al mettersi in pericolo dell'altro. << Diciamo che sono una persona paziente. Il problema è quando raggiungo il limite. >> Anche quello deve imparare a gestire, in vista di quell'infiltrarsi in un ambiente non proprio consono ai di lei modi. Le mani che ormai dovrebbero aver finito di liberare la spalla altrui verrebbero imposte direttamente sul corpo del Senjuu, il chakra verrebbe ridiretto verso di esse, cercherebbe poi di farlo scivolare all'esterno degli tsubo, farlo penetrare in quei tessuti ustionati per portare un minimo di sollievo all'arto del compagno. Se vi fosse riuscita Matt dovrebbe iniziare a percepire un senso di fresco al di sotto del primo strato di epidermide, e un lieve bruciore, nulla di paragonabile alle ustioni precedenti. E' però l'ultima affermazione del bianco che le fa tendere le orecchie, lo sguardo blu però non si distoglie da quelle ferite, estremamente concentrata mentre svolge il suo compito: << Dipende dal tipo di incarichi e da quanto siano utili a Kan. >> Già perchè quel discorso sulla fiducia, sul dove risiede la fedeltà della rossa, che era già stato fatto a Furaya, vuole che sia chiaro anche al Senjuu; la presenza della Kokketsu è legata esclusivamente agli intenti del Sumi. [Chakra 25/30 -> 5 per mani teraputiche; +8 PV a turno]

19:58 Mattyse:
 Osserva la signorina avvicinarsi e levare quel bendaggio improvvisato, permettendole senza nessuna difficolta` di fare quella sua magia. Le sensazioni sono molte, la pelle sente quella sensazione di fresco, mentre poco sotto, la carne, sente bruciare, ma nulla di paragonabile alle ustioni che adornano il suo volto ed il suo petto. <Diciamo che vedi solo la punta dell'iceberg> perche` le arti mediche sono sicuramente cosa fondamentale, ma si tratta solamente di una delle tante motivazioni per cui hanno bisogno di loro. La giovane spiega che sta passando del tempo a curare per le strade di Kiri, cosa a cui non risponde, la bonta` d'animo della Kokketsu non e` interesse del Senjuu, che quasi pero` si sente in colpa nel macchiare la sua innocenza. <Oh bhe, allora sei piu` simile a me che a lei.> Paziente, ma giunto al limite scoppia? Un po` come il bianco che prepara piani per tutti, piani che nessuno segue fin quando non da di matto, non dice Kai e non da la dimostrazione di avere ragione lui? Osserva la ferita guarire gradualmente, permettendo alla carne di unirsi in maniera lenta sotto gli occhi attenti di quel precoce medico. Ed ecco che Furaya ha fatto un danno, a chi e` rivolta la fiducia di Shizuka? Ovviamente non a degli sconosciuti che vogliono distruggere quella che per dieci anni e` stata la loro casa. La rosata ha troppa fretta su questo discorso. <E` tutto un anello, Shizuka... Aiuti me, che di conseguenza sono piu` libero di aiutare Kan, che a sua volta sara` facilitato nell'aiutare me, cosi` che possa agire per il meglio per ricambiare il favore. Questi sono gli amici no? Si aiutano consapevoli che quando avranno bisogno ricambieranno il favore...> E poi colpire l'Ochaya da un lato aiuterebbe sicuramente il Sumi nelle ricerche all'interno, forse potrebbe pure far carriera! <Abbiamo un fine, ma i mezzi sono infiniti e nessuno preclude una strada piuttosto che un altra.> Diversi modi per raggiungere il loro traguardo, e nessuno viene escluso tanto facilmente.

20:13 Shizuka:
  [Locale - Bagno] Può essere, ma non ha mai detto che quello fosse l'unico motivo per cui i due lattanti gli tornerebbero utili, in fondo lei è una Kokketsu, i demoni spaventano le menti senza nemmeno volerlo e Furaya conosce bene le potenzialità che quel potere può raggiungere, essendo stata al fianco di Yukio. Ma questi pensieri non vengono esternati, la cura prosegue, distratta solamente da qualche parola proferita. << Non ho trovato molte similitudini fra me e Furaya, al di la del fatto che entrambe siamo il braccio di qualcuno che sa far girare gli ingranaggi del cervello meglio. Quindi forse sono più simile a lei, ma anche lei sta guardando solo la punta dell'iceberg ora. >> Sedicenne si, braccio e non mente certamente, ma stupida no. Però dovrebbe già sperlo, altrimenti non sarebbe stata accettata ne dal Sumi ne tanto meno dalla Nara. Quella rigenerazione prosegue indisturbata, lui non si oppone a quel tocco nonostante la distanza interpersonale sia stata annullata completamente e loro si conoscano appena. Fortunatamente quelle ferite non si sono infettate, la cura seppur con i suoi tempi non dovrebbe impiegare poi molto per essere ultimata, riportando quel corpo alla completa guarigione, almeno per le ferite inferte di recente. Quel suo specificare come i favori girino e si articolino è decisamente semplice, lineare ma i cricetini non accolgono una sola delle parole messe in campo. Ultimate le cure al corpo dell'altro, lascerebbe scivolare le mani vicino ai propri fianchi, occhi blu che finalmente si degnerebbero di tornare su quel viso dal singolo iride. << Io pensavo fossimo alleati non amici. Non avevo nemmeno idea del suo nome finchè non si è presentato. Non sono una che fatica a fare amicizia ma non sono nemmeno una persona che spalleggia chiunque senza una ragione. >> Giovane non stupida. << Quindi qualsiasi sia la proposta verrà ascoltata e valutata. Se posso ricavarne un guadagno per lo scopo finale ben venga, ma se lo scopo finale dovesse in qualche modo mettere in pericolo Kan, sarà impossibile per me assencondare le sue necessità. >> Insomma ha la testa dura, e poco le importa se chi si trova di fronte ha dieci anni più di lei, in fondo è lei quella con il Chakra impastato e il sangue demoniaco. [Chakra 24/30 -> 1 per mani teraputiche; +8 PV a turno]

20:25 Mattyse:
 Come detto, vi sono piu` similitudine tra i due chiusi in quel bagno che tra uno di loro e l'opposto nell'altra coppia. Kan e` troppo pacato per essere simile a Mat e a tratti troppo lento nel processo, al Senjuu si e` mostrato un tipo intelligente ma e` come se il suo cervello ci impiegasse qualche minuti in piu` per elaborare informazioni che Mat riesce a filtrare in meno tempo, cio` lo rende piu` simile a Shizuka, che essendo il braccio dovrebbe essere piu` lesta nel fare pensieri piu` semplici. E` una rete strana, ove il braccio e` piu` simile alla mente e viceversa, rendendo quelle due coppie un mix micidiale per i neuroni di chiunque. <sicuramente, ci conosciamo da troppo poco per poter sapere abbastanza tra di noi..> Solo che ad una prima occhiata le similitudini sono queste. Lei finisce quella cura, permettendo al bianco di risollevare la felpa per coprire nuovamente la pelle. <Grazie mille..> a bassa voce, ascoltando poi il suo parlare. Frasi intelligenti quanto sensate, che strappano un sorriso al bianco. <Il tuo compagno vuole le code, io e Furaya abbiamo conoscenze ed esperienza per trovarle e portargliele.> Non proprio cosi` facilmente come la sta facendo, ma il senso e` quello. <Io ho dei problemi dentro Kagegakure, problemi a cui lui ha delle soluzioni> Pratiche, visto che i piani sono sempre suoi. <Lavorare insieme generera` una fiducia tra noi quattro che ci permettera` di usare il termine "amico", con il tempo. O ci portera` ad odiarci e ad interrompere qualsiasi alleanza.> Meglio tenere in considerazione qualsiasi ipotesi, no? Ma cosi` ha piu` senso lo scambio di favori continuo? Il come i quattro potrebbero far nascere quella loro amicizia? <ovviamente dovrete valutare prima di accettare, sarebbe un offesa al vostro intelletto accettare a occhi chiusi, Kan stesso ha proposto delle alternative.> Perche` Mat non e` un dittatore, ha sempre ascoltato i pensieri altrui anche quando dava ordini. La signorina non ha la testa cosi` dura, semplicemente sta facendo girare le rotelle nel senso giusto, ma che non esageri, il bianco ha un vantaggio enorme con quei dieci anni, tipo l'impasto del chakra senza l'uso di sigilli, che solitamente significa minacciare qualcuno senza che questo possa notarlo. <Ma quello che voglio fare mentre Kan cerca informazioni dentro al locale, e` cercare dei criminali legati al locale stesso, cosi` da colpirli su un fronte e dar maggior spazio proprio al tuo compagno.>

20:45 Shizuka:
  [Locale - Bagno] Quella lingua tagliente non ha ancora infastidito abbastanza il proprio interlocutore fortunatamente. Lui sembra comunque ben disposto, ringrazia per quelle cure e si mette a spiegare di nuovo il perchè di quella collaborazione: << Sa qual è l'unico intoppo al momento? Che io non vorrei quelle code per lui. So per certo che sono pericolose, che potrebbero portarlo a dei rischi che senza di esse non dovrebbe correre. Ma non posso impedirgli di scegliere che strada percorrere. >> Gli occhi blu si allontanano dal viso altrui, lasciando che lui si avveda di quella maschera indispettita che le si è posata in faccia. Tuttavia quell'espressione durerebbe ben poco ascoltando le parole altrui, un sorriso pacato le si stamperebbe in faccia, la testolina volta di lato, il destro: << E io che pensavo avesse ordinato il tè per fare amicizia! >> Ironica ma nemmeno troppo, resta in ascolto di quanto lui mette in tavola, lasciando a loro la decisione di quanto invischiarsi in quei progetti. Ma sono proprio quei progetti che le fanno spalancare quegli occhi grandi: << Che criminali? >> La domanda sorge diretta spontanea, di nuovo interessata come se nuovamente il Senjuu avesse usato un termine in grado di far smuovere quei cricetini che si stanno agitando nella testa. << Ehm... >> Resta effettivamente un poco interdetta mentre per errore lo sguardo si muove attorno a loro: << Dice che potremmo andare al tavolo a parlarne o continuiamo a occupare il bagno del locale impropriamente? >> Effettivamente un giusto dubbio sovvenuto alla nanerottola, sarebbe forse il caso di uscire da quel posto, e tornare a fronteggiare gli sguardi del resto della clientela. [Chakra 24/30]

20:59 Mattyse:
 Si ferma ad ascoltarne opinioni e pensieri, annuendo lievemente con il capo. <E` per questo che io e Furaya lo aiuteremo, cosi` che corra meno rischi del normale. E fattelo dire, non e` che vivendo normalmente non corra dei rischi, solo che quei rischi diventano sciocchezze con un demone e ne si affacciano altre... E` un pareggio.> Difatti anche ora Shizuka stessa corre il rischio che le chimere entrino e che lei non abbia la forza necessaria per affrontarle, o che un assassino faccia la sua comparsa... Queste sono cose che con un demone diventano stupidate, ma ovviamente ne si affacciano altre proporzionate. <Anzi, senza demone si ha molti piu` rischi, perche` nulla impedisce a cio` che lo minaccerebbe come jinchuriki di farlo tutt'ora.> Deve comunque dare una spintarella in favore del bianco no? Almeno da dar inizio a quella catena. Riderebbe appena poi a quella sua battuta, che grazie al cielo il bianco e` in condizioni di poter capire, ma la domanda dopo e` particolare. <Spacciatori, gente di piccolo calibro che pero` porta ad un primo guadagno per l'organizzazione che ne sta a capo... Vorrei avere dei compagni per iniziare a fare questa pulizia.> Ed ecco la domanda lecita. <O si, possiamo... ma dammi un secondo, non voglio essere arrestato per una stronzata simile.> entrambe le mani vengono portate sul proprio capo, tirerebbe indietro il cappuccio per poi passare le dita tra i capelli ed agitarli con forza, cosi` da scompigliarli e far si che si creino dei nodi, poi lo sguardo ricadrebbe su di lei mentre la destra porterebbe il pollice all'angolo destro delle proprie labbra, ove premerebbe con forza e tirerebbe il volto di lato, andando a rompere le scatole alla pelle fin quando questa non prenda ad arrossire. <perdonami, ma se qualcuno facesse due piu` due nessuno aiuterebbe il tuo Kan.> Non da molte spiegazioni, TENTEREBBE di allungare le mani verso il capo della signorina, ove se gli venisse concesso le scuoterebbe tutti i capelli con lo stesso fine per cui lo ha fatto a se. Se potesse tenterebbe di far lo stesso gioco del pollice con l'angolo sinistro delle di lei labbra, utilizzando la mano mancina cosi` che non vi sia neanche un contatto indiretto, giusto per rispettare le fisime di una sedicenne. Tutto cio` sarebbe solo tentativo per dare un impressione molto fraintendibile, un ottimo alibi.

21:28 Shizuka:
  [Locale - Bagno] Le spiegazioni di lui sono accettabili, far si che ci siano più alleati per proteggere Kan è solo un punto a favore per lei, ascolta quel punto di vista che non condivide molto tuttavia, fino al sopraggiungere di una domanda che tira fuori il succo del pensiero della rossa: << Beh ma lui un demone lo ha già. Sono io. >> Indubbio come i Kokketsu siano in qualche modo legati al mondo dei demoni, del male, il simbolo stesso del clan richiama a questo pensiero che è un poco la filosofia comune a tante persone nel villaggio. << Però ho capito quello che intende, e come detto non posso fargli cambiare idea. >> Una sconfitta dettata da una discussione, dal convenire che per proteggere lui, per essere sempre e comunque il suo scudo, avrebbe dovuto diventare sempre più forte, alla stregua di un Jinchuriki. Sulla battuta della rossa lui se la ride, andando poi a rispondere alla femminile domanda: << Quello che intendo è se conosci i nomi delle organizzazioni che sono a favore o contro il locale. >> Va nello specifico, indubbio che esporsi tanto implichi rischiare di ricevere domande scomode. Tuttavia la decisione di uscire dal bagno viene accolta ma devono comunque fingere di aver fatto chissà che li dentro. Lo vede spettinarsi, cercare di far arrossare l'angolo della bocca per poi spiegarle vagamente che non possono presentarsi pacatamente fuori dal bagno senza fingere di averci fatto chissà che. I cricetini capiscono cosa intenda ma il tutto si blocca nel momento in cui lui tenterebbe di allungare le mani verso la sua testa, cercando di scompigliare quei capelli trattenuti in quella coda. Riuscirebbe appena a iniziare quel lavoro che la nanerottola vi si sottrarrebbe prepotentemente lamentandosi a voce forse troppo alta: << Hey! Non ci provi nemmeno! >> E' assolutamente indispettita, forse i clienti più in prossimità del locale potrebbero addirittura sentire qualche rumore dato il trambusto. << Fermo lì! Non c'è bisogno di rovinarsi la faccia... >> Con un sospiro molto profondo la ragazzina andrebbe a rimuovere lo zainetto da dietro le spalle e anche il cappotto, lasciando in vista il maglione bianco dalla profonda scollatura a V. << Mi dia la mano per favore... >> Andrebbe a richiedere il supporto dell'altro, mentre si volterebbe verso lo zainetto, mani che andrebbero a recuperare l'astuccio contenente il materiale da disegno, in particolare dei pastelli a cera sui toni del rosso e viola. Se lui avesse porto la mano alla ragazzina ella vi avrebbe spezzato sopra parte dei pastelli a cera, per poi avvicinarsi al lavandino e far scorrere un poco l'acqua, sedendosi praticamente sul piano ove questo si trova farebbe segno a Matt di avvicinarsi: << I pastelli a cera se inumiditi lasciano un colore simile alla tempera, ma molto meno liscio e più grezzo. >> Spiega a voce alta, qualora lui si fosse avvicinato alla Kokketsu ella avrebbe inumidito entrambi i colori sulla mano di lui per poi domandare in maniera cortese: << Posso? >> Il dito già in direzione del corpo altrui, chiedendo tuttavia il permesso di preseguire. Se avesse ricevuto il consenso andrebbe a distribuire i colori sul collo del ragazzo, mimando perfettamente uno di quei segni sul corpo che più volte ha lasciato sul corpo del Sumi, riproducendone la parte violacea più interna, sfumandola con il rosso all'esterno, se lui poi le avesse concesso di fare altrettanto in prossimità delle labbra si sarebbe dilettata in quel makeup pure in quella zona ma solo con il rosso. Avrebbe poi fatto la stessa cosa ma in maniera speculare sul di lei corpo, lavorando guardandosi allo specchio. Una volta ultimato il lavoro in maniera veritiera andrebbe a lavarsi le mani, a sciogliersi i lunghi capelli rossi, scompigliandoli in modo tale da lasciare visibile quel finto segno sul collo. Il maglioncino dalla scollatura importante verrebbe scostato così che una spalla risulti scoperta, visibile la spallina del reggiseno che vi sta sotto, come per dare l'impressione che l'indumento fosse stato rimesso rapidamente e senza accortezza. << Regola numero uno per avere la possibilità di diventare un amico: si chiede sempre il permesso di toccarmi. >> L'indice verrebbe portato avanti come a sottolineare come quella regola sia imprescindibile e fondamentale. << Ritiene possa essere sufficiente? >> Chiede a lui conferma prima di eventualmente uscire da quel bagno finalmente. [Chakra 24/30]

18:10 Mattyse:
 Non puo` che ridere appena quando la voce della fanciulla va ad affermare che il demone lo sia gia` lei, Mat e` ignaro del clan della rossa, o quanto mento adesso non e` un dettaglio che li salta in mente, ma sicuramente potrebbe aver da ridire. <Se i demoni fossero come te, nessuno avrebbe paura di loro.> Ironico e con quel mezzo sorriso stampato in volto, non mira a dire che lei non possa far paura, tutt'altro, solo che e` troppo... carina? (Non ucciderlo Furaya, cerca solo di fare amicizia) per essere un demone. L'argomento avanza, quali organizzazioni siano contro o a favore del locale? Non sa esattamente quello che la giovane potrebbe voler sapere, o vero quale dei due gruppi incontrati a Kusa sia nemica dell'ochaya, ma ha una risposta tutta sua. <L'Ochaya stessa e` un organizzazione. E`Yakuza, e neanche quella vera...> Quella che quantomeno aveva la decenza e l'onore di non toccare i bambini. <Sono criminali della peggior specie.> Un pensiero va ad Orochi e a Masumi, coloro che han portato via sua figlia. Dopo essersi scompigliato prova a fare lo stesso con lei, ma non ha molto modo di farlo, lei e` la prima a sottrarsi e richiamarlo: Mat subito farebbe un passo indietro e solleverebbe entrambe le mani, mostrando i palmi nella sua direzione. <Ok ok... scusa...> Sa bene che non a tutti potrebbe gradire il venir tocchiccati, soprattutto in quel modo, quindi e` inutile insistere. Ma Shizuka pare aver compreso il suo obbiettivo, tira fuori qualcosa dalla borsa/zaino per poi richiedere la sua mano... Mat osserva incuriosito, assecondando ogni singola cosa che la giovane possa aver in mente. Al termine del lavoro, si fisserebbe allo specchio, studiando con l'occhio ogni segno realizzato dalla compare. <Sei una cazzo di artista...> commenterebbe con un filo di voce, abbassando poi lo sguardo verso di lei <Complimenti, terro` in considerazione questa tua abilita`.> Potrebbe tornare utile per un sacco di cose. Ecco la regola numero uno, chiedere il permesso prima di toccarla... Il bianco scuote un poco la testa in segno di negazione. <Ci provero` ma se lo riterro` opportuno la infrangero`. A costo di pagarne le conseguenze poco dopo.> Mat per quanto pianifichi tutto tiene in considerazione anche la propria impulsivita`, che potrebbe essere il dover inscenare un abbraccio improvviso per non farsi scoprire o uno spintone per evitare che qualcuno venga colpito da qualcosa... bhe, situazioni in cui il tempo per chiedere il permesso effettivamente non c'e`. Un piccolo sorriso, prima allungare la mancina per indicare la porta vicini a loro. <Andiamo a bere il the?>

18:27 Shizuka:
  [Locale - Bagno -> Tavolino] Coglie l'ironia dietro a quella frase, della quale identifica il punto migliore per lei: << Se fossero tutti come me, nessuno crederebbe che esistano. >> A lui cogliere il senso di quella frase. I dettagli sulle gang sono di poco conto l'unico nome che le viene concesso è quello della Yakuza, chissà se il genetista è invischiato in qualcosa all'interno del locale. Ma questo è un pensiero che passa in secondo piano quando lui cerca di avvicinarla, interrompendosi alla reazione altrui e portando le mani in alto manco fosse davanti a un poliziotto. Tuttavia il bianco sembra ben disposto all'avvicinamento, lasciando che quelle manine producano una magia con un poco di acqua e dei pastelli a cera. Finito il lavoro lui si osserva, apprezzandone la fattura e dandole dell'artista; inevitavile come il rossore le avvolga le guance, soprattutto quando viene osservata in maniera diretta: << Il tatuaggio che ha Kan sul polso gliel'ho fatto io. >> Solo questo boffonchierebbe in risposta a quelle attenzioni. La prima regola viene sancita, tuttavia non sembra che il bombarolo sia convinto di poterla rispettare al 100%: << Beh questo significa che le converrà diventare mio amico, così potrà avvicinarsi con meno problemi. >> E sia bene inteso che avvicinarsi non significa che potrà fare quello che gli pare con quel corpicino. Sembra quasi che la testolina rossa voglia sempre avere l'ultima parola. Con un sorriso accennato, allungherebbe la mancina verso la porta, invitandola a prendere il the. Dopo aver emesso un profondo sospiro la ragazzina gli passerebbe innanzi, uscendo da quel bagno così scombinata, guardando dritto davanti a se, lasciando in bella mostra il segno sul collo. Gli occhi blu si muoverebbero per il locale, cercando rapidamente un tavolo abbastanza isolato dove andare a sedersi, giubbotto in mano e zainetto idem. Una volta identificato il luogo vi si dirigerebbe senza troppi complimenti, andando a sprofondare su una sedia, in attesa che il cameriere porti davvero il the.[Chakra 24/30]

18:40 Mattyse:
 Comprende, in parte, quella sua risposta ma non ha altro modo con cui obbiettare o commentare, si limiterebbe ad un semplice annuire con il capo mentre il discorso scivola via, un po` come quello inerente alle gang e alla Yakuza. La ragazza nomina un tatuaggio, qualcosa che l'occhio ambrato del Senjuu non ha visto. <Gli hai fatto un tatuaggio? Questo puo` essere interessante... se mai mi venisse voglia di far qualcos'altro gradire ci fosse anche qualcosa di tuo.> parlando chiaramente riguardo l'intenzione di aggiungere qualche altro segno e il poter gradire il fatto che uno di questi gli venga fatto proprio da cole che lo ha appena truccato. <non penso possa essere molto difficile, abbiamo in comune piu` cose di quanto pensassi.> Potrebbero diventare amici? possibile, anzi, secondo lui e` molto probabile! Mat la seguira` fuori dalla porta, fermandosi poco oltre a questa per osservare i presenti con il mento alto, intento a sprizzare fierezza un po` da tutti i pori, osserverebbe tutti dall'alto, accennando poi ad un piccolo sorriso mentre la fanciulla va a sedersi al tavolo. La mano mancina viene issata per richiamare l'attenzione del barista, indicando poi il tavolo scelto a cui si avvicinerebbe poco dopo. Preso posto, si sistemerebbe le maniche, sollevando poi lo sguardo nuovamente verso la signorina. <Spero che la chiacchierata sia stata di tuo gradimento e di poter quindi contare su di te per quelli che saranno i miei prossimi movimenti.> Non specifica, rimane sul vago cosi` da non far saltare in nessun modo la copertura

18:52 Shizuka:
  [Locale - Bagno -> Tavolino] Lo guarda inclinando la testa leggermente a destra: << Beh tanto sa come trovarmi no? >> Solo ora le viene in mente di quel numero acquisito un poco per caso, che dovrà ricordarsi di salvare come Mattyse Senjuu. Lui sembra molto più sicuro della nanerottola riguardo a quell'amicizia, lei fa la sostenuta, non ha visto granchè dell'altro a conti fatti ma quanto meno sembra un tipo educato, e sicuramente sa come comportarsi per ottenere quello che vuole. Lei è molto meno scenografica di lui, forse perchè non abituata a quelle menzogne di stampo sessuale, si rifugia in quella seggiolina, aspettando di essere raggiunta cosa che succede poco dopo. Lo vede sistemarsi le maniche prima di tornare con lo sguardo su di lei. << Dipende da quello di cui avrà bisogno. Se posso essere d'aiuto per i suoi prossimi movimenti senza interferire coi miei impegni ben venga. >> Il tono viene mantenuto a un volume medio basso, non vuole dare nell'occhio ne che qualcuno origli la conversazione. Lui è sicuramente più a suo agio, anche se una volta arrivato il the la Kokketsu allunga quelle manine direttamente su di esso, versandone per entrambi. << Da quanto tempo è così? >> Un lieve cenno della testolina rossa verrebbe mosso in direzione dell'occhio dell'altro, mentre con un dito andrebbe ad indicare proprio quella zona del corpo ma su stessa. Vogliono diventare amici? Da qualcosa bisogna pur partire e scoprire qualcosa in più nei riguardi dell'altro non può che essere utile. << Dove li hai i tatuaggi? >> Parlare del più e del meno? Fatto! Sicuramente daranno meno nell'occhio ora che la lingua di lei si è sciolta grazie alla bevanda. [Chakra 24/30]

19:18 Mattyse:
 I comportamenti del bianco sono studiati in maniera precisa per ottenere sempre il risultato migliore, la sceneggiata di sicurezza eseguita al di fuori della porta del bagno e` un gesto classico fatto dall'uomo per instaurare la propria dominazione in un luogo o su un oggetto, in questo caso la ragazzina, cosi` da palesare maggiormente quello che non e` avvenuto all'interno del bagno. Il bianco ha sempre giocato molto con la psicologia, il mostrare quello che voleva far vedere lui... molte persone ci sono cascate e non hanno compreso per tempo le sue reali intenzioni. Annuisce al dire della rossa, mentre il the viene servito e la destrosa verrebbe allungata per avvolgere la tazza tra le dita. <In tempo reale undici anni.> Dopo aver compreso il chiedere riguardo all'occhio e alle bruciature che lo attraversano, rovinando la pelle. <Per il mio corpo un anno.> Ma non cerca cura, gli han gia` detto essere qualcosa di irrimediabile e per ora il Senjuu non necessita di soluzione, ma forse solo perche` non gli si e` presentata ancora quella giusta. <Un brutto scontro con uno dei capi del bianco> Cambia modo di chiamare Kan, giusto per non rovinare la sceneggiata precedente. <Con l'ex capo, piu` precisamente.> Flexare sempre il fatto di aver ucciso Orochi. SEMPRE. E i tatuaggi? <Un kanji sul pettorale destro...> mentre il braccio mancino verrebbe piegato per portare la mano contro il pettorale destro. <Ed uno dietro al collo.> La mano mancina verrebbe ora portata in questo luogo come indicarlo. <erano i sigilli impressi dalla decima anni addietro. La sua piu` grande condanna.> Una piccola risata ripensando a quanto le ha rotto le scatole attraverso quel sigillo dell'empatia... pensiero dopo pensiero, emozione dopo emozione... L'ha praticamente obbligata a provare compassione per lui, provando anche solo meta` delle sue emozioni

20:11 Shizuka:
  [Locale - Tavolino] Risponde senza troppi problemi a quelle domande, che più che qualche sotterfugio sembrano fatte per pura curiosità. << Quindi anche tu sei un addormentato eh? >> L'indice viene messo sotto il mento, lo sguardo si fa pensieroso; ormai ammonta a tre il numero di persone bloccate in quel lasso di tempo che conosce. Ma la spiegazione non si limita a quello, parla con dovizia di particolari, spiegando che sia stato un Sumi a procurargli quella ferita. << Questo in qualche modo ti fa partire prevenut nei confronti del bianco? >> Usa lo stesso termine, convinta che così la segretezza venga mantenuta maggiormente. Ascolta poi la descrizione dei tatuaggi, due semplici Kanji uno sul pettorale destro e uno dietro al collo. Non mostra però i segni, nemmeno quello più pratico dei due, ovvero quello sulla nuca. << Che cosa significano? >> Sigilli, impressi da Furaya stessa, qualcosa forse di utile per dominare il bombarolo? La spiegazione manca di spessore, non riesce a capirne il loro effettivo utilizzo. Anche se, a parere del Senjuu siano più una condanna che qualcosa di positivo. Gli occhietti blu lo osservano, ne osservano i modi, i movimenti, le espressioni facciali, lo sta studiando e lui lo sa, non cerca minimamente di nascondere la cosa in fondo. Prende un sorso di thè, decisamente meglio di quanto si aspettasse il sapore. << Come vi siete conosciuti? Perchè lei? >> Quello sguardo innocente che lo fissa sembra proprio quello di una bambina curiosa che fa pettegolezzo, anche se molto probabilmente è solo un modo per conoscerlo, per scoprire cosa si cela dietro all'apparenza. [Chakra 24/30]

20:33 Mattyse:
 Il bianco annuisce alla sua prima domanda, e` un addormentato, come li ha chiamati lei. <Gia`, dieci anni fa non ce la siamo visti molto bene...> Sempre con quello sguardo sereno e divertito, anche se un briciolo di nostalgia lo invade da dentro, ricordandogli quanto aveva ottenuto e a che punto era con ogni suo piu` piccolo problema... La rossa poi fraintende quello che Mat intende con capo, pensa al capo clan Sumi probabilmente, ma il Senjuu neanche sapeva dell'esistenza di questi e Orochi era uno Hyuga. <Nei confronti del bianco?> Gli viene difficile comprendere, e di fatti non sara` in grado di intuire il malinteso. <in realta` e` di grande aiuto la sua posizione, mi permette di muovermi conscio di cosa stia accadendo.> Kan infatti ha accettato di dare informazioni utili a Mat. E i tatuaggi? <Medito sul petto e Oni dietro il collo. Sono solo dei Kanji e ho chiesto alla signorina di ricalcare i due sigilli...> Soprattutto quello sul petto, in risalto dalla cicatrice causata dalla lava stessa. <E` stato un periodo divertente...> Lo sguardo si abbassa un poco, perdendosi rapidamente in quei ricordi. Una piccola risata scuoterebbe le sue spalle, uscendo appena dalle labbra. E come si sono conosciuti? <Oh che storia lunga che hai chiesto: lei era l'hokage e io stavo con quella che era il capo clan Hyuga. L'ho messa in cinta e il capo di Kan si e` messo in mezzo, poco intenzionato a farmi godere la paternita`...> Ecco l'inizio piu` bello di tutti, di una storia che ancora non ha fine. <Io proponevo soluzioni e questa faceva di testa sua, sbagliando. Una, due, tre volte... e sono andato a chiedere aiuto all'Hokage, confessando un paio di cosucce che hanno portato ai sigilli.> meglio non specificare cosa abbia confessato, non e` il luogo ne il momento. <Dopo mesi ci siamo trovati in una stanza d'ospedale, io avevo appena perso la vista dall'occhio, avevo delle costole rotte, come sempre, e le ferite erano fresche...> Letteralmente combattimento finito non molto prima. <Lei e` stata la prima a venirmi a trovare. Era notte, mi ha rimproverato perche` non stavo a letto... Fissavo l'orizzonte con cio` che mi rimaneva... Nonostante fossi stato ad un passo dalla morte ero felice, mi mancava poco a riottenere quello che piu` mi mancava.> Ma non e` andata bene, le chimere si sono messe in mezzo. <Non voglio usare mezzi termini, dopo aver litigato, l'ho scopata prepotentemente contro la finestra mentre guardava il suo amato villaggio. E da li` la storia e` stata tutta in discesa> per lo meno per lui che non ha dovuto dire nulla a nessuno, anche perche` Mekura Hyuga ha avuto un buon servito particolare, molto simile ad un "Se mi intralci ti ammazzo. Se non fai un cazzo ti ammazzo. Se non mi ascolti ti ammazzo." Con tanto di mezzo combattimento sui volti. Ma lasciamo stare. <E lei perche` ha un carattere di merda, non sa quando mettere da parte l'orgoglio o quando ammettere di avere torto, questo rende molte cose divertenti quanto pericolose in momenti piu` critici... Ma allo stesso tempo sa qual e` il suo posto, ne ai miei ordini, ne io ai suoi. Nonostante abbiamo due modi diversi di vivere e pensare le cose, siamo in grado di unirle, trovare una soluzione insieme e festeggiare nei vicoli.> Si, perche` ogni scopata e` magica, soprattutto quando sono in posti strani

20:47 Shizuka:
  [Locale - Tavolino] Già forse è stato un malinteso ma non ha decisamente pensato al datore di lavoro del Sumi ma la risposta la ottiene comunque, con dovizia di particolari. Non capisce chiaramente tutto, quel ricalcare le suona strano, non riesce ad associarlo alla lava che l'altra utilizza come innata, di cui lei per altro non ha mai visto utilizzo. Sembra quasi che gli stia chiedendo di raccontargli una favola. Si sono conosciuti anni fa, si sono trovati bloccati e poi hanno ricominciato. Potrebbe essere una bellissima storia romantica se non fosse stato chiesto a quel tipo, che la butta sul nudo e crudo, una relazione ben lontana dall'immagine idilliaca che la rossa ha dei genitori, quella specie di favoletta da principessa che auspica per quello che vive personalmente. Comunque ascolta, curiosa di sapere, ogni tanto facendo qualche smorfia o arrossendo, o lanciando un occhio critico verso l'altro. Non le interrompe in quella sua narrazione, raccoglie informazioni sulla ex, su chi si sia messo in mezzo, sul fatto che Furaya sia andata a trovarlo in ospedale. << Ha problemi con il romanticismo eh? Anche se mi sembrava evidente, la prima cosa che ha fatto è chiudermi in bagno... >> Continua a dargli del lei, nonostante il tono sia ironico in quella frase che le è scappata fuori dalle labbra. Le blu tornano sul the mentre quei cricetini nella testa pensano alla prossima domanda, sempre che gossip girl Mattyse sia disposto a rispondere: << Se dovesse scegliere fra lei oppure se stesso. Chi sceglierebbe? >> Quelle stupide domande da bambini in effetti, che sondano in maniera differente sia chi risponde che chi ascolta. Ma in fondo sembra ben disposto a parlare, quindi perchè non cercare dove risiede la sua fedeltà? [Chakra 24/30]

21:24 Mattyse:
 La rossa sembra soddisfatta dalle prime risposte e preferisce concentrarsi sull'argomento Mat e Furaya, ma quanti anni ha? Solo una ragazzina sarebbe interessata ad una storia simile. <Oh no, solo non va svenduto cosi` alla leggera come fanno in molti. Ci vuole poco a rendere quello che dovrebbe essere speciale come normalita` rendendo non solo difficili da godere momenti piu` importanti che necessiteranno di quella emozione, ma anche di creare un abitudine che non si sara` in grado di rispettare. Ti aspetteresti tutti giorni magici quando invece ne otterresti di pochi.> spera che il discorso sia abbastanza chiaro, sa di parlare in maniera non proprio adeguata a tutti i soggetti e tutte le situazioni, ma cerca sempre di farsi capire in qualche modo. <Preferisco essere romantico a gocce> certo, Furaya e` da un po` che non riceve quel romanticismo, ma questo e` un dettaglio secondario. La domanda successiva e` particolarmente scomoda e difficile. <chi sceglierei?> Ripete a bassa voce, sollevando la tazza per avvicinarla alle proprie labbra e sorseggiare la bevanda calda al suo interno, pensando in maniera assidua a quella risposta. <E` difficile, cambia molto in base a come si son svolte determinate cose, al contesto e al senso... Poi, le azioni di sacrificio son dettate solo dalla paura di non poter vivere senza quella determinata persona... tu ci riusciresti?> No, col cavolo che risponde, anche perche` non ha una vera e propria risposta ad una domanda simile... E` tutta questione di istinto e di situazioni, troppe ipotesi che renderebbero la risposta molto fittizia e surreale.

21:38 Shizuka:
  [Locale - Tavolino] I cricetini di fronte alla risposta seriosa sul romanticismo cominciano a correre nella testa schiantandosi uno con l'altro. Il primo pensiero che le sovviene è "Ma quanto cavolo parla sto tipo", che detto dalla Kokketsu è decisamente interessante come punto di vista, lei che non tace mezzo secondo. Fatica a seguire quella lunga spiegazione anche se a grandi linee ne ricava un sunto: non abituarti al profumo di rose perchè sotto hanno le spine. Romantico a gocce, lo sguardo che riceve è poco convinto, che poi la sua era ironia. Diciamo che se Kan si fosse permesso di sbatterla al muro la prima volta che lo ha incontrato ne sarebbe uscito in un bagno di sangue, quello nero della Kokketsu. Ma il mondo è bello perchè è vario no? Tuttavia come pone domande così ascolta le risposte, come il non rispondere dell'altro. Un sorriso divertito le si stampa sulle labbra: << Aveva ragione lei. E' lei la mente. >> l'indice della destra andrebbe a rivolgersi alla figura del Senjuu. << Era una domanda molto più semplice di quanto volesse sembrare. Io lo farei. Anche perchè io sono il suo scudo, niente arriva a lui se non ha sfondato me. >> E questa è una delle certezze stampate saldamente nella testa della ragazzina, se qualcuno riuscisse ad arrivare al Sumi senza che lei sia KO allora l'errore sarebbe totalmente della rossa, una mancanza immensa. << Mia madre e mio padre sono ninja. Sarebbero distrutti dal dolore ma capirebbero. Loro fanno lo stesso. >> Si perchè non vi è dubbio alcuno sul fatto che i genitori morirebbero l'uno per l'altra e viceversa, oltre che per la figlia con ogni buona probabilità. << E' proprio un tipo strano lei... >> Sentenzia? Detto da una minorenne che ha aderito a un gruppo di rivoluzionari solo per amore del proprio ragazzo è tutto dire. [Chakra 24/30]

21:59 Mattyse:
 Lo sguardo tornerebbe sulla rossa, osservandola in volto mentre i suoi cricetini vanno a scontrarsi, non commenta, non dice nulla... lasciando giungere l'argomento successivo. Un piccolo sorriso dopo aver posato la tazza sul tavolo. <E` piu` complesso.> Risponde in maniera piu` sincera e schietta. <sia io che Furaya abbiamo altro in gioco oltre alle rispettive vite. Abbiamo ambizioni e parenti... Se tentasse di dare la vita per me dovrebbe sperare di morire, lei lascerebbe una bambina e non glie lo perderei mai.> Ma la rosata lo sa, non e` un vero concetto di mente e scudo, e` molto piu` complesso, vi e` molta piu` roba sotto... Un sorriso dolce adornerebbe ora il suo volto, mentre la kokketsu andrebbe a proferire quelle ultime parole. <Anche io abbandonerei la missione per salvare i miei compagni, ma non e` detto che rischi la vita per far lo stesso. E fidati, un giorno capirai a pieno quali sono queste motivazioni> Molto diverse dall'essere la semplice mente, quanto piu` legate ad avere qualcuno di piu` importante, come Senshi e Kimi, a cui il duo sara` sempre e per sempre maggiormente legato per ovvie motivazioni. Il bianco solleverebbe nuovamente la tazza, bevendo rapidamente cio` che rimane di quel the, posando nuovamente il contenitore di ceramica sul tavolo prima di sollevarsi. <Ti ringrazio per tutto e presto ti aggiornero`...Ma ora devo proprio andare.> Un piccolo cenno con il capo, Mat poi allungherebbe il piede sinistro verso l'esterno di quel tavolo, mirante ad andarsene, allontanarsi e dirigersi verso la porta di uscita. Si volterebbe un ultima volta per lanciare un ultimo sguardo alla signorina, sollevando la mano destra per un ultimo saluto. Superata la porta, si dirigerebbe verso casa propria. Ah si, senza pagare! Il ringraziamento era pure per il the! [END]

22:14 Shizuka:
  [Locale - Tavolino] Quando gli affetti in gioco sono maggiori chiaramente le necessità cambiano, cosa che al momento non colpisce personalmente la Kokketsu che fatica a comprendere a pieno il tutto. Però continua a osservarlo i gesti, i modi, le espressioni del volto tradiscono ampiamente quello che lui vuole mostrare, o che realmente è, questo è ancora ignoto per la piccoletta. Le fa la ramanzina quasi, come se fosse suo padre nonostante l'aspetto sia quello di un ragazzo poco più grande, eppure di differenza fra i due ce n'è parecchia. Dieci anni fa la vita scorreva in maniera completamente diversa, forgiando persone diverse, con menti differenti. E' il dove sono cresciuti a fare la differenza, a renderli distanti. << E' stato un piacere. >> Solo questo alle parole di lui, che vede allontanarsi senza troppi problemi in direzione dell'uscita, senza ovviamente pagare. Non importa, si farà ripagare in Takoyaki! Quando lui è quasi sull'uscio l'unico gesto che verrebb mosso in direzione dell'altro è un cenno con la mano, pollice e mignolo estratti, le altre dita chiuse a pugno. Mano posta in prossimità di orecchio e bocca, come se gli stesse suggerendo di chiamarla quando ne avesse bisogno. Ovviamente tutto questo aiuterebbe solamente il resto del locale a farsi l'idea sbagliata riguardo a quanto accaduto in quel bagno. Andrebbe a ricomporsi un pochino, sistemando appena i capelli e il maglioncino. Finirebbe con calma il suo the, rimuginando su quel soggetto, quell'alleanza della quale conosce ben poco ancora. [Chakra 24/30][//END]

Shizuka incontra Mat dopo aver ricevuto un suo sms, il bianco necessita di incontrarla per due cose: la loro alleanza e delle cure!