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Pausa di riflessione

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con Furaya, Mattyse

18:08 Mattyse:
 I lunghi capelli bianchi coprono il cuscino su cui e` posata la nuca del Senjuu, lo sguardo rivolto verso l'alto mentre l'occhio destro, unico buono osserva il soffitto. Respira in maniera affannata ed irregolare dalle labbra mentre il petto si riempie per poi appianarsi a causa di un qualche sforzo fisico precedente, a coprire il suo corpo vi e` solo il lenzuolo stropicciato che ricade sulla sua vita e parte dell'addome, senza riuscir cosi` a nascondere le bruciature che si palesano, come sempre, sul pettorale sinistro, la spalla, risalendo il collo e andano sul lato sinistro del volto, attraversando l'occhio. La mano destra verrebbe portata sulla fascia addominale che si irrigidirebbe nel tentativo del bianco di alzare il busto da quel materasso senza far ricadere il lenzuolo. Cercherebbe cosi` di sedersi, ruotando successivamente verso la propria sinistra per portare le piante dei piedi contro il pavimento freddo, sensazione che andrebbe in contrasto con il resto del corpo. I raggi del sole, quelli che precedono il tramonto visto l'orario, entrano dalla finestra e vengono riflessi sul suo corpo a causa di diverse goccioline di sudore che scivolano lungo la sua pelle, mettendone in risalto la muscolatura. Lo sguardo andrebbe a proiettarsi proprio oltre la finestra da cui entrano quei raggi, mentre le labbra prenderebbero una curva verso l'alto, adornando quel volto stanco con un sorriso rilassato, una volta ogni tanto. La lingua farebbe capolino da quelle labbra per poi essere presa tra le due fila di denti <mh mh mh> una risata prima che il capo venga lasciato ricadere in dietro, facendo cadere i capelli nella stessa direzione. <Brava, mi hai bruciato un polmone!> Una battuta nata dalla difficolta` nel riprendere fiato. <Ora come pensi di farti perdonare...> Ecco, qua gia` meno ironico, mentre gli occhi verrebbero resi due fessure e rivolte verso l'alto: piegherebbe la schiena verso le proprie spalle, cosi` da poter inquadrare appena la figura della rosata, a testa in giu`. <...Mio fiore di ciliegio?>

18:23 Furaya:
 Una schiena costellata di cicatrici è quella che si presenta incurvata. E’ costellata anche da ciuffi rosati che scendono oltre le spalle, raggiungendo quasi la metà della colonna vertebrale. Sono chiaramente scompigliati sulla sommità del capo, arricciandosi alle estremità. Niente d’anormale, peccato che sia quasi completamente nuda. A sua volta, v’è soltanto un lenzuolo bianco che copre da poco sopra i glutei sin in basso, comprendendo le leve inferiori. Puntella il materasso ed il cuscino sottostante con i rispettivi gomiti, così da tenere parte del corpo sollevato assieme al capo. Esso curva appena in direzione di Mattyse quando lo vede muoversi, respirare a fatica e mettersi persino seduto sul bordo del letto che tutt’ora condividono. La di lei stessa pelle è coperta da un sottile velo di sudore. Non vuole darlo a vedere, ma in effetti sta cercando di riprendere fiato a sua volta. Tuttavia, pensate davvero che voglia dargli qualche parvenza di soddisfazione? Sia mai. Neppur fosse sul letto di morte. <La prossima volta, posso pensare di bruciarti qualcos’altro. Non te ne accorgeresti nemmeno.> In un primo momento, in effetti non potrebbe poiché sarebbe sommerso dal piacere e soltanto in un secondo momento potrebbe invece intuire che qualcosa brucia – fin troppo. E no, non è lei ad essere infuocata – oh beh, anche, ma non in quel senso. Sghignazza divertita, soffermandosi poi sulla domanda che le vien rivolta subito dopo, notando anche come vada piegandosi all’indietro pur d’adocchiarla meglio. <Mi sono già fatta perdonare facendo quel giochetto con la lingua che ti piace tanto> Sollevando l’indice della dritta ed effettuando, tramite d’esso, dei rapidi tornanti concentrici e circolari. A buon intenditor, poche parole come si suol dire. <quindi, non hai nulla da recriminare.> Convinta di ciò, occhi chiusi, sicura del risultato e delle nette conseguenze. [ Chakra ON ]

18:37 Mattyse:
 Il sorriso del bianco si amplierebbe maggiormente mentre la fascia addominale andrebbe a cedere, facendo ricadere la schiena contro il materasso, con la testa particolarmente vicina al busto della rosata, rischiando per un istante di darle una testata. Fortuna che non sia stato cosi`! <Ah ah, perche` la cosa non e` stata ricambiata vero?> Sollevando appena il sopracciglio sinistro. Si, nonostante abbia perso la vista con quell'occhio, non ha mai rinunciato alla mimica utile nella comunicazione dei muscoli correlati, proprio come il sollevamento del sopracciglio per msotrar stupore o punzecchiare. Di solito per punzecchiare. <Dammi il tempo di riprendere fiato poi ne riparleremo.> Per una volta che hanno casa libera conviene approfittarne fino in fondo no? Il braccio destro verrebbe sollevato nell'intento di portar la mano verso la di lei schiena, ove se trovasse la sua la pelle, inizierebbe ad accarezzarla delicatamente con i polpastrelli, allungando tutte e cinque le dita per poi riavvicinarle fra di loro, permettendo alle unghie di fare un briciolo di attrito. <Tra qualche giorno tornero` all'Ochaya... e vorrei te e Keiga veniste con me.> meglio fare le cose per bene no? <Voglio un operazione per entrare, cercare Kimi e se possibile portarla via, tutto in una volta solta.> Quando il tempo scarseggia la gente preme sull'acceleratore, puntando a muoversi in maniera decisa e in operazioni utili a risolvere tutti i problemi con una mossa sola... E in effetti e` quello che vorrebbe fare Mat, nonostante la carenza di informazioni? Questo non e` da lui. <Magari il tempo di trovare qualcuno che possa mostrarmi la planimetria dell'edificio...> Quasi parlerebbe da solo, ma in fondo era quello che la Nara voleva no? Che pensasse insieme a lei, che esponesse le proprie idee anche per un confronto... E` quello che sta facendo, per lui sarebbe un momento ancora piu` intimo di quello appena passato. La spalla lentamente si allargherebbe, permettendo alla mano destra di continuar si quelle carezze con le dita, ma spostando gradualmente il tutto verso la base della sua colonna vertebrale, ove e` presente il sommo deretano della grande decima Hokage. Una pesca mica da ridere!

19:09 Furaya:
 Con la classica faccia d’uno gnorri provetto, la rosata si stringe nelle spalle per rispondere con un semplice: <Non me lo ricordo.> Un lieve cenno di tono malizioso fa capolino nelle sue parole, alludendo indirettamente alla tacita richiesta di rinfrescarle la memoria – quando avrà ripreso fiato. Sghignazza sotto immaginari baffi, notando l’altrui avvicinarsi. Per mera fortuna, non si tirano una testata vicendevole, ma non gli limita in alcun modo la possibilità di stendersi in quella maniera. E vorrebbe girarsi, magari con il ventre all’insù, tuttavia quelle unghie – quei grattini – fanno sì che in nessun modo possa spostarsi. Non lo vorrebbe. Quelle piccole attenzioni le creano un bel contrasto con il piacere poc’anzi generato. <Mh?> L’espressione di placida calma che s’era disegnata sul volto di lei vien subito surclassata dall’espressione sorpresa e attonita della richiesta che l’è appena stata fatta. <Cosa dovremmo fare?> Chiede al suo indirizzo, volgendo il capo e lo sguardo, per quanto possibile, verso la posizione da lui assunta. Non dovrebbe essere difficile inquadrarlo, dopotutto. Il di lei cuore accelera un pochino. D’altronde, si sta parlando d’un argomento importante al quale non era affatto preparata. Quindi, ha bisogno d’un po’ di tempo per metabolizzare lentamente quel che vien proferito dall’altro. <Hai bisogno d’un piano d’azione ed entrare lì dentro, per te, non deve essere molto facile.> Soprattutto dopo che, l’ultima volta, ha fatto decisamente casino. A sua volta, però, farsi vedere in giro non è qualcosa di molto semplice. Ha appena svelato d’essere tornata da sotto terra. Ad ogni modo, sospira, abbassando il busto in avanti pur mantenendo la precedente posizione. <Come pensi di ottenere quelle planimetrie? Pensi di poter tornare da quel tal dei tali dell’hotel?> Riferendosi al Corvo. Non sa bene neanche di chi stia parlando, non avendolo mai visto di persona, ma n’è informata grazie a lui. Sta di fatto che ha bisogno di spiegargli alcune cosucce a sua volta, per cui si schiarisce la voce, spostando il corpo in sua direzione, giusto di qualche centimetro, come a voler ricercare un contatto – come a desiderarlo. <Io, invece> Abbassa lo sguardo, adocchiando i palmi delle rispettive mani. <ho pensato ad una cosa. Ma prima d’attuarla, voglio sentire il tuo parere a riguardo.> Il tono diviene più serio, attendendo un suo responso prima di continuare. Inizia ad anticipargli il discorso, creando una certa suspense. Avverte le dita scivolare leggiadre, disseminando lenti tocchi lungo la zona lombare sin quasi ad altezza delle famosissime HoKiappe. Agita appena le anche, come ad invitarlo a toccarla, a sfiorarla. Niente che solitamente non faccia in sua presenza, d’altronde. Il tutto mentre cerca di affrontare un nuovo discorso. [ Chakra ON ]

21:54 Mattyse:
 La rosata richiede che le venga rinfrescata la memoria ed il bianco non potra` certamente rifiutare, solo che ha bisogno di riprendere fiato, almeno un poco, o rischia di morire tra le lenzuola di quel letto... Non che la cosa sia poi tanto brutta. La mano destra continua con quei grattini, risalendo lentamente il di lei sedere che la signorina ha preso ad agitare, per il Senjuu quello non puo` essere altro che un invito a continuare ad accarezzare quella pelle in luoghi per lei piu` sensibili. <Purtroppo ci e` difficile creare un piano. Hanno dalla loro parte il vantaggio numerico, giocano in casa e vista la velocita` con cui sono spariti l'ultima volta hanno dei protocolli di sicurezza da seguire ogni volta qualcosa vada male.> Sono preparati, sicuramente piu` di quanto non fosse Orochi undici anni prima. <Quindi qualsiasi operazione avra` come piano di emergenza la guerriglia. Siamo shinobi che hanno combattuto in campo aperto in pieno periodo di guerra, entrambi abbiamo fatto parte dell'elite, abbiamo il vantaggio dell'esperienza dalla nostra.> Ok, quindi tutti i piani per il bianco avranno un fattore comune, il non escludere il combattimento a viso aperto. <Per qualsiasi altra strategia avrei bisogno di sapere le dimensioni dell'edificio e delle stanze, i protocolli di sicurezza, come si muovono e dove tengono la bambina.> Sono informazioni difficili da ottenere, ma semplificherebbero tutto... Permetterebbero a Mat di entrare in una stanza, prendere la piccola e portarla via, o scambiarla in qualche modo con un altra o anche eliminare un numero ridotto di persone. Ma non e` proprio cosi` semplice. <le uniche che posso entrare dando meno nell'occhio siete proprio te e Keiga> dare meno nell'occhio e` un parolone, ma a differenza di Mat, che ha preso a chiedersi come faccia a girare per il villaggio senza venir aggredito... <Ho bisogno che entriate, contiate in falcate le dimensioni della sala principale, il numero di gradini e lo spessore di ogni scalino.> Cose semplici dai. <Sul lato destro vi e` un lungo corridoio con dei camerini, non ricordo bene le dimensioni, ma le dimensioni di tutto l'edificio penso di potermele procurare da solo in qualche modo> Ma alleggeriamo la tensione, la mano destra andrebbe ad aprirsi piu` di quanto fatto in precedenza con quei grattini, portando il palmo a premersi contro uno dei due glutei ed allungando l'anulare ed il medio verso l'interno di questo, puntando a zone poco consone. <Se trovassi qualcuno da far infiltrare potrei sapere molto di piu`... E vorrei sentire Keiga. Non e` brava a socializzare, la sua indole violenta potrebbe aiutarla.> In effetti l'Inuzuka sarebbe la guardia del corpo perfetta per la Yakuza. Il volto verrebbe appena sollevato e rivolto verso quello della Judai, mentre il sorriso verrebbe ampliato, e` ora di far parlare un po` lei. <E sentiamo, a cosa ha dato vita la tua bellissima mente?>

22:30 Furaya:
 Piega le braccia in modo che, poste l’una sull’altra, fungano da valido appoggio per le sue stanche membra. Il mento e parte della guancia mancina vi si vanno a premere contro, trovando dunque un’ottima posizione di riposo. Gonfia la cassa toracica, lasciando andar via l’aria in un secondo momento. <In parole povere, siamo contro un esercito del quale non conosciamo né il numero né la sua effettiva forza.> Bofonchia per tutta risposta alla spiegazione che sta ricevendo, nonché sull’eventuale piano da affrontare. Recepisce parola dopo parola, soffermandosi di tanto in tanto su alcuni argomenti che preferisce trattare diversamente, in maniera più amplia. <Su questo non c’è dubbio> Che abbiano – o quanto meno “abbia” – fatto parte dell’élite. N’è stata addirittura a capo. Quindi, si può dir che sia ben oltre questa fascia o che lo era, considerata la sua forza oltre modo dimezzata. <ciò potrebbe non bastare. La Yakuza – o chiunque essa sia – non so come lavori. Potremmo chiedere a Mekura, collaborare con lei> Lancia il sasso e tenta di nascondere immediatamente la mano, consapevole della richiesta e dell’impossibilità di collaborare con un elemento del genere. E’ d’altronde soltanto colpa sua se sono arrivati a questo punto ed è soltanto colpa dell’altra se non hanno ancora potuto avere Kimi tra le braccia per soltanto un minuto appena. <capire come si comportava suo marito.> Fa spallucce, smettendo poi d’ancheggiare coi glutei, giacché era soltanto un sinonimo attrattivo, qualcosa di lascivo che vien poi coperto da parte dell’altrui mano. Le dita si fanno spazio dove non dovrebbero ed è qui che andrebbe a serrar le cosce. <Sto ragionando, mi distrai.> Si lamenta, ma mostrando un sorrisetto di sottecchi, assieme all’occhiata che gli lancia susseguentemente. Ciò che le viene chiesto – o detto, soltanto – non è di difficile comprensione, bensì di complicata attuazione. E glielo rende noto con tono pacato. <Dovresti avere un infiltrato al suo interno per farlo. Qualcuno di noi potrebbe tentare di venir assunto per lavorarci, eccetto te.> Il suo volto è fin troppo conosciuto in quelle fila, non s’azzarderebbero a mai a permettergli anche solo per un giorno di lavorare là dentro. E’ piuttosto risaputo. Chiunque ragionerebbe così. Tentenna appena col capo in sua direzione, scuotendolo subito dopo. <Sicuro che il mio volto non venga riconosciuto? Insomma, mi sono presentata ad un membro della Shinsengumi con l’haori da Hokage indossato e rivelo il mio nome in giro come se niente fosse.> Un nome che vuol dire tanto, per questo gli propina questa premessa. Potrebbe risultar esser un problema. Keiga, invece – beh – è quasi sicuramente uno dei loro miglior acquisti. <Keiga potrebbe funzionare.> Ammette, ma devono parlarne con la diretta interessata, la qual cosa, anche dal di lui punto di vista, è certamente tenuta in considerazione. Se c’è qualcuno che può convincere l’Inuzuka a far qualcosa sono proprio loro due. Prometterle la terra promessa è qualcosa da tenere in considerazione. Ma già l’hanno fatto, devono metterlo in pratica. <Questo è qualcosa che posso fare. Organizzo una bevuta con qualcuno.> E ci si fionda senz’alcun problema, cercando poi di accaparrarsi delle informazioni necessarie ed utili. Non dovrebbe oltremodo essere complicato, almeno questo. Conferma l’idea di far infiltrare qualcuno, ben venga. Prosegue oltre, soffermandosi sull’ultima domanda che le vien rivolta. Si schiarisce la voce. <Ho pensato che> Si mette comoda, muovendosi appena sotto il candido lenzuolo. <dal momento che stiamo cercando d’ottenere indietro qualcosa di “vecchio”, come la nostra casa> Passando per un attimo a tutt’altro discorso. <credo che sarebbe opportuno riportare in auge anche una squadra che credo sia sparita tanto tempo fa.> Non se ne hanno notizie dall’alba dei tempi. Deve recuperare qualche informazione, ma fondamentalmente non saprebbe neanche a chi chiedere poiché di quelli non è rimasto nessuno. <L’Akatsuki.> Tutto qui. [ Chakra ON ]

19:07 Mattyse:
 Il bianco scuote appena il capo, non in maniera irruenta ma alquanto pacata. <Escludo che Mekura sappia come si comportasse il marito al di fuori del villaggio, altrimenti non si sarebbe fatta fottere con tanta facilita`.> O forse si? La Hyuga non si e` mostrata molto sveglia in effetti... Ma gli accordi con la corvina sono diversi, lei dovra` stare al passo con il bianco percorrendo la sua strada. Una volta parrebbe esserci riuscita, ma non si e` piu` fatta viva da allora, chissa` se i due siano ancora allo stesso punto o se lei sia riuscita anche a superarlo... E` un idea stupida questa che vien cacciata subito, basta ricordarsi di chi si sta parlando. La rosata serra le cosce, rendendo difficile alle dita del Senjuu avanzare per il loro cammino. Una piccola risata prima che dalle labbra salti fuori la punta della lingua per inumidirle. <E` un metodo diverso per pensare, magari troviamo una soluzione.> appena ironico, ma potrebbe avere un suo perche`. Le dita verrebbero ritratte lentamente, riprendendo i grattini di pocanzi ma in quel luogo, al confine tra il romanticismo e la zozzaggine. <Che tu venga riconosciuta come Furaya Nara non e` un grosso problema. Anzi, con la tua nomina potrebbero organizzare un evento solo per te... > La mente riprende a pensare, in effetti il problema sarebbe solo lui. <La soluzione sareste voi, Keiga potrebbe iniziare a lavorarci dentro per farci sapere come si muovono e tu potresti entrare con la scusa di voler passare delle serate diverse e iniziare a raccogliere dati sulle dimensioni del locale.> Sono informazioni basilari quando organizzi un attacco con gradi superiori, il bianco vuole conoscere il terreno su cui nascera` quella guerriglia cosi` da poterlo usare a proprio favore, ma non potendovi accedere tanto facilmente, dovra` utilizzare le ragazze come estensione di se. Nel parlare di cio` il bianco e` stranamente tranquillo, le dita della destra verrebbero ancora allungate verso il posto poco adatto, premendo maggiormente con i polpastrelli sulla pelle della Nara, affondandovi poi le unghie prima di ritrarre le estremita`. Si, bello parlare e scambiarsi opinioni su un piano che sta prendendo rapidamente forma, e per bene sta volta, ma Mat punta anche non terminare li` la giornata. Ora sta a Fru parlare, un qualcosa di vecchio, l'Akatsuki. <Akatsuki... Non e` quell'organizzazione che anni addietro distrusse Konoha?> Sono nozioni dei libri di storia, ma sono passati anni da quando ha studiato quell'argomento quindi la sua sicurezza che si tratti proprio di loro non e` massima. <Potrebbe essere una valida opzione, ma un hokage non puo` certamente o mostrarsi come membro principale di un gruppo simile...>

20:07 Furaya:
 La teoria riguardante la possibilità che Mekura sapesse qualcosa a proposito del marito vien immediatamente bocciata da Mattyse. In effetti, sarebbe potuta andare diversamente se soltanto la donna sapesse quel che Orochi faceva sotto banco prima che fosse troppo tardi per tornare indietro. <Plausibile.> Ammette, stringendosi nelle spalle. Il discorso vien presto dimenticato in favore dell’affermazione altrui riguardante la possibilità di concentrarsi in tutt’altro contesto, possibilità che lei ha scartato in toto. <Piuttosto, perché non vieni qui?> Allunga la mancina, tentando di sorreggersi con la specular opposta data la sua posizione, per poter intrufolare le dita affusolate tra i ciuffi bianchi del bombarolo. <Questi grattini non sono sufficienti per compensare le coccole che non mi stai facendo.> Le stesse attenzioni che post sesso sono obbligatorie e delle quali lei non vuole fare a meno. In verità, è soltanto un pretesto per averlo frontale a sé, anziché di lato come sta facendo adesso. Reputa che si stia slogando anche un braccio se continua a farle i grattini a quel modo. Insomma, vuole unire l’utile al dilettevole mentre il discorso prosegue senza chissà quale intoppo di sorta. <Reputi che sia così importante, al mondo d’oggi, da organizzare un evento soltanto per me?> Ride in maniera sarcastica, facendo spallucce. Il braccio s’allontana dal capo del ragazzo, in modo che con esso possa gesticolare come preferisce. Sì, quando parla e pensa ne ha discretamente bisogno. Ognuno si concentra a modo proprio, dopotutto. <Dovrei ritenermi fortunata già soltanto per non essere stata arrestata dalla Shinsengumi.> Nuovamente sarcastica nel parlare così apertamente di quel che è successo, trovandosi tra le mura domestiche e in completa d’assenza di tutti gli altri coinquilini. Altrimenti, del resto, non starebbero così tranquilli come lo son ora. <Si può fare. Parlerai tu con Keiga?> Gli domanda, scostando lo sguardo glaciale in sua direzione, giusto per soppesare la risposta che le verrà data – ammesso arrivi – e sondando l’espressione che dovrebbe derivare da quest’ultima. Egli continua ad allungar quelle dita, ma nessuno gli ha mai detto che il gioco di mano è proprio da villano? Sollevando un arto, porta le dita della mano corrispondente a passar delicate lungo la spalla nuda. <C’è bisogno di calore ai piani alti e non intendo sprecare Chakra.> Ergo, non vale l’eventuale utilizzo dello Yoton per darsi calore. Ne vuole di quello umano. Punto e basta. Come prima, si tratta esclusivamente d’un pretesto per farlo risalire, per farlo avvicinare e per averlo possibilmente di fronte ai propri occhi finché sarà possibile. Non succede spesso che la casa sia vuota, dopotutto, e a sua volta vorrebbe sfruttarne ogni momento. <L’Akatsuki è una vecchia organizzazione che tempo fa si preoccupava di raccattare tutti i demoni codati in giro per il mondo ninja. C’era molta gente che ne faceva parte molto tempo fa, ma non ho mai capito che fine abbiano fatto e perché siano spariti del tutto.> Spiega in maniera piuttosto spicciola, non sapendo in verità granché sulla storia che potrebbe definirsi recente e che riguarda direttamente quell’organizzazione dalle nuvole cremisi. <Ho intenzione di recuperare un po’ di storia al riguardo> Quindi, ben presto potrebbe partire alla volta d’un archivio o d’una biblioteca, nel tentativo di recuperare quante più informazioni possibili sui movimenti ultimi dell’Akatsuki. Non che le interessi davvero, ma della storia dei villaggi è sempre stata molto informata. Le manca qualche tassello e ha necessità di rinfrescarsi la memoria. <e non intendo riportare in auge un’organizzazione atta alla distruzione. Voglio ricrearla da zero, darle uno scopo differente. La gente crede già che io sia una poco di buono perché non sono morta per proteggere Konoha. Voglio far loro capire che posso ricostruirla e far ammenda. Se nel frattempo riporto in vita anche un’organizzazione passata, facendola rinascere per uno scopo benefico, l’obiettivo resta immutato.> Secondo il suo modesto parere che, del resto, potrebbe tranquillamente essere o meno sbagliato. Infatti, gli cede l’ipotetica prossima risposta e spiegazione, senza fiatare oltre. [ Chakra ON ]

20:53 Mattyse:
 La signorina richiede al bianco di salire, portarsi frontale a lei, o quanto meno al suo volto, e lui non puo` negarglielo! Mat chinerebbe il capo verso la propria sinistra prima di distendere il braccio destro lungo il proprio fianco, le mani premerebbero contro il materasso per issare il proprio busto e i piedi si pianterebbero su qualsiasi superficie utile per far resistenza e strusciare il deretano su quella superficie morbida, il tutto per ruotare la sua figura di novanta gradi senza mai sollevare il bacino. Mat cosi` cercherebbe di distendersi accanto alla rosata, con il busto rivolto verso l'alto mentre il lato destro del proprio volto ora cercherebbe il cuscino. Se nulla gli impedisse di trovare questa posizione, il suo viso sarebbe a pochi centimetri da quello della Nara. Ecco che ora le offrirebbe un tenero sorriso, mentre il gomito destro verrebbe piegato per avvicinare la mano dominante in direzione del di lei mento che cercherebbe di afferrare tra indice e pollice per una lieve carezza con quest'ultimo. <non penso ti dedicherebbero un evento, ma perche` non festeggiare in allegria con un personaggio degno di nota?> Una via di mezzo, non un intero evento in suo onore, ma neanche trattarla come la prima donna che attraversa la strada. Lei si ritiene fortunata per non esser stata arrestata dalla shinsengumi, ma il bianco non e` dello stesso avviso. Hanno accettato Sango tra le loro fila, non hanno motivo di arrestare lei che ancora non sta recando danni... Hanno letteralmente piu` motivi per arrestare Mat, che subito e` entrato in un locale e ha cercato di farlo esplodere. Il bianco annuirebbe poi alla proposta di essere lui a parlare con Keiga <Si. Ancora non ho ben capito se vuole piu` bene a te o a me, ma vorrei parlare io a riguardo.> Ancora aspetti di fare il regalo alla rosata con l'aiuto dell'Inuzuka... Un giorno lo farete! Segue la spiegazione di cose fu l'akatsuki, della loro ricerca per i demoni codati, come il rifiuto della Judai per riportare in vita un organizzazione dedita alla distruzione... ma pensandoci bene... <In realta` potremmo... Ricordi cosa stavamo facendo prima della guerra? Potremo farlo con le vesti di questa organizzazione.> Al posto della task force, l'akatsuki. <Se ci avessimo pensato dieci anni fa...> unidici ora <avremmo potuto agire in maniera piu` libera, permettendoci anche qualche errore in piu`.> Ma non vi siete mossi male dai, dove sta il problema? Ecco, il braccio sinistro ora verrebbe allungato, tentando di andar a posare la mano oltre la sua schiena, ad afferrarle il fianco opposto a ove si trova lui, mirante poi a contrarre il bicipite per stringerla verso di se, portando la sua spalla a contatto con il proprio petto.

21:47 Furaya:
 Attende le altrui movenze per via della richiesta fattagli antecedentemente. Egli va a stendersi così da trovarsi direttamente frontale alla donna. Quest’ultima gli sorride di rimando, allungando la mandritta alla volta dei suoi ciuffi bianchi. Questa volta, anziché tirarglieli come farebbe la stragrande maggioranza del tempo per ragioni che non stiamo qui a sindacare, farebbe in modo che le dita vadano ad infilarsi tra i bianchi ciuffi ad altezza della fronte. Glieli sposta verso l’alto, così da scoprirne meglio il volto. E gli sorride di rimando, stendendosi a sua volta così da star s’un fianco e restargli frontale. <Non sono molto certa che questo possa funzionare.> Storce appena le labbra proprio per via del fatto che quanto proferito non rientra particolarmente nella sua visione della situazione attuale. <Anche se credevo che la mia presenza non sarebbe piaciuta a molti.> Invece, s’è rivelato essere l’esatto contrario. A parecchi ha fatto piacere vederla ed incontrarla ancora una volta, così come conoscere colei ch’era una leggenda vivente. Come idea principale, la scarterebbe ben volentieri. <Posso provare comunque a frequentarlo. Non so quanti sappiano che io e te abbiamo una relazione.> Anzi, dovrebbero ancora presupporre che stia assieme a Mekura visto e considerato che la prima volta son andati assieme a cercare la bambina all’Ochaya, rispetto alla rosata che non s’è mai ancora fatta vedere lì dentro. Potrebbe sfruttare qualche evento, in fin dei conti. Per quanto riguarda Keiga, si limita ad annuire con un mero cenno del capo. E’ un discorso che, per quanto la riguarda, può considerarsi chiuso e tale resta. Invece, l’attenzione vien donata all’argomento riguardante l’Akatsuki, in modo che diventi esso il cardine del momento. <L’unica differenza è che non stiamo cercando d’avere un capro espiatorio per mantenere la pace.> Gli spiega, lasciandosi carezzare dall’altrui mano mentre la propria resta intrufolata tra il bianco crine, massaggiandone delicatamente la cute con la punta dei polpastrelli, evitando accuratamente le unghie. <Come pensi possa essere sfruttata per il medesimo scopo?> Il di lei tono s’abbassa, mentre s’appropinqua ad avvicinarsi alle labbra altrui così da poggiar le proprie sulle sue. A stampo, delicato. Si distacca dopo neanche qualche istante. Ha interesse nell’ascoltare le sue considerazioni, lasciandosi attirare verso il di lui petto così da star quanto più vicini impossibili, intrecciando le gambe. [ Chakra ON ]

22:16 Mattyse:
 Ecco che giunge al termine il discorso inerente a come muoversi per l'Ochaya, buttando le fondamenta su quelli che saranno i prossimi movimenti per entrarvi ancora una volta. Ma i due sembrerebbero aver ancora molto di cui parlare e discutere, qualche possibilita` e qualche variazione dei piani precedenti. <In effetti ora non stiamo cercando un capro espiatorio.> Ripete alla rosata mantenendo il proprio sguardo ambrato, o cio` che ne resta, sui suoi occhi azzurri come il ghiaccio. <Ma non puntiamo neanche a mantenere la pace.> Quindi non si darebbe la colpa all'akatsuki per una finta guerra, ma la si userebbe per distruggere, effettivamente. <Ripresa Konoha c'e` il rischio che qualcuno possa non apprezzare o approfittarne per espandersi...> Lasciando il soggetto implicito, potrebbero essere gli attuali kage, il consiglio o chiunque proveniente da kagegakure <...E qualcuno dovra` di conseguenza distruggere il villaggio delle ombre lasciando la neo-rinata foglia illustre ed immacolata, come il baluardo della pace che era e che deve essere per aver la fiducia di tutti i cittadini.> Nella sua ipotesi c'e` ancora una volta traccia di guerra, una guerra che pero`, come tutte le volte, e` intelligente: Mat ogni volta non vede eserciti di shinobi che perdono la vita e famiglie distrutte, ma bersagli precisi, pochi shinobi degni di nota contro bersagli ben studiati e con un numero di vittime nettamente minore rispetto alle classiche guerre e battaglie. <Anche se nel caso sarebbe semplice. In quest'epoca sono le mura ad aver preso significato, con la strategia giusta si possono far crollare come un castello di sabbia.> Ma tutto questo e` post, e` piu` avanti. <Ma parliamo prima di come intendi muoverti. Come intendi farla rinascere? Quali sarebbero i tuoi ideali inerenti a questo gruppo?> Una parte di lui dice di smetterla di influenzare le sue decisioni e la sua visione del mondo, la rosata deve iniziare a vivere a proprie spese, anche perche` non ha dieci anni... Pero` e` tutto piu` semplice quando si fa come dice lui...

12:18 Furaya:
 Lo lascia parlare, tuttavia ha qualcosa in mente da aggiungere. Quindi, non appena l’altro farà silenzio, pur avendo esternato parte di quella teoria della quale deve comunque tenere conto, si premura di schiarirsi la voce affinché possa esser quanto più melliflua possibile. <Da quel che sto vedendo, nessuno ha timore nei confronti del Consiglio qualora si esca all’esterno. Se ne ha esclusivamente per le chimere.> Principia in questo modo il discorso, stringendosi appena nelle spalle. Poggia il gomito manco contro il cuscino, così da sollevare l’avambraccio e poggiar il capo contro il palmo aperto, sorreggendosi tramite questo stratagemma. Abbassa lo sguardo, giacché ora sarebbe poco più sollevata rispetto a lui. <Quindi, possiamo provare ad uscire all’esterno una volta messa su una squadra abbastanza forte da reggere il passo. E’ quanto più chiaro che affrontare le chimere diventa improbabile, specialmente se in branco.> Aggiunge ancora, mantenendo il suo solito tono pragmatico, mentre esterna quelle che sono le sue idee a proposito dell’Akatsuki. Ha gettato quanto meno le fondamenta per ricrearla, ma adesso c’è da consolidare i limiti, le ideologie di quest’ultima ed anche chi possa gestirla a dovere. <Innanzitutto, possiamo cominciare con il fortificare le mura, usando le macerie o qualunque altro materiale abbiamo nei dintorni del villaggio. Una volta fatto ciò, dobbiamo fare pulizia delle chimere rimaste all’interno. Le mura di Kagegakure sembrano funzionare come deterrente, ma devono essere abbastanza solide per contenere la furia delle bestie.> Prosegue nella sua spiegazione, affinché possa distribuire adeguatamente il pensiero che l’è balenato in mente. Inspira profondamente, prima di proseguire, senza distogliere lo sguardo dal bianco nonostante non lo stia guardando per davvero. E’ occupata a ragionare adeguatamente sul discorso. <Avevo pensato di proporre al Consiglio o ai rispettivi Kage una sottospecie d’accordo: ci forniscono i materiali per la bonifica del territorio e noi rischiamo il culo per mettere il villaggio in sicurezza, purché venga lasciato nelle nostre mani. E’ una teoria ovviamente abbozzata, poiché c’è da considerare i pro e i contro di questa proposta.> L’avvisa ancora, piegando un sopracciglio verso l’alto, dubbiosa in merito proprio per via della mancanza d’un fondamento solido sul quale basarsi, se non la creazione dell’Akatsuki in primis. <Potrebbero dirci di no, la qual cosa ci farà dichiarare guerra a Kagegakure> Esattamente come vorrebbe fare lui. <ma siamo ancora troppo deboli per riuscire a resistere. Ho bisogno di recuperare i miei contatti con Fenrir e averlo dalla mia parte. Da lì, potrei ipotizzare un ripristino della mia energia naturale> Riferendosi al Senjutsu. <e per quanto riguarda l’innata, ci sto ancora lavorando.> Riprende fiato, gli occhietti tornano lucidi e finalmente fissa nuovamente l’interlocutore come si deve. Non mostra alcun sorriso, ma resta assolutamente concentrata. <Chiaramente, il mio intento è sfruttare quanto meno i materiali che loro hanno in possesso, a differenza nostra che troveremo soltanto materiali momentanei e di fortuna. Non possiamo dichiarare guerra a cuor leggero senz’aver prima un posto bonificato in cui stare in sicurezza.> Scosta un ciuffo dalla fronte con l’ausilio d’un soffio di vento generato dalla bocca schiusa, affinché non le dia alcun fastidio ed anche per smorzare temporaneamente la situazione. <Gli ideali sono quelli di bonifica del territorio, liberazione delle bestie e ripristino dei villaggi esterni. Kagegakure ha senza dubbio un valido fondamento, ma voglio portare la gente a tornare nei propri villaggi. E qualora Kagegakure non sia d’accordo, potremo agire come Al Miaeda farebbe.> Sottintende l’ovvio, facendo spallucce infine. E soltanto ora, mostra un piccolo sorrisetto. [ Chakra ON ]

13:39 Mattyse:
 Tocca alla rosata parlare, esporre la sua opinione ma qualcosa lo blocca, lo obbliga ad assottigliare lo sguardo ma mantenerlo fisso su di lei. Per la sua mente, Furaya sta saltando argomenti, parla della soluzione al problema B per risolvere invece il problema A. La cosa e` pesante per uno che schematizza i problemi per eseguire una "risoluzione a blocchi", trovando metodi piu` ordinati per chiarire le idee... a quanto pare anche Furaya ne ha bisogno perche` rischia di far parecchia confusione. <Penso tu stia confondendo un paio di cose o saltando dei passaggi> Schietto, noncurante che la frase possa infastidirla, anche perche` per come la vede lui e` vero. <E` ovvio che ci serve una squadra adeguata per conquistare Konoha come e` ovvio che per muoverci ipoteticamente contro Kagegakure dobbiamo prima avere un posto sicuro all'esterno, ma e` quello che stiamo facendo no? Non ci siamo ancora sporcati di sangue proprio perche` non abbiamo ancora un posto sicuro.> Un passo per volta, prima di tutto devono uscire da li` per riprendersi la foglia. <Poi, ripresa Konoha, in base a come si comportera` Kamegakure prenderemo in considerazione una guerra o un alleanza.> Ma prima il villaggio. <Quanto riguarda al consiglio, non puoi valutarli oggettivamente. Non devono essere temuti se ci pensano le chimere a fargli apparire come dei salvatori.> E` presto quindi per comprendere se il consiglio sia da temere o meno. Poi l'idea, quell'idea della Judai che per un attimo lascia spiazzato il bianco... Chiedere aiuto ai kage e al consiglio per armarsi e andare a riprendere i terreni un tempo loro. <Si, mi piace molto come idea...> Palesemente ironico. <Pero` sono curioso, come mai l'undicesimo hokage dovrebbe aiutarti a conquistare Konoha per far si che TU possa governarla?> Sottolinea il tu, sollevando il sopracciglio dell'occhio cieco. La logica e` semplice, chi mai aiuterebbe qualcuno ad appropriarsi di una cosa sua? Dai, siamo a Kagegakure, non in Italia, ove se un ladro tenta di rubarti la macchina tu per legge devi lanciargli le chiavi dal balcone. <Potrebbero accettare di finanziarci se i territori fossero poi loro, ma cosi`, come hai intenzione di proporlo te, non hanno margine di guadagno. Anzi, andrebbero solo a perderci.> A suo avviso la Furaya ha qualche fretta, sta iniziando a sentire troppo la permanenza all'interno di quelle quattro mura? Plausibile, ma sa bene che il Senjuu difficilmente si muovera` senza la propria bambina. <Siamo deboli, ma non stupidi. L'uomo e` in grado di cacciare delle bestie grazie al proprio ingegno, non ai propri muscoli. Troveremo una soluzione per tornare quanto meno la meta` di quelli che eravamo prima> Di quello che lei era prima. <Ma ora non abbiamo il lusso di sbagliare piccola. Ora non abbiamo la forza di prima che ci garantiva una soluzione d'emergenza.> Sbagliare, come regalare agli hokage i villaggi per poi venir arrestati poiche` troppo pericolosi, e` un attimo. <Se tra i Kage ci fosse qualcuno disposto ad aiutarci, potrebbe essere un idea fattibile, ma non una proposta da fare a tutti.>

14:18 Furaya:
 E’ palese che quel commento le dia fastidio, così com’è palese che non abbia ancora terminato di commentare. Difatti, riprende immantinente per sopperire alle mancanze di poc’anzi. <Matt> Lo richiama all’attenzione, focalizzando gli occhietti chiari in quelli ambrati altrui – seppur sia soltanto uno quello in grado di vederci chiaro. <ti sto mettendo sul piatto tutto quello che ho e tutto quello che posso proporre, nella speranza che potessi aiutarmi a trovare qualcos’altro di più concreto.> Chiosa alla di lui volta, mantenendo sì un’espressione seria e intransigente, ma cercando un modo per far collidere i due pensieri. Specifica, dunque, come necessitasse del suo aiuto ed è per questa ragione che gliene sta parlando. D’altro canto, è passato un po’ di tempo ormai da quando cercano di far appianare le divergenze di pensiero di comune accordo. <E fin qui ci siamo.> A proposito della mancanza di mani sporche di sangue poiché privi d’un rifugio sicuro che possa essere definito tale. Fa roteare per un attimo gli occhi verso l’alto, distaccando la visuale da lui soltanto per portarsi a ragionare e, conseguentemente, a tirare un sospiro di sollievo. <In realtà, ero titubante perché, a giudicare dalle tue parole, sembrava volessi soltanto far esplodere il villaggio.> Riferendosi ovviamente a Kagegakure e riportando l’attenzione sul suo volto per valutarne eventuali espressioni facciali. Gli mostra addirittura un piccolo sorriso, ma la faccia da schiaffi che lo circonda è anche piuttosto palese. Che voglia smorzare un po’ la serietà del momento? <E su questo siamo d’accordo.> A proposito dell’eventualità di prendere in considerazione un’alleanza o direttamente la guerra, tuttavia è partita coi piedi di piombo con la consapevolezza che il bianco volesse mettere a ferro e fuoco Kagegakure a prescindere dalla scelta intrapresa or ora. <E chi ha mai detto che io voglia chiedere all’Undicesimo Hokage? Ci sono almeno altri cinque Kage che potrebbero avvalorare la nostra tesi di recupero dei villaggi esterni. E innanzitutto, non intendo partire direttamente da loro. La bonifica del territorio konohano interessa in primis la sottoscritta. Ma se portassi con me abbastanza gente, forse potrebbero tenere in considerazione la mia idea.> Lo sta dando per scontato perché ha ovviamente trovato qualcun altro a cui potrebbe interessare quell’obiettivo, ancorché fossero alleati esterni e non internamente alla corporazione che vogliono mettere in piedi. <Ed è per questo che ho bisogno del mio addetto alle negoziazioni> Gli ha letteralmente affibbiato questa carica in questo esatto momento. <il quale potrà trovare qualche soluzione al problema cardine del mio pensiero: che cosa gli offriamo in cambio? Di non far esplodere il villaggio e di non muover loro guerra? Ci riderebbero in faccia.> Gesticola con la mano libera, piegando la testa da un lato e stando ad ascoltarlo, nonché ad osservarlo ancora, nonostante sia praticamente ancor nuda e il lenzuolo scivoli dabbasso scoprendo parte delle pere infuocate che tanto piacevano – o piacciono ancora – a Saisashi. <Già.> Par concludere. [ Chakra ON ]

14:56 Mattyse:
 <Io voglio far esplodere il villaggio, ma i miei desideri non devono influenzare i tuoi piani, quindi lo faro` a mio rischio e prendendomene personalmente le responsabilita` in quanto singolo> O come gruppo se qualcuno seguira` il terrorista. Un lieve sorriso adorna nuovamente il suo volto, consapevole che quindi tutto quel parlare della rosata non miri a dare i suoi classici ordini quanto a palesare le sue difficolta`/ Mat ora annuirebbe appena con il capo, allungando ancora la mancina per andare a posare le punte dell'indice e del medio in cima alla sua colonna vertebrale, percorrendo poi questa in maniera lenta e delicata. <Allora vi sono sempre diverse cose da valutare.> ecco, dopo essersi sentito il nuovo addetto alle negoziazioni si e` gasato, non come quando sara` l'addetto esplosivi, in quel momento vedremo un Mat che ci sta mancando tanto, ma quanto meno adesso e` particolarmente invogliato. <Allora, chiedere alla undicesima Hokage e` categoricamente da escludere. Il consiglio pure. Bisogna capire se tra i kage vi sia qualcuno poco propenso a riportar la notizia di un investimento su di noi alla signorina.> Quindi qualcuno poco propenso al dialogo con Konoha. <In aggiunta serve un accordo con questo soggetto utile. Cosa potremmo dare noi al nostro investitore che Kagegakure non puo` dare?> Voi, Konohani che avete partecipato alla guerra contro Oto, davvero ci dovete pensare? <Non so chi siano i Kage in carica`, ma punterei su Oto e Kiri. Oto ci guadagnerebbe un alleato utile, sarebbe una ricongiunzione tra i due villaggi originari se promettessimo pure la liberazione dei suoi territori. Kiri ne e` uscita distrutta dopo le vicende del ponte e con cio` che ne e` preceduto, un accordo di aiuto reciproco, serio, dopo la sua riconquista.> Rimarrebbe anche Kusa, storica alleata della foglia, ma il Senjuu ignora che il suo kage sia proprio il figlio di Yukio. <In entrambi i casi la nostra arma vincente e` il mettere a repentaglio le nostre vite per liberare i villaggi altrui, riducendo le loro perdite.> Dei mercenari in pratica, e` l'unica soluzione che hanno. <Se dovessimo scendere a patti con Kagegakure invece si, l'unica moneta di scambio e` una guerra interna alle mura.> lei dice che gli riderebbero in faccia e la cosa strappa un sorriso divertito a Mat. <Combatti una guerra civile tra quattro mura, in cui risiedono cinque villaggi che si odiano tra di loro e con delle bestie fuori che aspettano solo di trovare un buco nel muro.> E` una visione molto rapida. <Eri a capo della foglia, dovresti immaginartelo bene, te che non sapevi di aver un terrorista a due metri dalla scrivania.> Le difficolta` per lo stato sono tante: puo` ricevere attacchi ovunque, in qualsiasi momento e da chiunque, non puo` reagire con tutta la sua forza e deve star attento alla propaganda poiche` izzerebbe altri soggetti contro di lui. Conoscere Mat e Furaya non basta a fermare una guerra civile, sarebbero solo due volti in grado di sparire rapidamente tra la folla. <Oto e Kiri. Penso sia arrivato il momento di rivedere le alleanze di Konoha piccola.>

15:35 Furaya:
 Ragiona. Ascolta con attenzione le prime affermazioni altrui, cosicché possa dargli – come sempre – un’adeguata risposta ed eseguire un’attenta analisi. <Okay, mi sta bene.> Gli ha promesso comunque un aiuto nell’esplosione, ma qualora ciò non fosse necessario, in effetti, la Nara potrebbe cambiare idea come, in teoria, sta già facendo. Però, rifondare l’organizzazione Alba sotto tutt’altra tipologia di ideali potrebbe, al contrario, essere qualcosa che farebbe proprio lei, indipendentemente dalla manipolazione alla quale è costantemente sottoposta senza rendersene conto. Semplicemente, se l’è sempre fatto andare bene perché non c’era nulla che fosse discordante nel suo pensiero, a discapito di quello attuale. Si lascia coccolare dalle sue amorevoli dita, sdraiandosi nuovamente sul materasso e a ridosso del cuscino così da star oltremodo comoda e sul morbido. <Non conosco gli attuali Kage, non ho idea di chi possano essere.> Ammette, quindi potrebbero iniziare tranquillamente da queste ricerche ed eventualmente rintracciare dapprima i nominativi e poi decidere come comportarsi di conseguenza. <Abbiamo del tempo per ragionare a proposito delle eventuali proposte da avanzare. Non è qualcosa da fare a cuor leggero.> Replica in concomitanza con quel che c’è da preparare per trovare un valido motivo affinché qualcuno dovrebbe appoggiare la loro causa abbastanza da allearvisi. E sarebbe tutto così facile e bello almeno fin quando il Kanishiro non tira fuori il nome d’un villaggio che mai s’aspettava potesse venir incluso tra gli alleati. Un brivido le percorre la schiena intera e non tanto per le dita altrui che vi passeggiano, bensì per il razzismo generale che ha adottato nei confronti di quel villaggio dieci anni prima. S’irrigidisce sul posto. <Lo sapevo che prima o poi saremmo finiti a parlarne.> Ma le vien da piangere alla sola idea di dover scendere a compromessi con qualcuno che ha tentato d’attaccare il proprio villaggio una decade prima. Son cambiate sicuramente molte cose, tuttavia la rosata non dimentica. E’ anzi molto avvezza a ricordare eternamente i torti subiti, come nei confronti di Sango, con la quale non intende assolutamente averci a che fare tanto meno chiarirci. <Mercenari.> Praticamente. L’argomento conseguente la porta ad annuire, ma a restarne pensierosa. Cercherà di pensare ad altro nel frattempo, tuttavia hanno una base di partenza. Gli schiocca un’occhiataccia quando le ricorda che aveva un terrorista a portata di zampa, salvo poi far finire quest’ultimo direttamente sotto la scrivania anziché a due metri da questa. E’ tutt’altra storia, no? Tira in alto il lenzuolo, così da coprire tutta la faccia e voltarsi, affinché possa dargli la schiena, pur restando assolutamente coperta. Fa sbucare soltanto un paio di ciocche rosate sul cuscino. <M’è passata qualunque intenzione d’un secondo giro.> Alludendo – chiaramente – a quel che stavano facendo ben prima che iniziassero a parlare di queste farlocche teorie di conquista. [ EXIT ]

17:32 Mattyse:
 Gia`, gli attuali kage... Mat e` nelle stesse condizioni di quando ha incontrato Furaya, se uno gli passasse davanti alla strada mentre prepara delle carte bomba non lo riconoscerebbe affatto, anzi, potrebbe pure minacciarlo come accaduto con la decima. Il sorriso rimarrebbe presente sul suo volto mentre continuerebbe con la mancina ad accarezzarle la schiena. <Ci conviene scoprire qualcosa in piu` su di loro. Chi sono, cosa gli piacciono e come potercisi avvicinare.> Hobby, passatempi, qualsiasi cosa possa renderli amici ed aumenti la possibilita` che diventino loro alleati. <Non abbiamo molto su cui ragionare, purtroppo e` tutto quello che abbiamo da offrire.> la possibilita` di combattere e macchiarsi di crimini vari, cosa che loro probabilmente non si possono permettere in quanto leader dei villaggi. Spalanca gli occhi e tira un poco indietro il capo quando vede la rosata venir soggettata da quel brivido, accennando poi ad una piccola risata. <non siamo in condizioni di schifare degli alleati come il kage di Oto. E poi sono passati dieci anni, se vuoi che i cittadini si fidino di te dovrai dimostrare di aver imparato dai tuoi sbaglio. E cosa ci potrebbe essere di meglio di allearsi con lo stesso villaggio con cui e` scoppiata la guerra?> Sarebbe un bel colpo di scena anche per l'opinione pubblica, il kage che nonostante gli anni di servizio continua ad imparare, il kage in grado di perdonare e riparare ai propri errori... Ed anche un bel cambiamento, si ribalterebbero le alleanze storiche. La fanciulla decide di terminare il discorso voltandosi, dando le spalle al bianco dopo essersi coperta completamente con quel lenzuolo, Mat assottiglierebbe lo sguardo prima di sbuffare. Il Senjuu le si avvicinerebbe premendo inizialmente il proprio busto contro la di lei schiena mentre il braccio sinistro tenterebbe di avvolgerla al meglio per stringerla a se, nel mentre il bacino verrebbe avvicinato al fondoschiena della ex-kage, mirante a premervisi contro con forza. <Quindi mi tocca vestirmi?> Sussurrerebbe vicino al suo orecchio, ironico e malizioso allo stesso tempo. [EXIT]

al termine di un po` di sana attivita` fisica la coppia decide di fermarsi a rimuginare in maniera adeguata su come muoversi (come se fosse la prima volta).
I due trovano una quadra, un idea effettiva di come si dovranno comportare, stilando una lista di azioni e di informazioni da ottenere.

Furaya cita una organizzazione scomparsa anni fa e ammette di volerne riesumare le vesti, con un altro ideale. Il bianco pare avere altre idee a riguardo, ma non insiste.

Sara` questa la strada per un alleanza improvvisata?