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Una fiamma sotto la pioggia

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con Mattyse, Liuka, Kiriku

20:19 Mattyse:
 La pioggia batte su quelle strade che altro non sono che la ricostruzione di un villaggio piu` grande su cui i piedi del bianco sono gia` passati. Gli stivali neri affondano senza paura nelle pozzanghere e nel fango, proteggendo le inferiori leve fino a meta` stinco, ove lasciano il compito di nascondere la pelle ad un paio di pantaloni neri con diverse tasche sui lati esterni dei quadricipiti. Una cappa grigia copre la figura dalle ginocchia fino al naso, mentre un cappuccio alzato ne nasconde i capelli bianchi. La cappa presenta maniche larghe e lunghe, queste lascian spazio solo alle punte delle dita di far capolino da queste, mentre i capelli legati in una coda sono tenuti ordinati sotto al cappuccio cosi` che non possano essere intravisti con tanta facilita`. Il polso destro e` avvolto dalle tre consuete carte bomba, mentre il sinistro da un fuuda contenente un tronchetto da sostituzione un fuuda con all'interno il proprio Bo. Il Senjuu ultimamente frequenta quel posto in maniera assidua, ma ancora non ha iniziato a chiedere, mentre i compagni trovano informazioni sul locale che sara` lui a distruggere, lui sta cercando come amplificare le proprie risorse, come trovare altri shinobi volenterosi di sostenere la propria causa. Nessuno e` per le strade del distretto della nebbia, sara` a causa della pioggia, ma in questo quartiere e` una cosa frequente. L'occhio destro, unico rimasto di quel colore acceso, studia la strada che sta percorrendo da entrambi i lati, cercando segni di vita, intento a far rapire la propria attenzione da qualsiasi essere vivente che abbia abbastanza fame da vendere la propria anima al diavolo. Un tuono spezza il monotono cadere della pioggia, illuminando per qualche istante attorno al giovane Mat che non fara` altro che interrompere il proprio passo per un paio di secondi. Il piede sinistro viene usato come perno, mentre il destro avanzerebbe appena, ruotando cosi` la figura di circa novanta gradi in senso antiorario, permettendo al bianco di buttare un occhio alle proprie spalle, ruotando anche il collo di altri novanta gradi essendo l'occhio sinistro cieco. [Equip: avambraccio dx(3 carte bomba) avambraccio sx(fuuda con tronchetto, fuuda con Bo)]

20:35 Liuka:
  [Quartiere Povero] La pioggia cade incessante intorno a lui, il rumore dell'acqua che naviga il quartiere povero gli culla le orecchie, ne accarezza i timpani, per poi, scomparire in un vuoto silenzio, il quale, in un battito di ciglia, viene spezzato da prepotenti rombi di tuono. Il rosso, seduto ai piedi di una delle tante botteghe, verge in uno stato decisamente pessimo. Il busto e le gambe, calzanti il giacchetto nero ed i grossi pantaloni a campana, sono ben a riparo sotto un generoso portico, mentre, la testa ed i piedi, nudi in questo caso, sono pienamente travolti dal pianto del cielo. I capelli rubicondi, zuppi di quella pioggia naturale, gli calano dritti e stillanti sul volto: coprendone gli occhi e tratti del viso, andando ad escludere parti delle goti e delle labbra. Se non si muovesse di tanto in tanto, per aggiustare il capo, si potrebbe quasi pensare che quella sia la sua salma, che lui sia un cadavere posto sul ciglio della strada, invece, forse, in quella piovosa giornata, lui era la persona più viva di tutti: per meglio dire più vivida, e livida a causa di una recente esperienza. Ogni tanto, con le palpebre pesanti, scopre le iridi color fuoco, al fine, di guardarsi attorno, subito dopo, però, lì richiude, limitandosi, ad un profondo sospiro, mentre, con la testa, da qualche leggera botta, a ritmo, contro la superfice dietro di se. Le gambe gambe stese una sopra all'altra e le braccia completamente abbondonate lungo le cosce, per la sfortuna di chi lo guarda, no, non sta meditando, anzi, forse gli farebbe addirittura bene.

20:51 Mattyse:
 Non ha mai avuto paura dei tuoi, e la cosa sarebbe stata alquanto ridicola essendo lui la causa di molti boati attraverso le esplosioni che ha disseminato nella propria vita... ultimamente questi scarseggiano ma il bianco intende rimediare, tempo al tempo. Mat riprende quella sua passeggiata per le strade del quartiere povero, fin quando una sagoma non attirera` la sua attenzione. Tanto fermo da potersi quasi mimetizzare, con un secondo sguardo il rosso dara` l'impressione di essere morto. L'occhio ambrato si fermerebbe a fissare le sue spalle, cercando quel movimento consueto del respiro che tradirebbe quella sua imitazione... <Sei vivo?> Chiederebbe stufo ad un tratto di doverne studiare i dettagli, portando il peso sul piede opposto per issare quello piu` vicino a Liuka intento ad usarlo per colpirlo appena con la punta. L'intento sarebbe proprio quello di attirare la sua attenzione oltre a verificare che sia vivo. La posizione mostrera` allo sconosciuto le ferite sul proprio volto: un ustione che risale alla sinistra del mento, percorrendo l'occhio sinistro, causandone la perdita del colore ambrato e della vista. <Sto cercando gente che abbia la passione di non morire di fame.> Parla speranzoso il bianco, che quello sia vivo o che, nel caso, lo sia qualcuno all'interno della bottega. Non ha mai visto nessuno di simile neanche quando passeggiava per la vera Kiri e ha fatto crollare il ponte Naruto. Che sia del posto? L'occhio tenterebbe di studiarne i lineamenti, i capelli rossi, cercherebbe di andare oltre quelle vesti per capire quanto il corpo possa esser stato nutrito, cosa che aiuterebbe il Senjuu a capire se il rosso appartenga al quartiere povero o meno.[Equip: avambraccio dx(3 carte bomba) avambraccio sx(fuuda con tronchetto, fuuda con Bo)]

21:02 Kiriku:
  [Quartiere povero] Piove, verrebbe da dire Kage ladro, ma dare della canaglia a uno shinobi sarebbe come dire che l'acqua è bagnata. In ogni caso, siamo nella porzione Kiriana di Kagegakure e il fatto che stia piovendo a secchi non sembra impensierire così tanto un tizio a caso che... sotto la pioggia corre. Indossa calzoni infradiciati e sandali comodi, nonchè un giaccone con cappuccio antipioggia. Il volto, la porzione visibile, almeno, dimostra un'età sui vent'anni e un colorito della pelle non esattamente tipico della zona di Kiri. <Hop. Hop. Hop.> si dà il ritmo nella corsa. Sul viso, però, è stampata un'espressione che si potrebbe dire... sciapa. Quasi gli si leggesse in faccia "son troppo vecchio per queste vaccate", nel mentre corre. Eppure dalle movenze sembra starci mettendo il massimo impegno, la falcata è ampia e decisa, chiaro segno che sia in pieno allenamento. Le mani sono coperte da un paio di guanti con paramano in metallo, segno che non è esattamente un civile. [Guanti ninja]

21:04 Liuka:
  [Quartiere Povero] La voce del Senjuu viene miscelata tra le gocce di pioggia, persa in quel pianto celeste, eppure, a farlo risvegliare da quello stato catatonico, è proprio il gentile tocco del suo piede: come quando si punzecchia una carcassa con la punta di un bastone. < Mh? Oh...si, si > andrebbe subito a rassicurare l'altro, spostando il volto verso di lui. Gli occhi color fuoco sono smorti, le labbra statiche e dritte come una linea retta che inizia e finisce tra le proprie guance. A smuoverlo, a fargli tornare il senno, è proprio la cicatrice dell'altro che scorge a malapena: qualcosa che, in un certo senso, a lui era molto familiare, sia in senso letterale che figurato. < Oh, ti serve una mano con qualcosa? > chiede, con un tono decisamente più acceso di prima. Accenna un sorriso al capello bianco, mentre, con la mano destra, con le lunghe dita che passano tra la folta capigliatura, porta indietro i ciuffi più esterni: scoprendo del tutto il pallido e delicato volto. < Raccontami raccontami, sono interessato > gli dice, sorridente. Abbassa lo sguardo sul terreno sotto di se, andando a poggiarci i pieni palmi contro, ed usa le mani come perno per rialzarsi. Tornato in piedi, dimostrando a pieno la sua statura ed il suo fisico slanciato, stranamente ben tonico nonostante il quartiere povero, va a ficcare le mani, ancora bagnate, nelle tasche del giacchetto color pece, per poi, mettere le iridi color diaspro su quelle color ambra dell'altro. Il suo viso, ora, appartiene decisamente al reame dei vivi, accompagnato da uno sguardo rilassato.

21:24 Mattyse:
 Liuka risponde, anche se al tocco, tornando tra i presenti e palesando molto piu` gentile di come molti abitati di quelle strade si solo mostrati. Il rosso si offre pure di ascoltare quali possano essere le sue problematiche... Un piccolo sorriso, gentile, sorge sul viso del Senjuu, che annuisce appena. <Sto cercando qualcuno che abbia voglia di scrivere qualche pagina di storia. Qualcuno con abbastanza sale in zucca da sapere cosa stia facendo ma con altrettanti problemi da farlo anche se puo` sembrare un suicidio.> Gente che si trova facilmente no? Ma Liuka ha qualcosa di diverso dagli altri, ha dato un impressione... quella giusta. <Sei bravo a fare il morto... potresti essere quello che cerco.> Diretto, chiaro... L'occhio scruta qualcosa quando il rosso si alza. Non sembra risentire della fame come i suoi vicini, a contrario, si palesa ben allenato ad una prima occhiata. <Pero` speravo di trovare qualcuno di disperato... potresti essere difficile da convincere...> Lo sguardo lo studia, scende repentino verso i piedi scalzi per poi risalire sul suo volto, studiandolo ancora una volta. <Quanti anni hai?> l'eta` puo' fargli capire quanto possa ricordare lui dei vecchi villaggi, della sensazione di liberta` che potevano avere i pescatori del villaggio della nebbia... sono sensazioni su cui lui per primo vuole fare leva per izzare un esercito di shinobi e civili contro Kagegakure, ma deve avere queste informazioni per poterle sfruttare. Poco distante dalle proprie spalle, il passo di qualcuno che in maniera apparentemente frettoloso attraversa il quartiere povero, lo fa di corsa, attirando quanto meno l'attenzione di Mat che ora ruoterebbe il capo verso la sua direzione. <Respira normalmente, come se stessi passeggiando. O canta. Se vuoi ottenere risultati con una corsa lenta devi respirare e allenare i polmoni.> Alzerebbe la voce intento a farsi sentire da quel passante, Kiriku, scuotendo poi il capo. <Altrimenti fai andare quelle gambe fino a staccartele, se no perdi solo tempo.> Ecco, ora torniamo a scrutare il volto pacato del rosso.[Equip: avambraccio dx(3 carte bomba) avambraccio sx(fuuda con tronchetto, fuuda con Bo)]

21:39 Kiriku:
  [Quartiere povero] <Hop. Hop. Hop.> Corre che ti ricorre, i sandali da allenamento impattano sul terreno e sulle pozzanghere schizzando acqua e fanghiglia tutt'attorno. Non sembra frenarlo... e a giudicare da volto non sembra poi importargli granchè. Corre che ti ricorre, però sembra starsi dirigendo proprio verso il punto in cui, al riparo, vi sono Liuka e Mattyse. Una falcata dopo l'altra, la corsa proseguirebbe fino a portarlo sotto al cornicione, laddove si ferma, grondante d'acqua. Il viso non sembra affatto mutato rispetto a prima: è abbastanza piatto, mentre inspirando ed espirando profondamente si volta verso i due, specialmente quello che lo ha apostrofato un po' prima. <Capisco, immagino te ne intendi meglio di un principiante.> replica. Il tono è tranquillo, anche se l'espressione è sempre... come dire, a metà fra l'annoiato e il disagio. Sembra bloccato in quell'aria perenne. In ogni caso, sotto i loro occhi, abbassa la cerniera del giaccone: una mano vi scompare un momento per ritornare alla luce con in mano un paio di buste chiuse, forse un po' bagnaticce, ma apparentemente sane. Si guarda attorno, nota una buca delle lettere e va, appunto, ad imbucare quei messaggi. <A posto. E per oggi ho finito il turno.> Ma cos'è, il postino? Probabilmente sì! <Come va?> torna a caso su entrambi. Senza sorridere affatto, manco avesse disimparato a farlo... nonostante il tono sia abbastanza amicale.

21:47 Liuka:
  [Quartiere Povero] Mentre il Senjuu parla lui si strizza i capelli, li fa unire, contrae quella malforme treccia rossa al fine di epurarla da tutta quell'acqua piovana: pur sapendo che tra un paio di ore, quelli, anziché capelli, saranno rovi. < Beh, signore, non so quanto un quasi-genin possa aiutarla. La sua proposta sembra allettante, ma dubito che il mio spirito possa servirle in alcun modo > ora che si era ripreso dal suo stato vegetativo, anche il suo bel parlare, ed i suoi modi fanciulleschi, erano tornati a galla: facendo, in effetti, da ottimo decoro al suo aspetto così grazioso. Tutto questo preambolo, e il suo muoversi, ovviamente, sono accompagnati da un perenne e spento sorriso, il quale, molti, potrebbero trovare inquietante, oppure bizzarro, soprattutto perché le dolci labbra sono decorate da quegli occhi così rossastri e spiritati. < Se le serve qualcuno in grado di cadere e rialzarsi faccio al caso suo, accolgo colpi come se fosse un piacere > strana ironia la sua, pungente, si, ma verso e stesso. Accompagna quelle parole, per l'altro senza contesto, con una flebile risata. < Diciotto e...no, come vede, da come ero steso per terra prima... > e si indica dietro di se. < ...sono alquanto facile da convincere > già, meglio non nominare la parte con la disperazione e tutte quelle cose brutte. < Tutto bene! > risponde a Kiriku, il nuovo arrivato, girando il volto in sua direzione. < Voi? > chiede, con tono gentile. La gamba sinistra è posta di traverso sul ginocchio della destra, lui è basso sull'unica gamba a reggerlo ed ha una mano, la destra, che spinge contro il muro: si sta rimettendo le scarpe zuppe.

22:28 Mattyse:
 Kiriku accetta quel consiglio, ma si mostra meno interessante di Liuka per il bianco, che sorride al Sunese osservandolo eseguire quello che non e` altro che essere il suo lavoro: il postino. Il bianco osserva la sua fisionomia, senza esporre il ben che minimo commento inerente a quelle sue possibili abilita`. Ha conosciuto Taijutser, uno dei quali molto pericoloso, ma il Senjuu e` stato fortunato che questo abbia appeso il coprifronte al chiodo con annessa tutta la violenza che ne comporta, preferendo un movimento piu` pacifico. Come cambiano le persone eh? L'occhio tornerebbe verso il rosso, che continuerebbe a studiare, ascoltando il suo dire in maniera particolarmente interessata. <Un quasi genin e` anche perfetto. Plasmabile al meglio, rispetto a shinobi gia` formati e infossati nelle loro convinzioni. Vuol dire che tu sei ancora disposto ad imparare.> Un commento inerente a quel suo pensar di non essere cosi` adatto quanto Mat invece sta credendo. Autocritica, come consapevolezza delle proprie capacita`, per quanto le ritenga minime... Solide basi su cui Liuka puo` basarsi per crescere. <Quale sarebbe il problema del tuo spirito?> Chiede in maniera seria, non riuscendo a comprendere quali possano essere le difficolta` dell'interlocutore... <Cadere e rialzarsi, lo dici come se si trattasse di qualcosa che sono in grado di fare tutti.> E` ovvio che non sia cosi`. La stessa Furaya, oramai ex decima hokage, stava avendo delle difficolta` a risollevarsi da terra quando ha compreso di aver perso la guerra. Mekura Hyuga non si e` mai rialzata da terra quando le e` stata sottratta la figlia... sono tanti gli shinobi di alto grado che hanno avuto difficolta` in qualcosa che il rosso ora sta minimizzando.<Se ti rialzerai sempre, allora potresti essere destinato a diventare molto piu` di quello che pensi...> Un sorriso appena piu` amplio. Il ragazzo dice di avere diciotto anni... senza contare i dieci anni passati congelato, i due anno la stessa eta`... Cambiano solo le epoche in cui sono cresciuti, cosa che ha obbligato il bianco a fare esperienze forse anche troppo presto. <Il mio nome e` Mattyse.> Si presenta rapidamente, senza mezzi termini. <Mi parli un po` di te?>[Equip: avambraccio dx(3 carte bomba) avambraccio sx(fuuda con tronchetto, fuuda con Bo)]

22:41 Liuka:
  [Quartiere Povero] Le sue iridi sono ora interamente dedicate al postino, difatti, le mani, che ora si muovono più goffe poiché non guidate dall'occhio, riescono, per pura fortuna e puro caso, a fargli infilare le tanto bagnate scarpe col motivo a quadri, le quali, per una grazia concessagli dal cielo, non necessitano di un eccessivo lavoro di stringhe per essere legate. Saluterebbe l'atletico lavoratore con un cenno della mano e poi andrebbe a rimettere le mani nelle tasche del giacchetto, riprendendo a guardare l'altro. < Beh si...alla fine è quello che faccio di più ultimamente. Imparo > ammette, sorridente, mentre, con il volto ora girato verso l'esterno della tettoia, andrebbe a far fuoriuscire il naso dal profilo della copertura: in modo da sentire a pieno l'odore di bagnato e far cadere, su di esso, la pioggia che lui trova tanto rilassante. < Il mio spirito? > gli chiede, quasi confuso. < Oh si, giusto > e ritorna composto al proprio posto, sempre, però, con lo sguardo perso. < Ho avuto qualche sconfitta personale ultimamente, tutto qui. > dice con tono calmo, accompagnando quelle parole con una veloce scrollata di spalle. < Oh lo spero. > esclama con un ampio sorriso, poggiando pupille contro pupille lo sguardo sul capello bianco. < Se il mio destino mi riserva grandi cose...sperò che dia lo stesso trattamento anche gli altri > toglie le mani dalle tasche, usando la destra, che alza al livello del volto, per spostare le ciocche di capelli calanti da davanti il viso. < Certo > annuisce alla richiesta dell'altro, assumendo una postura più corretta, ovvero si limita a drizzare dritta la schiena, per la sua presentazione. < Mi chiamo Liuka, come puoi aver intuito vivo poco più distante da questi quartieri: un puro Kiriano!. Provengo da una famiglia di umili origini. Io e i miei genitori abbiamo avuto la fortuna di avere dei forni, vecchie eredità che siamo riusciti a farci costruire con qualche risparmio. Nel tempo libero, per le persone, ci mettiamo a fare pane...o qualsiasi cosa possa aiutarle > termina il discorso con un bel sorriso, accentuato dagli occhi chiusi. < Tu invece? > va a chiedere all'altro, avvicinandosi, di poco, a lui con il busto.

23:05 Mattyse:
 Il rosso va a rimettersi le scarpe, indumento a cui il bianco non aveva proprio fatto caso in precedenza, nel mentre va e spiegare quali siano le dinamiche che lo circondano ultimamente. Sta imparando ed ha avuto qualche fallimento negli ultimi periodi? Purtroppo sono cose che possono capitare nella vita, l'importante e` non farsi prendere dallo sconforto. <Il destino ci offre le stesse possibilita`. Ma non tutti sono in grado di sfruttarle al meglio.> ha visto dei talenti venir sprecati per cause futili. Shinobi che han preferito abbandonare quella occasione che lui ha donato loro per una volonta` che non e` stata ben definita o chiara, senza una vera apparenza. Ha visto grandi promesse andarsene e svanire solamente perche` non hanno rispettato una sola richiesta... <Un panettiere quindi.> Riassume in breve, ma senza ironia nel proprio timbro di voce o voglia di prenderlo in giro. Si tratta di un ragazzo giovane, pacato agli occhi del bianco che inizia a rimuginare. Il silenzio e la pacatezza spesso sono solo maschere di grande rabbia o concentrazione, cose che possono facilmente essere scambiati con bonta`. <Io sono Mattyse. Ero uno shinobi di Konoha fino alla guerra che dieci anni fa ha causato tutto questo casino.> I villaggi distrutti, le chimere che circolano e la nascita di Kagegakure. <Ed ero il consigliere della decima hokage.> Si autoproclama tale, anche perche` la rosata ci aveva preso gusto a chiedere un opinione a lui sul come muoversi, cosa che negli ultimi periodi ha pure palesato. <Come vedi, non sei l'unico che fallisce, no?> Mat non sa cosa Liuka abbia fallito, ma ritiene sia palese che le ripercussioni del proprio fallimento possano essere un pochino piu` disastrose. La mano destra verrebbe allungata verso il rosso, porgendogli il palmo ed invitandolo ad afferrarlo. <L'importate e` rialzarsi e mettercela tutta per rimediare...> Ora con un filo di voce, come fosse una confessione, solo tra lui ed il rosso. <Mi piaci Liuka, hai qualcosa che mi ispira grande fiducia. Ti va di vedere qualcosa che molti qui dentro non vedranno mai?> Come i villaggi esterni? O la violenza che il mondo degli shinobi puo` portare? Sangue, gloria, fama, potere... ma soprattutto legami. <Anzi... dieci anni fa, i membri della mia squadra ricevevano un offerta diversa...> Ritraendo per qualche secondo la mano. <Ti va di essere veramente libero?> Riallungandola una seconda volta. Nulla di che, solo un rewind. [Equip: avambraccio dx(3 carte bomba) avambraccio sx(fuuda con tronchetto, fuuda con Bo)]

23:22 Liuka:
  [Quartiere Povero] Chinato sulle gambe, cullato da quella pioggia incombente, mentre la parole dell'altro gli sorvolano la schiena, lui se ne sta, a ginocchia all'infuori, con il busto, ed il fianco destro, piegato verso il basso a sistemarsi le scarpe: passando il dito indice, con qualche difficoltà, tra il piede e il resto della struttura del calzare. < Tu dici? Secondo me sono le...hem.. > quella risposta a fatica viene presto tagliata, visto che, tutto quel contorcersi, per un semplice paio di scarpe, lo stava distraendo. Torna dritto con la schiena, tirando un profondo respiro, neanche avesse corso tre campi da golf, e mette le mani sui fianchi. < Dicevo, secondo me le possibilità non sono mai sprecate. Con la giusta motivazione, si può saziare ogni spirito > afferma, con un sorriso deciso da guancia a guancia, mentre, a mano destra alzato, va a sbatterla dritto contro il proprio petto, per poi, tossire qualche volta a causa del colpo. Un buffone. < Oh wow...sei...giovane > risponde, del tutto sincero, con un imbarazzato sorriso. < D-dovrei inchinarmi? > chiede tentennante, mentre si piega, qualche volta, sulle gambe: come ad iniziare un inchino più volte e fermandosi altrettante. < ...del tipo? > e va lievemente indietro con il busto, sbattendo le palpebrò poiché lievemente inquietato da quella frase così losca. Poggia le iridi sulla mano del ragazzo, segue quel pezzo del suo corpo come fosse fatto d'oro, difatti, non alza più le pupille sulle sue in quel breve lasso di tempo. < Io... > tentenna, mentre torna comodo con il busto. Alza la mano libera e poi guarda in viso l'altro. < Libertà... > dice tra se e se, schiudendo le labbra quel poco che basta per pronunciare quelle parole. Deglutisce un attimo, per poi, annuire: come a convincersi da solo. Lo sguardo si fa più solido, deciso, il sorriso diventa affilato, quasi arrogante, e le sopracciglia decise: delineando una espressione più convinta delle sue solite. < Voglio la mia libertà, la loro, la vostra. > ed andrebbe a stringere fortemente la mano dell'altro, con la pronuncia di una frase fatta che per lui...ha un certo peso.

23:48 Mattyse:
 Le possibilita` non sono mai sprecate? La frase rimbalza nella testa del bianco che puntera` lo sguardo in un punto non fisso perdendosi fra mille pensieri... Eryk, Tenshi, Itsuki... I primi nomi che furono fatti anni addietro per formare la propria squadra, quelli che vennero rimbalzati per vari motivi, venendo loro dichiarati traditori dal villaggio che lui stesso avrebbe soggiogato... anzi, che lui stesso ha soggiogato alla fine, mantenendo fede alle promesse fatte a quei stessi nomi che ora non son altro che flebili ricordi di un vento passato. La sua attenzione viene richiamata quando Liuka tossisce, quasi impanicato, per il bianco. <Che?> Aggrotterebbe la fronte, impiegandoci qualche secondo in piu` per comprendere cosa stia dicendo il rosso. <Ma che stai facendo?!> Spalancando entrambi gli occhi, incluso quello cieco, nel vederlo agire come se lui avesse una chissa` quale carica. <Piantala. Non abbiamo chiesto ringraziamenti a Kiri quando siamo andati in loro soccorso e dovresti inchinarti tu? Perche` poi, di quello che abbiamo creato te non hai visto altro che macerie...> Completamente impanicato, il Senjuu, non abituato ad avere un trattamento da... superiore? insegnante? O semplicemente un briciolo di rispetto che non sia stato conquistato con la violenza... Il momento di panico giunge presto al termine, tornando il discorso serio, inerente a quella offerta che e` stata fatta al rosso. <Oh... molto bene... spero non ti diaspiaccia se ti do qualche piccolo incarico da eseguire, per trovare gli altri, farti conoscere il resto del gruppo e... bhe, perche` no, iniziare qualche allenamento tutti insieme...> Come se fossero in tanti, no? <Spero che la nostra causa e il nostro stile di pensiero ti rispecchi abbastanza da diventare uno di famiglia...> un augurio, anche se molto diverso da quelli fatti in precedenza... la voce che ha usato con Tachiko, tuonandole che se non si fosse unita sarebbe stata arrestata... O Keiga, che ha scelto fra l'aggregarsi a loro o il morire per mano loro... delicatissimo. <A konoha gira una ragazza alta un metro e un tappo, capelli rosa e lunghi, mentre un'altra dai capelli neri e con un grosso lupacchiotto sta passeggiando qua a Kiri e al bosco oscuro ultimamente... Furaya e Kiega. Se le trovi e farai loro il mio nome... sono sicuro che ti spiegheranno meglio con chi avrai a che fare...> Solamente con un terrorista che ha preso in giro un kage, una assassina che sterminerebbe l'umanita` e una kage convintissima di poter tenere a freno questi due soggetti... In pratica Mat ha venduto a Liuka un gruppo terroristico come se fossero le forze della liberazione... MARKETING! La pioggia continua a battere violentemente, un altro tuono illumina l'area circorstante, facendo voltare rapidamente Mat verso la propria destra. <Meglio che vada. Spero di rivederti presto Liuka, anzi, ne sono sicuro.> Dopo quella stretta di mano, il bianco si allontanerebbe di qualche passo, mantenendo lo sguardo fisso sul rosso a cui continua ad offrire il proprio sorriso, voltandosi solo dopo aver coperto gia` un paio di metri, dandogli in fine le spalle per incamminarsi verso casa [END]

00:01 Liuka:
  [Quartiere Povero] Dopo la salda stretta fornita all'altro, accompagnata da promesse e parole degne di elogio, quel sorriso deciso svanisce, lentamente, dal suo volto: tornando, seppur senza alcuna accezione negativa, al suo solito sorriso ricolmo di accidia. < Mattyse, la tua descrizione mi spaventa. La signora dai capelli rosa era gentile, la tizia col cane...credo sia qualche giorno che vuole mangiarmi > conclude la frase con una risata isterica che tradisce una sensazione di puro terrore, tant'è che, al contrario della mano sinistra posta sul fianco, la destra è portata dietro alla nuca: ad accarezzarsi il retro della testa come antistress. < Certo che ci rivedremo, non vedo l'ora di vedere uno spirito come il tuo all'opera! Quello di un sognatore...già già > commenta, tra se e se, mentre porta la mano destra al mento. Saluta la sua nuova conoscenza con un veloce gesto della mano sinistra e lo osserva allontanarsi, fino a quando, le iridi rosse non potranno più scorgerlo. < Non so neanche cosa ho accettato eppure...quella fiamma... > si sussurra, fissando il punto nel quale si era diradato il capello bianco. Scuote la testa a tutti quei funesti pensieri, che ormai gli stavano mandando in fiamme a lui la testa. Il caro capello rosso, ricolmo di vitalità dopo quell'incontro, ritorna bello bello sotto la pioggia: questa volta con passo allegro e quasi ballerino, che si muove in modo abbastanza sgraziato tra quelle pozzanghere. Non farà altro che questo sul suo tragitto di casa, godendosi la pioggia come se fosse la sua più cara amica. [EXIT]

Mat e` in cerca di disperato nel quartiere povero di Kiri, ove trova un ragazzo che inizialmente presume morto. Al tocco del piede il corpo prende vita, palesandosi come Liuka.

Il bianco vede nel rosso qualcosa di particolare, una fiamma che puo` generare grandi incendi, qualcosa da plasmare al meglio, qualcuno destinato a grandi cose... Decide cosi` di invitarlo tra le proprie fila, assegnandoli poi un incarico che per lui dovrebbe essere ancora piu semplice degli altri, trovare Furaya e Keiga...

Sbaglio o queste lo han gia` incontrato?