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I nuovi Uchiha

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con Sango, Matono

A te la prima!

20:21 Matono:
  [Quartiere clan - Uchiha] La notte è calata sul villaggio delle ombre e Matono cammina lentamente lungo le vie de4l quartiere dei clan del Suono, lo sguardo danza tra i simboli presenti sulle costruzioni cercando un certo ventaglio bianco e rosso. Il moro si presenza come consuetudine vestito di maglia bianca e pantalone lungo scuro, scarpe chiuse e coprifronte del suono legato al bicipite destro ben stretto, una modifica alla consuetudine è una giacca cappucciata verde scuro, la chioma corvina è appunto coperta da quest'ultima, sul lato destro del fianco viene portato una borsa porta oggetti contenente tonico e spray curativo, oltre a tre fuda per la sostituzione. L'umore non è certo quello migliore, lo sguardo e l'espressione denotano preoccupazione e ansia, il motivo è piuttosto semplice e si trova nei suoi occhi e nel suo sangue, appartenente a quanto pare agli uchiha appunto, condannato dal passato e da genitori mai vissuti, da cui si è sempre estraniato con tutta la forza che aveva, soprattutto da quel momento in cui incrociava il proprio sguardo con quello di sua madre, penzolante dal soffitto. La speranza di trancio netto da ogni sorta di dovere o catena diversi da se stesso si incrina ad ogni passo in direzione della magione del clan, che oramai comincia a vedersi a circa venti metri lungo la strada percorsa, rallenta il passo mentre il respiro accelera, sembra voler temporeggiare e procastinare quel momento quanto più gli è concesso, perchè una volta varcata quella soglia, a suo dire almeno, nulla potrà essere di nuovo come prima.<Dunque è il momento> Cerca di automotivarsi, la voce cupa esce dalle labbra appena appena udibile, ma tanto in quella stradina non sembra esserci anima viva, in lontananza il centro città rumoreggia ed il moro preferirebbe essere in qualunque posto meno che qui. Ormai si trova di fronte al grande portone ligneo recante il simbolo del ventaglio, lo studia e lo sguadra torvo, identificando in quel simbolo un pericolo imminente, ma la decisioen l'aveva già presa, ormai non gli resta che rivolgersi ad una delle due guardie presenti ai lati dell'entrata, che a dirla tutta già lo stavano fissando interrogati dal momento del suo arrivo." Ti serve qualcosa ragazzo?> Probabilmente stufa di fissarlo e insospettita dal comportamento del moro, che abbassandosi il cappuccio andrebbe a fissare a propria volta, affermando con voce atona.<Vorrei vedere il vostro capoclan se è possibile.> Quasi spera venga rimbalzato, e fermando il suo esclamare a quel punto sarebbe anche quello che probabilmente succederebbe, quindi andrebbe a specificare.<In un momento di rabbia e dolore ho risvegliato lo sharingan. Non ho idea se sono in qualche modo nei vostri archivi anagrafici ma non ero al corrente di avere sangue Uchiha.> Una pausa ed un sospiro< Mi chiamo Matono. Matono è basta.> Un piccolo piegamento in avanti del capo, un mini inchino insomma, consuetudine per presentarsi.

Dunque hai deciso di unirti a quella che è la tua famiglia, Matono. Gli Uchiha son qui, ancora vivi, dovranno sempre ringraziare chi prima di loro ha potuto mettere le basi per la sopravvivenza di quegli occhi che pesano come l'oro. Anche questa notte i tuoi antenati ti osservano, i kami ghignano nelle ombre di quei vicoli, li ove il quartiere dei clan di Otogakure sorge ancora. Non sono rimasti pochi, nemmeno troppi, in questi dieci anni hanno saputo sopravvivere e rendersi utili per tornare a Kagegakure, così come tanti altri. Non avrai troppi problemi ad avanzare verso il clan Uchiha, ma non ti sarà ovviamente permesso d'attraversare l'ingresso principale, posto tra due mura che circondano tutta la sede e dunque le abitazioni del clan, muretti alti tre metri, e divisi da quella porta aperta davanti il quale ti ritrovi anche tu. Da li potrà aprirsi ai tuoi occhi una piccola piazzetta centrale occupata da quello che sembra esser un minigiardino in miniatura, non eccessivamente curato, ma rende l'ambiente migliore. Oltre quello, molti metri indietro, una cinquantina a vista d'occhio s'apre invece una casa in stile antico, un tempio parrebbe , molto più grande delle case normali , e molto più curata nonchè ovviamente sorvegliata. Ma la tua vista verrà occlusa immediatamente da due paia di occhi occhi rossi con diversi tomoe che girano dentro quelle rosse pozze di sangue che sono gli occhi di coloro che dominano quella parte della terra di Kagegakure < fermati > ti intima la figura alla tua destra, un ragazzo alto un metro e ottanta circa, coi capelli completamente neri e lunghi fino alle spalle , il viso pallido e asciutto. La figura invece alla tua sinistra sarà quella minuta di una ragazza, i capelli neri son tagliati corti, ma è evidente che sia una donzella dal viso e dal taglio stesso degli occhi. Lei però, rimane in silenzio . Ascoltano entrambi ciò che hai da dire, il motivo che ti ha fatto avanzare fino a quel loco, a quella porta che hai tanto disdegnato, a quella famiglia che non volevi, non desideravi, un cognome importante, un sangue ancor più raro. Si voltano entrambi in quella muta conversazione, gli occhi scintillano di quella che par esser gloria, prima che il ragazzo torni a parlarti < siamo felici di riaverti con noi > no, non v'è stupore nello sguardo a sapere della tua non conoscenza per quanto riguarda la tua discendenza < continua tu, lo accompagno io > semplice il dire del ragazzo iniziando a farti strada dritto per dritto verso l'entrata del clan, toccherà solo alla ragazza rimanere davanti la porta per continuare il suo turno di guardia. < vieni, il capo clan attende > si, stai per entrare nella tana del bianconiglio, chissà cosa troverai dentro? A te la scoperta.

21:02 Matono:
  [Magione Uchiha] ora che può osservare meglio i due presenti di guardia riesce a denotare che sono un maschio ed una femmina, cerca di scorgere il volto prima dell'uno e poi dell'altra, cerca di imprimere i lineamenti nella memoria, giusto per premunirsi in anticipo. Ascolta l'affermazione del ragazzo, un sorriso amaro per un frangente, a ripensarci tutto sta andando nella direzione che non voleva, inoltre si chiede perchè "riaverti", in ogni caso lascia perdere e per non far figura muta stando a perdersi nelle sue ansie, decide di replicare al ragazzo.<Grazie.> Molto molto sintetico come sempre del resto, un altro cenno con il capo subito dopo, dunque prenderebbe a guardare il portone d'ingresso. Il ragazzo guardia comunque non sembra chiedersi come mai non sapessi dell'essere un Uchiha, non essendo ferrato sulla storia comunque evita di fare uscite infelici, quindi per il momento decide di stare zitto, ascoltare le due guardie scambiarsi due parole, che sentirà ovattate perchè gia immerso nei pensieri e nelle previsioni di come andrà quest'incontro, per non parlare delle varie simulazioni immaginative di come potrebbe andar storto qualcosa. Trasale leggermente quando il ragazzo prende a muoversi, lo segue dandosi un occhiata in giro, analizza sommariamente le componenti estetiche del QG Uchiha, se così vogliamo intenderlo, intanto si concentra per rendere la sua espressione ed il suo umore un pò più presentabili, ammorbidisce lo sguardo cercando di tenere in viso un espressività perlomeno neutra durante l'incontro.<Ti seguo> Afferma semplicemente all'indirizzo del suo accompagnatore, seguendone l'incedere fino a che non gli dirà
eventualmente di fermarsi, ma molto probabilmente lo capirà di esser arrivato dal fatto di aver il capoclan Uchiha di fronte.

Il quartiere appare silenzioso, poche le voci lontane che si sentono, di quegli ultimi rimasti in quella nuova terra, chissà quanti ne son sopravvissuti degli antichi occhi rosso sangue < sei uno dei pochi che abbiamo trovato in questo periodo, pensavamo non ci fosse qualcun altro di noi > il ragazzo, colui che stai seguendo, son sue le parole. Fredde nella notte lacerano il silenzio incombente, come le nuvole nel cielo e il freddo gelido del vento che sfiora il tuo stesso viso come mani di fata, delicate si, ma incredibilmente tenaci e violente. < dopo l'ultimo assalto alla terra del suono ..> ovviamente si, la vera terra del suono , non questa riproduzione mal fatta, ma quella costruita nella profondità della terra, nascosta sotto metri del suolo in caverne e cunicoli, di laboratori segreti e celati < ..ci siamo separati in molti, ma alla fine siamo riusciti a raggiungere questo posto anche noi > nemmeno troppo lontano dalla vera Otogakure, ma in mezzo oltre le montagne e il terreno accidentato, un bosco oscuro a cui fare fronte, ci son l'arrivo delle bestie da ben rimembrare. Insomma, coloro che sono riusciti a giungere qui di certo non possono essere considerati dei deboli, o almeno, non tutti. Ormai i vostri passi avranno raggiunto la porta di ingresso , ed eccolo il bel ragazzo dai capelli neri e lunghi fermarsi d'improvviso < aspetta qui > un singolo dire, e tu potrai vedere che ai lati della porta principale, altre due guardie ti squadrano coi loro occhi rossi a cui la prima guardia andrà ad avvicinarsi parlottando basso, troppe parole, troppo veloci perchè tu le comprenda, ma sentirai e vedrai quegli occhi rossi saettare in contemporanea al tuo viso per analizzarti. Qualche secondo dovrà passare prima che i due decidano di aprire la porta di ingresso rivelando una stanza alquanto normale, abbastanza grande ovviamente, e quasi del tutto vuota. Solo più indietro , dalla parete opposta, potranno avvedersi delle figure silenziose poste dietro un grande tavolo in legno massiccio, tutte affaccendate nei loro compiti, tutte con gli occhi rossi. < entra, e vai fino davanti il nostro capo Clan > un invito a seguire il tuo istinto adesso, di mostrare la tua forza e la tua discendenza, le tue abilità questa notte riusciranno ad aiutarti? Siamo qui per scoprirlo.

16:35 Matono:
  [Interno quartiere Uchiha] L'incedere dei due finisce per avvilupparli nel silenzio, solo tenui rumori naturali accompagnano i passi dei due, ritmati e lenti. Ascolta l'affermazione dell'uomo, la prende per quel che è in quanto non è granchè informato per quel che riguarda le sorti di questo clan, anche perchè fino a qualche giorno fa non poteva fregargliene di meno, non che ancora il sentimento fosse cambiato più di tanto.<Capisco.> Non chiede il motivo, tanto valeva rivolgere eventuali domande direttamente al capo dunque sceglie di ascoltare quel breve resoconto storico dal ragazzo che lo accompagna, mentre la sua attenzione già si era portata a ridosso di un'altro portone d'ingresso, ed ancora altre due guardie a controllare tale ingresso, il numero di guardie per essere all'interno di un villaggio mettono ben in chiaro a Matono quanto queste persone siano poco fiduciose di chiunque altro. La cosa viene ulteriormente sottolineata dal comportamento di una di queste guardie, che una volta raggiunti i loro pressi, inizia a sguadrarlo ben bene, mentre il ragazzo dell'ingresso precedente lo invita ad attendere li, cosa non facile con questi due occhi rossi puntati addosso, non fà altro che ricambiare lo sguardo comunque, non che gli riesca difficile osservare in modo torvo, cerca comunque di non esagerare, ma attraverso gli occhi neri altro non escono che i soliti sentimenti. Non lo fanno attendere assai, sospirando infatti vede la porta aprirsi e subito può scorgere all'interno di questa stanza, non si fa ripetere due volte l'ultimo invito portatogli e con passo lento varca la soglia.<Ok> Annuendo fa un cenno con il capo rivolto al suo cicerone prima di riportare il capo dritto cosi come il corpo, entrando e puntando dritto dritto verso quello che sembra un tavolo bello spesso, contornato di persone, non bada molto a come è composto l'interno di questa ampia sala, anche perchè sembra piuttosto spoglia e arida in quanto ad abbellimenti. Una volta giunto a ridosso del tavolo, circa due metri da esso, si fermerebbe sul posto osservando e cercando di mettere a fuoco i volti, anche perchè finora l'unica cosa che ha visto erano occhi con lo Sharingan fissarlo, e ciò da decisamente una sensazione strana, in un certo senso capisce Shinsei. Che lo stiano guardando o meno comunque ora andrebbe semplicemente a muovere le labbra, facendo fuoriuscire la voce.<Mi chiamo Matono. Sono qui perchè ho attivato lo sharingan, come forse vi hanno già anticipato non ero a conoscenza di possedere sangue Uchiha> Uomo di poche parole senza dubbio, ripete quanto affermato una volta entrato nel reame Uchiha in quel di Oto, per il resto osserva nuovamente tutti quegli occhi rossi dall'altra parte del tavolo, di nuovo quella brutta sensazione, di pesantezza delle membra, anche se al momento non lo fissano, la luminosità di quel rosso attira lo sguardo del moro magneticamente, inquietandolo.

Matono, cosa ti rimane da fare se non quel tuo semplice mutismo? Non che tu sia qualcuno dalle molte parole, e adesso ti ritrovi invece in quel loco di cui avevi spergiurato di non volere mai andare, li alle porte di un Clan, e non un clan qualsiasi, ma il clan dagli occhi che si tramandano da generazione, li ove alcuni dei più grandi e migliori Shinobi son nati. Che sia stata una buona stella ad accoglierti alla tua nascita? Chissà. Ma questo non è di nostro interesse, non adesso che verrai invitato ad entrare e presenziare a colui che si definisce il capo clan. Non avrai alcun problema ad avventurati fino a giungere davanti quel grosso tavolo, e potrai vedere alcuni degli Uchiha che portano il tuo stesso sangue nel corpo destarsi da quelle che son le solite cose da capo clan, scartoffie varie e abbastanza noiose - in tempo di pace tutto appare noioso - per sollevar i loro occhi su di te. Tranne uno, colui che siede al centro stesso di quella tavolata, qualcuno dai capelli neri, il viso spigoloso e l'unico anche senza Sharingan attivo. Nessuno ti interromperà al tuo dire, sarai libero di dire ciò che più desideri, ma le tue poche parole son concise a far comprendere a tutti quale sia la tua attuale posizione. < impasta il chakra > un dire dalla voce profonda e graffiante dell'uomo seduto al centro. Indossa abiti semplici, scuri, senza nessun coprifronte indossato, ma il simbolo degli Uchiha posto sul cuore. I tuoi occhi solo adesso potranno ben vedere gli altrui, son neri, come quelli che geneticamente si son tramandati per secoli < bentornato a casa, Matono Uchiha. Io sono l'attuale capo clan, Igarashi Uchiha > un mezzo sorriso appare sulle sue labbra sottili, andando a poggiare tutte le carte in mano per prestarti finalmente attenzione < erano anni che non nasceva un nuovo Uchiha al di fuori di queste sedi > quelle del clan, ovviamente < ma non preoccuparti. In molti hanno perduto la loro famiglia durante l'ultima guerra ninja e con il disastro del falso dio > lento il suo fare andrà a sollevarlo e mostrare la sua mole di 185 centimetri netti, di certo abbastanza alto dal doverti guardare dall'alto al basso, ma non v'è rabbia, rancore, solo benevolenza verso di te < in che condizioni hai attivato il tuo Sharingan?> una piccola domanda posta con leggerezza, mentre il suo passo pesante lo porterà oltre lo stesso tavolo, oltre te, per giungere a metà di quella larga stanza. In tua ovvia attesa. [png capo clan Uchiha : https://i.pinimg.com/564x/ec/9a/0c/ec9a0c7ac43dbb0e2cd9381fdabb7236.jpg]

17:16 Matono:
  [Interno quartiere Uchiha] Perlomeno l'attenzione su di sè la ha attirata, tanti occhietti rossi ora lo fissano, lui di rimando resta a fissare quello al centro, capelli lunghi ed espressione rude, ancora non sta guardando Matono al momento a differenza di tutti gli altri, poi la posizione centrale fa desumere a logica che possa essere la figura di spicco li in mezzo. Che è quella che prende parola d'altra parte, un invito al quale Matono risponde in maniera repentina, braccio destro che vien portato sul petto, sigillo della "capra" mantenuto e palpebre che vanno a socchiudersi. Rallenta il respiro e acquisisce rapidamente una concentrazione mentale sufficiente a dar inizio al processo, che parte dal tentativo di accumulare rapidamente la propria energia spirituale al centro dell'addome, generandola dunque da li tenterebbe di farla fluire, lungo tutto il corpo e andando a toccare ogni tsubo presente, attivandolo di conseguenza. La parte finale concluderebbe l'atto con il tentativo ora di generare un flusso continuo dal centro diramandosi verso ogni punto della figura del moro, in maniera continuativa e stabilizzata mediante la mente. Terminato questo tentativo, andrebbe a rimuovere il sigillo e a riportare le braccia lungo i fianchi, leggermente tese in avanti, riapre gli occhi e torna a mettere a fuoco l'uchiha dai capelli lunghi che dandogli il benvenuto si presenta come il capo clan, abbassa leggermente il capo in segno di saluto, affermando poi in risposta alla domanda dello stesso, voce neutra ma scandita.<In una condizione di grande stress emotivo, di grande pericolo forse direi.> Anche se al momento non gli è ancora chiaro se quello che ha vissuto fosse generato da qualcuno, da una singolarità psichica o chissà cos'altro, quindi non saprebbe rispondere nemmeno a se stesso.<Dunque da allora non ho più riprovato ad utilizzarlo, anche perchè non ho idea di come dovrei fare precisamente immagino.> Ammette alzando le spalle, lo sguardo resta al momento sempre fisso su Igarashi, che alzandosi sovrastava la statura di Matono di parecchi centimetri, certo tenere il collo in maniera da poterlo vedere risulta un pelo scomodo, almeno a quella distanza, quando egli si sposta, con passo lento ed espressione circospetta imita i suoi stessi movimenti, portandosi a un metro dal capoclan, più o meno al centro del salone. In quel frangente di attesa, per un attimo ripensa al definire perdere la propria famiglia, un piccolo fuocherello di rabbia si accende al centro del corpo, arde intenso per un frangente di secondo prima che riesca a scacciare via il ritorno di quei fotogrammi, accompagnati da un leggero mal di testa, quasi non denotabile il tutto.[Tentativo di Impasto chakra]

Ad ogni tua parola, il capo clan continuerà il suo cammino, passo dopo passo vedendoti formare il sigillo per l'impasto stesso. Riuscirai a richiamarlo senza grossi problemi, riuscendo a sentire dentro di te il potere del tuo chakra che scorre all'interno del tuo corpo. Ogni tua parola potrà essere udita da chiunque li dentro, non ci sono segreti per chi fa parte di un clan < naturale > un semplice commento a quella tua spiegazione < lo stress emotivo è uno dei modi per coloro che non conoscono il modo di accedere ai nostri occhi..> continua sempre a camminare in tondo adesso, cambiando direzione repentinamente mentre dona a te le spiegazioni su ciò che è accaduto < ..di risvegliare lo sharingan. Siamo legati a doppio filo alle emozioni violente, così com'è violenta la nostra innata > v'è orgoglio in ogni parola, in ogni singolo dire , in ogni semplice respiro e sospiro , nella stessa camminata posta con la schiena dritta ma lo sguardo nero sempre su di te < adesso che ti sei riunito alla tua famiglia > pone un accento più pesante su quella stessa parola, famiglia. Adesso tu ne fai parte. < devi sempre stare attento ai tuoi occhi. Nel tempo in molti hanno cercato di strapparli..con scarsi risultati, ovviamente > si ferma adesso, a tre metri da te, con lo sguardo serio e concentrato < i nostri segreti sono i tuoi segreti. Nulla fuoriesce di noi oltre queste piccole mura in questa piccola terra > l'invito è chiaro, no? Tenere la bocca chiusa è il primo comandamento. Nessuno oltre gli Uchiha possono conoscere i segreti e le arti della loro innata. < ti insegnerò io stesso a richiamare il tuo sharingan ad un tomoe. Poi dovrai studiare le pergamene > in posizione ma le mani non formano alcun sigillo, rimangono morte lungo i fianchi stessi < concentrati sul tuo chakra Matono. Comprendilo, si, ma comandalo. Cerca di accumularlo e di spostarlo ai tuoi stessi occhi e di continuare a mantenere il chakra sempre in quella posizione. Se ci riuscirai noterai un certo.. cambiamento intorno > no, non dirà ancora nulla su quello che sarà il cambiamento, lasciando a lui stesso la possibilità di concentrarsi sul suo doujutsu, risvegliando davvero la propria innata adesso, con consapevolezza e coordinamento.

17:50 Matono:
  [Interno quartiere Uchiha] Il segno che il tentativo di impasto è andato a buon fine sono certo l'acuirsi delle percezioni, improvvisamente tutto sembra molto più nitido, suoni e vista risultano sensibilmente migliorati, inoltre lo stesso corpo sembrerebbe più reattivo anche nelle interazioni più piccole e semplici. La spiegazione che ne consegue è anche quella che un po si aspettava, che fosse riuscito ad attivarlo per sbaglio era abbastanza chiaro anche a Matono, ma il mancato tentativo di riattivarlo successivamente, più che per incapacità derivava anche dal fatto di non volerlo volutamente fare.<Dunque la sua stessa evoluzione dipenderà dalle mie sensazioni e dai miei sentimenti.> Considera tra se e se ma ad alta voce, in cerca dunque di un' eventuale assenso o dissenso. Il discorso conseguente certo gli getta addosso un ulteriore peso ed un ulteriore motivo per guardarsi dalle persone, non che avesse avuto il bisogno di scuse finora, ma ora aveva addirittura un buon motivo per alimentare la propria misantropia.<Sono guardingo di natura, dovrebbe riuscirmi bene non far avvicinar nessuno alla mia faccia. Ma senza avere questo gene che utilizzo possono farne.> Domanda lecita, anche se non da nessun tono interrogativo all'affermazione. Annuisce alla proposta, che di certo suonava anche come un ordine, così come quello ti tenere i segreti del clan per se stesso all'infuori dello stesso, altra cosa in cui è abbastanza discreto è stare zitto, quindi Matono non sembra preoccuparsi, lo sguardo resta tra il deciso ed il torvo, voleva rendere morbida la sua espressione per l'incontro, anche se al momento i risultati sembrano piuttosto scarsi.<Sono un tipo da zero parole.> Rassicura, riguardo ovviamente a quanto riguarda eventuali segreti e studi, certo questa pergamena non viene fatta visionare a chiunque, ascoltata la piccola introduzione su cosa dovrebbe fare non gli resta che tentare e basta, senza troppi pensieri. Il chakra è già in circolo nel suo copro, ma scorre linee ben delimitate alla stessa intensità, ora la mente deve tentare di deviare tutta la forza sparsa di questo flusso in un unico punto, gli occhi, cosa non semplice per chi bene o male non ha idea di come fare. Partendo dall'idea sfruttata nel concentrare la tecnica "Cannone" all'interno delle mani, emula lo stesso tipo di concentrazione ma immaginando nella testa i suoi occhi, andando ora a portare questo tentativo di deviazione della propria energia spirituale, ora anzichè fluire liberamente questo fiume in piena deve esser controllato, tentando di deviare una parte di esso e fermandola a livello oculare. Inspira ed espira profondamente socchiudendo le palpebre, tenta di mantenere li dovè il chakra accumulato, irrorando gli occhi e le pupille inondandole di energia, controllando l'intensità di quest'ultima tenterebbe di renderla stabile, così da poter abituarsi a mantenerla senza la massima concentrazione continua. Una volta terminato questo tentativo riaprirebbe le palpebre, guardandosi attorno velocemente prima di riportare lo sguardo sul capoclan.

Sorriderà a te il tuo capo clan, colui che ancora porta alto il nome degli Uchiha, la vostra genealogia, il sangue, gli occhi stessi, i valori, le intenzioni. < ci sono molti motivi per prenderli > ma non dirà nulla ancora, semplicemente andrà a spiegare, si, ma soprattutto ad attendere che tu possa invece non solo guadagnarti un minimo della sua fiducia rivelandoti qualche segreto del potere che ti è ancora sconosciuto, ma aiutarti anche a canalizzare il tuo chakra, per aprirlo dritto agli occhi, li ove sentirai la sua energia pompare violenta, e così richiamare il tuo sharingan. Vi è solo una virgola nera in quel mare rosso che adesso son le tue iridi, li ove potrai vedere adesso come se tutto intorno a te fosse rallentato, e tu fossi molto più veloce. < all'inizio sembra difficile mantenere il controllo > continua lo stesso uomo tornando lentamente al suo posto a sedere, al centro di quelli che ancora fissano te e il tuo sharingan < siamo molto abili nei genjutsu, ovviamente > per chi ha le capacità e la memoria di ricordare si, quel clan è sempre stato famoso proprio per quel tratto distintivo < ma siamo molto abili anche con i ninjutsu > altra notizia interessante < ma ognuno sceglie ciò che la natura gli ha donato, allenandola > tace, per adesso, osservandoti un altro pò e poi passando di nuovo al ragazzo coi capelli neri che ti ha accompagnato all'ingresso, e che ancora sosta la davanti in attesa < Hitoshi , mostra a Matono ove si trovano i rotoli del clan e quali può apprendere e studiare > un cenno da parte del ragazzo mentre avanza all'interno stesso del clan verso una delle porte laterali, quelle della sinistra < adesso va pure, ma ricorda, nessun rotolo deve esser trascinato fuori. > un'altra regola fondamentale da conoscere < avremo tempo di farti conoscere il clan e perchè soprattutto siamo ancora.. vivi > un silenzio assordante, di visi che divengono tetri per quegli attimi, di un mutismo generale, ma adesso hai finito, sei stato congedato da quella stanza in modo che tu possa fuggire per scoprire qualcosa in più sul tuo stesso passato, o almeno, su quel nuovo potere che hai. [end]

18:21 Matono:
 All'aprirsi delle palpebre il mondo apparirà subito strano a Matono, guardandosi attorno sembra come se il tempo fosse stato letteralmente spezzettato in frangenti, che ora in successione scorrono velocemente davanti agli occhi del giovane uchiha, respira lentamente cercando di non perdere del tutto la concentrazione, mantenendo quella stasi di chakra all'interno delle pupille continuativa. A guardare bene il capoclan parrebbe veder lo scorrere del chakra, voltandosi verso gli altri presenti comunque noterà che tutti lo stanno fissando. ode le spiegazioni preliminari del Capoclan, annotando mentalmente quanto gli viene detto.<Capisco. La mia natura potrebbe anche essere molteplice.> Considera nuovamente a se stesso prima di andare a fare un cenno con il capo in segno di ringraziamento verso Igarashi.<Ti ringrazio.> Afferma con la consueta tonalità decisa, osserva dunque l'uomo che prima lo aveva accompagnato fare la sua ricomparsa, ne annota il nome e coglie le ultime indicazioni del capoclan, ritenendosi dunque congedato dal loco ufficialamente, di certo avrà tempo per ragionare un pò su quello che sta facendo, anche se allo stato attuale delle cose gli sembra di essere al centro di un fiume in piena, senza nessun appiglio ove fermarsi, letteralmente in balia del fato. Al momento il mantenimento dello sharingan attivo gli richiede una discreta quantità di concentrazione, riesce a muoversi e a pensare normalmente, ma tutto da vedere se riesce a farlo anche in situazioni di nervosismo, in quel caso potrebbe comunque lasciarsi andare alla rabbia come requisito di attivazione.<Hitoshi.> Affianca il ragazzo del quale è venuto a conoscenza del nome giusto ora. Si congeda al resto dei silenziosi uchiha con un secondo cenno con il capo a mò di mini inchino prima di accodarsi ad Hitoshi e dirigersi ove potrà visionare queste pergamene, certo spera di esser lasciato solo a farlo assorto nei propri pensieri e considerazioni deliranti uscendo dalla Sala a sharingan attivo.[End]

Matono si reca alla sede del clan Uchiha di cui ha scoperto di far parte.
Incontra alcuni degli Uchiha e il capo clan, colui che lo aiuterà a comprendere come funzioni far parte di quel Clan e come attivare correttamente la sua innata.


Commento off : nulla da dire, coerente e di poche parole come sempre, adesso vai e genjutsa tutt- ah no, non proprio


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