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Le carte magiche

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con Sango, Matono, Shinsei

19:53 Matono:
 La notte è ormai calata sul villaggio delle ombre, una brezza costante e fresca proveniente dalle montagne a nord ovest rende leggermente più rigida la presenza all'esterno, certo non è preoccupazione di Matono percepire un pò di frescolino, soprattutto ancora memore del caldo patito durante l'estate.
L'uchiha si trova nei pressi di una scalinata che scende verso il basso, buia e priva dell'illuminazione che le strade alle spalle del moro presentano in ogni dove, una zona dove infatti non dovrebbe passare nessuno quella, invece due figure ammantate dalla penombra sembrano intenzionate ad accedervi, nuovamente. Matono s'accompagna a Shinsei, letteralmente l'unica persona con la quale sovente viene visto, solitamente la solitudine è la sua scelta primaria. Presenta i consueti abiti comodi corredati da maglia bianca e pantalone lungo scuro, alzato e arrotolato grossolanamente fino alle ginocchia, infine scarpe chiuse e coprifronte del suono sul bicipite, legato stretto. Accessoriato inoltre di una borsa portaoggetti legata al fianco destro, contenente 3 fuuda con relativi tronchi sigillati, uno spray curativo ed un tonico per il chakra, oltre a questo adagiato sulle spalle e sul capo un mantellino cappucciato verde, sempre tonalità scura. Si trova di nuovo sul luogo ove qualche giorno addietro si trovava con il biondo ed un altro tizio per effettuare una missione, non finita benissimo.<Ci siamo.> Sottolinea l'ovvio mentre si appresta a scendere la scalinata, due mandate speculari che lo portano qualche metro sotto il livello della strada, ove si trova innanzitutto il grosso canale di scolo principale della fognatura, oltre che l'ingresso stesso di essa, si aspetta che il biondo lo talloni, dunque non si volta a verificare che sia effettivamente alle sue spalle, raggiungendo la distanza di qualche metro dall'entrata ad arco del tunnel, umido e dall'oscurità quasi impenetrabile, complice anche l'ora e l'assenza di una qualche luce, li si ferma, contempla il vuoto dell'entrata, ascoltando e cercando di scorgere attraverso, non riuscendoci ovviamente. Non perde tempo Matono, che solleva ora la mano destra, portandola a ridosso del petto e componendo il consueto mezzo sigillo della "capra" per andare poi a socchiudere le palpebre temporaneamente, regolarizzare il respiro portando infine un profondo sospiro. Tenta in primis di accumulare l'energia spirituale dentro il proprio corpo, al centro di esso precisamente, un ipotetica sfera inizia a riempirsi di chakra, fino a colmarsi. Una volta colma tenterebbe di dare un moto a questa energia, lasciandola fluire in tutto il corpo, controllandola per quanto possibile tramite il proprio cervello, tenta di attivare ogni tsubo presente lungo la propria figura, andando infine a tentare di rendere questo moto continuo e stabile, energizzandosi e acuendo i sensi di rimando, o almeno è quello che si aspetta succeda nel caso il tentativo vada a buon fine. Dunque aprirebbe gli occhi nuovamente, la fogna è sempre li, attende dunque di percepire la presenza di Shinsei prima di proseguire con l'ingresso.<Andiamo.> Bofonchia traendo un profondo respiro, niente trasformazione questa volta.[tentativo impasto chakra 3/4]

20:58 Shinsei:
 Non c’è stato nemmeno bisogno di chiedere. Era sicuro che avrebbe trovato nel moro una persona bramosa di riprendersi da quella tremenda figuraccia fatta nemmeno troppo tempo fa. Una missione fallita in quel modo è uno smacco. Non alla carriera ninja, di cui probabilmente entrambi farebbero volentieri a meno. È uno smacco a loro stessi. E sono dunque in quel posto malsano che hanno avuto bisogno di raggiungere per la missione. Anfibi neri ai piedi, pantaloni neri, vi si infilano, ampi nel tessuto e col cavallo basso, canotta nera a coprire il torso e su di essa un’aori corto con le maniche ai gomiti, nero, decorato di bianche figure geometriche. Collo teso come acciaio che sostiene il volto appuntito, dai tratti duri, dipinto in quella solita espressione involontariamente fiera e austera. Capelli raccolti nella solita treccia che snuda i fianchi del cranio decorati con quei due serpenti d’inchiostro. Sguardo nero, tagliato e pesante che si sposta sul moro, annuendo alle sue due parole iniziali. Sfodera quindi anche lui una mano, la sinistra, portandola di fronte al plesso solare, chiusa in pugno con solo gli indici a svettare verso il mento, disegnando il mezzo sigillo della “capra”. Un profondo respiro gli è necessario per oltrepassare la nebbia di ricordi frammentati ed attingere all’energia psichica, per lui agglomerato oscuro elettrico e vibrante. Verrebbe portata al centro del plesso, sotto la mano che compone il mezzo sigillo, ad impastarsi con il globo dell’energia fisica, chiara, fluida e costante. Unirebbe quindi questo suo personale Yin/Yang, cercando di impastare le sue due energie per ottenerne una terza, più forte di entrambe, il chakra, che spingerebbe a scorrere nel proprio sistema circolatorio senza reprimere un brivido di piacere nel farlo. Qualora fosse in tutto questo riuscito, la mano scioglierebbe il sigillo per riporsi, nuovamente, nell’ampia tasca di riferimento del pantalone. Annuisce di nuovo alla terza e ultima parola bofonchiata dall’amico, ma non lo segue. Tenterebbe di affiancarlo, La banchina dovrebbe essere larga appena per consentire il passaggio di due persone, e per fortuna loro due hanno una larghezza di spalle decisamente differente, altrimenti avrebbero dovuto camminare in fila. <Dovrai vedere per entrambi.> Commenta. Non ha bisogno di guardarlo, ma si sta addentrando le buio senza. Presto non vedrà niente. Un discreto attestato di fiducia. <Spero si siano lasciati dietro qualcosa. Non esiste che ci sfuggano così facilmente.> Voce oscura, tono basso e vibrato che alla fine si tinge di rabbia ringhiata e di mascelle serrate. Ma subito dopo un sorriso. Perché? Perché avrebbe potuto risparmiarsi questa cosa. Sta parlando per entrambi, altrimenti il moro non sarebbe qui. <Come va con gli Uchiha.> La domanda arriva diretta come un cazzotto nello stomaco, e non lascia nemmeno passare quell’eternità di tempo che di solito si prende per ponderare cose. Segno che ci ha pensato, in questi giorni. Lascerà a lui la parola [Tentativo impasto chakra ¾]

21:16 Matono:
 Trae un profondo respiro, per entrare è necessario l'attivazione dei suoi occhi, non temporeggia affatto andando a concentrarsi nuovamente, questa volta però deve solo forzare il chakra a confluire in quantità verso i bulbi oculari, una volta li tenercelo fermo mentre sfrutta quella sopita rabbia interiore per dar fuoco alle iridi, una piccola vena appare in fronte nel processo mentre le palpebre sbattono con cadenza appena maggiore, lascia andare le sensazioni e gli umori del periodo confluendoli anch'essi, metaforicamente, verso gli occhi andando dunque a trasformarli e colorarli di cremisi, una tomoe nera compare nel mare rosso, il primo passo. In quel momento l'oscurità sembra smettere di celare il cammino, spazzata via da quei due occhi rossi, non solo quello, tutto attorno sembra esser di una frazione di secondo più lento, come se ci fosse uno stacco quasi impercettibile tra un secondo e l'altro o in un respiro, passo o goccia che cade dal tetto delle fogne, tutto sembra diventare un film in diapositive piuttosto celere, ma comunque percettibile.<Non preoccuparti.> Frase detta più per forma che per senso, sa benissimo che Shinsei non è preoccupato, non avrebbe motivo di esserlo date le abilità che possiede, anche dovendo far a meno di uno dei sensi.<Una cosa così deve per forza di cose avere una traccia.> Parlando di quella strana missione gli sembra assurdo anche solo pensare a dei furry travestiti che fanno incontri con minori nelle fogne, perlomeno la presenza di un Don gli ha fatto pensare a qualcuno che muove i fili, quindi qualcosa di più palpabile e meno strano, perlomeno se ci fosse la mafia dietro con ricerca di profitto darebbe un colore fermo alla storia, ma dopo la reazione vista nella stessa bambina, tutto sembra offuscato e imperscrutabile.<Quello che mi confonde è tutto il contorno. Travistiti e minori che li difendono.> Dunque incede con maggior cadenza di passo verso il tunnel principale ma senza perdere il contatto con il biondo, tenendosi sempre sotto il metro di distanza, così che nell'evenienza lui potesse afferrare la spalla o la mantella, cerca di rimembrare la strada fatta in precedenza e giungere alla triplice via, ove seguendo l'istinto la squadra era andata verso il teschio, dunque basterà trovare questo androne di scambio dei canali. Poi arriva una domanda, certamente pesante e prepotende, lanciata nell'eco di un tunnel vuoto umido e scuro, ma Matono non lascia tempo tra essa e la sua risposta, portando la replica con il consueto tono piatto.<Va che grazie ai loro archivi posso studiare un sacco di cose, non per forza inerenti alle mere tecniche.> Sicuramente un clan porta la propria versione delle storie, andranno sentite più campane.<Senza dubbio gli Uchiha sentono il proprio clan come il centro di tutto. Ma io non sono portato per queste stronzate.> Il centro del mondo di Matono è e sarà sempre Matono.<Credo che la loro gentilezza provenga dal fatto che attivare l'innata non è poi così comune, ma a parte queste cose, la mia strada e ben lontana dalla loro.> Interessi che fin da subito sembrano voler portare il moro decisamente lontano dal clan stesso, o comunque a rivestire in esso un ruolo decisamente marginale, per scelta.[Attivazione Sharingan 2/4 - Chk 24/25]

STOP. MASTER IN ARRIVO.

Oh la notte, la luna quanto è bella in queste sere? Quando non diluvia, non piove, ma tutto ha il sapore del nulla. Quello stesso sapore che si interpone tra di voi miei cari, coloro che son scesi negli abissi di una città fatta nelle ombre, di luci che non paiono esistere, di benevolenza che non pare essercene, ma solo di tutto ciò che pare a voi uguale come l'ultima volta che avete varcato questo spazio. Le fogne sono sempre lo stesso lugubre posto, acceso questa notte di piccole torce di luce allocati agli spazi vicini a voi. Come l'ultima volta gli spazi tra voi e i vari condotti fognari, son due, una alla vostra destra e una alla vostra sinistra son solo di due metri e mezzo, molto pochi prima che le acque orripilanti si facciano strada fino a voi col loro odore orripilante. Tossico a sentirlo a primo acchito, solo perchè condotte da quella altro che non è che fogna, cose lasciate dai cittadini, e sapete benissimo cosa siano le "cose". Di topi e piccoli animali morti sui ruscelli portati via ma non solo, anche altri animali lasciati a morire soprattutto davanti la vostra entrata, di corpicini minuti quanto una mano alcuni, altri grandi quanto le braccia di Shinsei - e diremop che saranno tanto grandi, no? Ma in tutto ciò non pare esserci nulla di troppo ingombrante, se non delle piccole carte da gioco lasciate a terra. Matono sarebbe il primo nel caso a calpestarne una che tenterà di essergli avversa al suo cammino, ad ogni piccolo passetto, perchè saranno delle carte molto lisce e umide raffiguranti cosa? "Hitomu Kibou, colui che delle code ne ha fatto un arte" e poi "Furaya Nara, colei che nella gola di fuoco ne ha inghiottiti molti". Carte molto..oscene, infatti ci sono delle raffigurazioni ambigue e oscene di un uomo coi capelli biondi ma con la faccia brutta raffigurata in una decina di carte, così come Furaya che avete conosciuto, ma oltre ai capelli, il viso pare rinsecchito e ambiguo. Tutte quante le carte segnano una specie di cammino verso avanti, verso quella prima porta che avete trovato chiusa e sigillata la prima volta, ma che adesso appare sciolta quasi per un quarto sulla parte in basso a sinistra. Alta meno di mezzo metro, un buco fatto per coloro che sembran piccoli corpicini. "OH OH OH HO TROVATO MEDUSA CON LE ZINNE DI FUORI" un urletto giovane che rimbomba a voi, ma non vi è nessuno di visibile "IO HO TROVATO QUELLA DI AME CON IL CULO DI FUORI!" continuano altre voci eccitate, voci che appaiono quasi..sottili. Giovani nel loro dire, ma nulla di più. "NOO KONAN, NON BUTTARLE, DALLE A ME QUELLE CON IL CULO E LE TETTE" di nuovo le stesse voci, sembrano estremamente simili "SMETTETELA DI GUARDARLE" una voce che sembra ancora più fine e sottile delle altre. Troppo oltre a voi, ma rimbombano tra le tubature. [quest ][nessun orario]

22:00 Matono:
 L'incedere lungo la banchina fognaria non sembra essere troppo arduo, esattamente come l'ultima volta ad accompagnarli c'è il consueto fetore ambientale, ma non dovrebbe stupire nemmeno in questo ritorno che esso sia ancora li, ad impregnare ogni anfratto umido che li circonda. Controlla sia in alto che in basso, lungo il muro a sinistra ed infine nelle acque torbide nel canale a destra, passa in rassegna tutto, particolari, segni o graffi ma nulla sembra aver una qualche natura particolare, nemmeno la sporcizia lo sembra, almeno fino a quando un rumore cartaceo sotto la calzatura, percependola si ferma, e abbassa lo sguardo verso codesta carta, mentre il braccio destro si porta di lato e le le labbra si dischiudono emettendo a bassa voce un affermazione.<Aspetta.> Invita il biondo a fermarsi mentre il moro afferra codesta carta, staccandola letteralmente da sotto la suola, l'umidità l'aveva resa piuttosto appiccicosa. Dunque cerca di osservar il cartoncino e cosa esso raffiguri notando un uomo ed una scritta e qualche centimetro più in la un altra carta , raffigurante una donna ed una scritta, sebbene per il primo individuo non riconosca l'identità, della seconda invece la riconosce eccome, oltre a notare che il tipo di carta è decisamente non nella norma.<Ma che cazzo è.> Afferma confuso mentre si volta come per andare a mostrare la carta a Shinsei, fatto poi che ricorda che non può effettivamente vedere come lui, dunque si ferma e spiega.<Ci sono delle carte porno. In una c'è
una che sembra la decima.>
sembra perchè le fattezze raffigurate non sono molto precise, certo il nome dovrebbe essere quello. Lo afferma con il tono più normale possibile, come se trovasse la cosa non molto importante, certo non sono scesi nella merda per cercare porno, dunque intasca la carta prima di far per ricominciare il proprio moto, ma ecco che altre carte compaiono, come se qualcuno le avesse disseminate per formare un percorso, magari per non perdere la via d'uscita.< C'è un percorso formato da queste carte.> Afferma ora con tono decisamente più allertato, il biondo dovrebbe percepire palpabile questo sentimenti mentre il moro ora con espressione guardinga osserva fronte a se torvo.<La seguiamo.> Indica a Shinsei, giusto per avvertirlo di quella che sarà la prossima mossa. Grazie allo Sharingan può chiaramente vedere il proseguo della strada di carta fino a ritrovarsi dove vi erano le tre porte, in quella zona di scambio e divisione dei condotti, ma questa volta la porta centrale non è sigillata, subito avverte il biondo.<La porta centrale non è più completamente chiusa, sembra sciolta.> Sempre una voce molto bassa, appena sufficente a farsi sentire da Shinsei solamente, non avendo bloccato il suo incedere si trova ora a ridosso della porta Si avvicina all'area non più serrata dalla saldatura ed osservandola attentamente, il foro e piccolo per loro ma la vista va ora messa in secondo piano, in quanto all'udito arriva una voce, questo non è necessario farlo notare al biondo. certo la natura degli avvenimenti in quella fogna risulta quantomeno ambigua.<Sembrano distanti.> Questa volta il tono è quasi questionante, attende una conferma od un pensiero.[Sharingan attivo Chk 23/25]

22:08 Shinsei:
 Lo ascolta. Tra di loro possono permettersi di spiccicare qualche parola in più, sono pochi coloro che vantano l’onore di poter ascoltare la loro voce per più di qualche mugugno e frase stiracchiata <Si, è strano> ammettere semplicemente alle sue considerazioni su quello che hanno visto li sotto. Quella bambina sembrava voler difendere il proprio rapitore. E quanto strani erano quei due rapitori. Insomma sembra che niente funzioni davvero come dovrebbe funzionare li sotto. Una specie di mondo sotto sopra in cui infatti hanno finito per mandare tutto all’aria. Non nota subito le carne, ma a questo ci pensa Matono. Inarca un sopracciglio nel sentirne la descrizione. Carte porno con la decima. Mh. Non proprio allettante a dire il vero. Molto più interessante sentir parlare di quel percorso di carte, anche se, ad incuriosirlo sono le voci effettivamente, probabilmente solo dopo il ritrovamento delle carte da parte di Matono potrà davvero avvalersi di quell’elemento e collegare le due cose: Ciò che Matono ha descritto e ciò che ascolta. Ma la cosa più sorprendente in questo caso è la porta davanti a loro, sciolta a formare un buco in basso. Qualcosa nella quale sarà impossibile per lui passare ma… chi può esser stato? Le voci sembrano di bambini, coerentemente con il tipo di foro che quella porta manifesta. Uno sguardo al moro, mentre cerca di capire con lui il vociare di quei bambini. Le labbra sottili si schiudono in un mormorio basso, solo per lui <Non ci passerò mai. E sento altre voci, più avanti> Commenta <Sembrano bambini. Potrebbero darci informazio…> Supposizioni, su quel maledetto posto non hanno altro che supposizioni… ad attirare la sua attenzione, è una delle frasi che ascolta. Quella di Ame? Inarca un sopracciglio. Col culo di fuori? Una delle grosse vene sul collo finisce per ingrossarsi al punto da comparire sotto la pelle, li nell’oscurità. Perché non può fare a meno di pensare a Sango? Forse perché ha sentito matono parlare di Furaya? Che sia qualche strana collezione di eroi del passato? Maledizione <Vedi se ci passi. Io provo a prendere la porta che abbiamo preso l’altra volta> Sempre per Matono il sussurro. Ma molto più nervoso del solito. Perché quel bisogno insaziabile di vedere quella carta ma soprattutto di toglierla dalle grinfie di quei segaioli?[Chakra On]

La carta presa da Matono recita nella sua descrizione "la chiamavano bocca di lava, faceva l'amore, e metteva la lava sopra ad ogni cosa" con attacco 125 di ninjutsu e difesa 60, l'attacco principale è segnato con il nome di "OH JUDAI LAVALI COL FUOCO" . Sembrerebbe molto bella, ma la faccia non è propriamente quella dell'ex hokage, anzi, come se fosse lei a 18 anni molto giovane ed avvenente con labbra prominenti. "NOO LA JUDAI LA VOGLIO IO, VORREI CHE FOSSE MIA MAMMA" una delle voci dei ragazzi si fa sentire ancora di più, eccitata e agitata come fosse un ragazzino alle prime armi, giustamente "no no leggi questa di quella rossa di Ame! " l'amico pare ridacchiare, il tunnel amplifica il tutto "rossa di capelli golosa di uccell*" sentirete entrambi le risate che provengono da tutto quel gruppetto di ragazzetti che son li dentro adesso, meraviglioso, no? "si si, e voi non avete letto questa ragà! medusa dai capelli neri, che a lei piacciono solo pen*" tranceremo le parolacce di coloro che sembrano ragazzetti di strada persi in quelle carte che hanno lasciato come traccia fino a voi. Il foro sulla porta è abbastanza largo per far passare sia Matono, snello ed esile, ma anche Shinsei, non è così piccola da non permetterti di entrare. Oltre quel buco potrete senza dubbio sentire le risatine, le piccole voci e anche una piccola torcia accesa li , o magari più di una "no ma a me piace Hitomu" una voce a voi non del tutto sconosciuta, quella di una giovane ragazzina, non più di una quattordicina di anni "c'ho il capello biondo grano, ma a me fa prudere solo l'an*" legge lei la descrizione del biondo ex hokage, il nono in effetti "quelle code mi piacciono troppo!!!!" si, una ragazzina nel pieno dell'età ormonale, ma anche gli altri non sembrano da meno, anzi, tutti commentano e si dilettano in quelle foto molto strane e per nulla uguali all'originali, solo copie più brutte, ma hey, a dei ragazzini importa davvero? [quest][tempo 20 minuti entrambi : orario finale 22:45]

22:43 Matono:
 Da un ulteriore controllo alla carta analizzandola più a fondo, è presente una breve descrizione, che però non si rivela tale ma bensì delle frasi che non trovano molto senso nel cervello di Matono, forse perchè in esse non vede o non nota la goliardia, cercando un nesso logico con quello che stanno cercando, distratto troppo dalle voci per dare troppo peso a quei pezzi di carta, certo non si spiega cosa dovrebbero significare, denota delle statistiche, dunque il primo pensiero è quello di un trading card game di qualche tipo ma le fattezze risalissero al passato della decima, perlomeno a giudicare dal viso disegnato. Le covi successive comunque fanno passare nuovamente in secondo piano le carte, che vengono messe nella tasca portaoggetti, ode il dire di Shinsei subito prima delle voci, ma per il momento lo lascia in pausa fino al terminare di esse, dunque si volta verso il biondo, che dovrebbe essergli a ridosso per affermare.<D'accordo.> Non porta dubbi riguardo alla scarsa visibilità, se ha deciso di farlo evidentemente ha un qualche piano in mente, almeno da questo per scontato il moro che, prima di iniziare il tentativo di traversata della porta affermerebbe flebile.<magari prima prova a passare.> Magari l'oscurità trae in inganno il biondo, un tentativo tanto vale farlo. Dunque la mano destra si protrae verso il foro, portandosi oltre esso per prima, dunque suppoortata da mano e bicipite anche la mano sinistra con conseguente braccio passano oltre, dunque con entrambe le mani si trascina attraverso spingendo sulle parti integre del portone tentando di giungere oltre, qui nota una luce in fondo al tunnel, questa volta non si tratta di cose spiritiche ma di una torcia accesa vera e propria, purtroppo, frasi piuttosto strane rimbombano, certo il vociare bambinesco giustifica in parte la natura degli argomenti ma non lo lasciano molto tranquillo, dunque non gli resta che proseguire lungo il tunnel, puntando dritto alla luce, espressione interrogata in volto.[chk 22/25]

23:02 Shinsei:
 Le voci dei bambini impregnano l’aria, trasmesse tramite i tubi, tramite l’ambiente, e soprattutto tramite quel foro che, si, a questo punto si può concludere l’abbia tratto in inganno, oppure pensa di se stesso d’essere un po' ingrassato. Urge una dieta probabilmente. Non esiterà ovviamente a provare anche lui a passare da quel buco, sperando di non rimanerci incastrato e non dover sradicare la porta e usarla come gonnella per poter continuare ad incedere. Fletterebbe quindi tutto il corpo, sbloccando le articolazioni delle caviglie, delle ginocchia e del bacino. Fortunatamente dovrebbe essere abbastanza snodato da riuscire ad appiattirsi per poi risbucare dall’altra parte come un serpente <In effetti..> Un mormorio verso l’altro, stizzito quasi contro se stesso, mentre si trova ora nell’ambiente che in missione è stato loro precluso… Sono ancora le voci dei bambini a riempire l’aria e quella vena sul collo s’ingrossa <M3rd4> Ringhia basso, solo per Matono. Perché? Beh ormai dovrebbe averlo capito anche lui, il soggetto di quell’ira è la carta della rossa di Ame. Motivo futile? Ditelo a lui, perché affretterebbe il passo, sempre attento a non far rumore, nell’intento di poter bruciare i metri che li separano dall’ambiente nel quale si trovano quei ragazzi. Ha bisogno di capire quanti siano, quali siano i punti di luce, più o meno l’età, anche se quella è intuibile da le voci. Potrebbero trovarsi davanti a un piccolo esercito di abitatori delle fogne e non saperlo. Qualcosa quindi nell’ascolto ruberebbe la sua attenzione. Un cenno a Matono, di nuovo labbra schiuse in un sussurro <La voce di questa ragazzina> tenterebbe di indicare l’aria nel momento in cui si parla di Itomu. Perché non è nuova? L’istinto porta alla ragazzina che hanno visto alla missione, ma in questo caso la voce sarà sicuramente familiare anche a Matono. In ogni caso, tenterebbe di portare in avanti lo sguardo, per capire se è possibile individuare la ragazzina fonte di quella voce ed eventualmente cercare di riconoscerla [Chakra on]

I ragazzi son sempre li, oltre dieci metri dall'entrata di quel piccolo tunnel aperto, tutti in cerchio. Potrete notare tre ragazzini dai capelli a zazzera, tutti molto , troppo simili tra loro ma che due hanno i capelli molto scuri mentre uno ha i capelli biondi, anche una ragazzina li in mezzo, una dai capelli neri poco oltre sotto le spalle, una ragazzina che non faticherete a riconoscere e che si tratta per l'appunto della stessa che avete riconosciuto quella notte, è sempre la stessa, quella che vi ha in qualche modo "ostacolato". Shinsei anche seguirà il suo compare, passando agilmente oltre quella porta che trancerà però i tuoi vestiti, si, non solo la maglia dai lati del pettorale in giù denudandoti, ma anche e soprattutto i pantaloni lasciandoti in intimo dalla parte esterna delle tue gambe, sempre che tu ne porti sia chiaro. Ma a quanto pare questa notte hai deciso di indossarle, dunque i pantaloni da entrambi i lati verranno tagliati, lasciandoti con della stoffa ballonzolante che si accumula sul cavallo come una piccola gonnella ma mostrerà le tue gambe e i tuoi di muscoli. Ma non riuscirai ad addentrarti che di un paio di metri oltre [8 metri di distanza dal gruppetto], quando entrambi vedrete i ragazzi trasformarsi relativamente in quelle carte sebbene abbastanza male, una in Furaya, una in Kimi, una in Sango, ondeggiando coi sederi al vento - avvenenti, i ragazzini di oggi hanno non solo una fervida immaginazione, ma specialmente una quanta più provvista notizie da parte del web! Solo la ragazzina, la stessa che avrete già riconosciuto, si andrà a metter ancora più indietro rispetto agli amichetti "cos'è sto rumore?" uno dei tre trasformato dalla fake Furaya andrà a dire all'amico vicino, alias Medusa "topi?" magari fossero topi per loro, insomma, la loro luce li attrae per un cerchio di 6 metri in totale, e anche a shinsei che sarà il più vicino mancano 2 metri per raggiungerli alla luce più dolce "io ho sentito delle voci" narra la fake rossa di Ame, ondeggiando col culetto verso gli altri " mmmh guardate che belle chiappazze" oh si, non è che siano dei ragazzini a modo, chissà se ne esistono? Ma tutti e tre sembrano rilassati, ignorandovi, ma le iridi della ragazzetta innamorata di Hitomu dai capelli di grano vi osserva, come se potesse vedervi, come se vi veda. Tesa, molto più indietro degli altri. [quest][tempo 23:40]

23:39 Matono:
 Nota i ragazzini, tutti disposti in una sottospecie di cerchio, attorno alla fonte di luce sembrano giocare con le carte che ha trovato lungo la strada, certo non si aspettava che il pollicino di turno fossero un gruppetto di bambini con le loro carte sconce. In ogni caso attende che Shinsei esegua il suo stesso movimento precedendolo di solamente un metro, il successivo rumore di stoffa che si strappa però attira l'attenzione di Matono, non tanto per il fatto in sè ma più per paura che possa essere udito, anche se per il momento i ragazzini sembrano essere impegnati a trasformarsi male nei soggetti delle carte facendo gli idioti. Nel frattempo sta rimuginando su quanto detto dal biondo pocanzi, quella voce femminile sembra esattamente quella della ragazzina incontrata durante la loro ultima scampagnata nelle fogne, ora ha bisogno anche di un responso visivo. Sembrerebbe proprio lei, ma ora come agire, inizia a sospettare della natura di quella missione, certo la risposta si trova a circa otto metri di distanza calcolando molto grossolanamente, perfettamente a tiro di movimento.<é tua.> Bisbiglia sottovoce mentre inizia a camminare prima lentamente, e senza fare troppo rimore, circa due metri, così che shinsei il razzomissile abbia un minimo di tempo per comparire dal buio, dunque concludendo gli ultimi 6 camminando tranquillamente senza badare eccessivamente al rumore, non si pone nemmeno il problema che il biondo sia decisamente ora poco vestito, il cervello di Matono e attaccato all'unico desiderio di volerci veder chiaro in tutto questo, tutto ciò che non riguarda direttamente questi bambini e quanto successo settimane prima passa in secondo piano. Fuoriesce dall'oscurità portandosi di fronte al gruppetto, gli occhi rossi saranno molto probabilmente i primi ad uscire dal tunnel e a rivelare la presenza di Matono, dunque una volta squadrati tutti i quattro presenti andrebbe ad esclamare con voce cupa, sguardo torvo fissando intensamente uno per uno quei bambini.<Che state facendo?> Scandisce ogni parola e si ferma a fissare la ragazzina, mantiene su di lei quel ferreo sguardo, attendendo dunque una risposta direttamente da quella che sembra diversa dal resto del gruppo[CHk 21/25 Spostamento 8 metri verso bambini4/4 - sharingan attivo]

23:45 Shinsei:
 Tutto apposto no? Certamente, lui a passare ci riesce, sta di fatto che è sicuramente più elastico dei suoi vestiti. A vederli andare in brandelli in questo modo si potrebbe pensare a quei vestiti che mettono gli spogliarellisti per privarsene agilmente… Diciamo che l’effetto è lo stesso, gli basta un passo, quello strappo violento che lo porta ad arrestarsi e a tirar giù tutto il calendario dei Kami, dei semi Kami e dei monaci che esiste nel mondo ninja. Ovviamente tentando di mantenere il tutto a un bassissimo e mormorato pentolone di fagioli udibile solo all’Uchiha. Chi glie lo spiega ora a Sango? Ma soprattutto come guarderà di nuovo in faccia Matono ora che è costretto a sfoggiare le sue mutande… particolari? Si perché, diciamocelo, quell’ammasso di stoffa sul cavallo non è proprio un gran che. Tenterebbe, se gli fosse consentito, di afferrare con una mano quei brandelli di pantaloni e con l’altra eventuali lembi di tessuto della parte superiore del corpo che possano impacciare i movimenti. Nudo? Non è un’amante dell’intimo, se si fossero diretti in un posto un po' più pulito lo spettacolo sarebbe stato diverso, ma sono nelle fogne, e quindi, qualora fosse riuscito a privarsi di tutto, non esiterebbe a sfoggiare un aderentissimo boxer a coprire l’intimità. Nero? Ma quando mai, sta con Byakko… tigrato ovviamente. È abbastanza a proprio agio col suo corpo da non provarne vergogna eccessiva, o sarebbe scappato strillando in falsetto. Trash a parte si spera che abbia potuto riconoscere la bambina coi capelli color grano amante di Hitomu, Anche perché non dovrebbe averla a più di qualche metro di distanza ormai. A distrarlo quelle tre trasformazioni, quella di Sango in particolare, ma ringraziando il cielo i bambini non sono accurati come Matono nella trasformazione, e questo lo rassicura, e poi ha l’imperativo di non far fallire quella ricerca di informazioni e quella bambina è una manna dal cielo per la loro missione. Per questo motivo non lascerebbe nemmeno terminare le prime due parole al moro. Intuendo, fletterebbe le gambe, piantando gli anfibi al suolo, ammesso che almeno quelli siano rimasti, per sbilanciarsi contro la ragazzina e tentare uno scatto alla massima rapidita. La distanza percorsa è quella necessaria ad arrivare a distanza d’ingaggio con lei. Qualora fosse arrivato tenterebbe semplicemente di allungare il braccio sinistro, mano aperta che tenterebbe di chiudersi sul collo di lei. Non ci mette molta forza, qualora riuscisse, solo quella necessaria a chiudere parzialmente le sue vie respiratorie, finendo per sollevarla leggermente da terra, per farle capire che non è una buona idea ribellarsi <Io e te dobbiamo parlare.> Forse non molto amichevole. Ma ci tiene a farle sapere che non ha intenzione di nuocerle [1/4 avvicinamento, ¼ tentativo di scatto verso la bambina, ¼ tentativo di presa al collo alla bambina][Chakra On]

Ordunque vediamo i nostri poco paladini della legge che si fanno strada non solo nelle fogne ma anche tra un gruppetto di ragazzini, il più grande non avrà che al massimo 13 anni , la più piccola, l'unica femminuccia del gruppetto minimo 10. Ma l'età e l'altezza non sono sinonimo di forza, quasi mai, difatti quando sia il moro che il biondo si appropinquano della loro via , due dei ragazzini cercano di fuggire veloci come il vento, sono i più magrolini in effetti, verso una scorciatoia che da sulla destra e poi su cosa? solo se lo cercherete lo saprete. Dunque rimaniamo con due piccoli pischelli, giovanotti presi e lasciati li, uno ancora trasformato malamente in una rossa di vostra conoscenza che vi urlerà "oh noooo non mi violentate " con la dolce e falsa voce di un giovane che cerca in voi pietà, ma anche dalla voce di quella piccola mora che si pare davanti l'amico, le braccia aperte, lo sguardo ferreo, violento come quello di un animale in gabbia < VOI NON > non cosa? Non molto, dato che Shinsei sarà abbastanza violento da precipitarsi su di lei, sul suo collo con la mano a stringerlo e vederlo svenire. E' una bambina, non una donna, non una shinobi, di coloro che ha il tocco come il tuo le lasciano evidenti segni sulla pelle violacei e troppo pregni. Dovremmo comprendere quanta forza tu ci abbia messo, ma in questo caso avanziamo delle ipotesi. Il collo di lei diviene livido senza respiro quasi, un corpicino sottile che si distende verso il suolo finchè tutti i suoi amichetti non tenteranno di fuggire. Ma almeno cerchi di controllare parzialmente quella che è la tua forza, almeno abbastanza da non toglierle totalmente la vita. Nessuna parola, nessun dire, nessun suono se non il correre frenetico degni altri che son corsi lungo il tunnel, spaventatati dal vostro fare e dalla vostra presenza. Shinsei hai in mano lei, la bambina, a terra quelle quattro carte di cui avete sentito, starà a voi decidere di prenderle o lasciarle li a morire, sta a voi decidere quanto quella innocente vita debba vivere. [quest][tempo 00:20]

00:18 Matono:
 Lo spostamento d'aria generato da Shinsei lo investe nel momento stesso in cui termina la frase di apertura, ovviamente la bambina non può riconoscere l'aspetto del moro, ma quello di Shinsei si, quindi non si preoccupa di essere riconosciuto vocalmente da essa. Non si aspetta che il biondo ci vada troppo leggero, a giudicare da come si muove ed attacca lo spazio fino al raggiungere la bambina, i cui sensi probabilmente non riescono ad eguagliare le capacità motorie dello stesso, in una frazione di secondo nota l'espressione di quella che doveva esser la presunta vittima, passare da guardinga a spaventata, ma la paura sembra generare odio, riconosce quello sguardo troppo bene. Le parole gli muoiono in gola comunque, aveva ragione e Shinsei non ci stava andando leggero, nel mentre due se la danno a gambe, non ci da molta considerazione sulle prime, così come la richiesta di non esser stuprati, fissa quella bambina per qualche attimo in più, in viso.<Allenta.> Con la mano desta chiede al biondo di lasciarla respirare, ma non di lasciarla andare ovviamente, certo ancora sospetta che tenterebbe di fare qualcosa, dato anche il tono v9ocale con cui tentava di replicare al loro ingresso in scena.<non vi verrà fatto alcun male se risponderete, anzi.> Estrae dalla tasca le carte trovate prima durante l'avvicinamento.<Dovete fare attenzione a lasciare tracce.> Mostra loro le tracce avvicinandosi alla rossa di ame ancora trasformata, e a meno di un metro, nel caso dovesse tentare la fuga ci metterebbe davvero poco a riacciuffarlo, perciò mantiene la posizione guardando a turno entrambi i bambini, sebbene la bambina sia priva di sensi, in ogni caso hanno ottenuto controllo del passato obiettivo anche se in modo un pò brusco.<Magari ti insegno a fare la trasformazione un pò meglio.> Affermerebbe verso il bambino trasformato, andando dunque a comporre il sigillo della "capra" tenendo bene a mente l'esempio preso per trasformarsi in sango durante lo scontro con il biondo. Divenendo una donna alta circa175 cm e dalle forme snelle e sinuose, rossa di chioma ed azzurra di iride con lo stesso vestito raffigurato nelle carte ma non canzonato o rinsecchito, bensì più reale ed attuale, ovviamente priva di pancione, capelli acconciati in un cocon tenuto insieme con tre lunghe spille di tre colori diversi. Rimuoverebbe il sigillo a tentativo compiuto, prendendo a guardare il ragazzino trasformato in una pessima rossa.<ma tu dovrai spiegarmi qualcosa su qualcuno chiamato Don e su persone travestite da gatti.> Sospira e controlla se la ragazzina è rinvenuta.<Oltre al nome della tua amica.> aggiunge infine riportando lo sguardo sul ragazzino.<Potrebbe non essere l'unica ricompensa.> Un ulteriore bait dato dalla curiosità, certo non è il migliore coi ragazzini.[2/4 trasformazione - chk 19/25 sharingan attivo]

00:26 Shinsei:
 Tutto è andato a buon fine. Anche troppo probabilmente. Troppa la forza utilizzata evidentemente, eccessivo il risultato. Non esiterebbe un attimo, immediatamente accortosi del risultato, a lasciare la presa e ad accompagnare, mano dietro la nuca e un’altra dietro la schiena, il corpo della bambina in una discesa morbida verso terra. Un gigante seminudo che ha appena fatto svenire una bambina… Quel posto continua a girare in un modo completamente sbagliato. Tenterebbe semplicemente di poggiare, due dita alla base del collo, sott, poco sotto la mascella, prendo solo quanto basta per tentare di capire se l’ha ammazzata o se è solamente svenuta. Qualora quindi fosse semplicemente svenuta, non può far altro che lasciarla li. Tenerle lo sguardo piantato addosso, aspettare che si riprenda, quel tocco, quella chiusura al collo, per quanto irruenta, è durata solo la frazione di un attimo. Non può far altro che sperare che lei si riprenda entro breve, o dovranno portarla fuori. Da quel posto e interrogarla in un secondo momento. Per fortuna Matono si da da fare. Matono che riceverà un’occhiata tutt’altro che amichevole dal biondo, sguardo nero che trapassa lo sguardo identico. Non li tollera gli ordini. Da nessuno, tanto più che è abbastanza capace di capire da solo quando sbaglia. Ma niente verrà detto, è giusto tentare di coinvolgere l’altro ragazzino e quindi lo lascerà fare. Gli bastano le parole per capire qual è la sua strategia, ma a differenza dello scontro che hanno avuto, si disinteresserà totalmente alla trasformazione nella rossa. Tenterebbe di tenere lo sguardo piantato sulla ragazzina, allungando solo una volta la coda dell’occhio alle quattro carte a terra poco distante. Tenterebbe di prenderle, se gli fosse concesso, se fossero sufficientemente distanti da non doversi spostare. <Avete dell’acqua da bere qui?> Una domanda che rivolgerebbe direttamente all’altro ragazzo, sperando Matono ne controlli i movimenti. Non per se stesso, la richiesta, ma riporterebbe lo sguardo sulla ragazzina. Qualora quel ragazzo trasformato da Sango ci tenesse alla sua amica, potrebbe essere un buon modo di dimostrarlo. Resterebbe quindi, se gli fosse concesso, li accanto a lei, un ginocchio nuto flesso al punto da toccare terra, l’altro semplicemente piegato.[Chakra On

La tua forza Shinsei ha posto quella piccola creatura tra la vita e la morte, così anche come chiede Matono di allentare la tua presa, e lo farai si, ma ciò non significa che la creatura si riprenderà presto, anzi. L'accompagni tra le tue grosse mani verso terra, ma lei..non si risveglia. Il viso della giovane non solo rosso per le prese, ma anche troppo violaceo per quello che hai pressato intorno al collo, alla giugulare, il sangue è schizzato sotto la pelle formando degli aloni neri importanti, troppi per esser tranquilli da gestire. La giovane non si muove, niente di niente, quella che avrebbe potuto dirvi qualsiasi cosa è inerme tra le vostre braccia e mani che l'avete presa con troppa irruenza . Il corpicino si spezza in quel sibilo di vita sottile, il respiro leggero quasi inesistente. Vedete il secondo bambino ? Lui, quello che è trasformato nella rossa che conoscete, non avventarsi su di voi, ma sulla ragazzina svenuta, con le vene sul collo viola e nere perchè troppo son state strette "SMETTETELA PURE VOI" lui che vi urla addosso, ringhia come un piccolo cucciolo ferito, ma che protegge il proprio branco , lui che spunteranno capelli neri e selvaggi, la vaga e poca trasformazione che si fa nulla, ma egli che tenta di riprendere il corpo della piccola sorella "CI HANNO GIA' VIOLENTATO, ANCHE VOI VOLETE? ALLORA PRENDETE SOLO ME, LASCIATE LEI" lo stesso, piccolo dolce ragazzino di un dodici anni circa , il viso segnato dalle lacrime importanti, di colui che vuole non solo proteggere quella piccola creatura che ormai non è che un semplice sacco umano ai vostri piedi, ma è qualcuno di importante a cui si attacca, davvero, con le unghie e con i denti. < LASCIACI > un ringhietto, sottile verso Matono, in preda alla frustrazione, alla violenza, alla mancanza di libertà < SE SCOPRE SOLO CHE CI HANNO PRESO.. OLTRE ALLO STUPRARLA DI NUOVO LA AMMAZZA > lui, che grida, coricato per metà sul corpo della sorellina, orribile il viso contratto nel dolore, nella paura, in quello che una semplice piccola ragazzina ha da pagare. Ma tutto si paga. < prendete me.. lasciatela, vi prego > i pianti, orribili pianti, che scuotono non solo gli occhi e un viso, ma un intero animo che si prostra ai vostri piedi, su di lei come a coprirle il corpicino, di quel minuscolo vestitino lacero che la copre < BASTA, BASTA, BASTA TOCCARLA!> è lui che ringhia e grida, preda della disperazione, preda di ciò che lo anima, di quello che lui ha visto su quella che è il suo sangue ma adesso svenuta, adesso nelle vostre..mani. [quest]

19:31 Shinsei:
 Ok, evidentemente non tutti i mali vengono per nuocere. L’aver ridotto la bambina così ha svelato quello che è un legame vero, non immaginato, non come hanno creduto di vedere in missione. Un legame fraterno? Un legame amicale molto forte? Un primo amore? Si può solo fare delle ipotesi, dal parlato del ragazzino non si evince gran che. Ma quelle lacrime, quell’attaccamento, sono qualcosa di profondo. Porterebbe via solo lei, se potesse, e di corsa, visto che non si sta riprendendo, ma è evidente che è impossibile fare una cosa del genere. Lascerebbe così sfogare il ragazzo, allontanando le mani dalla ragazzina, ma senza scostarsi troppo da lì, anzi. Lo lascerebbe sfogare fino alla fine, fino all’ultima parola. Uno sguardo al compagno, ma sa di dover parlare lui. Perché? Perché è stato lui a ridurla in quello stato <Non vogliamo stuprare nessuno. Ne te, ne lei.> Risponde, voce profonda, tono basso, lo sguardo nero che cerca quello di lui alla luce della torcia <Non vogliamo farvi nemmeno del male. È stato un mio errore a ridurla così> Troppe parole? No, quelle necessarie. Ammettere la propria colpa è il primo passo <Hai due opzioni.> alza bruscamente il pugno con indice e medio a svettare verso l’alto. <O ci accompagni in ospedale e resti con lei mentre noi cerchiamo di tenervi al sicuro da chi vi cerca, e nel frattempo ti spieghiamo che ci facciamo qui> Opzione numero uno <Oppure mi lasci portare lei in ospedale, tu te ne vai e noi ti lasciamo andare.> Abbassa ora il pugno, senza toccarlo, assottiglia lo sguardo <Ma devi scegliere adesso ragazzo. Non possiamo restare qui. Lei ha bisogno di cure adesso e in ogni caso qui siamo troppo esposti.> Detto questo, tenterebbe di alzarsi, <Nelle condizioni in cui è, se non vuoi perderla, non hai altra scelta che fidarti. Devi decidere se lasciarla da sola o venire con noi.> e nel tempo che lascerebbe al ragazzo, dedicherebbe uno sguardo a Matono <Lei deve andare in ospedale. Portala tu, col ragazzo se decide di seguirti. Io devo passare a casa> è evidente, in boxer è difficile girare. <Fai tu il primo turno di guardia, io ti darò il cambio tra qualche ora, se il ragazzo ha ragione potrebbero venire a cercarli> Parla ad alta voce, in modo da essere sentito anche dal ragazzino. Che sappia che hanno buone intenzioni. Terminati gli strumenti di convincimento, però, hanno bisogno di spostarsi da li e di portare la ragazzina in un posto dove essere curata. Sarebbe quindi a Matono la responsabilità di prendere la bambina. Anche perché di sicuro ha una faccia più raccomandabile del tizio che le ha quasi spezzato il collo <Se hai una via breve per raggiungere l’ospedale tramite le fogne è il momento giusto per mostrarla> Chiederebbe guardando dritto in faccia il ragazzino, altrimenti saranno costretti a percorrere a ritroso il percorso. [END]

COLPEVOLI.

Dunque dopo varie vicissitudini, una free passata male son qui a repostare di nuovo la quest !

Commento : Shinsei e Matono tornano nelle fogne per cercare indizi sulla missione C andata male. Ma in questo caso troveranno la porta precedentemente chiusa e fusa , con un bel buco ove passare , chi con più o meno difficoltà.

Nel raggiungere i ragazzini potranno sentire come questi stiano giocando con delle carte rappresentanti vecchi Ninja ma molto particolari, molto fake e non veritiere.
Shinsei questa volta piomba sulla stessa bambina già vista nella missione utilizzando un po' troppa forza nell'afferrarla lasciandola svenuta a terra. Ma il ragazzino, l'unico del quartetto rimasto, cerca di difenderla con le unghie e con i denti.

Riuscirete a portare la bambina all'ospedale più vicino passando attraverso alcuni cunicoli e trovandovi a quello di Konoha.
I due Genin si trovano in possesso di alcune carte ninja tra cui : Furaya Snara, Mendusa, Himotu e Blakko.


Commento off :

Inizio così che mi piace molto, perchè vi ho beccati che eravate mooooooooooooooolto morbidi - e comprensibile che lo siate stati. Ero li a fare la stronzettina appositamente invisibile, poi ho sbagliato a postare .. amen

Ordunque, vi siete mossi dopo aver errato quella missione di livello C che avevamo fatto insieme, mi son messa in mezzo appositamente non solo per recare voi una nuova realtà e anche delle informazioni , ma soprattutto ero molto curiosa delle nuove reazioni che avete avuto On game e aver deciso di voler approfondire è molto apprezzabile.

Le ho avute, in entrambi i casi, di quei bambini che ormai son solo parte di voi(?)

Shinsei hai preso in mano non solo una bambina cercando di portarla a qualcosa di più .. ospedaliero ( Hai sistemato tutto in on pian piano quindi brava ) ma soprattutto Matono che si è trovato in mezzo a tutto quanto cercando di placare i due bambini e riuscendoci.

Bravi!