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Alla ricerca di una spiegazione per quei morsi

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con Shizuka

14:08 Shizuka:
  [Centro di Kagegakure - Biblioteca] Il turno in ospedale è giunto finalmente al termine, ha mangiato al volo il suo bento e al momento i passi la stanno portando verso la Biblioteca di Kagegakure. La Kokketsu indossa degli abiti semplici, una gonnellina a pieghe di color blu che arriva fino a metà coscia, collant color carne a ricoprire la gambe, ai piedi spicca una calzina bianca con un fiocchetto blu che spunta appena sopra il bordo delle scarpine blu a tacco medio che indossa. Il busto è infilato in una camicetta a maniche lunghe, candida, colletto in pizzo, i bottoncini dorati, al di sopra di essa al momento si vede una giacchina blu, medesima tinta scura oltremare della gonna e delle scarpe, che è lasciata aperta, forse perchè complicato far chiudere quell'indumento a livello del prosperoso seno. I capelli rossi sono raccolti in una lunga treccia che le ricade sulla spalla destra, sulle spalle porta uno zainetto nero, contenente due mazzi di chiavi, portafogli, cellulare, cuffie blu giganti, blocco da disegno, quaderno e matite di ogni genere. Al collo si intravede la collana dorata che indossa sempre ormai, quella con il pendente a farfalla le cui ali internamente sono illuminate da dei brillanti blu; gli occhi del medesimo colore presentano un accenno di trucco, eyeliner che le incornicia solo la palpebra superiormente lasciando una piccola codina oltre l'occhio e mascara per allungare le ciglia. La testa è impegnata nei pensieri volti a quella ricerca, oltre al fatto di dover interagire con il genetista per questioni familiari. Tuttavia è meglio lasciar perdere certi discorsi, e tornare a focalizzarsi su quello che la mente ricorda di quella fatidica notte a Kiri. Troppo poche le informazioni ricevute da Saigo in merito, deve cavarsela per i fatti propri se vuole scoprire qualcosa di più. Con i cricetini che elaborano queste idee finalmente sopraggiunge alla biblioteca, soglia che viene varcata, direzione intrapresa verso la bibliotecaria.

14:26 Shizuka:
  [Centro di Kagegakure - Biblioteca] Non è difficile raggiungere la zona dove sosta quella signora di mezza età con lo sguardo austero e i capelli raccolti in uno chignon alto, occhialetti sottili sul naso. Con estrema educazione, come sempre, sosterebbe innanzi a lei in attesa che lo sguardo serioso si poggi sulla figurina della rossa prima di verbiare: << Buongiorno. Scusi il disturbo saprebbe indicarmi per cortesia dove posso trovare i manuali dedicati all'anatomia animale? In particolare sono interessata ai canidi. >> Lo sguardo dell'altra si fa un poco meno contrito all'educazione dimostrata, rispondendo brevemente con un: "Mi dia un attimo Signorina", voltandosi alla ricerca di tal materiale sul proprio computer. Se fosse riuscita a trovare quanto richiesto dalla rossa le avrebbe dato indicazioni sulla zona da perlustrare all'interno della biblioteca, cosa che verrebbe eseguita in maniera automatica. I passi verrebbero mossi nella direzione prescelta, lasciando che gli occhi blu si scostino sui tomi inseriti nelle alte pareti, fortunatamente ci sono anche delle scale che aiutano nel raggiungere quei libri posti troppo in alto per la ragazzina alta all'incirca un metro e cinquantacinque. Cercherebbe di reperire se possibile dei manuali di anatomia animale generici, un manuale di anatomia specifica per i canidi e se riuscisse a reperire un tomo relativo alll'odontoiatria animale sarebbe veramente molto soddisfatta. Proseguirebbe scansionando meticolosamente quella parete, alla ricerca dei manuali che le sembrano più utili per reperire le informazioni che tanto le interessano. Se fosse riuscita a recuperare almeno tre libri di tale argomento si sarebbe ritenuta soddisfatta e avrebbe poi proseguito con i libri in mano in direzione di una scrivania libera, in totale silenzio cercando di fare il minimo rumore anche solo spostandosi.

15:15 Shizuka:
  [Centro di Kagegakure - Biblioteca] Con quei tre tomi trovati fra gli scaffali si approccerebbe a una delle prime scrivanie libere, i libroni verrebbero ivi appoggiati per poi andare a sedersi sulla sedia rimuovendo lo zainetto dalle spalle. Esso verrebbe posto davanti al corpo femminile, aperto e da esso estrarrebbe il quaderno e l'astuccio contenente le varie matite e penne. Una volta svolta questa operazione sia giacca che zainetto verrebbero appoggiati sullo schienale della sedia prescelta, quasi da occuparne ipoteticamente il posto per qualche tempo. Le manine andrebbero ad aprire il quaderno ed estrarre una penna dall'astuccio, anzi più penne, una blu, una rossa e una nera. Il primo libro di anatomia animale generale verrebbe recuperato, sul foglio del quaderno, in alto, in rosso, verrebbe trascritto il titolo del tomo prescelto. La copertina viene aperta andando a scegliere sull'indice la zona dedicata ai mammiferi carnivori e scorrendo le pagine fino a raggiungere la parte corretta. Qui dovrebbe riuscire a trovare delle informazioni generiche riguardante la fisionomia di tali animali, quali i loro tratti comuni, la composizione dell'apparato digerente e della dentatura. Un sottotitolo verrebbe aggiunto in blu per ogni parte ritenuta importante, seguito poi da appunti di varia natura sulle parti più significative di tale argomento. In particolare verrebbe posta attenzione sulla dentatura, sulla potenza del morso che un mammifero carnivoro può imporre, sulle capacità degli arti in qualità di schiacciamento o potenza generabile. Infatti quel corpo non solo sembrava essere stato morsicato da una belva di dimensioni enormi, ma le gambe sembravano essere state debilitate in maniera altrettanto problematica, impossibile distinguere se il danno fosse da lacerazione o da botta o da entrambe. Gli artigli in fondo possono essere un'arma letale tanto quanto le fauci.

15:32 Shizuka:
  [Centro di Kagegakure - Biblioteca] Gli occhi blu scansionano le pagine, quella ricerca le è molto più congeniale che non quella fatta con i metodi tecnologici, sente che l'affidarsi ai libri sia molto più sicuro, molto più tangibile. Una volta passati parecchi minuti alla ricerca delle informazioni su quel tomo generico, avrebbe rivolto la propria attenzione sul libro specifico per i canidi, un manuale si di anatomia ma che dovrebbe poterle dare informazioni più dettagliate. Con la penna rossa verrebbe appuntato su una pagina totalmente nuova del quaderno il titolo del nuovo volume, prima di aprirlo e tornare a consultare come prima cosa proprio l'indice. Si aspetta di trovare una descrizione generica dell'anatomia e fisiologia di questo tipo di animali, andando a concentrarsi principalmente sul primo aspetto, appuntando quindi tale sottotiolo in blu sul foglio. Una volta affrontato questo discorso generico si sarebbe dedicata alla forma di canide più grande, quella cioè in grado di raggiungere le dimensioni più estreme in termini sia di fisicità che in termini di dentatura. Infatti continuerebbe in maniera specifica a concentrarsi su quella parte del corpo dei canidi, cercando di comprendere con quale forza essi siano in grado di mordere una preda, e soprattutto quali segni sarebbero in grado di imprimere sul malcapitato. La testolina viene riportata indietro di un paio di settimane abbondanti, il ricordo di quelle ferite inferte sul corpo del ragazzo che era quasi riuscita a salvare, ancora vivido nella memoria della Kokketsu. Fortunatamente o sfortunatamente l'essere un artista ti impone di avere un buon occhio per i dettagli, le immagini spesso restano impresse nella mente, senza abbandonarla per parecchio tempo, soprattutto se sono di un certo spessore. In poco tempo si ritroverebbe a ridisegnare sulla pagina del quaderno una rappresentazione molto precisa delle ferite viste quella notte, quelle a livello del torace, così da essere in grado di compararle all'anatomia studiata su quei libroni.

17:47 Shizuka:
  [Centro di Kagegakure - Biblioteca] Le manine sfogliano pagine e scrivono note e appunti su quel quaderno che le sta di fianco, ogni tanto viene aggiunto qualche sottotitolo con la penna blu, ogni tanto viene sottolineata in nero qualche parola nel testo, per darle risalto e far cadere l'attenzione esattamente in quel punto. Non si era mai approcciata all'anatomia animale, la mente già di stampo medico inevitabilmente dovrebbe associare argomenti fra loro, rendendo probabilmente l'apprendimento più spedito. Non si era effettivamente mai posta questo dubbio, aveva studiato l'anatomia umana in lungo e in largo, prima l'apparato neurologico per scopi legati ai tatuaggi, poi tutto il resto per diventare una tirocinante a tutti gli effetti. Tuttavia la parte animale era stata tralasciata, per quanto non siano rari gli animali non solo comuni ma anche ninja presenti nel villaggio; l'immagine dell'Inuzuka conosciuta casualmente una mattina, le compare innanzi. Ma sta divagando. Le blu vengono staccate dai libri, un leggero sospiro viene emesso mentre il libro sull'anatomia dei canidi viene chiuso, dopo aver indagato le specie più grandi e pericolose. Le braccia si allungano in alto, dietro alla testa, si stiracchia un pochettino emettendo un leggerissimo suono. E' quasi arrivata all'argomento che più le interessa, non può darsi pervinta! Decide comunque di alzarsi, fare qualche passo e raggiugnere la macchinetta dove andrebbe a recuperare un bicchiere di tè caldo. Se lo gusterebbe lontano dalla scrivania, staccando un poco la spina cercando di rinfrescare la mente che inizia a sentire la pesantezza di quelle ricerche. In fondo una piccola pausa non dovrebbe che giovare alla sua attenzione. Gli appunti sono stati presi in maniera semplice, dando importanza agli argomenti sottolineati e creando dei sottotitoli per poi semplificarne la lettura, cambiando i colori per le varie intestazioni. Sta comunque facendo un buon lavoro, considerato il pomeriggio libero e l'assenza del Sumi.

19:25 Shizuka:
  [Centro di Kagegakure - Biblioteca] Finito quel tè ecco che i passi la riportano alla sua postazione, manca solamente l'ultimo tomo, quello dedicato proprio all'odontoiatria dei canidi. Il terzo librone prescelto viene aperto, un nuovo titolone su una nuova pagina viene scritto con quella penna rossa che indica qualcosa di nuovo. Stessa procedura, prima andando a cercare sull'indice se vi fossero argomenti più interessanti di altri, per poi andare a concentrarsi sull'anatomia della fauci. Anche qui verrebbero ricercate più le cansuetudini, ciò che dovrebbe essere la normalità; la patologia viene lasciata da parte, al momento poco interessante ai fini della ricerca corrente. Sottotitoli in blu vengono segnati, nuove informazioni vengono ricercate e in particolare cercherebbe di comprendere quale siano la dinamica, la potenza e i segni lasciati da una chiusura della bocca canina. Difficile a dirsi se sia in grado anche di trovare numeri relativi alle potenzialità di queste mandibole, vorrebbe infatti comprendere che cosa siano in grado di spezzare, in fondo in natura i lupi si nutrono di animali strappando la carne dalle ossa; è mai possibile che un morso bene inferto possa provocare anche una frattura di quest'ultime? La ricerca si infittisce su quel libro che entra nello specifico, lasciando che compaiano dettagli più specifici probabilmente. La testa viene alzata dopo parecchio tempo, gli occhi incominciano ad essere stanchi, gli appunti tanti. I cricetini nella testa confusi a causa delle troppe informazioni. La rossa decide di chiudere anche l'ultimo librone, recupera tutte le sue cose mettendole accuratamente nello zainetto che viene rimesso sulle spalle dopo che la giacca è risistemata al suo posto. I libroni vengono afferrati e riportati al proprio posto, nei giusti scaffali così che se necessario chiunque altro interessato all'argomento ne possa trar giovamento.

19:39 Shizuka:
  [Centro di Kagegakure - Biblioteca] Una volta compiuto il reinserimento dei volumi, le gambe corte della Kokketsu la farebbero tornare nella zona dei computer che per oggi non aveva ancora utilizzato. Le blu si scosterebbero andando alla ricerca di una postazione libera dove accomodarsi, una volta trovata vi si siederebbe, accendendo la macchina e sfilando lo zainetto dalle spalle, poggiandolo sul tavolo innanzi a se. Questa volta non estrae nessun quaderno, nessuna matita, non si sfilerebbe nemmeno la giacca. Il piano è quello di sfruttare la propria memoria fotografica da artista e cercare qualche immagine di morso di cane o lupo. Una volta acceso il pc andrebbe quindi ad aprire il browser presente per la ricerca, inserendo poi come dicitura "morso di lupo". Dovrebbe già aver capito dall'incontro con l'Inuzuka che un cane, seppur di grandi dimensioni, non sarebbe in grado di produrre tali ferite su un uomo, i lividi sul corpo del malcapitato dovevano essere stati inflitti da qualcosa di ben più grosso. Gli occhi verrebbero sfruttati proprio per confrontare ciò che ha in mente con quello che dovrebbe ritrovare in quella ricerca fotografica. Se avesse ottenuto qualche riscontro si sarebbe ritenuta decisamente soddisfatta da quella giornata passata a reperire informazioni. In ogni caso dopo qualche ricerca specifica in tal senso si sarebbe infine diretta verso l'uscita, così da tornare finalmente a casa. Passando davanti alla bibliotecaria avrebbe alzato una mano in segno di saluto, senza tuttavia verbiare per non disturbare la quiete del luogo. Il pancino in fondo ha iniziato a borbottare, sintomo che l'ora di cena ormai è prossima. [//END]

Giocata di ricerca eseguita in solitaria per togliere qualche dubbio nella testina della Kokketsu. In particolare la ragazzina sta cercando informazioni per riuscire a comprendere quale tipo di bestia possa aver causato le ferite inferte sul corpo del malcapitato, colui che non è riuscita a salvare durante quella terribile notte a Kiri.