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Due lavori semplici semplici

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con Mattyse, Keiga

20:56 Keiga:
 Mani unite nel sigillo della capra, la tentata ricerca di quelle due sfere immaginarie. Cerca di farle muovere e farle incontrare all'altezza della bocca dello stomaco per provare infine a fonderle insieme in modo da impastare il chakra, giusto perchè di notte escono più lepri. Che palle ste lepri. Ne ha quasi la nausea. Akuma è poco lontano, a terra, mentre lei opta per una ricerca dall'alto. Cerca di mantenere un equilibrio saldo mentre sta accovacciata in modalità cane sopra quel ramo spesso a circa tre metri di altezza. China sulle ginocchia, in quella posa canina, guarda dall'alto la zona sottostante. Akuma fa altrettanto ma da terra. Udito ed olfatto son lì pronti a captare odori, suoni e se fortunati, anche qualcosa in movimento. Capelli neri, lunghi fino al sedere e lisci incorniciano il viso dagli occhi neri e la pelle olivastra con i due triangolini rossi, simbolo del clan, sempre sulle guance ma nascosti per la maggior parte da una mascherina nera di tessuto. Indossa un top nero di finta pelle che le copre il seno, lasciando libero la zona addominale ed il ventre dove un paio di pantaloni neri, attillati e di finta pelle, le coprono la parte inferiore infilandosi in un paio di anfibi neri ben allacciati. Le braccia sono scoperte se non per gli avambracci e le mani, coperti rispettivamente da vambracci e guanti senza dita con la placca di ferro a protezione dei dorsi. Dalla spalla destra, che prende di poco la scapola, fino al gomito, si nota un tatuaggio composto da strisce messe a caso che però hanno un loro perchè, rendendo il disegno guardabile. Sopra il pantalone, invece, porta gli schinieri. Legato alla coscia destra c'è il porta armi con dentro due kunai e due shuriken. Al fianco sinistro è fissata la tasca porta oggetti che porta all'interno solo un tonico curativo e uno di recupero chakra. [Equip: Guanti ninja, Vambracci , Schinieri. Porta armi: 2 Kunai, 2 Shuriken. Portaoggetti: 1 Tonico Curativo, 1 Tonico recupero chakra.][Tentativo impasto]

21:10 Mattyse:
 La luna risplende nel cielo, a differenza della sera precedente in cui questa si e` nascosta dietro a delle nubi, permettendo cosi` di piovere in maniera anche esagerata. Mat avanza tra quegli alberi che ormai son divenuti la casa di un amica stretta, paragonabile a quello che un tempo era Tenshi, una sorella, con i piedi ben stretti dal suo paio di stivali alti, di colore nero. I pantaloni sono grigi e stretti dai precedenti fino a meta` polpaccio, all'altezza del ginocchio sara` una lunga tunica a coprirli: questa e` di un verde oliva orribile, ha un collo alto in grado di coprire fin sopra il mento del Senjuu e porta due maniche larghe e lunghe, comode per ipotetici sigilli nascosti proprio perche` in grado di nascondere le mani fino le punte delle dita. I lunghi capelli questa sera sono sciolti, arrivando poco sotto alle spalle in quanto lunghezza, mentre due ciuffi ricadrebbero davanti al suo volto, uno in particolare, piu` spesso e formoso, andrebbe a coprire l'occhio sinistro, quasi a nascondere le ustioni e la palese cecita` di quell'organo. Ma parliamo ora di cosa il Senjuu ha deciso di portarsi dietro: il polso sinistro e` avvolto da un fuuda in cui e` stato sigillato una ciocca di pelo nero raccolta la sera prima appena la strada e` risultata sicura, mentre dalla manica destra penzola un sacchetto bianco, reso poco trasparente a causa del vapore che riesce in ogni caso a fuoriuscire nonostante il nodo sia ben saldo. <Akumaaaa> Chiamerebbe il cagnolone a gran voce, senza fermarsi o guardarsi in giro. <Keigaaaa. Ho portato da mangiare!> Un regalo una volta ogni tanto, consapevole che la Inuzuka ha scelto di vivere in maniera cosi` selvaggia per motivi suoi, ma gli manca averla in torno come prima, quando la cagna ed il suo cucciolo stavano da Furaya. Pensandoci bene, e` un qualcosa che si potrebbe organizzare...

21:27 Keiga:
 Lo sguardo nero dell'umana, dall'alto, per quanto possibile, tiene d'occhio il punto di cui Akuma non si occupa. Di tanto in tanto i padiglioni di Akuma si spostano nel sentire rumori ad orecchio umano impercettibili. Quella voce però, che in un primo momento spezza il silenzio in modo quasi fastidioso, la fa alzare gli occhi al cielo. Se c'era una preda, di certo se ne sarà andata. Il solito tatto di Mat. Certo è che quando parla di mangiare, i brutti pensieri sono già svaniti <Portalo qua> Dice al cane che, in barba alla caccia, si fionda verso il Senjuu, senza preoccuparsi di non fare rumore <*Woff..*> E si annuncia anche. La coda sbatacchia a destra e sinistra, mentre il tartufo parte a cercare di annusare il ragazzo da testa a piedi. Una volta che lo ha perquisito, cerca di pizzicargli tra i denti un lembo di quella roba che si è messo addosso per cercare di trascinarlo, letteralmente, verso l'albero dal quale la sua umana, prendendosela comodissima, sta ancora scendendo <Oplà.> Monotçno il suono che esce. Appoggia i piedi a terra probabilmente quando Akuma lo sta annusando. Si appoggia con la schiena al tronco, incrociando le braccia al petto ed alzando il piede sinistro in modo da appoggiare la pianta contro l'albero. Una posa fin troppo umana, tenendo conto di com'è solitamente in quest'ultimo periodo. <Se è una lepre te la tiro dietro> Alza la voce, abbassandola quando e se sono abbastanza vicini da vederli <Come mai la tovaglia?> Chiede, riferita a quella cosa orribile che si è messo. [Chakra ON]

21:37 Mattyse:
 Un latrato attira l'attenzione del bianco, che subito volta lo sguardo in favore del cucciolone per poi allungargli la mano, si farebbe annusare senza alcun problema, approfittando del momento per rubargli qualche carezza. <Si si, mi sei mancato e manchi anche a Furaya.> Come se gli avesse dato modo di pensarlo no? Il cane poi pinza la manica della tunica e lo tira appena, obbligando il Senjuu a seguirlo per raggiungere la padrona. La sua voce giungera` alle orecchie orecchie di Mat, strappandogli un piccolo sorriso. <nessuna lepre. Due ramen a base di carne, quindi nel peggiore dei casi pollo.> Onesto il bianco mentre distende il braccio destro verso la corvina, porgendole il sacchetto con le due portate. <Ho bisogno di qualcosa che si apra rapidamente e nasconda quanto piu` possibile in caso di combattimento. Dovresti saperlo.> Anche perche` non e` la prima volta che lo vede con abiti simili, aventi sempre la stessa funzione. Mat attenderebbe quindi di avere la destra libera prima di abbassare nuovamente lo sguardo sul cagnolone. <Uno e` tuo, ma vedi di non sbrodolare.> Come se a qualcuno possa veramente importare no? <Come state?> interessandosi ora a come il duo se la stia cavando. <non vi siete ancora annoiati a morte di restare da soli nel bosco?> Dando parecchio per scontato che questa cosa possa accadere presto. <Non vi manca un poco stare in una casa calda con Furaya che vi coccola da mattina a sera?> Mat dillo che sei te a volerli in casa piu` di quanto possa volere la rosata stessa. Non mentire ne a loro ne a te stesso.

21:54 Keiga:
 Akuma porta Mat dall'umana, con la coda sventolante, lasciandolo una volta arrivati per poi tirare fuori quella bistecca che ha al posto della lingua. Lei ascolta, nascondendo parte dell'inespressività dietro la mascherina nera. <Mh.> Prende la busta, sciogliendo l'intreccio delle braccia dal petto per aprirla e guardare dentro <Si, ma quel colore è terribile> Ammette senza peli sulla lingua, prendendo prima uno e poi l'altro barattolino. Akuma, ora che il cibo ce l'ha Keiga, ronza attorno a lei da bravo approfittatore <E aspetta un attimo che te lo apro> Brontola verso il cane prima di di aprirgli un barattolo e metterglielo a terra. Ci si fionda subito, visto non è neanche più bollente <Bene, voi?> E' di nuovo tornata di poche parole. Ma è già tanto che sappia ancora parlare, visto che la maggior parte dei giorni non dice una parola. Apre anche il suo di barattolo, senza neanche considerare le eventuali bacchette. Da brava selvaggia abbassa la mascherina e ci infila la mano sudicia dentro, afferrando un mucchietto di spaghetti per poi cacciarseli in bocca. <Hui non ho uoglia di..> Mastica <Uccidere..> Fa una pausa <Ogni due per te> Specifica, afferrando con la mano un'altra manciata di spaghetti. Akuma fa più fatica, ma una volta rovesciato il barattolo a terra gli è più facile ravanare all'interno con la lingua. Lei lo guarda soltanto, prima di tornare al suo ramen e a Mat <Si, ma in casa stiamo stretti e al villaggio ci sono le persone. Perchè Lei non è con te?> Uno sguardo dei suoi, freddi ed allo stesso tempo pungenti. Sospira prima di cacciarsi la manciata in bocca. E' sempre peggio in quanto a buone maniere. Si scrolla anche il brodino dalle dita, frustando la mano verso terra. <Si è mosso qualcosa?> Un cenno del capo in direzione del villaggio, tornando zitta in modo da mangiare in quel modo animalesco il ramen gentilmente offerto dal bianco. [Chakra ON]

22:09 Mattyse:
 Il bianco non puo` che sorridere osservando i due mangiare con tanta foga, nonostante Keiga stia rischiando tipo venti malattie diversi in un colpo solo... <Si, non piace neanche a me> commenterebbe inerente al colore della propria tunica mentre una piccola risata gli scuoterebbe il petto e le spalle. Ascolta poi le sue parole inerenti alla carenza di desiderio di uccidere, cioe` lo capisce, in mezzo alla natura non hai tanta voglia di uccidere le persone, anche perche` non ce ne sono... <Tutto sommato bene, la casa di Tachiko sta diventando stretta...> Non e` vero, e` solo la Nara che sta diventando intollerabile per il bianco. Anche se poteva non semrbare, le sue compagne erano state scelte con un criterio e non solo perche` "da educare", ma soprattutto perche` erano piu` simili a lui di quanto non credevano... E Tachiko, la vespa, sembra aver perso quel sadismo che prima la accumunava a loro. Le parole poi di Keiga lo colpiscono, gli fanno stringere i denti per un attimo, ma non smetterebbe mai di sorridere. <lo dici come se quel desiderio fosse mai stata una cosa tanto brutta.> Tenterebbe di mantenere il sorriso stampato sul volto per non dar a vedere quanto il suo cuoricino da terrorista si sia rotto in realta`... <Sta sera aveva da fare.> Riguardo a Furaya. <Si, si sta muovendo qualcosa... ma abbiamo bisogno di una mano e te sei l'unica che puo` aiutarci... Sempre se ti va.> Sempre se ha ancora, in fondo al suo animo, una briciola di sadismo. <In realta` sarebbero due le cose, una piu` semplice e veloce da risolvere e una un pochino piu` complessa... Quale vorresti sentire prima?> Le lascera` come sempre possibilita` di rifiutarsi se lo volesse, ma arrivati a questo punto non sa piu` se spera che lo aiuti per l'aiuto stesso o se per sapere quanto possa essersi calmata pure Keiga...

22:23 Keiga:
 Lo ascolta in silenzio, continuando a rischiare la vita mangiando quel ramen con le mane insozzate di ogni schifezza, dal fango al sangue al lerciume in generale. Akuma finisce la sua porzione, leccandosi i baffi per poi guardare la sua umana, ancora alle prese con gli spaghetti <Scordatelo. Questa è mia.> Solo con gli occhi addosso del cane ha capito cosa voleva, ma lo avrebbe capito chiunque. <Perchè stretta? Si è aggiunta gente?> Chiede, guardandolo mentre risucchia uno spaghetto che le stava scappando dalla bocca. Che ne sa che probabilmente le cose non vanno bene. <...> Butta giù l'ultima manciata, per poi terminare il tutto bevendo il delizioso brodino al pollo. Non risponde, lo ascolta. Passa l'avambraccio destro davanti alla bocca per pulirla, alla buona e rialza la mascherina, nascondendo per la maggior parte i triangolini. Lo lascia parlare, mettendo nuovamente il suo barattolo ormai vuoto nella borsa e prendendo anche quello a terra che ha finito Akuma. Lascia la borsa a terra, muovendosi di qualche passo verso di lui, fermandosi a circa mezzo metro. <Sono mesi che aspetto di fare fuori qualcuno. Mi avete detto di aspettare. Aspettare. Se ora l'attesa è finita..> Lascia cadere lì la frase, facilmente intuibile il finale. Quel sentire che qualcosa si sta muovendo le ha fatto tornare una scintilla negli occhi, neri come la pece. <Cosa devo fare.> Domanda, impassibile in viso, nonostante tutto. <Inizia con quella che vuoi> Avvicina le mani tra loro, facendo scrocchiare le nocche. <Akuma.. è ora di tornare in scena> Un ringhio sommesso da parte del cagnone che a sua volta pare voler ascoltare, o per lo meno, affiancare la sua umana nell'ascolto di quello che Mat ha da dire. [Chakra ON]

22:35 Mattyse:
 I due litigano come dei bambini per il cibo, ad Akuma sembra quasi che mangi per fame ma per il gusto di buttare roba nello stomaco, mentre la ragazza davanti a se termina quel brodino che oramai sapra` piu` di fango che di pollo. <No no, solo non mi trovo piu` con Tachiko. Non parliamo piu` la stessa lingua insomma...> Ci gira attorno, non vuole certamente far capire che quel cambiamento gli stia procurando tanto dispiacere da mettersi quasi in discussione... E poi eccola, Keiga che riprende a parlare tutto d'un colpo, andando a salvare l'umore del ragazzo come un rigore all'ultimo minuto. Mat solleverebbe appena il mento, un movimento involontario causato da quella felicita` nel sentire quelle parole, unica cosa che poteva effettivamente impedirgli di penzolare da un albero con una corda attorno al collo. <Maiali i kami stavo pensando che mi aveste abbandonato pure voi.> Accennando ad una piccola risata. Il Senjuu solleverebbe entrambe le mani, portando la destra poi all'interno della manica della mancina, andando a prendere con indice e medio il fuuda che avvolge il polso sinistro, cercherebbe di liberarsi l'arto per poi porgerlo alla Inuzuka. <Questo e` il lavoro piu` semplice. Ieri a Kiri due figure si sono fatte vedere, una persona ed una qualche bestia. Dalle impronte direi una persona di statura minuta ed un canide decisamente piu` grosso e pesante. Sono riuscito a sigillare qui delle ciocche di pelo, ha piovuto, ma magari voi riuscite a rintracciarne l'odore.> Quindi effettivamente semplice. <Ipotizzo appartenga al vostro clan, ma e` solo una teoria. Non so se e` solo, non so che aspetto abbia... So solo che l'animale aveva le zampe sporche di sangue e poco dopo averli incrociati hanno fatto scoppiare qualcosa. Vi manderei subito a controllare l'odore per le strade di Konoha, ma non essendo sicuro del clan meglio se cercate una pista nel quartiere povero di Kiri.> Luogo in cui si sono incrociati. <Trovate il loro rifugio, andremo insieme a bussare alla loro porta.> Come detto questo e` il piu` semplice, dipende tutto da quanto Keiga e Akuma siano in grado di rintracciare quell'odore.

22:50 Keiga:
 Aggrotta la fronte quando parla di Tachiko, non capendo, ovviamente. Non è mai stata troppo brava con i rapporti, lei. <Cos'è cambiato?> Chiede, in un certo senso curiosa. Sono pur sempre la sua famiglia. E se lui ci gira attorno, lei invece chiede. Il capo poi si inclina di lato alla reazione di Mat. Inaspettata, come sono inaspettate le sue successive parole. <Cosa vuoi dire> La voce, ovattata dietro alla mascherina, torna monotono. <Chi altro si tira indietro?> Chiede, stavolta un attimo alterata ma la differenza da prima è quasi minima. Lo sguardo poi cade sul fuuda mentre ascolta le parole del bianco. A sentir parlare del canide, lo sguardo si posa su Akuma, indicandogli con un cenno del capo quel fuuda che ancora non prende. <Faglieli annusare> Parole che rivolge a Mat, così che Akuma possa già provare a sentir un eventuale odore. <Un Inuzuka?> Non ne vede da anni. Per come la vede è rimasta l'unica ma è ovvio che non sia così. Non sa neanche se suo fratello è ancora vivo. Non le è mai interessato, alla fine. <Inizieremo da Kiri, se c'è ancora qualche minima traccia, la seguiremo> Annusice. Non dovrebbe essere difficile nel caso trovassero davvero un minimo di scia. <Questo era semplice. Quello difficile?> Domanda lei, incrociando le braccia poco sotto il seno. [Chakra ON]

23:03 Mattyse:
 Ora piu` tranquillo, con un sorriso gia` piu` sincero rispetto a poco prima. <Ho qualcosa di rotto nella testa Keiga, io ho bisogno di sangue e caos per quanta non lo ammetta. Di conseguenza mi voglio circondare di persone che in fondo si nutrino della stessa cosa, come te e come era Tachiko. Ma questa pare non voler piu` seguire la nostra strada.> in effetti gli atteggiamenti hanno resto a Mat molto difficile sopportare la Nara, come se non fosse piu` lei... <Nessun altro, per fortuna... Ma per qualche secondo ho pensato fossi cambiata pure tu.> Forse stupidamente, forse con buone ragioni... Di sicuro quella sensazione di vuoto che ha appena provato e` servito al bianco per capire quanto possa essere una persona orribile. Keiga gli dice di far annusare i peli ad Akuma, ma il bianco scuote appena il capo. <Leva il sigillo quando state per iniziare. Pioveva e l'ho presa in mano, piu` tempo sta all'aria e piu` sara` debole l'unica traccia che abbiamo.> Invita quindi l'Inuzuka a prendere il fuuda e ad usarlo nel modo che piu` le aggrada. <L'idea principale e` quello di far unire questa persona ed il suo amico a quattro zampe a noi... Ma alla prima sensazione...> Sensazione, non cenno, non prova, non minacca... Al primo pensiero che questo possa essere pericolo. <...lo elimineremo. Basta mezze misure.> Niente piu` regole, se muore qualche civile saranno gli altri a piangere. <L'incarico difficile sara` particolarmente divertente. Vorrei che tu e Furaya andaste in un locale, l'Ochaya ricordi?> il locale che voleva assalire e che ha provato a distruggere di nuovo... fallendo. <I bastardi hanno imparato. Ora utilizzano dei protocolli di difesa, per ogni pericolo hanno uno schema da seguire.> Come le prove antincendio, presente? <Ho bisogno che tu e Fru andiate dentro, lei cerchera` di portarmi le misure dell'edificio e quanti piu` dettagli possibili... Tu dovresti cercare lavoro nella sicureazza...> E quasi si vergogna a dirglielo cosi`. Vuole far infiltrare keiga tra le file di quelli che hanno rapito sua figlia. <Mi serve qualcuno che possa dirmi come programmano i loro movimenti in caso di pericolo, come spostano Masumi e chi tiene Kimi...> Qua la tonalita` si abbasserebbe appena, palesando quanto possa soffrire ancora per la mancanza della bimba. <Saresti la persona piu` vicina a mia figlia che io conosca...>

23:20 Keiga:
 Nelle sue parole c'è qualcosa in cui si sente molto simile. Non abbassa lo sguardo ma al contrario lo punta manco fosse diventato la sua preda della sera. <Provo a parlarci io> Se ne esce così. <Era lei ad istigarmi> Il più delle volte. <Se adesso si mette a fare la suora la prendo a scopettoni sulle gengive> Scaricatrice era e scaricatrice è rimasta. <Col cazzo> Non è cambiata <Va bene> Prende il fuuda, sciogliendo l'intreccio al petto, di nuovo, cercando di piazzarlo nella tasca porta oggetti. Alla buona. <Andremo domani. Se la pioggia non ha cancellato tutto, troveremo qualcosa. Le bestie puzzano> Ammette, mettendocisi in mezzo in prima persona. Ed in effetti si, non emana poi un odore di lavanda lei che sfrutta la pioggia per lavarsi, quando ne ha voglia. Il fatto di far unire un altro ipotetico inuzuka alla squadra non è che le vada poi tanto a genio. <Tkz..> Odia quelli del suo clan. <Non scherzare. Sono tutti dei bastardi> Per participio preso. <Spero che tu abbia brutte sensazioni> Risponde, non potendo poi fare granchè se lui li vuole in squadra. AScolta l'altro incarico, sbatacchiando gli occhi un paio di volte, allibita. <Serio?> Lo sguardo inespressivo, lo fulmina in pieno. <Si, lo ricordo> In realtà l'idea di andarci con Furaya non le dispiace per niente. <Cercare lavoro? In mezzo alle persone?> Questa si che è difficile. Ma quello mette in mezzo la figlia, ricordandole il motivo per cui si fa quella cosa. Sospira, quasi rassegnata <E va bene..> Akuma tira indietro le orecchie, per via di un rumore sentito alle spalle, dietro qualche albero. Anche lei si gira ma torna su MAt quando non avverte nessun pericolo. <Domani andiamo a Kiri. Se trovo qualcosa mi faccio sentire> Conclude, digerendo il ramen, senza trattenersi. [Chakra ON]

20:02 Mattyse:
 L'inuzuka sembra voler tirar nuovamente Tachiko sulla cattiva strada, ma il bianco non e` particolarmente ottimista a riguardo. Qualcosa turba la Nara, qualcosa di cui non ha voluto parlare, adottando un comportamento che a Mat non puo` che dare sui nervi: non ascoltare in nessun modo. Quando Keiga prende il fuuda, Mat lascerebbe ricadere il braccio destro lungo il fianchi, annuendo appena <Grazie.> Ha estrema fiducia in lei, nonostante il coccolone che gli ha fatto venire giusto qualche frase prima.<Davvero? Magari troviamo qualcuno che ti assomiglia. Ci potresti andare anche d'accordo.> Ma parliamo di quell'incarico, quello piu` complicato che obbligherebbe Keiga nel relazionarsi con le persone. <Si. Ma come sicurezza. Se ti prendono, il tuo lavoro sarebbe menare i casinisti. Con Akuma ti puoi assicurare che nessuno entri con roba presa da fuori... Digli cosi` e sara` un punto in piu`.> E` un bel vantaggio per la Yakuza, no? Se vuoi la droga la prendi direttamente dentro al nostro locale. <la vera parte difficile, piccola Keiga, e` che se qualcuno scopre che sei la persona a me piu` vicina potresti non aver tempo neanche per salutare il tuo cagnolone. Non penso sappiamo di me e Furaya, ma in ogni caso dovresti riportare a lei tutte le notizie... giusto per non rischiare che vi scoprano.> Ecco la difficolta`, in quel locale Mat e` il bastardo che ha ucciso il capo, qualcuno che merita la morte peggio degli scarafaggi. Ancora un piccolo sorriso rivolto verso la corvina, poi andrebbe ad abbassare lo sguardo su Akuma. <E se volete... io e Fru stiamo cercando casa e ci mancano due animaletti domestici particolarmente fastidiosi e in cerca di coccole.> No Keiga, non lo sta chiedendo a te. Tu risponderesti di no solo per chissa` quale problematica. <Ti va cucciolone? Non ti mancano i grattini di Furaya?>

20:14 Keiga:
 Alza le spalle riguardo Tachiko. Ci prova, non fa miracoli. Un cenno del capo per rispondere al ringraziamento, per poi guardarlo mentre parla del possibile Inuzuka <Qualcuno che mi assomiglia?> Dietro la mascherina, si nasconde un ghigno di disprezzo <Non esiste nessuno> Ribatte. Aveva problemi già da piccola con il suo clan, che ha finito per non frequentare più una volta preso Akuma. Si lascia cadere verso il basso, ormai assume quella posa umana da troppo tempo e inizia a starle scomoda. Posa canina, uguale ad Akuma e sono anche uno accanto all'altra. <Ah> A quel -menare i casinisti- si raddrizza appena, come se fosse un incentivo per lei. <Va bene> Conferma riguardo Akuma <Non lo scopriranno> Sospira, come se la cosa neanche la toccasse minimamente. Alza la mano destra da terra per grattarsi a lato del collo, veloce, come farebbe un cane <Me li scopo, così non parleranno. E se scoprissero qualcosa, me li scopo e poi li ammazzo> Ecco, non fa una piega. Altro sospiro, rialzando la testa verso di lui, verso l'alto, con un sopracciglio alzato al discorso -casa-. Akuma scodinzola appena, ma quando capisce, a modo suo, che si parla con lui, muove il muso verso la sua umana e poi di nuovo su Mat. <Puoi andare se vuoi. Lo sai che non sei costretto a stare con me> Ed è vero, e non sono poche le volte in cui si allontana pure per una giornata intera per andare probabilmente ad ingravidare qualche cagna nel villaggio. <Porterete anche Senshi?> Chiede, infine.

20:23 Mattyse:
 Come lei non esiste nessuno, e questo e` decisamente vero. <Vero, come te nessuno. Ma non escluderei la possibilita` di avere un amico in piu`.> Continuando a sorridere, ora a cuor appena piu` leggero. La corvina pare accettare tutto anche in maniera piu` o meno felice. L'idea di pestare la gente le aggrada. <Scopali, scopali e ammazzali, ma usa le protezioni. Ti ricordo che dobbiamo fare un particolare regalo a Furaya e non vorrei rischiare infezioni strane.> Ce la ricordiamo la missiva, vero? VERO?! Poi ecco la proposta, Keiga da brava padrona lascia Akuma liberissimo di scegliere, Mat torna a posare cio` che resta del suo sguardo ambrato su di lei, muovendo appena il piede destro per darle un piccolo calcio con la punta dello stivale, piu` un tocco che un vero e proprio calcio. <Idiota, ho chiesto a lui perche` su queste cose e` piu furbo di te. Ho detto che ce ne mancano due, di uno ci facciamo poco e nulla.> Ed ecco che un altra piccola risata scuoterebbe il di lui petto. <A te non mancano le attenzioni? Un posto caldo? Con del cibo diverso dal coniglio?> Con i cinghiali? NOOOO, non parliamo di cinghiali che ancora Mat non sa che erano sopravvissuti alla guerra. Non apriamo certe ferite per favore. <Si. Sperando che Tachiko voglia lasciarcela con le buone... So che in fondo ti piaceva quella bambina, Furaya ha cantato subito di come la mettevi in groppa ad Akuma da piccola.> Ecco che il bastardo tirerebbe fuori un ricordo di un avvenimento di piu` di dieci anni fa, con un sorriso sincero e quasi tenero sulle labbra. <Ha bisogno di una zia che le insegni come rimorchiare... E ne avra` bisogno anche Kimi...> Bugia, stai solo cercando di convincerla ad accettare.

20:36 Keiga:
 Un lieve ringhio emana in risposta a Mat, riguardo il nuovo amico. si sa come non sia per nulla semplice per lei, farsi nuovi amici. <Protezioni?> No, mai usate ed inclina anche la testa di lato guardandolo un attimo confusa <Con Furaya uso la bocca, mica la figa> Pausa <Ma lei lo sa?> Chiede, perchè comunque, il bene di Furaya è sempre al primo posto per lei. <Lo sai che se non lo sa e io le metto le mani addosso e lei non vuole, mi fa tanto di quel male che tu neanche ti immagini, si?> Giusto per rendere l'idea. Ed al calcio abbassa lo sguardo sul piede e poi ancora su di lui, in viso <Ha sicuramente ingravidato qualche cagnolina al villaggio, non farete fatica a trovarne un altro> Ci è arrivata, non è così scema, ma sta tergiversando alla grande. Riguardo ad attenzioni, posto caldo e quant'altro, non risponde. Distoglie lo sguardo e pinta gli occhi neri nel buio qualche metro più lontano. <Si, mi piace> Ammette. E' forse la prima volta che lo ammette <Quando siete spariti è anche per lei che ho continuato a cercarvi.> Ma non lo guarda, perchè son cose per lei difficili da esternare. <E comunque vaffanculo, non tirarmi i calci> Ecco, doveva per forza tornare a fare la camion. A quel ricordo chiude gli occhi in fessure, fissandolo <Smettila.> Monotono il suono della voce. Potrebbe anche averla già convinta ma è troppo testona per ammettere che tornerebbe pure camminando sulle mani a vivere con loro. Ed al resto, quando nomina Kimi lo guarda, di traverso, come se volesse scrutarne l'espressione in viso. <Quando la troviamo me la porto in qualche locale> Voleva essere positiva, per una volta, anche se a modo suo.

21:12 Mattyse:
 <Dai, mostrami i denti che te ne faccio saltare un paio.> La sfiderebbe assottigliando lo sguardo verso di lei prima di sbuffare l'aria verso la propria destra, scuotendo appena il capo. <Akuma, dille qualcosa tu.> Indicandogliela con un rapido cenno. Ecco, Keiga rivela di non sapere manco che siano le protezioni. <Ottimo...> commenterebbe il bianco prima di alzare gli occhi al cielo. <No, Furaya non lo sa, e` una sorpresa. Ma non ti preoccupare che non ti fara` nulla. Promesso.> Anche perche` gli schiaffi li prendera` lui... schiaffi lavici oserei dire. Ecco l'informazione piu` clue, Akuma ha probabilmente ingravidato qualche cagna? Subito lo sguardo si fionderebbe sul doggo, lo guarderebbe a dir poco male. <Ma che cazzo ti passa per la testa? Divertiti ma non fare sti danni pure te. Non mi devi mica imitare.> Eh... in effetti... Ed ecco che poi Keiga ammette di apprezzare la compagnia di Senshi, strappando un lieve sorriso a Mat. Il Senjuu i chinerebbe sulle proprie ginocchia, avvicinandosi al viso della corvina che ha preferito cambiare posizione per assumerne una piu` animalesca. <Uno.> Tenterebbe di intimidirla, sollevando la mano destra e muovendola repentina nell'intento di afferrarle una ciocca di capelli, se fosse riuscito a prenderli li tirerebbe appena. <Io ti tiro quello che voglio. Se no che gusto c'e`?> Appena divertito ed ironico. <Due.> Distendendo nuovamente le ginocchia per tornare in piedi. <Pensaci. Quella bambina stravede per te, come lo facciamo noi. Se cambi idea sai come trovarci.> Anche perche` dovrebbe conoscere a dir poco a memoria il loro odore... Il bianco tenterebbe poi di ruotare su se stesso per allontanarsi, intento ad andarsene, ma la voce della Inuzuka lo congela di colpo. Gli occhi spalancati fisserebbero un albero a caso. Un profondo respiro e... <Magari per quello aspetta che sia un po' piu` grande...> Una richiesta, ma in effetti gli viene in mente una cosa, che lo convince a tornar con lo sguardo su di lei. <ma tu, che la vedrai ben prima di me...> Sempre ammesso che la assuma all'Ochaya. <Prenditi cura di lei anche per me, ok? Se mai ti venisse concesso... falla giocare un po` tra i fiori. Magari ci va di culo e risveglia il Mokuton mentre gioca con Akuma.> Anche se in effetti dovrebbe andare mooolto di culo. <Aggiornami su kiri e organizzati con Furaya. Conto su di te Keiga, se fallisci tu mi rimane il suidicio.> Ecco un ultimo commento, mentre terminerebbe la rotazione sul piede sinistro, intento a dar le spalle alla corvina per poi riprendere a camminare, intento ad allontanarsi. <So che non mi deluderai... non lo fai mai.> Le ultime parole, a bassa voce, che il bianco andrebbe a dire mentre si incammina verso la propria casa. [Exit]

21:25 Keiga:
 <Tkz> Fa schioccare la lingua sul palato a quel commento, guardando di nuovo altrove. <Mh..> Non è certa che Furaya non le faccia nulla ma ehi, quanti anni sono che aspetta quel momento? Akuma, ritira la linguaccia, inclinando il muso nero di lato. Scodinzola poi, levandosi sulle quattro zampe ed abbaiando <*Woff!*> Si è divertito, mica è scemo. Al fare di Mat torna su di lui, irrigidendosi per quei suoi movimenti ma senza muoversi, a maggior ragione quando lui ha tra le mani una ciocca di capelli lavati forse mesi fa l'ultima volta. Se avesse le orecchie canine le tirerebbe indietro in questo momento ma lo sguardo non glielo leva di dosso. Akuma per un attimo smette di scodinzolare ma non fa nulla, non avvertendo pericolo. <...> E lei zitta mentre Mat elenca i suoi numeri. Quando si alza, libera da qualsiasi presa, risponde <Se viene Senshi, vengo anche io> Ecco, l'ha detto ma distoglie di nuovo lo sguardo. Lo ascolta poi quando si gira prima di ripartire <Te la riporteremo a casa> Solo questo, ma quando lui fa per allontanarsi lei si allunga per prendere la borsa con dentro i barattoli vuoti <Ehi! Non inquinare!> E' pur sempre casa sua, al momento. Proverebbe a lanciargliela, se lo becca, pazienza. L'ultimo commento lo sente solo Akuma, perchè lei già si muove dalla parte opposta, infilandosi nel buio, fra gli alberi. Poco dopo anche il cane la segue, scomparendo presto anch'egli [End]

Mat cerca Keiga per richiedere il suo aiuto in due imprese:
A) ricercare il cagnolone che la sera prima ha fatto danni nel quartiere povero di Kiri
B) infiltrarsi all'Ochaya per poter dare a Mat modo di entrare e recuperare sua figlia.

Nella conversazione, il bianco, invita Keiga e Akuma a tornare da lui e Furaya, come animali domestici...