Rabbia
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Giocata del 29/10/2021 dalle 09:43 alle 15:01 nella chat "Bosco Oscuro"
L'ha condotto ben presto in un posto poco più appartato rispetto a dove vivono, così da poter parlare con più tranquillità e lontano da orecchie indiscrete. Ha anche scelto la giornata sbagliata per farlo, sicché piove a dirotto. Quanto meno la pioggia coprirà le loro parole. Sono abituati a climi ben peggiori — a quelli guerriglieri. <Dobbiamo parlare.> Sì, okay, ma non dirglielo in questo modo. Già tempo fa, aveva presupposto che lo stesse per lasciare. Il di lei tono, cheto come al solito, gli espone la premessa ed aspetta solo una sua risposta prima di cominciare la discussione vera e propria. Ha variato nel vestirsi in vista delle temperature in rapida diminuzione e si presenta con abiti particolarmente comodi. Indossa, difatti, un paio di pantaloni nero tipologia skinny tagliati giusti ad altezza del ginocchio, i quali fasciano perfettamente le inferior leve della fanciulla. Le estremità inferiori son infilate in un paio d’anfibi d’egual cromia, ben allacciati a loro volta attorno alle caviglie. Gli schinieri, invece, son nascosti dall’indumento e coprono perfettamente lo stinco anteriore d’ambedue le gambe. Un maglioncino verde mela copre sin ad altezza del ventre il resto del corpo, lunghe maniche a sfiorar metà falangi delle dita tenendole comunque al caldo. I vambracci prendono posto negli appositi spazi, proteggendo l’avambraccio sia destro che sinistro. C’è ovviamente da considerare anche l’equipaggiamento del quale non fa letteralmente mai a meno. La vita è circondata da una cintura in cuoio nera e piuttosto spessa, al cui fianco mancino viene agganciato un fodero contenente la sua fedelissima katana – l’unica rimasta. Attorno alla coscia destrorsa, poco sotto l’indumento citato, v’è anche posizionato una tasca porta kunai e shuriken avente al suo interno ben tre kunai. Sul gluteo posteriore dall’opposto lato, sempre agganciata alla cintura di cui sopra, prende posto un’ulteriore tasca porta oggetti avente al suo interno tonici di recupero Chakra e coagulanti, qualche fuda contenente dei tronchetti. Al polso mancino, nascosto dalla manica della camicia, vi ha posto un fuda esclusivo nel quale ha sigillato la frusta che, di recente, ha optato come arma a discapito di spade più grosse della propria figura che, al momento, non riesce neanche ad usare come vorrebbe. Per ultimo, ma non per importanza, sul petto – sotto i vestiti – è stato posto un ulteriore fuda, al cui interno è invece sigillata la sua nuova arma: la spada di Chakra, ch’è in realtà soltanto un manico nel quale è possibile trasmettere il proprio Chakra. Deve ancora testarla, ma le ha solleticato non poco l’appetito. Tra i capelli rosei, incurante del tempo e della società attuale, splende il suo coprifronte raffigurante il simbolo di Konoha con tutti i relativi segni d’usura e di graffio. Gli anfibi calcano il terreno ormai reso fangoso dal temporale che sta impazzando in quel di Kagegakure. Il bosco oscuro non fa passare chissà quanta luce o pioggia esterna, ciò non vuol dire che non sia un pessimo luogo da frequentare con la pioggia. [Chk On] <Come sai mettere ansia te nessuno...> Risponde sollevando appena le sopracciglia, accennando ad una risata e voltando lo sguardo dal lato opposto a quello ove si trova la rosata, cercando il tronco di un albero che possa proteggerlo in qualche modo. E` da giorni che il bianco ha ripreso ad utilizzare quelle vesti utilizzate anni prima per non farsi riconoscere al primo sguardo: un paio di stivali neri, alti fino a meta` polpaccio, un paio di pantaloni del medesimo colore coperti pero` da una cappa di colore grigio scuro, oggi va cosi`, il verde oliva e` a lavare. La cappa presenta maniche larghe da cui fanno capolino solo le punte delle dita e un cappuccio rigorosamente alzato, non solo per proteggere i capelli bianchi dalla pioggia che sembra quasi perseguitarlo. <Ma che e`?> Sollevando ora lo sguardo, mentre il gomito sinistro verrebbe piegato per sollevare l'avambraccio ed il polso ruoterebbe per permettere alla pioggia di cadere sul palmo della propria mano. <Ho capito che e` un vantaggio, ma uno si rompe pure le palle dopo un po`.> Riferendosi al fatto che ovunque vada, piova, sempre. E` un azione che dura poco, il braccio viene fatto ricadere lungo il fianco prima che cio` che rimane di quello sguardo possa tornare sulla figura della rosata, che osserva e scruta sempre con un mezzo sorriso stampato sul volto. <Sentiamo, di cosa dobbiamo parlare... prima che il mio piccolo e tenero cuoricino pacifista smetta di battere a causa tua.> Allerta spoiler? Qualcuno prevedere il futuro? AH NON- Il bianco amplierebbe il sorriso palesato, il respiro lento, non quello di una persona calma, ma di una persona che sta cercando di rimanere calma. Respiri lenti, come detto, e profondi, miranti a riempire d'aria i polmoni, mantenerli in questo stato per qualche secondo prima che il Senjuu vada ad espirare con il naso. Che dite, se ne e` accorta? Prosegue nel suo avanzare, passo dopo passo. La schiena è leggermente arcuata per via della pioggia che cade contro le sue spalle e appiccica il crine rosato al cranio. Solleva gli occhi al cielo — in verità, alle fronde degli alberi dato che il bosco non permette chissà quale visuale. Le sopracciglia vengono aggrottate di rimando alle altrui parole. Si volta, arrestando immantinente il passo. Ruota sul proprio asse, velocemente, ma ciò non implica che a lui non appaia tal movimento. Però, sfrutta la sua massima velocità per farlo, così da porglisi di fronte. Stende il braccio mancino in avanti, cercando di farlo passare tra il suo collo e la sua spalla, lasciando penzolante la mano ben oltre. La gemella, invece, prenderebbe posto contro il suo petto — ad altezza del suo cuore. <Cuore da pacifista?> Intende attirarlo contro di sé, per tenerlo vicino, per fargli capire coi gesti e i fatti che non necessariamente ogni volta che devono parlare è lì lì per lasciarlo. <Mi ricordavo fosse più da terrorista. Ti stai addolcendo?> Gli chiede, piegando la testa da un lato e aspettando di ricevere una risposta. Gli mostra un sorrisetto furbo, di quelli che vengono mostrati quando si vuole provocare — e non sessualmente parlando — chi ti sta davanti. <E smettila di credere che io voglia lasciarti.> Ariccia il nasino, portando poi la punta di quest'ultimo contro quello altrui. Glielo sfiora col proprio prima di ritirarlo e allontanarsi leggermente dalla sua figura — ammesso sia dapprima riuscita ad avvicinarglisi e successivamente a spostarsi una seconda volta. <Momento sbagliato nel posto sbagliato.> Replica a proposito della pioggia che pare seguirli ovunque vadano, stringendosi nelle spalle. Non le crea molto fastidio in realtà, ma ritratterà questa cosa nel momento in cui scivolerà sul fango o in una pozzanghera. <Ho stipulato un'alleanza con Kan e Shizuka.> Un Kokketsu è di nuovo un suo alleato... C'è qualcosa del passato in tutto questo. <Quindi, avremo due medici pronti a curarci nel caso in cui ne avremmo bisogno.> Spiega in sua direzione, appropinquandosi in prossimità d'un albero dove possano star poco più coperti rispetto al sentiero. <E ho avuto una piacevole discussione con due ragazzi.> Anticipa, rivolgendogli uno sguardo indagatore. Che possa ingelosirsi? Non crede, ma tant'è. Ne soppesa eventuali reazioni, prima di continuare con il suo solito tono pacato e mellifluo che sovente adotta in questi contesti. <Voglio farteli conoscere prima di stabilire che siano adatti a quel che faremo. E c'è un piccolo problema in tal senso.> Aggiunge, come se i problemi non mancassero mai, soprattutto se si trattano argomenti del genere. Per il momento, si sente di non aggiungere altro, ma dovranno senza dubbio approfondire il discorso. [Chk On] Lui cerca inizialmente di fuggire dallo sguardo della rosata, che invece utilizza la propria velocita` e il fatto che il Senjuu non abbia il chakra impastato per apparirgli davanti come se si fosse teletrasportata. Il braccio di lei e` posato sulla propria spalla, permettendo alla di lei mano di penzolare poco oltre, mentre la gemella si posa sul proprio petto. Un sorriso ora piu` rilassato, felice di averla ora un poco piu` vicina. <Sempre stato pacifista tesoro, lo sai. E` solo che la pace la voglio a modo mio> E non e` una menzogna, e` stata la premessa con cui ha stretto la prima alleanza con la Nara. Una pace in una finta guerra... peccato che non sia potuta andare cosi`. Ma il problema, e la soluzione, si riproporranno, basta avere pazienza. Una risata imbarazza esce dalle sue labbra quando lei lo invita a non pensar piu` che la loro relazione possa terminare <Ognuno ha le proprie fobie, non puoi certamente giudicarmi> confessando, come se fosse la prima volta, l'importanza che ha la rosata per il Senjuu. Vivrebbe senza di lei? Sicuramente, ma sarebbe un motivo in meno per tornare a casa... Lei si allontana, avvicinandosi ad un albero sotto cui anche Mat tentera` di andare in cerca di riparo dalla incessante pioggia. Un lampo illumina il cielo, pochi secondi dopo un tuono, segno che ovunque questo abbia sbattuto, era lontano dalla loro posizione. <Kan e Shizuka?> Ripete i loro nomi, non li conosce, al massimo potrebbe averli sentiti nominare da qualche parte ma in tal caso non gli ha dato certamente importanza. <Come poter aver da ridire riguardo due medici? Finalmente potro` muovermi come mi pare e piace.> Perche` si, la cosa che piu` poteva fermarlo non era la shinsengumi o gli anbu, ma il fatto di non aver nessuno in grado di metterlo a posto in caso subisse dei danni... e sinceramente, parliamo di Mat, se non gli rompono un osso se lo rompe da solo. La signorina poi decide di stuzzicarlo, una conversazione piacevole con due ragazzi? Potrebbe voler dire tutto e voler dire niente. <Ah si? E` stata divertente? Soddisfacente? No perche` dovremmo averne una io, te e Keiga> un altro spoiler? Forse si, forse no, chissa` che intendeva. <Va bene, descrivimeli e vedro` di trovarli io.> In fondo e` meglio che siano loro a trovare i membri esterni fin quando non avranno totale fiducia. <E quale problema sarebbe?> Sollevando il sopracciglio destro, curioso di sapere quale possa essere la difficolta`. <Io ho trovato un ragazzo. E` di Kiri, capelli rossi, alto circa quanto me.... in faccia ha tutto meno che la voglia di vivere. Ha detto che se ci servisse qualcuno in grado di cadere e rialzarsi era quello che avrebbe fatto al caso nostro. Io ho invitato lui e gli ho chiesto di trovare o te o Keiga. Se vi trova da solo potremo valutare le sue doti di ricerca.> E` piu` o meno questo il motivo per cui tutti quelli che vuole inserire ricevono quella stessa identica richiesta: trova le ragazze. Ops. Ci siamo dimenticati del Chakra disattivato. Comunque sia, viene assecondata senz'alcun problema. <Già, me la ricordo la tua pace.> Replica con un'alzata di spalle che può voler dir tutto e può voler dir niente, sicché l'espressione permane imperturbabile, al massimo pensierosa. <Ti amo> Gli rifila con un'occhiata di sottecchi, poggiandosi contro il tronco dell'albero con la schiena. <e non ti stavo giudicando.> Talvolta son proprio le parole e il modo di dirle ad infondere maggior sicurezza, ragion per cui reputa che, di tanto in tanto, possa dirgli quelle due paroline magiche nonostante sia palese che ambedue provino il medesimo sentimento. L'importante è non darlo continuamente per scontato. <Kan Sumi, un ragazzo coi capelli bianchi. Dice di volerti incontrare, tra l'altro. Mi ha chiesto se potevo mettermi in contatto.> Aggiunge, prima di passare all'altro individuo precedentemente menzionato assieme all'altro bianco. <Shizuka, invece, è una Kokketsu. Vuole aiutare Kan, ma in cambio della sua collaborazione le ho dato alcune informazioni inerenti alle evocazioni. Con Kan, invece, abbiamo stipulato tutt'altro genere di accordo.> Riprendendo in mano la questione che lo riguarda, soppesando nuovamente le espressioni altrui così da continuare con la spiegazione a momento debito. <Vuole che lo aiuti a trovare un demone codato e, qualora ci riuscissi, lo metterà al nostro servizio per ripulire l'esterno dalle chimere.> Un accordo non da poco, che porta a tutti innumerevoli vantaggi. E sicché soltanto la Nara può aiutarlo in questa situazione, non sarebbe molto intelligente per lui tradirla. Sbatte gli occhietti chiari, incurante or del tuono e del lampo che hanno appena acceso uno spiraglio ulteriore di luce. <Io, te e Keiga?> Porta il capo a piegarsi da un lato poiché non sa bene di cosa dovrebbero parlare. In attesa di risposte a questo immane quesito, prosegue con la discussione in corso. <Uno di loro lo conosci già, si tratta di Shinsei. L'altro è Matono, capelli neri tagliati corti e l'espressività di uno zerbino.> Come descrizione è sicuramente parecchio cattiva, tuttavia non saprebbe come meglio descrivere l'Uchiha. E poi... Occhio non vede — in questo caso, l'orecchio non sente — e cuore non duole. <Il problema cardine di Shinsei è che è parecchio legato a Sango.> Un altro tuono inizia a farsi sentire in lontananza, facendosi via via più vicino. <Quando ho chiesto loro per quale ragione dovrei fidarmi, mi hanno innocentemente risposto che non ho effettivo motivo. Per questa ragione, oltre ad organizzare un incontro anche con te> Sfiorandogli il petto con una mano, scendendo sin quasi ad altezza del ventre — non lo sta provocando affatto, eh. <hanno pensato a cosa fare per guadagnarci la reciproca fiducia. Shinsei ha sottolineato come riguarderà lui e lui soltanto> Ripetendo le parole di quest'ultimo. <però ha tirato fuori, a sua volta, ideali chiari e un intento che ci tornerà certamente utile.> Sottolinea ancora, aspettando una reazione da parte sua. <Anche Kan ha un legame di Sango, meno solido di quello di Shinsei. Shizuka vorrebbe vederla sparire, al contrario.> Un'anima così innocente e pura nella quale dimora un demone oscuro, nero come il suo sangue. A proposito dell'ultimo elemento da lui citato, aggrotta le sopracciglia. <Chi è?> Sono molte le persone coi capelli rossi in un villaggio come questo. [Chk On] La pace del bianco e` certamente discutibile, e` quella pace che viene nascosta dal sangue e da una guerra violenta e crudele solo all'apparenza, nascondendo fini molto piu` nobili di quanto il Senjuu possa dimostrare. Sarebbe un cattivo perfetto per i film d'azione. <Anche io> Risponde a quelle sue parole, sorriso amplio, mentre il respiro torna normale, non piu` strumento per mantenere la calma. Ascolta le parole della rosata, dalla descrizione di Kan a quella di Shizuka. <Sumi e Kokketsu. Due medici...> Fa un riassunto veloce, come se stesse schedando i due per comprendere cosi` velocemente i vantaggi che questi possano portargli. <Kokketsu hanno una grande flessibilita` a livello combattivo, ma devono essere altrettanto flessibili a livello mentale. Dei Sumi non so nulla.> E` un clan nuovo per le sue orecchie, non ne conosce le caratteristiche medie.... <Ma due medici sono gia` un buon vantaggio, se poi fossero in grado di combattere entrambi sarebbe magnifico.> In un combattimento a lungo termine e la giusta copertura, significherebbe cure nel bel mezzo della lotta. Annuisce nel sentire che la signorina ha richiesto informazioni sulle evocazioni, avrebbe dato il proprio consenso nel caso in cui fosse stato presente, ora lei ha motivo di fidarsi, almeno un poco, quanto basta per poter creare un rapporto proprio di fiducia. Kan invece pare aver chiesto qualcosa di piu` complesso, un rischio enorme, ma donerebbe un vantaggio altrettanto enorme. <Un demone codato?> Domanda retorica, cercando di capire al meglio. <Possiamo ipotizzare dove stiano due di loro...> La volpe di Hitomu e la lumaca di Hanae. <La difficolta` sta nel fatto che se ci tradisse non potremmo abbatterlo tanto facilmente... Bisognera` aiutarlo in pillole, poco per volta.> Non possono concentrarsi su di lui, dargli un vantaggio cosi` grosso e poi rischiare che questo faccia il doppio gioco. La rosata poi non capisce la battuta, per fortuna, ed il bianco sventolerebbe la mancina come se fosse un ventaglio, mirante ad allontanare le sue parole. <Shinsei? Quindi ti ha trovata> Una piccola risata che scuoterebbe le di lui spalle. Di Matono non sa nulla, si limita a saldarsi a fuoco la descrizione in mente, tornera` utile. <Il biondo e` molto aggressivo... parlando si e` scaldato tanto da voler entrare all'Ochaya da soli. Un pazzo suicida. Fa al caso nostro.> Annuisce ricordando quella serata finita nell'alcool, cosa che entrambi inizialmente volevano evitare. Le brutte notizie pero` arrivano subito, facendo voltare lo sguardo verso il terreno e obbligando il bianco ad emanare un verso secco, con lingua e palato. <Tch.> Shinsei parecchio legato a Sango? Potrebbe non essere il massimo. <Va bene. Possiamo sfruttare la cosa a nostro vantaggio. Con Shinsei potremo sapere che cosa stia facendo Sango, cosi` avremmo una mezza motivazione per fidarci di lui. Anche perche` con la determinazione di quella sera sono ottimista.> Annuisce alla volonta` di organizzare un incontro, in quell'occasione il bianco potrebbe parlare senza filtri, palesare i suoi pensieri e i suoi ricordi... con la giusta compagnia potrebbe anche essere sicuro di poterli affrontare nell'ipotesi le cose vadano male.. Gli ideali che cita ora la Nara non sono stati forniti a Mat, che tornerebbe con lo sguardo sul suo e chinerebbe il capo verso la propria sinistra. <Quali sarebbero?> Meglio conoscerli se vogliono poter avere una conversazione quasi civile. <Shizuka mi sta gia` simpatica. Le concedero` l'onore di essere nel team che si occupera` di Sango quando ne avremo necessita`.> Non dice nulla riguardo a Kan, e` stata una informazione che ha immagazzinato, sicuramente la tirera` fuori quando sara` piu` utile. <Un certo Liuka. Mi piace, deve solo essere addestrato, ma sono sicuro che sara` un buon shinobi.> A lui aveva detto che avrebbe ottenuto grandi risultati, ma non e` piu` in campagna elettorale, puo` essere anche sincero. <Vorrei metterlo alla prova, sia in combattimento che in risoluzione di problemi....> Non vorrebbe ritrovarsi uno come l'Aburame di undici anni prima. Molte delle idee del bianco sono discutibili, non soltanto l’ideale di pace del quale si stava parlando. Tuttavia, è anche grazie a questa discutibilità che son arrivati dove sono adesso. <Già. Lei è il braccio e lui è la mente, un po’ come noi due. Quindi, si muovono se l’altro fa lo stesso. E sicché Kan ha intenzione di combattere al nostro fianco, finché non toccheremo uno dei due non ci saranno problemi.> Spiega ulteriormente, così da concludere anche il discorso inerente ai due medici appena citati. Da parte loro, è quasi certa d’aver un aiuto concreto. Il problema che si presenta ai loro occhi è l’eventualità che il Sumi li tradisca una volta ottenuto il demone codato. <Concordo con te.> Aiutarlo in pillole è essenziale. Dare qualcosa per ottenerne dell’altra un poco alla volta, purché venga onorato il patto che hanno stretto stringendosi la mano in casa sua. <Matono l’ha condotto da me perché reputa che abbiamo gli stessi ideali e le medesime intenzioni, quindi voleva presentarmelo.> Gli racconta, stando ancor poggiata contro il tronco con l’umidità della pioggia che le penetra fin dentro le ossa. Avrebbe proprio dovuto portarsi una giacca, qualcosa da indossare sopra quel maglioncino forse troppo corto. I mezzi li ha tutti, ma non li ha sfruttati come avrebbe dovuto. Si stringe nelle spalle come se ciò servisse a riscaldarla un pochetto di più. <A proposito dell’Ochaya> Schiarendosi la voce, presagio di sventura quel che sta per proferire nei di lui riguardi, pur consapevole che prima o poi dovrà dirglielo. Tenta d’addolcirgli la pillola con buone notizie, ma quelle cattive vanno pur sempre affrontate presto o tardi. <ho una pessima notizia anche da questo fronte.> Che però – n’è sicura – lui vedrà come un’opportunità, pur arrabbiandosi parecchio. Prende fiato, gonfia la cassa toracica e tenta di guardarlo direttamente nell’occhio buono. <Sango aveva intenzione di farsi assumere all’Ochaya, ma ottenendo un rifiuto da Kan avendogli chiesto un aiuto. La sua intenzione è quella di salvare Kimi.> *Sua* figlia. Reputa piuttosto bizzarro che la rossa abbia intenzione di far un atto così caritatevole, specialmente non parlandone con chi maggiormente potrebbe allearsi. Come pensa di far da sola? Non sa neppure chi sta affrontando… oppure ha altre informazioni che loro non posseggono? Si limita ad annuire per quanto riguarda il tener d’occhio Shinsei e valutare la sua effettiva fedeltà al piano. <Non ho parlato ai due ragazzi dell’Akatsuki. Kan e Shizuka, invece, ne sono informati. Sapranno con chi avranno a che fare.> Si passa una mano sulla fronte, scostando alcune ciocche rosate ormai appiccicate al corpo, affinché vengano quanto meno distaccate dalle guance e dalla fronte. E’ un modo per non star completamente ferma al freddo. <Shinsei vuole sovvertire completamente il Governo di Kagegakure, facendo in modo che i ninja tornino ad avere il ruolo che spetta loro. Vorrebbe spingere la popolazione ad opporsi al Consiglio. Reputo che sia fattibile, ma non come prima cosa.> Ora come ora, si tratta solamente d’un incipit in attesa di sentire delle risposte provenire da parte di Mattyse, dopodiché potrà continuare con una spiegazione più approfondita. <Matono, invece, reputa che il nostro movimento dovrebbe diventare un ideale. Così facendo, seppur noi morissimo fuori dalle mura o fermati dalle forze governative, esso rimarrebbe stabile e ci sarà comunque qualcun altro pronto a perseguirlo.> E n’è totalmente d’accordo, è qualcosa ch’è certa possa funzionare, che li metterebbe fin da subito a repentaglio, ma perché continuare a nascondersi se potrebbero dare alla popolazione tutta un motivo in più per non fidarsi di chi non sta facendo assolutamente nulla, se non tenerli all’interno delle mura? <Oh, lo conosco! So che vorrebbe dare al settore povero di Kiri una nuova luce. Ma se gliela desse con la *vera* Kiri? Potremmo forzare il suo lato emotivo.> Chi va con lo zoppo impara a zoppicare… o così si dice. Manipolare la gente non è certo la cosa più bella dell’universo, tuttavia trova fondamento laddove se ne ha necessità. [ Chk On ] La rosata parla, spiega maggiormente come Kan e Shizuka lavorino insieme, lei il braccio e lui la mente, come se la cosa possa essere davvero di rilievo, ma un informazione utile potrebbe essere quella che colui che ha optato per allearsi con loro in realta` sia il bianco e non la sua dolce meta`. Quindi se dovesse far leva in qualche modo, lui sara` la parte piu` razionale, quella da comprare, mentre la sua dama colei che probabilmente sara` piu` soggetta a leve emotive. Il discorso salta su Matono, portato a lei da Shinsei, il fatto che il biondo si sia legato tanto al Senjuu da proporre gia` altri membri a quel gruppo strappa un piccolo sorriso, da cui farebbe capolino la punta della lingua e che verrebbe afferrata appena tra i denti. <Shinsei gia` suggerisce altri alleati, vuol dire che ha dimostrato di aver capito cosa stiamo cercando.> Abbastanza forse da poter sovvertire un locale senza difficolta, seguendo il tutto con un mondo invaso da chimere. Ecco, iniziamo con la parte difficile. Sentendo quel "a proposito di" il bianco farebbe subito svanire il sorriso per un espressione piu` curiosa, occhi ben aperti, anche quello cieco, guance rilassate e labbra appena schiuse. La rosata rivela che Sango abbia cercato di farsi assumere al locale... e che abbia l'intenzione di salvare Kimi. <Sango> Ripete alla donna incredulo. <Sango vuole salvare mia figlia> Sta palesemente negando la cosa. <Che cazzo vuole Sango da mia figlia.> Come se la Nara possa dargli una qualche risposta no? Il bianco si ferma un attimo, tira in dentro le labbra e pensa, pensa per una manciata di secondi. <Ottimo. E` giunto il momento di andare a far visita a quella puttana.> A denti stretti, paura zero. <Verrai con me. Se non dara` le risposte desiderate, morira`. A costo di portare la sua testa alla base della shinsengumi.> La cosa gli ha dato fastidio? Molto. <Voglio sapere ogni fottuta cosa le passi per la testa. Se solo prova a fare un passo senza il mio fottuto permesso le stacco le gambe e glie le infilo su per il culo. La sventolo come una bandiera.> Quando e` capitato che il bianco diventasse cosi` volgare? Ecco, in questo momento si cela dietro il proprio pensare, annuendo flebilmente alle successive parole della Nara, non perche` non le stia ascoltando. Shinsei e Matono non sanno della volonta` di ricreare l'Akatsuki, Kan e Shizuka si. <Avrei tenuta l'informazione nascosta ancora per un poco.> Voce bassa, non e` un rimprovero quanto piu` un opinione personale, ma il movimento della signorina non e` completamente sbagliato. Un sospiro, espirerebbe con forza prima di alzare il volto. <Shinsei sara` la prima linea...> Ammesso che non gli ammazziate la compagna. <Matono ha avuto un ottima idea, anche se un po` scontata.> Ne avevano gia` parlato, in quel letto. La popolazione dovra` vederli come eroi e salvatori. <Non mostreremo di voler riconquistare i villaggi senza poter portare nulla ai cittadini. Lo faremo porgendo al popolo la testa di una chimera.> La dimostrazione che possono farcela. Quella testa diverrebbe il simbolo della stessa ideologia proposta da Matono. <Se vedono che possiamo farcela, molti potrebbero unirsi a noi. Cresceremmo ad una velocita` esponenziale.> Tutti coloro che vorrebbero tornare a casa, uomini nostalgici e ragazzi esaltati. Un esercito che si offrirebbe volontario. Ecco, si torna su Liuka. Ancora lo sguardo basso, rivolto verso il suolo. <Ci ho parlato e ha gia` accettato di entrare. Non sa molto, non sa quasi nulla in realta`. Ma vuole partecipare. Quindi non servira` manipolarlo in nessun modo.> Lo sguardo tornerebbe sulla rosata, serio a causa della notizia ricevuta precedentemente. <In lui vedo un me meno sicuro. Voglio cambiare questa cosa e renderlo un vero Al Miaeda.> un vero Mat!
Giocata del 31/10/2021 dalle 17:48 alle 23:46 nella chat "Bosco Oscuro"
Storce appena le labbra nei confronti del commento che viene elargito nei confronti di Shinsei. <L’importante è che non scelga Sango come alleata, perché in quel caso, una volta portata all’esterno delle mura, non garantisco che torni viva. Anzi, penso che la utilizzerei come stuzzicadenti per la prima chimera che incontreremo.> Non è assolutamente velato l’odio che prova nei confronti della rossa – a buon ragione, tra l’altro, considerando come si sia comportata tempo addietro con la Judai o con l’Alleanza in generale. Il bianco inizia ad agitarsi per via della pessima notizia che ha dovuto portargli in dono. Cerca d’allungar la destrorsa ad altezza del suo petto, sinonimo di fargli sapere che è al suo fianco, provando a placarlo con la sua presenza – pur consapevole che ciò non basterà affatto. <Non ho nessunissima voglia d’incontrarla, Matt> Rivela con tono pacato. <perché starebbe a significare portarla in un luogo abbastanza solitario da permetterci di farla fuori. Ora come ora, sarebbe più conveniente che uscisse con noi all’esterno delle mura dove le regole del villaggio non hanno alcuna giurisdizione.> Commenta, abbassando il tono della propria voce data la distanza tra i due e adocchiando rapidamente i dintorni affinché possa accertarsi – sia tramite la vista che tramite l’udito – la presenza o meno di qualche altro passante. Nel bosco oscuro, non dovrebbe esser cosa di tutti i giorni; forse, il nome potrebbe risultare alla pari d’un deterrente. <Lasciala entrare all’Ochaya, s’è già difficile per noi attuare un piano d’azione che non ci faccia tendere un’imboscata dal nemico, pensa cosa possa fare una come lei. Con molta probabilità, ci resterà secca da sola.> Mormora, provando a trovare un appiglio. L’unica altra chance che hanno a disposizione è il dialogo, tuttavia imboccargli la pillola sarà qualcosa di non indifferente. Quindi, trae un profondo respiro prima di proseguire con lo stesso tono di poc’anzi, atto perlopiù a non farlo agitare ulteriormente. Immagina come possa sentirsi. <Altrimenti, possiamo incontrarla> La qual cosa le fa venire l’orticaria al sol pensiero. <e capire cosa intenda fare – con le buone maniere.> C’è da ricordare come si tratti d’un membro della Shinsengumi e che, in quanto tale, muoversi nei suoi confronti dev’essere quanto più calcolato possibile. Non possono permettersi di venir incarcerati ben prima di poter far qualcosa riguardante i piani d’azione che stanno attuando. <E’ senza dubbio un’idea scontata, alla quale chiunque sarebbe potuto arrivare, ma devi ammettere che ha un senso. Se non facciamo qualcosa per lasciare quanto meno il segno, non ne sarà valsa neppure la pena.> Commenta a proposito dell’idea di Matono di ricreare quella sorta d’ideale cosicché possano continuare ad esistere anche nella malaugurata ipotesi vengano ammazzati. L’ha trovata un’idea senza dubbio utile, ma è naturale che sia soggettivo il parere su di essa. <Sì, ha senso.> Ne conviene a proposito della testa della chimera e quel che, subito dopo, il Senjuu aggiunge in tal proposito. <Fornire loro parole non ci porterà a niente di buono, ma elargire le prove dell’avercela fatta è ben diverso.> E’ qualcosa che non può venire contestato perché è effettivamente avvenuto. Liuka, invece, è un discorso totalmente a sé stante. Ne fa già parte senza neanche saperlo, è questo il sunto che ne sta facendo Mattyse del loro incontro. <Dagli una motivazione, altrimenti durerà poco.> Tutti si lasciano prendere dai dubbi in un certo momento della vita, quindi reputa che sia quanto più fondamentale dargli una spiegazione prima che sia troppo tardi. Una fedeltà non resiste senza una prova. [ Chk On ] L'inizio del discorso e` il piu` tranquillo, non puo` che annuire al dire riguardo Shinsei, consapevole che se si portasse appresso la rossa potrebbe divenire un problema e in breve diverrebbe un nemico da eliminare. E` una carta sensibile, bisogna starci attenti e giocarla nella maniera giusta, ma se conosce abbastanza Sango sara` lei stessa a dargli una motivazione per non restare suo alleato. Quando si parla della pessima notizia... bhe, la situazione e` appena piu` drastica. < Non ho chiesto se hai o meno voglia di incontrarla. Ti sto dicendo che se non verrai tu verrano Keiga e Liuka...> Giusto perche` stavano parlando anche del rosso. <Non mi interessa se e` una shinsengumi e siamo in un villaggio. Dieci anni fa non ho fatto crollare un ponte stando alle regole di Kiri. Non ho fatto nulla seguendo le regole, regole che a te hanno proibito di trovarmi.> E` sempre un trofeo quello, l'essersi dimostrato superiore dei Kage che invece hanno dato la caccia ad una ragazzina. <Se la troviamo fuori non tornera` dentro sicuramente, ma questo non significa che dovremo aspettare che lei esca.> Vuole incontrarla e nel caso farla fuori dentro le mura. Anche la shinsengumi non potra` arrestarli senza prove, questo significa che, sia si tratti di un combattimento che di un assassinio, dovranno fare un lavoretto pulito. <Tutti innocenti fino a prova contraria. Questa e` la frase che differenzia un qualsiasi governo da una dittatura. Ed e` cio` che fotte tre quarti degli agenti e dei detective.> Potrebbero sapere che si tratti di lui, ma senza prove non potranno mai nulla. La rosata suggerisce un approccio, lasciarla entrare e lasciarla morire. Se e` impossibile gia` per loro che stanno crescendo di numero in maniera cosi` esponenziale... <Gia`, ne morirebbe sicuramente. Ma poi? Gia` si aspettano un mio attacco dopo avermi visto tornare. Magari non stanno aumentando le difese, ma mi stanno aspettando. Se lei entrasse e andasse ad ucciderci, per loro sarebbe un chiarissimo allarme. Al posto di entrare e avere dieci guardie ne avremmo venti, piu` preparate e l'unica soluzione sarebbe avere un vero e proprio esercito.> Anche perche` se fosse come dieci anni prima, due genin, un chunin ed un jonin, sarebbe qualcosa di ancora fattibile con la strategia giusta... ma ora... <Se lei entra, potremmo dover aspettare anni prima di provarci noi. E questo significa che un giorno mi si chiudera` la vena ed entrero` con cio` che riusciro` a raccogliere in poche ore. Che siano tutti gli alleati, solo te, o da solo.> Come accaduto alla prima Ochaya, solo che questa volta e` garantita la sua morte. <Punto a incontrarla. Se vorra` collaborare bene. Se mi dice stronzate mi porto a casa la sua testa.> E come ha detto prima, con la rosata o con altri compagni. Keiga e` li` che aspetta solo l'ordine per attaccare qualcuno. Un paio di respiri, tanto e` il nervoso che neanche si e` accorto che la Nara ha posato la sua mano sul proprio petto, di nuovo... Un altro respiro, piu` profondo dei precedenti. <Tu sei brava a giocare con le loro regole, piccola...> Quel nomignolo per cercar di calmarsi e di far capire che ci sta provando. <...E a me non piace giocare con regole non mie.>. Ancora qualche respiro, si torna all'idea di Matono, di cui si era` gia parlato precedentemente ma a quanto pare la voce dell'Uchiha e` piaciuta di piu`. <Porteremo al popolo delle creature. Cosi` diverremo la loro stessa speranza di tornare liberi.> Approva quindi a pieno quella idea. E per Liuka? <Dobbiamo portarlo in casa. In un luogo ove possiamo parlare liberamente potro` dargli tutti i motivi e tutte le informazioni necessarie.> Cosa che non poteva fare sotto la pioggia nel quartiere povero di Kiri. Uno degli argomenti passa rapidamente in secondo piano, poiché bisogna soltanto starci attenti. Fasciarsi la testa fin da questo momento non aiuterebbe nessuno, specialmente se hanno quanto meno capito come comportarsi nei di lui riguardi – ammesso faccia qualcosa per cui il loro intervento sia necessario. S’irrigidisce sul posto quando il Senjuu stabilisce che andrà a trovare Sango, volente o nolente – che lei ci sia o meno non risulta essere importante. Ingoia il rospo, sa che è abbastanza arrabbiato e lo comprende appieno. Deve lei stessa mettere da parte quel risentimento che avverte nei confronti della rossa e cercare un pretesto per non ammazzarla sul posto – o quanto meno evitando di farsi sgamare da chi di dovere. <Kiri era diverso dall’attuale Kagegakure. E’ maggiormente sorvegliata, mentre Kiri stava venendo affossata direttamente da chi doveva gestirla.> Ammette in sua direzione, giusto per correggerlo a proposito dell’esempio che le ha appena fornito. Non è qualcosa che può esser preso in considerazione in quest’istante, non lo reputa particolarmente adatto al contesto, nonostante ne capisca l’antifona. <Io non ti stavo neanche cercando all’epoca. Non era un mio dovere.> Si stringe nelle spalle, provando ad eludere l’argomento cardine sicché non ha granché da aggiungere per quanto lo riguarda; non trovandosi neanche totalmente d’accordo – soltanto perché mina il suo orgoglio, non per altro. <Vengo con te> Riluttante, distoglie per un attimo lo sguardo dal bianco, mirando attorno a sé. <soltanto perché si tratta di Kimi.> Un nome, una garanzia tra l’altro. Si spera soltanto che in futuro non decida di prendere un kopijutsu Doku o Goryo, altrimenti è finita. Sancisce comunque il suo assenso, incapace di rifiutare per quanto voglia farlo. Un problema del genere non avrebbe dovuto presentarsi or che sono a buon punto con quel che devono attuare. Potrebbe compromettere qualcosa. E si sa che la fanciulla vuol sempre tenere la situazione sotto controllo. <Mhmm> Rimugina sulla risposta che riceve da parte del bianco per quanto riguarda la possibilità di far ammazzare la donna direttamente dai membri lavoranti all’interno dell’Ochaya. Si ritrova subito dopo a sospirare. <sì, in effetti sarebbe coerente per loro cominciare ad intensificare le difese. D’altronde, anche il casino che hai combinato tu la prima volta potrebbe averli allarmati.> Ha cercato di far esplodere il locale – come suo solito, sia mai che non faccia esplodere qualcosa ogni volta che ha le mani in pasta da qualche parte. Quindi, non c’è molto altro da fare se non tentare un approccio con la Ishiba e sperare nel suo buonsenso. La mano, col palmo poggiato sull’altrui petto e le dita ben distanziate tra di loro, non farebbe altro che accarezzare distrattamente lo sterno per tentare un’insensata manovra atta al calmarlo. Lo sente respirare profondamente, il che potrebbe esser un ottimo passo iniziale. Non ragiona bene da innervosito. <Non gioco con le loro regole, le argino in modo che non possano usarle contro di me. Infrangerle non è corretto avendo loro il coltello dalla parte del manico. Ma se t’assicuri di non avere prove a tuo carico, ben venga. Non deve però scappare.> O viene uccisa o viene uccisa. Lavoretto pulito, nessuna traccia – a costo di sigillarla in un fuda e farla sparire per sempre. Se non viene ritrovato il corpo, d’altronde, non v’è niente da accusare né qualcuno da trovare. Su questo, non c’è certamente dubbio. <Potremo concentrarci anche su quell’appartamento che avevamo pensato di prendere. A cavallo tra un settore e l’altro, magari. Altrimenti, costruisci davvero una casa sull’albero – e compriamo un dannato telefono.> Ne ha bisogno per comunicare. Anche Matono le ha lasciato un numero di cellulare! Non può continuare ad usare i segnali di fumo o i fuda sigillati col Chakra se non sa dove farli arrivare. [ Chk On ] La rosata corre ai ripari per quella coltellata che lui subito ha cercato di darle in maniera vocale, corre a ripari un po` frettolosi, visto che la ragazza e` stata arrestata a Kusa, quindi ben oltre i confini della nebbia... Ma lei pare aver capito il senso, probabilmente sta solo cercando di sviare discorso utilizzando il suo orgoglio che, per una volta, avrebbe un lato positivo. <Non e` come allora. Ci sono anche molti meno shinobi in giro...> considerando che molti sono morti per le chimere. Inspira lentamente, trattiene il respiro per un paio di secondi, e poi il diaframma andrebbe a comprimere i polmoni per permettere al Senjuu di espirare, sempre lentamente. <Tu giochi le loro regole. Sei troppo buona e cerchi un buco in queste per far cio` che non riesci a fare normalmente.> Per questo vorrebbe portarla fuori dal villaggio per farla fuori piuttosto che trovare una soluzione per levarsela dai piedi anche prima. <Non che sia un male. Se si facesse sempre a modo mio mi sarei gia` dovuto ripalesare come Al Miaeda, probabilmente non avrei molto piu` di un occhio e non so quante possibilita` avrei di riprendere Kimi da vivo...> Serve sempre una parte legale, qualcuno che abbia la cognizione di fermarsi e ragionare su un alternativa che non comporti a troppi casini. Poi, se questa non arriva ad una soluzione... <Non scappera`. O troviamo una quadra parlando o sigilleremo la porta per avere il tempo per pulire.> Molto semplice come cosa, i fuuda hanno modo di fare tutto. Il bianco si e` visibilmente calmato, sta ricreando nella propria mente il da farsi: se saranno in un edificio dovranno sigillare gli ingressi, se fossero in un luogo aperto potranno solo essere veloci e sigillare il corpo in qualche fuuda per non farlo trovare... Ecco, torniamo su argomenti piu` leggeri. <Dovremmo... magari mentre attendo aggiornamenti da Keiga e te potrei mettermi a cercare, giusto da non rimanere con le mani in mano...> Almeno passerebbe il tempo senza rischiare di impiccarsi o impazzire in qualche modo. <Ah ecco> a proposito di attendere le informazioni dalla cagna. <A Kiri abbiamo trovato un coprifronte con un simbolo simile a quello dei loro shinobi... aveva pero' un cerchio al centro con un punto nero. Ricordi per caso se vi fosse una qualche forza speciale o qualche motivazione per cui si potesse stampare questo simbolo?> Come la linea orizzontale per i traditori. Lui spera che la rosata sappia qualcosa in piu`, e` il suo primo punto di riferimento per quella informazione e l'alternativa sarebbe andare alla ricerca dei piani alti di Kiri. La drastica diminuzione degli shinobi indica che c’è comunque un basso tasso di persone disposte ad imbracciare armi e jutsu per affrontare un nuovo nemico. La gente vive nella pace, adesso. E con questo non si intende dire che sia sbagliato, tuttavia c’è sempre necessità d’aver qualcuno capace di rispondere alle offensive a prescindere dal regime. <Touché.> Ne conviene, ma ciò non implica che debbano abbassare la guardia loro in primis. Tuttavia, è altresì consapevole che dirglielo a voce sarebbe di quanto più deleterio possa fare, conoscendolo c’è già arrivato da solo. Si sente nuovamente punta nel vivo dell’orgoglio dalle parole che fuoriescono dalla gola del bianco, ritrattando immediatamente con tutt’altro genere d’affermazione. <Quindi, sono quella che ti riporta sulla retta via quando sei pronto a fare troppe stronzate una di seguito all’altra.> S’affibbia questo ruolo, mostrando un piccolo sorriso di rimando ed una risata di contorno che svanisce dopo poco. L’intento non è altro quello di sdrammatizzare un minimo, nonostante la notizia che gli abbia dato non sia delle migliori e ne comprenda lo stato d’animo. Tuttavia, restare arrabbiato non favorisce il suo pensiero, il quale viene annebbiato proprio da quest’emozione negativa. <Reputi d’incontrarla in un posto deciso da noi? Un appartamento o un luogo dal quale avrebbe scarse possibilità di fuggire? E qualora non accettasse l’incontro?> Deve sempre considerare che ci sono delle varianti di cui tener conto e che sono, solitamente, quelle che rovinano il piano A tanto da avere in serbo il B e, in croato, il C. Ne attende un responso pur proseguendo lungo tutt’altro genere d’argomenti, trattando sia quello riguardante l’appartamento del quale hanno necessariamente bisogno e sia quant’accaduto a Kiri. <A proposito di Kiri> Balzando fin da subito a quest’ultimo. <Shizuka andrà da Keiga per quanto riguarda queste ricerche, quindi avremo un paio d’occhi in più.> Un modo come un altro per testare la ragazzina dai capelli rossi e veder sin dove possa rivelarsi essere utile. <Reputa che si tratti d’un animale di grossa stazza simile ad un lupo e, parlando delle evocazioni con lei, m’è sorto il dubbio che possa trattarsi di Fenrir. Un animale del genere, qualora fosse entrato dall’esterno, l’avrebbe visto chiunque.> E il villaggio sarebbe in all’erta, la qual cosa non è affatto avvenuta; va da sé che gatta ci cova. <E l’unico metodo per permettere ad un animale così grande d’apparire dal nulla è la tecnica dell’evocazione.> Glielo pone come quesito anche nei suoi confronti, del resto è a sua volta dubbiosa in merito e la sua argomentazione non è solida. Reputano entrambe che l’unica risposta possa esser quella, ma nell’effettivo la Nara non l’ha visto dal vivo. Dunque, non può averne la certezza. <Un cerchio col punto nero…? Non ricordo nessun simbolo del genere, ma posso fare qualche ricerca.> Ipotizza, stringendosi nelle spalle. Si fa pensierosa per cercare di ricordar qualcosa che possa somigliare anche solo vagamente a quel simbolo, ma al momento non le sovviene alcunché. [ Chk On ] La signorina si sente pugnalata nuovamente dalle parole del bianco, che pero` non vede questa sua cosa come un lato negativo. <No.> Risponde secco, non e` quella che lo porta sulla retta via quando e` pronto a fare troppe stronzate. <Sei quella che mi ricorda che esiste una strada meno pericolosa per ottenere le stesse cose, impedendomi proprio di prepararmi per certe stronzate.> Anche perche` troppe volte si e` preparato per attaccare e Mekura l'ha fermato, la cosa gli ha fatto perdere il vizio per fortuna. E` quindi si una parte importante, sono due facce della stessa medaglia, per vivere al meglio in quel mondo servono entrambe, poiche` una starebbe cosi` tanto sotto la luce da versi i criminali piu` astuti uscirne puliti sotto i suoi occhi, come a quanto pare` e` in grado di fare Sango e come e` in grado di fare Mat, l'altro perche` rimarrebbe tanto immerso nell'oscurita` da diventarne il principale portavoce. Che questo suggerimento gia` non gli stia frullando per la testa in realta`? <Penso di dire a Shinsei che la voglio incontrare, gli daro` un appuntamento con l'avviso di non mancare assolutamente. Non gli diro` che in caso contrario saremo noi a cercarla. Rischiamo di dover affrontare sia Sango che Shinsei.> E di quest'ultimo non sanno i veri punti di forza. <Meglio concentrarsi prima su di lei, cosi` da avere un vantaggio numerico sul biondo e poterlo stroncare in qualsiasi condizione.> E` una tattica basilare, che prevede pero` la preparazione del luogo. Quindi si, dovra` trovare un edificio adatto o, nel caso, crearlo con il proprio Mokuton. Annuisce poi riguardo Shizuka <Andro` a cercarla domani allora, cosi` che possa avere un confronto diretto ed un valido aggiornamento. Cosi` inizieremo a collaborare come una squadra vera e propria facendo pratica ed esperienza.> Sono i lati positivi di iniziare insieme con qualcosa che non obbligatoriamente sia di vitale importanza come Kimi o la liberazione dei villaggi, permette al team di creare un legame di fiducia in maniera piu` rilassata. <Non puo` essere Fenrir.> Dice sicuro di se. <Ne ho visto la sagoma passare. Era veloce e grosso, ma non cosi` veloce e cosi` grosso.> Ha visto quel lupo difendere le porte del villaggio della foglia per diversi giorni, non puo` dire con sicurezza che non si tratti delle evocazioni minori, ma di certo non e` Fenrir. <magari uno dei piccoli. Magari e` una chimera entrata nel villaggio e di cui nessuno si e` accorto. Le ipotesi sono tante. Ma non sembra essere una bestia stupida.> Non attacca di continuo, sembra usare la testa.E riguardo quel coprifronte? <Si per piacere, non vorrei dovermi recare al kage a chiedere informazioni.> mantenere un profilo basso sarebbe l'idea migliore, il profilo basso che Keiga non ha visto durante la serata a Kiri. Il bianco abbasserebbe lo sguardo, gonfiando appena la guancia sinistra. <Aggiornami nel caso trovassi qualcosa, io vedo di trovare Kan e Shizukae di averci una chiacchierata.> Annuisce con il capo, sta facendo un riassunto veloce della serata. <Magari la dottoressa sapra` indicarci dove ammazzare Sango.> Successivamente ci sara` l'invito a Shinsei. Che casino, tutto questo per una bambina! Il bianco si voltera`, dando rapidamente le spalle alla rosata prima di avanzare di un paio di passi. <Andiamo? Sono stufo della pioggia e voglio chiedere a Senshi che telefoni consiglia, prima che vada a dormire.> Eccolo, il boomer che chiedere alla ragazzina quale sia il cellulare migliore. Poi? "Senshi, ma in nome e cognome cosa devo mettere"? Il bianco quindi si avvierebbe verso la propria abitazione, o meglio quella di Tachiko, con in mente la chiara idea di rompere le scatole ad una bambina. [END?] L’altrui spiegazione viene accolta di buon grado. Lo lascia parlare, gli occhietti chiari permangono focalizzati sul di lui volto in attesa di poter prendere parola. Muove la testolina, al termine del suo dire, annuendo pian piano. <Ha senso. Tu, invece, mi ricordi che ne esiste un’altra che esula dal mio solito controllo.> Perché, infatti, fu lui il primo a farle perdere quel controllo che sempre ha tenuto tra le mani, coscienziosa di quel che sarebbe dovuto succedere, pronta a prendersi carico anche delle possibili conseguenze e ribaltamenti. Tuttavia, i movimenti altrui non riusciva a comprenderli – non avrebbe assolutamente mai immaginato d’aver a che fare con un terrorista. Un criminale del genere sarebbe dovuto finire in gattabuia istantaneamente, al contrario adesso son lì – l’uno di fronte all’altra, per non parlare di quando dividono il letto. <Anche perché non saprei dove altro contattarla e recarmi alla sede della Shinsengumi non so quanto possa essere conveniente. Usare Shinsei come intercalare credo che sia l’unica possibilità che abbiamo per un incontro pulito.> Lo spera, quanto meno. Anche perché non ha da pensare alcunché la donna, non dovrebbe assolutamente aspettarselo sicché non è a conoscenza del legame tra la Nara e Kan, così come non può presupporre ch’ella sia venuto a sapere quel dettaglio fondamentale – l’unico veramente utile affinché possa smettere di vivere su questa terra. <Anche Shinsei voleva farsi assumere all’Ochaya, quindi credo che a sua volta voglia affiancare Sango. Credo che presto o tardi dovremo parlare anche con lui per quanto riguarda questa faccenda.> O collaborano o sono fuori dai giochi. In fondo, dovrebbero avere lo stesso obiettivo qualora si tratti davvero d’andare ad aiutare la bambina ch’è preda di coloro che hanno messo nuovamente in piedi il locale in questione. Gli rivela comunque anche quest’informazione, reputando che non ci sia nient’altro da aggiungere – o almeno spera. <Se vuoi, posso mandarle un messaggio tramite il telefono di Senshi. L’ultima volta, ci siamo organizzate così.> Metterebbe in contatto anche loro due in maniera certamente più veloce. Oh, ecco cosa s’era dimenticata, sbarrando gli occhietti chiari in un lampo e sollevando la dritta, come a volerlo fermare da qualunque cosa decida di fare da questo momento in poi. <Anche Kan voleva incontrarti, non mi ha detto la ragione, però. Potresti prendere due piccioni con una fava.> Afferma, risolvendo in parte una mancanza di tempo che non si sente d’avere, dovendo organizzare più di qualcosa per permettere in moto quel piano ingarbugliato ma ben preciso che hanno in testa – dovendo includere, per altro, la questione del nightclub. A proposito della bestia, si mordicchia distrattamente il labbro inferiore. <Com’è possibile che non sia stata avvistata finora? Dove si nasconde?> Shizuka ha parlato d’una belva abbastanza grande, stessa cosa Mattyse e Keiga. Quindi, è inverosimile che gironzoli senza che qualcuno la veda: per questa ragione, s’era subito andati a parare all’evocazione. Richiamarla quando e dove serve. Le domande resteranno ovviamente irrisolte finché non faranno qualcosa per cercare di dare una spiegazione ad esse. <Andiamo.> Ne conviene, affiancandolo rapidamente. Ne cerca la mano – ch’egli voglia o meno. E gliela stringerà – a costo d’attivare lo Yoton e incollarla alla propria. Non si scherza con lei. [ Exit ]