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con Furaya, Sangeki

19:00 Sangeki:
  [Testa del primo Hokage] Il monte dei volti di pietra, un luogo iconicamente suggestivo, soprattutto per quei ninja del passato che hanno vissuto la grande distruzione con la venuta del dio... quello non è sicuramente l'originale, ovvio, eppure sotto espresso ordine della nuova hokage, quei volti hanno ripreso forma dentro la roccia ruvida e dura di una montagna altrettanto simile, riportando ad antico splendore e lustro il monumento simbolo della foglia. Perchè si trova lì? Sempre la solita storia, sta cercando Kamichi, quel ninja governativo di cui ora conosce almeno il nome grazie alla giovane dokuhiro, incontrata qualche giorno fa presso la biblioteca del campo d'addestramento di Oto. Il vestiario appare essere decisamente particolare, non curato è dir poco, la moda in quei panneggi è relativamente zero, in quel suo aspetto da uomo trentacinquenne che non ha mai speso neppure un minuto a pensare a cosa indossare. Stivali lunghi in stoffa che arrivano sino a sotto le ginocchia, coprendo la totalità degli stinchi con un colore tendente al grigio, mentre nelle stesse calzature viene lasciato cadere un pantalone di larga stoffa dal colore bluastro, stretto alla vita, racchiuso a quest'ultima da una cinta in pelle, dal classico colore marroncino; Al di sopra non indossa nulla di particolare, una canotta dal colore grigio chiaro come quello degli stivali, a giro maniche, giusto quel pò per coprirgli il corpo da eventuali intemperie, mentre sulle spalle poggia un mantello nero dalla media lunghezza, dal colletto alzato su ambo i lati, tenuto chiuso al petto dal copri fronte di Konoha, usato come spilla di quel nero indumento. Una chiara barbetta incolta al viso del medesimo colore rossastro dei capelli, mentre rapido s'appresta a camminare errante per quelle vie, alla ricerca di quel personaggio ormai defunto, scomparso e... chissà cos'altro, ma lui nulla capisce ed immagina, e per ora deve continuare a fargli quelle domande, quelle famose domande.

19:13 Furaya:
 La sera è calata ormai da un paio d'ore, rendendo l'atmosfera più suggestiva specialmente se vista dall'alto del Monte dei Volti. Le luci dei vari settori illuminano la zona sottostante come tanti piccoli puntini luminosi che brillano in mezzo al buio dell'esterno e dell'ignoto conosciuto. Ignoto conosciuto perché i territori, un tempo, appartenevano all'uomo; un uomo che adesso è braccato all'interno di quelle mura e dalle quali è rischioso uscire. Osserva questo panorama dalle scale che conducono al primo volto degli Hokage, della sfilza di coloro che lo sono stati successivamente ad esso. Tiene una mano sul corrimano, così da salir con più tranquillità e non rischiare di inciampare mentre gli occhi son impegnati altrove. S’è munita d’una camicia bianca dal collo alto, abbottonata sin ad altezza del seno e col colletto sbottonato, ben ripiegato ai lati. Le maniche son lunghe con doverosi polsini anch’essi allacciati come si comanda attorno ai polsi. Al di sotto delle suddette, è posta una coppia di vambracci metallici che ne circonda totalmente l’avambraccio sin quasi al gomito in qualità di protezioni. Le estremità del vestiario citato son infilate in una gonna sottostante a vita alta, la quale circonda inesorabilmente i fianchi della fanciulla. È nera con dei bottoni dorati posti sulla destra e fungenti da chiusura ermetica dell’indumento. Essa giunge a metà coscia, lasciando il resto delle flessuose gambe ben in vista eccezion fatta da metà stinco in giù. Qui, infatti, prendono posto un paio d’anfibi dalla suola alta, al cui interno son stati sistemati degli schinieri in modo che, come i vambracci, fungano da protezioni per le inferior leve. C’è ovviamente da considerare anche l’equipaggiamento del quale non fa letteralmente mai a meno. La vita è circondata da una cintura in cuoio nera e piuttosto spessa, al cui fianco mancino viene agganciato un fodero contenente la sua fedelissima katana – l’unica rimasta. Attorno alla coscia destrorsa, poco sotto l’indumento citato, v’è anche posizionato una tasca porta kunai e shuriken avente al suo interno ben tre kunai. Sul gluteo posteriore dall’opposto lato, sempre agganciata alla cintura di cui sopra, prende posto un’ulteriore tasca porta oggetti avente al suo interno tonici di recupero Chakra e coagulanti, qualche fuda contenente dei tronchetti. Al polso mancino, nascosto dalla manica della camicia, vi ha posto un fuda esclusivo nel quale ha sigillato la frusta che, di recente, ha optato come arma a discapito di spade più grosse della propria figura che, al momento, non riesce neanche ad usare come vorrebbe. Tra i capelli rosei, incurante del tempo e della società attuale, splende il suo coprifronte raffigurante il simbolo di Konoha con tutti i relativi segni d’usura e di graffio. Non s'accorge ancora di Sangeki sulla testa del primo, ben più interessata a fermarsi all'ultimo gradino, così da scrutare interessata quel marasma di luci che, un tempo, una decade prima, poteva soltanto immaginare. Ne resta ammaliata, in un certo senso. Quella tecnologia è di quanto più necessario possa servire al nuovo mondo all'esterno. [ Chakra ON ]

19:58 Sangeki:
 Luna piena quella di questa sera, sicuramente un qualcosa di davvero romantico da osservare, qualcosa di particolarmente adatto a cuori decisamente più giovani, più teneri e meno belligeranti rispetto ai cuori del nostro rosso guerriero della foglia, lui che in quel suo corpo già contiene due cuori pulsanti, uno appartenente a lui, ed uno appartenente a chissà chi, postogli sulla schiena da uno degli antichi membri del clan kakuzu. Non ama particolarmente fare uso della proprio innata, fino ad ora fortunatamente non ne ha mai visto il reale utilizzo, i fili e le maschere sono sempre state lì al loro posto, ma sa da racconti passati di come la madre ed il padre utilizzavano quel potere, motivo per il quale non vuole farsi vedere da qualcuno con quel chakra di fili. <Mi scusi...> cerca di fermare qualcuno <Hey, salve...> si volta a destra ed a manca, cerca la parola e la figura di qualche persona, prova a fermarle con l'uso della voce, gesticola dall'alto del suo metro ed ottanta, ma a quanto pare nessuno si ferma ad ascoltarlo, manco fosse stato scambiato per un mendicante che vende i calzini a napoligakure. <...che palle> prende fiato <Signore, avrei una domanda...> continua verso un vecchio, che però sembra andare avanti superando la richiesta del nostro giovane eroe... forse il COPRI FRONTE IN BELLA VISTA AL COLLO? o forse ha qualcosa di brutto in faccia che non ha ancora visto? Qui tutti lo scartano, mentre porta qualche passo in avanti verso la figura della rossa Yoton, mai vista prima, mai associata prima alla decima, non la conosce, non la ricorda e non prova nessun particolare interesse per l'ex kage, una figura opposta a quella fanboysta del vecchio eroe biondo kokketsu, ormai salma nell'obitorio della shinsengumi. <Salve signorina> prende fiato <Per caso ha mai visto un biondino alto così> fa con il palmo per dare l'altezza esatta <Con una spilla al petto> continua con le info date da dokuhiko < Dovrebbe chiamarsi Ka - Mi - Chi> scandisce verso la Yoton, fiducioso di ricevere una risposta dalla donna poc'anzi incontrata, manco essendosi ancora presentato, ma poco importa, deve scoprire che fine abbia fatto il primo dei suoi quattro re, il primo dei grandi ninja che costelleranno la sua esistenza.

21:02 Furaya:
 Sale l’ultimo gradino ed è in prossimità di questo che si volta affinché possa guardare anche chi v’è lì davanti, onde evitare di prenderlo in pieno. Difatti, oltre a qualche altro passante, l’attenzione vien più che altro attirata dal modo di fare d’un individuo che non conosce affatto e che, in effetti, anche lei ignorerebbe qualora non le rivolgesse parola alcuna. Potrebbe attirarne l’attenzione soltanto nel caso in cui facesse qualcosa di particolare, così da attaccare bottone. Restare seduto sulla testa di Hashirama ne sarebbe un plausibile esempio. Il vecchio al quale ha rivolto precedentemente la parola pare non prenderlo troppo sul serio, ignorandolo e preferendo spostarsi altrove. Lei, invece, si ritrova placcata susseguentemente. A sua volta, potrebbe pensare di disfarsi di quella chiacchiera insulsa e fermarsi sulla testa d’uno dei Kage che maggiormente le sta simpatico. Tuttavia, dalla voce altrui proviene un nome che purtroppo conosce, motivo per il quale è costretta a replicare, quanto meno a fermarsi il tempo necessario per riuscire a capire perché lo stia cercando e, soprattutto, chi sia colui che ha di fronte. <Lo conosco> Ammette, stringendosi nelle spalle, anche perché fa comunque parte della Shinsengumi, motivo in più per non poter nascondere quest’eventualità. E’ abbastanza conosciuto nel villaggio, teme. O spera. D’altronde, non ha la più pallida idea delle motivazioni di Sangeki che lo spingono a porre simili domande ai passanti. <ha fatto qualcosa?> Chiede, cercando di tastare il terreno alla ricerca d’informazioni abbastanza utili da fornirle una spiegazione quanto più chiara ed esaustiva possibile. Nel frattempo, si limita a scrutarlo, apparentemente confusa dall’effettiva domanda ricevuta, tanto più perché non rivolta esclusivamente alla rosata. Fermatasi nei suoi pressi, non farebbe altro che restare in ascolto ed in attesa. Non mostra chissà che sorriso, tanto meno chissà quale espressione. E' soltanto appena dubbiosa in merito alla richiesta. [ Chakra ON ]

21:21 Sangeki:
 Sentenzia la Yoton, primo incontro tra lui e quella donna, che si porta molto più giovane di lineamenti e di viso, anche se effettivamente, sulla carta, hanno un'età molto simile tra di loro. Il rosso eroe della foglia la squadra, sicuramente un bel fisico per una che le battaglie le ha vissute e le ha fatte, per una che la guerra l'ha sempre sentita scorrere nei lamenti dei più deboli e nel sangue dei più forti, una decima che ricopre su quello stesso monte il di lei volto, pietrificato allo scorrere del tempo nella roccia saggia e sempiterna. <Oh> prende fiato <Finalmente qualcuno che si ferma a rispondermi> porta la mano destra dietro la nuca, strofinandola, quasi mezzo imbarazzato <Ancora meglio che sia proprio una bella donna a farlo> sorride, meglio quella che qualche vecchietta o qualche ragazzina, ma che scherzi? Ascolta la risposta della lavica ninja della foglia, colpito da quello che pare essere proprio un colpito ed affondato, ha trovato ciò che voleva? <Davvero lo conoscete?!> quasi stupito, aveva un piccolo seguito sicuramente, ma erano davvero poche le persone che potevano dire di conoscerlo, il biondo kokketsu, ormai defunto. <No... cioè si, ma nulla di preoccupante o grave> prende fiato <Lo sto cercando da molto tempo in giro, ma senza nessun tipo di fortuna> continua <Prima però, non voglio essere un maleducato> continua, chinando di rimando il capo <Sangeki Nokami> prende fiato <Piacere di conoscerla...> lascia intendere di aspettare il nome altrui... pakkurida o Furaya? Sicuramente sappiamo cosa vorrebbe che dicesse la buon anima del kokketsu, ma starà solo a lei dichiararsi per quello che meglio crede. <Lo conoscevate bene?> continua <Fino ad ora ho incontrato solo una persona che pareva conoscerlo... ma era mezza muta> parlando di dokuhiro, altro che muta.

21:48 Furaya:
 Sangeki par contento del fatto che qualcuno si sia finalmente fermato a parlare con lui. Piega un sopracciglio verso l’alto, aspettando che possa rivolgerle la vera ed effettiva domanda. <Non sono in molti quelli che si fermano a parlare con te?> Della serie, fatti qualche domanda in merito e riceverai adeguatamente le risposte. Piega la testa da un lato, in attesa che possa giungere una spiegazione. <Che adulatore.> Commenta, mostrando un piccolo sorriso nei confronti dell’altro, pur non essendo davvero coinvolta nell’adulazione che le ha rivolto. In breve, non teme che possa cascarci. Ha avuto a che fare con persone ben peggiori di così. <Mh, sì> Ammette, sgranando appena gli occhietti chiari in virtù della sorpresa che traspare dagli occhi dell’uomo, il quale pare aver trovato finalmente l’antico tesoro che andava portato in salvo decenni or sono. <potresti provare alla sede della Shinsengumi> D’altronde, la fanciulla non è assolutamente a conoscenza del fatto che Kamichi sia deceduto durante l’assalto al Quartiere dello spettacolo nel settore konohano. Non si trovava in quei dintorni quand’è avvenuto e nessuno ne ha ancora fatto menzione. La notizia, dunque, non s’è assolutamente sparsa. <dato ch’è un agente.> Era, ma com’è giusto che sia non può saperlo. Sarà sicuramente un gran peccato quando verrà a scoprirlo, ammesso ciò possa davvero avvenire. Sembra essere l’unico aiuto ch’è in grado di dargli, sicché non comprende tutt’ora la motivazione della sua ricerca. Tuttavia, non risulta essere neppure un suo problema. Kamichi potrebbe aver infastidito qualcuno, dopotutto, è nella sua natura. <Furaya Nara, piacere mio.> Si presenta a sua volta, chinando a sua volta la testolina innanzi in un inchino che sancisce, quindi, un’educazione che sicuramente sa sfruttare quando ne ha l’opportunità e la motivazione. Esistono sicuramente persone alle quali non rivolgerebbe un cenno del capo con così tanta schiettezza. <Non lo conosco così a fondo. In realtà, ci ho avuto a che fare un paio di volte, ma niente di più.> Invero, si trattava della sua talpa all’interno della Shinsengumi, quindi è un aiuto non indifferente in quel che vorrebbe compiere di lì a breve, anche tramite l’aiuto di Mattyse che par essere, per una volta, parzialmente d’accordo con quanto espresso dalla Nara – con delle ovvie riserve. <Se lo incontrassi, potrei dirgli che lo stai cercando.> Si propone, soltanto perché consapevole che prima o poi dovrà rivederlo. [ Chakra ON ]

22:34 Sangeki:
 Lui non lo sa mica che quella donna era l'eroina del giovane kokketsu, non ricorda mica che quella che ha davanti, ora, è l'ex decima hokage del villaggio di cui lui è membro, ma come potrebbe mai saperlo se la sua vita era magnare e vedere pornazzi ninja? Ma non facciamoci troppe domande, furaya è lì, conosce kamichi, e cosa più importante, è proprio bona, cento per cento grandi successi per lui. <Eh bho> prende fiato <Ormai se vedono qualcuno di più maturo che chiede una info, col copri fronte in bella vista, lo scartano a priori> continua <Fortunatamente i kami si sono rifatti con occhi come i tuoi> che casca morto, in questo, similissimo a Kamichi, che però ci provava con le piccole bimbe in erba. <Shinsengumi?> prende fiato <Era un guardio?> dubbioso guarda la yoton <Ecco cos'era quella divisa, grazie mille per l'informazione> di rimando, continuando <Furaya Nara> leggero l'inchino, sorridente e beffardo il viso inferiore, una bella donna è sempre la benvenuta difronte il nostro eroe <Lo sto cercando per fargli alcune domande, l'ho visto per poco tempo> continua <Ma a quanto pare, sembra che chi lo conosceva non sappia dove sia ora> una cosa strana, anche perchè pareva essere uno decisamente indiscreto, oltre che, davvero rumoroso nei modi e nei gesti. <Sarebbe fantastico signorina Nara, mi farebbe un grosso piacere> prende fiato <Anche perchè vorrei capire cosa stesse facendo quel biondo per essere così sorridente e felice di servire la divisa e la gente> continua <Pareva avere tutto quando parlava di quella sua pace e di quella sua giustizia> guarda verso il cielo, come se cercasse di ricordare quelle sue parole <Tu ne sai qualcosa? Magari qualcosa per provare a beccarlo in giro> se se, sogna, fatti un giro sotto terra, magari lo trovi coi vermicelli. E per il resto, attende la risposta della Yoton, che anche questa volta, dovrà parlare di Kamichi, di quel suo piccolo fan che ormai, è un piccolo angelo.

12:00 Furaya:
 Storce appena le labbra nel sentirgli pronunciare che, a causa del coprifronte, viene scartato a priori da chiunque soltanto per via delle informazioni che sta chiedendo in giro. <Non hai pensato che potrebbero ignorarti perché stai facendo domande scomode? In fondo, se non sono la prima a cui chiedi, stai praticamente ostentando in giro che cerchi un membro della Shinsengumi.> Si stringe nelle spalle, cercando di vedere la situazione sotto tutt’altra ottica, in maniera del tutto pragmatica rispetto alla spiegazione che ha dato Sangeki. <Il mio nome non va molto d’accordo con la frase se citi anche i Kami.> Un commento che l’altro potrebbe anche non capire, mentre lei vien percorsa da un brivido lungo la spina dorsale che termina in prossimità del cervelletto. <Prego.> A proposito dell’informazione inerente alla Shinsengumi che gli ha appena fornito, si sente in dovere quanto meno di replicare al suo ringraziamento, salvo poi concentrarsi sul resto del discorso. Non sa bene chi abbia di fronte, tanto meno comprende il motivo ostentario della sua ricerca. <Come anticipato, l’unico aiuto che posso darti è di cercarlo alla Sede della Shinsengumi. Non so altro né dove abita né cosa faccia nel tempo libero> In fin dei conti, or che ci pensa, del Kokketsu sapeva veramente poco. E non s’è mai davvero interessata nel capire cosa gli piacesse, se non la giustizia e ciò che ne concerne. <però so che vuole il bene del villaggio> Di questo n’è certa perché gliel’ha sentito dire un sacco di volte. <e si batte per ogni problema sorga, anche quando non è suo obbligo farlo.> Prosegue, mostrando un tiepido sorriso a rischiare quell’argomento un po’ spinoso. Non saprebbe cos’altro aggiungere, di certo non può parlargli del presunto “patto”, se tale possa definirsi. Quindi, preferisce restare in silenzio ad attendere nuove parole da parte dell’uomo che ha di fronte. <Sei un konohano?> Una domanda che le sorge abbastanza spontanea, nonostante tutto, a prescindere che avesse deciso di restar in silenzio. E’ come se volesse dirottare l’argomento cardine altrove. [ Chakra ON ]

12:35 Sangeki:
 La decima parla, la ex decima con precisione, quella donna dagli occhi azzurri profondi e guerrieri, che a quanto pare quest'oggi si è trovata a parlare col nostro rosso kakuzu, alla ricerca di quel ninja biondo. Ascolta le parole della donna yoton, attento, non vuole perdersi informazioni rilevanti o importanti, deve sapere quanto più possibile riguardo il defunto kokketsu, ancora vivo per l'immaginario di molti. <In realtà mi scartano già da prima> prende fiato <Credo sia relativo alla storia che noi ninja ormai veniamo quasi visti male> effettivamente, come dare torto alla gente ora come ora, vivono nella pace grazie al consiglio, e l'apocalisse l'hanno scatenata gli errori e la debolezza di quei ninja che tanto millantavano la pace a la protezione. <Cercherò sicuramente qualche altra informazione con qualche suo collega, semmai lo trovassi sia chiaro> i membri della shinsengumi non sono così particolarmente dediti alla discussione gioviale, cioè, kamichi aiutava pure i bambini a mangiare il gelato mentre stava in divisa, ma i suoi colleghi sicuramente no. <Oh no...> cos'è successo? <Quindi è uno di quelli che s'impegna a combattere e difendere il villaggio e le persone> attimo di pausa <Attivamente?!> passava le giornate a guardare la tv, mangiando e con le signorine della notte, sapere che per intraprendere la strada del biondo ninja deve fare tutte quelle cose, è davvero allarmante. <Santi Kami che seccatura> è decisamente più svogliato del biondo, non meno capace, ma scazzato dal dover fare cose senza un netto tornaconto personale <Si, o meglio, io si, madre konohana e padre Amese> prende fiato <E poi il copri fronte parla chiaro no> lo indica con l'indice <Anche se sono uno dei pochi che ancora lo porta in giro, ci tengo a quel cazzo di esame che feci 15 anni fa hahaha> è un genin lui, un genin vecchietto insomma, ma come già detto mai voluto fare il kakashi della situazione. <Lei invece, è di qui? Non mi sembra di averla vista troppo in giro> termina passandole il testimone.

13:27 Furaya:
 Gli presta orecchio, muovendo la testolina dal rosato crine per annuire direttamente alle sue parole. <Purtroppo, ne sono consapevole.> E solleva la mandritta, andando ad indicare il coprifronte che ha tra i capelli, ben visibile a sua volta assieme ai segni d’usura dettati dal tempo. Ascolta con interesse gli argomenti successivi, limitandosi a qualche accenno del capo qui e là dove non è necessaria la sua risposta in merito. <Uhm sì, attivamente… Perché?> Non capisce infatti la precisazione altrui, tant’è che lo scruta come se avesse appena detto qualcosa di totalmente fuorviante. Aggrotta le sopracciglia, compiendo un mezzo passo indietro, giusto per prender ulteriori distanze da colui che pare volerci provare assiduamente, senza neanche sapere che potrebbe trovarsi una carta bomba attaccata al sedere. <Siamo due dei pochi, allora.> Riferendosi al coprifronte che anch’egli porta indosso, mentre gli mostra un piccolo sorriso circostanziale, giusto per educazione. A proposito dell’esame, sta ragionando circa il tempo passato da quando l’ha fatto a sua volta. Ne sono circa dieci in più rispetto all’altro. <Anch’io l’ho fatto circa nello stesso periodo. Forse, ci siamo addirittura incrociati senza saperlo.> Aveva intorno ai quindici anni quand’è diventata Genin, quindi è plausibile che lo stesso lasso di tempo sia paragonabile a quello di Sangeki, proprio per via del fatto che lei è costretta a togliere dieci anni dal conteggio. Ma avrà fatto bene i conti? Forse sì. <Vivo nel settore konohano da qualche mese> Non rammenta esattamente da quando. <ma se guardi un po’ più in là> Sporgendosi oltre la testa del primo ed indicando ben oltre, fino allo spigolo opposto, agitando la mandritta nell’aere per dar direzione anche al discorso e alla visuale dell’uomo. <puoi notare una faccia che m’assomiglia.> Quindi… per rispondere alla sua domanda, ci vive da parecchio a Konoha, ma ben poco nel settore di Kagegakure. [ Chakra ON ]

13:57 Sangeki:
 Continua la discussione tra i nostri amici della foglia, che poi amici è na parolona, ma kamichi avrebbe sicuramente detto questo di lei, se solo ora avesse ancora un corpo con cui dirlo, se solo ora potesse in qualche modo dirlo, appunto. <è triste vedere che ormai essere un ninja non viene visto più come qualcosa di cui sentirsi fiero> prende fiato <Manco più le donne danno importanza al copri fronte...> continua <Vi rendete conto in che mondo siamo finiti?> il sesso e la lussuria fanno parte della sua sfera di peccati da tanto ormai, ed una volta essere ninja gli permetteva di cuccare con molta più facilità. <è una storia decisamente lunga signorina Furaya> avverte, incrociando le grosse braccia incrociate dinanzi al petto <Diciamo che m'interessava aiutare quel maledetto bambino in tutte quelle cose di cui parlava> uno scopo che si è fuso in maniera assolutamente casuale con quella missione avuta in sogno, poteva essere chiunque, eppure, perchè proprio kamichi? <Ma oltre a non trovarlo da nessuna parte, sembra che nessuno sappia nulla di lui> cosa strana effettivamente <Sto iniziando a credere che possa essere uscito fuori dal villaggio per qualche strano motivo, e se così fosse, ho bisogno di capire che strada stesse seguendo> prende un leggero respiro <Almeno, per capire cosa lo portava ad essere così felice e fiero del mondo e delle persone> quello lo scopo del rosso Sangeki, tralasciando la missione divina per l'epoca del fuoco, deve trovare quel biondino, parlargli o quantomeno, scoprire cose gli desse così tanta forza. Continua a parlare con la ex decima, che indica di rimando la testa di una ex hokage, che il buon sangeki conosce <Ah, si> prende fiato <Quella è la testa della decima> le parla con molta nonchalance <Effettivamente assomigliate alla Kunoichi Furaya...> porta la testa incavata di leggere nelle spalle, stringendo il mento al petto alto per qualche istante, aggrottando la fronte e le sopracciglia, come se qualcosa non andasse <Furaya?!> la guarda <Aspettate, siete la ex DECIMA HOKAGE DI KONOHA?!> la guarda sbigottito da quanto appena scoperto.

14:24 Furaya:
 Non può ch’esser d’accordo con quanto espresso dall’uomo, al quale rivolge un lieve cenno del capo. <A loro discolpa> Verso Kagegakure. <posso dire che comprendo il loro stato d’animo. Siamo umani, tutti sbagliamo> Ed è sicura del fatto che anche chi vive nel giudicare i ninja ha fatto qualche errore in passato – come tutti. <chi più e chi meno.> Conclude il suo dire, soffermandosi sul viso dell’altro giusto per comprenderne le reazioni. D’altronde, pare che sia a sua volta un ninja legato ai vecchi valori dei tempi che furono. Che nei suoi occhi brilli la Volontà del Fuoco? A giudicare dall’argomento conseguente, direbbe certamente di no. <Personalmente parlando, non mi sono mai pentita – neanche per un giorno – d’aver indossato il coprifronte. E nonostante la disfatta ai Monti Ardenti, non ho mai pensato di toglierlo.> Perché dovrebbe? Per far contenti coloro che reputano i ninja coloro che hanno distrutto il mondo per come lo conoscevano? Assolutamente. E’ parte di sé, è un prolungamento del suo corpo. Mai senza fin da quando l’ha ottenuto. Lo sfoggia con ardore e soprattutto orgoglio del quale non è mai priva. <Non penso voglia uscire dal villaggio. Reputo che stia collaborando ancora per acciuffare quel serial killer.> Senza sapere come questi sia già stato catturato in precedenza. I giornali non paiono ancora parlarne, anche se a breve dovrebbe uscire su tutte le testate dei vari settori. Cerca quanto meno d’instradarlo verso qualcosa che lei stessa può conoscere per quanto riguarda Kamichi. Non saprebbe dire con certezza assoluta cosa spingesse Kamichi a comportarsi a quel modo, però qualcosa da pronunciar ce l’ha in merito. <Se vuoi essere come lui, devi iniziare a comportarti come lui. Ma reputo che copiare un altro individuo non sia la massima aspirazione d’una vita. Puoi pensarla come Kamichi, ma non diventarlo.> Specifica senz’infamia, mantenendosi pacata come al solito nell’affermare quanto appena fatto. Gli occhi non si discostano dalla figura di Sangeki, così da sondarne eventuali modi di fare e mimiche facciali. <…sì.> Ex. Che brutta parola. Gli conferma però d’esserlo stata. Non che ci volesse un genio ad arrivarci nella fattispecie quando ti presenti proprio col tuo nome di battesimo. [ Chakra ON ]

14:48 Sangeki:
 Quella davanti a lui è proprio la decima, la Yoton che dieci anni prima ha preso posto alla grande guerra sui monti ardenti, colei che al tempo capitanava il villaggio della foglia all'interno del fuoco più assoluto. Non sembra essere cambiata troppo, tutto sommato, si porta decisamente più giovane rispetto al nostro eroe dai capelli rossi, che si vuole per statura e la stazza, per la barbetta e per il vestiario, ma appare essere decisamente più vecchio della Nara. <UA!> prende fiato <Fantastico> continua <Chi lo avrebbe mai detto che un giorno mi sarei trovato a parlare faccia a faccia con un Hokage> non avendo mai avuto a che fare con il mondo ninja, non ha mai pensato di riuscire ad avere discussioni con vertici di potere e governo così alti. <Eppure signorina Furaya, mi scusi> prende fiato <Lei sembra ancora così giovane... non le avrei dato più di trent'anni, esagerando> un pò adulatore, o forse è anche sincero, ma effettivamente si vede la differenza, e lui a differenza di Kamichi non conosce la storia dei ninja riesumati dopo dieci anni dal nulla <Bhe, Decima> cambia decisamente tono e linguaggio, ci tiene comunque a portare il rispetto che le persone meritano <Sappiate che anche vivendo il momento del Kami, al tempo, non ho rancori nei confronti di voi e di noi ninja> continua, vuole spiegare alla Yoton quale sia il suo pensiero al riguardo <Credo che abbiate fatto il possibile, e che sia decisamente ipocrita da parte della popolazione questo astio> aggiunge subito dopo <Prima osannavano gli shinobi per la forza con cui proteggevano tutti, ed ora li odiano per un fallimento che probabilmente andava oltre gli stessi uomini> parole di conforto per la donna Yoton, il rosso non ha nessun tipo di problema riferito ai fatti di dieci anni fa, e sicuramente parlarne con la Decima è un modo per sfogare alcuni pensieri tenuti dentro lui. <Mh, spero sia come dite voi Decima> prende fiato <Ma fino a quando non lo troverò, tanto vale raccogliere qualche informazione> continua <Nessuna copia, non è il mio stile, sarebbe altrettanto noioso come prima> ricordando che la sua vita era vissuta in una casa di proprietà, che riempiva col sesso, il cibo e qualche videogame sparso, campando con i lasciti dei parenti e dei genitori, difficilmente ha avuto degli scopi nella vita. <Al tempo, quando lo incontrai, non riuscii a chiedergli nulla> prende fiato <Un ragazzino debole, stupido ed anche goffo, aveva la forza e la volontà di affrontare giorno dopo giorni problemi e guai che non erano suoi, tenendo sulle spalle una divisa ed il sogno della pace> prende fiato <Mi chiedo chi glielo faccia fare, e perchè lui abbia tutta quella voglia di vivere...> questo l'inizio di tutto, questo il motivo del perchè sta seguendo quella strada lasciata dal biondo kokketsu <Voi in che rapporti eravate con quel ragazzo?> chiede, curioso.

15:11 Furaya:
 Beh, non è effettivamente qualcosa di tutti i giorni riuscire ad incontrare un ninja leggendario… nonostante ormai non lo sia più. <Visto? Che gioie riserba il karma.> Commenta a mo’ di battuta, stringendosi nelle spalle. D’altronde, non aveva senso vantarsi un tempo di ricoprire quel ruolo, non ne ha adesso che non lo è più per via delle sue stesse colpe e dell’orgoglio smisurato che prova. <E’ un problema derivante da dieci anni di sonno nel sottosuolo.> Agita la mandritta nell’aere circostante giusto per soppesare al meglio le parole che vengono pronunciate in concomitanza. E’ in effetti una frase che non dice nulla, che potrebbe anche sembrare quanto più possibile una battuta. Non si chiede mai l’età ad una donna, del resto. L’affermazione successiva le toglie quanto più possibile un peso dal cuore, uno dei tanti che vi ci sono appioppati quando ha capito che la società attuale non vede di buon occhio i ninja in generale, per di più quelli del passato come lei. <Ti ringrazio, mi fa davvero molto piacere.> Ma che non pensi assolutamente che l’abbia conquistata con queste due paroline perché rischia d’essere calcioruotato giù dal Monte dei Volti senz’alcuna problematica. <Invero, avremmo dovuto comportarci meglio durante la guerra. Non abbiamo pensato al nemico che avevamo affrontato, ma che eravamo soltanto riusciti a indebolire.> Non dimenticherà mai la sensazione di vuoto, la paura della morte che giunge a bussare alla tua porta nell’istante in cui capisci che quel che hai fatto non è stato sufficiente. E che qualsiasi sforzo sia stato compiuto, alla fin dei conti, ha portato soltanto al risultato meno gradito di tutti. <Quindi, ammetto io stessa che avremmo potuto agire diversamente, ma che al tempo stesso era una divinità quella contro cui abbiamo combattuto.> E non erano pronti. Non erano preparati. Chiunque avessero affrontato precedentemente era umano, quindi alla stessa altezza ed era possibile anche per quel nemico morire. Una divinità è fondamentalmente differente. <Tu non hai intenzione di vivere? Eppure affermi di voler capire cosa lo spingesse a farlo a sua volta. Sta a significare che non hai alcuna motivazione per andare avanti? E se riuscissi a dartene una?> Le s’illumina lo sguardo mentre gli parla perché ha davvero qualcosa da potergli dare e proporre se sta cercando un motivo per andare avanti, tanto più se quel che ha detto finora rispecchia il vero. <Conoscenti.> Cos’erano, in fin dei conti, se non questo? Alleati? E’ presto ancora per dirlo, ma al contempo è tardi perché non ci sarà possibilità alcuna per riuscire a sancire quest’accordo. [ Chakra ON ]

15:37 Sangeki:
 La calda e cocente Yoton continua quella sua chiacchierata col nostro eroe, sembrano scambiarsi delle battute precise, tranquille, ed a dirla tutta, anche piacevoli da quanto traspare dal viso del nostro rosso eroe, che si trova oggi ad avere a che fare con la Decima, quella vera. <A questo punto, dovreste consigliarmi il trattamento nel sottosuolo, Decima, credo di averne sicuramente bisogno hahaha > tecnicamente è immortale sulla carta, come la stragrande maggioranza dei kakuzu che sostituiscono costantemente i cuori che iniziano a non funziona più, così come possono farlo con i restanti organi, vista la peculiare dote che il loro corpo gli offre... ma lui questo tende a dimenticarlo, l'innata non la usa davvero da tanto tempo, non è proprio una cosa carina farsi sbucare fili da dentro il corpo con maschere che prendono vita dai tuoi tessuti. <Il tempo è passato ormai, Decima> prende fiato <Il mondo si è ripreso, la pace sembra esserci, credo possa essere un buon momento per riscattare il vostro nome, assieme ai ninja del passato> non ci sono minacce o pericoli, sono tutti schivi sicuramente, ma meglio partire ora che durante una guerra no? <Sono sicuro che come voi, anche altri saranno molto più attenti e lungimiranti nei confronti dei pericoli> riferito a quanto detto dal piccolo pentimento della Yoton, che al nostro rosso, fa solo che tenerezza. <Non è il vivere oppure no> prende fiato <Vede, Decima> prende fiato ancora, con qualche pausa <Ho sempre pensato che non valesse la pena sforzarsi tanto per un qualcosa> continua <I soldi non sono mai stati un problema, le relazioni, i bisogni... è sempre stato tutto lì già pronto> non perchè fosse viziato o altro, ma perchè si è sempre accontentato del minimo indispensabile <Quel maledetto> riferendosi a kamichi <Mi ha fatto riflettere sul perchè io non abbia un qualcosa di cos forte> continua <Ed allora mi sono chiesto, perchè non seguirlo e vedere se è davvero la strada giusta?> svela un piccolo pezzo della sua storia, sicuramente ancora da svelare del tutto <Quindi eccomi qui, a trentacinque anni, a vagare dietro le parole di un ragazzino che pare essere più pieno di quanto mai posso dire di esserlo stato io> mugugna poi, alle parole della decima <Mh?> continua <Cosa intendente?> chiede, dubbioso.

15:30 Furaya:
 Si lascia sfuggire una piccola risata di cortesia nei confronti altrui, quando le intima che sarebbe opportuno consigliargli quel trattamento nel sottosuolo. Apparentemente, hanno quasi la stessa età qualora si parli dell’aspetto esteriore che al momento la donna dimostra. <Chissà, potresti provare anche da solo.> Spera vivamente che non lo faccia perché non è stata sicuramente una gran cosa. Insomma, è come restare in coma per dieci anni, l’unica nota positiva è che non si è invecchiati. Per Mattyse, però, avrebbero potuto fare uno strappo alla regola dato ch’è appena diciannovenne. <Il mondo attuale> Tornando seria per rispondere a quelle che, in verità, potrebbero sembrare quasi delle provocazioni affinché questo piano avvenga nel breve termine. <non vede di buon occhio noi ninja del passato> Come già anticipato in precedenza nei loro discorsi. <va da sé che non accetterebbero mai una figura del genere tra gli alti ranghi.> Non più, quanto meno. Vi sarebbero molte altre motivazioni, come l’impossibilità da parte della Nara di voler scendere a patti con gente del genere o anche soltanto di riuscire ad ottenere un ruolo in un posto che non le appartiene. D’altronde, com’è risaputo da alcuni, il suo obiettivo principale è quello d’uscire dalle mura di Kagegakure e riuscire a riguadagnare i territori esterni. Annuisce alle successive intenzioni e spiegazioni di Sangeki, lasciando che termini di parlare prima di prendere in mano la questione così da replicare a sua volta. <Quindi, sei abituato ad aver tutto quello che volevi a portata di mano, mentre adesso ti stai imbattendo di fronte all’eventualità di poter ottenere qualcosa, ma esclusivamente con le tue forze. E’ un bel cambio di vita.> E di prospettiva oltretutto perché, come spiegato, non è mai stato molto avvezzo a questo genere di sforzi. Si stringe nelle spalle, mostrandosi comunque convinta delle parole che ha ricevuto in dono, nonché di quelle che ha appena espresso. <Sinceramente parlando, sono interessata a far qualcosa per la comunità dei vecchi ninja tornati e per coloro a cui non piace vivere tra queste mura – ti sorprenderai, ma ne ho incontrati parecchi.> Ammette, poiché non parla mai per gonfiare il proprio ego o per vantarsi di qualcosa ch’è o ch’è stata a differenza d’altra gente che è invece solita farlo. <Quindi, ho intenzione d’uscire dalle mura e lavorare, assieme a colleghi fidati, per la riconquista del territorio dalle chimere.> Non sembra qualcosa d’eccessivo cattivo da fare nei confronti di Kagegakure, anzi è forse un aiuto ulteriore. E’ lei che va a rischiarci la vita e non sta tutt’ora chiedendo niente in cambio se non qualche materiale che, in ogni caso, dovrà stipendiare a sue spese. A meno che non riescano a trovare degli accordi adeguati con determinati individui… [ Chakra ON ]

15:46 Sangeki:
 La Nara ascolta, parla, e porta avanti dei discorsi che risultano essere decisamente interessanti per quello che la mente del rosso riesce a partorire, dei discorsi che senz'ombra di dubbio arrivano dove devono arrivare, a differenza del biondo kokketsu, si vuole per l'età forse, il kakuzu è decisamente più rapido di comprendonio in queste dinamiche, anche se per ora sa ben poco del di lei piano, che potrebbe anche essere tutta una messa in scena, mai dire mai. <Non vede di buon occhio nessun ninja> prende fiato <Immagina ad essere un genin di trenta e passa anni a kagegakure> sorride, ironico, vuole sdrammatizzare su quella sua situazione di vita, anche se anno dopo anno, i fardelli delle voci e delle occhiatacce sul copri fronte si sono fatte sentire, portandolo talune volte anche quasi a cedere verso quelle figure diffidenti. <Ci avete preso in pieno Decima> prende fiato <Non credo sia difficile, ma se lascio tutte nelle mani dei ragazzini> riferendosi a kamichi <Poi chi si ricorderà mai di me?> altro tassello fondamentale del rosso, la paura di essere dimenticato, ossimoro vivente su due piedi lui, svogliato e privo di aspettative, ma al tempo stesso, terrorizzato all'idea di morire, di sparire, di far parte delle ceneri che il tempo porta via col passare degli anni. <Uh, ardito da parte vostra Decima> continua, incrociando al petto le braccia, ascoltando il prologo della Yoton, che pare aver appena iniziato questa nuova missione personale <Conquista del territorio, contro le chimere?> fischio lungo verso la donna <Si diceva che eravate coraggiosa, ma non mi aspettavo fino a questo punto> apprezzabile come parlato, sta tirando fuori delle palle che persino il consiglio nasconde per timore dietro la shinsengumi, al sicuro tra quelle mura del villaggio delle ombre. <E se mi e permesso chiedervelo, Decima, cosa avete in mente?> prende fiato <Non credo che vogliate uscire e uccidere tutto quello che si muove a caso> continua, alla yoton il compito di capire oppure no se il non giovane sia interessato a questa cosa, anche se le domande, possono essere sicuramente un punto d'aiuto per lei in questa scelta. <Vi ascolto, andate pure avanti, Decima> passa il testimone in ultimo, lasciando parlare la donna.

16:11 Furaya:
 Il suo portamento vien mantenuto in quanto tale, restando ben eretta con la schiena, attenta alle parole proferite da chi ha di fronte nonché alle risposte da dargli. Inoltre, non sa direttamente con chi abbia a che fare, ma sta di fatto che nessuno può imputarle alcunché. Le si potrebbe al massimo dire ch’è folle quel che sta cercando di fare e di ottenere, ma non le riguarderebbe ad egual modo. <Esatto. Per cambiare il mondo, devi prendere in mano le redini della tua vita altrimenti è come se non avessi vissuto.> Ne conviene, seppur in maniera differente rispetto a quel che ha pronunciato Sangeki, ritrovandosi a mezza via con il medesimo pensiero. E’ comunque un buon inizio. Solleva un sopracciglio verso l’alto per via del fischio che adotta nei di lei riguardi. Non che se la stia prendendo – forse a questi tempi neanche esiste il cat calling. Sta di fatto che si mostra fiera, come sempre. <Ti ringrazio. E puoi chiamarmi per nome, comunque.> Comprende in parte il rispetto che le viene donato da chi ha di fronte, anche se in effetti preferisce sempre venir chiamata per nome. Inoltre, quella carica non le sta spettando al momento, lo è stata e non è detto che tornerà ad esserlo – quasi sicuramente, non all’interno delle mura del villaggio delle Ombre. <Assolutamente no. Anche perché le chimere sono parecchio grosse e difficilmente le vedi muoversi da sole. Quindi, l’obiettivo sarebbe quello di farne fuori una alla volta> Addomesticarle sarebbe un bel traguardo, ma reputa che sia abbastanza eccessivo. <isolarle dal resto del branco. In realtà, mi servirebbe dapprima capire come si comportano in assenza delle altre bestie.> Questo non lo sa, sinceramente parlando, ma sta lavorando anche da questo punto di vista. Fa spallucce, non potendo aggiungere molto altro al contesto che stanno affrontando per ovvie ragioni che non stiamo qui a specificare. <Se vuoi qualcosa per cui vivere, io posso dartelo. Sto cercando gente abbastanza risoluta con medesimi obiettivi e che abbia il coraggio d’uscire fuori in mezzo al pericolo.> Mercenari, se necessario, disposti anche a morire per la riconquista di quei territori poiché non è innaturale che questo possa accadere. Glielo pone lì, tra lui e lei, come un quesito inespresso. Vuoi farne parte? Vuoi collaborare? O ti reputi talmente tanto debole da andar dietro al fare di un ragazzino che non hai neanche mai conosciuto? Vuoi qualcosa di concreto nella tua vita, abbastanza da alzarti e raccoglierlo con le tue stesse mani? [ Chakra ON ]

17:06 Sangeki:
 Sembrano scambi di battute precise le loro, il rosso chiede, la lavica risponde senza troppi problemi, stanno discutendo in maniera così tranquilla di cose che potrebbero cambiare la vita e l'esistenza del villaggio stesso, così come stroncare il fiato del nostro eroe, come è stato al tempo fatto dall'assassino del villaggio, nei confronti del biondo kokketsu che tanto cerca. Sono frasi semplici, di facile comprendonio, nessun parolone, nessuna situazione anomala da prendere in considerazione, sono semplicemente parole e significati ritti, concisi, atti a capire la posizione del nostro Sangeki, rispetto a quanto sta appena dicendo la lavica yoton; prende fiato con le braccia conserte, fisicamente è relativamente grosso per essere un semplicissimo ninjutser, osserva la donna parlare, sino a quando non termina il discorso con quella domanda retorica, con quel vero e proprio invito alla causa, che ovviamente merita una risposta precisa da parte del nostro eroe. <Apprezzo la possibilità Decima, ma per uno come me, restate sempre quello che siete stata> prende fiato <Magari col passare del tempo vi chiamerò per nome> le sorride, facendole capire che è una persona che premia i meriti ottenuti dalle persone, così come ne condanna aspramente i fallimenti quando sono causati dal non aver dato il massimo nelle situazioni <Una bella storia, isolare quelle bestie non è cosa semplice> soprattutto se non ne si conosce nulla al riguardo <Studiarle sarebbe sicuramente la prima mossa, anche analizzarne i comportamenti in gruppo non sarebbe una cattiva idea> eppure, ribatte subito <Anche se allontanarsi dalle mura, equivale ad una buona possibilità di imbattersi nelle suddette, e se quello che si dice in giro è vero, difficilmente potremmo tornare indietro per dirlo> non tragico, non eroico, realista dinanzi alla difficoltà della missione che la ex nara vuole affrontare, ed assieme alla stessa, sta esplicitando il suo flusso di coscienza al riguardo. <Decima, lei sta cercando gente abbastanza folle e incosciente da affrontare quelle bestie assieme a voi> voi? A lei forse, ma come cazzo parli <Ipotizziamo che io accetti questo vostro invito, e combattessi e studiassi assieme a voi queste bestie> prende fiato <Cosa avremmo guadagnato dopo? Se riuscissimo nel vostro piano Decima, cosa avremo tra le mani?> domanda, molto diretto, nel capire cosa si possa guadagnare da tutto questo.

17:56 Furaya:
 Sangeki pare deciso più che mai a non chiamarla per nome. Asserisce che preferisca così. Non può opporsi più di tanto, anche perché andrebbe contro il volere di qualcuno che neppur conosce bene. E’ a conti fatti uno sconosciuto del quale si sta relativamente fidando, dato che ha fatto menzione del suo obiettivo, ma non dell’Akatsuki che vuole riesumare. <Come preferisci.> Mormora in tutta risposta, facendo spallucce. Lei ci ha provato, ma alla fine tocca direttamente a Sangeki decidere come agire. Si limita ad un cenno del capo inizialmente, così da dargli ampio spazio di manovra qualora voglia commentare a tal riguardo. Una volta terminato il discorso, però, si premura appunto di rispondere come conviene. <Esatto, per questo ho bisogno di persone che siano pronte a questo per un bene futuro. Il Kami ha distrutto l’esistenza per come la conoscevamo, ma le sue bestie scorrazzano ancora in giro per il mondo.> Spiega all’altro, mantenendo un tono di voce attento e preciso, mentre gesticola leggermente con le mani per aver ben chiaro il discorso che gli sta rivolgendo. S’aiuta così facendo. <Non mi sembra giusto che siano ancora in libertà e che possano far quel che vogliono. Inoltre, sono sempre stati i *nostri* territori. Comprendo che la missione sia difficile, ma avete dalla parte qualcuno come la sottoscritta che conosce molto bene i territori esterni.> Ad eccezione d’alcuni, come Oto nella quale non è mai stata oppure Iwa che ha frequentato molto poco e tanto tempo prima. E’ altrettanto consapevole che le cose possano essere cambiate per via della distruzione, però sa come arrivare in quei determinati luoghi – quest’è quanto. <Non voglio gente incosciente e folle> Forse, anche quella. <ma gente che sappia ciò contro cui sta combattendo e che è pronta a lottare.> Coraggio. Questo cerca. Gente nella quale divampi ancora la Volontà del Fuoco, tutto qua. Convinta di ciò. Glielo si legge negli occhi. <Riguadagneremo i territori esterni, ottenendo quel ch’è rimasto tra le macerie. Esistono forze lì fuori che sicuramente son rimaste dov’erano un tempo.> A meno che Kagegakure non se ne sia appropriata, all’esterno vi saranno sicuramente rotoli importanti da ottenere, tecniche utilissime e famose, come quelle possedute da Yukio una decade prima. Allo stesso modo, vi sono le evocazioni perché reputa assai improbabile che siano nascoste dentro le mura del villaggio. Insomma… dove? <Ovviamente, non m’aspetto che accetti così come non m’aspetto che tu lo faccia per niente. Però, se vuoi un consiglio, anziché andar dietro esclusivamente a ciò che una persona dice, quindi esclusivamente appresso ad un suo pensiero, dovresti creare qualcosa di tuo.> E non copiare. Ma resta tale: un consiglio. [ Chakra ON ]

18:46 Sangeki:
 La yoton non sembra perdersi d'animo dinanzi le parole del nostro rosso uomo, hanno praticamente la medesima età, e tutto sommato, non pare siano così tanto distanti nel pensiero, e queste considerazioni la ex nara non poteva di certo farle col biondo kokketsu, fin troppo fedele alla divisa della shinsengumi per poter adempiere ad ordini esterni a quelli del consiglio. <...> resta silente mentre ascolta la donna parlare, assimila concetti e frasi, cerca di carpirne a pieno i significati, non vuole perdersi nulla di quanto ella sta dicendo, ma non riesce a fare a meno di richiamare un piccolo sorrisetto mentre la suddetta parla: <E chi lo avrebbe mai detto, che un giorno avrei ricevuto una richiesta di squadra da parte della Decima, per sottomettere e distruggere le bestie di una divinità che ha quasi distrutto l'intero mondo... a trentacinque anni> sembra ironicamente divertito da quanto sta ascoltando, capitelo, ha sempre e comunque passato una vita molto monotona, dedita ai piaceri carnali ed a qualche sfizio, difficilmente è riuscito mai a compiere qualcosa di particolarmente complesso ed importante, figuriamoci prendere parte attivamente a tutto questo. <Aiutare il villaggio, le persone e kagegakure è qualcosa che non fa proprio parte della mia natura> avverte la yoton <Ma non posso certo lasciare tutto il lavoro a quel biondino> continua <E se fuori esistono forze e poteri in grado di renderci singolarmente più forti> prende fiato ancora una volta, guardando la donna <Allora può valerne davvero la pena> continua <Lei ormai Decima, è già parte della storia, una leggenda, un mito> sta cercando di lusingarla? Forse un pò, ma il senso del discorso arriva dopo <Si ricordano le gesta e le forza di un ninja> così come potrebbero essere definite quelle dei grandi ninja del passato <ed è attraverso le gesta che gli uomini diventano eroi> come appunto, potrebbe essere liberare la zona dalle chimere, rendendo liberi tutti <Dopo la morte, gli eroi vengono ricordati come leggende> cosa che è successo anche con la suddetta furaya, eroina morta e divenuta leggenda di vite e morte tra le fila dei suoi sostenitori <E col tempo, le leggende diventano veri e propri miti> la fototessera attuale della decima, eroina leggendaria morta dieci anni prima, ormai null'altro che un ricordo lontano delle sue azioni e della sua pace, il mito del fuoco della Decima. <Ed è ascoltando le storie dei miti, che un uomo compie un'azione> riformulando così il ciclo che porta secondo lui un ninja da zero a cento, da nulla a mito. <Se affiancandovi in questa impresa, decima, riuscirete a portarci un passo più avanti in questa strada, avete la mia forza al vostro servizio> uno scambio forse equo: Gli sta offrendo la sua potenza, la sua mente ed anche la sua vita, in cambio, di quanto troveranno fuori, al fine di divenire forte, più forte, tanto forte da essere ricordato ai posteri, come ella lo è stata al suo tempo... e quale migliore mentore, se non un kage in carne ed ossa?

20:39 Furaya:
 Il discorso che viene proferito da parte di Sangeki è molto toccante. Son poche le persone che la considerano addirittura un mito vivente. Ha fatto veramente molto per Konoha e per l’Alleanza, s’è sempre battuta strenuamente e a costo della vita per cercare di mantenere una pace labile e facilmente distruttibile. Il suo corpo è costellato da cicatrici che narrano in maniera inequivocabile cos’ha dovuto patire per trent’anni della sua vita. Si limita ad ascoltarlo perché le parole sarebbero superflue e non intende in alcun modo bloccarne il dire. Gli occhi chiari della giovane si fossilizzano sulle espressioni facciali dell’altro, incuriosita dalla fiducia che pare le stia dando ad occhi chiusi, solamente perché conosce le gesta della diretta interessata giacché narrate nei libri storici o da gente che l’ha vissuta direttamente. <Trentacinque anni, per come vedevamo noi il mondo tempo fa, è un’età giusta. Sei abbastanza maturo e competente, non ti perdi in chiacchiere e si spera non si facciano più le stupidaggini di quando s’è ragazzini.> Gli spiega, mantenendo come al solito quel suo tono pragmatico e pacato, poiché non ha motivazione d’esser arrabbiata od altro. Non deve sgridarlo, non deve riprenderlo. Stanno avendo una discussione pacifica e non le capita così spesso come pensa. <Far parte della storia non significa smettere di cambiarla o alimentarla.> Vuol dire poter continuare. Non bisogna mai fermarsi secondo l’ottica della Nara, la quale reputa opportuno difatti non arrestarsi di fronte alle difficoltà che il mondo ti para innanzi, bensì valicarle con quanto si ha in possesso od acquisire quanto necessario per superarle a modo. Gli mostra un sorriso cortese, chinando il capo in avanti in un breve quanto significativo inchino. Abbassare la testa non vuol dire sempre arrendersi, come in questo caso, infatti, sta ad indicare che hanno trovato un accordo e tanto le basta. Il tempo dirà loro se quest’accordo ha da farsi sul serio oppure no. Ma è innegabile come la sua fama la preceda tutt’ora e che è grazie a quest’ultima che sta raccogliendo quanti più consensi possibile per uscire fuori dalle mura, per trovare alleati degni di questo nome. <Grazie per il tuo aiuto.> Cos’altro aggiungere se non quanto già stato detto? Gli sorride, ancora. E’ felice d’aver trovato un nuovo alleato per il suo obiettivo. Ovviamente, non gli ha parlato d’ogni cosa, ma anche per questo vi sarà solo necessità di tempo e di fiducia. [ Chakra ON ]

21:38 Sangeki:
 Sangeki ormai sembra aver trovato quello che cercava, un motivo di vita? Non propriamente, più che altro, forse, una strada da seguire su cui portare avanti i propri passi verso la sua storia, la sua vita: può quella donna lavica portarlo alla ribalta? Portare la sua vita su quel piedistallo dove chiunque potrebbe riconoscerlo, ricordarlo, lui che fino ad ora ha vissuto una vita totalmente anonima e privi di qualsivoglia stimolo e spunto, questa volta riuscirà a mettere a tacere quel senso di cupa morte che gli grave sulle spalle assieme alla vecchiaia? <Eppure Decima, voi eravate Kage> prende fiato <Io sono ancora, ahimè, un genin qualunque, un po'datato a dire il vero, e come vede non propriamente cresciuto nella guerra e nell'arte dei ninja> lo afferma e lo ammette in maniera molto tranquilla, non ha nulla da temere con quella donna, e per ora sembra anzi voler essere quasi alleata del nostro rosso, ed una come lei fa sempre piacere averla a portata di mano. <Se lei crede che possa fare al caso vostro, Decima, credo che non abbiamo poi molto da dirci al riguardo> continua <Le lascio però il mio numero di cellullare, in caso volessimo organizzarci per parlarne meglio> sicuramente, anche perchè, sa benissimo che la yoton non ha detto molto di quanto vuole fare, come giusto che sia <E soprattutto, per incontrare i membri di questo gruppo, visto che si parla di lasciare la mia vita nelle loro mani, e viceversa> lungimirante e forse anche saggio il rosso, è vecchiotto, un minimo lo è anche lui <Ecco a lei, e se vuole, lo giri anche agli altri> in modo tale da poter essere in contatto con chi, si spera, possa essere un degno alleato in questa guerra contro le bestie divine del kami. Allunga poi il braccio verso la ex nara, pugno chiuso destro verso lei, ritto e duro, come al tempo, fece kamichi con lei, per suggellare quella loro piccola alleanza verso la pace: Sono diversi, ma forse, qualcosa accomuna il rosso ed il biondo per davvero, ora in attesa di suggellare quel loro accordo con un classico bro fist, prima di congedarsi dalla zona, sparendo [End]

Incontro fortuito e casuale tra la Yoton ed il nostro Kakuzu, come al solito, alla ricerca del biondo e defunto Kamichi. Parlano in maniera tranquilla, si scambiano qualche info sul biondo, prima d'iniziare a parlare di qualcosa di molto più importante: La yoton avverte il rosso delle sue idee, di parte dei suoi piani e di quella volontà di sottomettere le bestie divine fuori dal villaggio.