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Credo Ninja

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con Sangeki, Liuka

14:40 Liuka:
  [Chiosco di Ramen - Sgabelli] Dopo una sessione di duro di allenamento non c'è niente di meglio di una ciotola di ramen, corposa, fumante e per giunta anche ricca di sapori. Al contrario degli altri giorni, dove aveva dovuto adattare il proprio vestiario in base al meteo, oggi si è potuto vestire al meglio delle proprie possibilità: Giacchetto nero pece sulle spalle, a mo' di mantello ; maglietta bianca a maniche corte subito sotto ; lunghi pantaloni scuri, a campana ; un paio di scarpe da corsa decorate da un motivo a scacchiera. Già, anche se potrebbe sembrare strano, il sole che picchia non gli da fastidio, come il calore in se d'altronde, l'unica cosa che lo turba è la sensazione di sudore eccessivo, che, fortunatamente, ora non stava avvertendo. Passa sotto i lunghi lenzuoli decorati da kanji color cremisi, piegando la schiena ed usando la spalla per spostarli, e saluta le persone presenti, per poi, andarsi a sedere: sgabello tutto alla destra, con il sole a colpirgli le caviglie. < Una ciotola di Ramen, perfavore > direbbe a chi di dovere, per poi, prendere un profondo respiro. Sono giorni, ormai, che si allena, eppure, continua a chiedersi se stia facendo, o no, dei progressi veri. Il viso dei capelli color diaspro appare crucciato all'esterno, con i gomiti poggiati sul bancone davanti a lui che fanno da perno per le mani, le quali, tiene a stretto contatto con le guance grazie ai palmi. Lo sguardo è basso e concentrato, perso nei propri pensieri.

14:47 Sangeki:
  [Chiosco Di Ramen] Non è poi mai una brutta idea quella di mangiare del Ramen alla sede principale di Ichiraku, anzi, ogni tanto una bella scorpacciata in quelle ciotole brodose ci sta tutta, in virtù anche dei momenti in cui non potranno godersi quelle leccornie al manzo e al maiale. Si trova lì, solitario rispetto alle amicizie che conosce, quasi ormai tipico della sua figura questo suo essere errante, privo di reali amicizie o persone care, frutto di una vita dedita alla propria persona, piuttosto che alle relazione interpersonali.Il vestiario appare essere decisamente particolare, non curato è dir poco, la moda in quei panneggi è relativamente zero, in quel suo aspetto da uomo trentacinquenne che non ha mai speso neppure un minuto a pensare a cosa indossare. Stivali lunghi in stoffa che arrivano sino a sotto le ginocchia, coprendo la totalità degli stinchi con un colore tendente al grigio, mentre nelle stesse calzature viene lasciato cadere un pantalone di larga stoffa dal colore bluastro, stretto alla vita, racchiuso a quest'ultima da una cinta in pelle, dal classico colore marroncino; Al di sopra non indossa nulla di particolare, una canotta dal colore grigio chiaro come quello degli stivali, a giro maniche, giusto quel pò per coprirgli il corpo da eventuali intemperie, mentre sulle spalle poggia un mantello nero dalla media lunghezza, dal colletto alzato su ambo i lati, tenuto chiuso al petto dal copri fronte di Konoha, usato come spilla di quel nero indumento. Una chiara barbetta incolta al viso del medesimo colore rossastro dei capelli, mentre inizia a prendere posto ad uno dei pochi sgabelli della sala interna di Ichiraku, affiancando inconsapevolmente la figura di Liuka; <Una ciotola di Ramen al manzo, grazie> continua <Poco sale, se no come al solito mi sale la pressione> non si scherza mica con ste cose, alla sua età!

14:55 Liuka:
  [Chiosco di Ramen - Sgabelli] Nota l'altro prendere posto al proprio fianco, eppure, a primo impatto, non se ne fa niente. Se ne sta, immischiato, inalberato, tra i suoi fitti pensieri ed aspre preoccupazioni, con gli occhi che, mano a mano che pensa con più intensità, si fanno sempre più socchiusi e taglienti, accompagnati, dalle pupille che schizzano da una parte all'altra della sclera. Per sua fortuna, o per quella del suo povero cervello, a salvarlo da quella catena di esasperazione basta...un luccichio, una scintilla. Un raggio di luce che avverte dritto sulle iridi color fuoco lo distrae subito, infatti, di scatto, chiude l'occhio destro, limitandosi, a spostare l'occhio sinistro sulla persona al proprio fianco, scoprendo, negli indumenti precari di quest'ultima, il simbolo delle proprie ambizioni: un coprifronte. Alza lo sguardo sulla figura più anziana al proprio fianco e ne osserva il simbolo da Genin imbambolato, per poi, finalmente, alzare gli occhi anche sul suo volto. < Ehm...scusi > chiede, drizzando la schiena ed assumendo una posa più corretta. < Lei è un Ninja, giusto? > andrebbe a chiedere, domanda scontata, indicando il coprifronte dell'altro con l'indice esteso della mano destra. < Se così fosse...potrebbe aiutarmi con una cosa? > già, gli propone proprio quello, con voce calma e rilassata. Se non voleva fallire, insomma, quale miglior precauzione se non quella di chiedere a qualcuno che, il test a qui lui era sottoposto, lo aveva già superato?.

15:33 Sangeki:
  [Chiosco Di Ramen] Sembra essere un pomeriggio tranquillo per bere ed assaporare del caldo e gustosissimo ramen, un piatto tipico di Konoha, un classico intramontabile della cucina della foglia, un sapore indescrivibilmente relegato a tecniche ed ingredienti sapientemente miscelati in aromi ed arti antiche, non per altro è la più grande catena di ristorazione attualmente conosciuta ai giorni d'oggi, una multinazionale che frutta al pacioccone ichiraku davvero una quantità di Ryo davvero molto alta. Seduto ad aspettare quel piatto di manzo ordinato, sente una voce arrivargli dal lato della sua rossa figura, proveniente dalla faccia giovane e delicata di un fanciullo che mai ha visto prima di ora, una voce particolarmente nuova visto che ha incontrato per lo più gente della sua età lui, gente comunque con modi e tonalità decisamente più mature, rispetto ovviamente alle movenze del ragazzino; Si volta, verso tale suono <Mh?> mugugna gutturale in dubbio amletico cercando di capire a primo impatto chi sia quella figura <Ehm, si> prende fiato <Il copri fronte parla chiaro> lo avvisa, in quanto, questo viene dato solo e soltanto alle persone che fanno parte della categoria degli shinobi, nel caso del rosso un ninja di Konoha appunto. <Aiutarti con una cosa?> ascolta <Cosa hai in mente?> continua <Spiegati meglio> prende fiato ancora una volta, voltato in direzione del ragazzino, forte di non averci capito un cavolo di questa richiesta, laddove sono ancora troppo scarne le informazioni in suo possesso. <E poi, non ti sei ancora presentato> gli ricorda, infine.

15:44 Liuka:
  [Chiosco di Ramen - Sgabelli] Annuisce all'ultima constatazione dell'altro, scuotendo il viso dall'alto verso il basso, seguendo, una linea verticale immaginaria. < Si, giusto > ammette, per poi, schiarirsi la voce con qualche colpo di tosse. < Il mio nome è Liuka, sono un Deshi. Mi alleno all'accademia nel distretto di Kiri. > finita la presentazione va a dedicare all'altro un caldo sorriso, il quale, viene condito dagli occhi gentili che vengono chiusi, in modo, da accentuare quella sua espressione gioviale. < Mi stavo chiedendo se...lei avesse qualche consiglio, ecco > ed espone, finalmente, il tanto aspettato quesito. Per il capello diaspro quella era una domanda davvero importante, anche perché, chissà quale tipo di consigli gli avrebbe potuto dare non solo una persona più grande di lui, ma anche un Ninja più bravo. < Tra poco il mio esame da Genin si farà vicino, quindi mi chiedevo se...magari...un Ninja già compiuto come lei avesse qualche aiuto da potermi dare > e a quelle sue ultime parole arriva, finalmente, la sua ciotola di ramen. Si gira verso la scodella e subito spalanca gli occhi, lasciando che il vapore emessa da quest'ultima gli inondi il volto. Velocemente va a prendere le bacchette di legno fornitegli come posate, per poi, iniziare a farle girare in quel buon ramen: giusto per assaporarselo un altro po' e guardarlo. In attesa delle risposte dell'altro, quindi, afferrerebbe un boccone con le stecche lignee, per poi, iniziar a soffiarci sopra. Con quella porzione finalmente portata ad una temperatura accettabile, prende finalmente un boccata ricca da quella scodella. Chiude gli occhi, mentre i fini tagli di pasta gli scorrono tra le labbra, e se lo assapora tutto.

16:07 Sangeki:
  [Chiosco Di Ramen] Il Deshi sembra aver preso un tantinello in più di coraggio nei confronti del nostro rosso genin, tanto da riuscire infine a porre quelle domande precise al rosso kakuzu, che da canto suo lascia prima parlare il buon Liuka, per poi avanzare il proprio di parlato, così da evitare spiacevole e maleducati sovrapporsi di verbi. <Liuka dunque> prende fiato <Piacere di conoscerti, ragazzo> è nettamente più giovane del nostro genin, non solo nell'età effettiva, ma anche in quella apparente, forse, persino più fanciullesco di quanto in realtà dovrebbe apparire un ragazzo della sua età; <Sangeki Nokami> continua <Genin del villaggio della foglia> non è propriamente una grande cosa presentarsi come un genin alla sua età, ma in questa circostanza è comunque il ninja di grado più alto, paradossalmente anche essendo il gradino standard più basso di tutti. Sorride, di gusto, divertito dalle affermazioni del buon Liuka, che dalla sua figura di giovane ragazzo sembra star cercando qualche consiglio magico per essere un ninja, qualche fenomenale formula magica per poter arrivare più preparato al fatidico esame? <Ragazzo, cosa stai cercando precisamente da questo uomo trasandato?> senza mezzi termini, nei confronti del Kiriano <Aiuti e consigli non sono cose che vanno date davanti ad una ciotola di Ramen, Ragazzo> come suo solito, cerca di dare degli epiteti simpatici ad ogni persona che incontra, così da ricordare meglio e con più facilità con chi si sta avendo a che fare, se no sai che casino con tutti quei nomi. <Cosa cerchi? Di cosa hai bisogno realmente?> lo invita ad essere più preciso <Su cosa senti di essere carente, su cosa vuoi una mano, e perchè soprattutto qualcuno dovrebbe agevolarti nel diventare un genin?> domanda precise, dettate da un sorriso palese da parte del nostro kakuzu, che si vede anche arrivare la sua ciotola di Ramen.

16:24 Liuka:
  [Chiosco di Ramen - Sgabelli] Con le guance piene di quel buon ramen ascolta le parole dell'uomo, donandogli, con il volto lievemente girato, gli occhi color fuoco. Va a tirare su la schiena soltanto quando ha finito di masticare, mettendo dritto il capo e deglutendo. < Buono... > si limita a commentare, volgendo un sorriso pieno alla ciotola. < Il piacere è mio! > afferma, rallegrato da un comune e banale stomaco pieno. < Su cosa mi sento carente eh? > risponde, portando gli occhi sulle cosce. Quella...si che è un'ottima domanda, poiché, lui, in effetti, non lo sapeva a pieno. Porta la mano destra al mento, la sinistra a sorreggere il gomito del braccio al lato opposto. Sguardo assottigliato e tagliente, condito dalle pupille che si sono fatte piccole piccole. Di che cosa ha bisogno? Ottima domanda, poiché, dalla concentrazione che ci sta mettendo nel pensarci, ci si potrebbe aspettare del fumo all'entrata delle sue orecchie. < Beh...le mie motivazioni sono ferree > afferma, deciso, rialzando, finalmente, gli occhi sull'altro. < Quindi...la tecnica, si, quella > gli spiega, sbattendo la mano destra chiusa a pugno sul palmo della mano sinistra. Riprende a sorridere ora che ha trovato una risposta, mentre, intanto, si prende un altro boccone di ramen. < E per tecnica intendo...il reparto combattivo ecco, calci e pugni > e si divertirebbe a fare qualche piccolo gesto con entrambe le parti del corpo appena menzionate, piccole e buffi gesti per farsi capire meglio. Appena ha concluso con le proprie deduzioni, torna a capofitto su quella ciotola fumante.

16:43 Sangeki:
  [Chiosco Di Ramen] Il ragazzino non perde certo tempo in chiacchiere, anzi, tra una mangiata e l'altra sembra riuscire persino a portare in maniera convincete un discorso sensato, ma ancora troppo vago per il nostro eroe trafilato, come la pasta, solo che lui ha una sorta di simbionte alieno nel corpo, e non il bronzo come la Dechecco. <è buono il ramen di Ichiraku vero?> domanda retorico, vedendo il ragazzo compiaciuto di quella sontuosa leccornia di zuppa, certo che a kiri c'avete solo l'acqua eh, altro che ramen di konoha; Afferra una forchetta, perchè le bacchette non le usa, per lui la pasta lunga si mangia con le posate, e non con quelle lunghe cose di legno che tutti usano, deformazione professionale che si porta dietro da tanti anni, ma le forchette sono arrivare anche a kagegakure, sicuramente. <Ferree dici, ragazzo?> continua <Eppure a me sembra di sentire solo sorseggiate di ramen, e poche motivazioni> lo guarda, serioso, imperioso, quasi volesse incutergli una sensazione di rispetto o di timore <Qual è il tuo credo, Ragazzo?> una gran bella domanda da fare ad un deshi <Sai a cosa stai andando incontro?> prende fiato <Sai cosa comporta essere un ninja, ai giorni nostri?> sta letteralmente mettendo alla prova quella ferrea presenza di cui tanto parlavo il buon Liuka <Tecnica?> continua a mangiare anche il suo di ramen, noodles e carne assieme, come un cavernicolo, ma sappiamo bene che a livello di modi non è un granchè nelle dimostrazioni, eccetto per i rapporti umani, quelli li ha imparati ad avere dalla Tv. <Quella s'impara col sudore e col sacrificio ragazzo, quella s'impara sul campo e si acquisisce, solo se ne si è degni> non tutti possono esserlo, è selettivo, il nostro kakuzu.

16:53 Liuka:
  [Chiosco di Ramen - Sgabelli] Ammetto che può sembrar scontato, ma la buon acqua del distretto Kiri, a volte, non è neanche calda, anzi, forse forse, la cioccolata calda è sempre stata acqua sporca. Proprio per questi ed altri motivi, il nostro ciuffo arancione si sta godendo quel Ramen come fosse manna dal cielo. < Il mio credo? > chiede, buttando giù l'ennesimo boccone. Mentre ascolta l'altro, allunga le mani verso il primo tovagliolo che riesce a trovare e, con esso, si tampona le labbra. < ...decisamente no, forse sono un po' troppo giovane per sapere a cosa vanno incontro i ninja oggi... > riflette, mentre prende un profondo respiro, accompagnando, il gesto, con le braccia protratte verso l'alto: per stiracchiarsi. < Ho sentito qualche storia su guerre e duelli...non ho visto niente... > afferma, mentre si fa più cupo in volto. < ...però, le conseguenze di quei conflitti...li conosco. Li vedo, tutte intorno a me...mi toccano... > rialza lentamente le pupille sul proprio interlocutore, con un sguardo frapposto tra il triste e lo spiazzato. < ...tante persone sole, misere, raggrumate in angoli e case. > continua, mentre, con le mani, va a stringere, senza accorgersene, il tovagliolo sporco che aveva preso in precedenza. < Il mio quartiere...mi ha insegnato molto > ammette, facendo sbocciare sul proprio viso un malinconico sorriso. < Io...glielo devo. Alla mia famiglia, ai miei amici, agli sconosciuti, alla casa che mi ospita... > ed abbassa lo sguardo sul coprifronte dell'altro, fissandolo come farebbe una gazza ladra. < Glielo devo. > conclude, facendo calare il silenzio.

17:06 Sangeki:
  [Chiosco Di Ramen] Liuka sembra essere davvero un giovane dalla mente di un giovane, che agisce come se fosse un giovane... e questo potrebbe portarlo presto verso qualcosa che non vuole, verso scelte sbagliate che possono alle volte, mettere in gioco persino la sua stessa vita, e con questo attitude, potrebbe arrivare a tali situazioni senza neppure accorgersene. Lo ascolta ovviamente, ascolta le sue parole ed il significato che con essere il buon Liuka sta cercando di tirare fuori, una vita probabilmente difficile quella del ragazzo Kiriano, dove sappiamo esserci una povertà decisamente più marcata rispetto ad altrove, forse la stessa povertà che ha afflitto la breve vita di questo fanciullo che sogna la strada del ninja. <Le conseguenze sono solo l'eco di quello che al tempo, alcuni ninja, sono stati chiamati ad affrontare imbracciando la loro morte in maniera consapevole> lo avvisa di quanto successo dieci anni fa, di come i ninja tutti, contro quel kami, hanno dato la loro vita consapevolmente rispetto alle loro abilità, sacrificandosi per una causa che non avrebbero più potuto supportare, poichè dilaniati dagli artigli delle chimere. <Aiutare e sentirsi in dovere di farlo sono ottime motivazioni, Ragazzo> prende fiato <Ma dovresti far chiarezza sul perchè vuoi essere TU> rafforza il pronome personale con la voce <un ninja per tutta la tua vita, e non perchè dovresti in base agli altri> lo avvisa, sincero, di come una motivazione del genere non basti per essere un vero ninja, di come il diritto ed il dovere dovrebbero accompagnare, per parere suo, una virtù ed un credo principale più grande. <Hai un cellulare, Ragazzo?> dovrebbero averlo tutti oramai, chi più chi meno.

17:18 Liuka:
  [Chiosco di Ramen - Sgabelli] Ci vogliono le parole dell'altro a farlo rilassare. Ascolta silenzioso, senza dire niente, fissando il vuoto più totale. Poco a poco gli occhi si chiudono, le labbra si separano, e...starnato. Già, un colpo secco, verso il basso. Porta repentinamente il fazzoletto al naso e se lo soffia, per poi, riaprire gli occhi. < Beh si...in effetti è un ottimo quesito...ma se non io...chi altro? > chiede, con uno spavaldo sorriso a condirgli il volto. Era bastato un briciolo di calma ed uno starnuto per farlo rinsavire. < Nel senso...la situazione non è cambiata molto ultimamente, ergo, quale periodo migliore di ora? Insomma, tra qualche anno sarò già vecchio... > eh già, per il caro ciuffo arancione, allora, un sacco di persone dovevano essere vecchie. Alla domanda dell'uomo, subito, abbassa gli occhi sulle gambe, per poi, iniziare a tastare i larghi pantaloni neri. Ficca una mano, dritta, nella tasca destra e ne tira fuori il telefono, per poi, poggiarlo sul bancone. < Beh...si, come mai? > gli chiede, incuriosito, con un sopracciglio che va ad inarcarsi. Mentre aspetta la risposta dell'altro, di tutta risposta, inizia a scolarsi la ciotola di ramen il più velocemente possibile: parlare così tanto non solo gli faceva freddare il cervello, ma anche il cibo. Appena finisce di svuotare la ciotola prende un lungo sospiro, al quale, accompagna una veloce passata di tovagliolo per non ritrovarsi sporco. Rigira, quindi, il busto verso l'altro, limitandosi, ad attendere con occhi, e sguardo, curiosi.

17:49 Sangeki:
  [Chiosco Di Ramen] Una cosa tranquilla quella avuta tra i due ninja quest'oggi, incontro davvero pacifico e pacato, anche se a tratti il nostro rosso potrebbe essere stato interpretato come un pò troppo serioso, o quantomeno, un po' troppo attaccato a quel discorso del credo e della motivazione, ma sappiamo come sia fatto il kakuzu dalla maschera del corvo, e così come detto al buon Liuka, dirà a tutti, forte di voler portare avanti l'idea che un ninja debba possedere un forte credo, così come lui, persevera il credo per riportare in auge la volontà del fuoco. <Questo devi saperlo tu ragazzo, e solo tu potrai darti risposte sensate e giuste al riguardo> avvisa il ragazzo, retorico ed a tratti filosofico <Credo tu debba osservare un credo ed un motivo più forte, prima d'intraprendere davvero la strada per il ninja> glielo dice in maniera schietta, senza mezzi termini, senza perdere tempo <Quanto più forte sarà la tua convinzione, quanto più forte sarà il tuo dominio sul campo di battaglia> crede da sempre che ciò che si vuole, si può, categoricamente convinto che siano direttamente proporzionate, e che il più forte di tutti, abbia, la motivazione più forte, e la fedeltà alle proprie idee più forte di tutte. <Per ora, limitati a pensare su te stesso ragazzo, e cerca di capire e trovare il motivo per il quale il mondo dovrebbe aver bisogno di te> se davvero è quello che il mondo e le persone vogliono, poichè senza una reale motivazione, sarebbe solo un guscio vuoto che muove sulle parole e la volontà di altri. <Ti lascio qui il mio numero, ragazzo> prende fiato <Mi aspetto un tuo messaggio a breve, ti ricontatterò quando sarò pronto per farti una lezione sul campo, e sappi, che molto probabilmente non saremo soli> prende fiato <E che potrebbe essere dietro l'angolo, quindi cerca di essere tempestivo quando ti contatterò> è un maestro serio e ligio al dovere, che si trasforma in un mezzo maniaco sessuale nei bordelli, che storia. <Qui è già tutto pagato, il ramen lo offro io, ragazzo> lo avvisa, prima di alzarsi dallo sgabello, voltarsi, ed andare via verso l'orizzonte [End]

17:55 Liuka:
  [Chiosco di Ramen - Sgabelli] Annuisce ad ogni singola parola dettata dall'altro, limitandosi, a mettere le braccia conserte. < Già...è un ottimo spunto che devo espandere in effetti > commenta, abbassando lo sguardo, e la voce, come nel cercare, in quel momento stesso, la così tanto ambita motivazione di cui gli sta parlando l'altro. < Oh...giusto, si, il tuo numero > prende il telefono alla mano, ben stretto tra le falangi, e si sbriga nell'archiviare quel numero di telefono. Ci mette un po', qualche secondo, per poi, rimettere il telefono nella tasca. < Hum...va bene, farò in modo di farmi trovare > commenta, abbastanza incerto. Come erano passati da un discorso motivazionale ad una sessione di allenamento? Beh, quella era...un'ottima domanda. Scuote la testa a quei pensieri, aveva ben altro a cui pensare, sia secondo se stesso sia secondo le parole del mascherato. < Arriverò tempestivo > lo rassicura, per poi, dopo aver poggiato le mani lungo i bordi dello sgabello, balzare giù da quest'ultimo, ritrovando, fortuitamente, in piede. < Oplà > esclama, mentre, con le mani, va ad afferrare le maniche del giacchetto, in modo, da tenerlo fermo e metterselo. < Grazie del pasto e della chiacchierata, ci si vede! > lo saluta con un veloce inchino e con voce gioviale. Lo osserva allontanarsi e prende un profondo respiro, per poi, alzare gli occhi al cielo. < Beh...si sta facendo tardi > a quelle parole ecco che alza la zip del giacchetto. Si volta anche lui, dando le spalle all'altro, e si incammina, di ritorno, verso il proprio quartiere. [Exit]

Primo incontro tra Liuka e Sangeki, al chiosco di Ramen di Ichiraku.
Parlano del credo ninja mentre Liuka chiede aiuto a Sangeki sul reparto tecnico di un buon genin, sorseggiando insieme del buon ramen konohano.