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con Kioku, Akaya, Sangeki

18:01 Sangeki:
  [To Ichiraku] Sole alto e solitario in quelle vie del villaggio della foglia, distretto commerciale e turistico quello di oggi, gente che va e gente che viene, affluenza di persone che rasenta quasi la folla, in quel quadretto Domenicale dove a farla da padrone, tra quei locali, è senz'altro il chioso di Ichiraku, istituzione konohana per eccellenza. Non troppo minacciose le nuvole che sorvolano l'empireo soleggiato di questo mezzo pomeriggio, ombre che s'intrecciano rapide tra di loro in gioco di luci dati dal muoversi delle bianche isole fluttuanti, spinte dai soffi dei kami del vento; Il vestiario appare essere decisamente particolare, non curato è dir poco, la moda in quei panneggi è relativamente zero, in quel suo aspetto da uomo trentacinquenne che non ha mai speso neppure un minuto a pensare a cosa indossare. Stivali lunghi in stoffa che arrivano sino a sotto le ginocchia, coprendo la totalità degli stinchi con un colore tendente al grigio, mentre nelle stesse calzature viene lasciato cadere un pantalone di larga stoffa dal colore bluastro, stretto alla vita, racchiuso a quest'ultima da una cinta in pelle, dal classico colore marroncino; Al di sopra non indossa nulla di particolare, una canotta dal colore grigio chiaro come quello degli stivali, a giro maniche, giusto quel pò per coprirgli il corpo da eventuali intemperie, mentre sulle spalle poggia un mantello nero dalla media lunghezza, dal colletto alzato su ambo i lati, tenuto chiuso al petto dal copri fronte di Konoha, usato come spilla di quel nero indumento. Una chiara barbetta incolta al viso del medesimo colore rossastro dei capelli, mentre passo dopo passo s'appresta tomo tomo ad arrivare a distanza d'ingaggio con l'oste di quella locanda, o meglio, di quel locale dal franchisee quasi secolare ormai, ove ci si nutre di caldo e gustosissimo ramen di prima qualità... quello che tanto amava il buon kamichi, e che ormai non potrà più godersi. Per il resto non c'è altro da dire, se non vederlo camminare col mantello nero verso l'ingresso, nei suoi metro e ottanta di lunghezza.

18:13 Akaya:
  [Ichiraku] La genin si trova all'interno di Ichiraku, indossando come al solito i suoi vestiti composti da un top nero sovrastato da una maglia a maniche lunghe che si ferma sul diaframma dal lato frontale, mentre dal lato posteriore prosegue in uno strascico che le arriva dietro alle ginocchia. Dalle maniche sbucano due guanti ninja dalle cui nocche sbucano un terzetto di lunghe lame mentre sugli avambracci ha un porta-kunai cucito sulla manica della stessa. Un paio di aderenti pantaloni violacei le fasciano le gambe, decorati semplicemente con altre due tasche porta-kunai(una per coscia) ed altrettante porta-oggetti(una per natica). I gambali degli stessi vanno ad infilarsi all'interno degli stivaletti che calza ai piedi mentre un cauricolare sbuca dalla propria lunga e liscia chioma violacea, adornata da un singolo e grosso fiocco. Seduta al tavolo ad aspettare il suo ramen, ella tiene la mano destra chiusa a pugno con indice e medio distesi verso l'alto davanti al proprio plesso solare, testa leggermente ritratta per evitare che gli artigli se li ritrovi dentro alle mandibole al posto del ramen. Tale semisigillo le serve per estrarre energia psichica dal proprio cervelletto ed energia fisica dall'area addominale. Tali energie andrebbero a dirigersi, rispettivamente attraverso il midollo spinale e l'esofago, verso il plesso solare attorno al quale vorticherebbero l'una sull'altra per mescolarsi e produrre quell'energia chiamata chackra, indispensabile per molte cose [Auricolare, guanti, artigli, porta-kunai braccio dx(), porta-kunai braccio sx(), porta kunai gamba dx(), porta kunai gamba sx(rotolo piccolo, pennello e inchiostro), porta-oggetti dx(), porta-oggetti sx()] [Impasto del chackra 3/4]

18:14 Kioku:
  [--->Verso Ichiraku] Un giorno come tanti, un giorno come molti in quel di Kagegakure, nuvole nel cielo giocano a rincorrersi con il vento e con il sole, luce giocosa intenta a non farsi vedere di tanto in tanto, trovando riparo e riposo dietro i nuvoloni, nonostante tutto non sembra minacciare pioggia e tanto meglio per il Chunin Uchiha, intento a svagarsi dopo aver svolto tutte le mansioni della giornata, tranquilla e come tante per l’appunto. Scartoffie, qualche ronda, mansioni ordinarie da Chunin e poi via a svagarsi come può, niente anime o manga interessanti a questo giro, biblioteche o simil posti per adesso meglio evitarli, sguardo perso ad ogni suo passo, mentre la mente vagherebbe verso lei, la rossa Ishiba, quell’incontro di qualche sera fa ancora indelebile nella sua mente, parole profonde, parole importanti i due si sono scambiati e per quanto ora ella vaghi quasi onnipresenti nei suoi pensieri, a mo’ di cotta, non ha avuto ancora contatti con lei, ne messaggi ne telefonate…il nulla. Forse meglio così, forse meglio che alcune cose rimangano legate ad un passato che tutt’ora non è suo, non ancora almeno, per tanto i propri passi lo porterebbero nei dintorni del distretto di Konoha, ove sicuramente potrà svagarsi come meglio crede e perché no, magari anche riempirsi lo stomaco, quindi perché non fare capolino proprio al famoso “chiosco” di Ichiraku, se così ancora si può chiamare del resto, ormai negli anni divenuto praticamente una catena di fast food, ironico come il titolare abbia voluto però mantenere il nome di chiosco, forse un richiamo ai tempi andati, un nome che suonasse comunque familiare per le persone del luogo e quelle future. Poco importa a Kioku, estraneo a tutti questi retroscena se non nel cogliere l’ironia del suddetto nome rimasto, passo ondeggiante, il fumo della sigaretta che lentamente si brucerebbe, alternata da colpi di nuvole mischiate all’anidride carbonica, svestitosi del giubbotto da chunin di quando è in servizio, ora un lungo capo tendente al nero lo riveste completamente con motivi e disegni sul dorso, un maglietta con altrettanti loghi molto vapor pop dargli quell’effetto di stile, pantaloni cargo neri e degli anfibi della Yike, pacchetto e accendino nelle solite mille tasche, cellulare nella mano, dandogli qualche sguardo di tanto in tanto, insomma sicuramente ben diverso dalla sua tenuta di lavoro quotidiana. Passo dopo passo dalla propria abitazione arriverebbe fino al distretto di Konoha, un tempo cuore pulsante del mondo ninja ora alla stregua dei distretti vicini, pur mantenendo quell’aria storica, ma del resto ben poco ha ancora compreso di questo mondo in cui vive, privo di ricordi potrebbe solo affidarsi alle letture della biblioteca fatte tempo fa e qualche veloce ricerca su internet. Finalmente tra mappe internet ed indicazioni varie dei passanti arriverebbe vicino all’incredibile evoluzione di quel che si chiama ancora chiosco di Ramen, d’altronde ormai Konoha è la famosa patria del Ramen, questo antico alimento, almeno da quanto ha compreso con una rapida ricerca su Ninjagle, si fermerebbe d’innanzi l’edificio intento a finirsi con calma la sua sigaretta e cominciando ad ipotizzare se acquistare un menu fisso o provare con una mossa del tutto inaspettata a crearsi il proprio ramen, cosa che ormai sembra andare molto di moda tra la gente. [chakra off]

18:42 Sangeki:
  [To Ichiraku] Non sembra aver dimenticato le buone maniere, anche se decisamente estraneo a quello che la vita mondana offre, ha visto sicuramente in Tv qualche Show o programma sulle persone che si affacciano e vivono quelle esistenze fatte di sfarzo e lusso, lussuria e cupidigia, ed un minimo di Bon ton lo ha imparato anche lui, anche se nelle sole rimembranze appunto. <Salve> china il capo, verso l'oste ovviamente, non è certo uno sprovveduto, ed il saluto non si nega neppure al peggiore dei nemici, motivo per il quale resta sempre d'obbligo per lui cercare di fare una buona impressione al suo prossimo; Lo sguardo andrebbe a fiondarsi rapido verso l'interno del locale, atipico e quasi attempato a dire il vero, fatto di colori e di odori decisamente diversi dai soliti che si possono sniffare in giro per il villaggio, ed una figura come quella del nostro Sangeki questo lo sa e come. Siede sullo sgabellino al lato destro di Akaya, dove massiccio pone le sue natiche e la sua figura a riposo, spinto dalla voglia di assaggiare quella leccornia konohana. <Mh, sembra tutto buono> prende fiato, osservando le varie ricette ed immagini affisse in alto nel locale, le solite vignette espositive che elencano gli ingredienti ed i costi <Hey tu> rivolto verso Akaya <Che consigli di prendere la prima volta?> domanda, dubbioso <non vorrei sbagliare scelta sai!> sorride, molesto come pochi, ha 35 anni ma ne dimostra effettivamente un pò di meno, se non fosse per la barbetta incolta, parrebbe anche sotto i trenta senza problemi. Non da ancora l'ordinazione per ora, attende di avere un consiglio, da qualcuno almeno, che sia Akaya oppure Kioku questo non possiamo mica saperlo, o magari sarà lo stesso Oste, ma tempo al tempo, per ora, lasciamogli godere questa prima vista al chiosco rinomato di Ichiraku!

19:21 Akaya:
  [Ichiraku] Continua ad accumulare chackra fino a quando non ritiene di averne a sufficienza, andando quindi a distribuire quell'energia in tutto il corpo, in particolar modo sulla nuca e sull'estremità della colonna vertebrale, mentre chiuderebbe il sigillo intrecciando le dita della mano libera con quelle del mezzo-sigillo, facendo ovviamente attenzione a non cavarsi un occhio con i lunghi artigli. E nel mentre cerca di rielaborare la sua solita immagine contenente la coda e le orecchie feline ricoperte da un corto pelo violaceo come quello dei suoi capelli. Una volta che è soddisfatta di tale figura rilascerebbe semplicemente la tecnica per trasformarsi e quindi muovere le proprie orecchie e la propria coda per verificare che la tecnica sia andata a buon fine. Quindi sentirebbe la voce di Sangeki che la richiama e solo ora noterebbe che si sta rivolgendo a lei, dato che non lavorando qui non si aspettava una richiesta di informazione < Ah... Beh... > balbetta per un attimo prima di ridacchiare appena < Ichiraku-san è in affari fin dai tempi del sandaime, ed abbiamo superato la judai > gli fa presente facendo guizzare la propria coda dietro di se < Dunque dubito che sbaglierai scelta, ma personalmente preferisco il ramen di pollo > che dovrebbe arrivarle entro breve visto che l'aveva già ordinato < Quanto a quello che preferisci tu... Dovrai provarli, non conosco i tuoi gusti > facendo spallucce mentre continua a fissarlo, senza notare per ora Kioku visto che sta entrando in questo momento [Auricolare, guanti, artigli, porta-kunai braccio dx(), porta-kunai braccio sx(), porta kunai gamba dx(), porta kunai gamba sx(rotolo piccolo, pennello e inchiostro), porta-oggetti dx(), porta-oggetti sx()] [Traformazione: coda ed orecchie feline 2/4] [Chackra 28/30]

19:27 Kioku:
  [Ichiraku] AH che vita, la dura vita del Chunin locale, assurdo pensare le cose accadute tra la memoria perduta, il confronto con il proprio clan che continua a rimandare, la Jikan Ryoko Sha, insomma sembra quasi surreale che ora stia vivendo un attimo di pace dopo tutta quella enorme tempesta che lo ha investito e con cui ora deve conviverci…ed infine l’ultimo incontro con Sango <hmf> una smorfia sull’ultimo tiro della stecca di tabacco, prima di compiere una semplice flessione del ginocchio destro, portando la suola della scarpa medesima in alto quanto basta per potervi spegnere sopra la sigaretta incurante degli sguardi della gente ed infine buttarla per terra, pochi passi ed entrerebbe infine all’interno del complesso, sicuramente diverso da quello che ricordava di aver visto nelle foto ma del resto su NinjaNet vi erano diversi articoli di come questo incredibile imprenditore di Ramen avesse creato il proprio impero proprio partendo dal chioschetto famigerato per poi allargarsi sempre di più, quindi facile immaginarsi che ora tutto si sia modernizzato. Poco importa, una volta al suo interno, le proprie iridi velocemente squadrerebbero l’intera area, dal bancone ai tavoli a tutti i manifesti e promozioni in corso, una miriade di colori e anche qualche televisore con interviste ed altro per accompagnare il tutto, compreso un motivetto interessante probabilmente di qualche nuova star emergente che sta facilmente scalando le classifiche. Canticchiandolo si avvicinerebbe al bancone ove non potrebbe fare a meno di cogliere con vista ed udito l’interazione tra i due ragazzi, una di esse tra l’altro Akaya se ben ricorda, così come quella terribile missione nel bosco che per poco non è costata ben più di quello che serviva, mentre il secondo, un “ragazzo” anche se con un secondo sguardo parrebbe più un adulto data al brizzolatura sotto il mento, discutere di cibi e quale modo migliore dunque se non inserirsi così a cazzo de cane no jutsu <ma secondo voi, conviene il menù fisso o crearsi la propria bowl di Ramen?> così de botto senza senso quasi, o meglio se non fosse che già ne stavano parlando tra di loro a quanto pare, dunque perché non chiedere un parere da chi magari sa già qualcosa, successivamente per mera educazioni salutare al giovane Kunoichi < konbanwa Ayaka-san> tono informale ma non troppo solenne con cui rivolgersi nel migliore dei modi ad una ragazza mantenendo pur sempre una certa compostezza. Nulla di più riprendendo un attimo l’attenzione sul proprio cellulare, cercando di scannerizzare qualche QR code tra i vari annunci ed offerte alla ricerca magari di qualche promozione.

19:44 Sangeki:
  [To Ichiraku] Ha avuto dei consigli preziosi da quella persona, da quella figura animalesca che di base si mostra stranamente cringe in quel suo farsi sbucare orecchie e coda... cosa che viene sicuramente osservata dall'occhio vigile del nostro rosso kakuzu; Il sopracciglio destro s'alza verso la fronte, mentre il gemello s'accascia muscolare sul mancino occhio, ponendosi con uno sguardo davvero dubbioso verso quella ragazza, in un momento particolarmente imbarazzante, anche per lui. <Ehm...> prende fiato <Ma tutto a posto?> continua <Cioè, grazie del consiglio...> si sposta leggermente verso tergo dalla sua posizione <Ma sicura di sentirti bene?> chiede, cringiato davvero su livelli atomici da cotanta furryagine, inverosimilmente troppa da reggere per l'animo del nostro rosso cucciolo del vento. <Mh?> mugugna gutturale, voltando il viso e lo sguardo annesso verso la figura del Kioku nazionale, che pare fare una domanda simile al nostro eroe della foglia. <Secondo me, conviene prendere il Ramen singolo> prende fiato <Considerando i prezzi dei menù fissi, di solito, la qualità generale viene leggermente abbassata rispetto al prezzo dei singoli pezzi alla carta> aeh, quando si parla di patatina e di soldi, guaio a contraddirlo, due passioni uniche le sue <ah...> ascolta come lo stesso saluti in direzione di Akaya, un saluto che parrebbe naturalmente rivolto a qualcuno che si conosce, senz'ombra di dubbio, e questa cosa al nostro eroe non sembra andare propriamente giù. <Vi conoscete già?> prende fiato <La conosci...?> stranito e con lo sguardo tendente allo schifato, verso kioku, chiedendo della giovane Akaya.

20:00 Akaya:
  [Ichiraku] Ascolta le parole di Sangeki e quindi ridacchia appena < Tutto a posto, non preoccuparti > per poi sospirare appena mentre farebbe abbassare le proprie orecchie, quindi si volta verso Kioku e gli sorride appena < Konbanwa > per poi inclinare il proprio capo di lato < Dipende... Se sai già cosa ti piace è meglio ordinare la tua ciotola, ma se devi testare è sempre meglio provare i menù fissi, così da farsi un'idea assaggiando varie cose e poi, appena trovi quello che ti piace, ordini quello > sorridendogli lievemente, per poi voltarsi verso Sangeki e quindi aggrottare le proprie sopracciglia < Beh, a giudicare dalla faccia che hai fatto fin da quando sei entrato... Forse sarebbe meglio chiamare un medico > ammette pensierosa < Non vorrei che ti sentissi male all'improvviso > facendo spallucce senza dire altro per ora, ma scioglierebbe il sigillo per estrarre le proprie bacchette dalla bustina, dividerle con uno schiocco secco ed iniziare a mescolare ulteriormente la ciotola che ha davanti, o meglio il liquido al suo interno. Non una parola viene proferita per ora, ma tiene un orecchio orientato verso di loro per cercare di carpire le altrui parole senza intromettersi troppo, almeno per ora, e nel mentre annusare con gusto l'odore che proviene dalla suddetta ciotola per pregustarsi il pasto, avvolgendo per ora la coda ad una gamba della sedia per evitare che questa vada a dare fastidio alle persone che lavorano [Auricolare, guanti, artigli, porta-kunai braccio dx(), porta-kunai braccio sx(), porta kunai gamba dx(), porta kunai gamba sx(rotolo piccolo, pennello e inchiostro), porta-oggetti dx(), porta-oggetti sx()] [Traformazione: coda ed orecchie feline] [Chackra 28/30]

20:22 Kioku:
  [Ichiraku] Una volta entrato nell’edifico e salutato sarebbe alle prese con il proprio cellulare e proprio perché impegnato a guardare il cellulare e le varie offerte non darebbe troppo conto a strani sguardi o alla domanda dell’uomo che pare più rivolta alla ragazza che al giovane Uchiha e per tanto continuerebbe a farsi gli affari propri, senza troppi problemi. Solamente alla risposta d’ella accennerebbe una breve inclinazione del proprio capo, per poi prestare massima attenzione alla risposta della ragazza <hmm ha senso, del resto come potrei compormi una bowl mia se non so la qualità di ogni ramen a sé, andrò per il menù fisso allora> abbozzando un sorriso a dentatura piena, prima di ricercare posto al fianco della ragazza, in attesa che gli chiedano cosa ordinare nuovamente si rivolgerebbe alla di lei figura <allora come sta andando? L’ultima volta che ci siamo visti eravamo in missione e neanche una così semplice> del resto quello che poteva sembrare una mossa da nulla si è poi rivelata un vero inferno e molto più complicato di quello che doveva essere in principio, per poi girarsi nuovamente di fronte a se ed esclamare convinto <credo che andrò proprio verso il classico ramen con maiale> insomma il classicone ma d’altronde da qualche parte si dovrà pur cominciare, dunque che gli chiedano cosa ordinare o che debba prendere lui l’iniziativa la classica pietanza di ramen sarà al sua scelta. Solo a quel punto, sistemato cellulare sul bancone e sistematosi per bene, con un leggero colpo di reni ed appoggiando i gomiti sul bancone stesso, si sporgerebbe verso l’interno, così da superare la figura di Akaya e poter così guardare in faccia l’uomo al fianco d’ella <Konbanwa> esclamerebbe frizzante con un leggero cenno dell’indice e del medio della destra portati vicino alla fronte, un piccolo saluto di cortesia ed educazione. Dopo di che attenderebbe una qualche risposta dalla ragazza, senza farsi troppo gli affari dei due, non volendosi intromettere per volontà e per noncuranza, ancor di più sentendo inevitabilmente parole come medico e altro ancora, limitandosi unicamente a riprendere il cellulare in mano, navigare su NinjaGram, mandare qualche messaggio nei vari gruppi di lavoro e altro ancora, per ingannare il tempo mentre aspetta. [chakra off]

20:37 Sangeki:
  [To Ichiraku] A quanto pare, forse per la troppa gente, o forse per una bassa attenzione dello sharingan nei confronti del nostro eroe, il buon kioku ignora del tutto le domande poste dal rosso konohano, tanto da finire a parlare, in solitaria, con la gatta del villaggio omonimo. Occhi che s'alzano verso il cielo vedendo tale scena di menefreghismo, e sinceramente, al kakuzu non gliene può fregar di meno, ma di certo non prende di buon occhio chi non gli risponde o fa finta di non rispondergli, molto di più di chi lo fa cringiare con le orecchie della trasformazione. Volta il capo verso l'oste <Mi porti il ramen più acquistato, quello più apprezzato dalla gente> continua <E con poco sale, se no mi sale la pressione> eh si, ragazzi la salute è importante, un buon ninja ci tiene sempre al proprio corpo, soprattutto quando hai 35 anni e devi iniziare a combattere con le malattie cardio vascolari... ed i reumatismi. <Io sto benissimo> prende fiato <il problema me lo crea l'uso di una Jutsu mentre sono seduto a godermi del ramen> avverte, pungente, nei confronti della codata Akaya, la stessa che pare a dire il vero essere una conoscenza non troppo distante del kioku l'ignoratore, colleghi di missioni a quanto ascolta. <Come mai le orecchie e la coda poi?> domanda <Nel senso... ha qualche senso?> ma ti fai i cazzi tuoi? No, decisamente no, è uno che parla, e parla, e parla ancora fino a voler capire più di quanto gli spetta, e questo potrebbe essere un difetto o anche un pregio. Ed ora? Niente, osserva, guarda ed ascolta. E' seduto senza troppi fronzoli allo sgabello del locale di konoha, le persone vanno e vengono, e quei due a quanto pare sembrano essere, alla lontana, almeno in parte interessanti, e quindi per quale motivo non restare lì? Poi il ramen a momenti è pronto, pancia mia fatti capanna a breve.

21:56 Akaya:
  [Ichiraku] Cotinua ad ascoltare le parole dei presenti mentre mescola delicatamente quel ramen, senza dire una singola parola ma mantenendo l'attenzione alta. riflettendo e valutando quello che sente fino a quando non le arriva quella domadna < Nulla di particolare, mi piacciono solo i gatti > replica semplicemente, facendo spallucce per poi sorriderle < Che immagino sia lo stesso motivo per cui tu tieni i capelli ed i vestiti in quel modo: ti piacciono così > sorridendogli per poi inclinare il proprio capo di lato < Per ora bene, sto ancora aspettando di sapere se e quando parlerò con quel genetista e tutto il resto > facendo spallucce per poi inclinare il proprio capo di lato < E tu? > domanda incuriosita, senza dire altro ma continuando a riflettere pensiersoa per un lungo momento [Auricolare, guanti, artigli, porta-kunai braccio dx(), porta-kunai braccio sx(), porta kunai gamba dx(), porta kunai gamba sx(rotolo piccolo, pennello e inchiostro), porta-oggetti dx(), porta-oggetti sx()] [Traformazione: coda ed orecchie feline] [Chackra 28/30]

22:21 Kioku:
  [Ichiraku] Nonostante il palese saluto ignorato dall’adulto brizzolato, per cui comunque ne rimarrebbe stranito in primis Kioku, si ricomporrebbe, riposizionandosi sullo sgabello come i Kami comandano, intento ad aspettare il suo ordine che da li a poco dovrebbe poter finalmente uscire dal retro ove sono situate le cucine e arriva sul bancone, pronto per essere gustato. Osserva le due figure al suo fianco dialogare, interessato quanto basta a porre almeno un orecchio all’attenzione, più per mera noia che curiosità, non volendosi per l’appunto impicciare quando si ha a che fare con una delle due persone che non si conosce, spallucce alla situazione mentre guarderebbe il cellulare e l’orario, qualche altro messaggio, un po’ di gnocca su NinjaGram e continuerebbe a scorrere la Home, finché la voce femminile di Akaya non irromperebbe nella sua routine monotona, rompendo quel proprio silenzio e destando la sua attenzione, volgendo così capo ed iridi verso ella. Attenzione completamente posta verso ella, ascolterebbe il di lei vociare, notando ora con maggior attenzione i dettagli che compongono la figura della kunoichi, dalle orecchie ad ogni altro dettaglio assai particolare, incuriosito ben più che dell’uomo che pone solamente domande a raffica senza neanche lasciare un minimo di spazio convenzionale <hmm mi fa piacere, spero tu possa riuscire ad incontrarlo> non ne sa molto e non è mai riuscito per interesse o altro ad approfondire con lei, d’altronde la prima ed unica volta in cui si sono incontrati, voleva strangolarla per come si poneva nel rispetto della missione e del team, se non altro ora, potendola incontrare in “abiti” più informali potrebbe comprendere meglio quella ragazza. Abbozzerebbe un sorriso a quella domanda di cortesia rivolta da ella una volta terminate le di lei parole, un leggero sospiro <mah solita vita, solita routine, annoiato per lo più, ma d’altro canto con tutto quello che mi è capitato non posso di certo lamentarmi, come si dice…meglio così che mor--> non riuscirebbe a finire la propria frase che il cellulare squillerebbe, un rapido sguardo al nome “QG Ame” nickname scherzoso con il quale ha salvato la “centrale” ove svolge il proprio lavoro e le mansioni di Routine, volto triste, spallucce arrendevoli, gli tocca, veloce nel rispondere, lesto ad affiancare l’apparecchio al proprio orecchio <SI?!> un tono ben più fermo e formale si comporrebbe nelle sue corde vocali <certamente> risponderebbe nuovamente <no ho staccato un oretta fa…si nessun problema> ed eccoci qui ancora una volta nel grande tornado degli eventi, ma del resto meglio questo che annoiarsi no? Si alzerebbe dunque di scatto dallo sgabello, facendo cenno al cameriere che finalmente apparirebbe con la sua ordinazione di impacchettare tutto a mo’ di take away <purtroppo devo scappare ma è stato un piacere averti potuto rincontrare in modalità diverse Akaya-San> poi volgerebbe il capo verso l’uomo accennando semplicemente un rapido cenno con il capo, d’altronde non ha risposto al suo saluto perché dovrebbe anche dirgli arrivederci. Una volta preso il pacchettino, e gli averi messi sul bancone farebbe per procedere verso l’uscita ma non prima di aver stresso il dietro del braccio della ragazza con la propria sinistra, libera dal cibo, una stretta veloce ma ferma, decisa, non ha idea se ella potrà cogliere il messaggio di lui, ovvero, se quest’uomo dovesse importunarti basta che tu me lo dica o faccia capire, forse le sarà più chiaro quando una volta uscito se ella guarderà fuori dal locale specchiato, lo vedrà ancora li intento a fumarsi una sigaretta prima di scomparire per recarsi a svolgere ulteriori compiti. [END]

22:34 Sangeki:
 Quella gatta e quel ragazzo continuano a parlare, si conoscono per davvero a quanto pare, e parlano come se fosse quasi amici? Davvero? Di una che si mette le orecchie e la coda da gatto? Sangeki è generalmente retrogrado su questo tipo di pensieri, ciò che è amore è amore, umano è umano, le anomalie innaturali gli risultano assai toste da concepire come qualcosa che possa far parte di quella che possa essere la sua normalità. Ma li ascolta, prima la gatta e poi lo shonen boy, prima la destra e poi la sinistra iride che si poggia sui labiali di quei ninja mai visti prima d'ora, inconsapevole ovviamente dell'appartenenza alla Jikan da parte dello sharingan, ed ancora inconsapevole della conoscenza di Kamichi con la gattaccia akaya. <Oh, sembra squisito fratm> verso l'oste, cameriere o come volete chiamarlo <Manzo quindi? Direi ottimo, uova brodo e verdure miste a manzo> prende fiato <Pancia mia fatti capanna> che boomer, davvero, questa la prossima volta evito pure di descriverla, per il bene di voi tutti, e pure per il mio. <Ah> verso la gatta <Resta comunque una cosa abbastanza... strana> prende fiato <Se quindi a me piacessero gli uccelli, dovrei viaggiare per il mondo con due ali che sbucano dalla punta del culo?> quanto poco delicato, poco tatto, irriverente ed anche decisamente maleducato... ma ha dei difetti, davvero, qualcuno. <E poi i miei vestiti sono vestiti, non parti di animali casuali spuntati sul mio corpo> eh si, fai la predica, poi quando cacci i filamenti di chakra dal corpo e diventi una cosa mostruosa come la mettiamo nome? Clown. <Ad ogni modo... lo conoscevi?> continua <non ha neppure detto come si chiamasse> prende fiato <E neppure io a quanto pare> passa avanti <Sangeki> continua <Nokami> respiro che si fonde ad una bella bevuta di brodo giapponese.

22:47 Akaya:
  [Ichiraku] Sorride alle parole di Kioku, senza dire altro ma limitandosi ad agitare pigramente la propria coda ma quando sente l'altrui cellulare squillare rizza le proprie orecchie e la propria coda, fissandolo con un poco d'invidia pur rimanendo in silenzio per ora, per poi sorridere all'altrui saluto < Jaa ne, ci si vede in giro > rimanendo quindi assieme all'altro, portandosi il boccone in bocca e quindi si volta verso di lui, riflettendo pensierosa < Le ali le otterresti molto facilmente... Non so se però ti permetterebbero di volare > ammette pensierosa < Ma per quanto ne so potrebbe essere possibile sì, con i ninjutsu si possono fare tante belle cose > ammette sorridendogli, salvo poi sospirare alle sue successive parole < È vero che non sono molti i ninja che usano il chackra in questo modo, ma la tecnica che uso io la insegnano letteralmente ai bambini > fa notare < Ma d'altronde non siete più abituati al mondo dei ninja, posso comprendere che certe cose vi risultino strane > sospirando appena < Ma anche il ninjutsu è limitato, mi serve un genetista per capire come risolvere il problema ed ottenere davvero coda ed orecchie, non questo jutsu che se basta un graffio e sparisce > sospirando appena senza dire altro per ora, limitandosi ad iniziare a mangiare il suo ramen [Auricolare, guanti, artigli, porta-kunai braccio dx(), porta-kunai braccio sx(), porta kunai gamba dx(), porta kunai gamba sx(rotolo piccolo, pennello e inchiostro), porta-oggetti dx(), porta-oggetti sx()] [Traformazione: coda ed orecchie feline] [Chackra 28/30]

23:18 Sangeki:
 Le parole della gatta, alla fine, arrivano, anche se a quanto pare non gli arrivano tutte le risposte che voleva, chissà se per mancanza di attenzione o se volutamente ignorato dalla giovane Nara. Beve ancora quel brodino, caldo e gustoso, quel manzo al brodo morbido come se fosse del burro, davvero una delizia per il palato, grande l'idea di venire a degustare questa prelibata leccornia donata dal buono e divino Ichiraku, che a quanto pare si è assicurato un nuovo cliente, il rosso kakuzu dalla maschera della giustizia nascosta sotto i vestiti, alla schiena con precisione. Ogni cucchiaiata viene degustata con calma e diligenza, gli piace, tanto anche, decisamente di più delle parole della gattaccia da quattro soldi che sembra volergli rifilare discorsi apocrifi su quello che dovrebbe essere il nin sulle persone, trasformazioni e quant'altro... lui che queste cose le odia, ciò che va contro la natura ed il naturale scorrere degli eventi, lui che cerca nella sua missione di tenere vivo quel fuoco ninja che il dio ed i fallimenti degli shinobi, hanno fatto spegnere nel cuore delle genti... e questo è un qualcosa di inaccettabile. <Il chakra, le tecniche e la naturale forza di chi possiede il talento per manipolarli> prende fiato <Non andrebbe in alcun modo usato per generare e produrre abomini innaturali> continua <O semplicemente per il proprio piacevole tornaconto> inspira, quasi arrabbiato <Addirittura utilizzare un genetista per cambiare qualcosa di te?> si alza, stizzito e schifato <Impara quali siano le priorità di un ninja, e quali siano i posti naturali che ci sono concessi> l'ha presa sul personale... tanto, da prendere, ed andare via, scomparendo. [End]

23:25 Akaya:
  [Ichiraku] Sospira appena alle sue parole, ma non gli risponde. Per quanto la propria coda si muova dietro di se a sottolineare il proprio fastidio, lei semplicemente lo lascia parlare mentre muoverebbe, con le orecchie basse, le bacchette per portarsi il ramen alle labbra e quindi gustarsi quegli spaghetti. Dopotutto sono tutte cose che ha già sentito e con cui non intende discutere. Non qui. Non stasera. Semplicemente sente ma non ascolta e, quando l'altro si allontana, solleva lo sguardo e sospira appena < Se solo sapesse che questo è proprio il motivo per cui sono diventata una kunoichi... Ci sarebbe da ridere > per poi riprendere a godersi quegli spaghetti, lasciando la carne per ultima in quanto parte più gustosa di quella minestra, almeno per lei. La coda torna ad avvolgersi attorno alla gamba di una sedia mentre le bacchette si muovono sulla minestra e nell'aria, strette da quella delicata pressione che le permette di smuovere il contenuto di quella ciotola e di manipolarlo come meglio crede... Ed è solo ora che risolleva le orecchie, rimanendo comunque in silenzio [Auricolare, guanti, artigli, porta-kunai braccio dx(), porta-kunai braccio sx(), porta kunai gamba dx(), porta kunai gamba sx(rotolo piccolo, pennello e inchiostro), porta-oggetti dx(), porta-oggetti sx()] [Traformazione: coda ed orecchie feline] [Chackra 28/30]

Una normale giornata al chiosco del ramen di Ichiraku