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Ricerche mappe

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con Mattyse

18:37 Mattyse:
 Il discorso con la Nara e` tornato utile per avanzare delle idee sul come muoversi riguardo quel locale rinominato Ochaya, che come un ombra dal passato e` tornato ad assillare Mat nella vita quotidiana. Ancora sono vivi i ricordi della sera in cui quelle ustioni hanno decorato la sua pelle, la sera in cui il Tanzaku ha visto un cielo notturno illuminarsi di rosso per le fiamme mentre Orochi tratteneva il respiro. Il bianco starnutisce con forza prima di scuotere il capo per scacciare quei pensieri, in quegli ultimi mesi si era fermato, la sua storica determinazione aveva preso a tremare sotto il peso dei "fallimenti" che in rapida successione si son buttati a capofitto nella sua vita. Nulla sta andando nella direzione da lui desiderata, nulla sta prendendo la piega che piu` avrebbe voluto, e non sa neanche come riprendere le redini in mano. O meglio, non lo sapeva fino alla chiacchierata con la rosata. Cio` che piu` lo metteva in difficolta` era l'impossibilita` di studiare il terreno, di prepararsi per affrontare nuovamente un nemico piu` forte di lui e di preparare una strategia utile, ma si sbagliava. Per studiare un terreno vi sono diversi modi, tra cui le mappe! Il bianco avanzerebbe verso quell'edificio a tutti conosciuti come biblioteca, evitando per una volta ipotetiche pozzanghere con le scarpe nere, un paio elegante, quanto i pantaloni dello stesso colore, quest'ultimi presentano due tasche sui fianchi ed una cintura in cuoio che li stringe, mantenendo la camicia bianca ben tirata sul petto, impedendole di creare delle pieghe a causa del troppo tessuto. Avanzando la mano destra sistemerebbe il risvolto della manica sinistra, sollevando l'indumento fino a scoprire meta` avambraccio, piegando cosi` la manica come e` stato fatto in precedenza con la gemella. I capelli sono legati in una alta coda, ma le punte dei diversi capelli bianchi riescono comunque ad appoggiarsi sulle sue spalle. Il Senjuu entrerebbe con questo outfit all'interno della biblioteca, fermando per cercare con lo sguardo qualcuno che possa dargli indicazioni su dove trovare determinati libri.

19:13 Mattyse:
 Lo sguardo andrebbe quindi alla ricerca di una ipotetica dipendente della struttura, una qualche figura che possa essere li` a visionare chi prende quali libri e a sistemarli quando questi vengono riportati; se il bianco riuscisse a trovarla gia` all'ingresso, le si avvicinerebbe porgendole un piccolo sorriso di cortesia. <Buongiorno> un saluto educato, con un tono di voce il quanto piu` tranquillo e rassicurante possibile, non deve essere troppo alta per non disturbare ipotetici lettori e studiosi, ma neanche troppo bassa o rischia che l'interlocutore non lo senta. <Stare cercando delle mappe, delle cartine di kagegakure e dei suoi distretti. Avete qualcosa?> Una domanda legittima, una cartina sarebbe piu` che utile anche solo per non perdersi fra quelle strade. Mat attenderebbe quindi una risposta per poi attendere di ricevere le informazioni sull'ubicazione di questa cartina, che per comodita` tratteremo come se fosse un libro (Cosa non completamente sbagliata in base ai formati). <Grazie mille, posso chiedere anche se avete qualcosa sul funzionamento di una centrale elettrica?> Giusto perche` l'ultima volta aveva preso dei libri di elettronica e preferirebbe approfondire su come la corrente venga generata, potrebbe sempre tornare utile. Mat quindi attenderebbe anche questa informazione prima di annuire lievemente <Grazie mille.> Ripeterebbe nella sua mente i luoghi indicatigli, riprendendo a camminare verso gli scaffali pieni di libri, piu` e meno impolverati, scorrendo le copertine con l'occhio buono. Punterebbe in primo luogo a cercare quella mappa di kagegakure, quello che potrebbe essere come un libricino anche tascabile, contenente le piantine di tutti i distretti, ovviamente riproposti in una scala adeguata. Il Senjuu avanzerebbe quindi cercando proprio questo, con un passo piu` lento per diminuire le possibilita` di passarlo senza notarlo e, se lo trovasse, sarebbe la mancina ad issarsi per allungare l'indice, che andrebbe a far inclinare proprio il libricino verso di se per poi prenderlo con l'intero palmo, stringendolo da un lato con il pollice e dall'altro con le restanti quattro dita.

15:15 Mattyse:
 Se fosse riuscito a trovare quel libro/cartina, lo stringerebbe con il pollice da un lato e le quattro dita restanti dall'altro, facendo poi penzolare il braccio lungo il fianco. Con passo deciso Mat si dirigerebbe verso il ripiano indicatogli in precedenza per il libro contente informazioni inerenti alle centrali. Questo verrebbe ricercato in maniera piu` rapida, contenendo sicuramente informazioni che, in questo momento per il bianco, sono seconde in importanza. La mano libera qui, se venisse trovato anche questo libro, verrebbe sollevata per andarlo a prendere, esattamente come fatto con il precedente, terminando con i due libri in entrambe le mani e le braccia che stese lungo i fianchi, libere di ondeggiare normalmente ad ogni passo. Il Senjuu si avvicinerebbe ad un tavolo su cui poserebbe i due testi, facendosi in fine spazio sulla sedia per potersi accomodare al meglio. Il silenzio in quel luogo e` sacro e comprensibile al meglio solo in questi momenti, ove la mente necessita della giusta concentrazione per memorizzare al meglio le cose essenziali. Il primo libro che verrebbe aperto sarebbe la mappa, l'occhio ambrato si soffermerebbe subito tra le prime pagine in cerca della scala, unita` che dovrebbe essere situata nella parte superiore della pagina per indicare un centimetro quanti metri/chilometri corrisponda nella realta`. Se Mat riuscisse a reperire questa informazionie sarebbe a cavallo, il medio della destra andrebbe repentino a sfogliare le pagine di quel libricino puntando a raggiungere quanto prima la parte inerente a Kusa, piu` nel dettaglio il quartiere dello spettacolo. Mat e` pienamente consapevole che quella pagina potrebbe non essere aggiornata alla creazione dell'Ochaya, ma ricorda bene i muretti e i vicoli che delimitavano lo spazio dell'edificio, quindi non riscontrerebbe particolari problemi anche in questo caso. Raggiunta la pagina punterebbe con il dito medio sul foglio la strada, seguendola lentamente con il polpastrello come se vi stesse camminando e, raggiunto il loco interessato, utilizzerebbe la terza falange del dito mignolo, che solitamente ha una misura media di un centimetro, per contare quanto sia larga la facciata frontale del locale per poi ripetere, a bassa voce, quel numero. <"x' centimetri equivalgono a "x" metri...> Sostituendo le x con i conti e le dimensioni effettive.

15:31 Mattyse:
 La mano dominante verrebbe fatta ruotare in novanta gradi, andando a misurare come fatto in precedenza, l'ipotetica profondita` di quel locale, falange dopo falange. Al termine ripeterebbe come fatto prima le misure e la loro trasformazione in spazio effettivo. Al termine la mente si chiuderebbe un attimo a ricordare quel corridoio, con tutte quelle stanze private... Ricorda le dimensioni ristrette di quella ni cui e` stato, ma vi era un vetro a specchio, quindi sarebbe cosa corretta supporre che siano appena piu` grosse di quanto possano apparire. Deve disegnare tutto, buttare su carta quelle planimetrie che sta pian piano ricreando nella testa cosi` da essere sicuro di non dimenticarsene. L'occhio ambrato tornerebbe sul libro, osserverebbe la zona in cui e` collocato il locale e tenterebbe di ricreare la sala principale al suo interno. Conosce un ingresso e sa che Masumi e` uscita da una porta vicino al bancone, tenterebbe di comprendere a che lato possa condurre quella porta, cosi` da poter cercar di capire che strada la stronza abbia percorso poi per allontanarsi dal locale in sicurezza. Vi sono strade dietro all'Ochaya? Vicoli? Edifici con altri ingressi magari? La porta potrebbe dare accesso ad uno dei vicoli laterali? E se si, conducono solo alla strada di fronte all'ingresso o magari ve ne sara` una dietro? Il bianco ricercherebbe tutti questi dettagli, consapevole che per uno shinobi saltare un muro si tratti di una cavolata, ma vuole escludere prima le idee piu` semplici, come l'ingresso in un edifico adiacente. Ricercate le ipotetiche strade esterne, chiuderebbe la mappa senza alcun problema, allungandola poi verso il centro del tavolo prima di afferrare il libro inerenti le centrali.

17:08 Mattyse:
 Mat addrizza il busto per qualche secondo, tirando in dietro il capo per allungare al meglio la colonna vertebrale. Ha bisogno di qualche secondo tra uno studio e l'altro per poter assegnare ad ogni informazione uno spazio ben preciso, impedendo a queste di confondersi e creare scompiglio tra ipotetici futuri pensiero. Entrambe le palpebre verrebbero calate, nascondendo le pupille o cio` che ne resta, tenterebbe di mantenere la mente vuota, concentrandosi su quel nero che ora vien proiettato nella sua testa. Inspirerebbe dal naso, in maniera lenta, gonfiando il petto e sollevando le spalle, poi tratterrebbe il fiato per qualche secondo. Ti ricordi perche` lo stai facendo Mat? Ti ricordi perche` stai cercando di comprendere le misure del locale? Riuscire a ricreare una mappa quanto piu` dettagliata e precisa possibile non puo` che aiutare a trovare un piano in grado di bloccare le vie di uscita e qualsiasi protocollo studiato proprio per rendergli difficile la vita. Uno, due, tre. Le labbra si schiuderebbero per buttar fuori quell'aria che ha inspirato poco prima, il capo verrebbe portato nuovamente in avanti, gli occhi aperti e la schiena appena ingobbita per poter afferrare il libro sul funzionamento di una centrale per poi aprirlo. L'occhio ambrato andrebbero subito sulle prime pagine, cosa gli interessa sapere? Come viene portata la corrente nelle case e nelle zone del villaggio e come viene generata. Lasciare al buio Kusa potrebbe aiutare. E questo sarebbe l'ultimo studio di questa giornata, al termine della sua lettura andrebbe a riposare entrambi i libri, incamminandosi verso l'uscita dell'edificio, mirante a tornare nella propria abitazione. Se avesse trovato informazioni utili non potra` che condividerli con Furaya, chiedendo un foglio su cui buttare i primi bozzetti... sara` poi lei a confermare quei calcoli. [END]

Mat si reca in biblioteca alla ricerca di una cartina di Kagegakure e di un libro che possa spiegare il funzionamento di una centrale elettrica.

Il primo, piu` importante, servirebbe per l'Ochaya, attraverso la scala difatti tenterebbe di ricreare le dimensioni del locale.

Alla visione di Furaya
-scusa-