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Un tipo chiacchierone

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con Mattyse, Sangeki

21:23 Mattyse:
 Occhio vigile quello dell'albino, che ancora non guarito dal colpo ricevuto nei giorni precedenti, non puo` che rimanere completamente allerta per non farsi cogliere in maniera stupida. Il teatro dello studio, oltre che del salvataggio odierno, e` ancora una volta il chiosco di ramen, luogo quasi sacro per i Konohani, meno che per chi non glie ne freghi nulla del ramen, anzi, addirittura lo vede come una possibilita` per scagionarsi. Il Senjuu quindi scosterebbe la tendina con la mano destra, osservando poi la disposizione degli sgabelli, sette sgabelli ben distanziati l'uno dall'altro, quando circa? La mente andrebbe a disegnare un unita` fittizia, in maniera da sapere a grandi linee la larghezza del loco. Il piede destro, ben coperto dal suoo stivale alto di colore nero, avanzerebbe tirando a se i pantaloni dal colore bianco, ben in mostra rispetto all'outfit con cui solitamente si mostrava per le strade. Il busto e` coperto invece da una felpa grigia che palesa una cerniera, aperta, ed un cappuccio sollevato mirante sempre a nascondere i capelli bianchi. Nonostante l'aria fredda, la felpa aperta mostra sotto di se solamente una maglietta di colore nero, pienamente in contrasto con il resto dell'abbigliamento. Mat avanzerebbe verso loo sgabello centrale, tenendo le mani in tasca, tentando poi di sedersi sopra di questo prima di alzare lo sguardo oltre il bancone. La mente tenterebbe di capire la profondita` di quel luogo, quanti metri distanzino il bancone dalla parete successiva, come prima mirerebbe ad una misura molto rapida, qualcosa da poter teorizzare sempre a grande linee: lo spazio aperto che ora e` alle spalle del Senjuu favorisce in maniera ottimale la fuga ed il lancio di oggetti, motivo per cui non necessita in maniera esagerata di informazioni su come muoversi per quegli sgabelli, giusto le informazioni base per poter recare il proprio danno al massimo consentito con un consumo minimo di chakra... Il classico no? <Una porzione per favore.> Un ordine rapido, senza pensarci troppo, anche per non attirare l'attenzione. Se quel loco saltasse, anche chi era a conoscenza di Mat dieci anni prima faticherebbe a sospettare di lui, oltre che gli scarsi danni alla fontana e l'evento in cui questa e` saltata in aria facilitano di molto la sua scagionatura. Unico problema: se gli venisse controllata la memoria... Ma e` un problema risolvibile, in qualche modo.

21:45 Sangeki:
 La sera è ormai è arrivata, il buio ed il manto scuro della divina Nyx sono invero un mix fatale per gli occhi stanchi di di giovane si lascia cullare dalla stanchezza della giornata, o di chi invece, più grande, si lascia andare per una tardiva cena verso il chiosco principale di tutta kagegakure. l vestiario appare essere decisamente particolare, non curato è dir poco, la moda in quei panneggi è relativamente zero, in quel suo aspetto da uomo trentacinquenne che non ha mai speso neppure un minuto a pensare a cosa indossare. Stivali lunghi in stoffa che arrivano sino a sotto le ginocchia, coprendo la totalità degli stinchi con un colore tendente al grigio, mentre nelle stesse calzature viene lasciato cadere un pantalone di larga stoffa dal colore bluastro, stretto alla vita, racchiuso a quest'ultima da una cinta in pelle, dal classico colore marroncino; Al di sopra non indossa nulla di particolare, una canotta dal colore grigio chiaro come quello degli stivali, a giro maniche, giusto quel pò per coprirgli il corpo da eventuali intemperie, mentre sulle spalle poggia un mantello nero dalla media lunghezza, dal colletto alzato su ambo i lati, tenuto chiuso al petto dal copri fronte di Konoha, usato come spilla di quel nero indumento. Una chiara barbetta incolta al viso del medesimo colore rossastro dei capelli, mentre passo dopo passo s'appresta tomo tomo ad arrivare a distanza d'ingaggio con l'oste di quella locanda, o meglio, di quel locale dal franchisee quasi secolare ormai, ove ci si nutre di caldo e gustosissimo ramen di prima qualità, immettendosi con molta calma all'interno del suddetto, non curante della figura del mattyse nazionale, che ha si visto, ma che conosce come AlMieda, e come pazzo sgravato che fa saltare in aria le cose con le fenici. <Me ne porta una anche a me capo, poco sale, mi raccomando> prende fiato, parlando non definitamente con qualcuno, tra se e se forse, verso mattyse, o addirittura verso l'oste stesso <Che se no, poi mi sale la pressione> avvisa, sedendosi, proprio caso vuole, accanto la figura del bombarolo matto.

22:01 Mattyse:
 Qualcuno siede accanto lui poco dopo il suo arrivo, tanto vicino da potersi permettere di prendere l'ordinazione del bianco ed allungarla per palesare il proprio desiderio. Mat volterebbe lentamente lo sguardo in suo favore, permettendo all'occhio destro di scorgere la sua figura e successivamente riconoscerla, permettendogli poi di fare quella battuta, o quel pensiero ad alta voce, come se l'informazione NECESSITASSE di divenire di dominio pubblico. L'occhio vigile del bombarolo studierebbe rapidamente la sua figura per poi tornare ai propri studi. <in la` con l'eta, probabilmente se facessi piu` attivita` fisica non avresti di questi problemi.> Con la pressione intende. <Potrebbe bastare anche il mangiare meno schifezze. Per quanto il ramen sia un pasto completo e nutriente, non e` consigliato abusarne. Probabilmente tutta la simpatia del Senjuu deve essere terminata con Liuka, ragazzo dal crine arancio che a quanto pare e` riuscito a far colpo su di lui. <in aggiunta ti consiglio di tener per te le tue patologie, o potrebbe risultare davvero difficile rimanere in vita.> o sarebbe mglio dire non farsi uccidere? Mat e` il primo a segnarsi nella sua testolina tutte le debolezze delle persone per poterle riutilizzare contro di loro, perche` non dovrebbero farlo persone pagate esplicitamente per uccidere o rapire? Coloro che han fatto del crimine il vero senso della loro vita? Anche perche` ricorda bene la palla di fuoco che Sangeki ha lanciato contro uno di quei gruppi di ragazzi a Kusa, quel colpo che ha steso cio` che lui aveva lasciato in piedi, potrebbe aver molti piu` nemici di quelli che crede. <Quindi... Che si dice in giro? E` da un po' che non leggo i giornali.> Cerca cosi` di intavolare una qualsiasi discussione, che potrebbe aiutarlo a farlo parlare di quanto accaduto a Kusa senza doversi sporgere troppo, anche se Sangeki e` un raccomandato di Furaya per la squadra, anche se ne facesse parte, solo pochi di questi verrebbero informati di Al Miaeda e solo a loro verrebbe richiesto di partecipare attivamente agli attentati terroristici... Deve per cio` rimanere anonimo anche a molti dei propri compagni.

22:51 Sangeki:
 Seduto e calmo, è quasi sempre calmo, salvo rare occasioni in cui tende a scaldarsi in quella testa calda che si ritrova, ma da buon mercenario di ventura, gli obiettivi contano molto più delle parole, non ha più tempo per i battibecchi ed i litigi mondani. La voce di un ragazzo, giovane, più giovane di lui sicuramente, risuona dal suo lato destro ove con forza si palesa essere come un grillo parlante, coscienzioso nel dare al kakuzu dei consigli sul cosa dire e cosa fare, praticamente inutile visto il coccio nella testa, ma quanto meno valido per l'inizio di un discorso compiuto, ignorando per il rosso la reale identità del senju. <Ti meraviglieresti di quanto potrei essere elastico, ragazzo> tecnicamente può allungare ogni parte del suo corpo per una decina di metri, e poi detto da un pezzo di legno è davvero il colmo, clown popi popi che non sei altro. <Con la pressione non si scherza sai? Il cuore da sempre dei problemi prima o poi, ed il sale è suo nemico> prende fiato <Ho un buon metabolismo tutto sommato, non mi lamento> continua alternando lo sguardo verso il giovane e verso la cucina, in attesa del pasto. Il rosso appare come un trentacinquenne decisamente grosso di corporatura, muscolarmente parlando è definito, quasi pompato, ma privo di reale massa e forza per potersi definire un vero lottatore, un piccolo palloncino se così vogliamo chiamarlo, ripetizioni ed esercizi super rapidi, carichi pesanti, ma eseguiti con poco impegno, rendendolo massiccio, ma alla sostanza, un uomo solo un po' più resistente del normale. <Tranquillo, ho sempre un cuore nella manica> scuote la testa <Volevo dire, asso, si, asso> in effetti ha due cuori, se si ferma uno, ha l'altro, e viceversa, è tosta ucciderlo, ma proprio per questo, ha il X2 alle malattie cardiache... vi rendete conto che sfiga? <Ho sentito dire che c'è stata una baraonda nei pressi di Kusa, roba rotta, gente che si è fatta male> continua <Un vero casino a quanto pare> fa lo gnorri, deve crearsi un'identità pubblica, non sapendo che il senju sa benissimo chi sia, e di come quelle tempeste di fuoco (palle + soffio) siano state opera sue e di Giustizia.

18:25 Mattyse:
 La risposta proveniente dal rosso e` pacata, tranquilla, ma sbagliata in ambito medico. L'elasticita` puo` si essere segno di attivita` fisica costante, ma non si tratta sicuramente dell'attivita fisica corretta. <Quindi un po` di attivita` fisica la fai, peccato che per un po` di elasticita` si necessiti di stretching e qualche sforzo muscolare, mentre per problemi cardiaci e di pressione e` consigliata semplciemente una sana attivita` chiamata cardio. Una corsa lenta per svariati chilometri.> Spiega in maniera pacata, trattando informazioni basilari di cio` che lesse anni addietro, non si tratta di studi particolarmente complessi, cio` li ha resi di dominio pubblico ben piu` di dieci anni prima, permettendo anche al Senjuu di avere qualche nozione a riguardo, non medica certamente, quanto piu` alimentare e motoria. <Ed il nemico del cuore non e` il sale, ma il tempo.> Il tempo e` il vero nemico di tutti, l'unico rivale in grado di scalfire le pietre senza ferirsi e uccide senze toccare... <Se mantieni l'alimentazione di un dodicenne a quarantanni senza smaltire le energie in eccesso, sei destinato a perire, anche senza aver bisogno del sale.> La presenza del sale influisce, ma non e` certamente l'unica cosa a cui dovrebbe star attento l'uomo. Mat ha ripreso a mantenere sul volto quel suo classico sorriso, appena accennato, ma visibile ai presenti. Nel mentre le pietanze arrivano, l'occhio ambrato si sofferma un attimo sulla propria ciotola prima che entrambe le mani vadano ad afferrare le bacchette per dividerle con un sonoro "Crak". La battuta del cuore e` carina, ma comprensibile solo a chi sa` della natura di Sangeki, motivo per cui il bianco non andra` effettivamente a farci caso. L'orecchio si allunga sugli aggiornamenti che Sangeki prova a dargli, semrba che anche lui voglia sembrare pulito. <Mh... qualcosa l'ho sentito. I ragazzini di Kagegakure hanno ricevuto un assaggio della guerra.> Fiamme, nemici ovunque, tecniche che arrivano all'improvviso e solo i piu` forti che si salvano e devono cercar di proteggere i piu` deboli... Quei ragazzi non diranno piu` con tanta facilita` che la colpa e` degli shinobi di dieci anni fa se hanno perso tutto.

21:38 Sangeki:
 Il piatto caldo arriva proprio mentre il buon mattyse parla, una classica ciotola di ramen calda e fumante che tutto sembra suggerire fuorchè cibo scadente, in quel luogo dove da immemori decadi i konohani e non si cibano di quella pietanza chiamata Ramen, o specilità di Ichiraku. Ascolta le parole del bombarolo senza interromperlo, non ha di questi pensieri, e neppure ci fa troppo caso a quello che a primo acchito potrebbe apparire come un segno d'educazione, quando in realtà palesa essere solo l'abitudinario fare di un calcolatore dai rossi capelli, abituato ad avere tra le mani le situazioni al completo prima di averci a che fare qualcosa, non ha mai avuto un grande interesse verso l'ignoto, i salti della fede sono per lui estranei, ed il Senju per ora fa parte di questi. <Elastico, immobile> prende fiato <Forte, debole> avvolge quegli spaghetti di soia all'interno del loro stesso brodo <Si può essere tutto, in qualsiasi momento> ingoia imboccandosi con quella pietanza <Ogni maschera ha il proprio prezzo, basta saperlo individuare> afferma, quasi criptico, lui che da mercenario vive quella sua nuova vita con la consapevolezza tutta di dover attingere al vero potere, alla forza, alle ricchezze... lui che soffre di incubi ogni notte, la paura di essere dimenticato, la paura di essere nullo e di scomparire sul silenzio delle persone, lui che... lui che ora, come tale, ha barattato la sua vita per il disegno di forza promessogli da Furaya e dal gruppo che rappresenta. <Il tempo dice?> prende fiato <Quello non mi ha mai fatto paura, e probabilmente, mai me ne farà> afferma, forte del sapere in parte di come i membri del clan kakuzu, tramite la sostituzione dei cuori malati, siano tra i clan più longevi esistenti, forse non al pari del loro primo esponente, un ninja sopravvissuto perfettamente a più di 5 ere ninja, ma similmente a ciò non ha il tempo corto, se non lo fanno fuori prima. < Eh, purtroppo ho la tendenza di mangiare per due > ironizza, come sempre, su chi ignora la natura della sua doppia energia evitale, un mattacchione lui, peccato non lo capiscano <Però a parte la pressione alta sembro stare bene> infine, passando alle parole del kanishiro <Ecco, un po' meno meglio sembrano stare quei ragazzini> continua <a quanto pare con l'arrivo delle guardie, c'erano un sacco di corpi bruciati al suolo> prende fiato, bevendo <Chissà in quanto devono essere stati per ridurre così tutta quella gente> lo sa benissimo che erano in due, ma deve fare lo gnorri ovviamente.

22:08 Mattyse:
 Separate le bacchette, queste vengono prese entrambe tra le dita della destra, per poi essere immerse nella ciotola per iniziare a girare quella pietanza. Non mangia ancora, concentrato ad ascoltare l'altro parlare... Elastico? Immobile? Si puo` essere tutto? La fronte viene lentamente corrugata mentre il sorriso scompare, il capo viene chinato verso destra mentre lo sguardo si perde sul muro dietro al bancone. <Scusami... Ma che cazzo centra tutto questo con la cardio e la pressione alta?!> Volterebbe il capo repentino verso di lui, alzando un poco la voce infastidito. Ha dato una risposta completamente fuori contesto, come se volesse pavoneggiare quelle sue conoscenze. <Ogni maschera si puo` rompere, basta solo saper prendere la mira.> Il mercenario ignora con chi sta parlando, non si tratta di Al Miaeda, colui che ha fatto saltare un quarto di fontana, ma di Mattyse Kanishiro Senjuu, alias Al Miaeda. Colui che distrusse il ponte Naruto facendo arrestare una ragazzina solo perche` questa li ha rubato un libro. Colui che ha distrutto uno dei volti sul monte, rompendosi un braccio per poi passare in mezzo agli stessi anbu con un finto ordine di Furaya Nara. Colui che legato davanti al generale Anbu si e` messo a ridere accusandola di avere solo prove circostanziali. Colui che quando i villaggi torneranno alla loro quiete, creera` la guerra. <Tutti soccombono al tempo. E` l'unico nemico che non si puo` battere.> una morte qualsiasi, in qualsiasi momento, che sia per malattia, stanchezza o per mano di un nemico, equivale ad una vittoria per il tempo. <Pensare di potergli sfuggire e` da stolti.> Tornando alla sua ciotola, le bacchette andrebbero ad afferrare il cibo, sollevandolo per avvicinarlo alle di lui labbra, generando cosi` un attimo di silenzio da parte sua. Le mandibole masticherebbero per ridurre la pietanza in poltiglia, mischiandola con la saliva prima di mandarla giu`. <Quanti sono i feriti?> Lui lo sa, sa che il rosso era li`, sa che l'altro ad averli colpiti e` proprio lui... Anche perche` entrambi hanno fatto un passo falso, tipo che le vicende non sono ancora passate al giornale... <Bha, in ogni caso non serve essere in tanto. Le generazioni di oggi sono tutti dei montati, appena trovano uno con un po` di sangue freddo e qualche rotella fuori posto iniziano a cadere come mosche.> Rotelle fuori posto, il bianco ne ha tante, ma forse e` per questo che e` sopravvissuto cosi a lungo

22:26 Sangeki:
 Le parole del legnoso genin arrivano a dire il vero senza troppi problemi, si stanno godendo entrambi una buona scorpacciata di Ramen di prima qualità da ichiraku, quindi quale migliore aspettativa per la giornata che corre? Il tempo scorre tra i due genin, dove però solo il Senju conosce la reale dinamica del loro primo incontro, mantenendo a quanto pare il segreto, o qualcosa di simile quantomeno. <C'entra che non dovresti farti abbindolare da occhiate fugaci e da pensieri veloci, quando incontri qualcuno> prende fiato <Soprattutto quando incontri uno come me> continua <Ho imparato a mie spese che bisogna imparare ad essere tutto ciò che la circostanza richiede, in qualsiasi momento> e in finale dunque? <Per ora, vada per il vecchio che ha bisogno di cardio e di poco sale per la pressione, ma domani, chissà> un concetto abbastanza criptico, come il rosso d'altronde, volutamente a dir poco, in quella spiegazione che vorrebbe far intendere come non gliene freghi praticamente nulla di come appare e di quello che ha bisogno, e di come invece, in determinate circostanze, come già avvenuto, sia in grado di passare da un estremo all'altro, con il semplice cambio di una maschera, qual ora il prezzo valga la pena. <Non ti do tutti i torti...> prende fiato <Ora che ci penso, saresti?> inarca leggermente il capo verso destra, continuando il discorso <Il tempo è tiranno, ma non un nemico> prende fiato mentre degusta saporito il brodo di carne <Punti di vista opposti, e a dirla tutta, non m'interessa convincerti del contrario> afferma, infine sulla questione tempo, un discorso di filosofia che non gl'interessa fare ora, che la pensino o no come lui, poco importa. <Bho, dalle voci che ho sentito una trentina, una quarantina> continua, mescolando quella ciotola <Per quanto ci ho capito non erano pochi, ma le voci sono spesse fale, sai come sono ste cose> e fortunatamente i negozi chiusi e le telecamere girate lo hanno salvato da un accanimento mediatico e legale; <Si e no, ho conosciuto qualche piccoletto che sa il fatto suo a dire il vero> asserisce, verso il Senju <Come in ogni epoca, ci sono mele buone e mele marce, a quanto pare quelle non erano poi così buone> soprattutto se vengono falciate dal nostro kakuzu e dal bombarolo matto, che a quanto pare è amico del fuoco tanto quanto il nostro eroe. <ad ogni modo> infine <Sangeki Nokami> concludendo.

22:45 Mattyse:
 Ancora le bacchette affonderebbero nella ciotola e ancora la risposta sbagliata proviene dalle di lui labbra, bloccando il bianco con degli spaghetti a mezz'aria, ben stretti tra le bacchette mentre lo sguardo rimarrebbe fisso nel vuoto. Cosa ha detto? Non dovrebbe farsi abbindolare? I polmoni si riempiono lentamente di aria mentre la pietanza tornerebbe nel suo piatto. <Sai, rosso... Non mi stavo facendo abbindolare dal tuo aspetto fisico, stavo semplicemente rispondendo alla tua paura della pressione proponendoti di correre. Ma visto che sei riuscito a darmi sui nervi pure mentre mangio...> Il corpo ruoterebbe sullo sgabello in favore del Kakuzu, tenendo la mano destra posata sul bancone. <Le vicende di kusa non sono ancora state rilasciate da nessun giornale, il fatto che tu le conosca gioca a tuo sfavore. Se poi sommiamo le testimonianze dei negozianti... si, se non ricordo male c'e` una descrizione che ti disegna molto bene...> Bluffa, ma fino ad un certo punto. Sa che le notizie non sono ancora state rilasciate e che il rosso era li`, con lui. <Quindi...> La mano destra si alzerebbe appena, dirigendosi verso il lato sinistro della felpa per tirarla giu appena cosi` da scoprire la spalla, tenendo fermo il tessuto cosi` che non cada e scopra la ferita, ma permettendo a pollice e indice di sollevare la maglietta, mostrando il tatuaggi degli anbu posto sulla spalla sinistra. Tatuaggi ancora ben visibile. <...O inizi a rispondere coerentemente con il discorso ed in maniera intelligente, permettendomi di mangiare in pace, o meglio se inizi a fare un po` di cardio, correndo un po` dove cazzo ti pare, ma lontano da me.> Da quanto non utilizzava quel tatuaggio per intimorire le persone? Bhe, nel mentre il bianco chiuderebbe entrambi gli occhi per poi ricreare nella propria mente un immagine del proprio volto. Questo avrebbe entrambi gli occhi aperti, i diversi colori sarebbero ben visibili e messi in risalto: il destro un ambrato piu` acceso rispetto a come sia realmente, ed il sinistro cosi` opaco da essere paragonabile al bianco della cornea. Mat andrebbe a concentrarsi inizialmente sul sinistro, associando a quel bianco quella che sarebbe l'energia mentale, tentando inizialmente di smuoverla con una vibrazione, come se si trattasse di un liquido, per poi cerca di farle compiere un movimento circolare. Se vi fosse riuscito, andrebbe a concentrarsi sull'occhio destro, quello ambrato, a cui tenterebbe di assegnare l'energia fisica, caratterizzata dalla forza dei propri muscoli, anche con questa tenterebbe inizialmente di smuoverla con una vibrazione per poi farla girar in senso orario, come quando si mescola un minestrone con il cucchiaio di legno. Se fosse riuscito nel ricreare le due energie, continuerebbe inizialmente a farle girare, per poi cercar di farle avvicinare, proprio come due liquidi, verso il centro di quel volto ricreato dalla sua mente. Mat tenterebbe di farle riunire attraverso sempre una rotazione, l'energia mentale cercherebbe di unirsi dall'alto, mentre quella fisica dal basso, cercando di mischiarsi man mano che i due recipienti, gli occhi, andrebbero a svuotarsi, donando il loro contenuto al quel miscuglio. Cercherebbe cosi` di mischiare le due energie, intento ad unirle per ricreare quello che, se vi riuscisse, inonderebbe il suo corpo come Chakra. [3/4 impasto chakra][Chakra 25/25]

20:58 Sangeki:
 Le parole del senju arrivano rapide alle orecchie del nostro rosso kakuzu, che più che vederlo fermo immobile per qualche istante con gli occhi chiusi, non riesce a fare, sia perchè non immagina che il legnoso possa attivare il chakra senza sigilli, sia perchè sarebbe difficile comunque capire cosa quest'ultimo stia facendo di base, quasi da indovino insomma, e sarebbe troppo pure per il nostro sangeki. Sorseggia con calma la sua tazza di brodo, quella ciotola capiente, fissata con le dita da ambo le mani, portata di tanto in tanto alla bocca per bere quel caldo, caldissimo brodo <oi oi> prende fiato <Non c'è bisogno di scaldarsi mica così tanto> continua, posando la ciotola di ramen <Il tatuaggio degli anbu è carino, piacciono anche a me, però non a questo punto> da per scontato che con gli anbu quella persona non c'abbia nulla a che fare, se c'è qualcosa di risaputo, è che la loro identità deve essere mantenuta segreta, dogma vigente trent'anni fa come oggi, quindi non da troppo conto a quella rappresentazione, soprattutto se fatta nella sede principale, super affollata e protetta di Ichiraku, altro che telecamere spente della piazza di Kusa. Passa poi a rispondere al successivo discorso del legnoso, sempre calmissimo, non è un tipo bellicoso lui, è un ninja, ma anche uno a cui non è mai piaciuto doversi applicare e sporcare le mani in questo genere di situazioni, se non è necessario non serve alterarsi o combattere, soprattutto senza compensi. <Una descrizione che mi si addice, sono già diventato famoso?> afferma, sorridente, è ovviamente ironico <E tu sembri davvero un sacco interessato ai fatti di Kusa giovine> se, è passato ad avere trent'anni ad averne quanti? sessanta? <Facciamo così, se proprio hai delle domande, evitiamo di farle qui in giro, troppa gente e troppe telecamere per i miei gusti> ichiraku è il top del top per quanto riguarda, l'elite konohana della ristorazione. <Spostiamoci qui accanto, e vediamo di rispondere a queste tue domande> s'alza, dalla postazione, poggiando sul bancone la somma di denaro pari per pagare non solo la sua, ma anche la ciotola del senju, facendo cenno al locandiere di pagare entrambe le porzioni; <E chi lo avrebbe detto, già un fan> è quasi contento di essere stato riconosciuto da qualcuno, in un certo senso, era quello che voleva lui, non così però, forse più sul positivo che sul negativo. Farebbe qualche passo per defilarsi sul lato sinistro del locale, in una stradina decisamente più defilata rispetto al tratto principale, fiducioso che il mattyse nazionale, forse calmatosi, riesca a fargli le domande che tanto desidera: <Eccoci qui> prende fiato <Ora, cosa vuoi sapere di preciso?> chiede, passando oltre.

21:48 Mattyse:
 Ecco, Sangeki suppone quel tatuaggio sia una sorta di fanart.... la mente del bianco ecco che si trova a contemplare un ipotesi tanto stupida da non aver considerato. E` vero, gli anbu hanno sempre avuto l'ordine di non mostrarsi e non rivelare la loro identita`, ma Mat e` stato tutto meno che un Anbu convenzionale... tralasciando che in effetti non sia piu` un anbu, o almeno non e` un anbu di kagegakure. Lo sguardo spento si volta verso la propria porzione di ramen che viene praticamente abbandonata. <Sei riuscito a farmi passare la fame.> Con voce secca, una tonalita` non alta, ma sufficiente per farsi sentire dal rosso. Ecco che fa la stronzata, propone di spostarsi in un vicolo li vicino e Mat addriza le orecchie, annuendo appena con il capo. Gli permetterebbe di pagare, per poi alzarsi poco dopo di lui e seguirlo nel vicoletto, con una particolarita`: poco prima di svoltare l'angolo, dopo che lui lo abbia fatto, le mani comporrebbero rapidamente i sigilli del drago, seguito da quello del bue per poi terminare con quello della tigre. Al termine dell'ultimo sigillo volterebbe l'angolo per poi allungare la mano destra in direzione del Kakuzu mentre dal palmo DOVREBBE fuoriuscire il proprio chakra suiton che tenterebbe di avvolgere il rosso all'interno di una bolla d'acqua, la prigione acquatica che lo stesso Mat ha usato dieci anni prima su Orochi Hyuga. Se vi fosse riuscito quindi, il rosso si troverebbe sollevato da terra, all'interno di quella bolla, privo di ossigeno. SE fosse riuscito a chiuderlo la dentro, riprenderebbe a parlare. <Ora mi ascolti attentamente e se fai il bravo non ti uccido.> Risponde in maniera piu` rilassata rispetto a prima. <Ti ho detto chiaramente di lasciarmi mangiare in pace e mi hai fatto passare la fame. Ti sei fottuto da solo parlando troppo, rischiando un vero e proprio arresto, poi mi hai invitato in un fottuto vicolo. Quanto cazzo devi essere stupido?> Tono pacato, rilassato, intento a chiarire alcuni punti sugli argomenti precedenti. <Al posto di vantarti di avere dei fan, dovresti smentire per convincere il soggetto a pensare che si stia sbagliando o per lo meno tentare la fuga. Se fossi stato ANCORA un anbu saresti morto su quello stesso sgabello.> Chi gli avrebbe detto di aver sbagliato? Aveva solamente due superiori in tutta la catena gerarchica, una se la scopa e l'altra probabilmente desiderava farlo. L'occhio ambrato rimarrebbe fisso sul soggetto, assottigliando appena lo sguardo <Quindi, si o no con la testa principino. Hai intenzione di ripetere gli stessi errori o di imparare?> [2/4 prigione acquatica][chakra 20/25]

22:45 Sangeki:
 Non sembra passare troppo tempo prima che il tutto vada a consumarsi, seguendo verosimilmente i pronostici del kakuzu: Si è alzato ed è andato per defilarsi sulla sinistra del locale, ha pagato come voleva, e si è assicurato di togliersi da telecamere e orecchie indiscrete, ma non ha considerato l'opzione Mattyse, soprattutto per la questione chakra, che ovviamente non sapeva, e che quindi lo ha spinto tranquillamente a parlarne al di fuori del locale, avesse saputo della possibilità di attacco avrebbe probabilmente evitato, ma non ha ancora l'arte per leggere il chakra altrui... o forse manco esiste. Come al solito lascia parlare l'altro prima di finire la sua frase, lo ascolta parlare mentre gira l'angolo, mentre il senju lo segue, componendo i sigilli della prigione acquatica, per poi voltare al lato del locale con la prigione in attivazione, un qualcosa che sia a chakra attivo che a chakra spento, difficilmente riuscirebbe a vedere. Sente toccarsi con l'acqua, brivido freddo e gelido dell'h20 sulla pelle e sui vestiti, lasciando che quella sfera lo porti a fluttuare a mezz'aria da dove il senju ha deciso di tenerlo, accanto alla struttura di ichiraku, che dovrebbe essere anche abbastanza bassina a dire il vero, lasciando che il kakuzu possa godersi la vista dalla posizione elevata. <Anf> un piccolo inspiro secco dato dal freddo di quel suiton che lo ingloba, portandolo a tutti gli effetti in una sfera acquatica in uno stato di appnea, galleggiante nella stessa tecnica del Senju. E' abbastanza spaesato, non se lo aspettava, e decisamente, la situazione lo ha preso alla sprovvista, ma soprattutto non capisce perchè esporsi in questo modo proprio in quella zona, avrebbero potuto parlare in maniera molto meno appariscente, ma a quanto pare non è stata questa la decisione del legnoso, che ha preferito mezzi alternativi. Di certo non può parlare, e l'aria gli serve, quindi le parole meglio evitarle: Scuote solo la testa, ovviamente, a destra ed a manca, rispondendo alla domanda degli errori del Senju, dove l'obiettivo principale in questo caso è farsi liberare, da matttyse, da almieda o da chiunque esso sia.

22:58 Mattyse:
 L'occhio ambrato rimane fissato sulla prigione che contiene al suo interno quel rosso, questo scuote il capo alla sua domanda, vedendosi probabilmente in difficolta`. Bhe, fargli una domanda a cui non puo` rispondere si o no in effetti non e` proprio la migliore delle cose. Mat manterrebbe il braccio teso in sua direzione, riprendendo a camminare per girare attorno a quella bolla, cosi` da avere il non cosi` tanto giovane faccia a faccia. <Bravo bambino.> Ipotizzando che quel no sia stato riguardo al non ripetere l'errore. <Se per puro caso scopro che hai cantato con altri o hai raccontato dell'accaduto, ti mostro cosa sa fare il piu` figlio di puttana degli anbu di dieci anni fa.> Sguardo fisso, immobile su di lui. Certo, quella tecnica serviva probabilmente a calmare il parlare inutile del rosso quanto a rilassare i nervi del Senjuu. Il bianco inspirerebbe un ultima volta, con molta calma, riempiendo i polmoni d'aria prima di espirare con altrettanta pacatezza e lentezza. <Se vedo anche solo l'ombra si un sigillo, ti spezzo entrambe le mani e ti uccido come un topo.> Non ricorda l'ultima volta che ha minacciato cosi` una persona, tenendola effettivamente in pugno. Il braccio destro verrebbe fatto ricadere verso il basso, mentre la tecnica di tipo suiton si scioglierebbe, facendo tornare a terra il rosso bagnato fradicio a causa dell'elemento del proprio chakra... Se vuole puo` veni asciugato, il bianco ha pure Katon! <Vedi di tenere per te le vicende di Kusa. Anzi, meglio se per un po` non fai proprio vedere la tua faccia. Ichiraku...> indicando il locale accanto a loro <...Potrebbe averti sentito, visto e di conseguenza denunciato.> Lo stesso vale per lui che si e` palesato come anbu. Possibile che non riesce a passare una serata senza rischiare di mandare frecciatine alla povera Boryoku? Poi ci credo che lo andra` a cercare per legarlo come un salame![Chakra 20/25]

16:38 Sangeki:
 Fortunatamente per lui o per loro, il senju nazionale rilascio il sigillo acquatico per rompere la sfera che lo conteneva, in modo tale da rendere a tutti gli effetti libera la figura del trafilato in quello svincolo laterale del locale principale di Ichiraku. Piedi saldi al pavimento, ginocchia semi flesse e corpo leggermente spinto in avanti per attutire la caduta sulle leve, in maniera antisismica, considerando che in quella sfera c'è rimasto per una manciata di secondi, di danni o problemi respiratori non dovrebbe averne, se non appunto l'essere fradicio. <Non c'era mica bisogno di fare tutto sto macello fuori da Ichiraku> prende fiato, scuotendo le mani a mezz'aria per lasciare che l'acqua gli scivoli in pare via <Se qualcuno dei passanti o dei turisti ci avesse visto, la notizia sarebbe già in giro> cerca di strizzare i vestiti dall'acqua, prima le maniche, poi il mantello, quantomeno per non sentire il peso gravoso dell'h2o sulle spalle <ed a differenza tua, non vedo per quale motivo dovrei fare un mezzo sigillo nei tuoi confronti> continua <Non ci tengo ad essere schedato ed arrestato in pieno pubblico> era anche il motivo per il quale si è svicolato da ichiraku, per parlare a ridosso dello schiamazzo turistico, e capire quale fosse il problema del bombarolo, o i dubbi, ma a quanto pare ha preferito il piede di guerra. <Se ti ho detto che ti avrei risposto, che senso ha avuto lanciarmi una tecnica in pieno centro addosso?> gli chiede dubbioso, non ha detto nulla di negativo o di anti-relazionale, gli ha solo detto, ne parliamo qui accanto. <Questa storia di Kusa... perchè t'interessa così tanto scusa? Dovrebbe essere più un problema mio e degli altri tipi che stavano dentro quella rissa> basso il tono di voce verso il legnoso, volendo ovattare quanto sta dicendo ad orecchie indiscrete, volendosi far sentire solo dal Senju e non da altri ovviamente.

17:05 Mattyse:
 Lo sguardo rimane fisso sul rosso, che ora torna libero e cerca di far cadere l'acqua a terra, strizzando i propri vestiti. Lui parla, chiede qualche spiegazione che gli sarebbe pure dovuta, se non fosse che sta seminando pezzi qua e la, facendo passare il bianco per il folle. Gli permette di terminare qualsiasi frase, volendo intervenire solo alla fine. <Te lo ripeto, hai parlato di qualcosa che ha danneggiato una piazza e ha causato dei feriti, in un chiosco con delle persone. Vuoi essere arrestato per caso?> Pero` il bianco ha palesato, a lui, di non essere piu` un anbu. <Io, ho mostrato di avere un segno di riconoscimento legato agli anbu, tu solo di essere un criminale. Quanto tempo pensi che sarebbe passato prima che Ichiraku o uno dei suoi dipendenti chiamasse qualcuno veramente in grado di poterti arrestare?> Non ha atteso che il rosso finisse di parlare a caso, non voleva essere interrotto in nessun modo e spera che questa cosa continui. <Quindi il senso e` semplice. Ti sei allontanato con un anbu che, in teoria, ti ha arrestato. Ecco cosa disegna ora la loro mente. La tecnica era per farti star zitto un attimo e farti passare quell'aria da sbruffone che mi ha fatto passare la fame.> Direi che l'errore di valutazione non e` stato fatto da Mat. Lo sguardo verrebbe voltato appena verso destra, mentre le orecchie verrebbero ben tese in cerca di rumori piu` o meno utili. <Questa storia di Kusa ha visto l'apparizione di un nome particolare e dei danni ad un monumento pubblico. Non serve che dei ragazzi che erano li` per caso vengano arrestati o torturati per informazioni che quasi sicuramente non hanno.> Ecco che cerca di dar piu` importanza alla sera di Kusa con il nome ricomparso dopo dieci anni, Al Miaeda, nome poco conosciuto, ma quei pochi sapevano bene che non si trattava di un genin da strapazzo... figuriamoci chi invece lo conosce tanto bene da averlo visto rifiutare degli ordini. Bhe, farsi arrestare per quella sera potrebbe avere diverse ripercussioni. <Ora e` meglio se te ne vai senza passare per quella strada...> Indicando con un cenno del capo la testa la ove hanno svoltato l'angolo prima dell'arrivo della prigione acquatica. <...devono pensare che non sei piu` in giro, per cio` vestiti bene, copri il capo e guarda in basso.> il piede sinistro ora farebbe da perno, permettendo al Senjuu di ruotare di novanta gradi verso la propria destra, permettendo al rosso di stare alla propria sinsitra mentre l'arto destro verrebbe allungato verso l'esterno. <Ora va, prima che ti veda qualcuno e mi tocchi ammazzare sia te che lui.> senza mezzi termini. Chissa` che bella impressione che avra` mai dato al rosso [Chakra 20/25]

17:25 Sangeki:
 Il discorso del Senju ha anche il suo perchè, anche se tecnicamente, lui è stato il primo in quel locale ad esporsi parecchio, quando il nostro rosso ha solo e soltanto fatto il vago. Non ha visto notizie o catture varie per lui e chi c'era quella sera alla piazza, le telecamere parevano spente, la piazza vuota e cosa ancora più importante, in presenza di gente affiliata alla malavita, che difficilmente si sarebbe radunata lì con tutta quella gente senza avere delle precauzioni importanti... quindi un certo senso vive la situazione in maniera più tranquilla forse. <E fino a qui ti seguo, non c'entro nulla con la fontana io, e cosa più importante, i feriti in quella zuffa se la sono cercata> parlando degli Otini che davano dei mangia ramen ai Konohani. <C'era altra gente che non aveva i vestiti uguali a quelli delle gang> prende fiato <Ma ne ricordo solo uno, che poi è stato quello che ha fatto quasi saltare la piazza> afferma, a bassa voce, nei confronti del legnoso <Un tale Almieda> continua <Che mi sembra di aver già sentito da qualche parte, ma non ricordo quando> sono passati tanti anni da allora, più di 10 ormai, è comprensibile che uno come lui non ricordi in modo così preciso il nome di quel terrorista. <Ti ringrazio dei consigli...> vorrebbe chiamarlo, dargli un nome almeno, ma lo stesso non ha ancora risposto a quella domanda <E no, nessuno ha fatto o voleva essere uno sbruffone> sottolinea come il suo comportamento fosse soltanto goliardico a questo punto, privo di supponenza alcuna <Ma per quanto mi riguarda, abbiamo solo parlato di quello che si dice in giro da settimane, il tram tram delle persone, non fa di me o di te dei criminali> non sa che l'altro è quello che ha fatto saltare in aria la fontana, ed il ponte naruto. <Detto questo, dopo essere partiti col piede più sbagliato di questo mondo> continua <Posso almeno sapere chi voleva soffocarmi questa notte?> domanda, verso il senju, passandogli il testimone.

17:46 Mattyse:
 Lo osserva dopo aver voltato il capo nella sua direzione, mentre le palpebre verrebbero fatte ricadere fino a meta` occhio, mostrando una faccia che sta tornando particolarmente scocciata. Come diamine fa a tenerlo su quell'umore in maniera cosi` costante? <Che se la siano cercata o meno non ti rende meno colpevole. Come l'esplosione non ti scagiona da altri capi di accusa e non testimonia il tuo non aver a che fare con quei gruppi.> L'esser stato presente gli concede tante informazioni, ma ogni volta che parla si deve ricordare di star interpretando un ruolo, qualcuno che non era presente ma che sta investigando per affare suo. <Sta. Zitto.> Scandisce bene quando lui parla di Al Miaeda. <E` esattamente lui che permette a tutti voi un pestaggio ed un paio di torture oltre che l'arresto e le accuse di essere complici.> Sangeki pensa che il numero di presenti possa aiutarlo? O forse il fatto che fossero due gang possa farlo? Neanche se fosse stata la Yakuza stessa si sarebbe salvato e sarebbe libero di parlarne in quel modo. Che razza di criminali si vantano di questi casini senza aver la forza di non farsi arrestare? <Per quanto ti riguarda, troppe informazioni per quella che per ora e` solo una voce di due o tre testimoni.> Approssima il numero di testimonianze, non sa in quanti abbiano assistito e accettato di collaborare alle indagini, ma come detto prima deve mantenere quella faccia da caramba. <La notizia non e` uscita sui giornali, quindi fai attenzione.> Un ultimo avviso prima che il rosso vada a chiedere il suo nome. Mat rimane immobile osservandolo con aria esterrefatta, non comprende se ha davanti un cretino o qualcuno che pensa che lo siano gli altri. <Davvero? Dopo averti chiuso in una prigione acquatica e minacciato di ucciderti, pensi veramente che io abbia intenzione di dirti come mi chiamo?> Tiene l'occhio fisso su di lui, non comprendendo bene che soggetto abbia dinanzi a se. <Cosi` poi esci tranquillo e vai te a denunciarmi per aggressione, minaccia e percosse? Cioe`... che cazzo hai nella testa?> Ora schifato, facendo un passo indietro prima di scuotere il capo. <Ma porca troia...> Ancora qualche passo, tornando a farsi illuminare dalla luce della strada principale, il capo viene scosso nuovamente mentre ora sarebbe il piede destro a fare da perno per una rotazione utile al bianco per dar le spalle al rosso. Senza salutare, senza proferir altra parola, si incamminerebbe verso casa, passando davanti al chiosco in cui voleva mangiare poco prima, giusto per vedere se il rosso e` davvero cosi` stupido come ha dimostrato a tratti. Non saluterebbe, non risponderebbe ad altre domande, e` sotto shock a causa di quel soggetto. [EXIT]

18:03 Sangeki:
 Alla fine della storia, il loro incontro è stato davvero particolare, decisamente bellicoso per i gusti del kakuzu che invece, fuori dalle missioni, è qualcosa e qualcuno di veramente tranquillo, pacato ed anche incline al fare amicizia, se non ci sono in ballo i suoi tornaconti, quelli dei suoi mandanti o chissà cosa relativo al potere, alla forza ed ai soldi, il rosso è una persona che si potrebbe definire persino affabile. <Sarà, ma non mi hai ancora detto perchè ti stai preoccupando così tanto di me e delle persone che c'erano in quella situazione a Kusa> e questo, di base, già è strano. <Se avessi temuto per la mia vita, avrei urlato, corso o semplicemente sarei rimasto lì seduto dentro da Ichiraku> prende fiato <Se volessi denunciarti, ci sarebbero le registrazioni delle telecamere del locale, i dipendenti e le mie di descrizioni> asserisce, molto tranquillamente <Se avessi voluto uccidermi davvero a sangue freddo, come dici, lo avresti già fatto prima o adesso> cosa che a chakra attivo su chakra spento, avrebbe tranquillamente potuto fare senza problemi. <Non ho nulla contro di te, un bagnetto non mi da ancora le forze per attaccare briga> verso il senju, continuando ad asciugarsi i vestiti <E poi, se sei il più grande figlio di puttana anbu di dieci anni fa, non sarebbe una grande mossa quella di denunciarti la mia, non trovi?> tutte frasi e discorsi per far intendere al bombarolo, che dovrebbe dormire sonni tranquilli, non aveva e non ha intenzione di denunciarlo alle autorità. Lo vedo infine andare via, senza rispondere per paura alle domande del rosso, che da canto suo gli ha ben svelato il suo di nome, che da suo canto però, rimane abbastanza deluso <Bha, ormai non si può più fare amicizia con nessuno> voltandosi in direzione opposta a quella del legnoso, per costeggiare il lato sinistro di quel vicolo, per tornare a casa //

Mat raggiunge Ichiraku per mangiare un boccone, li trova Sangeki che alla domanda "che si dice in giro" parla di Kusa e di cio` che e` successo... In aggiunta, il discorso sulla pressione seguito male favorisce il nervoso del bianco che cerca una semplice scusa per non aver piu` nulla a che fare... Peccato che fallendo, si ritrova ad aggredire il compare in una stradina li vicino.